BANCHE
PRIVATE TRUFFANO gli STATI ed i "CITTADINI" del MONDO
I
Veri
Pirati =
Banchieri, Banche,
Multinazionali
"L'attuale creazione di
denaro dal nulla operata dal sistema bancario e' identica
alla creazione di moneta da parte di
falsari.
La sola differenza e' che sono diversi coloro che ne
traggono profitto". (By
Maurice Allais, premio Nobel per l'economia)
Comunque la SOLUZIONE a TUTTI i
PROBLEMI del MONDO e' GIA' QUI - vedi:
Padroni del mondo,
e' finita per voi !
SOVRANITA' INDIVIDUALE
(Dichiarazione)
I mutui bancari sono una FRODE: come
difendersi ?
http://marcodellaluna.info/sito/2015/07/26/i-mutui-bancari-sono-una-truffa-come-difendersi/
Proprietari, cioe' il "cartello" delle principali banche
mondiali:
Federal Reserve, Bank
Interational Settelements, FMI, ecc.
http://www.ilnodogordiano.it/?p=5534
Negli USA l'agenzia (privata) di
riscossione delle Tasse, non paga le Tasse ed e' in mano
ai soliti Criminali !
Chi ha creato la Federal Reserve Bank ?
Nell'
anno 1776,
Thomas
Jefferson dichiarava: “Se gli
Americani consentiranno mai a banche privati di
emettere il proprio denaro, prima con l'inflazione
e poi con la deflazione, le banche e le grandi
imprese che ne cresceranno attorno, priveranno la
gente delle loro proprietà finché i loro figli
si sveglieranno senza tetto nel continente
conquistato dai loro padri. Il potere di emissione
va tolto via dalle banche e restituito al popolo,
al quale esso appartiene propriamente.” By Thomas Jefferson
vedi:
Origini segrete della Banca
d'Inghilterra
Il debito detto
falsamente "pubblico" per di piu' totalmente fasullo ed
inventato per schiavizzare la popolazione, nasce gia'
con l'Unita' d'Italia:
https://dalvenetoalmondoblog.blogspot.it/2016/09/il-debito-nasce-con-lunita-ditalia.html?spref=fb
Questo l'elenco delle Banche
controllate dai
Rothschild:
https://www.earth-matters.nl/11/13949/verborgen-nieuws/complete-list-of-banks-owned-or-controlled-by-the-rothschild-family.html
http://bloginfo.educate-yourself.eu/2013/03/list-of-banks-owned-by-the-rothschild-family/
http://humansarefree.com/2013/11/complete-list-of-banks-ownedcontrolled.html?utm_campaign=shareaholic&utm_medium=facebook&utm_source=socialnetwork&m=0
Causa CARIGE:
Tribunale a Genova, sulla creazione di
denaro - 18/08/2016
Tribunale di Genova: accertamento tecnico sulla
creazione di danaro bancario
http://centralerischibanche.blogspot.it/2016/08/tribunale-di-genova-accertamento.html
Tribunale civile di Genova, 18 agosto 2016, udienza
nella causa sulla mancata contabilizzazione della
creazione di danaro da parte di Banca Carige. L'avvocato
di Carige è Paolo Canepa (fratello del magistrato Anna
Canepa, segretaria di Magistratura Democratica), dello
studio legale Roppo e Canepa, che aveva assistito De
Benedetti nella causa sul Lodo Mondadori...
L'avvocato chiede che la causa sia risolta subito per
totale infondatezza, invocando la temerarietà della
controparte.
Il Tribunale rimanda a prossima udienza, il 4 ottobre
2016 alle 10.15, davanti al Dott. Luigi Costanzo,
presidente di sezione nonché presidente vicario del
Tribunale, per decidere sulla nomina del CTU.
L'avvocato Marco Della Luna, che rappresenta la parte
attrice, costituita da una società finanziaria
britannica e da
Marco Saba, sostiene che far emergere i ricavi da
creazione di danaro da parte delle banche commerciali,
nel caso di Carige oltre 25 miliardi, oltreché a
risanare il sistema bancario italiano, porterebbe -
attraverso la conseguente tassazione - alla messa in
sicurezza del bilancio dello Stato.
Una domanda sorge spontanea: se tutto è in regola,
perché il management della Cassa di Risparmio di Genova
si oppone all'accertamento ?
BANCHE e "GOVERNI" - INVALIDATI e PIGNORATI in TUTTO il
MONDO
Il 25 Dicembre 2012 L'One People's Public Trust (OPPT)
ha annunciato il pignoramento delle banche e dei governi
nel mondo.
Ciò a seguito delle precedenti investigazioni
sull'enorme FRODE concernente l'intero sistema.
http://i-uv.com/oppt-initial-investigation/
Cosa è successo?
L'OPPT ha dichiarato alle banche e ai governi del mondo
1) che essi hanno messo in atto azioni e pratiche
ingannevoli, derubando gli esseri umani per centinaia di
anni, e
2) che nulla può interporsi fra il Creatore e ciascuna
delle sue Creazioni; e ha dato loro la possibilità di
ricusare queste due affermazioni. Essi non hanno potuto
farlo e non l'hanno fatto.
Per comprendere pienamente questo vi invitiamo a leggere
la "Dichiarazione dei Fatti" sul link:
http://i-uv.com/oppt-absolute/original-oppt-UCC-filings
UCC Filings - 2012ptll - Declaration of Facts
Eccone due estratti:
Statuti Governativi Annullati:
(vedi: DECLARATION OF FACTS: UCC DOC # 2012127914 Nov.
28 2012):
"....Che qualsiasi e tutti gli statuti del Governo Federale degli Stati
Uniti, STATI UNITI, "STATO DEL ...." inclusa qualsiasi e
tutte le abbreviazioni, idem sonans, o altre forme
legali, finanziarie o manageriali, e inclusi qualsiasi e
tutti gli UFFICI, inclusi qualsiasi e tutti i
FUNZIONARI, gli ADDETTI PUBBLICI, gli ORDINI ESECUTIVI,
i TRATTATI, le COSTITUZIONI, l'INSIEME DEI MEMBRI, gli
ATTI, e qualsiasi e tutti gli altri contratti e accordi
fatti sotto questi e per mezzo di questi, sono ora
nulli, senza valore, o comunque annullati,
confutati,...."
Statuti Bancari Annullati:
(vedi TRUE BILL: WA DC UCC DOC # 2012114776 Oct. 24
2012) "Dichiarati e ordinati irrevocabilmente annullati;
qualsiasi e tutti gli statuti per Bank of International
Settlements (BIS), membri di questa e pertanto
includendo tutti i beneficiari, incluso tutti i vari
sistemi corporativi che operano, aiutano, favoriscono
sistemi finanziari privati e che usano la fatturazione,
la riscossione, misure di controllo e pignoramento per
operare SISTEMI SCHIAVISTICI, e che confiscano valori
leciti tramite autorizzazioni illegali.
Ordine di Cessare e Desistere
Fare riferimento a DECLARATION AND ORDER: UCC DOC # 2012
096074 Sept. 09/2012, riconfermato e ratificato dal
COMMERCIAL BILL UCC DOC. NO. 2012114586 e TRUE BILL UCC
DOC. NO. 2012114776 che afferma:
Volontari nell'ambito militare.... "per arrestare e
prendere in custodia qualsiasi corporazione, i loro
agenti, gli ufficiali e altre figure, indipendentemente
dal domicilio (domicil) scelto, che possiedono, operano,
aiutano, favoriscono sistemi monetari privati e che
usano la fatturazione, la riscossione, misure di
controllo e pignoramento per operare SISTEMI
SCHIAVISTICI...” e recupero di tutti i sistemi monetari
privati, sistemi per l'inseguimento, sistemi di
trasferimento, sistemi di fatturazione, imprese di
riscossione, sistemi di controllo e pignoramento, i
quali operano sistemi di SCHIAVITU'...”
"Tutti gli Esseri del Creatore dovranno immediatamente
assistere tutti i Servitori Pubblici qui identificati,
per accrescere, proteggere, preservare e completare
quest'ORDINE con tutti i mezzi del Creatore e del Creato
come qui enunciato, per mezzo e sotto la piena
responsabilità personale...."
Cercare i numeri dei documenti elencati al Registro di
Washington DC UCC.:
http://gov.propertyinfo.com/DC-Washington/
Cosa significa questo per voi ?
State pagando un "debito" a un'entità pignorata...? es.
ipoteca, carta di credito, prestito per l'auto ?
OPPT ha invalidato la gerarchia. Nessuno si frappone fra
voi e il vostro Creatore, nemmeno il "Governo".
Poiché esiste un ordine "CESSATE E DESISTETE" voi siete
liberi di offrire termini e condizioni ad individui che
agiscono per conto di una banca o di un "Governo"
invalidati e pignorati, emettendo una "NOTIFICA DI
CORTESIA".
Cosa significa questo per le banche e i "Governi" ?
Tutti gli esseri umani ora agiscono nella capacità di
entità individuali senza una rete corporativa di
sicurezza e con la piena responsabilità per CIASCUNA E
OGNI AZIONE CHE INTRAPRENDONO sotto la legge comune
(Common law), protetta e preservata dalla politica
pubblica UCC 1-103 e dalla Legge Universale (Universal
Law), la legge definita nei documenti OPPT UCC (vedi WA
DC Ref Doc # 2012113593).
Nel caso che qualsiasi individuo promuova azioni per
conto di una banca o "Governo" invalidati e pignorati,
causando a un altro individuo un qualsiasi danno, come
qui descritto, egli è assolutamente responsabile nella
propria individuale e illimitata capacità. Tali azioni
possono comportare l'emissione di una "NOTIFICA DI
CORTESIA".
Notifica di Cortesia
La Notifica di Cortesia contiene le informazioni di
questo volantino e altri termini e condizioni per future
condotte.
Poiché le banche e i governi sono stati invalidati e
pignorati in tutto il mondo, Atti, Statuti, Codici,
Corti, Ordini esecutivi. ecc., sono stati di conseguenza
invalidati e ne consegue che senza un contratto
legalmente vincolante da individuo a individuo, non
esiste nessuno strumento per obbligare ad un
adempimento.
La Notifica di Cortesia offre nuovi termini di
accettazione per ogni individuo di un'entità preclusa e
il metodo di accettazione è chiaramente definito.
Le persone, in tutto il mondo, stanno ora scaricando e
inviando Notifiche di Cortesia; 64.000 notifiche sono
state scaricate nei primi due giorni dall'emissione,
all'inizio di febbraio 2013.
Vedi http://
www.i-uv.com
Cos'è l'UCC - Dove e a chi si applica ?
Il Codice Commerciale Uniforme (UCC) è la "bibbia" del
commercio ed è usato in tutto il mondo, ma alle volte
viene mascherato. L'UCC non è insegnato nelle scuole di
legge; è usato negli alti livelli bancari e nelle
corporazioni governative. Di conseguenza la maggior
parte degli avvocati e dei magistrati non sa nulla dell'UCC
e sosterrà che non ha alcuna applicazione.
1. L'Ordine Esecutivo 13037 datato 4 marzo 1997
definisce l'essere umano come un capitale.
Vedi:
http://americankabuki.blogspot.com.au/2013/03/us-citizens-defined-as-property-of.html
2. L'UCC DOC # 0000000181425776 del 12 agosto 2011
evidenzia la vendita di cittadini statunitensi nella
trattazione fra The Federal Reserve System e The United
States Department of the Treasury 1789 per 14.3 trilioni
di dollari. (link sopra).
3. L'UCC DOC # 2001 059388 evidenzia la struttura usata
dalla Federal Reserve Bank di New York per assicurare le
garanzie accessorie ('the collaterals') nelle principali
banche del mondo, inclusi documenti di beni mobili,
merci e cuccioli non nati. (vedi
http://www.mediafire.com/view/?3yh79cjnzcwzu0s)
Coloro che pensano che l'UCC abbia un'importanza
irrilevante fuori dagli Stati Uniti stanno rivendicando
come nulli e vuoti gli accordi finanziari presi
precedentemente con la Federal Reserve Bank di New York.
Dovuta Diligenza
Sia detto che l'uso del materiale UCC ai più alti
livelli di "Governo" e di banche nel mondo necessita di
una dovuta diligenza. In caso dovesse esserci un
conflitto, una disputa, un errore o una falsità, allora
producete e fornite una dichiarazione di confutazione,
debitamente verificata e giurata, in risposta alla
DICHIARAZIONE DEI FATTI DI OPPT debitamente REGISTRATA,
verificata e giurata, punto per punto, con specificità e
accuratezza, con una dichiarazione corretta e giurata in
piena responsabilità sotto pena di spergiuro sotto
qualsiasi diritto/legge da voi identificato, che la
continuazione dei fatti è vera e accurata, firmato con
inchiostro bagnato.
Ad oggi non è stata registrata nessuna di queste
confutazioni.
Ulteriori Ricerche
Trasmissioni radio:
http://i-uv.com/media/radio-shows/
Tutte le persone dichiarate Libere dai Debiti.
(Vedi Avviso di Dichiarazione di Assoluta Verità UCC #
2013032035)
Il documento finale dell'OPPT emesso il 18 marzo 2013.
Questo documento ha posto fine a tutte le restanti
entità fatte dall'uomo e ha ridato assoluta libertà a
tutte le persone di questo pianeta. In questo documento
il Creatore è indicato come "Essenza Assoluta" e tutte
le persone create sono indicate come "Essenza Eterna".
L'articolo VI afferma: "...Ho debitamente verificato con
piena responsabilità, tramite la DICHIARAZIONE DI ORDINE
(DELARATION OF ORDER) che l'Eterna Essenza è trasparente
e conosciuta dal Fare (DO'ing) di ciascuno e che ogni
incarnazione di Essenza Eterna nell'Universo di Eterna
Essenza è libera e libera dal debito, non confutata."
Questo significa che NON ESISTE DEBITO. Voi non avete
alcun debito, nessuno ha debiti.... è fatto.
Tradotto dall'originale,
vedi:
http://i-uv.com/the-foreclosure-flyer/
Le Banche truffano gli stati, comuni ed altri enti,
vedi video del giudice della Procura di Milano (I)
dr. Robledo
Le BANCHE ITALIANE:
EVADONO QUASI 300 MILIARDI di EURO l'ANNO -
21/05/2014
"Io non insinuo che voi Banchieri siete dei
delinquenti… lo affermo" ! (By Giacinto Auriti)
LA TRUFFA
"L'attività annuale di creazione di denaro del settore
bancario in Italia (esclusa la banca centrale) è
dell'ordine di mille miliardi di euro e a seguito di
una imposizione fiscale come l'attuale al 27,5% (IRES),
porterebbe nelle casse dello stato 275 miliardi netti
all'anno permettendo di eliminare gran parte delle
imposte vessatorie oggi in essere.
Ho partecipato recentemente alle assemblee degli
azionisti di tre istituti di credito (Unicredit, Intesa
e Carige) dove ho fatto rilevare che i bilanci
presentati per l'esercizio 2013 erano palesemente falsi
per omissione e che non potevano essere in perdita una
volta segnalato in bilancio l'aggregato monetario
prodotto nell'esercizio in questione.
Questi fondi sono in nero e sono all'attivo delle banche
di emissione perché esse, nel momento della creazione
del denaro, contabilmente, hanno segnato per convenzione
il valore emesso come un passivo.
Così viene trattato nei bilanci il valore creato, mentre
dall'altra parte la massa monetaria creata da impiegati
di questi enti privati scivola invisibilmente via,
raggiungendo le centrali di appianamento internazionale
che, come minimo, avrebbero il compito di aiutare le
autorità a rintracciare questo enorme volume di evasione
fiscale.
Chi ha avuto un prestito bancario, diciamo di 100.000
euro, a un certo punto ha finito di ripagarlo alla
banca. Il dovuto del cliente va a zero, il conteggio
bancario pure risulta a zero, ma i 100.000 euro
rimangono nella cassa della banca in nero !
E questi 100.000 euro in nero, che chiameremo medium
rientrato riciclabile, saranno a disposizione della
banca non tassati, perché contabilmente non ne è stata
denunciata la creazione, e vengono riciclati per
attività non controllate.
Cioè questo denaro finisce sulle centrali di
compensazione interbancaria (v. correlati) che ci sono
in Europa: Euroclear, Clearstream e Swift. Infatti, se
noi andiamo a vedere l'aggregato di attività di queste
tre società di compensazione, troveremo che nell'anno
2000 erano almeno 80 trilioni di euro (80 mila miliardi
di euro)!
Cioè proprio quei soldi creati con il beneplacito della
BCE e senza essere stati messi all'attivo, che grazie a
questo tipo di contabilità non vengono tassati e
spariscono nel ventre delle banche.
Immaginate di chiedere un mutuo di 100.000 €. La banca
crea la somma come denaro virtuale, ma contabilmente ne
registra solo l'uscita, cioè non registra l'atto di
creazione di questi soldi.
Quindi che cosa succede ?
In pratica il prestito ha creato un -100.000 che è
andato al cliente che se lo investe come vuole lui,
anche se è negativo, e un +100.000 che resta alla banca
e che però non viene ancora contabilizzato, sebbene
esista.
La contabilizzazione avviene quando passa sui conti
nascosti, non visibili al pubblico, presso le centrali
di compensazione interbancaria Euroclear, Clearstream e
Swift.
Nel tempo il cliente dovrà restituire alla banca questi
100.000, spostamento che porta la contabilità sia del
cliente che della banca a zero.
Nella contabilità che magari è soggetta a tassazione
rientrano solo gli interessi, che io per il momento ho
omesso di discutere.
Tutta questa creazione in nero di denaro fa si che ogni
anno il sistema bancario italiano porti via alla
comunità più di metà del debito pubblico (ovvero 1.000
miliardi di euro).
Ogni anno.
Senza che nessuno se ne accorga, soprattutto i
professori universitari.
Non se ne accorgono. Perché ?
Perché hanno studiato un modello e nessuno gli ha mai
chiesto di occuparsi di contabilità.
Si occupano di 'dinamiche economiche'.
Hanno studiato un modello fittizio proposto dallo stesso
sistema bancario, secondo il quale detta creazione di
denaro non dovrebbe essere registrata se non come
passivo.
Cioè si accetta l'assurdità che una persona con un
portafoglio vuoto possa dichiarare un passivo nel
momento in cui crea un prestito.
Inoltre ci si fa indurre nell'errore di confondere il
mezzo monetario con quella che è la scrittura contabile
pre-definita, e alla fine della fiera tutti questi soldi
vengono trasferiti in queste centrali di compensazione.
La stessa cosa succede negli USA, la stessa cosa succede
in Giappone, etc. in tutto il sistema occidentale.
Questo non lo dico solo a livello accademico.
Sono andato all'assemblea della Banca Carige, sono
andato all'assemblea della Banca Intesa e ho chiesto
ragione di questa non scrittura contabile all'interno
del bilancio.
L'amministratore di Banca Carige, Montani, mi ha sfidato
a fargli causa; l'amministratore delegato di Banca
Intesa, dr. Messina, ha risposto che si tratterebbe di
'raccolta' e non rappresenterebbe un profitto per la
Banca.
Ma non c'entra proprio niente qui la raccolta, stiamo
parlando dell'atto di creazione ab inizio dello
strumento monetario.
Ho parlato di mille miliardi l'anno, quindi vuol dire
che ogni giorno il sistema bancario sottrae 3 miliardi
alla comunità senza che nessuno se ne accorga.
Questi soldi che vanno a finire nelle centrali di
compensazione internazionali poi vanno a finire in conti
presso le British Virgin Islands, le Cayman, o possono
andare a finire, non so, alla elite Ucraina per
convincerla ad entrare nell'Unione Europea, oppure
possono servire a pagare dei mercenari che fanno dei
colpi di stato in Africa, per esempio !
In definitiva, tale massa di denaro-ombra creata
continuamente dal sistema bancario, in nero, senza
denuncia nei registri contabili e ufficiali, crea un
potere immenso oscuro che poi ci ritroviamo nelle
dinamiche a danno dei popoli e del pianeta.
Dunque quando udite di un prestito dei mille miliardi
fatti alle banche, significa che la Banca Centrale ha
creato dal nulla mille miliardi, e che non li ha messi a
bilancio; li ha messi solo in perdita quando li ha usati
per comprare titoli di stato o per fare altre spese sue.
Ora quando gli ritornano indietro ci vuole far credere
che va in pareggio !?
Piuttosto invece si ritrova mille miliardi in nero, non
dichiarati nel bilancio !
Soldi che la gente non vede e di cui non conosce neanche
l'esistenza.
E nemmeno i professori universitari sanno che esistono,
dal momento che non ne parlano.
Perché credono davvero che possa esistere una moneta
negativa, quella così contabilizzata: l'antimateria!
Non è così ! Ogni volta che una banca crea uno strumento
monetario esso ha un valore esclusivamente positivo per
chi lo detiene.
E la contabilità bancaria deve sottostare alle regole
dettate per tutte le altre società, tant'è che proprio
nella circolare 2.6.2. sulla redazione del bilancio
della Banca d'Italia sta scritto che se in casi
eccezionali le regole internazionali che vengono seguite
per redarre la contabilità non danno un quadro
finanziario, economico e patrimoniale corretto
dell'azienda, queste regole non vanno seguite.
Quando l'amministratore di Banca Intesa mi ha risposto
che lui per la contabilità ha seguito le regole
pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale europea, ha detto
una cosa che non lo giustifica per niente.
Da notare che tutte quelle famose riserve della Lira che
non sono state restituite al ministero del Tesoro, con
la privatizzazione della Banca d'Italia che è diventata
ufficiale con il decreto di gennaio 2014 Imu-bankitalia,
vengono rubate direttamente da tutti i soci proprietari
della Banca d'Italia, che sono dei privati.
Quindi non sono tanto quei 7.5 miliardi di euro,
contabili, di cui si è molto discusso, ma sono i
depositi che la Banca d'Italia ha su un conto nascosto
alla centrale di compensazione interbancaria presso la
Clearstream, più altri valori come: 2700 tonnellate
d'oro, 800 immobili pregiati, migliaia di miliardi di
linee di credito in valute estere, tutte cose che con la
privatizzazione sarebbero dovute essere immediatamente
restituite al Ministero dell'economia, ovvero allo
Stato, se non fosse che siamo arrivati ad un tal punto
di degrado e corruzione per cui nello Stato entrano gli
stessi uomini delle banche.
Praticamente tutto il denaro, tranne le monetine, è
creato in questo modo dal sistema bancario.
Ma se tutto il denaro il sistema lo crea pretendendo
sopra un interesse, cioè una somma maggiore di quella
che è stata creata, in fin dei conti, questo vuol dire
che ci ritroviamo in una situazione in cui c'è un
esproprio continuo e forzato da parte del sistema
bancario nei confronti di tutti gli usufruitori finali
della massa monetaria.
È una truffa !
È un sistema che non è solvibile, per definizione, “ab
initio”.
Dal punto di vista giuridico ogni contratto di questo
tipo dovrebbe essere nullo in quanto matematicamente
impossibile da soddisfare.
I contratti impossibili non hanno valore legale.
Questo non è un problema che riguarda solo gli
economisti, ma anche il diritto !"
Avv. Marco Saba, tratto da una conferenza in video -
sintesi e trascrizione a cura di L. Acerra
Nota Finale - L. Acerra
Nell'iniziativa che Auriti ebbe negli ultimi anni della
sua vita, fu Marco Saba a convincere il professore che
bisognava portare in tribunale quella famosa causa sul
signoraggio terminata con la Cassazione che giudicò i
giudici inadatti a giudicare.
Andò proprio così: sulla causa del Signoraggio al popolo
la Cassazione sancì che i giudici non possano giudicare
!
Ma oggi abbiamo capito che si tratta di una evasione
fiscale colossale da parte di chi crea massa monetaria,
(soggetto che non è più lo stato) e ciò fa subire ai
cittadini una iper-tassazione ingiusta.
Siamo stati inseriti in un sistema ove vige l'insolvenza
permanente, matematicamente irrisolvibile, che
garantisce che le banche abbiano la scusa legale per
sottrarre beni ai cittadini più esposti.
Sottraggono beni e tempo ai cittadini e patrimonio delle
nazioni.
Ma voi vi rendete conto ?
I banchieri rubano tutto, lasciano quattro briciole sul
tavolo e poi dicono (alla classe politica) ora vedete
come gli elettori vogliono distribuire queste briciole
!!
E la Soluzione ?
Ci sono tanti possibili sistemi tecnici per
riappropriarci del signoraggio.
Un sistema tecnico molto semplice è esigere che le
banche che vogliono operare in Italia si dotino di
moneta “statale”, emessa da noi Italia, come riserve al
100% per poter prestare e quant'altro.
Moneta “statale” significa che noi emettiamo titoli di
stato in una nuova valuta che vale solo in Italia, solo
a livello nazionale. Questa è solo una possibilità. Ci
sono varie gradazioni. La cosa più importante è capire
dove sta l'imbroglio. L'Italia può andare ad esaminare
il debito pubblico caso per caso. Può decidere di
restituirlo solo ai cittadini privati e utilizzarlo per
farsi restituire ciò che ancora gli devono indietro le
banche. In conclusione, le centrali di compensazione
Clearstream, Euroclear, Swift e le altre americane,
costituiscono una potente leva e strumento di
manipolazione attraverso cui hanno creato simboli
monetari per 100 volte il PIL mondiale.
Cioè tutta la popolazione del mondo deve lavorare per un
secolo prima di produrre il controvalore sulla massa
monetaria in nero, non tassata, che affrancata dal
passaggio attraverso le centrali di compensazione
interbancaria è una risorsa costante utile a manipolare
la politica, le persone, le scelte, a finanziare le
guerre.
Nel 2000 ci fu un processo in Francia per cui si riusci
a scoprire che su 32.000 conti esistenti di queste
centrali di compensazione internazionali europee, 16 -
17.000 conti erano segreti, invisibili al pubblico.
E il Lussemburgo non ha mai dato l'autorizzazione ai
magistrati di metterci il naso. E su questi conti che
viene girata questa moneta fantasma che vale cento volte
il PIL di tutto il mondo, e che è semplicemente il
provento del signoraggio fatto dagli istituti bancari
privati.
Tratto da: oggitreviso.it
>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>
Come si e' creato
il sistema di SCHIAVITU' FINANZIARIA e BANCARIA nel
mondo intero:
L’Inghilterra nel tardo medio evo, già attivamente
presente nei principali mercati mondiali, si trovò a
fronteggiare in quel periodo una stretta finanziaria:
tra il 1642 e il 1647 orafi e mercanti avevano
contribuito al finanziamento della “rivoluzione” di
Oliver Cromwell – che sottometterà Irlanda e Scozia al
giogo britannico, aprirà le porte dell’Isola agli Ebrei
(espulsi dalle isole britanniche dal 1290 dopo una serie
di casi di crimini rituali) e, per un breve periodo,
decapiterà la dinastia sostituendola con una propria
dittatura d’impronta ultra-conservatrice protestante –
ma quando venne ripristinata la monarchia (alla fine del
XVII.mo secolo) le casse dello Stato erano vuote.
Il “Currency Act” venne varato essenzialmente come
programma di prelievo fiscale dalle colonie americane
per pagare gli interessi alla Banca d’Inghilterra.
Sarà la decisione britannica di far approvare il
“Currency Act” nel 1764 a provocare deliberatamente
nelle colonie d’oltre oceano una grave depressione che
aumentò la disoccupazione: da quello che fu un vero e
proprio atto di guerra economica avrà inizio la guerra
d’indipendenza che porterà alla formazione degli Stati
Uniti d’America.
Nell’ottenere l’Atto di autorizzazione ad aprire la
Banca d’Inghilterra nel 1694, William Paterson affermò:
“The Bank haths benefits of interest on all money which
it creates out of nothing” – “la banca beneficia degli
interessi su tutto il danaro che essa crea dal nulla”
Patterson riunì un cartello di ricchi mercanti, si
appellò ai più noti presta monete del Regno e decise di
concedere a re Guglielmo III (che governò dal 1689 al
1702) un prestito di 1,2 milioni di sterline con tassi
d’interessi annui dell’8% e la promessa reale che
istituiva la creazione di quella che sarebbe diventata
la Banca d’Inghilterra (istituita ufficialmente il 27
luglio 1694) notoriamente rinomata anche come The Old
Lady of Threadneedle Street, la vecchia signora di
Threadneedle Street, dal nome della strada in cui si
trova dal 1734.
Il sistema bancario inventato da Patterson si reggeva su
una colossale truffa, la stessa che da quel fatidico
1694 fino ai giorni nostri, regge le sorti del sistema
bancario e finanziario internazionale: l’uso dei
“certificati” o ricevute che sostituivano i depositi in
oro dei privati cittadini.
Così come l’energia elettrica nasce nella lampadina così
il valore monetario nasce nel pezzo di carta che sta in
tasca di ogni cittadino che lo spende lavorando e
vivendo.
Bernard Maris: "L'economia è resa appositamente
incomprensibile, è il canto gregoriano della
sottomissione degli uomini"
La storia del Grande Capitale cosmopolita gronda di
sangue: è la storia di un’entità rapace e sciacallesca
che ha divorato le carni delle vittime di conflitti e
tragedie che hanno investito negli ultimi tre secoli
l’intera umanità.
E’ la storia dei grandi usurai che sono alla guida del
Sistema Mondiale di sfruttamento: due o trecento
famiglie, 1200 nominativi, qualche migliaia di individui
‘affiliati’ che controllano e determinano le sorti del
pianeta.
Le multe pagate dalle Banche
http://blog.pret-dunion.fr/argent/palmares-des-plus-grosses-amendes-payees-par-les-banques/
Cosa e' un
prestito-debito, 1° lezione bancaria
PERCHE' le TASSE NON DEBBONO ESSERE PAGATE
- IL DENARO (moneta di carta) e' ILLIMITATO per TUTTI
vedi:
QUESTI
i SOCI delle VARIE BANCHE Centrali + BCE +
FEDERAL RESERVE & C. (nei fatti tutte
private)
vedi:
La struttura della TRUFFA EUROPEA
"Condanna a morte per i
banchieri criminali" - 13 aprile 2012
Ken Livingstone e' un membro del
Labour Party inglese.
Si e' ricandidato alle elezioni per diventare sindaco di
Londra.
New York - Dopo lo scandalo
Madoff e il crack di
Lehman
Brothers, se non si fa giustizia nel sistema bancario, i
crimini continueranno ad avvenire. La proposta
rivoluzionaria di mettere il cappio al collo a un
banchiere criminale nasce dalle
ingiustizie subite sin
qui dal resto della popolazione. Che pretende un
trattamento equo per tutti. Chi sbaglia deve pagare.
Se un Madoff qualunque prende i soldi di un investitore
per pagare altri operatori in un gigantesco schema
Ponzi, la vittima non otterra' mai i suoi soldi
indietro. Se un Blankfein (Ceo di
Goldman Sachs)
qualunque offre al suo cliente consigli sbagliati di
proposito per scommettere contro di lui (intascando un
bel profitto), la vittima non avra' mai indietro i tuoi
soldi.
Se un Corzine (uomo d'affari americano ex ceo di
MF
Global) qualunque ruba a un suo cliente del denaro,
utilizzandoli per scommettere sul mercato del debito
sovrano europeo, quella persona rischia di non avere mai
indietro i suoi soldi.
Finira' in uno stato di poverta'
o forse peggio. Potrebbe perdere il denaro che gli
serviva per pagare l'universita' al figlio, oppure i
soldi della pensione, ma anche semplicemente il denaro
che gli serviva per mandare avanti l'azienda.
Rischierebbe di perdere la casa.
Rubare soldi agli investitori e ingannare i cittadini
dovrebbe essere un crimine da disincentivare. Con la
pena di morte, come avviene in
Cina. Questa proposta
shock sta prendendo piede, dagli Stati Uniti
all'Inghilterra, anche per colpa dell'impunita' e
trattamento di favore riservato sin qui a chi del mondo
della finanza non ha pagato per gli errori commessi
durante la crisi.
>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>
Ricordate quando andate in banca ad aprire un conto corrente, e vi chiedono di firmare il documento antiriciclaggio, richiedete che lo stesso documento sia controfirmato dalla banca stessa e ritiratene una copia da per voi !
POI cosa IMPORTANTE:
Quando andate in banca a "chiedere" del denaro, siccome la banca crea nel medesimo istante il denaro dal nulla, per il cosiddetto falsamente "prestito" e lo emette elettronicamente con il nostro nome + codice fiscale e la vostra firma) il denaro nei fatti e’ vostro e non e’ della banca in quanto non ne possiede la proprieta', per il fatto che il denaro creato dal nulla, viene immesso direttamente nel vostro conto corrente a credito e quindi NON a debito, perche' esso NON e' trasmesso, emesso (quindi prestato) dal conto corrente della banca...ma emesso dal nulla, quindi non puo' prestarvelo per la Legge sui prestiti, la quale dichiara che NESSUNO puo' prestare un bene di cui non e' dichiaratamente proprietario ! quindi non dovete rendere nulla alla banca, perche non e' un "prestito" ma una emissione di denaro con il vostro nome e cognome…quindi e' denaro a credito, vostro, non loro !
La banca quando vi chiede di rendervi del denaro sul falsamente emesso " prestito", e' perche' si e' appropriata del vostro denaro, creato SOLO con la nostra firma ed il nostro nome + cod fiscale, quindi l'azione della banca e’ anche una truffa ed un furto con appropriazione indebita !
“Giuridicamente le banche
commettono falso in bilancio e autoriciclaggio. Tutti i
debiti possono essere considerati nulli”. By Marco
Saba - 21/11/2014
“L’opinione pubblica si svegli, il Pil del nostro Paese
potrebbe raddoppiare in un mese. Basterebbe un decreto
del governo”
“Le banche usano, di fatto, mezzi illeciti come il falso
in bilancio e l’autoriciclaggio nello svolgimento della
loro attività al fine di ottenere enormi guadagni che
non dichiarano”.
La provocazione viene da Marco Saba, direttore della
ricerca presso il Centro Studi Monetari di Milano:
http://www.studimonetari.org , il cui obiettivo è
“dare una sveglia” all’opinione pubblica “in un’epoca in
cui la stragrande maggioranza degli italiani è
soffocata dai debiti e l’amministrazione dello Stato è
vessata dal debito pubblico”.
“Ma le cose possono cambiare, perché i cittadini hanno
il diritto e gli strumenti giuridici per mutare lo
status quo attuale", spiega Saba, già membro
dell’Osservatorio sulla Criminalità Organizzata di
Ginevra:
http://www.o-c-o.net/, che cita innanzitutto
l’ultimo studio condotto dall’economista Nino Galloni,
raccolto nel libro “Il futuro della Banca” (ed. Eurilink),
dove si dimostra come la contabilità bancaria
attuale sia alterata, "falsa".
- Che cosa intende quando dice che il denaro in possesso
delle banche è “falso” ?
“Quando la banca riceve contanti crea sui conti correnti
denaro elettronico equivalente al contante ottenuto
“clonando” quindi il valore del denaro liquido che
dovrebbe essere annullato o distrutto. Giuridicamente,
infatti, le banche non hanno una esplicita licenza di
creare denaro virtuale, ma vengono considerate solo
come società di intermediazione finanziaria.
L’attività principale delle banche consiste invece
proprio nella creazione di denaro ex novo, che - ad
oggi - non risulta contabilizzato a bilancio.
Se gli istituti di credito evitano di iscrivere in
contabilità, nel risultato lordo d’esercizio, la quota
annuale di denaro virtuale che creano dal nulla, è
evidente che lo considererebbero esse stesse “denaro
falso”.
A norma di legge i debiti contratti con denaro falso
sono viziati e non sono giuridicamente validi. Ne deriva
che tutti i debiti contratti con le banche sarebbero
annullabili, un vero e proprio miracolo degno della
“Madonna dei Debitori” !
Ma la notizia buona è che non c'è nessun bisogno di
cambiare le regole esistenti: se le banche seguissero la
regola contabile principale ovvero quella che
richiede che il bilancio esponga la situazione
economica, patrimoniale e finanziaria reale, allora
si regolarizzerebbe questo denaro”.
- Torniamo sulle “alterazioni” dei bilanci bancari,
quale è la sua tesi ?
“Quello che emerge dallo studio approfondito dei bilanci
bancari è che essi sembrano predisposti ad arte per
occultare la creazione di denaro. Le banche, infatti,
segnano i depositi e i conti correnti solo al passivo di
bilancio. Ora che è finalmente riconosciuto il fatto che
le banche creano dal nulla il denaro necessario per
tutti gli impieghi, è evidente che questo denaro debba
essere registrato prima all’attivo, e solo dopo, al
momento dell’impiego, al passivo.
Oggi questo non avviene, è come se il proprietario di
una casa la affittasse senza averla prima registrata al
catasto e pretendesse il pagamento dell’affitto senza
dimostrare la catena di titolarità della proprietà. E’
un vulnus della legalità. In parole semplici: le banche
fanno guadagni enormi prestando denaro di cui non
risultano avere la proprietà, per cui non ci pagano
le tasse, riottenendo indietro il denaro con gli
interessi. Il margine operativo lordo delle banche
ammonta a enormi quantità di denaro, decine di miliardi
di euro, di cui beneficiano solo gli istituti di
credito.
Il Pil del nostro Paese potrebbe raddoppiare
in un mese, se i “soldi virtuali” creati dalle
banche fossero calcolati e tassati. Basterebbe un
decreto del governo di Matteo Renzi…(2014)”.
- Possibile che questa anomalia passi costantemente
inosservata ?
“Al momento non si dispone nemmeno di uno studio di
settore dedicato all’attività bancaria, in particolare
per i codici ATECO 64.11.00 (Attività della Banca
Centrale) e 64.19.10 (Intermediazione monetaria di
istituti monetari diverse dalle Banche centrali) e
addirittura la Commissione degli esperti dell’Agenzia
delle Entrate, interpellata in proposito informalmente,
ha fatto sapere che tale studio non è nemmeno in agenda
per il futuro”.
- Come hanno fatto le banche
a ottenere un tale potere ?
“La brama di denaro ha portato le banche a concentrarsi
sulle attività finanziarie e speculative. La mia
opinione è che sia stato costruito “ad arte” un sistema
finalizzato a creare enormi riserve di denaro da
utilizzare per costruire una catena di comando in cima
alla quale ci sono le banche e al di sotto i governi,
che dovrebbero rappresentare gli interessi dei
cittadini, ma che oggi sono sotto scacco da parte delle
banche stesse, che vengono mediaticamente spacciate come
“il mercato”, al punto da non poter più operare per il
bene della propria comunità. In questa struttura
piramidale che non ha nulla di democratico, si crea un
vero e proprio “governo delle banche” che condiziona la
vita o la morte degli Stati, manipolando i tassi, i
cambi e i prezzi, dell’oro e delle materie prime ad
esempio, e finanziando rivoluzioni per soggiogare e
indebitare le popolazioni, come quella in Ucraina che da
aprile si trova sul gobbo un prestito di ben 17 miliardi
di dollari da parte del
FMI.
I condizionamenti politici ed economici legati a questi
prestiti internazionali, spacciati per “aiuti”, portano
a conseguenze geopolitiche disastrose, come è evidente
dalle attuali tensioni che l'Occidente sta creando con
la Russia”.
By Francesca Morandi - Tratto da:
frontediliberazionedaibanchieri
Inoltre, come abbiamo gia'
scritto precedentemente, la banca, quando si chiede ad
essa un mutuo, non avendo proprieta' del denaro, digita
comunque del denaro, a credito sul nome e con la firma
del richiedente,sul conto personale del richiedente,
quindi il denaro e' di quest’ultimo e non della banca,
ed e' quindi anche emesso a credito non a debito, tant'e
che la banca non puo' prestarlo in quanto non ne e'
propretaria...infatti non fornisce il denaro in carta
moneta, ma digita dal NULLA dei numeri in modo virtuale
sul conto personale del richiedente e non sul conto
della banca stessa, che poi dovrebbe girare quei numeri
(la somma) con un bonifico al richiedente, per cui nei
FATTI, il richiedente non ha mai ricevuto nessun denaro
dalla banca, infatti e’ alla firma del richiedente, che
si accredita il denaro dal NULLA e non dalla banca che
non e’ la proprietaria del denaro.
Quindi la banca compie anche un furto ed una
appropriazione indebita del mio denaro, quando essa
richiede la restituzione di un capitale che non e’ mai
stato suo; la cosa e' ancora molto piu' grave
dell'anatocismo e/o usura....qui si tratta di TRUFFA e
frode !
Ricordiamo che
la UE ha confermato recentemente, che la
proprieta' del denaro e’ di colui che l'ha sul suo conto
corrente....!
....News sulla Banca
d'Italia:
L’ultimo grande furto
ai danni degli ignari italiani: BANKITALIA: “Ciò
che sta accadendo senza che nessuno lo sappia” -
Gennaio 2014
Riportiamo quanto pubblicato nel profilo
facebook dell’europarlamentare Marco Scurria,
già noto al nostro blog per essersi
più volte battuto per la proprietà della moneta.
Invitiamo pubblicamente tutti alla divulgazione di
questo articolo e di tutti gli altri presenti sulla
rete (tra cui questo post di Lucio di Gaetano nel
blog beppegrillo.it)
che informano sulla vicenda della svendita di
Bankitalia.
L’ultimo grande furto ai danni degli ignari
italiani.
By Marco Scurria
Nei
prossimi giorni la Camera dei Deputati è chiamata a
dare il parere definitivo al Decreto Legge di Letta
e Saccomanni emanato dal Consiglio dei Ministri lo
scorso 27 Novembre, proprio mentre le telecamere dei
media di tutto lo Stivale erano concentrate sulla
decadenza da Senatore della Repubblica di Silvio
Berlusconi. Il DL va a modificare l’assetto
dei proprietari della Banca Centrale Italiana,
oggi in mano ai maggiori cartelli finanziari
operanti nel Belpaese, tra cui Intesa San Paolo,
Unicredit e Assicurazioni Generali.
Continua QUI:
Banca Italia
Come
invalidare le richieste delle banche, di restituire
capitale ed interessi:
http://www.assembleepopolarinazionali.it/pratiche-soluzioni.html
DENUNCIA CONTRO
LE BANCHE
Oggetto:
Denunciabilità, ex art 416-bis cp (associazione
mafiosa), della più parte delle condotte illegittime
bancarie sia dei funzionari sia dei vertici sia dei CDA
(circolare informativa).
Nonostante l’art. 416-bis cp
abbia un’applicabilità finanche troppo facile ed ampia,
la magistratura ha, fin qui, trovato, molto
anomalamente, modo di non applicarlo alle condotte
illecite bancarie.
Fulcro del 416-bis è infatti
semplicemente l’associarsi per divenire così capaci di
assoggettare intimidando per ottenere cose che, di per
sé, possono anche essere lecite. (416-bis cp: «L’associazione
è di tipo mafioso quando coloro che ne fanno parte si
avvalgono della forza di intimidazione del vincolo
associativo e della condizione di assoggettamento e di
omertà che ne deriva per commettere delitti, per
acquisire in modo diretto o indiretto la gestione o
comunque il controllo di attività economiche, di
concessioni, di autorizzazioni, appalti e servizi
pubblici o per realizzare profitti o vantaggi ingiusti
per sé o per altri»).
Intimidazione che non
occorre sia violenta – bastando che la forza dell’essere
associati sia atta, di fatto, a condizionare, minacciare
di escludere o escludere, ledere, lanciare ‘moniti’ ecc
– non rilevando che, all’apparenza, sia
formalisticamente legale o finanche garbata.
Crimini la cui
responsabilità penale e civile è sia del funzionariato,
che li commette, che dei vertici e dei CDA (consigli di
amministrazione) che li preordinano.
Ipotizziamo, a riguardo, tra
i moltissimi esempi possibili, il (tipico) caso di un
correntista che, per ottenere un fido di 100.000 euro,
venga però nella sostanza obbligato (attraverso le
usuali formule artificiose) a comprare 20.000 euro di
titoli della banca, magari nemmeno quotati in borsa, che
non avrebbe mai comprato, specie poi in un momento in
cui ha talmente bisogno di denaro da chiedere un fido.
Titoli che, di solito, sa già che, probabilmente, non
gli renderanno nulla e perderanno valore, nel mentre
dovrà pagare competenze automaticamente usuraie, perché
calcolate su 100.000 euro, a fronte degli 80.000
ricevuti in realtà.
Una condotta che, solo ad
un’analisi giuridica superficiale, potrebbe sembrare
‘semplicemente’ estorsiva, perché la sua mafiosità è
qualificata da quell’avvalersi «della forza di
intimidazione del vincolo associativo e della condizione
di assoggettamento» che ne deriva, si badi, non da
parte di un singolo, ma della collettività di coloro che
si trovino in quelle condizioni.
Una mafiosità che sussiste
praticamente in tutte le condotte bancarie in qualunque
maniera illegittime, perché il mezzo per attuarle resta
comunque l’intimidatorietà quale frutto di uno stabile e
vasto vincolo associativo coerente al fine.
Una condotta – ridetto in
altri termini – che non può essere considerata
semplicemente estorsiva anche perché non è diretta ad
alcuno specifico singolo, bensì a costringere, mediante
un’associazione in cui ciascuno gioca il suo ruolo, la
generalità di coloro che si trovino in un certo tipo di
situazioni a fare ciò che altrimenti giammai farebbero.
Si osservi, d’altra parte,
che la magistratura non esista ad applicare il 416-bis a
fattispecie quali in ipotesi quella di pastori accusati
di essersi associati per intimidare dei proprietari di
fondi su cui ottenere così di far pascolare le loro
pecore, sicché è una vergogna che trovi il modo di
evitare di applicarla a fattispecie bancarie come quella
descritta o analoghe.
Art. 416-bis a mio avviso
peraltro gravemente errato e che andrebbe modificato
laddove non fissa i limiti qualitativi e quantitativi
oltre i quali la capacità di pressione frutto
dell’associarsi diventa illecita, nonché i limiti oltre
i quali l’assoggettamento e l’omertosità diventano
giuridicamente rilevanti, rischiando così di colpire
ogni tipo di aggregazioni umane, visto che i rapporti
sono sempre di forza.
Problemi che però in ambito
bancario non ci sono perché – premesso che, qui sì,
siamo di fronte ad una super organizzazione – la
sussistenza o no dell’intimidatorietà riguarda
fattispecie che già di per sé sono illecite poiché, se
non configurassero il 416-bis, configurerebbero comunque
l’usura, l’estorsione, la truffa, l’appropriazione
indebita ecc.
By Alfonso Luigi Marra - Studio legale
-
studio@marra.it - www.studio.marra.it
Corte di Giustizia Europea (2015):
STOP ai pignoramenti delle prime case anche per le
Banche e le finanziarie. In allegato il testo della
sentenza in italiano
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Lo scandalo finanziario
del secolo - 03 Mag. 2012
Questo è forse lo scandalo finanziario del secolo. Uno
dei colpevoli, la banca UBS, ha dato via al gioco.
Le più grandi banche del mondo avrebbero
accettato di manipolare
Libor, il principale tasso di interesse del mondo
finanziario (interbancario). Ce ne sarebbe per migliaia
di miliardi di dollari.
Scopri tutti i dettagli di "scandalo finanziario del
secolo" con il sondaggio esclusivo di Business Magazine
Trends (numero del 3 maggio 2012).
"Libor": e’ un’acronimo che forse non indica molto.
Dietro queste cinque lettere si nasconde ancora uno dei
più presunti grandi scandali finanziari nella storia.
Diverse grandi banche internazionali sono sospettate di
aver manipolato il tasso di prestito interbancario (Libor
in breve), al fine di mascherare le loro difficoltà di
finanziamento durante la crisi finanziaria.
Di questi, sono solo i grandi nomi della finanza
mondiale: Bank of America, Barclays, Citibank, Credit
Suisse, Deutsche Bank, HSBC, JP Morgan, Royal Bank of
Scotland, UBS ... le poste in gioco sono enormi.
Il Libor è strettamente legato al funzionamento di uno
dei più grandi mercati monetari in tutto il mondo: il
mercato interbancario (quello in cui le banche si
prestano denaro l'un l'altra), la cui dimensione è
stimata a c.a. 0.000 miliardi di dollari.
Nel mirino di diverse autorità di vigilanza (Stati
Uniti, Gran Bretagna, Giappone e Svizzera, tra gli
altri), queste istituzioni finanziarie sono
effettivamente appartenenti al "club" delle 16 banche
che partecipano alla fissazione quotidiana Libor, il
London Interbank Offered Rate.
La "Manomissione" del livello effettivo di Libor può
avere un impatto significativo sui costi di
finanziamento per aziende e privati.
Crisi o non crisi, "la manovra e’ duplice, dice un
vecchio della finanza internazionale. Stanno tirando giù
i tassi a breve termine sui depositi, mentre gonfiano i
tassi dei prestiti a più lungo termine, per i grandi
crediti per le grandi imprese. "Senza contare che
disegnare tassi a breve termine verso il basso aiuta e
permette il rifinanziamento a buon mercato, mentre serve
anche a rassicurare i mercati sulla solidita’
finanziaria. Cio’ e’ interessante quando si hanno grandi
esigenze di liquidità.
L'opacità che circonda la velocità di manipolazione dei
tassi riflette l'asperita’ ed il contrasto della lotta
condotta a Londra per evitare una regolamentazione,
circa le recenti proposte di direttive comunitarie volte
a controllare le ombre della finanza, i banchieri
anglo-sassoni tengono i ranghi serrati ….
By Sebastien Buron
Gli STATI e
le BANCHE CI TRUFFANO - ORA
lo CONFERMANO anche al PARLAMENTO EUROPEO
COME si truffano gli STATI da parte delle Banche
private...
- Prima notizia: lo Stato italiano ha
dovuto pagare 2,6 miliardi di euro alla banca d´affari
americana Morgan Stanley per coprire la perdita su un
derivato di cui non si conosceva l´esistenza.
- Seconda notizia: lo abbiamo appreso avanti ieri da
un´agenzia americana, Bloomberg, che lo ha scoperto dai
bilanci della banca.
- Terza: il Sole-24Ore non se n´è accorto (per amor di
buoni rapporti con il Governo Monti in questo momento
?).
Quarta:
Repubblica e Corriere hanno ripreso l´articolo di
Bloomberg, ma il Corriere è riuscito a infarcire di
errori e inesattezze un titolo già criptico: "XX
Settembre: meno oneroso chiudere i contratti che
rinnovarli. Il Tesoro esce dei derivati anni ´90".
Voglia di minimizzare?
Secondo Bloomberg, chiudere i contratti non è stata una
decisione del Tesoro, ma di Morgan Stanley, in virtù di
una clausola (Termination clause) che tipicamente dà
diritto a chiudere una posizione se la perdita della
controparte, in questo caso l´Italia, eccede le garanzie
e i margini stabiliti.
Significa anche che, senza questa clausola, la perdita
dello Stato sarebbe rimasta occulta.
Una perdita poi, è una perdita. Se compro un titolo a 10
euro, e poi crolla a 6, venderlo non è "meno oneroso" di
tenerlo, "rinnovandolo": ho sempre perso 4 euro. Né
importa se ho acquistato il titolo nel 2010 o "negli
anni ´90": continuo ad aver perso 4 euro. Dare
l´impressione che questo derivato sia un retaggio del
passato è ingannevole: il Tesoro ha consapevolmente
deciso di tenerlo in portafoglio fino a ieri.
Ventiquattro miliardi persi nei derivati, di chi è la
colpa ?
I 31 miliardi di dollari, circa 24 miliardi
di euro al cambio attuale, che l’Italia ha perso dal
1994 ad oggi per errate manovre sui prodotti
derivati (a tutto vantaggio di un ristretto manipolo di
banche estere tra cui primeggia
Morgan Stanley) non sono una cifra di poco conto. 24
miliardi di euro equivalgono a più di una delle tante
manovre di aggiustamento dei conti pubblici che i
governi di Silvio Berlusconi e di Mario Monti
hanno propinato al paese nel tentativo di salvarlo da
una situazione per molti versi simile a quella di altri
paesi europei. Con 24 miliardi di euro si potrebbero
ridurre tasse e accise sulla benzina, si potrebbero
aumentare gli ammortizzatori sociali, si potrebbero
assumere i 10.000 insegnanti precari che stanno sospesi,
tanto per restare ai fatti più eclatanti. In questa
vicenda sorprende il fatto che poca attenzione sia stata
dedicata dai media e dalle forze politiche e sociali a
chi dovrebbe assumersi la responsabilità del danno la
cui entità riportata da Bloomberg, 24 miliardi di euro,
non è stata sino ad oggi smentita.
Chi nel lontano 1994 ha preso la decisione di affidarsi
ai prodotti derivati, con le più lodevoli intenzioni,
speriamo, portandoci ai risultati di cui sopra ?
Chi in questi oltre 20 anni non ha fatto nulla per uscire da
un contratto che si rivelava sempre più un salasso per
le finanze nazionali ?
Video di Sara Tommasi, sui "diversamente leccaculo"
delle banche (La Gabbia e dintorni) e la magistratura
(far girare).
I "diversamente leccaculo"
delle banche sono coloro che per nessun motivo
pronunziano la parola signoraggio perché essa riconduce
alla soluzione giudiziaria del problema (oltre che a
Marra), ovvero alla confisca da parte dei giudici delle
quote private della Banca d’Italia: una soluzione che
atterrisce il potere bancario perché può avvenire da un
giorno all’altro ad opera di un qualsiasi PM.
Ecco allora che le banche stesse fanno in modo che
abbiano visibilità coloro che propugnano la soluzione
politica, ovvero il ritorno alla lira, che, buono o
cattivo che sia, è impossibile, o remoto, perché
dovrebbero realizzarlo appunto i politici.
Soluzione politica che viene dunque utilizzata per
distogliere dalla soluzione giudiziaria.
“Diversamente leccaculo” delle banche tra cui i
sostenitori della cosiddetta MMT, che sarebbe una
semplice strullata (il cui leader massimo è un tale
Mosler, che in realtà proviene dal mondo della finanza
speculativa, in particolare degli hedge fund), se non
fosse invece anch'essa uno strumento di distrazione dal
vero problema, perché è in favore del signoraggio, cioè
della proprietà privata della moneta da parte delle
banche centrali.
By PAS-FermiamoLeBanche&LeTasse
>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>
FALSO IN BILANCIO = MUTUI e PRESTITI NULLI !
“Le banche usano, di fatto, mezzi illeciti come il falso
in bilancio e l’autoriciclaggio nello svolgimento della
loro attività al fine di ottenere enormi guadagni che
non dichiarano”.
La provocazione viene da Marco Saba, direttore della
ricerca presso il Centro Studi Monetari di Milano
(http://www.studimonetari.org/), il cui obiettivo è
“dare una sveglia” all’opinione pubblica “in un’epoca in
cui la stragrande maggioranza degli italiani è soffocata
dai debiti (inesistenti)e l’amministrazione dello Stato
è vessata dal debito pubblico (inesistente)”.
“Ma le cose possono cambiare, perché i cittadini hanno
il diritto e gli strumenti giuridici per mutare lo
status quo attuale”, spiega Saba, già membro
dell’Osservatorio sulla Criminalità Organizzata di
Ginevra (http://www.o-c-o.net/), che cita innanzitutto
l’ultimo studio condotto dall’economista Nino Galloni,
raccolto nel libro “Il futuro della Banca” (ed. Eurilink),
dove si dimostra come la contabilità bancaria attuale
sia alterata, “falsa”.
- Che cosa intende quando dice che il denaro in possesso
delle banche è “falso” ?
“Quando la banca riceve contanti crea sui conti correnti
denaro elettronico equivalente al contante ottenuto
“clonando” quindi il valore del denaro liquido che
dovrebbe essere annullato o distrutto. Giuridicamente,
infatti, le banche non hanno una esplicita licenza di
creare denaro virtuale, ma vengono considerate solo come
società di intermediazione finanziaria.”
Capito ora ?
Se una banca riceve 10euro, clona elettronicamente altri
10euro elettronici inesistenti senza distruggere quelli
cartacei (falso in bilancio), e ci presta con bonifico
elettronico e quasi mai in contanti a debito e con
interessi quelli virtuali (inesistenti), quindi il
nostro debito può essere considerato nullo.
L’attività principale delle banche consiste invece
proprio nella creazione di denaro ex novo, che – ad
oggi – non risulta contabilizzato a bilancio.
Se gli istituti di credito evitano di iscrivere in
contabilità, nel risultato lordo d’esercizio, la quota
annuale di denaro virtuale che creano dal nulla, è
evidente che lo considererebbero esse stesse “denaro
falso”.
A norma di legge i debiti contratti con denaro falso
sono viziati e non sono giuridicamente validi. Ne
deriva che tutti i debiti contratti con le banche
sarebbero annullabili, un vero e proprio miracolo degno
della “Madonna dei Debitori”!
Ma la notizia buona è che non c’è nessun bisogno di
cambiare le regole esistenti: se le banche seguissero la
regola contabile principale ovvero quella che richiede
che il bilancio esponga la situazione economica,
patrimoniale e finanziaria reale, allora si
regolarizzerebbe questo denaro”.
- Torniamo sulle
“alterazioni” dei bilanci bancari, quale è la sua tesi ?
“Quello che emerge dallo studio approfondito dei bilanci
bancari è che essi sembrano predisposti ad arte per
occultare la creazione di denaro. Le banche, infatti,
segnano i depositi e i conti correnti solo al passivo di
bilancio.
Ora che è finalmente riconosciuto il fatto che le banche
creano dal nulla il denaro necessario per tutti gli
impieghi, è evidente che questo denaro debba essere
registrato prima all’attivo, e solo dopo, al momento
dell’impiego, al passivo.
Oggi questo non avviene, è come se il proprietario di
una casa la affittasse senza averla prima registrata al
catasto e pretendesse il pagamento dell’affitto senza
dimostrare la catena di titolarità della proprietà. E’
un vulnus della legalità. In parole semplici: le banche
fanno guadagni enormi prestando denaro di cui non
risultano avere la proprietà, per cui non ci pagano le
tasse, riottenendo indietro il denaro con gli
interessi.
Il margine operativo lordo delle banche ammonta a enormi
quantità di denaro, decine di miliardi di euro, di cui
beneficiano solo gli istituti di credito. Il Pil del
nostro Paese potrebbe raddoppiare in un mese, se i
“soldi virtuali” creati dalle banche fossero calcolati e
tassati. Basterebbe un decreto del governo di Matteo
Renzi…”.
- Possibile che questa
anomalia passi costantemente inosservata ?
“Al momento non si dispone nemmeno di uno studio di
settore dedicato all’attività bancaria, in particolare
per i codici ATECO 64.11.00 (Attività della Banca
Centrale) e 64.19.10 (Intermediazione monetaria di
istituti monetari diverse dalle Banche centrali) e
addirittura la Commissione degli esperti dell’Agenzia
delle Entrate, interpellata in proposito informalmente,
ha fatto sapere che tale studio non è nemmeno in agenda
per il futuro”.
- Come hanno fatto le banche
a ottenere un tale potere?
“La brama di denaro ha portato le banche a concentrarsi
sulle attività finanziarie e speculative.
La mia opinione è che sia stato costruito “ad arte” un
sistema finalizzato a creare enormi riserve di denaro da
utilizzare per costruire una catena di comando in cima
alla quale ci sono le banche e al di sotto i governi,
che dovrebbero rappresentare gli interessi dei
cittadini, ma che oggi sono sotto scacco da parte delle
banche stesse, che vengono mediaticamente spacciate come
“il mercato”, al punto da non poter più operare per il
bene della propria comunità.
In questa struttura piramidale che non ha nulla di
democratico, si crea un vero e proprio “governo delle
banche” che condiziona la vita o la morte degli Stati,
manipolando i tassi, i cambi e i prezzi, dell’oro e
delle materie prime ad esempio, e finanziando
rivoluzioni per soggiogare e indebitare le popolazioni,
come quella in Ucraina che da aprile 2'14, si trova sul
gobbo un prestito di ben 17 miliardi di dollari da parte
del FMI.
I condizionamenti politici ed economici legati a questi
prestiti internazionali, spacciati per “aiuti”, portano
a conseguenze geopolitiche disastrose, come è evidente
dalle attuali tensioni che l’Occidente sta creando con
la Russia”.
By Francesca Morandi - Fonte: L’Antidiplomatico
Video di Paolo Barnard, Rivoluzionario !
Video da visionare per
comprendere il meccanismo del FURTO dei nostri beni da
parte di questi
CRIMINALI a livello mondiale !
Le istituzioni bancarie sono più pericolose per le nostre libertà di quanto non lo siano gli eserciti armati.
Esse hanno già messo in piedi un‘aristocrazia facoltosa che ha attaccato i Governi del mondo, con disprezzo e togliendo loro con l'inganno, l'emissione diretta del denaro da parte dei popoli dei vari stati, e rivendedoglielo e facendo pagare anche degli interessi oltre al capitale che rivogliono....dagli stati, cioe' da noi sudditi...!.
Il potere di emissione del denaro, deve essere tolto alle banche e restituito ai popoli, ai quali appartiene propriamente”.
FERMIANO le BANCHE:
Associazione per la difesa dei
Cittadini nelle cause contro le banche
In Italia, non dobbiamo dimenticare, che l’esercizio dell’Attività Bancaria, e' sottoposta ad Autorizzazione da parte dello Stato, e che i “soldi elettronici” (NON denaro contante) dei quali vengono chiesti anche degli interessi, nel caso di prestiti, oltre a tutto non sono di proprietà delle Banche, ma sono i depositi che gli stessi utenti effettuano, con denaro contante; le istituzioni pubbliche non possono consentire alle Banche di violare la legge persino coi soldi degli stessi utenti.
Inoltre le Banche emettono “denaro” (senza le autorizzazioni necessarie ed evadono anche l’IVA allo stato, per la produzione di “denaro elettronico”) oltre alla copertura necessaria, derivante dalla raccolta di denaro presso i loro clienti oltre al capitale sociale della societa’ (banca) stessa, per cui diventano immediatamente dei fuorilegge, dei falsari; ma non e’ finita….
...le Banche emettendo "cifre elettroniche", NON prestano di fatto denaro contante, bensi "numeri elettronici" emessi con una pressione sulla tastiera di un computer, (a costo di produzione = ZERO) per cui cio’ diviene anche TRUFFA al cliente al quale prestano questi “numeri elettronici” e non denaro contante, chiedendogli pure gli interessi... !
....altro che usurai...sono criminali a tutti gli effetti.
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Il DENARO che le BANCHE COMMERCIALI CREANO dal NULLA
(....e che OCCULTANO nei loro falsi
bilanci per non pagare le tasse...)
L'attività annuale di creazione di denaro del
settore bancario in Italia, esclusa la banca centrale,
che è dell'ordine di mille miliardi di euro e che a
seguito di una imposizione fiscale come l'attuale al
27,5% (IRES), porterebbe nelle casse dello stato 275
miliardi netti all'anno permettendo di eliminare gran
parte delle imposte vessatorie oggi in essere.
Ho partecipato recentemente alle assemblee degli
azionisti di tre istituti di credito (Unicredit, Intesa
e Carige) dove ho fatto rilevare che i bilanci
presentati per l'esercizio 2013 erano palesemente falsi
per omissione e che non potevano essere in perdita una
volta segnalato in bilancio l'aggregato monetario
prodotto nell'esercizio in questione.
Questi fondi sono in nero e sono all'attivo delle banche
di emissione perché esse, nel momento della creazione
del denaro, contabilmente, hanno segnato per convenzione
il valore emesso come un passivo.
Così viene trattato nei bilanci il valore creato, mentre
dall'altra parte la massa monetaria creata da impiegati
di questi enti privati scivola invisibilmente via,
raggiungendo le centrali di appianamento internazionale
che, come minimo, avrebbero il compito di aiutare le
autorità a rintracciare questo enorme volume di evasione
fiscale.
Chi ha avuto un prestito bancario, diciamo di 100.000
euro, a un certo punto ha finito di ripagarlo alla
banca. Il dovuto del cliente va a zero, il conteggio
bancario pure risulta a zero, ma i 100.000 euro
rimangono nella cassa della banca in nero!
E questi 100.000 euro in nero, che chiameremo medium
rientrato riciclabile, saranno a disposizione della
banca non tassati, perché contabilmente non ne è stata
denunciata la creazione, e vengono riciclati per
attività non controllate.
Cioè questo denaro finisce sulle centrali di
compensazione interbancaria (v. correlati) che ci sono
in Europa: Euroclear, Clearstream e Swift. Infatti, se
noi andiamo a vedere l'aggregato di attività di queste
tre società di compensazione, troveremo che nell'anno
2000 erano almeno 80 trilioni di euro (80 mila miliardi
di euro) !
Cioè proprio quei soldi creati con il beneplacito della
BCE e senza essere stati messi all'attivo, che grazie a
questo tipo di contabilità non vengono tassati e
spariscono nel ventre delle banche.
Immaginate di chiedere un mutuo di 100.000 €. La banca
crea la somma come denaro virtuale, ma contabilmente ne
registra solo l'uscita, cioè non registra l'atto di
creazione di questi soldi. Quindi che cosa succede ? In
pratica il prestito ha creato un -100.000 che è andato
al cliente che se lo investe come vuole lui, anche se è
negativo, e un +100.000 che resta alla banca e che però
non viene ancora contabilizzato, sebbene esista. La
contabilizzazione avviene quando passa sui conti
nascosti, non visibili al pubblico, presso le centrali
di compensazione interbancaria Euroclear, Clearstream e
Swift.
Nel tempo il cliente dovrà restituire alla banca questi
100.000, spostamento che porta la contabilità sia del
cliente che della banca a zero.
Nella contabilità che magari è soggetta a tassazione
rientrano solo gli interessi, che io per il momento ho
omesso di discutere.
Tutta questa creazione in nero di denaro fa si che ogni
anno il sistema bancario italiano porti via alla
comunità più di metà del debito pubblico (ovvero 1.000
miliardi di euro). Ogni anno. Senza che nessuno se ne
accorga, soprattutto i professori universitari.
Non se ne accorgono. Perché ?
Perché hanno studiato un modello e nessuno gli ha mai
chiesto di occuparsi di contabilità. Si occupano di
'dinamiche economiche'. Hanno studiato un modello
fittizio proposto dallo stesso sistema bancario, secondo
il quale detta creazione di denaro non dovrebbe essere
registrata se non come passivo.
Cioè si accetta l'assurdità che una persona con un
portafoglio vuoto possa dichiarare un passivo nel
momento in cui crea un prestito. Inoltre ci si fa
indurre nell'errore di confondere il mezzo monetario con
quella che è la scrittura contabile pre-definita, e alla
fine della fiera tutti questi soldi vengono trasferiti
in queste centrali di compensazione.
La stessa cosa succede negli USA, la stessa cosa succede
in Giappone, etc. in tutto il sistema occidentale.
Questo non lo dico solo a livello accademico. Sono
andato all'assemblea della Banca Carige, sono andato
all'assemblea della Banca Intesa e ho chiesto ragione di
questa non scrittura contabile all'interno del bilancio.
L'amministratore di Banca Carige, Montani, mi ha sfidato
a fargli causa; l'amministratore delegato di Banca
Intesa, dr. Messina, ha risposto che si tratterebbe di
'raccolta' e non rappresenterebbe un profitto per la
Banca.
Ma non c'entra proprio niente qui la raccolta, stiamo
parlando dell'atto di creazione ab inizio dello
strumento monetario. Ho parlato di mille miliardi
l'anno, quindi vuol dire che ogni giorno il sistema
bancario sottrae 3 miliardi alla comunità senza che
nessuno se ne accorga.
Questi soldi che vanno a finire nelle centrali di
compensazione internazionali poi vanno a finire in conti
presso le British Virgin Islands, le Cayman, o possono
andare a finire, non so, alla elite Ucraina per
convincerla ad entrare nell'Unione Europea, oppure
possono servire a pagare dei mercenari che fanno dei
colpi di stato in Africa, per esempio !
In definitiva, tale massa di denaro-ombra creata
continuamente dal sistema bancario, in nero, senza
denuncia nei registri contabili e ufficiali, crea un
potere immenso oscuro che poi ci ritroviamo nelle
dinamiche a danno dei popoli e del pianeta.
Dunque quando udite di un prestito dei mille miliardi
fatti alle banche, significa che la Banca Centrale ha
creato dal nulla mille miliardi, e che non li ha messi a
bilancio; li ha messi solo in perdita quando li ha usati
per comprare titoli di stato o per fare altre spese sue.
Ora quando gli ritornano indietro ci vuole far credere
che va in pareggio !? Piuttosto invece si ritrova mille
miliardi in nero, non dichiarati nel bilancio !
Soldi che la gente non vede e di cui non conosce neanche
l'esistenza. E nemmeno i professori universitari sanno
che esistono, dal momento che non ne parlano. Perché
credono davvero che possa esistere una moneta negativa,
quella così contabilizzata: l'antimateria !
Non è così !
Ogni volta che una banca crea uno strumento monetario
esso ha un valore esclusivamente positivo per chi lo
detiene. E la contabilità bancaria deve sottostare alle
regole dettate per tutte le altre società, tant'è che
proprio nella circolare 2.6.2. sulla redazione del
bilancio della Banca d'Italia sta scritto che se in casi
eccezionali le regole internazionali che vengono seguite
per redarre la contabilità non danno un quadro
finanziario, economico e patrimoniale corretto
dell'azienda, queste regole non vanno seguite.
Quando l'amministratore di Banca Intesa mi ha risposto
che lui per la contabilità ha seguito le regole
pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale europea, ha detto
una cosa che non lo giustifica per niente.
Da notare che tutte quelle famose riserve della Lira che
non sono state restituite al ministero del Tesoro, con
la privatizzazione della Banca d'Italia che è diventata
ufficiale con il decreto di gennaio 2014 Imu-bankitalia,
vengono rubate direttamente da tutti i soci proprietari
della Banca d'Italia, che sono dei privati.
Quindi non sono tanto quei 7.5 miliardi di euro,
contabili, di cui si è molto discusso, ma sono i
depositi che la Banca d'Italia ha su un conto nascosto
alla centrale di compensazione interbancaria presso la
Clearstream, più altri valori come: 2700 tonnellate
d'oro, 800 immobili pregiati, migliaia di miliardi di
linee di credito in valute estere, tutte cose che con la
privatizzazione sarebbero dovute essere immediatamente
restituite al Ministero dell'economia, ovvero allo
Stato, se non fosse che siamo arrivati ad un tal punto
di degrado e corruzione per cui nello Stato entrano gli
stessi uomini delle banche.
Praticamente tutto il denaro, tranne le monetine, è
creato in questo modo dal sistema bancario. Ma se tutto
il denaro il sistema lo crea pretendendo sopra un
interesse, cioè una somma maggiore di quella che è stata
creata, in fin dei conti, questo vuol dire che ci
ritroviamo in una situazione in cui c'è un esproprio
continuo e forzato da parte del sistema bancario nei
confronti di tutti gli usufruitori finali della massa
monetaria. È una truffa !
È un sistema che non è solvibile, per definizione, “ab
initio”.
Dal punto di vista giuridico ogni contratto di questo
tipo dovrebbe essere nullo in quanto matematicamente
impossibile da soddisfare. I contratti impossibili non
hanno valore legale. Questo non è un problema che
riguarda solo gli economisti, ma anche il diritto !
Nota Finale - L. Acerra
Nell'iniziativa che Auriti (v. correlati) ebbe negli
ultimi anni della sua vita, fu Marco Saba a convincere
il professore che bisognava portare in tribunale quella
famosa causa sul signoraggio terminata con la Cassazione
che giudicò i giudici inadatti a giudicare. Andò proprio
così: sulla causa del Signoraggio al popolo la
Cassazione sancì che i giudici non possano giudicare !
Ma oggi abbiamo capito che si tratta di una evasione
fiscale colossale da parte di chi crea massa monetaria,
(soggetto che non è più lo stato) e ciò fa subire ai
cittadini una iper-tassazione ingiusta.
Siamo stati inseriti in un sistema ove vige l'insolvenza
permanente, matematicamente irrisolvibile, che
garantisce che le banche abbiano la scusa legale per
sottrarre beni ai cittadini più esposti. Sottraggono
beni e tempo ai cittadini e patrimonio delle nazioni.
Ma voi vi rendete conto ? I banchieri rubano tutto,
lasciano quattro briciole sul tavolo e poi dicono (alla
classe politica) ora vedete come gli elettori vogliono
distribuire queste briciole !!
E la Soluzione ?
Ci sono tanti possibili sistemi tecnici per
riappropriarci del signoraggio.
Un sistema tecnico molto semplice è esigere che le
banche che vogliono operare in Italia si dotino di
moneta “statale”, emessa da noi Italia, come riserve al
100% per poter prestare e quant'altro. Moneta “statale”
significa che noi emettiamo titoli di stato in una nuova
valuta che vale solo in Italia, solo a livello
nazionale.
Questa è solo una possibilità. Ci sono varie gradazioni.
La cosa più importante è capire dove sta l'imbroglio.
L'Italia può andare ad esaminare il debito pubblico caso
per caso. Può decidere di restituirlo solo ai cittadini
privati e utilizzarlo per farsi restituire ciò che
ancora gli devono indietro le banche.
In conclusione, le centrali di compensazione Clearstream,
Euroclear, Swift e le altre americane, costituiscono una
potente leva e strumento di manipolazione attraverso cui
hanno creato simboli monetari per 100 volte il PIL
mondiale. Cioè tutta la popolazione del mondo deve
lavorare per un secolo prima di produrre il controvalore
sulla massa monetaria in nero, non tassata, che
affrancata dal passaggio attraverso le centrali di
compensazione interbancaria è una risorsa costante utile
a manipolare la politica, le persone, le scelte, a
finanziare le guerre.
Nel 2000 ci fu un processo in Francia per cui si riusci
a scoprire che su 32.000 conti esistenti di queste
centrali di compensazione internazionali europee, 16.-
17.000 conti erano segreti, invisibili al pubblico. E il
Lussemburgo non ha mai dato l'autorizzazione ai
magistrati di metterci il naso.
E su questi conti che viene girata questa moneta
fantasma che vale cento volte il PIL di tutto il mondo,
e che è semplicemente il provento del signoraggio fatto
dagli istituti bancari privati.
By Marco Saba - IASSEM (Istituto di Alti Studi sulla
Sovranità Economica e Monetaria)
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Il
DANNO del DENARO
CREATO dal NULLA dalle BANCHE –
11/05/2014
L'articolo di Martin Wolf uscito pochi giorni fa sul
"Financial Times" (il 24 aprile) è a dir poco
sensazionale.
Gli si desse retta, il solo titolo - "Spogliare le
banche private del potere di creare denaro" - basterebbe
per mandare in soffitta le teorie, le istituzioni e le
politiche economiche che prima hanno causato la crisi,
poi l'hanno aggravata con le politiche di austerità. Non
si vuol dire che di per sé l'articolo di Wolf arrivi a
svelare delle novità fino ad oggi inimmaginabili.
Da anni vari gruppi di
studiosi e associazioni in Usa come in Europa sostengono
che se non si limita il potere delle banche private di
creare denaro dal nulla la prossima crisi potrebbe
essere anche più devastante della precedente. Il fatto
nuovo è che a dirlo è il maggior quotidiano economico
del mondo, da sempre pilastro (bisogna ammetterlo: con
dosi di pensiero critico che di rado si ritrovano nei
suoi confratelli) della cultura economica neoliberale. I
chiodi su cui batte Martin Wolf sono tre.
Il primo è che la stragrande maggioranza del denaro in
circolo viene creato dal nulla — perché lo stato glielo
consente — dalle banche private nel momento in cui
concedono prestiti, accreditando l'ammontare sul
deposito del richiedente.
Quando Mr. Jones o la Sig. ra Bianchi si vedono
accreditare 100.000 sterline o euro sul proprio conto di
deposito, grazie ai quali stipuleranno un mutuo, non un
solo euro è stato tolto da altri depositi o dal capitale
della banca.
La somma è stata creata da un contabile con pochi tocchi
sulla tastiera. Specifica Wolf: "Le banche creano
depositi come sottoprodotto dei prestiti che concedono."
Sarà un caso, ma forse non lo è affatto, che l'articolo
di Wolf sia stato preceduto a marzo da una pubblicazione
della Banca d'Inghilterra la quale ripete una decina di
volte in poche pagine che sì, sono proprio le banche
private la fonte maggiore della creazione di denaro.
Tanto per cominciare: "In pratica la creazione di denaro
differisce da vari malintesi popolari: le banche non
agiscono semplicemente da intermediari, dando in
prestito i depositi effettuati presso di loro… Ogni
qualvolta una banca fa un prestito, crea simultaneamente
un corrispondente deposito sul conto del mutuatario,
creando in tal modo nuovo denaro.
"(Bank of England, "Quarterly Bulletin", n. 1, 2014).
C'è da sperare che gli economisti ortodossi i quali
insegnano ancora ai loro studenti che le banche possono
prestare soltanto il denaro che tengono in cassa,
mostrando così di ignorare nel loro insegnamento il
ruolo fondamentale che svolge nel sistema economico la
creazione privata di denaro, trovino modo di dare una
scorsa, oltre che all'articolo in parola, pure al
bollettino della BoE.
Il secondo chiodo su cui batte Wolf è il pesante ruolo
negativo che la suddetta creazione di denaro svolge a
danno dell'intera economia.
"Il nostro sistema finanziario è palesemente instabile
perché lo stato prima gli ha concesso di creare quasi
tutto il denaro che circola nell'economia, poi si è
visto costretto a sostenerlo nello svolgimento di tale
funzione.
Questo è un buco gigantesco nel cuore delle nostre
economie di mercato.
"L'autore avrebbe potuto aggiungere che oltre ai
trilioni di dollari, sterline ed euro creati dal nulla
dalle banche sotto forma di depositi, circolano nel
mondo, al di fuori delle piattaforme regolamentate,
centinaia di trilioni di derivati dalle innumerevoli
denominazioni (ABCP, ABS, CDO, CLO, CDS, MBS…), pure
essi creati dalle banche private.
Poiché questi titoli hanno un valore di mercato,
ciascuno può venire istantaneamente commutato in denaro
contante, oppure versato come collaterale per garantire
un prestito, o altro. Grosso modo, si tratta di una
massa di denaro potenziale — potenziale, va notato, come
la nitroglicerina — che gira per il mondo in quantità
decine di volte superiori alle transazioni aventi per
oggetto beni o servizi reali.
Infine c'è la fondamentale proposta dell'autore, che va
ben al di là di quanto sintetizzato nel titolo. Il
potere di creare denaro dovrebbe essere riservato
esclusivamente allo stato. La funzione delle banche
dovrebbe venire circoscritta alla intermediazione tra
risparmiatori e investitori o mutuatari, alla
effettuazione dei flussi di pagamento, e alla custodia
dei depositi.
Per appoggiare la sua proposta, che rientra nel quadro
delle riforme le quali postulano un'attività delle
banche "ristretta" o "limitata", Wolf si richiama
brevemente a studi degli anni 30 quale l'illustre Piano
di Chicago.
Esso prevedeva che una banca dovrebbe sempre disporre
del 100 per cento di riserve per ogni soldo che ha in
deposito e che presta a qualcuno, il che porrebbe
definitivamente fine al suo potere di creare denaro dal
nulla.
Un piano rivisitato di recente da ricercatori del
Fmi, i quali arrivano a concludere che esso potrebbe
funzionare bene anche oggi. Agli oppositori i quali
temono che in questo modo rischierebbe di sparire il
credito alle imprese, l'autore ricorda che le banche
finanziano l'investimento produttivo in misura pari
appena al 10 per cento dei loro prestiti.
Questo articolo proveniente da una fonte quale il
"Financial Times" vale a ricordare ai governi Ue,
compreso il nostro, che una riforma finanziaria la quale
in qualche modo riduca drasticamente il potere delle
banche private di creare denaro è la maggiore riforma
politica di cui essi dovrebbero occuparsi per salvare
l'Unione e i propri stessi paesi.
Non importa se oggi questi appaiano far parte del gruppo
dei più forti, oppure di quello dei più deboli. Al
confronto le riforme bancarie di cui si parla nella
Commissione (il rapporto Liikanen), nell'Ecofin
(l'Unione Bancaria), in alcuni parlamenti (Regno Unito,
Francia, Germania), sono acqua fresca.
Soltanto una forte riduzione del potere "creativo" delle
banche può fare uscire i governi Ue dal ruolo di
burattini del potere finanziario che attualmente
svolgono. Salvo che, naturalmente, in tale ruolo ci si
trovino bene, per scelta o per incompetenza. Al
riguardo, è ancora Martin Wolf che avverte: "Quando
arriva la prossima crisi — e di sicuro arriverà —
abbiamo bisogno di essere pronti."
By Luciano Gallino - Tratto da: ricerca.repubblica.it
Le banche quindi non
prestano denaro, vendono debiti...!
il denaro che inseriscono nei conti correnti dei loro
"clienti" e' creato dalla vostra firma, quindi e'
vostro, infatti quel denaro non e' nel bilancio della
banca precedentemente alla vs firma....perche' e' vostro
e non della banca, esso e' creato per voi dalla banca
proprio dal NULLA !.....non e' suo !
......quindi NON dovete NULLA alla banca, ne'
capitale, ne' interessi !
Il documento che vi fanno firmare e' una TRUFFA !
…fatevi furbi sono dei CRIMINALI TRUFFATORI assieme
allo…. stato mafioso che li protegge....sulla pelle dei
sudditi SCHIAVI !
Inoltre le banche evadono enormemente il fisco perche'
immettono le cifre del denaro che hanno emesso dal NULLA
nei loro bilanci come "debito" e non come credito, come
dovrebbe essere, ed in questo modo non pagano le tasse
sui capitali che sottraggono con l'inganno a chi ha
firmato quel fatidico modulo, sulla cui firma hanno
creato dal NULLA il denaro per il loro cliente che in
realta’ e’ suo REGALATO dal NULLA.
QUINDI Sono anche dei LADRI ! ed EVASORI mostruosi ! e
non pagano neppure I'VA sul servizio fatto....
Creazione del denaro dal nulla:
http://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S1057521914001070
I mutui bancari sono una FRODE: come difendersi ?
http://marcodellaluna.info/sito/2015/07/26/i-mutui-bancari-sono-una-truffa-come-difendersi/
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La Bank of England
ammette che il sistema bancario attuale è una TRUFFA
- Aprile 2014
Quella dose di onestà della Banca d’Inghilterra che
butta dalla finestra le basi teoriche dell’austerità
Sembra che Henry Ford, negli anni 30, avesse osservato
come fosse una buona cosa il fatto che la maggior parte
degli americani ignorassero come funzioni davvero il
mondo bancario, perché altrimenti “avrebbero dato inizio
ad una rivoluzione prima di domani mattina”.
La scorsa settimana è successo qualcosa di notevole. La
Banca d’Inghilterra ha vuotato il sacco. In un documento
intitolato:
“La creazione della moneta nell’economia moderna”,
redatto da tre economisti del dipartimento di Analisi
Monetaria della banca, hanno dichiarato in maniera
inequivocabile che le convinzioni generali riguardanti
le modalità con cui lavorano le banche sono sbagliate, e
che invece le posizioni del tipo più eterodosso e
populista, più comunemente associate a gruppi come ad
esempio Occupy Wall Street, sono corrette. In questo
modo, hanno di fatto gettato dalla finestra l’intera
teoria alla base dell’austerità.
Per rendersi conto di quanto siano radicali le nuove
posizioni della Banca d’Inghilterra, considerate il
punto di vista convenzionalmente accettato, che continua
ad essere alla base di tutti i rispettabili dibattiti
della politica.
La gente mette i suoi soldi in banca. Le banche prestano
poi questo denaro a un certo tasso di interesse sia al
consumatore finale che agli imprenditori che vogliano
investire in qualche attività redditizia. E’ vero: il
sistema della riserva frazionaria permette alle banche
di prestare somme considerevolmente superiori a quelle
che detengono nelle riserve, ed è anche vero che, se i
risparmi dei correntisti non bastano, le banche possono
farsi prestare altro denaro dalla banca centrale.
La
banca centrale può stampare tutto il denaro che vuole.
Ma deve anche fare attenzione a non stamparne troppo.
Infatti, ci sentiamo spesso ripetere che questo è il
motivo principale per il quale le banche centrali sono
state rese indipendenti. Se i governi avessero il potere
di stampare moneta, sicuramente ne metterebbero troppa
in circolazione, e l’inflazione che ne risulterebbe
porterebbe l’economia al caos. Istituzioni quali la
Banca d’Inghilterra o la US Federal Reserve vennero
create per regolare con attenzione la creazione della
moneta allo scopo di prevenire l’inflazione. Ed è per
questo che è loro vietato dare direttamente il denaro al
governo, ad esempio comprando titoli di stato, e
finanziano invece l’attività economica privata che il
governo semplicemente tassa.
E’ questo che ci porta a continuare a parlare del denaro
come se fosse una risorsa limitata, alla stregua della
bauxite o del petrolio, a dire che “semplicemente non
c’è abbastanza denaro” per finanziare lo stato sociale,
a parlare dell’immoralità del debito pubblico o di una
spesa pubblica che “svuota le tasche” al settore
privato.
Quello che la Banca d’Inghilterra ha ammesso, questa
settimana, è che niente di questo è vero.
Per citare la loro stessa presentazione iniziale: “Le
banche non ricevono i risparmi dai privati per poi
successivamente prestarli, sono i prestiti delle banche
a creare i depositi“…”In condizioni normali, la banca
centrale non determina l’ammontare della moneta in
circolazione, e la moneta della banca centrale non è
nemmeno ‘moltiplicata’ sotto forma di prestiti e
depositi”.
In altre parole, tutto ciò che pensiamo di sapere non
solo è sbagliato, è arretrato. Quando le banche
prestano, creano soldi.
E questo è il motivo per il quale il denaro non è
veramente nient’altro che un pagherò. Il ruolo della
banca centrale è quello di presiedere questo ordine
legale che garantisca effettivamente alle banche il
diritto esclusivo alla creazione di pagherò di un certo
tipo, un tipo che il governo riconoscerà come valuta
legale dal fatto che sarà favorevole ad accettarli in
pagamento delle tasse.
Non c’è davvero alcun limite alla quantità di denaro che
una banca può creare, a patto che trovi persone che
vogliano prendere in prestito quel denaro. Non
rischieranno mai di finire senza soldi, per il semplice
motivo che, in genere, i loro mutuatari non prenderanno
mai il denaro per metterlo sotto al materasso: alla
fine, tutto il denaro che una banca presta tornerà
indietro in qualche modo in qualche altra banca.
Perciò, per il sistema bancario nel complesso, ogni
prestito diventa semplicemente un altro deposito.
Inoltre, nel caso le banche avessero bisogno di
prelevare denaro dalla banca centrale, possono prenderne
in prestito quanto ne vogliono; tutto ciò che fa
quest’ultima è determinare il tasso di interesse, il
costo del denaro, non la sua quantità.
Fin dall’inizio della recessione, le banche centrali
degli USA e della Gran Bretagna hanno ridotto questo
costo a quasi nulla. Infatti, attraverso
l’”alleggerimento quantitativo” hanno pompato quanto più
denaro potevano nelle banche, senza produrre alcun
effetto inflattivo. Il significato di tutto questo è che
il tetto dell’ammontare della moneta in circolazione non
è dato da quanto le banche centrali siano disposte a
prestare, ma da quanto denaro siano disposti a prendere
in prestito governi, aziende, e cittadini ordinari.
La spesa dei governi ha il ruolo principale in tutto ciò
(e il documento ammette, leggendolo con attenzione, che
alla fine le banche centrali forniscono denaro ai
governi).
Perciò non c’è alcuna spesa pubblica che “svuoti le
tasche” al settore privato. E’ esattamente l’opposto.
Perché, così all’improvviso, la Banca d’Inghilterra
ammette tutto ciò ?
Beh, uno dei motivi è perché ovviamente è vero. Il ruolo
delle banche è per la precisione quello di far andare
avanti il sistema, e ultimamente il sistema non è che
stia andando molto bene.
E’ probabile che la Banca d’Inghilterra decida che
mantenere in vita la versione ‘fantasilandia’
dell’economia che si è rivelata così conveniente per i
ricchi, sia semplicemente un lusso che non si può più
permettere.
Ma, politicamente, si sta prendendo un rischio enorme.
Immaginate cosa potrebbe succedere se i titolari dei
mutui si rendessero conto che il denaro che la banca ha
prestato loro non proviene in realtà dai risparmi di una
vita di qualche pensionato parsimonioso, ma sia invece
un qualcosa creato dal nulla da una bacchetta magica in
loro possesso, che noi gli abbiamo consegnato.
Storicamente, la Banca d’Inghilterra tende a essere un
precursore, esternando quelle che possono sembrare
posizioni radicali ma che poi finiscono per diventare la
nuova ordotossia. Se questo è ciò che sta accadendo,
potremmo trovarci presto nella posizione di scoprire se
Henry Ford aveva ragione.
Fonte: Press News
IMPORTANTE
La Banca d’Inghilterra conferma attraverso il documento
(dettagliatissimo in lingua originale) raggiungibile al
link sottostante, la creazione di denaro dal NULLA
attraverso la riserva frazionaria e il signoraggio
bancario in mano a banche private e autorizzate dalle
banche centrali anch’esse di proprietà delle suddette
banche in percentuale più o meno variabile:"
http://www.bankofengland.co.uk/publications/Documents/quarterlybulletin/2014/qb14q102.pdf
In più, quest'altro link come ulteriore, robusta
conferma:
http://www.theguardian.com/commentisfree/2014/mar/18/truth-money-iou-bank-of-england-austerity
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Italy - MUTUI, i LEASING
ed i FINANZIAMENTI CON TASSI USURAI POSSONO ESSER
ANNULLATI. il CALCOLO del TASSO USURA SI FA SOMMANDO
agli INTERESSI PATTUITI, ANCHE TUTTE le SOMME ADDEBITATE
dalla BANCA per PENALI, COMMISSIONI, INTERESSI di MORA,
SPESE.
La Corte di Cassazione, con la sentenza del 9 gennaio
2013 n. 350, pubblicata pochi giorni fa, ha sancito due
principi importanti e nuovi a favore dei risparmiatori:
1) i mutui con tassi usurai possono essere annullati
interamente;
2) il calcolo del tasso di usura si fa sommando tutte le
somme addebitate dalla banca e non solo guardando agli
interessi pattuiti per contratto. Pertanto, se le
penali, le commissioni, gli interessi di mora, le spese
comunque denominate ecc., sommate al tasso degli
interessi, sforano la soglia dei tassi ufficiali fissati
in base alla legge antiusura n.108 del 1996, il mutuo è
invalido.
Le conseguenze pratiche di questi due principi sono: il
consumatore non dovrà pagare neppure un euro di
interessi e tutti quelli già pagati dovranno essere
restituiti dalla banca. I consumatori che stanno subendo
una procedura espropriativa da parte di una banca
possono chiedere l’annullabilitá del mutuo e questo sará
motivo molto forte per bloccare la procedura esecutiva
in corso.
Confconsumatori mette a
disposizione il proprio sportello di Bari, via Bozzi
n.13, email:
confconsumatoripuglia@yahoo.it, per fornire
assistenza, con propri consulenti specializzati, a chi
abbia stipulato un contratto di finanziamento e voglia
verificare se la sua banca ha violato o meno i principi
stabiliti dalla Cassazione.
Sul sito www.confconsumatoripuglia.it sará
a breve disponibile il testo di una diffida che il
consumatore potrá inviare alla propria banca, per
chiedere il rispetto di quanto sancito dalla Cassazione,
l’invito a restituire le somme e l’interruzione della
prescrizione.
A cura Confconsumatori Puglia
Fonte: http://www.istitutopuglieseconsumo.it/storica-sentenza-della-cassazione-contro-le-banche/
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Banca di Stato: se ne parla
in USA
Come qualcuno
ricorderà, c’è un solo Stato americano ad avere la sua
banca pubblica: è il
Nord Dakota.
Ed è il solo Stato americano il cui bilancio pubblico
non è passato al passivo dal 2008 (data della crisi
bancaria); quello che ha il tasso minore di sequestri di
immobili per insolvenza, e la minor percentuale di
defaults sulle carte di credito. Lo Stato è così sano,
che ha potuto permettersi di ridurre le tasse sul
reddito e sulla proprietà nel 2011 (1). Il segreto del
successo è l’accesso al credito, che la banca pubblica,
Bank of North Dakota (BND), ha mantenuto aperto anche
nei momenti peggiori della crisi quando – come in Italia
ed Europa – le banche private prosciugano il loro.
La BND non s’è messa in competizione con le banche
commerciali, ma vi si associa, intervenendo per
completare le esigenze di capitale e liquidità
richieste. Essa ha un proprio programma di prestiti
chiamato Flex PACEm che aiuta le comunità locali ad
assistere i debitori in precisi settori: mantenimento
dei posti-lavoro (job retention), creazione di
tecnologie, vendite al dettaglio, piccole industrie e
servizi pubblici essenziali.
Nel 2010 gli interventi del Flex PACE sono cresciuti del
62% per finanziare servizi pubblici essenziali, e ciò ha
trascinato l’aumento del credito partecipato delle
banche commerciali, cresciuto del 64%. La banca fa
profitti, che vengono retrocessi allo Stato; i depositi
e le riserve della BND (crescenti ininterrottamente
anche nel pieno della crisi) vengono tenuti nello stato
ed investiti entro i suoi confini.
La novità è che in Usa, la patria ideologica del
liberismo selvaggio, l’idea sta prendendo piede. Una
ventina di Stati stanno considerando di varare una
legislazione che renda possibile una banca pubblica in
funzione anti-ciclica.
Non basta: il 2-4 giugno, all’università dei domenicani
a San Rafael (California), si terrà una grande «Public
Bank Conference» per diffondere l’idea, su un tema che
credo non necessiti di traduzione: «Funding the New
Economy».
Organizza la conferenza una fondazione culturale che,
confesso, mi giunge nuova: il Public Bank Institute.
Più volte abbiamo parlato della funzione e del potere
delle fondazioni culturali in America: strumenti di
elaborazione intellettuale e politica, e di pressione e
lobby sul governo, tali fondazioni sono finanziate da
grandi gruppi e famiglie oligarchiche (l’importantissimo
Council on Foreign Relations dai Rockefeller e dai Ford,
ad esempio) e promuovono gli interessi dei loro
finanziatori, essenzialmente il liberismo globale e il
superamento delle sovranità nazionali.
Il Public Banking Institute è una ardita eccezione. Se
si guarda al suo board e ai suoi comitati di consulenti,
si scopre una netta mancanza di miliardari e di
«autorevoli personalità» alla Kissinger e Brzezinski. La
presidentessa è Ellen Brown, famosa in America come
autrice del saggio «Web of Debt», un documentatissimo
atto d’accusa sulla speculazione bancaria e come la
finanza privata «ha usurpato il diritto del popolo alla
sua moneta».
Gli altri direttori sono uno sperimentato funzionario
pubblico della Pennsylvania, una laureata in ingegneria
elettronica che lavora per l’industria spaziale, un
antropologo che ha fondato piccole imprese in settori
«alternativi».
Nel comitato degli advisors, trovo un docente emerito
della business school di Stoccolma, un medico nato in
Estonia, un architetto, diversi esperti del «terzo
settore» che di quello vivono. Insomma, dei cittadini
normali. (Board and staff | Advisory Committee)
Ad aprire la conferenza, oltre alla citata Ellen Brown,
la sola «celebrità» che vedo è Matt Taibbi, il
giornalista di punta del «Rolling Stones Magazine», che
parlerà sul tema: «Reclamiamo la nostra economia da Wall
Street col public banking». Poi è stata invitata una
signora Birgitta Jonsdottir, in quanto «deputata del
parlamento d’Islanda» e Gar Alperovitz, docente di
economia politica all’università del Maryland, che
risulta autore di un saggio «America oltre il
capitalismo»: si può solo immaginare quanto successo
abbia avuto fra un’opinione pubblica del tutto votata al
liberismo dogmatico.
Lo stesso Alperovitz lo ammette: «Per la maggior parte
degli americani è difficilissimo riflettere abbastanza a
lungo da capire quanto profondamente il loro modo di
pensare è stato ingabbiato dai padroni della finanza, in
modo molto, molto più insidiosi e potenti di quanto
dimostri la crisi finanziaria attuale».
La sola idea di public banking, per un pubblico
americano così condizionato, è ovviamente qualcosa che
si avvicina al «comunismo», la pretesa di instaurare in
Usa il socialismo sovietico. Cambiare questa idea fissa
da parte di persone che non sono perennemente viste nel
talk shows, e possono essere facilmente bollate come
sinistroidi, e per di più che non hanno dietro le casse
del Big Business, sembra una battaglia persa in
partenza. Eppure, questo gruppo ci prova.
Ed è questo fermo coraggio civile, fra le cose
deplorevoli, da ammirare nell’America. L’idea che le
idee nuove vanno poste all’agone pubblico, portate con
tutta la forza nel dibattito, nonostante tutti gli
ostacoli.
Se facciamo il confronto con l’Italia, e l’Europa,
vediamo come non solo il dibattito pubblico sui temi più
urgenti (uscire dall’euro ? far tornare le banche
centrali sotto lo Stato ? ) è bloccato di «divieti di
pensare» preventivi, censure sorvegliate dai media e dai
privilegiati dello status quo, come e più che in Usa; ma
vediamo anche, dall’altra parte, l’incapacità totale di
una minima elaborazione intellettuale.
Chi aveva sperato nel 5 Stelle (noi un po’ fra questi),
si aspettava di vederli subissare il parlamento di idee
nuove, di proposte di legge audaci come il public
banking e ancor più ardite, per costringere a discuterle
e a diffonderle. Invece vediamo il «nuovo» partito
incagliato da settimane nella accanita discussione su
cosa? Sui rimborsi-spese di loro stessi parlamentari.
Su qualunque idea e proposta «discutibile» (come devono
essere: le idee vanno discusse, si deve lottare, si deve
convincere...) il M5 Stelle se la cavano: facciamo un
referendum. Ius solis ? Facciamo un referendum. Uscire
dall’euro ? Si può fare un referendum. Imu ? Un
referendum, magari sul web. Così decide «la gente» –
democrazia orizzontale, diretta e continua, dicono.
Invece è scarico di responsabilità. La verità è che non
sanno decidere loro, che la gente ha votato per decidere
(2).
Pochezza intellettuale ? Anche. Ma forse peggio, è
pochezza morale: «paura» di gettare nello spazio
pubblico le idee, perché non le si sa difendere ed
argomentare; e perché un’idea «divide», fa perdere
elettori; ad esprimere idee ci si fa impallinare,
deridere, bollare (se qualcuno fosse così audace di
proporre la banca di stato) come – a piacere –
«fascista», «comunista», statalista e populista, e quasi
sicuramente complottista e antisemita – dai media che
contano.
È per questo che, se qualcosa cambierà mai nel pensiero
unico totalitario globale, il cambiamento verrà (ancora
una volta) dall’America, dove c’è ancora gente che
formula soluzioni e si batte per le idee. Solo allora si
comincerà a parlare della cosa anche da noi, ma solo
perché sarà diventata una moda americana: come le nozze
gay…
Nel frattempo il PD, invece di pensare ed esporre idee
sull’intervento pubblico in economia (una volta era la
sua «dottrina»), discute nelle sue varie componenti allo
scopo di esprime il suo mal di pancia per dover
governare con Berlusconi; e ciò, da settimane.
Nel frattempo in Usa escono studi scientifici dal
titolo: «L’Opzione pubblica: a favore di banche
parallele pubbliche» (The Public Option: The Case for
Parallel Public Banking Institutions,») pubblicato nel
giugno 2011 da Timothy Canova, docente di Diritto
Economico Internazionale alla Chapman University della
contea di Orange, California.
Il professore spiega come «lo Stato (del Nord Dakota)
deposita tutti i suoi introiti fiscali presso la Banca
di Stato, la quale dal canto suo assicura che una gran
parte dei fondi dello stato siano investiti
nell’economia dello Stato stesso. Inoltre, la Banca
restituisce alla tesoreria statale parte dei suoi
guadagni. Anche per questo il Nord Dakota è il solo
Stato che ha un costante surplus di bilancio dall’inizio
della crisi finanziaria, e il più basso livello di
disoccupazione degli Stati Uniti»: 3,3 % nel 2011.
Al contrario la California, la più ricca economia del
Paese «ma priva di una banca di Stato, non riesce a
investire centinaia di miliardi di dollari di gettito e
altri introiti dello Stato in investimenti produttivi
dentro lo Stato.
La California deposita miliardi degli introiti tributari
in grandi banche private, le quali investono i fondi
all’esterno, e in trading speculativi (comprese
scommesse coi derivati «contro» i titoli pubblico della
California), e non rimettono i loro profitti alla
tesoreria pubblica. Intanto la California soffre di
restrizioni del credito, alta disoccupazione al disopra
della media nazionale, e stagnazione del gettito
fiscale». (The Case for Parallel Public Banking
Institutions)
Il parassitismo della finanza privata è bel illustrato
dal caso californiano: questo Stato ha affidato alle
banche d’affari di Wall Street gli «investimenti» per
assicurare pensioni ai suoi dipendenti: si calcola, 500
miliardi.
Su questo capitale, i maghi della finanza hanno dato
alla California 1 miliardo di rendita; un bellissimo
rendimento dello 0,20%. In compenso, i maghi di Wall
Street, per le loro commissioni, si sono trattenuti 2
miliardi. Succede così che lo Stato non può pagare tutte
le pensioni, è sotto di 27 miliardi, e deve rincarare le
imposte (ed ha licenziato 20 mila insegnanti in un
continuo programma di austerità).
Nel 2009, un economista di nome Farid Khavari si è
candidato a governatore della Florida con un programma
centrato sulla fondazione di una banca pubblica: una
banca che «crea prestando 25 dollari per ogni dollaro
depositato» (come le banche private: è il capitale
richiesto dalla Banca dei Regolamenti Internazionali)
ma, al contrario di quelle, «per il bene pubblico invece
che per loro profitto». Khavari ha documentato che una
tale banca, prestando al 6% sulle carte di credito e al
3-4% sui prestiti commerciali, potrebbe coprire il
fabbisogno del bilancio dello Stato; e nei momenti di
restrizione e depressione, lo stato può prestare a se
stesso allo 0%, risparmiando le enormi spese di
interessi passivi, la pietra al collo che ben conosciamo
come italiani.
Khavari non ha vinto la competizione, non è governatore
della Florida; non ha convinto i suoi concittadini. Il
suo resta tuttavia un atto di quel coraggio politico
(intellettuale, ma soprattutto morale) di cui abbiamo
deplorato la mancanza in Italia. D’altra parte, la
promozione di una riforma monetaria che sottragga alle
banche private la creazione di liquidità dal nulla (e la
relativa scrematura di profitti dai produttori di
ricchezza reale) è stata, in Usa, compresa da alcune
delle migliori menti della loro storia: da Benjamin
Franklin a Thomas Jefferson («Il circolante deve essere
restituito al popolo, cui appartiene»), da Edison a
Charles Lindbergh sr., fino al grande economista di Yale
Irving Fisher, che in piena Grande Depressione propose
l’abolizione della riserva frazionaria (vedi sotto)
(le banche
potevano emettere tanti prestiti, quanti depositi
avevano, non più: 100 % money). Ovviamente, potenti
interessi hanno contrastato queste idee e proposte, fino
ad oggi con il ben noto successo. Ma come si vede, la
lotta continua.
Quanto a noi, limitiamoci a ricordare che un settore
bancario pubblico è stato non l’eresia innominabile,
bensì la «normalità» per lunghi periodi della nostra
storia recente; la cultura e il know-how delle economia
politica era stata assimilata, e le banche pubbliche
fecero sostanzialmente meglio, per lo sviluppo, delle
private. Del resto la scarsità di vere capacità
imprenditoriali (da noi gli imprenditori tendono a
diventare redditieri, senza rischiare) e di capitalisti
di rischio (abbiamo sempre avuto «capitalisti senza
capitale») hanno reso l’intervento pubblico in economia
una pura e semplice necessità.
Solo da un certo periodo in poi il sistema si guastò
perché ebbero conferma le accuse che gli ideologi del
«più privato meno Stato» volgono al sistema economico
antagonista, ossia che mettere in mano il potere
bancario ai politici significava mettere a loro
disposizione il mezzo per la corruzione loro ed altrui,
l’ingrasso delle loro clientele e la mala, inefficiente
allocazione delle risorse finanziare.
Questa obiezione è sicuramente vera e sensata, come noi
italiani sappiamo fin troppo bene. Anche se proprio il
Nord Dakota, con le sue interessanti metodologie di
«sterilizzazione» dell’attività della banca pubblica
dalle voglie dei politici, la smentisce. Una gestione
pubblica oculata ed efficace, di fatto più efficiente
del credito privato, è possibile, e lo Stato americano
lo dimostra. Certo è che, da noi, un ritorno del
«pubblico» in economia non è neppure pensabile, fino a
quando l’attuale classe «politica» non sarà eliminata, e
le caste amministratrici non recuperano, con la
competenza, il senso della missione al servizio della
nazione. Qualità che un tempo possedeva, e che il
pluripartitismo insaziabile ha guastato.
Ma non abbandoniamo la speranza. Le borse salgono mentre
l’economia collassa seppellendo milioni di disoccupati
sotto le sue macerie: è l’assurdo, aberrante «impiego»
che trova l’inondazione di liquidità della Fed, della
Banca centrale nipponica e di nascosto, della BCE. In
tal modo, il sistema finanziario privato succhia per sé
le ultime gocce di ricchezza reale che i produttori
stanno smettendo di produrre. La scarsità di credito nel
mare di liquidità mostra la sua essenza assurda,
intollerabile.
Il capitalismo terminale suscita energie e volontà di
combatterlo, e le idee per riformarlo sono in campo. Non
da noi, certo. Ma viene a mente una vecchia barzelletta
dei tempi sovietici; uno degli apocrifi di «radio Erivan»,
un’emittente comunista che distillava in pillole il
verbo sovietico, ossia propaganda ideologica. Un
ascoltatore chiede a Radio Erivan:
«Che cosa fa il capitalismo?»
Risposta: «Corre alla propria rovina»
«E qual è lo scopo supremo del socialismo?»
«Raggiungere e superare il capitalismo !».
Qualcuno ha detto, negli anni ’90 quando crollò il Muro
di Berlino, che assistevamo alla seconda parte di questa
barzelletta. La prima doveva ancora avverarsi, ed è qui.
Tratto da: dittaturadelpopolo.blogspot.it
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Video del prof. Auriti sul Debito pubblico, Signoraggio ed Usura dei Banchieri del mondo !
Pagato in agosto 2018 TUTTO il cosiddetto DEBITO
PUBBLICO, ecco la descrizione dell'avvenimento
epocale !
Noi e solo NOI siamo il Valore (anche della
moneta=denaro,
CHE E' e DEVE essere NOSTRO e non delle
banche !)
Italy:
Padoa-Schioppa e Draghi: dare a Mammona cio'
che e' di Cesare -
Ovvero: predicare male e razzolare malissimo
Rimini, 20 Dic. 2006 - Il Ministro Tommaso Padoa-Schioppa qualche anno fa ha scritto un
libello dal titolo “Il governo dell'economia”.
A pag. 81, nel capitolo “La moneta”, recita: “Le banche centrali sono, per la moneta, il moderno principe. La storia
della loro collocazione istituzionale e' la
traccia lasciata dal dibattito intorno ai
principi dell’ordinamento monetario. E’ quasi
ininterrotto dall’avvento della
moneta
fiduciaria (*),
(NdR: vedi anche:
L'altra faccia della Moneta Fiduciaria inventata
dalle Banche)
il prevalere della
preoccupazione che la creazione monetaria sia
eccessiva, piuttosto che insufficiente. Il
migrare della funzione di battere moneta dalla
sfera del principe a quella privata, poi di
nuovo a quella pubblica, quindi a una condizione
di autonomia istituzionale, riflette la ricerca
di una collocazione che tenga il torchio dei
biglietti al riparo dell’influenza di chi abbia
interesse di servirsene per finanziarsi senza
costo. In un regime di moneta fiduciaria,
l’indipendenza della banca centrale ha un
significato preciso: colui che crea la moneta
non deve dipendere da chi la spende, sia esso
l’impresa o un qualsivoglia pubblico potere.”
(*)
La pagina di
Wikipedia non descrive in modo completo il
significato di "Moneta Fiduciaria" in quanto e'
mancante dell'altra fattibilita' in quanto il
sistema delle banche commerciali si e'
auto-autorizzato ed hanno posto in essere la
possibilita' di divenire **creatrici** di moneta
fiduciaria. Di fatto trattasi di emissione
di moneta !
La moneta fiduciaria - definita come "credito
circolante" nella terminologia originale -
consiste in mezzi di pagamento emessi dalle
banche con garanzia di convertibilità/rimborso
futuro in moneta effettiva o in beni, su
richiesta del portatore. e' facilmente
comprensibile come le banche commerciali siano
più che favorevoli all'emissione di moneta
fiduciaria, anche a tassi di interesse inferiori
rispetto a quelli dimercato e vincolate solo
dalla propria credibilità e dalla propria
eventuale capacità di applicare discriminazione
di prezzo. Grazie a tale operazione gli istituti
di credito si trovano infatti in una situazione
di signoraggio almeno temporaneo e possono
lucrare una remunerazione netta positiva
pressoché pari al tasso di interesse. Se poi si
realizza un aumento della domanda nominale di
moneta e il pubblico percepisce il credito
circolante come sostituto perfetto della
moneta effettiva, i mezzi fiduciari saranno
presentati per la conversione in beni o moneta
effettiva in misura limitata o addirittura
nulla. E ciò si traduce in facili profitti per
l'istituto emittente.
Certo sig. Ministro,
ma non dovrebbe
neanche lontanamente dipendere dalle banche
private...
Per evitare che una parte politica si avvantaggi
sulle altre dando a Cesare ciò che e' di Cesare
si fa in modo che ciò che e' di Cesare vada a
Mammona, ovvero al sistema bancario.
Con questo giochino il Popolo Sovrano subisce il
gioco delle tre carte,
e questo non e'
bello per chi giura fedeltà alla Costituzione.
Se la
Banca centrale deve essere “autonoma” dal
potere politico lo deve essere anche dal sistema
bancario.
Gli interessi del sistema bancario, a parità di
massa monetaria M3, sono di avere la Base
Monetaria contenuta con una bassissima Riserva
Obbligatoria (1).
Gli interessi del Popolo Sovrano, a parità di
massa monetaria M3, sono di avere la Base
Monetaria (BM) elevata con una Riserva
Obbligatoria (RO) dell’ordine del 20-30%.
Come sono oggi questi parametri ?
La nostra BM e' circa il 7% del PIL mentre quella
della Svizzera e' circa il 14% (2).
La RO va
dallo zero al 2% mentre fino agli anni ’80 era
oltre il 20%.
Vien da sospettare che un occhio di riguardo per
il sistema bancario le banche centrali ce
l’abbiano; addirittura ce lo conferma l’ing.
Carlo De Benedetti (3).
Se poi si va a vedere la lista dei
“partecipanti” al capitale di Bankitalia (4) si
comprende anche il motivo di tanta attenzione.
Ora invece esaminiamo un personaggio che in
questa circostanza ha predicato bene, ma che
razzola sempre malissimo (ma forse in questo
caso e' stato frainteso).
Mario Draghi, il Governatore di
Bankitalia, e' bravissimo a dare lezioni (5).
Impeccabilmente recita: “Più un paese cresce e
più un paese e' in condizione di ripagare il
proprio debito”.
Bravo! Bravissimo! Infatti non s’e' mai visto che
un Paese manifatturiero risolva il problema del
debito pubblico restituendo il capitale (l’ha
fatto la Russia proprio perché ha quel popò di
materie prime che tutti conosciamo). Un paese
manifatturiero risolve il problema del debito
pubblico elevando il PIL (6 e 7). Nel XX° secolo
noi italiani abbiamo fatto questo percorso
almeno 2 volte: nel primo e nel secondo
dopoguerra (8).
Allora, Governatore, se e' così intelligente da
arrivare a comprendere che “Più un paese cresce
e più un paese e' in condizione di ripagare il
proprio debito”
perché voleva
destinare il tesoretto alla riduzione del debito
pubblico ? (9)
Come pensa che potremo elevare il PIL ? Andando
a Lourdes o a Fatima ?
Non sarebbe logico farci aumentare il PIL
facendoci fare quel mare di opere pubbliche già
progettate e non finanziate ? Oppure pagando
quelle imprese che hanno già effettuato i lavori
ma che non vengono pagate ?
Cosa ci
guadagnerà il nostro Paese facendole fallire ?
Che qualche multinazionale le acquisterà per due
lenticchie ?
Francamente questo disgustoso giochino non e'
divertente e soprattutto e' monotono:
accà nisciuno e'
fesso !
Ma Lei, Governatore, non ha giurato fedeltà alla
Costituzione e deve solo rispondere del Suo
operato ai partecipanti Bankitalia...
Ovviamente facendo opere pubbliche senza elevare
la BM si fa la fine di Berlusconi: non si
risolve nulla. Il motivo e' semplice: la BM e' non
onerosa mentre il debito ordinario lo e'.
Fare opere
pubbliche con il debito ordinario significa
lavorare per ingrassare le banche.
Facendole con l’aumento della BM significa
lavorare per la collettività. Chi e' che ci fa
lavorare poco e quel poco di lavoro che ci
consente di effettuare ce lo fa dedicare a
Mammona? Non lo dirò certamente io…
By Lino Rossi . Tratto da:
http://www.voceditalia.it:80/articolo.asp?id=4016
(1)
http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=3817
(2)
http://www.voceditalia.it/articolo.asp?id=1425
(3)
http://www.voceditalia.it/articolo.asp?id=3980
(4)
http://www.bancaditalia.it/bancaditalia/funzgov/gov/partecipanti/Partecipanti.pdf
(5)
http://movisol.org/07news214.htm
(6)
http://www.voceditalia.it/articolo.asp?id=1372
(7)
http://www.voceditalia.it/articolo.asp?id=1776
(8)
http://www.delpt.unina.it/stof/15_pdf/15_5.pdf
(9)
http://blog.panorama.it/economia/2007/05/15/draghi-il-tesoretto-va-usato-per-abbattere-il-debito/
Commento NdR: Banca Mondiale e
campagne di
vaccinazione
nei paesi poveri.
I vaccini sono pagati dai paesi ricchi...cioe'
con i nostri soldi..
Servono per creare il
mercato dei malati, generare
malattie genetiche, ed
immunodepressione nelle popolazioni dei
paesi del terzo mondo....(cosi' si ottiene il
controllo della popolazione che sara' sempre
piu' malata...).
Inoltre le Banche TRUFFANO gli stati:
esempio la Banca
europea NON paga l'IVA sulla
stampa del denaro che effettua e rivende a
prezzo nominale agli stati stessi; anche in
Italia le Banche emettono moneta elettronica
senza pagare l'IVA !
Oltre al fatto che le Banche emettono denaro
100 e piu' volte, della
loro possibile copertura finanziaria,
cio' significa che emettono moneta
elettronica (bit)
NON DENARO, (senza neppure pagare
l'IVA per il loro servizio-lavoro) ma cifre
elettroniche e richiedono anche gli
interessi che sono pagati dal ns lavoro, questa
e' TRUFFA
con il consenso dello Stato a sfavore
dei propri cittadini ! e' il colmo
di tutto !
Una volta c’era il bail-out.
Una banca a rischio fallimento, poteva essere salvata dal Governo attingendo da fondi pubblici il denaro necessario, scaricando così l’onere del suo salvataggio su tutti i contribuenti.
In tempi ancora più remoti, invece, una banca rispondeva alle normali leggi di mercato ed era addirittura lasciata libera di fallire.
Oggi, le carte in tavola vengono ulteriormente mischiate da un nuovo documento della BCE.
Ma non ti agitare: per Draghi & Co. i tuoi risparmi sono ancora “al sicuro” nella tua banca “di fiducia”.
Grazie alle più recenti leggi sulla stabilità finanziaria promulgate dall’Unione Europea, una banca sull’orlo del fallimento può prelevare denaro dai conti correnti dei suoi correntisti per ripagare i propri debiti. In gergo tecnico, questa operazione è chiamata bail-in.
A tutela dei correntisti meno facoltosi, però, l’Unione si è passata una mano sul cuore ed ha costituito il fondo interbancario di tutela depositi garanzia di tutti quei conti correnti contenenti meno di 100.000 euro.
In questo caso, al verificarsi di un bail-in, le somme prelevate da questi conti correnti sarebbero state rimborsate dall’Unione, attingendo il denaro dal fondo di garanzia.
Sorvolando sul fatto che, in caso di fallimento di un istituto di dimensioni medio-grandi, il fondo di tutela non sarebbe riuscito a coprire la totalità dei depositi compromessi, passiamo alla notizia di oggi.
La nuova, malsana idea partorita dalla BCE è quella di privare tutti i conti deposito – anche quelli con somme inferiori a 100.000 euro – della protezione bancaria di cui ora godono.
E difatti opinione ufficiale della Banca Centrale Europea che il meccanismo di protezione dei depositi bancari non è più necessario.
Tale protezione risulta superflua perché la “ripresa economica” che stiamo vivendo semplicemente non ne giustifica più l’esistenza.
Salvo poi, nei meandri più oscuri del testo, rivelare che l’eventualità di una corsa agli sportelli è ancora motivo di terrore dalle parti di Bruxelles.
Se il fallimento di una banca fosse imminente, un gran numero di correntisti tenterebbe di prelevare i propri fondi nel più breve tempo possibile, o perché vogliono garantirsi pieno accesso ai propri risparmi o perché non nutrono più fiducia nei meccanismi di garanzia.
Si legge nel documento.
Per questo motivo la BCE, oltre a permettere all’istituto di accedere a piene mani ai depositi privati di cui è custode, dà il suo benestare ad una qualsiasi operazione di razionalizzazione dei prelievi.
…durante un periodo di transizione, i correntisti dovrebbero avere accesso ad un appropriato ammontare dei loro depositi per poter far fronte alle loro spese quotidiane entro cinque giorni dalla richiesta.
Insomma, non solo quei soldi ve li sarete guadagnati, dovrete anche chiedere – ed ottenere – il permesso da parte della vostra banca di ritirarli per disporne come più vi piace.
Ma c’è di più: non dovrete solo aspettare cinque giorni lavorativi per ottenere il vostro denaro, i vostri conti saranno anche sottoposti ad esame di una non ben precisata autorità competente col compito di decidere – non si sà su quali basi – quale sia l’appropriato ammontare dei vostri risparmi a cui darvi accesso per mangiare, pagare le bollette e recarvi al lavoro.
I perché del bail-in:
Secondo quanto riportato in un documento del maggio 2016 intitolato Revisione della Stabilità Finanziaria, il meccanismo europeo del bail-in è ben accetto poiché:
…contribuisce a ridurre il peso sostenuto dai contribuenti in caso di difficoltà dei grandi istituti bancari mitigandone il rischio sistemico.
In tutta onestà, non riusciamo a capire che differenza vi sia fra i contribuenti e coloro che invece hanno accreditato in buona fede i loro sudati risparmi sui registri di deposito della banca. I due insiemi si sovrappongono. E più l’istituto è grande più l’area di sovrapposizione si ingrandisce....
Le Banche
nella Comunita' Europea (EU) lavorano
in regime di
esenzione IVA, perche' ?
....e non pagano le
Tasse (vedi video)
L'avvocato Stanca di Napoli (Italy) ha da
diversi anni iniziato a denunciare alla
magistratura (con un centinaio di cause in
atto) le malefatte delle
Banche che non sono solo quelle ormai ben
note anche alla popolazione, ma anche per: l'anatocismo,
l'usura,
l'accredito tardivo dei versamenti, commissioni
di massimo scoperto,
SIGNORAGGIO ovvero il fatto che
le banche centrali, pur essendo
aziende private,
stampano illegalmente
da "proprietarie" le
banconote, al costo della sola carta
e dell'inchiostro, per poi venderle agli
stati che gliele paga con
Buoni del Tesoro.
Questo e' un grave ed illecito meccanismo
che crea dal NULLA
il "debito
pubblico" !!
vedi:
marra.it
BASTA con i
debiti verso le Banche che
ci TRUFFANO
Gli stati, che poi
siamo noi cittadini, debbono stampare essi
stessi la propria moneta, NON le banche (che ce
lo vendono a valore nominale...) anche perche' la legge glielo
PROIBISCE....ma i politici e
gli enti statali di "controllo"...che
sono a loro legati....fanno
finta di nulla
!
I
banchieri immettono i loro uomini nelle
varie banche importanti del mondo o come
Presidenti, affinche' facciano cio' che essi
vogliono....indebitare gli stati....
Perché il
sistema bancario e' già crollato, cioe' e' in
banca rotta per il credito frazionato...
From:
"Enrico Frassinetti" - mail:
enrico.frassinetti@fastwebnet.it
Questa considerazione, e' ampiamente da me
sostenuta, tanto e' vero, che i calcoli fatti
su questa strada di cognizione, sono stati
quelli che mi avevano indotto a prevedere
con diversi anni in anticipo, la gravità
profonda e strutturale di questa crisi che
e'
irreversibile e così drammaticamente
demolitiva.
Per questi motivi, che tu hai citato,
l'intero sistema produttivo, in diretta
conseguenza a quello da te citato, e'
destinato a crollare fino a far arrivare a
zero totale i parametri econometrici di
fondo, proprio perche' verrano intaccate le
basi della produttività, degli investimenti,
del risparmio.
Davvero abbiamo ancora pochissimi anni
davanti (non più di due e mezzo), prima di
trovarci tutti a guardarci solo negli occhi,
per far a gara a chi li cava per primo, per
mangiarseli.
Dobbiamo correre ai ripari, molto tempo
prima, almeno noi che sappiamo, guardando
molto più in avanti, e non possiamo
limitarci solo alla creazione di una moneta
priva di debito, ma dobbiamo anche pensare
ad inserire un modello di produttività che
sia in costante e veloce crescita,
esponenzialmente parlando, andando a toccare
tutte quelle forme di lavoro manuale, che
possa accellerare un processo di turn over,
per alimentare più velocemente in positivo
la moneta stessa.
La rimoltiplicazione finanziaria, insieme a
tutte quelle altre soluzioni di
wash/clearing banking (da me sempre
condivisa con te) dobbiamo farla girare
ugualmente, ma non senza una azione
contemporanea e contestuale, che ci permetta
un welfare in veloce crescendo e che viaggi
sempre con rapporto 1:1, in affiancamento
all'emissione monetaria.
Noi sappiamo molto bene, dove applicare
questo welfare, anche in diversi settori, e
svilupparli in maniera di creare un indotto
produttivo, con una crescita ed una velocità
ritenuta oggi da molti, impensabile che
potesse essere possibile l'essere raggiunta.
Fare diversamente, senza considerare questo
parametro econometrico fondamentale, si
creerebbero le stesse ed identiche
situazioni inflattive, entro pochissimo
tempo, considerando l'esplosione demografica
in cui stiamo per imbatterci nel brevissimo
periodo.
Tu ormai sai molto bene, che la nostra
individuale lotta e' quella di creare, non solo
una moneta alternativa, ma anche quello di far
gravitare intorno ad essa, tutti quegli altri
fattori di congiunzione economica che danno la
sostenibilità alla moneta stessa, di renderla
ben solida.
Per questo obiettivo logico, il nostro percorso
dello sviluppo di Alpha&Omega e' più lento e meno
visibile, ma non di meno efficacia.
Si pensava che subentrare in un campo di azione,
come quello che tutti noi signoraggisti, insieme
abbiamo voluto sostenere e creare, (ed abbiamo
creato), sia su sovranità monetaria, che su
arcipelago moneta, potesse aiutarci entrambi a
fare la cosa più giusta, ma con il fatto che la
CCR ci ha messo lo zampino, (per propria
convenienza di controllo sulla nascita degli
strumenti di minaccia dei loro incassi derivanti
dal signoraggio), ci ha, ma soltanto
temporaneamente, rallentato la nostra corsa per
fare la cosa giusta.
Da molti anni, la creazione delle "fondamenta"
necessarie, stanno portando via molti anni di
impegno, ma dovrà pur arrivare il momento in cui
tutte le strade percorse da tutti coloro che
consciamente o meno, lavorano intorno alle sole
monete complementari, si convergeranno in quella
alternativa, perche' tutti si renderanno conto e
si troveranno con in mano un pugno di mosche,
sopratutto poi, quando i governi e le banche,
adotteranno obbligatoriamente gli accordi
internazionali della Mondex, precedentemente
fatti per la creazione e sviluppo dell'AMERO, in sostituzione del dollaro.
L'evidenza della trasformazione del "signoraggio
monetario", in "signoraggio" sulla "formazione
dei prezzi", (PREZZO IMPOSTO) sarà quella strada
che obbligatoriamente verrà impostata ed
imposta, sia dal sistema
bancario, (che si trasformerà totalmente in
virtuale) insieme alla Grande Distribuzione, e
nessun abitante del pianeta, potrà sottrarsi
più.
La stretta del credito, e' soltanto uno
strumento, che il sistema sta utilizzando, per
eliminare dalla scena commerciale, tutti quei
piccoli commercianti, che disturbano, in modo da
drenare in tutto il globo, le quote di mercato.
Quindi, visto che questo loro programma, ci
toglierà il "pane di bocca" (i commercianti
locali) la strada della creazione di una moneta
alternativa, e' obbligatoria, per tutti coloro
che stanno testardamente impegnandosi solo sulle
complementari.
Stanno cercando di farci perdere solo del gran
tempo, e se noi che siamo più svegli e desti,
non saremo tempestivi nel creare una VERA
soluzione per i commercianti, con una VERA
moneta alternativa a 360°, e che possa essere
sostenibile, ci troveremo con il "becco
asciutto", e non potremo fare più nulla di
veloce, se non con ulteriori e gravi difficoltà
e ritardi ulteriori, sommate a sofferenze.
Chi le continuerà a sostenere come soluzione
definitiva, gli "scec buoni sconto", hanno
chiaramente l'obiettivo di distogliere
l'attenzione dal vero problema, e dobbiamo
obbligatoriamente mandarli tutti a casa, a
calci nel deretano.
Queste persone sono da eliminare dalla scena,
smascherandole, ma nel contempo, facendolo con
strategia sopraffina, per capire anche se sono
in buona fede o meno (anche se non lo credo
affatto).
Pertanto, abbiamo necessità, tutti noi che siamo
consci del VERO problema che abbiamo davanti, di
creare tutte quelle condizioni utili per
demolire questa loro intenzione, facendo
emergere, non solo il loro bluff, ma nel
contempo, offrire contestualmente una soluzione
che sia pratica, razionale,
non complessa, e che sia semplice dall'essere
attuata.
Mi auguro che anche tu possa prendere la
decisione di prendere una posizione chiara, in
tal senso con noi.
Perché il sistema bancario e' già crollato -
L'ignoranza delle argomentazioni giuridiche
I teorici della riserva frazionaria (vedi sotto) bancaria
tendono ad escludere le considerazioni
giuridiche dalle loro analisi.
Essi non riescono
a vedere che lo studio delle questioni bancarie
deve essere soprattutto multidisciplinare ed
inoltre sottovalutano la stretta connessione
teorica e pratica tra gli aspetti giuridici ed
economici di tutti i processi sociali. In questo
modo, i teorici del "free-banking" perdono di
vista il fatto che la riserva frazionaria (vedi
sotto) bancaria comporta una impossibilità logica da un
punto di vista giuridico. Infatti, ogni prestito
bancario concesso a fronte di fondi presenti in
depositi a vista, risulta in una duplice
disponibilità della stessa quantità di denaro:
la stessa identica quantità di denaro diventa
accessibile sia al depositante originale che per
il mutuatario che riceve il prestito.
Ovviamente, la stessa sostanza non può essere a
disposizione di due persone contemporaneamente:
il concedere la disponibilità di qualcosa per
una seconda persona, mentre rimane ancora
disponibile per la prima, e' un atto fraudolento.
[1]
Tale atto costituisce chiaramente un atto di
appropriazione indebita e di frode, reati
commessi già durante le prime fasi dello
sviluppo del moderno sistema bancario. Una volta
che i banchieri hanno ottenuto, attraverso i
governi, il privilegio di operare con una
riserva frazionaria (vedi sotto), dal punto di vista del
diritto positivo questo metodo bancario ha
cessato di essere un crimine.
Quando i cittadini agiscono in un sistema
sostenuto dalla legge in questo modo, si deve
escludere la possibilità di agire penalmente
contro la frode. Tuttavia, questo privilegio non
veste il contratto bancario di deposito
monetario di una adeguata natura giuridica.
Piuttosto, e' vero il contrario. Nella maggior
parte dei casi questo contratto e' nullo, a causa
di una discrepanza in merito al suo oggetto: i
depositanti vedono l'operazione come un
deposito, mentre i banchieri lo vedono come un
prestito.
Secondo i principi generali del
diritto, ogni volta che le parti coinvolte in
una transazione hanno convinzioni conflittuali
circa la natura del contratto stipulato, il
contratto e' nullo (error in negotio). Inoltre,
anche se i depositanti e i funzionari di banca
avessero convenuto che la loro operazione
riveste la caratteristica un prestito, la natura
giuridica del contratto bancario di deposito
monetario non sarebbe più quella appropriata.
Da un punto di vista economico, e' cosa nota che
e' teoricamente impossibile per le banche di
restituire, in ogni circostanza, i depositi a
loro affidati oltre l'importo della riserva di
cui esse stesse dispongono. Inoltre, questa
impossibilità e' aggravata nella misura in cui la
stessa pratica bancaria corrente della riserva
frazionaria (vedi sotto) tende a provocare crisi e recessioni
economiche che, ripetutamente, mettono a
repentaglio la solvibilità delle banche.
Secondo
i principi generali del diritto, i contratti
impossibili da adempiere nella realtà sono anche
nulli e senza effetto. Ogni contratto assurdo, e cioe' che non può portare alcun effetto sperato
alla parte che lo ha concluso, perché il suo
oggetto non e' materialmente o giuridicamente
raggiungibile, si definisce, in diritto,
“contratto impossibile”.
Esempi di contratto
impossibile sono “ti vendo un appezzamento di
terreno su Marte o un bene demaniale”, “ti
affitto un’onda dell’oceano”, “ti pago se mi fai
parlare con Napoleone” etc.
Un ulteriore esempio di contratto impossibile e'
quello che pretende un pagamento di un premio
assicurativo a fronte di una copertura del tutto
inesistente. Non posso, in pratica, vendere una
polizza che non ti copre. Sarebbe come farti
pagar 200 € all’anno per il risarcimento del
danno da incidente stradale su Marte.
Sarebbe una truffa e nessuna legge può
avvalorare una pratica truffaldina.
Tali contratti impossibili non possono nemmeno
essere considerati tali dal diritto: essi sono
affetti da radicale nullità ed obbligano alla
immediata restituzione del prezzo.
Solamente un
obbligo di riserva al 100%, che potrebbe
garantire la restituzione di tutti i depositi in
ogni momento, o il sostegno di una banca
centrale, che potrebbe fornire tutta la
liquidità necessaria in tempi di difficoltà,
potrebbero rendere possibili e validi tali
contratti di "prestito" (con un accordo per la
restituzione del valore nominale in qualsiasi
momento).
L'argomento che i
contratti bancari di deposito monetario sono
impossibili da onorare solo periodicamente ed in
casi estremi, non può riscattare la natura
giuridica del contratto, poiché la pratica
bancaria della riserva frazionaria (vedi sotto) costituisce
una violazione dell'ordine pubblico e danneggia
i terzi. In realtà, poiché la pratica bancaria
della riserva frazionaria (vedi sotto) espande i prestiti
bancari senza il sostegno di un risparmio reale,
essa distorce la struttura della produzione in
quanto porta i destinatari del prestito,
gli imprenditori ingannati dalla maggiore
flessibilità delle condizioni di credito, a fare
investimenti non produttivi.
Con l'avvento, a questo punto, dell'inevitabile
crisi economica, gli imprenditori sono costretti
a bloccare e liquidare questi progetti di
investimento. Ne risultano elevati costi
economici, sociali e personali, che dovranno
essere sostenuti non solo da imprenditori
"colpevoli" di presunti errori, ma anche da
tutti gli altri agenti economici coinvolti nel
processo della produzione (i lavoratori, i
fornitori, etc.). Pertanto non si può sostenere
che, come fanno il White, il Selgin ed altri, in
una società libera le banche ed i loro clienti
debbano essere liberi di fare gli accordi
contrattuali che essi ritengono più appropriati.
[2]
Perché, anche se fosse trovato un accordo
soddisfacente per entrambe le parti, esso non e'
valido se rappresenta un abuso del diritto e se
danneggia terze parti, disturbando, quindi,
l'ordine pubblico.
Questo varrebbe per i depositi bancari monetari
che si svolgono in un sistema di riserva
frazionaria (vedi sotto) ed in cui, contrariamente alla
norma, entrambe le parti fossero pienamente
consapevoli della vera natura giuridica e delle
implicazioni di tale accordo. Hans-Hermann Hoppe
[3] spiega che questo tipo di contratto e'
dannoso per i terzi in almeno tre modi diversi.
In primo luogo, l'espansione del credito aumenta
la quantità di moneta e, di conseguenza,
diminuisce il potere d'acquisto delle unità
monetarie detenute da tutti gli altri con saldi
in contanti: delle persone, cioe', le cui unità
monetarie perdono in potere d'acquisto in
relazione al valore che avrebbero avuto in
assenza dell'espansione del credito.
In secondo
luogo, i depositanti, in generale, sono lesi,
poiché il processo di espansione del credito
riduce la probabilità che, in assenza di una
banca centrale, essi siano in grado di
recuperare tutte le unità monetarie
originariamente depositate; se invece esiste una
banca centrale, i depositanti vengono lo stesso
ingannati in quanto, anche se e' garantito il
rimborso dei loro depositi, in qualsiasi
momento, nessuno può garantire loro che saranno
rimborsati in unità monetarie con potere
d'acquisto identico (non diminuito) rispetto
all'originale.
In terzo luogo, vengono lesi
tutti gli altri mutuatari e tutti gli agenti
economici in quanto la creazione di credito
fiduciario e la sua iniezione nel sistema
economico, mette a repentaglio l'intero sistema
del credito e distorce la struttura della
produzione.
Aumenta così il rischio che gli imprenditori
avviino progetti che non andranno a buon fine,
nel processo del loro completamento, causando
indicibili sofferenze umane quando l'espansione
del credito rientrerà nella fase della
recessione economica (quando, cioe', verrà
richiesto di "rientrare" in massa dalle
esposizioni creditizie).[4]
In un sistema
bancario libero, quando il potere d'acquisto del
denaro declina in relazione al valore che la
moneta avrebbe, se il credito non fosse stato
esteso in un ambiente di riserva frazionaria
(vedi sotto), i
partecipanti (i depositanti e, soprattutto, i
banchieri) agiscono a danno di terzi.
La
definizione stessa della moneta, quale mezzo di
scambio universale della società, rivela che
qualsiasi sua manipolazione eserciterà effetti
negativi su quasi tutti i terzi partecipanti in
tutto il sistema economico (tutti fuorché i
manipolatori stessi, finché la gente non prende
consapevolezza, non si accorge chi sono e non
reagisce...).
Pertanto, non importa se i depositanti, i
banchieri, ed i mutuatari, raggiungono o non
raggiungono volontariamente degli accordi
specifici, se, attraverso la riserva frazionaria
(vedi sotto) bancaria, tali accordi influenzano il denaro e
procurano un danno generale al pubblico (ai
terzi). Tale danno rende il contratto nullo e
vuoto, a causa del suo effetto sull'ordine
pubblico. [5]
Economicamente parlando, gli effetti qualitativi
dell'espansione del credito sono identici a
quelli del reato di falsificazione delle
banconote e delle monete, reati previsti, per
esempio, dagli articoli 453 e seguenti del
codice penale italiano.[6]
Entrambi gli atti comportano la creazione di
denaro, la redistribuzione del reddito a favore
di alcuni cittadini ed a scapito di tutti gli
altri, e la distorsione della struttura
produttiva.
Tuttavia, da un punto di vista quantitativo,
solo l'espansione del credito può aumentare la
quantità di moneta ad un ritmo abbastanza veloce
e su una scala grande abbastanza per nutrire una
crescita artificiale e provocare una recessione.
Nel confronto all'espansione del credito in un
sistema bancario a riserva frazionaria (vedi
sotto) e la
manipolazione di fondi da parte dei governi e
delle banche centrali, il reato di
falsificazione di monete e' un gioco da ragazzi,
con conseguenze sociali praticamente
impercettibili.
Le suddette considerazioni
giuridiche non hanno mancato di influenzare il
White, il Selgin, ed altri moderni teorici della
libera pratica bancaria: essi hanno proposto,
come ultima linea di difesa per garantire la
stabilità del loro sistema, che le "libere"
banche stabiliscano una clausola di
"salvaguardia" sulle loro banconote e sui
depositi a vista, una clausola per informare i
clienti che la banca può decidere in qualsiasi
momento di sospendere o di rinviare la
restituzione dei depositi od il pagamento di
banconote in contanti.[7]
Chiaramente l'introduzione di questa clausola
significherebbe eliminare dai corrispondenti
strumenti una caratteristica importante del
denaro: una liquidità perfetta, vale a dire,
immediata, completa e non condizionata.
Così non
solo i depositanti verrebbero costretti a
diventare finanziatori forzati secondo la
volontà del banchiere, ma il deposito
diventerebbe un tipo di contratto aleatorio, o
d'azzardo, in cui la possibilità concreta di
ritirare il denaro depositato dipenderebbe dalle
circostanze particolari di ogni momento.
Può non
esserci obiezione alcuna alla decisione
volontaria di alcune parti di stipulare un tale
contratto aleatorio atipico come quello di cui
sopra. However, even if a “safeguard” clause
were introduced and participants (bankers and
their customers).
Tuttavia, anche se venisse
introdotta una clausola di "salvaguardia" ed i
partecipanti (i banchieri ed i loro clienti) ne
fossero perfettamente consapevoli, nella misura
in cui queste persone e tutti gli altri agenti
economici soggettivamente considerassero i
depositi a vista e le banconote come perfetti
sostituti monetari, la clausola in questione
sarebbe solamente capace di prevenire
l'immediata sospensione dei pagamenti o il
fallimento delle banche nel caso di una corsa
agli sportelli.
Ma non sarebbe sufficiente ad impedire il
ripetersi di tutti i processi di espansione,
crisi e recessione che sono tipici del settore
bancario in un sistema di riserva frazionaria
(vedi sotto) e
che danneggiano gravemente i terzi e perturbano
l'ordine pubblico. (Non importa quali "clausole
opzionali" siano incluse nei contratti, se il
grande pubblico considera i suddetti strumenti
quali perfetti sostituti denaro, liquidi ed
esigibili.) Quindi, al massimo, le clausole
opzionali possono proteggere le banche, ma non
la società nel suo insieme, né il sistema
economico, dalle successive fasi di espansione
del credito, crescita e recessione.
Pertanto, l'ultima linea di difesa del White e
del Selgin, non abolisce in nessun modo il fatto
che la riserva frazionaria (vedi sotto) bancaria infligga
danni gravi e sistematici a terzi e che
sconvolga l'ordine pubblico.[8]
Note:
1 - In: Hoppe, “How is Fiat Money Possible?—or,
The Devolution of Money and
Credit”, p. 67.
2 - Si veda, ad esempio, White, "Competition and
Currency" (New York: New York University Press,
1989), pp. 55–56, e Selgin, “Short-Changed in
Chile”, p. 5.
3 - In: Hoppe, “How is Fiat Money Possible?—or,
The Devolution of Money and Credit”, pp. 70-71.
4 - Il carattere multidisciplinare inerente
all'analisi critica del sistema bancario a
riserva frazionaria e la conseguente importanza
di entrambe le considerazioni giuridiche ed
economiche in questa analisi, non rappresenta
solo il punto focale di questo testo; Walter
Block li mette anche in evidenza nel suo
articolo, “Fractional Reserve Banking: An
Interdisciplinary
Perspective”, pubblicato come capitolo 3 di
"Man, Economy, and Liberty:
Essays in Honor of Murray N. Rothbard", Walter
Block e Llewellyn H.
Rockwell, Jr., (Auburn, Ala: Ludwig von Mises
Institute, 1988), pp. 24–32.
Block ricorda il fatto curioso che nessun
teorico della moderna Scuola del Free-Banking a
riserva frazionaria abbia elaborato una tesi
critica e sistematica contro la proposta di un
sistema bancario con l'obbligo di riserva al
cento per cento. In realtà, fatta eccezione per
un paio di osservazioni dell'Horwitz, i teorici
della pratica neo-bancaria non hanno nemmeno
tentato di dimostrare che in un sistema bancario
con il requisito della riserva al cento per
cento non si riesca a garantire "l'equilibrio
monetario" ed un'assenza dei cicli economici.
Vedi Horwitz, “Keynes' Special Theory,” pp.
431-32, nota 18.
5 La nostra posizione su questo punto e' ancora
più radicale di quella che prende Alberto Benegas Lynch nel suo libro "Poder y razón
razonable" (Buenos Aires e Barcellona: Libreria
"El Ateneo" Editoriale, 1992), pp. 313–14.
6 - Art. 453 - Falsificazione di monete,
spendita e introduzione nello Stato,
previo concerto, di monete falsificate - e`
punito con la reclusione da tre a dodici anni e
con la multa da euro 516 a euro 3.098 ;
1)
chiunque contraffa` monete nazionali o
straniere, aventi corso legale nello Stato o
fuori;
2) chiunque altera in qualsiasi modo
monete genuine, col dare ad esse l`apparenza di
un valore superiore;
3) chiunque, non essendo
concorso nella contraffazione o
nell`alterazione, ma di concerto con chi l`ha
eseguita ovvero con un intermediario, introduce
nel territorio dello Stato o detiene o spende o
mette altrimenti in circolazione monete
contraffatte o alterate;
4) chiunque, al fine di
metterle in circolazione, acquista o comunque
riceve da chi le ha falsificate, ovvero da un
intermediario, monete contraffatte o alterate.
Art. 454 - Alterazione di monete -
Chiunque altera monete della qualita` indicata
nell`articolo precedente, scemandone in
qualsiasi modo il valore, ovvero, rispetto alle
monete in tal modo alterate, commette alcuno dei
fatti indicati nei numeri 3 e 4 del detto
articolo, e` punito con la reclusione da uno a
cinque anni e con la multa da euro 103 a euro
516.
Art. 455 - Spendita e introduzione nello Stato,
senza concerto, di monete falsificate -
Chiunque, fuori dei casi preveduti dai due
articoli precedenti, introduce nel territorio
dello Stato, acquista o detiene monete
contraffatte o alterate, al fine di metterle in
circolazione, ovvero le spende o le mette
altrimenti in circolazione, soggiace alle pene
stabilite nei detti articoli ridotte da un terzo
alla meta`.
-
e' importante notare che l'espansione del
credito, come la falsificazione di denaro,
infligge danni particolarmente diffusi nella
società - e, pertanto, sarebbe estremamente
difficile, se non impossibile, lottare contro
questo crimine sulla base della dimostrazione,
da parte di ogni persona lesa, del danno subito.
Il reato di produzione di moneta falsa e'
definito nei termini dell'autore dell'atto, e
non nei termini degli specifici danni personali
causati da tale atto.
7 - Tali "clausole opzionali" sono state in
vigore per le banche scozzesi dal 1765 al 1730
che si riservavano il diritto di sospendere
temporaneamente il pagamento in specie delle
banconote che le banche stesse avevano emesso.
Così, in riferimento alle corse agli sportelli,
il Selgin dichiara: Le banche, in un sistema
bancario libero, potrebbero tuttavia evitare un
simile destino mediante l'emissione di passività
contrattualmente soggette ad una 'limitazione'
dei pagamenti in base monetaria. Limitando i
pagamenti, le banche possono isolare le monete a
magazzino ed altre grandezze nominali dagli
effetti correlati al panico. (Selgin, "Free
Banking and Monetary Control", p. 1455)
Il fatto che il Selgin consideri il ricorso a
tali clausole, per evitare la corsa agli
sportelli, e' tanto significativo, in termini di
"solvibilità" della propria teoria, quanto
e'
sorprendente, da un punto di vista giuridico,
che sia fatto un tentativo di basarsi su un
sistema di espropriazione, anche se parziale e
temporaneo, dei diritti di proprietà dei
depositanti e dei titolari di banconote che, in
caso di crisi, potrebbero essere trasformati in
finanziatori forzati e non sarebbero più
considerati come dei veri depositanti e dei
titolari di unità monetarie o, più
specificamente, di perfetti sostituti del
denaro.
Ricordiamoci di un commento dello stesso Adam
Smith:
Gli amministratori di alcune di queste banche
[scozzesi] talvolta hanno approfittato di questa
clausola facoltativa e talvolta minacciavano
quanti chiedevano oro e argento in cambio di un
numero considerevole di loro banconote, che essi
ne avrebbero tratto un profitto, a meno che tali
richiedenti si fossero accontentati solo di
parte di quanto richiedevano.
(Smith, An Inquiry into the Nature and Causes of
the Wealth of Nations, libro II, cap. 2, pp.
394-95)
Sulle clausole opzionali, vedere Parth Shah J.,
"The Option Clause in Free Banking Theory and
History: A Reappraisal", un manoscritto
presentato alla 2a Conferenza degli studiosi
austriaci (Auburn, Ala: Ludwig von Mises
Institute, 4-5 aprile, 1997), poi stampato nella
Review of Austrian Economics 10, n. 2 (1997):
1–25.
8 - E 'interessante notare che molti teorici del
sistema bancario libero, non riescono a vedere
che il sistema bancario a riserva frazionaria
(vedi sotto)
- e'
illegittimo dal punto di vista dei principi
generali del diritto e che, invece di proporre
l'eliminazione della riserva frazionaria (vedi
sotto)
bancaria, suggeriscono che il sistema bancario
debba essere completamente privatizzato e che la
banca centrale sia eliminata. Questa misura
tenderebbe certamente a controllare l'abuso
praticamente illimitato che le autorità hanno
commesso nel settore finanziario, ma non sarebbe
sufficiente ad impedire la possibilità di abusi
(su scala ridotta) nella sfera privata.
Questa
situazione assomiglia a quella che si verrebbe a
creare se ai governi fosse permesso di adoprarsi
sistematicamente in omicidi, rapine, o in
qualsiasi altro reato. Il danno per la società
sarebbe enorme, dato l'enorme potere e la natura
monopolistica dello Stato.
La privatizzazione di
questi atti criminali (una fine alla
perpetrazione sistematica da parte dei governi)
sarebbe senza dubbio tendente a "migliorare"
considerevolmente la situazione, dal momento che
il grande potere criminale dello Stato
scomparirebbe ed agli operatori economici
privati verrebbe consentito di sviluppare,
spontaneamente, dei metodi per difendersi e
prevenire tali crimini. Tuttavia, la
privatizzazione dell'attività criminale non e'
una soluzione definitiva ai problemi che pone la
criminalità.
Possiamo solamente risolvere
completamente questi problemi attraverso la
lotta alla criminalità, con tutti i mezzi
possibili, anche quando gli autori sono dei
privati.
Così possiamo concludere con Murray N. Rothbard
che, in un sistema economico ideale di libero
mercato:
I banchieri della riserva frazionaria (vedi
sotto) non devono
essere trattati come dei semplici imprenditori
che hanno fatto delle scelte imprenditoriali
infelici, ma come dei contraffattori e dei
responsabili di appropriazione indebita che
devono essere repressi dalla piena maestà della
legge.
Debbono essere obbligati a rimborsare
tutte le vittime e a subire delle pene
carcerarie sostanziali sì da servire come
deterrente, così come lo e' l'essere puniti per
questa attività criminale.
(Murray N. Rothbard, “The Present State of
Austrian Economics”, Journal des Economistes et
des Etudes Humaines 6, n. 1 [marzo 1995]: 80–81;
ristampato in Rothbard, "The Logic of Action I"
[Cheltenham, UK: Edward Elgar, 1997], p. 165)
Elaborato da: Jesus Huerta de Soto, Money, Bank
Credit, and Economic Cycles - Auburn:
Mises Institute, 2006
Tratto dal capitolo: La responsabilità della
magistratura (i reati, gli orrori
contabili), nel libro di prossima uscita MONETA
NOSTRA - By Marco Saba.
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ALTRA TRUFFA BANCARIA: La Riserva Frazionaria
(vedi dopo la spiegazione)
Le banche possono anche lucrare su una
remunerazione netta positiva pressoché pari al
tasso di interesse. Se poi si realizza un
aumento della domanda nominale di moneta e il
pubblico percepisce il credito circolante come
sostituto perfetto della moneta effettiva, i
mezzi fiduciari saranno presentati per la
conversione in beni o moneta effettiva in misura
limitata o addirittura nulla.
E ciò si traduce in facili profitti per
l'istituto emittente.
Attenzione alla parte più drammatica, se si
versano € 100.000 sul C/C la banca e'
autorizzata a prestarne circa 70.000, (tanto
fino a che non scoppia il panico nessuno va a
ritirare tutti il proprio denaro) Quello che
riceve i 70.000 dovrà restituirli con interessi
e così via. Tutto questo avviene con pochi
click al computer, non si sposta niente, sono
solo numeri sui computers (carta moneta virtuale da
computer, quindi
inesistente nella realta' come la carta
moneta !).
A quel punto la moneta circolante andra’ più
rarefacendosi e si chiederanno altri soldi in
prestito alle banche centrali, le quali, ben
contente gliene stamperanno quanti ne vogliono,
e il gioco ricomincia.
Infine quando 4/5 persone che gestiscono il
gioco, decidono che e' finito un ciclo economico
non prestano più soldi allo stato.
Comincia il ciclo inverso, non ci sono più
soldi, tutti sono insolventi, si bloccano uno
dietro l'altro gli anelli della catena
commerciale, le banche iniziano i sequestri, si
appropriano di ogni bene, e la gente va ad
abitare nelle tendopoli (vedi cio’ che sta
succedendo negli USA).
Tutto ciò non avverrebbe, se lo
Stato si
stampasse da se la moneta, e se le banche
potessero prestare solamente il denaro che
hanno, senza fare il giochino della riserva
frazionata.
Video su La Riserva Frazionaria:
La
RISERVA FRAZIONARIA
(cosa e')
Poniamo che di questi tempi vi venga in testa
un'idea del tutto balorda: decidete di andare in
banca a ritirare gran parte dei soldi che
riposano sul vostro conto corrente. Non so,
forse, stupidamente, siete convinti che essi
possano stare più al sicuro da qualche altra
parte. Forse, spaventati da trasmissioni
demenziali che propongono il divieto di usare il
contante, avete pensato che sarebbe meglio darsi
una mossa e prelevarne una parte finche' si e'
in tempo.
In fondo non importa la ragione, voi
semplicemente avete avuto questa balzana idea di
andare in banca a prelevare parte dei vostri
soldi in contante.
Entrate dopo aver svuotato almeno due volte le
tasche nel portaoggetti, vi presentate allo
sportello e reclamate il vostro ammontare
costituito da almeno quattro cifre. Per
ammontari più modesti non perdete neanche tempo,
ricordatevi che c'e' sempre a disposizione il
bancomat, meraviglia del progresso e frutto
dell'ingegno imprenditoriale, il quale vi offre
il vantaggio di non costringervi a svuotare le
tasche prima di unirvi agli altri clienti con il
numerino in mano e in attesa di essere serviti.
Lo sportellista di banca, piuttosto allarmato
soprattutto nel caso in cui l'ammontare
richiesto sia non di quattro, ma addirittura di
cinque cifre, chiama subito il direttore ...
... che arriva ansimando e comincia: la legge di
qua, le disposizioni di là, la circolare di
sopra, per l'antiriciclaggio di sotto, però ci
voleva il preavviso... bla bla bla.. insomma per
farla breve e' chiaro che il vostro malloppo non
ve lo sganciano volentieri.
Leggendo alcune esperienze pubblicate sul web,
qualche cliente più esuberante a questo punto si
incazza pure alzando la voce e dicendo:
«Ma stiamo scherzando ?? Quei soldi sono miei,
ho diritto a riaverli» !
A tal punto i casi sono due: o sganceranno
quanto richiesto con evidente malumore,
intimoriti soprattutto dagli schiamazzi che
state facendo, oppure, rivelandosi ben più tosti
e ostinati di quanto aveste creduto in prima
battuta, vi convinceranno a ritornare un altro
giorno.
In questo secondo caso, quando tornerete qualche
giorno dopo potrete finalmente mettere le mani
sul conquibus tanto a lungo trattenuto.
Contenete però la vostra gioia, soprattutto nel
caso in cui l'ammontare prelevato superi
abbondantemente i venti o trentamila euro. La
possibile visita di cortesia della Guardia di
Finanza a casa vostra potrebbe infatti suscitare
qualche perplessità e abbattere la vostra
soddisfazione. Benché pare pongano solo qualche
innocua domanda sulle ragioni della detestabile
azione appena commessa, la sensazione di
sentirsi implicitamente considerati al livello
di uno sporco evasore, di un pericoloso bandito,
di un esecrabile spacciatore, ai più non risulta
affatto gradita.
In ogni caso, dopo aver portato a termine con
successo la vostra balorda azione di ritirare il
contante dalla banca, prendetevi qualche secondo
e fate lavorare il cervello, fermatevi cioé a
riflettere e ponetevi la seguente domanda:
DI CHI ERANO VERAMENTE QUEI SOLDI che figuravano
a saldo del vostro conto corrente e che siete
andati a reclamare con tanta tracotanza ??
Sembra una domanda stupida, e invece si tratta
di una delle domande più importanti del mondo.
Ponendoci questa domanda, infatti, caschiamo
diritti di fronte all'INGHIPPO giuridico più
eclatante e ben celato di tutti i tempi che
tanti disastri sociali ed economici ha creato
negli ultimi secoli.
Ripetiamo bene la domanda: DI CHI SONO VERAMENTE
QUEI SOLDI che figurano sul vostro conto
corrente ??
Vediamo cosa recita la legge, cioe' l'articolo
1834 del codice di civile:
"Nei depositi di una somma di danaro presso una
banca, questa ne acquista la proprietà ed e'
obbligata a restituirla nella stessa specie
monetaria alla scadenza del termine convenuto
ovvero a richiesta del depositante, con
l’osservanza del periodo di preavviso stabilito
dalle parti o dagli usi"
ATTENZIONE alle sfumature: la banca ne
acquisisce la proprietà !
Cioe' quei soldi SONO
per legge della BANCA che e' tenuta a
restituirli a RICHIESTA del DEPOSITANTE (?!?
depositante ???!!) con l’osservanza del periodo
di preavviso stabilito dalle parti o dagli usi
(avevano ragione sul preavviso, avevano ragione
loro !).
In altre parole, questi soldi finche' non vi
presentate a riprenderli e finche'
effettivamente non ve li consegnano in mano,
SONO di PROPRIETA' della banca benche' risultino
apparentemente VOSTRI nel VOSTRO saldo di conto
corrente.
E qua nella testa dei meno distratti sorge
spontanea una bella domanda. Nel momento in cui
la banca era DIVENTATA PROPRIETARIA dei VOSTRI
soldi che avevate versate sul VOSTRO conto
corrente, cosa diavolo ci aveva fatto? Li aveva
messi da parte per custodirli, o li aveva usati
per svolgere i propri affari ?
Formuliamo la domanda in altra maniera.
Quei soldi presenti sul vostro conto corrente
sono davvero a vostra disposizione (con
l'osservanza del periodi di preavviso stabilito
dalle parti o dagli usi) o sono stati prestati
dalla banca a qualcun altro. E in tal caso, per
quanto tempo li ha prestati ?
Suvvia! Siate onesti! Se non siete proprio degli
ingenuotti degni di un quadro naif, non potrete
che dare la risposta giusta !
Ovvio che quei soldi la banca li ha prestati a
qualcuno! Altrimenti come farebbe la banca a
pagarvi gli interessi (peraltro ormai ridicoli)
sulle giacenze di conto corrente? Ma allora,
perche' avete schiamazzato dentro la banca
reclamando i soldi all'istante! Stando così le
cose, VOI non siete un DEPOSITANTE. VOI quei
soldi li avete PRESTATI alla banca, non li avete
DEPOSITATI in banca.
Riprendo dalle lezioni di Huerta de Soto:
"Se qualcuno venisse da noi e ci dicesse:
«deposita i soldi presso di me, te li custodisco
per bene, te li lascio sempre a completa
disposizione e in più ti pago anche gli
interessi», senza dubbio ci suonerebbe come un
ottimo affare. Ma per credere che sia tutto vero
bisognerebbe essere degli idioti. E' ovvio che
c’e' l’inganno, che c’e' il trucco. Eppure sono
proprio gli stessi termini che ci propone il
banchiere e che accettiamo nel contratto di
conto corrente".
Capito il trucco ?
Ci chiamano depositanti, la
legge stessa ci definisce depositanti, ma in
realtà noi siamo dei prestatori, siamo dei
mutuanti !!!
Quindi se la banca questi soldi a sua volta li
ha prestati a qualcuno (e non li ha prestati
certo per 3-4 giorni o per una settimana), come
diavolo fa a poterli restituire così, su due
piedi, su improvvisa richiesta, o a distanza di
qualche giorno, a chiunque si presenti in banca
per ritirarli ??
Ohibò. Signori, forse state cominciando ad avere
qualche legittimo sospetto che fa sorgere altre
domande.
Forse a questo punto vi chiederete anche, ma
quando paghiamo o preleviamo con il bancomat una
cifra inferiore, non vale lo stesso
ragionamento? Come facciamo a disporre di una
cifra che in realtà e' di PROPRIETA' della banca
e nel frattempo e' stata prestata a qualcun
altro magari per un periodo di tempo di due o
tre anni? Ma che razza di magia e' questa?
Insomma se questi euro li abbiamo prestati alla
banca, e la banca li ha prestati a qualcun
altro, essi sono quindi in mano o nel conto
corrente ANCHE di qualcun altro.
Come fanno quindi gli stessi dannati euro ad
essere a vostra disposizione anche sul vostro
conto corrente?
Ancora una volta, quindi, chiediamoci:
DI CHI SONO VERAMENTE QUESTI SOLDI ?? Chi e' il
vero proprietario di questi fantomatici soldi ?
VOI, LA BANCA o il SOGGETTO TERZO al quale sono
stati prestati ?
Il bello, o il brutto, vedete voi, e' che la
banca quegli stessi soldi li ha prestati non a
uno solo, ma ad altri nove soggetti ciascuno dei
quali, proprio come fate voi li tiene su un
conto corrente ed esattamente come voi pensa di
essere il legittimo proprietario e pensa di
disporne liberalmente (almeno fino alla scadenza
del termine convenuto dal prestito concesso
dalla banca).
QUINDI LA RISPOSTA QUALE E' ?
CHI HA IL PIENO DIRITTO DI PROPRIETA' SU QUESTI
SOLDI ?
SONO DIECI SOGGETTI TUTTI CONTEMPORANEAMENTE ?
E' possibile mai questa
assurdità ??
AHIME'... signori, questa assurdità e'
possibile: questa magia non e' niente altro che
la riserva frazionaria (vedi sotto)
Un paradosso frutto di
un aborto giuridico creato appositamente per
concedere al banchiere un privilegio unico ed
estremamente potente.
La riserva frazionaria
- e' anche la ragione per
cui da che mondo e' mondo si verificano forti
cicli economici, accompagnati da devastanti
crisi bancarie e sistemiche. Non sono gli
speculatori, non sono i terremoti, non sono i
commercianti o gli evasori, non sono la
globalizzazione. i CDS, gli spread, lo short
selling, o qualche altra diavoleria. E' la
riserva frazionaria !
Con la Tragedia dell'Euro, con la crisi del
Dollaro, con la crisi globale di questo III
millennio siamo solo davanti al peggior ciclo e
alla peggiore crisi di tutti i tempi. L'immensa
forza devastatrice che questa crisi porta con sé
e di cui abbiamo appena visto una prima leggera
manifestazione nel 2008 e una seconda ancora
leggera in questi ultimi mesi, e' resa possibile
dall'intervento sistematico delle banche
centrali che per quasi 100 anni hanno
posticipato il giorno della resa dei conti:
quello in cui i 10 presunti proprietari della
stessa cifra di denaro si presenteranno allo
stesso sportello per richiedere lo stesso
ammontare di denaro.
Ammontare di denaro, tuttavia, che non e' più
niente, solo un numero, al più un pezzo di carta
colorato riproducibile a volontà dalla banca
centrale. Però, quella riproduzione fisica a
volontà, necessaria per soddisfare solo la metà
di quei 10 proprietari, avrebbe conseguenze
devastanti. Non a caso, con la scusa di fare la
guerra a quegli appestati meglio noti come
evasori fiscali, da qualche tempo e' partita la
campagna mediatica mirata a vietare, tassare, o
abolire il contante.
E' infatti togliendo alla gente l'ultima pretesa
di rivalere la proprietà del denaro su qualcosa
di fisico, cioé smaterializzando al 100% il
denaro, che l'aborto giuridico sottostante alla
riserva frazionaria potrebbe essere tenuto
nascosto ancora a lungo, mentre gli inevitabili
effetti negativi ad esso collegati potrebbero
essere posticipati ancora per qualche anno.
La sostanza tuttavia non cambia, il problema
sotto c'e', si e' stratificato per cento anni,
oggi e' enorme, la sua risoluzione sarà
dolorosissima, e continuando a posticiparla con
qualche escamotage tipo tassare o vietare il
contante non si farà che aggravarla ancora.
Quindi se ancora non l'avete capito, questa
crisi, questa enorme crisi non e' niente altro
che il risultato di una TRAGEDIA GIURIDICA. Al
fine di privilegiare l'attività bancaria
rispetto a ogni altra attività commerciale, per
motivi ben noti a chi del tutto idiota non e',
la legislazione sul contratto di deposito
bancario ha lasciato una ampia e drammatica zona
di grigio sulla proprietà del denaro che si
muove attraverso il sistema bancario.
Se ogni conflitto, problema, crisi, e' sempre
riconducibile ad una cattiva definizione dei
diritti di proprietà, la proprietà sul denaro
bancario rimane totalmente indefinita e confusa
a causa di un contratto che non costituisce né
un deposito né un prestito ma vuole essere
entrambe le cose allo stesso tempo. Questo e'
l'errore più tragico di tutti che sta a monte di
qualunque problema economico del passato e del
presente.
Se volete saperne di più e ancora non l'avete
fatto, leggetevi uno in fila all'altro “Cosa
e' il Denaro e La Tragedia dell'Euro,
sono testi alla portata di tutti che dovrebbero
essere letti da tutti già in età scolare. I
principi e i concetti in essi contenuti
dovrebbero essere noti a tutti coloro che hanno
un conto in banca; dovrebbero fare parte della
cultura di ogni indignato che si rispetti e che
vuole evitare di tirarsi solo la zappa sui
piedi; purtroppo, all'alba del terzo millennio,
sono principi e concetti che neanche una persona
su centomila conosce o sospetta minimamente.
By Francesco Carbone - Fonte
USEMLAB
– Tratto da: luogocomune.net
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Cos'è la riserva
frazionaria
La riserva
frazionaria è legale, come era legale possedere
schiavi alcuni anni or sono. La riserva
frazionaria permette di prestare 5.000 quando
hai solo 100 e di quei 100, nessuno è tuo. Un
po’ come
Gesù che da 5 pani e 2 pesci ha sfamato una
moltitudine..
Il sistema della “riserva frazionaria”
è una truffa. Certo si tratta di una truffa
legale, come quasi tutte le truffe economiche e
monetarie. Vediamo come funziona concretamente:
quando depositiamo €100 in una banca
commerciale, questa apre un conto corrente (c/c)
a nostro nome e si impegna a custodire la nostra
banconota - vedi
Signoraggio -
nel suo caveau, al sicuro dai ladri¹.
Il banchiere a questo punto usa una statistica
ormai centenaria che gli dice una cosa molto
semplice: solo una parte del deposito appena
creato verrà usata (“movimentata”) dal cliente.
Quindi il banchiere sa che “quasi sicuramente”
la maggior parte dei nostri soldi, dati in sua
custodia, saranno immobili nel conto (nella
cassaforte) per mesi, per anni. Ricordiamo che
il banchiere non è proprietario della nostra
moneta, dei nostri soldi, ma ne è solo custode.
Ciò nonostante il banchiere considera uno spreco
questa immobilità e decide di prestare quanto
c’è sul nostro c/c. Oltre alla nostra
“comoda disattenzione”² il banchiere ha
bisogno del politico corrotto che legalizzi
questa truffa con una legge creata
appositamente.
Si chiama
“Misure
dell'accantonamento alla riserva obbligatoria”
o più semplicemente
“riserva
frazionaria” ed è smerciata alla pubblica
opinione in modo tale che appaia come una forma
di tutela per il correntista.
Ormai
l’arroganza del binomio banchiere-politico è
tale che oltre al danno si aggiunge la beffa:
palesando questa legge come un limite al potere
del banchiere di creare denaro da prestare, il
politico si presenta come tutore dei nostri
interessi ma, per fare un esempio, è come se lo
stesso politico decretasse “il numero
massimo di frustate da somministrare ad uno
schiavo” e nel far questo volesse il plauso
pubblico per essere stato un paladino dei
diritti dell’uomo.
Ma espressamente, cosa dice questa legge?
Semplicemente mette un limite alla quantità
minima di denaro che i banchieri devono tenere
in cassa.
Questo
cosa comporta per noi ?
Per noi cambia
poco, anzi nulla. Se 100 persone versano € 100
sarebbe legittimo aspettarsi che in qualsiasi
momento TUTTI i 100 neocorrentisti possano
ritirare i propri €b100, no? Nella realtà, il
banchiere, come detto all’inizio, considera uno
spreco tutto quel denaro fermo nei suoi caveaux,
e dal momento che conosce (statisticamente)
quanto denaro viene ritirato in media dai
correntisti, presta il resto, come fosse denaro
suo.
Se statisticamente solo il 10% viene
“movimentato” (ritirato, speso, versato,
spostato, ecc..) vuol dire che la banca ha 100
c/c con € 100 ognuno, quindi € 10.000 e di
questi € 10.000 solo € 1.000 servono in contanti
(in cassa) per le operazioni quotidiane (il 10%
che dice la famosa statistica, ricordate ?).
Quindi € 9.000 si possono prendere e usare
(prestare) anche se non sono di proprietà della
banca! Non dimenticate mai questo concetto. Ve
lo immaginate il custode del parcheggio dove
lasciate l’automobile mentre siete al lavoro che
prende la vostra auto va in giro a caricarci
della merce (anche illecita) senza dirvi nulla e
senza corrispondervi nulla ? Sì, è vero, la
banca da un “interesse”, se “interesse” si può
chiamare lo 0,0005% che danno oggi !
Cosa
cambia per il banchiere ?
Per il banchiere
cambia molto perché più è bassa la percentuale
da tenere in contanti più egli può prestare. Nel
1957 le banche erano tenute a tenere in riserva
il 25% del deposito, nel 1970 erano scese al
(circa) 15% e oggi solo il 2% (in alcuni casi lo
0%).
Quindi oggi la banca può ricevere € 10.000 e
prestarne € 9.800 (non suoi!) e questo grazie
alla legge sulla “riserva obbligatoria o
frazionaria”. Ma la truffa non finisce qui.
Quei € 9.800 prestati andranno prima o poi
versati in un altro conto (magari della stessa
banca o di altre banche ma poco cambia dato che
il sistema bancario è un ”cartello”,
come quello della droga). Nel nuovo c/c basterà
tenere contanti per € 196 (9.800x2%) e si
potranno prestare i restanti € 9.604 (9.800–196)
e il ciclo continuerà sul nuovo conto corrente.
Alla fine della fiera, partendo da € 10.000, la
banca potrà creare e prestare € 500.000, ossia
50 volte di più e incamerare i relativi
interessi. Tutto senza avere altro che i €
10.000 reali iniziali (e che andavano solo
custoditi !).
Ora si capisce la potenza delle banche
commerciali che possono creare denaro dal nulla
(o meglio: moltiplicare quello dei correntisti)
con la complicità dei politici corrotti, che
danno legalità alla truffa. Voi pensate che per
scoprire il trucco basterà andare in 100 allo
sportello per riprendersi i € 100, giusto ?
Sbagliato.
Matematicamente basterebbe che i primi 3 clienti
pretendessero indietro i propri soldi per far
cadere il sistema, poiché con la riserva al 2%
solo i primi due [del gruppo dei cento iniziali]
troverebbero ancora qualcosina.... il terzo
rimarrebbe con un pugno di mosche.
E così il quarto e tutti gli altri.. purtroppo
il sistema accorrerebbe in soccorso della banca
in difficoltà e scenderebbe in campo la Banca
Centrale in persona a stampare ciò che non è mai
esistito (come accade in questi giorni alla
Northern Rock Bank).
Un giorno un
tale sfamò un mucchio di persone con 5 pani e 2
pesci e in occasione di un pranzo di nozze
dissetò tutti gli invitati mesciando vino da un
otre semivuoto, ma questa è la vecchia
religione.
La nuova religione del Dio Denaro prevede una
nuova figura: il banchiere di Caanan, che crea e
moltiplica all’infinito denaro. E debito per noi
popolino.
¹Per
non far confusione chiariamo che i ladri si
riconoscono perché sono quelli vestiti male che
girano fuori dall’edificio della banca, mentre
qui in banca non ci sono ladri perché sono tutti
vestiti bene e portano i capelli pettinati e la
cravatta bella. E’ importante capire la
differenza perché poi uno potrebbe confondersi.
²"Ognuno sa nell'inconscio
che le banche non prestano denaro. Quando
prelevate dal vostro conto di risparmio, la
banca non vi dice che non potete farlo perché ha
prestato i soldi a qualcun altro." [Mark
Mansfield, economista]
"Temo che il cittadino comune non voglia
sentirsi dire che le banche possono creare e
creano denaro..” [Reginald McKenna, ex
Presidente del consiglio d'amministrazione,
Midlands Bank of England]
NOTA 2013:
Questo articolo/critica/denuncia è rivolto a
quanto IGB ha insegnato nelle scuole di economia
per 100 anni.
Grazie alla connivenza di migliaia di professori
(vuol dire che c'azzuppeno er pane o in modo più
elegante vedi "sindrome di Belmonte") questa
storiella della riserva frazionaria
100-2-98-2-96 ecc.. è stata stampata in tutti i
libri di economia vigenti (vedi elenco libri sul
Forum). Io personalmente ho studiato su 4 libri
tra i principali in circolazione nelle
università e scritti da grossi nomi di
economisti e professoroni famosi.
Sono stato, in pratica, truffato ! Rivoglio i
miei soldi ! Ciò che hanno scritto in quei libri
era LETTERALMENTE FALSO.
Già denunciavo (e denuncio) la riserva
frazionaria come INIQUA, FASCISTA, ANTIUOMO,
ANTIDEMOCRATICA, TRUFFALDINA così come è(ra?
cambieranno ora?) descritta nei suddetti testi
accademici (accettati da tutti i professori di
tutte le scuole) e mandata giù in beote
cucchiaiate da arrivisti studenti (che aspirano
al posto in banca), ma ora l'azione di denuncia
va ESTESA e INTENSIFICATA, poiché più grave
ancora.
In soldoni (riporto un estratto del nuovo
studio):
La
riserva frazionaria è una TRUFFA nella truffa.
In alcuni paesi (UK, Canada,
Australia) non c'è il vincolo della c.d. "riserva
frazionaria"eppure le banche commerciali
prestano ugualmente. Come mai? Semplice: che ci
sia R.F. o meno la banca commerciale crea il
denaro da prestare dal nulla, senza
corrispettivo, senza affrontare spese e senza
vincoli. Esattamente come in Italia (e in
Europa), negli Stati Uniti d'America e in altri
posti. Tutto il mondo è paese, dice IGB. Solo
che in questi paesi c'è la noia, per il
banchiere, di rispettare tale coefficiente. Ma
è, appunto, una noia da poco. Paese che vai
usanze che trovi, si consola IGB.
Perché ?
La vita di IGB è
in effetti molto comoda, con facilitazioni e
libertà che nessun altro "imprenditore" può
vantare. Alcuni esempi:
1. Non occorrono dei depositi pre-esistenti alla
richiesta del prestito.
- Non occorrono contanti già depositati presso
la BC prima dell'erogazione del prestito. Sarà
il prestito stesso ad essere moneta, ovviamente
moneta-debito. Il prestito crea il denaro o in
altri termini:
IL PRESTITO CREA IL
DEPOSITO
Nei
paesi con R.F. sarà pensiero POSTERIORE del
banchiere (IGB) trovare la piccola somma
necessaria a bilanciare il valore numerico
prestato.
2. Non occorrono, di
conseguenza, riserve in m. legale ante-prestito.
In soldoni: una banca commerciale (BCOM) può
prestare subito (dopo controllo delle"congrue
garanzie", ovvio) €100.000 e solo DOPO (se non è
in UK, Canada o Australia) dovrà trovare € 1.000
da inserire nei "conti riserva" che
ogni BCOM ha presso la BC.
Dico € 1.000 perché dal 18 gennaio 2012 il
coefficiente di R.F. è stato imposto (da IGB)
all'1%. Nel 1957 era del 25%, nel 1970 era del
12% e fino al 17 gennaio 2012 era del 2%. I
n soldoni occorre meno moneta-legale in riserva
per tenere in piedi lo stesso quantitativo di
moneta-bancaria presso le BCOM.
E dove trova i €1.000 la BCOM ? Nessun problema,
figuriamoci !
3. Trovarne 1 per
prestarne 100......
Ecco cosa accade
dietro le quinte di una BCOM
By
Sandro Pascucci -
Tratto da: signoraggio.com
Continua QUI:
http://www.primit.it/forum/phpBB3/viewtopic.php?p=42283#p42283
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SISTEMA FINANZIARIO VERO POTERE
Molte persone credono che le banche siano
istituzioni che investono i risparmi dei clienti
per produrre profitti.
Non immaginano neppure
lontanamente la vera natura dell'istituzione
bancaria. Non associano affatto le crisi
economiche, la disoccupazione o le guerre, al
sistema finanziario, e quindi non comprendono la
vera natura del potere che oggi vessa il mondo
intero.
Per giungere alla verità basterebbe sapere che
il denaro prestato dalle banche non esiste, e'
“moneta virtuale”, che pur non esistendo viene
caricata di interessi. La banca crea denaro
semplicemente scrivendo la cifra sullo schermo
del computer, ma i pagamenti del debito devono
essere puntuali, altrimenti si impadronisce
dell'automobile o della casa, che sono beni
reali.
Le banche hanno il
potere di stampare denaro. Tale potere viene
esercitato in segretezza. I mass media
utilizzano parole e concetti per nascondere tale
realtà. Ad esempio, parlano della Banca Europea
come fosse legata all'Europa, e non dicono che
essa e' un'istituzione controllata da pochi
privati. Lo stesso avviene per la Federal
Reserve , il cui presidente viene nominato dal
presidente americano, per dare ad intendere che
si tratta di un'istituzione governativa. E
invece essa e' nelle mani di un gruppo di
banchieri privati.
Oggi le banche hanno lo scopo principale di
saccheggiare i paesi, fornendo banconote con su
scritto “Pagabile a vista al portatore”, che in
realtà non hanno alcun valore, ma producono
debito.
Le banche indebitano
gli Stati senza dare nulla se non pezzi di carta
stampati.
Ed i popoli si impoveriscono
per pagare il debito pubblico che in realtà e'
una truffa. Ciò significa che noi paghiamo oltre
l'1% del nostro Pil annuo ad un gruppo di
persone che agiscono e dominano con metodi
mafiosi.
Le leggi che
regolano il sistema bancario occidentale sono
irrazionali e disumane. Si persegue un profitto
illimitato, a danno degli esseri umani.
L'élite finanziaria ha acquisito questo enorme
potere attraverso i secoli, utilizzando tutti i
mezzi possibili, compresi la guerra, lo
sterminio e la criminalità. Con le guerre, le
banche acquisiscono ulteriore potere, perché
possono concedere prestiti ai paesi in guerra, e
dopo la guerra finanzieranno la ricostruzione,
ricavando altri profitti.
Il potere finanziario e' stato sempre un potere
imperiale, che mira ad assoggettare i popoli e
ad accrescere il proprio dominio nel mondo.
Nel Settecento il
potere finanziario era nelle mani dell'Olanda,
che lo rafforzava con metodi violenti e
predatori: commerciava schiavi e attuava altri
commerci (zucchero, spezie ecc.) che fiorivano
grazie alla manodopera schiavile. In seguito
alle guerre napoleoniche, l'Inghilterra iniziò a
rafforzarsi e a sottrarre all'Olanda il
monopolio del commercio degli schiavi.
I
banchieri inglesi puntarono alla rivoluzione
industriale. L'industria avrebbe accresciuto
notevolmente i loro profitti, e li avrebbe
trasformati in creditori, persino verso gli
Stati Uniti. Questi ultimi utilizzeranno le due
guerre mondiali per indebolire l'Europa e
piegarla alle loro regole finanziarie.
Lo
sfruttamento dell'Africa, dell'Asia e del Sud
America aveva permesso ai paesi europei e agli
Stati Uniti di sviluppare la propria economia.
Come spiega Maurizio Zenezini:
E’ sostanzialmente durante il secolo inglese che
nasce il “terzo mondo”. Sono soprattutto i paesi
asiatici e africani che perdono terreno rispetto
all’Europa. E’ difficile negare che la crescita
economica dei paesi occidentali a partire dal
secolo diciannovesimo abbia contribuito in
maniera netta a rallentare la crescita
industriale dei paesi del Terzo Mondo....
L'esperienza coloniale ha effettivamente
rappresentato un potente fattore di blocco dello
sviluppo dei paesi in ritardo economico... un
paese industriale come l’India fu trasformato
nel XIX secolo nella "fattoria della Gran
Bretagna". I paesi europei e gli Stati Uniti,
pur aprendosi ai commerci internazionali nel
corso del XIX secolo, poterono evitare il
declino economico anche grazie a politiche
protezionistiche e di difesa delle industrie
nazionali... Stati Uniti, Regno Unito e Germania
sono i protagonisti della storia economica del
periodo che va dal 1870 alla prima guerra
mondiale....
La Gran Bretagna , com’e' noto,
manteneva persistenti avanzi commerciali verso
l’India, che dopo il 1870 divenne il primo
mercato per le esportazioni industriali inglesi
– le quali non trovavano sbocchi nei paesi
europei e negli Stati Uniti, che adottarono
politiche protezionistiche fino ai primi anni
del XX secolo.
Agli avanzi commerciali inglesi
corrispondevano afflussi di capitali che la Gran
Bretagna investiva con elevati rendimenti
soprattutto negli Stati Uniti e impiegava per
finanziare le importazioni dagli Stati Uniti e
dalla Germania che stavano sviluppando industrie
competitive al riparo delle tariffe
protezionistiche in settori importanti come la
chimica, la siderurgia e la meccanica... l’India
poté diventare esportatrice di oppio verso la
Cina e di materie prime verso la Gran Bretagna
smantellando l’industria artigianale locale.
Nello stesso momento in cui queste
triangolazioni commerciali e finanziarie
distruggevano le basi industriali dei paesi
asiatici l’incorporamento dei piccoli contadini
nei circuiti internazionali finanziari e delle
materie prime e l’estensione della superficie
destinata a produrre merci cash crops per
l’esportazione a spese dell’agricoltura di
sussistenza avviarono cicli di carestie e
generarono situazioni di indigenza endemica.[1]
L'economia reale si basa sulla quantità di
denaro in circolazione. Se c'e' poco denaro la
gente deve ridurre la spesa, le industrie
riducono la produzione e licenziano, e questo
riduce ancora di più il denaro da spendere. In
questo modo si apre una crisi.
I grandi banchieri
decidono se creare una crisi oppure no. Nel
1929, fecero aumentare i prezzi delle azioni,
fino a quando raggiunsero livelli molto elevati.
L'aumento vertiginoso doveva servire ad attrarre
molte persone. A metà del 1929, ben nove milioni
di americani avevano investito in borsa. A
questo punto, i banchieri avevano tutto
l'interesse a provocare la crisi.
Il crollo
sarebbe servito ad impossessarsi di una quantità
enorme di beni (negozi, industrie, piccole
banche, case, automobili ecc.) di coloro che non
avrebbero più potuto pagare i debiti.
L'aumento o il ribasso azionario sono dovuti ad
elementi di natura informativa o psicologica, e
i banchieri possono controllare e condizionare
le notizie che riguardano la Borsa.
Nell'ottobre del 1929, la caduta del valore
delle azioni, provocata dai banchieri di Wall
Street, produsse effetti devastanti.
Le banche
esigevano i pagamenti e i clienti non potevano
pagare. Le industrie cessarono la produzione, e
molte persone rimasero disoccupate. Piccole
banche e industrie diventarono proprietà dei
grandi banchieri che avevano innescato la crisi.
Milioni di persone rimasero disoccupate o
andarono in bancarotta, e alcune di esse si
suicidarono.
La truffa del crollo del 1929 era stata compresa
da Emile Moreau, governatore della banca di
Francia, che l'8 febbraio del 1928 aveva scritto
nel suo diario: "Le banche avevano ritirato
improvvisamente dal mercato diciottomila milioni
di dollari, cancellando le aperture di credito e
chiedendone la restituzione".[2] I banchieri
avevano agito in modo da bloccare l'economia, e
questo si sarebbe riversato anche sul mercato
borsistico. Sarebbe inevitabilmente scoppiata
una grave crisi, che si ebbe il 29 ottobre del
1929.
La quantità di
denaro da mettere in circolazione viene decisa
dalle banche. Le banche possono alzare o
abbassare il tasso di sconto, e così favorire o
impedire i prestiti. I banchieri sono guidati da
logiche di potere e di profitto. Il crollo di
Wall Street doveva servire anche a mettere in
crisi alcuni paesi europei, come la Germania ,
in modo tale da portare la popolazione alla
disperazione, e aumentare le probabilità di un
governo dittatoriale.[3]
Lo scorso 27 febbraio, il crollo della borsa di
Shanghai, che ha fatto perdere al mercato cinese
107 miliardi di dollari, e ha causato in Europa
la perdita di 270 miliardi e di 210 miliardi
alla Borsa statunitense, e' stato prodotto da
informazioni e da speculazioni.
Alan Greespan
aveva parlato di una grave e imminente
recessione negli Usa, e questo non poteva non
produrre reazioni. I grandi banchieri manovrano
le informazioni finanziarie e possono orientarle
come vogliono, favorendo alcuni mercati e
distruggendone altri.
L'élite finanziaria
statunitense si e' imposta attraverso le due
guerre mondiali. Nel 1944, le autorità
statunitensi organizzarono la conferenza
finanziaria internazionale di Bretton Woods (New
Hampshire, Usa), per imporre al mondo il sistema
valutario a loro favorevole. Il dollaro venne
posto al centro del sistema finanziario, e
poteva essere convertito in oro. Il prezzo del
dollaro, fissato nel 1934, era di 35 dollari
l'oncia (circa 1,1 $ al grammo), e rimase
invariato fino al 1971.
Porre il dollaro al centro del sistema
finanziario voleva dire poter condizionare e
controllare l'economia di tutti i paesi del
mondo.
Molti di essi, alla fine della guerra,
non avevano dollari nelle casse, e dovettero
vendere parte del proprio oro al Tesoro
americano, per avere i dollari per comprare
generi alimentari, materie prime o macchine
industriali.
Nel 1948, la Francia negoziò la convertibilità
della propria valuta in oro, e nel giro di
alcuni anni anche gli altri paesi europei e il
Giappone fecero altrettanto.
Tutti i paesi furono costretti a versare al Fmi
1/4 della quota di partecipazione in oro, o il
10% delle proprie riserve d'oro in dollari.
Il
Fmi si appropriò in
breve tempo di una quantità enorme di oro.
Le autorità americane riuscirono ad impadronirsi
del 70% di tutte le riserve mondiali di oro. Ma
con lo sviluppo economico del Giappone e
dell'Europa, le riserve diminuirono. Nel 1960
erano scese al 44% e nel 1971 si erano ridotte
al 21%.
Per questo motivo, le banche americane decisero
di sganciare il dollaro dall'oro.
Nell'agosto del 1971, l'amministrazione Nixon,
unilateralmente, decise di abolire la
convertibilità del dollaro in oro. Il prezzo del
petrolio salì. Ciò
provocò una crisi del sistema monetario
internazionale e l'inflazione colpì
soprattutto i paesi più poveri.
Nel 1979, nacque il
sistema monetario europeo, che imponeva ai paesi
membri di versare il 20% delle riserve in oro e
il 20% delle riserve in dollari in cambio di Ecu,
che poi diventeranno Euro. Di tutto questo
beneficiava un sistema finanziario centrale, che
era gestito da privati.
Firmando il trattato di Maastricht., anche
l'Italia si e' sottomessa a questo sistema, che
oggi costa gran parte del nostro Pil, e
impedisce al nostro paese un reale progresso
economico.
Nel 1992, il governo Amato, per privatizzare la
Banca d'Italia si rivolse alle tre grandi banche
americane: la Merril Lynch , la Goldman Sachs e
la Salomon Brothers.
Il nostro paese venne messo nelle mani dei
centri del potere finanziario, con tutto quello
che ne sarebbe derivato.
Il nuovo sistema finanziario americano rendeva
difficile per i paesi il controllo dei cambi,
che diventarono fluttuanti e rendevano possibili
speculazioni di ogni genere.
I banchieri americani avrebbero acquisito un
potere mai avuto prima, producendo a volontà
banconote senza alcun valore, che nel circuito
finanziario avrebbero conservato il valore avuto
in precedenza. Ciò ha creato una finanza
selvaggia, sganciata da qualsiasi parametro
reale, all'interno della quale tutto poteva
diventare possibile e lecito.
La Federal Reserve non notifica più l'ammontare
delle banconote stampate e messe in
circolazione.
Le famiglie americane si sono
indebitate sempre di più, anche a causa della
diminuzione dei salari, e molte di esse
rischiano di non riuscire a pagare e di perdere
casa e automobile, che saranno rilevate dalle
banche.
I banchieri
americani sono disposti a fare nuove guerre per
impedire il crollo definitivo di un'economia
basata sul debito.
Essi hanno trasformato l'economia in un sistema
assurdo e irreale, in cui le speculazioni
permettono l'accumulazione di denaro, che non
corrisponde a nessuna ricchezza reale e non e'
stato prodotto dal lavoro.
L'élite dominante ha cancellato il valore del
lavoro e ha distrutto ogni riferimento economico
e finanziario reale, per poter esercitare senza
limiti un potere basato sull'arbitrio e sul
crimine. Il sistema finanziario oggi ha
accentrato il potere come mai prima,
distruggendo il potere dei governi nazionali, e
acquisendo potenzialità distruttive enormi.
Le banche hanno interesse a indebitare gli Stati
e i singoli cittadini, per poter incassare il
guadagno sul denaro prestato, e per avere il
potere di condizionare le scelte politiche ed
economiche.
Per realizzare questi obiettivi, l'élite
finanziaria ha messo in pratica una serie di
strategie per indurre a privatizzare i beni
pubblici.
Ad esempio, utilizza le Borse per
attuare speculazioni attraverso le quali
controllare le aziende pubbliche, per farle
crollare e rilevarle. La logica e' sempre la
stessa: prima indebolisci, rendi una società
assai mal ridotta, fai in modo da indebitarla,
infine la rilevi, e nel giro di alcuni anni puoi
trarre profitti. E se i profitti non dovessero
arrivare, puoi sempre chiedere denaro pubblico.
By Emanuela Randazza -
Tratto da: informazione.it
Continua su:
http://www.finanzaonline.com/forum/showthread.php?t=760970&page=33
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Le TRUFFE delle Banche d'Affari agli Stati
- Aprile 2012
esempio:
Prima notizia: lo Stato italiano ha
dovuto pagare 2,6 miliardi di euro alla
banca d´affari americana
Morgan Stanley per coprire la
perdita su
un derivato di cui non si conosceva l´esistenza.
Seconda notizia: lo abbiamo appreso avant´ieri
da un´agenzia americana,
Bloomberg, che lo ha scoperto dai bilanci
della banca.
Terza: il Sole-24Ore non se n´è accorto
(per amor di buoni rapporti con il Governo in
questo momento ?).
Quarta: Repubblica e Corriere hanno
ripreso l´articolo di Bloomberg, ma il Corriere
è riuscito a infarcire di errori e inesattezze
un titolo già criptico: "XX Settembre: meno
oneroso chiudere i contratti che rinnovarli. Il
Tesoro esce dei derivati anni ´90".
Voglia di minimizzare ?
Secondo Bloomberg, chiudere i
contratti non è stata una decisione del Tesoro,
ma di Morgan Stanley, in virtù di una clausola (Termination
clause) che tipicamente dà diritto a chiudere
una posizione se la perdita della controparte,
in questo caso l´Italia, eccede le garanzie e i
margini stabiliti. Significa anche che, senza
questa clausola, la perdita dello Stato sarebbe
rimasta occulta.
Una
perdita poi, è una perdita. Se compro un titolo
a 10 euro, e poi crolla a 6, venderlo non è
"meno oneroso" di tenerlo, "rinnovandolo": ho
sempre perso 4 euro. Né importa se ho acquistato
il titolo nel 2010 o "negli anni ´90": continuo
ad aver perso 4 euro. Dare l´impressione che
questo derivato sia un retaggio del passato è
ingannevole: il Tesoro ha consapevolmente deciso
di tenerlo in portafoglio fino a ieri.
Ventiquattro miliardi persi nei derivati,
di chi è la colpa ?
I 31 miliardi di dollari, circa 24 miliardi di
euro al cambio attuale, che l’Italia ha perso
dal 1994 ad oggi per errate manovre sui prodotti
derivati (a tutto vantaggio di un ristretto
manipolo di banche estere tra cui primeggia
Morgan Stanley) non sono una cifra di poco
conto. 24 miliardi di euro equivalgono a più di
una delle tante manovre di aggiustamento dei
conti pubblici che i governi di Silvio
Berlusconi e di Mario Monti hanno propinato al
paese nel tentativo di salvarlo da una
situazione per molti versi simile a quella di
altri paesi europei.
Con 24 miliardi di euro si potrebbero ridurre
tasse e accise sulla benzina, si potrebbero
aumentare gli ammortizzatori sociali, si
potrebbero assumere i 10.000 insegnanti precari
che stanno sospesi, tanto per restare ai fatti
più eclatanti.
In questa vicenda sorprende il fatto che poca
attenzione sia stata dedicata dai media e
dalle forze politiche e sociali a chi dovrebbe
assumersi la responsabilità del danno la cui
entità riportata da Bloomberg, 24 miliardi di
euro, non è stata sino ad oggi smentita.
Chi nel lontano 1994 ha preso la
decisione di affidarsi ai prodotti derivati, con
le più lodevoli intenzioni, speriamo, portandoci
ai risultati di cui sopra ? Chi in questi
18 anni non ha fatto nulla per uscire da un
contratto che si rivelava sempre più un salasso
per le finanze nazionali ?
Comunque la SOLUZIONE a TUTTI i PROBLEMI del MONDO e' GIA' QUI - vedi: Padroni del mondo, e' finita per voi !
vedi ora:
PDF su depositario, depositi di
IO SONO
Sovranita’ monetaria e Signoraggio bancario
- "DEBITO
PUBBLICO"
La competenza europea non è più Costituzionale. Possiamo rientrare, persino "legalmente".
Ciò non toglie che le regole sono state costruite raggirando i popoli, e che quindi in ogni caso i popoli hanno la sovranità necessaria per ribaltare una qualsiasi legge elitaria.
SOLUZIONE:
Dovremmo per risolvere il problema della
Sovranita' monetaria, innanzi tutto nazionalizzare le Banche
Centrali (FED + BCE, ecc.), togliendole dalle mani dei privati, cosi come la Banca Italia (NON d'Italia, perche' anch'essa in mano ai privati), poi stampare carta moneta, come
Stati uniti d'Europa (UE), pari al debito
"pubblico" delle varie nazioni UE che gli uomini
di governo dei vari stati hanno contratto (e'
tutto fatto di carta straccia, che i banchieri,del mondo piazzando i loro uomini negli stati o comprandoseli...hanno fatto si che gli stati si indebitassero con loro....e quindi ci potessero tenere per le palle....ricattandoci
con il debito stesso), ed inviare la carta
moneta stampata (la parte che li compete) al Fondo monetario internazionale (il FMI e' di proprieta' dei banchieri...e' una loro creatura)contemporaneamente,
riscatta-ricompra i titoli statali emessi, che
hanno acquistato i privati, gli altri stati e le
banche) in modo da eliminare il debito, e cosi' ci riapproprieremmo degli interessi che ogni anno paghiamo (in Italia c.a. 100 miliardi di euros l'anno) e li
potremmo investire nell'industria, nel turismo,
nei servizi...e cio' per i vari stati
indebitati...
CMQ ma sara' una gara dura, perche' gli USURAI del mondo hanno i loro uomini piazzati ovunque nel mondo e nei posti chiave....che faranno di tutto per impedirci di arrivare a farlo...!
Ma noi ce la possiamo fare !
Altra proposta per la soluzione-annullamento del
cosiddetto falso
Debito Pubblico:
in circa 30 anni l'Italia ha pagato interessi
annui per il debito pubblico per un totale di
circa € 3.400.000.000.000 (3 mila quattrocento
miliardi), mentre il debito pubblico ammonta al
2014 a c.a. € 2.200.000.000.000 (duemila
duecento miliardi)
per cui sottraendo dal totale, la somma gia'
pagata, vi e' una plus valenza di c.a.
1.200.000.000.000, che le banche dovrebbero
ridarci.....ma anche se non ce li ridanno, noi
possiamo cessare di pagarle immediatamente
investendo la stessa cifra annuale di falsi
interessi, nella nostra economia....
vedi:
http://www.iconicon.it/blog/2013/02/people-public-trust-spiegazione-prima-parte/
Continua in:
Denaro mondiale +
Denaro Illegale +
Usurai = Banchieri +
Sovranita' monetaria +
Sistema monetario +
Raggiro del debito "pubblico"
+
Schiavi delle banche
IMPORTANTE
La Banca d’Inghilterra conferma attraverso il
documento (dettagliatissimo in lingua originale)
raggiungibile al link sottostante, la creazione
di denaro dal NULLA attraverso la riserva
frazionaria e il signoraggio bancario in mano a
banche private e autorizzate dalle banche
centrali anch’esse di proprietà delle suddette
banche in percentuale più o meno variabile:"
http://www.bankofengland.co.uk/publications/Documents/quarterlybulletin/2014/qb14q102.pdf
In più, quest'altro link come ulteriore, robusta
conferma:
http://www.theguardian.com/commentisfree/2014/mar/18/truth-money-iou-bank-of-england-austerity
EURO FALSO: TUTTI I DEBITI CONTRATTI CON LE BANCHE SONO ANNULLABILI !
Nel contrato non è scritto chi è il proprietario della moneta….quindi: chi è il creditore ? chi il debitore ?...e per cui TUTTI i debiti sono nulli “tutti i debiti contratti con le banche sono infatti annullabili”.
“Il sillogismo è semplice: siccome le banche evitano di iscrivere in contabilità, a patrimonio netto, la quota annuale di denaro virtuale che creano dal nulla, è evidente che lo considerano esse stesse “denaro falso“.
I debiti contratti con denaro falso ovviamente non sono giuridicamente validi.”
Ecco quindi che, se non tutti in generale, almeno quei debiti che implicano come creditore o controparte una banca, devono essere considerati nulli dalla nascita !
In sostanza, parafrasando, se il denaro non risulta “battezzato” contabilmente alla nascita certificandone l’origine, non può godere dei diritti civili.
Tratto dal testo dell’economista Nino Galloni, IL FUTURO DELLA BANCA, da dove si impara che la contabilità bancaria attuale è completamente falsa.
INOLTRE
Interrogazione con richiesta di risposta scritta E-000302/2012 alla Commissione Articolo 117 del regolamento
Marco Scurria (PPE)
Oggetto: Natura giuridica della proprietà dell’euro
In risposta ad un’interrogazione scritta sul medesimo tema presentata dall’on. Borghezio fornita il 16 giugno 2011, la Commissione informa il collega che “al momento dell’emissione, le banconote in euro appartengono all’Eurosistema e che, una volta emesse, sia le banconote che le monete in euro appartengono al titolare del conto su cui sono addebitate in conseguenza”.
Può la Commissione chiarire quale sia la base giuridica su cui si basa questa affermazione ?
Olli Rehn non fa altro che ribadire che dopo l’emissione, ossia dopo la creazione fisica delle banconote o più verosimilmente dell’apparizione in video delle cifre sui terminali dell’Eurosistema (totalmente a costo zero, se si esclude l’energia elettrica che mantiene accesi i computers…) la proprietà dei valori nominali appartiene al nuovo proprietario, e se uno e' proprietario non puo' essere contemporaneamente debitore, dato che il denaro precedentemente all'emissione nei fatti apparteneva al NULLA.....e non alla banca ! e quindi e' al NULLA che semmai va reso....
Guardate cosa
afferma il Consiglio Direttivo della Banca
Centrale Europea – BCE - (Tratto dal sito
ufficiale www.ecb.int)
nel loro documento: “Decisione della Banca
Centrale Europea del 6 dicembre 2001 relativo
all’emissione delle banconote in euro”, al comma
3: “L’emissione delle banconote in euro non
necessita di essere soggetta a
limiti quantitativi o di altro tipo, visto che
la immissione in circolazione di banconote è un
processo indotto dalla domanda.”
Tratto da:
http://www.ecb.europa.eu/home/html/index.en.html
Commento NdR: L'Eurosistema
e' nei fatti di proprieta' di PRIVATI cosi come
le varie Banche Centrali Nazionali dei paesi
aderenti alla UE, quindi tutto il sistema
bancario europeo e' in mano ai privati cosi pure
come l'emissione della moneta (denaro)
Ricordiamo a tutti che le Banche facendo sorgere
dal "nulla" (che non esiste, per proprieta'
intrinseca) il denaro, esse lo "prendono" dal
TUTTO presente ed esistente nell'INFINITO,
e ce lo accreditano nel nostro conto corrente di
cui siamo proprietari e non debitori;, se noi
chiediamo ad esse di darci un credito, quindi
trattasi di DONAZIONE dell'Infinito a tutti noi,
che le Banche ci RUBANO e ci chiedono pure gli
interessi, I banchieri e le banche, sono dei
veri e propri
CRIMINALI, protetti dalle leggi
inique degli "stati" (a loro volta aziende
private) loro servi, perche' i Banchieri
immettono, sponsorizzano o pagano, i "loro"
uomini politici e non, nei posti chiave degli
stati, per ottenere cio' che vogliono... da
questi ultimi, alla faccia del popolo che rimane
in TOTALE
schiavitu'
!
>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>
Se avete chiesto ad una banca od a una
finanziaria, un "prestito" essa vi girera' un
DEBITO e non vi prestera' proprio NULLA, perche
le cifre inserite nel vs conto corrente sono
inventate dal NULLA !
Quindi a loro NON deve essere reso nessun
capitale, semmai solo il costo del servizio,
cioe' una piccolissima percentuale sul totale
della cifra scritta ed addebitata nel vs conto
corrente !
Inoltre esse si fanno pagare degli interessi sul
capitale NON di loro proprieta' e con
interessi alle volte da usura, oltre
all'anatocismo applicato nei loro conteggio
degli interessi applicati.....
Quindi potreste-potete denunciarle penalmente
per avervi truffato ! .....per fare cio' dovete
richiedere alla banca questi documenti seguendo
cio' che scritto qui sotto nella bozza da
personalizzare:
Questa la
Notifica
inviata dal sottoscritto per la richiesta di
documenti riguardanti i presunti "prestiti"
delle banche; potete copiare il documento e
personalizzarlo per Voi.
N.A.C. Banca (Notifica di Accettazione
Condizionata del presunto credito/debito)
Spett.
Banca …………………………………………, v. …………………………. Cod
post,……….Citta’…………..– (nel testo e’ denominata
“Banca”), all’attenzione dell’amministratore
delegato sig. ………………………… e di tutti i soggetti
facenti parte del Consiglio di amministrazione.
Registro delle Imprese di …………………. - Codice ABI
………………… - Codice Fiscale e Partita IVA
……………………..
In funzione del Codice Etico Comportamentale
delle Banche: Rispettare gli impegni presi,
agire secondo etica, con onestà, lealtà,
correttezza, trasparenza, riservatezza, tutela
dei clienti e della reputazione aziendale, saper
esprimere “capacità di rispondere” con la
consapevolezza di dovere rendere conto di atti,
avvenimenti e situazioni di cui ognuno è parte
sono i principali descrittori di questo Valore.
….. mantenere un comportamento responsabile e
non contraddittorio verso il Gruppo, i clienti
e, più in generale, i diversi portatori
d’interesse; operare con un rapporto lineare tra
l’essere, il dire e l’agire pratico che richiede
impegno quotidiano, disponibilità e rigore;
agire in modo conforme alle norme, secondo
razionalità e logica, continuità di
comportamenti saper riconoscere eventuali errori
ed essere pronti a ripararli. …..l’osservanza
dei valori esplicitati in questa “Carta”.
Vi scriviamo per ottenere in assoluta
Trasparenza e Legalita’ oltre che in totale
ONORE, quanto segue:
NOTIFICA di Accertamento CAUTELATIVO -
Protocollo N. ……… Oggetto: Presunto
debito/credito
PREMESSO che: Il vs ente/banca il …………………………
avrebbe accordato € …………….. (per esteso………….),
con ipoteca su immobile a garanzia, intestato a
Sig. …………………..v……………….citta’….., alla
FINZIONE GIURIDICA: (NOME E COGNOME) (cod.
fiscale …………………………), da me (Nome e Cognome)
amministrata, quale UNICO ed INDIVISIBILE
BENEFICIARIO, importo completamente reso a suo
tempo ed in realta’, (oppure non reso)
unicamente dal sottoscritto (Nome e Cognome)
alla vostra banca, per conto della
FINZIONE GIURIDICA da me amministrata.
Quindi i sottoscrittori di questa Notifica
richiedono alla Banca di fornire le copie del
contratto e dei documenti, estratti conto,
comprovanti gli eventuali ed avvenuti pagamenti
da parte dei sottoscrittori, e relativo computo
degli interessi applicati, oltre alle richieste
formali di documentazione storica, in data
certa, sul contratto in questione, ma anche che
i documenti e contratto siano stati firmati in
umido dall’amministratore delegato in quella
data, e/o da soggetto riconoscibile per nome e
cognome (con relativa delega alla firma dei
prestiti) e non solo timbrata da un’entità priva
di propria vita, ma solo da FINZIONE GIURIDICA
corporativa. Inoltre si richiede oltre a quanto
gia’ richiesto qui sopra, questa precisa
Documentazione:
1 - Il contratto tra Voi e il detentore
originale del presunto debito/credito, ed i
documenti effettivi per il recupero di esso.
2 - Tutta la documentazione che attesta
l'ammontare del presunto debito/credito degli
Enti richiedenti, e di tutti gli eventuali
curatori, responsabili di queste richieste.
3 - La prova documentale di quanto ammontano i
vostri tassi di interessi applicati sul
contratto richiesto, con Tutta la documentazione
che indica come vengono calcolati gli interessi
applicati, le spese, i costi totali e i vari
compensi/agi di chi fa tali richieste.
4 - La prova documentata e confermata che il
presunto debito sarebbe stato richiesto dalla
persona fisica (Nome e Cognome) alla quale
avreste concesso quel credito e non dalla
FINZIONE GIURIDICA nominata: (NOME E COGNOME).
5 - la prova documentale e certificata che alla
data della firma di quel presunto debito/credito
concesso vi era la mia firma autografa (Nome e
Cognome), assieme a quella dell’amministratore
delegato della vostra azienda (banca) e la prova
documentata che voi sareste i detentori del
debito/credito iniziale inalterato (non una
copia).
6 - Le fatture ed i documenti contabili
registrati nel vostro bilancio che dimostrino
l'autenticità del presunto debito/credito ed a
chi è dovuto originariamente il denaro
accreditato, ovvero chi lo avrebbe emesso (cioe’
che e’ il proprietario del denaro, per capire
chi e’ il creditore e chi il debitore), si
richiede quindi il documento all’atto della
firma del contratto del presunto debito/credito,
dell’avvenuto bonifico in data del contratto o
nei giorni successivi (max 15gg), fra il conto
corrente della vostra banca e quelli del sig.
(Nome e Cognome) e/o quello del suo amministrato
(NOME E COGNOME) (e' rigettata la semplice
dichiarazione). Il sillogismo è semplice:
siccome le banche evitano di iscrivere in
contabilità, a patrimonio netto, la quota
annuale di denaro virtuale che creano dal NULLA,
è evidente che lo considerano esse stesse
“denaro falso“. I debiti contratti con denaro
falso ovviamente non sono giuridicamente
validi.” 7 - Tutti i documenti contabili che
dimostrano l'effettiva perdita di valore da
parte di ciascun ente impositore citato.
8 - La prova documentata della certezza del
danno avvenuto, dato che prima della firma, tale
presunto debito/credito era inesistente
9 - La prova documentata che sia esistita una
circolazione di denaro in carta moneta
legittima, ossia dotato di contro valore, e
sostenuta da qualcosa di valore reale con cui
emettere questo denaro elettronico, cioe’ la
copertura TOTALE dei vostri crediti emessi come
banca ai terzi (la sommatoria dei clienti della
vostra banca).
10 - Il nome e cognome ed indirizzo di chi fa'
tali richieste a nome della banca, la prova
della sua esistenza, qualifica ed abilitazione
ad essa; è rigettato il suo rappresentate,
delegato e/o incaricato, etc.
11 - La prova documentata di un presunto
contratto regolamentare firmato tra la FINZIONE
GIURIDICA (NOME E COGNOME) e/o persona da Chi
fa' tali richiesti, nello specifico caso la
vostra Banca, che rispetti i punti fondamentali
di un contratto valido, come da U.C.C. o Uniform
Commercial Code: vedi:
http://uniformcommercialcode.uslegal.com/articles-of-the-u…/
Lo U.C.C. o regolamento planetario del Commercio
è la LEGGE SUPERIORE alla quale ogni singolo
Istituto Bancario, finanziario, per non parlare
dei Governi stessi, registrati da decenni alla
SEC, Security Exchange Commission di Washington,
come entità private con scopo di profitto, sotto
il nome inglese di “CORPORATION” SONO OBBLIGATI
a SOTTOPORSI, PENA la LORO ESCLUSIONE,
ALTRIMENTI ATTUATA CON lo STRUMENTO del
PIGNORAMENTO, o “FORECLOSURE”.
Detto codice prevede degli ARTICOLI ben
conosciuti agli esperti di diritto commerciale
nazionale e/o internazionale.
Questi vari articoli contengono elementi di
ETICA del COMMERCIO che per farla breve,
prevedono che ogni contratto abbia qualità di
trasparenza IRRINUNCIABILI, debba essere
possibile VERIFICARNE la LICEITA’ in OGNI
ISTANTE, che non si sfrutti UNA o l’ALTRA PARTE
CONTRATTUALE CON il RAGGIRO o TRUFFA, e che ogni
contratto sia basato sul RAPPORTO TRA PERSONE e
NON TRA ENTE e PERSONA FISICA. Se si firma un
contratto, esso non puo’ avere un timbro e uno
scarabocchio dalla controparte: deve trattarsi
SEMPRE di una PERSONA FISICA con NOME e COGNOME
e CON SPECIFICO INQUADRAMENTO all’INTERNO
dell’ORGANICO che lo AUTORIZZI a FIRMARE per
ESTESO ed in UMIDO, in NOME e PER CONTO dell’ENTITA’
GIURIDICA CHE in quel MOMENTO RAPPRESENTA.
I
Contratti vanno Firmati con penna ed inchiostro
(in umido), come da: UCC 3-401
01) Massima trasparenza da entrambe le parti.
Nessuna delle due parti può poi pretendere “si
dovrebbe avere conosciuto” se non è stato
espressamente dichiarato al momento della
stipula del contratto da sottoscrivere.
02) Il Corrispettivo offerto da entrambe le
parti, essendo questo il tema dello scambio.
Deve essere una somma di denaro contante, od un
oggetto di valore identico. Entrambe le parti
concordano sul fatto che la loro considerazione
vale il Corrispettivo dell'altra parte.
03) TERMINI e CONDIZIONI LEGITTIME per il
contratto, per cui entrambe le parti sono
d'accordo.
04) Firme "Umide "di entrambe le parti. Questo
significa firma autografa, come fatte da due
esseri umani (e non rappresentanti di essi).
12 - La prova documentata dell'esistenza di una
legge e/o contratto che, in quanto Essere Umano,
diversamente da FINZIONE GIURIDICA, cittadino,
contribuente, ecc., mi/ci obbliga a pagarVi tale
presunto debito/credito. Allo stato attuale, e'
impossibile verificare l'esistenza di tale
presunto debito/credito, data la mancanza della
suddetta documentazione.
13 - Sono ritenuti e considerati validi SOLO i
DOCUMENTI ORIGINALI datati, che rispondano
precisamente in ed a, tutti i punti (15) con le
firme in umido in calce ed il nome della persona
firmataria per esteso, con relativa mansione
documentata, nella e per la vostra azienda.
Tutta la documentazione che ci inviate deve
essere trasparente e di facile comprensione.
Siete tenuti ad utilizzare solo parole prese dal
vocabolario di uso comune ed e' rigettata tutta
la documentazione che usa parole ambigue.
L'invio di documentazione parziale da parte
vostra e' NULLA ed INVALIDA, qualsiasi accordo
intercorso precedente cioe’ il presunto
contratto di debito /credito. Qualora fallite
nel dimostrare le suddette condizioni, tale
presunto debito e' NULLO, e quindi e’ possibile
da parte nostra, richiedere il risarcimento e
l’indennizzo per i danni avuti.
Per adempiere a tali legali e legittime
richieste, avete 30 (TRENTA) giorni dalla
notifica della presente. Ecceduti tali termini,
per la legge del tacito consenso/assenso,
accettate anche che tale presunto debito e'
NULLO, INESIGIBILE, ed ESTINTO per sempre. Legge
241/1990, ex art.20 comma 1
01) Se NON mi fornite la suddetta documentazione
richiesta oltre limiti e termini sopra indicati,
e continuate ad inviarmi ulteriore richieste e
solleciti di pagamenti e/o ponete sotto
sequestro le mie proprietà e beni e/o mi
procurate una qualsiasi perdita, sono nella
posizione di agire per vie legali e legittime.
02) Inoltre, dato che vi e' negato il passaggio
ed utilizzo dei miei dati personali e sensibili,
vi diffido e nego il consenso, come da
disposizioni di legge sulla Privacy (L. 675/96 e
D.Lgs. 196/03), a mantenere copia o utilizzarli.
Pertanto, dovete provvedere alla loro
cancellazione dalle vostre banche dati sia
digitali che cartacee. Vi autorizzo a rispondere
solo via R/R a questa presente.
14 - Se avete qualche rimostranza da opporre,
potete farle entro e non oltre 30 gg, per
adempiere a queste legali e legittime richieste,
da me presentate Vi riconfermo quindi che avete
TRENTA giorni dalla notifica della presente, per
rispondere, trascorsi i quali sara nostra
premura citarvi in tribunale per cautelare i
nostri interessi.
Vi consento di contattarmi, e fare le vostre
richieste solo tramite Raccomandata con ricevuta
di ritorno. Qualsiasi altro metodo di contatto
e' negato e rigettato, e se perpetrato e' una
palese violazione della legge sulla Privacy (L.
675/96 e D.Lgs. 196/03), con tutte le
conseguenze del caso. Se la pratica della
richiesta di “rientro dal presunto
debito/credito” e’ stata ceduta o rivenduta a
terzi, quest'azione Vi vede comunque
responsabili, e per tanto ci risarcirete per
tutti i danni, morali, personali e patrimoniali
che subiamo e dei quali siete responsabili fin
dalla data del “contratto”. Qualsiasi
segnalazione del presunto debito/credito a
chiunque, comprese le Centrali Rischi Creditizi
comporta la violazione della legge sulla
privacy, compreso il trattamento, mantenimento
ed utilizzo dei dati sensibili e ne rispondete
direttamente sia legalmente che commercialmente.
15 – Qualora NON ottemperaste alle RICHIESTE di
QUESTA NOTIFICA, questo presunto contratto di
debito/credito e’ nei fatti NULLO ed
INESIGIBILE, e sara’ mia/nostra facolta’ e
premura ADIRE a VIE LEGALI nei vostri confronti,
per ottenere il RISARCIMENTO TOTALE ai
sottoscrittori della presente NOTIFICA, degli
importi da me gia’ versati alla vostra banca,
con i relativi interessi maturati, e/o quelli
versati dalla mia
FINZIONE GIURIDICA: (NOME E COGNOME), oltre
ai DANNI psico-biologici che questa vicenda ha
procurato in quegli anni, anche al sottoscritto
(Nome e Cognome).
Inoltre e Solo per questa volta, evitiamo di
chiedere il pagamento alla vostra Banca della
fattura per la stesura di questa lettera. Per
le possibili successive risposte, siete tenuti a
corrisponderci un giusto compenso, dato che vi
stiamo dedicando tempo e talenti, distratti
dagli Affetti ed affari. Tale compenso, da
corrispondere ad ognuno delle parti firmatarie,
e' di 3.000,oo (tremila) Euro o equivalente
valore da noi scelto, per ogni giorno di lavoro,
che eventualmente vi dedicheremo, per rispondere
alle vs lettere.
Chi risponde a questa notifica-diffida - il
firmatario-colui che firma - lo fa' sotto la sua
personale e piena responsabilità civile, penale
e commerciale di spergiuro e frode. Quindi e’
direttamente responsabile congiuntamente e
disgiuntamente con l'istituto e/o ente ed altro
per il quale lavora.
Si prega di inoltrare tutta la corrispondenza al
temporaneo domicilio: (Nome e Cognome), v.
…………., Citta’………….. - per la
FINZIONE GIURIDICA = (NOME E COGNOME),
sempre all’indirizzo indicato (oppure in altro
domicilio). Attendiamo la vostra sollecita
risposta nei TERMINI indicati.
In Pace, Armonia ed Onore - Tutti i diritti
riservati il: ………………………. Firma (Nome e Cognome)
FINZIONE GIURIDICA nominata:
(NOME E COGNOME)
Tratto da:
sovranita_individuale4.html
Nuovo dollaro americano - Trump e il nuovo
Dollaro sostenuto dall’Oro
- 2017
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