La questione
della vaccinazione obbligatoria nell'ambito
delle Forze Armate è molto controversa, poichè vi
sono stati casi di rifiuto alla vaccinazione che
hanno comportato la segnalazione alla procura
militare per il reato di disobbedienza:
-
http://www.grnet.it/news/difesa-news/40-vaccini-militari-audizione-al-senato-del-sottufficiale-inquisito-e-dellavvocato-carta/
Commissione
Uranio Impoverito e Danni dei Vaccini
-http://www.camera.it/leg17/491?idLegislatura=17&categoria=022bis&tipologiaDoc=documento&numero=023bis_v1&doc=pdfel
-http://www.camera.it/leg17/491?idLegislatura=17&categoria=022bis&tipologiaDoc=documento&numero=023bis_v2&doc=pdfel
-http://www.camera.it/leg17/491?idLegislatura=17&categoria=022bis&tipologiaDoc=documento&numero=023bis_v3&doc=pdfel
Conclusioni finali della Commissione del Senato
Italiano, sull'Uranio impoverito ? NO sono i
vaccini ! - 2008/2013
Sintesi
delle conclusioni della Commissione U.I.
“Come
vicepresidente della
Commissione Uranio Impoverito,
(Senato Italiano)
ho adempiuto al mandato
che la
commissione ha ricevuto dal
Parlamento, ovvero di indagare sul
contenuto
dei vaccini ammessi alla profilassi per i
militari. Abbiamo analizzato 27 vaccini per
la prevenzione di 16 malattie – aggiunge il
parlamentare – censito 97 componenti
(adiuvanti, eccipienti e contaminanti),
oltre ai principi attivi, di cui 14
potenzialmente tossici e 24 possibili
scatenanti di reazioni allergiche.
Preoccupante ad esempio la quantità di
alluminio inoculato come adiuvante, su
ciascun militare. Ignorare e segretare
questi dati è un grave errore. È un atto
contro la dignità di chi lotta per il
riconoscimento di un danno subito e che
invece si sente abbandonato dallo Stato. E
io non voglio rappresentare uno Stato così.
Ognuno di noi poi deve fare le proprie
scelte”.
-
https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=1684274974928339&id=100000375580504
Andate su Youtube nel web,
cercate questa dicitura, "MR MILITARI Uranio, Vaccini, On.
Ivan Catalano", comparirano video/documenti sul Danni dei
Vaccini ai Militari !
Militari morti o danneggiati
per l'uranio impoverito...? FALSO sono i Vaccini pero'
nessuno del Ministero della NON salute, nomina i Vaccini..
Addirittura su Google ci sono articoli che rinnegano tutto..
Che smentiscono le conclusioni della commissione governativa
Signum (di cui faceva parte l'attuale ministro della sanità)
Che schifo.
Comunque... nella presentazione della relazione finale della
Commissione.. ..l’onorevole Catalano scrive che "dalle
risultanze dello studio SIGNUM e dello studio sulla Brig.
Folgore del Prof. Nobile, era già emerso un fattore di danno
al DNA in caso di somministrazione contemporanea di più di 5
vaccini" e che il Ministero della Difesa "ha tentato di
smentire le risultanze sia della relazione intermedia di
luglio 2017, che del progetto SIGNUM".
cit. P. R.
vedi:
SIGNUM_estratto_Cap5_Vaccini -e-allegato1_Catalano
Ora nel 2018 il
Ministero della "NON salute"
cambia le carte in tavola e racconta BUGIE...ai mass media
ed alla popolazione, perchè
Colluso e Corrotto
con le case
farmaceutiche dei vaccini...
https://veraitalia.blogspot.it/2018/02/strage-di-militari-malati-silenzio-dei.html?m=1
è bene quindi sapere che...
l'articolo 32 della Costituzione
recita che “NESSUNO può essere obbligato ad un determinato
trattamento sanitario se non per disposizione di
legge. La legge non può in NESSUN caso violare i
limiti imposti dal rispetto della
persona
umana”.
I militari sono soggetti però a limitazioni
costituzionali dovuti al loro status di schiavi,
limitazioni che però devono essere sancite con
una legge di rango primario che, nel caso dei
vaccini obbligatori, non esiste.
Il Ministero della Difesa impone la vaccinazione
sul fatto che i militari devono assolvere
obbligatoriamente il compito della difesa della
patria, e per farlo è necessario barattare la
libertà del singolo con l'interesse nazionale.
I militari devono vivere in comunità e
condividere locali e ambienti di servizio,
quindi vivere in situazioni a rischio di
diffusione di malattie, nello stesso tempo, in
caso di rischio, i militari sono tenuti a
rispettare gli ordini ed eseguirli in ogni
condizione; per tale ragione si ritiene che il
sottrarsi alle vaccinazioni si configuri come la
disobbedienza ad un ordine, ovvero la
sottrazione ad uno dei compiti delle Forze
Armate.
La questione è quindi molto spinosa, anche per
il fatto che recenti studi hanno messo alla luce
collegamenti tra le vaccinazioni e varie
malattie/patologie specifiche quali la leucemia,
intossicazioni, infiammazioni,
immunodepressioni, mutazioni genetiche
trasmissibili, malattie tumorali, autismo,
allergie, aids, ecc.
La stessa "sindrome
dei Balcani" e’ collegata ai vaccini
e NON all'uranio
impoverito, anche in considerazione
dell'incidenza di malattie tumorali riscontrata
in militari che mai hanno avuto a che fare con
l'uranio impoverito.
A questo punto è evidente che il rifiuto del
militare alla vaccinazione, se non adeguatamente
verificata, incontra anche il dovere di
mantenersi in buona salute proprio per la tutela
della collettività nazionale che forse proprio
quei vaccini potrebbero intaccare... quindi si
tratterebbe di un rifiuto che non si configura
come reato.
Le Forze Armate
Italiane ma anche quelle di altre nazioni,
vantano il merito di essere state antesignane
nell'introduzione di obblighi di vaccinazione
per alcune malattie, precedendo anche di molti
anni l'introduzione di misure analoghe nella
sfera civile.
Ecco la conferma della sperimentazione
sull’uomo, fatta
SENZA il
consenso informato da parte
del soggetto sottoposto alla vaccinazione
forzata, quando si presenta al servizio
militare…
Ricordiamo che
tutti i militari
all'arrivo in caserma
ricevono una dose di
vaccini importante
che si somma a quella gia' ricevuta da
bambini, per cui al servizio militare hanno gia'
ricevuto nel loro corpo, sommando le cose,
circa 20-25 vaccini ed
in certi casi 35
!....e sottrarsi a tali pratiche comporta molti
problemi per la recluta....
Quindi
NON esiste nessun
militare NON
**super vaccinato** - quelli che
dovevano od avrebbero dovuto andare da qualche parte nel mondo,
in zone di
guerra, li hanno ri-vaccinati
ancora di piu';
quindi facendo la somma totale, quei
poveri militari hanno nell'organismo circa
30-35-40 vaccini,
con tutte le conseguenze del caso:
intossicazioni,
infiammazioni,
immunodepressioni e
mutazioni
genetiche piu' o meno occulte trasmissibili
alla prole !
I Vaccini aumentano anticorpi e quindi
potenzialmente creano malattie autoimmuni
VACCINI e le LINEE CELLULARI
FETALI - ATTACCO alla GENETICA UMANA ? - 20 luglio 2017
Sugli effetti collaterali dei
«farmaci pediatrici» chiamati vaccini non ci sono dubbi se
non nei cervelli di quelle persone profondamente analfabete
e ignoranti che si informano tramite la televisione e i
giornali, e da parte di quel mondo scientifico e corrotto
collegato a doppia mandata con le lobbies della chimica e
farmaceutica.
Moltissimi autori, ricercatori e
medici onesti intellettualmente descrivono che la causa
degli effetti avversi starebbe non tanto nella parte
antigenica (virale o batterica che sia), quanto negli
adiuvanti e conservanti usati dalle industrie: sostanze
neurotossiche (sali di alluminio e mercurio, ecc.),
cancerogene (formaldeide, ecc.), antibiotici, ecc.
Tutto estremamente corretto. Ma
forse c’è dell’altro… I vaccini contengono sostanze molto
meno note - perché coperte dall’inviolabile segreto
industriale - che si nascondono dietro sigle e/o acronimi e
che potrebbero giocare invece un ruolo prioritario
nell’eziologia di gravissime e incurabili patologie, per non
parlare dell’inquietante modifica della genetica umana… Le
sostanze in questione sono: MRC-5, WI-38 e Vero.
Ecco le informazioni riportate
dai
bugiardini delle rispettive società produttrici.
VACCINO INFANRIX HEXA
Nel vaccino esavalente prodotto
dalla Glaxo contro difterite, tetano, epatite-B,
poliomielite, pertosse e haemophilus influenzae tipo B:
«prodotto da cellule di lievito
(S. cerevisiae) tramite tecnologia del DNA ricombinante»;
«propagato in cellule VERO».
VACCINO M-M-R VAXPRO
Nel vaccino trivalente prodotto
dalla Sanofi Pasteur contro morbillo, parotite, rosolia:
«prodotto su cellule embrionali
di pollo»; «prodotto su fibroblasti di polmone diploidi
umani WI-38».
VACCINO PRIORIX
Nel vaccino quadrivalente
prodotto dalla Glaxo contro morbillo, parotite, rosolia,
varicella:
«coltivato in colture di cellule
embrionali di pollo»; «coltivato in cellule diploidi umani
MRC-5».
VACCINO PROQUAD
Nel vaccino quadrivalente della
Sanofi Pasteur contro morbillo, parotite, rosolia,
varicella:
«prodotto su cellule embrionali
di pollo»; «prodotto su fibroblasti di polmone diploidi
umani WI-38»; «prodotto su cellule diploidi umani MRC-5».
VACCINO PENTAVAC
Nel vaccino pentavalente
prodotto dalla Sanofi Pasteur contro difterite, tetano,
pertosse, polio, haemophilus influenzae tipo B:
«adsorbito su alluminio
idrossido»;
«prodotto su cellule VERO».
Per far crescere i ceppi virali
usati poi nei vaccini, le corporation necessitano di un
terreno di coltura rappresentato da cellule umane o animali
o entrambe assieme (pollo e uomo).
Vediamo adesso nel dettaglio
cosa rappresentano e soprattutto cosa nascondono le sigle:
VERO, WI-38, MRC-5.
Innanzitutto è interessante
sapere che tutti e tre i brevetti di queste linee cellulari
sono nelle mani della ATCC®, la più importante e sconosciuta
organizzazione mondiale che si occupa di risorse e materiali
biologici.
Lavora fin dal 1925 sulla
produzione, conservazione e vendita di microrganismi (tra
cui fermenti e probiotici) e linee cellulari.
La sede nei primi anni di
attività dell’azienda era presso l’Istituto McCormick a
Chicago, poi si trasferì all’università di Georgetown a
Washington e ora si trova a Manassas in Virginia vicino
all’Istituto nazionale di salute americano.
WI-38 (Winstar Institute 38,
numero ATCC®, CCL-75) La sigla WI-38 indica cellule diploidi
umane.
Cellule fibroblastiche polmonari
di un feto femmina svedese abortito dopo 3 mesi di
gestazione perché la famiglia riteneva di avere già troppi
figli.
La linea cellulare isolata la
prima volta da Leonard Hayflick e Paul Moorhead nel 1964 è
stata ampiamente utilizzata nella ricerca scientifica, con
applicazioni che vanno dalla creazione di importanti teorie
nella biologia molecolare alla produzione di molti tipi di
vaccini anti-morbillo+parotite+rosolia, anti-varicella e
anti-herpes zooster.
Dagli anni Sessanta ad oggi
continuano ad utilizzare questa linea cellulare. Com’è
possibile? A spiegarlo è la stessa ditta produttrice: la
crescita di queste cellule è stata fatta aumentare grazie
all’aggiunta di un fattore di necrosi tumorale (TNF alfa).
MRC-5 (Medical Research Council
5, numero ATCC®, CCL-171) Ancora più inquietante è il
brevetto della linea cellulare MRC-5 sempre prodotto dalla
ATCC.
Si tratta di cellule polmonari
prelevate da un feto maschio abortito di 14 settimane da una
mamma di razza caucasica, ma in questo caso ci sono anche
altre informazioni aggiuntive.
Questa linea è stata preparata e
sviluppata da J. Jacobs nel 1966 partendo dalle cellule
espiantate di feto di una donna di 27 anni inglese
ricoverata in manicomio.
Lo specifica il report
pubblicato su «Nature»: «non cellule oncogene, non malattie
familiari, feto espiantato da una donna per cause
psichiatriche»!
«Taken from a 14-week male
foetus removed for psychiatric reasons from a 27 years old
woman».
VERO (numero ATCC®, CCL-81)
Le cellule VERO non sono di
origine umana ma animale: derivano dai reni di una scimmia
verde africana (Chlorocebus).
Scoperte per la prima volta il
27 marzo 1962 dalla Chiba University in Giappone.
La linea cellulare che ancora
oggi si usa è quella ottenuta dopo il 93° passaggio di
crescita cellulare al Laboratorio di Virologia Tropicale
dell’Istituto nazionale malattie infettive della medesima
università il 15 giugno 1964.
Il problema anche in questo caso
è molto serio perché la rivista scientifica americana «Cancer
Research» ha fornito evidenze sulla presenza di un virus
della scimmia, denominato SV40, nei tumori cerebrali umani
(gliomi) e nei campioni di sangue e sperma di individui
sani.
Questo virus presente nelle
scimmie, dove sembra essere innocuo, come può aver saltato
la specie e infettato l’uomo? Sono state inventate le teorie
più bizzarre che ovviamente si commentano da sole: dal
consumo alimentare di carne di scimmia, ai rapporti sessuali
tra africani e la povera bestia.
La risposta necessita di uno
sforzo mentale e una fantasia meno eccessivi: vaccinazioni!
Molti ricercatori e scienziati
ne sono convinti, come il professor Mauro Tognon, biologo e
genetista dell’Università di Ferrara: «È noto dal 1960 che
SV40 fu trasferito all’uomo mediante le vaccinazioni
anti-polio eseguite su scala planetaria durante il periodo
1955-63. Durante quel periodo nei soli Stati Uniti d'America
98 milioni di individui, vaccinati con le antipolio, furono
infettati con SV40».
Nel sito ufficiale della ATCC
che produce le cellule VERO, è riportato che tra le varie
suscettibilità ai virus, c’è anche il SV40…
HIGH FIVE CELLS™ (Numero
catalogo B85502) Queste linea cellulare fu sviluppata
dall’Istituto Boyce Thompson per la ricerca di piante di
Ithaca, NY.
Le High Five™ sono cellule di
origine animale estrapolate dall’ovaio di un insetto: la
falena Trichoplusian ni.
Le cellule High Five™ sono la
scelta migliore per via dell’alto numero di espressione
proteica, e in questo substrato vengono coltivati i virus
vaccinali come quelli dell’HPV, il Papilloma Virus umano.
Nel sito della società Thermo
Fisher Scientific viene anche riportato il costo di queste
cellule.
Il costo di 3x106 (3 milioni) di
cellule è di 1122 euro.
Nel sito ufficiale viene
specificato che questa linea cellulare va manipolata con
molta attenzione. «Maneggiare come materiale al alto
rischio, contenimento di Livello 2 di Biosicurezza. Questo
prodotto contiene Dimethyl Sulfoxide (DMSO), un materiale
pericoloso» …
COSA SUCCEDE INOCULANDO DNA
UMANO ?
Alcuni dei virus citati sono
ospite-specifici e per sopravvivere creano stretti legami
con le cellule in cui penetrano. Quando un virus matura e si
divide, acquisisce alcuni frammenti del DNA delle cellule
che lo ospitano e se viene utilizzato per preparare un
vaccino porta con sé frammenti del DNA delle cellule su cui
è stato coltivato (in questo caso DNA fetale umano).
Poiché il nuovo DNA
virus/cellula-fetale è almeno in parte della stessa specie
del destinatario del vaccino (razza umana), nel momento in
cui il DNA virale modificato viene a contatto col DNA umano
del soggetto che ha ricevuto il vaccino, si verifica la
cosiddetta ricombinazione omologa del DNA (un processo che
avviene spontaneamente solo all’interno di una stessa
specie).
Si vengono così a formare
cellule con un DNA virus/cellula-fetale/vaccinato che
possono venire riconosciute come estranee scatenando una
risposta immunitaria volta ad eliminare queste cellule
anomale (infiammazione).
Dato che l’oggetto di questa
battaglia sono le cellule del soggetto stesso, si può
scatenare una «risposta autoimmune» nei soggetti che
presentano una predisposizione.
Sarà un caso ma oggi le malattie
autoimmuni (oltre una ottantina, tra cui: diabete tipo-1,
artrite reumatoide, lupus, tiroidite, sclerosi, ecc.) sono
in crescita esponenziale tra la popolazione infantile e
adulta.
I geni che sono stati collegati
all’autismo (AAGs: autism associated genes) hanno una
sensibilità molto elevata verso gli insulti alla stabilità
genomica in confronto al gruppo di tutti i geni contenuti
nel genoma umano e in particolare la sensibilità maggiore è
stata riscontrata nei AAGs del cromosoma X.
I virali prodotti da linee
cellulari fetali contengono quantità inaccettabilmente
elevate di frammenti contaminati di DNA fetale umano e
questi vaccini potrebbero indurre l’autismo proprio perché
il DNA fetale contaminato dal virus agisce su aree del
nostro genoma che sono più sensibili a questo tipo di
insulto e che sono proprio le aree che contengono i geni
collegati all’autismo. Ecco il classico esempio di danno
epigenetico.
Ma non è tutto…
CONCLUSIONE
Ricapitolando: nei vaccini
pediatrici oltre ai pericolosissimi adiuvanti, metalli
pesanti, formaldeide, antibiotici, ecc. si trovano cellule
derivate da feti umani abortiti “tenute in vita” (passatemi
il termine) da oltre cinquant’anni grazie a fattori tumorali
di crescita e moltiplicazione.
Oltre a questo, che è
sufficientemente grave per inquietarsi l’animo, alcuni
vaccini contengono pure il virus SV-40 delle scimmie che
potrebbe giocare un ruolo importante, come cofattore,
nell’insorgenza di tumori nell’uomo.
Da oltre mezzo secolo
ricercatori pazzi, al cui confronto Mengele è stato un
pivellino, lavorano alacremente per tenere in vita cellule
fetali che serviranno a Glaxo, Sanofi e Merck per la
produzione di vaccini.
Solo chi è mentalmente ottuso o
in totale malafede non vuole vedere la crescita esponenziale
di patologie e disturbi vari nella nostra società,
soprattutto in età pediatrica:
- 1 bambino su 6 ha disturbi
specifici dell’apprendimento;
- 12-15% dei bambini hanno il
disturbo da deficit di attenzione (ADHD);
- 1 bambino su 87 è all’interno
dello spettro autistico, con un aumento del 1700% in 10
anni;
- 1% è la morte improvvisa del
lattante (SIDS, morte in culla);
- 40 sono i morti e 15.000 le
reazioni avverse al Gardasil (Vaccino della Glaxo contro il
papilloma virus);
- 1 persona ogni 15, ultra
65enne, affetta da demenza, 1 su 8 oltre gli 85 anni;
- 1 persona ogni 450 manifesta
il diabete infantile di tipo-1;
- 1 uomo ogni 2 ed 1 donna ogni
3 svilupperà il cancro nel corso della vita;
- L’Italia ha il triste primato
in Europa per numero di tumori in età pediatrica.
Inoculando nel corpo di un
neonato di due/tre mesi privo di un sistema immunitario
maturo, batteri, virus, metalli pesanti (come alluminio e
mercurio), antibiotici, formaldeide si corrono gravissimi
rischi: disbiosi intestinali, infiammazioni, tra cui le
pericolosissime encefaliti, malattie autoimmuni, allergie,
ecc.
Ma cosa succede quando a finire
nel sangue sono frammenti di DNA alieno? DNA con un corredo
cromosomico femminile (XX) e/o maschile (XY)?
Può questo interferire e/o
squilibrare la genetica maschile e quella femminile? Tale
abominio potrebbe influenzare il normale sviluppo fisico,
mentale e sessuale di un bambino maschio?
L’epigenetica insegna che è
l’ambiente e le informazioni che da questo partono a far
attivare o disattivare le varie espressioni geniche nel
corpo umano.
La caratteristica forma a doppia
elica allungata del DNA lo renderebbe un’ottima antenna per
la ricetrasmissione di onde elettromagnetiche e dagli
esperimenti compiuti dai russi il DNA, sottoposto a
radiazioni elettromagnetiche, si comporta proprio come un
“oscillatore”.
Il premio Nobel per la medicina
Luc Montagnier ne è convinto: «il DNA del genoma della
maggior parte dei batteri patogeni contiene spezzoni che
risultano capaci di generare onde elettromagnetiche a
frequenza molto bassa, fino a 2 mila Hz». I ricercatori
hanno rilevato «gli stessi segnali elettromagnetici di
spezzoni di DNA batterico nel plasma sanguigno di pazienti
colpiti da Alzheimer, Parkinson, sclerosi multipla e artrite
reumatoide».
Questo significa che il DNA è in
grado di emettere e trasmettere segnali elettromagnetici di
bassa frequenza, i quali mantengono poi “memoria” delle
caratteristiche del DNA stesso.
Quale messaggio e quale
informazione potrà trasmettere il DNA di cellule di un feto
abortito di tre mesi negli anni Sessanta da una donna
psichiatrizzata ?
Stiamo per caso assistendo al
tentativo criminale di modifica e/o inquinamento della
genetica umana? Trasformare per esempio il maschio (XY) in
un caotico miscuglio ibrido, dove non sa bene a che genere
appartiene. Questo potrebbe essere molto interessante per
l’Industria della malattia e quella che specula sulla vita:
utero in affitto, fertilità, impianti, cure ormonali, banche
del seme, ecc. Un giro di affari incalcolabile perché di
mezzo c’è il controllo totale sulla vita …
Le previsioni ufficiali non
lasciano spazio a molti dubbi: la combinazione tra la
persistente denatalità ed il progressivo aumento della
longevità conducono a stimare che nel 2050, la popolazione
inattiva sarà in misura pari all’84% rispetto a quella
attiva. Inattiva significa non in grado di procreare!
Negli ultimi 50 anni il numero
di spermatozoi maschili si è ridotto della metà...
Forse dovremo fare l’abitudine a
titoli come questo: «Femminizzazione del maschio e
infertilità maschile»? .
La fortuna vuole che ci siano
società biotech e farmaceutiche che lavorano per risolvere
questo serissimo problema «creando la vita» on demand e
soprattutto on pay.
Un domani infatti solo chi avrà
soldi potrà permettersi di «comperare» e «fabbricare» una
creatura vivente su misura, a proprio piacimento, mediante
per esempio la scelta di un utero in affitto (passaggio
transitorio) per giungere al vero e proprio commercio di
impianti, ovuli e sperma sintetici creati in laboratorio.
Quando poi finiranno la costruzione dell’utero artificiale
finalmente la donna sarà sganciata dal fardello assurdo e
doloroso chiamato gravidanza !
By
Marcello Pamio
Ma il problema non è solo l'utilizzo di DNA umano,
è che il DNA introdotto nei vaccini è ingegnerizzato
(manipolato), a mezzo nanotecnologia...ecco come fanno...
Robot a DNA per
compiti nanoscopici - 15/09/2017
Un dispositivo costituito da un singolo filamento di DNA è
in grado di muoversi autonomamente su una superficie per
spostare molecole in siti prestabiliti. In futuro questo
robot nanoscopico potrebbe trovare numerose applicazioni,
per esempio nella nanomedicina
Muoversi autonomamente su una superficie, prendere molecole
e portarle verso un sito predefinito. È quello che riesce a
fare una nuova macchina nanoscopica, costituita da un
singolo filamento di DNA, realizzata da Lulu Qian e colleghi
del California Institute of Technology, e descritta
su “Science”.
Il DNA è
una molecola ideale per questo tipo di realizzazioni: ha
infatti proprietà fisiche che sono note e programmabili. Un
singolo filamento di
DNA
è infatti costituito solo da sequenze di quattro molecole,
legate tra loro come in una collana di perle, chiamate
adenina, guanina, citosina e timina.
Illustrazione del robot a DNA tra molecole da riconoscere e
trasportare. (Credit: Ella Maru Studio)
Il nuovo dispositivo di dimensioni nanoscopiche è costituito
da tre unità elementari che potrebbero essere usate per
assemblare un robot a DNA: una “zampa” con due “piedi” per
camminare, e una “mano” per prendere il carico, e un
segmento che può riconoscere uno specifico punto di scarico
e un segnale da inviare alla mano per rilasciare il suo
carico. Ciascuno di questi componenti è costituito solo da
pochi nucleotidi a singolo filamento di DNA.
Nella sperimentazione descritta su “Science”, la macchina
molecolare ha esplorato una superficie, ha individuato sei
diverse molecole e le ha poi trasportate in due zone
distinte: la marcatura a fluorescenza ha dimostrato che il
robot a DNA è riuscito a terminare il compito assegnato in
24 ore. Il processo è complessivamente lento, dunque, ma ha
il vantaggio di usare una quantità di energia estremamente
bassa.
In linea di principio, questi blocchi modulari potrebbero
essere assemblati in molti diversi modi per svolgere compiti
differenti: un robot a DNA con molteplici mani potrebbe per
esempio trasportare più molecole simultaneamente. Ma le
possibili applicazioni potrebbero essere quasi illimitate.
“Non sviluppiamo robot a DNA per applicazioni specifiche: il
nostro laboratorio è concentrato a sviluppare dispositivi a
scopo generico”, ha spiegato Qian. “Tuttavia, la mia
speranza è che altri ricercatori possano sfruttare questi
risultati per nuove e affascinanti applicazioni, come l’uso
di robot aggregati a formare una sorta di fabbrica
nanoscopica per la sintesi di farmaci, che potrebbero essere
rilasciati all’interno del corpo umano solo in risposta a
uno specifico segnale liberato nel flusso sanguigno o nelle
cellule”.
“Il principale progresso segnato dallo studio è nella
metodologia di progettazione di semplici dispositivi a DNA
che lavorano in parallelo per svolgere compiti non banali”,
ha sottolineato John Reif, della Duke University a Durham,
in un articolo di commento pubblicato sempre su “Science”.
“Molte affascinanti applicazioni emergenti, per esempio nel
campo della nanomedicina, potrebbero fare uso di questi
dispositivi a DNA posti in parallelo”.
Tratto da: lescienze.it
vedi le recenti
Conclusioni della Commissione Italiana Uranio Impoverito,
indagine sui vaccini per militari:
-
Relazione
Finale della Commissione Uranio Impoverito 2013
-
Relazione finale di ulteriore indagine sui Vaccini di detta
Commissione 2018
vedi anche:
2.000 studi medico clinico scientifici che
dimostrano i GRAVI DANNI dei VACCINI
Conferenza stampa del 7/2/2018: Commissione
Uranio e Vaccini
10-12 Vaccini rovinano un soggetto adulto, pensate
sui
bambini piccoli !
Video, registrato (telecamera nascosta)
in una ASL italiana, una pediatra
racconta
la verita' sui Vaccini !
L’Immunità
di gregge, è la supposta carta vincente per
la difesa della vaccinazione in TV, Internet,
riviste mediche e giornali, sul motivo per cui
dovremmo essere vaccinati più e più volte per
tutta la vita, con un numero sempre
crescente di vaccini e cio' per ogni malattia.
Lo
sbandierato a 360° "supposto
successo delle vaccinazioni" è basato
fondamentalmente su "teorie" che si danno per
scontate, senza controllarle. Quando si entra
nei particolari si evince e si dimostra invece
che il tasso di incidenza e di morte di molte
malattie infettive, è diminuito radicalmente nel
e dal momento in cui si registrava un
miglioramento delle condizioni,
igienico-sanitarie, abitative, alimentari e
delle procedure di isolamento,
Pero' siccome nello stesso periodo sono stati
introdotti i vaccini, la
medicina ufficiale ha dato per scontato che
la sola vaccinazione sia stata interamente
responsabile della scomparsa di queste
"malattie" e per far quadrare questa teoria
fasulla, ha cambiato nome alle malattie.....
QUI
in queste pagine ve ne
daremo la dimostrazione !
MOLTI
VACCINI sono IRRADIATI con
COBALTO 60 (isotopo radioattivo del metallo
Cobalto) e la perdita della
Radioattivita' di cio' che è stato
irradiato si esaurisce fra i 5 ed i 7
anni....dall'irradiazione...
Il Cobalto 60 è
un isotopo
radioattivo e instabile del cobalto che
decadendo emette radiazioni
ionizzanti. I raggi
gamma prodotti dalla sorgente di Co-60
penetrano il materiale e deviano gli elettroni dalla
loro orbita. Per le applicazioni a scopo di
sterilizzazione (come viene fatto per i
vaccini), questo fenomeno ha un effetto
disgregante sul DNA
vedi:
la prova dell'iradiazione, nello studio nel PDF
IMPORTANTE:
PROPOSTA di LEGGE per STUDIO negli USA
sullo STATO di SALUTE FRA BAMBINI VACCINATI e
NON VACCINATI (di nessun vaccino) - 2016
Il DISEGNO di LEGGE n° 3069 a FIRMA della
DEPUTATA MALONEY NON è STATO APPROVATO per
cui è RIMASTO sulla CARTA.... e NEPPURE
DISCUSSO dal CONGRESSO....a dimostrazione
che NON si vuole fare vere ricerche sui gravi
DANNI dei VACCINI......Big
Pharma
ringrazia...
Uno studio in
inglese dimostra, che bambini NON vaccinati sono più sani
che i bambini vaccinati
http://www.naturalblaze.com/2014/02/studies-prove-without-doubt-that.html
I bambini NON
vaccinati sono più sani - Bologna, 28
ottobre 2015
A sostenerlo non sono pseudo-guaritori, maghi o
fattucchieri. Ma oltre 120 medici che, dopo
settimane di dibattiti e polemiche sul tema,
escono allo scoperto con una lettera aperta
all’Istituto superiore di sanità. Primo
firmatario il cardiologo
Roberto Gava, membro della ‘Società medicina
centrata sulla persona’ di Bologna, appoggiato
da oltre una ventina di professionisti
emiliano-romagnoli e marchigiani.
Il corposo documento prende le mosse dalle
affermazioni del presidente dell’Istituto, il
professor
Gualtiero Ricciardi
(leggete i
conflitti di interesse che questo soggetto ha
con la GSK, produttore di vaccini), che ha
recentemente sostenuto la sicurezza dei vaccini
pediatrici: "Su 19 milioni di vaccinazioni ci
sono stati soli 5 casi di reazioni gravi,
peraltro non mortali".
Non è esattamente così per i firmatari della
missiva che rivelano l’esistenza di "reazioni
avverse che ammontano a migliaia di rilievi
all’anno".
Non per questo vogliono essere classificati come
i fautori del no, senza se e senza ma. E infatti
nella premessa mettono in chiaro che,
oggigiorno, un qualsiasi medico dotato "di buon
senso" e di "un minimo di conoscenza
scientifica" non può essere "contro le
vaccinazioni pediatriche".
Ma poi mettono sul tavolo la loro esperienza sul
campo. E cioè "pratica medica specializzata"
accanto al bambino malato, non "frettolosa ma
fatta di osservazione e ascolto, di
considerazione di quello che lui ci comunica e
subliminale e di quello che i genitori
raccontano". E tutto ciò "ci ha aperto gli
occhi".
La conclusione è destinata a suscitare scalpore:
"I bambini non vaccinati appaiono indubbiamente
e globalmente più sani, meno soggetti alle
patologie infettive, specie delle vie aeree,
meno soggetti ai disturbi intestinali e alle
patologie croniche, meno soggetti a patologie
neurologiche e comportamentali e scarsi
consumatori di farmaci e di interventi
sanitari".
- vedi questo studio:
Confronto fra vaccinati e NON vaccinati
Video su:
I BAMBINI
NON VACCINATI SONO molto
PIU' SANI
di quelli VACCINATI !
Nel 1992 I.A.S. ha condotto un sondaggio sulla salute e la
vaccinazione dei bambini della Nuova Zelanda ed ha trovato
solide prove scientifiche che I BAMBINI NON VACCINATI sono
PIU' SANI dei loro coetanei vaccinati !
Un VACCINO
..è una
scarica enorme di tossine
invasive e pericolose !
http://infodifesa.it/progetto-signum-inniettare-vaccini-per-scatenare-patologie-tumorali-fra-i-militari-italiani/
Danni dei Farmaci e Vaccini, eminenti
medici/ricercatori indipendenti lo confermano
REPORT - Rai3 - Il Vaccino dell'Obbligo, ecco i Danni
gravi...
Nei
Vaccini immessi i microchips con la
nanotecnologia
http://loveforlife.com.au/content/09/09/15/microchip-implants-ready-be-used-swine-flu-vaccines-chip-located-tip-needle
Studio scientifico mostra che il tasso di
mortalità infantile aumenta all'aumentare del
numero di dosi vaccinali somministrate.
Qui nel sito qui sotto segnalato, trovate la
traduzione dell'abstract (riassunto)
dell'articolo "Infant mortality rates regressed
against number of vaccine doses routinely given:
Is there a biochemical or synergistic toxicity?"
di Neil Z Miller e Gary S Goldman, pubblicato
orginalmente sulla rivista scientifica ufficiale
Human & Experimental Toxicology - 2011 September;
30(9): 1429, e reperibile su internet sul sito
istituzionale medico-scientifico National Center
for Biotechnology Information (.nih.gov significa
che è ospitato sul sito governativo del National
Institute of Health, ovvero il Ministero della
Salute Federale degli USA):
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3170075/
Continua QUI:
http://scienzamarcia.blogspot.it/2013/03/studio-scientifico-mostra-che-il-tasso.html
Infatti:
ANCORA UNA
BAMBINA
MORTA DOPO la SOMMINISTRAZIONE dell'ESAVALENTE. -
Luglio 2013
Questo VACCINO è stato RITIRATO IN MOLTI PAESI MA NON IN
ITALIA. RISARCIMENTO RECORD, PERO' NESSUNO RIDARA' PIU' LA
BIMBA AI GENITORI. -
Muore in culla a causa del vaccino
Infanrix, risarcimento record ai genitori.
La loro bambina è morta di
Sids ("morte in culla") a
pochi giorni dalla vaccinazione con il vaccino
Esavalente.
Il tribunale di Pesaro ha deciso un risarcimento record di
200 mila euro alla famiglia, più un vitalizio di circa 700
euro al mese ed un ulteriore indennizzo ancora da
quantificare. Una sentenza storica per l'Italia.
TROVATO un meccanismo di
azione delle
tossine dei
VACCINI anche sul cervello ! - 22/03/2009
ANSA, Roma - Esiste un passaggio segreto che permette alle
cellule immunitarie di penetrare nel cervello e di aprire la
strada ad una seconda ondata di cellule pericolose, capaci
di scatenare malattie autoimmunitarie, come la sclerosi
multipla, nelle quali il sistema immunitario aggredisce
l’organismo al quale appartiene.
La scoperta della nuova porta, pubblicata sulla rivista
Nature Immunology, potrebbe portare in futuro a nuove
armi per contro la
sclerosi multipla, "ma non solo: lo stesso meccanismo
potrebbe essere coinvolto in altre malattie
autoimmuni", osserva la coordinatrice della ricerca,
l’italiana Federica Sallusto, dell’Istituto
svizzero per la Ricerca in Biomedicina (Irb) di
Bellinzona, diretto da Antonio Lanzavecchia.
Oltre che con Lanzavecchia, il lavoro è stato condotto in
collaborazione con Andrea Reboldi, dell’Irb, e da Antonio
Uccelli, dell’università di Genova. Il passaggio segreto che
permette di entrare nel cervello alle cellule apripista è
il plesso coroideo, una vera e propria matassa di vasi
sanguigni nella quale viene prodotto il liquido spinale. è
una via d’ingresso alternativa a quella che da tempo è
considerata il «portone principale», ossia la barriera
emato-encefalica.
Che ci fosse un’altra entrata era noto, spiegano i
ricercatori, ma questa era considerata una sorta di "porta
di servizio", di importanza secondaria. Adesso, osserva
Lanzavecchia, "conosciamo la funzione di questa porta
segreta e si può pensare a future strategie terapeutiche in
grado di bloccare questo ingresso".
Altro meccanismo di azione delle tossine vaccinali di
qualsiasi vaccino, anche nel cervello:
I
Macrofagi molte volte trasportano le
sostanze vaccinali nel cervello ed in tutti
i tessuti del corpo, ecco una descrizione
del meccanismo:
L'alluminio
(od altri metalloidi tossici, ad esempio
il
Thiomersal) contenuto in vari Vaccini
esempio:
influenza,
esavalente comprese, viene trasportato nel
cervello dai
macrofagi .... e
cio' spiega
il meccanismo
della cosiddetta
SIDS
o
morte nella culla, che nei fatti è una
danno vaccinale e non una nuova malattia !
Ecco spiegato il meccanismo biologico ed
il diagramma del tragico evento....
Il meccanismo viene ben spiegato qui:
ciò che in realtà accade è che un tipo di
globuli bianchi chiamati a macrofagi (MF)
ingerisce (processo è chiamato "fagocitosi")
gli AANs prima che si sciolgano. (Aluminum
Adjuvant Nanoparticles = AANs)
L'ingestione di corpi estranei è un
comportamento normale per MF.
La loro
funzione principale è la fagocitosi cioè la
capacità di inglobare nel loro
citoplasma particelle estranee, anche
nanoparticelle, compresi i microrganismi
(batteri e funghi estranei), e di
distruggerle. Inoltre, fatto importante da
tenere in considerazione in questi
casi, secernono
citochine ad attività
proinfiammatoria e presentano l'antigene
ai
linfociti
T-CD4.
Quando MFs
rilevano batteri o altri agenti patogeni, i
loro campi magnetici li invitano ad ingerire
gli agenti patogeni, e distruggerli con gli
enzimi. I MFs sanno assieme ad altre cellule
del sistema immunitario circa il patogeno
introdotto e come rilevarlo. MFs ingeriscono
anche molti tipi di nanoparticelle.
Il problema è che AANs non sono digeriti
dagli enzimi MF. E gli AANs, una volta
all'interno degli MF, si sciolgono
lentamente.
Le AANs persistono per lungo tempo (anni) e
causano nei MF a far fuoriuscire lentamente
alluminio.
Gli MF che consumano gli AANs divengono
altamente contaminati con l'alluminio o
con altri metalli tossici e
nanoparticelle ingerite, e
li diffondono ovunque vanno. E
vanno in tutto il corpo. MFs generalmente
non viaggiano nel sangue, il che spiega il
motivo per cui non si trova nel sangue
l'alluminio dopo
la vaccinazione,
perchè gli MF viaggiano
attraverso il sistema linfatico.
I campi magnetici sono in grado di viaggiare
attraverso la barriera emato-encefalica (BBB).
Gli MFS, una volta caricati con AANs, agiscono
come un cavallo di Troia e trasportano le
AANs nel cervello. Questo è dannoso, perché
il cervello è molto sensibile all'
alluminio.
Senza contare le possibili
microischemie (vedi le scoperte del
Dott. Andrew
Moulden)
che possono intervenire nella
microcircolazione, soprattutto cerebrale od in altri
luoghi...per il fatto che i globuli bianchi e di conseguenza
i macrofagi nel loro processo di fagocitosi, (ingestione
delle sostanze tossiche vaccinali) possono generare,....
inoltre i macrofagi secernono, nella loro azione quando
hanno ingerito le sostanze vaccinali, altre sostante PRO-infiammazioni....
con tutte le conseguenze del caso,
polio =
paralisi,
distrofie,
meningiti,
sclerosi,
infiammazioni croniche, gastroenteriti croniche, ecc....fino
alla morte nella culla = SIDS !!
Qui nel
diagramma, viene spiegato nei particolari il
tragico evento:
http://vaccinepapers.org/al-adjuvant-nanoparticles-can-travel-brain/
I personaggi che
fanno le regole e le leggi sulle vaccinazioni
sono spesso implicati nella
vendita dei vaccini.
Ad esempio, la dr Julie Gerberding, che è stata
alla direzione del
CDC per 8 anni, è oggi presidente
della
Merck Vaccini.
Il dr. Paul Offit, membro dell'Advisory
Committee on Immunization Practice (ACIP),
ha addirittura sviluppato e registrato
all'ufficio brevetti il suo stesso vaccino.
Vaccini obbligatori o no, tutti quanti sono
da sempre sbandierati come utili e sicuri anche
e non solo dal
Ministero della salute, ma esiste una
sentenza ben precisa (ignorata da tutti…) che
mostra come tali distinzioni fra vaccini
obbligatori e non, NON possono sussistere -
vedi:
Sentenza Corte Costituzionale
Le famiglie dei
danneggiati da vaccino dal canto loro
sottolineano “lo stato di abbandono in cui sono
state lasciate dalle cosiddette “istituzioni
che dovrebbero tutelare”, infatti “tutelano” ma
solo i
fatturati di
Big Pharma….". +
Corruzione per i Vaccini
Ricerca medica
sul collegamento fra Vaccini e malattie
autoimmuni !
http://info.cmsri.org/the-driven-researcher-blog/first-medical-textbook-devoted-to-research-linking-vaccines-to-autoimmunity
Ecco una copia di parte del documento della
Commissione del Senato sull'Uranio Impoverito
sulle varie audizioni ammesse, fra le quali
anche quella del prof. Franco Nobile che qui
riportiamo, oltre a quella del
sottoscritto:
Troppi vaccini ai
militari: nuovi allarmi e drammatiche
testimonianze
– 02/02/021014
“Ci siamo chiesti la reale
necessità di questi
vaccini. Non
sappiamo perché se ne facciano tanti anche su
chi è nel territorio nazionale. Speriamo che il
ministro della Difesa faccia un passo
indietro limitando al massimo l'utilizzo di
questi vaccini in particolare per chi è in
servizio in Italia”. - vedi:
Corruzione anche per i
vaccini
La Repubblica.it, che sta portando avanti
l'inchiesta “Vaccinati a morte”, riporta
l'allarme
sulle
conseguenze della pratica di vaccinare tanto
e con urgenza lanciato dal
Cocer dell'Aeronautica, ovvero la
rappresentanza del personale in divisa. “Non
sappiamo perché se ne facciano tanti anche su
chi è nel territorio nazionale. Speriamo che il
ministro della Difesa faccia un passo
indietro limitando al massimo l'utilizzo di
questi vaccini in particolare per chi è in
servizio in Italia”, afferma il sergente
maggiore Antonsergio Belfiori che rappresenta
l'Aeronautica nel Cocer interforze.
La Repubblica.it riporta la testimonianza di
Daniela, una donna di 35 anni ammalatasi
dopo essere stata sottoposta a dosi massicce e
ripetute di vaccini. Oggi carabiniere,
Daniela era entrata nell'esercito nel 2000.
Sportiva e in perfetto stato di salute fino alla
sera in cui non le sono stati somministrati otto
vaccini insieme e si sentì male. Le avevano
fatto il cocktail previsto anche per tutte le
altre, nonostante avesse segnalato di aver avuto
alcune di quelle malattie per cui la stavano
vaccinando. Dopo due settimane, malgrado le
reazioni avverse, le fecero i richiami.
Da allora tutto cambiò: le sue
difese immunitarie sembravano crollate e
aborti continui prima di riuscire ad avere due
bimbi. Al sesto mese di gravidanza le
prognosticarono la parotite, una malattia che
aveva avuto da piccola e per la quale le era
stato inoculato comunque il vaccino. Oggi
Daniela è affetta da connettivite
indifferenziata, una grave
malattia autoimmune che raccoglie i sintomi
di molte altre.
Militare reduce, malato, in guerra con lo
Stato – 07/04/2014
Reduce dalle missioni militari all'estero in
Kosovo, Libano e Afghanistan con l'esercito il
militare di una caserma della cintura torinese,
poco più che trentenne, si e’ ammalato
gravemente e per mezzo del suo avvocato ha
presentato un domanda di riconoscimento della
causa di servizio, puntualmente respinta, come
al solito dal Ministero della Difesa.
Ha quindi presentato un ricorso al TAR il quale
ha accolto il ricorso nel quale chiedeva che
fosse riconosciuto il legame tra la gravissima
malattia che ha contratto, un tumore maligno del
pancreas.
Quando si era arruolato era perfettamente sano.
Ha prestato servizio in condizioni climatiche e
ambientali molto difficili per inquinamenti
vari, ed è stato sottoposto a una massiccia
somministrazione di vaccini che hanno indebolito
il suo sistema immunitario. È venuto anche a
contatto, all'estero ed in Italia, con ambienti
e indumenti contaminati dall'amianto. Pero’ lo
Stato ha respinto la sua richiesta di
riconoscere il legame tra malattia e lavoro. Nei
fatti egli e’ un dipendente pubblico come tutti
gli altri: inoltre gli viene decurtato lo
stipendio nei giorni di malattia e rischia il
posto se si assenta troppo a lungo.
I giudici amministrativi hanno annullato il
decreto con cui il Ministero ha respinto
l'istanza ma solo per un motivo di procedura. E’
seguito dagli avvocato Miretta Malanot e
Alessandra Cavagnetto, ed ha presentato una
perizia medica inequivocabile: «La «doppia»
esposizione amianto – uranio impoverito e
l'indebolimento delle difese immunitarie
prodotto dai vaccini, scrive il professor
Giorgio Gagna - ritengo siano stati il fattore
scatenante le mutazioni genetiche all'origine
dello sviluppo della grave e rara neoplasia
pancreatica di cui il mio paziente è affetto».
Ora il caso è di nuovo all'esame del Ministero.
Sintesi tratta da un'articolo de:
larepubblica.it
Numerosi studi scientifici, riferisce La
Repubblica.it, dimostrano che, arrivati a cinque
vaccini somministrati nello stesso periodo, il
sistema immunitario va in tilt e le difese si
abbassano di oltre il 70 per cento.
Ad essersi ammalati in questo modo sarebbero
oltre tremila i giovani sottoposti a troppe
vaccinazioni in poco tempo e poi mandati in giro
con le difese immunitarie menomate.
“Ci metto la faccia perché voglio chiarezza e
risposte su quello che ci è stato fatto. Perché
non accada ad altri. Perché si informino sui
rischi. Diverse delle mie compagne di corso si
sono ammalate,
qualcuna non c'è più”.
Tratto da: Informasalus.it
video del dott.
Massimo Montinari a Don
Chisciotte - Ott. 2012
ULTIME
info:
Dal 1991 al 2012, i militari che hanno contratto un
tumore sono
oltre 4.100 ed altri si sono ammalati di
altre gravi malattie !
Nel 2002 i militari ammalatisi sono
stati 2.800 ed i morti 270, nel 2012 i militari ammalati
sono 3.700 ed i
morti 560
e si registrano 10 casi di figli nati con
gravi deformazioni !!!
Ed
aumenteranno ancora di piu...purtroppo, perchè sono tutti
super vaccinati ....
Il 70
% di questi militari
ammalati e/o morti NON si e’ MAI recato in zone di guerra,
nè è stato a contatto con Uranio impoverito
!
.... è una
strage di stato.....!
Il personale non militare
(non vaccinato) che si e’ recato nei
Balcani, pur essendosi
trovato nelle zone bombardate, NON ha avuto i problemi dei
militari.
Vedi anche le inchieste di: La repubblica che
confermano tutte le ricerche del dr.
Jean Paul Vanoli, il
quale nel 1993 pubblico' un articolo su quel giornale,
affermando che
erano i vaccini e
sono ancora oggi dopo 20 anni....a
produrre quegli
ammalamenti e
morti dei
soldati; da
quell'anno 1993, i giornali non pubblicarono piu' nessun
articolo del giornalista Giovanni Paolo Vanoli...la forza di
Big Pharma...la
quale ringrazia....
Pero'
finalmente,
dal 2012 lo stesso giornale ha ripreso
l'argomento
vaccini trovando che:
Vaccinazioni "sbagliate e fatte male" dietro i
tumori dei soldati italiani
– 26/01/2014
La Commissione uranio ha trovato
una nuova probabile causa dell'elevato numero di
neoplasie registrate tra i
nostri militari. L'audizione di un giovane
caporal maggiore gravemente malato. L'esperto:
"Non sono sbagliati i protocolli, ma le
modalità, i tempi e i controlli sulle
somministrazioni". Dati impressionanti, ma
l'esercito non riconosce il nesso causale - By
Vittoria Iacovella
Commento NdR: cosa non si fa pur di non
ammettere che sono i
Vaccini e cioè le
sostanze vaccinali ad
ammalare
e/o
uccidere !
La PETIZIONE dei FAMILIARI
Una petizione al ministero della
Difesa dopo la nostra inchiesta sui vaccini
Alcuni familiari delle vittime hanno organizzato
una raccolta di firme che potete trovare e
sottoscrivere su
change.org
– 1//10/2012
Dopo l'inchiesta di RE sulla vicenda dei
militari vaccinati a morte, alcuni dei familiari
delle vittime (Andrea Rinaldelli,
Santa Passaniti, Silvana Miotto) hanno
lanciato una petizione rivolta al ministero
della Difesa in cui si chiede di vigilare
perché:
- sia garantita per tutti l’applicazione reale
del principio del consenso informato ad essere
sottoposti o meno a vaccinazioni senza
conseguenze legali;
- il medico vaccinatore pretenda al momento
dall’arruolamento, come previsto dal
regolamento, da tutti i militari il libretto
sanitario, e rispetti quanto lì riportato:
copertura vaccinale, durata dell’immunizzazione;
- i militari siano sottoposti ad anamnesi e test
immunologici ed anticorpali, prima di essere
vaccinati, e che venga preteso il rispetto del
previsto riposo prima di e dopo la vaccinazioni,
a maggior ragione se dovessero partire per
missioni;
- siano date risposte sui casi dei militari
ammalati facendo indagini su chi non applica con
correttezza i protocolli di vaccinazione,
applicando loro provvedimenti disciplinari
appropriati.
Erasmo Savini ha 31 anni ed è
stato caporale maggiore dell'esercito in Kosovo.
Come tanti suoi colleghi in divisa, è stato
costretto negli anni a sottoporsi a vaccinazioni
continue e potenzialmente dannose, ma senza
speciali protezioni per difendersi dall'uranio
impoverito. Oggi lotta contro il cancro,
continuando cicli di chemioterapie intensi e
ravvicinati, che gli sono costati il posto di
lavoro
Francesco Rinaldelli, alpino, 26 anni, è morto
di cancro nel 2008. Era stato sottoposto a una
serie di pesanti vaccinazioni, poi l'avevano
inviato a Porto Marghera a respirare diossina.
Il papà, da allora, raccoglie prove. Sarebbero 3.500 i
militari monitorati
Interventi non registrati e medicinali fuori dal
mercato
I certificati vaccinali di
Francesco Rinaldelli e Francesco Finessi,
deceduti dopo anni di lotta per un tumore e un
linfoma di Hodgkin. Le schede dei due militari
dimostrano che le vaccinazioni venivano fatte a
distanza molto ravvicinata. Nel caso di
Rinaldelli si trovano delle incongruenze tra il
foglio fatto al momento delle vaccinazioni e
quello richiesto in seguito. A Finessi, invece,
è stato somministrato un preparato poi ritirato
dal commercio.
Ecco le ultime notizie (Gen.2014) sul
caso Finessi:
BELLUNO -
Dopo 10 anni di battaglie giudiziarie, la
famiglia di Francesco Finessi, alpino di 22 anni
di stanza alla Salsa di Belluno e morto nel 2002
per un "linfoma non Hodgkin", ha ottenuto una
sentenza storica contro il
Ministero della salute: il giudice
Alessandra De Curtis del tribunale di Ferrara ha
riconosciuto, per la prima volta in Italia, un
nesso di causalità tra il tumore e i vaccini
fatti nel tempo durante il servizio militare di
leva, "somministrati macroscopicamente in modo
sbagliato dai medici". Il Ministero della salute
ieri è stato infatti condannato a indennizzare
la famiglia.
A novembre il processo penale per il caso
Finessi si era concluso davanti al tribunale di
Belluno con la condanna a tre anni di Nicola
Marchetti, ufficiale medico del 16° reggimento
Alpini di stanza alla caserma Salsa, per falso ideologico e
falso materiale commessi da pubblico ufficiale
in atti pubblici, per alcune visite mai
effettuate sui soldati a lui affidati.
In particolare, l'indagine metteva in relazione
le mancate visite e un vaccino anti-tifo
somministrato due volte a Finessi.
Erano state delle inchieste giornalistiche, per
prime, ad occuparsi di questi casi. Da esse
scaturirono diverse interrogazioni parlamentari,
il cambiamento dei protocolli vaccinali di parte
delle forze armate e anche la costituzione di
diverse commissioni parlamentari.
"Questa sentenza storica - ha commentato ieri
l'avvocato Francesco Ferruli che ha assistito la
famiglia assieme al collega Antonio Boldrini -
potrà essere applicata a tanti altri casi
analoghi. È un segnale di giustizia e sancisce
un principio: non a caso ho appena parlato con
altri militari che, forti di questo
pronunciamento, inoltreranno le proprie
richieste".
Dal paese di Codigoro si dichiara soddisfatta,
per quanto lo possa essere una mamma che ha
perso un figlio,
Santa Passaniti:
"Tutti i nostri sforzi sono stati ripagati da
questa sentenza che ha riconosciuto i danni da
vaccino, come abbiamo sempre sostenuto: ora la
nostra causa potrà aiutare tanti altri, visto
che sono stati più di
3000 i militari morti e malati
che non hanno MAI
messo un piede all'estero in missioni militari
(dunque non soggetti a radiazioni di armamenti
con
uranio impoverito).
I soldi ? A me, mio marito e mio figlio non
interessa il lato economico, in 10 anni abbiamo
speso molto di più per cause, perizie, viaggi e
ricerche di ciò che verrà risarcito".
www.ilgazzettino.it/NORDEST/BELLUNO/militare_morto_vaccino_linfoma_non_hodgkin_sentenza_ministero/notizie/481420.shtml
Il documento riservato della Difesa su 18
militari vittime dei vaccini
Il Ministero della Difesa ha sempre
sostenuto di non aver monitorato i militari. Il
padre di Francesco Rinaldelli, l'alpino morto a
26 anni dopo aver lottato contro il linfoma di
Hodgkin, è entrato in possesso di un
incartamento interno al Ministero che dimostra
invece che questi dati sono stati raccolti
Scarica il documento originale
La moglie:
"Mio marito incriminato per aver chiesto
spiegazioni"
Parla la compagna del maresciallo
dell'Aeronautica Luigi Sanna. "Si è limitato a
pretendere una serie di spiegazioni su
efficacia, sicurezza e sul perché si facessero
vaccinazioni plurime e ravvicinate. Otto in 28
giorni". Per tutta risposta, pur avendo la
vaccinazione, è stato denunciato e ora rischia
il carcere.
Quella volta che le reclute
vennero vaccinate per finta
Caserma dei bersaglieri "Turinetto" di Albenga,
l'anno è il 1978. Tra le reclute del 14esimo
battaglione "Sernaglia" dei bersaglieri c'è
anche un giovane soldato di leva poi diventato
giornalista. Ecco il suo racconto: "Ci
prendevano in giro praticandoci la vaccinazione
per finta e lo facevano due volte perché tutte
le licenze erano cancellate"
Caserma dei bersaglieri "Turinetto" di Albenga.
L'anno è il 1978. Tra le reclute del 14esimo
battaglione "Sernaglia" dei bersaglieri c'ero
anch'io. Erano i primi giorni: quelli della
"vestizione", del taglio dei capelli, delle
vaccinazioni. Passaggi obbligati di una trafila
lunga e noiosa, a tratti cervellotica, che
sembrava fatta apposta per inquadrarti
nell'istituzione militare e toglierti la voglia
di discutere.
Tra i passaggi più attesi c'era la famosa
"puntura nel petto". In realtà si trattava di
una vaccinazione antitifica (poi sostituita da
una pastiglia) che non faceva molto male lì per
lì ma che, spesso, provocava gonfiori e dolori
per un paio di giorni. Ma molti, spaventati,
arrivavano stressatissimi davanti al medico che
te la praticava e, alcuni crollavano svenuti.
Passata la "puntura nel petto", dopo qualche
giorno toccava all'antivaiolosa. Si trattava di
un "richiamo" del "graffio" all'altezza della
spalla col virus vivo (ovviamente attenuato).
Ma, da qualche tempo (nel 1977) il vaiolo era
considerato debellato (l'ultimo caso era stato
registrato in Somalia l'anno prima) e la
vaccinazione ai civili era stata sospesa (sarà
poi abrogata definitivamente nel 1981 e non è
stata reintrodotta nonostante alcuni allarmi in
chiave soprattutto terroristica).
Nella situazione data, dunque, la vaccinazione
era considerata più pericolosa del rischio di
malattia. Io lo sapevo perché mio padre era
viceprimario di malattie infettive all'ospedale
Gaslini di Genova. Perciò cercai di capire come
mai avessero deciso di correre un simile
rischio: vaccinare oltre un migliaio di giovani
reclute con un farmaco ormai ritenuto più
dannoso che utile.
Così ne parlai con alcuni giovani medici appena
laureati che lavoravano in Sanità. A quei tempi,
l'essere di sinistra era anche un modo di
raccogliere informazioni: tra compagni ci si
diceva (quasi) sempre la verità. Così,
abbastanza facilmente, venni a sapere che la
vaccinazione sarebbe stata fatta per finta: "Il
colonnello medico - mi spiegarono - non è mica
scemo, non ha nessuna intenzione di prendersi
una responsabilità così grossa". Quindi ?
"Quindi, il protocollo verrà rispettato e,
formalmente, sarete tutti vaccinati, ma invece
del vaccino useremo acqua distillata e vi faremo
il graffietto con quella". Vero ? Falso ?
L'unico modo per saperlo era aspettare la
reazione febbrile che, comunque, sarebbe dovuta
arrivare almeno a qualcuno di noi. Nel
frattempo, sempre per rispettare il protocollo e
le procedure, l'intero battaglione era
consegnato e nessuno sarebbe andato a casa per
il fine settimana.
Onestamente, questa era la cosa che mi dava più
fastidio: cornuti e mazziati. Ci prendevano in
giro praticandoci la vaccinazione per finta e lo
facevano due volte perché tutte le licenze erano
cancellate.
Così decisi di mettermi a rapporto dal capitano
che comandava la mia compagnia e gli spiegai
quello che avevo saputo. Gli dissi che non mi
sembrava giusto starmene chiuso in caserma ad
aspettare una febbre che non sarebbe venuta. Era
un uomo serio e comprensivo: mi guardò. sorrise,
allargò le braccia e mi firmò la licenza. "Non
dirlo troppo in giro" aggiunse.
Per la cronaca, a nessuno dei circa
milleduecento soldati vaccinati, venne la
febbre.
Tratto da: repubblica.it
Ecco le Conclusioni della
Commissione Uranio
Impoverito:
vedi:
Vaccinazioni
per Militari PDF +
Uranio e
Vaccini per militari +
Vaccini per
Militari - 2 +
VACCINI al MERCURIO
+
Vaccini
propinati
ai
Militari
+ Contenuto dei Vaccini
+
VACCINAZIONI
di MASSA - il CRIMINE delle Vaccinazioni nel Mondo
+
URANIO impoverito ? NO sono i
Vaccini
IMPORTANTE:
OGNI tipo
di
Vaccino
produce
Stress ossidativo cellulare
e
quindi
tissutale !
vedi:
http://www.report.rai.it/servizio.asp?s=50
Dal mese di luglio 1999 sono comparsi sulle
principali pubblicazioni USA - MMWR (CDC, 1999),
Pediatrics (AAP, 1999, Committee on Infectious
Diseases, 1999), JAMA (Halsey, 1999)
Vari articoli
richiamanti l’attenzione dei medici sui
pericoli
dei vaccini contenenti
timerosal, in quanto essi
contengono una certa quantità di mercurio,
spesso al di là di quella considerata
tollerabile dall’organismo umano.
Il mercurio contenuto nel
timerosal corrisponde
a circa il 50% (per la precisione il 49,6%) del
peso di quest’ultimo; il sodio timerfonato
invece contiene il 45,5% di mercurio.
I vaccini per la difterite
e per il tetano, contengono
in media 25 mcg di
mercurio, il vaccino
per l'epatite B per uso pediatrico, dato ai
bambini, contiene 12,5 mcg di mercurio.
Facendo la somma vengono fuori 37,5 mcg, quindi
viene assunto in dose
70 volte superiore
il livello di sicurezza consigliato dall'Ente
per la protezione ambientale americana.
Le RICERCHE MOSTRANO
un NESSO fra
MICROBIOMA
Intestinale (intestino)
e
CERVELLO -
09/01/2015
Chiamate collettivamente
microbioma, le migliaia
di miliardi di microbi
che abitano il corpo
umano vivono
principalmente
nell’intestino, dove ci
aiutano a digerire il
cibo, a sintetizzare le
vitamine e a difenderci
dalle infezioni. Ora,
recenti ricerche sul
microbioma hanno
dimostrato che la sua
influenza si estende ben
oltre l’intestino,
fino ad arrivare al
cervello. Negli ultimi
10 anni, vari studi
hanno collegato il
microbioma intestinale
a una serie di
comportamenti complessi,
come umori ed emozioni,
appetito e ansia.
Il microbioma
intestinale sembra
contribuire al
mantenimento della
funzionalità cerebrale,
ma non solo: potrebbe
anche incidere sul
rischio di disturbi
psichiatrici e
neurologici, fra cui
ansia,
depressione e
autismo. Una
delle modalità più
sorprendenti con cui il
microbioma influisce sul
cervello è durante lo
sviluppo.
“Esistono delle finestre
evolutive critiche in
cui il cervello è più
vulnerabile poiché si
sta preparando a
rispondere al mondo
circostante”, spiega
Tracy Baie, docente di
neuroscienze presso la
facoltà di veterinaria
dell’Università della
Pennsylvania. “Così, se
l’ecosistema microbico
della madre si modifica
- per esempio a causa di
infezioni, stress o
diete - ciò cambierà il
micro bioma intestinale
del neonato, e gli
effetti possono durare
tutta la vita.”
Altri ricercatori stanno
esplorando la
possibilità che il
microbioma abbia un
ruolo nelle malattie
neurodegenerative come
l’Alzheimer e il
Parkinson.
Fonte: MedicalXpress.com
:
http://tinyurl.com/kaa2j36
CDC e Conflitti di interesse - 1 +
CDC e Conflitti
di interesse - 2
+
CDC e Conflitti
di interesse - 3
+
Corruzione
CDC conflitti di interesse
anche per i vaccini
http://healthimpactnews.com/2014/cdcs-purchase-of-4-billion-of-vaccines-a-conflict-of-interest-in-overseeing-vaccine-safety/
Parlamentari pagati dalle Lobbies ? -
Roma Ott. 2013
L'intervista a un assistente di un Senatore
che svelerebbe i traffici illeciti tra
parlamentari e
Lobbies.
Video dell'intervista:
http://www.video.mediaset.it/video/iene/puntata/390060/roma-parlamentari-pagati-dalle-lobbies.html
Informatore dei
CDC
CONFESSA la FRODE e le FALSIFICAZIONI sugli
studi della correlazione VACCINO=AUTISMO
MILITARI VITTIME
dei VACCINI: UN’ALTRA VITTORIA al TAR - 21
FEB, 2015
ll Tribunale amministrativo di Trieste deposita
una nuova pronuncia a favore dei militari che
si sono ammalati a causa dei ripetuti e
ravvicinati cicli vaccinali ricevuti durante il
loro servizio. E si intuisce in questo un
possibile cambiamento di rotta. Lo stesso
TAR nel 2014 aveva accolto il ricorso di Andrea
Rinaldelli, padre di un militare morto dopo i
cicli vaccinali ricevuti. In quel caso era stato
annullando il decreto 71 del 17 aprile 2013 col
quale la Direzione Generale della Previdenza
Militare aveva respinto l’istanza di
riconoscimento “della dipendenza da causa di
servizio della patologia contratta dal figlio
Francesco e del relativo status di vittima del
dovere“. “Ad avviso del Collegio – si legge
nella sentenza – risulta essere fondato il
ricorso contro l’amministrazione per non avere
preso adeguatamente in esame le osservazioni in
ordine alla ritenuta incidenza causale degli
intensi e ravvicinati cicli vaccinali cui il
caporal maggiore Francesco Rinaldelli, in
assenza di adeguata indagine anamnestica, era
stato sottoposto al momento dell’arruolamento,
sullo sviluppo del linfoma di Hodgkin“. Il
Ministero della Difesa ha, quindi, esaminato
solo superficialmente il caso di Francesco
Rinaldelli che, per il Tribunale, avrebbe invece
meritato una maggiore attenzione per il fatto
che “nel caso di specie la grave e letale
patologia è insorta quando Francesco Rinaldelli,
all’età di 21 anni, appena arruolatosi
nell’esercito italiano, era stato sottoposto a
vari vaccini tra cui il Morupar ritirato nel
2006 su richiesta dell’AIFA, per la sua
tossicità“.
Pubblichiamo
l’articolo a commento della nuova pronuncia
scritto dall’avvocato Santi Delia.
Andrea Rinaldelli si è dichiarato soddisfatto da
questa nuova pronuncia del TAR. Nelle sue parole
tanta forza e commozione : “Finalmente potremo
dare a molti ragazzi e alle loro famiglie,
compresa la mia, quella giustizia e quella
dignità che meritano anche grazie al coraggio e
alla determinazione di questi giudici. La dedico
a te Francesco.“
FONTE: Uranio
impoverito e vaccini: il T.A.R. Trieste
ripercorre le tappe di una triste storia per i
nostri militari
Il T.A.R. Trieste ha definitivamente accolto il
ricorso di un militare con il quale si era
impugnato il diniego del Ministero della Difesa
secondo cui la leucemia contratta non sarebbe
stata causata da fatti di servizio.
Ora avrà diritto all’equo indennizzo, alla
pensione privilegiata ed a ogni ulteriore
beneficio di legge.
I fatti: l’uranio impoverito e i vaccini
Alcuni fatti, crediamo, li raccontino meglio i
protagonisti rispetto agli avvocati. Ecco uno
stralcio di un dossier di Repubblica[1]sulle
vaccinazioni somministrate ai militari.
“II caporal maggiore E. S. ha 31 anni, ha un
cancro in fase avanzata, ma il 3 ottobre scorso
si è alzato dal letto e non ha fatto la
chemioterapia. Occhiaie profonde e fasciatura al
braccio. E’ seduto davanti al computer,
emozionato e teso, collegato in videoconferenza
col Senato della Repubblica. Col suo accento
campano racconta alla Commissione parlamentare
d’inchiesta per l’uranio impoverito di aver
lavorato per 13 anni come maggiore
dell’esercito. Spiega che adesso lotta contro un
tumore maligno e afferma di averlo sviluppato a
causa di un mix di vaccini fatti in poco tempo
seguiti dall’esposizione all’uranio impoverito
in Kosovo.
Parla lentamente per non sbagliare nessun
dettaglio, accompagnato da un foglio scritto.
Poi, davanti alle domande dei senatori, si
lascia andare a una testimonianza più personale
e drammatica: “Forse sono arrivato alla fine
della mia vita… Certo sono un soldato, continuo
a combattere, ma sono stato abbandonato dallo
Stato”. L’aula è ammutolita alcuni senatori sono
visibilmente commossi. L’avvocato (..) descrive
le motivazioni scientifiche che portano a
ritenere che ci sia collegamento tra i vaccini
cui è stato sottoposto il giovane e il cancro
che l’ha colpito. Non è il solo, molti sono già
scomparsi, altri giacciono in un letto. Tutti
giovani. Centinaia almeno, ma non è possibile
avere dati certi… (…).
Attorno al tavolo della commissione volti tirati
e occhi lucidi. Il Senatore Giacinto Russo
afferra il cellulare, scrive un sms al figlio
militare che si trova in Afghanistan
chiedendogli se anche lui ha fatto tutti quei
vaccini in poco tempo. Arriva la risposta, il
Senatore si porta le mani al viso. La risposta è
un “sì”. La seduta continua in apnea, si parla
di un Paese in cui si è costretti a scegliere
tra salute e lavoro, qualcuno dice “come a
Taranto”. Questi ragazzi sono precari, negare il
consenso ai vaccini significa smettere di
lavorare. Il senatore Gian Piero Scanu non
riesce a finire il suo intervento, gli manca la
voce, si piega su se stesso commosso.
Insomma, la commissione sull’uranio, dopo anni
di stasi, ora ha trovato una nuova importante
traccia da battere e gli studi scientifici in
merito sembrano parlare chiaro.
Sarebbero i vaccini numerosi, ripetuti, spesso
fatti senza rispettare i protocolli, a
indebolire ragazzi sanissimi, a tal punto da
aprire la porta a malattie molto gravi,
specialmente nel momento in cui vengono esposti
a materiali tossici o sostanze inquinanti che
possono essere l’uranio impoverito ma anche la
diossina, le esalazioni di una discarica o
agenti chimici fuoriusciti da una fabbrica.
L’85 per cento dei militari ammalati non è mai
stato all’estero. Il problema è che non serve
arrivare in Kosovo: la stessa Italia con tutti i
suoi veleni rappresenta un pericolo mortale per
chi ha un sistema immunitario impazzito a causa
dei vaccini. Come accadde a Francesco Rinaldelli,
alpino di 26 anni mandato a Porto Marghera e poi
morto di tumore. Qualche numero negli anni però
è venuto fuori.
“Il protocollo è scientificamente inattaccabile
– sostiene il Prof di oncologia Franco Nobile
considerato fra i massimi luminari della materia
– il problema è che non viene rispettato. Per
praticità e velocità si fanno vaccinazioni a
tappeto uguali per tutti, senza controllare se
qualcuno l’ha già fatta, se qualcun’altro non è
in perfette condizioni di salute o ha ricevuto
altre vaccinazioni pochi giorni prima. C’è
superficialità, poca cura, non vengono
considerate le conseguenze, spesso sono gli
infermieri e non i medici a fare i vaccini“.
“Il professor Antonio Giordano, presidente dello
Sbarro Institute di Philadelphia, sul cui
livello scientifico e sulla cui imparzialità,
nessuno ha dubbi: “C’è un nesso riconosciuto –
dice il presidente dello Sbarro Institute – tra
vaccini ravvicinati e abbassamento delle difese
immunitarie. E in Italia c’è pieno di posti ad
alto tasso d’inquinamento altamente pericolosi
per chi ha un sistema immunitario compromesso”.
A una domanda precisa (“Se venisse da lei un
militare italiano che gli chiedesse un consiglio
sul fatto di doversi sottoporre a una decina di
vaccinazioni in un mese, cosa gli
risponderebbe?”), Giordano ci ha detto. “Gli
spiegherei che tanto vale suicidarsi“.
La decisione.
Come accennato, il Ministero della Difesa e
prima di esso il Comitato di verifica, dopo aver
ricordato la natura delle leucemie, le possibili
cause, che la relativa eziopatogenesi è ancora
ignota, ha escluso che nel caso di specie
l’infermità contratta dal ricorrente fosse da
ricondurre a causa di servizio, perché «le
caratteristiche inerenti al tipo di attività e
di ambiente di lavoro non sono tali, per natura
ed entità, da costituire elementi di rischio
causali o concausali efficienti e determinati»,
con la conseguenza che «il processo neoplastico
è da attribuire a fattori estranei al servizio
stesso».
Il T.A.R., tuttavia, “conviene con la difesa del
ricorrente che si tratti di motivazione
apodittica e comunque totalmente insufficiente e
inidonea a giustificare, per relationem, il
provvedimento finale di diniego“.
“Come risulta dalla relazione della Commissione
parlamentare d’inchiesta”, voluta dall’allora
Ministro della Difesa Mattarella, “richiamata da
parte ricorrente, è ben nota la tossicità
dell’uranio impoverito e dei residuati della
combustione e gassificazione dello stesso“.
“Ancorché, la comunità scientifica non sia
giunta a conclusioni definitive e condivise, è
impossibile disconoscersi i rischi per la salute
umana derivanti dall’esposizione a uranio
impoverito, precipuamente nei casi di
inalazione, ingestione e assorbimento da parte
del sistema circolatorio tramite ferite aperte.
Si tratta all’evidenza di rischi cui va incontro
in misura particolare il personale militare
impiegato in specifici contesti e in specifiche
mansioni, così come è accaduto al ricorrente.
Del pari, la precitata Commissione di inchiesta
parlamentare ha ritenuto necessario focalizzare
l’attenzione sull’influenza che il carico
vaccinale, specie se eseguito in violazione
delle buone pratiche di somministrazione, ovvero
associato ad attività operative caratterizzate
da un elevato livello di stress fisico, potrebbe
avere nella riduzione delle capacità di difesa
immunitaria del vaccinato.
Inoltre, la Commissione ha ricordato come la
letteratura scientifica si stia orientando verso
la tesi della multifattorialità nella genesi
delle malattie tumorali, ivi comprese le
leucemie. Ne consegue che tanto l’esposizione a
uranio impoverito, quanto la multi vaccinazione
potrebbero essere concause, nel senso richiesto
dalla normativa ai fini del riconoscimento della
dipendenza da causa di servizio e del
conseguente equo indennizzo, della malattia
leucemia acuta linfoblastica linfocitaria
sviluppata dal signor -OMISSIS-”.
“Sotto altro profilo, il parere tecnico, cui il
decreto del Ministero della difesa si è
totalmente adeguato, non indica nemmeno una
ipotesi alternativa in grado di spiegare
l’insorgere della patologia, così da escludere
la portata, anche solo parzialmente eziologica,
dei fattori sopra esaminati.
In definitiva, il parere del Comitato di
verifica e il pedissequo decreto ministeriale di
rigetto della domanda formulata dal deducente
sono illegittimi per difetto di motivazione e
vengono conseguentemente annullati“.
http://www.lavocedeldiritto.it/index.php/altri-diritti/item/765-uranio-impoverito-e-vaccini-il-t-a-r-trieste-ripercorre-le-tappe-di-una-triste-storia-per-i-nostri-militari
Commento
NdR: anche se si puo' condividere il
risultato, rimane il fatto che nessuno si
ricorda di dire che i vaccini immunodepressori
che i militari subiscono nel corso delle loro
carriere, missioni, ingaggi, ecc., si SOMMANO a
quelli che hanno ricevuto fin da neonati, e
quindi gli effetti si sommano anch'essi ed i
piu' deboli si ammalano, soccombono e/o
muoiono
!
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DANNI dei VACCINI
anche ai MILITARI - 05/03/2013
Soldati che partono per missioni di guerra
all’estero, una profilassi sanitaria uguale per
tutti che precede la partenza, con vaccinazioni
a tappeto che sono ormai prassi consolidata. Il
tutto dovrebbe garantire la sicurezza dei nostri
soldati nei teatri di guerra all’estero, per
evitare il contrarre di malattie. Ma oggi piomba
il sospetto che questi vaccini, troppi e in
tempi troppo ravvicinati gli uni dagli altri,
possano indebolire il sistema immunitario di
ragazzi sani come pesci, facendolo “impazzire”,
e aprendo in questo modo la breccia a malattie,
anche gravi.
La notizia arriva dalla magistratura padovana:
un caso sollevato dal Corriere del Veneto e che
ha l’aria di essere una bomba, dato che è stato
aperto un fascicolo da parte della Procura della
Repubblica di Padova. Perché se l’indagine
confermasse quanto scritto in un esposto di un
ex militare in pensione, il quale ha denunciato
come il suo apparato immunitario sia stato
letteralmente “bombardato” (scrive nella
denuncia) dai continui vaccini a cui è stato
sottoposto dopo essere stato assegnato ad un
incarico in terra di guerra, l’intero sistema
sanitario militare e i protocolli disposti dal
Ministero della Difesa potrebbero essere
coinvolti. Con esiti esplosivi.
Tutto ha inizio dalla denuncia dell’ex
ufficiale, che ha firmato un esposto depositato
al quarto piano del palazzo di Giustizia di
Padova. Questi avrebbe partecipato a missioni
importanti nella sua carriera militare, che
hanno visto il nostro Paese combattere in prima
linea: Afghanistan, Bosnia, Macedonia.
Prima di ogni missione il “tourbillon” di
vaccinazioni mediche: se aveva lo scopo di
proteggerlo dalle malattie in missione, non lo
preservava però da un banale raffreddore una
volta tornato in Italia. È quanto sottolinea
l’ex militare, che precisa come una volta a casa
fosse soggetto a qualsiasi virus vagasse
nell’aria.
Il tutto ora è sotto la lente della magistratura
padovana: il sostituto procuratore Sergio Dini
ha infatti aperto un’indagine sull’utilizzo dei
vaccini da parte dell’esercito italiano,
fascicolo su cui al momento non appaiono
indagati né capi d’accusa. Ma tanto basta: la
polizia giudiziaria ha già ricevuto l’incarico
da parte del sostituto procuratore di acquisire
i faldoni con l’elenco dei militari partiti per
missioni all’estero (vaccinati) e l’elenco dei
farmaci usati per contrastare le malattie
locali.
I dati raccolti saranno poi incrociati con
quelli legati al “tasso di malattia” (o decesso)
dei soldati tornati in Patria. Non solo: anche
la commissione parlamentare d’inchiesta
sull’uranio impoverito ha deciso di approfondire
le voci secondo cui, come riporta il Corriere
del Veneto, sarebbero i vaccini numerosi e
ripetuti a indebolire il sistema immunitario di
ragazzi sani.
By Anna Martellato - Tratto da: m.lastampa.it
Commento come volevasi dimostrare,
vedi: Uranio Impoverito
+
Immunodepressione da Vaccino +
Mutazioni
genetiche dai Vaccini +
Siamo contro
la falsa immunizzazione +
Danni dei Vaccini
+
Interrogazione parlamentare +
Ministero
Informato dei danni dei vaccini
....fa finta di nulla....
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Obiezione alle vaccinazioni da parte di
militari anche volontari e/o di carriera:
Questo
il suggerimento dell’avv.
Luca Ventaloro
Il
concetto dell'obiezione vale pari pari anche per
i militari obiettori, con l'unica differenza che
in ambito militare le ripercussioni escludenti e
le pressioni, spesso derivanti da un incongruo
rapporto gerarchico, sono più marcate.
Ma basta resistere e fare
valere i propri diritti, ed anche in ambito
militare, sia per arruolamento, che per
missioni, è possibile
ben praticare l'obiezione.
Spesso pero’, è necessario
intervenire legalmente.
Il fondamento è l'art. 32
della Costituzione Italiana, il
diritto alla conservazione del posto di lavoro,
nonchè quello di non subire molestie (mobbing
= pressioni ossessive e intimidazioni
prevaricanti) a causa della scelta sanitaria di
obiezione.
VACCINI OMICIDIO
di MASSA
Morti sospette tra
i carabinieri: indagine sulle
vaccinazioni dei militari a Haiti
– 31 Mar. 2011
ROMA – Si allarga il filone d’inchiesta circa il
possibile legame tra le malattie e morti di
militari e i
vaccini.
La procura di Roma ha infatti aperto un
fascicolo sulle vaccinazioni somministrate ai
carabinieri che lo scorso anno hanno preso
parte alla missione umanitaria ad
Haiti ‘White Crane’ e acquisito della
documentazione presso la struttura del Celio
della Sanità militare.
Lo rende noto Luca Marco Comellini, segretario
del Partito per la tutela dei Diritti di
Militari e Forze di polizia (Pdm).
”Il sostituto procuratore, Mario Dovinola, ha
aperto un nuovo fascicolo sulla base della
segnalazione depositata lo scorso 16 febbraio –
spiega Comellini – a proposito dei fatti
riportati nell’interrogazione
parlamentare n.4-05948 al ministro della
Difesa.
Un atto che segue l’indagine avviata dal
sostituto procuratore, Elisabetta Ceniccola, a
seguito dell’esposto presentato da Maurizio
Turco, cofondatore del Pdm”.
è nato il Partito per i Diritti dei
Militari:
http://www.partitodirittimilitari.org/
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Lo "sterminio" dei
Militari Italiani avvelenati da vaccini mortali
e Uranio Impoverito
- 11 Ott. 2012
Otto vaccini in 28 giorni: probabile causa di
morte tra i militari. Il Ministero della Difesa
tace ormai da anni. L'accusa: "ci sono liste
segrete che non vogliono mostrarci".
Il quotidiano La Repubblica sta seguendo il caso
in discussione in questi giorni nella
Commissione uranio impoverito. La storia è
quella di migliaia di militari che si sono
ammalati e sono morti in seguito a qualche
pratica militare. Non si sa se la causa
principale sia l'esposizione all'uranio
impoverito, ma è certo che in molti riconoscono
un fattore essenziale "nella lunga serie di
vaccinazioni" fatte in soli 28 giorni.
INCRIMINAZIONE per DISOBBEDIENZA
- Ma attenzione: se sei militare a queste
vaccinazioni non puoi opporti o rischi di essere
incriminato per insubordinazione come è accaduto
a Luigi Sanna, ex maresciallo dell'areonautica.
La moglie, avvocato, spiega alla giornalista
Vittoria Iacovella che il marito ha solo chiesto
in forma scritta "perché si dovesse fare quelle
vaccinazioni" e "se non fosse pericoloso", dato
che erano tutti a distanza ravvicinata.
Non ha ricevuto risposta così ha reiterato la
domanda affermando di non volersi vaccinare
sebbene le vaccinazioni fossero imposte
dall'esercito. Prima doveva ricevere le
informazioni richieste. L'unica risposta
ricevuta al secondo tentativo è stata: "Non
abbiamo ragione di ritenere che non siano
pericolosi". L'ex maresciallo è stato comunque
obbligato a vaccinarsi ed ora rischia oltre un
anno di carcere per non aver ottemperato agli
ordini. Quindi è un ordine? Pare di si, ma
dicono di no. L'esercito infatti da la
possibilità di scegliere: o il vaccino, o il
posto di lavoro.
MORIRE di CANCRO - Del resto l'ex
maresciallo Luigi Sanna si è ammalato di cancro
proprio come altri militari, alcuni in vita,
altri già morti. Come Francesco Randelli, morto
di cancro nel 2008. Aveva partecipato ad una
"spedizione a Porto Marghera" dove ha avuto
l'occasione di respirare un pò di diossina dopo
una serie di vaccinazioni obbligatorie e imposte
dall'esercito. In seguito alla sua morte, il
padre ha cominciato a raccogliere le prove dello
"sterminio", come lui stesso lo definisce.
Ed è lo stesso padre di questo giovane militare
morto a soli 26 anni a fare un'accusa
fortissima: "ci sono liste nascoste che non
vogliono mostrarci". Sarebbero infatti 3500 i
militari monitorati e circa 200 quelli morti a
causa di uranio impoverito.
Lo stesso esercito che impone le vaccinazioni
quindi, monitora chi ne ha avuto danni come se
questi ragazzi fossero topi da laboratorio. Lo
stesso Sig. Randelli afferma poi che il famoso
documento dove "ti fanno scegliere" è in realtà
un'imposizione bella e buona: ti fanno scegliere
davvero se farti vaccinare o meno, ma se dici di
no vieni processato e perdi il lavoro.
IL PROGETTO SIGNUM - è lo stesso
Randelli poi a parlare del Progetto Signum.
Grazie all'indagine sugli effetti dell'uranio
impoverito sui militari andati in Iraq si è
scoperto che la presenza di questo è quasi
impercettibile mentre solo "cinque vaccinazioni
a volte si sviluppavano ossidazioni cellulari
che portavano a tumori Signum era un progetto
grande, coinvolgeva quattro università, stava
arrivando a conclusioni scientificamente
importanti ma ad un tratto, di punto in bianco è
stato accantonato. Forse questo studio ha fatto
paura a qualcuno e si è fatto in modo che non
andasse oltre. Così noi parenti delle vittime ci
ritroviamo a tirare pugni nel buio. Io sono
stanco, stanco anche di rabbia e rancore. Mio
padre, il nonno alpino che ispirò mio figlio, ha
fatto nove anni di guerra, ha creduto in questa
Repubblica, e ora io da questa voglio risposte".
I POLITICI COMMOSSI - Ed è alla
terza audizione che si hanno i colpi di scena,
quella in cui si presenta a conferire mediante
video conferenza Erasmo Savino, di Nola (NA), ex
caporal maggiore di soli 31 anni che
improvvisamente si è ritrovato un cancro al dito
del piede. In breve tempo il cancro ha
metastatizzato anche nei polmoni. Chemioterapie
e terapie di vario tipo hanno aiutato a tenere
la testa alta dinanzi al cancro che non perdona.
Erasmo Savino afferma al cospetto dei
Parlamentari commossi: "forse sono arrivato al
termine della mia vita, ma sono stato
abbandonato dallo Stato".
Il silenzio del Ministero della Difesa su questa
vicenda è inaccettabile, per questo alcuni
parenti di militari e lo stesso padre di
Randelli hanno aperto una causa penale. Ma per
Erasmo il risarcimento non ci sarà perché non
gli è stato riconosciuto lo status di "vittima
del dovere". Quando si dice che le parole hanno
il loro peso burocratico!
L'85% dei militari ammalati non è mai stato
all'estero. Basta infatti avere un sistema
immunitario impazzito a causa dei vaccini e
respirare un pò di "mal'aria" del belpaese per
generare un cancro e farlo progredire
all'interno del corpo.
IL SILENZIO - Ma adesso che la
vicenda si è fatta dura ecco che il Parlamento
ti ascolta.
L'accusa di Carlo Carta, avvocato di Luigi
Senna, ex militare citato poc'anzi, afferma che
il Parlamento faceva orecchie da mercante per
ogni richiesta di aiuto. Adesso le cose stanno
cambiando. Lo stesso Senatore Giacinto Russo
afferra il cellulare proprio in Commissione
mentre Savino sta testimoniando e manda un
messaggio al figlio che è inviato in Afganistan
chiedendogli se anche lui ha dovuto fare tutte
quelle vaccinazioni. Ovviamente le ha fatte
tutte: le mani le porta al viso, la disperazione
gliela si legge in volto. Intorno a lui gli
Onorevoli hanno gli occhi lucidi dinanzi al
racconto di un malato terminale. Una nota di
commozione ci voleva proprio: per il popolo è
bello sapere che anche i Senatori hanno un cuore
nonostante il silenzio assoluto del Ministero
della Difesa.
Tratto in parte da: repubblica.it
http://italian.irib.ir/analisi/articoli/item/114590
>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>
Troppi vaccini, così s’ammalano i
soldati
Fino a otto vaccini
somministrati “in batteria” in un’unica giornata
(NdR: oltre a quelli che hanno gia'
ricevuto da piccoli che sono gia' minimo 16,
senza contare i vaccini facoltativi !). E poi lo
“stress operativo” di chi parte in missione con
il ruolo di “pattugliatore”, e ancora la
fotoesposizione durante l’attività di
ricognizione del territorio. Ci sarebbero questi
fattori di rischio dietro i linfomi e le
neoplasie che nell’ultimo decennio hanno ucciso
decine di militari italiani impegnati nelle
operazioni di pace all’estero. Fino ad ora a
sostenere questa tesi c’erano solo perizie di
parte firmate da consulenti dei familiari delle
vittime.
Ma questa volta a dirlo è uno studio riservato
ordinato dal ministero della Difesa nel 2004,
concluso nel gennaio 2011 e consegnato al
ministro e alla competente Commissione
parlamentare d’inchiesta sull'Uranio
Impoverito.
Commissione che, da allora, resta «in attesa di
approfondire – come sottolinea il presidente
Giorgio Costa (Pdl) – numerosi temi, in
particolare quelli legati allo stress
psicofisico e alla proliferazione di
vaccinazioni come concause nell’insorgere
delle patologie».
Il rapporto “Signum” – acronimo che sta per
Studio di Impatto Genotossico nelle Unità
Militari – conta oltre 200 pagine: “informazioni
non classificate controllate”, si legge in testa
al documento. A firmarlo un comitato scientifico
di 14 esperti di fama tra epidemiologi,
microchimici, biostatistici, genetisti e
oncologi dell’Istituto
superiore di sanità, dell’Istituto nazionale
di ricerca sul cancro, delle Università di
Genova e Pisa, e della Sanità militare.
Lo studio spiega che i «risultati sono stati
integrati con i dati del monitoraggio ambientale
e climatologico eseguito nell’area circostante i
campi italiani in Iraq di “Camp Mittica” e
“White Horse”. Tali dati non hanno evidenziato
contaminazioni significative dovute ad uranio o
ad altri agenti genotossici. Mentre hanno
rilevato un’esposizione all’irraggiamento solare
notevolmente superiore a quella presente sul
territorio nazionale. È stata evidenziata una
significativa riduzione della concentrazione
totale di uranio campionata nelle urine e nel
siero nel periodo post missione rispetto al
periodo pre impiego.
Per quanto riguarda gli altri elementi tossici
investigati,sono stati osservati modesti
incrementi significativamente interessanti nelle
concentrazioni di cadmio,molibdeno, nichel e
zirconio. Mentre decrementi parimenti
significativi sono stati osservati per arsenico,
piombo, tungsteno e vanadio.
Esclusa
l’esposizione a specifici inquinanti genotossici,
confermata dai monitoraggi ambientali», lo
studio
si concentra invece sui
vaccini.
«È stata osservata
una significativa correlazione tra aumento
di alterazioni ossidative del DNA e numero di
vaccinazioni (da zero a 8) effettuate dal 2003.
La differenza maggiore si è osservata
confrontando i 742 soggetti che avevano
praticato un numero di vaccinazioni inferiore o
uguale a 4, rispetto ai 100 soggetti che avevano
praticato un numero di vaccinazioni superiore ».
In particolare, «tra le vaccinazioni praticate,
il vaccino trivalente attenuato
MPR (morbillo,
parotite, rosolia) ha aumentato in maniera
marcata il differenziale di alterazioni
ossidative»: nei 757 militari che non sono stati
sottoposti a quella vaccinazione, l’incremento è
risultato compreso tra +0.62 e +1.69, mentre
negli 85 soggetti vaccinati si sono riscontrati
valori compresi tra +1.16 e +3.47. «I risultati
ottenuti – si legge – indicano che esiste una
tendenza all’incremento di
alterazioni ossidative linfocitarie
correlato all’impiego in teatro operativo». «Per
quanto riguarda il numero di vaccinazioni
l’incremento di alterazioni ossidative è
risultato correlato sia alla quantità che alla
qualità delle vaccinazioni, in particolare se
uguali o superiori a cinque.
Tale effetto è soprattutto correlato
all’utilizzo di vaccini vivi attenuati.
Questa situazione è verosimilmente riconducibile
all’induzione dell’attività immunostimolante
esercitata sulle popolazioni linfocitarie dalle
vaccinazioni, soprattutto vive attenuate».
Particolarmente a rischio, secondo lo studio,
sono i soggetti che hanno un genotipo
sfavorevole (denominati OGG1/GSTM1).
In questi
soggetti, che «costituiscono una parte minoriatria della popolazione (3%), non sembra
appropriato l’uso di trial vaccinali con più di
5 diversi cicli. Sconsigliato l’impiego anche di
attività di pattugliamento ». Sono infatti «i
pattugliatori » che hanno il maggior incremento
di alterazioni ossidative tra il prima e il dopo
missione. Per gli esperti le analisi dei
biomarcatori specifici escludono che a
contribuire siano inquinanti ambientali (come
scarichi diesel o le lunghe ore passate
all’interno dei veicoli corazzati). Nel mirino
invece, fattori come lo stress psicofisico e
l’alterazione dei ritmi sonno/veglia.
Signum conclude precisando che nessuno di
questi fattori da solo determina lo sviluppo di
una patologia. Però può funzionare da innesco.
Tratto da: quotidianamente.net
Commento NdR:
Sono stato il
primo giornalista a scrivere nel 1993 su la Repubblica un'articolo nel quale
spiegavo che i vaccini erano i responsabili
degli ammalamenti e delle morti dei militari
italiani...anche di quelli che non si sono
recati nelle zone a rischio Uranio Impoverito -
U.I. (zone di guerra).
Nel 2005 il 1°
dicembre sono stato anche audito dalla
Commissione sull'U.I. ed ho illustrato i veri e
gravi
danni dei vaccini
assieme ad altri medici che hanno confermato la
mia relazione.
Finalmente vedo
che sono state prese in seria considerazione le
mie affermazioni anche da detta Commissione.
ERA ORA ! ecco le
conclusioni (per ora parziali), qui sopra !
Riconfermate anche se addolcite, con questo
articolo di Luglio 2017
L’attuale sorveglianza
post-vaccinale si limita alla registrazione
delle sole reazioni avverse di immediato
riscontro, se dichiarate dal militare, il quale,
tuttavia, potrebbe avere interesse a sottacerle
in tutti i casi in cui abbia fatto richiesta di
missione all’estero.
Solo con esami post-vaccinali è possibile
valutare se si sono verificate a carico del
militare situazioni di autoimmunità, allergia o
ipersensibilità ritardata e/o iper"immunizzazione".
Per converso, solo in tal modo è possibile
verificare l’efficacia del farmaco con
conseguente immunizzazione dell’interessato.
Resta inteso che anche questa attività potrebbe
essere condotta efficacemente, se svolta da
organismi connotati dalle caratteristiche di
indipendenza e terzietà.
E’ infine assolutamente necessario rimarcare che
gli esiti del progetto SIGNUM, nonché le
risultanze dello studio effettuato dal Prof.
Nobile sui militari della Brigata Folgore,
portano ad affermare un significativo incremento
della frequenza di alterazioni ossidative del
DNA e di cellule micronucleate, a fronte di
soggetti sottoposti a vaccinazioni in numero
superiore a CINQUE o con vaccini viventi
attenuati o con prevalente attività outdoor.
Tale limite numerico, come sottolineato anche
dal Gen.TOMAO, deve diventare prescrittivo nella
somministrazione dei vaccini e adottato nelle
linee guida come specifica prescrizione.‼
In conclusione, la Commissione ritiene che
l’utilizzo di farmaci vaccinali forniti in
soluzione monovalente e monodose (ovvero un
vaccino per singola malattia, fornito in una
singola dose), ridurrebbe notevolmente
l'esposizione al rischio dovuto alla profilassi
vaccinale, in quanto il militare - in età
adulta-, potrebbe risultare già immunizzato ad
alcuni antigeni contenuti nei vaccini multipli
assunti nell’infanzia o immunizzato naturalmente
per aver contratto la relativa patologia.
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Niente vaccino ? Vai in prigione
(e che ti serva la lezione !) - 08/03/2012 -
Cercare di tutelare la propria salute è un reato
?
E’ davvero una notizia incredibile per uno Stato
democratico, fondato su una Costituzione che,
nell’articolo 32 afferma:
“La Repubblica tutela la salute come
fondamentale diritto dell'individuo e interesse
della collettività, e garantisce cure gratuite
agli indigenti. Nessuno può essere obbligato a
un determinato trattamento sanitario se non per
disposizione di legge. La legge non può in
nessun caso violare i limiti imposti dal
rispetto della persona umana.”
Un Sottufficiale dell’Aereonautica ha rifiutato
di sottoporsi ad un ciclo di vaccinazioni,
preoccupato per i rischi che questa pratica
avrebbe potuto causare alla propria salute. Ha
richiesto ulteriori informazioni e
rassicurazioni, si è reso disponibile a svolgere
comunque la missione demandatagli, con personale
assunzione di ogni rischio.
E’ stato sottoposto ad un procedimento
disciplinare di rigore e, addirittura, ad un
procedimento penale davanti al Tribunale
militare di Roma che inizierà l’8 marzo. I reati
contestati sono quelli di disobbedienza
aggravata e continuata.
La richiesta di maggiori informazioni è motivata
dalle preoccupazioni per l’elevato numero di
colleghi deceduti o malati di tumori e leucemie.
I dati sono allarmanti:
tra il 1991 e il febbraio 2012 ben
3761 militari hanno
sviluppato un tumore.
Di questi sono 698 i soldati che hanno preso
parte a missioni all'estero e 3.063 i
militari che non hanno mai effettuato attività
fuori area.
I decessi sono complessivamente 479: 96 di essi
si sono verificati per persone che hanno operato
in missioni all'estero e 383 per persone che
sono rimaste in patria. In passato, su tali
dati, sono state fornite informazioni diverse,
sia da soggetti pubblici, sia da privati, ma i
dati in possesso dell'Osservatorio
epidemiologico della Difesa costituiscono una
base oggettiva, utile per ulteriori
approfondimenti. Questi sono indispensabili
anche perché se un militare scopre di avere un
tumore il giorno dopo il congedo, non rientrerà
più in queste casistiche che sottostimano un
fenomeno ancora più ampio.
E nulla si sa delle altre reazioni avverse, che
non vengono denunciate dai militari stessi
perché sarebbero causa di non idoneità al
servizio, e nessuno vuol correre questo rischio.
Si è parlato a lungo solo di
uranio impoverito, ma
alcuni esperti dalla Commissione Parlamentare
d’Inchiesta, tra cui il Prof Nobile, Presidente
della Lega tumori di Siena, hanno escluso, in
base ad indagini tecnico-scientifiche, la
presenza di danni riconducibili a tossicità
chimica e/o a contaminazione radioattiva da
Uranio Impoverito in tutti i soggetti esaminati.
Più di un sospetto è stato sollevato invece
dalle vaccinazioni plurime e ravvicinate, da
sette a dieci in poco più di un mese, cui i
militari sono stati sottoposti. Lo stesso
Ministero della Difesa da tempo conduce
accertamenti finalizzati ad individuare i reali
effetti delle vaccinazioni a cui sottopone i
militari.
Cercare di tutelare la salute è un reato ? E’ un
paradosso che mi ricorda il regolamento cui
erano soggetti gli aviatori americani durante
la seconda guerra mondiale: Articolo 12, Comma
21 «L'unico motivo valido per chiedere il
congedo dal fronte è la pazzia.» Articolo 12,
Comma 22 «Chiunque chieda il congedo dal fronte
non è pazzo.»
Così alle legittime richieste di informazioni e
certezze, si è risposto con un procedimento
penale.
By
Eugenio Serravalle (medico)
Tratto da:
http://www.grnet.it/news/notizie/giustizia/3690-nega-il-consenso-alla-vaccinazione-militare-sotto-processo-rischia-un-anno-di-carcere
http://www.condav.it/document/DT32_40-43_missione_balcani%5B1%5D.pdf
Vaccini militari: assolto il sottufficiale che
si era rifiutato di prestare il consenso
informato - 26 Nov. 2012
Roma (I) - Il Giudice delle indagini preliminari
del Tribunale penale militare di Roma ha accolto
la richiesta di archiviazione dell’indagine
avviata nei confronti del Maresciallo
dell’Aeronautica Luigi Sanna.
Il sottufficiale era stato deferito alla
magistratura militare per essersi rifiutato
di sottoscrivere la dichiarazione di consenso
informato ad un ciclo vaccinale prescrittogli
dai superiori alla vigilia di una missione
in territorio nazionale.
Per tale motivo, egli era stato incriminato per
il reato di disobbedienza aggravata e rischiava
fino ad un anno di carcere.
Il Maresciallo Luigi Sanna aveva semplicemente
preteso di essere rassicurato sulla innocuità
dei cicli vaccinali cui sarebbe stato sottoposto
e, per tutta risposta, i vertici militari
avevano avviato nei suo confronti un
procedimento disciplinare e lo avevano deferito
al Giudice penale militare.
«La decisione dei giudici – dichiara l’avvocato
Giorgio Carta, difensore di Luigi Sanna assieme
all’avvocato Gabriella Casula – è, però, quanto
meno pilatesca e soddisfa solo in parte le
aspettative che avevamo risposto sul
procedimento.
Come avvocati di Luigi Sanna, infatti, siamo
certamente soddisfatti del suo proscioglimento,
ma sul piano generale, la giustizia militare ha
evitato di prendere una posizione ufficiale
sulla sussistenza di un obbligo dei militari di
sottoporsi ai vaccini.
Di conseguenza, la soluzione del problema è
rinviata al prossimo caso il cui un militare si
rifiuterà di sottoporsi ad una vaccinazione
impostagli dai superiori».
Il caso aveva fatto molto scalpore e Luigi Sanna
era stato audito dalla Commissione parlamentare
di inchiesta sui fattori patogeni nocivi per la
salute dei militari.
L’avvocato Giorgio Carta sostiene, come è noto,
che nessuna norma imponga ai militari di
sottoporsi a vaccinazione contro la loro
volontà: «la battaglia per l’applicazione anche
ai militari dell’articolo 32 della Costituzione,
quindi, è ancora aperta e da parte mia non ci
sarà alcun arretramento, anche perché il risalto
mediatico dato alla vicenda dai media sta
smuovendo le coscienze e sta facendo emergere un
numero di militari ammalati di tumore ben
maggiore di quello indicato dai dati ufficiali».
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Avvocato Carta:
militari, attenti ai vaccini
!
Roma, 19 mar 2012 - In questi giorni, un
sottufficiale dell'Aeronautica militare, è
sottoposto ad un procedimento disciplinare di
rigore e ad uno penale esclusivamente per aver
negato il consenso ad un ciclo di
vaccinazioni impostegli dai superiori. Solo
per aver esercitato tale diritto, quindi, un
cittadino in uniforme, con un eccellente
curriculum e padre di famiglia, rischia ora un
anno di carcere per "insubordinazione aggravata
e continuata".
Questa storia, farsesca e tragica allo stesso
tempo, rivela chiaramente l'anacronismo ed i
paradossi dell'organizzazione militare italiana,
ancora permeata di principi ottocenteschi che
confondono il concetto di inferiore di grado con
quello di inferiore tout court.
Nel caso in esame, si staglia un'Amministrazione
che (a parole) ha così a cuore la salute del
dipendente da imporgli un trattamento sanitario
contro la sua volontà e che - sempre per il suo
bene - non esita a mandarlo in galera se non
acconsente spontaneamente.
Potremmo considerarlo un umoristico eccesso di
premure, ma è ben altro.
Quando ho assunto la difesa di questo coraggioso
militare, mi ero illuso che sarebbe bastato
accennare pubblicamente ad una vicenda così
assurda per far sì che la stampa nazionale
gridasse allo scandalo e svergognasse una
nazione che si vanta di essere l'ottava potenza
mondiale, ma poi considera i propri cittadini in
divisa dei sudditi.
Quegli stessi cittadini in divisa che, peraltro,
invia in missione all'estero nientemeno che ad
"esportare democrazia" !
Mi ero clamorosamente sbagliato.
La stampa, infatti, sempre disponibile ad
tartassarci con i particolari anatomici delle
soubrette del festival di Sanremo, non ha
ritenuto, però, opportuno informare i cittadini
dell'indecenza di un processo penale contro un
cittadino reo solo di aver rifiutato un
trattamento sanitario che ritiene pericoloso per
la propria salute.
Questo surreale silenzio mediatico, lungi dallo
scoraggiarmi, mi ha indotto ad approfondire la
questione ed a scoprire una realtà che mi era
sostanzialmente ignota, nonostante mi occupi di
militari da anni.
Per semplificare la questione, che meriterebbe
ben più lunghe ed approfondite trattazioni, va
detto che:
in base all'articolo 32 della Costituzione:
La Repubblica tutela la salute come
fondamentale diritto dell'individuo e interesse
della collettività, e garantisce cure gratuite
agli indigenti.
NESSUNO
può essere obbligato a un determinato
trattamento sanitario se non per disposizione di
legge. La legge non può in nessun caso
violare i limiti imposti dal rispetto della
persona umana.
In altre parole, solo tramite una legge (od atto
normativo ad essa equiparato: decreto-legge o
decreto legislativo), può imporsi a taluno un
trattamento sanitario che egli non voglia
ricevere. Gli obblighi vaccinali dei militari
sono imposti da meri decreti ministeriali,
quindi non sono vincolanti ed è legittimo
rifiutarli; i
prodotti vaccinali garantiscono un
notevole business alle
case farmaceutiche che li
forniscono; i vaccini
sono molto contestati sul piano scientifico
e, da decenni, sono sospettati di essere la
causa - o la concausa - di
tragiche malattie
che hanno colpito un numero statisticamente
spropositato di militari; l'ordine militare è
normalmente un atto perentorio ed
incondizionato.
Stranamente (ma non casualmente), però, ai
militari sottoposti a vaccinazione viene fatta
sottoscrivere una previa dichiarazione di
consenso, che ha lo scopo di esonerare
l'Amministrazione da ogni responsabilità.
Le concomitanza anomala di questi elementi
(quando si è mai visto un ordine militare da
eseguire previo consenso ?), mi ha condotto alla
scoperta di numerosi studi e documenti pubblici,
tutti accessibili in rete, del cui contenuto
voglio sinteticamente rendervi edotti, per
contribuire a diffondere la necessaria
consapevolezza e sensibilità al problema.
Innanzitutto, va rilevato che la stessa
Direzione generale della sanità militare del
Ministero della difesa, il 15 luglio 2010, ha
bandito un concorso per il reperimento di un
progetto di ricerca sulla "sicurezza,
immunogenicità ed efficacia" delle vaccinazioni
anti-infettive. In altre parole, lo stesso
Ministero della difesa si interroga sulla
sicurezza dei vaccini, ma, frattanto, li impone
ai militari, sanzionando gravemente chi vi si
oppone.
Inoltre, al militare da vaccinare viene imposta
la sottoscrizione di una "scheda
anamnestico-informativa" con la quale questi
dichiara "di essere stato adeguatamente
informato in merito alle pratiche vaccino
profilattiche programmate".
Ma quale "adeguata informazione" può essere
fornita al militare se è lo stesso
Ministero a dubitare dei possibili effetti
della vaccinazione ?
La verità è che, con la sottoscrizione della
scheda anamnestico-informativa, si fa attestare
al militare che "in ogni caso, non esistono
controindicazioni alla somministrazione
simultanea di vaccini diversi
né evidenze scientifiche contrarie alla
somministrazione di più vaccini diversi in tempi
ristretti".
La sottoscrizione di siffatta dichiarazione
ha l'unico scopo di scaricare la responsabilità
di ogni possibile effetto dannoso del vaccino
sul solo militare. Un domani, infatti, quel
documento attesterà la sua consapevole,
spontanea ed informata decisione di sottoporsi
al trattamento in questione.
Ciò sarebbe legittimo se la sottoscrizione della
dichiarazione fosse libera e rimessa alla
autonoma decisione dell'interessato, ma accade,
invece, il contrario. Infatti il sottufficiale
dell'Aeronautica è oggi sotto processo proprio
per essersi rifiutato di sottoscrivere tale
assunzione di responsabilità.
Ciò che è grave, però, è il fatto che - allo
stato della scienza - non è affatto possibile
affermare che "non esistono controindicazioni
alla somministrazione simultanea di vaccini
diversi né evidenze scientifiche contrarie alla
somministrazione di più vaccini diversi in tempi
ristretti", come i militari sono invece
costretti a dichiarare per iscritto.
Va altresì evidenziato che, da ormai tre
legislature, opera una Commissione parlamentare
d'inchiesta sui casi di morte e di gravi
malattie che hanno colpito il personale italiano
impiegato all'estero, nei poligoni di tiro e nei
siti in cui vengono stoccati munizionamenti, in
relazione all'esposizione a particolari fattori
chimici, tossici e radiologici dal possibile
effetto patogeno.
La lettura dei verbali delle sedute è molto
istruttiva perché rivela che, in realtà, l'85
per cento dei militari che hanno contratto gravi
malattie non è mai uscito dai confini
nazionali per partecipare alle missioni di pace.
Per tale motivo, è lecito ipotizzare che le
cause di tali patologie nulla abbiano a che
fare con l'eventuale esposizione con l'uranio
impoverito (seduta Commissione n. 23 del 9
marzo 2011).
Secondo i verbali della Commissione, tutti
reperibili in rete, "è del tutto lecito ritenere
che lo spettro dell'uranio impoverito sia
servito in realtà a celare pericoli non meno
gravi per la salute, tra i quali vanno
annoverate senza dubbio le vaccinazioni
plurime".
L'ex ministro della difesa Arturo Parisi - si
legge ancora nel verbale del 9 marzo 2011 -
riferì alla Commissione che "nel periodo
1996-2006, 1247 militari mai recatisi all'estero
per missioni internazionali di pace si sono
ammalati, a fronte di 255 militari che hanno
contratto patologie tumorali e che risultavano
impiegati in missione di pace; l'allora
direttore generale della sanità militare,
generale Martines, parlò di 1802 casi di tumori
insorti complessivamente nel personale militare
delle quattro Forze Armate, nel periodo dal 1995
al 1997. Di questi 1802 casi - precisò lo stesso
generale Martines - 1600 erano da riferirsi a
militari che non avevano messo piede nei teatri
operativi esteri".
Questi dati, già in sé tragici ed allarmanti,
sono purtroppo approssimati per difetto, in
considerazione del fatto che numerosi militari
non rivelano il proprio stato di salute o lo
scoprono solo dopo il congedo. Io stesso ho
personalmente assistito due militari che hanno
contratto un tumore ed hanno preferito non
rivelarlo all'Amministrazione per timore di
essere congedati: un vero dramma nel dramma.
La lettura degli ulteriori atti della
Commissione parlamentare dimostrala necessità di
capire che cosa accomuna i militari ammalatisi
che non si sono mai recati in missione
all'estero (la maggior parte) e coloro che vi si
sono recati, diversamente "non può escludersi il
rischio che i militari diventino vere e proprie
cavie sulle quali sperimentare la maggiore o
minore dannosità di nano particelle di diversa
dimensione".
In conclusione, mi sento di raccomandare a tutti
i militari di tener presente che: ad oggi, gli
effetti della somministrazione ravvicinata dei
vaccini sono ancora in gran parte sconosciuti,
ma sono talvolta associati all'insorgere di
gravissime malattie, anche letali; nessuna legge
impone ai militari di sottoporsi a vaccinazione
contro la loro volontà; anche i militari che non
sono stati in missione all'estero, possono aver
contratto malattie a causa del servizio e
devono, pertanto, far accertare scrupolosamente
le cause della loro patologia.
Nessuno vi informerà di questo argomento, onde è
necessario darvi la massima diffusione.
By Avv. Giorgio Carta -
http://www.grnet.it/news/notizie/ne...i-ai-vaccini
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Aggiornamento delle schedule vaccinali e delle
altre misure di profilassi per il personale
militare.
Gazzetta Ufficiale N. 87 del 14 Aprile 2003 -
MINISTERO DELLA DIFESA
DECRETO 31 marzo 2003
IL MINISTRO DELLA
DIFESA
Visto l'art. 132 del regio decreto 17 novembre
1932, n. 2544, concernente approvazione del
regolamento sul servizio sanitario territoriale
militare;
Visti gli articoli 6, lettere v) e z), e 32,
comma 4, della legge 23 dicembre 1978, n. 833;
Visto il decreto ministeriale 19 febbraio 1997,
concernente approvazione della nuova schedula
delle vaccinazioni per il personale militare
dell'Amministrazione della difesa;
Considerata la necessita' di aggiornare l'elenco
delle vaccinazioni e delle profilassi di cui al
predetto decreto in modo da renderle piu'
rispondenti alle moderne acquisizioni
scientifiche ed alle attuali esigenze operative
delle forze armate;
Udito il parere espresso dal Consiglio superiore
di sanita' nella seduta del 9 dicembre 2002;
Decreta:
Art. 1.
Sono approvati i moduli delle vaccinazioni e
delle misure di profilassi infettivologica da
praticare al personale militare
dell'Amministrazione della difesa, di cui
all'unita schedula che forma parte integrante
del presente decreto.
Con successiva determinazione del direttore
generale della sanita' militare è approvata la
direttiva tecnica contenente le procedure
applicative e la data di introduzione dei nuovi
moduli.
Il presente decreto sara' pubblicato nella
Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
Roma, 31 marzo 2003
- Il Ministro: Martino
Allegato
NUOVE SCHEDULE DELLE VACCINAZIONI E DELLE
PROFILASSI PER IL PERSONALE MILITARE
DELL'AMMINISTRAZIONE DELLA DIFESA
Il personale
militare dell'Amministrazione della difesa è
sottoposto alle vaccinazioni e profilassi che
vengono di seguito riportate.
Per gli effetti delle presenti disposizioni, si
intende per "personale in ferma volontaria"
tutto il personale militare diverso da quello
che presta servizio obbligatorio di leva.
I moduli delle vaccinazioni e delle profllassi
sono applicati secondo le disposizioni impartite
dalla Direzione generale della sanita' militare,
tenendo conto del pregresso stato vaccinale dei
soggetti opportunamente documentato da valida
certificazione.
In materia di vaccinazione antiepatite B per gli
appartenenti all'Arma dei carabinieri e del
Corpo della guardia di finanza resta fermo
quanto previsto dal decreto del
Ministro
della sanita' del 4 ottobre 1991, art. 1,
lettera o), e art. 3.
1. Modulo per il personale in fase formativa -
Leva:
- vaccinazione anti
meningococcica;
- vaccinazione
antimorbillo,
parotite e
rosolia;
- vaccinazione anti
tetano e difterite.
2. Modulo per personale in fase
formativa/qualificazione -
Servizio volontario e permanente:
- vaccinazione enti
meningococcica;
- vaccinazione
antimorbillo,
parotite e
rosolia;
- vaccinazione anti
tetano e difterite
e anti polio;
- vaccinazione anti epatite A +
epatite B.
3. Modulo addizionale per categorie o fasce di
personale a particolare connotazione
operativa/istituzionale presumibilmente esposto
a peculiare rischio infettivologico in Patria ed
all'estero:
- vaccinazione anti
varicella;
- vaccinazione anti
influenzale;
- vaccinazione contro agenti biologici critici;
- cutireazione
tubercolinica.
4. Modulo per il personale destinato ad operare
fuori area (da applicarsi in relazione agli
eventuali rischi identificati in area
d'operazione):
- vaccinazione anti
febbre gialla;
- vaccinazione anti encefalite giapponese;
- vaccinazione antirabbica;
- vaccinazione anti febbre
tifoide;
- vaccinazione anti colera;
- cutireazione
tubercolinica;
- chemioprofilassi
antimalarica.
5. Modulo per il personale di Leva e in Servizio
Volontario e Permanente (VFA, VFB, VSP) al
rientro da operazioni fuori area:
- cutireazione
tubercolinica.
Ecco l’intervista
con la signora
Santa Passaniti, il cui figlio è stato
UCCISO dai
Vaccini che ha subito a militare,
andata in onda su Striscia la notizia; ecco il
link:
http://www.video.mediaset.it/video.html?sito=striscia&data=2007/11/20&id=6219&categoria=servizio&from=striscia
Merita una lettura anche la seduta n° 22 della
Commissione Parlamentare d’inchiesta
sull’epidemia di tumori che ha colpito i
militari. Striscia, intervista il dott.
M.
Montinari:
http://www.video.mediaset.it/video.html?sito=striscia&data=2007/11/20&id=6218&categoria=servizio&from=striscia
Il ministero dovrebbe, presentare il nuovo Piano
Vaccinazioni 2008-2010, se tenesse,
giustamente, conto dell’obiezione ai vaccini,
sarebbe meglio per tutti.
"Ciò di cui disponiamo è una scienza di
malattia, ciò di cui abbiamo bisogno è una
scienza di salute."
By René Dubos
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La SINDROME da METALLI TOSSICI
Un altro problema che crea sempre più allarme
nell'opinione pubblica, a causa delle gravi
conseguenze che esso provoca all'organismo, è
quello dell'inquinamento da metalli . Sono stati
infetti identificati legami molto stretti tra
l'insorgere di varie affezioni e la presenza nel
nostro organismo di metalli in quantità
inaccettabili. Da una recente inchiesta
dell'American Chemical Registry di Washington
risulta che attualmente vengono utilizzate dal
mercato oltre 14 milioni di sostanze chimiche
diverse.
La grande maggioranza di queste sostanze
chimiche viene rilanciata nell'ambiente,
interferendo quindi necessariamente con i nostri
ecosistemi biologici.
Tra tutte le sostanze inquinanti i
metalli
pesanti sono i
composti più pericolosi e
dannosi. In particolare, la ricerca
tossicologica ha recentemente dimostrato l'
estrema pericolosità della esposizione cronica a
bassi dosaggi.
Infatti, i metalli pesanti penetrano in maniera
insidiosa nel nostro organismo attraverso cibi,
bevande, aria atmosferica, abiti e trasporti. La
loro azione consiste nel bloccare l'attività di
numerosi complessi
enzimatici.
E’ convinzione
diffusa inoltre, che i metalli pesanti giochino
un ruolo causale o concausale in un numero di
patologie assai più vasto di quello attualmente
accertato.
I metalli pesanti più comuni
quotidianamente assunti dall’ambiente con aria,
acqua e cibo sono il piombo, il mercurio,
l’arsenico, il cadmio, l’alluminio, il nickel e
lo stagno. L’assorbimento dei metalli pesanti a
livello gastrointestinale varia a seconda delle
condizioni dell’ospite, della composizione
(inorganica od organica) e dello stato di
valenza (elementare o ionico) del metallo.
Il
sangue è il principale mezzo di trasporto dei
metalli secondo cinetiche dipendenti da:
diffusibilità, forma di legame, velocità di biotrasformazione e disponibilità di ligandi
intracellulari.
Le principali vie di escrezione dei metalli sono
quella renale e quella gastrointestinale.
In minima parte l’eliminazione può avvenire per
salivazione, traspirazione, esalazione,
allattamento, esfoliazione della pelle e perdita
di unghie e capelli. Alcuni organi (ossa,
fegato e rene) sequestrano determinati metalli
in concentrazione relativamente elevate e per
anni.
Alcuni metalli come il ferro, il rame e il
selenio in bassissime concentrazioni (tracce)
sono necessari allo svolgersi delle normali
funzioni metaboliche, ma risultano essere
tossici a dosaggi superiori.
Altri metalli, invece, come il piombo, il
mercurio e l’alluminio, vengono definiti
xenobiotici e in teoria esercitano effetti
tossici sull’organismo qualsiasi sia il livello
di esposizione. Il livello dei metalli nel
sangue e nelle urine riflette la recente
esposizione agli stessi e la valutazione risulta
generalmente di forte sottostima rispetto alla
quantità dei metalli effettivamente accumulata
nei tessuti e negli organi.
Il contenuto dei
metalli nei capelli è in
rapporto alla quantità del metallo presente nel
sangue al momento in cui il capello veniva
formandosi e non riflette l’accumulo a lungo
termine che si è verificato a livello degli
organi; inoltre solo determinate forme del
metallo si accumulano nel capello, come avviene
per il mercurio organico (pesce contaminato),
ma non per quello inorganico (vapori
dall’amalgama).
Un metodo agile ed obiettivo e scientificamente
valido per la determinazione della tossicità
da metalli pesanti è il test per la ricerca dei
Metalli Tossici Urino-Fecali che consiste nel
confronto tra i valori di metallo tossico
presente nelle urine e nelle feci (quest’ultime
secondo Nylander riuscirebbero a concentrare i
metalli fino a 10 volte di più dell’apparato
escretore renale, fornendo dati ancor più
dettagliati ed amplificati.
Tratto da:
www.aimo.it
>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>
SINTESI di una della moltissime esperienze di
Militari
rovinati
dai VACCINI
Nel 1998 mi chiamarono per svolgere il servizio
militare "obbligatorio" presso l'aeronautica
militare perciò, come si può immaginare non sono
mai recato all'estero; feci le visite mediche di
arruolamento presso la SARAM di Taranto; visite
mediche + 'Vaccini'. Ebbene, quando mi
assegnarono alla centrale telefonica di
Montecavo (Roma) a circa 4 mesi mi vidi
somministrare ancora altri tipi di vaccini.
In allegato può vedere il prospetto del libretto
sanitario da me custodito.
A circa 24 ore dalla somministrazione
dell'ultima dose di vaccino mi accorsi di avere
alla gola quello che si è poi rivelato essere un
gozzo plurinodulare normofunzionante di
circa 3-4.5 cm.
A testimonianza di ciò che dico le invio in
allegato la cartella clinica dell' Ospedale
Militare di Roma.
Vado per ordine così da darle il quadro completo
della situazione.
Appena ricevetti l'ultima dose di
vaccino Mencevax
ACWY (NdR: questo
vaccino è preparato per gli adulti e per i
bambini al di sopra dei due anni per la
meningite che "si dice" sia causata dai
meningococchi dei gruppi A, C, W135 e Y.)
che me la iniettarono al lato del braccio
sinistro, mi ritrovai quindi a torso nudo
perciò palesemente nessuno riscontrò qualche
anomalia al collo !) mi recai presso il mio
ufficio in quanto dovevo effettuare il mio turno
di 24 ore (ero addetto al centralino quindi
ero solo, senza specchio ne niente, sotto la
luce dei neon in un bunker di Roma che lo
tengono segreto per cavoli loro) ebbene, a meno
di 24 ore mi ritrovai con un tremendo mal di
testa ma siccome non potevo uscire da quel
maledetto bunker (ero l'unico centralinista
presente) chiamai l'ufficio dell'infermeria e
tramite "magagna" (qualcuno firmò al posto mio)
ricevetti qualche antidolorifico per il mio
forte mal di testa (sembravano dei colpi di una
9x21 altro che antidolorifico).
Il giorno seguente, ovvero, circa 24 ore dopo mi
toccai il viso come chi stesse aspettando il
cambio di turno per andare finalmente nella
palazzina avieri e farsi una bella doccia, una
bella rasatura e quindi una bella
dormita....ma...... proprio li, toccandomi il
collo, sentii la presenza di una tumefazione.
Firma (Omissis)
Un'altra delle tante mail
ricevute:
Mi chiamo Roberto Federici e sono un ufficiale
dell'esercito. Circa tre anni orsono sono stato
vaccinato con un vaccino
antipolio per poter
svolgere servizio in Afghanistan. Quaranta
giorni dopo la vaccinazione ho iniziato a stare
poco bene, avvertendo una sensazione di
spossatezza e una difficoltà a deambulare per
una sorta di irrigidimento degli arti inferiori,
accompagnato da una assoluta mancanza di forze.
Con il passare dei giorni la situazione è
peggiorata, tanto che sono stato immediatamente
rimpatriato.
Dopo una lunga ed inutile via
crucis di analisi di tutti i tipi e visite da
specialisti, senza venire a capo del problema,
ho iniziato da circa tre mesi a seguire un
percorso di medicina omeopatica.
Ad oggi ho ancora sensazione di pesantezza alle
gambe e alla testa. è possibile poter
colloquiare con qualche specialista che mi possa
chiarire le idee ?
Attendo notizie. Grazie.
Questo ex militare puo' ringraziare i vaccini
che lo hanno ridotto in quello stato !
Nella e.mail questo militare mi ha indicato il
suo telefono di casa, ho successivamente parlato
con Lui per 45 minuti, tempo necessario per
farmi spiegare per filo e per segno tutto il suo
calvario, compresi i miei consigli di
medicina
naturale per uscire dal tunnel della sofferenza
! è un militare di grado elevato.
Seconda sua e.mail:
Gent.mo dr. Vanoli, grazie per la Sua cortese
telefonata e per l'interesse, davvero sincero,
dimostrato per la mia situazione fisica.
Le scrivo queste poche righe, non certo esaustive
di quanto accaduto, perche’ Lei possa farne il
giusto uso e perche’ nessuno, dico nessuno,
debba soffrire quanto io ho sofferto e ancora
oggi sto soffrendo. L'uomo merita sempre di
essere rispettato !
Passo ora alla descrizione dei fatti, fatti
assolutamente veritieri e possibili da
dimostrare in ogni momento ed in ogni sede.
Nel mese di maggio 2006 sono stato sottoposto ad
una vaccinazione antipolio, necessaria, a detta
dei sanitari militari, per poter svolgere
servizio in Teatro Operativo per i successivi
sei mesi.
All'atto della vaccinazione ero in ottima forma
psico-fisica, come attestano i risultati degli
esami ai quali sono stato sottoposto.
Trascorsi circa 40 giorni dalla vaccinazione ho
iniziato a sentirmi molto debole, a provare
fatica nel deambulare ed a sentire un grande ed
innaturale bisogno di bere. Consultato sia il
medico che aveva inoculato il vaccino che il
medico di famiglia, entrambi hanno convenuto che
la situazione fisica sarebbe ben presto tornata
alla normalità, e che tale affaticamento era
dovuto alla concomitanza del vaccino e di una
stagione primaverile molto calda.
Rassicurato da quanto detto dai medici, sono
partito per l'Afghanistan. Lì la situazione
fisica, al contrario, si è rivelata sempre più
difficile: dolori alla schiena, rigidità degli
arti inferiori, sonnolenza, dissenteria,
difficoltà di concentrazione e disturbi del
sonno.
Dopo aver cercato inutilmente aiuto dai medici
presenti, ed essere stato amorevolmente seguito
da un Maresciallo, del quale non riporto il
nominativo per ovvi motivi, ma pronto, se
necessario a rivelarlo, anche per evidenziare la
dedizione assoluta con la quale ha seguito le
vicende sanitarie del contingente, ho chiesto ed
ottenuto di poter fare rientro in Patria.
Tralascio di raccontare, per brevità, tutte le
vicissitudini legate al viaggio di rientro: dopo
"solo" 36 ore di viaggio sono stato ricoverato
presso il "Policlinico Militare Celio" in Roma.
Giunto nel pomeriggio, ho "visto" per la prima
volta un medico la mattina successiva, dopo le
ore 09,00. Essendo la vicenda "Celio" assai
complessa e delicata, mi riservo di parlarne con
Lei direttamente.
Tornato a Padova, ho iniziato il mio
"calvario"di visite mediche, di esami di ogni
tipo, di assunzione di inutili e dannosi
medicinali, senza giungere ad alcuna positiva
soluzione del problema. "Dulcis in fundo" un
ricovero in Ospedale a Padova, dal quale sono
uscito con una diagnosi nella quale il medico
che mi ha avuto in cura dichiara di sì
riconoscere una difficoltà fisica, ma non
essendo stato in grado di capirne la natura, mi
consiglia di assumere....... "antidepressivi"
!!!!!
Ho smesso, dopo pochi giorni di assumere il
prodotto, ma, consigliato anche dal mio medico
di fiducia, ho iniziato un inutile e costoso
percorso psico-terapeutico, anche questo inutile
per mancanza di...motivazioni.
Risultato ad oggi: il nulla !
Avrei tante altre cose da dire, ma penso sia
meglio fermarsi qui !
Ma sono pronto a raccontare altri particolari in
ogni momento ed in ogni sede, qualora ciò fosse
ritenuto necessario.
La ringrazio di avermi letto e La saluto con
stima. Grazie !
By Roberto FEDERICI -
federici.roberto@hotmail.it
Mia risposta:
Ho letto con attenzione la sua “cronistoria” e
mi pare di rivedere altre simili peripezie, di
militari come lei, (semplici e graduati), che
hanno subito i
Gravi danni dei vaccini, alcuni
conclusisi con la loro morte (circa 170 militari
sono gia' morti e pare 2.700 siano
ammalati)......senza che
NESSUNO intervenga per
fermare questo crimine vaccinale contro i ns
militari che danno anche volontariamente la loro
vita per la ns liberta ' e per quella di altri
popoli ! questo è semplicemente non solo
irriverente verso questi coraggiosi soldati, ma
è un crimine contro l'uomo stesso !
Spero abbia letto cio' che le ho suggerito con
la mia email.
Saluti
vedi anche:
Odissea e morte di un militare italiano....:
Francesco Finessi, mai recatosi in zone a rischio Uranio
Impoverito.
Il medico militare
condannato per i falsi – 30/11/2013
La morte di Finessi. Per il giudice l’ufficiale
non fece le visite e somministrò un vaccino
anti-tifo, forse causa del decesso
(Italy) Belluno -
Il processo sulla morte di Francesco Finessi,
alpino codigorese scomparso il primo dicembre
2002 per un linfoma di Hodgkin e in servizio
militare tra il 2000 e il 2001, si è concluso
ieri a Belluno con la condanna a tre anni,
(interamente condonata) di Nicola Marchetti,
ufficiale medico del 16º reggimento Alpini di
stanza alla caserma Salsa, che era accusato di
falso ideologico e falso materiale commessi da
pubblico ufficiale in atti pubblici, per alcune
visite mai effettuate sui soldati a lui
affidati.
In particolare, l’indagine metteva in relazione
le mancate visite e un
vaccino anti-tifo somministrato due volte,
alla morte di Finessi, sulla cui scomparsa i
genitori da anni stanno conducendo una lotta per
la verità e la giustizia.
Ieri l’accusa e la
difesa hanno svolto le loro conclusioni dopo un
anno e mezzo di processo: il pubblico ministero
Sandra Rossi ha chiesto la condanna di Marchetti
a quattro anni, considerando provata la
responsabilità dell’ufficiale medico che firmò
il libretto sanitario di Finessi per una visita
mai fatta il 15 novembre 2000, ma anche per non
aver svolto con regolarità le visite
quindicinali che erano obbligatorie per tutti i
soldati.
La difesa (avvocato
Enrico Mezzetti di Viterbo) ha chiesto
l’assoluzione rinunciando alla prescrizione
sopravvenuta, puntando sull’errore “di sistema”.
Marchetti, infatti, aveva la responsabilità
della salute dell’intera caserma, circa un
migliaio di persone, con il solo aiuto di un
altro medico e di due assistenti. Era quindi,
non solo «impossibile» fare visite approfondite
ai singoli soldati, ma «normale» svolgere visite
di gruppo dove ci si limitava a chiedere ai
ragazzi se c’erano problemi. L’avvocato ha
citato alcune testimonianze, che riferivano di
una condotta sempre molto attenta da parte del
medico.
Finessi, tuttavia,
iniziò a stare male subito dopo la seconda
vaccinazione anti-tifo (con un siero poi
ritirato), somministrata perché il medico non
capì l’annotazione fatta dal medico di Merano in
occasione della prima (e in teoria unica)
vaccinazione.
Il giudice Antonella
Coniglio, dopo un’ora di camera di consiglio, ha
riconosciuto colpevole il capitano medico e lo
ha condannato al pagamento delle spese
processuali e a tre anni di reclusione, pena
che, per effetto dell’indulto del 2006, è
interamente condonata. Alla lettura della
sentenza, come a tutte le udienze, era presente
la famiglia di Francesco Finessi. Una famiglia
per cui la condanna non basta a risarcire la
memoria di un figlio scomparso giovanissimo, ma
il tribunale di Belluno ha dato alla famiglia
stessa l’opportunità di portare avanti una
causa: «Che a Bolzano ci hanno negato cinque
volte», ricorda la madre, Santa Passaniti.
«Noi continuiamo a
combattere», spiega ancora la madre di
Francesco, che da anni lotta affinché i militari
italiani non siano sottoposti a rischi inutili:
«In questi anni i militari con patologie
tumorali sono stati 3.600, ma più di tremila di
loro non sono mai usciti dall’Italia, dove
l’uranio non c’è e quindi il problema è un
altro».
L’ipotesi più
probabile è legata alle numerose vaccinazioni,
come riferito dalla Passaniti anche alla
Commissione parlamentare di inchiesta sui casi
di morte e di malattie gravi che hanno
interessato il personale militare all’estero e
in patria. Nel 2011 Santa Passaniti ha parlato
due volte in Commissione portando la sua
esperienza personale, ma anche le conoscenze
acquisite dopo la tragedia che ha colpito la sua
famiglia.
«Andiamo avanti»,
conclude la donna, «e la prossima tappa è
incontrare il ministro della giustizia per far
sì che nostro figlio Francesco venga dichiarato
una “vittima del dovere”».
By Irene Aliprandi - Tratto da:
Lanuovaferrara.gelocal.it
Commento NdR: .... facile scaricare sul
medico (quale capro espiatorio delle porcherie
altrui...) le responsabilita’ della morte del
Finessi, ma a quando la condanna del
Ministero della Salute e dei
fabbricanti dei vaccini che commercializzano
ed inoculano per legge delle
sostanze tossico-nocive
con i vaccini
anche nei
bambini di
pochi mesi ? …che schifo !
Il
Ministero e gli "enti" a
tutela della salute si...ma quella dei fatturati
di
Big Pharma sono
stati informati sin dal 1996 eppure
NON dicono nè fanno nulla per fermare questo
scempio sulla pelle dei
bambini,
giovanette, militari ed anziani !....che
VERGOGNA !
Sostanze che
aiutano la riparazione dei danni
cellulari da vaccino e NON:
La laminine è un
integratore alimentare naturale al 100% a base
di uova di galline fecondate. È l'unica miscela
nota di estratto di uovo e proteine organiche in
grado di riparare i danni alle cellule, ai nervi
e ai tessuti muscolari.
Le laminine
influenzano, al pari della fibronectina, la
migrazione embrionale, la crescita ed il
differenziamento cellulare, ad esempio mediando
lo spostamento delle cellule germinali
primordiali dal sacco vitellino embrionale alle
gonadi in via di sviluppo, attraverso il circolo
sanguigno. Qui daranno origine a spermatozoi o
uova.
Quindi esse sono riparatrici delle
cellule, in particolar modo di quelle nervose.
vedi:
Gardasil&Cervarix +
Guerra contro le donne +
Esavalente +
Giovani ammalati con i vaccini
Commento NdR: questi studi dimostrano e confermano cio' che insegniamo da decenni e cioè che i Vaccini producono nei soggetti sottoposti a quelle infauste pratiche in-sanitarie, spacciate per tecniche preventive, Malnutrizione con perdita di fattori vitali essenziali alla vita sana, alterazione e perdita di: flora batterica autoctona, vitamine, minerali, proteine vitali), oltre alle mutazioni genetiche occulte, immunodepressioni, intossicazioni, infiammazioni e contaminazioni da virus e/o batteri pericolosi che nel tempo possono produrre malattie le piu' disparate ! - vedi: Contenuto dei vaccini
vedi Statistiche Istat sui vaccini
Consulenze e perizie per danni da vaccino dott. M. Montinari + Interrogazione Parlamentare
Autismo, Vaccini, la prova - Il
libro
ormai esaurito, del
dott.
Massimo Montinari
Gli anticorpi che dovrebbero essere indotti da un vaccino NON indicano immunità. Ciò che mette molti medici in confusione è che parte della reazione nei confronti del vaccino porta alla produzione di anticorpi. Ciò è falsamente considerato immunità.
Continua in: Immunogenetica + Pag.2 + Pag.3 + Pag. 4 + Bibliografia
vedi: Bibliografia Danni dei vaccini + Bibliografia danni 2 + 1.000 studi sui Danni dei Vaccini
vedi anche: Ruolo dei Vaccini nella Guerra del Golfo + Contenuto dei Vaccini + Uranio e Vaccini - 1 + Uranio e Vaccini - 2 + Guerra del Golfo, Uranio o Vaccini ? + Militari Uranio e Vaccini + Come si producono i Vaccini + Uranio 1 + Uranio 2
http://infodifesa.it/progetto-signum-inniettare-vaccini-per-scatenare-patologie-tumorali-fra-i-militari-italiani/