L'OCCHO
- vedi:
Iridologia +
Bioelettronica +
Malattie degli Occhi
Tutti i problemi connessi alla capacità visiva con perdita della
vista, a parte i traumi e/o le
intossicazioni dei liquidi del corpo e quindi anche quelli
del globo oculare (umor
vitreo), sono strettamente correlati con la mente/organo ed in nessun modo
possono essere risolti realmente con gli occhiali a lenti
convesse, concave od astigmatiche, le quali sono
solo dei palliativi, ma non risolvono le cause
che sono interne all'occhio oppure esterne ad
esso = i muscoletti laterali che essendo
infiammati non riescono a contrarsi e rilassarsi
bene come quando si e' giovani, oltre al fatto
che l'umor vitreo (corpo vitreo) puo'
intossicandosi aumentare la sua pressione interna e quindi
variare la curvatura anteriore del camera
anteriore e del cristallino e quindi l'angolo di
incidenza della luce che colpisce la cristallino
e quindi della retina, perche varia anche il
punto di messa a fuoco dell'immagine.
Nei bambini piccoli i
Vaccini
sono i maggiori responsabili delle
alterazioni e/o
infiammazioni dell'apparato
muscolare dell'occhio, per le
intossicazioni che essi inducono !
Linizio
del problema sta anche nella progressiva perdita di capacità della mente/organo al rilassamento
e quindi di poter comandare bene i piccoli muscoli che comandano il globo oculare per la
relativa messa a fuoco dellimmagine; quindi riprendere possesso delle facoltà
mentali con la rieducazione della mente, che è un organo indipendente e quindi il
rilassamento e la disintossicazione muscolare, sono lunica via da intraprendere per
poter recuperare la vista, anche dopo i 50 anni.
Parallelamente
vi è anche il problema della perdita o dellincapacità di funzioni della
mente/organo, di fornire allEgo/IO, sia una visione del particolare, che
una visione dinsieme o globale; questo tipo di visione
duale, con 2 versanti, difficilmente raggiunge nel tempo una duplicità
equivalente ed una contemporaneità, molto più facilmente tende a divenire solo una
visione accentuata del particolare, perdendo quella dellinsieme o viceversa; infatti
quasi tutti riescono in certi casi a vedere nel senso spirituale del termine,
cioè comprendere i particolari di un concetto e non facilmente lidea
dinsieme, altri riescono a comprendere i concetti dinsieme, ma perdono la
visione dei particolari che la compongono, ma solo pochissimi riescono a raggiungere la
possibilità della visione/comprensione contemporanea dei concetti dei
particolari e quelli dinsieme, quindi avere la capacità di ottenere con
lunione di tutti i particolari, i pezzetti/frazioni del puzzle, una
visione globale e omnicomprensiva di tutti i particolari espressi da ogni singolo
concetto, ottenendo quindi, con sommatoria di tutti i particolari, la vera e completa
visione dinsieme, poter fare infine la sintesi del tutto da memorizzare.
Quindi
vedere con lo Spirito e con gli occhi, i quali sono solo sensori
atti a svolgere le funzioni reali della visione da parte dello Spirito/mente/organo che
sono attitudini del pensiero che galleggia sulla mente/organo, per ottenere le
inFormAzioni che necessitano allEgo/
IO
SONO perché egli possa percorrere la sua strada
verso laccumulo dellInformazione (neghentropia/sintropia), della quale egli si
nutre allInFinito.
Quindi
vi è uno stretto legame, fra lincapacità alla visione particolari e dinsieme
dei concetti nella realtà interiore, e lincapacità alla visione particolare e
dinsieme degli oggetti che sono nella realtà esteriore; la Vera e Completa
REALTA, è solo lINSIEME di questi 2 lati della realtà: quella interiore
dello Spirito/pensiero che attiva lorgano/Mente e quella esteriore che a sua volta
attiva lorgano/Mente/cervello per fornire al pensiero che galleggia nella mente, le inFormAzioni allEgo/
IO
SONO
In
altre parti di questo trattato, troverete altre informazioni in merito per
comprendere, da tutti i punti di vista, questi concetti che in genere sono un poco ostici.
Nella perdita della vista
vi è da tenere sempre in considerazione, oltre allopacità del cristallino
(cataratta) determinata da fattori tossici accumulati in loco, dallintossicazione
dellumor vitreo, cioè lintroduzione e la non successiva eliminazione di
fattori di tossicità nel liquido intra oculare, tossine che fanno aumentare la dimensione
del globo oculare stesso (pressione), modificando la struttura regolare anche della parte
anteriore dellocchio, quella dove si trova il cristallino (lente) che per potere
vedere bene, deve essere al suo posto con la giusta curvatura, come la natura lo ha
posizionato fin dalla nascita (salvo malformazioni congenite), permettendo ai raggi
luminosi di raggiungere la retina con le giuste angolazioni e quindi potere avere una
buona definizione delle immagini; oltre allintossicazione del contenuto del liquido
allinterno dellocchio, vi è anche il problema dellintossicazione
(alterazioni nutrizionali del tessuto/cellule dei muscoletti - vedere
Occhio +
Iridologia - che regolano la direzione
degli occhi, la convergenza oculare e di conseguenza la messa a fuoco dellimmagine e
quindi della visione.
La
prova di quanto affermiamo sta proprio nella recente ed efficace tecnica chirurgica al
laser, per poter riportare la giusta curvatura del cristallino, alterata dal microscopico
cambiamento della curvatura del globo oculare e di conseguenza di quella del cristallino
(lente) dellocchio, in modo che i raggi della luce introdotti nella pupilla
raggiungano la deviazione adatta per arrivare alla retina in modo da permettere la
completa messa a fuoco dellimmagine.
La
tecnica di correzione della curvatura con il laser, può avere dei limiti nel tempo
(oltre ad avere
possibili errori chirurgici),
perché se lintossicazione del liquido oculare continua ed è veloce, la curvatura
cambierà ancora e quindi si dovrebbe ricorrere ancora ad altra operazione.
Un
semplice test per il controllo di ciò che affermiamo, è quello di prendere un
piccolo foglio di carta nera, fargli un buchino con uno spillo e leggere qualche parola,
la più piccola e controllare come si vedono bene le parole anche per coloro che hanno
problemi di vista; ciò è possibile per un effetto detto corona che permette
ai raggi luminosi di deviare in modo tale da entrare già deviati attraverso la pupilla e
quindi di raggiungere la retina con la giusta angolazione per la successiva messa a fuoco
dellimmagine.
Dopo
aver compreso il problema nella sua completezza vi consigliamo di rileggere e ripraticare
la tecnica che segue.
La tecnica che qui descriviamo è quella messa a punto da William H.
Bates, autore del libro: il metodo Bates per vedere bene senza occhiali.
Il
tutto è basato sul rilassamento della mente/organo, del corpo e dei muscoli di
conseguenza.
Per far riposare la mente/organo, basta “pensare
positivo”,
nel senso di immaginare cose belle e piacevoli
per un periodo più o meno lungo. Per
raggiungere un più elevato grado di
rilassamento, può essere utile coprire gli occhi
con qualche cosa che impedisca completamente di
ricevere i raggi della luce, le palme delle mani
possono servire benissimo.
Se
non si impara a rilassare e rieducare la mente/organo, NON si può sperare di ottenere dei
risultati sulla vista; di fatto occorre che vediate, mentre avete gli occhi
chiusi e siete rilassati, il nero, cioè assenza totale di luce; quando
riuscite a vedere il nero per diversi minuti, sicuramente avrete una miglioria immediata
della vista.
A)
La prima fase della tecnica è quella di imparare a rilassare la mente/organo e quindi gli
occhi, perché è lo sforzo che danneggia la vista.
B)
imparare ad oscillare su se stessi; rimanendo in piedi, divaricate le gambe di circa 30
cm., stando ad angolo retto rispetto ad una qualsiasi parete della stanza ove siete.
C)
mentre state fermi sulle gambe ruotate le spalle, la testa e gli occhi verso destra ed
alzate di poco il tallone sinistro, ruotando fino a quando la linea delle spalle non è
parallela alla parete; successivamente girate il corpo a sinistra e sollevate il tallone
di destra, quello sinistro sarà già ritornato preventivamente appoggiato al pavimento.
Continuate
ad oscillare alternativamente come descritto, senza far caso alle cose che i vostri occhi
vedono nella rotazione del busto nei 2 sensi, per circa 50 volte, prima di coricarsi o
subito appena alzati; questo tipo di movimento allenta la tensione in tutti i muscoli del
corpo, comunque è utile ricordare che più breve sarà loscillazione maggiore sarà
il miglioramento della vista ed il rilassamento del corpo intero.
D)
Quando la vista è normale, la mente/organo è in pace; la mente, la memoria e
limmaginazione sono strettamente correlate alla vista; di conseguenza con la memoria
e la mente/organo è possibile migliorare la vista; ciò è possibile solamente se la
mente/organo è rilassata.
E)
Utilizzate un punto nero od una lettera in corpo piccolo, in campo bianco ed esercitatevi
a ricordare perfettamente quello che avete visto ad occhi chiusi e coperti. La lettura
quotidiana di caratteri piccoli e noti, ma che siano visibili alla massima distanza
possibile, aiuta a riposare e rilassare gli occhi.
Per
continuare occorre avere un manifestino da oculista con le lettere di prova, per
esercitarsi ogni giorno alla lettura dei caratteri, partendo dai caratteri grandi verso i
più piccoli, facendo prima rilassare gli occhi, con la tecnica già descritta.
Mettete
la scheda su di una parete sotto buona luce; allontanatevi da 3 a 6 metri di distanza e
leggete fino a quando potete farlo senza sforzo. Cercate di memorizzare ciò che leggete e
mentalmente ad occhi chiusi ricordate le lettere viste, dopo circa 1 minuto riaprite gli
occhi e rileggete le righe più in basso con caratteri più piccoli, vedrete sempre meglio
dopo un buon rilassamento.
Qualsiasi
cosa che faccia riposare gli occhi, aiuta a rifasare la vista al punto centrale della
visione; in questo modo si riuscirà a riabituare la mente/organo ed i muscoli da essa
controllati a mettere a fuoco solo il centro del campo visualizzato; a questo punto sarete
in grado di leggere facilmente le lettere più piccole anche a breve distanza; ecco
perché è molto importante arrivare a rilassare i muscoli e la mente in modo da potersi
concentrare sul centro della visione e quindi percepire le forme distintamente.
F) Esponete al sole gli
occhi con le palpebre chiuse ed abituatevi alla forte luce solare, ogni volta che vi è
possibile ed ogni giorno; quando vi siete abituati al sole, sollevate una palpebra e
guardate in giù mentre a luce solare batte sulla sclera. Battete gli occhi quando potete
e fin che ne avete voglia.
Ovviamente questa tecnica
non assicura un risultato certo, ma indica delle possibilità di migliorare la vista, in
alcuni casi.
Metodo
BATES
Negli ultimi
due anni Tom Quackembush uno studioso americano
ha pubblicato un ponderoso (700 pagine) volume
di rilettura e analisi di tutto quello che Bates
ha scritto. Un anno dopo ha pubblicato in libro
l’edizione globale di Better eyesight, la
rivista pubblicata da Bates dal ‘19 al ‘31.
Ed ecco uscire un’immagine di Bates
assolutamente nuova e, per così dire, titanica
(senza ironia): Bates non insegnata affatto una
ginnastica, ma un modo diverso di vedere il
mondo ! Altro che pochi esercizi, il centro del
metodo Bates è un uso diverso e naturale degli
occhi, basato sulla consapevolezza. E impone un
modo diverso di vedere il mondo anche in termini
psicologici e spirituali.
Una delle enunciazioni basiche è: “più ti sforzi
di vedere bene, peggio vedi !”.
Non c’è da meravigliarsi che la società
americana (e i medici oculisti, in particolare)
abbiano rigettato il suo pensiero come un corpo
estraneo !
Un altro concetto che doveva dare molto fastidio
è: “più vicino fisicamente è l’esaminatore
all’esaminato, più questo va in stress e vede
peggio.” Il che significa che l’esame della
vista non è affatto oggettivo come piacerebbe
agli, oculisti. Anzi, come è stato
autorevolmente stabilito dai grandi maîtres a
penser del 2000, non è possibile osservare
nessun fenomeno di nessun tipo, fisico, sociale
o altro, senza modificarlo. Non esiste nessun
sapere oggettivo e non è mai esistito.
Uso di occhiali
Particolarmente l’optometria comportamentale
americana ha sviluppato un uso molto articolato
di lenti e occhiali. Il loro enunciato è : non
si può ridurre drasticamente l’uso degli
occhiali. Bisogna scalarlo molto gradualmente
(0,25 D per volta) perché a ogni livello il
cervello deve ritrovare un equilibrio che gli
permetta di ricostruire i suoi parametri di
percezione dello spazio (questo concetto è
sviluppato molto bene in un articolo di Antonia
Orfield: Seeing space.
Bates era invece abbastanza drastico contro gli
occhiali. E hanno ragione tutti e due.
Gli optometristi riguardo alla questione della
percezione dello spazio; Bates riguardo agli
altri aspetti.
Quelli psicologici: gli occhiali finiscono per
diventare una barriera dietro la quale ci si
nasconde e che impedisce l’espressione di chi si
è; quello della visione periferica: gli occhiali
educano a non percepire il campo visivo, ma solo
il centro; quello posturale: gli occhiali (ma
anche le lenti a contatto - vedi
(*) educano a una fissità
dello sguardo che è a sua volta all’origine
delle tipiche rigidità e disfunzioni della
postura, come colo e spalle rigide, ginocchia
tese, petto chiuso etc.
NdR: vedi (*)
L'infezione agli
occhi causata dalle lenti a contatto:
The Advance Medical Optics non e' riuscita a
fornire spiegazioni sul perche' l'uso di
determinate lenti a contatto da parte di
centinaia di persone ha causato una pericolosa
infezione agli occhi. Si tratta della Fusarium
fungal infection, (candida ?) un parassita che
raramente penetra negli occhi.
Sul banco degli imputati i prodotti per la
pulizia delle lenti della Bausch & Lomb. Secondo
U.S. Centers for Disease Control and Prevention
i casi accertati sono 138 e circa la meta' di
queste persone dovra' sottoporsi ad un trapianto
di cornea.
Questo perche' in molte soluzioni per
disinfettare le lenti a contatto vi e' del
mercurio (Thiomersal):
Tratto dalle SCHEDE del MINISTERO
della "SALUTE"....
(Italy):
Thimerosal:
è un conservante. Il thimerosal contiene
mercurio è può trovarsi sotto forma di
etilmercurio, acido tiosalicilico, idrossido di
sodio ed etanolo. Si trova anche come
conservante nei liquidi di
pulizia delle
lenti a contatto e negli spray orali.
L’accomodazione
Bates diceva che erano i muscoli extraoculari a
fare cambiare forma all’occhio, allungandolo e
accorciandolo. I suoi contemporanei dicevano che
era il cristallino a cambiare forma, mentre la
forma generale dell’occhio restava uguale.
Bates provò che cambiamenti della tensione dei
muscoli extraoculari potevano sperimentalmente
provocare l’accomodazione, ma non riuscì a
provare che questo fosse il solo meccanismo.
Oggi sappiamo che:
- il cristallino è sicuramente responsabile
dell’accomodazione
- i muscoli extraoculari possono contribuire (si
dibatte in che misura)
- cambiamenti della curvatura della cornea
possono provocare anche grossi cambiamenti di
accomodazione
- altri meccanismi possono contribuire
all’accomodazione o supplire, migliorando
comunque il visus: contrazione della pupilla,
variazione della funzionalità della retina e
così via.
- e soprattutto i meccanismi di ricostruzione
mentale dell’immagine (e qui rientra dalla
finestra Bates con il suo concetto di
centralizzazione, nonché del ruolo della
memoria)
Insomma, con buona pace di chi vorrebbe un
meccanismo semplice ed oggettivo,
l’accomodazione è un fenomeno olistico, in cui
tutto l’occhio si modifica e in cui i fattori
nervosi e emozionali hanno il loro peso.
Bates aveva torto
nell’escludere altri meccanismi (e meno male che
anche i geni fanno errori ogni tanto!) gli
oculisti del suo tempo avevano torto
nell’escludere la possibilità prospettata da
Bates e a negare ogni altra possibilità.
Tratto in parte da: metodobates.it
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Come gia scoperto da Bates chi ha problemi di
visione assume determinate
posizioni
posturali.
Numerosi studi effettuati hanno dimostrato il
collegamento fra postura e funzione visiva,
cosi’ come l’influenza reciproca che esiste fra
modelli posturali e muscoli oculomotori.
Duke-Elder sottolinea che circa il 20 % delle
fibre provenienti dagli occhi non raggiungono
direttamente la corteccia visiva del cervello ma
partecipano ai meccanismi motori e posturali del
corpo. Questo fornisce una motivazione
neurologica sull’importanza della visione nei
meccanismi di equilibrio e di orientamento
spaziale.
Bles, Kapteyn e Wit, affermano che gli impulsi
vestibolari, visivi e propriocettivi, cooperano
per mantenere la postura eretta nell’uomo.
I pionieristici studi di Harmon degli anni 50
sono stati un modello di notevole valore
scientifico di come la postura e la funzione
visiva si influenzano reciprocamente.
Se una postura scorretta viene mantenuta per
periodi prolungati si hanno effetti sulla
coordinazione binoculare, il rendimento
accomodativo diventa diverso fra i due occhi,
compaiono forie, si possono accentuare le
anisometropie, degenera l’equilibrio del sistema
visivo.
Ruolo della visione nella postura
Prima di comprendere la relazione tra l’occhio e
la postura, definiamo che cosa significa quest’ultimo
termine.
Si definisce postura la maniera di posizionare
il proprio corpo nell’ambiente (DUCHEMIN 1995).
È quindi grazie ad essa che noi siamo capaci di
sederci,alzarci,mantenere l’equilibrio e
controllare i nostri movimenti.
Effetto del sistema oculo-motore sulla postura I
muscoli degli occhi, del collo e di tutto
l’apparato muscolare sono intimamente collegati
(Busquet, 1988). In effetti ogni volta che i
globi oculari si muovono, le terminazioni
anelliformi a spirale dei muscoli dell’occhio
sono stimolati.
Esse danno l’ordine ai muscoli della nuca di
contrarsi al fine di consentire alla testa di
cambiare posizione per poter fissare l’oggetto
di interesse.
A seguito di tale cambiamento posturale, i
recettori articolati situati al livello del
collo informano il vestibolo,l’apparato
equilibratore che, a sua volta, inviera’ degli
impulsi in direzione dei nuclei vestibolari del
bulbo rachidiano (rachideo).
Infine, questi
ultimi trasmetteranno degli impulsi che
permetteranno di regolare la tonicita’ dei
muscoli erettori allo scopo di mantenere
l’equilibrio nella posizione eretta.
Effetto della visione sulla postura
vediamo ora come la visione interviene nel
mantenimento dell’equilibrio posturale. Per
capire meglio l’importanza dell’ elemento visivo
a livello della postura, e’ sufficiente
sperimentare la seguente esperienza: provare a
rimanere in piedi su una gamba a occhi chiusi.
La mancanza di informazioni della retina non
consente al sistema di equilibrio (sistema
vestibolare), di spostare l’asse del corpo sulla
verticale mediana. Di conseguenza, il corpo non
riesce a modificare l’insieme dei muscoli
posturali in modo adeguato a correggere gli
scarti rispetto alla verticale per mantenere o
ristabilire l’equilibrio (gentax,1988).
Lo scopo principale della relazione
postura-occhio e’ di assicurare un funzionamento
binoculare ottimale della percezione visiva.
Cosi’ in caso di impegni visivi sostenuti e
specifici, la postura gioca un ruolo di supporto
dell’ottica, che consiste nel mantenere il corpo
in una posizione tale da stimolare in modo
equivalente le due retine. E’ la posizione
canonica, in cui l’informazione visiva giunge in
eguale quantita’ ai due occhi, poiche’ il corpo
si trova al centro ed equilibrato tra le due
parti dell’ impegno visuale (Harmon, 1958).
La relazione tra postura e la visione e’
importante e l’una non puo’ prescindere dall’
altra. Infatti, nelle persone la cui postura
presenta una certa rotazione del corpo, un
occhio risulta avere una posizione piu’
favorevole rispetto all’ altro in quanto dispone
di un piu’ ampio campo visivo. Utilizzando
sempre più lo stesso occhio sarà disturbata la
visione binoculare. Un occhio sara’ favorito ed
il corpo tendera’ a rimanere in rotazione.
Bibliografia:
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funzionali
Rivista italiana di optometria
Vittorio Roncagli, Fabio Scoppa, Rinaldo
Spinozzi: regolazione della postura e funzione
visiva
Hala Jarada, o.D. Katarina likavcanova,b.Sc.Ant
Forrest eb.: A new model of functional
astigmatism.
Gentaxrl.: L'oeil postural.
Tratto da: aifimm.it
In Italia-Svizzera, vi e' un medico il dott.
Roberto Pinelli, che ha messo a punto da
qualche anno dei macchinari modernissimi, per
evitare gli interventi chirurgici agli occhi, i
quali lavorano specialmente sulla
cornea ma non solo su di essa...per mezzo di
emissioni di
Fotoni della
Luce, in modo da correggere mediante delle
utili e necessarie variazioni della forma dei
tessuti che compongono la zona da lavorare, in
modo assolutamente NON invasivo ed innocuo,
oltre che veloce nella sua esecuzione.
E' noto che l'alterazione della forma del globo
oculare o delle sue parti, specialmente
anteriori, sono foriere di disturbi piu' o meno
gravi della vista; con queste apparecchiature e'
possibile correggere queste deformazioni e
ridonare una vista normale a coloro che l'hanno
persa.
vedi:
malattie dell'Occhio +
Bioelettronica
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Metodo
POWER VISION SYSTEM
Come funziona:
L'allenamento oculare con il sistema
Power-Vision ha la precisa finalità di
intervenire sulle seguenti funzioni e stimoli
che influenzano l'accomodazione, ovvero la
capacità di messa a fuoco.
Convergenza degli assi visivi / Miglioramento
della "fissazione centrale"
Nell'osservare un oggetto a distanza ravvicinata
gli assi visivi variano la loro convergenza (non
potendo restare paralleli) al fine di consentire
che le immagini dell'oggetto si formino sulle
fovee di entrambi gli occhi. Come spiegato in PV
SYSTEM la fovea centralis è quella piccolissima
porzione della retina sulla quale deve cadere
l'immagine per una messa a fuoco ottimale: a
mano mano che l'immagine di un oggetto cade più
lontano da questo punto (come accade in caso di
difetto di coordinazione muscolare e quindi di
convergenza), maggiore diventa progressivamente
il grado di sfuocamento.
L'allenamento muscolare dei muscoli estrinseci
degli occhi, mediante un lavoro al massimo range
di movimento oculare, unito agli esercizi di
fissazione/convergenza periferica* (fissando un
punto cercando di mantenere la visione
binoculare ) hanno come precisa finalità quella
di migliorare il grado di convergenza degli
occhi (che spesso nei miopi risulta compromessa
fino a gradi più o meno elevati di strabismo,
come l' autore aveva esperienza).
* Nota bene: per allenamento alla fissazione
periferica non si intende migliorare la visione
periferica bensì la fissazione centrale
binoculare di un oggetto/punto che si trovi al
limite estremo del campo visivo: nulla ha a che
vedere questo concetto con la nozione di visione
periferica, ovvero di percezione degli oggetti
ai limiti del campo visivo.
Defocus
retinico progressivo/Accomodazione da
sfuocamento
(meccanismo accuratamente spiegato in PV SYSTEM)
La stimolazione mediante il sapiente utilizzo di
lenti positive per miopi e negative per
ipermetropi, induce una situazione di
progressivo adattamento allo stimolo allenante
(vedi princìpi del Sovraccarico progressivo e
principìo SAID dell'Adattamento Specifico alla
Domanda Imposta), con conseguente progressiva
regressione della miopia e della ipermetropia.
Tratto da: powervisionsystem.com
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