II termine Spagiria deriva dal greco “Spao”
e “Agheuro” che significa letteralmente separare e
ricongiungere.
Siamo in grado di affermare che la Spagiria come l’Alchimia,
ha avuto i suoi natali nell’antico Egitto. Questa è poi
approdata nella Magna Grecia, intorno al 500 a.C., dando luogo
alla Scola Italica, preesistente a Pitagora medesimo.
Il processo di ottenimento dei rimedi spagirici (tratti dalle
piante) è basato
sull'opera del medico svizzero l'Alchimista Paracelso
(1493-1541), ritenuto l’iniziatore della Spagiria, il quale
tentò di restituire ai vecchi sistemi di cura occidentali le
tradizioni fitoterapiche ed ideologiche dell’antico Egitto
Oggi, comunque, con l’ampliamento delle conoscenze sulle fonti
tradizionali, può essere considerata come un ponte fra l’omeopatia
classica e la fitoterapia
moderna e si distingue da queste per alcune peculiarità ben
distinte.
La produzione della tintura spagirica (così si chiama il
prodotto ottenuto) è basata su tre tappe essenziali:
- la fermentazione,
- la distillazione,
- l'incenerimento.
In questo modo possono venir estratti gli oli essenziali
(sostanze aromatiche), le sostanze minerali e gli oligoelementi
propri alle piante. Il vantaggio di queste essenze spagiriche
risiede dunque nel fatto che contengono non solo delle sostanze
organiche, ma anche delle materie inorganiche (sali minerali,
oligoelementi).
Solitamente le tinture contengono poco alcool (10%-20%) e se il
dosaggio prescritto è rispettato, non sono tossiche; sono
inoffensive e senza effetti secondari conosciuti. Tramite le
differenti tappe di produzione, viene utilizzata tutta la forza
della pianta.
L’INCENERIMENTO
La tappa seguente è l'incenerimento del residuo di
distillazione. Lo scopo dell'incenerimento (calcinazione,
secondo il termine alchemico) è di estrarre dalla massa vegetale
i sali minerali e gli oligoelementi propri alle piante. Questi
sono poi rimessi in soluzione nel distillato, e l’eccesso viene
filtrato. Notiamo che questo processo di combustione elimina
ogni traccia di sostanze organiche potenzialmente tossiche
(alcaloidi).
COME UTILIZZARE una TINTURA SPAGIRICA
Le tinture spagiriche si utilizzano non solo sotto forma liquida
di essenze, individuali o in miscela, ma anche sotto forma di
unguenti (oleoliti). Vanno assunte sotto forma di gocce con poca
acqua, alla mattina a digiuno. Le gocce possono variare da 2 a 5
a seconda del trattamento. Nel caso acuto se ne utilizzano anche
7.
Per quanto riguarda gli oleoliti, il procedimento risulta essere
più semplice da attuare rispetto alle tinture.
Dapprima si lascia asciugare la pianta al sole, fino a quando
tutta l’acqua è evaporata.
Come secondo procedimento si invasa la pianta assieme all’olio
di ricino (acquistabile in una qualsiasi farmacia) e la si
lascia in infusione per circa 40 giorni.
Alla fine si filtra il composto e si passa alla calcinazione,
ovvero incenerimento, della pianta possibilmente in un forno a
combustione naturale: il prodotto che si ottiene assume un
colore biancastro e si riduce in polvere. Tale polvere va
rimescolata assieme all’olio filtrato. L’oleolito è così pronto.
Confronto fra Spargiria ed
Omeopatia
Assumendo un rimedio spagirico subisco l'azione di un campo
elettromagnetico di frequenze, così come quando assumo un
rimedio omeopatico. (Ne sono prova le apparecchiature di
biorisonanza.) Infatti non è mai la quantità che definisce
l'azione di un rimedio spagirico.
Si usano dosaggi abbastanza limitati. Il rimedio è completo in
tutte le sue parti, ma è carico di tutti i suoi "significati";
essi sono presenti nel suo sapore, nel suo colore, nel suo
odore, in tutte le sue manifestazioni sensibili e
soprasensibili.
Il rimedio omeopatico rinuncia completamente, al piano fisico e
quindi va a portare un'informazione nell'inconscio della
persona.
La persona non ha nessun mezzo sensibile per risalire a quale è
l'agente curante.
Che sia Licopodium che sia Lachesis non lo si può sapere che
dall'etichetta. Il corpo di sensazione non lo sa. Perché l'unica
cosa che può percepire attraverso i sensi è il glucosio o il
liquido. E' quello che non cura, perché pensiamo che sia invece
la frequenza, l'informazione omeopatica a curare e quella non si
può percepire sensibilmente.
Invece in Spagiria una informazione passa anche attraverso la
coscienza, l'odore, il sapore, il colore.
Attraverso tutte quelle qualità che investendo il campo della
sensibilità permetto alla parte conscia dell'individuo di
recepire l'informazione tal quale la parte inconscia.
In questo modo il rimedio spagirico ha un'azione che è totale e
contemporanea su tutti i piani.
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I Rimedi Spagyrici –
Tinture Madri Spagyriche ricavate da Funghi
Officinali
Coriolus (Coriolus versicolor)
La
micoterapia è
un metodo olistico di riequilibrio energetico di antiche
origini che si avvale dell’efficacia dei principi attivi
o della vitalità dei funghi officinali nel
potenziamento del sistema immunitario e nel
supportare l’organismo a perseguire un miglioramento del
proprio stato di benessere, cercando di agevolare
l’omeostasi.
I Funghi Officinali hanno
valore riequilibrante e vengono utilizzati fin dalla
preistoria per il benessere degli esseri umani e possono
essere utilizzati anche per cercare di ripristinare il
benessere animale. Sono principalmente adattogeni
dell’organismo e immunostimolanti del sistema
immunitario.
I Funghi, o “miceti”, sono
una categoria di organismi, da unicellulari a complessi;
rappresentano “il regno di mezzo”, non sono vegetali, né
minerali, né animali ma assorbono sostanze dai vari
regni della natura e rappresentano un laboratorio di
trasformazione di varie sostanze. I funghi sono
eterotrofi, assorbono come spugne le sostanze nutritive
anche dall’ambiente.
Auricularia (Auricula-Judae)
Gli Egizi ritenevano i
funghi officinali “figli degli Dei”, e, sia loro che i
Cinesi, li utilizzavano già circa 5000 anni fa. Sono
stati utilizzati fin dall’antichità dalle più note
culture antiche, tra cui gli Atzechi, i Maya, i Greci.
I funghi o
miceti rappresentano una sintesi del regno minerale,
vegetale e animale e contengono molte biomolecole.
Possono decomporre le sostanze organiche presenti nel
terreno e, quindi, sono un importante anello
dell’ecosistema, con un rilevante ruolo ecologico.
I funghi officinali, assorbono quindi diverse sostanze,
sia dai vegetali, che dal terreno e, per renderli
terapeutici ed efficaci, bisogna purificarli dalla parte
di materia coriacea e indigesta, per estrarne solamente
le sostanze efficaci per il benessere psicofisico.
Esistono diversi studi,
ricerche ed esperimenti scientifici e medici che
affermano la validità e l’efficacia dei funghi
officinali per incentivare il benessere e stimolare
l’omeostasi. Bisogna considerare però anche che alcuni
funghi officinali hanno delle controindicazioni e che
potrebbero interferire con dei farmaci che si assumono.
Bisogna sempre valutare bene ogni singolo caso su base
individuale ed è meglio chiedere in ogni caso anche il
parere di un medico.
Ganoderma Lucidum (Reishi)
Seguendo la metodica di estrazione Spagyrica, i funghi
officinali vengono lavorati attraverso dei processi di multiestrazione,
dopo essere stati preparati alla lavorazione,
sottoponendoli all’azione di diversi solventi, per
purificarli dalle parti impure ed estrarne le preziose
virtù. Successivamente, gli estratti vengono filtrati e
poi riuniti. I resti vengono poi calcinati “a fuoco di
natura” e, i sali che ne risultano, vengono fatti
circolare insieme agli estratti ricavati. Quindi, si
filtra nuovamente il preparato e, infine, il residuo
viene nuovamente calcinato e fatto circolare nuovamente,
per fare assorbire i sali dal preparato.
Il risultato è un rimedio liquido che sa di liquore,
facile da dosare in gocce, secondo le necessità
personali e che può essere ingerito facilmente
diluendone alcune gocce in poca acqua (un determinato
numero di gocce in due-tre dita d’acqua).
Il preparato è palatabile, l’estrazione è completa, le
sostanze sono digeribili e biodisponibili, e ha
un’elevata capacità elettromagnetica vibrazionale.
Esistono vari funghi
officinali spagyrici disponibili. Ciascuno di essi ha
particolari caratteristiche riequilibranti per uno o più
disequilibri.
I funghi officinali possono essere utilizzati anche
secondo la valenza energetica a loro attribuita già
migliaia di anni fa dalla Medicina Tradizionale Cinese e
dalla Tradizione Taoista, seguendo le particolari
relazioni funghi-meridiani cinesi.
Alcuni test eseguiti sui
rimedi estratti hanno dimostrato la vitalità del tipo di
rimedio, verificandone la qualità della
cristallizzazione, secondo procedure ormai affermate
della fisica quantistica, della teoria dei campi
morfogenetici e in base a ricerche di scienziati di fama
internazionale. La coerenza tra l’apparenza del
cristallo e la forza vitale del rimedio prodotto è una
prova della profonda relazione tra materia e impronta di
energia (“…così nella materia sembra essere contenuta
sempre la sua impronta di energia” diceva Paracelso).
Alcune Tinture Madri Spagyriche ricavate dai Funghi
officinali sono ABM, Auricularia, Chaga, Coprino,
Cordyceps, Coriolus, Fomes, Ganoderma, Hericium, Maitake,
Orecchione, Phellinus, Polyporus, Poria cocos, Shitake.
Bibliografia;
1 - Cazzavillan S. – Funghi Medicinali, dalla tradizione
alla scienza. Nuova Ipsa Editore –
Palermoù
2 - Stengler M. – The health benefit of medicinal
mushrooms – Herbalgram 54 – 2002
3 - Informazioni sulla Fitoterapia Spagyrica da ALKAEST di
Luigi Vernacchia
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Noemi Lupo - Tratto da: celestessenza.it
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