La Preghiera aiuta ?
1° parere:
Una
recente indagine condotta negli USA su migliaia di pazienti malati ha
fornito delle certezze sulle affermazioni di tutti i religiosi del mondo
che da sempre dicono che: “la
preghiera salva il malato”; ebbene si è controllato attraverso
uno schema standard in “doppio cieco”, cioè prendendo 2 gruppi di
malati, uno che non ha seguito nessuna cura, un secondo che è stato
“seguito” attraverso la preghiera di un gruppo di persone di tutte le
religioni che non conoscevano i malati se non attraverso una fotografia
con scritto il nome del malato (non vi è stato nessun contatto fra il
gruppo di preghiera ed i malati del 2° gruppo), per mezzo della preghiera
(invocazione del solo nome della persona); il risultato dopo 2 mesi di
preghiera è stato che il gruppo di malati “curati” con la preghiera
è risultato aver avuto dei miglioramenti, mentre nell’altro gruppo vi
sono stati dei peggioramenti o sono rimasti come prima.
Le
onde emanate dal cervello sono onde a frequenza
elettromagnetica molto
bassa (VLF) ed estremamente bassa (ELF), vedi il rapporto AirResearce sulle Bio-comunicazioni e Laboratorio di Bio-Informazioni di
Mosca.
I
neurologi e psicologi russi che per anni hanno studiato questo tipo di
“trasmissione” biologica del cervello, essi
che per anni hanno considerato il cervello e la mente umana poco più
che un semplice apparato elettrochimico, hanno dedotto che al contrario
esso è con la mente (percezione di sé) ivi residente, un sistema molto
più complesso ed efficiente; in pratica hanno descritto ciò affermando
che: “gli organismi
ed i circuiti nervosi, cosi come tutte le altre componenti
degli organismi viventi presiedono a funzioni protettive e di
adattamento..la natura ha dotato tutta la materia vivente di
strutture nervose assai raffinate..la trasmissione elettromagnetica
di informazioni mentali a distanza, rappresenta una funzione vitale del
sistema nervoso; ciò porta ad un concetto dedotto logicamente: il sistema
nervoso centrale degli esseri umani (cervello compreso) è sede di
strumenti assai sofisticati di radiocomunicazioni biologiche, di una
complessità ed efficacia di gran lunga superiori a quelle dei più
recenti apparecchi per le radiocomunicazioni oggi esistenti.
Queste
“nascoste” capacità sono in noi presenti e latenti, basta saperle
sviluppare per utilizzarle per noi stessi e per il bene comune. Il futuro
dell’uomo è dia arrivare a riutilizzare queste possibilità per
comunicare con la natura stessa………di qualsiasi dimensione !
Deduzione
pratica per la medicina naturale: La malattia è certamente legata allo
Spirito/energia dei Campi Elettro Magnetici Informati (CEIU)
dell’UniVerso, del pianeta Terra e degli esseri viventi e quindi
interferendo anche per mezzo della Azione, Parola, Pensiero, si possono
modificare oltre al proprio, anche quelli (CEI) degli altri e quindi anche
le malattie altrui.
Ciò
implica quindi anche che ogni azione, parola, pensiero, sono così potenti
da poter alterare nel “bene e nel male”, ogni frequenza
elettromagnetica sottile (a frequenze VLF + ELF) di ogni Campo esistente.
Queste
sono le semplici ma immense possibilità della mente/organo di energia
plasmica degli esseri viventi; esse sono gratuite ed a disposizione di
TUTTI, alla faccia di coloro che vendono sofferenza e morte attraverso farmaci e
Vaccini !
Per
poter utilizzare bene anche tutti questi Rice Trasmettitori fisiologici, (Risuonatori)
è necessario conoscere meglio le onde cerebrali; queste possono essere
"distinte" in 5 tipi, la cui origine è creata dal “Vortice
nero/bianco” che circoncide l’Ego/IO, parte della Coscienza e che lo
collega all’Infinito, attraverso il CEI (proprio).
Ma occorre anche considerare che la
malattia
e' un bene potenziale per il
malato. in quanto essa lo
obbliga a riconsiderare le
proprie azioni che lo hanno portato alla
malattia,
quindi interferire sul decorso della malattia del
soggetto NON e' la giusta
via, in quanto e' il
soggetto stesso che deve rivedersi e cambiate
Etica
!, quindi l'aiuto deve essere solamente portato per
sapergli indicare la via per ripristinare la sua
Salute con le Medicine Naturali.
La
preghiera per lui deve essere indirizzata SOLAMENTE
all'aiuto per la sua evoluzione
spirituale
(accumulo dell'in-form-azione
per se e per l'Universo
nel quale
siamo)
e non per
l'eliminazione della malattia stessa che il soggetto
si e' cercato per la sua evoluzione.
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2° parere:
Un ampio studio
clinico multicentrico USA ha concluso pochi giorni
fa che la preghiera per i pazienti non ha effetti
positivi sul loro decorso postoperatorio, mentre la
consapevolezza del paziente della preghiera in atto
potrebbe avere effetti negativi.
Nello studio sono stati monitorati in sei diversi
ospedali 1802 pazienti, sottoposti a chirurgia per
bypass coronarico
I pazienti sono stati suddivisi in tre gruppi. Due
gruppi hanno ricevuto preghiere. Il terzo no. Metà
dei pazienti che avrebbero ricevuto le preghiere ne
furono informati. Metà furono informati che
avrebbero potuto o no ricevere preghiere.
A pregare per questi pazienti sono stati i membri di
tre diverse congregazioni - Monastero di San Paolo a
St. Paul; Comunità delle Carmelitane di Teresa a
Worcester, Mass.; Silent Unity, una comunità
religiosa di Kansas City, Missouri - usando il nome
proprio del paziente e l'iniziale del cognome, e
pregando ognuna nel proprio modo, ma includendo la
frase "per il successo dell'intervento chirurgico,
per una sana convalescenza e nessuna complicazione
Analizzando le complicazioni nel mese successivo
all'operazione, non sono state riscontrate
differenze statisticamente significative tra il
totale dei pazienti che avevano ricevuto preghiere e
quelli che non le avevano ricevute
Tuttavia, ha presentato complicazioni un numero
significativamente più alto dal punto di vista
statistico dei pazienti che hanno ricevuto preghiere
- il 59% - rispetto a quelli che non sapevano se le
avrebbero ricevute - il 51%.
Inoltre, i pazienti del gruppo che riceveva
preghiera ma non sapeva se per essi si sarebbe
pregato o no, ha presentato un numero più alto di
complicazioni maggiori (come attacco cardiaco od
infarto) - 18% - rispetto al gruppo di pazienti che
non hanno ricevuto preghiere - 13% ma nell'articolo
non è specificato se questa differenza sia
statisticamente significativa.
Fonte: New York Times
http://www.nytimes.com/2006/03/31/health/31pray.html?pagewanted=2&_r=1
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Studio dell'Università
di Pisa e pubblicato dal
British Medical Journal nel
2001:
Luciano Bernardi e altri, "Effect of rosary
prayer and yoga mantras on autonomic cardiovascular
rhythms: comparative study", n.323, pagg. 1446 -
1449, 2001.
Questo studio dimostra come la recita del rosario e
il mantra dello yoga abbiano effetti positivi
sull'attività cardiaca e sulla pressione arteriosa.
Queste forme di preghiera infatti consentono di
abbassare il ritmo della respirazione a sei atti al
minuto, frequenza che sarebbe ottimale per una buona
attività cardiaca. Nulla di divino, quindi. Tuttavia
si dimostra l'importanza del comportamento
"preghiera".
Il secondo (una revisione) riguarda
invece la preghiera intercessoria, cioè quella fatta
a beneficio di altri.
Gli Autori dello studio concludono che «i dati
disponibili sono insufficienti per affermare che
esiste o che non esiste un effetto della preghiera
intercessoria». Poi però aggiungono: «Se si
considera la preghiera come un tentativo umano,
potrebbe essere o non essere utile, e futuri studi
potrebbero risolvere la questione. Gli effetti
potrebbero essere dovuti ad elementi che vanno oltre
l'attuale capacità di comprensione della scienza ma
che, in futuro, potrebbero essere chiariti.
Se qualche beneficio deriva dalla risposta di
Dio
alla preghiera, nessuna sperimentazione potrà mai
fornircene la prova o la smentita».
Roberts L., Ahmed I., Hall S., "Intercessory
prayer for the alleviation of ill health", The
Cochrane Database of Systematic Reviews, 2000.
http://www.cochrane.org/reviews/en/ab000368.html
Studio finlandese rivela come le Emozioni si
manifestano nel corpo modificandolo
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