I
principali sintomi delle malattie dell'orecchio sono:
Ipoacusia, acufeni, vertigini,
otalgia e l'otorrea. Qualora un paziente presenti disturbi
auricolari si deve raccogliere un'anamnesi completa e deve
essere eseguito un accurato esame obiettivo con particolare
attenzione all'orecchio, al naso, al rinofaringe e ai seni
paranasali. Devono inoltre essere esaminati i denti, la
lingua, le tonsille, l'ipofaringe, il laringe, le ghiandole
salivari e le articolazioni temporomandibolari, poiché il
dolore e il fastidio, a partenza da tali sedi, possono
essere avvertiti a livello dell'orecchio.
Una rx o una TC delle rocche petrose sono spesso indicate
nei traumi dell'orecchio, nelle sospette fratture della base
cranica, nella perforazione della membrana timpanica, nelle
ipoacusie, nelle vertigini, nella paralisi facciale e nelle
otalgie di origine sconosciuta. La valutazione delle
funzioni uditiva e vestibolare è molto importante per la
diagnosi delle affezioni auricolari.
Molti casi di acufene (rumore
nell'orecchio), di ipoacusia (sordità) neurosensoriale, così
come la vertigine o il disequilibrio soggettivo , il senso
di pressione auricolare o di orecchio chiuso sono causati,
in pazienti affetti da uno più di questi sintomi, da una
disfunzione idromeccanica reversibile, causata dall'aumento
dei liquidi che esercitano una eccessiva pressione sulle
cellule ciliate o sui recettori vestibolari nell'orecchio
interno (IDROPE) e non sempre (o non solo) da un vero e
proprio danno permanente. Questo è perfino ovvio per
disturbi incostanti, variabili, fluttuanti, che non possono
sicuramente essere dovuti alla presenza di danni permanenti;
ma anche disturbi stazionari e apparente costanti possono
spesso essere dovuti all'idrope.
La microchirurgia dell'orecchio medio è indirizzata a curare
e risolvere i problemi riguardanti le sordità di
trasmissione dovute a: otosclerosi, otite media cronica
semplice o complicata da colesteatoma, malformazioni del
condotto uditivo esterno (esostosi e osteomi) e del sistema
timpano-ossiculare (perforazioni ed erosione ossiculare).
Mal d'orecchie nei bambini (e
negli adulti), e' specie nei bambini, uno dei sintomi
piu frequenti nei cambi di stagione (primavera ed autunno),
ma soprattutto cio' avviene nei
bambini Vaccinati, per via delle
disbiosi generate
dai
Vaccini (ripristinare
la flora con supplementi
multibatterici),
pH
digestivo alterato, mucosa dell'intestino
tenue irritata, ed
infiammazioni
generate che possono andare ovunque nell'organismo, a
seconda delle predisposizioni del soggetto vaccinato.
Cosa fare:
l’olio d’oliva, l’aglio e la cipolla sono cure naturali per
eccellenza, poi vi sono anche i rimedi
omeopatici e
omotossicologici; un medico esperto in quelle
tecniche, sapra' fornire le indicazioni per i giusti rimedi
da usare, ma
soprattutto e sempre fare questo:
1 -
clisterino di camomilla + una leggera purga di olio
oppure di erbe
2
-
alimentazione
crudista almeno x 5 gg: Niente latte, formaggi, salumi,
carne, pasta, dolci, riso bianco.
3
- fior di zolfo
x 5 gg al mattino a digiuno: una puntina grande come il
pollice del bambino con un po' di miele
4
- qualche goccia da 1 a 3 di olio di oliva a 37° oppure di
aglio, zenzero, come descritto piu' sotto
L’olio
d’oliva,
è sempre stato uno dei rimedi
naturali più
utilizzati, anche nei bambini.
Versare 1 cucchiaio di olio extra vergine di oliva in una
padella larga e posizionarla su una fiamma molto bassa;
mentre l’olio si scalda, prendere un paio di spicchi d’aglio
e tritarli finemente; aggiungere gli spicchi d’aglio
nell’olio di oliva caldo e aspettare che vengano assorbiti
bene; spegnere il fuoco, mettere l’olio in un contenitore di
vetro e lasciarlo raffreddare un pò; quando l’olio si sarà
intiepidito (verificarlo mettendo una goccia sul dorso del
polso), è possibile utilizzare uno dei seguenti due metodi
per usare l’olio d’oliva per curare il mal
d’orecchio; prendere un batuffolo di cotone e immergerlo
nell’olio caldo. A questo punto inserire delicatamente il
cotone imbevuto di olio caldo nell’orecchio.
Per fare questa
operazione la persona con l’orecchio da curare deve
sdraiarsi su un fianco con l’orecchio rivolto verso l’alto,
questo aiuterà l’olio a fluire verso il basso nel condotto
uditivo; in alternativa si può usare una siringa o
un contagocce.
- aglio immerso
per 20 muniti nell'olio caldo NON bollente, filtrare e
raffreddare a 37° e mettere le gocce di quell'olio
- Cipolla idem aglio, oppure
tritata: può essere tenuta in infusione
in un cucchiaio d’olio d’oliva o scaldata e avvolta in una
garza da poggiare sopra l’orecchio. Grazie al
solfuro di allide che contengono, le cipolle sono in
grado di assicurare un’azione antinfiammatoria e drenante,
si puo' fare la stessa cosa con l'aglio !
- Zenzero
Grazie alle sue proprietà antinfiammatorie, esso può
risultare molto utile se avete un’infezione alle orecchie. È
anche un analgesico molto efficace, quindi non esitate a
provare questo rimedio casalingo se qualcuno nella vostra
famiglia, voi compresi, avverte un forte dolore alle
orecchie.
Il modo di utilizzare lo zenzero per ridurre l’infiammazione
ed eliminare il dolore è molto semplice, dovete solamente
mettere nell’orecchio circa tre gocce di succo di zenzero e
tapparlo con un po’ di cotone. In pochi minuti comincerete a
verificarne l’effetto calmante.
- Liquirizia
Pianta molto nota, è molto utile per trattare in maniera
efficace il dolore alle orecchie. Per preparare un
trattamento contro questo disturbo dovete semplicemente
riscaldare un po’ di estratto di radice di liquirizia in due
cucchiai di burro in modo da formare una pasta.
Successivamente, applicate la pasta sulla parte esterna
dell’orecchio. La pasta deve essere tiepida, potete
lasciarla agire fino a quando noterete dei miglioramenti.
Mi raccomando non mettete tutte le erbe
(olii o sostanze) insieme,
ma provate prima una e poi se necessario un'altra il
giorno dopo...ecc.
Usate anche
cataplasmi di queste erbe, di argilla o di sale (caldi o
freddi a seconda delle necessita'), per uso esterno.
Calzino di sale per mal d'orecchie, il vecchio rimedio dei
nostri nonni
Occorre
- un calzino di cotone 100% e bianco
Il calzino deve essere necessariamente
bianco e di cotone in quanto i calzini colorati o realizzati
con materiali colorati a contatto con il calore possono
rilasciare sostanze indesiderate o addirittura sciogliersi.
- Sale grosso integrale (meglio di
quello fino per evitare fuoriuscite)
- una padella
ed un fornello
Prendete mezza tazza di sale grosso in una padella e
lasciatelo riscaldare fino a che non inizia a scricchiolare
(occorre qualche minuto). A quel punto spegnete, versate
all’interno di un calzino, fate un nodo e dopo averlo fatto
raffreddare un attimo (fate attenzione che non scotti
troppo), posizionatelo sull’orecchio dolente tenendolo in
posa per circa 20 minuti.
Un altro modo per prepararlo è quello di inserire il sale
freddo all'interno del calzino, chiuderlo e metterlo in
padella a riscaldare per 5 minuti.
Se ne traete beneficio potete ripetere
tranquillamente il trattamento più volte al giorno,
riutilizzando lo stesso sale per 3/4 volte, dopo però va
gettato via e non può in nessun caso essere riutilizzato.
ALTRI CASI in cui UTILIZZARLO
(caldo o freddo a seconda dei casi:)
L’impacco di sale caldo può essere
utile in diverse situazioni ed è un rimedio naturale sicuro
ed efficace anche per i bambini. Ecco i casi in cui si può
sperimentare:
- Sinusite, Catarro, tosse
Bronchite, Raffreddore
-
cervicale e mal di schiena
- dolori mestruali e renali
-
reumatismi
- mal di denti
In alcuni casi dei casi sopracitati
però, visto che la zona da scaldare è più ampia, può essere
comodo utilizzare al posto del calzino un panno di cotone
riempito di sale caldo in modo tale da andare a coprire
meglio i punti dolenti del corpo.
Tratto da: greenme.it
OTITE rimedi naturali
1 - Aglio
L'aglio
è considerato un efficace rimedio naturale in caso di
otite, per via delle sue proprietà antimicrobiche. Si
consiglia di portare ad ebollizione in acqua due o tre
spicchi d'aglio, di schiacciarli aggiungendo un pizzico di
sale e di avvolgerli in un fazzoletto da posizionare vicino
all'orecchio. Anche il succo d'aglio può essere utilizzato
in caso di otite, come se si trattasse di gocce per le
orecchie.
2 - Olio d'oliva
Uno dei più noti
rimedi della nonna per quanto riguarda l'otite
consiste nel ricorrere a dell'olio extravergine d'oliva.
L'olio deve essere riscaldato brevemente in piccole
quantità, oppure raccolto all'interno di un cucchiaino
tiepido. A questo punto, due o tre gocce di olio d'oliva
devono essere lasciate cadere in ogni orecchio.
3 - Camomilla
La camomilla
può essere utilizzata in due modi in caso di
otite. Da una parte, è possibile preparare un infuso di
camomilla con cui effettuare dei suffumigi, in modo tale
che, nel caso in cui l'otite sia aggravata da un eccesso di
muco, i canali ostruiti vengano liberati. L'infuso di
camomilla può essere inoltre utilizzato tiepido, con
l'aggiunta di poche gocce di olio d'oliva, per inumidire un
batuffolo di cotone da posizionare nella zona dell'orecchio.
4 - Sale e riso
Un impacco tiepido applicato a livello dell'orecchio
può essere utile in caso di otite nei bambini, al fine
di alleviare il dolore. E' possibile formare un sacchetto di
stoffa in cui versare del riso o del sale grosso, da
riscaldare per pochi minuti in forno o sul termosifone.
L'impacco non deve scottare, ma risultare semplicemente
tiepido, e deve essere posizionato sulla parte esterna
dell'orecchio per dieci minuti.
5 - Estratto di lobelia
L'estratto di lobelia rappresenta un
rimedio erboristico ritenuto utile in caso di otite. E'
possibile impiegarlo facendone cadere alcune gocce
nell'orecchio tormentato dal dolore. Dopo l'applicazione è
necessario risciacquare l'orecchio. E' bene rivolgersi ad un
erborista per approfondirne l'utilizzo.
6 - Oli essenziali
I suffumigi a base di oli essenziali sono utili per liberare
dal muco i canali auricolari e le vie respiratorie. Gli oli
essenziali consigliati sono costituiti dall'olio
essenziale di lavanda e dall'olio essenziale di eucalipto.
E' necessario colmare d'acqua bollente una ciotola di vetro
e aggiungere ad essa tre gocce di ogni olio essenziale.
Quindi si dovrà respirare il vapore, coprendosi la testa con
un asciugamano.
7 - Verbasco
Il verbasco (Verbascum Thapsus), conosciuto anche come
tassobarbasso, può essere
utile in caso di otite per la preparazione di un infuso
forte da ottenere versando un cucchiaino dei suoi fiori in
mezza tazza d'acqua bollente. Bisognerà dunque mescolare un
cucchiaio di infuso di verbasco con un cucchiaio d'olio
d'oliva e lasciare riposare per tutta la notte. Si potrà
quindi applicare una goccia del preparato nell'orecchio in
cui sia presente l'infezione.
Questo rimedio è tratto da:
"The Handbook to Alternatives to Chemical Medicine".
8 - Borsa del ghiaccio e batuffolo di cotone
Un batuffolo di cotone può essere posizionato
all'imboccatura dell'orecchio per
proteggere la zona colpita dall'infezione dagli agenti
esterni, soprattutto quando ci si trova fuori casa; ciò può
contribuire ad accelerare la guarigione. In alcuni casi, il
calore potrebbe aumentare l'infiammazione. Per contrastare
fastidi e eventuali gonfiori si suggerisce di accostare
brevemente all'orecchio una borsa del ghiaccio.
9 - Cipolla
Così come l'aglio, anche la cipolla
viene considerata come un vero e proprio medicinale
naturale, adatto a contrastare l'otite. Alcune fettine di
cipolla possono essere tritate e lessate, oppure cotte in
padella. Esse dovranno dunque essere raccolte in un
fazzoletto pulito o in una garza sterile e utilizzate per
apporre un impacco sulla zona dell'orecchio.
10 - Vitamina C
Ci si può prendere cura delle proprie orecchie ed affrontare
l'otite anche
attraverso l'alimentazione. Introdurre cibi ricchi di
vitamina C infatti stimola il sistema immunitario e lo aiuta
a combattere le infezioni. E' bene scegliere frutta e
verdura ricca di vitamina C, come arance, pomodori, kiwi,
fragole e peperoni. Per ridurre l'infezione all'orecchio, si
consiglia inoltre di assumere zinco.
Tratto da: greenme.it
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Sindrome
infiammatoria chiamata "Asia" scatenata dai
vaccini
!
ASIA_Sindrome
infiammatoria-dai-vaccini-Riassunto.pdf
Tratto da: http://www.assis.it/wp-content/uploads/2014/12/ASIARiassunto.pdf
... ed e' noto che... le
infiammazioni sono foriere di qualsiasi tipo di sintomi,
che i
medici impreparati
allopati chiamano erroneamente "malattie"....
vedi anche: Catarro, tosse
Raffreddore
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Eliminare gli acufeni con la
Trt - 13 Ottobre 2010.
Si chiama Trt, ossia Tinnitus retraining therapy, e si
configura come una terapia per gli acufeni. Si tratta di una
particolare tecnica, che è volta ad eliminare quei fischi,
fruscii, ronzii e soffi, che alcune persone sentono, ma che
non sono dei suoni che provengono dall’esterno. Gli acufeni
infatti vengono creati dall’orecchio per motivi non chiari.
Quando gli acufeni si presentano
ripetutamente, si può ricorrere alla Trt per risolvere il
problema. Ma in che cosa consiste nello specifico la terapia
in questione? In sostanza il paziente deve indossare per
circa sei o sette ore al giorno un apparecchio acustico, che
è capace di emettere in maniera costante un suono a basso
volume, che viene chiamato rumore bianco. Esso non copre i
fischi, in modo che il cervello a poco a poco si abitui a
prestare meno attenzione agli acufeni. In questo modo essi
saranno percepiti gradualmente in modo sempre più ridotto,
finché saranno cancellati. Per quanto riguarda la durata
della terapia occorre ricordare che essa è variabile, ma in
genere prosegue per diversi mesi. Non è sempre necessario
ricorrere ad una terapia specifica per gli acufeni. Infatti
a volte essi regrediscono spontaneamente, specialmente
quando sono determinati da un trauma acustico.
Un intervento di microchirurgia può essere invece utile
quando gli acufeni hanno un’origine vascolare. In questo
caso succede che il nervo acustico
si trova troppo a contatto con un’arteria del cervello,
raccogliendo le pulsazioni del cuore, avvertite come
soffi sincronici.
By Gianluca Rini - Tratto da: tantasalute.it
La
Parotite, si localizza primariamente ad una
o entrambe le
parotidi, grosse ghiandole salivari poste nel
retrobocca, dietro ai rami della
mandibola,
ovvero
gli Orecchioni
(definizione della medicina ufficiale,
ma
non e' cosi'
= è una
malattia contagiosa di "origine virale" che colpisce le ghiandole salivari
(NdR: cosi' ci dicono i medici allopati, "origine virale",
ma secondo la medicina naturale non e' cosi', trattasi di
infiammazione
che parte dall'intestino e che colpisce la zona,
in certe condizioni climatiche).
vedi:
Teoria dei germi e' Falsa
+
Malattie gravi
dai Vaccini
+
Sordita'
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L'infrarosso che accende
l'udito – 30 Mar. 2011
Sentire i suoni con l’aiuto della luce, infrarossa. È quello
che in futuro potrebbe accadere alle persone con problemi di
udito grazie alle scoperte di un team di ricercatori dell’Università
dello Utah, guidati da Richard Rabbitt. Gli scienziati
hanno infatti dimostrato che è possibile influenzare il
comportamento delle cellule dell’orecchio, e quindi dei
segnali che da qui arrivano al cervello, utilizzando la
radiazione infrarossa. Con lo stesso principio, si
potrebbero sviluppare dispositivi per migliorare
l'equilibrio o la vista nelle persone in cui queste capacità
sono compromesse. A suggerirlo sono i due studi pubblicati
dai ricercatori su
The Journal of Physiology.
Le idee per rivoluzionare i sistemi di sostegno all'udito e
alla vista sono nate da due esperimenti che gli scienziati
hanno condotto rispettivamente su cellule del cuore di ratto
e su cellule dell’orecchio interno di pesce rospo (Opsanus
tau). In entrambi i casi, esponendo i campioni biologici a
luce infrarossa (invisibile agli occhi), i ricercatori hanno
scoperto che la radiazione attiva le cellule, inducendo il
movimento degli ioni calcio nei
mitocondri, le cosiddette
centrali energetiche delle cellule.
Un meccanismo importante
tanto per il funzionamento del muscolo cardiaco quanto per
quello del sistema uditivo perché, come ha affermato Rabbitt,
è il calcio a innescare la contrazione cellulare o il
rilascio di neurotrasmettitori.
Partendo da questi scoperte, i ricercatori suggeriscono che
in futuro si possano utilizzare segnali ottici al posto di
quelli elettrici in dispositivi come i peacemaker o negli
impianti uditivi per i sordi. Soprattutto in questo caso,
l’uso dell’infrarosso avrebbe molti vantaggi rispetto ai
segnali elettrici impiegati nei dispositivi tradizionali,
dove le frequenze captate sono limitate (otto in genere), e
lo spettro di suoni che in ultimo viene elaborato dal
paziente è piuttosto ristretto. Con un sistema a radiazioni
infrarosse invece sarebbe possibile intercettare un numero
più alto di frequenze, perché i segnali ottici (specifici
per le diverse frequenze di suoni) possono essere
focalizzati su cellule differenti all’interno dell’orecchio.
Inoltre, ristabilire il funzionamento delle cellule
dell’orecchio interno sarebbe importante anche per quelle
persone che hanno problemi di equilibrio.
Infine, come spiegano i ricercatori, c’è anche una
possibilità che dispositivi che impiegano questo tipo di
radiazione possano aiutare le persone con la retina
danneggiata - in cui alcune cellule non sono più in grado di
rispondere ai normali segnali luminosi - a recuperare
parzialmente la visione. In questi casi infatti altre
cellule del sistema visivo sarebbero ancora sensibili alla
radiazione infrarossa, che potrebbe attivare quei
cambiamenti che portano alla creazione delle immagini e
quindi alla visione.
Riferimenti: The Journal of Physiology
DOI: 10.1113/jphysiol.2010.198804,
DOI:10.1113/jphysiol.2010.198333
By Anna Lisa Bonfranceschi - Tratto da galileonet.it
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SORDITA' vinta - 04/01/2013
Si chiama TMHS ed ha un ruolo cruciale nella trasformazione
dei suoni in impulsi nervosi dentro una specifica struttura
dell'orecchio interno. La sua scoperta rappresenta un
importante punto di partenza per una futura terapia delle
alterazioni genetiche alla base di alcune forme di sordita'.
L'articolo dello studio, e' stato pubblicato su
http://www.cell.com/retrieve/pii/S0092867412013049
Il risultato è frutto di decenni di ricerche sugli specifici
canali di trasduzione meccanica che permettono la percezione
delle onde sonore e getta anche un ponte verso futuri studi
nel campo della terapia genica per ristabilire l'udito in
particolari casi di sordità.
La trasduzione meccanica, o "meccanotrasduzione",
è rimasta sostanzialmente invariata nel corso
dell'evoluzione – come dimostrano i resti fossili di
dinosauri risalenti a 120 milioni di anni fa - e consiste
sia nella parte finale dei meccanismi che coinvolgono
l'orecchio medio, in cui le vibrazioni del timpano vengono
trasmesse alla coclea tramite il martello, l'incudine e la
staffa, sia nella trasmissione, nell'orecchio interno,
dell'impulso elettrico verso il cervello.
Al centro di questo flusso di stimoli fisici c'è un
complesso sistema di cellule
all'interno della camera media della
coclea, dette
cellule ciliate, che convertono l'energia
meccanica in segnali elettrici. Ciascuna di esse possiede un
centinaio di
stereociglia che ne ricoprono l'estremità
superiore. L'innesco del segnale elettrico è comandato
dall'apertura di canali ionici, a sua volta monitorata da
neuroni che circondano le cellule ciliate: quando
questi neuroni superano un certo livello di stimolazione,
parte un segnale verso la corteccia uditiva del
cervello.
Proprio per la complessità della percezione uditiva, i
fattori che possono condizionarne la normale funzionalità
sono numerosi. Alle cellule ciliate, che si sviluppano prima
della nascita e non aumentano più durante la vita, possono
essere associate molte forme di sordità, dovute a un deficit
di trasduzione del segnale. Le ricerche e lo studio che ne
e' nato, sono stati fatti allo
The
Scripps Research Institute (TSRI) della Universita'
La
Jolla, in California USA.
Un gruppo di ricercatori ha compiuto un importante passo in
avanti nella comprensione dei meccanismi che stanno alla
base della fisiologia dell’udito. Gli scienziati, infatti,
hanno scoperto una proteina, denominata TMHS, che sembra
essere un componente fondamentale dei canali cocleari che
trasducono l’energia cinetica del suono nei segnali
elettro-chimici che conducono al cervello.
Questa importante scoperta, però, oltre ad aver parzialmente
svelato il mistero che sta dietro al processo di trasduzione
cocleare, promette nuovi futuri approcci alla terapia genica
della sordità.
Infatti, innestando la TMHS nelle cellule sensoriali di
cuccioli di topo nati sordi, gli scienziati del TSRI sono
riusciti ad attivarne le funzioni uditive, in precedenza
assenti proprio a causa della mancanza della suddetta
proteina. “In alcune forme di sordità umana – ha dichiarato
Ulrich Mueller, direttore del Dorris Neuroscience Center al
TSRI – potrebbe esistere un modo per innestare di nuovo
questi geni e riparare le cellule dopo la nascita”.
Specifiche configurazioni genetiche di questa proteina sono
state precedentemente rilevate in persone con comune forme
ereditarie di sordità, e questa scoperta sembrerebbe essere
la primaria spiegazione di come queste variazioni genetiche
causino la perdita dell’udito.
È ovviamente ancora molto presto per brindare, ma certamente
un altro mattoncino di questo secolare muro, che imprigiona
ancora milioni di persone al mondo in una invisibile bolla
nella quale parole e musica non possono entrare, è stato
buttato giù.
Fonte:
http://www.medicalnewstoday.com/releases/253760.php
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PULIZIA delle ORECCHIE - fare molta attenzione a questa
pratica !
Ci sono dei coni di cera che si inseriscono nel condotto
uditivo esterno e poi, dopo averli accesi dalla parte
opposta, dovrebbero rimuovere il cerume che ristagna nelle
orecchie.
Il cono per l'igiene dell'orecchio è un metodo di
prevenzione che deriva da un'antica tradizione popolare ed è
rivolto a chi desidera una vita più sana ed in armonia con
la natura.
E' un sistema semplice, sicuro ed efficace che tutti possono
utilizzare e che può apportare notevoli benefici.
Il cono è molto indicato per eliminare eventuali residui
d'acqua rimasta dopo docce, bagni in piscina o in mare, per
favorire la pulizia dell'orecchio e per riequilibrare la
pressione auricolare dopo viaggi in aereo, soggiorni in
montagna, immersioni subacquee. Fin dalla prima applicazione
si avverte un senso di benessere e un salutare rilassamento
fisico. Il cono non è un medicinale e non può sostituire
cure mediche e preparati farmaceutici, ma è una pratica
igienica utilissima che può apportare notevoli benefici.
Il seguente claim è preso dal materiale informativo di una
marca commerciale:
“l'aspirazione creata alla base del cono dall'aria calda
che sale verso l'alto ("effetto camino") favorisce
l'asportazione delle impurità e dei depositi dal canale
auricolare. Inoltre aiuta l'eliminazione di ristagni d'acqua
nell'orecchio, rigenera la respirazione cutanea e ripristina
la corretta tensione del timpano dopo sbalzi di pressione
dovuti a soggiorni in montagna, viaggi in aereo, bagni o
immersioni subacquee, che possono creare la fastidiosa
sensazione di "orecchie chiuse".
Considerazioni
Il cerume tende a raggrumarsi in masse appiccicose e la
pressione negativa (“effetto camino”) necessaria per farlo
risalire dal fondo del canale uditivo dovrebbe essere così
forte che romperebbe la membrana del timpano. Nel 1996 è
stato condotto uno studio sulla sicurezza ed efficacia di
questa metodica. Si è visto che i coni non producono nessuna
pressione negativa e che il cerume non viene rimosso, ma
addirittura un po’ di cera finisce nel fondo dell’orecchio.
Il materiale che si vede accumulato all’interno della punta
del cono (quella che si inserisce nell’orecchio) non sarebbe
il cerume rimosso, ma cera e detriti della combustione del
cono. Lo stesso materiale si forma anche se bruciate un cono
liberamente, senza cioè inserirlo nelle orecchie.
Test
Ho condotto una piccola sperimentazione, utilizzando i coni
in 6 orecchie interessate, in modo variabile, dalla presenza
di depositi di cerume. Ho guardato nel condotto uditivo
esterno con l’otoscopio prima e dopo l’applicazione dei
coni, che erano di ottima marca. I risultati sono stati
davvero deludenti: in nessun caso il cerume è stato rimosso
e in effetti alcune volte nell’orecchio rimanevano anche dei
detriti di cera.
Bibliografia
1 - Mercola J - Ear Candling - Playing With Fire
http://articles.mercola.com/sites/articles/archive/2009/02/03/ear-candling-playing-with-fire.aspx
2 - Seely DR et al Ear candles-efficacy and
safety.Laryngoscope. 1996 Oct;106(10):1226-9.
3 -
www.straightdope.com/columns/read/1103/how-do-ear-candles-work
4 -
www.usanest.org/faq.htm
COME FUNZIONA:
Il cono produce i suoi benefici per due motivi:
- il calore prodotto dalla combustione delle pareti del cono
penetra delicatamente fino alla barriera del timpano,
stimola i punti utilizzati dall'agopuntura, rivitalizza la
circolazione sanguigna, libera i pori chiusi e ammorbidisce
il cerume;
- l'aspirazione creata alla base del cono dall'aria calda
che sale verso l'alto ("effetto camino") favorisce
l'asportazione delle impurità e dei depositi dal canale
auricolare. Inoltre aiuta l'eliminazione di ristagni d'acqua
nell'orecchio, rigenera la respirazione cutanea e ripristina
la corretta tensione del timpano dopo sbalzi di pressione
dovuti a soggiorni in montagna, viaggi in aereo, bagni o
immersioni subacquee, che possono creare la fastidiosa
sensazione di "orecchie chiuse".
MODO D'USO:
- Inserire il cono nella fessura centrale del dischetto
protettivo, fino all'anello frangifiamma, ed accendere con
un fiammifero la parte più larga dello stesso.
- Appoggiare la testa sopra un tavolo, introdurre la parte
più sottile del cono nel foro dell'orecchio facendolo
combaciare perfettamente e sostenendolo con la mano in modo
perpendicolare per tutto il trattamento.
- Quando la fiamma ha consumato il cono fino all'anello
frangifiamma, interrompere il trattamento e spegnerlo in un
bicchiere d'acqua.
- La durata media dell'applicazione è di circa 5 minuti per
ogni orecchio.
AVVERTENZE:
Trattare sempre entrambe le orecchie nella stessa seduta,
utilizzando un cono per ogni orecchio. Come pratica igienica
preventiva è consigliabile utilizzare il cono una volta al
mese.
E' preferibile effettuare il trattamento alla sera prima di
coricarsi. Se è ben posizionato, non deve uscire fumo tra il
cono e l'orecchio. L'uso del fuoco impone la massima
attenzione.
E' consigliabile praticare il trattamento solo con
l'assistenza di una persona in grado di garantire
l'opportuna vigilanza.
Proteggere o comunque raccogliere la capigliatura prima
dell'uso. In caso di reazione allergica al prodotto
sospendere il trattamento. Non usare il prodotto in presenza
di perforazione del timpano o di lesioni del condotto
uditivo.
Commento NdR: Il canale auditivo costituisce forse
una delle parti più delicate dell'anatomia umana.
Dentro l'orecchio è veramente meglio non introdurre proprio
nulla, se non è strettamente necessario. Solamente la
rottura del timpano, o quello che possa portare a ciò, è da
considerarsi come fattore di gravità. Fate quindi
molta attenzione: perche' quello, è un danno irreversibile,
che richiederebbe l'attenzione di uno specialista.
Visto che i coni indicati nell'articolo qui sopra, costano parecchio e
taluni sbagliando l'uso, possono arrecare danno, per la cera
che puo' colare nell'orecchio, il mio consiglio e'
utilizzare nelle orecchie dell'olio di
oliva tiepido tiepido, provare per credere.
Oppure fare una miscela di acqua e acqua ossigenata al 50%
mettere qualche goccia nell'orecchio lasciare per qualche
minuto e quindi sciacquare con acqua normale; il cerume
depositato si sciogliera' ed uscira' dal canale
dell'orecchio tappato.
Erbe utili:
- L'Eucalipto, con le sue foglie, e' utile. Far
bollire in un po' d'acqua e si convoglia il loro vapore,
una volta tolto dal fuoco e intiepidito abbastanza,
all'entrata del canale auditivo, o con un asciugamano
buttato sopra testa o con un pezzo di carta avvolto a
imbuto, la cui entrata più stretta si sistemerà all'interno
dell'orecchio.
- La Cipolla: cotta ed applicata in impacchi, bloccando con
delle bende, disinfiamma le otiti, anche quelle severe.
Bisogna però essere costanti negli impacchi e possibilmente
utilizzare cipolle biologiche.
Qualsiasi sia il sistema che
usiate, va protetto poi con un pezzo di cotone l'entrata del
canale auditivo se si fanno le applicazioni di sera o
comunque in ambienti freddi e/o umidi, lasciandolo tutta la
notte, o più se necessario. Ricordate che e' una parte molto
delicata, anche il rimedio più efficace, infatti, potrebbe
risultare controproducente se poi non lo si protegge dal
freddo.
PROMEMORIA:
Bisogna utilizzare sempre cuffie insonorizzate e non tappa
orecchie, quando si è obbligati a permanere, o attraversare
in ambienti rumorosi.
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Laissez la cire de vos
oreilles tranquille (Francais) - Lasciate
tranquillamente la cera nelle vostre orecchie - Aprile 2014
Des millions de personnes chaque année vont consulter leur
médecin pour se faire retirer des bouchons de cire dans les
oreilles.
Sur Internet, on trouve d'innombrables produits, sérums et
bougies pour nettoyer les oreilles, dont beaucoup ne sont
absolument pas recommandés.
Lorsqu'une personne se lève le matin et prend sa douche, se
passer un bâtonnet de coton dans les oreilles pour en
retirer la cire paraît être un geste de bonne hygiène.
Mais en réalité, la cire d'oreille, ou cérumen, est
justement produite par vos oreilles pour les nettoyer
naturellement et protéger la délicate mécanique de l'audition
des intrusions de bactéries et de champignons. C'est un
produit naturel, bénéfique pour votre santé, et dont vos
oreilles ont besoin. Alors, ce n'est pas la peine d'essayer
de vous en débarrasser, bien au contraire.
Comment le cérumen nettoie vos
oreilles
Chaque fois que vous mâchez, le cérumen est poussé vers l'extérieur,
emmenant avec lui toute la poussière, saletés et particules
de matières qui pourraient s'accumuler dans le canal, et en
particulier les cellules mortes de vos tympans.
Le cérumen est riche en acides gras saturés, en lysozyme et
il est acide, ce qui en fait une excellente protection
contre les bactéries dangereuses, en particulier le
staphylocoque doré, et l'Escherichia Coli.
Enfin, contrairement à ce qu'on raconte parfois, la cire des
oreilles n'empêche nullement d'entendre. Au contraire, grâce
au cholestérol, au squalène et aux nombreux acides et
alcools gras à longue chaîne qu'elle contient, elle lubrifie
et empêche l'assèchement et la démangeaison de la peau à l'intérieur
du canal auditif, et aide à la maintenir jeune.
Si vos oreilles produisent tant de cire qu'on la voit de l'extérieur,
« la confiture d'orange » comme disent mes enfants, n'hésitez
évidemment pas à la nettoyer ! Vous pouvez utiliser de l'eau
savonneuse, ou un coton tige, mais l'important est de vous
contenter de laver le pavillon de votre oreille, et l'entrée
du conduit, mais surtout, n'allez pas creuser loin à l'intérieur.
Que faire en cas de gros bouchon
Il est capital de comprendre que la « cire d'oreille » n'est
pas du tout de la cire: c'est une substance soluble dans
l'eau. Cela veut dire que, même si vous avez un gros bouchon
dur bloqué dans le canal auditif, vous n'avez pas besoin d'acheter
les produits coûteux vendus dans le commerce.
Faites simplement couler un petit peu d'eau, à température
corporelle, dans votre conduit auditif, puis laissez la
nature faire son travail. L'effet mécanique de vos mâchoires,
lorsque vous mangez, aura pour effet de pousser ce bouchon
peu à peu vers l'extérieur.
Mais n'allez pas le chercher avec un coton-tige car vous
risquez plus de l'enfoncer encore, avec le risque de vous
blesser le tympan.
Que penser des bougies
nettoyantes ?
Des bougies nettoyantes sont proposées à la vente, et
certains leur attribuent des vertus spirituelles, telles que
le « rééquilibrage énergétique ».
Je ne me prononcerai pas à ce sujet, mais en revanche, il
est clair que ces bougies ne permettent pas de nettoyer les
oreilles.
Les vendeurs vous expliquent que ces bougies nettoient le
cérumen par aspiration mais en réalité, l'aspiration
provoquée par la combustion de la bougie est beaucoup trop
faible pour aspirer cette substance collante. Au contraire,
l'expérience montre que c'est plutôt la cire de la bougie
qui risque de se retrouver dans vos oreilles, plutôt que le
contraire !
Les résidus que vous retrouvez dans le canal de la bougie ne
proviennent pas du tout de votre oreille, mais de combustion
de la bougie elle-même. (1)
Quant à ceux qui prétendent que la chaleur de la bougie
ferait fondre le cérumen, une expérience menée en 2007 au
Canada a mesuré la température de la base de la bougie,
pendant que celle-ci brûlait. La température la plus haute
relevée est de 22°C, soit bien en-dessous de la température
corporelle qui varie entre 36,1°C et 37,8°C. L'étude conclut
donc à l'impossibilité pour une bougie d'oreille de faire
fondre le cérumen. (2)
By Jean-Marc Dupuis - Tratto da: sante-nature-innovation.fr]
Fonti:
(1)
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/8849790?dopt=Abstract
[archive], Ear candles--efficacy and safety (en anglais)
(2)
http://www.cbc.ca/marketplace/pre-2007/files/health/earcandle/statement.html
Orecchie, onde sonore, suoni
- 04 maggio 2015
Le orecchie sono collegate da connessioni cerebrali assai
rapide, il che le rende assai efficaci nel trovare schemi
ricorrenti nei dati. Attraverso un processo detto "sonificazione"
sono stati individuate caratteristiche specifiche del vento
solare e di stelle remote. Anche la diagnosi rapida delle
cellule tumorali si potrà forse ottenere convertendo in
suoni le loro "impronte digitali" molecolari.
vedi:
Contenuto dei vaccini
+
Statistiche Istat
sui vaccini +
Dati ISTAT sui Vaccini +
Interrogazione Parlamentare +
Falsita'
della medicina ufficiale +
1000 studi sui Danni dei Vaccini
+
Malassorbimento
+
Orecchioni, vaccino (Parotite)
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