L’Omotossicologia
è una concezione innovativa dell’omeopatia,
con un suo proprio corpus teorico e metodologico e una sua
caratteristica strategia terapeutica.
L’etimologia del termine omotossicologia, o omeopatia
antiomotossica, significa: "studio degli effetti delle
tossine sull’Uomo e relativo trattamento omeopatico".
Il medico omotossicologo, rifiutando ogni integralismo
terapeutico, utilizza tanto le acquisizioni della medicina
omeopatica quanto quelle della medicina convenzionale e
reinterpreta dati secondo un paradigma coerente che spiega,
grazie alla propria specifica chiave di lettura, il
manifestarsi dei fenomeni della salute e della malattia in
modo completo.
I vantaggi terapeutici rispetto all’omeopatia classica sono:
possibilità di intervento anche nelle malattie degenerative
e risultati molto veloci nelle patologie acute.
vedi:
Omotossicologia 2
+
INDICAZIONI UTILI per i principali MALANNI
(OMEOPATIA e FITOTERAPIA) +
INFORMAZIONE, CAMPO UNIVERSALE e SOSTANZA - Campi
MORFOGENETICI
+
PDF sull'Omeopatia
+
Omeopatia degli ibridi
+
Omeopatia degli ibridi (English)
Utilizzo della
BioElettronica per qualsiasi
sintomo che i
medici
impreparati della
medicina ufficiale chiamano impropriamente "malattie",
per il ripristino della funzionalita' dei
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Come abbiamo già più volte affermato, la
medicina allopatica
sta passando una fase di rivoluzione.
Questo fermento è stato provocato anche dalla preponderanza
della tecnologia diagnostica e dai continuati tentativi di
schematizzare, standardizzare forzatamente la terapia a
discapito del valore all’approccio umano del paziente.
In risposta a questa meccanizzazione e disumanizzazione
della “arte
medica” si è formata una nuova corrente tendente
a ri-umanizzare l’approccio medico paziente.
Base di questa nuova valutazione è sicuramente la
consapevolezza che l’uomo si esprime in salute od in
malattia a seconda delle proprie necessità e capacità. E’
sulla base
Olistica, d’insieme che il nuovo “Dottore”
(da dotto, colui che conosce), diverrà anche colui che
lenisce le ferite e le medica, quindi il nuovo “medico”.
La globalità deve sostituire i dati rilevati dalla
misurazione di dettagli.
La diagnostica medica odierna è ancora ancorata a
quel principio che tende a riportare ogni disturbo ed ogni
manifestazione patologica ad una sua origine mono causale
ricercando la sua origine solo nella alterazione della
struttura cellulare, nella morfologia di vari compartimenti;
tutto ciò in funzione dell’uso poi dell’unico mediatore (il
farmaco) che toglie i peccati dal corpo, dimenticando gli
ausili naturali (medicinali atossici).
Le
Medicine dolci e Biologiche non vengono prese in
seria considerazione (perché i
medici allopati
non le conoscono) dalla “scienza
medica imperante”.
Finalmente anche fra questi medici vi è una certa
“conversione” alle medicine dolci, tant’è che alcuni
iniziano ad utilizzare nuove terapie globali, riportando
alla luce antichi princìpi quali la stimolo terapia con
farmaci in soluzione che richiamano chiaramente l’antica
teoria degli “umori”.
Già dopo l’acquisizione del concetto di interazione
e la scoperta della commutazione vegetativa globale
da parte di Hoff vi fu un rinnovamento dei metodi
terapeutici fondati sulla patologia umorale e sulle terapie
naturali sopra tutto basate su di un concetto:
La malattia
è intesa come una risposta dell’organismo, ad un processo
dinamico ad un disturbo complesso di equilibri energetici e
materiali, ad una deficienza informativa.
L’Omotossicologia è una concezione innovativa
dell’omeopatia, con un suo proprio corpus teorico e
metodologico e una sua caratteristica strategia terapeutica.
L’etimologia del termine omotossicologia, o omeopatia
antiomotossica, significa: studio degli effetti delle
tossine sull’Uomo e relativo trattamento omeopatico.
Il medico omotossicologo, rifiutando ogni integralismo
terapeutico, utilizza tanto le acquisizioni della medicina
omeopatica quanto quelle della medicina convenzionale e
reinterpreta dati secondo un paradigma coerente che spiega,
grazie alla propria specifica chiave di lettura, il
manifestarsi dei fenomeni della salute e della malattia in
modo completo.
I vantaggi terapeutici rispetto all’omeopatia classica sono:
possibilità di intervento anche nelle malattie degenerative
e risultati molto veloci nelle patologie acute "
Oltre alla scienza Omotossicologica di Hans Heinrich
Reckeweg, la terapia biochimica secondo Sculssler, i
Complessi ISO, gli Oligoplex Madaus, la terapia Rodler, la
Spargirica secondo Zimpel, il metodo Strat, il sistema Truw,
quello Wala, i Complessi Weleda, Sat terapia, Ayurveda, ecc.
Tutti questi sistemi terapeutici
sono stati sviluppati su principi
diversi
sui quali è basata la
medicina allopatica.
Reckeweg Hans Heinrich nel 1952 a Baden-Baden (fu insegnante
di Omeopatia per conto della società dei medici Omeopati di
Berlino) formulò la sua teoria omotossicologica, derivando
di conseguenza le omotossine, sostanze “tossiche” le quali
provocano nell’organismo situazioni difensive da parte di un
Sistema Immunitario Globale (neuro endocrino cito umorale).
Queste sostanze entrando nel corpo entrano in reazione,
vengono trasformate e poi riespulse; durante questo
“tragitto” esse provocano reazioni difensive che si
manifestano nelle “malattie”, mediante 6 fasi diverse.
Mediante terapie biologiche o farmacologiche (omeopatiche o
naturali) atte a favorire l’espulsione delle omotossine si
cerca di accelerare, stimolare e riattivare la tendenza
all’auto guarigione.
Egli fondò un’azienda che preparava dei rimedi in funzione
delle sue scoperte.
Questa ditta preparò e commercializzò: le linee degli
unitari, gli injeel, i nosodi, i catalizzatori
intermedi e dei preparati allopatici omeopatizzati.
La sua terapia antiomotossica è basata su solide basi
teoriche da lui insegnate; ebbe numerosi seguaci ed oggi
trova ancor più seguito fra i medici che si stanno
convertendo alle tecniche mediche dolci.
Non vi è “guerra” alla
malattia, essa NON va combattuta, bensì
essa, essendo l’espressione
di un modo di vita, essa quindi rappresenta il
frutto di un naturale
processo
di guarigione, cioè di
disintossicazione dell’organismo.
Reckeweg parla di 6 fasi di risposta antitossica: le prime 3
sono risposte relativamente innocue (fasi di escrezione)
come infiammazioni (fasi di reazione) come
depositi (fasi di deposito); questo significa
che le tossine mediante il processo infiammatorio vengono
neutralizzate e portate all’escrezione; questo processo NON
va ostacolato assolutamente, anzi va favorito.
I medici allopati valutano e “curano” queste 3 fasi in modo
sbagliato.
Con la repressione della febbre, l’inibizione delle
infiammazioni, l’impedimento delle escrezioni si bloccano
non solo i normali processi di disintossicazione, ma si
provocano processi di riverbero (reintossicazione più
grave) cioè la malattia si fa cronica anche se il
sintomo scompare apparentemente, esso riesploderà anche in
altra forma in un altro momento nel quale l’organismo sarà
in grado di manifestarlo.
Durante la fase di “reinpregnamento” (con la
repressione
farmacologica) le tossine penetrano nelle
cellule e ne
danneggiano la struttura e/o la funzione; a
questa fase può seguire quella di degenerazione cellulare ed
in seguito se il
Conflitto Spirituale è intenso, quella di
neoplasma (tumore).
Il principio della legge
biologica di Arndt-Schultz dice: “dosi
piccole sono stimolanti, dosi medie sono indifferenti, dosi
grandi bloccano, paralizzano od uccidono”.
I bioterapici antiomotossici agiscono sempre nel senso di
una vicariazione regressiva biologicamente corretta, che
mira ad uno spostamento della fase patologica verso la fase
fisiologica dell’escrezione e della disintossicazione.
Reckeweg ha capito che l’alterazione strutturale come
espressione della malattia è preceduta da processi biologici
di trasformazione materiale ed energetica e di trasmissione
di informazione.
Con la sua opera ha potuto dimostrare che la coerente
applicazione del principio Omeopatico di Hanemann e di
quello di Arndt-Schultz, nella formulazione di preparati
Omeopatici, permettendo una più profonda comprensione dei
rimedi Omeopatici e di quelli Fitoterapici, Ayurvedici ecc.,
per un loro nuovo sviluppo.
Ovviamente occorre ricordare che per ottenere i migliori
effetti di eliminazione dei fattori tossici dall’organismo
bisogna anche fornire al malato l’opportuna alimentazione
personalizzata in funzione delle alterazioni Termico
Nutrizionali intervenute e che hanno indotto
l’intossicazione generale e locale.
A questo tipo di tecnica medica ricordiamo che:
Le malattie come abbiamo già più volte affermato, sono la
conseguenza dei conflitti Spirituali che “scendono dal cielo
dello Spirito” nella ”terra fisiologica” e quando trovano il
“Terreno”
adatto - vedi voce
Bio
Elettronica - proliferano generando il corpo
del conflitto, la malattia, ovvero l’azione del male, cioè
dell’ignoranza.
Ciò significa che ogni
Conflitto irrisolto quindi, tende a scendere
nel corpo fisico ed a fissarsi nell’organo bersaglio
collegato all’archetipo conflittuale.
Ricordiamo
che le alterazioni degli
enzimi,
della
flora,
del
pH
digestivo
e e della
mucosa intestinale influenzano la
salute, non soltanto a livello intestinale, ma anche a
distanza in qualsiasi parte dell'organismo.
OMOTOSSICOLOGIA:
RISULTATI DELLO STUDIO SCIENTIFICO PUBBLICATO SU “PULMONARY
PHARMACOLOGY AND THERAPEUTICS”:
TROVATA DAI RICERCATORI ITALIANI UNA NUOVA CURA PER L’ASMA
ALLERGICO - vedi:
articolo originale
Premessa
La prestigiosa rivista scientifica internazionale Pulmonary
Pharmacology & Therapeutics - June 2009, 1-14, indicizzata
in Medline, ha pubblicato i risultati di un interessante
lavoro condotto dal Dipartimento di Morfologia Umana
dell’Università degli Studi di Milano sugli effetti di bassi
dosaggi di interleuchine nella cura dell’asma
allergico.
Si tratta di risultati straordinari, che aprono una nuova
frontiera sulle possibilità di utilizzo clinico di queste
molecole biologiche, altrimenti non utilizzabili ad alti
dosaggi farmacologici a causa dei gravi effetti collaterali.
Il risultato degli studi dei ricercatori italiani disegna
inoltre un nuovo scenario nella cura delle malattie
allergiche. Il lavoro era iniziato nel gennaio 2008 presso i
laboratori del Dipartimento di Morfologia Umana dell’Università
degli Studi di Milano.
Abstract dello studio
La patologia allergica, come molte altre patologie del
Sistema Immunitario, può essere interpretata come
l’espressione di un’alterazione della cosiddetta “bilancia
immunitaria”. Nel caso della malattia allergica, le cellule
immunitarie chiamate Th2 (Linfociti
T helper 2) sono “iper-espresse”, cioè lavorano
in eccesso rispetto ad un’altra famiglia di cellule
immunitarie chiamata Th1 (Linfociti T helper 1).
E’ questa caratteristica alterazione del Sistema Immunitario
dei soggetti allergici la causa profonda della loro
malattia: come si dice in Immunologia, è lo “switch Th1/Th2”
il vero “peccato originale” delle allergie, lo
squilibrio
tra queste due famiglie di
linfociti.
Un ruolo predominante nella funzione dei linfociti Th
(Linfociti T helper) è giocato da particolari molecole
biologiche chiamate interleuchine. Esse possono essere
considerate alla stregua di messaggeri capaci di informare
le cellule immunitarie e di controllarne la funzione, anche
quella dei linfociti Th, veri e propri “direttori
d’orchestra” del sistema immunitario, da cui dipende il
destino in senso positivo (guarigione) o negativo (malattia)
di molte condizioni patologiche, tra cui l’allergia.
Poter correggere le alterazioni del sistema immunitario con
l’uso delle interleuchine rappresenta oggi uno dei campi di
ricerca più affascinanti ed innovativi della Biologia
Molecolare applicata alla Medicina. Due di queste
interleuchine, in particolare la IL-12 e l’Interferone-,
hanno la capacità di ridurre la funzione dei Linfociti Th2 (iper-espressi
nel soggetto allergico) e la produzione, da parte di questi,
di sostanze capaci di innescare la cascata di eventi
fisiopatologici che portano alla manifestazione della
sintomatologia allergica. Questi percorsi ezio-patogenetici1
sono conosciuti da tempo dagli allergologi e dagli
immunologi, ma l’applicazione clinica di queste conoscenze
si è da sempre arenata contro lo scoglio degli effetti
collaterali che le interleuchine “antiallergiche”, IL-12 e
Interferone-, mostrano (quando impiegate ad alti dosaggi,
quelli normalmente utilizzati fino ad oggi).
Lo studio pubblicato su Pulmonary Pharmacology &
Therapeutics ha dimostrato, in un modello animale (topi),
gli effetti terapeutici di bassissimi dosaggi di
interleuchine attivati secondo una particolare tecnica
farmaceutica denominata SKA (Sequential Kinetic Activation).
I bassi dosaggi utilizzati nello studio hanno mostrato gli
identici effetti degli alti dosaggi nel ridurre le
condizioni di iper-reattività bronchiale, nel ristabilire i
normali livelli di attività dei linfociti Th2, nel ridurre
drasticamente la sintomatologia clinica. L’attività
antiasmatica dei bassi dosaggi è stata confermata anche
dagli esami istologici e dalla conta cellulare nel fluido di
lavaggio bronco-alveolare (conta degli eosinofili: uno dei
più importanti indici di laboratorio per la diagnosi di
allergia). Anche le Ig-E specifiche (elemento fondamentale
della manifestazione allergica) sono state
significativamente inibite dal trattamento con i bassi
dosaggi di interleuchine attivate.
L’elemento innovativo dello studio dei ricercatori italiani
- che è valso il giudizio di “INTRIGUING WORK” e “…THE STUDY
SUGGESTS A NOVEL APPROACH FOR THE CURE OF ASTHMA” da parte
dei referees della Rivista - deriva da una parte dalla
scoperta della particolare associazione delle due
Interleuchine, IL-12+Interferone-_ (insieme mostrano effetti
superiori rispetto alla somma dei singoli effetti),
dall’altra dal fatto che il “sogno scientifico” di poter
utilizzare molecole biologiche come le interleuchine a bassi
dosaggi (gli unici possibili per non avere effetti
collaterali) diventa oggi possibile grazie alla particolare
procedura farmaceutica utilizzata nella produzione delle
molecole impiegate nello studio. Si è infatti dimostrato che
solo le soluzioni low dose di interleuchine preparate
secondo il metodo SKA sono terapeuticamente efficaci tanto
quanto le alte concentrazioni farmacologiche ma senza gli
effetti collaterali di queste ultime. I bassi dosaggi non
attivati secondo le procedure SKA hanno viceversa mostrato
un’attività biologica ed un effetto terapeutico pari a 0.
Una nuova frontiera nel campo dell’industria farmaceutica e
della
Biologia Molecolare sta probabilmente nascendo e
i ricercatori italiani sono all’avanguardia in questo campo.
Una nuova speranza di cura per i pazienti allergici, che
solo in Italia rappresentano il 20% della popolazione,
sembra delinearsi all’orizzonte.
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IO, I BASSI DOSAGGI, E… I TOPI
!, di Cristiano Rumio (*) - Mi sembrava molto strano,
quasi impossibile..
E molte cose ancora non mi sono chiare. Non ci volevo
credere e fino all’ultimo ho fatto di tutto per non
crederci. Ma io sono un ricercatore e un ricercatore non
deve credere, non deve procedere per fede. Un ricercatore
deve osservare e misurare, e verificare, deve basarsi sui
dati, e non “interpretare”. Voglio raccontarvi quello che ho
osservato e misurato, solo questo. Non chiedetemi se i bassi
dosaggi funzionano. Io avevo un’idea: ora ne ho un’altra…
Quasi due anni fa sono stato coinvolto - mio malgrado - in
un esperimento in vitro su cui stava lavorando il mio
Istituto (n.d.r. Dipartimento di Morfologia Umana –
Università degli Studi di Milano). Si volevano misurare gli
effetti di diluizioni molto spinte (o se preferite: dosaggi
molto bassi…) di una molecola biologica su cellule umane
isolate e stabilizzate. In termini più semplici: abbiamo
messo delle cellule umane (fibroblasti) in contatto con una
sostanza presente normalmente nel nostro organismo, e che è
una delle responsabili dell’avvio del processo
infiammatorio: questa sostanza si chiama Interleuchina 1-!
(abbreviato: IL-1 !). Potremmo dire che quando questa
sostanza si “aggancia” alla superficie di una cellula
vittima di un trauma o di un’infezione si comporta come un
dito che pigia su un interruttore: accende l’infiammazione.
Quando questo interruttore si accende, dentro la cellula
avvengono una moltitudine di reazioni chimiche e vengono
prodotte diverse sostanze.
Sperimentalmente, misurare alcune di queste sostanze
significa misurare “l’efficacia dell’interruttore”, cioè
l’attività biologica di quel “messaggero dell’infiammazione”
chiamato appunto IL-1 !.
Provammo vari flaconi contenenti IL-1 !, da quelli più
concentrati a quelli più diluiti. Fra questi, due
contenevano una bassissima concentrazione - nell’ordine di
frazioni di miliardesimi di grammo per millilitro – e,
soprattutto, tra essi uno era stato sottoposto alla
cosiddetta “dinamizzazione” (un processo di agitazione
verticale molto particolare e preciso) mentre l’altro
conteneva la medesima diluizione ma non dinamizzata. Nel
rispetto delle più rigorose procedure internazionali di
ricerca scientifica nessuno degli sperimentatori conosceva
il contenuto dei flaconi, che erano “siglati” con delle
lettere. Solo in una busta chiusa e depositata in
cassaforte, sigillata dal direttore della sperimentazione,
era riportata la corrispondenza fra lettere dei flaconi e
rispettivo contenuto. Come si suol dire, procedevamo “in
cieco”.
Dopo alcune settimane, eravamo in possesso dei risultati
della ricerca: due flaconi mostravano - fra tutti – i
risultati più eclatanti. Il flacone B e il flacone C.
Ricorderò sempre queste lettere perché da scettico
osservatore immaginavo che queste due lettere
corrispondessero – ovviamente - ai flaconi contenenti le
maggiori concentrazioni di IL-1 !. Così quel pomeriggio
telefonai a colui che poi sarebbe diventato un compagno di
avventura scientifica, ma che all’epoca era solamente il
responsabile dell’Istituto di Ricerca che ci aveva
commissionato il lavoro, dicendogli: “…devo riferirle i
risultati: due flaconi hanno risposto, tutti gli altri no,
mi dispiace per lei, sicuramente si tratta dei flaconi con
le concentrazioni più elevate. Comunque domattina la attendo
in Istituto per aprire insieme la busta”.
Il giorno dopo aprimmo la busta. Non volevo credere ai miei
occhi. I flaconi che avevano dato quei risultati positivi
contenevano uno sì la concentrazione farmacologica, cioè
elevatissima, di IL-1 !, ma l’altro – il fantomatico flacone
C - conteneva la bassa concentrazione di IL-1 ! che era
stata sottoposta a quel particolare procedimento chiamato
“dinamizzazione”.
Ancora più interessante era un altro risultato. Il flacone
contenente la bassa concentrazione di IL-1 !, che non era
stata però sottoposta a “dinamizzazione”, si comportava come
l’acqua fresca, cioè non mostrava alcun effetto biologico.
Io non ci volevo credere. Così ripetei l’esperimento ma –
accidenti - i risultati continuavano ad essere sempre gli
stessi. Ma continuavo a non volerci credere. Così chiesi
all’Industria Farmaceutica che prepara questi medicinali di
poter assistere alla preparazione delle diverse diluizioni.
Lo ammetto: sono arrivato a pensare che potessero
ingannarmi, dandomi flaconi contenenti concentrazioni
differenti rispetto a quel che dichiaravano… Vigilai con
attenzione, e poi ripetei l’esperimento, ma i risultati
continuavano ad essere sempre gli stessi.
A quel punto i miei pregiudizi cominciarono a vacillare,
perché non si trattava d’interpretazioni. Io stavo solo
leggendo dati.
Ma - ancora - non ero convinto. Una cellula è una cellula e
– isolata - ha un comportamento differente rispetto ad un
sistema biologico complesso come quello di un animale. Nel
frattempo avevo cominciato a leggere studi clinici
controllati (accidenti se esistono!) inerenti all’utilizzo
di basse concentrazioni dinamizzate di principi attivi.
Questi lavori mostravano un’efficacia clinica decisamente
superiore al placebo.
Ma, tuttavia, io ero scettico. Certamente un essere umano
può essere influenzato dal medico che, somministrandogli un
certo farmaco, e anche solo accompagnandolo con una frase
ben detta, può condizionare favorevolmente l’esito di una
terapia.
Oramai la mia curiosità di ricercatore non era più
controllabile. Volevo osservare e capire. E, devo
confessarlo, volevo dimostrare… che dosaggi così bassi non
possano funzionare su un animale da laboratorio! Così
prendemmo dei topi, e su di loro studiammo in vivo gli
effetti di diverse concentrazioni di alcune molecole
biologiche, sempre della famiglia delle interleuchine, che
la medicina studia da più di 15 anni per giungere al
risultato di una terapia eziologica delle allergie, cioè
capace di eradicarne la causa principale. Operammo anche in
questo caso ovviamente in cieco, cioè né i topi (come è
facile intuire!) né gli sperimentatori sapevano cosa si
stesse somministrando. Come al solito, somministrammo
concentrazioni farmacologiche, cioè molto concentrate.
Somministrammo poi basse concentrazioni senza
dinamizzazione. Somministrammo basse concentrazioni
dinamizzate. Somministrammo placebo…
Anche i topi mostrarono che solo due flaconi erano
terapeuticamente efficaci, e per giunta nella stessa misura.
Però questa volta successe qualcosa di molto strano: i topi
che erano stati trattati con uno dei due flaconi, dopo
un’iniziale totale remissione del quadro patologico, passati
alcuni giorni morivano. I topi trattati con l’altro “flacone
efficace” mostravano anch’essi la totale remissione della
patologia, ma poi non morivano. A questo punto – credetemi -
non stavo più nella pelle dalla curiosità di scoprire a
quali concentrazioni corrispondessero i due flaconi
“terapeutici”: il primo, capace di curare con grande
efficacia ma con tali effetti collaterali negativi da
uccidere i topi, corrispondeva alla diluizione
superconcentrata. Il secondo invece, mostrava di essere
efficace come il precedente, e in più di essere privo di
effetti collaterali.
Non ci volevo credere: era ancora la bassa concentrazione
dinamizzata… Era lei, che aveva curato i topi allergici
senza effetti collaterali. Inutile dire che il mio
scetticismo mi imponeva di ripetere e ripetere e ripetere e
ripetere ancora quest’ultimo esperimento. Ma i risultati
continuavano ad essere sempre gli stessi…
Non chiedetemi se credo nelle basse diluizioni. Io sono un
ricercatore e credo solo a ciò che osservo e posso misurare.
E quello che vi ho raccontato è solamente ciò che ho
osservato e misurato nell’ultimo anno e mezzo della mia
vita.
Oggi penso che se non troveremo il coraggio di “misurare”
queste discipline con approccio scientifico scevro da
pregiudizi, correremo il rischio di privare l’umanità intera
di una potenziale straordinaria risorsa terapeutica, e di
nuovi farmaci efficaci per molte patologie e sicuramente –
in virtù della loro particolare struttura molecolare - privi
di effetti collaterali. Da ricercatore coltivo
ossessivamente il dubbio. Un dubbio che oggi mi vede
impegnato a misurare gli effetti di low-dose di alcuni
principi attivi che potrebbero rappresentare una nuova
frontiera nella cura del Morbo di Crohn e dell’Artrite
Reumatoide. Un dubbio per il quale – ne sono certo - vale la
pena passare le notti in laboratorio.
(*) Professore di Anatomia Umana presso la Facoltà di
Farmacia dell’Università
degli Studi di Milano.
Dichiarazione sui conflitti d’interesse: il Dott. Prof.
Cristiano Rumio non ha attualmente - ne ha mai avuto in
passato – alcun rapporto di dipendenza o di consulenza con i
laboratori di ricerca GUNA – committenti dell’esperimento –
ne' diretti ne' con società controllate o comunque
collegate, ne' personalmente ne per il tramite di interposte
persone.
Commento NdR: Pur compiacendoci per gli studi
effettuati, che dimostrano l'efficacia dei prodotti
Omotossicologici, nella presentazione di detto studio, si
evidenzia che la causa delle
allergie ed
asma
sarebbe, secondo la
medicina ufficiale, la malfunzione del
sistema immunitario, dimenticando che la
malfunzione del S.I. e' indotta sicuramente da altri fattori
di livello superiore, quindi occorre cercare e riconoscere
le cause di detta malfunzione, per evitare di avere
allergie ed
asma.
In
Medicina Naturale conosciamo molto bene quali
sono le cause di dette malfunzioni, esse sono in
sintesi:
Troppo
stress
con un sovraccarico di tossine (farmacologiche -
farmaci e
vaccini
-, ambientali - prodotti chimici nei cibi, nelle acque e
nell'aria - e quelle endo-prodotte nell'intestino)
aumentano il rischio di soffrire di allergie e
successivamente di asma e se questi sintomi non sono
curati con le
medicine naturali anche altre e piu' gravi
malattie fino al
cancro,
aids.
I fattori principali che
riescono ad indebolire il sistema
immunitario sono, un
pH
digestivo alterato, una
flora
intestinale danneggiata da un'eccessiva
assunzione di
antibiotici, dalle
vaccinazioni, dalla
pillola contraccettiva e dall'inquinamento
ambientale.
Altre cause possono essere le carenze alimentari, una dieta
monotona e ripetitiva nella quale si assumono sempre gli
stessi alimenti, ai quali il sistema immunitario comincerà
nel tempo a reagire, ma anche le sostanze chimiche presenti
negli alimenti, come pesticidi e conservanti, e una
candidosi intestinale cronica.
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LETTERA AI MIEI PAZIENTI - Marzo 2015
Carissimi, dopo l’ultimo attacco all’Omeopatia,
sferrato da illustrissimi scienziati australiani, e dopo
gli attacchi ai medici che guardano i vaccini con occhio
critico, da parte dell’establishment, per la morte di
una bambina non vaccinata per il Morbillo (piccolo
morbo), ho deciso di autodenunciarmi.
Poco mi interessa che gli omeopati australiani abbiano già
fatto il pelo e contropelo ai loro studi e siano passati al
contrattacco, ridicolizzando il loro approccio
“scientifico”:
http://www.homeopathyoz.org/images/news/Open_response_letter_by_AHA_to_NHMRC.pdf
... avendo forte senso di autocritica, ed essendo dunque
auto-munito, io mi autodenuncerò, mi autocondannerò, e mi
autopunirò.
Mi autodenuncerò all’Ordine, all’Assessore alla Sanità, al
Ministero e all’OMS, nonché ai Carabinieri, alla Polizia e
al Tribunale della Santa Inquisizione, al CICAPPP, al
Check-Up, al Make-Up, a Suor Cristina di The Voice e perfino
a Piero Angela e Bruno Vespa, ma prima mi premeva
denunciarmi a voi, cari colleghi, per aver tradito
ignobilmente il Giuramento di Ippocrate (anzi, no, scusate,
ora che ci ripenso, questo in verità non ce l’hanno fatto
fare; non è più di moda da un bel po’, ma come
meravigliarsene: hanno tolto anche Semeiotica dagli esami
universitari, figuriamoci il perder tempo coi giuramenti…!).
Per un attimo ho vagliato l’ipotesi, in vero, che
(trovandosi agli antipodi, e dunque a testa in giù rispetto
a me, e quindi col sangue alla testa) quegli scienciati
abbiano scritto esattamente il contrario di quella che è la
verità, di quella che ormai risulta persino al Premio Nobel
per la Medicina Luc Montagnier, ad Emilio Del
Giudice, ed a mille e mille altri ancor prima di loro (J.
Benveniste, direttore delle ricerche all’Istituto
Nazionale Ricerche Mediche di Francia, in primis) ma poi mi
son detto che debbono aver ragione loro.
Come potrebbero mai sbagliare, infatti, degli scienziati
veri e propri ?
Chi sono io (pur abbeverandomi quotidianamente ad altre
fonti, da me ritenute - ormai ingiustamente - assolutamente
valide e attendibili) per dire che loro sono nel torto o in
malafede ?
Come ho mai potuto credere alla bontà delle cure
omotossicologiche che pratico da quasi trent’anni, con
vostra discreta soddisfazione ?
Ma, soprattutto: come ho potuto mettere a repentaglio la
salute vostra e dei vostri bambini sottraendoli alle più
giuste, sicure, atossiche ed efficaci cure allopatiche ?
E, nientepopòpopòpopòdimeno (scusate, ho omesso un popò),
consigliarvi di informarvi meglio sulle vaccinazioni prima
di effettuarle, o di farvele almeno effettuare una sola alla
volta ?
Come ho potuto essere così imbecille da credere alle
affermazioni di Thomas Jefferson, Responsabile del
Settore Vaccini della Cochrane, che dice che
l’anti-influenzale non serve a un cazzo e che
addirittura “NON ESISTONO LE COSIDDETTE CATEGORIE A
RISCHIO”, e afferma pure che “SOTTO AI DUE ANNI I
VACCINI ANTI-INFLUENZALI SONO ACQUA FRESCA” ? Deve aver
sbroccato anche lui, poverino…!!!
Devo aver subito un abbaglio, o forse un sortilegio malefico
da qualche seguace di Hannemann, di Reckeweg,
o di Bach: non so, ma dev e essere andata così !
O, forse, una mia precisa propensione a delinquere,
colpevolmente trascurata anche dai miei genitori, deve
essere iniziata sin da piccolo: in effetti, quando giocavamo
ai cowboys, volevo sempre fare il bandito; lo trovavo più
divertente, anche perché quando lo sceriffo mi sparava,
rispondevo sempre che non mi aveva preso, o che mi aveva
solo scalfito…!
Pensavo fosse cosa innocente, allora, ma - ahimè ! - dovrò
rivedere anche questi oscuri e tremendi aspetti della mia
infanzia…
Qualche Streptococco, qualche virus, qualche fungo e un bel
po’ di parassiti ce li siamo tolti di dosso, questo è pur
vero, ma ci sono degli studi cino-franco-italioti che
dimostrano chiaramente che anche gli Streptococchi ed altri
germi sono animaletti molto suggestionabili, e che dunque
risentono anch’essi dell’effetto placebo…
Fatto sta che, per l’appunto, stando agli infallibili
verdetti dei Pitechi australiani, per quasi 30 anni vi ho
presi in giro, ho abbagliato anche voi, vi ho (sia pure
involontariamente) raggirati, turlupinati,
ciarlataneschissimissimissimamente imbrogliati,
sottoponendovi a cure IMPOSSIBILMENTE efficaci per
definizione...
Meglio i farmaci chimici: ora - grazie a quei grandissimi
uomini di scienza - finalmente non ho più dubbi !
Mi adeguerò alle linee-guida, ai protocolli, ed alle prassi
più scientifiche, metterò anch’io l’antibiotico come
“copertura” a chi ha l’Adenovirus, il VRS, l’Epstein-Barr,
gli Orecchioni, la Varicella, il comune raffreddore e pure i
geloni, nonché anche un bel cortisonico a chi, oltre che per
queste patologie notoriamente batteriformiche, mi arriva per
una reazione vaccinale o una sepsi (chi se ne frega se anche
la casa produttrice deve attestare per iscritto che “non
va somministrato in caso di sepsi e dopo somministrazione di
virus attenuati” ?).
E dirò anche alle mamme che, in allattamento, possono
mangiare di tutto “perché l’ha detto l’Espgan !!” (fregandomene del fatto che l’EPIGENETICA ci dice che, per
una giusta salvaguardia del feto e del bambino, la mamma
dovrebbe rispettare un certo tipo di dieta addirittura da 6
mesi prima della gravidanza, e non solo in gravidanza e allattamento…)
Vuoi mettere, adeguarmi ai Protocolli ? La Scienza sarà
finalmente dalla mia parte, come io dalla Sua, e così
diventerò anch’io, d’emblée, un Uomo di scienza, e non sarò
più sopportato dai miei colleghi come il pepe nel naso (o
più a Sud-Ovest) !
Infatuandomi vanamente della Medicina Cinese, credendo
all’esistenza dei Meridiani e dei punti di agopuntura
(stupidamente ora validati anche dall’OMS), e delle teorie
di Schimmel sulla Medicina Funzionale, vi ho
indotti a credere che un vostro mal di testa dipendesse
dalla colecisti o dallo stomaco, che il vostro dolore al
gomito dipendesse dal tenue, che le cicatrici possono essere
“attive”, ovvero creare problemi quando interrompono i
decorsi dei Meridiani, e altre scempiaggini del genere.
Per non parlare dell’aver creduto come uno scemo
all’esistenza dei Chakra !!! In virtù di questo (potrete
mai perdonarmi ?) ho iniziato poi a parlarvi anche di Anima:
ma che cazzo c’entra l’Anima con la Mente e col Corpo ?!?
D’accordo, la medicina ufficiale ha da poco scoperto (quando
si dice “il progresso” !) la
Neuro-Psico-Endocrino-Immunologia ( che i Cinesi conoscevano
oltre 5.000, e i Veda oltre 10.000 anni fa), ma come ho
fatto solo a pensare che pure l’Anima possa trovare diritto
di esistenza nei discorsi sulla salute e di considerazione
nella genesi delle “malattie” ??? PAZZO, SI’ !!! Devo
essere diventato proprio pazzo !!! Dirvi che ci si può
curare con le Frequenze…! E le Geopatie, poi ? Credere e indurvi a credere che
i cellulari e i wi-fi facciano malissimo, dirvi talora di
buttare il forno a microonde e far controllare da esperti
del settore le vostre abitazioni, suggerirvi rimedi
omeopatici e protezioni contro questi “fantasmi” !?!
No comment !
Con molto altro, in realtà, ho fornicato, amici, leggendo
perfino Roy Martina, Gregg Braden, e
partecipando ai seminari di Brian Weiss sull’ipnosi
regressiva (roba da gonzi !), ma purtroppo tant’è, e non
posso che piangere sul latte versato, pur rinnovandovi le
mie più autentiche e sincere scuse, autoflagellandomi
pubblicamente, e cospargendomi il capo di cenere:
oggettivamente, negli anni, pecca di qua, fornica di là, mi
ero inconsapevolmente del tutto deGarattinizzato (perbacco,
però: anche lui, che cavolo !!! Non mi ha mica aiutato,
quando lo hanno scoperto che fornicava al contrario,
curandosi con l’Omeopatia in Francia !!! ). Comunque, un
incosciente, ecco cosa ero diventato per seguire queste
brutte compagnie !
Ho agito peggio dei vivisezionisti !
Vedete: il fatto che moltissimi di voi siano sopravvissuti,
e che altrettanti siano addirittura usciti bene da patologie
di ogni genere e grado è stato per certo - MI TOCCA
AMMETTERLO - puro caso, pura fatalità, puro (direbbe il
Sommo Poeta) buco di culo, da parte sia vostra che mia !
Sono stato, come tanti Colleghi omeopati, uno che cura col
nulla, carpendo con la malafede la vostra fiducia.
L’Omeopatia non può funzionare,
figuriamoci l’Omotossicologia, o l’Isoterapia (se lo hanno
detto loro dev’essere così, e se è vero che
non è giusto criticare l’operato del Sommo Pontefice, non è
giusto nemmeno criticare quello dei Sommi Sacerdoti) !!!
Da parte mia, le colpe - ahimè ! - non finiscono ancora:
sempre a causa di qualche maleficio o dei criminosi giochi
infantili (ne sono ormai certo), ho iniziato a ingannarvi
(ma non l’ho fatto apposta, lo giuro) anche con la
Fitoterapia, la Floriterapia, l’Oligoterapia
e altre cazzate del genere (ne prendo rigorosamente e
definitivamente le distanze, se pur con colpevole ritardo
nei vostri confronti !).
Ho addirittura tenuto delle conferenze per spiegarvi quella
che (“impropriamente” secondo Del Giudice, “riduttivamente”
secondo il sottoscritto) viene definita la “Memoria
dell’Acqua”, e a parlarvi di Biofotoni e di
Energie Sottili.
Ma come ho fatto ? Potrete mai perdonarmi per avervi messo
in testa simili medievali cazzate ?
Che lo affermi anche Montagnier è solo un dettaglio: dev’essere
impazzito pure lui, e poi ha la sua età…!
Ho anche fatto parte, udite udite, di AsSIS… la
nota Associazione segreta Sovversivi
Italiani Scassapalle, del Dott.
Serravalle (mannaggia ! Scusa, Eugenio, la rima è
del tutto casuale, giuro anche su questo)…
Mi tocca redimermi, rieducarmi, resettarmi,
riGarattinizzarmi, riwikipedizzarmi, tornare a credere anche
all’“Effetto chiave-toppa” e al fatto che (come ci
insegnano nelle migliori università e nei TG) il
Padreterno ci ha dotati di un DNA che è, per il 98%,
un “DNA SPAZZATURA”, come lo definiscono i più
eminenti scienziati e i genetisti più avanzati, e non un
magnifico ed avanzatissimo solenoide che svolge funzioni di
ricetrasmittente di strabiliante potenza e precisione come
dice Popp.
Anche sul “chiave-toppa”, in effetti, mi tocca dirlo, faccio
davvero fatica a credere che una cellula che deve effettuare
7.000 reazioni al secondo le effettui così, un po’ “a testa
di cazzo”, se vogliamo, e non grazie ad un controllo
cibernetico e al “rumore di fondo” e alla regia dei Campi
elettromagnetici dei Domini di Coerenza dell’Acqua di
Del Giudice (anche perché abbiamo 75.000 Miliardi di
cellule, Dio bonino !!!), ma pazienza: qualche dogma la vera
scienza deve pur averlo, sennò che vera scienza è ?!?
E’ “vera” a prescindere, proprio perché si può permettere
tutto, no ?
Oddio !!! Mi sovviene però una riflessione !
Se avete comunque seguito i miei consigli e le mie cure,
perdonatemi, amici carissimi, ma quantomeno un po’
coglioni lo siete stati anche voi: come avete potuto non
accogliere unicamente le raccomandazioni quotidiane dei
Sommi Sacerdoti in TV e sui giornali, in Radio e su
Internet, quelle giuste, ovviamente, quelle che vi mettevano
e vi mettono in guardia contro quei delinquenti di Omeopati
come me, che invece vi dicono che ci si può curare anche
senza farmaci chimici sintetici, o addirittura andare dagli
Osteopati e dai Chiropratici, e che state gonfiando i vostri
figli e voi stessi come vitelloni da carne con antibiotici,
cortisonici, antistaminici, vaccini, cibi spazzatura ed
altre ottime cose ? Un po’ ve la siete voluta…!
Comunque, bando alle ciance: pur avendolo fatto
involontariamente, faccio ammenda di tutti i miei
comportamenti disonesti nei vostri confronti.
Il fatto che non vi abbiano arrecato danno mi rende felice,
ma si sa : “L’OMEOPATIA E’ ACQUA FRESCA”, ora ne sono certo
anch’io. Tutto il resto è Scienza.
Mea culpa ! Mea culpa !! Mea grandissima culpa
!!!
By
Massimo Pietrangeli (Homo Ereticus, medico Omeopata)
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