Se
provate a fare questa domanda a più persone =
"dio" Esiste ? Dovè ? Chi è ? Cosè ?, avrete risposte le più
diverse.
Vi sarà chi vi dice “non lo so”, chi risponde che “non esiste”
oppure altri affermeranno che vi credono per “fede”.
I
cosiddetti atei sono certi della non esistenza, ma non riescono a
dimostrarlo se non dietro una falsa risposta: non lo vediamo dunque non
c’è, ma anche gli atomi, gli elettroni, i fotoni, non si vedono, e neppure
l'etere non si vede, eppure tutti quanti esistono/appaiono.... !,
quindi si conferma che quella è una risposta errata; mentre i religiosi assicurano che esiste; alla richiesta di dire
“dov’è”, questi ultimi rispondono “è nei cieli”, ma quando si
chiede loro quali sono o dove sono questi cieli, non sanno rispondere e
qui cade l’asino.
Non
parliamo poi delle domande del tipo: chi è
"dio" o cosa è, oppure hai mai
visto "dio" ?
Anche coloro che si reputano teologi non sanno rispondere
completamente e coerentemente a questi interrogativi.
Di
fronte a queste realtà, il vero studioso deve porsi una precisa
considerazione: di qualche cosa che non si conosce, non si è visto, né
toccato, né si sa definire con precisione, NON si può dire (se non
si conosce bene l'argomento) NE' che
esista, NE' che NON esista; di conseguenza è di tutta evidenza che è un
NON SENSO fare affermazioni fideistiche o ateistiche, se non siamo in grado
di dimostrarle anche ai bambini.
Per primo fatto occorre ricordare ai lettori che, per
esempio, nella Bibbia (ebraica e quella dei cristiani:
Antico Testamento od alleanza + Nuovo testamento o nuova
alleanza), la parola "dio"
NON esiste !
Nell'Antico testamento, secondo alcune versioni bibliche, vi sono circa 7.000
citazioni del "nome" (i vari nomi shardani-fenici-aramaici-ebraici):
Secondo la Jewish
Encyclopedia: "Il
Tetragramma YHWH (NdR: parola
composta da 4 lettere = è un
acronimo
delle tre coniugazioni della voce del verbo ESSERE), compare 5.410 volte nella
bibbia, suddiviso nei libri seguenti:
Genesi 153, Esodo 364, Levitico 285, Numeri 387,
Deuteronomio 230 (totale nella Torah: 1.419); Giosuè 170,
Giudici 158, Samuele 423, Re 467, Isaia 367, Geremia 555,
Ezechiele 211, Profeti minori 345 (totale nei Profeti:
2.696); Salmi 645, Proverbi 87, Giobbe 31, Rut 16,
Lamentazioni 32, Daniele 7, Esdra, Neemia 31, Cronache 446
(totale negli Agiografa: 1.295)".
Ma in tutte queste citazioni, vi sono le specializzazioni di
questo tetragramma, indicandone la differenzazione fra uno e
l'altro.
nei fatti indicavano i vari "dei" terrestri che
guidavano/governavano gli umani ed in particolare le
popolazioni della Palestina.
Nel testo
masoretico il tetragramma compare con le vocali di
Ado-nai, per ricordare al lettore di pronunciare "Ado-nai",
ma nel Codex
Aleppo del X secolo d.C., il nome "divino" sotto forma di
tetragramma (יהוה)
che compariva nel testo aramaico-ebraico antico, viene conservato in Deuteronomio 32,3,6.
Definizione della parola: ADONAI
Con Adonai (in ebraico אֲדֹנָי ascolta) si indica il
Signore, il dio della Bibbia dell'AnticoTestamento, ed è anzi uno dei più diffusi
fra i nomi di dio nella Bibbia.
In ebraico è il modo in cui viene letto il tetragramma
divino YHWH, altrimenti (per gli ebrei) impronunciabile.
Nelle preghiere, gli israeliti usano il sinonimo HaShem ("il
Nome").
Allorché nella tradizione masoretica (a partire dal VII-XI
secolo d.C.) si aggiunsero le vocali al puro scheletro
consonantico con cui le culture semitiche scrivono i loro
idiomi, furono date alla parola YHWH le stesse vocali di
Adonai, per ricordare al lettore di pronunciare al suo posto
la parola Adonai.
Adone (in greco antico Άδωνης, oppure: Άδωνις) figura di
origine semitica, dove era oggetto di un importante culto
nelle varie religioni legate ai riti misterici.
È relativamente assimilato alla divinità egizia Osiride,
al semitico Tammuz e Baal Hadad, all'etrusco
Atunnis, all'anatolico Sandan (divinità) di
Tarso e anche al frigio Attis, tutte divinità legate
alla rinascita e alla vegetazione.
Soprattutto nell'attuale Siria, era identificato come ADON,
stesso termine di Adonai, il Signore ebraico (nome
utilizzato al posto del Tetragramma YHWH "impronunciabile" dai
devoti ebrei, perche conposto da sole vocali...).
Alcuni mitologisti hanno pensato che Balder è da
leggere come una sua personificazione nella mitologia
germanica, associato a sua volta al Baal fenicio.
Άδωνις = ᾄδω (AIDO, "cantare") + νις = Nome iniziale della
città sotto l' impero romano è rimasto Naissus, che è il
nome latino che deriva dal suo nome originale Naissos.
L'etimologia del nome originale Naissos ("città delle
ninfe") è derivata da una creatura mitica di mitologia greca
- Naiade (dal νάειν greca, "fluire", e νᾶμα, "acqua
corrente") che era la ninfa di d'acqua dolce dei flussi
fiumi e laghi. Niš (Serbia cirillico : Ниш, pronunciato
[nîːʃ], ascoltare ) è una possibile posizione di Nysa, un
luogo mitico nella mitologia greca, dove il giovane dio
Dioniso è stato sollevato. Niš è una delle più antiche città
nei Balcani e in Europa, ed è dai tempi antichi stati
considerati un gateway tra la Oriente e l' Occidente.
I paleo-balcaniche Traci hanno abitato la zona nel Età del
Ferro, e Triballi dimorò qui prima al all'invasione celtica
nel 279 era volgare che ha istituito i Scordisci come
padroni della regione.
Naissus fu tra le città prese in conquista romana nel 75 era
volgare. I Romani costruirono le Via Militaris nel 1 °
secolo, con Naissus essendo una delle città principali.
Niš è anche noto come il luogo di nascita Costantino il
Grande, il primo
imperatore romano
pseudo-cristiano ed il fondatore di Costantinopoli,
nonché altri due imperatori romani, Costanzo III e Justin I.
E' sede di una delle più antiche chiese cristiane
della Serbia
risalente al 4 ° secolo nel sobborgo di Mediana.
By A. De Santi Abati - Tratto da:
Agostino De Santi Abati, con alcune aggiunte del
redattore della pagina
Precisazione doverosa sulle altre
falsificazioni fatte, dagli
ebrei (giudei) e
dai
cristiani:
YHWH
(tetragramma),
non è un nome
proprio nella classica
forma consonantica dell'antica lingua ebraica, bensì un
acronimo di vocali ed indica un Verbo, non un nome !
...Esso sottendeva la locuzione 'Yod He Waw He (YAOUE'),
letteralmente 'Io Sono Chi Sono'.
L'origine di tutto ciò va ricercata nella mitologia egizia.
Il nome del dio semitico era 'EL', mentre
Elohim ne
rappresenta il plurale (dèi) che deriva dal singolare Eloah,
sinonimo di El.
L'ebraismo primitivo fu un genuino
POLITEISMO, che vedeva nel dio Sole (il dio di Mosè) e
nel dio Luna (Yah/Yahu, il dio di Abramo) i massimi
rappresentanti del pantheon ebraico delle origini.
Fu con l'avvento del re giudaico
Giosia (seconda metà del VII secolo a.c.) e del suo
'compagno di merende', il sommo sacerdote Helkya/Chelkya,
che il
politeismo delle origini venne trasformato in un rigido
ed intollerante monoteismo (*), come tutti i monoteismi
della storia !
(*) - vedere nella Bibbia le scelleratezze commesse da Giosia, a
danno di coloro che continuavano a riferirsi al primitivo
politeismo. Uscirono indenni dalle sue rappresaglie solo i
samaritani, in quanto la Samaria non faceva parte del
suo regno. Insieme ai
nazareni, i
samaritani rimasero fedeli al primitivo ebraismo e fu per
questo che essi vennero additati come 'GOYM' (pagani,
gentili) dai giudei che si erano convertiti al nuovo corso
monoteistico voluto da Giosia-Helkya.
In pratica, Giosia sta all'ebraismo, come Akhenaten stava
all'antica religione egizia.
Circa 10 secoli dopo, la cosa si ripeterà nell'Impero
romano, quando l'antica religione pagana verrà soppiantata
con la forza e la coercizione violenta dal sanguinario
catto-cristianesimo.
By Giannino
Sorgi -
https://www.facebook.com/giannino.sorgi?fref=ufi
Ovviamente, non tutti i gruppi
consonantici presenti nell'originale Bibbia ebraica (Tanak)
sono degli acronimi !...
Nel caso di YHWH (quello contenuto nei 10 comandamenti), lo si capisce dall'equivalente acronimo
egizio 'NPN', il quale sottende la locuzione NUK PU NUK,
vale a dire "Sono Chi Sono".
Entrambe le locuzioni, quella ebraica (Yod He Waw He,
- forma fonetixìca Yahouè- = Io
Sono Chi Sono) e quella egizia (NUK PU NUK,
vale a dire "Sono Chi Sono"), si riferivano alla STESSA
divinità:
AMEN/AMON, la principale divinità del pantheon
dell'antico Egitto.
Amen/Amon era il dio di
Mosè, un sommo
sacerdote di questa divinità in Tebe, dove vi era il
massimo centro di culto di questo dio (soppiantato
temporaneamente con ATEN/ATON, al tempo del faraone
Akhenaten, al secolo Amenophi IV).
By Giacomino Sorgi -
https://www.facebook.com/giannino.sorgi?fref=ufi
Commento NdR: G. Sorgi, ha
detto giusto e precisato bene; quello che ha scritto è Verissimo;
il
tetragramma
YHWH è
l'acronimo del verbo ESSERE,
coniugato nelle tre forme, IO ero (passato),
IO sono
(presente), IO sarò (futuro), indica quindi l'Essente, colui
che è eterno ! Inoltre
come si vede, il tetragramma sopra citato è semplicemente la copia, sinonimo dell'acronimo
egizio NPN (che tradotto significa anch'esso
IO sono) !
NON è neanche un nome proprio,
essendo la voce del verbo Essere (Infinito) coniugata in
tempo presente: Io sono
! Gli antichi lo descrivevano come l'InFinito inconoscibile,
irragiungibile, innominabile, per il fatto che egli/esso si
manifesta nel visibile il Finito; le varie religioni della
Terra invece hanno cercato in ogni tempo di dargli un nome:
Jawé, Allah, Dio, ecc. ma quelli sono termini impropri,
quindi NON propri ed anche imprecisi e fallaci, quindi
falsi, quale studioso della Vita eterna, li ritengo
una "bestemmia" nei confronti dell'InFinito, ciò che non si
può nominare. né definire con un nome, anche perché è un
verbo e non un nome.
IMPORTANTE:
Verrà un giorno in cui verranno riportate alla luce tutte le
menzogne, tutti gli inganni operati dai cosiddetti
rabbini e di quelli dei vari "padri della chiesa" cristiana, per dar vita ad uno dei più sconcertanti culti
della storia delle religioni: quello
del culto ebraico (rabbinico) e quello
catto-cristiano e delle
sue
figlie o protestanti, evangelici !...
Forse sull'onda di ciò, potrebbe avvenire che anche in casa
ebraica, magari per iniziativa di eruditi laici (che di
certo non mancano nell'attuale panorama israelita), potrebbe
essere fatta la stessa cosa e verrà scritta una Bibbia con
'il senno di poi', più probabilistica e più aderente alla
realtà storica, alla luce delle speculazioni
storico-razionali e delle recenti scoperte archeologiche:
sdegnosamente respinte dall'attuale 'corpus' rabbinico,
quasi che si trattasse di invenzioni del mondo erudito !..
"..i ruoli che precedentemente erano stati sia di
Yahwè che
di El Elyon."
Più correttamente, di Yahwé e di YAH/YAHU, vale a dire il
dio Luna, così appellato nell'antica area semitica
occidentale (v. Ugarit), mentre in Harran (VERO luogo di
provenienza di Abramo) ed in genere nella Mesopotamia
orientale, era appellato SIN.
Ad Harran vi era al tempo il massimo centro di culto del dio
Sin, mentre un altro importante centro di culto dello stesso
dio si trovava nella meridionale UR, dove Abramo conobbe
Sarai/Sarah e la sposò. (sarebbe interessante leggersi il
romanzo 'Sarah', dell'ebreo di origini russe Marek Halter)
Negli strati più antichi della
Kabbalah si trova che "Mosè, il Sole, illuminò
Abramo, la Luna". Nel dizionario teosofico della Blavastky,
si legge: "..quando gli ebrei adoravano il Sole e la
Luna..".
Va da sé che il dio Sole altri non era che il dio che ne
rappresentava l'incarnazione terrestre: vale a dire Amen/Amon,
la principale divinità del pantheon dell'antico Egitto,
indicato nell'antica Israele con il celebre tetragramma YHWH,
il quale, lungi dall'essere un nome espresso nella tipica
forma consonantica ebraica, era in realtà un acronimo di
sole vocali, il
quale sottendeva la frase 'Yod He Waw Hè (IO sono
chi
Sono).
Grazie ad una professoressa ebrea statunitense, la
quale scriveva nello stesso forum in cui scrivevo io, ho
appreso che in origine il tetragramma era un 'trigramma',
vale a dire HWH (Sono
chi Sono) e che lo 'Yod' venne aggiunto in un
secondo tempo: "forse" nel corso della riforma
monoteistica voluta dal duo Giosia-Chelkya, oppure in tempi
immediatamente successivi.
Il trigramma HWH era SPECULARE a quello egizio NPN, un
acronimo che sottendeva la frase Nuk Pu Nuk, vale a dire 'Sono
chi Sono'. Il tutto riferito al simbolo che il dio Amen/Amon,
il dio inconoscibile, che indicava, il VIVENTE-l'ESSENTE: cioè il VERO
"dio" di Mosè,
il quale, stante alle informazioni tramandateci dallo
storico egizio Manetho (v. Giuseppe Flavio), fu un sommo
sacerdote di tale divinità in Eliopolis, vale a dire TEBE,
citata nella Bibbia con il nome 'No-Ammon', cioè Città di
Amon (in greco Ammon), rinominata dai greci 'Eliopolis'.
Da tutto ciò è facile evincere che Abramo, attraverso il
padre, era divenuto un sacerdote del culto del dio Luna
(Yah/Sin), mentre Mosè era un sacerdote del dio Sole
(Amen/Amon).
Quando i discendenti dei protagonisti dell'Esodo, i quali,
dopo un lungo girovagare nelle aree semidesertiche del
sud-est del Mar Morto, finirono con l'attestarsi stabilmente
nell'area transgiordanica posta di fronte a Canaan (v.
'tribù' dei figli di Amon/Ammon), riuscirono ad invadere con
una certa facilità Canaan e (successivamente) Israele, in
quanto messe in ginocchio dall'esercito egizio del faraone
Merenptah (il VERO 'signore' degli eserciti !) essi imposero
la cultura egizia a tutta l'area conquistata, senza tuttavia
cancellare le precedenti culture religiose di detta area,
ma, semplicemente, operando un ingegnoso sincretismo, in cui
la figura di El (tipica divinità semitica e del mondo
fenicio-canaaneo) venne sostituita con quella di Amen/Amon,
di cui, a seguito della riforma monoteistica, venne fatto
divieto di pronunciarne il nome, sostituendolo con vari
sinonimi, tra i quali quello ottenuto con la vocalizzazione
arbitraria del tetragramma YHWH, il tetragramma, forma
fonetica Yaoue' (dizione errata: Yehowa/Yahwe').
Non solo, ma sfruttando l'assonanza fonetica con l'aramaico AMEYN (così sia), si fece credere che Amen, il nome del
dio
di Mosè, significasse a sua volta 'così sia', al fine di far
dimenticare agli ebrei post-riforma il nome originario del
dio di Mosè e, in pratica, del primitivo ebraismo.
TUTTE le attuali religioni monoteiste hanno un passato
politeistico.
Perché ostinarsi allora a negare che anche l'ebraismo
primitivo era a sua volta un politeismo e che il PLURALE
della parola Elohim (Genesi cap.1) è del tutto congruente
con una tale realtà ?...
Perché ostinarsi a negare che furono Giosia-Chelkya a
trasformare l'antico politeismo ebraico (mosaico) in un
monoteismo, intollerante e sanguinario, come TUTTI i
monoteismi manifestatisi nella storia ?..
(a cominciare da quello di Akhenaten, che provocò la
drammatica fuoriuscita dall'Egitto di Mosè - un sommo
sacerdote del dio Amen/Amon: v. Manetho - e dei suoi, in
quanto avevano cercato 'disperatamente' di opporsi al
'piano' monoteistico di Akhenaten. Ergo, Mosè sarebbe stata
l'ULTIMA persona al mondo a desiderare la nascita di un
monoteismo tra il suo popolo !...
Persino Geremia ci fa sapere che i primitivi libri biblici
vennero alterati: ovviamente per consentire la nascita del
monoteismo !...
Io non avrei MAI scritto quello che ho scritto circa 'ameyn/amen', se non mi fossi prima documentato in proposito.
Ciò per evidenziare la circostanza che la formula
originaria era AMEYN AMEN, vale a dire: Così sia, Amen ! (del
resto, non avrebbe alcun senso ripetere due volte 'così sia,
così sia' !)
Che Amen NON significhi 'così sia', ognuno potete
verificarlo da voi, leggendo, anche distrattamente,
l'Apocalisse di Giovanni, dove è riportato 'IO SONO l'AMEN'.
Solo gli sciocchi possono credere che l'autore abbia voluto
intendere "Io sono il così sia" !!...
Che l'abbia scritto un ebreo o
no, quello riportato nell'Apocalisse di Giovanni (un testo
ricavato, attraverso una profonda 'rivisitazione' in senso
cattolico, da un precedente testo ebraico, secondo vari
esperti) risulta fin troppo chiaro: AMEN NON SIGNIFICAVA
'così sia', in quanto nome di persona !...
Cosa diversa
invece era per l'aramaico 'ameyn', il quale significava
effettivamente 'così sia'.
Ecco quanto ha riportato Roxi, CITAZIONE:
Re Giosia cambiò la religione di Israele nel 623 prima
dell'era volgare, in una forma di monoteismo assoluto.
Venti
anni dopo la riforma Deuteronomica, Gerusalemme fu attaccata
dai babilonesi di Nabucodonosor, e dopo altri undici anni
essi distrussero la città e il Tempio. I rifugiati nel sud
dell’Egitto non accettarono la spiegazione di Geremia che la
città era caduta per i peccati del suo popolo, ma dicevano
che la colpa era di Giosia, e dicevano anche che quando fino
a poco tempo prima avevano un culto diverso e adoravano
diversamente (politeismo pre-esilico), tutto andava bene: ma
quando il culto fu cambiato, ne conseguì il disastro.
20 secoli fa, un colto EBREO di Alessandria, tale Filone,
scrisse che quelli della Bibbia sono racconti ALLEGORICI,
scritti per indirizzare il pensiero etico delle generazioni
successive....Sembra che per molti questi 20 secoli siano
trascorsi invano...
Tratto da:
http://consulenzaebraica.forumfree.it/?t=68769929
La prova che Yahwé è stato "costruito" dal e sul dio Baal e prese
piede solo dopo la deportazione a Babilonia.
Quella
genealogia da Gesù a Davide diventerà un capitolo che vi
farà capire la nascita del cristianesimo e di come gli
antenati di Gesù erano gli adoratori di Baal:
Libro IX:136
Fissato il giorno nel quale intendeva offrire i sacrifici,
Jehu mandò uomini in tutta la regione degli Israeliti
affinché gli conducessero i sacerdoti di Baal; ordinò pure
al (capo) sacerdote di dare a tutti gli abiti (sacerdotali).
Quando furono presi, egli si recò nel tempio col suo amico
Jonadab e diede l'ordine di indagare che non fossero
presenti persone estranee o straniere, non volendo che ai
loro sacri riti fossero presenti degli estranei.
Siamo nel 840 a.C. e questi adoravano Baal, altro che "Yahwe'',
cambia la storia signori, altro che "Yahwe'' dio degli ebrei,
era la diaspora tra le due fazioni di chi sosteneva Yahwe''
e chi voleva il vero dio Baal da cui "Yahwe'' fu costruito ed
ecco da chi riprenderanno l'unzione messianica di Gesù:
Libro IX:149 Poi, condotto in mezzo il fanciullo, gli posero
sul capo la corona regale, Joda lo unse con l'olio e lo
proclamò re, mentre la folla gioiosa, battendo le mani,
gridava “viva il re”. Allorché Othlia udì tumulti e
acclamazioni, così inattese, fu colpita da grande confusione
mentale, si alzò e corse fuori della reggia scortata dai
suoi soldati; e quando lei giunse al tempio, i sacerdoti
acconsentirono al suo ingresso, ma agli armati che
l'accompagnavano fu impedito l'accesso da coloro che erano
stati disposti a cerchio, secondo l'ordine del sommo
sacerdote.
Libro IX:151 Quando Othlia vide il fanciullo ritto sul
podio, cinto di corona regale, stracciatisi gli abiti, con
pauroso scalpore, ordinò ai suoi uomini di uccidere colui
che aveva cospirato contro di lei e tentato di spogliarla
del potere. Allora Joda, chiamati i centurioni, ordinò loro
di trascinare Othlia nella valle del Cedron e là ammazzarla
[...]
Libro IX:153 - 4. Una volta che furono condotte a fine,
in questo modo, le cose concernenti Othlia, Joda convocò il
popolo e i soldati nel santuario e fece loro giurare lealtà
al re, e vigilanza sulla sua salvezza e proseguimento del
suo regno. Col medesimo giuramento obbligò anche il re a
onorare dio e dare il suo impegno a non trasgredire le leggi
di Mosè.
Libro IX:154 Dopo questo, corsero alla casa di Baal che
Othlia e suo marito Joram avevano eretto a dispetto del dio
nazionale e in onore del dio di Achab, e la spianarono al
suolo e uccisero Mathan che aveva l'ufficio di sacerdote di
Baal.
La diaspora tra gli adoratori di Baal e del dio di Mosè
ancora non era stata risolta in quel periodo e fu causa di una
lunga conflittualità tra le due fazioni.
By Alessandro De Angelis:
https://www.facebook.com/alessandro.deangelis.330/posts/10206794241468737n
Il dio BOVE, OVVERO il dio BIBLICO "Yahwé''
Che la Bibbia non parli di dio è cosa nota nel mondo
accademico, difficile è invece capire chi poteva essere lo "Yahwé'' della Bibbia.
La ricerca si è sviluppata partendo dal Cristo romano ed
egiziano, legato ai culti misterici di Osiride, in quanto
nipote della regina Cleopatra d’Egitto.
Tolomeo I, costruì ad Alessandria il tempio dedicato a
Serapide e l’imperatore Adriano disse che i cristiani sono
gli adoratori del culto di Serapide, perché ?
Gli avi degli Ebrei erano adoratori del dio Baal, ed il
passaggio da questo dio a "Yahwé'' fu causa di lotte intestine
tra questo popolo.
In realtà Baal e Yahwé erano un unico dio, difatti i protoebrei erano gli invasori Hyksos che invasero l’Egitto
nel 1750 a.C., adoratori del dio Ba’al.
Per caratteristiche era simile al dio Seth degli Egizi, che
scelsero quindi come loro dio una volta entrati in Egitto
per affinità elettive.
Difatti il dio fenicio Baal lo ritroviamo in un testo
proveniente da Ugarit e risalente al quattordicesimo secolo
avanti Cristo in Cat 1:19 – 1: 42-43 dove si legge:
Per sette anni possa Ba‘al essere assente, per otto anni
il Cavaliere delle Nubi !
Come è possibile notare dalle tavolette ugaritiche, Baal è
identificato con l’epiteto di “Cavaliere delle nubi”, lo
stesso epiteto che, guarda caso, ritroviamo in Salmi 68: 5
attribuito al dio biblico "Yahwé'':
“Cantate, o dèi ! Inneggiate, o suoi cieli ! Spianate la
strada al Cavaliere delle Nubi !
In Yahwe' gioite ed esultate dinanzi a lui !,
Il figlio di Baal e della sua moglie-sorellastra si chiamava
Yaw/Yam, nome che presenta una fortissima assonanza con il
dio biblico Yahwé, ed anche in questo caso la prova ci
viene da un frammento di un vasto poema dedicato al “mito di Baal”, restituitoci dagli scavi archeologici effettuati a
partire dal 1929 nella regione di Ugarit, prova che è stata
addirittura ammessa da un prete, l’abate e biblista francese
Henri Cazelles:
“Se vogliamo trarre una conclusione – sottolinea Giovanni
Garbini –dalle testimonianze extrabibliche relative a Yahwè,
possiamo affermare che i testi ci mostrano una figura divina
venerata nella regione siro-palestinese fin dall’inizio del
II millennio a.C., sia da parte di sedentari sia da parte di
nomadi; una figura divina connessa in qualche modo con il
pantheon locale, ma non preminente; una figura divina,
infine, la forma del cui nome presenta una singolare
fluttuazione: Yah, Yaw, Yahvè”
1. (“Storia
e Ideologia nell’Israele antico”, Paideia, Brescia, 1986,
pag. 87-88).
Recentemente è stata rinvenuta una iscrizione paleoebraica
dell’ottavo secolo avanti Cristo nei pressi di Kuntillet
‘Ajrud dove si legge:
Ti benedico tramite Yahwé e tramite la sua Ašerah.
Questa sconvolgente rivelazione rappresenta la prova
definitiva dell’identificazione del dio biblico Yahwé nel
dio fenicio Ba’al prima, ed in suo figlio Jaw/el poi.
Il dio Baal sposerà infatti la sua sorellastra Asherah ed il
figlio nato dalla loro unione si chiamerà Yam/Yaw, e la
paredra di Baal, ovvero Aserah, quando questo dio abdicherà
in favore di Yahwé, diventerà la consorte di quest’ultimo.
Il collegamento tra Yahwé e Aserah ci dà senz’ombra di dubbio la conferma che il figlio
di Baal sia in realtà il biblico Yahwé, il nuovo dio su cui
gli Assiri ed in seguito gli Hyksos-Ebrei, che conosceranno
questo dio dopo la deportazione assira, cercheranno di porre
le basi per una convergenza religiosa monoteistica, in
quanto il dio Baal risulterà inadatto al ruolo per la sua
consolidata tradizione e la sua storia conosciuta da molti
popoli e vecchia ormai di centinaia di anni.
Nella raffigurazione di Kuntillet Ayrud Yahwe'' viene
rappresentato, oltre che come una figura antropomorfa che
assume le sembianze di “bes”, anche come un animale cornuto
che nutre un vitellino, il quale rappresenta metaforicamente
Israele che viene nutrito da Yahwe'' visto come dio della
fecondità.
Alla fine dell’Età del Bronzo, Baal era un dio della guerra
e delle tempeste, e venne assimilato dagli Egiziani con il
loro dio Seth, dopo che fu importato dagli invasori Hyksos.
Baal fu assimilato anche al dio siriano della guerra e della
pestilenza Reshef, che accompagna il dio Ebraico in Sinai
come divinità minore.
Reshef è generalmente raffigurato in forma umana, armato di
lancia e scudo, nell’atto di brandire un machete o un’ascia
sopra la propria testa, tipico degli hyksos che
conquistarono con asce di ferro l’Egitto. In lingua ebraica
Reshef vuol dire “fiamma, fulmine”, caratteristiche che
ritroviamo nel dio della bibbia in numerosi passaggi.
Salmi – Capitolo 78, 43-48 quando operò in Egitto i suoi
prodigi, i suoi portenti nei campi di Tanis. Egli mutò in
sangue i loro fiumi e i loro ruscelli, perché non bevessero.
Mandò i tafàni a divorarli e rane a molestarli. Diede ai
bruchi il loro raccolto,alle locuste la loro fatica.
Distrusse con la grandine le loro vigne, i loro sicomori con
la brina. Consegnò alla grandine il loro bestiame, ai
fulmini i loro greggi.
Astarte sono raffigurati nell’atto di vegliare il faraone,
mentre questi prepara i suoi cavalli per la guerra. In
questa immagine possiamo vedere dio con la testa di Toro
mentre alza una mano in benedizione e tiene un bastone
nell’altra.
Nei miti Cananei della Tarda Età del Bronzo, Baal il dio
tempesta aveva la forma di un toro e si sarebbe accoppiato
con sua sorella Anat, che aveva la forma di vacca, e il loro
figlio un vitello. A volte, Anat è mostrata con un casco
avente corna di toro, brandendo le armi di un guerriero
(essendo ella una dea della guerra).
Baal-Adad era il dio delle nubi di tempesta chiamate
“Vitelli di Adad”, e Yahwé si manifesta sul Monte Sinai
come una tempesta di nubi, quando Aronne creò il “Vitello
d’Oro”). Un coccio trovato in Samaria incideva egeliah,
“toro-vitello di yah”, quindi gli israeliti associarono il
vitello con il culto di Yah o Yahwé, facendolo diventare
“Il Signore”, come si evince anche dalla Bibbia: Esodo
– Capitolo 32, 1-5
Il popolo, vedendo che Mosè tardava a scendere dalla
montagna, si affollò intorno ad Aronne e gli disse: “Facci
un dio che cammini alla nostra testa, perché a quel Mosè,
l’uomo che ci ha fatti uscire dal paese d’Egitto, non
sappiamo che cosa sia accaduto”. Aronne rispose loro:
“Togliete i pendenti d’oro che hanno agli orecchi le vostre
mogli e le vostre figlie e portateli a me”.
Tutto il popolo tolse i pendenti che ciascuno aveva agli
orecchi e li portò ad Aronne. Egli li ricevette dalle loro
mani e li fece fondere in una forma e ne ottenne un vitello
di metallo fuso. Allora dissero: “Ecco il tuo dio, o
Israele, colui che ti ha fatto uscire dal paese d’Egitto !”.
Ciò vedendo, Aronne costruì un altare davanti al vitello e
proclamò: “Domani sarà festa in onore del Signore”.
Questi versetti non ammettono
dubbi, Yahwé era un vitello. Ma allora come mai Mosè si
arrabbia nel vedere che lo stanno venerando ? D’altronde non
poteva essere che Aronne non sapesse chi era il loro dio.
Continuiamo ad analizzare la vicenda:
Esodo – Capitolo 32, 7-8 19-29
Allora il Signore disse a Mosè: “Và, scendi, perché il tuo
popolo, che tu hai fatto uscire dal paese d’Egitto, si è
pervertito. Non hanno tardato ad allontanarsi dalla via che
io avevo loro indicata ! Si son fatti un vitello di metallo
fuso, poi gli si sono prostrati dinanzi, gli hanno offerto
sacrifici e hanno detto: Ecco il tuo dio, Israele; colui che
ti ha fatto uscire dal paese di Egitto”. […]
Quando si fu avvicinato all’accampamento, vide il vitello e
le danze. Allora si accese l’ira di Mosè: egli scagliò dalle
mani le tavole e le spezzò ai piedi della montagna. Poi
afferrò il vitello che quelli avevano fatto, lo bruciò nel
fuoco, lo frantumò fino a ridurlo in polvere, ne sparse la
polvere nell’acqua e la fece trangugiare agli Israeliti.
Mosè disse ad Aronne: “Che ti ha fatto questo popolo, perché tu l’abbia
gravato di un peccato così grande ?”. Aronne rispose: “Non si
accenda l’ira del mio signore; tu stesso sai che questo
popolo è inclinato al male. Mi dissero: Facci un dio, che
cammini alla nostra testa, perché a quel Mosè, l’uomo che ci
ha fatti uscire dal paese d’Egitto, non sappiamo che cosa
sia capitato. Allora io dissi: Chi ha dell’oro ? Essi se lo
sono tolto, me lo hanno dato; io l’ho gettato nel fuoco e ne
è uscito questo vitello”.
Mosè vide che il popolo non aveva più freno, perché Aronne
gli aveva tolto ogni freno, così da farne il ludibrio dei
loro avversari. Mosè si pose alla porta dell’accampamento e
disse: “Chi sta con il Signore, venga da me !”.
Gli si raccolsero intorno tutti i figli di Levi. Gridò loro:
“Dice il Signore, il dio d’Israele: Ciascuno di voi tenga la
spada al fianco.
Passate e ripassate nell’accampamento da una porta
all’altra: uccida ognuno il proprio fratello, ognuno il
proprio amico, ognuno il proprio parente". I figli di Levi
agirono secondo il comando di Mosè e in quel giorno perirono
circa tremila uomini del popolo.
Allora Mosè disse: “Ricevete oggi l'investitura dal Signore;
ciascuno di voi è stato contro suo figlio e contro suo
fratello, perché oggi Egli vi accordasse una benedizione".
Ricapitolando:
Aronne era
fratello di Mosè e primo sacerdote di Israele, per cui non è
ammissibile che non sapesse che il vitello rappresentava
dio. Allora come mai dio si arrabbiò ? Il motivo era per il
fatto che aveva vietato di fare sue immagini in terra, e
Aronne fece costruire un vitello che era il Signore dio.
Ovviamente sotto questo episodio si nasconde dell’altro,
infatti come Mosè scende dal monte ordina che sia distrutto
il vitello facendo fondere l’oro con cui era stato
costruito, poi fa in modo che gli israeliti si uccidono l’un
contro l’altro e l’oro viene trafugato dai due fratelli
Aronne e Mosè.
Ma la cosa significativa è che Aronne, ha dichiarato, dopo
aver fatto il Vitello d’Oro, che l’indomani sarebbe stata
una festa del Signore, che in Ebraico è reso Yahwé, non “il
Signore”.
Ora tornando all’imperatore Adriano, egli dichiarò
che i cristiani sono gli adoratori del culto di Serapide,
che era un’associazione di Osiride ed Ape, ovvero il bue Apis, che in realtà era un toro.
Api era il dio Egizio della forza e della fecondità, un toro
sacro, la manifestazione divina della triade di Menfi: Ptah-Sokar-Osiride.
Secondo Diodoro Siculo, l’anima di Osiride dimorava nel bue,
e quando il primo Apis morì, essa trasmigrò nel corpo del
bue scelto a succedergli. Ricordiamo che in alcuni miti
Egizi il Sole sorgeva ogni giorno da due alberi di sicomoro,
ed era legato al vitello-toro.
Secondo i Testi delle Piramidi dell’Antico Regno, il Faraone
era chiamato “il vitello d’oro”.
Nell’Antico Testamento, oltre ad Aronne, anche il re
Geroboamo istituisce il culto di due vitelli d’oro nei
templi di Betel e Dan:
“O Israele, ecco i tuoi dèi, che ti hanno fatto uscire dal
paese d’Egitto ! (…) e il popolo andava fino a Dan per
presentarsi davanti a uno di quei vitelli.” (1Re, 12:28-30).
Il culto del “vitello” venne mantenuto anche dal re Jeu,
che non abbandonò i vitelli d’oro che erano a Betel e in
Dan e fu per questo premiato da Yahwe'': 2Re, 10:28-30
Ieu fece scomparire Baal da
Israele. Ma Ieu non si allontanò dai peccati che Geroboamo
figlio di Nebàt aveva fatto commettere a Israele e non
abbandonò i vitelli d’oro che erano a Betel e in Dan. Il
Signore disse a Ieu: «Perché ti sei compiaciuto di fare ciò
che è giusto ai miei occhi e hai compiuto per la casa di
Acab quanto era nella mia intenzione, i tuoi figli – fino
alla quarta generazione – siederanno sul trono di Israele».
Questa è la dimostrazione che
Aronne costruì a ragion veduta il vitello d’oro e che Yahwé
non avrebbe visto quel vitello come un atto sacrilego, prova
del fatto che la distruzione del vitello fu una scusa per
rubare l’oro al popolo da parte di Mosè ed Aronne.
Ma tutti questi passaggi ci hanno permesso di capire che
Yahwé fu "costruito" sul dio toro Baal dagli invasori
Hyksos-ebrei, e che Tolomeo I, vista la numerosa moltitudine
ad Alessandria di ebrei, fece costruire il Serapeo per
cercare di favorire un culto dove essi potevano riconoscersi
attraverso Apis, associando al dio elementi caratterizzanti
dei culti egizi, come quelli di Osiride ed Iside, rendendo
la divinità accettabile anche presso la cultura greco-macedone, facendola apparire simile a Zeus, barbuto ed
anziano, con in testa un recipiente simbolo della fertilità.
Dal racconto di Plutarco (Iside e Osiride, 28), si può
capire che il dio provenisse da Sinope, dove esisteva un
tempio dedicato alla divinità semitica EA, conosciuta con il
titolo di Sar-Apsi (“signore degli abissi”), e Arriano ci fa
sapere in Anabasis, VII. 26, che l’oracolo di questo
dio
veniva consultato a Babilonia dai generali di Alessandro
Magno quando era malato e Tolomeo I era il suo diacono.
L’assonanza dei nomi Sarapsi e Wsr-hp=Osorapis avrebbe
spinto Tolomeo I alla scelta del dio per farlo accettare al
popolo egizio.
Nell’Antico Testamento Yahwé era chiamato anche El, ed in
Palestina era messo in relazione con il dio egiziano Ptah,
incarnazione del dio toro Apis.
EL nelle antiche iscrizioni proto-sinaitiche è reso da due
segni pittografici, la testa di un bue dalle lunga corna (elpeh,
Alph) e il bastone pastorale chiamato Ox goad/pungolo per
buoi.
Il dio Ebraico che conduce Israele attraverso il Sinai
meridionale ha il suo stesso nome, “EL” conservato sui
fianchi delle montagne in Proto-Sinatico come un Bue dalle
lunga corna. Quindi, anche se non esiste nessuna statua del
dio nel Sinai del sud, abbiamo un “immagine” di lui come una
creatura “Bovino” nel suo stesso nome, “EL”!
El si trova in Siria in tre liste di divinità ugaritiche con
il nome di “El il toro” o “dio toro”, ed in un inno Hurrita
“El dell’alleanza”, come il dio cananeo “Baal del patto”.
In un testo ugaritico Yahwé viene chiamato figlio di El.
Vediamo come il dio d’Israele viene chiamato El in Genesi
33,18-20:
Giacobbe arrivò sano e salvo alla città di Sichem, che è nel
paese di Canaan, quando tornò da Paddan-Aram e si accampò di
fronte alla città. Poi acquistò dai figli di Camor, padre di
Sichem, per cento pezzi d’argento, quella porzione di
campagna dove aveva piantato la tenda. Ivi eresse un altare
e lo chiamò «El, dio d’Israele».
Baal era chiamato anche El ed In
Canaan era Baal Berit (Baal del patto), a cui era dedicato
il tempio di Sichem, dove poi fu adorato anche Yahwé'. In
conclusione il toro Baal generò Yahwé che diventerà il bue Apis o vitello d’oro d’Israele.
Tolomeo I con Serapide cercò di alienarsi i favori del
popolo ebraico, numeroso ad Alessandria, facendo cosi dire
all’imperatore Adriano nella sua lettera a Serviano, “Sono
Cristiani anche coloro che adorano Serapide: sono devoti di
Serapide anche coloro che si autodefiniscono i Vescovi di
Cristo”.
Conclusione: i cristiani stanno inconsapevolmente adorando
un dio BOVINO.
Infatti ricapitoliamo:
Yahwe'' fu "costruito" (ideo-logica-MENTE) sul dio toro Baal
dagli invasori Hyksos-ebrei, Tolomeo I, vista la numerosa
moltitudine ad Alessandria di ebrei, fece costruire il
Serapeo per cercare di favorire un culto dove essi potevano
riconoscersi attraverso Apis, associando al dio elementi
caratterizzanti dei culti egizi, come quelli di Osiride ed
Iside, rendendo la divinità accettabile anche presso la
cultura greco-macedone, facendola apparire simile a Zeus,
barbuto ed anziano, con in testa un recipiente simbolo della
fertilità.
Dal racconto di Plutarco (Iside e Osiride, 28), si può
capire che il dio provenisse da Sinope, dove esisteva un
tempio dedicato alla divinità semitica EA, conosciuta con il
titolo di Sar-Apsi (“signore degli abissi”), e Arriano ci fa
sapere in Anabasis, VII. 26, che l’oracolo di questo dio
veniva consultato a Babilonia dai generali di Alessandro
Magno quando era malato e Tolomeo I era il suo diacono.
L’assonanza dei nomi Sarapsi e Wsr-hp=Osorapis avrebbe
spinto Tolomeo I alla scelta del dio per farlo accettare al
popolo egizio.
Nell’Antico Testamento Yahwé era chiamato anche El, ed in
Palestina era messo in relazione con il dio egiziano Ptah,
incarnazione del dio toro Apis. EL nelle antiche iscrizioni
proto-sinaitiche è reso da due segni pittografici, la testa
di un bue dalle lunga corna (elpeh, Alph) e il bastone
pastorale chiamato Ox goad/pungolo per buoi.
Il dio Ebraico che conduce Israele attraverso il Sinai
meridionale ha il suo stesso nome, “EL” conservato sui
fianchi delle montagne in Proto-Sinatico come un Bue dalle
lunga corna.
Quindi, anche se non esiste nessuna statua del dio nel Sinai
del sud, abbiamo un “immagine” di lui come una creatura
“Bovino” nel suo stesso nome, “EL”!
El si trova in Siria in tre
liste di divinità ugaritiche con il nome di “El il toro” o
“dio toro”, ed in un inno Hurrita “El dell’alleanza”, come
il dio cananeo “Baal del patto”.
In un testo ugaritico YHWH viene chiamato figlio di El.
Vediamo come il dio d’Israele viene chiamato El in Genesi
33,18-20:
"Giacobbe arrivò sano e salvo alla città di Sichem, che è
nel paese di Canaan, quando tornò da Paddan-Aram e si
accampò di fronte alla città. Poi acquistò dai figli di
Camor, padre di Sichem, per cento pezzi d’argento, quella
porzione di campagna dove aveva piantato la tenda. Ivi
eresse un altare e lo chiamò El, dio d’Israele".
Con l’aumentare dell’importanza, dopo Tolomeo I, Serapide si
sostituì ad Osiride, per poi associarsi ad Iside e ad Horo
nella forma di Harpocrate, facendo si che questa trinità fu
traslitterata su quella del cristianesimo con
Chrestos-Osiride, Maria e Gesù, dopo che Costantino e
Teodosio la promossero nuova religione di stato dell’impero.
Nel Nuovo Testamento il dio Yahwé non compare mai, in
quanto esso è un dio ebreo che rappresentava la luna (NdR:
infatti essi utilizzano un lunario) al contrario degli dei
egizi basati sul sole, per questo Gesù ammonisce gli ebrei
dicendo loro che stanno adorando il diavolo....
Gli evangelisti sapevano che Yahwé nasceva da Baal che
rappresentava Seth, l’oscurità, le tenebre (NdR:
simbolo dell'Ignoranza), il fratello malvagio di Osiride che
smembrò il corpo del fratello, mentre Osiride e suo figlio Horus rappresentavano il
Sole.
Yahwe' era così rappresentato come il dio guerrafondaio
degli invasori Hyksos-ebrei, mentre Gesù era il Cristo
Romano portatore di luce (NdR: simbolo della
Conoscenza) ed Amore i cui messaggi erano stati ripresi dai
filosofi ellenici. Ma nonostante questo si cercò di unire
l’Antico Testamento al Nuovo Testamento, creando una Bibbia
con due dei, Yahwé e Gesù, uno contrapposto all’altro.
Una sorta di alleanza segreta tra gli ebrei e la chiesa
romana, dove entrambi ben sapevano chi era Gesù e Yahwé,
facendo sì che si stabilisse una sorta di patto di non
belligeranza tra le due forze per ingannare e sottomettere i
popoli, tutto questo mascherato dalla furbata di un dio che
vieta di scrivere e pronunciare il suo nome e di fare
immagini di chi esso sia.
Solo nell’Apocalisse di Giovanni viene detto il suo nome in
Rivelazione capitolo 19, 1-3-4-6: "Dopo queste cose udii ciò
che era come l’alta voce di una grande folla nel cielo.
Dicevano: “Lodate Iah ! La salvezza e la gloria e la potenza
appartengono al nostro dio", Iah ricorre 50 volte nelle
Scritture Ebraiche, 26 volte da solo e 24 nell’espressione
“alleluia”, che letteralmente corrisponde all’imperativo
plurale “lodate Iah”. Tuttavia la presenza della forma “Iah”
nel testo originale è completamente ignorata da alcune
versioni della Bibbia come la CEI che la traduce
nell’espressione “alleluia”, ovvero Halelu-Yàh: “lodate Jah”.
Chi era dunque Jah ?
Nel Dizionario di angeli, demoni e dèi, di M. Lurker, alla
voce “Ioh” (o Jah):
«Parola egiziana che indica la luna e il dio della luna; nei
tempi più antichi esso godette di grande prestigio,
soprattutto a Tebe, ma poi fu assorbito da Thot».
R. Ellis scrive in Tempest and Exodus, Edfu Books, Cheshire
2000, pp. 124, 125.: «Che il nome ineffabile, indicibile,
del dio israelita sia impresso forse nei muri del grande
Tempio di Karnak" ?
Sembrerebbe incredibile, ma ritengo sia assolutamente
fondato.
Le prime due lettere del tetragramma sono YH e si presume
che la vocale in mezzo sia la “a”, che forma la sillaba “yah”.
Se consultiamo il dizionario dei geroglifici egiziani di
Wallis Budge vedremo che il nome Yah si può tradurre con
“luna”. Si ha quindi la conferma che le ipotesi da me
avanzate hanno un sicuro fondamento. Se la parola Yahwé è
derivata dall’Egitto, è possibile che abbia avuto una
qualche connotazione lunare».
Se ricolleghiamo Yahwé-luna all’invasione Hyksos, il
passaggio appare chiaro, gli Hyksos erano adoratori del dio
toro Baal, tanto che ad Avaris, loro capitale, sono state
trovate raffigurazioni del toro legate al mondo minoico,
scelsero per assonanza il dio Seth, antagonista di Osiride e
di Horus, e che rappresentava l’oscurità, le tenebre (NdR:
la NON conoscenza) dove la luna la faceva da padrona durante
la notte, mentre Horus era il sole (NdR: la luce
della Conoscenza), che vinceva la sua battaglia contro le
tenebre (l'ignoranza) per riemergere.
Due mondi in netta contrapposizione, uno che verrà
rimodulato su Gesù-Horus su cui Roma costruirà il Nuovo
testamento, e l’altro Yahwé-luna, dio degli ebrei bellico
su cui si costruirà l’Antico Testamento. Mosè nel Targum,
ovvero la versione in aramaico della bibbia ebraica, è
chiamato Yahudae, gli yahud erano i sacerdoti del culto di
Atons e Akhenaton, oltre che a promuovere il culto di Aton a
discapito del dio tebano Amon-Ra, era anche un sacerdote di
questo culto.
Mosè era quindi un sacerdote del culto di Aton, oppure lo
stesso akhenaton, ultimo faraone Hyksos, scacciato dai
principi tebani Kamose ed Ahmose.
Akhenaton abolì il sistema teologico precedente per
motivazioni politiche, togliendo soldi e potere ai sacerdoti
di Amon-Ra, ne sono testimonianza i numerosi sincretismi che
associavano ancora Ra a una divinità protettrice di una
particolare circoscrizione e il fatto che il re inviasse
comunque annualmente il proprio sacrificio al dio Amon,
All’inizio della fondazione di Akhetaton, il Re fece
trasferire il culto di Mnevis, il Toro Sacro di Eliopoli,
per il quale era stata approntata una sepoltura nel cuore
della necropoli situata a est della nuova capitale del sole.
Prima di cambiare il suo nome in Aknenaton, il faraone aveva
il nome di Amenhotep IV e l’epiteto di toro possente.
Raffigurazioni del toro sono state trovate ad Avaris, dove
gli Hyksos avevano stabilito la loro capitale, la simbologia
del toro era stata importata dalla cultura micenea. In
realtà Akhenaton non fece di Aton una religione monoteista,
ma enoteista, con Aton al di sopra degli altri dei come
importanza, ma il toro Mnevis fu assorbito da Aton, tanto
che dopo l’esodo biblico degli ebrei Hyksos, Aronne costruì
un vitello, come simbolo del dio di Israele.
Nella Bibbia il toro compare
anche come simbolo positivo nel sogno di Ezechiele, nel
libro di Ezechiele al primo capitolo, e menzionato anche
nell’apocalisse di Giovanni cap. 4,7... come vitello, per
poi diventare il simbolo dell’evangelista Luca.
Il toro venne visto anche come simbolo di Gesù detto
il Cristo (NdR l'unto),
"sacrificatosi sulla croce per la redenzione dell’uomo", cosi
come la sua attività di fecondatore come sorgente della
vita. Una carta filigranata, stampata in Francia fra il 1409
ed il 1411, riporta una testa bovina che ha tra le corna una
croce con l’iniziale del nome sacro
Xristos.
Nel deserto israeliano del Neger
è stato scoperto l’autentico Monte Sinai di Mosé, è Har
Karkom, con il nome del dio lunare degli egizi e delle più
antiche popolazioni semite. In questo monte è stato
ritrovato un santuario lunario da parte della missione
archeologica italiana diretta da Emanuel Anati.
Il paleolinguista Har Karkom, ha spiegato Mailland, ha
dimostrato che Har Karkom è una montagna sacra fin dall’età
del bronzo antico, e il suo nome attuale ha sostituito nella
toponostica israeliana il nome arabo di Gebel Ideid. Ai suoi
piedi si trovano le tracce di 250 villaggi in pietra, ma
sulla montagna stessa rimangono solo Santuari e iscrizioni
sacri: era una montagna tabù, non abitabile, l’80% delle
migliaia di iscrizioni rupestri su 1.356 rocce istoriate di
Har Karkom rappresentano stambecchi con enorme corna lunate:
è una iconografia che richiama quella della divinità lunare
del culto mesopotanico del dio Sin, diffuso fin dal IV
millennio a.C. dai sumeri o da popoli collegati verso Ovest,
e anche in quel territorio.
Il nome Sin, sottolinea Mailland,
richiama il nome biblico del Monte Sinai, e la tradizione
bizantina colloca il Sinai biblico nel Sud della penisola
omonima. Inoltre uno delle centinaia di tumuli eretti sulla
montagna di Har Karkom conteneva una pietra bianca di mezzo
metro, a forma di mezza luna, sepolta sotto uno strato
compatto di sassi scuri e posata su una grande pietra nera,
interpretata dagli archeologi italiani come l’altare del dio
lunare Sin.
Mailland spiega che il libro dell’Esodo racconta che Mosé
fuggì nel deserto e sposò una delle figlie di Ietro, un capo
della tribu’ beduina dei Madianiti, il quale gli ordinò di
portare le sue pecore “sul Monte di dio”.
quel monte dio si manifestò a Mosé: era Yah Vé. Vé vuol
dire io sono; Yah, nella lingua egizia dell’Antico Regno, è
la luna. Ed è la stessa parola, che significa “luna” in
ebraico.
L’ipotesi, precisa Mailland, è stata formulata dalla
studiosa Rosetta Bastoni, insieme a Emanuel Anati, e chiude
il cerchio sulla nostra ricerca a partire da Serapide,
andando a ritroso fino a Baal.
By Alessandro De Angelis - Tratto dal libro in prossima
uscita "Cristo il Romano"
https://www.facebook.com/alessandro.deangelis.330?fref=ts
Inoltre nelle varie traslitterazioni (traduzioni
errate della bibbia) è stata falsata
anche la
traduzione
della parola plurale
Aelohim
(vedi Genesi: cap.1) e quella detta "tetragramma",
YHWH (vedi qui sotto) eliminandoli e
sostituendoli, quindi falsificando il testo
introducendo ex novo la parola "dio", che pero' limita
enormemente i significati completi delle due precedenti
parole che sono presenti nei testi originali scritti
in antico fenicio-shardano=aramaico=ebraico
antico=samaritano.
Le varie parole in aramaico, dell’Antico
Testamento, che sono state modificate e sostituite con la
parola “dio”, quindi:
Posso permettermi un banalissimo suggerimento ?
Vedrete che seguendolo comprenderete immediatamente i salti
mortali che sono costretti a fare gli esegeti
giudaico-cristiani che devono continuamente reinventarsi
spiegazioni e tentare di conciliare l’inconciliabile, per
affermare che Yahwe'h è la traduzione della parola "dio".
Invito a leggere la Bibbia che abbiamo in casa sapendo che:
1 - quando c’è scritto dio, in ebraico nella stragrande
maggioranza dei casi c’è il termine “Elohim”
(desinenza plurale); qualche volta c’è “El” (singolare).
Inoltre spesso il termine Elohim è seguito dal verbo
al plurale in ebraico (come in Gen 20,13 o 35,7) mentre in
italiano è “stranamente” tradotto col singolare, chissà
perché…
Emoticon wink Elohim inoltre è riferito dalla
Bibbia a numerosi individui alcuni dei quali sono
addirittura identificati con il "nome proprio":
Yahwe',
Kemosh, Milkom...
2 - Quando c’è scritto l’Altissimo, in ebraico c’è “Elyon”
3 - Quando c’è il Signore o l’Eterno, in ebraico c’è “Yahwé'”
4 - Quando si trova “spirito”, in ebraico c’è “ruach",
termine che invito a NON tradurre ma a lasciare così: si
legga molto molto attentamente ciò che il contesto dice di
volta involta del “ruach” e si comprenderà che ha molti
significati, esattamente come la parola "spirito" che in
italiano indica sia l'alcol a 90° che i fantasmi, sia la vis
comica di una persona che lo spirito di coesione di una
squadra di sportivi...(polisemia)
5 - Quando si trova “gloria di dio" o "gloria di
Yahwé,
in ebraico c’è “kavod”, termine che invito a NON
tradurre ma a lasciare così: si legga solo molto molto
attentamente ciò che il contesto dice di volta in volta del
“kavod”.
6 - Quando si trova "eternità" o "per sempre", in ebraico c'è
il vocabolo "olam" che significa solo "lunga durata
nel tempo".
Con questa semplicissima lettura - e senza necessità di
spiegazioni dotte o filologiche - si comprende
immediatamente quanto falso mistero sia stato calato
sull’antico testamento per impedire che si capisse ciò che
scrive chiaramente.
Non ci sarà neppure più bisogno di chiedersi cosa significa
Elohim, perché risulta evidente a chiunque faccia
questa semplice prova che, qualunque cosa significhi quel
termine, la Bibbia lo applica - esattamente allo "STESSO”
modo - a numerosissimi individui e quindi non identifica
in modo specifico alcun "dio" e chi lo usa come tale
sta di fatto tradendo il testo biblico.
By Salvatore El -
https://www.facebook.com/profile.php?id=100009428588365
Precisazione:
La traduzione = falsificata della parola biblica
“Elohim” con la NUOVA parola “dio”, è stata una
imposizione del vescovo, poi dichiarato “papa”
Damaso -
dalla chiesa
cattolica - (366-384 era volgare).
>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>
Ritorniamo alle origini sul titolo di questo studio:
In questa ricerca-studio, cercheremo di analizzare e quindi
DEFINIRE
la parola
aggiunta nel testo ebraico:
"dio" (YHWH +
Allah), sotto diversi aspetti e/o
punti di vista:
a) Storico Semantico
b) Geometrico - Analogico
c) Deduttivo
d) Scientifico
a)
Ora cercheremo di analizzare e definire la parola
"dio" -
YHWH (tetragramma scritto nel decalogo di Esodo cap.
20),
dal punto di vista:
STORICO SEMANTICO
Vediamo
quindi di intraprendere un’altra strada per cercare di avere una risposta
esauriente e comprensibile, per poter prendere maggiore coscienza su
questo problema.
La
parola sulla quale verte il problema è:
"dio".
Questa è una parola italiana che deriva dal latino Deus, parola simile al
greco Zeus, al
Theo degli Aztechi, al Dyaus degli Indiani, al Dia o
Tia
dei Nordici, al Diar Irlandese, ecc.
Il nome del "dio" del cielo Zeus, connesso al latino
dies,
diem, è formato su un tema apofonico (relativo
ad apofonia; che presenta
apofonia: vocale
apofonica,
dei/di - "brillare", con
un suffisso (anch'esso con apofonia).
Deriva il latino arcaico deivos e quindi
Deus,...
In pratica i cristiani usano come "assoluto" un termine
generico, infatti la sua definizione, leggendo un dizionario di italiano
(probabilmente redatto da soggetti con pensiero cristiano), è piuttosto
incompleta: ESSERE/ENTE SUPREMO, CAUSA di TUTTA la REALTÀ.
Per riScoprire la Vera essenza etimologica della parola "dio", dobbiamo
risalire nel passato, ai vari “etimi” nelle varie lingue, le più
antiche possibili e riprendere conoscenza sulle varie definizioni usate
dall’uomo per questa parola nel corso dei tempi.
Secondo le fonti, più comuni, il
"nome" (NdR: in realtà è un suono
vocalizzato Yaoué che indica essendo un acronimo di un verbo
= essere nelle sue 3 formulazioni presente, passato e futuro), ricorre
lo ripetiamo, 6.828 volte, nella forma
יהוה,
(YHWH) compresi i 134 punti in cui i soferim ("scribi")
ebrei cambiarono il testo ebraico originale da
יהוה
in "Ado-nai"[6] e appare per la prima volta nel Libro della Genesi.
Nella Bibbia ebraica, il tetragramma è la forma più diffusa
per indicare "dio", ma non è esclusiva.
Ad esempio, in
alcuni salmi, come il 43 (42 secondo la divisione della Septuaginta),
si usa solo il titolo E-lohim =
"Dei", (forma plurale di E-loah = "Divinità"
=
“Eloah” (da cui poi deriva il termine Allah). Inoltre non
compare nell'Ecclesiaste (Qoelet)
e nel Libro
di Ester, e in forma completa nel Cantico
dei Cantici, un fatto che mostrerebbe secondo alcuni
studiosi come André
Lemarie, l'epoca tarda di composizione di questi libri,
i cui autori sarebbero vissuti in un'epoca in cui non si
pronunciava più il Nome divino, tanto nell'uso comune quanto
nella lettura della Bibbia.
Nel Libro di Ester comunque è presente un acrostico che
forma il tetragramma, ma all'inverso mentre nel Cantico
dei Cantici al capitolo 8 versetto 6 appare in forma
abbreviata quando si dice che l'amore è la "fiamma di Iah".
Alcuni studiosi, a partire dal XVIII
secolo, hanno notato come all'utilizzo dei diversi nomi
divini nella Bibbia si possono far corrispondere tradizioni
compositive differenti. Ad esempio nel libro della Genesi è
presente una versione della creazione che utilizza il nome
Elo-him.
Il "nome" nella forma verbale "YHWH" (e altre) rappresenta una
moderna versione accademica dell'ebraico biblico
יהוה,
parola composta da quattro lettere (yodh, he, waw, (ou)
he, in qualche modo corrispondenti alle lettere dell'alfabeto
latino YHWH, o JHVH) e perciò detta "tetragramma".
Nell'antico
fenicio od ebraico antico, l'alfabeto era scritto con segni
molto diversi dall'odierno ebraico che risale solo
dal 600 c.a prima dell'era volgare e non si scrivevano le
vocali, per cui il suono vero delle parole veniva fornito
dalla tradizione orale di padre in figlio,
La
lingua ebraica (a tutt'oggi) è dotata di lettere dal valore consonantico,
mentre la vocalizzazione (variabile e importante ai fini
del significato
delle parole) è indicata ortograficamente attraverso
altri segni
diacritici, notazioni vocaliche introdotte in epoca
storica molto più tarda delle consonanti, perché adottate
dai Masoreti
intorno alla seconda metà del I
millennio dell'era volgare
[3]
Mentre è indiscusso che il nome del dio ebraico è
indicato nella Bibbia con
le quattro lettere summenzionate, resta incerta la sua
pronuncia e oggetto di dibattito sia tra gli studiosi, sia
tra i fedeli delle diverse confessioni che fanno riferimento
al "dio di Abramo". Ecco perche' non si poteva
scrivere il suono vero del nome.
Gli
ebrei evitavano di pronunciarne il nome per non
profanarlo ("non nominare il nome di dio invano", terzo
comandamento secondo la tradizione ebraica, secondo
comandamento secondo la tradizione cattolica, eliminato dai
10 comandamenti originali dell'Esodo, da essa, in quanto
proibiva le immagini, mentali e/o fisiche, tipo statue,
ecc), mentre nella Bibbia è reso per iscritto soltanto con
il tetragramma e quindi la pronuncia del nome è a tutt'oggi
incerta, per la stragrande maggioranza di ebrei e cristiani.
Gli ebrei talvolta usavano il termine Adonai, che significa
"maestro" o signore, uso poi ripreso dai Cristiani.
Gli ebrei anche
oggi continuano
ad utilizzare la forma di ADONAI (maestro - Signore,
vedi sopra)
per designare il "dio" di Israele.
La House
of Yahwéh di Yisrayl
Hawkins utilizza il nome di Yahwéh per designare il
nome di dio, i Testimoni
di Geova, invece preferiscono continuare ad usare il
termine YEHOWAH, italianizzato in Geova
(NdR: che significa fra parentesi: dio cattivo e terribile), infatti
questa parola e' stata inventata dai sacerdoti/scribi ebrei
per impedire di pronunciare il vero nome; come hanno fatto
?: hanno immesso nel tetragramma (consonantico, e già questa
è una falsificazione perche esso è composto da sole
vocali, al quale hanno aggiunto le vocali di adonai =
signore), ottenendo quindi il suono:
YEHOWAH, italianizzato in Geova.
Quindi è chiaro come il sole che i Testimoni di Geova sono
testimoni di un dio fasullo, falso, terribile e quindi
cattivo (tale è il significato della parola Yehowah in
ebraico) !
Gli
altri Cristiani hanno
preferito il termine Kyrios (Signore,
in lingua greca) ovvero "Dominus" (Signore, in lingua
latina) ovvero "Signore" o "dio" in lingua italiana, tant'è
che nella parte della Bibbia comunemente chiamata Nuovo
Testamento, redatta dai Cristiani
in greco, il termine non viene mai usato non essendo
presente negli originali greci, (NdR: negli scritti
samaritani ed
esseni compariva), mentre compare circa 6.800 volte
nell'Antico
Testamento.
Le chiese cristiane, compresa la
cattolica,
pur avendo usato in passato sia il termine Yahwéh (o Yahwè),
sia il termine Jeova, Geova (più raramente), oggi usano solo
sporadicamente il termine Yahwé nella lettura di passi
biblici dell'Antico Testamento e in alcuni canti religiosi,
tranne appunto i Testimoni
di Geova, che fanno un uso costante ed abituale del
termine Geova, mentre gli Ebrei continuano ad usare il
termine Adonai.
Il termine YHWH viene talora abbreviato in Yah o Jà (ad
esempio allelu-jà, che significa "lode a Yahouè"). Si
ricordi che l'italiano Gesu'
il nazareno, deriva
in ultima analisi, attraverso la mediazione greco-latina,
dall'aramaico Yehošuah (le cui vocali sono incerte, infatti
il suo vero nome è Yahshoué) e che pacificamente significa "Yahoué
è salvezza", abbastanza simile al nome ebraico Yĕhowašūà,
(yahosueh) reso in italiano come Giosuè, il che farebbe dubitare della
correttezza della vocalizzazione prescelta in questo caso, per il
tetragramma, ciò si spiega come un caso di apofonia.
La cosiddetta impronunciabilità
del nome (tetragramma) degli
Ebrei
è un falso....(F)
In ebraico (moderno)
shem ha-mephorash
(ebraico:
שם המפורש),
è comunque una
corruzione linguistica e viene falsamente interpretato come “il nome impronunciabile”,
anche se il vero significato letterale dell’espressione
Shem ha-Mephorash
è
esattamente opposto: il “nome spiegato, disteso, esplicito”,
e quindi QUI in questa pagina, lo spieghiamo bene e chiaramente.
"Facendo riferimento a
fonti storiche, un ebreo Yosef ben Mattitia (Giuseppe
Flavio) nella sua Guerra Giudaica, osservando il
vestiario del sommo sacerdote si sofferma a descrivere
l'iscrizione sulla lamina del turbante che conteneva il nome
divino, in lingua ebraica (YHWH). Secondo Giuseppe, esso
era composto da 4 vocali.
Ecco il testo originale greco della Guerra Giudaica (V:5) e
la relativa traduzione:
“katade qateron alloi proshrthnto liqoi, kata treij eij
tessara merh dihrhmenoi”
Sul davanti pendevano altre dodici pietre, divise a tre a
tre in quattro file
“wn ef ekastou palin eij twn epwnumwn merh egegrapto”.
su ciascuna delle quali era inciso ancora una volta il nome
degli eponimi.
“thn de kefalhn bussinh men eskepen tiara, katestepto d'uakinqw”,
Il capo era coperto da una tiara di bisso, con l'orlo in
colore azzurro,
“peri hn crusouj alloj hn stefanoj ektupa ferwn”
cinto da una corona d'oro che recava in rilievo
“ta iera grammata tauta d'esti fonhnta tessara.”
le lettere sacre, che sono QUATTRO vocali.
Secondo le
asserzioni di uno storico e madrelingua ebraico del I secolo
dell'Era Attuale, si evince che il Tetragramma,
contrariamente a quanto popolarmente si crede, non è
composto da 4 consonanti, ma da 4 vocali !
Nota Bene: non quattro consonanti vocalizzate o trasformate
in vocali, perdendo per strada il loro valore consonantico,
ma quattro vere e proprie vocali.
Come deve
pronunciarsi il nome Tetragramma ?
Dal confronto comparato dell'alfabeto ebraico con quello
greco (quest'ultimo fu preso pari pari da quello ebraico) si
evince che in corrispondenza delle quattro lettere che
compongono il Tetragramma (delle quali due d'esse sono
identiche) vi sono TUTTE VOCALI, PROPRIO COME GIUSEPPE
FLAVIO SOSTENEVA.
vedi:
ALFABETO
Fenicio ed Ebraico antico e moderno +
Ebraismo e sue origini
+
Melkisedek ed il suo
ordine
Inoltre ad onor del vero occorre dire che nell'antico
testamento i vari nomi indicati come nomi di "dio" in realtà, salvo lo YHWH, appaiono come nomi di capi,
condottieri speciali, alcuni li definiscono "extraterrestri",
come ad esempio afferma il dr.
Mauro Biglino, il quale ha ritradotto l'antico
testamento dall'ebraico dei Massoreti (quello con la
punteggiatura).
Mauro Biglino è attualmente
un nome molto controverso, è stato traduttore per le
edizioni San Paolo, e pare si sia trasformato in una sorta
di
Zecharia Sitchin Italiano. Se quest’ultimo, dallo
studio il
cuneiforme ha dedotto che la mitologia Sumera (e
l’antico testamento della Bibbia, che da queste leggende ha
preso a piene mani) sono un pò di più di storie da prendere
metaforicamente, l’italiano Biglino rincara la dose,
traducendo esattamente (o cosi almeno dice) dall’ebraico
antico in modo letterale, le parole utilizzate dal testo,
Mauro ha il suo bel curriculum e con questo lavoro ha
messo in confusione ed all'angolo parecchi
religiosi....fra i cristiani e gli ebrei.
Traduzione
della parola fenicia/ebraica
samaritana
(YHWH)
-
Tetragramma - (Alah, la cui radice si trova ancora nell'arabo in
Allah), che è sopra tutto legata al nome di
"dio" della religione Ebraica ed in seguito a quella Cristiana e che è
chiamata il
Tetragramma (4 lettere).
Questa
parola più di 3.200 anni fa era scritta con questo segno grafico (si
legge da destra verso sinistra):

Il tetragramma è anche il
rigo musicale, composto da quattro linee orizzontali,
utilizzato nella
notazione quadrata; oggi si utilizza il Pentagramma a
cinque righe.
vedi anche:
http://www.historian.net/
- (YHWH = IOD-HE'-OU-HE' )
Questa l'evoluzione del segno
grafico dal Fenicio/Aramaico/Ebraico moderno
Questi
sono i segni grafici che corrispondono alle lettere dell’alfabeto
Fenicio,
Ebraico
antico,
Samaritano: IOD-HÈ-OU-HÈ (suono
YAOUÈ); in seguito si
usò la prima lettera del TetraGramma (abbrev.: IOD = segno grafico
"svastica" rovesciata) per indicare il "sacro nome",
questo per abbreviarne la scrittura.
Occorre anche ricordare che la parola “dio”, null’altro è che
l’anagramma della parola "dio" = IOD, che descrive la prima lettera del TetraGramma (4 lettere),
ovvero del “nome” YAOUÈ ("dio") in Fenicio, Ebraico, Samaritano, lingue
semitiche con le quali è stato scritto l’Antico Testamento della
Bibbia.
Significati del Tetragramma:
"Il regno dell'emanazione è la dimora delle quattro lettere
del Nome divino YHWH che costituiscono la radice della
radice delle radici dei
quattro elementi (NdR: e/o delle 4 sostanze base
del DNA).
La Yod è la radice primordiale dell'Acqua, la Hei è
la radice primordiale del Fuoco, la Vav è la radice
primordiale dell'Aria e la seconda Hei è la radice
primordiale della Terra, come sanno bene i saggi della
verità. All'interno di ognuno di questi piani esistono
decine di migliaia di altri piani senza misura, finché tutto
ciò che esiste ritorna alla sua radice nascosta.
"Allora
comprenderai che l'Eterno è la Fonte di ogni potenza nel
Cielo e sulla Terra e che non ve n'è altra. Ciò significa
che nulla esiste la cui esistenza sia esterna a "dio" perché
ogni cosa proviene da "dio" ed è benedetta".
By
Isaiah ben Abraham,
Sh'lah ahl Sefer Vaykra, Perek Torah Ohr M'Sefer Torat
kohanim (citazione letterale)
Anche i
Cristiani (di tutti i tipi) purtroppo hanno utilizzato impropriamente la parola
"dio", sostituendola
nelle varie traduzioni della Bibbia, alla parola YAOUÈ; infatti
nell’Antico Testamento scritto in ebraico antico, il cui vero nome è Antica Alleanza, la
parola
"dio" NON esiste ed al suo posto troviamo la parola
(tetragramma): YAOUÈ
(Suono di sole vocali).
Nella Bibbia infatti, quando riferisce che “Mosé incontrò "dio"”,
gli scrittori usarono l’espressione grafica e fonetica: SCHEM (la parola
Schem, significa il NOME): (suono) YAOUÈ (parola di 4 lettere con il
suono composto da sole vocali), che molto sinteticamente nel testo biblico
viene tradotto come significato in: IO SONO,
IO ERO,
IO SARÒ,
cioè sono Eterno e quindi Immortale.
L’origine di quel suono YAOUÈ, deriva dalla cultura Sumerica, Akkadica,
Eblaita, Egizia, che datano rispettivamente circa ed almeno 6.500 e 5.500
anni or sono.
In
quel tempo il suffisso YA veniva aggiunto ai nomi propri degli abitanti di
quei Nazioni/popoli, per manifestare la loro credenza che l’Uomo è la
tangibile manifestazione dell’Essere, Ente Universale od
INFINITO; infatti ci
riferisce Edouard
Schuré nel suo “I grandi Iniziati” che il grido YAOUÈ era quello di tutti gli
iniziati della Fenicia e dell’Egitto.
vedi:
http://www.scribd.com/doc/169873000/Edoardo-Schure-I-Grandi-Iniziati-Storia-Segreta-Delle-Religioni
Le
“4 lettere del Tetragramma” erano anche pronunciate separatamente: IOD-HÈ-OU-HÈ e
sempre e comunque rappresentavano il "dio" (Infinito) nella sua eterna fusione con la
Natura e qualsiasi
UniVerso manifestato. Persino nell’antica Cina si formulava questo suono, “nome”,
per indicare il Divino =
INFINITO !
Or essendo stato nell’antichità “unico nelle varie culture”,
il nome è formulato con le
lettere (vocali) della Vita e della Creatura, gridando YAOUÈ (suono
composto dalle sole vocali) o IOD-HÈ-OU-HÈ in modo mascherato, si voleva
dire Uomo, "dio" sei, ti
riconosco, ti ravviso, trasformato od evidenziato anche sotto la
maschera del fisico,
il corpo fatto di carne, sangue, ossa e
Spirito.
Anche nella Bibbia (antico testamento = Salmi) e nel nuovo
testamento, precisamente nel vangelo di Giovanni si afferma
questo principio, infatti anche
Aivanhov afferma nella sua opera dal titolo "Voi
siete dèi", riguardo al passo del Vangelo di Giovanni
10: 34 che "Gesù
è stato il più grande rivoluzionario tra gli inviati di
"dio",
è stato il primo a trasgredire tutte le antiche usanze ed ha
espiato sulla croce l'audacia che aveva avuto di affermare
che era figlio di "dio" e che tutti gli esseri
umani sono figli e figlie di "dio".
L'insistenza con la quale Gesù sottolineava la filiazione
divina dell'uomo, scandalizzava e irritava gli scribi e i
farisei al punto che un giorno tentarono di lapidarlo. Ma
Gesù rispose loro: "Vi ho fatto vedere molte opere buone da
parte del Padre mio; per quale di esse mi volete lapidare ?"
Gli risposero i Giudei: "Non ti lapidiamo per un'opera
buona, ma per una bestemmia e perché tu, che sei uomo, ti
fai "dio"". Allora Gesù ricordò loro un versetto dei Salmi:
"Non è forse scritto nella vostra Legge: Io ho detto:
voi
siete dèi ?
Quindi alla luce di tutte queste considerazioni, possiamo
affermare che ciò significa che l'Essere
Vivente è un "punto
di osservazione" dell'INFINITO,
(Ente, "figlio" dell'INFINITO)
che alcuni religiosi chiamano impropriamente con la parola
insignificante "dio", dando un
"nome" all'INFINITO che e' indefinibile
per definizione...con un "nome"...ma
solo con un pluralità di concetti...come qui vi esponiamo
!
Qualcuno afferma che:
L'infinito E', e quindi non crea, non distrugge, ma
trasforma infinite volte all'Infinito. Vero, ma non è la sua
definizione totale, siccome E', e quindi è INFINITO, contiene anche
il TUTTO, perché in Egli/Esso è l'InFINITO, ed il
TUTTO è quindi in Egli/Esso contenuto...e non perde MAI
NULLA e lo comprendiamo solamente attraverso il TUTTO
che manifesta l' esistenza dell'INFINITO !
La parola "dio"
se paragonata alla parola
INFINITO (per strumentalizzazione di alcuni
religiosi) perde la sua INFINITA' perché essi lo
personalizzano in un solo essere ! COSA/IDEA ERRATA !
L'INFINITO E' ed ha...., qualsiasi cosa sia disponibile
nelle menti degli Esseri Viventi, quali suoi Puncta-Punti
di osservazione ed è per questo che l'INFINITO è OMNISCIENTE ed OMNIPRESENTE, in
quanto i tendenti ed esistenti infiniti
IO SONO (Tempo presente prima persona
singolare, del verbo Essere coniugato all'INFINITO),
sono i suoi punti di osservazione....
La distinzione fra l'INFINITO e la parola "dio", è
semplicemente una distorsione mentale, per cui cari
religiosi, svegliatevi e rimettetevi in carreggiata, non è difficile, basta
volerlo, sostituite in ogni pensiero/discorsi, le parole
"dio" in
INFINITO, e capirete tutto quanto !
Il "dio"
dei religiosi, non rappresenta nulla, se viene distinto
dall'INFINITO
!...perché quel "dio" è solo un altro
Puncta-Punto degli INFINITI Punti di osservazione.....e
se seguite quel "dio".....al posto del riconoscervi
nell'IO SONO nell'INFINITO come suo punto di
osservazione, non siete ancora completamente consapevoli
della REALTA'.
Se avete ancora quelle idee di separazione fra le parole
"dio" ed INFINITO, è evidente che l'incoerenza ragionativa e mentale vi impedisce, per ora, di
comprendere semplici ragionamenti logici, ma siccome
tutto si trasforma, anche voi che pensate in quel falso
modo, arriverete a questa comprensione totale.
Quale
è quindi il significato etimologico di questa parola composta da questi
4 segni - lettere/vocalizzato in YAOUE'
?
Ricordiamo
quello che già abbiamo detto, che nei linguaggi antichi: Sumerico,
Akkadico, Pelasgico, Eblaita, Fenicio, Egizio, Ebraico, Samaritano, Arabo
ed altri alfabeti medio Orientali, i significati delle singole lettere
corrispondevano tra di loro (i vari alfabeti), ma cambiavano un po' il
suono ed i segni grafici, che comunque avevano sempre delle similitudini;
comunque ogni lettera corrispondeva esattamente a delle idee e concetti
per cui il compositore delle parole le assemblava tenendo conto del
significato delle singole lettere; ogni sensazione esprimeva suoni che il
formulatore, compositore, aveva nell’osservazione dei
fenomeni della natura; egli scopriva così le FUNZIONI i VERBI, le COSE i
NOMI e le QUALITÀ gli AGGETTIVI e le RELAZIONI fra le lettere e le
parole.
Noi
chiamiamo i Segni di quegli
Alef-Beit, ALFA-BETi, gli AUTIUT = ARCHETIPI.
Purtroppo
nei nostri linguaggi ed alfabeti moderni si è persa quasi tutta questa
verginità del suono, segno, sensazione, concetto.
Le lingue di quegli antichi alfabeti, possiamo chiamarle Lingue VERE e VIVE,
mentre al giorno d’oggi formuliamo dei suoni e scriviamo dei segni che
sono MORTI, questo perché le lettere dei nostri alfabeti non esprimono più
concetti precisi. Solo nelle lingue Latine ma sopra tutto in quella
Italiana, sono rimaste in parte queste possibilità interpretative.
Fatta
questa premessa, ritorniamo all’analisi del nostro suono, segno: YAOUÈ
e vediamo di scoprire i significati Nascondenti e Significanti di questa
meravigliosa parola.
La
parola YAOUÈ è così vocalizzata perché formata da sole vocali
foneticamente parlando ed è un acronimo del verbo essere
coniugato in tre forme passato presente futuro; essa è
anche composta dalla vocale IOD e da una radice HAOUÈ (HÈ + OU + HÈ)
che null’altro è che la voce del verbo ESSERE, Participio Presente,
Essente, il Partecipante, colui che È, cioè:
Io
Sono, Ero e Sarò.
Lo
IOD è la decima lettera, dell’alfabeto
Akkadico,
Pelasgico,
Egizio,
Fenicio,
Ebraico,
Aramaico -Samaritano,
Arabo (il 10 osserviamo analogicamente come
segno grafico è composto da Una Unità un Finito e da uno
ZERO simbolo
dell’Infinito o di un
BUCO,
ovvero
di un
vortice di
spazio/tempo centromosso
= mosso dal centro), oppure indica che l’Uno è passato ad un
altro piano o livello: quello delle Decine, ma sempre ed eternamente
Dentro ogni numero !).
La
vocale IOD (come segno grafico nell'alfabeto
aramaico, ebraico antico, fenicio, samaritano, è quello di una
svastica
centro mossa) rappresenta la funzione del Concentrare, cioè il Movimento
Concentrante-Implodente, (la forza di gravità) ovvero contrazione dello
spazio/tempo;
Questa lettera ha un valore
cabalistico: 10 (che rappresenta e simboleggia il
TUTTO) e viene anche considerata quando messa all'inizio dei
una parola, come lettera "mater lectionis", che e' una
locuzione latina che significa "madre di lettura".
"La lettera
HE unita a parole, in quegli idiomi, può avere tre
significati:
- Una preposizione, col significato di articolo
determinativo, o di pronomi relativi "quello/a", o "chi/che"
(come in "un ragazzo che legge"). Per esempio: yeled, un
ragazzo; hayeled, il ragazzo.
- Un prefisso, che indica una frase interrogativa. (Per
esempio, Yadata, tu sapevi; Hayadata ?, sapevi ?)
- Un suffisso, dopo toponimi che indicano movimento verso il
nome proprio del luogo geografico. (Per esempio,
Yerushalayim, Gerusalemme; Yerushalaymah, verso
Gerusalemme.)
La lettera OUA (VAV) indica una connessione-congiunzione, il
gancio, tra le parole o le parti della frase; volte,
quando e appare prima, può indicare l'inversione di tempo. A
livello esoterico può rappresentare un pregiudizio nascosto
nel passato, od a seconda del prefisso, futuro nascosta e
presente".
TRADUCENDO tali
lettere in simboli protosemitici, otteniamo (vedi immagine)
BRACCIO > FILO > PULCINO (geroglifico della lettera OUA, Vav),
(il GANCIO) > FILO
Le BRACCIA MANIPOLANO il FILAMENTO CREANDO (il PULCINO) E
AGGANCIANDO UN ALTRO FILAMENTO.
Lo YHWH in geroglifico EGIZIO significa: "COLUI CHE FA
ASSUMERE FORME VISIBILI (Y) ALL'INVISIBILE ENERGIA VITALE(
H) in tal MODO PONE dei LIMITI (W) a TALE ENERGIA (H)
(precisazione di: Agostino De Santi Abati -
https://www.facebook.com/agostino.desantiabati )
Commento e precisazione NdR:
la vera traduzione del Tetragramma egizio,
aramaico, fenicio, ebraico antico e samaritano, è questa:
NON è colui che da forma, ma è colui che forma ! .....il
tutto è legato alla voce del verbo Essere, coniugata
in tempo presente, cioè all'
IO SONO
e non ad un ipotetico "dio"....mediatore fra l'Essente e la
forma della materia....che egli stesso materializza e gli da
forma e che quindi NON abbisogna di nessun mediatore per
poterlo fare !
Il significato che l’unione della radice: OUE', l'Essere,
l’Essente con la funzione Concentrante ha, ed è questo: l’Infinito si
Concentra cioè si auto limita, con il Movimento continuo nel Finito, nel
Punto-Buco; quella ra-dice, esprime anche l’idea della Manifestazione Potenziale, della
Intellettualità, che è la possibilità di elaborare le I-dee,
dell’Eternità, Concentrate in una Unità:
Uni-verso
= verso l'Unita'; infine lo IOD rappresenta
anche la Mano trasformante dell’Uomo.
La radice, in quegli idiomi, lo ripetiamo, è triletterale: (HA-OU-HÈ), di 3 lettere, è formata da 2 lettere uguali
con all'interno la lettera dal suono OU:
Questa composizione di segni-lettere indica una funzione
divisa in due Forze Complementari e contra-opposte, vedi
Yin e Yang =
attrazione-repulsione e da una lettera interna la:ì OU, segno che
rappresenta la Funzione dell’Agganciare, nel senso del Riunire, legare
assieme queste 2 forze complementari, per manifestare il
Bu-io, il
Buco,
il luogo dello Spirito,
ovvero il
Vuoto QuantoMeccanico, ove e' il "trono=luogo di
dio".
Secondo “princìpi
antichissimi”, ma entro contenuti, come possiamo vedere anche nel sacro
Nome, il Tetragramma, ogni cosa dall’InFinito a tutto ciò che è
Manifestato-Creato nell’UniVerso
Finito, è costituito da questo “Principio Binario”,
manifestato in ogni
Buco-Puncta
dell'InFinito.
Definiamo
quindi
Infinito,
quel qualcosa o quell’Idea,
che
ha
od
avrà spiegazione
di
Sé, in
Sé,
in
ogni punto
di
Sé,
all'Infinito
(senza termini-confini).
Siccome però l’InFinito
conTiene (insieme, tiene
dentro) anche l’InFormAzione,
il dato, quando essa si
rende complessa, abbiamo la Manifestazione della CoScienza (insieme di
Dati=Pensiero) nella
Materia-Informata, a
struttura complessa, che e' Manifestata.
Più la materia biologica si
rende complessa, maggiormente è presente la
CoScienza = l'In-form-Azione.
La parte "femminile" dell'InFinito, la Miriam
ovvero la Mater-ia, è l'Energia fondamentale dell'INFINITA' (E+
ed E-), essa è il corpo di manifestazione dell'INFINITO, sulla
quale galleggia l'In-form-azione,
ciò che si sta formando e quindi qualsiasi tipo di materia,
rendendo cosi visibile se stesso nella
materia In-Formata.
Nella
radice del sacro Nome (YAOUÈ - tetragramma ed acronimo) la OU è anche il segno del
congiungimento e/o raggiungimento
del massimo ordine fra i rapporti, ma indica anche la Centralità fra due
lati opposti e l’aggancio fra di essi; essa indica anche l’Uomo, il
suo valore numerico è 6; per analogia ricordiamo che il numero 6
corrisponde ai 6 Elettroni dell’atomo di
Carbonio; questo atomo è la
base essenziale di tutti i composti organici della
Vita, uomo compreso !
Le
vocali: YA/E rappresentano in primis l’Energia che si manifesta nei
2
lati contrapposti, ma indica anche la funzione del Lodare, sono il simbolo
della Vita Universale, tutto ciò che è Ani-matore (parola che significa
Amante dell’IO oppure anima, attore) e Vivificante, cioè il Pensante
dunque Vivente.
Se
noi uniamo lo IOD (la Y) alla prima (la A) delle 3 lettere della radice
AOUÈ, otteniamo l’antico suffisso che dagli
Adami (Umani) fino agli
Eblaiti,
Fenici,
Ebrei, veniva inserito nei Nomi degli uomini per indicare la
potenzialità dell’Uomo, nell’Incarnare, dare forma all’Infinito,
cioè "dio nell’Uomo",
l'Infinito nel finito, il divino che
prende forma: IsaYA, GeremYA, EzechYA, ecc.
Ritorniamo
alla radice di 3 lettere (HÈ -OU - HÈ) voce del verbo Essere, Essente,
Ente.
A
questa radice è stato aggiunto lo IOD che rappresenta anche la Mano
dell’Uomo; la potenzialità dell’Eternità e dell’Intelletto
Creativo, Partecipante e Trasformante.
Osserviamo
il tetragramma (le 4 lettere del nome sacro = il senza nome) anche sotto
questo profilo o punto di vista:
Esso è un Nome, (YAOUÈ - nome composto solo
dai suoni delle sole vocali ed acronimo del verbo essere) cioè permette di “distinguere”; è anche un
Verbo (Essente, cioè permette di comprendere la sua “funzione”; è
anche un Aggettivo (Eterno), cioè indica la sua “qualità”; ed infine
indica la “relazione” fra Sé e gli “altri” i simili, i Viventi;
nella radice HÈ,OU,HÈ vi sono 2 lettere uguali, nel segno grafico
originale, contrapposte apparentemente ma in stretta correlazione con la
OU che è la lettera che “aggancia”, che correla. Tutte
le precedenti definizioni ci portano finalmente a considerazioni più
complete sui veri significati della parola YAOUÈ, parola “sacra” che
i religiosi non hanno compreso e che poi per convenzione hanno trasformato
e sostituito nella Bibbia e nel parlar comune con la parola “dio”,
perdendo nel corso del tempo il suo significato così profondo !
Perché
YHWH ? Noi le vocali le abbiamo,
nei ns. alfabeti; se si vuole
scrivere il nome originario è meglio scrivere il tetragramma e
foneticamente vocalizzare Yaoué.
Il nome
YHWH
era completamente
vocalico e per questo non era possibile scriverlo in ebraico, lingua
consonantica, tant'è che la vocalizzazione che oggi conosciamo è un
ibrido, ovvero si è aggiunto (dai
Masoreti) al Tetragramma sacro
"impronunciabile" YHWH ovvero Yod, He, Ou, He, le vocali di
Adonai (A), ovvero Hatef Patah sotto la
Alef, Holem sopra Deth, e Qames sotto
la Nun, che riportate sotto il Tetragramma sacro diventano: Scewa sotto
Yod (perchè Hatef Patah che era sotto la gutturale
Alef, perde il Patah, dal momento che lo Yod sopporta lo
Scewa), Holem sopra Het, e
Games sotto Ou, quindi per finire Het, da cui l’errore, cioè l'ibrido,
che ne è nato, che si può pronunciare (italianizzato) IeHoWah o Geova,
che però significa "dio terribile, cattivo".......
Queste sono conclusioni che non tengono conto, per ora, delle culture e delle lingue
precedenti all’ebraico, che hanno originato il suono (nome/verbo) del
Tetragramma, detto in seguito "sacro" dagli ebrei.
Qualche nozioni storiche sul
nome
Leggiamo nella Bibbia al Salmo 83:18 "Affinché conoscano che
tu, il cui nome è YHWH, Tu solo sei l'Altissimo su tutta la
terra". Molte traduzioni omettono il "nome" e lo
sostituiscono con dei titoli quali "Signore" o "Eterno".
Nell'originale ebraico in questa scrittura (ebraico moderno) compare una
parola acronimo:
הוהי
(YHWH ) che in italiano si traduce come suono
in "IAOUE".
Nel testo originale delle Scritture Ebraiche
questa parola ricorre più di 6800 volte ma e' espresso in
diverse forme.
L'ebraico antico si scriveva senza vocali perciò attualmente
nessuno può dire con certezza come si pronunciasse YHWH nei
tempi biblici. Lo stesso problema si ha con il nome di
Gesù, benché un tempo si pronunciasse
Yashoue,
Yeshua o Yehoshua,
in tutto il mondo si usavano e si usano
varie forme del nome di Gesù a seconda della lingua.
Comunque e' quasi sicuro che il tetragramma YHWH (che sembrano solo consonanti,
ma in realtà sono vocali, in
origine si pronunciava IAOUE’, le sole vocali), parola
riconducibile anche alla radice del verbo "Essere", perché in
Esodo 3:14, "dio" disse a Mosè che il suo nome era: "Io
mostrerò d'essere"; quando, nel VII secolo d.C., i masoreti
si accinsero a dotare di vocali i libri biblici per renderne
più sicura la tradizione testuale, inserirono nel
tetragramma sacro YHWH le vocali di "Adonai" (Signore) per
ricordare ai lettori di leggere Adhonay, dando luogo alla
forma moderna sbagliata"Yehowah" (che significa
"dio" terribile, cattivo) che sta all'origine del
nome Geova, falsificando l'essenza dei concetti espressi in
questa parola.
La tradizione ebraica prescrive di leggere "Adonai" ogni
qualvolta nel testo è scritto YHWH. Questo è errato, perché
in Deuteronomio 4:2 è scritto: "Non dovete aggiungere alla
parola che vi comando, né dovete togliere da essa".
Anche omettere i vari nomi per ben 6800 volte dalla Bibbia è
errato. Ma l'errore più grande è stato commesso dai
Cristiani e dai Testimoni di Geova.
Nella bibbia ebraica odierna, il
Tetragramma compare sia vocalizzato (con vocali) che senza vocali in tante parti.
La sostituzione di YHWH con ‘Adonay nella lettura
ufficiale, sembra comunque presupposta dalla traduzione
greca dei
Settanta già menzionata (200 a.C.), perché il
Tetragramma è tradotto con Kyrios (= Signore),
l’equivalente greco dell'ebraico: ‘Adonay.
(A):
ADONAI o ADONE
(dall'ebraico).
Nelle varie edizioni
delle Bibbie, viene tradotto impropriamente con "Signore" e, nell'astronomia,
rappresenta il Sole; la parola Adonai è in
realtà un
pronome al plurale, significa quindi "dei",
non "dio" (singolare), come la parola
Aelohim,
che si trova
nei primi capitoli
della Genesi e che significa per l'appunto "dei"
(significato = portatori di Luce, informazioni) al
plurale, quello singolare è Adon, dalla quale deriva il "Don" =
signore (al singolare) anche in italiano.
Ecco la base del nostro semplice ragionamento:
La lingua dei Semiti (gli antichi
nomadi del deserto arabo) e le relative sacre Letture dopo "l'uscita
dal deserto" hanno dato origine (a causa di e varie contaminazioni
con i popoli e le culture nelle quali si imbattevano di volta in volta) a
tre grandi ceppi linguistici identificabili geograficamente come
orientale, nord-occidentale e sud-occidentale.
Il ceppo nord-occidentale (nella regione siro-babilonese) si suddivide
nelle lingue ugaritica,
fenicia,
aramaica
ed
ebraica; ognuna con le sue
tradizioni e credenze religiose.
La scrittura semitica era consonantica, cioè priva della trascrizione
delle vocali. Una lettura consonantica si appoggia generalmente ad una
conoscenza precedente dell'argomento del testo ed alla tradizione orale.
Il nome del "dio" semitico (nel ceppo nord-occidentale) che ha dato origine
all'ebraico Yahwéh e al fenicio Yao è stato trascritto in greco da
Clemente di Alessandria come "Yaoué".
Non parliamo del "dio
ebraico" ma del "nome" ebraico
dato al "dio" derivante dalle "credenze" del popolo semita e
di altri popoli della Terra.
Le trascrizioni dalle varie
lingue derivanti del semitico sono contraddittorie e imprecise, basti
pensare al grave errore di nominare lo stesso "dio" come "Geova"
da parte dei "Testimoni di Geova" - TdG - (il nome di
"dio"
insegnato dai TdG,
lo ricordiamo significa "dio" terribile,
cattivo.......).
Noi NON identifichiamo Yahwéh
(nome errato di un tiranno storico a capo del popolo ebraico), come Yaoué
(tetragramma) alla luce di questi semplici ragionamenti.
Anche perché occorre saper ben distinguere le 3 parole (AElohim
- Yaoue - Yahwe'') le quali indicano e significano 3 cose
diverse: la prima significa semplicemente DEI
al plurale
(esseri provenienti dai cieli = oggi diremmo
extraterrestri..), la seconda è il Tetragramma di cui stiamo
spiegando l'etimologia ed i significati profondi, la terza è il nome
del condottiero sanguinario del popolo ebraico.
Solo in
seguito il Tetragramma, all'interno del popolo ebraico, si è "fantasticato "per avvolgerlo ancor più
nel mistero”, sulla
"proibizione" di pronunciare questo tetragramma e nel tempo anche la vocalizzazione
giusta si è persa.
La
proibizione dello scrivere (il tetragramma) non
è mai esistita, quella della pronuncia si, falsificando il testo
che invece lo prevede, perché i sacerdoti ebrei
avevano imposto la possibilità di vocalizzarlo solo al sommo sacerdote,
una volta all’anno, quando egli entrava nel luogo santissimo del
Tempio
ebraico; tutto ciò per avere il controllo delle coscienze del popolo ed
ergersi a mediatori fra il popolo ed il divino…….purtroppo ciò accade
in tutte le religioni; i capi religiosi hanno sempre controllato
l’informazione da fornire al popolo, in modo che esso dipendesse da
loro….. i “sacerdoti” ovvero si sono auto nominati depositari del
sacro, nascondendo la verità per il controllo delle coscienze……
e
quindi anche del loro.... portafoglio, per vivere alle loro spalle... !
Infatti, la cosiddetta impronunciabilità
del nome (tetragramma) degli
Ebrei
è un falso....(F)
In ebraico (moderno)
shem ha-mephorash (ebraico:
שם המפורש),
è comunque una
corruzione linguistica e viene falsamente interpretato come “il nome impronunciabile”,
anche se il vero significato letterale dell’espressione
Shem ha-Mephorash
è
esattamente opposto: il “nome spiegato, disteso, esplicito”,
e quindi QUI in questa pagina, lo spieghiamo bene e chiaramente.
E' così che Abba Sa‘ul (circa 150 dopo l'era volgare) giunse ad affermare
che: "chi pronuncia il Tetragramma non avrà parte al mondo
futuro".
Ed è così che il lettore sinagogale che incontrava
il Tetragramma, pronunciava al suo posto la parola "Adonay",
invece del nome proprio (suono di sole vocali) dell'INFINITO, e cioè invece di YHWH, si
leggeva dunque il nome comune Adonay che significa
“Signore” e non
INFINITO
!
Una limitazione così drastica e radicale dell’uso del nome
sacro e del suo meraviglioso significato, sottrasse al
popolo ed ai popoli successivi di capire il sacro senso di
quell' ideogramma, con il risultato che con la distruzione del tempio nel 70 d.C.,
vi fù
come prima conseguenza, la perdita del vero suono e
quindi il ricordo
della vocalizzazione di YHWH, della sua precisa pronuncia oltre che del profondo
significato che si nascose al popolo ed ai fedeli delle
varie religioni....medio orientali e cristiane successive.
Quello è ciò che fanno pensare i testi
rabbinici, che parlano di difficoltà a poter udire o
ricordare il suono pronunciato nel Kippur dal sommo
sacerdote....in realtà tutto ciò era semplicemente
"guidato-gestito" dai vari tipi di "sacerdoti", preti,
pastori, rabbini, che falsificarono per nascondere ai propri fedeli i veri e
profondi significati che confermavano che TUTTI NOI SIAMO
"Dei" essendo ognuno di Noi una parte detta
singolarità dell'Insieme
INFINITO
e quindi
significa che siamo INFINITAMENTE
IMMORTALI
e la
morte NON esiste, cosi come viene spiegata al
popolino credulone, per tenerlo sempre nello stato di
paura...cosi lo si controlla meglio.. !
Alla luce di tutte queste considerazioni è di tutta evidenza che queste 4 lettere,
YAOUE’, (Tetragramma) indicano sia
l’Uomo
quale "dio" in stato di Manifestazione, sia l’Insieme di tutti gli
Esseri che esistono (umani, animali, vegetali,
minerali, atomici, subatomici, ecc.), sia lo
Spirito, il Pensiero Universale che è
OMniPresente (sempre ed ovunque presente in ogni forma creata e quindi
anche nell’uOMo); a parola OMni deriva dalla radice sanscrita AUM od OM
e questa radice ha generato anche la parola italiana uOMo e la parola AMen
(nome di una grande divinità Egizia che tutti i cristiani e gli ebrei,
citano alla fine delle loro preghiere....); questa parola è stata e viene
usata dagli Ebrei e dai Cristiani ogni volta che pregano senza rendersi
conto che essi evocano il nome del "dio" Egizio e che essa esprime la forza
del "dio"/Uomo; da questa parola e' anche derivata la parola inglese MEN o
MAN (tedesco) che significano sempre Uomo.
Inoltre
questa parola/verbo YAOUÈ (tetragramma) indica nel suo insieme l'INFINITO
e quindi anche l’Eternità
(temporale=e cioe' l'Immortalita'):
IO
SONO (voce del verbo Essere coniugata al tempo presente), IO ERO (passato), IO SARÒ (futuro), in parole povere
indica l’ESSENTE, il Partecipante, COLUI che ha PERCEZIONE di SE,
l’Esistenza Totale: Presente - Passato - Futuro, cioè:
Tutto
ciò che vive ed ha percezione di SE; in parole semplici: l’Ego
/
IO
SONO
e "dio" sono sinonimi.
L’Essere Uomo, è un "dio" in fase di
manifestazione e di consapevolezza su cio', ma ed il più delle volte non lo sa e non fa onore al proprio
titolo di “Divino”, ecco i 2 lati della stessa medaglia,
ovvero i due significati
della stessa parola !!
Infatti anche nella Bibbia, nel primo libro, la Genesi si
afferma: "facciamo (plurale - noi gli
Aelohim)
l'Uomo a nostra immagine e somiglianza" - e' abbastanza
semplice da capire: immagine e somiglianza significa
semplicemente UGUAGLIANZA.
Infatti altrove e sempre nella
Bibbia si dice anche che vi e' il "dio padre" e vi e'
il "dio figlio" significando cosi' la
STESSA NATURA = UGUAGLIANZA,
fra padre e figlio -
infatti anche nella NATURA UMANA tutti sono consapevoli che
il tipo di Natura e' la stessa, fra padre/madre e figlio, quindi cari
"religiosi" imparate a discernere le cose semplici e non
complicate inutilmente le cose che sono di per se'
semplicissime = "dio" e' nell'UOmo e l'Uomo
e'
in "dio"
con la stessa Identica NATURA
- infatti anche il Gesu'
nazareno affermo': "Voi siete Dei e la scrittura
non puo' essere annullata"....
In
altre parole, cio' significa che l’INFINITO
si specchia nel in-Finito, per avere percezione di
Sé e degli altri tendenti all’Infinito Sé; Essi per definirsi si
pongono nel Limite, per potersi sentire Vivi, Essenti e Partecipanti e per
comprendere l'INFINITO, all'Infinito. !
Inoltre, la parola “INFINITO”
nei suoi vari significati etimologici, ha la verità inscritta nella parola
stessa - dal dizionario di italiano:....ciò
che non ha limite..., ma ciò che si trova nelle sue variegate forme
(scritte e sonore) nelle lingue antiche latino e greco, aggiunge altre
definizioni utili per meglio comprendere questa “potente” parola: vedi
dal latino = “in-finitus” (in, negazione
di finitus), in greco è “apériron” e “aparé-phatos”, che sono
divenute le radici della parola italiana “apparire”, ma introduce
anche il concetto del “fato” = destino = anche phatologia-patologia =
malattia;
il "Phatos=fato", ciò che è stato annunziato,
pre-destinato, ma che con un aggiunta di una “t” diviene “il
fatto”, ciò che è fatto e quindi il fare, agire, creare.....e quindi
il “fati-care”.
Ancor più,
la parola latina “fatum”, deriva da “fari” che in italiano è un
punto emanante luce, il faro, quindi energia, luce = in-for-mazione...........
Di
INFINITO ve ne è
UNO SOLO,
l'Infinito stesso, che può manifestarsi
SOLO nelle sue tendenti infinite parzialità-relativita' (Universi
e singole Entita') e
non nella sua UNICA Assolutezza; quindi l'INFINITO
(padre) è
Inconoscibile fin tanto che non si
manifesta nel Finito (il figlio), egli è ...... l'Immanifesto reso manifesto ! quindi
anche questo
Universo
o gli altri tendenti Infiniti Universi, sono parti integranti dell'InFinito, il quale
manifesta le sue matrici di Infinità sempre in modo relativo, parziale, perché
possano essere rese
visibili, concretizzate, quindi conoscibili; ciò significa che l'InMANIfesto (ciò che
non è visibile, non manifesto) si MANIfesta solo in questo modo per essere
ri-conosciuto da qualsiasi Essente.
L'INFINITO è formato da due concetti
inscritti nella stessa parola "Infinito": Infinito = il senza limite e lo
inFinito = il Finito (in) dentro nell'Infinito, quindi l'UniVerso è uno dei contenuti
relativi dell'Infinito; anche tutti gli esseri Viventi sono dei contenuti relativi
dellInfinito, essi sono
Campi PsicoEnergoBiofisici
relativi ed individualizzati che
tendono a vivere allInfinito, utilizzando e fabbricando dei corpi fisici, (nel
nostro caso sulla Terra, la "Forma Uomo" o quella dei Viventi in
genere) costruiti con il tipo di
"materia" (energia) necessaria a seconda del livello e tipo di manifestazione nella quale
debbono o vogliono apparire.
Per la forma Umana, aumentare il proprio potere informazionale
(Negentropia - entropia negativa e/o
Sintropia) e quindi quello del proprio Campo (CEI) nel Giusto, nella
Coerenza, nellOrdine e nella Bellezza dellAmOR, secondo il Sacro Principio
"è meglio fare meglio", significa essere CoerEnti con le
Leggi di questo
Universo e ciò è quindi, l’Unico e Sacro scopo della
Vita, rendersi
consapevoli
ed essere YAOUE, lo
Akkad.
La tendenza alla
continua
auto-organizzazione della "materia",
evidente in ogni livello, dal macro al micro,
derivante da complesse dinamiche assolutamente
non-lineari, comporta una visione globale del
sistema il cui funzionamento non puo' essere
ridotto alla semplice sommatoria di quelli
relativi alle sue componenti,
per cui oltre alla complessita' ed all'auto
organizzazione, si evidenzia sempre piu' che e'
l'informazione entro-contenuta nella materia che
oggi possiamo ben definire con la parola
Spirito, che con la
materia formano i
due lati
della stessa medaglia
e' la base
dell'auto-organizzazione della materia essendo
"guidata" dallo Spirito insito e caratteristica
intrinseca del
Progetto di Vita dell'UniVerso.
Come
avrete capito, scopo di questi scritti è anche quello di portarvi alla scoperta di YAOUE’, l'IO Sono, Ero e Sarò, tendente all'Infinito e da questo punto
di vista scoprire la LEGGE della Coerenza, della Risonanza e quella del
Rapporto Armonico con gli altri
IO Sono presenti nell'UniVerso, in modo
che il vissuto si uniformi a questo tipo di
Etica CoerEnte Universale;
occorre infatti che l'Ego/IO
divenga anche un
NOI; da esseri individuali
egocentrici, dobbiamo divenire esseri
egoisti (con il giusto rapporto fra
se stessi e gli altri e non egocentrici), cioè divenire esseri anche sociali, che non
badano solo all'utile (finanziario immediato) proprio, ma
anche all'utilità comune.
Perseguiamo
quindi ed in primis la legge Universale del "Godimento", però
vissuta nella completa Giustizia per sé, per gli Altri e la Natura,
ovvero vivere la
Legge dell’AmOR.
L’InFinito
(ciò che contiene il tutto ed e' senziente di se stesso e delle proprie
parzialita') è "In Potenza d’Essere" e questo in tutti i
suoi
Punti matematici (Enti-Buchi
dell'Infinito sul Finito) che divengono eternamente Esseri/Essenti per
caratteristica intrinseca propria dell’InFinito; la parola enTe
significa anche “dentro di Te”.
L’InFinito quindi, non può che manifestarsi in InFiniti
Enti o modi e MAI in uno solo ! quindi o "dio" è dentro in tutte le
forme, cioè è vivente in ogni tipo di manifestazione dell’InFinito nel Finito
oppure non è OmniPresente, ne' OmniSciente.
L’Infinito Assoluto =
Olo-Mero
=
Vuoto QuantoMeccanico
L'ETIMO di dio
Vediamo ora una nuova etimologia , o meglio una etimologia non considerata.
Il termine italiano dio deriva dal termine latino DEUS Dal precedente Devos, dal vecchio latino deiuos, dal proto-italiche deiwos,
dal proto-indo-europeo deywos a sua volta il termine deywos deriva dalla radice * dyew- ("cielo, cielo").+ os che deriva dal proto-indo-europeo h₁éh₃ (o) s ("bocca")....
QUINDI
Il termine dio ha il significato di BOCCA del CIELO (il vuotoquantomeccanico).
Nel Nuovo testamento, nel Vangelo secondo Giovanni il primo verso (Giov.1,1) dice: In principio era il Verbo, il Verbo era presso dio e il Verbo era dio.
Sostituiamo il termine dio con La Bocca del CieloIn principio era il Verbo, il Verbo era presso La BOCCA del CIELO e il Verbo era La BOCCA del CIELO.
Interpretiamo:
In principio era il Verbo (cioè vibrazione-movimento) è il verbo sé fatto carne (cioè materia),
la vibrazione crea la sostanza, e la frequenza cambia la forma !
Ecco di cosa si parla nella Bibbia non di un "dio" ma di ENERGIA !
Ora definiamo la
parola:
ENTE (Entita'
=
Punto) =
Micro
Buco NERO-BIANCO che
deforma lo
Spazio-Tempo per "creare", movimentare,
la sua individuazione geometrica, cioe' un vortice di energia
che si definisce ed individualizza l'Ente-ormai nel Finito,
rispetto all'Infinito, il quale dalla sua "creazione",
manifestAzione, segue la Legge sintropica dell'accumulo
dell'InFormAzione all'InFinito.
L'Ego/IO
SONO
e' esattamente l'Ente che si InForma.
Ai livelli sottili del
Campo Psico Energetico Informato (CEIU) vi è
assenza di Sostanza/materia, cioè di
Tempo/Spazio; ciò significa che i
“livelli sottili” corrispondono al
Punto matematico ed il
Punto tende
a trasformarsi in
Infinito e l’InFinito di conseguenza nel Punto,
attraverso il movimento continuo dell’instabilità intrinseca
dell’Infinito, vai e vieni.....dentro fuori, in un
amplesso infinito.
Quindi ogni Punto dell’Infinito contiene in germe le InFormAzioni, i
dati relativi al TUTTO, quindi: il Punto è l’InFinito in forma
manifesta singolare, e l’Infinito è quindi anche in ogni suo Punto singolare in formazione, non ancora manifesto; cio' significa che OGNI essere vivente
manifestato, e' un "buco" dal
quale l'Infinito come suo singolo Punto, si in-Forma e si
relazione con gli altri tendenti infiniti punti di
osservazione, gli esseri viventi, facendosi conoscere.
Ciò
significa semplicemente che l’InFinito è
anche, ma non solo, il “"dio"” dei religiosi, ed
Egli è manifestato in TUTTO ed in TUTTI gli esseri
creati, quindi anche in Noi, nei
fatti siamo (tutti gli
uomini,
animali,
vegetali) dunque e semplicemente, come
IO SONO =
Ego/IO, un Punto (Buco O
+ I) di osservazione della manifestazione da parte della
nostra Infinita', alla faccia dei religiosi e dei saccenti
del
Pianeta.
L’Infinito è la Potenzialità della capacità di Essere, (il Moto, la
Vita), cioè di esistere, di Comprendere di essere (quindi è anche
l’Intelletto) e di Percepire di non essere soli, ma di vivere in un
insieme, quindi è anche la
Coscienza
e la consapevolezza di vivere in ComPartecipAzione con gli altri Infiniti Esseri
all’Infinito.
Quindi
tutto ciò significa che “"dio"=D'io”, l’InFinito, ha bisogno
ed è insito in tutti NOI per
manifestare il Creato e vivendo, osservando, cioè facendo ciò che
DOBBIAMO fare, in Armonia con le Leggi della Manifestazione, lo facciamo
ESISTERE e quindi lo si rende Comprensibile, Visibile a TUTTO ed a TUTTI.
"dio", ci dicono i religiosi è Amor, quindi
amiamoci gli uni e gli altri, anche con coloro che non la
pensano come noi ……rispettiamoci, partecipiamo in ogni situazione per poterla
risolvere, con il minor danno e per il bene di tutti…….
Come
potrete osservare anche le varie edizioni moderne della
Bibbia contengono molti
errori di traduzione del testo scritto in
Ebraico antico, la qual cosa ha
portato una grande divisione tra gli uomini, in materia di religione e sul
termine "dio".
Questi
libri (detti sacri) sono stati mal tradotti da persone che trasmettevano nei nuovi segni
grafici solo alcuni concetti e non tutti quelli che gli antichi alfabeti
contenevano; è molto probabile che non conoscessero bene quei
simboli/segni ed i loro profondi significati spirituali/concettuali.
Dunque
il nostro
IO SONO /
Ego -
è una parte (un
Punto/Ente)
integrante dell’Infinito,
del Grande “Vuoto”,
Eternamente
inStabile
ovvero in continuo moto; egli forma il proprio
Spazio/Tempo, per avere un
nuovo punto dal quale osservare la
Manifestazione Infinita.
Un
grande scienziato contemporaneo ha detto:
“l’Universo è come un circuito auto eccitato, esiste per essere
osservato ed osservandolo lo si fa esistere”.
Il disegno
grafico del serpente che si morde la coda, ritrovato in moltissime
culture di popoli antichi, e' intimamente legato a questo semplice
concetto ! concetto che si ritrova anche nella concezione
Al-chemica
(lo studio della chimica sacra
= UROBORO)
che e' quella dell'ottenere l'ORo dal piombo......(il che significa:
r-affinare il pensiero dell'UOMo stesso, per mezzo del
"fuoco" e della Pietra Filosofale, l'ignorante = il
piombo, per ottenere la Luce della ConoScienza = cioe' l'Oro)
concetto che viene simbolicamente indicato nell'Alchimia sacra
proprio dal "serpente che si morde la coda"...
Quindi
tutto ciò significa che il vero “dio”, e' solo ed UNICAMENTE l’INFINITO, ha bisogno
ed e' insito in tutti NOI per
manifestare il Creato e vivendo, osservando, cioè facendo ciò che
DOBBIAMO fare, in Armonia con le Leggi della Manifestazione, lo facciamo
ESISTERE e quindi lo si rende Comprensibile, Visibile a TUTTO ed a TUTTI.
Le
religioni moderne e sopra tutto quelle cosiddette monoteiste, hanno
dimenticato quanto sopra esposto e hanno perso i veri significati di quel
Sacro Nome che invece le religioni antiche (oltre i 5.500 anni or sono),
conoscevano.
Queste
nuove religioni hanno completamente dimenticato anche gli “dei/forze”
della Natura e diviso, allontanato l’uomo da essa inventando un
“dio” invisibile, impalpabile, incontrollabile e lontano, di
conseguenza irraggiungibile (cioè illusorio), infatti essi dicono che
"dio"
è nei cieli e mai anche “qui”, dentro ogni cosa creata; così facendo
hanno perso giustamente il contatto intimo, l’unione, il rispetto ed
anche il timore degli dei/forze della Natura.
Ecco
dove sta il seme dello sfruttamento e dell’inquinamento della Natura
…..che solamente oggi vediamo concretizzarsi, ma che è stato insegnato,
esportato, sopra tutto dalle nazioni “civilizzate e moderne” con
religioni dominanti “monoteiste”.
Ci
sono voluti 4.000 anni circa per vedere i nefandi aspetti di una profonda
deviazione spirituale dell’uomo; altro che civiltà, questa e' profonda
ignoranza, perché farsi del male da soli distruggendo il proprio habitat
è la massima stupidità, nessun animale si comporta così.
La
vera Conoscenza porta l’Uomo e la Natura verso l’evolversi di
entrambi, non verso la propria o la altrui estinzione; infatti l’uomo
cosiddetto “religioso” ha diviso se stesso da "dio" e teso a dividere
l’intera umanità e la Natura dal vero "dio" cioè da Tutto ciò che Vive,
portandolo verso la pazzia dell’auto distruzione e della divisione fra
credenti ed atei, fra religioni Orientali e quelle Occidentali o fra
quelle del Nord o del Sud del mondo e fra esse stesse, fra Cristiani e
Musulmani od Ebrei od Induisti, ecc.
Aboliamo queste stupide divisioni e ritorniamo alla
fratellanza universale espressa nelle definizioni
concettuali estratti dalle 4 lettere di questa "sacra"
parola YAOUE’, il tetragramma.
"dio"
è Amor, quindi amiamoci gli uni e gli altri, anche con coloro che non la
pensano come noi
……rispettiamoci, partecipiamo in ogni situazione per poterla
risolvere, con il minor danno e per il bene di tutti…….
Aboliamo
le
religioni
che
dividono e torniamo subito alla
purezza di
queste meravigliose espressioni spirituali, perché
YHWH
"dio"
è
Spirito, quindi
pensiero……in-form-azione...ed è anche puro
AmOr.
Traduzione
della parola araba
Allah,
che è legata al nome del "dio" della religione
Islamica, è importante per
meglio definire i vari significati di questa parola detta sacra.
Lo Yahvé dell'antico testamento nella Bibbia, infatti non è
“dio”, ma è precisamente descritto come un ALTO E POTENTE “Eloah”,
da cui poi deriva il termine Allah.
La parola Allah, è composta da 2 radici: Al + Lah
La prima: Al è anche un'articolo (lo) ma e significa anche: la potenza del movimento estensivo, cioè andare verso
l’elevazione, della forza, della potenza, della distesa…..l’essere
agisce senza fine……attraverso la fatica….verso l’infinità…..
-
vedi:
VuotoQuantoMeccanico
La seconda: lah, significa: la linea del movimento prolungata all’infinito
(senza termine di
tempo e spazio), ma significa anche la negazione, il
nulla, il non essere.
Ecco
la spiegazione
semantica della parola
Allah !
Allah (in arabo: ﷲ, Allāh)
è il sostantivo arabo con cui dio definisce Se stesso nel Corano.
Di conseguenza, visto il valore veicolare della lingua araba
per la cultura islamica,
è questo il nome prevalentemente usato per indicare la
divinità Una e Unica nei paesi di lingua araba e in tutto il
mondo musulmano.
Derivante linguisticamente dalla radice arabo-semitica ʾ-l-h,
che indica la generica "divinità " (arabo "al-ilāh"),
il termine Allāh è passato (erroneamente) in
Italiano ad indicare il "dio Uno e Unico" della religione
musulmana (come anche per la Cristianità).
Occorre ricordare che in un passaggio del Corano risulta che
questo sia uno dei due nomi con cui la divinità chiama se
stesso (l'altro è al-Raḥmān,
letteralmente traducibile come "il Misericordioso"). Da ciò
la preferenza di alcuni studiosi e di vari musulmani per il
mantenimento dell'originale nome arabo.
Già in epoca preislamica (jāhiliyya)
il nome Allāh era impiegato per indicare un'importante
divinità di un pantheon politeista; nello specifico, i
pagani associavano ad Allāh compagne, figli e figlie.
Addirittura dai testi sumeri e
babilonesi si evince dalle loro tavolette di argilla quanto
segue:
Allah, Allat,
Tammuz sono i vari nomi di una stessa divinità (dio)
Allah,
che nel Epic è
indicato come Ishtar, e
che secondo
l'archeologia è
"la bestia è il
simbolo di
Ištaran, come
spesso viene
rappresentato in
kudurrus, che è un
serpente.....
Promemoria:
Allah non è una parola “inventata” da
Maometto e
tanto meno una divinità specifica dei
musulmani (come molti occidentali sono indotti a
pensare). E questo anche se i musulmani di oggi, quando
traducono il Corano nelle lingue europee, rifiutino di
tradurre la parola “Allah” con “dio” (o Dieu o God,
Goth, Dios, ecc.).
L’uso di mantenere la parola Allah in arabo è
diventato quasi un
dogma, come se si trattasse del “"dio" dei
musulmani” o comunque di una parola monopolio dell’islam. La
cose non stanno proprio così.
lnoltre la radice triletterale della parola Allah (’-l-h) è
contenuta in tutti i termini che indicano la divinità nelle
lingue semitiche.
La si trova, infatti, anche nell’Antico
Testamento della
Bibbia, nella forma ebraica “Elohim”
(che significa semplicemente Dei - plurale), che generalmente si pensa
sia derivata da “eloah”, forma estesa di “El/Il”, il "dio"
supremo del panteon canaanita = l'Elevato.
I
Cananei, il cui nome è connesso col nome
urrita della porpora (kinahhu), proprio come il
nome dei
Fenici è connesso al nome greco della porpora (phôinix),
erano organizzati in stati cittadini assai fiorenti sul
piano economico e commerciale (esportazione di legname, olio
e vino, prodotti artigianali).
Reinserire queste ritraduzioni anche nel testo Coranico, permette di ridefinire questi
concetti……!!!!
- vedi
Luxenberg
+
Islam-Cristiani
b) Ora cercheremo di analizzare e definire la parola "dio" - YHWH,
dal punto di vista:
GEOMETRICO - Analogico
A
questo punto vediamo anche di “osservare” la parola YAOUÈ da un altro
Punto di Vista... (potreste in questo caso, volendo, sostituirla con il
vostro nome proprio); questa parola è composta da più
segni formati
ognuno da più segmenti di linea (Olo-Mero), che si intersecano fra di loro e
formanti un segno convenzionale chiamato lettera ed il vs nome e' un
"insieme" di lettere......
Una Retta (linea) infinita e' composta da infiniti
"meri" (Punti) - - - - - - - - il mero (nut-mero); Mero =
il singolo “punto” dell’insieme retta.
Olo-MERO e' quindi la scoperta dell’InFinito
Assoluto; l’Olo-mero e’ il
“grande pezzo” che contiene tutto anche preso in un
frammento di se’, come i
frattali che sono sempre identici a
scale differenti….
"Il tempo non e’ una linea ma una serie di
punti….istante" (T. Deshimaru)
Che
cosa è una Retta - LINEA ? (vedi dizionario): “Essa
è una figura Geometrica (cioè spaziale)
che si estende solo in lunghezza ed è costituita dall’insieme di tutte
le posizioni successive occupate da un PUNTO mobile, oppure un'insieme di
tendenti infiniti PUNTI fissi od immobili”.
Ma
che cosa è un Punto ? (vedi dizionario): “Il
più semplice degli ENTI geometrici PRIVO di DIMENSIONI, cioè con spazio
e tempo tendenti all’Infinito”, cioe' un
Buco nero.
Che
cos’è un
Ente ? (vedi dizionario): “Qualsiasi
Essere REALE o POSSIBILE”.
Siamo
ritornati attraverso un altro “punto di vista” alla stessa definizione
della radice AOUE, voce del verbo Essere (verbo intransitivo, con
tempo/spazio Infinito), il quale coniugato al Presente suona così:
IO
SONO, TU SEI, EGLI È, NOI SIAMO, VOI SIETE, ESSI SONO !
Abbiamo
di nuovo la certezza che il nostro
IO SONO
(che è un buco sull'Infinito) è un punto di osservazione
dell’Infinito, nel finito !
Infatti anche nel corpo umano vi è il
simbolo-rappresentazione di questo buco, e precisamente nell'IRIDE degli
occhi:
vedi
Iridologia
..........L’iride si manifesta fisicamente nel centro
esterno, dell’Uovo oculare,
il globo oculare; quest’ultimo è la proiezione dell’Uovo
energetico emanato - vedi
Campo Toroidale del Cuore - o (CEI) Campo Psico
Energetico Informato,
che noi siamo e nel quale viviamo e che quando siamo
ammalati, diminuisce di dimensione e varia di colore; la
cosiddetta “aura” è il suo primo
segmento elettromagnetico;
esso risuona con i colori dall’infrarosso all’ultravioletto
ed oltre, nella materia ed è riflesso anche nei vari colori delle
iridi che troviamo negli occhi degli esseri viventi.
Nell’Uovo oculare è “inserito o proiettato” tutto il
corpo umano; analogicamente l’Uovo o campo energetico informato contiene l’immagine, proiettata del corpo fisico
ed è inserito a sua volta in un immenso “Corpo pensante”,
la Vita nel corpo dell’UniVerso.
Il “buco
pupillare”, è il riflesso dell’’Ego/IO
e rappresenta nel finito, il
grande
"nulla” (AIN SOUF) ovvero l’InFinito; ciò significa che
l’IO SONO
è un Punto
dell’INFINITO
che
manifesta se stesso per comunicare con gli altri infiniti
punti e quindi definirsi e definire l’Infinito; egli è
proiettato/riflesso nel buco pupillare.
Saper
creare e mantenere il processo Osmotico, lo
scambio biochimico, elettromagnetico, informazionale, nei
giusti rapporti fra l’Ego-IO SONO,
il “Buco nero” dell’Infinito e la Sua manifestazione,
la sua
mEnte e la sua fisicità: gli Elettroni=Aelohim), gli Atomi che compongono il
Campo Psico Energetico Informato, le Molecole, le Cellule,
gli Organi, i sistemi, l’Ambiente esterno l’UniVerso; ciò
significa poter raccogliere il maggior numero di
informazioni sulla Vita e vivere Godendo una Perfetta
Salute.
L’Ego/IO Sono, che deve divenire anche un NOI, il “dentro”
dello
Spirito nel corpo, per
comunicare con il “fuori”, l’Ambiente (per Ambiente si
intende Tutto ciò che sta fra l’Ego ed i confini
dell’UniVerso) e tendere così all’Infinito le sue
Consapevolezze sulla Vita che tende all’Infinito.
Esiste una CoScienza
dell’UniVerso, prodotta da Egli stesso e presente in ogni
suo punto od Ente dell’UniVerso ed ora questa
coScienza si
interroga su ciò che la generata......
L’auto coscienza dell’UniVerso
è la proprietà intrinseca che Egli
possiede di generare al suo interno ed in ogni punto di sé (in ogni
essere Spirituale vivente che
anima un
corpo, od una
qualche forma di vita intelligente, in grado di
effettuare osservazioni su di se'
e sulle
cause della propria esistenza,
secondo il Principio Antropico.
c) Ora cercheremo di analizzare e definire la
parola "dio" - YHWH (tetragramma), dal punto di vista:
DEDUTTIVO
Per
finire esaminiamo sempre la stessa parola da un altro “punto di
vista”, ma potreste anche sostituirla con il vostro nome proprio.
Questa
parola è composta dalle sole vocali YAOUÈ; le vocali sono anche suoni,
cosa sono i suoni ? sono l’espressione sonora di attività
dell’INTELLETTO.
Cos’è
l’Intelletto? (dal dizionario):
“è la capacità di Distinguere, Comprendere, cioè di Conoscere,
Osservare”.
Siamo
arrivati a scoprire anche lo scopo della VITA, dell’Essere; la
Conoscenza è utilizzata dall’Essere, per “giocare”,
“conoscendo” attraverso Percezioni, Postulati, Considerazioni,
nell’Infinito spazio/tempo con l’Eterna Manifestazione e così
sentirsi Vivo, Essente e quindi Godere !
Tra
parentesi ricordiamo che la prima lettera dell’alfabeto Eblaita, Egizio,
Fenicio, Ebraico, che era composto da 22 Lettere, Segni,
Archetipi, è
l’Alef e questa è disegnata in un certo modo ed a seconda di come si
orienta il disegno di questo segno grafico, la lettera aumenta o meno di
significato, esempio: in verticale, esso indica la testa del toro, potenza
creatrice; in orizzontale: un occhio visto di lato od un angolo, un punto
di vista; infine capovolta divenne la nostra lettera A; infatti questa
lettera indica: la potenza Creatrice e Trasformante del Punto di Vista.
Questo
antico alfabeto terminava con la TAU; quest’ultima lettera è il disegno
di 2 linee che si intersecano ortogonalmente e formanti un “punto”;
essa era il simbolo del Sacrificio e della Continuità della Vita con le
continue Riaggregazioni, Reincarnazioni, Rinascite o palingenesi, che
l’Essere deve assurgere divenendo così l’incarnazione del Divino.
La
Croce è divenuta l’emblema della
morte nel mondo occidentale, ma questo
simbolo NON significa assolutamente l’annullamento dell’Ego/IO, ma
solo uno spostamento dello
Spazio/Tempo dal quale l’IO
SONO osserva o
partecipa all’Infinita manifestazione della Vita nell’UniVerso.
Per
inciso, la parola “Alfabeto” deriva dall’antico Akkadico, Egizio,
Fenicio, Ebraico: “Alef-Beit”; quest’ultima parola è l’insieme
delle 2 prime lettere di quegli alfabeti: Alef + Beit.
vedi
storia dell'Alfabeto +
Alfabeto
Queste
2 lettere significano anche: Alef il punto di vista, Beit la casa, la
nostra parola “baita” deriva proprio da questa “Beit”, la casa, la
forma; ciò che dà forma ai punti di vista e li contiene; oppure la casa
delle idee, ecco cosa significa la parola Alfabeto.
Infatti
anche la parola “padre” in quegli antichi linguaggi è scritta così:
ABBA (parola composta dalle lettere Alef-Beit-Beit-Alef) e significa
anche: “il punto di vista” prende forma nel contenitore, il corpo, per
ottenere una nuova informazione che arricchirà il suo punto di vista;
oppure l’unità si moltiplica, attraverso il passaggio nella forma, in
una nuova unità (nel figlio); ecco anche i significati delle loro
funzioni: Unire, Contenere, per riunire.
In
quegli alfabeti era anche scritta la storia dell’Uomo la quale inizia da
un Punto di Osservazione il nostro, simbolicamente rappresentato dalla
lettera A, l’Alef, dal quale mediante Percezione, Postulati,
Considerazioni, trasformiamo ed osserviamo l’UniVerso se ne siamo
capaci, cioè se siamo causa piuttosto che effetto e per essere causa
bisogna assolutamente porsi delle finalità sempre più perfette in modo
che la finalità o scopo proveniente dal futuro, modifichi il presente,
fenomeno che chiamiamo SINTROPICO.
Questo
sacro Alfabeto termina con la lettera TAU che è il simbolo della
morte/resurrezione; analogicamente ricordiamo che quando nasciamo, tutti
noi pronunciamo la metà del nome sacro: OUÈ e quando invece esaliamo
l’ultimo respiro pronunciamo l’altra parte del sacro nome: YA.
Alla
fine di tutte queste considerazioni, tutto porta ad un attento
“osservatore partecipante”, capace di Percepire, Postulare e
Considerare, alle vere spiegazioni dei problemi che egli si pone.
d)
Ora cercheremo di analizzare e definire la parola "dio" - YHWH,
dal punto di vista:
SCIENTIFICO
Abbiamo
cercato di “riDefinire” l’Infinito attraverso le sue Funzioni:
Quel qualcosa o quell’Idea che ha od avrà
spiegazione di Sé in Sé ed in ogni punto di Sé !
Ecco
perché non accettiamo le altre definizioni di questa parola in quanto
esse sono parziali, cioè diaboliche, perché definiscono un "dio" limitato,
posizionato solo “là” o nei “cieli”, non in tutti anche e sopra
tutto non in quelli dello
Spirito, il Pensiero che è “dentro” la
CoScienza, vestito dalla Mente/organo (Energia plasmica/olografica) che
sta nel Suo “luogo” Santissimo Naturale, cioè dentro i
cervelli fra i
2 "cherubini dell'arca" o cranio che contiene il cervello di sopra, e fin dentro la
materia stessa negli aggregati
cellulari, molecolari, atomici, quindi energetici, elettronici, quantici (Tachionici),
ed infine Pensiero, Spirito, cioe' InFormAzione = cio'
che si sta formando......nella
Mater-Ia che racchiude lo Spirito in se
stessa, in circolo chiuso continuo ed all'INFINITO..
Ora esaminiamo questa parola, suono, segno dal punto di
vista del significato "scientifico" della parola
utilizzando, il concetto intrinseco=insito nelle lettere
della parola stessa + il suono che essa emana + il suo segno
grafico, in questo antico alfabeto:

Questa parola si legge, come abbiamo già detto, da dx verso
sx -
Concetti delle singole lettere:
La Prima lettera lo IOD:
IOD (Mano) -
(valore numerico matematico = 10) Funzioni: CONCENTRARE (verbo
transitivo = entrare dentro nel Centro), Condensare, Raccogliere in un punto, Andare verso il centro,
Implodere, Collassare, Creare
un luogo Cavo=Cavita=Cavitare
(buco
nero), Ridurre a minor volume, Raccogliere tutta la propria
attenzione su di sé.
Essa è una lettera che indica l’idea principale, primaria, iniziale che
si sta incarnando nella forma attraverso l’azione del braccio e della
mano; essa significa anche l’uomo pratico ed abile a compiere azioni.
Il segno proviene dall’antico segno della “svastica”, che era il
simbolo della pace, essa raffigura 4 uomini che si danno la mano
contemporaneamente per giurarsi pace, fedeltà, amicizia, ma che sono
sempre in movimento.
Il segno Egizio, raffigura il braccio con una mano, l’iniziale della
parola IOD significa la “mano”.
IOD è anche l’anagramma della parola "dio", perché è la prima lettera
del “tetragramma” ovvero del “nome” dell’innominabile, del senza
nome, infatti quel “nome” è un "verbo": l’Essente, colui che è era e
sarà =
INFINITO.
La Forma che Raccoglie o Condensa: esempio il Punto Matematico, il Punto
Zero del culmine del Vortice in movimento, che si manifesta
SOLO ed unicamente su ciò che appare sull'orizzonte
degli eventi di esso.
Un mito: l’Onfalos (l’ombelico).
Questa lettera è il simbolo di ogni potenza manifestata, rappresenta anche la
mano dell’Uomo, sua protuberanza per l’azione nelle cose, il suo dito
indicatore.
Come segno grammaticale, è quello della manifestazione potenziale, della
durata Intellettuale e della Eternità.
Quindi la prima lettera significa che "dio" è il
Vuotoquantomeccanico dal quale TUTTO nasce ed
al quale TUTTO ritorna però a livello informazionale superiore, il tutto all'Infinito.
La Seconda lettera la Hé:
HE’, (Vita) - In
questo contesto scientifico essa rappresenta uno dei DUE
lati dell'Energia Cosmica (Yang-Yin)
e rappresenta anche i due lati Energia=materia Visibile -
Energia=materiaOscura Invisibile.
(valore numerico matematico = 5) Funzioni: LODARE (verbo
transitivo), l’Energia della Vita, Comunicare con esaltazione, Esaltare,
Approvare, Parlare bene il merito di una persona o la bontà di una cosa,
Celebrare, Esclamare con parole con le quali si esprime la soddisfazione
per aver ottenuto o ricevuto qualche cosa, che si aspettava o si
desiderava.
Essa è una lettera che indica il soffio dell’esistenza, la Vita, il
respiro della vita, il suono.
Essa è la Vita simbolizzata dal Soffio, l’Alito; nel geroglifico Egizio
essa era il disegno di un Uomo eretto con le braccia levate al cielo.
Come disegno essa è sempre stata caratterizzata da 3 linee parallele come
ad indicare la staccionata di un recinto. Indica anche le Arti, la
creatività della Vita Umana.
La Forma Vivente: esempio Tutti gli Esseri Viventi o l’albero delle Vite
(il corpo umano).
Un mito: Deucalione e Pirra.
Questa lettera è il simbolo della VITA UNIVERSALE; rappresenta l’alito
dell’Uomo, l’aria, l’anima, lo spirito, tutto ciò che è animatore
e vivificante.
Impiegato come segno grammaticale, esprime la vita e l’idea astratta
dell’Essere.
E’ anche impiegato all’inizio delle parole, come articolo.
Per riassumere significa che lo IOD raccoglie "in" un punto
matematico (il
Vuotoquantomeccanico) per manifestare la
Energia della Vita per mezzo dell'Energia Yin + Yang, per
rendere visibile la Vita Intelligente.
La
Terza
lettera la
WAU
OAU o VAV o WAU (Chiodo) -
(valore numerico matematico = 6) Funzioni: AGGANCIARE (verbo
transitivo), Agguantare, Collegare, Congiungere, Saldare.
In qualita' di
consonante essa dipinge l'acqua, il fluido, l'etere,
il punto di collegamento che separa il nulla e l'essere.
Essa è una lettera che indica l’uomo fecondato, frutto dell’unione
dei “contrari” o meglio dei complementari: maschio + femmina.
La parola OAU o VAV significa il “Gancio”, il sostegno; essa deriva
dall’antico attrezzo utilizzato dai marinai e dagli agricoltori del
continente di MU e di Atlantide, poi dagli Akkadici, Eblaiti, ecc.
Il geroglifico egizio rappresenta un uomo in preghiera con le mani alzate;
alle volte la sola lettera è usata come congiunzione tra le parole o le
frasi.
Questa lettera ha 2 vocalizzazioni molto distinte, la O e la U ed una
terza come consonante: la V.
La Forma Agganciante: esempio il Gancio, l’Uncino. Un mito: Anteo ed
Ercole.
Essa indica rispettivamente, la visione della luce, cioè la capacità
della comprensione o della percezione del suono; come consonante essa è
l’emblema del gusto e del forte desiderio.
Come segno grammaticale, essa contiene l’immagine del mistero più
profondo ed inconcepibile, l’immagine del gancio, il nodo che riunisce
il non Essere, il Nulla all’Essere, il Tutto.
Essa dipinge la possibilità del passaggio da una natura all’altra.
E’ oltre che come consonante anche impiegato all’inizio delle parole, come congiunzione.
E' posizionata all'interno delle due He' proprio a
significare che le due He' debbono essere
coesistenti e complementari, unite nel Vortice per
generare=manifestare la VITA INTELLIGENTE.
La Quarta lettera la Hé: Leggere i
significati nella seconda lettera, ma vederla
come una forza uguale ma complementare che
necessariamente, per far nascere ed apparire dal
Vuotoquantomeccanico, la vita intelligente, deve
coesistere ed assistere la seconda, nel vortice
centromosso dal Vuotoquantomeccanico.
vedi:
BUCHI NERI-WormHoles + OLO-MERO +
Nuova definizione
di Atomo + Trasmettitore a Spin
Quindi
questi falsi “i-dei” parziali (i-dee quindi
sataniche=avversarie=opposte) esistono anche nella CoScienza Umana e sono frutto dell’insegnamento di “preti" - di tutte
le religioni - che NON sono SacerDoti (coloro che hanno la “dote
del sapere e conoscere il Sacro”); essi stessi NON conoscono,
NON sanno,
perché a loro volta figli dell’ignoranza, in quanto questi iDei da loro
insegnati, essendo solo “là” non si possono raggiungere mai, essi
sono frutto mentale della non Conoscenza, dell’illusione della
mente/organo che alle volte “mente”, cioè racconta verità parziali
che assomigliano, ma sono frottole.
Su
questi "idei, i-dee” noi siamo iconoclasti, cioè li dissacriamo e
cerchiamo di far capire a coloro che vogliono ascoltare e comprendere, che
essi sono solo degli iDei con parziale potere reale, anche se essi hanno
un larghissimo seguito da parte di uomini che ignorano la semplice realtà
delle cose.
In
genere le varie religioni della terra sopra tutto quelle monoteiste, sono
portatrici di queste iDee, “iDei” parziali che occorre
assolutamente rivedere e ricompletare nella mente/organo UMana (simile ad
OM/UM), per comprendere bene l’UniVerso e la sua
Etica dell’Amore e
nell’Amore, UNICA legge della Manifestazione e del
Progetto Vita; oltre al fatto che i vari nomi degli “dei” di questi
religiosi parziali, creano purtroppo la divisione (la parzializzazione)
fra gli uomini ed innalzano barriere, per esempio: i Cristiani a seconda
delle loro credenze adorano “dio” o “Cristo” o la “Madonna” ed
al di fuori di questi loro “dei” essi dicono non vi è salvezza; i
Musulmani invece dicono che al di fuori di “Allah” non vi è verità;
gli Ebrei in genere insegnano che il loro “Yavé” è l’unico "dio",
ecc.
Tutto
ciò è vero per loro stessi ma non è reale per l’Uomo in quanto questi
iDei sono una parte della Verità e ciò fa si che l’Umanità si ritrova
purtroppo divisa per colpa di questi “dei” ovvero nomi diversi ed
incompleti, che con la loro parzialità rendono antagonisti fra di essi
gli uomini che vi credono e fanno fare proselitismo più o meno violento
ai Loro fedeli psico dipendenti, arrivando infine ma sempre a ghettizzare
od uccidere chi non la pensa come loro.
Ecco
la riprova che questi “fedeli religiosi fanno "dio" a loro immagine
e somiglianza” e non viceversa e così facendo essi ed i loro “dei”
dividono diabolicamente gli uomini invece di Unirli nella legge
dell’Amore applicato con Giustizia e che quindi crea Armonia.
Se
invece riDefinissero i concetti espressi dalle parole dei nomi dei loro
stessi dei, essi comprenderebbero la realtà Unica della Vita, della sua
Etica e finalmente conoscerebbero l’Unico vero "dio", l’INFINITO:
Tutto
ciò che esiste, che Vive ed ha percezione di Sé; perciò essi
potrebbero divenire simili a Lui, ......si
farebbero-trasformerebbero ad immagine e somiglianza Sua, partecipando alla
manifestazione (dell’Unione, dell’Amore Giusto), quale corpo di "dio";
inoltre comprenderebbero che il Vero e Completo "dio" NON ha mediatori di
Nessun tipo, né preti, né santi, né madonne, né cristi, né altri che
si possa inventare, né farmaci, né medicinali non naturali, ecc., ma che l’Essere è,
è Stato e Sarà, se egli partecipa alla Manifestazione dell’Amore
nell’UniVerso; siamo solamente NOI STESSI in
"dio" e "dio" in Noi Stessi e
nella Natura, la Manifestazione dell’INFINITO.
ri-Definizione della parola "dio":
Una
delle migliori definizioni postulate fino ad ora sull’Infinito è:
Definiamo
l'
Infinito, quel qualcosa o quell’Idea, che ha od avrà spiegazione di Sé,
in Sé, in ogni punto di Sé,
all'INFINITO
(senza termini-confini).
Ricordiamo
che NON si può raggiungere L'INFINITA' il vero ed UNICO "dio" nello
spazio o nel tempo, ma SOLAMENTE nei
piani di Coscienza, di Consapevolezza che osserva, che sono i piani dello
Spirito, Pensiero, cioè quelli dell’Ego/IO
SONO; infatti la parola
IN-FINITO
significa anche “dentro nel Finito”; in una frase del vangelo dei
Cristiani sta scritto lo stesso concetto:
“Il regno dei cieli è Dentro di VOI”.
Ovviamente la traduzione,
l’interpretazione e la spiegazione del Corano e della Bibbia,
come quella di tutti gli scritti detti “sacri” delle
varie religioni, andrebbero riviste alla luce di seri studi
di semantica; la loro
rivisitazione porterebbe sicuramente le varie religioni a rivedere i loro
rapporti con se stesse e con le altre religioni, con il beneficio che
l’oDIO che esse hanno nei confronti di coloro che non sono loro
seguaci….scomparirebbe……ed ritorneremmo ad una sola identità
di vedute e quindi ad una sola “religione” meglio definita
come filosofia della vita eterna….. a-MEN…all’uOMo.
Quindi fin
dall’antichità si disse che il nome di "dio" deve essere “evocato,
lodato” (sinonimi di “chiamare fuori”) cosa significa questo ? Non
è certo il continuare a ripetere pedestremente il nome di "dio" con
preghiere, litanie o con “mantra” come lo fanno in Oriente, che si
ottiene il vero effetto (rispetto), ma è chiamando OGNI COSA Creata con
il Suo Nome, quello che sta “dentro” cioè il "dio" Cosciente e presente
nella forma delle varie forme create ed avendo il Giusto Rispetto,
Amandolo, toccandolo, gustandolo, godendo le cose o le situazioni che
troveremo con i Giusti e veri rapporti verso noi stessi, gli altri, la
Natura, l’UniVerso e l’INFINITO.
La
Realtà è che il Vero "dio" è la Coscienza, il Pensiero/inFormAzione nella
Materia Creata come suo corpo e come tale va partecipato, Vissuto, Goduto
e Custodito.
Si
dice che "dio" è androgino cioè non è solo maschio ma anche femmina,
infatti il Pensiero ha il lato maschile e quello femminile, il corpo di
"dio" è la Materia che auto mantiene e si trasforma per mezzo della UnIone,
manifestazione
continua della propria polarità utilizzando le Energie del Campo
Informazionale - Tachionico (E+
ed E-) ovvero le forze
Ynn
e Yang, dell’Infinito; Egli si ManiFesta in tutto ciò che
esiste, quindi nel femminile e nel mascolino, quindi anche e per lo più a
loro insaputa, nei maschi e nelle femmine della specie Umana.
NON si può dividere lo
Spirito
(Materia ad alta rarefazione)
dalla "materia
densa" perché la "materia" è Pensiero ad alta densita', Ella è
quindi
sempre ed in ogni sua espressione
materia
Pensante;
questa Unità è Inscindibile.
Quando
l’Uomo (femmina/maschio) capirà ed avrà Consapevolezza di questo
VERO "dio", Idea, Concetto e lo praticherà, l’Umanità vivrà felicemente e
senza divisioni pur nella diversità delle razze e delle tradizioni.
Nella
Bibbia il vangelo riferisce (Giov.: cap.1, verso 1): “...all’inizio
era il Verbo e la Parola era presso "dio"”.
Nell’era
presente ritraduciamo ciò in linguaggio moderno e troviamo che alla base
(nel suo princìpio) dell’Universo vi stanno i processi
InFormaAttivi (Informatici) e la “Mater-Ia” è il
risultato finale del Princìpio (Progetto
Vita) materializzato.
L’INFINITO
e' il solo ed unico vero "dio", è il Princìpio, come
iDea, non come principio temporale = Padre.
Il Figlio, e' la ManiFestAzione
nella Materia inFormata (Informatizzata) che e'
anche la "Maria
sempre vergine", che è sempre fecondata dal Pensiero puro, lo
Spirito-Santo, ovvero dall' InFormAzione VERA, quindi sacra, e
cioe': cio' che si sta' formando, che è modulato dall'Energia/Spirito....la
Bocca del Cielo =
Vuotoquantomeccanico.
L’Universo
è anche la concretizzAzione ovvero di SostanzalizzAzione di un processo
Binario
volitivo di divisione/unione dell’INFINITO,
(il Padre, l'iDea del
Progetto di Vita); facendo
“apparire” le 2 componenti del processo: la Mater-Ia (la Madre vergine
che viene fecondata dallo
Spirito Santo, il Sacro Pensiero,
l’InFormAzione Vera
-
Materia ad alta
rarefazione
- ed il Verbo (l’azione,
il movimento, la riflessione, l'elaborazione dell’informatizzazione
della CoScienza racchiusa nel Campo Energetico Informato (Energia) della mEnte,
cioè....il
figlio che si fa carne, corpo/sostanza
(Pensiero
ad alta densità)
utilizzando l'albero
della Vita i corpi fisici
dei Viventi; ecco la “Sostanza" ed il
Campo Elettromagnetico dell’Informazione nell’Universo (CEIU) e' la base
sulla quale tutto si "fissa"; in ognuna di queste
2 parti è
presente ma non facilmente visibile, la componente “opposta”
e la condizione della loro reciproca esistenza, è il
continuo e mutuo passaggio dell’uno nell’altro, e viceversa
all'Infinito:
L'Etere, e
contemporaneamente il
Campo,
informandosi, tende a diventare
Sostanza (materia) e questa informandosi,
tende a ri-diventare Spirito = Etere = ad un livello diverso, Campo Psico Elettro Magnetico Informato, CEIU.
Per cui
possiamo affermare con certezza che lo
Spirito, cioè il
Pensiero, l'InFormAzione (il
dato, cioè ciò che si sta formando) tende
a divenire
Sostanza =
Materia e la materia contiene quindi lo
Spirito,
l'informazione, ma essa comparendo sulla scena della materia, accumula,
aggrega sempre più inFormAzione, per ritornare Spirito il quale forma altra
materia......in un continuum
senza fine..... cioè all'InFinito
per arricchire e far Vivere il
Vuotoquantomeccanico, la casa di "dio" !
Questo E' il Vero e stupendo grande ed InFinito
AMPLESSO
della e nella
INFINITA' !!
L’accumularsi dei legami energetici (bio elettronici > biochimici) nella
Sostanza è
la manifestazione del processo di trasformazione della componente
“materiale” in componente inFormAttiva, cioè
sostanza informatizzata.
Il
processo opposto può verificarsi come un aumento della densità della
Sostanza, della sua massa o come lo scaturire di un’organizzazione più
complessa; non appena la
Sostanza raggiunge una determinata densità, si
trasforma di nuovo in
Spirito
= InFormAzione = ciò che sta formandosi nella materia, dal pensiero.
L’UnVerso
è il particolare stato della materia concentratasi in determinati Punti
dell’INFINITO, per mezzo dello
SpiRito,
ovvero movimento dell'inFormAzione.
vedi: Sintesi
+
Definizione della parola AniMa
Ai livelli sottili del
Campo Psico Energetico Informato (CEIU) vi è
assenza di Sostanza/materia; ciò significa che i
“livelli sottili” corrispondono al
Punto matematico ed il
Punto tende
a trasformarsi in Infinito e l’InFinito di conseguenza nel Punto,
attraverso il movimento continuo dell’instabilità intrinseca
dell’Infinito, vai e vieni.....dentro fuori, in un amplesso infinito.
Quindi ogni Punto dell’Infinito contiene in germe le InFormAzioni, i
dati relativi al TUTTO, quindi: il Punto è l’InFinito in forma
manifesta e l’Infinito è il Punto in forma non ancora manifesta.
Siccome
l’INFINITO (anche
il Campo Informazionale - Tachionico) è l'insieme degli
INFINITI Punti od Enti
potenziali, Egli/Ente Infinito è Eternamente InStabile, cioè in
continuo Moto e per mezzo del movimento, modifica arrotolando lo
Spazio/Tempo attorno a Sé creando quindi in continuazione i Campi (CEI)
ed aggregando l’Energia derivante dal moto di Sé, forma la Sostanza
differenziandosi da Ella per la differenza dell’Informazione in essi (i
2 lati) contenuti: il Punto (singolare) con l’InFinita Informazione potenzialmente
contenuta e la Sostanza con la tendenza all’Infinita InFormAzione da
acquisire; quindi la Materia tende ad Informarsi verso l’INFINITO, cioè
si rende sempre più complessa e si InForma sempre più, per mezzo della
manifestazione e della continua mutazione del Campo (CEIU) verso
l'entropia negativa (Neghentropia = accumulo dell'informazione).
Il nostro
Universo
è in Continua manifestazione per mezzo del processo
“dialettico” di passaggio dell’Informazione in Sostanza
(e viceversa) e quindi
della Energia Informata che nei “Buchi Neri” e “Buchi Bianchi”,
cristallizza, cioè si rende più complessa, si materializza in sostanza
cioè materia, ovviamente utilizzando la deformazione del Campo (CEIU) in
quello dei buchi
neri/bianchi, ecco come per esempio, nascono le stelle.
La
“comparsa” delle stelle è la prova del processo dialettico fra
“Universo non Manifesto” ed “Universo Manifesto”; tutti i processi
della manifestazione dell’UniVerso seguono in modo identico questo
principio Duale e Binario; quando le differenze di informatizzazione fra i
2 principi divengono nulle, cioè si annulla la differenziazione fra il
Campo (Energia/in-formata,
senza forma)e la
Sostanza,
(la Forma) inizia una nuova tappa evolutiva e questi cicli si
ripetono all’Infinito; ecco dimostrata dialetticamente l’unità e
l’interazione perpetua ed inscindibile Energia/Mater-ia/Pensiero/mater-ia/in-form-azione/Energia
= sostanza pensante che crea altro pensiero per creare altra
sostanza pensante..........all'InFinito !
Considerazioni
FINALI
Ricordiamo che i religiosi
cristiani in genere affermano che "dio" è Onnipresente,
(definizione = Il
trovarsi o il potersi trovare in più luoghi nello stesso
momento - presenza reale e fisica in OGNI spazio-tempo,
attributo di "dio") ed Onniscente (definizione = Il sapere
tutto, spec. come attributo di "dio")... ma se ciò
è vero... significa che quel "dio" è dentro anche in Me, in Te, il Lui, in
Noi, in Voi, in Essi....
Cioè significa che il Vero ed
unico "dio"=
INFINITO (che è nei fatti
Spirito=in-Form-Azione)
ed è
presente realmente e
fisicamente nel
TUTTO ed il Tutto è
presente nell'Infinito
e quindi nel
VuotoQuantoMeccanico
!...ecco dove è ! e quindi anche nel
Buco Nero
che è al''interno di ogni
Atomo e
quindi anche i Te ed in me...fin negli
Atomi, ecc..., di ogni cosa manifestata, "creata" !
Quindi:
l'INFINITA' il vero ed UNICO "dio" ESISTE perché:
IO SONO, TU SEI, EGLI È, NOI SIAMO, VOI SIETE, ESSI
SONO; lo si VEDE in ME, in TE,
in LUI, in NOI, in VOI, negli ALTRI e nella NATURA.
Lo
si TOCCA in Me, in Te e nella Natura il Creato, nello stesso modo lo si
AMA, lo si GODE, lo si TOCCA, lo si penetra, lo si vede, lo si bacia, lo
si lecca, gli si dà da mangiare, gli si dà da bere, ecc...; potreste
sostituire questi Verbi con tutti gli altri verbi, in quanto come disse
uno scrittore del vangelo: il VERBO è "dio" (dal vangelo di Giov. cap. 1).
Per
poter entrare in Armonia con Se Stessi, con la Natura e gli altri cioè
con "dio", tutti i nostri VERBI le Azioni, dovrebbero assumere questa nuova
espressione nella realtà pratica:
L’Uomo è un "dio" Vivente (colui che vive), Creante (colui che crea),
Amante
(colui che ama), Toccante (colui che tocca), Godente (colui che gode),
ecc.
Ora
che conosciamo l’esatta etimologia della parola “"dio"” vediamo di
comportarci di conseguenza !
"AMATE "dio" (VOI STESSI, GLI ALTRI, GLI IDEALI VERI ed ASSOLUTI, la Natura e tutta
la Manifestazione, con le sue Finalità, gli Scopi Giusti)
SOPRA OGNI COSA
ed AMATE IL VOSTRO PROSSIMO COME VOI STESSI" (né più né meno, occorre
cioè avere rapporti con Giustizia, che portino Amore, cioè Ordine ed
Armonia), cosi recita la Bibbia...
In
parole diverse significa che si ama "dio" solamente attraverso gli altri ed
attraverso la Manifestazione, la Natura; se non si è nei Giusti rapporti
con se stessi, con gli altri o con la Natura, NON si può dire di “amare
"dio"”.
Bellissime
frasi che stanno ad indicare i traguardi da raggiungere per mezzo della
ricerca dell’ordine nei giusti rapporti fra noi ed il Creato; questi
scopi devono essere la nostra meta da raggiungere !
Amare
significa anche dare al prossimo la libertà di osservare la
Manifestazione dal “Suo Punto di Vista” in modo che tutti possano
Postulare, Considerare, Percepire, sempre più Perfettamente, con
Giustizia e con tutti gli altri Punti di Vista.
Ecco la
VERA ETICA per
ognuno di noi, seguire e praticare le
Leggi Cosmiche !
Ecco
il comportamento dell’Uomo/"dio" Incarnato,”Il Verbo si fa Carne e la Carne proclama il Verbo”,
cosi recita il vangelo di Giovanni nel nuovo testamento
della Bibbia !
Il
verbo (frutto del pensiero/Spirito), l’azione si materializza…si fa
carne/materia vivente
e pensante. - vedi:
J.E.
Charon (Lo Spirito questo sconosiuto)
A riconferma di ciò, ricordiamo che i 10 Comandamenti
della Bibbia (Esodo, cap. 20), iniziano con le prime due
parole IO SONO
....e finiscono con 3 parole...il tuo prossimo;
riflettete su questa considerazione, il corpo dell'InFinito
lo vediamo nel nostro prossimo (ciò che ci circonda) oltre
che in noi stessi !
Quindi
Tutto ciò che esiste, che Vive ed ha percezione
di Sé
potrebbero-dovrebbero divenire
simili all'INFINITA' per mezzo dell'AmOr Infinito, ......si
dovrebbero fare-costruire ad immagine e somiglianza Sua,
partecipando alla manifestazione (dell’Unione,
dell’Amore Giusto), quale corpo di manifestazione
dell'Infinito; inoltre
i vari soggetti che stanno percorrendo questa via,
dovrebbero comprendere che l'UNICO e VERO "dio"
= l'INFINITO,
NON ha
mediatori di Nessun tipo, né preti, né santi, né
madonne, né cristi, né altri che si possa
inventare, né farmaci, né medicinali ecc., ma
che l’Essere è, è Stato e Sarà, se egli
partecipa alla Manifestazione dell’AmOr
nell’UniVerso; siamo solamente NOI STESSI in
"dio"
e "dio" in Noi Stessi e nella Natura, la
Manifestazione dell’INFINITO.
“Fino
a
quando
gli
esseri umani non usciranno
per
Amore
della Conoscenza
dell’InFinità, da questo giro
vizioso di psico dipendenza dagli attuali schemi
mentali,
NON vi sarà evoluzione
del
pensiero, miglioramento
della
specie, né soluzione
ai
gravi problemi
che
l’affliggono”.
...questo e' il VERO
ed UNICO
messaggio cristico
e di ciò che questa parola indica; quindi la
parola "cristo" non è il cognome di
Gesù il nazareno !, ma è una funzione, un
comportamento determinato dall'azione
dell'unzione ottenuta con l'olio sacro (speciale) che il
cervello secreta quando l'Essere è in armonia/sintonia
con la legge Universale dell'AmOr....e
come dicono anche i religiosi cristiani occorre
imparare e praticare l'AmOr
cristico.
Quando
trapassiamo (moriamo)
l'AmOr
Infinito chiederà SOLAMENTE
questo ad ognuno di noi: "quanto
hai Amato, indipendentemente dal modo di
pensare religioso, filosofico, ateistico,
partitico, settario, ecc." ?...ecco l'unico
metro di giudizio esistente nell'INFINITA' !
Battetevi
quindi con ardore sociale per ottenere Salute
Vera, Giustizia Giusta, Lavoro
Onesto e questo per TUTTI.
Uscite
dallo stato di “Robot”, psico dipendenti
dalle varie idee religiose (babilonia)
o
schiavi degli stati (matrix), per
divenire esseri Spirituali, auto programmati che
vivono l'AmOr
Infinito.
Riassunto:
La realtà dimostrata è che purtroppo i religiosi di TUTTI
i tempi e di tutte le religioni (salvo rari casi), NON hanno
mai voluto e/o saputo, spiegare le semplici realtà della
ManiFestAzione e questo per mantenere nelle loro mani il potere
di controllo,
attraverso l'insegnamento del "mistero".....o
nel non saper spiegare la Verità, per gestire
coscienze e quindi portafoglio (decime, offerte,
tasse, ecc.)....
Poi sono arrivati i teologi che hanno immaginato ed
insegnato tutt’altro ed hanno condotto i loro adepti nel
nulla assoluto.
Quindi il “dio” dei religiosi, che non definiscono il loro
"dio" come INFINITO, NON esiste; perciò noi diciamo viva l'INFINITA'.
Traduzione: le religioni hanno inventato una falsa
i-deo-logia su "dio", quindi quegli i-dei (i-dee) sono quindi
FALSI; l'INFINITA' E', e quindi esiste e per percepirla
occorre solo Osservare il vero "dio", ovvero avere delle iDEE
(iDEO-logie) giuste che permettano semplicemente di
osservare, con il terzo occhio della "m-Ente", la ManiFestAzione degli iDEI, i VIV-ENTI (Entita' che Vivono =
coloro che
Sono) ManiFestati nell'UniVerso (Verso l'Uno) che
esiste nell'INFINITA' = i Viventi che hanno e sono una
parte di d'IO (INFINITO) essi stessi, infatti:
Io sono iDEO, tu sei iDea, egli è iDea, noi siamo iDei, Voi
siete iDei, Loro sono iDei.....
....anche nel vangelo dei cristiani,
Gesù il
nazareno afferma e solennemente dice ai farisei: "Voi siete dei e la scrittura
non può essere annullata"....
...ecco in sintesi ciò che affermiamo ed insegniamo:
l'In-form-azione crea
Materia
per mezzo dell'Energia,
la
Mater-Ia crea altro Spirito (InFormAzione) ed all'InFinito.....
La materia = Energia/inFormAzione; produce InFormAzione e l’informazione produce
mater-Ia = la vergine sacra (Mater-Ia) partorisce il figlio (il dato,
l'InFormAzione) in un continum senza fine......cioè all'InFinito
nell'INFINITA' di tutti gli
Universi possibili !
E' chiaro che spiegare tutti i
concetti in quattro parole, non è facile, ma il discorso
fatto è esattamente la "descrizione" della "filiera" sul
come la manifestazione dell'informazione (Spirito,
comprensibile per un Osservatore riflettente, che riflette
l'osservazione fatta)
diviene
informazione sensibile, quindi MaterIa, la quale a sua volta
per mezzo dell'Osservatore genera altro
Spirito (inFormAzione)
la quale diviene di nuovo materia, in un continum all'InFinito.
Questo e’ cio’ che avviene nei particolari, il meccanismo
della filiera gestita dal
Progetto di Vita, dallo Spirito
alla materia e da questa allo Spirito, quindi di nuovo
materia-Spirito...materia-Spirito=materiaSpirituale (sono
i due lati di UNA stessa medaglia) .....
Tutto cio' avviene per mezzo dell'Energia/In-Formata, emessa
dal
Vuotoquantomeccanico ed
attraverso i micro
buchi neri insiti in ogni
particella atomica e
subatomica sposta l'informazione contenuta ed insita
nell'Energia, che forma la materia in ogni possibile
dimensione spazio-temporale di questo
UniVerso e/o degli infiniti
Universi esistenti.
Nell’INFINITO,
essendo il “luogo” ove si manifestano
InFiniti Universi
(Multiverso) tutti diversi uno dall’altro, le particelle
Atomiche (di tutti i tipi, fino ai Tachioni)
hanno la possibilità di conoscerli tutti quanti e quindi di
viverli ad
ogni livello.
Dalla rivista “Scientific
American” (ediz. italiana Agosto/1997): “Le
equazioni della relatività di Einstein ammettono soluzioni compatibili
con l’esistenza di
Universi paralleli, fra i quali l’inFormAzione
fluisce attraverso cunicoli spazio/temporali”; è quindi plausibile
supporre che il nostro
Universo sia solo uno dei tanti Universi creatisi
da un substrato primordiale (gli antichi lo chiamavano Eter o Rete),
ognuno con caratteristiche fisiche diverse.
L’innovativa degli studi
einsteiniani è quella di ammettere la presenza di cunicoli
- Buchi neri,
chiamati in inglese “wormhole”, cioè di strutture a geometria non
semplicemente connessa e che formano “ponti” fra regioni diverse dello
stesso UniVerso o fra diversi
UniVersi; in quest’ultimo caso occorre che
si viaggi a velocità infinitamente superiore a quella della luce (a
velocità
Istantanea), quindi occorre per
poter passare in un altro Universo, divenire “Tachioni”, Takioni,
(parola che significa: ioni immortali con forza penetrante ed un punto di
vista): vedi
Archetipi
Autiut.
La
struttura microscopica dello spazio/tempo (cronotopo) è caratterizzata da
fluttuazioni quantistiche della sua geometria in strutture caratterizzate
da un intrico di cunicoli attraversabili attraverso i
buchi neri, che collegano porzioni dello
stesso Universo (spazio/tempo) o di
Universi paralleli; essi si manifestino
come ponti
attraverso i quali l’informazione a livello Atomico di tutti i livelli,
(subatomico, Fotonico, ecc.) può filtrare o passare ISTANTANEAMENTE da e per regioni diverse e
distanti dell’UniVerso; lo spazio/tempo assume quindi una struttura
spugnosa e permeabile quasi fossero vasi capillari nel tessuto strutturale
del mondo fisico dell’UniVerso”.
Armando Torno che ha scritto il libro "Quel che resta di
"dio" afferma: ...non esiste una via piu' sicura della
fede per giungere a "dio", ma la fede quando e' diversa od
addirittura contraria alla Ragione, NON sa, e quindi e' sempre
insicura di fronte alla Ragione. tenta di addomesticarla (come
nel cattolicesimo) o di neutralizzarla come nel protestantesimo,
ma finisce per suscitare la reazione contraria della ragione.....
Fino a quando l'uomo pensa al "dio" che è là (nei cieli ? quali
?) e lui di qua, sulla Terra, non pensa, né si riferisce al "dio"
come l'Assoluto, ma ne fa un Ente particolare, de-finito e quindi
finito, NON Infinito, non Omnipresente, ciò significa che quel
"dio" è un "dio"
fasullo.....
Anche
Giovanni della Croce dice la stessa cosa quando parla di
"divinizzazione dell'anima"; quindi
il cosiddetto impropriamente "dio", in verità l'INFINITO, parla, lo si vede,
tocca, ama, odia, attraverso il Vivente, Natura, Animali, Uomo,
UniVerso !
L'unica
modalità di pensare "dio", è pensarsi nell'INFINITO (in "dio"), essere
il punto di osservazione/azione di "egli/esso",
dando a questo termine il vero senso speculativo Universale che
gli compete: L'INFINITO = "dio"
e l'
IO SONO
siamo una SOLA COSA !
Quindi la logica conseguenza di questa semplice e meravigliosa
Verità è che NON abbiamo bisogno di "mediatori" di NESSUN
genere, né di pastori, preti, guru, rabbini, iman, psicologi,
ecc., o santi, madonne e/o
gesù
cristi, in quanto l'INFINITO
è in voi e voi siete in Lui/Esso; rendetevene consapevoli e vi
sentirete finalmente LIBERI dalle FALSITA' che vi hanno
inculcato anche e non solo con gli scritti "sacri" e/o le
Bibbie falsificate....lasciate che l'AmOr
sgorghi in voi e si evidenzi nelle vostre azioni e manifesterete
l'INFINITO anche qui sulla Terra, e sarete di esempio
anche agli altri famigliari e/o consimili.
Quindi alla luce di queste dimostrazioni, cari lettori
EVITATE di dire o scrivere la parola "dio" e SOSTITUITELA
con l'ineffabile parola
INFINITO !
PROMEMORIA:
Quando
trapassiamo (moriamo)
l'AmOr
Infinito chiedera' ad ognuno di noi: "quanto
hai Amato, indipendentemente dal modo di
pensare religioso, filosofico, ateistico,
partitico, settario, ecc." ?...ecco l'unico
metro di giudizio esistente nell'INFINITA'
!
Battetevi con ardore
sociale per ottenere Salute
Vera, Giustizia Giusta, Lavoro
Onesto e questo per TUTTI.
Uscite dallo
stato di “Robot”,
psico dipendenti dalle varie idee religiose o
schiavi degli stati (matrix),
per divenire esseri Spirituali, auto programmati che vivono l'AmOr
Infinito.
..."Ma quando "dio" tace, gli
si può far
dire OGNI COSA" !
(By Jean-Paul Sartre)
....Ma
quando parla, come anche in questo trattato,
..... zittisce
TUTTI !
L'uomo ha come compito iniziale di capire chi
è da dove viene e dove va...nell'INFINITA'....e per
arrivare a ciò fa esperienza vede, sente, tocca, ama, vive,
fino a quando comprende la verità su quelle domande, e da
allora PARTECIPA nel ed al
progetto Vita all'INFINITO....
che è l'atto di
Amore più grande che si possa concepire, questo è
l'UNICO scopo della Vita Terrestre.....manifestare
l'INFINITO nell'INFINITA' del tempo e dello spazio negli
infiniti
possibili Universi....e Tutto ciò è semplicemente
MERAVIGLIOSO, alla faccia di mediatori, santi, madonne, gesu
cristi, preti, pastori, guru, preti, iman...partiti, ecc. !
Ci siamo solo NOI e l'INFINITO che noi rappresentiamo nel
tempo presente e nel qui ora (consapevolmente o meno)....per
raggiungere quelle consapevolezze e per iniziare anche noi a
creare Universi nell'INFINITA' ! … fare altri ghirigori
intellettuali, sono solo degli schemi mentali, perdite di
tempo che generano divisioni fra gli uomini !
By Jean Paul Vanoli
con
AmOr
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E' uscito un nuovo libro dello scienziato
Stephen Hawking autore di diversi testi
scientifici sulle origini dell’Universo,
il più famoso dei quali “Dal Big Bang ai buchi neri” aveva
l’ambizione di spiegare che cosa accadesse prima del
Big Bang e
cioè prima di quella enorme esplosione che ha dato vita all’Universo.
Il libro però aveva lasciato la questione irrisolta non
riuscendo a fare luce ne' sugli istanti infinitesimali dal
momento dell’esplosione ne' tanto meno sugli istanti
precedenti.
La scienza ha ormai dato una spiegazione certa
sull’evoluzione dell’Universo dai pochi nanosecondi seguenti
al Big Bang fino ai giorni nostri, svelando i misteri sulla
nascita dell’Universo,
sulla formazione di stelle e pianeti sulla nascita delle
galassie fino ad arrivare alla
comparsa della
vita sulla terra e la successiva evoluzione che ha
portato alla comparsa di un essere intelligente come l’uomo.
Alla luce di queste nuove conoscenze, la teoria della
religione cristiana sulla creazione dell’Universo
appare sotto una luce diversa e cioè come una
rappresentazione allegorica e fantastica per spiegare un
fenomeno scientifico ancora non completamente dimostrabile
dalla scienza. Rimane ancora un punto oscuro che ancora una
volta ci potrebbe portare a considerare la presenza di una
entità superiore come "dio" (cristiano o non cristiano non ha
molta importanza).
Che cosa esisteva prima del Big Bang e tutta la materia che
ha dato origine all’Universo
fino alla vita, dal Big Bang in poi, da dove proveniva ? Una
questione ancora aperta sulla quale gli scienziati lavorano
ed investono: il famoso acceleratore di particelle del Cern
di Ginevra è stato realizzato proprio per scoprire l’origine
del Big Bang e spiegare che cosa è accaduto in quei primi
istanti dopo l’esplosione.
Senza una spiegazione scientifica alcuni scienziati
(Einstein stesso) sono portati a tornare alla presenza di un
"dio" che abbia creato la materia necessaria e abbia acceso la
miccia del Big Bang. Ora Hawking ha scritto un nuovo libro
che sta uscendo in questi giorni nel quale spiega la sua
rivoluzionaria teoria: “L’universo può essersi creato da se
e dal niente”.
Un’affermazione rivoluzionaria che scatenerà sicuramente le
reazioni e la rivolta di teologi e religiosi. Ma d’altra
parte se si accetta l’ipotesi della presenza di un’entità
superiore che si chiami "dio" o Universo fa forse differenza ?
La religione cristiana non da spiegazioni sulla presenza di
"dio", lui c’è e c’è sempre stato, più o meno quanto teorizza
Hawking nella sua opera: l’Universo c’è e si è creato dal
niente. Alla fine quindi questa nuova teoria potrebbe non
avere niente di sconvolgente.
E’ già stato dimostrato dalla
scienza che "dio", che l’uomo non può che rappresentare come
entità a sua immagine e somiglianza, non ha creato niente in
sette giorni e tanto meno ha dato vita all’essere umano da
un pungo di fango, ed allora questa entità superiore non
potrebbe essere l’Universo stesso ?
Sostanzialmente io credo di si, certo bisogna liberarsi da
millenni di storia nella quale l’uomo ha usato la religione
come strumento repressivo e di controllo delle masse, uno
strumento al quale bisogna credere per fede e non per
conoscenza.
E comunque la conclusione potrebbe alla fine essere sempre
la stessa: quando l’uomo non riesce a spiegare con gli
strumenti di cui dispone un qualche fenomeno, si ricorre al
sovrannaturale.
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Michio Kaku assicura di avere scoperto la prova
scientifica che "dio" esiste - 23/03/2014
Uno degli scienziati più rispettati dichiara di aver trovato
la prova dell’azione di una forza che ”governa tutto”. Il
noto Fisico teorico Michio Kaku ha affermato di aver creato
una teoria che potrebbe comprovare l’esistenza di
"dio".
L’informazione ha creato molto scalpore nella comunità
scientifica perché Kaku è considerato uno degli scienziati
più importanti dei nostri tempi , uno dei creatori e degli
sviluppatori della rivoluzionaria teoria delle stringhe ed
è quindi molto rispettato in tutto il mondo.
Per raggiungere le sue conclusioni, il fisico ha utilizzato
un “semi – radio primitivo di
tachioni” (particelle teoriche
che sono in grado di ”decollare” la materia dell’UniVerso o
il contatto di vuoto con lei, lasciando tutto libero dalle
influenze dell’universo intorno a loro), nuova tecnologia
creata nel 2005.
Anche se la tecnologia per raggiungere le vere particelle di
tachioni è ben lontano dall’essere una realtà, il semi-radio ha alcune proprietà di queste particelle teoriche, che
sono in grado di creare l’effetto del reale tachyon in una
scala subatomica.
Secondo Michio, viviamo in un ”Matrix”: “Sono arrivato alla
conclusione che ci troviamo in un mondo fatto di regole
create da un’intelligenza, non molto diverso del suo
videogioco preferito, ovviamente, più complesso e
impensabile.
Analizzando il comportamento della materia a scala
subatomica, colpiti dalle primitive tachioni semi-radio,
un piccolo punto nello spazio per la prima volta nella
storia, totalmente libero da ogni influenza dell’universo,
la materia, la forza o la legge, è percepito il caos
assoluto in forma inedita.
“Credetemi, tutto quello che fino a oggi abbiamo chiamato
"caso", non avrà alcun significato. Per me è chiaro che siamo
in un piano governato da
regole create e non determinate
dalle possibilità universali, "dio" è un gran matematico.” ha
detto lo scienziato.
“I cieli narrano la gloria di "dio", e il firmamento mostra
la sua opera”. (Salmo 19:01 )
Tratto da: evidenzaliena.it
UROBUROS: una delle varie
definizioni:
L'uroburos, il
serpente che si morde la coda, è il simbolo dell'INFINITO spaziale
e temporale.
L'uroburos, è anche il simbolo del paradosso logico... l'uroburos,
il serpente con la coda in bocca, è il prototipo del circolo
vizioso. Cos'è più "vizioso" del mordere sé stessi, con
l'idea presumibile di mangiar sé stessi. Il che è in fondo
impossibile. La mascella non può divorar la mascella, lo stomaco
non può digerire sé stesso...
una buona definizione del
paradosso...
By Wendy Doniger
O' Flaherty
l'anello ....che
"sposa", ovvero coniuga ed unisce il maschio con la
femmina......
(Yang e Ynn) = (Fm + Ff)
Il serpente circolare, inteso come
"drago originario" che si morde la coda, l'ouroboros
(ourà. "coda", boròs:
"divorante"), è un simbolo molto antico; es.: per
il pensiero tradizionale cinese il Drago ed il Serpente incarnano i
simboli del flusso e del riflusso esistenziale.
Sostiene G. Durand che l'ouroboros "è per la coscienza
mitica il grande simbolo del ciclo temporale". Figura femminile
e maschile (Ynn e Yang), fornisce "vita e morte = vita e morte
= vita e morte.....), "il serpente che si morde la coda -
secondo G. Bachelard - è la dialettica materiale della vita e della
morte, la morte che esce dalla vita e la vita che esce dalla morte,
non come i contrari della logica platonica, ma come una inversione
senza fine della materia di morte o della materia di vita"
Il "Serpente infinito" rappresenta un uroburos che si è
riunito con sé stesso. È caduto nel segno matematico dell'InFinito,
perche' studiandolo e finalmente conoscendolo lo ha riflettuto nello
specchio della materia...... cioe'
si e' reso simile a Lui di riflesso......ecco che il verbo si fa'
carne-materia e la materia-carne riflette generando lo Spirito =
Informazione che mantiene e crea l'InFinito !
"Conosci
te stesso e conoscerai gli dei...." = NOSCE TE IPSUM,
traduzione latina dell'iscrizione greca che compariva sul frontone
del celebre tempio di Delfi: GNOTHI SEAYTON, conosci te stesso
"Voi che volete conoscere la pietra, conoscete voi stessi e la
conoscerete".
Questa è l'affermazione della legge analogica che dà, in effetti,
la "chiave del mistero della Vita".
Questo e' il "mistero" dell'AB-BA (il "padre
generante").
Bibliografia per l'UROBUROS:
1) G. Durand, Le strutture antropologiche dell'immaginario,
Bari, Dedalo, 1972, p. 317.
2) G. Bachelard, in G. Durand, op. cit., p. 317.
3) G. Durand, op. cit., p. 319.
4) Fulcanelli, Le dimore
I vari significati-FUNZIONI
del nome "dio" = INFINITO
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