SOVRANITA' MONETARIA - Chi e cosa sono le BANCHE e
chi sono i veri proprietari
? - continua in:
Padroni dell'Euro
Riconquistare la Moneta, comporta
conoscere l'emissione.. Comporta sapere cosa sia.
Informarsi come farla da soli.
Un programma pratico di riacquisizione dell'emissione
individuale, fondato sulla creazione di nuove imprese,
che il popolo è chiamato a creare, sviluppare, e
sopratutto ad usarle per il tornaconto economico, che
possa contrastare il debito imposto dalle banche,
dall'imprenditore industriale, artigianale, commerciale
e finanziario.
Ricerchiamo insieme il risparmio, tramite:
- la contrattazione di sconti, ed impariamo a gestirlo
direttamente, scavalcando le banche e gli intermediari
finanziari, collocandolo nella realizzazione di nuove
imprese, nuova occupazione, nuovi salari.
- Smettiamo di rispendere nello stesso sistema dei
consumi, gli sconti accumulati, e collochiamoli invece
direttamente, fra il popolo, per il popolo, nelle mani
del popolo, e genereremo il cambiamento.
vedi:
QUESTI i SOCI delle VARIE BANCHE Centrali
+ BCE + FEDERAL RESERVE & C.
(nei fatti tutte private)
vedi:
La struttura della TRUFFA EUROPEA
DIVORZIO TRA
BANCA D’ITALIA e
MINISTERO DEL TESORO – luglio 1981
L’autonomia della sovranità monetaria affidata alla
privata Banca Centrale d’Italia è stata introdotta a
partire dal luglio 1981, col divorzio tra Banca
d’Italia e Ministero del Tesoro deciso dal Ministro
del Tesoro
BENIAMINO ANDREATTA (partecipò nel giugno 1992 a
Civitavecchia al complotto ordito contro lo Stato
italiano, organizzato nel Britannia, il panfilo
della regina inglese),
con una semplice lettera
all’allora Governatore di Bankitalia
CARLO AZEGLIO CIAMPI (ricompensato con la carica
di Presidente della Repubblica proprio per questi
suoi servigi), in cui sollevava la Banca Centrale
dall’obbligo di acquistare quei titoli di Stato che
il Tesoro non riusciva a collocare altrove sul
mercato.
Enrico Letta, l’attuale cameriere dei banchieri,
messo a capo del governo italiano, dichiarò che
“grazie al divorzio, nel 1981, tra Tesoro e Banca
d’Italia, vero spartiacque della politica economica
italiana, l’allora ministro Andreatta e il
governatore Ciampi definiscono, infatti, il nuovo
campo da gioco delle politiche dei conti pubblici
proprio quando la presenza italiana nello Sme è in
pericolo. Con il divorzio è rotto definitivamente il
meccanismo perverso della sottoscrizione da parte di
Bankitalia dei titoli del debito pubblico non
collocati sul mercato”
vedi QUI per maggiori precisazioni
vedi anche QUI:
https://www.maurizioblondet.it/la-verita-di-tremonti-lex-ministro-del-tesoro-scrive-a-dagospia-la-vera-storia-della-clausola-iva-il-golpe-del-2011/
....News sulla Banca d'Italia:
L’ultimo grande furto ai danni degli ignari italiani:
BANKITALIA: “Ciò che sta accadendo senza che nessuno
lo sappia” - Gennaio 2014
Riportiamo quanto pubblicato nel profilo
facebook dell’europarlamentare Marco Scurria,
già noto al nostro blog per essersi
più volte battuto per la proprietà della moneta.
Invitiamo pubblicamente tutti alla divulgazione di
questo articolo e di tutti gli altri presenti sulla rete
(tra cui questo post di Lucio di Gaetano nel blog beppegrillo.it)
che informano sulla vicenda della svendita di
Bankitalia.
L’ultimo grande furto ai danni degli ignari italiani.
By Marco Scurria
Nei prossimi giorni la Camera dei Deputati è chiamata a
dare il parere definitivo al Decreto Legge di Letta e
Saccomanni emanato dal Consiglio dei Ministri lo scorso
27 Novembre, proprio mentre le telecamere dei media di
tutto lo Stivale erano concentrate sulla decadenza da
Senatore della Repubblica di Silvio Berlusconi. Il DL va
a modificare l’assetto dei proprietari della Banca
Centrale Italiana,
oggi in mano ai maggiori cartelli finanziari operanti
nel Belpaese,
tra cui Intesa San Paolo, Unicredit e Assicurazioni
Generali.
CESSIONE di SOVRANITA'
La "Cessione di sovranità" comporta la consegna ad un
terzo di un potere d’imperio proprio di uno Stato che
così per definizione PERDE anche la propria
indipendenza.
Analizziamo ora il
diverso concetto di controlimiti e per farlo è
sufficiente trascrivere le motivazioni della sentenza n.
238/14 della Corte Cost. che comunque si produce
integralmente.
La Corte ha elegantemente affermato:“Non v’è dubbio,
infatti, ed è stato confermato a più riprese da questa
Corte, che i principi fondamentali dell’ordinamento
costituzionale e i diritti inalienabili della persona
costituiscano un «limite all’ingresso[…] delle
norme internazionali generalmente riconosciute alle
quali l’ordinamento giuridico italiano si conforma
secondo l’art. 10, primo comma della Costituzione”
(sentenze n. 48 del 1979 e n. 73 del 2001) ed operino
quali “controlimiti” all’ingresso delle norme
dell’Unione europea (ex plurimis: sentenze n. 183
del 1973, n.170 del 1984, n. 232 del 1989, n. 168 del
1991, n. 284 del 2007), oltre che come limiti
all’ingresso delle norme di esecuzione dei Patti
Lateranensi e del Concordato (sentenze n. 18 del 1982,
n. 32, n. 31 e n. 30 del 1971). Essi rappresentano,
in altri termini, gli elementi identificativi ed
irrinunciabili dell’ordinamento costituzionale, per ciò
stesso sottratti anche alla revisione costituzionale (artt.
138 e 139 Cost.: così nella sentenza n. 1146 del 1988)”.
Ed ancora: “Anche in una prospettiva di realizzazione
dell’obiettivo del mantenimento di buoni rapporti
internazionali, ispirati ai principi di pace e
giustizia, in vista dei quali l’Italia consente a
limitazioni di sovranità (art. 11 Cost.), il
limite che segna l’apertura dell’ordinamento italiano
all’ordinamento internazionale e sovranazionale
(artt. 10 ed 11 Cost.) è costituito, come questa
Corte ha ripetutamente affermato (con riguardo
all’art. 11 Cost.: sentenze n. 284 del 2007, n. 168 del
1991, n. 232 del 1989, n. 170 del 1984, n. 183 del 1973;
con riguardo all’art. 10, primo comma, Cost.: sentenze
n. 73 del 2001, n. 15 del 1996 e n. 48 del 1979; anche
sentenza n. 349 del 2007), dal rispetto dei principi
fondamentali e dei diritti inviolabili dell’uomo,
elementi identificativi dell’ordinamento costituzionale”.
La sentenza è chiara, non
necessita di commenti.
La superiorità della Costituzione sui Trattati UE è
acclarata con
la precisazione che tale superiorità debba intendersi
in riferimento ai principi fondamentali, ovvero gli
articoli da 1 a 12 della Carta, dunque ivi compreso
il divieto alle “cessioni” di sovranità, che in merito
ai “diritti inviolabili dell’uomo” ovvero i diritti e
doveri dei cittadini (artt. 13-28 la sentenza in
parola infatti ha dichiarato illegittima un norma
internazionale per violazione dell’art. 24 Cost.), i
rapporti etico-sociali (artt. 29-34) ed i
rapporti economici, ovvero quelle norme che rendono
effettiva la fondazione della Repubblica sul lavoro
(art. 35-54) e forse ci si potrebbe spingere oltre,
ma tanto basta per affondare per sempre questa UE
ripristinando la democrazia costituzionale calpestata da
oltre vent’anni !
Tratto da:
http://www.studiolegalemarcomori.it/i-trattati-ue-costituiscono-cessioni-illecite-di-sovranita-il-9-luglio-il-tribunale-di-genova-decidera-ecco-la-mia-memoria-conclusiva/
Continua
QUI:
Banca Italia
Le origini della schiavitù monetaria:
“Numerose persone hanno problemi con l’agenzia per la
riscossione delle imposte, problemi con la polizia,
problemi col sistema giudiziario, ci sono persone che
perdono le cause quando si rivolgono ai tribunali.
Tuttavia, il vero problema non è l’agente delle tasse,
non è la persona in carne ed ossa che ce l’ha con voi
per conto di un ente societario, ma le
personalità
giuridiche.
Ad esempio, se voi ricevete una comunicazione da un
agente dell’agenzia delle tasse, non è solo con l’agenzia che
avete dei problemi, li avete anche con la persona e
relativa
FINZIONE PERSONA GIURIDICA che vi ha
inviato quella lettera. Quindi dovete rendervi conto di
quale sia il vostro obiettivo.
Ora, negli ultimi 60 anni c’è stata una nuova legge ed
il suo nome è
UCC.
UCC sta per Codice Commerciale Uniforme, e si tratta del
codice che si applica al commercio. Ora, tutti noi siamo
coinvolti in attività legate al commercio. Se si vive in
una società è necessario operare in accordo l’uno con
l’altro. Quindi, fondamentalmente, se si intende vivere
in società, ci sono determinati codici che è necessario
rispettare.
Ci sono persone che affermano di non voler avere nulla a
che fare con la previdenza sociale, di non voler avere a
che fare con le patenti di guida, che non amano la
funzione delle patenti di guida, che non credono nella
funzione della agenzia delle entrate, tuttavia, tutti
dovrebbero rendersi conto del fatto che, se si vive in
società, e c’è cooperazione, a quel punto, se si
accettano banconote delle Federal Reserve per il proprio
lavoro, se si vuole guidare e registrare la propria
auto, tutto ciò è legato a contratti, e i contratti
costituiscono legge tra le parti.
Certo, siete sovrani, tuttavia cedete parte della vostra
sovranità quando stipulate contratti. Ora, cosa sono in
realtà questi contratti? Tutti i contratti sono
codificati. Codificati significa che ci sono determinate
condizioni stabilite tra le persone su cui ci si trova
d’accordo per contratto, e dopo averli stipulati
volontariamente, non si può semplicemente affermare:
“per noi non vale più”, oppure: “non li rispetteremo”.
Quindi le persone si trovano di fronte ad una serie di
problemi perché affermano: “Beh, ho dei diritti
garantiti dalla Costituzione”.
Poi ci si reca in tribunale e il giudice afferma: “Non
nel mio tribunale, la Costituzione non vale nel mio
tribunale”. E a quel punto cominciate a rifletterci su.
La Costituzione non vale nel mio tribunale ?
Io credevo
che questo paese avesse una costituzione, credevo che
tutti gli impiegati governativi fossero soggetti alla
Costituzione, quindi come può questo giudice affermare
comportandosi come se fosse Dio, che la Costituzione non
vale nel suo tribunale ?
Allora, evidentemente c’è un
problema. Stanno forse violando la legge ?
No, non lo stanno facendo. Non lo stanno facendo poiché
ci sono determinati contratti che voi avete stipulato e
che fondamentalmente limitano i vostri diritti, in
riferimento ai diritti garantiti dalla Costituzione e
che inoltre limitano i Diritti fondamentali
dell’individuo.
Il sistema giudiziario (corti e tribunali) è
fondamentalmente un’associazione privata. Non ha nulla a
che vedere con il governo degli Stati Uniti, ha a che
vedere con il “franchise” concesso dalla “English Bar
Association”. Questo ha il proprio rappresentante, che è
in effetti il legale (avvocato) e tutti questi legali
naturalmente hanno il permesso concesso dalla “Bar
Association” di praticare il diritto.
Ora, se voi voleste praticare il diritto, vi
sbatterebbero in galera, probabilmente. La ragione non
riguarda il fatto che voi non possiate discutere di
diritto, si tratta del fatto che tutti questi codici che
utilizziamo sono stati posti sotto copyright da parte di
una compagnia canadese, che in effetti è una compagnia
britannica, per nostro conto. Quindi, se tutto è
soggetto a copyright, scatta automaticamente la legge
sul copyright. E se voi utilizzate materiale soggetto a
copyright, state operando in violazione dei codici.
La questione è che loro hanno l’autorizzazione per
utilizzare le leggi, pagano il “canone” relativo al “franchise”,
voi non lo fate.
Dovete passare l’esame della “Bar Association” e dovete
ottenere la loro autorizzazione per utilizzare i codici.
Quindi se qualcuno ha intenzione di stipulare un
contratto con voi, dovete rendervi conto del fatto che
questi ultimi non possono imporvelo. Deve avvenire col
vostro consenso. Quindi, ogni volta in cui stipulate
contratti con qualcuno, il vostro stato mentale, la
vostra volontà è molto importante. Ambedue le parti
devono essere d’accordo sul contratto.
La ragione per cui vi sto dicendo questo, è che nessuno
può puntarvi una pistola alla testa e forzarvi a firmare
alcunché.
Il sistema giudiziario funziona allo stesso modo. Si
tratta di un’arena privata. Quindi, loro non possono
imporvi di presentarvi in tribunale, a meno che qualcuno
presenti una denuncia e che questi conceda i propri
diritti alla corte e la corte a quel punto agirà per
conto di quella persona.
In ogni caso, la corte è un soggetto terzo. Non si
tratta del soggetto che in effetti ce l’ha con voi.
Anche se a voi pare così.
Quindi semplicemente comprendendo questo, dovreste
comprendere che se voi ricevete una convocazione, si
tratta fondamentalmente di un “Invito a comparire” ed
hanno bisogno che voi siate d’accordo, in maniera tale
da presentarvi presso la Corte alla quale vi dovete
sottomettere, si tratta in pratica di permettere alla
Corte di parlare con voi, di perseguirvi o altro, ma
hanno bisogno che voi siate d’accordo. Questa è la
ragione per cui quando vi presentate di fronte alla
Corte il giudice vi chiederà di pronunciare il vostro
nome, dopo esservi alzati in piedi, riferendo chi siete,
fornendo il vostro nome al giudice – attenzione – il
nome di proprietà – fornire il vostro nome al giudice,
in maniera tale che egli possa utilizzarlo, senza essere
soggetto a responsabilità di carattere commerciale.
Ora, se il vostro nome, come è ovvio, è soggetto a
copyright, a quel punto voi dovete rendere noto a tutti
che non avete intenzione di condurre affari senza
compensazione (essere rimborsati), e ora per loro si
presenta un grosso problema, devono utilizzare ogni
“trucco” disponibile nei testi legali in modo da avere
il vostro accordo affinché cooperiate con loro.
Allora, cominciamo a parlare di come ci siamo trovati
coinvolti in questa complessa situazione. Ora, noi
sappiamo che Dio, qualunque ente noi si definisca Dio,
il potere divino in generale, ha creato l’uomo.
Quindi Dio è il creatore, e l’uomo non può andare oltre
Dio, questo è diritto naturale. Ora, l’uomo ha creato
una Costituzione, che è un contratto, e la Costituzione
ha creato il Governo, e il governo ha creato le
“corporation” (società/personalità giuridiche) come le
agenzie per le imposte e tutte le altre personalità
giuridiche.
Ora, dato che noi abbiamo creato il governo, come può
oggi il governo avere tale enorme potere su di noi, e
forzarci a sottostare a tutte queste regole, codici e
leggi ? E se non sottostiamo a quel punto, naturalmente,
abbiamo dei problemi.
Quindi sarebbe contrario al diritto naturale, tuttavia
c’è stata una mossa molto astuta che è stata realizzata
tempo fa, negli anni ’30. E ciò che è stato fatto – ed è
una cosa che alla maggior parte delle persone è sfuggita
– un soggetto sovrano è sovrano, una “corporation”
(personalità giuridica) non può controllare un sovrano,
perché è essa stessa creata da un sovrano.
Le “corporation”
(società/personalità giuridiche) sono enti fittizi.
Si tratta di personalità giuridiche, in ogni caso, non
sono esseri umani, sono state create da noi, quindi, ciò
che sto tentando di dirvi, è che quando avete creato una
“corporation”, l’avete creata per i vostri scopi, e se
non vi sta bene, ve ne liberate, e create un’altra
“corporation”.
Ora, tenendo a mente questo, ciò che accade e che quando
nasce un bambino, i genitori registrano il bambino
presso lo Stato o presso le agenzie governative, e
questi ultimi hanno fatto credere al popolo americano
che si trattasse di un semplice atto di maternità, mi
pare nel 1912. Hanno fatto credere alla gente che il
governo si sarebbe preso cura dei bambini dato che c’era
la questione del nucleo familiare, in merito al fatto
che il padre lavorasse e che la madre si prendesse cura
dei bambini.
Quindi intendevano aiutare la madre e il bambino, così
hanno approvato questo “legge sulla maternità”. E una di
quelle “legge sulla maternità” afferma che, dato che il
marito è troppo impegnato col suo lavoro per prendersi
cura della famiglia, il governo fornirà dei benefici, in
maniera da poter fornire vantaggi alla madre e ai
bambini. Quindi per realizzare tutto ciò hanno preteso
di conoscere per ogni singolo bambino, nome, data di
nascita, tutti questi dati e, approvata tale misura, le
persone hanno iniziato a registrare i propri bambini
presso la Stato o le agenzie del governo.
Ora, quando il bambino nasce, gli viene dato quello che
è il suo “vero nome”, quello che viene definito “nome
cristiano”. Ora, non parlerò di religione in questo
caso, perché in effetti non ha nulla a che vedere con il
Cristianesimo in sé, in ogni caso la Costituzione (USA)
fu fondata sulla Bibbia, quindi direi che è questa la
ragione per cui è stato adottato.
Quindi quando un bambino nasceva, prima di questo atto
di maternità, le persone erano solite avere due
testimoni e una Bibbia, e li utilizzavano per registrare
il proprio bambino e quello era un fatto giuridico
accettabile da chiunque. Ma successivamente a tale legge
di maternità, le persone cominciarono a registrare i
propri bambini presso il governo.
Quindi ciò che accade è che quando si registrerà il
proprio bambino presso il governo a quel punto il
governo creerà una nuova personalità giuridica che
rappresenta in pratica il vostro “nome commerciale”, il
nome commerciale del bambino, cosicché, una volta
compiuti i 18 anni, egli potrà avere la possibilità di
condurre affari con il mondo delle personalità
giuridiche.
Ora, perché avete bisogno di una personalità giuridica
per condurre affari in un mondo costituito da
personalità giuridiche ?
E’ una questione molto importante. Un soggetto che è
sovrano, è responsabile al 100% delle proprie azioni, è
responsabile per tutto ciò che fa. Se commette un
crimine non può nascondersi, deve pagare in relazione a
ciò che ha compiuto. Una personalità giuridica ha
responsabilità limitata e quindi anche poteri limitati.
Quindi in quanto soggetti, non sarebbe possibile
condurre affari con una personalità giuridica perché
tale condotta non rispetterebbe i principi del diritto
naturale.
Una personalità giuridica può condurre affari solo con
un’altra personalità giuridica. La personalità
giuridica, che ha responsabilità limitata, non può
condurre affari con un soggetto sovrano che è pienamente
responsabile. Il soggetto dovrebbe assumersi piena
responsabilità, mentre la personalità giuridica non si
assumerebbe alcuna responsabilità. Non può funzionare.
Quindi loro, il governo, hanno creato un nome, che è
simile al vostro vero nome, ma con tutte le lettere
MAIUSCOLE.
Ora, se voi consultate un dizionario di grammatica,
noterete che con riferimento ai nomi propri, la lingua
non riconosce casi di nomi con tutte le lettere
maiuscole. Si utilizzano sempre lettere maiuscole e
minuscole. Quindi, il nome del bambino, il suo nome
“cristiano” viene scritto in lettere maiuscole e
minuscole, e rappresenta il soggetto bambino.
Tuttavia quando lo registrate, il governo creerà una
personalità giuridica che rappresenta il vostro nome
commerciale e che utilizzerete per condurre affari con
il mondo delle personalità giuridiche e che sarà scritto
con tutte le lettere maiuscole. Ora, per verificare
questo fatto dovreste tirare fuori il vostro portafogli
e tirare fuori tutti i vostri documenti e noterete come
non ci sia neppure un documento che riporterà il vostro
nome con le lettere maiuscole e minuscole.
Tutto è scritto in lettere maiuscole. E la
ragione sta nel fatto che tutti questi splendidi
benefici e questi documenti non vengono rilasciati a
voi, soggetti personali, ma sono stati rilasciati al
vostro nome commerciale.
Quindi se possedete una carta della previdenza sociale,
quella non è vostra, è del vostro nome commerciale. Il
nome commerciale ha una carta della previdenza sociale,
il nome commerciale ha una patente di guida, passaporti
e carte di credito. E noterete come tutto sia scritto
con le lettere maiuscole.
Ora, potreste recarvi in banca per verificare questo e
chiedere a loro di scrivere il vostro nome sul loro
computer in lettere minuscole. L’addetto al pubblico vi
dirà: “Non c’è problema, lo faccio subito”, ma quando
comincerà a scrivere in lettere minuscole, anche se quel
computer è identico a tutti gli altri computer, con cui
si può scrivere in minuscolo, quando inizia a scrivere
in minuscolo il computer scriverà comunque tutte le
lettere maiuscole. E dirà: “Questa non la capisco. Come
può essere ? Continuo a digitare lettere minuscole ma
scrive sempre tutte lettere maiuscole”.
Si può pensare che è così perché quel computer non
funziona, ma in effetti funziona bene perché è il
sistema che funziona così. Perché quel conto in banca
non è vostro, il conto in banca appartiene al vostro
nome commerciale, con tutte le lettere maiuscole. Ora,
voi siete il firmatario autorizzato, non siete il
proprietario. (NdR: In Italia questo ultimo
particolare non esiste, sugli assegni NON vi e' la
dicitura "Firmatario autorizzato")
Se volete verificarlo, se avete degli assegni personali,
noterete come ci sia una riga dove dovreste firmare.
Bene, quella sembra una linea, ma non lo è affatto. C’è
una piccola dicitura che dovreste leggere con la lente
d’ingrandimento che vi dirà che si tratta di “firmatario
autorizzato”. Non dice affatto “proprietario”, perché la
firma che voi state apponendo sull’assegno in verità la
state apponendo per conto di qualcun altro, non è il
vostro conto, è il conto di una personalità giuridica.
Quindi ciò che sto tentando di farvi capire è che ci
sono due enti coinvolti in riferimento ai quali le
persone, numerose persone, si sentono confuse ed
affermano: “Insomma, il mio nome e Pinco Pallino, quindi
ho un numero di previdenza sociale, ho una patente di
guida. No, non l’avete !
Lettere minuscole corrisponde all’essere umano in carne
ed ossa, voi, e non avete alcun privilegio.
Alcune persone dicono: “Vorrei
riconquistare la mia sovranità,
cosa devo fare ?” E io gli ripeto di continuo: “Tu sei
già sovrano. Tu non puoi riguadagnare alcunché, tu sei
un soggetto sovrano”.
Ora, se pensi di non essere sovrano, sei capitato nel
posto sbagliato, tu sei un soggetto sovrano. Tu sei
stato creato da Dio, sei carne ed ossa, sei sovrano,
responsabile per ogni singolo atto che compirai nel
corso della tua vita.
Tuttavia, tu cedi la tua sovranità non appena cominci a
stipulare contratti. E ciò accade non appena compi 18
anni e cominci ad avere a che fare con la previdenza
sociale, vieni coinvolto per il fatto di avere una
patente di guida, vieni coinvolto perché firmi il mod.
740, tutti questi privilegi li ottieni in base alla tua
volontà.
Ora nessuno ti sta puntando la pistola alla testa per
obbligarti ad ottenerli, tuttavia, il Sistema è
congegnato in maniera tale che, a partire da quando
compi 18 anni devi dimostrarti un buon cittadino, le
scuole ti insegnano come pagare le tasse, ti spiegano
anche come ottenere un diploma, un lavoro, affinché
paghi le tasse, in maniera da poter aiutare il paese.
Non avrei problema ad aiutare il paese, non mi crea
problemi dare una mano alla comunità, per far crescere
la sua ricchezza. Personalmente, tuttavia, ho dei
problemi nel pagare un terzo, perché non si tratta di
agire a beneficio del nostro paese, ma a beneficio di
chiunque abbia costruito questo sistema, ovvero a
vantaggio dei banchieri internazionali.
Ora parliamo un attimo dell’UCC,
e di cosa rappresenti per noi. Naturalmente abbiamo il
diritto naturale, quello nessuno può togliercelo, c’è la
“common law”, la legge inglese, e la “common law” non è
scritta, tuttavia ci sono libri scritti a proposito
della “common law”. E poi c’è il diritto commerciale.
Questi banchieri internazionali, che non hanno nulla a
che fare con gli Stati Uniti, perché ogni singola banca
viene “approvata” dall’Inghilterra. Quindi, tutte le
autorizzazioni relative ai loro atti costitutivi vengono
concesse dall’Inghilterra
L’Inghilterra controlla il sistema bancario,
l’Inghilterra controlla tutti i sistemi giudiziari e
i suoi rappresentanti, ovvero i giudici e gli
avvocati. E queste “corporation” internazionali
controllano inoltre i media, non con la frode, ma con i
soldi.
Loro li hanno finanziati e li hanno comprati
praticamente tutti. Questa è la ragione per cui mai
sentirete parlare di tali informazioni, perché sono loro
a decidere quali informazioni diffondere e quali no.
Quindi l’intero sistema è controllato dai banchieri
internazionali e dalla finanza internazionale e loro
stanno fondamentalmente utilizzando quelle che sono le
proprie regole e i propri regolamenti.
Quindi non piangetevi addosso perché non potete
cambiarlo, loro hanno soldi, loro hanno creato i soldi,
e fondamentalmente noi abbiamo accettato tutto quello
che ci hanno offerto”.
Tratto da: pickline.it -
Continua QUI
C'è un
segreto nella storia degli Stati Uniti
tenuto intenzionalmente nascosto
dai principali media ?
Potrebbe esistere una società segreta di pingui uomini
d'affari la cui agenda è stata la causa di molte guerre
e depressioni economiche ?
Esiste un'élite che nell'ombra manovra il mondo,
per portare avanti il suo programma politico di
interessi personali ?
Le risposte a queste domande potranno davvero
sorprendervi. L'evidenza è davanti ai vostri occhi. Sta
a voi decidere.
Ecco qui un documentario sul sistema delle banche
basato sul controllo, che ha determinato buona parte
del nostro passato, determina il nostro presente e
determinerà il nostro futuro.
Questo l'elenco delle Banche
controllate dai
Rothschild:
https://www.earth-matters.nl/11/13949/verborgen-nieuws/complete-list-of-banks-owned-or-controlled-by-the-rothschild-family.html
http://bloginfo.educate-yourself.eu/2013/03/list-of-banks-owned-by-the-rothschild-family/
http://humansarefree.com/2013/11/complete-list-of-banks-ownedcontrolled.html?utm_campaign=shareaholic&utm_medium=facebook&utm_source=socialnetwork&m=0
Si tratta di uno dei documentari migliori e più
interessanti da vedere, per capire qual è stato davvero
il più grande segreto tenuto nascosto dai media nel
ventesimo secolo.
Guardate questo reportage adesso
(Streaming Windows Media - durata 47:22)
(c) Liberty International Entertainment - The Phenomenon
Archives
L'attuale creazione di denaro dal nulla operata
dal sistema bancario è identica alla creazione di moneta
da parte di
è identica alla creazione di moneta da parte di falsari.
La sola differenza è che sono diversi coloro che ne
traggono profitto.
Noi e solo NOI siamo il Valore
(anche della moneta=denaro,
CHE E' e DEVE essere NOSTRO e non delle banche
!
L'euro e' in mano ai Privati:
ecco una ennesima prova, il marchio del Copyrigth e'
stampato su tutti gli euros, e la firma e' quella del
sig Draghi....perche' ?....perche' egli rappresenta i
proprietari privati della
Banca Europea (BCE)...
Sovranità monetaria
e
Signoraggio bancario
- "DEBITO
PUBBLICO"
La competenza europea non è più Costituzionale. Possiamo
rientrare, persino "legalmente".
Ciò non toglie che le regole sono state costruite
raggirando i popoli, e che quindi in ogni caso i popoli
hanno la sovranità necessaria per ribaltare una
qualsiasi legge elitaria.
SOLUZIONE:
Dovremmo per risolvere il problema della
Sovranita' monetaria,
innanzi tutto nazionalizzare le Banche Centrali (FED
+
BCE,
ecc.), togliendole dalle mani dei privati, cosi come la
Banca Italia
(NON d'Italia, perche' anch'essa in mano ai privati),
poi stampare carta moneta, come Stati uniti d'Europa
(UE), pari al
debito
"pubblico" delle varie nazioni UE che gli uomini di
governo dei vari stati hanno contratto (e' tutto fatto
di carta straccia, che i
banchieri,del
mondo piazzando i loro uomini negli stati o
comprandoseli...hanno fatto si che gli stati si
indebitassero con loro....e quindi ci potessero tenere
per le palle....ricattandoci con il debito stesso), ed
inviare la carta moneta stampata (la parte che li
compete) al
Fondo monetario internazionale
(il FMI e' di proprieta' dei banchieri...e' una loro
creatura)contemporaneamente, riscatta-ricompra i titoli
statali emessi, che hanno acquistato i privati, gli
altri stati e le banche) in modo da eliminare il debito,
e cosi' ci riapproprieremmo degli interessi che ogni
anno paghiamo (in Italia c.a. 100 miliardi di euros
l'anno) e li potremmo investire nell'industria, nel
turismo, nei servizi...e cio' per i vari stati
indebitati...
CMQ ma sara' una gara dura, perche' gli
USURAI del mondo
hanno i loro uomini piazzati ovunque nel mondo e nei
posti chiave....che faranno di tutto per impedirci di
arrivare a farlo...!
Ma noi ce la possiamo fare !
Altra proposta per la soluzione-annullamento del
cosiddetto falso
Debito Pubblico:
in circa 30 anni l'Italia ha pagato interessi annui per
il debito pubblico per un totale di circa €
3.400.000.000.000 (3 mila quattrocento miliardi), mentre
il debito pubblico ammonta al 2014 a c.a. €
2.200.000.000.000 (duemila duecento miliardi)
per cui sottraendo dal totale, la somma già pagata, vi è una plus valenza di c.a. 1.200.000.000.000, che le
banche dovrebbero ridarci.....ma anche se non ce li
ridanno, noi possiamo cessare di pagarle immediatamente
investendo la stessa cifra annuale di falsi interessi,
nella nostra economia....
IMPORTANTE
La Banca d’Inghilterra conferma attraverso il documento
(dettagliatissimo in lingua originale) raggiungibile al
link sottostante, la creazione di denaro dal NULLA
attraverso la riserva frazionaria e il signoraggio
bancario in mano a banche private e autorizzate dalle
banche centrali anch’esse di proprietà delle suddette
banche in percentuale più o meno variabile:"
http://www.bankofengland.co.uk/publications/Documents/quarterlybulletin/2014/qb14q102.pdf
In più, quest'altro link come ulteriore, robusta
conferma:
http://www.theguardian.com/commentisfree/2014/mar/18/truth-money-iou-bank-of-england-austerity
AVVISATE TUTTA LA POPOLAZIONE CON QUESTO VIDEO, FATELO
GIRARE ALL'INFINITO !!
Che sappiate o meno che cosa sia, il Fondo di Redenzione
Europeo (E.R.F.) ci rovinerà la vita per i prossimi 20
anni !!
vedi e' IMPORTANTE:
http://attivo.tv/player/documentari/i-media-stanno-censurando-allintera-popolazione-un-nuovo-trattato-europeo-sconvolgente.html#sthash.4QWK6rLY.dpuf
vedi:
ACCESSO al VALORE di IO SONO
Le banche NON prestano denaro, ....VENDONO debiti...!
quindi vi truffano e truffano lo stato oltre
all'evasione fiscale e dell'IVA....
il denaro che inseriscono nei conti correnti dei
loro "clienti" è creato dalla vostra firma, quindi è
vostro, infatti quel denaro non è nel
bilancio della banca precedentemente alla vs
firma....perché è vostro e non della banca, esso
è creato per voi dalla banca proprio dal NULLA !.....non
è suo !
......quindi NON dovete NULLA alla banca, né
capitale, né interessi !
Il documento che vi fanno firmare è una TRUFFA
!
…fatevi furbi sono dei
CRIMINALI TRUFFATORI assieme allo…. stato mafioso che li
protegge....sulla pelle dei sudditi SCHIAVI !
Inoltre le banche evadono
enormemente il fisco perché immettono le cifre del
denaro che hanno emesso dal NULLA nei loro bilanci come
"debito" e non come credito, come dovrebbe essere, ed in
questo modo non pagano le tasse sui capitali che
sottraggono con l'inganno a chi ha firmato quel fatidico
modulo, sulla cui firma hanno creato dal NULLA il denaro
per il loro cliente che in realtà è suo REGALATO dal
NULLA.
QUINDI Sono anche dei LADRI ! ed EVASORI mostruosi ! e
non pagano neppure I'VA sul servizio fatto....
Creazione del denaro dal
nulla:
http://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S1057521914001070
I mutui
bancari sono una FRODE: come difendersi ?
http://marcodellaluna.info/sito/2015/07/26/i-mutui-bancari-sono-una-truffa-come-difendersi/
EURO FALSO: TUTTI I DEBITI CONTRATTI CON LE BANCHE SONO
ANNULLABILI
!
Nel contrato non è scritto chi è il proprietario della
moneta….quindi: chi è il creditore ? chi il debitore
?...e per cui TUTTI i debiti sono nulli “tutti i debiti
contratti con le banche sono infatti annullabili”.
“Il sillogismo è semplice: siccome le banche evitano di
iscrivere in contabilità, a patrimonio netto, la quota
annuale di denaro virtuale che creano dal nulla, è
evidente che lo considerano esse stesse “denaro falso“.
I debiti contratti con denaro falso ovviamente non sono
giuridicamente validi.”
Ecco quindi che, se non tutti in generale, almeno quei
debiti che implicano come creditore o controparte una
banca, devono essere considerati nulli dalla nascita !
In sostanza, parafrasando, se il denaro non risulta
“battezzato” contabilmente alla nascita certificandone
l’origine, non può godere dei diritti civili.
Tratto dal testo dell’economista Nino Galloni, IL FUTURO
DELLA BANCA, da dove si impara che la contabilità
bancaria attuale è completamente falsa.
INOLTRE
Interrogazione UE con richiesta di risposta scritta
E-000302/2012 alla Commissione Articolo 117 del
regolamento
Marco Scurria (PPE)
Oggetto: Natura giuridica della proprietà dell’euro
In risposta ad un’interrogazione scritta sul medesimo
tema presentata dall’on. Borghezio fornita il 16 giugno
2011, la Commissione informa il collega che “al momento
dell’emissione, le banconote in euro appartengono all’Eurosistema
e che, una volta emesse, sia le banconote che le monete
in euro appartengono al titolare del conto su cui sono
addebitate in conseguenza”.
Può la Commissione chiarire quale sia la base giuridica
su cui si basa questa affermazione ?
Risposta: Olli Rehn non fa altro che ribadire che dopo
l’emissione, ossia dopo la creazione fisica delle
banconote o più verosimilmente dell’apparizione in video
delle cifre sui terminali dell’Eurosistema (totalmente a
costo zero, se si esclude l’energia elettrica che
mantiene accesi i computers…) la proprietà dei valori
nominali appartiene al nuovo proprietario.
....e se uno è proprietario del denaro, non può essere
contemporaneamente debitore, dato che il denaro
precedentemente all'emissione nei fatti apparteneva al
NULLA.....e non alla banca ! e quindi è
al NULLA che semmai va reso....
Guardate cosa afferma il Consiglio Direttivo della Banca
Centrale Europea – BCE
- (Tratto dal sito ufficiale www.ecb.int)
nel loro documento: “Decisione della Banca Centrale
Europea del 6 dicembre 2001 relativo all’emissione delle
banconote in euro”, al comma 3: “L’emissione delle
banconote in euro non necessita di essere soggetta a
limiti quantitativi o di altro tipo, visto che la
immissione in circolazione di banconote è un processo
indotto dalla domanda.”
Tratto da:
http://www.ecb.europa.eu/home/html/index.en.html
Commento NdR: L'Eurosistema
è nei fatti di proprietè di PRIVATI cosi come le varie
Banche Centrali Nazionali dei paesi aderenti alla
UE, quindi tutto il sistema bancario europeo è in mano
ai privati cosi pure come l'emissione della moneta
(denaro)
Ricordiamo a tutti che le Banche facendo sorgere dal
"nulla" (che non esiste, per proprietà intrinseca) il
denaro, esse lo "prendono" dal TUTTO presente ed
esistente SOLO ed UNICAMENTE nell'INFINITO,
e ce lo accreditano nel nostro conto corrente di cui
siamo proprietari e non debitori;, se noi chiediamo ad
esse di darci un credito, quindi trattasi di DONAZIONE
dell'Infinito a tutti noi, che le Banche ci RUBANO e ci
chiedono pure gli interessi, i banchieri e le banche,
sono dei veri e propri CRIMINALI,
protetti dalle leggi inique degli "stati" (a loro volta
aziende private) loro servi, perché i Banchieri
immettono, sponsorizzano o pagano, i "loro" uomini
politici e non, nei posti chiave degli stati, per
ottenere ciò che vogliono... da questi ultimi, alla
faccia del popolo che rimane in TOTALE
schiavitu'
!
Quindi:
Cari amici e lettori, dovete rendervi conto che quando
andate a chiedere un "prestito" ad una banca...voi
subite un FURTO da parte della banca, perche l'emissione
del denaro viene effettuata dal NULLA (che è al massimo
di proprietà dell’INFINITO),
sul vostro NOME e COGNOME; la banca non lo
emette/accredita sul suo proprio conto corrente e poi
gira la cifra a Voi con un bonifico dal proprio conto,
ma lo accredita direttamente sul Vostro conto corrente,
e quindi siete voi gli UNICI proprietari del denaro,
cosi come ha confermato recentemente anche la UE, in una
risposta ad una interrogazione fatta su: chi è il
proprietario del denaro..?
Se il denaro viene emesso sul vs NOME e COGNOME,
significa semplicemente che è VOSTRO e NON della banca,
e siccome viene emesso dal NULLA (di proprietà dell’INFINITO
e non della banca), quindi è a credito NON a debito …..
la banca non ha NESSUN titolo, né diritto, per
chiedervi di restituire il capitale, che non è mai
stato suo, né tanto meno di richiedere degli interessi
su di un capitale che nei FATTI è SOLO VOSTRO all’atto
della emissione fatta per mezzo del vostro CONOME e
NOME, infatti non può mai dimostrare di aver avuta
la proprietà del denaro che è stato emesso sul vs
conto corrente !
Inoltre le leggi italiane e quelle dei vari paesi
occidentali, sui “prestiti”, confermano che: se un
soggetto non e’ proprietario di un bene non può
prestare nulla, anzi se viene attuato, diviene un’atto
illegale.
Qui siamo alla totale follia illogica bancaria, per
tentare di legalizzare un FURTO !
In più le banche, una volta sottratto il VOSTRO denaro,
con la vostra firma, su di un modulo prestampato e senza
la firma dell’amministratore della banca …. essa lo
immette nel proprio bilancio, nei debiti, e non nei
crediti, come sarebbe se fosse tutto regolare oltre ad
essere logico amministrativamente, (cosa che non è,
commettendo un falso in bilancio) ma e cosi, non solo
non paga neppure l’iva sul servizio, ma non paga neppure
le tasse allo stato…perché trattasi di un
“debito”….ecco perché le banche dichiarano sempre un
bilancio facilmente in passivo od a zero….
....News sulla Banca
d'Italia:
L’ultimo grande furto
ai danni degli ignari italiani: BANKITALIA: “Ciò
che sta accadendo senza che nessuno lo sappia” -
Gennaio 2014
Riportiamo quanto pubblicato nel profilo
facebook dell’europarlamentare Marco Scurria,
già noto al nostro blog per essersi
più volte battuto per la proprietà della moneta.
Invitiamo pubblicamente tutti alla divulgazione di
questo articolo e di tutti gli altri presenti sulla
rete (tra cui questo post di Lucio di Gaetano nel
blog beppegrillo.it)
che informano sulla vicenda della svendita di
Bankitalia.
L’ultimo grande furto ai danni degli ignari
italiani.
By Marco Scurria
Nei
prossimi giorni la Camera dei Deputati è chiamata a
dare il parere definitivo al Decreto Legge di Letta
e Saccomanni emanato dal Consiglio dei Ministri lo
scorso 27 Novembre, proprio mentre le telecamere dei
media di tutto lo Stivale erano concentrate sulla
decadenza da Senatore della Repubblica di Silvio
Berlusconi. Il DL va a modificare l’assetto
dei proprietari della Banca Centrale Italiana,
oggi in mano ai maggiori cartelli finanziari
operanti nel Belpaese, tra cui Intesa San Paolo,
Unicredit e Assicurazioni Generali.
Continua QUI:
Banca Italia
PERCHE' le TASSE NON DEBBONO ESSERE PAGATE ? - IL DENARO
(moneta di carta) è ILLIMITATO per TUTTI
Guardate questi video vi illustrano come i CRIMINALI ci hanno resi SCHIAVI....
Video da visionare per
comprendere il meccanismo del FURTO dei nostri beni da
parte di questi
CRIMINALI a livello mondiale !
Cosa è il DENARO
+
Cosa è una Banca
Definizione della
parola Moneta +
Italy: La zecca di
Stato conia la moneta metallica
Video sulle
Banche
Centrali (che sono
private)
che applicano il
signoraggio agli stati
e quindi a noi,
producendo il
debito
pubblico fasullo....
EUROGENDFOR:
POLIZIA EUROPEA, (Superpolizia) per
sottometterci ancora di più alle direttive dei
Padroni nel mondo
Informati, Italia: Eurogendfor e mandato di
arresto europeo: parla un avvocato
Leggere lo statuto dell' Eurogendfor vi
impressionerà.........
L'EGF gode di una totale immunità: inviolabili
locali, beni e archivi (art. 21 e 22); le
comunicazioni (loro) non possono essere
intercettate (art. 23); i danni a proprietà o
persone (da essi arrecati) non possono essere
indennizzati (art. 28); i gendarmi non possono
essere messi sotto inchiesta dalla giustizia dei
paesi ospitanti (art. 29). Come si evince
chiaramente, una serie di privilegi
inconcepibili in uno Stato di diritto.... e per
ora paga solo l'Italia tutte le spese per
l'Europa.....
EU SEGRETA o QUASI questa informazione che riguarda
tutti i paesi EU:
La FRANCIA con LICENZA di STAMPARSI DENARO
- 05/05/2013
La Francia ha avuto permesso dalla BCE di stamparsi di
fatto, in modo illimitato, del denaro. L'affare si
svolge tra banche in ombra ed è una bolla da 1 miliardo.
La BCE eviterà che la Germania si immischi nel
salvataggio della Francia.
Se Cipro regna un enorme nervosismo, perché la BCE ha
tolto poteri alla banca nazionale cipriota (si
veda qui),
in Francia, passando inosservato agli occhi della
ufficialità, funziona esattamente all'opposto:la BCE ha
dato alla Francia licenza illimitata per stamparsi
denaro.
Tutto questo per evitare che una banca francese
collassi, cosa che si vuole evitare fino all’ultimo
minuto.
Alla fine del 2011 c'è stata un'azione comunemente
concertata, da parte della potenti banche centrali del
mondo, tra cui la FED, la BOE (Bank of England) e la
BCE.
Con dei volumi mai visti prima d'ora, la BCE
iniziò le
operazioni di rifinanziamento a lungo termine (LTRO) e
mise a disposizione del sistema bancario nei paesi
euro, 500 miliardi di euro.
Alcuni mesi dopo alle banche venne messa ancora a
disposizione la stessa somma, "per ricarica". Sullo
sfondo la preoccupazione che, se dovesse crollare uno
stato, alle banche nella Euro-Zona, che possiedono una
parte prevalente dei prestiti di stato, venga a mancare
il fiato e quindi che la tutta la unione valutaria
finisca con l'avvitarsi su se stessa.
Si tratto' anche di una banca francese, molto vicina al
collasso, ma non fu mai reso noto di quale banca si
trattasse concretamente. Da tempo grosse banche
francesi come la Société Générale, il Crédit Agricole o
la BNP Paribas sono nel mirino dei mercati dei bond.
Come riferì Bloomberg, il Crédit Agricole l'anno scorso
dovette vendere patrimoni del valore di 3,5 miliardi di
euro (si
veda qui).
Nel mentre è noto che è a disposizione delle banche
francesi una fonte inesauribile di finanziamento, il
cosiddetto mercato STEP (Short Term European Papers). Il
mondo bancario francese si è ulteriormente sviluppato in
modo creativo e si concede oltre al mercato dello STEP
(Short Term European Papers: un programma di creazione
del credito del tutto nuovo e a breve scadenza), anche
la licenza specifica di stamparsi denaro
Il clou di questo “affare” :
1. il mercato STEP-si trova al di fuori della Borsa.
Quindi nessuna trasparenza.
2. il mercato STEP si rivolge esclusivamente al settore
bancario francese.
3. le banche francesi elargiscono prestiti STEP presso
laBanque de France, quale sicurezza (ovvero la banca
nazionale francese) .
4. una cosiddetta „Euroclear“-Bank (come sportello,
ovvero centrale di prenotazione tra la Banque de France
e le banche francesi) deposita certificati STEP come
garanzia, presso la BCE
5. La Banque de France (banca nazionale francese)
inoltre consegna alla BCE i rischi di perdite, quale
sicurezza per i prestiti STEP depositati.
Fintanto che la banca nazionale francese ci tiene in
protezione le mani sopra, queste macchinazioni hanno un
ruolo minore; anche certificati con rating BBB saranno
depositati alla BCE.
Qualla chicca dal manicomio di Draghi
La BCE che in futuro dovrebbe avere controllo su alcune
Euro-Banche, non puo' esibire dati alcuni sul mercato
STEP e riceve questi dati solo per vie traverse
attraverso la banca nazionale francese (Banque de
France). Laddove quest'ultima si basa su fonti terze,
che solo loro stessi giocatori sul mercato.
Cio' significa che c'è una creazione di denaro per le
banche francesi, sotto la protezione della Banque de
France, senza controllo da parte della BCE. Una chicca
dal manicomio...
Con 445 Miliardi di euro le banche francesi controllano
il mercato STEP, una parte considerevole del mercato
ombra dei mezzi finanziari della banca centrale.
Le banche nella zona euro tra loro trattano certificati
STEP e possono persino depositarli
presso la BCE per creare liquidità. Da parte di un
mercato regolato, questa è una delle possibilità per
ricevere dalla BCE dei crediti a buon mercato.
Interessante in questo contesto è cheall'acquisto spesso
discusso di prestiti di stato da parte della BCE, ad ora
per complessivi 200 miliardi di euro (ragion per cui la
BCE si è conquistata il titolo di „Bad-Bank“ ) si
accatastano, presso la BCE, debiti del credito delle
banche europee per circa 1.300 miliardi di euro.
Mario Draghi è consapevole che questa azione non è molto
"koscher". In passato parlo' del fatto che fosse
necessaria "piu' trasparenza" e che la questione (del
mercato STEP) doveva essere presa in seria
considerazione. Ma su questo non ha fatto nulla. Per una
buona ragione.
La BCE, con il programma STEP ha dato alla Francia una
possibilità di stabilizzare le sue banche, senza che la
Germania possa farci nulla.
Il programma plausibilmente dovrebbe servire a far
prendere tempo ai francesi, fino a che si giunga alla
unione bancaria. Quest'ultima originariamente era stata
pianificata per il 2018, ma ora la EU vuole anticiparla
al 2015
Dopo di chè il salvataggio delle banche in Europa,
dovrà avvenire attraverso i risparmiatori e gli
azionisti.
Da qui ad allora, in Francia , al di sotto dei radar, si
verificherà una bolla finanziaria gigantesca.
La Germania deve stare a guardare il tutto, impotente.
Il capo della Bundesbank, Jens Weidmann puo' giusto fare
dei discorsi domenicali, nulla di piu'.
Tale manovra dice che la frazione del sud della BCE ha
già preso ampio controllo sulla formazione dell'Europa.
fonte:
http://deutsche-wirtschafts-nachrichten.de/2013/04/14/geheim-operation-draghi-erteilt-frankreich-lizenz-zum-gelddrucken/
Traduzione e sintesi ByCristina Bassi - Tratto da:
thelivingspirits.net
I comuni Italiani, possono stampare moneta propria, per
legge
“Al Comune spettano tutte le funzioni che riguardano la
popolazione ed il territorio, in particolare è il Comune
stesso che deve farsi carico delle esigenze nascenti in
determinati settori specificamente delineati dal dettato
normativo. “
A conferma di quanto sopra infatti, l’articolo 112 del
T.U.E.L. enuncia che: “Gli enti locali, nell’ambito
delle rispettive competenze, provvedono alla gestione
dei servizi pubblici che abbiano per oggetto produzione
di beni ed attività rivolte a realizzare fini sociali e
a promuovere lo sviluppo economico e civile delle
comunità locali”.
Queste ampie funzioni che come abbiamo visto vengono in
diversi modi attribuite all’ente comunale, comportano
uno serie di problematiche:
a) in primo luogo sono frequenti le controversie circa
la definizione dei confini dei ruoli tra i livelli di
governo in alcuni settori chiave quali, ad esempio,
quello della tutela della salute, governo del territorio
e dell’ambiente nonché in tema di servizi sociali.
b) In secondo luogo risulta problematico delineare il
rapporto tra le nuove competenze attribuite al Comune e
le effettive risorse che al Comune stesso vengono messe
a disposizione.
Tutto questo in attuazione dell’art. 119 Cost. il quale
prevede per i Comuni (Province, Città Metropolitane e
Regioni) autonomia finanziaria di entrata e di spesa,
tributi ed entrate propri, compartecipazione al gettito
di tributi erariali riferibili al loro territorio nonché
un fondo perequativo per i territori con minore capacità
fiscale per abitante.
Prevede altresì il medesimo articolo che le risorse di
cui sopra consentono al Comune di finanziare
integralmente le funzioni pubbliche loro attribuite.
Inoltre l’art. 7 del Decreto Legislativo 112/1998
prevede la “devoluzione alle regioni e agli enti locali
di una quota delle risorse erariali tale da garantire la
congrua copertura […] degli oneri derivanti
dall’esercizio delle funzioni e dei compiti conferiti
nel rispetto
dell’autonomia politica e di programmazione degli enti;
in caso di delega regionale agli enti locali, la legge
regionale attribuisce ai medesimi risorse finanziarie
tali da garantire la congrua copertura degli oneri
derivanti dall’esercizio delle funzioni delegate,
nell’ambito delle risorse a tale scopo effettivamente
trasferite dallo Stato alle Regioni”. Dal dettato
dell’art. 54 T.U.E.L. emerge altresì che il Sindaco,
sempre nella sua funzione di ufficiale di Governo: emana
atti in materia di ordine e sicurezza pubblica, svolge
funzioni in materia di polizia giudiziaria, vigila sulla
sicurezza e l’ordine pubblico, adotta Ordinanze contingibili
ed urgenti in caso di pericolo per l’incolumità dei
cittadini.
E’ necessario ricordare inoltre che il Sindaco opera
come Ufficiale di Governo anche relativamente ad altre
funzioni sulla base di norme di settore (ad es. in base
alla Legge 833/78 in materia di sanità).
Proprio in merito alle funzioni svolte quale Ufficiale
di Governo è utile svolgere qualche breve
considerazione.
Prima di tutto occorre chiarire che il Sindaco che
esercita le funzioni di Ufficiale di Governo o di
autorità sanitaria non è un organo del Comune, ma dello
Stato.
Tale principio viene chiaramente sostenuto dalla
giurisprudenza, ultimamente si è pronunciata in
proposito la Corte di cassazione.
In tema di poteri e funzioni del Sindaco la
giurisprudenza ha avuto modo di pronunciarsi
più volte; punto di notevole interesse è quello relativo
al potere di ordinanza del Sindaco medesimo.
Circa tale aspetto, il Consiglio di Stato ribadisce che:
“… i presupposti che si richiedono per l’adozione dei
provvedimenti contingibili ed urgenti, da parte della
massima Autorità comunale, sono – ai sensi dell’art. 38
comma 2, l. 142/1990 – da un lato, l’impossibilità di
differire l’intervento ad altra data in relazione alla
ragionevole previsione di danno incombente (donde il
carattere dell’urgenza); dall’altro, l’impossibilità di
provvedere con gli ordinari mezzi offerti dalla
legislazione (donde la contingibilità)”.
Proprio per i punti ed i passaggi messi in evidenza (
con il grassetto ), i Sindaci possono operare
con provvedimenti (ordinanze) contingibili ed urgenti in
materia di sanità e sicurezza dotandosi di
strumenti straordinari rispetto a quelli previsti dalla
legislazione. Lo strumento monetario”diverso” da
quello previsto dalla legge ( L’Euro ) può essere
sostituito con uno strumento monetario alternativo
e straordinario rispetto a quello “forzoso” per
prevenire problemi di salute pubblica “mentale” dovuti
alla crisi monetaria ed alla angoscia sociale che sono
le cause di problemi di sicurezza pubblica quali
gesti estremi violenti che potrebbero coinvolgere la
comunità ( drastici suicidi, esplosioni, messe a
fuoco,stragi ) ed evitare l’incremento del crimine
dovuto alla affannosa ricerca di soldi.
Tratto da: losai.eu
Borghezio chiede alla Commissione Europea e BCE: di
chiarite la natura giuridica della proprietà dell'Euro
- 15/06/2011
Con due interrogazioni alla Commissione Europea e alla
BCE, l'On. Borghezio pone in sede UE la questione del
signoraggio in riferimento alla proprietà dell'euro.
L'On. Borghezio sottolinea che «alla luce della
discussione scientifica in atto a livello internazionale
sul signoraggio della moneta e premesso che detto
signoraggio sta a monte di tutto il sistema monetario,
poicé si colloca nel momento di emissione della moneta»
e aggiunge inoltre che, «allo stato attuale, non è dato
individuare chi sia creditore e chi debitore nella fase
della circolazione dell'euro, mentre i popoli europei
hanno pieno diritto di conoscere se siano "creditori"
-in quanto proprietari o "debitori" in quanto non
proprietari- per un valore pari a tutta la massa
monetaria di euro posta in circolazione».
Infine Borghezio chiede alla Commissione europea e alla
BCE di precisare, «in maniera chiara e definitiva, a chi
appartenga giuridicamente la proprietà dell'Euro al
momento della sua emissione».
Questi quesiti sono analoghi a quelli posti sul tema del
signoraggio, con una recente interrogazione al Ministro
delle Finanze, dall'On. Di Pietro, «che richiama
opportunamente -conclude Borghezio- l'insegnamento del
Prof. Giacinto Auriti e del Procuratore Generale Bruno
Tarquini, che hanno sollevato fondati dubbi sulla
compatibilità dell'euro con il principio costituzionale
della sovranità monetaria, che attribuisce al popolo (e
solo al popolo) la sovranità».
On. Mario Borghezio - Delegazione Lega Nord al
P.E. - Bruxelles (Belgique) - E.mail:
mario.borghezio@europarl.europa.eu
RISPOSTA della EU: Risposta di Olli Rehn, a nome della
Commissione - 16/08/2011
Sebbene da un punto di vista giuridico il diritto di
emettere banconote in euro appartenga sia alla Banca
Centrale Europea (BCE) che alle banche centrali degli
Stati membri dell’area dell’euro, ad emetterle
fisicamente e a ritirarle dalla circolazione sono, in
pratica, solo le banche centrali nazionali.
Nel caso delle monete in euro, emittenti di diritto sono
gli Stati membri dell’area dell’euro e qualsiasi
questione ad esse relativa è coordinata dalla
Commissione a livello dell’area dell’euro. Pertanto, al
momento dell’emissione le banconote in euro appartengono
all’Eurosistema, mentre le monete sono di proprietà
degli Stati membri.
Una volta emesse, sia le banconote che le monete in euro
appartengono al titolare del conto su cui sono state
addebitate di conseguenza.
I proventi del signoraggio sono ripartiti tra le banche
centrali nazionali e la BCE in base allo schema di
sottoscrizione del capitale della BCE per le banconote.
I proventi del signoraggio sulle monete vanno agli Stati
membri dell’area dell’euro.
Questa è la risposta della commissione europea alla
petizione parlamentare di Borghezio sulla natura
giuridica della proprietà dell’euro. Non so se
ricordate, tempo fa se ne era parlato anche in questo
blog. Vediamo ora come viene definito l’Eurosistema
dalla Banca d’Italia: L’Eurosistema è il sistema di
banche centrali dell’area dell’euro responsabile
dell’attuazione della politica monetaria unica. Esso
comprende la Banca Centrale Europea (BCE) e le banche
centrali nazionali (BCN) dei Paesi dell’Unione europea
che hanno adottato l’euro.
http://www.bancaditalia.it/eurosistema/assetto/quadrogen
È una risposta molto importante; Questi sanciscono la
proprietà dell’euro all’atto dell’emissione all’Eurosistema,
composto da Bce più banche centrali aderenti
dell'Eurozona allo statuto del SEBC.
Assumendo che le Banche Centrali sono proprietarie della
moneta emessa, ancor prima di metterla in circolazione
(un assurdo sotto il profilo logico ed etico, poiché il
valore della moneta non sarebbe l’effetto di una
convenzione bensì l’espressione della volontà
totalitaria imposta da una struttura privata)
bisognerebbe convenire che esse commettono un illecito
contabile, registrandole in bilancio fra le poste
passive.
Fonte:
http://www.europarl.europa.eu/sides/getDoc.do?pubRef=-%2F%2FEP%2F%2FTEXT+WQ+E-2011-006243+0+DOC+XML+V0%2F%2FIT&language=IT
Finalmente arriva la risposta all’interrogazione
presentata dall’Europarlamentare Marco Scurria sulla
natura giuridica dell’euro, e finalmente
e' arrivata la conferma: ci stanno truffando.
Ci hanno sempre truffati.
Ma andiamo per ordine.
Marco Scurria aveva chiesto chiarimenti sulla risposta
data dalla commissione europea alla prima interrogazione
sulla proprietà giuridica dell’euro presentata dall’On.
Mario Borghezio, nella quale si affermava che nella fase
dell’emissione le banconote appartengono all’Eurosistema,
mentre nella fase della circolazione appartengono al
titolare del conto sulle quali vengono addebitate.
Attenzione perché le parole negli atti ufficiali e nel
linguaggio tecno-eurocratico vanno soppesate per bene.
Quindi il commissario Olli Rehn rispondeva a Borghezio
che la proprietà delle banconote cartacee (dove troviamo
ben impressa in ogni lingua dell’Unione la sigla della
Banca Centrale Europea) è dell’Eurosistema.
Ma cos’è quest’Eurosistema ?
“L’Eurosistema è composto dalla BCE e dalle BCN dei
paesi che hanno introdotto la moneta unica. L’Eurosistema
e il SEBC coesisteranno fintanto che vi saranno Stati
membri dell’UE non appartenenti all’area dell’euro.”
Questa è la definizione che si legge sul sito ufficiale
della BCE. Quindi le Banche centrali nazionali stampano
le banconote e si appropriano del loro valore nominale
(ad Es. se stampare un biglietto da 100 ha un costo
fisico per chi lo conia di 0,20 centesimi – valore
intrinseco – le BCN si appropriano anche del
valoreriportato sul biglietto stampato). E l’On. Scurria
chiedeva quali fossero le basi giuridiche su cui
poggiava l’affermazione del Commissario Olli Rehn:
Interrogazione con richiesta di risposta scritta
E-000302/2012alla Commissione Articolo 117 del
regolamento
Marco Scurria (PPE)
Oggetto: Natura giuridica della proprietà dell’euro
In risposta ad un’interrogazione scritta sul medesimo
tema presentata dall’on. Borghezio fornita il 16 giugno
2011, la Commissione informa il collega che “al momento
dell’emissione, le banconote in euro appartengono all’Eurosistema
e che, una volta emesse, sia le banconote che le monete
in euro appartengono al titolare del conto su cui sono
addebitate in conseguenza”.
Può la Commissione chiarire quale sia la base giuridica
su cui si basa questa affermazione ?
Nei tempi stabiliti dal Parlamento Europeo arriva la
risposta:
IT - E-000302/2012 - Risposta di Olli Rehn a nome della
Commissione (12.3.2012)
L’articolo 128 del trattato sul funzionamento
dell’Unione europea costituisce la base giuridica per la
disciplina dell’emissione di banconote e monete in euro
da parte dell’Eurosistema (costituito dalla Banca
centrale europea e dalle banche centrali nazionali). La
proprietà delle banconote e delle monete in euro dopo
l’emissione da parte dell’Eurosistema è disciplinata
dalla legislazione nazionale vigente al momento del
trasferimento delle banconote e monete al nuovo
proprietario, ossia al momento dell’addebito del conto
corrente bancario o dello scambio delle banconote o
monete.
Olli Rehn non fa altro che ribadire che dopo
l’emissione, ossia dopo la creazione fisica delle
banconote o più verosimilmente dell’apparizione in video
delle cifre sui terminali dell’Eurosistema (totalmente a
costo zero, se si esclude l’energia elettrica che
mantiene accesi i computers…) la proprietà dei valori
nominali appartiene al nuovo proprietario, ovvero a chi
ha accettato l’addebito, a chi ha accettato di
"indebitarsi". (NdR: con chi, con il Nulla dato che
prima dell'emissione a nominativo del correntista quel
denaro NON esisteva ! ???)
Non solo. Olli Rehn, per giustificare l’affermazione
secondo la quale rispondeva a Borghezio che l’Euro
appartiene nella fase dell’emissione all’Eurosistema,
cita l’articolo 128 del Trattato sul funzionamento
dell’Unione Europea, dove nel comma 1 si legge:
La Banca centrale europea ha il diritto esclusivo di
autorizzare l’emissione di banconote in euro all’interno
dell’Unione. La Banca centrale europea e le banche
centrali nazionali possono emettere banconote. Le
banconote emesse dalla Banca centrale europea e dalle
banche centrali nazionali costituiscono le uniche
banconote aventi corso legale nell’Unione.
E’ chiarissimo. Non c’è scritto da nessuna parte che la
proprietà giuridica dell’euro emesso appartiene alla BCE
o alle BCN. C’è soltanto scritto che la BCE può
autorizzare l’emissione di euro a se stessa e alle BCN,
dovendo controllare l’inflazione nella zona euro, così
come stabilito dal Trattato di Maastricht. Ribadisce che
solo l’Eurosistema può stampare le banconote o creare
elettronicamente i valori nominali.
Ma nessun riferimento giuridico, nessun trattato,
nessuna legge, nessuna deliberazione, niente di niente
ci dice che l’Eurosistema ha la facoltà di addebitare la
moneta. E’ evidente che si appropria di questo grande ed
esclusivo privilegio.
Ciò che diceva il prof. Giacinto Auriti trova
finalmente conferma in un atto ufficiale della
Commissione Europea: le Banche Centrali si appropriano
del valore della moneta perchè emettono solo
addebitando, prestando, e il prestare è una qualità
esclusiva del proprietario.
Auriti chiamava questo meccanismo la
truffa del signoraggio, parola sulla quale oggi si
fa volutamente grande confusione, essendo per la massa
direttamente associabile alla farfallina di Sara Tommasi
e a qualche improbabile personaggio del mondo della
politica che fa avanspettacolo che le si accompagna.
Non a caso l’indomito professore dell’Università di
Teramo aveva denunciato la Banca d’Italia (organismo
privato in mano per il 94% a banche commerciali e
fondazioni bancarie) per truffa, associazione a
delinquere, usura, falso in bilancio e istigazione al
suicidio (grave piaga dei tempi nostri). Infatti la
moneta, essendo il mezzo di scambio con il quale i
cittadini riescono ad interagire tra loro dando vita al
mercato, ovvero riuscendo a scambiarsi reciprocamente
beni e servizi prodotti grazie al loro lavoro, deve
appartenere esclusivamente a chi lavora, ovvero al
popolo.
Chi si appropria indebitamente del valore della moneta
non fa altro che sfruttare il lavoro del popolo, lucrare
sulle fatiche e sulla produzione altrui chiedendo che
gli vengano pagati gli interessi sul prestito erogato.
Questa è la gigantesca distorsione del nostro tempo,
questa è la Grande Usura. E sotto il giogo di questa
malefica piaga, sono finiti tutti i popoli d’europa che
oggi pagano sulla propria pelle una crisi sistemica e
indotta, figlia di un paradigma che dal 1694 (anno di
costituzione della prima Banca Centrale, la Bank of
England) si è imposto sulla vita dell’uomo.
Il meccanismo dell’indebitamento degli Stati da parte
di organismi privati quali sono le Banche Centrali
Nazionali è presente quasi ovunque. La Federal Reserve
conia negli USA il dollaro, la Bank of England conia nel
Regno Unito la Sterlina, la BCE conia l’Euro. Ma per
quanto ci riguarda, esiste un’abissale differenza, che
rende il sistema ancora più perverso: gli Stati
dell’Unione non possono ricevere il credito direttamente
dalla BCE (cosa che invece accade in modo diretto e
subordinato negli altri paesi, ed Es. negli USA dove il
Congresso ordina di stampare e la FED esegue) ma devono
finanziarsi sul mercato, la parolina magica con cui ci
prendono per i fondelli. In poche parole funziona così:
la BCE crea denaro a suo piacimento, lo da in prestito
alle banche commerciali (Draghi ha recentemente creato
circa 1000 miliardi di euro prestandoli all’1%) e queste
possono decidere se acquistare o meno i cosiddetti BOND,
i titoli del debito (con tassi che vanno dal 5 al 7%).
Non è possibile, quindi, per i paesi della UE attuare
una propria politica monetaria, pur volendo accettare il
meccanismo dell’indebitamento pubblico.
Tutto è nelle mani della Grande Usura. I signori della
Goldman Sachs, banca d’affari targata USA, siedono
vertici delle grandi istituzioni bancarie, Mario Draghi
ne è l’emblema. Ora hanno deciso di gestire direttamente
anche le Istituzioni politiche, Mario Monti e Papademos
sono i primi alfieri al servizio della Goldman.
La politica è messa sempre più all’angolo, ostaggio del
sistema finanziario che controlla partiti, sindacati e
mondo dell’informazione.
L’unica soluzione che abbiamo è quella di informare il
più possibile.
Questi meccanismi perversi devono essere conosciuti da
tutti, nonostante il boicottaggio del sistema
dell’informazione del regime usurocratico. Lo sforzo
deve essere titanico, la volontà e la determinazione non
devono piegarsi di fronte a niente.
A tutti noi un in bocca al lupo.
Tratto da:
http://rapportoaureo.wordpress.comEuro
SORPRESA.....l'ITALIA
ha ancora la propria Sovranità Monetaria, vediamo
il perché ce lo nascondono....
Ma cos’è esattamente l’usura ?
È il denaro ricavato dal mero utilizzo del denaro.
Ed
Ezra Pound, da annoverare tra i grandi uomini del
‘900, bollava impietosamente taluni governi di
servilismo e di sottomissione al
signoraggio sulla moneta esercitato dal
sistema bancario privato e dalle banche centrali da
questo controllate.
Una ragnatela speculativa dove l’esclusivo interesse
privato strangola la sovranità politica e monetaria
degli stati nazionali e l’autodeterminazione dei popoli.
Tale sistema perverso nasce in Inghilterra ad opera
dello scozzese
William Paterson, mercante, avventuriero e
banchiere.
Il 27 luglio 1694 Paterson ottiene dal sovrano
protestante
Guglielmo III d’Orange (al potere dal 1689 come re
d’Inghilterra, Irlanda e Scozia dopo la deposizione di
suo zio Giacomo II, cattolico.
Ancora oggi l’oppressione “orangista”, incentivata e
protetta da Londra, contro i cattolici repubblicani
d’Irlanda è oggetto di funesta cronaca quotidiana)
l’autorizzazione ad operare come banchiere ufficiale del
regno.
Fonderà la
Banca d’Inghilterra, prima banca di emissione
privata, che godrà così del privilegio di emettere
moneta da prestare ad usura allo Stato (il primo
prestito al governo inglese ammonterà a 1.200.000
sterline).
Nella sua memorabile sentenza: “La banca trae beneficio
dall’interesse che pretende su tutta la moneta che crea
dal nulla” vi è racchiuso il nucleo ideologico del
significato di signoraggio sulla moneta.
È, quindi, a partire da tale data che i governi
perderanno la loro sovranità economica e il potere
di emettere moneta sarà delegato ad una banca privata.
Non faranno ovviamente eccezione gli Usa, che nonostante
l’indipendenza dalla madrepatria proclamata con la
famosa dichiarazione del 4 luglio 1776, saranno sempre
soggetti all’usurocrazia monetaria della
Federal Reserve, divenendo ben presto il braccio
armato del liberismo mondialista.
Con due eccezioni, però, anche se di breve durata per la
tragica sorte toccata a chi osò andare controcorrente:
Abraham Lincoln e
John Fitzgerald Kennedy (NdR: tutti e due
Assassinati.....)
Tuttavia, ad onor del vero, già
Thomas Jefferson, al tempo in cui ricopriva la
carica di segretario di Stato durante la presidenza di
George Washington, si era fermamente opposto al
progetto di fondazione di una banca centrale privata (la
First Bank of the United States) caldeggiato
dall’allora ministro del Tesoro
Alexander Hamilton.
Personaggio ambiguo e contraddittorio (in origine
sosteneva esattamente l’opposto, e cioè che la cosa
pubblica non potesse essere delegata ad una banca
privata poiché questa tutelava esclusivamente i propri
interessi), l’Hamilton fu accusato di essere strumento
dei banchieri internazionali, probabilmente in combutta
con i
Rothschild, che proprio in quel periodo, per bocca
del fondatore della dinastia, l’ebreo askenazita
Mayer Amschel, memore forse della succitata celebre
frase del suo predecessore scozzese, aveva sentenziato:
“Lasciate che io emetta e controlli il denaro di una
nazione e non mi interesserò di chi ne formula le
leggi”.
Come siano andate poi le cose per il XVI e XXXV
presidente Usa è cosa tristemente risaputa.
Lincoln sosteneva che il privilegio dell’emissione della
moneta dovesse essere prerogativa esclusiva del governo
e che il denaro da padrone sarebbe dovuto diventare
servitore dell’umanità.
L’applicazione pratica di tali principi portò
all’emissione di banconote non gravate dagli interessi
da corrispondere ai banchieri privati. Il 15 aprile 1865
Lincoln veniva assassinato in un palco del teatro di
Washington.
Stessa sorte, cento anni dopo, toccava a Kennedy, il
quale, cinque mesi prima del suo assassinio, aveva
firmato l’ordine esecutivo n. 11110 con il quale il
governo aveva il potere di battere moneta dietro
copertura argentea.
Anche in questo caso lo Stato non pagava più gli
interessi alla banca di emissione privata.
Un duro colpo al signoraggio bancario che si infranse il
22 novembre 1963. Da allora nessun altro presidente Usa
si è più arrischiato a sfidare i Signori del denaro.
By Salvatore Maiorca
Ecco come comportarsi contro le
Banche, Agenzia delle Entrate ed Equitalia:
La rinuncia
dello Stato alla
Sovranità monetaria,
(Commento NdR;
anzi azioni politiche colluse con i banchieri
hanno sottratto allo stato la Sovranita'
monetaria e senza chiedere autorizzazione al
Parlamento.....)
Contrariamente a quanto
accade nel rapporto tra Stato e cittadini con
l'emissione dei titoli fruttiferi, in quello che viene a
stabilirsi tra Stato e la Banca Centrale, con
l'emissione della moneta bancaria (banconota), si coglie
in tutta la sua drammaticità la rinuncia da parte dello
Stato alla
sovranità monetaria ed al conseguente esercizio del
potere di "battere moneta"; si avverte sopratutto la
stranezza di una situazione che poteva trovare una
valida giustificazione in altri tempi, quando la moneta
aveva un proprio valore intrinseco perché costituita da
pezzi coniati in metalli pregiati, o quando essa, pur
rappresentata da simboli cartacei, aveva tuttavia una
copertura nelle riserve auree o argentee delle banche:
allora era frequente che il re o il principe (cioè lo
Stato), non avendo a propria disposizione risorse
finanziarie (metallo pregiato) per sostenere, ad
esempio, le spese di una guerra, ricorresse ai banchieri
per ottenere i necessari prestiti.
Ma nell'attuale momento storico, in cui la moneta è
costituita soltanto da supporto cartaceo, privo di
qualunque copertura aurea o valutaria, non si comprende
la ragione per la quale lo Stato debba richiedere ad un
apposito istituto bancario privato il mutuo, sempre
oneroso, di banconote create dal nulla e prive quindi di
ogni valore intrinseco, trasferendogli in tal modo, con
la sovranità monetaria, non solo il potere di emettere
moneta, ma anche il governo di tutta la politica
monetaria, attraverso il quale, come si è già esposto,
non può non influirsi in maniera assolutamente
determinante su tutta la politica economico-sociale del
governo nato dalla volontà popolare. Per ricorrere ad
una esemplificazione estrema, ma, comunque sia, idonea a
far comprendere l'entità del problema, non si capisce
perché non possa essere posta in circolazione moneta
statale (biglietto di Stato) anziché moneta bancaria
(banconota), dal momento che, tanto, sia l'una che
l'altra non sono garantite da alcuna riserva aurea o
valutaria.
Peraltro è bene sapere che lo Stato,
oggi, per mezzo dei propri stabilimenti della Zecca,
provvede alla creazione ed alla messa in circolazione di
tutta la monetazione metallica, del cui ammontare (anche
se di modestissimo valore rispetto a tutto il circolante
cartaceo di banconote) esso non è debitore di nessuno,
tanto meno della [ndt: privata] Banca d'Italia.
Così come, fino a pochi anni fa, provvedeva, nello
stesso modo, alla creazione ed alla messa in
circolazione di carta moneta di cinquecento lire e,
prima ancora, anche di mille lire [1], neanche in
relazione delle quali ovviamente sorgeva in capo allo
Stato alcuna obbligazione di restituzione né di
pagamento di interessi, poiché di esse lo stesso Stato
non si indebitava, provvedendo direttamente alla loro
creazione ed alla loro immissione in circolazione.
Questo dimostra, dunque, che lo Stato avrebbe i mezzi
tecnici per esercitare in concreto il potere di emettere
moneta e per riappropriarsi quella sovranità monetaria
che gli permetterebbe di svolgere una politica
socio-economica non limitata da influenze esterne, ma
soprattutto liberandosi di ogni indebitamento [2].
E' questo, senza alcun dubbio, il più grave problema che
il mondo, al di là e al di sopra di ogni divisione
politica, deve affrontare e risolvere; ma intanto si
sarebbe già fatto un grande passo avanti, se esso
prendesse coscienza di questo problema e ne comprendesse
la decisività; dalla scelta, consapevole e meditata, tra
una soluzione e l'altra del problema della sovranità
monetaria, dipenderà la sorte della nostra civiltà [3].
Note:
[1] Di questa carta-moneta riproduciamo nella pagina
seguente querlla da cinquecento lire: come si vede,
essa, diversamente dalle banconote, porta l'intestazione
della "Repubblica Italiana", è denominata "Biglietto di
Stato a corso legale", non risulta "pagabile a vista", è
firmata da funzionari statali (il Direttore Generale del
tesoro ed il Cassiere speciale) e reca il visto della
Corte dei Conti.
[2] Che esistano in circolazione due tipi di moneta è
dimostrato dal fatto che nelle stesse tabelle della
Banca d'Italia relative al denaro in circolazione, viene
contabilizzata solo la "moneta del settore non statale",
vale a dire la moneta del settore bancario, cioè il
volume di banconote emesse in prestito allo Stato.
[3] Ci sarà pure un motivo perché in Italia circolino
due tipi ("settori") di moneta: da una parte quella
metallica (e fino a qualche anno fa i biglietti da mille
e cinquecento lire), che lo Stato crea e mette in
circolazione senza indebitarsene, e dall'altra, quella
costituita dalle banconote, creata e messa in
circolazione dalla Banca d'Italia e di cui lo Stato (il
popolo) si indebita. Il lettore è forse già in grado di
comprendere tale motivo, ma già è molto che egli sia
portato a conoscenza della singolare bipartizione. [ndt:
con la truffa della riserva frazionaria, si ha un
ulteriore signoraggio sottratto allo Stato, quello
scritturale: quello dei depositi "a vista" e delle
aperture di credito]
Tratto dal sito di
Marco Saba - vedi anche
Sovranità Monetaria
Italia
ed Europa:
Il
diritto al Signoraggio viene per la maggior parte
gestito dalla banca BCE
(Banca Europea) che emette ogni singola banconota
in euro.
La BCE è formata dalle banche centrali di 12
stati europei, che a loro volta -
come
in Italia - sono formate da banche
private che ne acquisiscono quindi i benefici.
Lo Stato Italiano mantiene tuttavia i diritti SOLO per
le monete, i cui proventi sono però molto
inferiori rispetto alle banconote.
vedi: il
Signoraggio
"Il
debito pubblico" è
stato letteralmente
inventato
dai banchieri
che hanno utilizzato i
politici, loro "amici" servi, in
modo da arricchire i banchieri, ed i broker privati delle
Banche
Centrali, qui in Italia come negli altri sistemi
bancari tradizionali.
Nel
passato, quando i soldi erano fatti di oro e di
argento, i cittadini potevano andare alla zecca
con i lingotti e farli trasformare in moneta. Il
sovrano, garantendo il valore di queste monete,
tratteneva una percentuale di questo metallo e ciò
veniva chiamato Signoraggio.
Ma
la moneta di oggi non è garantita più dall'oro,
le monete non sono convertibili e i costi relativi
alla stampa sono praticamente inesistenti. In
poche parole il Signoraggio ha un valore nominale
del 100%.
Quando
lo Stato chiede soldi alla Banca Centrale, egli
paga il costo del valore nominale con titoli e
beni
del
debito
pubblico (e non solo i costi tipografici), in
pratica commissionando a se stesso il bisogno di
imporre tasse sempre più crescenti a cittadini e
aziende.
Tutto
accade attraverso la
Banca
Centrale Europea, un mostro giuridico
creato dal
Trattato di Maastricht,
esente
da qualsiasi controllo democratico, uno
stato sovrano
sopra
qualsiasi persona.
Signoraggio Bancario e
Debito dello
Stato
(detto impropriamente pubblico)
Devo evidenziare (lo scrivo fin dall'inizio) che
i proventi del signoraggio non vanno agli
azionisti delle banche di credito o delle banche
centrali (che sono di proprietà delle banche di
credito), bensì alle dinastie che occultamente
controllano di fatto sia le banche centrali che
di credito.
Abbiamo infatti detto che il signoraggio
primario consiste nel fatto che le banche
centrali (private) producono i soldi al costo
della carta e dell'inchiostro, o
elettronicamente, e poi li 'vendono' agli Stati
(che potrebbero produrli da sé) facendoseli
pagare con i buoni del tesoro, creando così il
debito pubblico.
I proventi di questa immensa frode non vanno
però alle banche centrali (né quindi agli
azionisti delle banche di credito, loro
proprietarie), perché le banche centrali
iscrivono al passivo le somme (da inverare) che
producono a costo zero, e poi realizzano un
falso pareggio iscrivendo all'attivo le somme
(inverate) che ricevono per la vendita dei bond.
Somme quindi, quelle che le banche incassano,
che le 'dinastie' (cosche) fanno sparire con
questo trucco (un immenso falso in bilancio) e
che poi riciclano attraverso le super-banche del
Lussemburgo.
La stessa cosa accade con il signoraggio
secondario delle banche di credito.
Abbiamo cioè detto che il signoraggio secondario
consiste nel fatto che, in virtù del
«moltiplicatore monetario», le banche fanno
prestiti per un ammontare 50 volte maggiore di
quello che detengono.
In sostanza, se Tizio versa su una banca 100.000
euro, la banca tratterrà il 2% come riserva (per
arrotondare, in realtà è l’1,6%), e presterà il
98% che, una volta depositato in un’altra banca,
di nuovo, a cascata, sarà prestato al 98%
all’infinito. Finché, non la singola banca, ma
il sistema bancario, attraverso un giro di
prestiti di importo ogni volta più basso del 2%,
avrà azzerato i 100.000 euro iniziali, ma avrà
incassato gli interessi su prestiti per
5.000.000 di euro. Un usare 50 volte sempre lo
stesso denaro che serve a monetizzare la
società, ma serve poi alle banche commerciali
per appropriarsi indebitamente di interessi
anch'essi cinquantuplicati su questi prestiti di
denaro altrui, per i quali hanno diritto solo a
dei compensi per il servizio (che peraltro già
riscuotono), dovendo gli interessi andare ai
proprietari del denaro per la quota di loro
competenza, e allo Stato per le somme oggetto di
'moltiplicazione'.
Interessi cinquantuplicati che anch'essi
costituiscono una creazione di denaro dal nulla
che nemmeno essa avviene però a beneficio delle
banche di credito e dei loro azionisti, ma
avviene invece a beneficio delle 'dinastie'
(cosche) che le controllano.
Ciò anche qui attraverso dei falsi in bilancio
con i quali non fanno risultare questi enormi
proventi, che pur essi vengono distratti e poi
riciclati.
Meccanismi che potranno essere chiariti fino in
fondo solo quando la magistratura aprirà delle
adeguate indagini.
By Avv. Alfonso Luigi Marra -
Pas-FermiamoLeBanche
Video del prof. Auriti sul Debito pubblico, Signoraggio ed Usura dei Banchieri del mondo !
Noi e solo NOI siamo il Valore (anche della
moneta=denaro,
CHE E' e DEVE essere NOSTRO e non delle
banche !)
Video di Paolo Barnard, Rivoluzionario !
Pagato in agosto 2018 TUTTO il cosiddetto DEBITO
PUBBLICO, ecco la descrizione dell'avvenimento
epocale !
ISTRUZIONI PER RATIFICARE il pagamento gia' effettuato, del presunto debito pubblico
a) CREARE UN NUOVO MESSAGGIO PEC
b) inserisci nei destinatari le seguenti 5 email PEC, a:
bancaditalia@pec.bancaditalia.it
tes@pec.bancaditalia.it
mef@pec.mef.gov.it
dipartimento.tesoro@pec.mef.gov.it
protocollo.centrale@pec.quirinale.it
cc:andrea@pec.castellani.com
d) INSERIRE l'OGGETTO nel seguente modo:
"RATIFICA DI NOTIFICA DI PAGAMENTO PER CONTANTI DEBITO PUBBLICO"
e) Inserire testo nella prima riga la seguente dicitura (SCRIVERE SEMPRE CON IL COLORE BLU) :
"RATIFICA DI NOTIFICA DI PAGAMENTO, email pec del giorno 04/09/2018 alle ore 12:53:06 (+0200) il messaggio
"NOTIFICA DI PAGAMENTO" proveniente da "andrea@pec.castellani.com"
ed indirizzato a:
bancaditalia@pec.bancaditalia.it ("posta certificata")
tes@pec.bancaditalia.it ("posta certificata")
dipartimento.tesoro@pec.mef.gov.it ("posta certificata")
mef@pec.mef.gov.it ("posta certificata")
protocollo.centrale@pec.quirinale.it ("posta certificata")
CONSEGNATA E DA VOI RICEVUTA
CON
Identificativo messaggio:
46AA1F7F-5A38-E00F-B5F3-0FCCA88623AC@twtcert.it
CONTENENTE NR.1 ALLEGATO PDF A COLORI
PROT.AC-2018-08-28-090909 DEL 28/08/'18 PAGAMENTO DEBITO
PUBBLICO A SALDO PER CONTANTI"
f) inserire la vostra firma come autodeterminati o come
cittadini italiani (sempre in colore blu)
g) cliccare con molta energia positiva (come hanno fatto
in ISLANDA) nel tasto "invio"
h) conservare le ricevute di ACCETTAZIONE e di CONSEGNA
come prova inconfutabile e casomai inviarne una copia a
"andrea@castellani.com"
E per finire:
La Banca d’Inghilterra conferma attraverso il documento (dettagliatissimo in lingua originale) raggiungibile al link sottostante, la creazione di denaro dal NULLA attraverso la riserva frazionaria e il signoraggio bancario in mano a banche private e autorizzate dalle banche centrali anch’esse di proprietà delle suddette banche in percentuale più o meno variabile:"
http://www.bankofengland.co.uk/publications/Documents/quarterlybulletin/2014/qb14q102.pdf
In più, quest'altro link come ulteriore, robusta conferma:
http://www.theguardian.com/commentisfree/2014/mar/18/truth-money-iou-bank-of-england-austerity
AVVISATE TUTTA LA POPOLAZIONE CON QUESTO VIDEO, FATELO GIRARE ALL'INFINITO !!
Che sappiate o meno che cosa sia, il Fondo di Redenzione Europeo (E.R.F.) ci rovinerà la vita per i prossimi 20 anni !!
vedi e' IMPORTANTE:
http://attivo.tv/player/documentari/i-media-stanno-censurando-allintera-popolazione-un-nuovo-trattato-europeo-sconvolgente.html#sthash.4QWK6rLY.dpuf
USA - Ripristinare la sovranità
economica - 4 aprile 2011 - By Ellen Brown (webofdebt.com)
- Fonte:
comedonchisciotte.org
E' quello che stanno facendo in questo preciso istante 7
stati USA (Oregon, Washington, Maryland, Illinois,
Virginia, Massachusetts e Hawaii), che stanno
promuovendo concretamente una normativa che preveda
espressamente la proprietà statale delle banca centrale
di emissione.
"E l'ora di dichiarare la
sovranità economica dalle banche multinazionali che sono
responsabili di gran parte della nostra crisi economica
attuale. Ogni anno inviamo oltre un miliardo di dollari
di dollari dei contribuenti dell’Oregon a banche estere
e multinazionali sotto forma di depositi, solo per
vedere che il denaro è investito altrove. È il momento
di mettere i nostri soldi a lavorare per gli abitanti
dell'Oregon "Rispondendo ad un bisogno non soddisfatto
per il credito alle amministrazioni locali, alle imprese
e ai consumatori locali, tre stati nel mese scorso hanno
presentato degli atti per l’introduzione di banche di
proprietà statale - Oregon, Washington e Maryland –
unendosi a Illinois, Virginia, Massachusetts e Hawaii
per portare il numero totale a sette.
Mentre Wall Street riporta profitti da record, le banche
locali si dibattono, il credito per le piccole imprese e
dei consumatori rimane contratto, ed i governi locali
sono in bilico sulla bancarotta. Si parla addirittura di
consentire a governi statali di presentare istanza di
fallimento, qualcosa che la legislazione vigente vieta.
Il governo federale e la Federal Reserve sono riusciti a
trovare miliardi di dollari per puntellare le banche di
Wall Street che hanno precipitato la crisi del credito,
ma non hanno esteso questa generosità per i contribuenti
e le amministrazioni locali che sono stati costretti a
pagare il conto.
Nel mese di gennaio, il presidente della Federal Reserve
Ben Bernanke ha annunciato (1) che la Fed aveva escluso
un piano di salvataggio della banca centrale per i
governi statali e locali. Il deficit di bilancio di
Stato collettivo per il 2011 è previsto a 140 miliardi
di dollari, solo l'1% dei 12.300 miliardi dollari (2) la
Fed è riuscita a raggranellare tra liquidità, prestiti a
breve termine, e altre condizioni finanziarie per
salvare Wall Street. Ma il presidente Bernanke ha detto
che la Fed è limitata per statuto dal comprare il debito
del governo municipale con scadenza di sei mesi o meno
che sia direttamente assistito da imposte o altre
entrate assicurate, una forma di debito che rappresenta
meno del 2% del mercato globale municipale. I governi
statali e municipali, a quanto pare, sono in proprio.
(3)
Di fronte all’inazione federale e alla crescente crisi
di bilancio locale, un numero crescente di Stati stanno
valutando la possibilità di creare proprie banche di
proprietà dello Stato, seguendo il modello del North
Dakota, l'unico Stato che sembra essere sfuggito indenne
alla crisi del credito. La Banca del Nord Dakota (BND)
vecchia di 92 anni, attualmente l'unica banca di
proprietà statale degli Stati Uniti, ha contribuito a
evitare al North Dakota i disastri che incombono sui
bilanci di altri Stati. Nel 2009, il North Dakota
esibiva il maggiore avanzo di bilancio che avesse mai
avuto. La BND contribuisce a finanziare non solo il
governo locale ma anche banche e imprese locali,
mettendo a disposizione i fondi per i prestiti alle
banche commerciali di sostegno al credito delle piccole
imprese.
Nell'ultimo mese, tre Stati hanno introdotto atti per le
banche di proprietà statale, secondo il modello del Nord
Dakota.
L'11 gennaio, un disegno di legge per istituire una
banca di proprietà statale è stata introdotta nella
legislatura dello Stato dell’Oregon (4); Il 13 gennaio,
un disegno di legge simile è stato introdotta nello
Stato di Washington (discusso in un precedente articolo
(5)) E il 4 febbraio, un simile atto è stato introdotto
nella legislatura del Maryland (6) per uno studio di
fattibilità. Essi si uniscono a Illinois (7), Virginia
(8), Hawaii (9) e Massachusetts (10), Che hanno
introdotto atti analoghi nel 2010.
Ampio sostegno
Le proposte di legge sono ampiamente sostenute da
proprietari di piccole imprese. Il Seattle Times ha
segnalato (11) il 3 febbraio che il 79% di 107
imprenditori interpellati dalla Main Street Alliance di
Washington, ha sostenuto la proposta di legge dello
Stato di Washington. Più della metà ha dichiarato di
aver sperimentato una stretta del credito d'affari, e
tre quarti di coloro hanno detto che potrebbero creare
nuovi posti di lavoro se le loro esigenze di credito
fossero soddisfatte. Un sondaggio condotto dalla Main
Street Alliance dell’Oregon ha prodotto risultati simili
(12). La loro indagine, che ha riguardato 115 aziende in
28 comuni, ha scoperto che due terzi dei piccoli
imprenditori avevano ritardato o cancellato espansioni a
causa di problemi di credito, al 41 per cento era stato
negato il credito; e il 42 per cento avevano visto le
loro condizioni di credito peggiorate. Tre quarti degli
imprenditori intervistati ha sostenuto la proposta di
legge dell'Oregon.
A sostenere l'idea (13) di una banca di proprietà
statale è anche il tesoriere dello Stato dell’Oregon Ted
Wheeler, con questa versione: egli pensa che l’Oregon
può sbloccare una capacità supplementare di prestito in
collaborazione con le istituzioni esistenti creando una
banca "virtuale". Lo Stato non avrebbe bisogno di
costruire nuovo banche di cemento e mattoni che
richiedono centinaia di nuovi dipendenti al loro
servizio. I nuovi strumenti procurati allo Stato per
essere una "banca" potrebbero essere organizzati in modo
rapido ed economico attraverso una cornice che lui
chiama una "banca virtuale di sviluppo economico". In un
editoriale (14) pubblicato su Oregonlive.com il 9
febbraio, ha scritto:
Questo nuovo modello dovrebbe consolidare i vari
programmi di prestito per lo sviluppo economico
dell'Oregon, e consentire al governo dello Stato di
intervenire come partecipante a nuovi prestiti, il che
contribuirà a garantire a qualificati cittadini
dell'Oregon ulteriori finanziamenti. Abbiamo anche
strumenti di investimento strategico, quali l’Oregon
Growth Account che potrebbero essere meglio utilizzati
come parte di questo quadro.
Le banche "creano" soldi dal NULLA, sfruttando il loro
capitale (15) nei prestiti. Ad una esigenza patrimoniale
dell'8%, possono attirare capitale con un fattore di
dodici, purché in grado di attrarre depositi sufficienti
(raccolti o presi in prestito) per eliminare i controlli
in uscita. Gli Stati danno via questo potere di
leveraggio quando hanno messo i loro depositi nelle
banche di
Wall Street e investito lì i loro capitali.
I governi statali e municipali hanno asset dappertutto
riposti in fondi separati per i tempi di congiuntura
sfavorevole, che sono in gran parte investiti in banche
di Wall Street per un rendimento molto modesto.
Allo stesso tempo, gli Stati prendono in prestito da
Wall Street a tassi d'interesse molto più alti e devono
preoccuparsi di cose come il rating, le tasse in
ritardo, e swap su tassi di interesse, che hanno
dimostrato di essere investimenti molto buoni per Wall
Street e investimenti molto cattivi per i governi
locali.
Consolidando la loro attività nelle proprie banche di
proprietà statale, i governi statali e locali sono in
grado di sfruttare i propri fondi per finanziare le
proprie operazioni, e possono fare questo in sostanza
senza interessi, dal momento che possiedono la banca e
avranno indietro gli interessi.
La BND ha contribuito per più di 300 milioni di dollari
alle le casse dello Stato negli ultimi dieci anni, un
risultato notevole per uno Stato con una popolazione che
è meno di un decimo della dimensione della Contea di Los
Angeles.
Il crescente movimento per stabilire la
sovranità economica locale attraverso le banche di
proprietà statale è stata un'iniziativa popolare che è
cresciuta spontaneamente in risposta a bisogni non
soddisfatti per il credito locale. In Oregon, la spinta
è venuta da un gruppo di volontariato attivo chiamato
Oregonians for a State Bank (16) in collaborazione
con il
Working Families Party (17)A Washington, un ruolo
importante è stato svolto dal Main Street Alliance, un
progetto dell’Alliance
for a Just Society (Ex NWFCO) (18).
Il principale difensore legislative nello Stato di
Washington è il Repubblicano Bob Hasegawa. In Maryland,
la campagna è stata avviata dal Center for State
Innovation (CSI) (19), con sede nel Wisconsin, in
collaborazione con il
Service Employees International-Union (SEIU) (20) e
la
Progressive States Network.
Il Progressive Maryland (21) è un sostenitore di primo
piano delle ONG. Analisi dettagliate delle iniziative
nello Stato di Washington e dell’Oregon e dei loro
benefici previsti sono stati effettuati da CSI (22).
Per gli sforzi di base in altri Stati e per le petizioni
che possono essere firmate,
vedere: http://publicbankinginstitute.org/state-info.htm
. (23)
Ellen Brown è un avvocato e presidente del
Public Banking Institute. Ha scritto undici libri,
Tra cui Web of Debt: The Shocking Truth About Our Money
System and How We Can Break Free (2010). (La ragnatela
del debito: la scioccante verità sul nostro sistema
monetario e come liberarsene)
Fonte:
http://webofdebt.wordpress.com/2011/02/16/restoring-economic-sovereignty-the-push-for-state-owned-banks/
16.02.2011
Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di
Ettore Mario Berni
NOTE:
1)
http://online.wsj.com/article/SB10001424052748704739504576067602380461160.html
2)
http://www.thenation.com/print/blog/156794/feds-backdoor-bailout-provided-33-trillion-loans-banks-corporations
3)
http://www.webofdebt.com/articles/nobailout_mainstreet.php
4)
http://www.leg.state.or.us/11reg/measures/hb2900.dir/hb2972.intro.html
5)
http://www.webofdebt.com/articles/washington_state.php
6)
http://mlis.state.md.us/2011rs/billfile/SB0789.htm
7)
http://www.ilga.gov/legislation/billstatus.asp?DocNum=5476&GAID=10&GA=96&DocTypeID=HB&LegID=50515&SessionID=76
8)
http://lis.virginia.gov/cgi-bin/legp604.exe?101+sum+HJ62
9)
http://www.capitol.hawaii.gov/session2010/lists/measure_indiv.aspx?billtype=HCR&billnumber=200
10)
http://www.patriotledger.com/business/x1415786998/Governor-misses-deadline-on-commission-for-state-owned-bank
11)
http://seattletimes.nwsource.com/html/opinion/2014123871_guest04lanza.html
12)
http://www.oregonlive.com/business/index.ssf/2011/01/small_business_owners_back_sta.html
13)
http://www.youtube.com/watch?v=GTVeVu4Iqb0&feature=player_embedded#at=530
14)
http://www.oregonlive.com/opinion/index.ssf/2011/02/hy_creating_a_virtual_state_ba.html
15)
http://www.jdoqocy.com/click-4172469-10449968?sid=hqlklta13x7a&url=http%3A%2F%2Fwww.entrepreneur.com%2Ftradejournals%2Farticle%2F201865756.html
16)
http://oregoniansforastatebank.org/take-action/
17)
http://action.oregonwfp.org/p/dia/action/public/?action_KEY=847
18)
http://allianceforajustsociety.org/
19)
http://www.seiu.org/splash/
20)
http://www.progressivemaryland.org/page.php?id=268
21)
http://publicbankinginstitute.org/state-info.htm
>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>
Esempio di Sovranità Monetaria
(in
parte) - Il
Venezuela è un
esempio di sovranità nazionale, in tema di politica
monetaria.
Ha adeguato il valore della moneta alle proprie
necessità: una moneta forte per le importazioni di
prodotti di prima necessità, una moneta debole per le
esportazioni.
Il
bolivar, la moneta venezuelana, fino all’inizio di
gennaio (2010) era cambiato con il dollaro ad un tasso
fisso di 2,15 bolivares; ossia per comprare un dollaro
erano necessari 2,15 bolivares. Da cinque anni il tasso
di cambio bolivar-dollaro non veniva modificato.
All’inizio di gennaio, il governo venezuelano ha
introdotto un cambiamento radicale, dopo mesi di
dibattito se fosse più conveniente un bolivar forte o un
bolivar debole (e quindi svalutare) le autorità
venezuelane sono arrivate, di fatto, alla conclusione
che era meglio adottare entrambe le soluzioni.
Nel
caso venezuelano è improprio parlare di svalutazione, ma
è necessario parlare di adeguamento, perché in concreto
si è adeguato il valore della moneta nazionale alle
differenti situazioni: una moneta forte per i prodotti
importati ed una moneta debole per le esportazioni.
Prima di analizzare il caso venezuelano, cerchiamo di
spiegare quando conviene una moneta forte e quando
conviene una moneta debole.
Prendiamo come esempio (1 ) due monete e le rispettive
aree di circolazione: il dollaro, la moneta degli Stati
Uniti e l’Euro, che circola nei paesi europei che
l’hanno adottato. Per semplificare la spiegazione, al
fine di far comprendere più facilmente i concetti,
poniamo che le due monete siano in rapporto di parità,
ossia un dollaro equivale ad un euro. Poi poniamo, che
nel trascorso di un anno, l’euro si rafforza, passando
dall’iniziale parità ad un ipotetico rapporto di uno a
due, ossia per un euro occorrono due dollari e viceversa
per un dollaro è sufficiente mezzo euro.
1.
I vantaggi e gli svantaggi di una moneta forte
Un cittadino europeo, che si recasse in Usa con in tasca
gli euro avrebbe l’impressione che tutto fosse più
economico del 50%, rispetto ad un ipotetico viaggio
compiuto l’anno prima, quando vi era la parità. Anche i
beni importati dagli Usa apparirebbero estremamente
convenienti, perché in pratica costerebbero la metà
rispetto a quando vi era la parità.
Dunque la moneta forte ha grossi vantaggi quando si
importa o quando ci si reca all’estero. Ovviamente ci
sono anche gli svantaggi. Una impresa europea che
esporta i propri prodotti fuori dell’Europa avrebbe seri
problemi con una moneta cosi forte: i suoi prodotti
costerebbero il doppio e di conseguenza andrebbe
probabilmente incontro ad una crisi.
Chi acquistava quei prodotti, magari decide di non
acquistarli perché diventati troppo cari, essendo il
prezzo raddoppiato. Per esempio un’auto europea del
costo di 10.000 euro, che al momento della parità
euro-dollaro valeva 10.000 dollari, un anno dopo pur
continuando ipoteticamente a costare 10.000 euro, in
dollari il prezzo diventerebbe 20.000; di conseguenza
uno statunitense non sarebbe più tanto propenso ad
acquistare tale un proveniente dall’Europa. Con un euro
così forte, l’impresa europea esportatrice andrebbe
incontro a dei problemi.
2.
Gli svantaggi ed i vantaggi di una moneta debole
Analizzando l’altro lato, quello della moneta debole, ne
risulterebbe un primo svantaggio nel momento in cui si
importano i prodotti.
Di fronte ad una svalutazione del 100%, come nel caso
dell’esempio, un prodotto che prima costava un euro,
quindi inizialmente un dollaro, dopo l’indebolimento (la
svalutazione del 100%) costerebbe due dollari.
Per coloro che invece esportano all’estero un
indebolimento della moneta rappresenta un vantaggio. Ad
esempio, il produttore di auto che esporta le proprie
auto in Europa avrebbe grandi vantaggi. Se il prezzo
dell’auto è ad esempio 10.000 dollari, al momento della
parità con l’euro, quell’auto sarebbe costata 10.000
euro; dopo la svalutazione, quell’auto continua
ipoteticamente a costare 10.000 dollari, ma quando
l’auto arriva in Europa i 10.000 dollari equivalgono
adesso a 5.000 euro.
Aumenterebbe sicuramente la domanda di quell’auto.
Risultato: per questa impresa esportatrice, la
svalutazione, ossia la moneta debole, è un vantaggio.
3.
Meglio una moneta forte o una moneta debole ?
In conclusione: meglio una moneta forte o una moneta
debole? Dipende dalla situazione del paese: un paese
fortemente dipendente dall’estero, che quindi importa
molto, preferisce una moneta forte; al contrario se un
paese è orientato all’esportazione sicuramente
preferisce una moneta debole.
La
realtà, ovviamente è molto piu’ complessa. Basti pensare
al caso italiano: un paese privo di materia prime,
quindi è un forte importatore ed in questo caso sarebbe
conveniente una moneta forte; ma, dall’altro lato
l’Italia è (o forse sarebbe meglio dire era) un paese
famoso nel mondo per il “made in Italy” che appunto
esporta (o esportava) in tutto il mondo prodotti
dell’alta moda e tecnologia; inoltre, l’Italia è un
paese dove il turismo ha una grossa importanza. Di
conseguenza essendo un paese che vive di turismo e che
esporta molto, potrebbe essere più conveniente una
moneta debole, per poter attirare visitatori stranieri
ed aumentare le esportazioni.
Nel
caso specifico dell’Italia le porte sono chiuse, in
quanto ormai le decisioni non spettano più all’Italia,
ma all’Europa. Ovviamente l’essere entrati in Europa ha
comportato dei vantaggi, magari non per tutti. In ogni
caso entrando in Europa ha rinunciato alla possibilità
di decidere autonomamente se adottare, in base alle
necessità, una moneta forte o debole. A parte il caso
italiano (o di un qualsiasi altro paese che ha adottato
l’euro), altri paesi, come il Venezuela, hanno la
possibilità di scegliere se adottare una moneta forte o
debole.
Come
abbiamo visto proprio per il caso italiano, invece di
scegliere se adottare una moneta forte o debole, sarebbe
molto più conveniente avere allo stesso tempo una moneta
forte quando si importa e debole quando si esporta. E’
possibile adottare una moneta forte ed allo stesso tempo
una moneta debole? Il caso venezuelano ci dice che è
possibile. Infatti, all’inizio di gennaio del 2010 il
governo venezuelano ha adeguato il valore della sua
moneta a seconda delle necessità.
4.
La situazione venezuelana
Il Venezuela è un paese che si trova in una situazione
particolare, la cui economia è strettamente connessa
alle materia prime, in particolare al petrolio, di cui
possiede la più grande riserva accertata del mondo:
314.000 milioni di barili estraibili, un terzo di tutte
le riserve petrolifere esistenti al mondo, oltre ad un
altro milione di milioni di barili, che al momento, con
la tecnologia umana esistente, non è possibile estrarre
o non sarebbe conveniente, derivando un costo di
estrazione enormemente superiore a qualsiasi prezzo di
mercato del petrolio attualmente esistente.
In
sostanza il Venezuela è un paese esportatore di materia
prime; allo stesso tempo è un grande importatore di
qualsiasi altro prodotto, in particolare dei prodotti
alimentari e di tutti quei beni di prima necessità,
legati alla salute ed alla medicina. L’opera del governo
venezuelano in questi anni è stata finalizzata ad
incrementare la produzione locale, soprattutto in campo
alimentare, e pur riuscendo ad incrementarla,
l’autosufficienza è ancora ben lontana e quindi continua
ad essere un paese importatore.
Fino
al 2008 aveva vissuto di grandi entrate economiche
derivanti dall’esportazione del petrolio (oltre 3
milioni di barili al giorno), che come è noto aveva
raggiunto prezzi altissimi, fino a 100/150 dollari al
barile. Di conseguenza, con quelle entrate non aveva
problema ad importare il resto dei prodotti.
Nell’ultimo trimestre del 2008, in seguito alla crisi
economica mondiale, il prezzo del petrolio inizia a
scendere, fino a toccare nel 2009 i 30 dollari. Se la
Opec, di cui il Venezuela è uno dei principali paesi
membri, non avesse deciso un drastico taglio alla
produzione, il prezzo sarebbe continuato a scendere.
Oggi, grazie a quella decisione di tagliare
drasticamente la produzione, il prezzo si è stabilizzato
attorno ai 70/80 dollari, che rappresenta pur sempre la
metà del prezzo che aveva raggiunto a metà 2008.
La caduta del prezzo del petrolio ed il forte taglio
alla produzione (del 25%) necessario a stabilizzare il
prezzo hanno determinato per il Venezuela grosse
riduzioni in termini di entrate valutarie.
Il
governo ha risolto il problema adeguando il prezzo della
sua moneta alle proprie necessità. Fino al 7 gennaio,
come visto, il cambio del bolivar col dollaro era
fissato a 2,15. A partire da quella data ha fissato il
cambio per i prodotti di prima necessità (settore
agricolo, alimentare, salute e pensioni) a 2,60, ossia
ha svalutato la propria moneta del 20% circa. Allo
stesso tempo ha introdotto quello che ha chiamato il
“dollaro petrolifero”, il cui cambio è stato fissato a
4,30, ossia rispetto al cambio anteriore, in questo caso
il bolivar si è svalutato del 100%. Tale cambio si
applica per i prodotti petroliferi ed in genere per
tutte le materie prime di cui il Venezuela è grande
esportatore, oltre ai prodotti che non rientrano tra
quelli di prima necessità (per esempio le auto).
5.
I benefici di questa politica monetaria
Dopo questo adeguamento, per ogni dollaro che entra
quale conseguenza della vendita del petrolio, incassa
4,30 bolivares; per ogni dollaro necessario ad
acquistare all’estero prodotti di prima necessità sborsa
2,60 bolivares. Si intuisce l’enorme beneficio.
Grazie a questo adeguamento, sono raddoppiati gli
ingressi in bolívares. Con questa quantità di soldi che
si ritrova in più ha potuto adottare una serie di
strumenti atti, da un lato ad acquistare maggiori
prodotti di prima necessità, dall’altro ad aumentare il
potere d’acquisto dei lavoratori, sostanzialmente
aumentando gli stipendi.
Il
salario minimo, il cui importo è stabilito per legge, è
stato aumentato per quest’anno del 25%; i salari delle
altre categorie sono stati adeguati in maniera
differente e comunque superiore a quello del salario
minimo. Ad esempio il salario dei medici è stato
aumentato del 40%. A proposito dello stipendio dei
medici, proprio grazie a questi introiti extra, è stato
finalmente possibile eliminare le disparità esistenti
tra i vari medici, che prendevano uno stipendio
differente a seconda che lavorassero in ospedale, o in
ambulatorio, in città, o in campagna, ecc… Si sono
eliminate queste differenze e lo stipendio è stato
uniformato allo stipendio più alto esistente nella
categoria. Dunque, lo stipendio della categoria medica
che prendeva il salario più alto è stato aumentato del
40%; lo stipendio del medico che non rientrava in quella
categorie, ha visto aumentare gli ingressi fino al 100%.
Altro esempio: i lavoratori del settore educativo
probabilmente vedranno aumentarsi lo stipendio del 30%.
Il
salario minimo in Venezuela, a cui è agganciata anche la
pensione sociale, è oggi il più alto in assoluto in
America Latina: sfiora i 500 $; a questa somma vanno
aggiunti altri benefici: i buoni alimentazione;
l’equivalente della nostra tredicesima, pagata a Natale,
che per i lavoratori a salario minimo equivale a due
mensilità extra, per gli altri lavoratori varia in
funzione dell’anzianità; ad agosto è previsto un buono
per le vacanze, equivalente a due mensilità extra. In
sostanza un lavoratore con stipendio minimo ed i
pensionati sociali al minimo, hanno uno stipendio annuo
non inferiore ai 10.000 dollari, al cambio di 2,60
bolivares per dollaro.
Negli ultimi dieci anni l’aumento del salario minimo è
stato del 500%, praticamente doppio rispetto al costo
della vita, all’inflazione registrata nello stesso
periodo.
Oltre
ai benefici diretti derivanti dagli aumenti salariali,
in questi anni sono intervenuti altri benefici per i
lavoratori: la gratuità dell’assistenza medica e la
gratuità dell’educazione, fino ai massimi livelli di
studio, ossia all’università ed agli studi
post-universitari.
Anteriormente era tutto a pagamento e le classi più
povere erano totalmente escluse. Alla fine dello scorso
decennio, in Venezuela il 70% della popolazione viveva
in stato di povertà; ed il 35% versava nella miseria
estrema. Oggi la miseria estrema è quasi del tutto
scomparsa e la povertà è stata ridotta fortemente e
probabilmente molto presto sarà solo un ricordo del
passato.
Tratto da: forum.nexusedizioni
vedi anche:
www.marra.it +
http://marcodellaluna.info
Crisi, l’alterativa esiste: ecco le monete complementari
- Una banca in cui si usa moneta Wir - 22/11/2012
Bergamo (I) -- Come molti sanno, con il sistema delle
Banche centrali (la Banca d’Italia è una di queste) non
sono gli Stati a battere moneta, ma le banche stesse. Le
banche centrali infatti sono di proprietà delle banche
private e non degli Stati, che hanno rinunciato a una
parte importante della loro sovranità consegnando questa
importante funzione a un sistema privato.
Ciò ha comportato il progressivo distacco della moneta
dall’economia reale. Accade dunque, in estrema sintesi,
che per avere del denaro lo Stato, ad esempio quello
italiano, non si riferisca in senso stretto a dei valori
economici o produttivi, ma emetta dei titoli di debito:
ovvero i titoli di Stato che "vende" alle banche,
tramite la banca centrale, che il sistema bancario
rivende ai cittadini, il tutto guadagnando sui tassi di
interesse. -
vedi:
Signoraggio
-
Alla moneta corrisponde quindi semplicemente una specie
di "cambiale".
Ora però in numerose parti del mondo sono nate, e
continuano a nascere e crescere le cosiddette "monete
complementari".
Si tratta di un fenomeno con forte diffusione all’estero
(ne parleremo approfonditamente in altri articoli), ma
che comincia a comparire anche qui in Italia.
Per capire meglio il fenomeno dobbiamo partire dall’idea
che la moneta complementare altro non è che un supporto
tecnico agganciato ai beni reali. In altre parole,
consente di agevolare una forma evoluta di baratto, da
un lato, e di fronteggiare le crisi di liquidità create
dalle banche, dall’altro.
Ciò che rende una moneta quello che è oggi (NdR:
visto che non è più convertibile in nulla di concreto,
per cui e' un semplice pezzo di carta NON garantito
dall'oro...) è semplicemente il fatto che per
convenzione sociale io la accetti e le dia un valore.
La moneta complementare parte appunto da lì, dal fatto
che un sistema di imprese o una comunità di cittadini
siano disponibili ad accettare in pagamento un pezzo di
carta su cui sia stampato qualcosa di diverso da quello
che ci stampa la banca centrale, con in più il fatto che
alla sua origine ci sia la creazione di un bene o di un
servizio.
Come dicevo, e ci torneremo, all’estero il fenomeno è
tutt’altro che modesto. Basti pensare che in Svizzera,
la patria delle banche, il circuito "Wir" offre moneta
complementare per fare fronte alle crisi di liquidità a
oltre 60.000 imprese. In Italia c’è qualche interessante
esperimento: il Sardex (in Sardegna), operativo dal
2010, i Danee milanesi, buoni di solidarietà
complementari, e lo Scec napoletano, tanto per citarne
alcuni. Non tutti hanno le stesse modalità di
funzionamento, ma tutti hanno lo stesso scopo:
combattere la crisi restituendo ai cittadini una parte
della loro sovranità. Nelle prossime puntate li
analizzeremo da vicino.
By Carlo Scotti-Foglieni – Tratto da: bergamosera.it
PRESENTAZIONE della MONETA COMPLEMENTARE
Questi incontri hanno lo scopo primario di creare e
sviluppare la consapevolezza del bisogno che il pubblico
che lavora anche nel
commercio, di apprendere,
conoscere, utilizzare la "moneta complementare",
come un' efficace strumento di contrasto, da usare e
rivolgerlo contro lo strapotere finanziario della Grande
Distribuzione Organizzata,
responsabile oggi, della formazione di
tutti i prezzi e per tutti i beni di consumo.
I prezzi e la loro formazione, sono il principale
problema da risolvere, per contrastare con efficacia,
l'avanzamento della povertà ed impoverimento.
Il potere di acquisto dei cittadini, deve essere
salvaguardato, e deve necessariamente essere
attentamente monitorato, contrastato, nel suo crescere
verso il basso.
Una soluzione efficace è sì, quella di creare una moneta
complementare locale parallela, fondandola sulla risorsa
della scontistica trattata con i commercianti, ma è
anche l'unica ed ultima nostra risorsa economica e
finanziaria, che ci rimane ancora, con la quale possiamo
salvare l'intera soluzione dell'impoverimento, e
riuscire così ad invertire questo drammatico fenomeno
sociale.
Estrapolare questa risorsa, ed utilizzarla come
emissione monetaria, può essere una buona terapia
d'urto, ma senza l'affiancamento congiunto e
contemporaneo, del fenomeno della rimoltiplicazione,
questo risparmio, avanzerà nel rischio di vedersi
annullato completamente, dall' inflazione e da altri
fattori congiunti di macroeconomia, quali la
disoccupazione e la naturale rarefazione monetaria.
Queste conferenze volgeranno la loro esposizione, a far
comprendere questi aspetti, ai maggiori responsabili
passivi, di questa situazione, cioè i singoli
commercianti, che oggi riescono e resistono ancora
con i "denti", sul mercato (ma si ricorda che sono
sempre di meno).
- Sono loro che devono comprendere, che potrebbero fare
la differenza.
- Sono loro che devono comprendere, di essere la "chiave
di svolta".
Sono loro che devono aiutare l'intera collettività, la
nazione, ad uscire da questo dramma, questo vortice
impetuoso, che risucchierà tutti indistintamente, se non
si impegnano per primi loro, a mettere in moto insieme a
tutti noi, quel processo economico ed econometrico, da
utilizzare contro quello messo in atto già da molto
tempo, dai
potenti banchieri
e dalle loro controllate
Multinazionali.
Da parte nostra, e mi riferisco a tutti coloro che sono
impegnati nella nascita, creazione e sviluppo delle
monete complementari locali, dobbiamo
portargli clienti nuovi, aumentargli le vendite, in
modo che possano alimentare in se', sia la speranza, sia
la determinazione, sia dargli coraggio nel proseguire e
resistere in questa battaglia impari.
Solo con risultati di maggiori vendite procurate loro,
potremmo così avere il piccolo commerciante, dalla
nostra parte.
Esso......... è il nostro "asso nella manica".
Non bruciamoli !
Non serve avere in prima battuta, migliaia di
consumatori, con in mano una moneta, che non possono e
non sanno dove andare a spenderla !
Noi dobbiamo essere i loro rappresentanti, i loro
venditori, i loro promotori, i loro consiglieri, se
vogliamo avere tutto il loro appoggio.
Dobbiamo fargli pubblicità !
Dobbiamo diventare dei venditori, che ci piaccia o meno
farlo, se vogliamo vedere realizzato il nostro obiettivo
!
Non deleghiamo questa nostra pesante responsabilità,
solo ai consumatori ignari, e che ancora devono capire,
che cosa sia realmente una moneta complementare.
Assumiamoci quindi, le nostre responsabilità !
Usiamo anche tutti quegli strumenti pubblicitari oggi
conosciuti, che ci potrebbero aiutare in questo arduo
compito, intelligentemente !
Più saremo bravi a fare questo, più sconto ci
affideranno in futuro, con cui poter aumentare la
circolazione e la massa, di tutte le nostre monete
complementari.
Ci servono i commercianti, prima di tutto, e che siano
tutti uniti, e poi, ma solo successivamente, potremmo
andare a distribuire le nostre "Banconote di Sconto" o
monete complementari locali, tranquilli che verranno
spese e fatte ricircolare.
Per tale ragione, il progetto monetario pilota "GrifonDor",
intende fondare le sue fondamenta, con questo metro di
misura ed organizzazione.
Possiamo essere certi, inoltre, che anche i
consumatori, una volta essi abbiano compreso i
fondamentali parametri che contraddistinguono l'
emissione di una Moneta Complementare, vedremo
moltiplicare le adesioni ai nostri progetti, molto più
velocemente, e saranno loro stessi a garantire
l'estensione di tutte le monete locali.