Il
sangue è una sostanza dotata di straordinari poteri che ha da sempre
costituito, nel panorama culturale, motivo di elucubrazioni metafisiche ma
anche di approfondite ricerche e studi scientifici che lo definiscono come
un elemento in accordo con il principio olografico per cui ogni parte
dell’essere vivente contiene le informazioni del tutto e costituisce la
vera espressione dell’esistenza.
Da
un punto di vista bioenergetico e quantistico ciò significa che anche una
piccola goccia di sangue riflette
la struttura bioenergetica dell’intero organismo.
vedi anche:
Emodieta +
Gruppi sanguigni e carattere +
Circolazione
sanguigna +
Sangue e' luce +
Cuore +
Memoria del Sangue +
Osservazione al microscopio del sangue +
Sali di
Epsom +
Crudismo
+
Scienza della
Nutrizione
+ Molecole Buone = Cibo
adatto
Il
sangue non solo rappresenta simbolicamente l’energia
vitale e quindi la “forza” dell’uomo
ma soprattutto è un campione energetico del suo spettro frequenziale dinamico.
La
goccia di sangue raffigura cioè un ologramma in evoluzione dinamica,
un’interfaccia con le componenti eteriche del soggetto; quasi come
un’istantanea fotografica di un attimo che riflette la sua struttura
tridimensionale.
Il
sangue rimane sempre in equilibrio dinamico, oscillando per risonanza con
l’individuo da cui è prelevato; non riflette cioè solo lo stato
energetico al momento del prelievo, ma continua a riprodurre questa
caratteristica condizione nel tempo, a causa delle sua costante risonanza
con il soggetto da cui proviene.
Questo significa che
non sono necessarie più gocce di sangue, in momenti diversi, per
esprimere i cambiamenti dello stato psicofisico e psicoenergetico
dell’individuo, contrariamente alle analisi ematochimiche che
necessitano di campioni successivi per seguire l’ evoluzione psicofisica
e le relative modificazioni biochimiche.
La
goccia di sangue rimane in perfetto equilibrio bioenergetico e quindi
dinamico con il soggetto originale indipendentemente dalla distanza tra
di loro.
La
situazione energetica infatti cambia di momento in momento, seguendo il
corso della vita del soggetto; ma si può facilmente cogliere ed
analizzare anche ma non solo, con opportune tecniche radioestesiche e radioniche.
Inoltre il sangue che e' un
tessuto liquido, trasporta gas e le sostanze
nutrienti e vi e' anche e sempre una "reazione
del sangue" ad ogni sostanza introdotta in essi
(es. con l'alimentazione,
farmaci
e/o
vaccini,
stress
compreso) ed anche i sottoprodotti del
metabolismo da
espellere; esso partecipa anche alla regolazione
umorale delle funzioni fisiologiche di tutti gli
altri
tessuti e sistemi, e supporta i giusti
rapporti acquosi salini ed
acido-base
di tutto l'organismo, gioca altresi' un ruolo
centrale nelle reazioni
immunitarie e consta di due
componenti particellari:
-
eritrociti (globuli rossi),
leucociti (globuli bianchi) e
piastrine (trombociti) residenti nel
plasma;
- una parte acquosa che contiene il 93% di acqua
ed il restante 7% di proteine varie, sostanze
organiche a basso peso molecolare e sali.
Quindi da esso si puo' dedurre qualsiasi
informazione, purche' si sappia cosa e come
fare.
Malgrado che il sangue non diluito sia una
sostanza fortemente opaca alla luce, esso puo'
essere una fonte sufficientemente intensa di
fotoni. Il sangue si puo' osservare e studiare
con vari tipi di
microscopi, specie quelli in campo oscuro.
Fig 1 -
Cambiamento della
Chemioluminescenza dipendente dal
Luminol (LM-CL) nel sangue di pazienti
affetti da angina pectoris nel corso del
trattamento. La LM-CL fornisce informazioni
sui processi che coinvolgono perossido di
idrogeno. Si noti che la scala e'
logaritmica, quindi le variazioni sono
enormemente piu' grandi di quanto possano
apparire ad un primo sguardo.
I lavori del prof.
Vladimir Voeikov hanno ben illustrato e
documentato le correlazioni fra luce, sangue
ed informazione.
Egli ha dimostrato l'esistenza di
campi biofotonici
all'interno del sangue.
E’
stato dimostrato che il legame vibrazionale tra un individuo ed il suo
sangue scompare se egli muore oppure riceve
trasfusioni di sangue, dopo il
prelievo originario.
Cosa
succede quindi, perché accade questo strano evento ?
Si
dovrebbe riflettere sulla consuetudine di praticare sempre più di
frequente trasfusioni di
sangue, anche quando la vita del soggetto non è in reale pericolo.
Vista
la straordinaria specificità acquisita dal
sangue, grazie anche all’acqua in esso contenuta, di poter
immagazzinare olograficamente tutte le informazioni biochimiche,
biofisiche, psicobiologiche cioè quelle della vita stessa del soggetto, avremo
che le ripetute trasfusioni cioè le immissioni di sangue eterogeno, con
tutta la serie di bioinformazioni
e di frequenze con i codici vitali, dissimili ovviamente da quelle
del soggetto ricevente, non possono non interferire col rapporto di
risonanza del sangue prelevato in precedenza.
Rif.E.
Barlein - A. Dower: “Healing with Radionic”, Wellingborough
Northemptonshire Thorson publishing 1980.
Dovrebbe
essere ricercato e sperimentato, in più soggetti, di quale tipo sia
questo fenomeno biofisico e come poter “liberarsi”cioè slegarsi da
questa energia di risonanza, acquisita dai soggetti che hanno ricevuto
sangue di donatori.
La
riflessione che sta alla base di tutto questo è che si verrebbe a creare
una sorta di “patto di sangue”, una fratellanza spirituale ed
energetica. Sotto le apparenze di una “normale” trasfusione di
molecole sanguigne o plasmatiche, tra donatore e ricevente, si
nasconderebbe un’enorme problematica scientifica, filosofica ed anche
spirituale che minaccia pesantemente la salvaguardia della “salute”
pubblica.
La
scienza medica ritiene ininfluenti sulla salute psicofisica e spirituale
le trasfusioni di sangue biologicamente e biochimicamente compatibile.
Rif.
R. Steiner “il Sangue, un succo molto peculiare, Editrice Antroposofica.
Tutto
è imperniato su un’osservazione, puramente scientifica, del fatto che
se un individuo, considerato come biocondensatore elettromagnetico
informato, oscillando sulla sua “frequenza” ad esempio di valore “X
“e correttamente collegato ed in armonia con i suoi corpi fisici e
sottili, venisse, a causa di immissione di sangue eterogeno, spostato su
un’altra “orbita” di frequenza ad esempio “Y”, diversa e
lontana dalla precedente, cosa potrebbe accadere nei suoi corpi e
specialmente in quello causale (karmico) ?
Non
vi potrà essere forse un pericoloso ed innaturale “spostamento” su
un’altra fascia oscillatoria, con informazioni diverse o magari
disarmoniche, voglio dire sulle vibrazioni specifiche (leggi anche karma)
del donatore di sangue?
Con
tutte le conseguenze immaginabili ?
La
riflessione dovrebbe sopratutto essere riferita all’osservazione di cosa
potrebbe accadere all’equilibrio bioenergetico e spirituale dei donatori
di sangue verso soggetti con frequenze ed oscillazioni basse e
patologiche.
Si
consideri che un individuo, con frequenze vitali ottimali (legate allo
stato di relativo equilibrio e salute, stimabili in 6500 Unità Bovis o
Angstrom) potrebbe scendere a
livelli più bassi, grazie ad un eventuale stato di malattia del donatore
e della sua qualità di vita; questo in considerazione del fatto che
“malattia” significa anche uno stato oscillatorio con radianze
inferiori a 6500 U.B.
Come
il donatore od il ricevente può gestire e sopportare questi eventi ?
Le
implicazioni sociali, religiose, che giustamente coinvolgono un autentico
sentimento di generosità, di sacrificio e di donazione cristiana di sé
stessi nonché la missione di coloro cui è destinata la strada del
servizio degli altri, dei sofferenti e dei deboli non devono essere
dimenticate o sottovalutate ma un percorso serio ed obiettivo sarà invece
quello di considerare
scientificamente i risultati di queste ricerche e dei teoremi della
biofisica e della psicobiologia, in rispetto alla salute dell’uomo ed
in relazione al suo
viaggio spirituale sulla terra; solo così questi sacri valori ed i veri
sentimenti d’amore verso la Natura
e gli Esseri viventi verranno rispettati e maggiormente
considerati.
Questi
sono ragionamenti a larghissimo raggio che devono essere affrontati con
serietà e scevri da falsi ideali politici, sociali o religiosi
che, come tutti sanno, sono spesso improntati da una manifesta
interessata eticità nei confronti del prossimo.
Rif.
A. Abrams: “New Concept in Dyagnosis and Treatments”, San Francisco
Diphilopolis Press. USA.
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Radioestesia,
Radionica e Biocibernetica:
Per
analizzare la peculiarità del sangue e la sua funzione, nel corso della
vita dell’essere vivente, si deve prendere in considerazione il
significato dei legami di risonanza mentale, che sono punti
focali di sintonizzazione a due vie, in quanto permettono
all’informazione di fluire dal soggetto indagato, che chiamerò
paziente, all’operatore; vanno inoltre a costituire un vero e proprio
legame energetico sottile con il paziente,
per le eventuali terapie a distanza. Le terapie o diagnosi a
distanza con l’uso di un “testimone” ( in questo caso sangue
in un ampolla sigillata) sono prassi comune nella radionica.
Altre applicazioni con l’uso di sangue come testimone sono, fra le
altre, la somministrazione di rimedi Omeopatici, di gemme, cristalli o
colori, di frequenze grazie ad apparecchiature radioniche.
Grazie al S.I.T. Pocket della ditta tedesca Vega e ad altri strumenti sofisticati di
simile tecnologia, che utilizzano sistemi capaci di invertire o registrare
il segnale biologico, è possibile intervenire con terapie biologiche che
utilizzano la risonanza del sangue del paziente. Come dire che un segnale
od un’informazione può essere trasferita o con la radionica o con
strumentazioni bioelettroniche e con l’uso o meno di un testimone
particolare.
Il
testimone elettivo è il sangue, grazie alla sua componente acquosa
che conserva e veicola le informazioni e grazie a tutti i suoi componenti,
alle particolari molecole ed alla sua struttura genetica che qualificano
il potere di biorisonanza.
Utilizzando
tali strumentazioni ho potuto osservare che, effettuando un mutamento del
segnale di frequenza, cioè con un’inversione polare della frequenza
biologica base del soggetto donatore, si può produrre artificialmente un
alterato segnale di testimone. Manifestandosi quindi un diverso
segnale identificativo, questo segnale non viene più recepito dai
trasfusi in quanto si è creato un momentaneo blocco della frequenza di
risonanza: non esisterà più una regolare sintonizzazione tra donatore
e ricevente ed il legame di risonanza bioenergetico e sottile verrà
automaticamente interrotto.
E’
stata realizzata artificialmente una specie di “desintonizzazione”
sottile, a patto che la metodica venga prolungata per almeno 21 giorni di
seguito dando un giusto tempo per fare in modo che, perdendosi
il segnale di collegamento e la relativa biorisonanza, ciascuno
potrà tornare animisticamente sulla propria identità.
L’onda
guida del “testimone sangue” non trova riscontro in alcun altro
risonatore in natura. Le cellule del sangue infatti a partire dai globuli
rossi, bianchi, ai corpuscoli
prionici, piastrine comprese, hanno proprietà simili ai quarzi.
Per
sottolineare il concetto filosofico e metafisico che si ricollega sempre
alla teoria della memoria dell’acqua, contenuta nel sangue, si può fare
sempre riferimento al Faust di Goethe ed alle teorie di R.
Steiner.
Faust
come artefice delle
massime aspirazioni umane stringe un patto con le potenze del male,
rappresentate da Mefistofele, diavolo inviato dall’Inferno.
Faust
deve sottoscrivere col sangue il patto scritto con Mefistofele.
In
un primo tempo Faust crede che si tratti di una buffonata, ma a questo
punto Mefistofele dice la frase presa senza dubbio sul serio da Goethe:
“il
sangue è un succo molto peculiare”.
Il
sangue, in sostanza, sarebbe ciò che eleva e conserva la vita umana, e
quindi il Diavolo, nemico acerrimo del genere umano, potrebbe essere anche
nemico del suo sangue.
Farei
anche notare che già nelle più antiche elaborazioni della Saga Faustiana,
come pur nelle saghe in
genere, il sangue svolge la stessa funzione.
In
un antico libro sul Faust viene descritto con chiarezza che egli si
procura un taglio sulla mano sinistra con un temperino e poi raccoglie con
la penna il sangue che scorre e scrive il suo nome sotto il patto ed
infine con il sangue coagulato sulla mano sinistra forma le parole “O
Uomo, fuggi !”
Il
grande poeta Goethe, e con Goethe tutta
la saga e tutti i precedenti poemi sul Faust, hanno inteso che il Diavolo
attribuiva qualcosa di speciale al sangue e che per lui avere in mano
Faust significa appropriarsi del suo sangue. Si diceva sempre che per
Mefistofele era importante appropriarsi di almeno una goccia del sangue di
Faust per averlo in mano.
Ne
ho ricavato la sensazione che chi si impadronisce del sangue dell’uomo
può anche avere il dominio sull’uomo stesso e quindi il sangue sia un
succo veramente peculiare.
Potete
ben immaginare quanto io sia preoccupato da quest’abitudine di praticare
trasfusioni senza precauzioni, tranne quelle di routine per il rispetto
della compatibilità del gruppo sanguigno o per evitare grossolane
trasmissioni di batteri, virus macroscopici o patologie legate a
particelle contaminanti “attualmente” conosciute o riconosciute.
Definirei
la trasfusione quasi un rapporto sessuale a rischio massimo, non protetto.
Chi
può guardare nell’anima di un popolo sa benissimo che nel popolo non vi
sono poesie sdolcinate o cose del genere, ma qualcosa di molto più
profondo che si manifesta nei suoi miti nelle sue saghe nelle sue fiabe,
con le loro potenze meravigliose e i
loro meravigliosi eventi. Nel sangue viene come riassunto ciò che
si è venuto formando dal passato materiale e spirituale dell’uomo e
quindi se una potenza malvagia
vuole influire su di un uomo,
essa deve avere
il dominio del suo sangue.
E’
questo il profondo e spirituale significato del passo del Faust in cui il
rappresentante del principio del male dice:
“sottoscrivi
il patto con il sangue perché se ho il tuo nome scritto con il sangue ti
ho afferrato in ciò
attraverso cui l’uomo può venire afferrato. Ti ho attirato a me. Quello
cui appartiene il sangue possiede anche l’uomo o l’Io dell’uomo”.
Esistono,
infatti, antiche conoscenze occulte che confermano, secoli prima, ciò che
la scienza ha scoperto e sperimentato da poco e cioè che, mischiando il
sangue di un animale con quello di un altro non imparentato col primo, il
sangue dell’uno uccide quello del secondo.
“La
mescolanza del sangue uccide l’antica chiaroveggenza dell’uomo
primitivo; quando il suo sangue viene mischiato con quello di popoli non
affini al suo.
L’organismo
fisico umano viene conservato
anche incrociando sangue estraneo, ma la forza chiaroveggente muore sotto
l’influsso di mescolanze del sangue o di matrimoni fra lontani” (R. Steiner).
Non
a torto un valente conoscitore dell’anima ha detto che il sangue, con il
suo movimento, è come un secondo uomo che si comporta come una specie di
mondo esterno e sottile, rispetto all’altro uomo costituito di ossa,
muscoli e masse nervose, ammettendo e riconoscendo implicitamente il
principio olografico.
Nel
sangue vi è dunque un vero e proprio doppio spirituale e sottile
dell’uomo che lo accompagna di continuo, dal quale l’uomo attinge di
continuo nuove forze ed al quale abbandona ciò che più non usa.
Con
pieno diritto il sangue è stato denominato da R. Steiner “vita umana
fluente” e deve esserne rispettata la integrità, la forza e la
originaria vibrazione.
By
Claudio
Viacava (biologo) - 1999
Continua in:
Pag. 2
vedi:
Memoria
dell'acqua +
Microcristalli nel Cancro
+ Memoria Biologica dell'Acqua
+ Porfiria +
Apparato Cardiovascolare +
Cuore +
Memoria del Sangue
+
Biorisonanza + Memoria e
risonanza +
Cluster
dell'acqua + Benveniste:
La storia della cosiddetta Bufala
+
Memoria cellulare
+ Terreno Oncologico
+
Trasfusioni + Trapianti (memoria organica)
+
Body Wide
Web +
Semeiotica
Biofisica
IMPORTANTE:
La viscosita e la qualita' del
sangue si
mantengono i modo salubre SOLO con l'alimentazione
CRUDISTA, assieme alla
Emodieta.
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Sono 4229 i
composti chimici nel sangue
Il database è accessibile a chiunque e permette
di collegare le anomalie sanguigne a centinaia
di disturbi e patologie
Dopo tre anni di approfondite analisi condotte
da un gruppo di ricerca dell’Università
di Alberta, in Canada, la lista dei composti
noti presenti nel sangue umano ha raggiunto
l’incredibile numero di 4229.
“Finora le analisi del sangue si sono limitate a
misurare i livelli di 10-20 parametri
importanti, ma potenzialmente se ne potrebbero
includere numerosissimi altri, a tutto beneficio
dell’accuratezza delle diagnosi di centinaia di
malattie”, ha spiegato David Wishart, che ha
guidato la ricerca,
descritta sulla rivista online ad accesso libero
PLoS One.
Secondo il ricercatore, i composti chimici
presenti nel sangue sono come il canarino per le
miniere di carbone, dal momento che sono in
grado di evidenziare i primi segni di un
incipiente problema di salute. “La chimica del
sangue è la prima a cambiare quando una persona
sta sviluppando un disturbo di una certa entità
come l’ipercolesterolemia”.
Il database realizzato da Wishart e colleghi è
aperto a tutti: qualunque medico può avere
accesso al risultato di centinaia di ricerche
effettuale in tutto il mondo negli anni passati
in questo campo, e trovare il collegamento tra
specifiche alterazioni in centinaia di diversi
composti e le patologie sottostanti.
“Quella che abbiamo realizzato è la più completa
caratterizzazione chimica del sangue mai
ottenuta”, ha concluso Wishart.
“Ora conosciamo i valori normali di tutti i
composti chimici presenti nel sangue; i medici
possono utilizzare queste misurazioni come punto
di riferimento per il monitoraggio della salute
presente e futura dei propri pazienti”. (fc)
Tratto da: lescienze.espresso.repubblica.it
Commento NdR: la chimica del sangue non
si altera solo con l'aumento del colesterolo, ma
e soprattutto con qualsiasi prodotto chimico
farmaceutico,
ambientale o per i
vaccini !
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COSA SONO i
GRUPPI SANGUIGNI ?
I gruppi sanguigni sono determinati dalla
presenza di proteine specifiche sulla superficie
dei globuli rossi.
La loro comparsa è determinata geneticamente,
quindi non può variare nel corso della vita di
un individuo. Tali proteine si comportano come
degli antigeni stimolando pertanto anche
reazioni immunitarie.
Ciò significa che se introduciamo in un soggetto
dei globuli rossi non appartenenti al suo stesso
gruppo, l’organismo che li riceve produce delle
sostanze (anticorpi) in grado di combattere tali
cellule con reazione di rigetto.
Un
anticorpo è una sostanza prodotta dal corpo
umano per combattere e distruggere le sostanze
estranee penetrate, integrandole nei complessi
sistema di difesa dell’organismo.
Il SISTEMA AB-0 di
LANDSTEINER
In questo sistema esistono 4 gruppi sanguigni
diversi: A, B, AB e 0 (zero). I quattro gruppi
sono caratterizzati dalla presenza o
dall’assenza delle proteine antigeniche (di cui
sopra) A e B. Se su un globulo rosso (emazia) è
presente la proteina A si ha il gruppo A, se è
presente quella della proteina B si ha il gruppo
B. La presenza contemporanea dei due antigeni (A
e B) caratterizza il gruppo AB, se non ne è
presente nessuna si ha invece il gruppo 0.
La terminologia da noi utilizzata correntemente,
cioè gruppo zero è in realtà una storpiatura
dell’originale “O” dal tedesco “Ohne”, cioè
“senza”, utilizzato dall’immunologo e patologo
austriaco Karl Landsteiner (1868-1943) quando
scoprì il sistema AB-0.
Poiché l’individuo riconosce come proprie solo
le proteine che produce, e come estranee quelle
che non produce, il sangue fabbrica degli
anticorpi diretti contro gli antigeni che non
sono presenti sulla superficie dei propri
globuli rossi. È importante segnalare che questi
anticorpi, detti naturali, non richiedono un
contatto precedente con l’antigene per essere
prodotti, e nei soggetti piu' sani non si
producono neppure...perche' gli antigeni o le
tossine vengono immagazzinate nei grassi od
eliminati nel le vie emuntorie, prima che
producano anticorpi.
COMPATIBILITÀ ed
OPPOSIZIONI
Quindi, una persona del gruppo A avrà degli
anticorpi anti-B, una persona del gruppo B,
anticorpi anti-A e una persona del gruppo 0,
anticorpi anti-A e anti-B, dato che né l’uno né
l’altro sono presenti sulla superficie dei suoi
globuli rossi.
Un individuo del gruppo AB, che ha quindi
entrambe le proteine antigeniche sulla
superficie delle sue emazie, non fabbricherà
degli anticorpi contro queste proteine,
altrimenti, distruggerebbe i propri globuli
rossi.
Come conseguenza il gruppo 0 può donare a
qualsiasi gruppo, mentre può ricevere sangue
solo dal proprio gruppo. Il gruppo AB, può
donare sangue solo al gruppo AB, ma può
riceverlo da qualsiasi gruppo.
Il SISTEMA Rh di
LANDSTEINER e WIENER (suo collaboratore)
Anche in questo caso si parla di una proteina
presente o meno sulla superficie delle emazia.
Se la proteina è presente si parla di Rh
positivo (Rh+), se è assente si parla di Rh
negativo (Rh-). Il nome di questa proteina
deriva dal tipo di scimmia in cui fu individuato
per la prima volta nel 1941 da Landsteiner e
dallo statunitense Alexander Solomon Wiener
(1907-1976).
Questi studiosi nel corso di ricerche
comparative sul sangue dell’uomo e di alcune
scimmie constatarono, dopo aver effettuato
ripetutamente iniezioni di sangue di
Macaco Rhesus (da qui il nome Rh) nel
sistema circolatorio di coniglio, che il siero
di quest’ultimo, messo a contatto con il sangue
umano, agglutinava i globuli rossi dell’85%
degli individui di razza bianca.
DIFFERENZE fra
SISTEMA AB-0 e
SISTEMA RHESUS
Questo agglutinogeno fu detto fattore Rhesus e
l’85% di individui bianchi le cui emazie vengono
agglutinate da tale fattore sono detti Rh+
mentre l’altro 15% viene classificato come Rh-.
Quando si effettua in laboratorio la
determinazione del gruppo sanguigno, nel
fenotipo questa proteina viene indicata con la
lettera D (maiuscola se presente, minuscola se
assente).
A differenza del sistema AB-0, le persone
Rh-negativo (che non hanno cioè tale proteina
sulla superficie dei propri globuli rossi)
sviluppano un anticorpo diretto contro questo
antigene solo in seguito a contatto con
l’antigene D.
La presenza o meno di questo antigene è
fondamentale in gravidanza quando la madre sia
Rh negativo e il feto Rh positivo. La
trasfusione di sangue, oltre al gruppo, deve
considerare anche il sistema Rh.
DONAZIONI di SANGUE
Alla luce di quanto sopra è facile capire che un
donatore 0 negativo può donare sangue a
qualsiasi gruppo sia positivo che negativo,
mentre può ricevere sangue solo da un donatore 0
negativo, mentre un donatore 0 positivo può
donare a qualsiasi soggetto, purchè Rh+, ma può
ricevere da qualsiasi donatore 0. Il soggetto
AB+ può donare solo ai soggetti AB+ ma può
ricevere sangue da qualsiasi gruppo sia positivo
che negativo.
Tratto dagli scritti di: Valdo Vaccaro (Igienista)
-
valdovaccaro.com
Scoperti DUE nuovi
Gruppi sanguigni - Marzo 2012
I
gruppi sanguigni non sono
solo i quattro che
tutti conosciamo – A, B, AB e 0 – ma molti di
più:
con gli ultimi 2 appena scoperti da un gruppo di
ricercatori dell’
Università del Vermont il totale sale a
32.
I due nuovi
gruppi, battezzati Junior e Langreis in onore
dei portatori, sono stati identificati isolando
due proteine mai osservate prima nei globuli
rossi dei due pazienti.
Raro ma vero.
I
diversi gruppi sanguigni si caratterizzano per
la presenza di antigeni sulla superficie dei
globuli rossi: si tratta di macromolecole capaci
di interagire con il
sistema immunitario.
Le due recentemente scoperte dagli scienziati
americani sono le proteine e ABCB6 e ABCG2.
Gli
individui con sangue appartenente a uno dei
nuovi gruppi sono molto rari e concentrati in
alcune zone del pianeta: i ricercatori stimano
che in Giappone ci siano almeno 50.000 persone
con gruppo sanguigno Junior negativo che
potrebbero avere problemi con le trasfusioni di
sangue o, nel caso di donne in gravidanza,
manifestare incompatibilità con il bambino che
portano in grembo.
Se non lo conosci, non lo cerchi.
Il
problema dei gruppi sanguigni rari o sconosciuti
non è solo la scarsità di donatori, ma anche la
mancanza nel laboratori di analisi dei reagenti
necessari a identificarli. «Grazie a questa
scoperta il test per i nuovi gruppi sanguigni
entrerà nella routine, perchè ora sappiamo cosa
cercare» ha spiegato alla stampa Bryan Ballif,
biologo presso l’Università del Vermont.
I risultati di questo
studio permetteranno ai medici di arrivare
meglio preparati alle trasfusioni o ai trapianti
di organi e tessuti su pazienti con gruppi
sanguigni rari: «Molto spesso le crisi di
rigetto hanno cause ignote, che però potrebbero
essere riconducibili alla presenza di questi
antigeni» spiega Ballif.
Eccesso di autodifesa.
La
reazione è causata dal sistema immunitario del
ricevente che non riconosce come suoi i tessuti
trapiantati o il sangue trasfuso e attiva tutte
le difese utili a scacciare il presunto intruso.
Tramite gli anticorpi, l’organismo inizia quindi
a
combattere se stesso.
La
ricerca non è però conclusa: Ballif e i suoi
colleghi ipotizzano la presenza di almeno altri
10 o 15 gruppi sanguigni oggi sconosciuti.
«Anche se si tratta di gruppi estremamente rari,
per i portatori è una delle cose più importanti
da sapere» conclude lo scienziato.
By Franco Severo - Fonte: focus.it
Gruppi sanguigni e carattere-personalità
Esempio:
"Da una ricerca statistica sul Sangue di tipo RH-
:
Nella maggioranza delle persone con questo tipo
di sangue RH-, si tende a riscontrare una serie
di caratteristiche comuni.
Ecco un breve elenco tratto dal sito RH Negative
Registry.
1 - Senso di non appartenenza
2 - Tendenza a ricercare la verità
3 - Empatia e compassione
4 - Quoziente intellettivo superiore alla media
5 - Percettività extrasensoriale
6 - Amore per lo Spazio e la Scienza
7 - Maggiore sensibilità della vista
8 - Non è possibile clonarlo
9 - Temperatura corporea inferiore alla media
10 - Pressione sanguigna più alta della media
(oppure più bassa della media)
11 - Elevata sensibilità al calore e alla luce
solare
12 - Fobie inspiegabili
13 - Sguardo profondo
14 - Tendenza ad essere guaritori
15 - Empatia per le malattie
16 - Barriere immunitarie più forti
17 - Condizioni di autoimmunità e markers
dell’antigene HLA B27
18 - Pelle chiara, squilibri di melanina e
carenze di vitamina D
19 - Tendenza a provocare malfunzionamenti nei
dispositivi elettrici
20 - Tendenza a fare sogni molto vividi"
Tratto da: rhnegativeregistry.com
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Caratteristiche del sangue umano
La quantità totale di sangue equivale a 1/13 o a 1/14
del peso totale, per cui una persona di 70 kg di peso
corporeo avrà all’incirca 5 kg o 5 litri di sangue.
Il sangue ha funzioni di intermediazione e di scambio
tra ambiente esterno e
ambiente cellulare interno.
Il sangue fornisce alle cellule l’ossigeno attinto a
livello degli alveoli polmonari, e fornisce i nutrienti
assorbiti a livello dei villi intestinali ed elaborati a
livello epatico.
Il sangue preleva pure i materiali di rifiuto, e li
elimina poi tramite il sistema
escretorio
(rene, pelle e polmoni).
Il sangue umano è un sangue di tipo fruttariano, e
dunque alcalino, non acido come nel
caso degli animali carnivori ed onnivori.
Alcalinità del sangue umano e interventi
protettivi del sistema immunitario
Il pH del sangue arterioso può variare tra i
valori di 7.35 e 7.45, e il pH del sangue venoso
da 7.31 a 7.41. Il pH delle urine può andare da
4.60 a 8.00, toccando valori di intensa acidità.
Proteine animali, ed anche cibi cotti in genere,
sono estremamente acidificanti ed offensivi nei
confronti del sangue umano, per cui provocano
l’intervento protettivo di emergenza del sistema
immunitario, che provvede
a creare dei tamponi alcalini
(calcio
buono, ovvero
osseina) per scongiurare l’acidificazione che
sarebbe altrimenti letale per
il corpo
umano, in quanto
bloccherebbe la differenza di potenziale
elettrico disattivando e bloccando tutte le
reazioni e gli scambi bioelettrici che avvengono
a ripetizione dentro il nostro organismo
caratterizzato da sistematica bipolarità.
L’insidia delle proteine animali che
acidificando portano pure all’osteoporosi
In questo modo ci si salva dal guaio maggiore
dell’acidificazione del sangue, ma si cade
comunque nel guaio, minore ma non troppo, della
decalcificazione interna delle ossa, chiamata
osteoporosi, tipica delle popolazioni che bevono
latte e mangiano formaggi, carni e pesce, tutte
sostanze fortemente acidificanti (sconosciuta
invece tra le genti crudiste e vegetariane del
pianeta).
Come può essere che il
latte causa osteoporosi, se è ricco di
calcio ?
E’ semplicemente una questione di non
assimilabilità, legata al fatto che l’essere
umano svezzato non è più un lattante e non è mai
stato figlio della mucca.
La formazione dei globuli rossi o eritropoiesi,
e l’emoglobina che colora di rosso i globuli
L’eritropoiesi o emopoiesi
è il termine usato per il processo di formazione
dei globuli rossi nel sangue.
E’ regolato da una glicoproteina (eritropoietina
o EPO, prodotta dal rene) che è sensibile ai
livelli di ipossia (carenza di ossigenazione)
dei tessuti.
Alcune cellule specializzate del rene sono
dotate di sensori, e rilevano le carenze di
ossigeno, facendo aumentare la secrezione di
eritropoietina che a sua volta fa aumentare la
suddivisione cellulare che dà origine a nuovi
globuli rossi e aumenta la sintesi
dell’emoglobina.
L’emoglobina (Hb) è la proteina colorante dei
globuli rossi, e serve di base agli scambi
respiratori
legandosi labilmente con
l’ossigeno e formando ossiemoglobina.
L’eritropoiesi coinvolge
la presenza di fattori di crescita (auxoni) e di
sostanze nutritive tipo il ferro, la vitamina B9
(folati) e la B12.
Il ruolo di midollo e rene. L’equilibrio
dinamico tra produzione e distruzione eritrociti.
Il mantenimento dei valori
normali di globuli rossi e di emoglobina si basa
su un equilibrio dinamico tra produzione e
distruzione degli eritrociti, ed è influenzato
dalle condizioni del midollo osseo (che assieme
al rene costituisce la coppia di organi
emopoietici dell’organismo), dalle cellule
staminali (progenitrici dei globuli rossi),
dalla normalità dei processi di proliferazione e
di distruzione cellulare (ovvero dallo stato di
salute generale) e dallo stato funzionale della
milza e dei nodi linfatici.
Tale mantenimento dipende in altre parole
dall’equilibrio tra il tessuto mieloide (midollo
osseo e cellule da esso generate che sono gli
eritrociti, le piastrine, i granulociti e i
monociti, ovvero i globuli bianchi) e il tessuto
linfoide (timo, linfonodi, milza e cellule
derivate che sono i linfociti B e T).
I soggiorni in alta quota
stimolano la produzione di eritropoietina,
ed hanno dunque valore curativo.
I
vasi linfatici e i vasi chiliferi scoperti dal
medico italiano Gaspare Aselli
La
linfa è la sostanza fluida o il liquido
interstiziale che imbeve i tessuti.
I
vasi linfatici sono canali di diverso calibro
che raccolgono la linfa nei nodi linfatici e la
comunicano al sistema sanguigno.
Tali canali funzionano a
senso direzionale unico, per cui la linfa si
riversa nel sangue ma non può refluire nei
canali linfatici.
Il
chilo è un liquido lattiginoso contenente le
sostanze assimilabili derivate dai cibi.
I vasi chiliferi assorbono
il chilo dall’intestino tenue e lo trasportano
nel canale toracico, da dove passa nel sangue.
Sia i
vasi linfatici che i vasi
chiliferi
furono scoperti dal medico anatomico Gaspare
Aselli (1581-1626), che
insegnava all’Università di Pavia.
Le indagini mediche per capire il grado ed il
tipo di anemia di un
paziente
Per stabilire il tipo di
anemia, la diagnostica medica prevede 10
capisaldi dell’indagine anamnesica:
1)
Epoca insorgenza sintomi, studio degli episodi
più significativi.
2) Ereditarietà (sferocitosi
del Nord-Europa, falcitosi Africana
e talassemia Mediterranea).
3)
Segni di emolisi (distruzione di globuli rossi),
con feci e urine scure.
4)
Segni di sideropenia e di ferritina bassa (lesioni
ungueiali da fragilità, o lesioni labiali tipo
ragadi)
5)
Segni di deficit da vitamina B12 e da vitamine
gruppo B nell’assieme (lingua piatta, senza
papille e con bordi arrossati, che evoca la
glossite atrofica di Hunter, ovvero uno stato
infiammatorio.
6)
Abitudini di vita, carenze
alimentari, abuso di alcol e malassorbimento
conseguente dei folati B9.
7)
Malattie croniche
associabili allo stato anemico.
8)
Neoplasie attinenti il
tessuto midollare.
9)
Interventi chirurgici che
abbiano reso precario l’assorbimento di valori
vitaminici importanti.
10)
Sanguinamenti (verificabili
con esame feci e urine) e flusso mestruale
femminile.
Definizione di stato
anemico
L’anemia è una evidente
situazione di povertà del sangue, con pallore
cutaneo, ittero, stanchezza, capogiri,
tachicardia, asma,
difficoltà del respiro in condizioni di sforzo
(e anche a riposo se l’anemia è grave).
Nell’anemia
c’è un numero insufficiente di globuli rossi,
soprattutto quelli di nuova produzione,
chiamati reticolociti, che formano in genere
l’1-2% dei globuli rossi totali.
Nell’anemia c’è una riduzione del livello di
emoglobina Hb a livelli inferiori a 13 g/dl per
i maschi e di 12 g/dl nelle femmine.
La differenza di concentrazione Hb nei maschi è
dovuta alla maggior presenza di testosterone,
potente ormone anabolico androgeno che stimola
l’eritropoiesi e la formazione di nuovi globuli
rossi.
Le soluzioni invasive e rapide della
medicina
Mentre si scrive e si dice molto sull’anemia,
mentre si fanno distinzioni e catalogazioni
dettagliate a iosa, assai poco di veramente
valido esiste in fatto di terapie efficaci e
risolutrici.
Al punto che, tanto per fare un esempio, per i
pazienti che tendono a varie forme di leggera
leucemia, ed anche per quelli affetti da anemia
mediterranea o talassemia, si parla delle
trasfusioni di sangue come dei soli rimedi
possibili.
Occorre riconoscere che a questo mondo c’è
troppa gente messa piuttosto male, e che la
voglia medica di risolvere velocemente certe
situazioni porta a cercare soluzioni estreme.
Il corpo si riequilibra e non va contro se
stesso, se gli diamo modo di funzionare
Personalmente, da filosofo igienista e
naturalista, tendo a non demordere in fatto di
ottimismo, in ossequio al principio secondo cui
finchè c’è vita c’è speranza, ed anche in
ossequio a quello per cui il corpo non va mai
contro se stesso, a patto di metterlo in grado
di funzionare, a patto di metterlo nelle
condizioni giuste.
Le cure e le terapie particolari per le diverse
decine di forme e di varianti anemiche sono
sicuramente materia di stretta competenza medica.
Tratto dagli scritti di: Valdo Vaccaro (Igienista)
-
valdovaccaro.com
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Scoperta nelle barbabietole una proteina
simile all'emoglobina umana - 28/12/2014
Gli scienziati studiano la sua compatibilità con
gli animali, per creare un sostituto artificiale
del sangue.
L’unica fonte di approvvigionamento di sangue è
l’uomo per questo è importante la donazione . Ma
forse in un futuro non troppo lontano si potrà
dire grazie ad una barbabietola da zucchero per
aver salvato una vita. Una strategia promettente
per la scarsa disponibilità di sangue e
derivati, problema ancora attuale nonostante gli
appelli degli esperti, potrebbe infatti arrivare
da una pianta: nella comune barbabietola da
zucchero si è scoperta una versione vegetale
dell’emoglobina.
Un team di
scienziati svedesi ha scoperto che una proteina
della pianta commercialmente usata per estrarre
lo zucchero potrebbe usata come “sostituto” del
sangue. Nelida Leiva, a capo della ricerca condotta
dalla Lund University e pubblicata sulla
rivista Plant & Cell Physiology, ha confermato
che la proteina della barbabietola ha una
struttura simile per il 50-60% all’emoglobina
umana deputata al trasporto di ossigeno verso
tutti i tessuti. Lo studio prende le mosse da
fasi di ricerca precedenti riportate sulla
stessa rivista.
Le trasfusioni di sangue sono necessarie in
situazioni di emergenza, come gravi incidenti,
ma anche per gli interventi chirurgici e il
trattamento di malattie spesso croniche, tra cui
anche i deficit di emoglobina nel sangue. Il
passaggio successivo sarà quello di testare la
proteina vegetale sui maiali per valutare la sua
compatibilità con organismi animali
viventi. Entro i prossimi tre anni gli
scienziati si augurano di poter sviluppare un
modo per ''impacchettarla'' in una forma che sia
compatibile anche con il tessuto umano.
Tratto da: ok-salute.it
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