Smettere
di fumare è facile
-
Un
farmaco
anti-fumo puo' portare al suicidio !
In questo sito troverete diversi spunti, aiuti
ed indicazioni per raggiungere il Vostro
obiettivo, a patto che siate forti nella Vostra
convinzione ed attuiate cio’ che necessita per
arrivare a smettere di fumare..
Il primo e VERO
aiuto deve venire da VOI, basandovi sulla
convinzione di quello che volete e dovete fare;
senza questa convinzione, la dipendenza sarà più
forte della volontà.
Non esiste al mondo un metodo che vi
liberi in modo indolore dalla dipendenza. Che
piaccia o no, il fumatore ha una doppia
dipendenza: dipendenza fisica (legata a delle
sostanze) e dipendenza psicologica (legata alla
ritualità).
Smettere di fumare è una delle imprese della
vita, in tutti i sensi.
vedi:
La sigaretta ed il fumo fanno male + Polmoni e vie respiratorie
+
Sigarette
vedi anche:
http://www.ministerosalute.it/regole/pdSmetti.jsp?id=77&sub=0&lang=it
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Ecco la molecola che spiega il legame fra
Bpco e fumo - 16 Mag. 2012
Aumenta il numero di fumatori al mondo e aumenta
l’incidenza della broncopneumopatica cronica
ostruttiva (Bpco), candidata a diventare la
terza causa di morte entro il 2020. Questo
perché nei fumatori si verifica una selettiva
riduzione di una sostanza antimicrobica, la
‘beta defensina 2’, che promuove le difese
immunitarie innate nelle vie aeree centrali di
calibro maggiore. Il
meccanismo molecolare è stato individuato
per la prima volta, e descritto su
PLoS One, da un gruppo di ricercatori dell’Ibim-Cnr
e dell’Ismett
di Palermo, insieme a un team di ricerca dell’Università
di Pittsburgh.
"La Bpco è una malattia infiammatoria e
ostruttiva delle vie aeree", spiega Elisabetta
Pace dell’Ibim-Cnr di Palermo, prima firma dello
studio. “La reazione infiammatoria, specie se di
notevole intensità, oltre a comportare una
distruzione tissutale, può interferire con i
normali processi riparativi causando profonde
alterazioni dell’architettura del tessuto.
Sebbene sia noto che il fumo di sigaretta è il
principale fattore di rischio, i meccanismi
molecolari coinvolti nella patogenesi di questa
patologia, invece, sono poco noti”.
Per gettare maggiore luce sui meccanismi
retrostanti la Bpco, i ricercatori hanno
studiato sia campioni chirurgici provenienti da
pazienti affetti da questa patologia, sia
appositi sistemi/modelli di malattia generati
dalla stimolazione di cellule delle vie aeree
con estratti di fumo di sigaretta. In questo
modo hanno individuato i ridotti livelli di
‘beta defensina 2’ nelle vie aree maggiori.
"Questo difetto difensivo sposterebbe il
baluardo anti-infettivo nelle vie aeree distali
di calibro inferiore", aggiunge Mark Gjomarkaj
dell’Ibim-Cnr di Palermo, coautore della
ricerca. "In questo modo si genera un elevato
carico infiammatorio in un’area del polmone
strutturalmente molto più delicata e vicina al
settore deputato agli scambi gassosi”.
Riferimenti: PLoS
One doi: 10.1371/journal.pone.0033601 -
Tratto da: galileonet.it
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Sigarette: scoperto un altro
importante motivo per non fumare -
20 Luglio 2010.
Un
team di ricercatori della
Southwest Foundation for Biomedical Research
in Texas, ha scoperto come il fumo provochi
degli effetti “profondi” sul DNA (codice
genetico) umano. Questo studio, svolto in Texas,
è il più ampio che sia mai stato effettuato
sulla relazione fumo-DNA. I danni causati dal
fumo sul codice genetico sono talmente gravi da
intaccare, addirittura, 323 geni molti dei quali
nello stesso momento. In passato sono stati
effettuati studi simili, ma mai come questo che
ha coinvolto ben 1240 persone, di cui 297
fumatori incalliti.
Che la sigaretta
faccia male è noto a tutti, dato che l’OMS
(l’Organizzazione Mondiale della Sanità) l’ha
inserita tra le sostanze che causano dipendenza,
al pari di stupefacenti e alcol. Nonostante
queste statistiche è sempre molto difficile
smettere per le persone che hanno questo
“vizio”. Forse perchè non sanno, con estrema
precisione, quali sono i danni causati dal fumo
di sigaretta ?
Durante la combustione della sigaretta si
liberano sia agenti tossici che cancerogeni, che
provocano effetti tossico-irritativi capaci di
determinare, anche, importanti compromissioni
del sistema immunitario locale e generale. Può
provocare lesioni a carico del sistema
polmonare, del sistema cardio-vascolare, del
cavo orale e delle prime vie aeree.
Oltre a tutti questi problemi, di cui alcuni
fumatori sono a conoscenza e altri no, grazie
all’importante studio condotto in Texas, dai
ricercatori guidati dallo studioso Jac
Charlesworth, siamo a conoscenza dei danni che
il fumo provoca anche più in profondità: nel
DNA.
I ricercatori hanno individuato
cambiamenti
significativi nei geni
coinvolti in numerose patologie,
ricostruendo la mappa del
DNA in cui il fumo fa
danni: risposta immunitaria, apoptosi cellulare
(la morte programmata delle cellule), cancro,
meccanismi di segnalazione delle cosiddette
“cellule killer” e il metabolismo delle sostanze
estranee.
Purtroppo il fumo non si limita ad intaccare un
singolo gene, ma, secondo il Professor
Charlesworth intere reti di comunicazione di
geni. - Tratto da: tantasalute.it
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Sigarette ricettacolo di batteri: uno studio USA
Il fumo non solo fa male ai
polmoni e al sistema
cardiovascolare, ma può trasformarsi in un
inaspettato veicolo di
batteri e
tossine.
E' la scoperta pubblicata sulla rivista
Environmental Health Perspectives e frutto
di un gruppo di ricercatori della
University of Maryland School of Public Health.
Lo studio è partito analizzando quattro marche
di sigarette differenti: in tutti i casi è stata
registrata un’elevata quantità di batteri nocivi
per la salute dell’uomo, molti dei quali tra i
principali responsabili di
infezioni alla bocca e alle vie
respiratorie.
Individuati i batteri, rimane il dubbio anche
sulla loro provenienza.
Le ‘bionde che uccidono’ potrebbero essere
contaminate in ogni fase della loro
realizzazione: dalla coltivazione del tabacco
alla raccolta, dalla lavorazione industriale
all’impacchettamento.
“Per il momento abbiamo soltanto individuato le
specie di batteri presenti nelle sigarette e
adesso intendiamo verificare con esattezza quale
sia il loro impatto sulla salute pubblica” ha
dichiarato la responsabile dello studio Amy
Sapkota.
Per approfondire:
Il fumo nella storia
Fonte:
http://ehp.niehs.nih.gov/docs/2009/0901201/abstract.html
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L'obiettivo della tesi è stato quello di
valutare i meccanismi difensivi antiossidanti in
cellule polmonari
umane esposte ad estratto di fumo di sigaretta (EFS).
I risultati ottenuti dimostrano come, in cellule
di derivazione polmonare umana (BEAS-2B e HFL1),
l'esposizione ad una miscela complessa di agenti
cancerogeni quali quelli presenti nell'Estratto
di Fumo di Sigaretta (EFS), induca una riduzione
della vitalità cellulare. Nei modelli cellulari
impiegati, aventi la capacità di esprimere
l'enzima HO-1, abbiamo osservato che il
trattamento con EFS stimola l'espressione
dell'eme-ossigenasi con una cinetica di
induzione e di accumulo dose-dipendente.
Tuttavia è nelle HFL1 che HO-1 viene indotta a
livelli significativamente più elevati. Dopo un
serie di test con inibitore e induttore di HO-1
si è valutato anche quanto la deplezione di
glutatione possa incidere sulla sensibilità al
fumo di sigaretta delle linee cellulari BEAS-2B
e HFL1.
In conclusione i dati ottenuti indicano che la
maggiore sensibilità al fumo può essere
correlata alla minore capacità di indurre
l'espressione dell'HO-1 suggerendo che tale
enzima svolga un ruolo essenziale nella
protezione dallo stress ossidativo indotto da
EFS.
Tratto da:
http://www.tesionline.it/default/tesi.asp?idt=20441
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Dopo un'infarto
ANCHE il fumo
passivo
UCCIDE !
Il
fumo passivo è noto per aumentare il
rischio di infarto.
Ma una nuova ricerca dimostra che peggiora anche
il recupero di chi ha già avuto problemi al
cuore.
Jill Pell, capo della Public Health and Health
Policy Section della University of Glasgow, in
Gran Bretagna, e la sua equipe hanno analizzato
i dati di 1.261 persone che non fumavano ma
erano state ricoverate in ospedali della Scozia
per un infarto.
Circa il 10% - 132 pazienti - avevano un coniuge
o compagno fumatore, come si legge sulla rivista
Heart. Nel complesso, riferiscono gli studiosi,
50 persone (il 4%) sono morte entro 30 giorni
dall'attacco di cuore e altre 35 (il 3%) hanno
avuto bisogno di tornare in ospedale per un
secondo episodio di infarto.
I ricercatori hanno misurato in questi pazienti
i livelli di cotinina, un sottoprodotto della
nicotina, per capire il ruolo dell'esposizione
al fumo passivo. Dopo aver preso in
considerazione anche una serie di altri
possibili fattori di rischio, quelli che avevano
livelli particolarmente alti di cotinina nel
sangue, indice di forte esposizione al fumo
passivo, sono risultati avere un rischio cinque
volte più alto di morire nel corso dello studio.
"Sono dati che confermano la necessità di
proteggere i non-fumatori dal fumo passivo",
ribadisce la Pell.
Tratto da: paginemediche.it
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SMETTERE di FUMARE
L'apparato RESPIRATORIO è il più danneggiato
dagli svariati inquinanti ambientali,
atmosferici e altri come il fumo di tabacco. La
spiegazione la si ha facilmente se si tengono
presenti alcune nozioni fondamentali di
anatomofisiopatologia respiratoria.
Ognuno di noi ogni giorno inspira ed espira
15-20 volte al minuto e cioè 21.000-28.000 volte
in un giorno, pari a circa 7,5-10 milioni di
volte in un anno e a oltre mezzo miliardo di
volte nella vita.
Ogni giorno inspiriamo ed espiriamo 15.000 litri
d'aria (circa 5 milioni e mezzo in 1 anno) che
viene filtrata da una superficie alveolare di
70-100 m2. Con l'inspirazione nelle 24 ore
vengono convogliati negli alveoli 3.000 litri di
O2, mentre con l'espirazione portiamo via dagli
alveoli 6.000 litri di anidride carbonica (CO2).
E' quindi inevitabile che l'integrità
dell'apparato ventilo-respiratorio possa venire
attaccata da eventuali fattori negativi presenti
nell'aria che si respira.
In ogni boccata di fumo sono contenute almeno
1015 (10 seguito da 15 zeri, numero
impronunciabile) di sostanze ossidanti e
irritanti che sono i principali responsabili di
danni all'apparato respiratorio.
Il fumo contiene migliaia di componenti dannosi
(circa 4000), ecco alcuni esempi :
Nicotina
Dipendenza
Aumento della frequenza cardiaca
Difficoltà circolatorie
Monossido di Carbonio
Minor nutrimento per i tessuti
Sangue meno ossigenato
Ingiallimento della pelle
Caduta dei capelli
Invecchiamento precoce
Ridotta capacità respiratoria
Sostanze irritanti
Accumulo di muco nei bronchi
Bronchite cronica
Enfisema
Benzopirene e altre sostanze cancerogene
Aumentato rischio di cancro
Polveri fini
L'insieme delle polveri fini è
chiamato Il PM10 (particulate
matter).
Sono altamente cancerogene.
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|
Le polveri fini penetrano in profondità nei
polmoni, alcune attraversano anche gli alveoli
polmonari, arrivano nel sangue, si depositano
lungo le arterie e nel cuore, impregnando vari
organi.
La
nicotina è uno degli ingredienti
fondamentali del tabacco. Quando fumiamo la
maggior parte della nicotina sfugge nell'aria,
nei polmoni ne arriva circa un quinto, una
fumata di pipa produce leggermente più nicotina
di un sigaro. Più vivo è il fuoco della
superficie che brucia, più nicotina entra
nell'organismo, quindi più si fuma rapidamente
più nicotina si aspira. E più il mozzicone si
accorcia più cresce la nicotina. La nicotina
pura è un potente veleno, una sua goccia
lasciata cadere sulla pelle di un coniglio,
causa uno choc immediato. Se si fuma un
pacchetto di 20 sigarette al giorno, si aspirano
circa 400 mg di nicotina la settimana, dose che,
in una sola iniezione ucciderebbe come una
fucilata.
Ecco alcuni esempi di danni causati dal fumo di
sigaretta:
Apparato respiratorio:
le sostanze che causano danni a questo apparato
sono molteplici: sostanze irritanti come acido
cianidrico, acroleina, formaldeide, ammoniaca.
Bisogna sapere che affinché nel polmone giunga
aria sana, nonostante l'inquinamento a cui siamo
sottoposti, il nostro sistema respiratorio è
dotato di un "sistema di pulizia", formato da
molte cellule che oppongono una barriera
all'entrata di polveri, germi e sostanze
tossiche nel polmone.
Le sostanze irritanti del
fumo di sigaretta sono in grado di danneggiare
velocemente questo sistema di pulizia e quindi a
facilitare il passaggio di sostanze dannose nel
polmone. Fumando, non solo si danneggeranno i
polmoni, si è maggiormente esposti allo smog e
alle sostanze inquinanti, non più trattenute
dal sistema di pulizia.
La classica tosse e
catarro del fumatore, sono sintomo di mancata
efficienza del sistema di pulizia del polmone,
causando eccessiva produzione di muco, bronchite
cronica, enfisema. Tra le sostanze che si
depositano all'interno del polmone ve ne sono
molte in grado di aumentare il rischio di tumore
polmonare, causato per l'85-90% dal fumo di
sigaretta. Il fumo è causa anche di altri
tipi di tumore delle vie respiratorie: cavità
orale, faringe, laringe.
Sistema circolatorio e
cuore
: le sostanze dannose
responsabili dei danni all'apparato circolatorio
sono soprattutto l'OSSIDO
di CARBONIO e la
NICOTINA.
L'ossido di carbonio riduce la quantità di
ossigeno disponibile per l'organismo: cuore,
cervello, muscoli, etc. ricevono meno ossigeno. Insieme
alla nicotina, l'ossido di carbonio accelera la
formazione delle placche aterosclerotiche nei
vasi sanguigni, elevando il rischio di
INFARTO DEL
MIOCARDIO e ICTUS.
Altri danni, ecco alcuni esempi
: rischio di numerosi altri tumori oltre a
quello del polmone e delle vie respiratorie:
vescica, esofago, rene, pancreas, collo e corpo
dell'utero, etc. Caduta dei capelli, alito
cattivo, macchie della cute e dei denti, danni
alla cute.
Ogni sigaretta comporta l’assunzione di 1,4 mcg
di
cadmio ed un pacchetto di sigarette
aumenta i depositi del cadmio di 4 mcg,
impegnando e sottraendo capacità antiossidante a
tutto l’organismo.
Il fumo riduce notevolmente le prestazioni
atletiche.
Gli atleti professionisti, soprattutto in quei
sport che richiedono il 100% delle prestazioni
(atletica leggera, sci di fondo, ciclismo, ecc.)
sono
TUTTI non fumatori.
Nel 1986 che
l'Organizzazione
Mondiale della Sanità (OMS)
dichiara: che l'uso di tabacco in tutte le sue
forme è incompatibile con il raggiungimento
dell'obiettivo salute per tutti entro il 2000
(tabagismo al di sotto del 20%); che la nicotina
crea dipendenza ; che "la sigaretta è uno
strumento di morte verso cui la neutralità non è
possibile".
Il 90% circa dei fumatori conosce le conseguenze
fatali del fumo, altri vedono nel consumo di
sigarette un fattore di rischio per la salute e
altri minimizzano l'entità per il timore di
doversi privare di un piacere.
La vera pericolosità del fumo è ignorata da
molti, anche perché i rischi reali spesso sono
velati dalla falsa verità che la pericolosità
effettiva del fumo non sia ancora
scientificamente dimostrata. Questo non è vero,
infatti alcune statistiche affermano che muoiono
per fumo più persone di quante ne muoiano ogni
anno per incidenti stradali, per eroina, AIDS,
omicidi e suicidi.
Gli effetti del fumo sono stati sottovalutati
fino agli anni 90, ma oggi dopo lunghi studi si
può affermare che è il maggior pericolo per la
nostra vita e che uccide più vite umane di
qualunque altra malattia.
Il 50% dei fumatori muore a causa dei danni
procurati dal fumo, 1/4 nella fascia d'età
compresa tra i 35 e 65 anni e un altro quarto
del totale in età più avanzata. Migliaia di
morti per cancro sono dovute al fumo di tabacco:
infatti nel tabagista il carcinoma
polmonare ha una frequenza di 20 volte superiore
che non tra i non fumatori e circa il 90% di
tutte le patologie cancerose polmonari riguarda
i fumatori di sigarette.
Le probabilità di ammalarsi di questa patologia
aumentano di 10/15 volte fumando 20 sigarette al
giorno e di 5 volte già con 10 sigarette. Il
rischio in definitiva aumenta in rapporto ad un
consumo maggiore. Oggi si è notato un aumento
anche dei tumori della cavità orale, della
vescica, dello stomaco e del colon. Il fumo
contribuisce ad una morte su tre per patologie
cardiache a causa degli effetti sui vasi
coronarici, infatti si stima che sia
responsabile del 60% delle malattie cardiache
con decorso infausto.
Le cellule precancerose a cause del tabacco
possono sfuggire al controllo del sistema
immunitario. Una ricerca dell'Università di New
York pubblicata dal Journal of Immunology ha
mostrato che a causa delle sigarette le difese
del corpo non sono in grado di segnalare
all'organismo se è stato attaccato da cellule
tumorali.
E' certo che il fumo abbrevia la vita dei
fumatori di circa 8,3 anni secondo alcuni studi,
altri parlano di un accorciamento della vita di
12 anni, ma tutti sono concordi nel dire che i
fumatori muoiono precocemente sacrificando una
buona parte della loro vita al piacere del fumo.
Uno dei primi effetti dannosi del fumo si
manifesta sulla pressione sanguigna che registra
un aumento di 30 mmHg già 10 minuti dopo la sua
inalazione.
Il fumo è considerato il fattore di rischio
dell'insorgenza dell'arteriosclerosi, patologia
questa causata dal restringimento delle arterie
che, quando diventa eccessivo, comporta gravi
conseguenze per l'organismo, come patologie
importanti dei vasi coronarici, angina pectoris,
infarto e arresto cardiaco per la carente e
insufficiente circolazione, debolezza cardiaca,
restringimento delle arterie renali con
ipertensione e insufficienza renale,
restringimento dei vasi delle gambe e di quelli
che forniscono sangue al cervello con
conseguenti disturbi dell'udito, vertigini,
ictus ed emiparalisi.
Il fumo favorisce la
calcificazione dei vasi sanguigni, perciò spesso
i fumatori soffrono di disturbi circolatori alle
gambe e sviluppa quella condizione morbosa nota
con il nome di "gambe del fumatore": questo
patologia consiste nel restringimento e
nell'occlusione di arterie delle gambe, con
conseguente manifestazione dolorosa durante la
deambulazione, perché il fabbisogno di ossigeno
nel muscolo aumenta, ma questo non può essere
soddisfatto a causa della diminuita capacità dei
vasi sanguigni. Il dolore che compare
all'improvviso mentre si cammina, segnale questo
della deficienza di ossigeno, costringe la
persona a fermarsi per alcuni minuti, poi
riprende a camminare per fermarsi nuovamente
alla successiva manifestazione dolorosa.
Il fumo non danneggia un solo organo ,ma nuoce a
più sistemi organici importanti per la vita,
alterando cosi' le funzioni e aprendo la via a
molte patologie. Il tabagista soffre
frequentemente di ulcere gastriche e
intestinali, perché il fumo influisce sulla
produzione degli acidi gastrici e inibisce la
guarigione delle ulcere, ostacolando il successo
del trattamento medico.
Le sostanze cancerogene
del tabacco vengono eliminate attraverso i reni
e la vescica, così tra i fumatori si nota una
elevata frequenza di tumori a carico di questi
organi, ma specialmente alla vescica,
probabilmente a causa della ritenzione
prolungata di urina al suo interno.
Immediatamente esposte al fumo e ai suoi effetti
sono le vie respiratorie, specialmente il naso,
la faringe, la trachea e i bronchi, perché sono
questi gli organi deputati al trasporto
dell'aria inspirata fino ai polmoni., che sono
gli organi deputati allo scambio gassoso con il
sangue. Un danno alle strutture polmonari, cioè
gli alveoli, che intervengono in questi processi
di scambio pregiudica notevolmente la
respirazione e porta a una situazione patologica
anche grave.
Un altro danno correlato al fumo è l'impotenza
nell'uomo secondo un inchiesta condotta in
America che dimostra che questa è più frequente
del 50% tra i fumatori che non tra coloro che
non fumano. L'alta incidenza di disturbi
sessuali è da mettere in relazione con i
problemi circolatori causati dal fumo.
Le ossa non sono esenti dai danni del tabagismo,
in fatti il fumatore spesso soffre di dolori
alla schiena a causa dell'effetto che la
nicotina ha sulla circolazione del sangue. I
dischi intervertebrali non ricevono una quantità
di sangue e di nutrimento sufficienti,
degenerano e diventano lentamente più sottili.
La bocca del fumatore è sovente colpita da
gengivite, che s'insinua gradualmente nei
tessuti più profondi del parodonto, causandone
anche l'infiammazione che può con il tempo
determinare la caduta dei denti.
E' ormai certo che i carcinomi della cavità
orale vengono favoriti da queste diverse
modalità di consumo del tabacco e il rischio di
contrarre la malattia aumenta soprattutto nelle
parti in cui viene posto. Il fumo di sigaretta,
soprattutto se associato all'alcol, rappresenta
nel mondo occidentale un rilevante fattore di
rischio nei confronti del carcinoma esofageo;
inoltre aumenta il rischio di sviluppare adenomi
del colon, e tumori del fegato.
La nicotina
contrae le vene, l'alcool le dilata : quando
beviamo e fumiamo assieme, è come se ci
spronassimo con un pungolo per procurarci uno
stimolo e contemporaneamente ci dessimo una
bastonata sulla testa per neutralizzarlo.
Tratto da:
anagen.net
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Fumare modifica
il
cervello
Il fumare produce infatti alterazioni
biochimiche, di lunga durata, simili a quelle
osservate nella massa cerebrale di animali cui
erano state somministrate
cocaina ed
eroina.
La conferma viene da uno studio che e' stato
pubblicato su "Neuroscience", che ha
ricostruito il ruolo di alcuni enzimi presenti
nei
neuroni del
cervello presenti in aree connesse ai
meccanismi della dipendenza.
Alterazioni del Cromosoma Y ?
Prima sì, poi forse, e infine no: no, il
cromosoma yY non sta scomparendo. Ma oggi si
torna a discutere sul cromosoma maschile, con la
pubblicazione, da parte di Science, di una
ricerca che associa il fumo alla scomparsa
dell'Y (nelle cellule del sangue) e
all'insorgenza di cancro. Uno studio, che
secondo gli autori, potrebbe anche aiutare a
capire perché il fumo sia un maggior fattore di
rischio in relazione al cancro per il sesso
maschile e, più in generale, perché gli uomini
vivano meno delle donne.
Il rischio di
sviluppare tumore (non solo per quello al
polmone) nei maschi fumatori infatti è maggiore
che nelle femmine fumatrici, ricordano gli
scienziati della Uppsala University, a capo
dello studio. E questa differenza potrebbe avere
origine anche nella genetica, o meglio,
l'associazione tra fumo e danni genetici tra gli
uomini potrebbe spiegare questa discrepanza di
rischio dei tumori tra i due sessi.
Il team di Lars
Forsberg della Uppsala University aveva già
osservato quest'anno (la pubblicazione su Nature
Genetics) come la perdita del cromosoma Y nelle
cellule del sangue fosse associata a un maggior
rischio di cancro. Ora gli scienziati hanno
cercato di capire se vi fosse qualche fattore
(medico, come diabete o problemi di pressione, o
di stile di vita, come fumo o alcool) associato
alla perdita del cromosoma Y. Per farlo i
ricercatori hanno quindi analizzato gli stili di
vita e le condizioni di salute di più di 6mila
uomini.
È così emerso che la
perdita del cromosoma Y nelle cellule del sangue
è più comune nei fumatori che nei non fumatori,
e che la correlazione è dose dipendente, ovvero
la perdita dell'Y è maggiore nei forti fumatori
che in quelli moderati. Ma a quanto pare si
tratterebbe di una perdita reversibile: ovvero
la correlazione valeva solo per i fumatori
attuali non quelli che lo avevano fatto in
passato, per i quali la quantità di cellule che
mostravano perdita dell'Y era paragonabile a chi
non aveva mai fumato.
Ma in che modo
perdere il cromosoma Y nelle cellule del sangue
aumenterebbe il rischio di tumori? Per i
ricercatori il meccanismo non è ancora chiaro.
Un'ipotesi è che le cellule del sistema
immunitario indebolite dalla perdita dell'Y
sarebbero meno attive nei confronti del tumore,
perderebbero cioè la loro funzione di
sentinelle, e diventerebbero meno capaci di
combattere le neoplasie.
Fonte: Wired.it
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Domanda:
Ho smesso di fumare da circa 1
mese, ma nonostante cio’, ogni volta che vado a
letto, al mattino mi sveglio con del
catarro che
devo espellere ! A volte mi sveglio durante la
notte proprio per questo problema.
Risposta:
Di fatto cio’ e' positivo.
I nostri bronchi sono rivestiti da uno strato
chiamato "epitelio ciliato", formato cioe' da
cellule che hanno sulla loro superficie esterna
una miriade di piccoli filamenti sempre in
movimento, come delle microscopiche spazzole che
spingono il catarro bronchiale verso l'esterno
fino in bocca.
Nel fumatore pero' si assiste alla "paralisi
ciliare", cioe' queste cellule, a causa
dell'azione del fumo e del catrame che e’ sempre
presente nel fumo di sigaretta che incolla alla
parete questi piccoli filamenti, per cui essi
non svolgono piu' il loro compito e non aiutano
piu' il catarro ad essere eliminato all'esterno.
Nel contempo, l'azione irritante del fumo sui
bronchi fa si che la quantita' di catarro
aumenti, solo che ha difficolta' ad essere
espettorato all'esterno, infatti ci vogliono
energici colpi di tosse per poterlo espellere.
Smettendo di fumare, nel giro di 10 giorni -1
mese, questo epitelio ciliato, riprende mano a
mano la sua funzione ed aiuta il catarro ad
uscire, soprattutto cio’ avviene nelle ore
notturne quando, stando in posizione sdraiata,
e' piu' facile a questo flusso di catarro
vincere l'azione della gravita'.
Una delle cose che tutti i fumatori hanno e’ la
bronchite cronica, per cui chi smette di fumare
deve sapere che deve anche eliminare le cause
che generano quel problema, che sono locali, nei
bronchi, ma anche
intestinali.
Per cui occorre subito cambiare abitudini
alimentari e passare ad una alimentazione
vegetariana.
vedi
Consigli
alimentari +
Protocollo della Salute +
La sigaretta ed il fumo fanno male
Ricordarsi
che le alterazioni degli enzimi,
della flora,
del pH
digestivo e della mucosa
intestinale influenzano la salute, non
soltanto a livello intestinale, ma anche a distanza in
qualsiasi parte dell'organismo.
Se vuoi conoscere il tuo stato di Benessere e migliorarlo
con queste
speciali apparecchiature modernissime, che neppure gli
ospedali hanno, prenota
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analizzare qualsiasi prodotto esistente e la sua
compatibilita' o meno, con il soggetto analizzato....
vedi anche:
Medicina Quantistica
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- Secondo la compatibilità e il valore
sinergico dei prodotti con il soggetto che
li deve utilizzare
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test di contrazione muscolare (mediante un
controllo
Kinesiologico personalizzato),
per valutare l'utilizzo ideale delle
sostanze all'interno di protocolli
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Tutto questo può sembrare una banalità ma
nasconde una selezione ed uno studio di anni
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livello.
Poi un altro contributo essenziale lo hanno
portato la Passione per la materia, l'Amore
per il Prossimo, il desiderio di raggiungere
l'Eccellenza.
Metodo MC continua a selezionare prodotti, tecniche e
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