OMEOPATIA
Il propugnatore ed il creatore della moderna
Omeopatia è stato Hahnemann.
Essa
si basa su fatto ormai accertato che: la "malattia" è una disfunzione
dellenergia vitale presente in ogni essere vivente e solo per mezzo di prodotti
contenenti energie simili si può riportare il soggetto nella salute.
Dal 1993 la
Comunità Europea ha emanato una Direttiva inerente la produzione e la commercializzazione
dei "Medicinali Omeopatici", obbligando gli Stati membri ad emettere leggi per
la regolamentazione di tali medicinali; questo per far in modo che il cittadino sia libero
di scegliere il tipo di terapia medica alla quale sottoporsi ed abbia a disposizione vari
tipi di medicinali non tossici e non solo quelli allopatici od antipatici che in genere
sono anche tossici, sopra tutto perché testati su animali attraverso la
vivisezione.
Le
sostanze medicinali omeopatiche non sono prodotti chimici inerti, ma sostanze attive e
vitali e non sono importanti le dosi ma bensì le similarità energetiche che scateneranno
la reazione vitale corporea; lomeopatia cura ciò che sa produrre o produce ciò che
sa curare.
La malattia e la sofferenza come abbiamo già più
volte affermato, sono la conseguenza dei
Conflitti Spirituali
che "scendono" dal "cielo dello
Spirito" nella "terra
fisiologica" e quando trovano il "terreno" adatto,
proliferano generando il corpo del conflitto, la malattia, ovvero
lazione del male, cioè dellignoranza.
Tratto da:
http://chimclin.univr.it/omc/riassunto_clinica.html
vedi:
Omeopatia 1
+
TESTO della LEGGE per prodotti Omeopatici
(dal Codice dei farmaci)
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Omeopatia per bimbi indiani -
Giovedì, 6 dicembre 2007 -
Considerata una delle
medicine
tradizionali, sarà la base di un programma per la salute di
mamme e figli.
L'India è il secondo Paese al mondo
per numero di abitanti, un miliardo e cento milioni, con una
situazione economica in crescita costante, ma con forti
disuguaglianze e contraddizioni. Questo sviluppo ineguale si
manifesta in modo evidente nella situazione sanitaria,
soprattutto nell'area materno infantile, che rappresenta il
66.7% della popolazione indiana.
La mortalità materna è di 301 per 100.000 nati (era 398 nel
1991) mentre quella infantile è del 58 per 1000; la mortalità da
0 a 5 anni è di 76 su 1000. Non ci si deve stupire di queste
percentuali, se si considera che il 49% dei bambini di età
inferiore a 3 anni è sottopeso, che il 38,4% presenta ritardi
dello sviluppo e il 79,1% soffre di anemia.
Per far fronte ad alcuni dei più urgenti problemi sanitari del
paese il ministero della Salute ha chiesto alle medicine
tradizionali dell'India di impegnarsi nella cura di importanti
patologie in base alla affinità con le caratteristiche proprie
di ciascuna delle medicine. L'omeopatia si occuperà della salute
della madre e del bambino.
Si calcola che almeno il 70% della
popolazione indiana utilizzi le medicine tradizionali a scopo
terapeutico; nel 1995 è stato creato il Dipartimento AYUSH che
sovrintende la pratica di Ayurveda, la medicina tradizionale
indiana, Yoga e Naturopatia, medicina Unani - sviluppata
soprattutto fra i musulmani indiani - della medicina Siddha,
originaria dell'India del sud, e, infine dell'omeopatia. La
diffusione in India di quest'ultima terapia ha origini antiche
poiché fu introdotta nel 1810 dal medico olandese Honigberger,
allievo diretto di Hahnemann. I numeri dell'omeopatia indiana
sono impressionanti: i pazienti omeopatici sono circa 300
milioni e più di 150mila i medici omeopatici qualificati:
esistono 182 college UG (Undergraduate colleges) che consentono
di conseguire una laurea, mentre la specializzazione è di 3 anni
e si può conseguire in 40 i college PG (Postgraduate).
Sono 659 le unità produttive di farmaci omeopatici sparsi per il
paese ed esistono un sistema di controllo di qualità dei
prodotti e una farmacopea indiana specifica. Infine gli ospedali
con reparti di omeopatia sono 223, per 11.205 posti letto, e
5.634 gli ambulatori territoriali.
La campagna nazionale
A fronte di una situazione sanitaria in molti casi drammatica,
le autorità indiane, e in particolare il settore delle medicine
tradizionali indiane e dell'omeopatia, hanno preso atto che
nonostante la storia antica e la diffusione di queste medicine
nella popolazione e fra i sanitari, manca fra le autorità
politico-sanitarie una piena consapevolezza del potenziale
terapeutico dell'omeopatia, specialmente nel settore materno
infantile. Esistono nel paese molti medici e operatori sanitari
omeopatici, istituzioni, colleges e ospedali, che però non sono
nel complesso integrati appieno nelle politiche sanitarie
nazionali e risultano sostanzialmente sottoutilizzati.
L'obiettivo principale della campagna nazionale "L'omeopatia per
la salute della madre e del bambino" è fornire il coordinamento
per un utilizzo pieno e corretto delle risorse omeopatiche
disponibili: medici, operatori sanitari, istituzioni
assistenziali e formative, a partire dal loro coinvolgimento nei
programmi sanitari di prevenzione e cura delle malattie della
madre e del bambino.
La prima importante scadenza della campagna
è stata l'organizzazione a New Delhi (5-6 novembre 2007) da
parte del Central Council for Research in Homoeopathy (CCRH) e
del Dipartimento AYUSH (Ministero della salute e della famiglia
dell'India) di un Workshop nazionale finalizzato a presentare e
organizzare la campagna nazionale.
All'evento hanno partecipato oltre 300 delegati da tutti gli
stati indiani; sono intervenuti il ministro della Salute, Dr.
Anbumani Ramadoss, e il ministro aggiunto, Sig.ra Anabaaka
Lakshmi, che hanno chiarito come la campagna si inserisca
perfettamente nelle azioni prioritare del ministero che si
propongono di raggiungere i principali obiettivi del Millennio
delle Nazioni Unite (MDGs), ad esempio una riduzione sostanziale
della mortalità materna e infantile entro il 2015.
Nelle conclusioni il ministro della Salute ha fatto il punto
della situazione sanitaria in India, ricordando che gli
obiettivi fondamentali del ministero sono ridurre in primo luogo
la mortalità materna e in secondo luogo quella infantile.
Il
terzo obiettivo in ordine di priorità consiste nel riequilibrare
il rapporto uomo/donna alla nascita (attualmente è di 100/80),
evitando che le famiglie più povere ricorrano all'aborto se
l'ecografia prevede la nascita di una bambina. Ultimo (ma non
per importanza) il problema della malnutrizione, soprattutto
infantile.
Per conseguire questi obiettivi è necessario il
contributo di tutti, e in particolare delle medicine indiane
tradizionali. Naturalmente ogni intervento deve essere
sottoposto a verifica scientifica e l'efficacia di ogni
trattamento deve essere, il più possibile, comprovata.
La collaborazione internazionale
Il settore delle Medicine Complementari della Regione Toscana,
presente al convegno su invito del CCRH e AYUSH, ha offerto la
propria disponibilità ad appoggiare questa iniziativa, sulla
base dell'esperienza acquisita in questi anni di lavoro.
Questa disponibilità è stata molto apprezzata e nel corso di una
riunione al Dipartimento, alla quale hanno partecipato la
responsabile Anita Das e i membri della segreteria al completo,
si è avviata la discussione di alcune proposte e possibili
soluzioni ai problemi sulla realizzazione della campagna, già
emersi nel corso del dibattito.
Le proposte sono state giudicate
tutte appropriate e realizzabili e nel complesso il risultato è
stato molto apprezzato. In conclusione dell'incontro Anita Das
ha proposto infatti di avviare una collaborazione tra il
Dipartimento AYUSH e la Regione Toscana, a partire dalla
campagna in oggetto.
A breve sarà inviata una lettera in tal senso al Presidente
della Toscana, Claudio Martini, e all'Assessore al diritto alla
salute, Enrico Rossi.
Si può concludere che, ancora una volta, le medicine
complementari hanno dimostrato di essere un grande campo di
interesse e una risorsa potenziale per le autorità sanitarie che
cercano soluzioni ad ampio raggio ai problemi di sostenibilità
dei servizi sanitari.
By Elio Rossi - Tratto da: repubblica.it
vedi anche:
Lavaggio Energetico
+
Coppettazione
+
Riposizionamento asse Cranio-Atlante-Epistrofeo
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vedi anche:
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