CAFFE
(Coffea arabica Rubiacee) Originaria dellAbissinia, Eritrea,
si è acclimatata in Arabia, Africa tropicale e Brasile, fu introdotta in Europa e
precisamente in Francia sotto il re Luigi XIV.
Il contenuto come tutti i prodotti agricoli varia a seconda del tipo di terreno di
coltura ed a quale latitudine viene coltivato.
Contiene quando è crudo, protidi, (8-14%), lipidi (12-14%), glucidi (6%), minerali
(4-5%), magnesio, potassio, acido fosforico, manganese, rame, zinco, rubidio, fluoro,
iodio; vitamine PP (16-26); caffeina, trigonellina.
La torrefazione aggiunge acido oleico, caprico, linoleico, palmitico ed un elemento
tossico complesso: la caffeo tossina (0,007). La bevanda caffè non contiene lipidi e
rimangono solo tracce di glucidi e protidi, oligo elementi (minerali), la vitamina PP e
caffeina 110 mg x cm3.
Indicato nelle fatiche muscolari ed intellettuali.
Ottimo
per fare i Clisteri (salvo per i malati di problemi
cardiaci), vedi Idrocolon
terapia
CAJEPUT (Malaleuca leucadenron,
Mirtacee) (Malaleuca leucadenron,
Mirtacee) (Malaleuca leucadenron,
Mirtacee) (Malaleuca leucadenron,
Mirtacee)
Albero diffuso in Filippine, Molucche e Malesia. E unessenza distillata
dalle foglie e dai germogli.
Proprietà: vermifughe, antispasmodiche, antinevralgiche, antisettiche.
Utile in: Enteriti, parassitosi, coliti, cistiti, uretriti, laringiti, faringiti,
affezioni di tutte le vie respiratorie, asma, spasmi gastrici, vomuti, mestrui dolorosi,
gotta, reumatismi, epilessia, isteria.
Uso esterno: Laringite cronica, nevralgie dentarie, reumatiche, piaghe, dermatosi.
CALAMO AROMATICO (Acorus Calamus
L.) Rizoma,
Radici.
Pianta acquatica originaria dell'Asia, molto
diffusa in tutta Europa, comune nei luoghi paludosi
e' dotata di rizoma profumato dal quale si sviluppano
lunghe foglie verdi lineari a foggia di spada e uno
scapo florale che all'apice reca una spiga composta da
piccolissimi fiori giallo verdastri fittamente
appressati. La fioritura avviene dalla fine primavera
all'estate. La pianta può raggiungere il metro e mezzo
d'altezza.
Si utilizza il rizoma, il quale può avere un
diametro anche di due centimetri. La raccolta si
effettua agli inizi della stagione autunnale. La radice
viene pelata, tagliata a fette e fatta essiccare. La
conservazione non è delle più facili in quanto il rizoma
può essere infestato da vermi.
Usato in dosi elevate il rizoma fresco provoca il
vomito.
È utilizzato, principalmente in India, per la terapia di
numerose malattie. L'olio essenziale estratto dalle
radici causa il cancro nei ratti.
Contiene
parecchi principi attivi:
Asarone, Beta-asarone,
Camfene, Cariofene, Eugenolo, Olii volatili, Pinene,
amari, tannini, amidi, aldeidi, oltre ad un olio
essenziale che ha proprietà anticonvulsive. La radice
viene impiegata come digestivo, carminativo e diuretico.
Per uso interno può essere utilizzata sotto forma di
decotto, infuso polvere e macerato nei casi di
inappetenza problemi digestivi e diaree. Per uso esterno
si può utilizzare l'infuso per effettuare gargarismi
contro le angine e per bagni e semicupi nella cura del
rachitismo.
Facilita l'espulsione dei gas dall'apparato intestinale;
Agisce sul sistema nervoso centrale inducendo stati
depressivi; Causa allucinazioni.
Diuretico, lassativo, provoca il vomito se occorre. Ha una azione sedativa ed
analgesica.
E utilizzato negli stati febbrili continui ed intermittenti, nelle malattie
nervose tipo: epilessie, isterismo, nevrastenie,
forme dispeptiche, gotta.
Il calamo aromatico non
trova impiego in cucina anche se dalla radice si estrae
un olio aromatico che viene utilizzato sia per scopi
alimentari che in cosmesi. Un tempo il rizoma veniva
utilizzato per aromatizzare la birra. Il suo aroma
benche' di sapore amaro, ricorda vagamente quello del
mandarino.
CALENDULA (Calendula Officinalis
L.) Fiori
Ottimo regolatore del ciclo mestruale ed attenua i dolori delle stesse. Ha azioni
depurative e anti spasmodiche.
E ottimo cicatrizzante, utile nellitterizia e
nei disturbi epatici. Aiuta il deflusso della bile e provoca sudorazione. Disinfettante,
utile nella varicella.
Usata
come impacco, è nota per accelerare la guarigione delle
ferite. Ma quello che fa sulla pelle, lo fa sulla mucosa
digestiva. Riduce l'infiammazione dell'intestino e tutte
le ulcere dalla bocca al colon, attraverso lo stomaco e
il duodeno (prima parte dell'intestino tenue).
Ecco come coltivare in modo biologico naturale la
calendula
https://happydiyhome.com/how-to-grow-pot-marigold/
CAMOMILLA
ROMANA (Anthemis Nobilis L.) Fiori e
Foglie
Utile in: nelle ulcere, dentizione dolorosa dei bambini, digestioni difficili, nel
meteorismo, nelle gastriti acute, anti spasmodico, antinevralgico serve a calmare i crampi
addominali, antibatterico, tonico, aperitivo,
stimolante gastrico, vermifugo, febbrifugo. Ottima per i clisteri.
Regolatore del flusso mestruale, utile nel caso di turbe nervose. Antiflogistico
gastro intestinale, combatte le contrazioni ed il raffreddamento dello stomaco; azione
anti allergica e riparatrice dei tessuti dello stesso.
Uso esterno: infiammazioni oftalmiche (occhi), dermatosi, piaghe, scottature,
eczema, pruriti, dolori reumatici e gottosi.
CANAPA Acquatica
(Eupatorio Cannabinum) Erba
Lassativo, stimola la digestione, diuretico
CANAPA (Cannabis
sativa) Pianta
Pianta utilizzata da tempi remoti anche in Medicina Naturale. La data più antica
conosciuta è il 2737 prima dellEra Volgare. Ha proprietà terapeutiche (un
centinaio) di cui si è voluto far perdere, per ovvie ragioni (poter vendere i farmaci),
tutte le indicazioni, con la scusa che essa è una che (se utilizzata attraverso il fumo)
provoca stati alterati di coscienza e diviene una droga procurando psico dipendenza.
Si conoscono meglio le indicazioni terapeutiche pianta (utilizzata nella sua forma
naturale) di questa pianta, che nessun altro farmaco; nessuna morte è stata segnalata nei
millenni di utilizzo, mentre per gli utilizzatori dei farmaci ogni giorno ne muore qualche
duno; è molto utile per diminuire fortemente le pressioni intra oculari e ciò
senza effetti collaterali; è utile nelle affezioni alle vie respiratorie e sopra tutto
nellasma e nelle bronchiti anche dei bambini;
E anche il medicamento più esperimentato, da migliaia di anni; ha notevoli proprietà
espettoranti, dilata i bronchi e permette di eliminare alcune effetti del fumo; utile per
lepilessia, il cancro glaucoma, la sclerosi a placche; potrebbe
facilmente sostituire il 70% dei farmaci oggi in commercio; è utilissima per i malati
terminali per aiutarli a morire più serenamente.
Una sua variante viene utilizzata per tessere vestiti, panni, tessuti, scarpe, ecc.
Pronta
la marijuana "innocua"
I
ricercatori Usa creano nuovi farmaci basati sull’erba, ma senza gli
effetti della droga
NEW YORK — Sta per
nascere lo spinello «innocuo», a base di marijuana
ma senza le proprietà allucinogene della foglia a
cinque punte: l’annuncio viene dato dal "Wall Street Journal", che fa il punto sulla ricerca medica
legata alla cannabis. Ormai sembra accertato, e la conferma viene anche
dall’accademia americana delle scienze, che la marijuana è molto utile
per curare la nausea, ovviare alla perdita di appetito degli ammalati di
Aids e superare alcune crisi legate alla chemioterapia. Ma l’uso
medicinale delle canne non ha ancora sfondato: governi e parlamenti
credono che sia un imbroglio e non si fanno convincere troppo facilmente.
Di qui il tentativo, non più solo di scienziati isolati, ma ormai anche
delle grandi industrie farmaceutiche, tipo Pfizer o Novartis, di trovare
un tipo di marijuana depurato dalle proprietà trasgressive. «Un
antidolorifico che non dà piacere», secondo il «Wall Street Journal»,
che presenta una carrellata di vari metodi tentati per la «depurazione»
della foglia proibita e per la sua somministrazione.
Il vero problema, spiega il quotidiano, è come eliminare o attenuare il
Thc, che è la sostanza più psicoattiva della cannabis, lasciando le
altre sessanta che potrebbero avere effetti molto benefici.
Per la somministrazione della marijuana medica si ipotizzano vari sistemi,
come quello dei cerotti, già usati per il mal di macchina o per smettere
di fumare, o quello delle iniezioni epidurali.
La GW corporation, una industria britannica che ha avuto il permesso dal
governo di Sua Maestà di coltivare 50mila piante, producendo 15
tonnellate all’anno di marijuana per ricerca scientifica, ha messo a
punto una sorta di macchinetta grande come un cellulare, che serve a
iniettare a intervalli regolari un antidolorifico nonallucinogeno.
La
macchinetta non permette di superare la dose massima giornaliere di
liquido.
Un altro, insolito sistema è stato scoperto da Mahmoud Sohly.
Con la stessa gestualità solenne di un sacerdote che mostra l’ostia
sacra ai fedeli, Sohly alza lentamente le braccia e presenta il frutto di
dieci anni di ricerca scientifica all’università del Mississippi.
Che cosa nasconde il professore tra le dita ? "E’ una supposta
rivoluzionaria alla marijuana, spiega ai giornalisti increduli. «d è
un nuovo modo per beneficiare delle proprietà terapeutiche della
cannabis, senza risentire degli effetti allucinogeni della pianta".
(ar.zam.)
CANESTRO
Erba calmante, fiori e foglie, antisettico, cicatrizzante, calmante,
anti infiammatorio, decongestionante, calma ansia, depressione ed è utile nelle insonnie.
CANNA da ZUCCHERO
(Saccharum officinarum)
Proveniene
dall'America centrale, in particolare a Cuba e nella
zona caraibica. Si utilizza l’involucro ceroso che
riveste i fusti della canna da zucchero.
Contenuto: I policosanoli sono una miscela di alcooli
alifatici primari ad alto peso molecolare isolati dalla
canna da zucchero
La canna da zucchero contiene i policosanoli, una
miscela di alcooli alifatici primari isolati dal
Saccharum officinarum (Canna da zucchero), il cui
componente principale è rappresentato dall’octacosanolo.
Altri componenti rilevanti sono il triacontanolo, il
dotriacontanolo e il tetracontanolo.
Si consiglia
l’estratto secco titolato in policosanoli espressi come
octacosanolo min. 60%. La sua dose media è di 10-20 mg
al giorno in una o due dosi giornaliere, da assumere
preferibilmente a stomaco vuoto.
Proprieta’: anticolesterolo, antiaggregante piastrinico,
atisclerotica. I policosanoli, contenuti nella canna da
zucchero, riducono il colesterolo totale il colesterolo
LDL (cosiddetto cattivo) e aumentano il colesterolo HDL
(cosiddetto buono). Una dose giornaliera di 10 mg di
policosanoli ha un'elevata efficacia nella riduzione del
colesterolo totale con una tollerabilità migliore se
paragonata alla cura con le simvastatine. I policosanoli
hanno inoltre una buona azione antiaggregante
piastrinica, assai vicina a quella dell’acido
acetilsalicilico. Aiuta a combattere lo sviluppo delle
placche aterosclerotiche nei vasi sanguigni.
Si è visto che i policosanoli inibiscono
anche in modo significativo la generazione dei dieni
coniugati e della malondialdeide, sostanze che si
formano quando l’organismo viene aggredito dai radicali
liberi; i policosanoli quindi inibiscono in modo
significativo l’ossidazione del colesterolo LDL
nell’uomo da parte dei radicali liberi, e questa
ossidazione è proprio il fattore scatenante della
progressione della malattia
aterosclerotica .
Uno dei
principali fattori di
rischio cardiovascolare è notoriamente un livello di
colesterolo più elevato della norma. Oggi si ritiene che
i valori di colesterolo totale non debbano superare i
210 mg/dl, quelli di colesterolo LDL (quello cosiddetto
cattivo) i 130 mg/dl, mentre quelli di colesterolo HDL
(quello cosiddetto buono) devono essere superiori a 40
mg/dl.
Studi clinici ed epidemiologici hanno dimostrato che
valori eccessivi di colesterolo totale e di colesterolo
LDL sono direttamente correlati con l’incidenza di
malattie cardiovascolari, particolarmente di
cardiopatie
coronariche.
Le prime prove di questa correlazione
sono emerse da un celebre studio a lungo termine,
condotto su oltre 5.000 abitanti di Framingham
(Massachusetts, USA). Questo ha dimostrato che ogni
punto di aumento percentuale del colesterolo è associato
a un aumento del 2-3% nell’ incidenza di queste
cardiopatie.
Il meccanismo d’azione dei policosanoli consiste
nell’inibizione della sintesi dell’enzima HMG-CoA
reduttasi. Questo
enzima regola un passaggio chiave nella biosintesi
del colesterolo, trasformando il
3-idrossi-3-metilglutaril Coenzima A (un precursore del
colesterolo) in mevalonato (un altro precursore del
colesterolo). Siccome mediamente il 70% del colesterolo
è fabbricato dal nostro organismo, l’inibizione della
sintesi del colesterolo in particolare a livello della
HMG-CoA reduttasi risulta una delle vie più efficaci per
abbassare i livelli plasmatici di colesterolo (15-16).
Diversi studi clinici nell’uomo fatti sinora indicano
che i policosanoli, a dosi comprese tra 10 e 20 mg al
giorno, riducono il colesterolo totale tra il 17 e il
21%, il colesterolo LDL (quello cosiddetto cattivo) tra
il 21 e il 29% e aumentano il colesterolo HDL (quello
cosiddetto buono) tra l’8 e il 15% in pazienti con
ipercolesterolemia endogena su base familiare.
Sono stati pubblicati anche alcuni studi clinici fatti
su pazienti con ipercolesterolemia endogena e
diabete mellito.
Anche in questo caso i policosanoli hanno ridotto in
modo molto evidente il colesterolo totale, il
colesterolo LDL e i trigliceridi e hanno aumentato il
colesterolo HDL, senza influenzare in modo apprezzabile
la glicemia. In questi pazienti i policosanoli hanno
causato anche una lieve ma significativa riduzione della
pressione arteriosa (2-3-4-5). Sono stati anche
pubblicati studi clinici fatti con policosanoli estratti
dal germe di grano o dal riso rosso in pazienti con
ipercolesterolemia endogena. Si è visto che la riduzione
del colesterolo totale, del colesterolo LDL e dei
trigliceridi era molto meno marcata rispetto a quella
ottenibile con i policosanoli da canna da zucchero, e
così pure per quanto riguarda l’aumento del colesterolo
HDL.
Questi studi dimostrano che solo i policosanoli da canna
da zucchero possiedono un’efficacia ottimale sul
colesterolo (17). Una dose giornaliera di 10 mg. di
policosanoli ha la stessa efficacia di riduzione del
colesterolo totale e di quello LDL di una pari dose di
simvastatina o di pravastatina (sono farmaci chiamati
statine, che sono i più potenti riduttori oggi
conosciuti del colesterolo), con una tollerabilità
migliore
Questi studi hanno anche dimostrato che l’aumento del
colesterolo HDL era superiore al 10% per i policosanoli
cubani e del 4-5% per la simvastatina e per la
pravastatina. Si è anche notato che un certo numero di
pazienti che prendevano la simvastatina o la
pravastatina avevano un aumento significativo delle
transaminasi (enzimi che indicano la funzionalità del
fegato), che invece non si osservava nei pazienti
trattati coi policosanoli (6).
L’efficacia dei policosanoli sul metabolismo lipidico è
moderatamente inferiore a quella dell’atorvastatina
(un‘altra statina ancora più potente delle precedenti)
quando le due sostanze erano usate allo stesso dosaggio
(10 mg), ma la loro tollerabilità è migliore (7).
Altri studi hanno dimostrato che i policosanoli hanno
una buona azione antiaggregante piastrinica, assai
vicina a quella dell’acido acetilsalicilico alla dose di
100 mg al giorno.
Questi studi dimostrano anche che la combinazione tra i
policosanoli e l’acido acetilsalicico è più efficace di
quest’ultimo da solo nel ridurre l’aggregazione
piastrinica. E’ noto che la riduzione dell’aggregazione
piastrinica aiuta molto a combattere lo sviluppo delle
placche aterosclerotiche nei vasi sanguigni (8-9).
Si
è visto che i policosanoli inibiscono anche in modo
significativo la generazione dei dieni coniugati e della
malondialdeide, sostanze che si formano quando
l’organismo viene aggredito dai radicali liberi. Questi
risultati indicano che i policosanoli inibiscono in modo
significativo l’ossidazione del colesterolo LDL
nell’uomo da parte dei radicali liberi, e questa
ossidazione è proprio il fattore scatenante della
progressione della malattia aterosclerotica (10).
Non sono stati evidenziati effetti tossici negli animali
anche a dosi molto elevate di policosanoli (come 620
volte la dose massima raccomandata) (11-14).
In tutti gli studi clinici pubblicati sinora i
policosanoli non hanno causato l’insorgenza di effetti
avversi fastidiosi e/o pericolosi. Sono molto ben
tollerati, come dimostrano almeno due studi a lungo
termine con dosaggi pieni di queste sostanze (1,18).
L’ottima tollerabilità è stata confermata anche in uno
studio di post marketing surveillance su 2252 pazienti
anziani della durata da 6 a 36 mesi (18).
Prudenzialmente se ne sconsiglia l’uso in gravidanza e
durante l’allattamento.
1) Canetti M et al. A two-year study on the efficacy and
tolerability of policosanol in patients with type II
hyperlipoproteinaemia. Int J Clin Pharmacol Res
15(4):159-65, 1995.
2) Mas R et al. Effects of policosanol in patients with
type II hypercholesterolemia and additional coronary
risk factors. Clin Pharmacol Ther 65(4):439-47, 1999.
3) Castano G et al. Effects of policosanol in older
patients with type II hypercholesterolemia and high
coronary risk. J Gerontol A Biol Sci Med Sci
56(3):M186-92, 2001.
4) Castano G et al. Effects of policosanol on older
patients with hypertension and type II
hypercholesterolaemia. Drugs R D 3(3):159-72, 2002.
5) Gouni-Berthold I et al. Policosanol: clinical
pharmacology and therapeutic significance of a new
lipid-lowering agent. Am Heart J 143(2):356-65, 2002.
6) Castano G et al. Effects of policosanol and
pravastatin on lipid profile, platelet aggregation and
endothelemia in older hypercholesterolemic patients. Int
J Clin Pharmacol Res 19(4):105-16, 1999.
7) Castano G et al. Comparison of the Efficacy and
Tolerability of Policosanol with Atorvastatin in Elderly
Patients with Type II Hypercholesterolaemia. Drugs Aging
20(2):153-63, 2003.
8) Arruzazabala ML et al. Comparative study of
policosanol, aspirin and the combination therapy
policosanol-aspirin on platelet aggregation in healthy
volunteers. Pharmacol Res 36(4):293-7, 1997.
9) Arruzazabala ML et al. Effect of policosanol on
platelet aggregation in type II hypercholesterolemic
patients. Int J Tissue React 20(4):119-24, 1998.
10) Menendez R et al. Effects of policosanol treatment
on the susceptibility of low density lipoprotein (LDL)
isolated from healthy volunteers to oxidative
modification in vitro. Br J Clin Pharmacol 50(3):255-62,
2000.
11) Aleman CL et al. A 12-month study of policosanol
oral toxicity in Sprague Dawley rats. Toxicol Lett
70(1):77-87, 1994.
12) Rodriguez MD et al. Teratogenic and reproductive
studies of policosanol in the rat and rabbit. Teratog
Carcinog Mutagen 14(3):107-13, 1994.
13) Gamez R et al. A 6-month study on the toxicity of
high doses of policosanol orally administered to
Sprague-Dawley rats. J Med Food 4:57-65, 2001.
14) Rodriguez-Echenique C, Mesa R, Mas R, et al. Effects
of policosanol chronically administered in male monkeys
(Macaca arctoides). Fd Chem Toxic 32:565-75,1994.
15)Menendez R et al. Effect of policosanol on the
hepatic cholesterol biosynthesis of normocholesterolemic
rats. Biol Res 29(2):253-7, 1996.
16) McCarty M et al. Policosanol safely down-regulates
HMG-CoA reductase - potential as a component of the
Esselstyn regimen. Med Hypotheses 59(3):268, 2002.
17) Chen JT et al. Meta-analysis of natural therapies
for hyperlipidemia: plant sterols and stanols versus
policosanol. Pharmacotherapy. 25(2):171-83, 2005.
18) Fernandez S et al. A pharmacological surveillance
study of the tolerability of policosanol in the elderly
population. Am J Geriatr Pharmacother. 2(4):219-29,
2004. Meno zuccheri si mangiano meglio si sta !
CANNELLA (Cinnamomum Ceylanicum Nees)
Corteccia in polvere o bastoncini
Utile in: funzioni digestive, favorisce lespulsione dei gas intestinali,
infezioni intestinali, atonia gastrica, astenia, coliti spasmodiche, diarree, perdite
bianche vaginali, regolarizza le mestruazioni, anemie, influenza e come tonico,
stimolante; elimina il muco; combatte sinusiti e raffreddori; emostatico nelle emorragie
uterine; antibiotico naturale. Quella di Ceylon utile anche in: sincopi, impotenza.
Per tutte le influenze stagionali, ecco la ricetta: bollire 3 minuti un frammento
di cannella ed un chiodo di garofano, lasciare in infusione 20 minuti, prima di bere
immettere 1 cucchiaio di miele e mezzo limone spremuto.
Essa viene estratta dalla corteccia liberata dal sughero di un albero originario
dell'India. Esiste quella di Ceylon e quella della Cina.
Contiene tannini, olio essenziale, eugenolo (oltre 50 composti aromatici e
terpenici), canfora.
Ha attività antibatteriche, antifungine, antispasmodica; a dosi elevate è
antiulcerosa; anticostituente e antisettica
Ha
anche una complessa attività sul sistema nervoso centrale e nei cani è stato
provato che stimola il sistema respiratorio; vasodilatatore periferico e
ipotensore.
Cannella concentrata contro il diabete sul
mercato tedesco: medicina non integrazione
Sia l'Istituto Federale per i Prodotti Medicinali e i
Dispositivi Medici (BfArM), sia l'Istituto Federale per
la Valutazione del Rischio (BfR) sono dell'opinione che
i prodotti sul mercato tedesco contenenti alti livelli
di cannella o del suo estratto e che presentano dei
vanti (claim) per la cura del diabete, dovrebbero essere
classificati come prodotti medicinali. Dovrebbero quindi
essere sottoposti alla procedura di autorizzazione per
la vendita.
Infatti, recentemente, sul mercato tedesco sono stati
messi in vendita integratori alimentari e alimenti
dietetici contenenti alti livelli di cannella o di
estratto di cannella. Questi prodotti vantano di ridurre
il livello di zucchero nel sangue in casi di diabete
mellito di tipo 2.
Durante la procedura di autorizzazione alla vendita di
prodotti medicinali ne viene testata l'efficacia, la
sicurezza e la qualità farmaceutica. Al contrario, gli
integratori alimentari e gli alimenti dietetici non
necessitano di queste prove. Pertanto, oltre a non
presentare alcuna valutazione dell'efficacia e della
sicurezza, su questi prodotti non può essere condotta
un'analisi rischi-benefici. Inoltre, alcuni alimenti
dietetici per ridurre gli zuccheri nel sangue,
contenenti cannella, erano già stati classificati dalla
Corte di Giustizia come medicinali e non possono essere
venduti come alimenti.
Inoltre, il BfR ha
analizzato anche i livelli di cumarina in vari prodotti
con cannella. I livelli trovati sono molto diversi tra
un prodotto e l'altro e alcuni prodotti contengono
livelli di cumarina tali da eccedere la dose di
assunzione quotidiana tollerabile (TDI). Questo riguarda
sia i prodotti da riclassificare come farmaci che gli
integratori alimentari contenenti cannella venduti senza
vanti sulla salute (e quindi regolari). Il BfR ritiene
che i prodotti con livelli di cumarina troppo elevati
siano nocivi.
**
L'efficacia della cannella nei casi di diabete non è
stata ancora provata in maniera convincente. Il pericolo
per i consumatori starebbe però soprattutto nel fatto
che i pochi studi a disposizione su questa pianta non
possono ancora escludere effetti collaterali dovuti alla
sua assunzione regolare, soprattutto per lungo tempo.
Inoltre la cumarina contenuta naturalmente nella
cannella può provocare danni e infiammazioni al fegato
se presa in alte dosi e da soggetti sensibili, se la sua
concentrazione non è monitorata dai produttori.
Per le imprese italiane è consigliabile prudenza nel
proporre questo tipo di soluzione, applicando la
normativa vigente sugli integratori e controllando la
qualità del prodotto. I consumatori, soprattutto se
affetti da patologie, dovrebbero valutare con attenzione
le informazioni pubblicitarie sugli integratori
"miracolosi".
(1/12/2006)
Link:
http://www.bfr.bund.de/cms5w/sixcms/detail.php/8546
(lingua inglese - la notizia sul sito del BfR)
http://www.efsa.europa.eu/en/science/afc/afc_opinions/726.html
(lingua inglese - il parere dell'EFSA sulla cumarina)
Pare che una piccola aggiunta di cannella
ad un budino di riso possa in qualche modo influenzare
l'assorbimento gastrico e non solo.
Lo suggeriscono i risultati di un recente studio nel
quale in 14 soggetti volontari sani venivano misurati
gli effetti di un pasto test contenente cannella in
termini di svuotamento gastrico, senso di sazietà e
valori della glicemia postprandiale.
Si è potuto in pratica evidenziare che 15-90 minuti dopo
l'ingestione di 300 g di budino di riso o di budino di
riso con l'aggiunta di 6 g di cannella, lo svuotamento
veniva rallentato solo se nel budino c'era anche la
cannella. Nessuna variazione però per il senso di
sazietà. Inoltre, sempre dopo il consumo del budino con
cannella si notava una riduzione della risposta
glicemica postprandiale e questo è un effetto favorevole
sia per il controllo dell'appetito che per la
regolazione di altri parametri metabolici. Un fenomeno
positivo che potrebbe essere d'aiuto per i diabetici di
tipo 2 nei quali in passato gli effetti positivi della
cannella erano già stati evidenziati. - Am J Clin Nutr.
2007 Jun;85(6):1552-6
La Cannella e'
un ottimo
antidiabetico naturale utile anche al
sesso
Fin dall’antichità la cannella era usata per conservare
le carni, gli antichi Egizi la consideravano addirittura
fondamentale nel processo di imbalsamazione delle salme.
Quest’uso è dovuto soprattutto alle proprietà
antibatteriche e antisettiche di una spezia oggi
particolarmente diffusa nei prodotti dolciari. Una
recente ricerca svedese ne ha illustrato anche i
principi antidiabetici: 3 grammi di cannella al giorno
infatti, sono sufficienti a ridurre la quantità di
zucchero nel sangue, agendo come l’insulina, grazie alla
buona quantità di polifenolo presente nella spezia. Ma
non finisce qui perché c’è chi considera la cannella
anche un potente afrodisiaco che mescolato ad altri
ingredienti naturali come il rabarbaro, può stimolare la
vita sessuale di lui e di lei.
CAPPERO (Capparis
spinosa L.) Originario
dellAsia orientale, è stato importato nel Mediterraneo nel quale prospera
copiosamente sulle scogliere, nei vecchi muri e nelle fenditure. Contiene vitamina C anti
scorbuto, utile nelle gastro enteriti e nelle deficienze di succhi gastrici.
CAPPUCCINA (Tropaeolum majus L.) Erba annua rampicante. Il suo succo di
foglie verdi agisce some espettorante ed anti catarro bronchiale; va consumata in
insalata, con i fiori; i boccioli possono essere consumati come i capperi in aceto.
CAPSELLA BURSA PASTORIS (Capsella Bursa Pastoris Meonch.)
Pianta intera, senza radice; ottimo emostatico ed anti infiammatorio. Arresta le emorragie
uterine e regolarizza il flusso mestruale, impiegato anche contro le emorragie di origine
nasale, cerebrale, renale, vescicale.
CARBONE VEGETALE
(Carbone di legna di
betulla)
Ha la proprietà di assorbire sia i gas del tratto gastroenterico che
l’eccesso di acidità gastrica,
bruciore
gastrico, diarrea, stimolazione della digestione, flatulenza, gonfiore, pirosi,
catarro e disturbi gastrico, gastrite, ecc. ...
Contiene molti sali minerali basici, quindi e' un coadiuvante delle digestioni.
Molto utile nella "chelazione", per l'eliminazione dei minerali/metalli tossici immagazzinati nelle cellule,
tessuti, organi, specie di quelli immessi con i
Vaccini.
CARCIOFO (Cynara Scolymus
L. Composite) Foglie, fusto e fiore; originario dellEtiopia era molto conosciuto nei
banchetti dellantichità. Molto salubre e digeribile crudo, meno se cotto e perde molte sue
proprietà.
Il carciofo è
un alimento molto sano oltre che buono. Aiuta a
eliminare i trigliceridi e il colesterolo, previene
infarto e ictus e rigenera il fegato. Si tratta di uno
degli alimenti più efficaci nella depurazione del
sangue.
Un recente studio medico scientifico, ha osservato che
alcune persone che avevano assunto circa 2 grammi di
estratto secco di carciofi avevano visto diminuire i
livelli di
colesterolo
"cattivo" del 18,5%. Via libera ai
carciofi anche come diuretici e antiossidanti.
La radice di carciofo bollita nel vino rosso, disinfetta le vie urinarie.
I carciofi crudi e giovani sono indicati nelle diarree croniche. Le foglie di carciofo che sono collegate alla
parte bassa del fusto del carciofo, possiedono molte proprietà utili per la circolazione,
sangue, fegato, reni e vi sono le maggiori sostanze medicinali ed in genere queste si
buttano e non si mangia che il fiore.
Contiene acqua 83%, protidi 3%, glicidi 10,4%, cellulosa 2%, grassi 0,5%, ceneri 1%
con calcio, potassio, sodio, ferro, zolfo, fosforo, manganese, ferro rame, cloro, acido
fosforico, tannico e malico, zuccheri (principalmente inulina); utile anche ai diabetici,
vitamine A, B1, C, acido pantotenico, buon nutriente.
Potente diuretico, per mezzo della cinarina è stimolante la funzione
urogenica del fegato ed abbassa il colesterolo; favorisce la secrezione biliare e la
funzionalità epatica, potente anti tossico del fegato; utile nelle diarree, agli anemici,
rachitici, inappetenti, sono corroboranti delle stomaco.
Bere lacqua della cottura dei carciofi, essa è molto utile per depurare il
fegato e la vescica biliare.
Aumenta leliminazione delle urine, dei cloruri e dellurea. Utile nel
super lavoro, astenia, crescita, congestione epatica, nellittero,
nellarteriosclerosi, nella psoriasi, nelleczema e negli edemi epatici;
energetico e stimolante, eupeptico, tonico epatico, depuratore del sangue, antitossico,
reumatismo, gotta, artrite, intossicazioni, infezioni intestinali; pare ostacoli la
secrezione lattea delle nutrici.
Una cura semplice ed efficace consiste nellutilizzare lestratto di
carciofo poco alcolico, con acqua la più pura possibile, nella ragione di ½ bicchiere in
1 litro di acqua; bere la mistura più volte al dì per almeno 1 mese, al posto
dellacqua semplice.
CARDO o CARCIOFO Selvatico ha proprietà simili al carciofo
CARDAMOMO del MALABAR (Elettaria Cardamomum W. et
Maton) Frutti
Stimolante le digestioni e leliminazione dei gas intestinali; tonico nutre il
cervello.
Utile nella deficienza digestiva, nausea, vomito, coliche addominali, nei gonfiori
addominali e nella flatulenza. Masticare una diecina di granelli dopo i pasti
aiuta e non poco, i processi digestivi, cosi come una goccia di olio essenziale
in poca acqua.
I cinque benefici
del Cardamomo per una coscienza della salute
Forse non è così popolare in
tutto il mondo come lo zenzero, la cannella e gli altri
pesi massimi del mondo delle spezie, ma il cardamomo si è
guadagnato un posto speciale nella dieta e nel benessere
per i suoi meravigliosi benefici. Infatti, questa spezia -
un punto fermo della cucina indiana - è spesso considerata
la "regina delle spezie" dove è ampiamente utilizzata.
Ecco cinque incredibili benefici del cardamomo per
mantenere facilmente la salute e il benessere. Il
cardamomo è una spezia che prende la forma di un minuscolo
baccello contenente semi neri.[i] È una spezia
estremamente dolce e saporita, sia il baccello che i suoi
semi emanano un ricco aroma. Il cardamomo è stato
originariamente coltivato in India, Nepal e Bhutan, dove è
tradizionalmente usato in Ayurveda, il sistema medicinale
indiano.
Oggi, il cardamomo è ampiamente
utilizzato nelle prelibatezze indiane autoctone, come
guarnizione per i dolci e ha trovato la sua strada nel "tè
al latte" - un termine ampio per le molte varietà di tè
con latte goduto in più culture - come fonte extra di
sapore.[ii]
Il
cardamomo, tuttavia, è impressionante non solo in cucina,
ma come parte di un completo arsenale di erbe terapeutiche
e spezie. Viene utilizzato anche nella medicina
tradizionale cinese, ritenuta un utile rimedio per
coliche, stipsi, diarrea, vomito, mal di testa,
ipertensione arteriosa ed epilessia, oltre che per
disturbi cardiovascolari come la cattiva circolazione
sanguigna. La spezia può essere utilizzata nelle
seguenti forme:
- Baccelli di semi interi con
semi intatti
- Cardamomo pre-macinato in
polvere di spezie in cardamomo
- Integratore di erbe,
tipicamente in forma di capsule
- Olio essenziale
- Cinque vantaggi del Cardamomo
Ecco cinque benefici del cardamomo
che probabilmente si distinguono per chi crede nel
singolare potere delle erbe terapeutiche e delle spezie
per il benessere.
1 -
Protezione cardiovascolare
La ricerca ha collegato il
cardamomo con una spinta favorevole alla salute del cuore,
anche se ulteriori studi sugli esseri umani possono
rafforzare i risultati. Un gruppo di ricercatori in India
ha studiato l'effetto ipocolesterolemizzante del cardamomo
nei ratti con colesterolo alto.[iii] I ratti sono stati
dati in polvere di cardamomo o olio di cardamomo
somministrato per via orale. Gli scienziati hanno
scoperto che il colesterolo totale è stato ridotto del 31%
mentre il colesterolo a bassa densità lipoproteico (LDL) è
stato ridotto del 44% nei ratti a cui è stato
somministrato olio di cardamomo. Hanno anche visto una
notevole riduzione dei trigliceridi nel siero del 42% e
dei trigliceridi del fegato del 33%. GreenMedinfo ha
ampiamente coperto gli agenti che abbassano il colesterolo
nel nostro database.
Altri esperimenti su animali
hanno scoperto che gli enzimi antiossidanti della spezia
proteggevano potenzialmente il cuore dall'ossidazione e
controllavano i livelli di colesterolo in una dieta ad
alto contenuto di grassi o di colesterolo. Il cardamomo
sembrava anche affrontare l'obesità dovuta a una dieta ad
alto contenuto di carboidrati, contribuendo a ridurre
l'aumento di peso e i danni metabolici ad esso
associati[iv].
2 -
Effetti antibatterici
La ricerca rafforza il ruolo del
cardamomo nell'inibizione dei batteri patogeni che vivono
nell'intestino, lasciando intatti i batteri benefici.[v]
Questo emerge come un importante vantaggio alla luce dello
sviluppo estremamente rapido di batteri resistenti agli
antibiotici, dovuto principalmente all'uso inappropriato o
eccessivo di antibiotici moderni e convenzionali in
agricoltura e in ambito sanitario.
3 -
Salute gastrointestinale
Modalità di guarigione testate
nel tempo, come l'ayurveda e la medicina cinese utilizzano
comunemente il cardamomo per problemi digestivi, in quanto
l'estratto metanolico della spezia ha dimostrato di
contribuire ad alleviare l'acidità, flatulenza e crampi
allo stomaco, tra i vari altri disagi gastrointestinali.
In uno studio, l'estratto
metanolico ha dimostrato di ridurre attivamente le lesioni
gastriche di circa il 70% nei soggetti animali. [vi]
Cardamomo sembra anche aiutare a proteggere contro H.
pylori, che è implicato in ulcere gastriche e tumori
correlati. [vii] Ecco una sbirciatina al ricco archivio di
GreenMedinfo di studi sugli agenti gastrointestinali
naturali.
4 -
Salute dentale
Il cardamomo può aiutare nella
lotta contro la carie, le malattie delle gengive e l'alito
cattivo - e non solo per il suo sapore fresco. Uno
studio ha indicato i semi e i frutti per le loro proprietà
antinfiammatorie e antiossidanti, che possono aiutare a
fermare i batteri che causano malattie gengivali nelle
loro tracce [viii].
5 -
Potenziale di lotta contro il cancro
La ricerca scientifica ha da
tempo attribuito il potenziale antitumorale al cardamomo
insieme ai suoi componenti attivi. Fitochimici nella
spezia - dall'indolo-3-carbinolo al diindolilmetano - sono
stati esplorati per le proprietà chemiopreventive
attraverso le cellule che influenzano le cellule durante
lo stress ossidativo.
Inoltre, il cardamomo e la
cannella combinati hanno dimostrato un potenziale
beneficio nel ridurre il rischio di cancro al colon-retto
del 48%, sempre attraverso il miglioramento dell'azione
antiossidante dell'organismo.
Gli usi e i benefici del
cardamomo sono numerosi, tra cui come rimedio per il mal
di gola e il singhiozzo, un potenziale trattamento per i
disturbi urinari, un afrodisiaco naturale e persino come
stimolatore della mente e del rilassamento. Infatti, il
suo olio essenziale è spesso incorporato nell'aromaterapia
antistress per aiutare le persone a gestire lo stress in
modo efficace.
Referenze:
[i]
Organic Facts. Accessed November 3, 2019
[ii]
Times Now News.
Accessed November 3, 2019 from
https://www.timesnownews.com/health/article/the-many-health-benefits-of-the-indian-spice-green-cardamom-or-elaichi/470142
[iii]
Shamarao Nagashree et al "Anti-hypercholesterolemic
influence of the spice cardamom (Elettaria cardamomum) in
experimental rats" J Sci Food Agric. 2016 Nov 26. Epub
2016 Nov 26.
[iv]
Organic Facts. Accessed November 3, 2019
[v]
Organic Facts. Accessed November 3, 2019
[vi]
A Jamal et al. "Gastroprotective effect of cardamom,
Elettaria cardamomum Maton. fruits in rats" J
Ethnopharmacol. 2006 Jan 16;103(2):149-53. Epub 2005 Nov
17.
[vii]
Organic Facts. Accessed November 3, 2019
[viii]
Anaerobe August 17, 2019
[ix]
Asha Acharya et al. "Chemopreventive properties of
indole-3-carbinol, diindolylmethane and other constituents
of cardamom against carcinogenesis" Recent Pat Food Nutr
Agric. 2010 Jun;2(2):166-77.
Tratto da: greenmedinfo.health
CAROTA (Daucus carota
Omrellifere) E uno dei prodotti
dellorto più utili per la salute umana.
Un antico detto: la carota fa le guance
rosse e rende amabili.
La carota,
possiede proprietà straordinarie di cui non tutti sono a
conoscenza.
NON pelare mai la carota ma spazzolarla con poca acqua. Può essere consumata anche
in succo crudo nella ragione di 4 0 5 bicchieri al dì; cruda appena colta, cotta anche in
pappe o a pezzi. Serve anche per decotti,
cataplasmi, gargarismi, lozioni.
Costituenti più conosciuti: enzimi, vitamina A in abbondanza, B, C, provitamina A
(betacarotene) destrosio e levulosio assimilabili; carotenoidi e 42 molecole salutari,
molti sali minerali: ferro, calcio, fosforo, sodio, potassio, magnesio, manganese,
arsenico, zolfo, rame, bromo; apsparagina, docarina e carotina.
Proprietà: Mineralizzante, tonica, anti anemica, contiene fattori di crescita;
cicatrizzante gastrico e delle piaghe, antiputrido, depurativa, fluidificante biliare,
diuretica, rinfrescante, galattogeno, carminativa, vermifugo.
Utile in: demineralizzazioni, rachitismo, crescita, astenie, carie, anemie,
enterocoliti, diarree, emorragie, stipsi, ulcere, affezioni
polmonari, reumatismo, calcolosi, gotta, scrofolosi, insufficienze epato biliari,
ittero, dermatosi, parassiti intestinali, rughe ed invecchiamento della pelle, scottature,
furuncoli, eczema, geloni, screpolature, ascessi, stimola
la produzione di succhi gastrici e aiuta la digestione,
tonifica il fegato e ne
rigenera le cellule.
Usata per indigestioni, coliche, congestione epatica,
cirrosi.
Cotta, svolge
un'azione lenitiva nei confronti dell'apparato digerente
e regolarizza le funzioni intestinali.
Buona dopo la fase acuta dell'epatite, un violento
attacco biliare o avvelenamento da droghe. Regola i
livelli di colesterolo.
Agisce sul fegato e sui sistemi di disintossicazione
grazie alla sua abilità di stimolare la produzione di
urina e l'eliminazione di tossine e scorie attraverso
l'urina - tonifica i reni
Purifica il sangue
- aiuta a innalzare il livello di emoglobina
Essa contiene diverse vitamine tra cui la A, la B e la C ed
il betacarotene, componente fondamentale per la
produzione da parte del nostro organismo della melanina,
sostanza di pigmentazione delle cellule cutanee, che
protegge dai raggi solari ed aiuta l'abbronzatura.
Il betacarotene, però, non svolge solo queste due
funzioni, ma possiede anche altre importanti capacità
forse un po' meno conosciute, ma non per questo meno
importanti. Esso infatti, rinforza le ossa ed i denti,
potenzia le difese immunitarie contro le infezioni delle
vie respiratorie, protegge il corpo dalla cancerogenesi
causata da agenti chimici ed acuisce la capacità
visiva.
La carota svolge, inoltre, un'importante azione
regolatrice sull'intestino grazie al suo alto contenuto
di fibre, mentre sui bambini ha forti proprietà
antidiarroiche; è un eccellente alimento per coloro che
necessitano di sostanziosi apporti vitaminici come
anziani e convalescenti.
Stimola il flusso mestruale se scarso.
Facilita la secrezione lattea nelle puerpere e possiede
anche proprietà diuretiche.
Per evitare la dispersione delle sue proprietà
vitaminiche la carota andrebbe consumata al naturale, in
succo o in insalata e non dovrebbe essere pelata,
ma solo spazzolata sotto l'acqua, poiché è proprio
sulla sua superficie che si
trova la maggior quantità di betacarotene.
Il Beta Carotene (Vitamina A) è necessario per la
corretta crescita e riparazione dei tessuti corporei;
aiuta a mantenere pelle liscia e morbida e sana; aiuta a
proteggere le mucose della bocca, del naso, della gola e
dei polmoni, riducendo così la suscettibilità alle
infezioni; protegge contro gli agenti inquinanti (azione
antiossidante contro gli effetti nocivi dei radicali
liberi); contrasta la cecità notturna e la vista debole,
ed è quindi fondamentale per una buona vista; e aiuta
nella formazione di ossa e denti.
Essa contiene componenti con attività estrogenica,
soprattutto come abbiamo gia' detto, il beta carotene
che, come tutti i fitoestrogeni, è una sostanza simile
agli ormoni femminili, stimola quindi lo sviluppo
naturale del seno, il principale recettore di estrogeni
nel corpo femminile.
Questa proprietà è confermata dall'uso tradizionale
della carota come stimolatore del latte materno - agisce
infatti sul seno promuovendo lo sviluppo delle ghiandole
mammarie.
Bevete ogni giorno da 4 a 5 bicchieri
di una Spremuta di :
carote, sedano e
finocchio (assieme)
Carota come rimedio per la tosse ed eliminare il catarro
con il seguente sciroppo fai da te.
Ingredienti: 1/2 kg di carote e 4 cucchiai di miele.
Lavate, pelate e tagliate a pezzi le carote. Mettetele
in una pentola piena d’acqua e portatela ad ebollizione
fino a farle ammorbidire.
Usate una forchetta per schiacciarle, fino a formare una
crema. Aggiungete il miele, mescolate e versate in un
barattolo di vetro.
Lo sciroppo va conservato in un luogo fresco. Può essere
consumato con regolarità, 3 o 4 cucchiai al giorno.
CARRUBA
La carruba è un legume atipico poiché contiene in
prevalenza carboidrati.
L'albero di carrubo è un sempreverde dalle chioma fondosa.
Perchè l'albero di carrubo fruttiferi occorrono molti
anni, per questo appartiene alle specie protette.
L'albero produce frutti, le carrube, che sono simili al
bacello del fagiolo, ma di maggiori dimensioni.
Una volta giunto a maturazione il frutto diventa di colore
marrone e puo' essere consumato.
Il frutto ha un sapore dolciastro che ricorda quello del
cioccolato, per cui può soddisfare in parte la
voglia di dolce, senza esagerare con le calorie e i
grassi.
In commercio infatti si trovano barrette dietetiche che
utilizzano la carruba come sostituto del cioccolato.
E' molto pratica da portarsi dietro, perché non sporca,
non bagna e non fa odori particolari, ma richiede una
lunga masticazione, il che contribuisce ad aumentare il
suo indice di sazietà; occorre fare molta attenzione ai
semi perché sono molto duri e potrebbero danneggiare i
denti.
La carruba è uno dei "frutti dimenticati", e come
tale è molto difficile reperirla in commercio, a meno di
abitare in luoghi dove cresce spontaneamente. La si trova
frequentemente sui banchi della frutta secca e candita
alle sagre di paese, ma incredibilmente costa cara; è
possibile comunque trovarla a buon mercato nei negozi
specializzati in sementi e frutta secca.
Dagli anni 80' anche l'industria alimentare si è
interessata della carruba da cui utilizza la polpa per
ricavare il "carcao", che è un succedaneo del cacao
a basso contenuto di grassi, il "semolato", che è
la farina di carruba, si ottiene facendo essicare la polpa
e tritandola; dai semi, si ricava una gomma
addensante che viene utilizzata in pasticceria, potete
quindi sbizzarrirvi nella produzione di creme e torte,
usandola al posto del cacao in polvere.
Le carrube si conservano bene in luogo asciutto e fresco,
dentro un sacchetto di plastica ben chiuso, anche per
diverse settimane.
I frutti
del carrubo sono destinati sia all'alimentazione del
bestiame che a quella umana. In quest'ultimo caso viene
utilizzata la farina, ottenuta dalla macinazione dei
semi. Essa trova impiego soprattutto nell'industria
dolciaria e delle conserve alimentari.
Questo
ingrediente, talvolta indicato con la sigla E410, ha
infatti la capacità di assorbire acqua per 50-100 volte
il suo peso.
Per questo motivo la farina dei semi di
carrube viene utilizzata come addensante in molte
preparazioni alimentari, comprese le carni in scatola.
In particolari situazioni, proprio grazie a questa sua
capacità di assorbire acqua, la farina di carrube è un
eccellente
antidiarroico. Al contrario, il consumo di polpa
fresca ha una blanda azione lassativa.
Al di là del contesto prettamente industriale la carruba
è "un frutto dimenticato" e come tale di difficile
reperibilità. Generalmente viene venduta insieme alla
frutta secca o a prodotti tipici del Centrosud,
talvolta con costi proibitivi.
La polpa di carruba ha un sapore dolciastro che ricorda
vagamente quello del cioccolato. A differenza di
quest'ultimo è molto meno calorica e più ricca di fibre,
vitamine (riboflavina) e minerali (calcio, potassio,
rame e manganese). L'assenza di sostanze psicoattive,
come la caffeina e la teobromina, rende le carrube il
sostituto ideale del cioccolato per chi soffre di
allergie o ipersensibilità verso tali sostanze.
L'elevato contenuto in fibre la rende un alimento
particolarmente saziante, capace di coniugare sapore e
benessere.
Se mischiata con grassi saturi come quelli contenuti nel
burro o negli oli tropicali la farina di carrube dà
origine ad un prodotto ancor più simile per sapore e
consistenza al cioccolato tradizionale.
CARVI
o Cumino (Carum
carvi, Ombrellifere) Semi, essenza
Utile in: Inappetenza, indigestioni, spasmi gastrici, parassiti intestinali,
aerofagia, meteorismo, dispepsie nervose, vertigini, palpitazioni, mestruazioni
difficoltose.
CASCARA SAGRADA (Rhamnus Purshiana
DC.) Corteccia
La corteccia polverizzata è lassativa, utile nella stitichezza cronica, nelle
congestioni epatiche e nelle infiammazioni dellintestino crasso perché contiene un
olio che stimola le peristalsi; serve anche alle donne con ciclo mestruale irregolare ed
alle gravide con difficoltà di digestione. Anti cefalee digestive.
CASSIA in CANNA (Cassia Fistula
Linn.) Bacche
La Cassia
senna è una droga lassativa
di origine vegetale, composta dalle foglie e/o dai
frutti essiccati di una delle seguenti specie,
appartenenti alla famiglia delle Leguminose, o da una
mescolanza di entrambe:
- Cassia acutifolia Del. (= Cassia Senna L.)
- Cassia angustifolia Vahl (= senna di Tinnevelly o
senna indiana)
Utile nelle insufficienze intestinali, nelle stipsi anche per i bambini, per il
loro gusto gradevole.
Utile come lassativo, diuretico per presenza di gruppi antrachinonici.
CASTAGNA (Castanea sativa,
Cupulifere) Frutto
La sua composizione è simile a quella del frumento: per 100gr 52 di acqua, 2,6 di
lipidi, 40 di glucici (amido) 1 di ceneri con una metà di potassio, più ferro, rame,
zinco, manganese, fosforo, magnesio, sodio, zolfo, calcio. Vitamine sopra tutto B1 e B2, C
(come in un limone); frutto a grande valore calorico (200 per 100gr).
Frutto invernale; deve essere consumata matura e cotta; molto nutritiva,
rimineralizzante, energetico, tonico muscolare, antisettico, anti anemico, stomachico;
indicato nelle astenie fisiche ed intellettuali, anemici, bambini, anziani, convalescenti.
Pare sia contro-indicata ai diabetici.
CAVOLO
( Brassica oleracea, Crocifere) vedi anche Cavolfiore, Cavolo di
Bruxelles, Broccolo, Verza).
Coltivato da più di 4000 anni è il
prodotto dellorto più conosciuto ed utilizzato nelle terapie preventive e curative
della Medicina Naturale, con uso esterno, con ottimi risultati per: traumi, ferite,
ulcerazioni, eczemi e dermatosi, screpolature, geloni, piaghe, ulcere alle gambe varicosi,
cancrene, necrosi, febbri eruttive, scottature, nevralgie reumatiche, morsicature di
animali, tumori della pelle, ecc., ecc. con cataplasmi di foglie di cavolo, intere o
triturate a seconda dei casi e per uso interno, consumato crudo, non cotto.
Non esistono malattie che non siano
curabili con il cavolo; ma e sopra tutto serve
come alimento farmacodinamico in tutte le malattie in special modo per quelle
degenerative. Dovrebbe essere presente nellalimentazione giornaliera come forma di
prevenzione, ma anche come terapia nutrizionale, assunto crudo ed in abbondante quantità,
infatti nelle micro diete è sempre molto presente sotto forma di polvere di cavolo,
disidratata a freddo !
Cavolo e la
Verza
Il cavolo e la Verza (qualunque tipo è efficace)
da sempre furono conosciuti e utilizzati dai nostri
nonni per curare i più svariati sintomi; ricorrevano ad
essi, infatti, quando stavano male.
Si applicano le loro foglie sopra la parte
infiammata
e/o dolente, sostenuta con delle bende per tutta
la notte e se necessario per più giorni di seguito, fino
alla scomparsa del male. Bisogna essere pazienti e
costanti; ricordarsi di sostituire la benda ogni due o
max tre giorni.
Questo rimedio, a volte, è
utilizzato in combinazione colla Crusca: avendo
quest'ultima proprietà "assorbenti", aiuterebbe di molto
il processo disinfiammatorio. In questo caso, si
tagliano molto fine le foglie, oppure si tritano
(evitare il metallo quando possibile) e si mischiano con
la crusca. La pasta così ottenuta, si mette a diretto
contatto con la pelle (NON sugli occhi) sempre
sostenendola con bende (anche su piaghe "aperte", come
tagli e ferite).
Per gli occhi, abbiate l'accortezza almeno di mettervi
prima sopra una garza sottile, di modo che il contatto
con la pelle dell'occhio non sia diretto; e non superate
i 20min di applicazione; se avvertite bruciore,
toglietevelo però d'immediato e sostituitelo, con
dell'argilla.
CECE (Cicer arietinum Leguminose) Semi
Originario dellIndia, venne coltivato fin dallantichità anche in
Grecia: Contiene acqua 13%, protidi 18%, glicidi 59%, cellulosa 3%, grassi 4%, ceneri 3%
magnesio, ferro, fosforo, potassio, calcio, rame, manganese; vitamine A, B1, B2, C, PP;
come tutti i legumi, ha alte dosi di proteine dalle quali mancano alcuni amminoacidi che
al contrario sono presenti nei cereali, ecco perché se ne consiglia labbinamento
con il grano od il riso. Quelli neri sono ancor più ricchi di proteine.
Indicato agli anemici ed alle nutrici con scarso latte materno. In purea
utile per le epatiti; per i diabetici in farina, come quella di fave e dei fagioli
decorticati. Energetico, diuretico, vermifugo, stomachico, antisettico.
Indicato nelle litiasi urinaria, insufficienza digestiva, parassiti intestinali,
oliguria, astenie, lavori pesanti.
La
tradizionale zuppa di ceci, e più in generale questo
legume, rivela i suoi benefici effetti anche a livello
delle arterie.
Da una recente ricerca, pubblicata su
Annals of Nutrition and Metabolism e condotta alla
School of Human Life Sciences, University of
Tasmania (Australia), risulta che i ceci abbassano i
livelli di colesterolo “cattivo” (Ldl) nel sangue.
Lo studio ha coinvolto un gruppo di 47 persone a cui
sono state date due diete differenti per 5 settimane. A
conclusione di quel periodo, i volontari nel cui regime
alimentare erano presenti i ceci hanno avuto un
abbassamento del 3,9% del colesterolo totale e del 4,6%
quello Ldl.
Secondo i ricercatori, ciò sarebbe dovuto al contenuto
di
magnesio e folato contenuto nei ceci. Quest’ultimo
aiuta ad abbassare i livelli di omocisteina, un
amminoacido la cui presenza a livelli elevati nel sangue
costituisce fattore di rischio per infarto, ictus o
malattia arteriosa periferica.
Il
magnesio, invece, migliora la
circolazione
sanguigna nonché il flusso di ossigeno e sostanze
nutritive.
CELIDONIA (Chelidonium majus) - Famiglia
Papaveracee
La celidonia, o “dono del ciel”o (coeli donum), così
chiamata dagli alchimisti del Medioevo, è una pianta
erbacea perenne, che cresce spontanea nel sottobosco non
troppo ombroso e attorno alle case.
"chelidon"in greco significa "rondine", in quanto
essa fiorisce quando arrivano le rondini in primavera; a
sua fioritura è precoce, con piccoli fiori di color
giallo-oro di odore non gradevole.
Possiede un alcaloide di nome sanguinarina simil stricnico che agisce sui
centri nervosi motori sottocorticali. Un altro alcaloide
vasomotore ed eccitante le terminazioni sensitive è la
chelleretrina
Tutte le parti della pianta e specialmente le radici
risultano tossiche per il loro contenuto in alcaloidi,
il principale dei quali è la chelidonina, perciò
è assolutamente sconsigliabile il suo uso ad di fuori di
quanto fanno i contadini che usano la celidonia; essi ne
rompono lo stelo e fanno gocciolare il liquido giallo che
ne esce, sulla escrescenza verrucosa cutanea, una o due
volte al giorno per 15-20 giorni; i risultati pare siano
eccellenti. Quindi NON va ingerita
Per curare porri e verruche ogni zona della nostra
regione ha poi delle varianti. Per esempio nelle campagne
trevigiane i contadini strofinano un pezzetto di lardo
sulla parte da guarire.
E’ usata dai nostri contadini per guarire "porri" e
"verruche".
Anche Paracelo fu incuriosito da questo succo giallastro
paragonandolo, per il colore, alla bile e teorizzando un
suo benefico effetto contro la colelitiasi (confermato
dalla scienza moderna).
Se per caso viene ingerita i sintomi generali consistono in
bruciore della cavità orale e della gola, dolori
addominali, vomito, diarrea, perdita di coscienza, coma.
Dopo contatto con il lattice secreto dai fusti spezzati è
frequente la comparsa di dermatiti; stomatiti anche gravi
e gastroenteriti emorragiche possono invece conseguire
all’ingestione delle radici o di altre parti della
pianta.
In Sicilia: si utilizza, in certe zone, il lattice di celidonia, mentre
in altre quello del fico.
Nel Lazio: si usa,in genere, la celidonia, ad Anagni
l’impacco di urina.
In Calabria si usano la celidonia o la secrezione di rospi
e cicale o decotto di gramigna od acqua di cottura delle
melanzane. In Toscana ed in Emilia, oltre alla celidonia
il fico.
In Friuli, l’ "erba solara"(Solanum nigru) o
il lattice giallastro che esce dal gambo spezzato delle
piantine di malva, in certi posti, si sfregano sul porro
le lumache o le foglie di pioppo o di salice.
In Sardegna,si usa la bava di lumaca.
Tutto ciò non si fa a caso, ma è frutto di una
esperienza tramandata da generazioni di contadini.
CENTELLA Pianta
tipica dellea medicina tradizionale indiana (Ayurveda),
la Centella è conosciuta anche come "erba della tigre", perché, si
dice, le tigri la usano per medicarsi le ferite. Le
preparazioni a base di Centella asiatica tipiche dell'Ayurveda, sono consigliate
come sedativi ma anche per migliorare la memoria e la concentrazione. Si
utilizzano le foglie, ricche in saponine triterpeniche (asiaticoside, acido
asiatico e madecassicoside), olio essenziale, fitosteroli e polifenoli. La parte
attiva della Centella è rappresentata dalla sola frazione triterpenica
(presente in specialità medicinali) ed indicata per migliorare la circolazione
venosa ed il tono del tessuto connettivo.
Uso esterno: è utile nella cura di ulcere e ragadi.
Bibliografia: CENTELLA
-
J Clin Psychopharmacol 2000 Dec;20(6):680-4
A double-blind, placebo-controlled study on the effects of Gotu Kola (Centella
asiatica) on acoustic startle response in healthy subjects.
Bradwejn J, Zhou Y, Koszycki D, Shlik J.
Royal Ottawa Hospital and the Department of Psychiatry, University of Ottawa,
Ontario, Canada.
jbradwej@rohcg.on.ca
Investigations of the pharmacologic profile of medicinal plants have revealed
that a number of plants with purported anxiolytic activity bind to
cholecystokinin (CCK) receptors. This finding is intriguing in view of the
proposed involvement of CCK in the pathophysiology of fear and anxiety.
This double-blind, placebo-controlled study was undertaken to evaluate the anxiolytic
activity of Gotu Kola (Centella asiatica) in healthy subjects.
Gotu Kola has been used for centuries in Ayurvedic and traditional Chinese medicine
to alleviate symptoms of depression and anxiety. Recent studies in the rat
have shown that long-term pretreatment with Gotu Kola decreases locomotor
activity, enhances elevated-plus maze performance, and attenuates the
acoustic startle response (ASR). In this study, the authors evaluated the
effects of Gotu Kola on the ASR in humans. Subjects were randomly assigned
to receive either a single 12-g orally administered dose of Gotu Kola (N =
20) or placebo (N = 20). The results revealed that compared with placebo,
Gotu Kola significantly attenuated the peak ASR amplitude 30 and 60 minutes
after treatment. Gotu Kola had no significant effect on self-rated mood,
heart rate, or blood pressure. These preliminary findings suggest that Gotu
Kola has anxiolytic activity in humans as revealed by the ASR. It remains
to be seen whether this herb has therapeutic efficacy in the treatment of
anxiety syndromes.
PMID: 11106141
CENTINODIA
(Polygonum
aviculare) Correggila – Centocchio
E’ una pianta spontanea e frequente su tutto il
territorio italiano fin oltre i 2.000 metri. E’
comunemente ritenuta pianta infestante. E’ presente sui
terreni coltivati come sugli incolti, lungo le strade,
ai piedi dei muri e nei cortili.
E’ una pianta erbacea annuale con lunghi fusti nodosi,
di solito prostrati; molto numerosi e molto ramificati.
Ha piccole foglie alterne, sessili, lanceolate, e
inguainate alla base da una guaina membranosa.
I fiori, bianchi o rosati, sono piccolissimi e riuniti
in piccoli glomeruli ascellari delle foglie.
Il frutto è un piccolo achene.
E' un potente tonico sessuale, se viene consumato regolarmente e che aumenti la
produzione di spermatozoi negli uomini e la fertilità nelle donne.
Tonico
ematico molto famoso in Cina: in lingua cinese il nome di questa pianta
significa letteralmente "il signor Ho ha i capelli neri", per via
delle sua capacità di ringiovanire e mantenere giovani; si ritiene quindi che
purifichi il sangue ed aumenti le energie, oltre a nutrire capelli e denti.
CERFOGLIO (Anthriscus cerefolium Ombrellifere)
Tutta la pianta
Principali costituenti: ferro, vitamine un principio estrogeno.
Per uso interno serve come: depurativo, stimolante, diuretico, stomachico,
lassativo, antisettico respiratorio; utile nello scorbuto, gotta, reumatismo, bronchiti,
asma, laringiti, edemi, idropisia, litiasi renale, epatismo, ittero, ingorghi linfatici.
Per uso esterno: affezioni agli occhi, cure del viso, dermatosi, emorroidi, tumori
della pelle.
CETRIOLO
(Cucumis sativus, Crubitacee) Principali costituenti: Zolfo, manganese, vitamine A, B, C,
calce, mucillagine.
E un buon rinfrescante, dissolvente dellacido urico, diuretico,
depurativo, leggero ipnotico.
Utile negli stati febbrili, intossicazioni, coliche intestinali, irritazioni della
mucosa dellintestino, colibacillosi, gotta, artrite. Per uso esterno: Cura della
pelle, dermatosi, prurito, pelle squamosa.
Per alcuni consumato crudo è un pò indigesto; ottimo cotto per tutti i problemi
dellintestino; in certi casi è utile fermentato, ve ne forniamo la ricetta:
Seguire accuratamente le istruzioni: altrimenti invece della fermentazione questa
si trasforma in putrefazione, soprattutto nella stagione calda, emanando un forte odore.
È però facile distinguerla dalla fermentazione acida, per l'odore che si sprigiona.
Usate recipienti accuratamente lavati e rilavati con aceto.
Cetriolo acido:
Per 1 Kg. di cetrioli medi (non quelli piccoli) occorrono:
·
Un vaso di vetro da
1,5 lt.
·
3/4 di litro di acqua
la più pura possibile.
·
25 gr. di sale marino
integrale o no.
·
aromi a scelta, per
esempio: semi di coriandolo, di finocchio, di aneto, di cumino; foglie di ribes nero +
mezza foglia di alloro.
Far bollire l'acqua, aggiungete il sale e fatelo sciogliere completamente. Lasciare
raffreddare il liquido finché è soltanto tiepido e coprire i cetrioli che avrete
inserito a strati nel vaso, con gli aromi, dopo averli accuratamente lavati ed averli
punzecchiati con una forchetta in modo che rilascino più facilmente le loro proprietà.
Far riposare a temperatura ambiente per circa dieci giorni. Indi conservare in luogo
fresco.
I cetrioli acidificati sono pronti e si possono conservare in frigorifero anche per
alcuni mesi.
Tagliati a fettine arricchiscono le insalate. Si utilizzano anche come antipasti,
per accompagnare pesce o carni fredde. Sono mineralizzanti e sopra tutto, arricchiscono ed
aiutano il riordino della flora intestinale.
CHAPARRAL
(Larrea Divaricata)
Altri nomi:
Creosote bush, Greaswood, Hediondilla, Larrea glutinosa,
Larrea tridentata, Stinkweed -
Disintossicante, antivirale del sistema linfatico.
Comunque per precisione, sono stati riscontrati dei
gravi casi di danni al fegato di alcuni utilizzatori di
questo prodotto per via orale.
CHARANTIA
La momordica charantia
(cucurbitacea) è un frutto della vite, più comunemente
conosciuto come melone amaro o zucca amara, il cetriolo,
il cocomero, ma è stato anche chiamato karela, fu gwa e
mara, e in altri modi a seconda della regione in cui
viene utilizzata; nasce spontaneamente in Asia, in
Africa e nelle Filippine.
E' uno dei frutti più amari esistenti e la possiamo
trovare nelle regioni tropicali e sub tropicali del
mondo.
Sia le foglie, sia il frutto del melone amaro vengono
utilizzati nella creazione di integratori in forma di
polveri, succhi, pillole, iniezioni. Tra le altre
proprietà della momordica troviamo il suo essere
estremamente ricca di beta carotene, vitamina A, B1, B2,
C e ferro.
Da secoli la medicina tradizionale indiana, cinese ed
africana la utilizzano per il controllo e il trattamento
del diabete, dell'ipertensione, della costipazione,
della febbre, dell'epilessia, del morso di serpenti,
della malaria, della bronchite e di infezioni
microbiche.
Essa venne usata per secoli in tutto il mondo per i
numerosi benefici medici che dà e ha mostrato come
riesce a migliorare le condizioni cliniche gravi e a
ridurre i sintomi di malattie autoimmuni, diabete,
psoriasi e altri.
Da noi in Europa arriva sottoforma di tisana.
È costituita dai frutti disidratati e polverizzati (una
sorta di cetriolo, detto appunto "cetriolo amaro") e dai
semi essiccati e macinati e i suoi costituenti
principali sono triterpeni, glicosidi, saponine,
alcaloidi, proteine, vitamina C, B e A, fosforo, ferro e
principi amari, tra cui momordicosidi K e L e
momordicine I e II.
Uno dei principi attivi della Momordica è un alcaloide
chiamato "momordicina", ha effetti ipoglicemizzanti,
simili a quelli dell'insulina ed è quindi in grado di
diminuire i livelli di glucosio nel sangue, rivelandosi
così un ottimo aiuto per chi soffre di diabete.
Già dopo un mese di assunzione giornaliera è possibile
notare un miglioramento dei livelli di glucosio, chi la
assume si sente più lucido, meno spossato e nota un
netto miglioramento delle funzioni metaboliche.
In seguito all'assunzione di questo frutto si è
osservata anche una diminuzione dei livelli di lipidi,
che sembra essere legata all'inibizione della lipasi
pancreatica e che potrebbe essere utilizzata nel
trattamento dell'obesità.
Tisana: un cucchiaio diluito in un litro d'acqua
bollente da bere durante o dopo i pasti per stimolare la
digestione, oppure fredda per dissetarsi; si può
aggiungere del succo di limone ed addolcirla con un
dolcificante naturale e assolutamente privo di zuccheri
e calorie come la
Stevia, cosi' il sapore diviene gradevole.
Sia le foglie, sia il frutto del melone amaro vengono
utilizzati nella creazione di integratori in forma di
polveri, succhi, pillole, iniezioni. Tra le altre
proprietà della momordica troviamo il suo essere
estremamente ricca di beta carotene, vitamina A, B1, B2,
C e ferro.
CHELOM (Chelante Omeopatico)
Dopo aver fatto un metaltest, auto diagnosi dei metalli presenti nel
corpo, dovuti a varie cause, amalgami,
vaccini, protesi, uso di pentole di alluminio,
rame, ecc., occorre eliminarli, quindi luso di questo prodotto Omeopatico è
estremamente consigliato.
Composizione:
Acido citrico D4; Acido ossalico D4; Acido malico D4; Carbonato di
sodio D4; Cloruro di potassio D4; Piombo D23; Cadmio D23; Nichel D23; Cromo D23; Zinco
D23; Mercurio D23; Cobalto D23; Eccipiente: Macrogol qb a 100.0 ml; D = Diluizione, 23 =
numero di Avogadro, diluizione limite alla quale non sono presenti metalli, ma solo
linformazione di essi.
NON utilizzare < (meno) di DH 10
Durante la terapia assumere fermenti lattici multi batterici, vitamine e minerali
che si sostituiranno ai metalli pesanti drenati dallorganismo.
CHENOPODIO
(Chenopodium
ambrosioides,
Chenopodiacee;
Bacche, frutti, radici
Pianta erbacea
annuale o perenne che può essere alta dai 40 ai 100 cm.
Il fusto è molto ramificato, ha fiori giallini o
verdognoli molto piccoli, che crescono in spighe
terminali.
Originario del Messico e dell'America Centrale, la
sua coltivazione si è poi estesa agli Stati Uniti, al
Sudamerica e ad alcuni Paesi del Mediterraneo,
specialmente alla Francia.
Sostanze contenute: Ascaridolo, Calcio, Cimene,
D-canfora, L-limonene, Olii volatili, Terpene, Vitamine
A e C
Antelmintico od Anserina
vermifuga Olio essenziale di Chenopodio
Prodotto estratto da cime fiorite e grani, ma
leggermente tossico; cresce nei
giardini e nei nostri orti.
Proprietà: purgante, vermifugo (ascaridi, ossiuri, anguilule, tenia).Inibisce
la crescita e lo sviluppo dei germi. Agisce da
ipotensivo. Riduce la frequenza del battito cardiaco.
Azione depressiva sul sistema nervoso centrale. Riduce
le contrazioni gastriche.
CHINA o
CHININO (Cinchona Calysaya
Weddl)
Corteccia
Proviene dalla corteccia dell'albero Quina, prodotto
macerato ed usato come anche come bevanda dagli Inca in
America del sud (Perù), contro la malaria e gli stati febbrili.
La chinina è anche nota come "chinino" ed ha origini
naturali, si tratta di un
alcaloide
estraibile dalla corteccia di un albero sempreverde
originario del Perù appartenente al genere Chincona. La
corteccia di tale pianta veniva utilizzata già dagli
Incas per scopi curativi. Alla chinina, infatti, non
sono ascritte solo proprietà antimalariche, ma anche
proprietà analgesiche
e
antipiretiche.
Il Chinino può essere utilizzato per via orale cosiccome
per via parenterale.
Vermuth (bevanda alcolica a
base di vino bianco (85%), zucchero (7% o più, circa) e
varie erbe ma particolarmente in maggior
percentuale di artemisio=assenzio - Vermuth significa in
tedesco Assenzio, come Cernobil in russo/ukraino,
luogo delle erbe amare....)
Una variante del Vermuth
chiamata Chinata è bevanda basata soprattutto con la
chinina, ed è stata utilizzata specie fra i soldati
delle varie guerre per proteggerli dalle febbri
cosiddette influenzali che li uccidevano facilmente.
Questa
bevanda proveniente da quella corteccia, è un potente
tonico digestivo utile nei disturbi della
milza, stati anemici, post influenzali, febbri allergiche, tifoidi, e tubercolari. Contro
il vomito in gravidanza e contro lameba, infusori, parameci, plasmodi,
tripanosomi.
Utilizzato come farmaco,
è
stato il
farmaco principalmente usato per la cura della
malaria
fino alla scoperta della
clorochina.
Oggi sta tornando come rimedio principe in quanto verso
la
clorochina
si sono manifestate importanti e diffuse resistenze.
Il chinino è, oggi, lo strumento più efficace contro la
malaria dato che debella velocemente il
parassita
e determina lo sfebbramento. Viene somministrato per via
endovenosa e agisce stimolando le cellule del
pancreas.
Questa azione induce una
ipoglicemia,
per cui è necessario monitorare i valori glicemici per
la somministrazione di
glucosio
per via endovenosa. Il chinino è controindicato per
pazienti
digitalizzati,
con disturbi della conduzione cardiaca, e trattati con
warfarin.
Da sconsigliare assolutamente l’assunzione ai pazienti
che hanno già avuto un episodio di
sindrome emolitico-uremica
o di
porpora trombotica trombocitopenica,
poiché può favorire le recidive.
L'assunzione di chinina, attraverso un aumento della
secrezione d'insulina,
può causare grave
ipoglicemia, specialmente in gravidanza o nelle
infezioni gravi e prolungate. Per tale ragione, i
valori glicemici devono essere controllati prima
della somministrazione e accuratamente monitorati nel
corso del trattamento. In alcuni casi, può essere
opportuno provvedere alla somministrazione preventiva di
soluzione glucosata.
Covid19, oggi nel 2020 si parla di "idrossiclorochina"
(I), medicinale a base di chinino.....per le febbri
della influenza stagionale che oggi viene spacciata per
epidemia/pandemia, farmaco sul quale si è innestata una
polemica, per il costo molto basso e la riuscita delle
sue prestazioni sui malati, da parte degli enti al
servizio di
BIG PHARMA,
CDC e la FDA,
OMS,
EMA,
AIFA,
ordini dei medici....ma diversi medici anche italiani si
sono ribellati a quelle false affermazioni e l'hanno
utilizzata salvando da più gravi conseguenze i malati di
influenza stagionale, identica a quelle da sempre
esistente nei cambi di stagione, ma che è
spacciata per Covid19, virus mai sequenziato per intero,
vedi:
https://pattoverascienza.com/?s=cosa+sono+i+virus....
(I) L'idrossiclorochina è un farmaco autorizzato come
antimalarico sin dalla metà del XX secolo, e oggi è
usato per trattare malattie autoimmuni come lupus
eritematosus ed artrite reumatoide, invece di eliminare
le cause che le determinano, come consigliato dalla
medicina naturale. Alcuni recenti studi clinici
hanno dimostrato che questo medicinale è efficace contro
le febbri, incluse quello che causano il cosiddetto e
falso Covid19.
CHIODI di GAROFANO (Infuso) Combatte tosse, raffreddori cronici,
singhiozzi e rigurgiti, elimina i gas ed i vermi; agisce contro la nausea; analgesico ed
antibiotico.
CICORIA
(Cichorium Intybus Composite) Foglie e radice
Principali costituenti: Sali di potassio, ferro, vitamine C, K, P; un principio
amaro; la radice contiene inulina.
E un buon rimineralizzante, tonico amaro, antianemico, stomachico, diuretico,
eupeptico, depurativo, vermifugo, febbrifugo, leggero lassativo amaro tonico, favorisce il
deflusso della bile aiutando la digestione.
Utile nelle anoressie, astenie, anemie, epatismo, ittero, coliche epatiche,
congestioni epatiche e della milza, atonia gastrica e digestiva, gotta, calcolosi,
artritismo, infezioni urinarie, dermatosi.
Depurativo primaverile, utile nei casi di inappetenza, negli intasamenti del fegato
e nellitterizia.
Presenta azione ipoglicemizzante.
Cicoria selvatica nota come dente di leone, piscialetto,
tarassaco:
Le
sue foglie sono ricche di vitamine del gruppo B, C, E,
contiene inoltre flavonoidi, steroidi, acido linoleico,
queste e altre sostanze fanno sì che il tarassaco sia
particolarmente usato per stimolare la digestione (i
principi amarognoli della pianta stimolano la
cistifellea), per favorire il lavoro del fegato e della
cistifellea, ha anche proprietà antireumatiche ed è
spasmolitico.
Utile
inoltre nelle intossicazioni alimentari, favorisce il
drenaggio e l’eliminazione delle tossine, per curare la
pigrizia intestinale, è blandamente lassativo, non è da
usare durante la gravidanza e l’allattamento e neanche
nei casi in cui vi siano problemi di occlusioni alle vie
biliari.
Utile nella ipertensione, ritenzione idrica.
CILIEGIO (Prunus Cerasus
L.) Frutto
Il
ciliegio (dal latino cerasus) è una pianta arborea
della fam. Rosacee; Questo frutto nasce sia dal Prunus
avium, che è il ciliegio dolce, sia dal Prunus cerasus,
detto anche agriotto o visciolo, origina dai territori
occidentali dell'Asia. Cresce nei boschi d'Europa e
dell'Asia occidentale e alcune varietà sono spontanee
anche in Italia.
CILIEGIA
Le
ciliegie sono dei piccoli frutti dalla forma
rotonda, dal sapore dolce e dai colori svariati.
Le ciliege sono il frutto di due specie di alberi della
famiglia delle Rosacee, la stessa cui appartengono le
rose. Dalla specie Prunus avium nascono le ciliege
dolci, sia quelle a polpa tenera (tenerine) che quelle a
polpa dura (duracine). Dalla specie Prunus cerasus
nascono invece le amarene e le marasche. Per il loro
sapore acidulo, queste varietà non sono molto apprezzate
come frutta fresca, ma le si impiega soprattutto per
produrre sciroppi, marmellate e liquori come il
maraschino, il cherry brandy e il ratafià.
La ciliegia, gustosissimo frutto che presenta la
primavera, è ricca di alcune sostanze e proprietà utili
all'organismo. Con una quantità di una ventina ciliegie
mangiate a stomaco vuoto al giorno possiamo trovare
beneficio per il nostro corpo contro lo stress
quotidiano per l'effetto equilibratore del frutto degli
acidi ed i sali minerali. Anche lo stress può essere
attenuato ed arginato grazie all'ausilio delle cerase.
Nel meccanismo complesso del nostro organismo possiamo
anche usare il frutto come maschera di bellezza naturale
per favorire la bellezza e salute della nostra pelle.
Proprietà: è ricca di flavonoidi utili contro tossine ed
ossidanti.; e’ molto dissetante. E' indicata nella cura
di artriti, arteriosclerosi, disturbi renali e gotta.
Contiene buone quantità di fibre, potassio, calcio,
fosforo e vitamina C., vitamina E.
Hanno effetti positivi contro l'ipertensione essendo
lievemente lassative e diuretiche. Ottimo frutto anche
per aiutare i malati di
cancro a
depurarsi dalle tossine e siccome ha effetti
antidolorifici aiuta il malato con dolori senza l'uso
dei farmaci antidolorifici.
Le ciliegie sono paragonabili all'Aspirina: gli effetti
di una medicina naturale, come recentemente scoperto e
studiato dalla Michigan State University, essa possiede
proprietà simili all'aspirina. Questo studio evidenzia
come, grazie ad una dieta ricca di ciliegie e derivati,
si possano ridurre sensibilmente le possibilità di
attacchi di cuore e delle malattie vascolari in genere.
Inoltre, gli effetti antidolorifici attribuiti alle
ciliegie che sembra deriverebbero dagli antociani,
i sali cloruri che conferiscono al frutto il colore
rosso-arancio e che fungono da aspirina senza tuttavia
presentare gli effetti collaterali della nota medicina.
Nella stagione ove essa si matura e' bene fare 7 giorni
di pane e ciliegie al posto dei pasti quotidiani.
Provare per credere !
Peduncoli:
Proprietà principali: Contiene Vitamine A (0,40mg x100gr) B, C, minerali: ferro,
fosforo, calcio, cloro, zolfo, sodio, magnesio, potassio; oligoelementi: zinco, rame,
manganese, cobalto, levulosio (zucchero per i diabetici).
Ottimo disintossicante, rimineralizzante, energetico muscolare e nervino,
antinfettivo, aiuta le reazioni naturali di difesa, diuretico rinfrescante, sedativo
nervino, lassativo, antireumatico, regolatore epatico e gastrico; combatte le
infiammazioni delle vie urinarie e la fermentazione dellacido urico nel sangue.
Utile nelle cistiti, nefriti, calcoli renali e vescicali; per i gottosi, gli
artritici, arteriosclerotici.
Le ciliegie sono molto
importanti per il nostro benessere generale, ma e
soprattutto per le
INFIAMMAZIONI
articolari
Chi soffre di dolori articolari, dovuti alle forti
infiammazioni ed
intossicazioni tissutali esistenti, può ricorrere
alle ciliegie, che si dimostrano un vero e proprio
toccasana contro le infiammazioni delle articolazioni,
che provocano dolori cronici.
Le ciliegie hanno fra le loro proprietà benefiche la
capacità di introdurre nel nostro organismo delle
sostanze antinfiammatorie, in grado di agire contro
l’artrosi. A metterlo in evidenza è stata una ricerca
portata avanti dagli esperti dell’Oregon
Health and Science University. Lo studio è stato
effettuato coinvolgendo 20 donne che soffrivano di
artrosi infiammatoria.
È stato constatato che in particolare a rivelarsi
salutari sono le visciole, un tipo di ciliegie
selvatiche (non provenienti da frutteti trattati
chimicamente), che sarebbero più ricche di sostanze
antinfiammatorie rispetto alla varietà classica. Le
donne coinvolte nella ricerca hanno bevuto due volte al
giorno succo di ciliegie per tre settimane. Alla fine è
stato riscontrato che si erano ridotti nel loro
organismo i marcatori dell’infiammazione. La riduzione
dell’infiammazione era più marcata nelle donne che
avevano livelli di infiammazione più elevati, prima di
iniziare a bere il succo di ciliegie.
Kerry Kuehl dell’Oregon Health and Science University ha
spiegato come mai è avvenuto tutto ciò: “Le visciole
hanno il più alto contenuto di sostanze antinfiammatorie
di qualsiasi cibo. Con milioni di persone alla ricerca
di modi per gestire in modo naturale il dolore, c’è la
promessa che le visciole possono aiutare, senza gli
effetti collaterali spesso associati con i farmaci per
l’artrite.” Il tutto è dovuto agli antiossidanti
presenti nelle ciliegie, il cui effetto è veramente da
tenere in grande considerazione.
Già la ricerca scientifica
aveva dimostrato che il succo di ciliegia aiuta a
combattere l’insonnia. Inoltre era stato appurato che le
ciliegie possono agire anche in senso preventivo per
aiutare il cuore,
ora anche l'aspetto antiinfiammatorio del loro prezioso
succo crudo.
Per ottenere l’effetto desiderato basterebbero anche
20-25 ciliegie al giorno, mangiate a digiuno. Oltre ad
essere molto utile contro l’infiammazione articolare, le
ciliegie svolgono anche una funzione depurativa e
disintossicante e contribuiscono a riequilibrare
l’intestino, fornendo un utile aiuto soprattutto nei
casi di
stipsi.
CIPOLLA (Allium Cepa L.) Bulbi. Assomiglia
allaglio ma la sua azione medicinale è meno intensa
Contiene: Sodio, potassio, zolfo, ferro, iodio, silice, vitamine: A,B,C.
Proprietà: Stimolante, diuretico potente elimina i cloruri e lurea,
antireumatica, antiscorbutica, antisettica ed antiinfettiva, espettorante, secretorio,
antisclerosi, antitrombosi, digestiva, riequilibrante endocrino, ipoglicemica, vermifuga.
Nelluso esterno serve per: allontanare le zanzare, antalgica.
Utile in: astenie, oligurie, idropisia, cloruremia, artritismo, asma, prostatismo,
litiasi biliare, diarree, affezioni urinarie e respiratorie, squilibri endocrini, diabete,
linfatismo favorisce la formazione dei globuli rossi, previene la formazione dei trombi,
antibatterico, ipoglicemizzante, anti
parassiti.
Stimola la secrezione biliare è un buon diuretico, aiuta nelleliminazione
dei calcoli ed accentua la diminuzione del colesterolo, agendo marcatamente sul fegato.
Una buona cura a base di cipolla può essere effettuata con questo preparato a base
di vino di cipolle: in una bottiglia da 1 lt. si mettono 100/150 gr. di cipolle sbucciate,
si aggiunge 100 gr. di miele, si ricopre con del bon vino bianco biologico. Macerare per
15 giorni e filtrare; bere da 1 a 2 bicchieri al dì.
Nel 1919,
quando l'influenza ha ucciso 40 milioni di persone c'era
questo medico che ha visitato i molti agricoltori per
vedere se poteva aiutarli a combattere l'influenza
...Molti degli agricoltori e delle loro famiglie avevano
contratto la malattia e molti morirono.
Il medico venne presso un contadino e con sua grande
sorpresa, constatò che tutti in famiglia erano molto
sani. Quando il medico chiese cosa stesse facendo
l'agricoltore perché in famiglia erano tutti sani, la
moglie rispose che aveva messo una cipolla non sbucciata
in un piatto nelle stanze della casa, (probabilmente
solo due camere allora). Il dottore non riusciva a
crederci e gli chiese se poteva avere una delle cipolle
per esaminarla al microscopio. Il contadino diede al
dottore una di quelle cipolle e, guardando al
microscopio il medico trovò il virus dell’influenza
nella cipolla, la quale aveva assorbito i virus
mantenendo la famiglia sana.
Ora, ho sentito quest’altra storia dal mio parrucchiere.
Diversi anni fa, molti dei suoi dipendenti erano giù per
avere preso l'influenza, e così molti dei suoi clienti.
L'anno successivo ha disposto diverse ciotole con
cipolle in giro nel suo negozio. Con sua sorpresa,
nessuno del suo staff si è ammalato. Si deve lavorare.
Provate e vedrete cosa succede. Lo abbiamo fatto l'anno
scorso e non abbiamo mai avuto l'influenza.
Ora ho mandato uno scritto ad un amico in Oregon, che
collabora regolarmente con me mandandomi materiale
sanitario. Lui mi ha risposto con questa esperienza più
interessante sulle cipolle:
Grazie per avermelo ricordato. Io non so la storia del
contadino ... ma, so che ho contratto la polmonite, e,
manco a dirlo, sono stato molto male ... Mi sono
imbattuto in un articolo che diceva di tagliare entrambe
le estremità di una cipolla, metterla in un barattolo
vuoto e posizionare il vaso accanto al paziente malato
di notte. Ha detto che la cipolla sarebbe diventata la
mattina dopo nera di germi ... di sicuro è successo
proprio così ... la cipolla era un disastro e io ho
cominciato a stare meglio.
Un'altra cosa che ho letto in questo articolo è che le
cipolle e l'aglio disposti intorno alla stanza hanno
salvato molti dalla peste nera, molti anni fa. Hanno
potenti antibatterici, proprietà antisettiche.
Infatti una fetta di
cipolla messa nel calzini alla notte, aiuta e di molto
negli stati febbrili e di influenza.
http://www.perdavvero.com/cipollapiedi/
Adesso parliamo del perché, a volte, le cipolle fanno
male.
Un sacco di volte, quando abbiamo problemi di stomaco
non sappiamo a cosa dare la colpa. Forse la colpa è
della cipolla. Infatti le cipolle assorbendo i batteri
sono così brave da impedirci di prendere raffreddori e
influenze, ed è proprio questa la ragione per cui non si
deve mangiare una cipolla dopo troppo tempo da che è
stata tagliata, perché ha assorbito i batteri dannosi.
Ho avuto il privilegio di un meraviglioso tour tra i
prodotti alimentari Mullins, Makers di maionese. Ho
posto delle domande sulle intossicazioni alimentari, e
voglio condividere quello che ho imparato da un chimico.
La nostra guida è un mago della chimica degli alimenti.
Durante il tour, qualcuno gli ha chiesto se abbiamo
davvero bisogno di preoccuparsi della maionese. Le
persone sono sempre preoccupate che la maionese potesse
guastarsi. La risposta vi sorprenderà. Egli ha detto che
tutte le maionesi in commercio sono completamente
sicure.
"Le maionesi non hanno nemmeno bisogno di essere
refrigerate anche se non c’è nulla di male a metterle in
frigorifero." Ha spiegato che il pH nella maionese si
trova ad un punto che i batteri non possono sopravvivere
in questo ambiente. Ha poi parlato del pic-nic estivo,
con la ciotola di insalata di patate sul tavolo, e di
come tutti accusano la maionese quando qualcuno si
ammala.
Egli afferma che, quando succede un'intossicazione
alimentare, la prima cosa che i medici dobrebbero
cercare è se le vittime abbiano mangiato cipolle, quando
le hanno mangiato e se tali cipolle provengono da
un’insalata con patate. Egli dice che non è la maionese
ad aver procurato l’intossicazione, ma probabilmente le
cipolle, e se non le cipolle affettate da troppo tempo ,
magari le patate.
Ha spiegato che le cipolle sono un enorme magnete per i
batteri, in particolare le cipolle cotte. Non si
dovrebbe mai conservare una parte di una cipolla
affettata , perché non è sicura nemmeno se la metti in
un sacchetto a chiusura lampo e dentro al frigorifero.
La cipolla e 'già abbastanza contaminata solo per essere
stata fuori per un po’ dopo essere stata tagliata, e può
essere un pericolo per te (e doppiamente attenzione per
chi le cipolle le mette in hotdog al parco di
baseball!). La nostra guida dice ancora che se si prende
la cipolla rimanente e la si cuoce molto, probabilmente
è tutto bene, ma se metti nel panino una cipolla
tagliata da tempo, sei in cerca di guai. Quando vai in
panineria, non fare mettere cipolle nel panino. Sia le
cipolle che le patate umide in una insalata di patate
attireranno e faranno crescere i batteri più velocemente
di qualsiasi maionese commerciale.
Inoltre, i cani non devono mai mangiare cipolle. I loro
stomaco non riesce a metabolizzare le cipolle.
Si prega di ricordare che è
pericoloso tagliare una cipolla e cercare di utilizzarla
per cucinare il giorno dopo, diventa altamente tossica
anche per una sola notte e crea batteri tossici che
possono causare infezioni dello stomaco negativi a causa
delle secrezioni biliari in eccesso e anche
intossicazioni alimentari.
CIPOLLETTA e
CIPOLLINA Ricca di silice ed essenza sulfurea. Utile nelle digestioni,
antiputrido.Ricca di silice ed essenza sulfurea. Utile nelle digestioni,
antiputrido.
Uso esterno: ascessi, geloni, emicranie, congestioni cerebrali, sordità, ronzii,
nevralgie, verruche, piaghe, lentiggini, allontana le zanzare.
CIPRESSO (Cupressus semprevirens L.) Bacche
o Bulbi
Preparato in estratto è Utile in: problemi nervosi, diuretico, astringente, vaso
costrittore per le emorroidi, varici, disturbi della menopausa, tonificante di vene ed
arterie, emorragie interne, uterine ed ovariche, nel variocele, nellenuresi notturna
e come astringente intestinale, pertosse, afonia, irritabilità.
Uso esterno: emorroidi e sudorazione piedi.
CLOROFILLA La clorofilla per uso orale è in
genere estratta dallAlfa-alfa, che è unerba medica, dal timo e dalla menta.
Essa è stata definita come sangue verde ed ha una formula chimica simile a
quella dellemoglobina del nostro sangue, la differenza sta nel tipo di minerale in
esse contenuti: la clorofilla contiene il magnesio e lemoglobina il ferro.
Essa è presente nelle parti verdi e scure delle piante (la A e la B); nelle alghe,
nelle diatomee e nei batteri fotosintetici se ne trovano altri tipi.
Questo pigmento rappresenta la molecola predominante che cattura la luce nelle
piante.
Essa è dotata di attività normalizzatrice della flora batterica sopra tutto
intestinale in quanto battericida per certi ceppi di batteri ed è conosciuta per le sue
proprietà anti infettive.
Si può quindi usare con successo nelle coliti e nelle altre terapie o nelle
alterazioni della flora batterica intestinale, associandola ai fermenti lattici multi
microbici; in questo caso è bene prendere i fermenti lattici lontano dai pasti (in genere
al mattino a digiuno) e la clorofilla prima dei pasti.
Le alterazioni
degli
enzimi, della
flora e della mucosa intestinale
influenzano la salute, non soltanto a livello
intestinale, ma anche a distanza in qualsiasi parte
dell'organismo.
Il Magnesio entro contenuto la rende utile nelle coliti con spasmi, nel meteorismo,
ha una azione regolatrice sul Sistema Nervoso che innerva lapparato intestinale ed
è un coadiuvante per rinfrescare lalito.
Non utilizzare alla sera in quanto facilmente non concilia il sonno.
Proprietà benefiche:
- Aumenta i globuli rossi, porta ferro agli organi e
migliora le condizioni anemiche, aumenta l'ossigenazione
delle cellule
- Pulisce e detossica i tessuti del colon
- Purifica il fegato e porta miglioramento nel caso di
epatite
- Regolarizza le mestruazioni
- Favorisce la produzione di latte a chi allatta
- Elimina gli odori del corpo, l’alito cattivo ed è
utile nella piorrea, migliora il drenaggio nasale e
diminuisce il gocciolamento del naso, porta sollievo al
mal di gola ed alle tonsille infiammate, aiuta
l’eliminazione del catarro
- Utile per i tessuti ulcerosi e le emorroidi
- Rivitalizza il sistema vascolare nelle gambe e
migliora le vene varicose
- Riduce il dolore causato dalle infiammazioni
- Ottima nei problemi respiratori e nella sinusite,
rinite, influenza
- Migliora la depressione per il suo effetto tonico
- Favorisce l’assorbimento del calcio
Modo d'uso standard:
Per via orale 20 gocce da 1 a 3 volte al giorno in un
bicchiere d’acqua o di succo di verdura o di frutta,
possibilmente lontano dai pasti.
CLORURO
di MAGNESIO Scaglie o polvere;
assumere in piccole dosi giornaliere al mattino a digiuno in mezzo bicchiere di acqua (1/3 di cucchiaino da te)
per alcune settimane indi sospendere; attenzione che può essere lassativo, quindi ridurre
le dosi o sospendere od assumere a giorni alterni; Molto utili per prevenire le
infiammazioni intestinali; aiuta a rendere assimilabile il ferro; vedi anche MINERALI
COCCO (noce di) La palma da cocco (Cocos
nucifera L. 1753) è una palma
dioica tipica dei litorali di paesi caldi, l'unica
specie riconosciuta del genere Cocos, della famiglia
delle
Arecaceae, sottofamiglia
Cocoideae.
E' una pianta molto longeva, che può arrivare ad oltre
100 anni di vita; ha un tronco unico, alto 20-30 m, con
corteccia levigata e grigia, segnato dalle cicatrici
anulari delle vecchie foglie.
Le foglie, lunghe da 4 a 6 m, sono pennate, composte da
foglioline lineari-lanceolate, più o meno ricurve,
rigide, di color verde brillante.
Le infiorescenze, che nascono all'ascella delle foglie,
avvolte da una spata carenata, sono degli spadici
ramificati in cui i fiori femminili sono disposti alla
base e quelli maschili in alto. I fiori hanno petali
lanceolati, 6 stami e ovario formato da 3 carpelli
saldati.
L'impollinazione è incrociata, di tipo anemofilo o
entomofilo.
La noce di cocco è il frutto della palma da cocco (Cocos
nucifera), un albero longevo (può superare i 100 anni) e
di grandi dimensioni (può arrivare fino a 40 m di
altezza) originario dell'arcipelago indonesiano. Il
frutto, grosso quanto una testa d'uomo e pesante 1-2 kg,
è una drupa con epicarpo sottile, liscio e di colore
grigio-brunastro, mesocarpo fibroso, spesso 4-8 cm ed
endocarpo legnoso; essendo leggero esso può essere
trasportato dal mare a grandi distanze e mantiene a
lungo la sua germinabilita'. All'interno è contenuto un
unico seme, ricco di sostanze di riserva localizzate
nell'endosperma che è in parte liquido (latte di cocco)
e in parte solido (polpa). Al momento della germinazione
dell'embrione, la radichetta fuoriesce da uno dei tre
poli germinativi visibili anche dall'esterno.
Viene coltivata nei paesi della fascia tropicale, in
Asia (Ceylon, India e Thailandia), Africa (Ghana,
Mozambico e Tanzania) e America (Brasile e Messico).
L'apice della pianta è caratterizzato da una corona di
foglie dalle notevoli dimensioni (dai 4 ai 6 metri di
lunghezza).
La palma da cocco produce da 5 a 10 noci di cocco.
all'interno di questa polpa vi e' una cavita' centrale
che contiene un liquido bianco-opalescente dolce e
rinfrescante, il latte di cocco.
La noce di cocco e' presente sul mercato tutto l'anno e
nell'acquistarla occorre fare attenzione che sia piena
di liquido (basta scuoterla un pochino); si conserva a
temperatura ambiente fino a due settimane, ma una volta
aperta, la polpa tende a seccarsi, per cui va mantenuta
in frigorifero all'interno di un contenitore di vetro
riempito d'acqua.
In cucina, la polpa della noce di cocco puo' essere
consumata al naturale, oppure grattugiata come
ingrediente per dolci e piatti salati. Estrarre la polpa
dalla noce di cocco non e' un'impresa semplice ma
neanche del tutto impossibile:
1) si devono innanzitutto praticare con un punteruolo
due fori in corrispondenza degli opercoli (una o due
delle tre macchie-germogli presenti sulla superficie ad
una estremita');
2) si raccoglie quindi il liquido in un bicchiere;
3) si poggia un cacciavite piuttosto largo su una delle
tre spine che corrono sulla lunghezza del cocco e si da'
un forte colpo di martello (il frutto cosi' si spacca);
si infila quindi la lama di un grosso coltello tra il
guscio ed il rivestimento duro della polpa stessa e,
facendo leva verso l'alto, si stacca la polpa
(nell'eseguire questa operazione prestare la massima
attenzione a non tagliarsi).
4) la polpa puo' essere poi tagliata a pezzi o
grattugiata per unirla ai composti.
Proprieta' nutrizionali, la noce di cocco e' ricca di
potassio ed e' per questo il frutto estivo ideale per
reintegrare i sali minerali persi; e' inoltre ricca di
proteine e di grassi. Il latte al suo interno e' molto
dolce, ricco di zuccheri, sali minerali e vitamine (in
particolare B e C); e' quindi utile nel trattamento dei
disturbi urinari, di costipazione, nervosismo e
debolezza generale.
La noce di cocco e' molto nutriente, ottima se si vuole
aumentare di peso e se si e' debilitati, ma poco
indicata per chi vuole invece dimagrire e deve
sottoporsi ad una dieta povera di grassi: 100 g. di
prodotto, infatti, forniscono ben 360 kcalorie.
L'acqua di cocco, ricavata dai frutti maturi ha
proprietà dissetanti, rinfrescanti e leggermente
lassativa.
La noce di cocco è stata
utilizzata per secoli nelle regioni tropicali del mondo
per la reidratazione e per la salute e la bellezza.
L''acqua della noce di cocco ha pochi grassi e calorie,
non ha colesterolo, ed ha una quantità equilibrata di
sodio, potassio, calcio e magnesio per cui è una bibita
elettrolitica salutare.
Essa e''stata utilizzata anche per via endovenosa per
stabilizzare gli elettroliti. Molte persone conoscono
già le proprietà benefiche dell''olio della noce di
cocco.
Ora si sa che l''acqua della noce di cocco si può
addirittura unire ai medicinali presenti
nell''armadietto infatti ha proprietà anti-virali,
anti-fungine e anti-microbiche.
L''acido laurico presente nelle noci di cocco viene
anche utilizzato per curare i disturbi del tratto
digestivo come la sindrome della permeabilità
intestinale.
Secondo le credenze
ayurvediche, la noce di cocco ha proprietà
carminative: il che significa che aiuta a prevenire la
formazione di gas intestinali, inoltre aiuta a rimuovere
le tossine e favorisce l''assorbimento delle sostanza
nutritive nel tratto digerente.
La noce di cocco bilancia i livelli di acido ed aiuta ad
eliminare le tossine. L''ayurveda considera la noce di
cocco un naturale anti-stress.
Gli effetti calmanti e rinfrescanti dell''acqua della
noce di cocco vengono sfruttati per attenuare le
sensazioni di bruciore e le vampate di calore e "per
restituire la stabilità emozionale alle donne in
menopausa".
Queste proprietà dell''acqua della noce di cocco fanno
sì che sia eccellente anche per i problemi di fegato,
per le epatiti o le infiammazioni. Dato che regola la
funzione intestinale, l''acqua della noce di cocco rende
la pelle più liscia e bella.
Oltre ad essere ingerita, l''acqua della noce di cocco
può anche essere applicata direttamente sulla faccia,
per idratare la pelle.
Nel mondo le donne utilizzano i derivati del cocco sui
capelli, sulla pelle e se ne nutrono. Il cocco è un
ingrediente comune dei prodotti di bellezza.
Per la vostra salute, l''acqua della noce di cocco ha:
-pochi carboidrati
-pochi grassi (al 99% priva di grassi)
-poco zucchero
-mantiene il corpo fresco ed alla giusta temperatura
-contiene composti organici che hanno promuovono la
crescita
-cura la malnutrizione
-è efficace nella cura della calcolosi renale ed
uretrale
-è una bevanda naturale che si può utilizzare per
nutrire i bambini che soffrono di disturbi intestinali
-è un mezzo di reidratazione orale eccellente, un
isotonico naturale per tutte le età
-reidrata in maniera naturale, privo come è di zuccheri
aggiunti e sostanze chimiche
-abbassa la pressione sanguigna
-allevia gli spasmi ed i dolori allo stomaco
-calma i bruciori
-è un diuretico naturale
-la presenza di sali ed albume fa sì che sia
un''eccellente bevanda nei casi di colera
-mantiene il livello naturale di fluidi nel corpo umano
-può essere iniettato per endovena in casi di emergenza
-può essere considerato un sostituto del plasma
sanguigno perché è sterile, non produce calore, non
distrugge i globuli rossi ed è tollerato senza problemi
dal corpo
-aiuta a trasportare i nutrienti e l''ossigeno alle
cellule
-è un''eccellente acqua naturale da bere mentre ci si
rilassa, si medita, si guida, si mangia, si corre, si
pratica l''aerobica, si lavora, si scia, si va in
mountain bike, si fa ginnastica, si fa body building, si
fa surf, si pesca, si fa snow board, ci si esercita, o
si fanno sforzi di qualunque tipo
-elimina la sudorazione nelle mani e nei piedi
-normalizza la funzione intestinale ed incrementa il
metabolismo
-cura i danni provocati dagli antibiotici e dalle
tossine nel tratto digestivo
-favorisce la circolazione E'' un fluido davvero vitale.
Le nostre speciali procedure per la raccolta ed il
trattamento ci permettono di impacchettare e
pastorizzare l''acqua della noce di cocco nata necessità
di aggiungere conservanti. Dal sapore squisito e ricca
di vitamine, nutrienti, zuccheri, minerali e sali è
richiesta e necessaria a tutte le età. L''acqua della
noce di cocco è priva di colesterolo, ha pochissimi
grassi ed ha poche calorie.
Ognuno dovrebbe bere l''ottima acqua di noce di cocco
naturale OGNI GIORNO, è una bevanda naturale isotonica
per tutte le età.
IMPORTANTE:
Sciacqui (Oil pulling
- OilPulling) orali
di olio di girasole,
di cocco,
o di sesamo
(ovviamente biologici e non trattati)
per
disintossicarsi e
disinfiammare i tessuti e gli organi anche e
soprattutto le gengive
- vedi:
QUI le modalita' per effettuarla
Il movimento dell’olio di
girasole in bocca dovuto alla pratica del risciacquo orale,
provoca un marcato irroramento della mucosa e dei tessuti.
Vitamine e minerali dell’olio di girasole possono venire in
parte assorbiti dalle membrane delle mucose (anche se la
quantità sia contenuta, che assorbita è limitata), ma
soprattutto e contemporaneamente i semi oleosi assorbono le
tossine dai colli di denti e gengive e le rimuovono,
facendole eliminare dal
corpo in vari modi.
NOTA BENE:
Fate attenzione, perche' questa terapia e' molto forte e
quindi in alcuni individui scatena dei sintomi che
possono spaventare colui che la pratica, ma siate
prudenti se questi sintomi sono troppo forti, riducete i
tempi dello sciacquo e/o da tutti i giorni ad ogni due o
tre giorni, in modo da poter sopportare i sintomi che
verranno evidenziati per le
tossine e le
infiammazioni accumulate, che andranno in circolo
nel corpo e che creeranno quei malesseri che poi passano
una volta eliminate.
vedi anche: Noce di
Cocco
COCOMERO
(Curcubita Citrullus Curcubitacee) Depurativo, da consumarsi
allinizio dei pasti.
CODA CAVALLINA (vedi
Equiseto =
Silice organica)
COLA
Pianta
concentrata nelle zone tropicali ed equatoriali dell'Africa dell'ovest.
Contiene:
sali minerali, aminoacidi, cellulosa, amido, polifenoli, basi puriniche,
caffeina, teobromina.
Stimolante
del sistema nervoso centrale, aumenta lo stato di vigilanza, la rapidità dei
processi intellettivi, l'associazione di idee ed è quindi uno stimolante a
livello fisico ed intellettivo.
A
forti dosi stimola i centri bulbari respiratori, vasomotori e vagali. Aumenta il
metabolismo basale e la lipolisi. Si
usa anche il seme di cola fresca, utile da masticare per sostenere sforzi
prolungati.
La
polvere di cola è stata utilizzata nei convalescenti, in caso di surmenage e
nello sport.
Impiegata a dosi moderate è uno stimolante non nocivo ed ha azione prolungata.
COLLIRIO
E una soluzione da usare per le affezioni degli occhi e delle palpebre.
Si applica in gocce, nellocchio o con bagno oculare. Temperatura a seconda
dei casi: fredda o tiepida; ottimo collirio per gli occhi è il macerato od infuso di
Fiordaliso.
Ottimi risultati si ottengono con l'utilizzo della
propria
urina
come collirio.
COLLOIDALE
Dicasi di soluzione che per le dimensioni delle
particelle della fase dispersa, ha le proprietà di un collide; il protoplasma (i liquidi
della cellula vivente) è un colloide; il colloide (soluzioni colloidali idrofili) è
così chiamato perché la sostanza disperdente è lacqua e le macro molecole entro
contenute hanno affinità con le molecole dellacqua. Lorina contiene solamente
sostanze colloidali.
COLLUTTORIO Preparato semi liquido per
sciacqui alle gengive, faringe e tonsille; si utilizza freddo o tiepido.
In genere è
decongestionante, antisettico o astringente.
Essi sono preparati in genere da infusi o macerati di Malva, Camomilla ed altre
erbe specifiche. Ottimi
risultati si ottengono con l'utilizzo della propria
urina
come colluttorio.
CONSOLIDA (Symphytum Officinale)
Ottima in caso di colite ed irritazione intestinale; coadiuva lassimilazione
del calcio e delle proteine.
CORDYCEPS SINENSIS
La più conosciuta in assoluto è la
Cordyceps sinensis (Berk.) Sacc., utilizzata da
centinaia di anni nella medicina cinese, si hanno
documentazioni scritte ad oltre 500 anni fa. La sua
crescita avviene nelle praterie alpine dell’altopiano
tibetano dai 3000 ai 6000 mt. (Cina, Nepal, Bhutan e
India) e dura circa sei settimane, dopo il disgelo, a
partire dai primi giorni di Aprile alle quote più basse
intorno ai 3000 mt e fino a Luglio alle quote più
elevate. E’ il parassita delle larve di piccole falene
bianche, una trentina di specie, del genere
Thitarodes (Hepialus) .
La loro distribuzione è strettamente legata alla
precipitazione media annuale che deve essere superiore a
350-400 mm/anno, al di sotto di questa soglia non sono
rinvenibili. Esistono 33 specie conosciute di
Cordyceps molto simili crescenti in queste zone e
tra queste anche C. gansuensis K.Y. Zhang, C.J.K. Wang &
M.S. Yan, C. kangdingesis M. Zang & Kinjo e C.
nepalensis M. Zang & Kinjo) che vengono sinomizzate come
C. sinensis (Berk.) Sacc. e quindi è meglio parlare di
C. sinensis sensu lato.
Recenti studi molecolari, Sung (2007), hanno concluso
che queste Cordyceps possono essere divise in tre
Sottogeneri, Ophiocordyceps comprende la C. sinensis e
la maggior parte di queste specie.
E’ conosciuto in Tibet con il nome “yartsa gumbu”,
“estate erba-inverno verme” e dagli anglosassoni con il
nome di “caterpillar fungus” (fungo trattore a cingoli)
per la forma delle larve delle falene ove crescono,
assomiglianti a dei cingoli.
La raccolta e
commercializzazione corrisponde al 40% del reddito
rurale complessivo di tutto il
Tibet ed è regolamentata, in alcune province, con
permessi a pagamento per gli stranieri. Dati ufficiali
governativi stimavano indicativamente a 50.000 Kg (50 t)
la raccolta del 2004.
Considerando che il costo ha raggiunto nel 2006 anche
quotazioni di 32.000 USD al Kg per i prodotti di prima
qualità, è intuibile l’importanza economica che ha
questo fungo nelle
popolazioni locali.
I dati per il 2004 riferiscono
di cifre enormi pari a 225 milioni di dollari.
Addirittura in alcune regioni le scuole chiudono
(vacanza) durante questo periodo per permettere agli
studenti di partecipare alla raccolta. L’eccessiva
richiesta dal mercato, la fonte economica per le
popolazioni dei villaggi locali ed i grandi guadagni dei
grossisti cinesi comportano una raccolta sempre più
indiscriminata, con gravi deturpamenti al territorio,
creando però anche seri problemi ambientali al Tibet.
Vista la grande richiesta del mercato dopo i primi
tentativi fallimentari di coltivazione degli anni ’70
ora si è arrivati anche ad una produzione “industriale”
che va a coprire le grandi richieste del mercato cinese
e non.
La scoperta delle proprietà di questo fungo è da
riportare agli antichi pastori tibetani di Yak e capre
che avevano notato un comportamento vigoroso delle loro
bestie dopo il pascolo alle grandi altitudini negli
altipiani. Ricercandone la causa avevano scoperto che
insieme alla comune erba cresceva un’altra
"erba" particolare, che veniva brucata anch’essa
dalle loro bestie.
Da quel momento cominciò la
sperimentazione e la scoperta dei poteri medicinali.
La Cordyceps sinensis s.l. è diventata famosa nei paesi
occidentali dopo il successo delle atlete femminili
cinesi a Giochi Nazionali di atletica del 1993 a
Pechino, stabilendo 9 nuovi record mondiali di cui tre
nella corsa nella lunga distanza; 10.000, 15.000 e
30.000 metri. Addirittura definito come “Il più grande
balzo in avanti nella storia delle performance umane”.
L’allenatore attribuiva queste performance, oltre al
duro allenamento, ad un’alimentazione ricca di questi
funghi alla quale la squadra femminile era stata
sottoposta. Da allora diversi studi e sperimentazioni
sono state effettuate per dimostrare la prova degli
effetti di questi funghi sulle prestazioni umane.
Si è scoperto che con l’assunzione di Cordyceps aumenta
l’adenosina trifosfato (ATP) a livello cellulare che è
quella molecola presente in tutti gli organismi viventi,
per i quali rappresenta la principale forma di accumulo
di energia immediatamente disponibile. Quando ATP perde
un fosfato diventa adenosina bifosfato (ADP) e l’energia
rilasciata dalla rottura del legame è immediatamente
disponibile da tutti quei processi dell’organismo che
richiedono energia come la contrazione muscolare, gli
impulsi nervosi, la sintesi delle proteine e le
divisioni cellulari. Un aumento del ATP cellulare
significa un aumento reale dell’energia, non come quello
percepito dall’uso di stimolanti quali la caffeina,
l’efedrina e le anfetamine.
Con le anfetamine il cervello riceve informazioni
alterate sulla disponibilità di energia da consumare ma
ovviamente al suo esaurimento, non essendocene più, il
corpo è costretto a ricorrere alle riserve, quando ce
né, ed è per questo motivo che portano ad una forte
perdita di peso.
Nella medicina tradizionale cinese le proprietà curative
delle Cordyceps riconosciute sono molteplici, dal
semplice miglioramento della respirazione, ai problemi
polmonari, renali, affaticamento, disfunzioni
sessuali (e' il
viagra naturale) e tumori.
La medicina occidentale è mirata verso la patologia
specifica del malato mentre quella tradizionale cinese
utilizza anche la filosofia nella cura e da molta
importanza all’equilibrio tra la mente ed il corpo ed il
flusso ottimale di energia sprigionato.
Ed è probabilmente per questo motivo che viene
utilizzato da centinaia di anni come
tonico nei paesi dell’estremo oriente ove è
fortemente presente la cultura dello spirito nel
benessere fisico della persona. Tratto da:
naturamediterraneo.com
CORIANDOLO (Coriandrum Sativum Ombrellifera)
Frutti dai quali si estrae lessenza; è analogo al carvi ed
allanice.
Utile in: debolezze di stomaco, nei dolori di testa di origine nervosa; diuretico,
carminativo dà appetito ed elimina la sete morbosa, stomachico, eccitante nervoso,
affaticamenti, spasmi, digestioni difficili e nelle flatulenze.
Uso esterno: reumatismi.
CORNETTI
(vedi Fagiolini)
COTOGNA
(Cydonia vulgaris Rosacee) Contiene: Tannino, pectina; vitamine A e B;
Utile come emoliente ed astringente, per le mucose digestive, epatiche; diarree, dissenterie (anche per lattanti
convalescenti e vecchi); vomito, catarro, tosse e pertosse, inappetenza, insufficienza
epatica; in uso esterno, per ragadi dei seni, screpolature, irritazioni, prolasso rettale,
uterino, fistole anali.
CREME
Prodotti molli, gelatinosi, preparati naturalmente sotto
forma di lattice, da alcune piante; se preparati artigianalmente, utilizzare i principi
attivi diluendoli in eccipienti grassi tipo: sugna di maiale, miele, burro, cere di api.
Si spalmano sulla cute e frizionando si fanno penetrare nellepidermide.
CRESCIONE
(Nasturtium officinale Crocifere) Si utilizza tutta la pianta.
Contiene: ferro, fosforo, manganese, arsenico, iodio, rame, calcio, zolfo azotato,
vitamine C, A, B2, PP, E, estratto amaro e carotene.
Utile nellinappetenza, astenia, anemia, scorbuto, dermatosi, linfatismo,
tubercolosi, affezioni epatiche, reumatismo, parassiti intestinali, idropisia, diabete,
cancro; espettorante, sudorifero, vermifugo, tonico, rimineralizzante, afrodisiaco,
antielmintico, regolatore del flusso mestruale, anti eczema, gengiviti; ha unazione
diuretica, vitaminizzante, depurativa, ipoglicemizzante; edemi, malattie alle vie urinarie
e nelle gastroenteriti. Stimolatore delle ghiandole salivarie.
Uso esterno: piaghe, ulcerazioni, alopecie ed affezioni del cuoio capelluto.
CRESPINO (Berberis
Vulgaris L.) Radice o
Corteccia
Buon emostatico nelle emorragie uterine; è anche astringente. Favorisce il
deflusso della bile ed esercita una azione febbrifuga. Nelle febbri malariche potenzia
lattività del chinino. Attiva le funzioni del fegato, del condotto biliare e della
milza. Utile nei calcoli biliari.
CUMINO o COMINO (Cuminum
cyminum) -
Nigella Sativa (sesamo nero). Semi
I semi di cumino provengono da una
delicata pianta annuale originaria del Mediterraneo
orientale e dall'Africa del Nord. E' una spezia molto
antica, nominata anche nella Bibbia-Vecchio Testamento.
Anche il
profeta dell'Islam Maometto, ha tramandato, nel Corano
che "esiste al mondo un rimedio per ciascuna malattia" e
che "il grano nero cura tutte le malattie, eccetto la
morte".
Molto conosciuta ed apprezzata per le sue virtu' in
Medio Oriente ed India, la Nigella sativa, non ha avuto
in Occidente la stessa sorte ed e' stata trascurata sino
ad alcuni anni fa, quando l'interesse per la medicina
naturale ha sollecitato studi e ricerche sulle
cosiddette "piante ed erbe terapeutiche".
Conosciuto come "il seme Benedetto" da millenni, è
considerata tra le più preziose erbe fitoterapiche di
tutti i tempi per ridurre il rischio e contrastare le
malattie esistenti, agendo come rinforzante del sistema
immunitario.
Già fra gli antichi
egizi il Comino Nero era conosciuto e usato come rimedio
universale. I moderni ricercatori americani
attribuiscono a questa pianta il potere di “regolatore
del sistema immunologico“. Il complesso sistema di
difesa, se ammalato o debilitato, potrà essere sia
rafforzato che migliorato. È stato accertato che questo
olio é un prodotto che può essere ingerito con la
massima tranquillità in quanto non presenta rischi di
effetti collaterali tanto che lo stesso può essere
consumato quotidianamente sul pane. Mentre in Europa,
sia come spezia che come olio, era stato dimenticato, in
Egitto, come sopraddetto, già dal tempo dei Faraoni
rivestiva grande importanza. Era usanza, ad esempio,
metterlo in anfore mortuarie (nella tomba del famoso
Tutankamon ne è stato trovato) affinchè lo spirito della
persona deceduta potesse portarlo con se. In Egitto,
sembra che venisse usato per i dolori mestruali,
raffreddore, mal di testa, stati di debolezza e
infiammazioni in genere.
La Nigella sativa, o grano nero (habbe sauda,
come viene chiamata nei paesi arabi) era conosciuta ed
apprezzata gia' dagli antichi egizi: il fatto di aver
ritrovato nella tomba del faraone Tutankhamon delle
anfore colme di olio di grano nero e' illuminante sul
valore che tale olio rivestiva presso gli egizi.
Sappiamo per certo che esso era usato come medicamento
nell'antica Grecia, per la cura di disturbi intestinali
e dell'apparato genitale.
Descrizione, coltivazione e conservazione
La pianta del cumino, che fa parte della famiglia delle
Ombrellifere, preferisce climi molto caldi, cresce fino
a 25 cm. Sono necessari 4 mesi affinché la pianta
maturi, è preferibile dunque seminare i semi all'inizio
della primavera e trapiantarli poi in un terreno
soleggiato e ben drenato.
Del cumino si usano i
semi, messi a maturare e poi a seccare; esso si trova
sottoforma di semi oppure in polvere, se possibile è
bene utilizzare i semi e macinarli al momento poiché
tende facilmente a perdere il suo aroma; è molto
utilizzato nella cucina indiana e marocchina, nei piatti
a base di carne e nei farinacei.
I semi vanno raccolti quando iniziano a cambiare colore
e vanno messi a maturare prima e seccare poi in
sacchetti di carta appesi in un luogo ben aerato. Si
possono trovare interi o in polvere anche se, una volta
macinato, tende a perdere sapore e aroma. Nel nord
Europa il cumino si utilizza per preparare dolci, pani e
liquori come il tipico Kummel; nell'est europeo è
utilizzato per preparare il gulash, mentre in India è
impiegato in moltissime miscele di spezie, come il garam
masala o il tandoori masala.
Utile per lo stomaco, da appetito.
Le proprietà del COMINO NERO
derivano dal suo contenuto di Carvon che agisce quale
stimolante delle attività dello stomaco e come calmante
sull'intestino. Questa sua caratteristica permette di
farne uso per qualsiasi problema sia di stomaco che
intestinale visto che
dell'intestino
ne protegge anche la flora agendo in modo attivo sui
batteri che provocano spesso i comuni disturbi.
Data la capacità del prodotto di neutralizzare le
diverse reazioni allergiche, si comprende meglio la sua
l'applicazione contro l'asma, il raffreddore da fieno,
le allergie alle polveri e anche per combattere le
tipiche sintomatologie dell'influenza.
Poiche' le
malattie dello stomaco e dell'intestino possono
influire sul cuore e sulla circolazione del sangue, può
risultare utile farne uso al fine di evitare queste
complicanze. È utile, inoltre, sottolinearne
l'importanza per problemi al fegato e alla bile. Come
già sopra menzionato, anche il sistema immunitario trae
vantaggio dall'uso regolare di questo prodotto della
natura.
Gli scienziati del
Cancer Immuno-Biologv Laboratory del
South Carolina scrivono:
"Il Cumino Nero partecipa alla stimolazione del midollo
osseo e alla produzione delle cellule immunitarie,
stimola la generazione dell' interferone, protegge le
cellule normali dagli effetti dei virus, contrasta la
riproduzione delle cellule tumorali e aumenta il numero
delle cellule B produttrici degli anticorpi. Fatto
importante é che tutte le osservazioni fanno del Comino
Nero un buon candidato quale aggiunta alla prevenzione e
alla cura del cancro. L`uso esterno é particolarmente
indicato nel caso di dolori reumatici.
In Germania è stato recentemente scoperto e sperimentato
l'effetto benefico dell'olio di Comino Nero sulla salute
dell'uomo. L'immunologo di Monaco dr. Peter Schleicher
(divenuto dal 1986, membro dell'accademia mondiale degli
scienziati) ha fatto delle ricerche, presso il suo
Istituto, sull'applicazione di questa cura verso
malattie croniche. I risultati raggiunti corrispondono a
quelli dei suoi colleghi americani. Egli scrive in
proposito: L'olio derivato dai semi del Cumino Nero
contiene acidi grassi essenziali (es. acido gammalinoneico).
Grazie a ciò la sintesi produce importanti sostanze
immunoregolatrici come la prostaglandina E 1.
L'acido linoleico stabilizza la membrana della cellula e
la prostaglandina agisce come antinfiammatorio, in modo
da impedire le reazioni immunologiche che causano molte
malattie croniche. Dall'acne al raffreddore da fieno,
fino al cancro. Inoltre grazie alle sostanze contenute
nell'olio di Cumino Nero l'aumento delle funzioni delle
cellule T dell'allergia viene stabilizzato e vengono
aumentati gli anticorpi. L'esagerata riposta immunitaria
viene normalizzata e ridotta nei limiti".
Il dott.Schleicher, che ha testato l'olio di Comino Nero
su 600 pazienti, riferisce i seguenti risultati: ’Nel 70
% dei pazienti è stata constatata la guarigione da
malattie di natura allergica - polvere, polline ecc.,
acne e neurodermiti.
Lo stesso prodotto é stato sperimentato con successo
dallo stesso studioso nella prevenzione delle
malattie da
raffreddamento e le
influenze.
Il sistema
immunitario viene quindi armonizzato e quindi e
condotto ad uno stato ottimale. Lo scienziato tedesco ha
quindi, come già menzionato, raggiunto gli stessi
risultati ottenuti dagli studiosi e ricercatori
americani.
Tutto questo conferma l'efficacia della pianta già
conosciuta in Oriente e usata nei casi di allergia,
infiammazioni, dolori mestruali, depressione, bronchiti,
asma, malattie della pelle - come le neurodermatiti -,
eczema, funghi o micosi, problemi di digestione,
diminuzione di energia.
Uso interno
Nella medicina indiana i semi della nigella sativa sono
utilizzati come antiasmatici. La pianta manifesta una
duplice attività: antiistaminica e vasoregolatrice.
L'infuso veniva impiegato contro il meteorismo, nelle
affezioni catarrali, per favorire il flusso mestruale e
nella dismenorrea. L'azione diuretica, inoltre,
contribuisce a limitare la ritenzione idrica
premestruale. Pare che sia un forte antiparassitario
contro i parassiti intestinali.
Dosi: 3 mezzi cucchiaini oppure 25 gocce prima o dopo i
pranzi - Una volta aperto il flacone, conservare in
frigo. Potete usare l’olio fresco o le capsule.
Uso esterno: Applicare sulla zona da trattare 2 - 3
volte al giorno.
Combinazione di
Nigella sativa (Cumino)
e Miele in caso di Eradicazione di infezione gastrica da
Helicobacter pylori
Iran Red Crescent Med J. 2016 21 giugno 18 (11):
e23771. doi: 10.5812 / ircmj.23771. eCollection 2016
nov.
By
Hashem-Dabaghian F 1 ,
Agah S 2 ,
Taghavi-Shirazi M 3 ,
Ghobadi A 3 -
Informazioni sull'autore
1 - Istituto di ricerca per
medicina islamica e complementare, Iran University of
Medical Sciences, Teheran, Iran.
2 - Dipartimento di Gastroenterologia, Iran University
of Medical Sciences, Teheran, Iran.
3 - Istituto di ricerca per medicina islamica e
complementare, Scuola di medicina tradizionale iraniana,
Iran University of Medical Sciences, Teheran, Iran.
Estratto
L' Helicobacter pylori gastrico è estremamente comune in
tutto il mondo.
OBIETTIVI:
Lo scopo di questo studio era di valutare l'efficacia
della combinazione di Nigella sativa e miele (Dosin)
nell'eradicazione dell'infezione gastrica da H. pylori .
PAZIENTI E METODI:
Diciannove pazienti che hanno avuto un risultato
positivo per l' infezione da H. pylori mediante urea
breath test (UBT) senza una storia pregressa di ulcera
peptica, cancro gastrico o sanguinamento
gastrointestinale, sono stati suggeriti di ricevere un
cucchiaino della miscela di Dosin (6 g / die di N sativa
come semi macinati e 12 g / giorno di miele) tre volte
al giorno dopo i pasti per due settimane. Il secondo UBT
è stato utilizzato per rilevare la presenza di H. pylori
quattro settimane dopo il completamento del test.
Inoltre, i sintomi di dispepsia sono stati valutati
prima e dopo lo studio e analizzati con il test Wilcoxon
firmato.
RISULTATI:
Quattordici pazienti hanno completato lo studio. UBT
negativo è stato osservato nel 57,1% (8/14) dei
partecipanti dopo l'intervento.
La gamma mediana e interquartile (IQR) dei sintomi della
dispepsia totale è stata significativamente ridotta da
5,5 (da 5 a 12) a 1 (0 - 4) (P = 0,005). Tutti i
pazienti hanno tollerato il trattamento con Dosin ad
eccezione di uno che era stato escluso a causa di una
lieve diarrea. Non sono stati segnalati eventi avversi
gravi.
CONCLUSIONI:
La Dosin si è conclusa per essere un anti H. pylori e un
agente anti-dispeptico. Ulteriori studi sono
raccomandati per studiare l'effetto della Dosin più
antibiotici (in concomitanza o in seguito)
sull'infezione gastrica da H. pylori .
PAROLE CHIAVE:
Helicobacter pylori; Miele; Medicina; Nigella sativa;
Fitoterapia; Tradizionale
PMID: 28191328 - PMCID:
PMC5292131 - DOI:
10,5812 / ircmj.23771
-
Articolo PMC gratuito
CURCUMA
(Curcuma Longa L.) Rizoma
Utile per le difficili digestioni o quelle lunghe, nei dolori epatici e nella
ritenzione della bile, nella calcolosi biliare, nei dolori dellepigastrio
susseguenti le coliche epatiche; toglie il muco e le impurità dal sangue e
quindi nei reumatismi, artrosi ed artriti; utile
nelleczema, sinusiti croniche, tossi, anemie, anoressie, disturbi urinari, fortifica
gli organi genitali femminili; utile nelle colecisti e nellittero.
Curcumina
La
curcumina è un pigmento naturale e rappresenta il
principale componente attivo della spezie di curcuma (Curcuma
longa), un leggero stimolante aromatico usato
nella produzione di curry, e fornisce al curcuma il suo
colore giallo.
La curcumina contiene una mescolanza di potenti fitonutrienti
antiossidanti conosciuti con il nome di curcuminoidi; si
sostiene che il curcumino possiede notevoli proprietá anti-infiammatorie. Si sa anche che esplica un effetto
benefico per il fegato.
Considerando il fatto che è di
origine vegetale, il curcumino è adatto
nell'alimentazione dei vegetariani.
Secondo
la tradizione della medicina ayurvedica, la curcuma viene
usata per trattare problemi della vista, dolori
reumatici,
tosse e per aumentare la montata
lattea.
Per gli indigeni delle isole del Pacifico, questa erba
rizomatosa aromatica usata per disturbi della pelle,
accresce l'effetto mistico delle
danze sacre.
Il principio attivo curcumina ha un'azione
positiva contro i radicali liberi, responsabili
dell'invecchiamento dei tessuti, grazie al forte potere
antiossidante. Riduce gli stati infiammatori, perche'
favorisce la produzione del cortisone naturale
a opera delle ghiandole adrenaliniche. Protegge il
fegato dai residui tossici che si possono trovare nei
cibi. Ha un ottimo effetto sulla circolazione.
L'infuso si prepara lasciando per circa 10 minuti 15 g di
rizoma di curcuma in 1 litro d'acqua
calda. Dopo i pasti aiuta la digestione, impedisce la
formazione di gas intestinali ed e' indicata
per chi ha problemi di gastrite.
Una nuova curcumina,
185 volte più potente
Il problema con la curcuma che trovate nei negozi di
alimentari, è che non è molto ricca di curcumina,
principio attivo che agisce sulla nostra salute. Voi
dovreste pertanto assorbirne una grande quantità per
ottenere i suoi benefici.
Studi clinici hanno dimostrato un effetto benefico della
curcumina sulla salute quando essa viene usata al minimo
di 12 grammi al giorno, equivalenti a più di 20 capsule
di un supplemento dietetico di curcumina.
Fortunatamente, i ricercatori presso l'università di
Stoccarda in Germania hanno sviluppato nel 2014 un
processo rivoluzionario che è quello di "incapsulare" la
curcumina all'interno delle molecole di acidi grassi.
Questo importante innovazione tecnologica ha
moltiplicato la biodisponibilità e quindi l'efficacia di
questa nuova forma di curcumina 185 rispetto ad un
curcumina classica 15 !
Questa nuova forma di curcumina brevettata si chiama: "NovaSol®
curcumina". Questa è la curcumina più potente del mondo.
Hai solo bisogno di 2 capsule al giorno (1000 mg) per
ricevere l'equivalente di 11 gr Curcumina classica, una
dose terapeutica consigliata dagli specialisti.
Uno studio clinico è stato condotto con il NovaSol®
curcumina, nei pazienti con un tumore al cervello. I
risultati hanno rivelato che solo dopo 4 giorni di
supplementazione, quantità rilevabili di Curcumina si
sono trovati all'interno del tumore ed hanno modificato
il suo energetico metabolismo.
Trovato FERRO (ferritina), nei cervelli dei
malati di Alzheimer -
e' anche presente in quasi tutti i vaccini
https://physicstoday.scitation.org/do/10.1063/PT.6.1.20180830a/full/
Ferro magnetico nei cervelletto dei maalti di
Alzheimer
https://www.healthline.com/health-news/excessive-iron-in-the-brain-may-be-a-factor-in-alzheimers-disease
Come cercare di eliminarlo ?
https://hemochromatosishelp.com/turmeric-benefit-for-hemochromatosis/
Curcuma forte e
Sempre - Evita Alzheimer in futuro e abbassa la
ferritina
La Curcuma RIMUOVE anche il FLUORURO dal CERVELLO
La curcumina, presente nel curcuma, sembra aumentare
la produzione endogena di glutatione nel cervello,
un importante sistema di difesa antiossidante.
Lo studio ha studiato i meccanismi attraverso i
quali il fluoro induce gravi cambiamenti
neurodegenerativi nel cervello dei mammiferi, in
particolare nelle cellule dell'ippocampo e della
corteccia cerebrale.
CURRY
La parola
curry è europea e deriva dal nome Tamil "cari", che
significa salsa o zuppa. Gli inglesi arrivati in India
hanno acquisito questo termine nella loro lingua,
indicando la mistura di spezie piuttosto che il piatto
cucinato: così è nato il curry.
Il Curry è una
miscela di
spezie di origine indiana pestate nel
mortaio.
A seconda della formulazione si avrà un
curry "mild", mediamente piccante, o
"sweet", molto piccante,
contrariamente a quanto il termine (sweet,
dolce) potrebbe far pensare.
La formulazione classica del curry comprende
pepe nero,
cumino,
coriandolo,
cannella,
curcuma, ma anche
chiodi di garofano,
zenzero,
noce moscata,
fieno greco,
peperoncino.
Esattamente, la presenza di diverse varietà di tale
prodotto è ben pronunciata, nell'area che va dallo Yemen,
all'Indocina. In particolare, le zone in cui è più
presente, sono Afghanistan, Pakistan, India e Sri Lanka.
In India,
infatti, l'equivalente europeo del curry (mistura di
spezie) è indicato con il termine
masala. Esistono decine di masala differenti:
nelle cucine dei ricchi signori indiani esistevano
esperti in miscele di spezie che selezionavano e
preparavano le misture per i loro padroni. I masala più
famosi sono il garam masala e il tandoori masala.
Il Curry, e’ un prodotto da ritenersi preventivo e
curativo delle malattie neurodegenerative.
In concreto, è stato visto che, nelle zone di consumo di
tale spezia, appunto nell'area che va dallo Yemen all'Indocina,
l'incidenza di tali sindromi non solo è ridottissima, (Parkinson,
Alzheimer etc., sono quasi sconosciuti), ma anzi è
inversamente proporzionale alla percentuale di consumo,
per singole aree.
Continua
in ordine alfabetico
|