C'E'
LUCE NEL NOSTRO
SANGUE ?
Scoperti due
nuovi
Gruppi sanguigni
Diversi anni fa il sovietico
Vladimir Leonidovich
Voeikov (Faculty of
Biology, Lomonosov State University, Moscow, Russian
Federation - Professor, Department of Bioorganic
Chemistry, Faculty of Biology, Lomonosov State
University) ha dimostrato l'esistenza di campi biofotonici
all'interno del sangue.
In pratica, avvalendosi di
strumenti particolari in grado di rilevare la presenza
di luce non visibile all'occhio umano, Voeikov ha
osservato come il "tipo" di luce emesso dal sangue umano
possieda delle caratteristiche tali da permettere una
specifica diagnosi sullo stato di salute della persona
esaminata.
Proprio come
Fritz
Albert Popp - vedi:
Biofisica di Popp - ha mostrato sulle piante, Voeikov ha
evidenziato che, esaminando un campione di
sangue di una persona sana e uno di una persona
malata, è possibile osservare che nel caso della
prima la luce emessa dal sangue è intensa e
continua, mentre nel caso della seconda sembra
affievolirsi e presentare delle intermittenze e
anomalie.
Alcune di queste incredibili assunzioni si
trovano nell'articolo "Biophoton research in
blood reveals its holistic properties" dell'Indian
Journal of Experimental Biology, del lontano
2003, nel quale Voeikov spiega che il
monitoraggio dell'emissione di
fotoni
spontanea
da sangue umano in condizioni di riposo ha
rivelato che esso sia una fonte continua di biofotoni in uno stato elettronicamente
eccitato.
Lo stato eccitato
del sangue è uno stato oscillatorio,
vibrazionale, estremamente sensibile alle
fluttuazioni di campi fotonici esterni,
resistente però alle variazioni di temperatura.
Questi dati suggeriscono che il sangue abbia
dunque le medesime proprietà di un sistema
cooperativo non-lineare in stati di
non-equilibrio, le cui cui componenti
interagiscono incessantemente nel tempo e nello
spazio.
Parte di questa
proprietà del sangue sarebbe fornita dalla sua
capacità di immagazzinare l'energia di
eccitazione elettrica che viene prodotta nel
corso della propria normale vita metabolica,
caratteristica che, da un punto di vista
analitico pratico, potrebbe diventare una base
per un nuovo approccio alle procedure
diagnostiche.
Non solo. Ad
un'analisi accurata si è potuto constatare che
tra i due campioni di sangue posti vicini veniva
messa in atto una "migrazione" dei campi
luminosi del campione sano verso quello malato,
infettato da microbi. Tale scoperta ci ricorda
molto lo studio sui campi morfogenetici di
Rupert Sheldrake, così come il concetto di
L-field, ovvero campo vitale, proposto da Harold
Saxton Burr a Yale fin dagli anni '30.
C'è luce, dunque,
nel nostro sangue, così come c'è salute quanto
più questa luce è coerente e viva. Tale
informazione può essere trasmessa all'esterno
grazie alla sola vicinanza tra i sistemi
emettitori, producendo a sua volta un
aggiustamento dello stato vibrazionale
incontrato nell'ambiente circostante.
Incredibile ma, a quanto pare, vero.
Video sul
sangue:
vedi:
Apparato Cardiovascolare +
Porfiria +
Cuore + Circolazione
sanguigna +
Sangue succo
peculiare +
Memoria del Sangue +
Osservazione al microscopio del sangue
+
Sali di
Epsom
IMPORTANTE:
La viscosita e la qualita' del
sangue si
mantengono i modo salubre SOLO con l'alimentazione
CRUDISTA, assieme alla
Emodieta.
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Intervista fatta al prof. V.
Voeikov in merito ad una sua pubblicazione scientifica.
Il
prof. V. Voeikov, docente di biochimica presso la
facoltà di Biologia
dell’Università di Mosca (Russia), si occupa principalmente dei fenomeni
luminosi degli organismi viventi.
L’emissione
di luce da parte del sangue umano, non è una scoperta isolata,
ma uno dei numerosi risultati verso cui procede la sua ricerca
scientifica di altissimo livello.
"In un sistema biologico
vivente continuo, - dice il professore - la coordinazione nel tempo e
nello spazio è fornita da vari rapporti tra le sue parti ed i suoi
processi. Le relazioni coordinate potrebbero essere chiamate comunicazioni,
ed il loro contenuto potrebbe essere chiamato informazione.
Il consumo e la liberazione
dell’energia è un attributo inerente ai processi della vita, ed alla
formazione e rottura delle relazioni coordinate. Questa fornisce un
rialzo oppure mantiene un sufficiente livello di attività".
D.: Ci sono dunque diversi livelli
di attività governate da vibrazioni luminose ?
R.: Gurtvic ha ottenuto prove
sperimentali del fatto che la parte del substrato molecolare del sistema
vivente è permanentemente in uno stato di eccitazione.
Egli ha scoperto che gli
organismi viventi possono emettere fotoni nello spettro ultravioletto.
Questi fotoni sono un fattore
necessario nell’indurre la divisione cellulare. La emissione è stata
chiamata Mitogenica.
L’analisi spettrale di questa emissione dimostra
che il substrato molecolare dell’organismo vivente deve essere lontano
dall’equilibrio termodinamico perché c’è una elevata occupazione
dei livelli elettronici superiori. Questi stati non possono durare a
lungo se le molecole eccitate non si sono assemblate, ed a loro volta
possono formare sistemi correlati. Negli assemblaggi molecolari una
transizione elettronica diventa un evento globale.
Quindi gli organismi emettono
vibrazioni luminose ?
È stato dimostrato che
l’emissione di luce dai sistemi biologici è altamente coerente, cioè
le fasi delle sue onde elettromagnetiche sembrano coordinate nel tempo e
nello spazio. Noi abbiamo ripetuto qualche esperimento di A.G. Gurtvic
ed i dati ottenuti sono completamente in accordo con la sua ipotesi
sulla ramificazione a catena di queste reazioni. Il sistema organizzato
è stabile ed indica presenza di memoria.
Quindi contiene una proiezione
programmata ?
Lo stato vivente può essere
considerato come un processo vettoriale. Quando un sistema vivente
evolve, il vettore è diretto lontano dall’equilibrio con il suo
ambiente ed il sistema accumula energia strutturale. Comunque la quantità
dell’energia strutturale che il sistema individuale può accumulare
nel corso della sua evoluzione è limitato dal suo potenziale iniziale.
Quando questo è esaurito, passa in uno stato di omeostasi in cui tutte
le funzioni sono dirette verso il mantenimento della stabilità delle
condizioni interne.
L'Omeostasi è un puro squilibrio
stabile in cui il processo del vettore oscilla permanentemente tra
l’accumulo di energia libera e il dispendio di questa energia. Prima o
poi il sistema vivente individuale, anche se ha una riserva di materia
ed energia considerevole, inizia a perdere la sua energia strutturale.
È ovvio che il processo del vettore dirige il movimento del sistema
vivente verso lo stato di equilibrio con l’ambiente.
Però il principio di convenienza
determina l’esistenza di un meccanismo attraverso cui queste
restrizioni possono essere superate.
Forse non è giusto considerare
isolato ogni organismo vivente, ma nel suo rapporto con l’ambiente può
cambiare o ritrovare nuovi programmi ?
Il rialzo nella sfera di
interazione, può essere ottenuto da risonanza tra le cellule, tra gli
organi dell’organismo e tra gli organismi totali. Questo concetto di
F. A. Popp, fa nascere un modello rivoluzionario progressivo della
natura vivente. L’evoluzione è diretta verso la crescita e lo
sviluppo di ogni sistema, dati dall’incremento dei suoi elementi. Il
comportamento di questi elementi è coordinato in una misura maggiore
dalle loro interazioni reciproche con il sistema. Però, per poter
introdurre nuovi elementi che a loro volta sono sistemi integrali, è
necessario attendere temporaneamente l’integrità dei sistemi
esistenti. In altre parole, durante l’emergenza di un livello più
alto, qualche confusione di ogni elemento è inevitabile, per cui il
processo non può finire in un livello di alta organizzazione, ma in
degradazione.
Ciò può dipendere dal sistema,
dal potenziale evolutivo dell’ambiente. Ci fa anche pensare che il
cambiamento del Sistema Solare proceda il suo corso e, se l’umanità
terrestre non ha accolto il giusto percorso preparatorio, ne subirà le
conseguenze…
La scienza ha i suoi limiti; non può
parlare dell’origine e delle conclusioni, può solo studiare e parlare
dei suoi metodi.
Siamo
poi andati in laboratorio e mi ha fornito altre informazioni e
dimostrazioni secondo le quali le scoperte scientifiche sul corpo
energetico dell’uomo, stanno procedendo molto seriamente. E mi ha
parlato della Luce, della Vita e della nuova medicina.
È chiamato
spesso per convegni interdisciplinari in Russia ed all’estero, ed ha
un gran da fare con i suoi assistenti. Anche lui è d’accordo di
informare, e nel modo giusto. Questa volta l’interesse è maggiore ed
inizio chiedendo:
Proviamo ad andare alle origini
della Luce. Cosa ne pensa della luce manifesta e di quella non manifesta
?
La Luce è stata preposta alla
vita. Possiamo però intendere la Luce sotto diversi parametri. Pensiamo
alla provenienza della Luce: la fonte principale è il nucleo di
idrogeno senza elettrone. Se l’elettrone viene eccitato per qualche
motivo, si verifica l’irradiamento per eccitazione elettronica,
creando la luce che noi vediamo. Questa eccitazione può essere
trasferita ai diversi livelli elettronici, non obbligatoriamente in
forma di luce ma come risonanza, oscillazione che si trasferisce
attraverso l’aria essendo in relazione l’una con l’altra. La cosa
più importante è che la luce che vediamo è quella che si è persa, e
quella che non vediamo è nascosta e determina le modifiche, i
dinamismi.
Sulla Genesi del Testo Biblico sta scritto:
"In principio
Dio creò il cielo e la terra. La
terra era deserta e vuota; le tenebre ricoprivano
l’abisso e sulle acque aleggiava lo Spirito di Dio.
Iddio disse: 'Sia la Luce !' e la luce fu. Vide Iddio
che la luce era buona e separò la luce dalle tenebre;
nominò la luce, giorno e le tenebre notte. Cosi fu sera
e fu mattina: primo giorno".
Cosa ne pensa della luce creata ?
Il professore mi sorride ed
annuisce:
Sulla Bibbia sta scritto che la
luce sia nata il giorno dopo la creazione delle piante (NdR: questo
ricercatore non conosce la Genesi).
La scienza oggi dice che sia
assurdo, perché la vita può apparire solo dopo l’apparizione del
Sole. Ma secondo la Bibbia, la vita è apparsa prima dell’apparizione
del Sole, cioè della Sua luce visibile. Io credo sia giusto cosi, perché
per la nascita della vita ci vuole una prima condizione: l’acqua, in
cui cominciano a svilupparsi i primi processi ed i primi elementi.
La
luce invece ha avuto il ruolo importante per lo sviluppo successivo,
internamente all’acqua, da cui solo dopo si è formato l’ossigeno.
Praticamente l’ossigeno primordiale è venuto dall’acqua, non dalle
piante. Qualsiasi pianta, prima di produrre l’ossigeno, lo deve
assorbire. E ne abbiamo l’esempio: un seme, prima assorbe e consuma
l’ossigeno, poi lo emette.
Riassumendo, l’Idrogeno
primordiale presiede alla formazione degli elementi, poi abbiamo il
fenomeno della Luce creativa che fa evolvere la vita con la fotosintesi,
quindi il fenomeno luminoso che influisce sugli elementi biologici come
luce normale.
Nella luce normale c’è una parte
molto importante: la Coerenza (una serie di onde è "coerente" quando i
pacchetti che la compongono sono in fase costante).
Nella luce del Sole c’è solo una
piccola parte di luce organizzata. In genere si lascia da parte la luce
organizzata e si riprende solo la luce non organizzata che sarà
sufficiente per la vita degli organismi viventi, ma questi non hanno
bisogno solo della energia non organizzata. La interferenza, la
risonanza, le onde elettromagnetiche e tutti i processi di oscillazione
provocano in parte dell’energia una organizzazione spontanea. Questo
può essere non solo per la luce visibile ma per qualsiasi altro
processo di oscillazione dell’energia.
Intendendo la luce come corpuscolo
o come onda ?
Da
poco tempo la scienza fisica ha definito "Soliton" la luce
come onda e corpuscolo insieme. Anche nell’acqua. A differenza
dell’onda normale il Soliton può mantenersi per lungo tempo senza
perdere energia: è luce organizzata. Fa parte di un genere di fenomeni
che scopriamo sempre di più.
Tutte queste forze che andiamo
scoprendo, non possono fare parte di un programma invisibile, in una
dimensione nella quale ancora non siamo entrati ?
Certamente. Possiamo solo dire che
il Mondo è strutturato in modo straordinariamente intelligente.

Sono
stimolato a chiedergli se è d’accordo con il concetto della
divulgazione liberatrice, affinché la conoscenza ci porti fuori dalla
oppressione opportunistica e deleteria per la sopravvivenza.
Mi risponde con piacere:
Dobbiamo
rifarci a Max Plank, il fondatore della fisica. Egli disse che le nuove
idee vincono, non perché esse riescono a convincere gli scienziati, ma
perché per la generazione nuova le idee nuove risultano naturali.
Affinché diventino naturali per la nuova generazione, bisogna renderle
pubbliche. Non bisogna lottare solo con coloro che commettono reati, ma
convincere con la diffusione affinché la nuova generazione veda che
esiste il nuovo sul vecchio e possa capire. Bisogna distoglierci dalle
abitudini.
Purtroppo queste barriere si
superano attraverso gravi crisi come l’arrivo di nuove malattie
incurabili. Queste provengono dalle idee scientifiche errate che
venivano inserite nella società come se fossero giuste e confermate.
Io mi chiedo se c’è oggi una cura reale per le malattie degenerative:
no ! Resta solo la chirurgia.
La nuova medicina si dovrebbe
interessare dei piani vibrazionali ?
Certamente. Gli Americani per
trent’anni hanno speso centinaia di miliardi di dollari per il cancro,
senza cambiare nulla.
Quali sono i rischi per l’umanità
a causa delle utilizzazioni negative della scienza ?
Sono grossi. Tutto ciò non è
legato alla natura della scienza, ma dovuto alla natura involuta
dell’uomo perché coloro che vogliono solo avere profitti e potere,
manipolano scienza, religione, arte
ed useranno sempre ciò che gli arriva ogni momento. Sia scienza
che religione, sono capaci di autopulirsi ma ci vuole molto tempo,
traumi, confusione, con conseguenze nel frattempo tragiche.
Si deve cambiare l’idea della
vita, dell’uomo. Dell’equilibrio tra uomo e natura.
Ecco. E sempre più persone
cominciano a rendersi conto di questo, anche attraverso l’uso della
medicina alternativa.
La medicina moderna vuole far durare molto le cure
e quando escono metodi curativi economici e veloci, li elimina.
A questo proposito si fanno tanti
convegni internazionali, ma il grido degli scienziati coraggiosi viene
raccolto solo fortunosamente dalle nuove generazioni, perché la volontà
e l’opera dei pochi, viene violentemente o subdolamente emarginata.
Dopo di ciò il professore mi
introduce in un angolo del laboratorio e mi mette nelle mani una
pubblicazione scientifica recente dicendomi: "Ora vediamo in che
modo il sangue sedimenta. Viene prelevato, messo in un capillare e
ripreso da telecamere che ne seguono il fenomeno del tutto particolare.
La sedimentazione non avviene in modo graduale, come si pensava prima,
ma a sbalzi veloci e lenti, a gradini. Le immagini che vediamo, risultano
dalle reazioni del plasma sanguigno nelle condizioni del non vivente,
cioè con diversa gravità, pressione, mancanza di ossigeno ecc…
L’organismo resiste e comincia a fare movimenti ad oscillazione ovvero
sbalzi".
In altre parole, quando vediamo uno spettrogramma senza
sbalzi, vuol dire che l’organismo è sano, forte. Quando ci sono salti
è malato. Più c’è energia nel sangue per resistere ai fattori
esterni e più calmo è il diagramma.
By Orazio Valenti
- Tratto da:
edicolaweb.net
Commento NdR: pur apprezzando questi articoli che
condivido, devo precisare che le informazioni contenute
nel sangue e precisamente nei
geni contenuti nel delle
cellule sanguigne, sono portatori delle informazioni
dell'essere donatore del sangue, che passano al
ricevente; a seconda del livello evolutivo e quindi di
salute del soggetto donatore, le informazioni passate al
ricevente possono essere di aiuto o di ostacolo al
ricevente, indipendentemente dal tipo di gruppo sanguino....
vedi anche:
INFORMAZIONE, CAMPO
UNIVERSALE e SOSTANZA - Campi MORFOGENETICI
+
Campo Psico Energetico -
effetto Kirlian +
Sangue succo peculiare
>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>
Nella
concezione comune l’uomo è una realtà fisica con forma e struttura
propria, che rappresenta solo una parte dell’entità umana organizzata,
in quanto, oltre al corpo fisico, vi sono altri elementi di natura più
sottile cui far riferimento. Esiste una forza eterica, la quale solleva la
sostanza organica alla vita, trasformando i succhi vitali in materia
sensibile. Gli elementi esterni privi di forma, penetrano nel corpo umano
e l’energia vitale li trasforma in strutture viventi.
Il
sistema della circolazione sanguigna, con l’organo che più la
identifica: il cuore, è l’espressione del corpo eterico (o vitale)
trasformato.
Il sangue è la sostanza che edifica il corpo umano, ed assorbendo
l’ossigeno dal mondo circostante, si rinnova, penetrando in ogni parte
del corpo e depositando gli elementi nutritivi. Immaginiamo questo flusso
d’energia come una luce meravigliosa che irradia l’organismo,
percorrendo ed illuminando ogni organo vitale.
Oggi questa realtà straordinaria è provata scientificamente con
tecnologie avanzate e di precisione.
La
sperimentazione scientifica più seria, parte dal presupposto che spirito
e corpo non possono essere concepiti separatamente. Essa ha fornito le
conferme necessarie, per iniziare a formare, nella mente dell’uomo del
Terzo Millennio,
la vera concezione del corpo umano e le pratiche mediche che si dovrebbero
adottare nel rispetto di queste conoscenze.
Il
professor Vocikof, cattedratico di Biochimica presso l’università di
Mosca, dove è studiata l’UNICITA’ dei SISTEMI BIOCHIMICI, ci ha
rilasciato un’interessantissima intervista.
La
formazione del professore è delle più rigide, avvenuta tra le mura dei
collegi ex sovietici, dove sicuramente è stato lasciato poco spazio alle
teorie fantasiose.
D:
Professore, Ermete Trimegisto disse: tutto è uno. È possibile
riscontrare questa teoria anche nella scienza odierna?
R: L’attuale concezione scientifica fonda l’organizzazione del sistema
vivente sul concetto materialistico, in altre parole visto "dal
basso". Gli organismi vitali sono costituiti da vari complessi
biologici, considerati in senso
olistico, i quali, erroneamente, sono
assimilati ad un’automobile cui si possono indifferentemente sostituire
le parti usurate. Ogni singolo organo, svolgendo la propria funzione,
dipende contemporaneamente dall’attività dell’intero organismo.
Esistono dei precisi e ben individuati collegamenti.
D: Quali sono ?
R: Con le sole leggi del sistema nervoso e di quello ormonale, non è
possibile spiegare l’unità del corpo, nel tempo e nello spazio; ci sono
altri nessi che lo fanno diventare unico, e Alexander Gurvic, all’inizio
del secolo, li ha chiamati "Campo di collegamenti morfogenetici".
Sono quelli cui va incontro la prima cellula umana quando si sviluppa nel
corpo adulto. Per spiegare la forma della persona adulta, è necessario un
complesso regolatore intelligente. Il professore ha postulato che esiste
un campo energetico biologico, composto di vibrazioni a vari livelli. Il
corpo è costituito di liquidi e di molecole, ed ogni sua più piccola
particella ha una propria vibrazione; l’insieme costituisce un campo
vibrazionale armonico. L’energia vivente usa il complesso e noi ne siamo
il risultato concreto. Il nostro corpo è l’armonico campo vibrazionale,
che riassume tutte le vibrazioni delle molecole, cellule, organi.
Corpo
e cellula interagiscono reciprocamente. Il sistema ha una propria
autonomia affinché la cellula possa essere autonoma o comandata dal
corpo.
D: S’influenzano reciprocamente anche per le malattie ?
R: Possiamo analizzare l’uomo e la società nello stato di salute e in
quello di malattia.
La
malattia interviene quando c’è il predominio di una delle parti, se
prevale la cellula, essa diventa cancerogena. La dominanza del corpo,
invece, produce sclerosi, malattie psichiche e distrofie.
Noi
studiamo tutto ciò e lo dimostriamo nelle varie situazioni. Essendo il
lavoro, la funzione di certe strutture all'interno delle cellule, noi
crediamo che queste subiscano dei cambiamenti, contrariamente alla scienza
classica affermante che le stesse da attive diventano inattive. Nella
struttura del corpo il movimento è continuo, nel quale la vita è un
processo senza sosta come l’elettrone che vibra intorno al nucleo. Oggi
la genetica molecolare studia il DNA e i GENI come strutture monostabili e
conservate, mentre in realtà si muovono e vibrano.
Come
sostiene Gurvic: "La vita è un procedimento strutturante e quindi le
leggi principali sono processi variabili". Consideriamo l’esempio
della luce: il fotone ha dinamica costante, se è fermato, muore.
La
luce è la base delle strutture viventi, ed abbiamo costruito degli
strumenti per studiare le vibrazioni dei corpi biologici. Qualunque
organismo vivente, è generatore di vibrazioni luminose. Prendiamo in
esame il sangue umano, il quale esprime una quantità considerevole di
luce, anche se, noi non siamo in grado di vederla ad occhio nudo.
Esaminando la sua luminosità, deduciamo i dati diagnostici della persona
e conseguentemente riconosciamo la provenienza di questo sangue.
D: A cosa sono dovute queste manifestazioni luminose ?
R: Nel sangue ci sono continue reazioni chimiche. Quasi tutte le molecole,
nel tessuto vivo, sono in condizione dinamica. Quest’agitazione si
stabilisce con la respirazione cellulare, ed è la causa da cui scaturisce
l’illuminazione. Quando il sangue esprime questi flussi, significa che
manifesta la sua energia, però il tessuto sano non la perde per caso ma
la usa interamente, senza esprimersi a vuoto.
È
come una squadra di pallavolo che il gioco si ferma solo quando la palla
cade.
D: Allora sangue sano e malato non esprimono la stessa luminosità ?
R: Se prendiamo due campioni di sangue e li mettiamo vicini, separati da
un vetro, uno infettato da microbi e l’altro sano, succede che i flussi
che si liberano dal sangue sano, aiutano quello accanto, ammalato, che
riceve energia. Queste reazioni non ubbidiscono alle leggi chimiche.
Le
nostre facoltà mentali di conoscenza fisica e biologica, non riescono a
spiegare queste reazioni, perché ci basiamo ancora su scoperte vecchie di
cent’anni. Facciamo un esempio: se cambiamo la temperatura ad un
processo che induciamo nel sangue, dovrebbe variare la reazione, ma non è
così.
Ho
provocato nel sangue una reazione immunologica, cambiando la temperatura
entro i limiti fisiologici di 35°-38° C. Solo quando il processo di
variazione della temperatura arriva ad uno stato stazionario, il sangue
reagisce, ma con ritardo. La linea a spirale del grafico è la memoria,
perché il sangue ricorda il suo stato precedente e tende a conservarlo.
In genere l’uomo è sempre un po’ malato, ma la natura, essendo più
intelligente, tende a difendersi. Sarebbe meglio imparare da questa,
invece di inventare leggi diverse.
D: Dato che ogni organismo ha le sue vibrazioni, diverse da uomo ad uomo,
è un assassinio eseguire i trapianti ?
R: Si, non è la strada giusta, neanche per le trasfusioni. La scienza
biomedica deve percorrere una strada diversa, cioè considerare la
possibilità di rigenerare l’organo malato.
Il
sangue, quindi, non solo è l’elemento più importante per la nostra
sopravvivenza fisica, ma è anche sede dell’anima e del flusso vitale
che ci rende parte del tutto, pervaso dalla stessa forza creativa.
Praticando il trapianto o la trasfusione, non si tiene conto che esiste
una parte fondamentale della nostra dimensione spirituale che ad occhio
nudo non è visibile. Oltre al fatto che gli organi, quando vengono
espiantati, sono ancora vivi, e che come dimostrato nel nostro numero
precedente, dalla ricerca del professor Korotof, l’aura o la parte
energetica che investe i nostri elementi vitali, si allontana solo dopo
qualche tempo.
Concludendo,
si può dedurre che, se si priva un corpo ancora vivente di un organo, lo
si uccide e lo si espropria di una parte del suo corpo energetico che gli
è necessaria come strumento di conoscenza, acquisita attraverso
l’esperienza compiuta dall’organo durante la vita. Oltremodo,
impiantando nel corpo di un’altra persona, un organo che porta la
vibrazione e l’esperienza di un altro essere umano, s’interferisce nel
cammino karmico della persona mutandone il destino evolutivo.
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