Il
tabernacolo nella
religione ebraica era un santuario
trasportabile, eretto nel deserto, che
accompagnava gli israeliti nel loro
vagare dopo l'esodo.
Viene descritto nel
libro dell'Esodo della
Bibbia ebraica.
I
Leviti che non avevano, ne' dovevano
avere nessuna proprieta', ne' altro tipo
di lavoro, avevano il compito di
occuparsene e venivano ricompensati
dalle altre tribu'. In epoca successiva
il Tabernacolo è stato
sostituito dal
Tempio.
Secondo il racconto della
Bibbia, il tabernacolo era
costituito originariamente
da una recinzione fatta da
teli; all'interno della
recinzione c'era una tenda
realizzata con pelle di
capra, di tasso e di montone,
dipinto di rosso che
facevano da copertura a
tutta la struttura. La tenda
nel suo interno era divisa
in due da un telo dove erano
raffigurati due
cherubini.
Questo telo creava cosi due
luoghi: il primo era
chiamato "Luogo Santo"; sia i
leviti che i
sacerdoti vi potevano
accedere per i vari servizi
ad essi dedicati. Il secondo
luogo era chiamato "Luogo
Santissimo"; ad esso si
accedeva attraverso il Luogo
Santo.
Nel Luogo Santissimo poteva
entrare solo il Sommo Sacerdote
prescelto una volta
all'anno.
Nel Luogo
Santissimo vi era l'Arca
dell'alleanza che era
fatta in legno ed era
ricoperta di oro e al suo
interno conteneva i
dieci comandamenti dati
a
Mosè, la verga di
Aronne fiorita e la
Manna. Il coperchio
dell'arca era costituito da
un basamento ai due estremi
del quale vi erano due
statue di
cherubini rivolti
uno contro l'altro con il
viso volto verso l'interno
dell'arca.
Secondo la fede
ebraica in questo
tabernacolo, così costruito
e composto,
si manifestava la presenza
di
"Dio".
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Significato simbolico
Spirituale
del
Tabernacolo o della
Chiesa
per i
cristiani
Il tabernacolo costituiva lo
"spazio" per spiegare ove si
identifica il "luogo" della presenza di
Dio nella comunità degli
uomini, in questo
specifico caso,
agli
Israeliti, ed era
costruito sul modello del
Santuario celeste avuto
in visione da Mosè quando era
sul
monte Sinai. Con la sua
costruzione in Terra si
sancì l'esistenza del Tempio
celeste, identificato con
l'angelo
Metatron e la
Merkavah, mentre nel
reame spirituale l'Arcangelo
Michele si ritiene
corrisponda simbologicamente
al
Sommo Sacerdote.
La sua
disposizione
grafico-spaziale, simboleggiava
nel suo schema geometrico, anche la creazione, la
struttura del
cosmo, la storia futura
del popolo d'Israele
fino all'età messianica, il
tempo del
"regno
dei cieli", fase
del
progetto
di Vita,
consapevolizzato nella Coscienza
degli uomini e finalmente
realizzato anche sulla
Terra fisiologica, per
il cambiamento di
etica degli umani, che
riusciranno a vivere in un
vero
Eden.
Entrando nei particolari dei
significati dei vari luoghi
(Cortile, Santo e
Santissimo)
ed oggetti (arredi presenti) del
e nel
Tabernacolo, possiamo
scoprire molte cose
importanti per il vivere di
ogni essere umano e
comprendere il
senso della vita.
Il popolo all'esterno del
Tabernacolo rappresenta le
varie innumerevoli ed
esistenti Entita'
Spirituali-energetiche
(in altre dimensioni od
Universi) in attesa di
penetrare ed entrare in
questa dimensione
spazio-temporale, ma
rappresenta anche la
comunita' Umana; tutti gli
israeliti potevano entrare
nel cortile e fare le loro
offerte, ma non tutti
potevano avvicinarsi al
Luogo Santo, solo i
Leviti pagati dal popolo
con la
decima, ed
i
Sacerdoti, che ricevendo
le offerte del popolo,
officiavano i vari tipi di
sacrifizi e gestivano
l'organizzazione delle feste
settimanali lo
Shabbath, le
feste annuali, oltre
alla
Pasqua, agli anni
Sabatici (anno in cui gli
antichi Ebrei, ogni sette,
si concedevano una pausa
lavorativa, condonando i
debiti e liberando gli
schiavi lavoratori) ed al
Giubileo.
I Leviti ed i Sacerdoti,
nella simbologia spirituale,
rappresentano gli uomini che
si avvicinano dedicando la
loro vita allo scoprire la
loro
vera dimensione:
l'involucro del divino, che
si manifesta nel luogo
santissimo....e l'adesione e la
partecipazione al
Progetto vita,
attraverso l'iniziazione
e l'illuminazione.
Il cortile con il suo
perimetro di
teli
di capra, montone e tasso,
rappresenta la fisicita' in
questa dimensione, cioe' il
corpo umano; ogni essere
"entra" dalla porta d'ingresso, che rappresentato
dalla
vagina e dal
pene nel corpo, per
prendere forma in un essere
fisiologico dotato di una
"tela" chiamata
pelle. Ed
ognuno entrando nel
Tabernacolo, portava la
sua "offerta" a seconda
delle sue possibilita' per
il sacrificio, questa
offerta e' l'offerta che
TUTTI donano alla
manifestazione con la loro
venuta a "sacrificarsi" a
vivere sul e nel terreno
delle
varie vite
reincarnandosi.
vedi
Albero delle Vite
All'interno del cortile, vi
si trovava l'altare
dei sacrifici (olocausti), che
simboleggia non solo il
vivere con sacrificio nelle
varie vite, ma anche il
sacrificarsi per il
Tabernacolo, cioe' per la "purezza"
del proprio corpo e quindi
cercare di aderire e
partecipare al
Progetto di Vita dell'Amore
verso la
manifestazione-creazione
e l'Infinita'; inoltre
il sacrificio del pane, erbe,
frutta, e/o degli animali (simboli
del
cibo degli umani)
significa anche che occorre
bruciare sull'altare della
purificazione il proprio
corpo (seguire le Leggi
della Natura in modo da
evitare le Trasgressioni
alle sue Leggi).
L'atto del bruciare le
offerte che noi facciamo al
nostro corpo (il
cibo di cui ci
nutriamo), e' il simbolo
anche dell'apparato
intestinale nel quale
luogo "bruciamo" i
cibi che introduciamo per
nutrirci, per mezzo della
"combustione", cioe' per mezzo dei
batteri, enzimi, ecc.
Questa trasformazione in
energia, ci permette di
aderire al
Progetto Vita.
Il fumo che veniva emanato
delle offerte posizionate
sull'altare dei sacrifici e che
usciva dal tabernacolo verso
il cielo, simboleggia la
fermentazione e la
putrefazione che deve uscire
dal corpo per stare bene in
salute perfetta, cosi come
le nostre continue
trasgressioni alle leggi
della Natura, specie quelle
alimentari.
- vedi:
Alimentazione +
Crudismo
Dopo e verso il Luogo Santo,
vi si trovava
il recipiente con l'acqua
per il lavaggio delle mani (l'aspersorio-lavatoio)
ove i
Leviti che
officiavano nel Tabernacolo,
si lavavano le mani ed i
piedi con le
abluzioni, anche dal
sangue degli animali
offerti; questi era
posizionato davanti
all'entrata del Luogo Santo.
Questo arredo rappresenta
simbolicamente nel corpo
umano, il sistema
purificatore ed emuntorio
difensivo di eliminazione
delle
tossine, (disintossicazione
per mezzo di: fegato,
reni,
polmoni, ecc.), che deve essere
sempre funzionale
nell'organismo, pena l'ammalamento
immediato, piu' o meno
intenso.
Ora entriamo con i nostri
simbolismi legati al corpo
umano, nel "luogo santo"
del Tabernacolo del popolo
ebraico nel deserto del
Sinai:
Il lembo di tenda, "velo", he divideva la parte esterna
dall'ingresso nel luogo
santo, rappresenta il
diaframma che divide la
parte "esterna" (ricordiamo
che l'apparato
digerente appartiene
all'esterno del corpo, solo
il
tubo digerente
appartiene, come la pelle in
zona aerobica, alla parte
anaerobica di
quest'ultima, mentre tutti
gli altri organi e cio' che
sta al di sopra del
diaframma fanno parte degli
organi "interni" al corpo.
In questo luogo vi erano
l'altare
dei profumi, una lampada ad
olio, la
menorah, e la
tavola sulla quale erano
posto i 12 pani di
proposizione.
L'altare dei profumi era di
legno d’acacia ricoperto
d’oro e misurava 0,46 m per
lato, in altezza 0,92 m; era
fornito di corni
inseparabili e di stanghe
per il trasporto, ed era
posto nel luogo santo di
fronte al "velo" di entrata.
Su di esso
Aaronne doveva offrire
profumi due volte al giorno.
Il
profumo simboleggia e
rappresenta in modo
appropriato la preghiera, i
desideri, le comunicazioni
che, come soave aroma,
salgono in alto verso il
cielo dello
Spirito, cose che ogni
soggetto aderente al
Progetto Vita deve fare
consapevolmente, ma che ogni
essere NON consapevole del
Progetto Vita, compie
comunque ogni giorno della
sua vita..
Il profumo era legato, in
medio oriente, assieme all'Assiria
ed alla
Mesopotamia,
indissolubilmente alla
antica civiltà egizia ed
in questa, serviva da
simbolo di "intermediazione",
comunicazione,
fra l’uomo e gli dei. Il
rito del profumo e’ nato nei
templi, ed è presente in
tutti i
rituali: purifica,
partecipa ad ogni
tappa
della vita umana, del
contatto con le divinità, ed
anche dei riti
d’imbalsamazione dei
defunti.
La
Menorah
fu fatta costruire da Mosè,
sulla base delle indicazioni
ricevute sul monte
Sinai.
La genesi della bibbia
descrive la Menorah come
segue:
“Farai un candelabro di
oro puro; il candelabro, il
suo piede e il suo fusto
saranno lavorati al
martello, i suoi calici, i
suoi boccioli e i suoi fiori
saranno tutti d’un pezzo con
esso. Sei bracci usciranno
dai suoi lati, tre bracci
del candelabro da un lato e
tre bracci dal secondo lato.
Tre calici in forma di fior
di mandorlo con i loro
boccioli e i loro fiori: un
bocciolo sotto due bracci
che escono da esso, un
bocciolo sotto due altri
bracci che escono da esso
così per i sei bracci
uscenti dal candelabro. I
suoi boccioli e i suoi
bracci saranno tutti d’un
solo pezzo con esso, il
tutto d’un solo pezzo di oro
puro lavorato al martello.
Farai anche le sue lampade
in numero di sette. Si
metteranno le lampade in
alto, in modo ch’esso faccia
luce sul davanti. I suoi
smoccolatori e i suoi
piattelli saranno di oro
puro. Di un talento di oro
puro lo si farà, esso e
tutti questi utensili.
Guarda ed esegui secondo il
modello che ti è stato
mostrato sul monte.”
La menorah (vedi anche questo
PDF tratto da:
memphismisraim.it)
era quindi una lampada ad olio,
fatta di oro, formata da 7
braccia ed aveva 22
rigonfiamenti ripartiti sui
vari bracci, piu' quelli
esistenti sul tronco del basamento centrale. Esso emanava
luce
e era mantenuto acceso
giorno e notte tutto l'anno
e per tutto il tempo della
durata del tabernacolo.
Da un punto di vista tecnico
questo candelabro era stato
manufatto in linea con le
più elevate capacità
tecnologiche, l’olio
bruciato nelle sette
lampade, non era versato
direttamente in ciascuna
lampada, ma in un grande
bacino, situato nella base
del candelabro.
Da quel bacino, l’olio
saliva per mezzo di stoppini
attraverso il tronco e lungo
i rami sino alle lampade. La
legge fisica della
capillarità era stata
applicata con enorme
perizia.
La Menorah è il simbolo della luce spirituale = la vera informazione, il seme principe della Vita in senso lato.
Esaminiamo i suoi vari aspetti simbolici rispetto al corpo umano:
La lampada rappresenta i 7 livelli di In-Form-Azione/contenitori/strati o segmenti energetici (chakra)del corpo umano - vedi: Settimo senso - Esso emana Luce = energia composta da 7 colori visibili se essa viene scomposta (vedi colori dell'Iride visibili se scomposti da un prisma o visibili nell'arcobaleno prodotto dalle goccioline dell'acqua nel cielo, dopo un temporale) , oltre al calore, che e' rappresentato dal calore corporeo che l'energia che e' portata dal "cortile", cioe' dall'olio portato da fuori il luogo santo, emana in esso.
La luce e' l'energia che il
corpo umano emana e produce
in vita
alimentandosi con i
cibi sani, solidi e
liquidi ed i
cibi
spirituali, le
in-form-azioni (cio' che si
sta' formando).
La luce e quindi
l'in-form-azione, il seme
della Vita, si trasferisce
da un soggetto all'altro,
attraverso il linguaggio
(del corpo - conscio ed
inconscio e per mezzo di
quello linguistico che
divenne nel corso dei tempi
per l'uomo, la base
dell'alfabeto - esso e'
simboleggiato dai 22
rigonfiamenti della menorah,
che corrispondono alle 22
lettere dell'alfabeto
Fenicio = Ebraico Antico =
Samaritano).
vedi anche:
La Menorah ed i suoi
simbolismi
L'olio e' il simbolo del
sacro
pensiero che deve essere
bruciato per alimentare la
luce benefica del candelabro
ad olio, cioe' nel
tabernacolo=corpo umano lo
scopo di esso, e' far
brillare la
luce=informazione del
pensiero benefico, sacro,
perfetto, cioe' occorre
essere di esempio per
illuminare i Viventi e per
fare cio', occorre che
questo
pensiero=luce=informazione
sia simile a quello emanato
dalla shekinah che brillava
fra i 2 cherubini dell'arca
nel luogo santissimo.
I 10 punti nodali della
menorah, costruita secondo i
dettami di
Mose', rappresentano
anche l'albero
delle Vite, cioe' i
corpi utilizzati nelle varie
reincarnazioni, con
tutti i 10 aspetti
dell'essere che deve
rappresentare il
divino
nell'Umanita'.
La Menorah rappresenta la
scintilla divina, la
luce della potenza del
Divino che illumina il
mondo ela Manifestazione:
questa luce, che è presente
in ciascun essere umano
(maschio e femmina), secondo
la
Cabala, e che
rappresenta l'Uomo come un
essere divino, ma che nella
realta' e' semplicemente
addormentato (incosciente)
della propria divinita',
fino a quando accende il
candelabro, cioe' fino a
quando non si rende
consapevole della propria
divinita', manifestano la
luce del pensiero puro,
sacro, perfetto.
Il significato di queste
parole diviene chiaro se lo
si accosta alle concezioni
orientali che affermano come
lungo la colonna vertebrale
si sviluppino i sette
chakra cari anche all'Induismo
ed al
Buddhismo: si tratta in
questi casi di centri di
energia, per la precisione
di vortici invisibili che
sono in grado di ricevere e
trasmettere, secondo schemi
fisico-matematici, l'energia
proveniente
dalle stelle o quella
elettromagnetica del campo
magnetico terrestre
all'interno dell'organismo.
La Menorah, in quest'ottica,
rappresenta quindi il
raggiungimento dell'apice
dell'energia anche
spirituale, poiché quando
tutti i chakra sono stati
caricati magneticamente,
allora l'Uomo sarà l'esempio
vivente del divino (un
concetto assai simile all'illuminazione
per far secretare dal nostro
cervello il
Cristos
e divenire Luce ed esempio
in mezzo all'umanita').
Un messaggio quindi di
speranza, la Menorah
rappresenta un invito a
crescere spiritualmente e ad
"accendere" tutti i nostri
centri energetici, in modo
da allontanarci sempre più
dalla materialità-malvagita'
e sperimentare l'unione col
divino, per essere di
esempio agli altri, il
nostro prossimo.
Anche il vangelo dei
cristiani, ci dice che
Gesù, riferi questa
frase: ....È la "luce del
mondo; chi segue me non
camminerà nelle tenebre, ma
avrà la luce della vita"
(Gv. 8, 12) e "Mentre
avete la luce credete nella
luce, per diventare figli
della luce." (Gv. 12,36)
La luce fisica sarà
integrata e superata dalla
luce spirituale: "Non vi
sarà più notte (simbolo del
dolore) e non avranno più
bisogno di lampada, né di
luce di sole, perché il
Signore Dio li illuminerà e
regneranno nei secoli dei
secoli." (Ap. 22,5)
La tavola dei 12 pani
La tavola dei pani
dell'offerta, uno degli
strumenti che si trovavano
dentro il tabernacolo, era
fatta di legno di acacia, ed
era rivestita di oro puro.
Misurava due cubiti (90 cm :
3 piedi) di lunghezza, un
cubito e mezzo (67,5 cm :
2.2 piedi) di altezza, e un
cubito (45 cm : 1,5 piedi)
di larghezza. Sulla tavola
dei pani dell'offerta erano
sempre poste 12 forme di
pane, e questo pane poteva
essere mangiato solo dai
sacerdoti (Levitico 24:5-9).
Tra le caratteristiche della
tavola dei pani dell'offerta
ci sono: essa aveva una
cornice di un palmo tutto
intorno; un bordo d'oro era
posto tutto intorno a questa
cornice; quattro anelli
d'oro erano posti sui
quattro angoli; e gli anelli
mantenevano le stanghe di
legno di acacia rivestito
d'oro che erano usate per
trasportare la tavola. Anche
gli utensili sulla tavola -
i suoi piatti, coppe,
anfore, e tazze per versare
- erano fatti d'oro.
Esodo 37:11-12 riferisce:
"La rivestì d'oro puro,
dentro e fuori. Le fece
intorno un bordo d'oro. Le
fece attorno una cornice di
un palmo e un bordo d'oro
per la cornice."
La “tavola dei pani della
presentazione” era cosi
chiamata perché sopra,
venivano disposti dodici
pani in due file da sei. I
sacerdoti dovevano
prepararli senza usare
lievito e sostituirli ogni
sabato; e i vecchi venivano
consumati dai sacerdoti nel
Luogo Santo (Levitico
24:5-9).
Poiché solo i sacerdoti
potevano mangiare il pane
che era posto sulla tavola
dei pani dell'offerta, così
noi dobbiamo diventare
sacerdoti, cioe’ coloro che
possono mangiare questo pane
spirituale, simboleggiato
dal pane fisico, cioe’
ricercare la verita’, che
sta nella in-form-azione
giusta. Solo coloro che si
sono salvati dalla
disinformazione, si nutrono
del pane spirituale della
verita’ potranno continuare
l’ascesa verso l’arca e la
shekinah.
Gli antichi insegnavano che
il pane è l’alimento
essenziale per l’uomo e che
esso rappresenta il prodotto
che “esce” dalla terra.
Questo deve ricordarci che
l’uomo ha la responsabilità
del mantenere e lavorare la
terra affinche’ ella gli dia
da mangiare.
Se ci occupiamo della terra,
se la lavoriamo, se
piantiamo a suo tempo,
seguendo le leggi naturali,
a suo tempo raccoglieremo i
frutti ch essa ci da.
Cosa vediamo al contrario
oggi ? Da un lato uomini
che accumuliamo i lingotti
d’oro nelle banche e
verificano tutti i giorni,
di generazione in
generazione, che non ne
manchino mai. Dall’altro
vediamo altri uomini, donne
e bambini che muoiono di
fame, perche’ la ricchezza
non e’ stata distribuita, ma
accumulata in modo abnorme
in mano a pochissime mani, e
lo hanno fatto sfruttando i
loro simili….
In quest’ultimo caso,
moltissimi si rivoltano
contro "Dio", chiedendosi come
possa permettere una cosa
simile.
In questo caso Dio
risponderebbe: “questa Terra
e’ stata creata anche per
voi, ne avete la gestione e
potete usufruirne. Se
osservate le leggi naturali,
tutti vivranno bene avendo
il pane necessario alla vita
sana e quindi in una pace
fraterna; avete il libero
arbitrio e potete scegliere
di non seguire queste
semplici leggi, ma ne
subirete le conseguenze”.
Solo i sacerdoti avevano
diritto di mangiare il pane
della presentazione,
infatti, tutti quelli fuori
del Tabernacolo, i leviti
inclusi, non potevano
neanche vedere il tavolo
all’interno.
Quel pane fisico che gli
uomini mangiano non ha un
valore eterno, serve per
nutrire la carne che un
giorno tornera’ polvere, ma
il pane spirituale del Regno
è pane (l’informazione Vera)
che nutre l’uomo
interiore che è dentro di
noi (lo
Spirito); quell’uomo
dentro di noi puo' vivere
all’Infinito.
Come l’uomo esteriore e’
fatto di carne e sangue,
l’uomo interiore riceve i
cibi spirituali, le
informazioni che debbono
essere sacre, cioe’ le piu'
vere possibili.
Spiritualmente mangiamo ciò
che riceviamo dal’esterno e
da cio’ che emaniamo
spiritualmente con il nostro
pensiero=linguaggio.
Il pane era fatto senza
lievito, e questo è il
simbolo della parola pura
senza le “credenze” né le
bugie.
Questa comunione del
mangiare il pane spirituale,
cioè ci porta piano piano
alla presenza di
"Dio"
in noi, rappresentato dalla
shekinah (energia luminosa,
vedi sopra).