MUCO INTESTINALE -
L'Olmo
e' una pianta molto utile per rimuovere le
eccedenze del muco
dall'organismo
Muco, catarro
delle vie respiratorie: tipica
"malattia" dei
bambini
vaccinati
in eta' prescolare.
- e' uno stato di reazione, irritazione (che
determina una
infiammazione cronica della mucosa
nasale e/o bronchiale, con conseguente facilità
alle infezioni); la diagnosi può richiedere sia
esami del sangue che prove cutanee.
- una infezione cronica delle prime vie aeree
(sinusite, rinoadenoidite ecc.), che fa da
serbatoio perenne alle malattie e può ogni tanto
essere complicata da infezioni delle basse vie
(la qual cosa si chiama "sindrome
sino-bronchiale");
per valutare adenoidi e
sinusite serve una radiografia del cranio,
insieme con una visita accurata delle cavità
nasali (rinoscopia =
esame dell’interno
del naso, faringe effettuato attraverso un
particolare strumento ottico
).
- un
difetto delle
difese immunitarie, fra
cui il più frequente è il deficit di
IgA, (presenti sopra tutto nell’intestino)
cioè degli anticorpi che fanno da barriera nelle
mucose (lacrime, secrezione nasale, saliva, muco
bronchiale, muco intestinale); la loro carenza
(che colpisce facilmente tutti i bambini
vaccinati) può essere evidenziata mediante un
esame del sangue ed uno particolare, della
saliva.
- una mucoviscidosi (o
fibrosi cistica del
pancreas), malattia caratterizzata dalla
produzione di secrezioni molto dense e
vischiose, che si manifesta con problemi
respiratori e di assorbimento intestinale; la
diagnosi si fa con il test del sudore.
Terapia utile nel
caso di muco intestinale: ricordarsi che queste
patologie nascono nell’Intestino e quindi
e’ in quella sede che occorre lavorare per
eliminare
le Cause - vedi:
Muco, Catarro. Tosse,
Raffreddore
1 Bicchiere di acqua tiepida al mattino con
succo di mezzo limone spremuto, dolcificato con
poco zucchero di canna o miele (e’ solo un’aiuto,
non risolve la causa
intestinale).
(NdR:) Molto
utile e' quindi anche l'ARGILLA
(fango di terra argillosa)
mangiata come
un "dolce" ogni giorno
od ogni 2 o 3 giorni
per un certo periodo che in genere varia
da soggetto
a soggetto, con
un minimo
di 15 giorni; alle volte e' necessario
assumerla
per periodi
piu' lunghi. Fare
attenzione che
l'argilla
puo' portare
stitichezza.
L'argilla con il suo potere mineralizzante, cicatrizzante e
chelante, fornisce un ottimo ausilio a
tutti coloro che si debbono
disintossicare dalle sostanze
tossiche, aiutando la
disinfiammazione
e la
disintossicazione dell'apparato
digerente ed il corpo intero.
L'argilla
(o Bentonite - (2)
-) puo' essere, in certi casi assunta assieme
al Carbone
vegetale che e' un'altro prodotto utile
per
disintossicare;
la sinergia
che ne nasce e' importante
nei gravi casi
di
intossicazione
ed
infiammazione.
(2) La
Bentonite:
nell'alimentazione umana ed animale viene
utilizzata in associazione allo
psillio per asportare residui e placche di
muco e
feci presenti da anni nell'intestino.
Utilizzo della
BioElettronica per qualsiasi
sintomo che i
medici impreparati della
medicina ufficiale chiamano
impropriamente "malattie",
per il ripristino della funzionalita' dei
neurotrasmettitori +
Protocollo della Salute
Ricordarsi che le alterazioni degli
enzimi, della
flora, del
pH
digestivo e della
mucosa intestinale
influenzano la salute, non soltanto
a livello intestinale, ma anche a distanza in qualsiasi
parte dell'organismo. - vedi:
Stitichezza
+
Mangiare
crudo = Crudismo
Sindrome
infiammatoria chiamata "Asia" scatenata dai
vaccini !
ASIA_Sindrome
infiammatoria-dai-vaccini-Riassunto.pdf
Tratto da: http://www.assis.it/wp-content/uploads/2014/12/ASIARiassunto.pdf
... ed e' noto che... le
infiammazioni sono foriere di qualsiasi tipo
di sintomi, che i
medici impreparati
allopati chiamano erroneamente "malattie"....
Le RICERCHE
MOSTRANO un NESSO fra
MICROBIOMA
Intestinale (intestino)
e
CERVELLO - 09/01/2015
Chiamate collettivamente microbioma, le migliaia
di miliardi di microbi che abitano il corpo
umano vivono principalmente nell’intestino, dove
ci aiutano a digerire il cibo, a sintetizzare le
vitamine e a difenderci dalle infezioni. Ora,
recenti ricerche sul microbioma hanno dimostrato
che la sua influenza si estende ben oltre l’intestino,
fino ad arrivare al cervello. Negli ultimi 10
anni, vari studi hanno collegato il
microbioma intestinale a una serie di
comportamenti complessi, come umori ed emozioni,
appetito e ansia.
Il microbioma intestinale sembra contribuire al
mantenimento della funzionalità cerebrale, ma
non solo: potrebbe anche incidere sul rischio di
disturbi psichiatrici e neurologici, fra cui
ansia,
depressione e
autismo. Una delle modalità più
sorprendenti con cui il microbioma influisce sul
cervello è durante lo sviluppo.
“Esistono delle finestre evolutive critiche in
cui il cervello è più vulnerabile poiché si sta
preparando a rispondere al mondo circostante”,
spiega Tracy Baie, docente di neuroscienze
presso la facoltà di veterinaria dell’Università
della Pennsylvania. “Così, se l’ecosistema
microbico della madre si modifica - per esempio
a causa di infezioni, stress o diete - ciò
cambierà il micro bioma intestinale del neonato,
e gli effetti possono durare tutta la vita.”
Altri ricercatori stanno esplorando la
possibilità che il microbioma abbia un ruolo
nelle malattie neurodegenerative come
l’Alzheimer e il Parkinson.
Fonte: MedicalXpress.com :
http://tinyurl.com/kaa2j36
Commento NdR: ma cio’ puo’ accadere anche
e non solo per i
vaccini che il neonato subisce dai
due, tre mesi in avanti…infatti se una
madre ha delle
amalgami dentali in bocca (contengono
mercurio) il neonato potra’ subire delle
conseguenze anche gravi.
vedi:
Umeboshi ed altri prodotti
naturali +
Idro
colon terapia + Fermenti lattici +
Stitichezza
+
Malassorbimento
+ Legge di
Guarigione
+ DIGESTIONE
+
Intestino + Diarrea
+ Stitichezza + Mangiare crudo = Crudismo
+
COPROTERAPIA
(assunzione di feci selezionate)
Tratto da:
Mucusless diet healing
system,
by Prof. Arnold Ehret's.
Benedict Lust Publications, Paperback 1976,
ISBN: 0879040041.
Se osserviamo il corpo umano noteremo che ospita
un complicatissimo apparato idraulico, con una
grande quantità di tubi e tubicini in cui
circolano i liquidi del corpo: principalmente
sangue e linfa. Vi sono alcuni alimenti che,
durante la digestione, diventano una specie di
colla, detta muco, capace di attaccarsi alle
pareti intestinali ed altre condutture
organiche, e ricoprirle con uno strato sempre
più spesso.
Questo fenomeno può esistere anche quando si
usufruisce di una evacuazione regolare perché
dipende dal tipo di cibo ingerito. Alcuni
alimenti, infatti, creano molto muco (farinacei,
carne, vitello, pollo, molluschi, tuorlo d'uovo,
lenticchie, arachidi) ed altri lo sciolgono
(agrumi in genere, frutta e verdura fresca, uva
passa, cetrioli).
Chi ama fare esperimenti in cucina, può
verificare quanto i prodotti con la farina
bianca siano "collosi", facendo cuocere per
alcuni minuti una pastella di farina bianca
stemperata con acqua. Otterrà un'ottima colla
tuttora utilizzata per rilegare i libri antichi
di un certo valore.
Il fatto che gli agrumi tendono a sciogliere il
muco spiega perché alcune persone dopo aver
mangiato fragole con limone hanno il visto
costellato di brufoletti. Il muco sciolto ha
intossicato il sangue, i reni non sono riusciti
a purificarlo completamente e l'organismo ha
"scaricato" le tossine in eccesso sulla pelle.
Ricordiamo che la pelle, insieme ai reni e
polmoni, ha anche il compito di eliminare i
rifiuti organici.
Il muco intestinale, sostanzialmente, è il
risultato di anni ed anni di accumulo di
sostante organiche collose sulle pareti
dell'intestino. Si pensi che, mediante autopsia,
si è riscontrata in certe persone una presenza
di muco ammontante fino a 7-8 kg, di cui la
parte più vecchia risalente anche a 10 anni
prima. Siccome si tratta di sostanza organiche
costantemente alla temperatura di 37 gradi, è
facile immaginare quanto il muco sia imputridito
e come i nutrimenti portati dagli alimenti ne
siano avvelenati essendo costretti ad
attraversarlo prima di essere distribuiti a
tutto l'organismo.
A ciò si devono aggiungere le sostanze tossiche
prodotte dalla flora batterica alterata
(ammoniaca, cadaverina, putrescina, fenolo,
indolo, ecc.) che, avvelenando l'intero
organismo ed alterando il pH (livello di
acidità) cellulare, creano il terreno adatto per
moltissime patologie ed un indebolimento del
sistema immunitario.
Il comune raffreddore è un classico esempio di
accumulo di muco nelle vie respiratorie in cui i
batteri possano vivere e moltiplicarsi. Va
sottolineato che ogni specie vivente necessita
di un "terreno adatto" per poter vivere, ed il
muco è quanto di meglio possiamo offrire per
ospitare in noi i microrganismi apportatori di
influenze, raffreddori, forme catarrali e
similari.
SUGGERIMENTI per
eliminare
le eccedenze del muco intestinale
Troverete qui di seguito qualche suggerimento
che può aiutare i nostri lettori a rimuovere
l'eventuale muco accumulato negli anni e
ritrovare una salute migliore.
-
Iniziare la giornata con un bicchiere di
acqua tiepida a cui sia stato aggiunto il
succo di mezzo limone (si può dolcificare
con poco fruttosio o zucchero di canna).
Questa bevanda, presa il mattino a digiuno,
rappresenta un ottimo sistema per liberarsi
dal muco intestinale e fare provvista di
vitamina C. Sarebbe un'abitudine da
conservare per tutta la vita.
-
Evitare i cibi che creano il muco (farina
bianca e derivati, riso brillato, uova,
formaggi, carne, pesce, salumi e insaccati).
-
Utilizzare cibi che sciolgono il muco:
agrumi, fichi freschi o secchi, uva passa,
verdura e frutta cruda in genere.
-
Usare frutta e verdura cruda possibilmente
di stagione.
-
Due cucchiaini di amaro svedese presi in
acqua calda dopo il pranzo, rappresentano
una cura assai valida per sciogliere il
muco.
Attenzione:
può accadere che durante la pulizia
dell'intestino il muco sciolto intossichi il
sangue e causi mal di testa frontale. Se ciò dovesse accadere provvedere
con un lavaggio intestinale (enteroclisma)
mediante un litro e mezzo di acqua tiepida con
sciolto un cucchiaio di sale fine.
Tratto da:
viveremeglio.org
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Il
fattore protettivo nelle mucose, è il muco
L'ECCESSO di MUCO
Quando una struttura mucosa si
infiamma,
reagisce producendo enormi quantità di muco.
E' il caso delle mucose nasali infiammate
durante il raffreddore (scolo nasale), delle
mucose bronchiali (tosse produttiva), del colon
(muco nella dissenteria), della mucosa vaginale
infiammata (perdite mucose).
Si tratta di una reazione fisiologica che, entro
certi limiti, è molto utile per proteggere i
tessuti e drenare le tossine.
Tuttavia, l'eccessiva
produzione di muco
può causare seri problemi clinici in campo
otorino come l'intasamento dei seni paranasali
(sinusite) e dell'orecchio medio (otite) .
In tali casi ai pazienti della
medicina
allopatica i
medici
somministrano, farmaci definiti MUCOLITICI che
hanno lo scopo di rendere il liquido più fluido
ed agevolarne l'eliminazione.
L'ALIMENTAZIONE
ed il MUCO
Non tutti sanno che ciò che mangiamo può avere
enormi conseguenze sulla produzione di muco e,
quindi, agevolare o ostacolare la guarigione
delle malattie.
Il
LATTE di MUCCA e la PRODUZIONE di MUCO
Il latte di mucca è uno degli alimenti più
usati, per lo meno nelle culture occidentali.
Il suo componente proteico principale è la
CASEINA, contenuta in una percentuale del
400% rispetto al
latte umano.
La caseina è una sostanza collosa, usata come
adesivo dall'industria (etichette, incollaggio
di cartoni) o come addensante negli alimenti
preconfezionati.
Il latte umano contiene quindi molte meno
proteine rispetto al latte di mucca, e di tipo
diverso.
Nell'intestino umano
il latte umano forma delle morbide strutture a
fiocco che vengono rapidamente assorbite mentre
il latte vaccino forma una massa mucillaginosa
difficilmente digeribili, che non crea problemi
ai quattro stomaci del vitello ma sovraccarica
il nostro apparato digerente.
Inoltre occorre ricordare che con l'avanzare
dell'età si riducono i fattori che
contribuiscono alla digestione del latte:
l'acido cloridrico e l'enzima "rennina".
Per tale motivo molti di noi da adulti si
accorgono di digerire sempre peggio i
latticini.
L'assunzione del latte, per l'elevato contenuto
di caseina, causa la liberazione di ISTAMINA e
l'aumento della produzione di muco, come ben
illustrato da Cohen.
[Cohen R., "Milk, A-Z", Argus Publishing, ISBN:
0-9659196-8-4, 1999.]
Scoperto un Nuovo sistema
immunitario nel Muco ! – 10/06/2013
Un gruppo di ricerca, guidato da Jeremy Barr,
una biologa vincitrice di una borsa
post-dottorato, svela un nuovo sistema
immunitario che protegge gli esseri umani e gli
animali dall'infezione.
Muco può essere viscido e sporco, ma un team di
ricerca dello San Diego University State,
guidati da Jeremy Barr, una biologa ha scoperto
che è anche sede di un potente sistema
immunitario che potrebbe cambiare il modo in
cui i medici trattano una serie di malattie.
In questo sistema immunitario precedentemente
non documentato, i ricercatori hanno scoperto
dei batteri come batteriofagi , che schermano il
corpo dall’infezione invadente.
La scoperta, resa possibile con i finanziamenti
del National Institutes of Health, si concentra
sugli strati protettivi di muco che sono
presenti in tutti gli esseri umani e gli
animali. Serve sia come una casa per grandi
popolazioni di microbi benefici - che può
includere funghi, batteri e proteine virali - e
come punto di ingresso per l'infezione.
Un nuovo sistema immunitario
I ricercatori hanno raccolto campioni di muco da
animali ed esseri umani - che vanno da un
anemone di mare di un topo e di una persona - ed
hanno scoperto che batteriofagi aderiscono allo
strato di muco in ognuna di esse.
Ponendo il batteriofago sopra uno strato di muco
che producono tessuti hanno osservato che il
batteriofago ha formato legami con zuccheri
all'interno del muco, facendoli aderire alla
superficie. Hanno poi messo in contatto queste
cellule muco con batteri E. coli ed hanno
scoperto che il batteriofago ha attaccato e
ucciso la E. coli nel muco, formando
effettivamente una barriera antimicrobica sull'host
che proteggeva da infezioni e malattie.
Batteriofago con aderenza al modello Muco (BAM),
dove il batteriofago aderisce a strati di muco e
fornisce immunità contro i batteri invasori.
(Per gentile concessione: Jeremy Barr)
Per confermare la loro scoperta, il team ha
anche condotto una ricerca parallela impegnativa
con cellule non-muco che producono sia con
batteriofago e E. coli. I risultati - i campioni
senza muco avevano tre volte di più la morte
delle cellule.
"Prendendo in considerazione la ricerca
precedente, siamo in grado di proporre che
l'adesione batteriofaga di muco - o BAM - è un
nuovo modello di immunità, che sottolinea
l'importanza gioco batteriofago nel ruolo del
proteggere l'organismo da agenti patogeni
invasori", ha detto Barr.
Una protezione nascosta
Secondo Barr, parte di ciò che rende questa
ricerca in modo romanzato è che i batteriofagi
sono già presenti su tutti gli esseri umani ed
il corpo degli animali. Esso reclutano i
batteriofagi dall'ambiente, che poi attaccano
naturalmente a strati di muco in varie parti del
corpo, compresa la bocca e gola.
Il batteriofago poi diventa un protettore del
suo ospite, accumulando ed attacca da solo.
"Questa scoperta non solo propone un nuovo
sistema immunitario, ma dimostra anche il primo
rapporto simbiotico tra fagi e gli animali", ha
detto Barr. "Avrà un impatto significativo in
numerosi campi." "La ricerca potrebbe essere
applicato a qualsiasi superficie delle mucose",
ha detto Barr. "Prevediamo che i BAM possano
influenzare la prevenzione e il trattamento
delle infezioni delle mucose anche nell'intestino
e
polmoni, con applicazioni per la terapia
fagica ed anche interagire direttamente con il
sistema immunitario umano."
Chi e’ Barr ?
Barr è stato un ricercatore post-dottorato
presso SDSU dal 2011 ed è una parte di un team
di ricercatori che lavora nel laboratorio del
professor Foresta Rohwer presso il Dipartimento
di Biologia.
Barr ha completato il suo dottorato di ricerca a
Brisbane, in Australia prima di iniziare il suo
lavoro nel laboratorio di Rohwer indagando sulle
superfici delle mucose. Nel mese di luglio 2013,
Barr sarà un professore assistente di ricerca di
biologia allo SDSU.
Dettagli di pubblicazione: La ricerca è stata
pubblicata nel maggio Prima Edizione della
rivista Proceedings of National Academy of
Sciences. Per maggiori informazioni su Rohwer
Ricerche di laboratorio, visitare il sito web:
http://phuckitphage.org/
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LA DIETA SENZA MUCO: CATARRO ADDIO ?
Pochi sanno che i cibi fatti con la farina
bianca e i latticini in genere creano una specie
di colla che, pian piano, aderisce alle pareti
intestinali creando uno strato che impedisce ai
nutrimenti di essere assorbiti ed avvelena
quelli che riescono ad attraversarlo
(By prof. Arnold Ehret's).
Prof.
Arnold Ehret
|
Le nostre considerazioni sulla
dieta senza muco
In questo articolo vi presentiamo la teoria del
prof. Arnold Ehret's vissuto negli Stati Uniti e
morto nel 1923. Considerando le conoscenze
scientifiche dell'epoca le sue intuizioni sono
state veramente stupefacenti e molti dei
principi da lui enunciati si sono dimostrati
validi nel tempo. Utilizzando come al solito il
buon senso e un pizzico di analisi critica siamo
certi che saprete ricavare anche voi delle
informazioni interessanti.
Lo scopo non è
effettuare del "terrorismo alimentare" ma
semplicemente proporre al lettore differenti
chiavi di lettura circa le "incrostazioni
fecali" che, ricoprendo le pareti
dell'intestino, limitano e inquinano
l'assorbimento di alcuni importanti nutrienti.
Le teorie del Prof. Arnold Ehret's sono state
riprese, aggiornate e approfondite in tempi
recenti da un importante medico, il Dott.
Bernard Jensen, che ha pubblicato i risultati
dei suoi studi nel libro "Intestino libero"
edito da Macro Edizioni che consigliamo
vivamente a chiunque voglia approfondire
l'argomento.
Il corpo umano secondo il Prof Ehret's
Oggi vengono dati molti nomi alle varie
disfunzioni presentate dal corpo umano.
Si pensi
che la medicina ufficiale cataloga più di 4000
malattie mentre Ippocrate, il primo medico
scientifico, ne catalogò circa trecento.
Secondo la medicina naturistica le malattie
possono ricondursi a due grandi categorie:
1 -
quelle di origine nervosa (malattie
infiammatorie psicosomatiche: oggi la anche la medicina
ufficiale ritiene che abbiano un ruolo
preponderante),
2 -
quelle dovute all'intossicazione
dell'organismo.
Secondo il prof. Arnold Ehret's, il corpo umano
è paragonabile ad un complicatissimo apparato
idraulico, con una grande quantità di condutture
e di liquidi in circolazione. Il nostro corpo è
composto di acqua per il 70-80% e ciò significa che
una persona di 60 chilogrammi (in buona salute) ne contiene ben 48
litri che entra nei vari liquidi organici ed
entra a far parte della costituzione dei tessuti
e delle ossa. Appare evidente che l'ostruzione
di una delle condutture creerà degli scompensi a
tutta la struttura, così come l'ostruzione di
uno dei tanti tubicini nel motore di
un'automobile può pregiudicarne il buon
funzionamento.
L'infarto, l'embolia, la
stitichezza, il
raffreddore, l'arteriosclerosi, la gotta, le
vene varicose, i foruncoli e la
pressione alta o
bassa, non sono che alcuni esempi di come una
cattiva circolazione dei liquidi possa causare
dei gravissimi disturbi. Le cause possono quasi
sempre essere imputate all'ostruzione dei
condotti, siano essi all'interno od all'esterno
dei vari organi.
I calcoli alla cistifellea sono un classico
esempio di condotto ostruito, mentre quelli al
fegato o reni, dimostrano come i materiali
estranei possono accumularsi anche all'interno
di un organo specifico. Per comprendere i motivi
che possono portare all'ostruzione di qualche
tubo o tubicino del nostro organismo bisogna
analizzare gli alimenti e come questi vengono
digeriti ed assimilati.
Il processo della digestione consiste nel
sottoporre il cibo a sostanze in grado di
ridurlo in parti piccolissime. Il punto
principale di questo processo è lo stomaco dove
vengono secreti degli acidi ed in particolare
l'acido cloridrico. Lo stomaco serve
principalmente per digerire i prodotti animali
ed in particolare la carne, il pesce e gli
insaccati.
È ovvio che lo stomaco, essendo fatto di carne,
deve proteggersi dagli attacchi degli acidi e lo
fa coprendosi di una sostanza mucillaginosa (una
specie di colla) chiamata "muco", che alla fine
della digestione passa nell'intestino con il
cibo digerito.
La farina bianca ed i prodotti derivati (pane,
pasta, pizza, dolciumi, ecc.), durante la
digestione diventano una specie di colla; fino a
non molti anni fa si utilizzava una colla fatta
di farina bianca cotta in poca acqua e ancora
oggi la celebre "Coccoina" è prodotta allo
stesso modo. Questa poltiglia collosa creata
dalla digestione del frumento ma non solo può
essere considerata come una sorgente di muco e
costituisce uno dei tanti fattori di
inquinamento del nostro organismo.
Nel tempo questo muco diventa capace di
attaccarsi alle pareti intestinali ricoprendole
con uno strato sempre più spesso.
Il glutine,
una sostanza collosa che si trova soprattutto
nel grano e perciò nel pane, può anch'esso
danneggiare e bloccare i villi intestinali.
Il prof. Arnold Ehret's (e noi condividiamo la
sua opinione, quasi completamente), ritiene che molte delle malattie
siano dovute al muco accumulato in qualche
organo o in qualche conduttura, in modo da
alterarne il naturale funzionamento.
La nostra esperienza ci ha
mostrato come il muco intestinale possa molto
spesso essere la causa del mal di testa.
Il fatto che una persona abbia lo svuotamento
intestinale ogni giorno non significa che sia
libera da un accumulo indesiderabile di detriti
e prodotti di rifiuto sulle pareti
dell'intestino. Questo dipende dal fatto che i
villi intestinali sono così fitti e sottili che
possono trattenere le sostanze collose (muco)
con cui entrano in contatto; sostanze che vi
restano letteralmente attaccate.
Risulta evidente che in questo caso le sostanze
nutritive, prima di raggiungere il sangue,
devono passare attraverso lo strato di rifiuti
che agiscono come un "filtro" (purtroppo
sporco), che tende a degradare anche un cibo di
ottima qualità. Talvolta anche una fame
continua, e mai soddisfatta, potrebbe essere
ricondotta alla situazione descritta, perchè
molti valori nutritivi vengono persi a causa del
"filtro" descritto.
Inoltre, le diete che includono cibi lenti da
digerire, come la carne e i cibi grassi, possono
provocare putrefazione e l'insorgere di batteri
nocivi che impediscono l'assorbimento delle
sostanze nutritive attraverso la parete
intestinale.
Il comune raffreddore è un classico esempio di
un accumulo di muco nelle vie respiratorie.
Il
muco, infatti, crea il terreno ideale affinché i
microbi e parassiti possano trovare l'ambiente per
moltiplicarsi.
Ricordiamo che ogni specie vivente necessita di
"terreno adatto" ed il muco è quanto di meglio
possiamo offrire per ospitare in noi i micro
organismi apportatori di
influenze, raffreddori,
forme catarrali e così via.
Il succo degli agrumi tende a sciogliere il
muco. Questa è la ragione per cui alcuni non
sopportano le fragole con il limone. I disturbi
da essi riscontrati altro non sono che l'effetto
risultante dal muco sciolto che viene
riassorbito nell'ultimo tratto dell'intestino
immettendo nel sangue una notevole quantità di
tossine.
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DIETA con il muco
necessario - Diete
e alimentazione
La dieta poggia sul concetto di
mantenere ed avere i
giusti rapporti fra
alcalino/acido
verso l'alcalino,
ed è un programma
alimentare volto a
disintossicare
l'organismo, ma specie l'apparato
gastrointestinale.
Non si tratta di una
moda ma di un vero e
proprio ordine
alimentare che si
associa a un programa
di guarigione specifico.
Il professore
Arnold Ehret,
noto per aver ideato la
dieta senza muco,
praticamente a base di
frutta cruda, è stato
uno dei primi pionieri
della dieta fruttariana
nella Germania del 1800.
I medici gli avevano
diagnosticato una
malattia incurabile, ciò
lo portò con forza e
ostinazione a cercare
soluzioni e a studiare
metodi alternativi di
cura. Per questo si recò
a Berlino e in seguito
in Palestina, dove venne
a contatto con un
insegnamento nuovo e
vitale, che lo portò a
una comprensione della
medicina libera dal
retaggio di allora.
Ritornato in Europa era
guarito definitivamente
e decise, vista la
competenza acquisita, di
aprire una clinica in
Svizzera. Arnold Ehret
era animalista e vegano.
Tra i suoi contemporanei
si ricorda anche
Herbert Shelton,
pacifista, vegetariano,
fautore del
crudismo e del
digiuno terapeutico,
è stato uno dei padri
fondatori della corrente
naturopatica chiamata
anche
igienismo o igiene
naturale.
Alimenti principali
Sono esclusi tutti gli
alimenti altamente
acidificanti, che
producono
un'infiammazione
interna
che si va a ripercuotere
su arti, organi e
pensieri.
Latte e latticini
rientrano in queste
categorie. Lo stesso
vale per gli amidi come
i
farinacei.
Un Ehretista o fedele
alla dieta senza muco
che dir si voglia,
mangia frutta e verdura
cruda fresca includendo
semi oleosi, frutta
a guscio e alcuni
chicchi germogliati o
ammollati.
C’è un numero illimitato
di ricette di piatti
crudi preparati con
questi ingredienti, con
cui si possono fare dei
gustosi paté, pani,
“tagliatelle”, torte,
biscotti, cracker,
zuppe, insalate e cibi
marinati, senza bisogno
di cuocerli.
Igienismo e Dieta senza
muco: pro e contro
Ossa, sistema nervoso,
digestivo, immunitario,
linfatico ne traggono
beneficio. Si
disintossica
completamente il corpo e
si evitano quelgi
alimenti che vanno a
rallentare la digestione
e creare
un'infiammazione
interna. Tutte le
tossine incistate nel
corpo si eliminano e la
gestione delle emozioni,
incluso lo
stress, migliora.
Pero' a lungo andare
puo' apportare dei
problemi, e cio' varia
da soggetto a soggetto,
per cui e' meglio porre
molta attenzione alle
proprie reazioni
individuali.
L'importante è non
aderire in modo
fondamentalista a
nessuna dieta, ed i
precetti di Ehret, che
sono un po' troppo
estremi, potrebbero
portare i più
impressionabili ad
aderire ciecamente. Va
sempre invece ascoltato
il proprio corpo e le
sue reazioni.
Tratto da: cure-naturali.it
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Di
seguito riportiamo una tabella che illustra la
capacità di alcuni alimenti di creare oppure
sciogliere il muco all'interno dell'organismo.
La tabella di Berg
La tabella che segue è stata preparata da un
esperto di fisiologia chimica ed indica, con un
valore numerico, la capacità di creare o
sciogliere il muco. Più il valore nella colonna
"creare il muco" è alto e più l'alimento produce
muco. Più è alto il valore nella colonna
"sciogliere il muco" più l'alimento è in grado
di eliminarlo.
CAPACITÀ DI
CREARE IL MUCO
|
CARNE
|
Manzo
|
38.61
|
Vitello
|
22.95
|
Pollo
|
24,32
|
Maiale |
12,47
|
Lingua bovina
|
10,60
|
Prosciutto
crudo |
6.95
|
Lardo
|
4,33
|
PESCE
|
Molluschi
|
19,52
|
Salmone
fresco |
8.32
|
Pesce bianco
|
2,75
|
UOVA
|
Tuorlo
|
51,83
|
Intero
|
11.61
|
Albume
|
8,27
|
LATTICINI
|
Formaggi
stagionati
|
17,49
|
Margarina
|
7,31
|
Burro
|
4,33
|
CEREALI
|
Fiocchi
d'avena |
20,71
|
Riso brillato
|
17,96
|
Dolciumi
|
12,31
|
Avena
|
11,31
|
Pane bianco
|
10,99
|
Orzo
|
10,58
|
Pane
integrale
|
8,54
|
Pasta
|
5,11
|
Riso
integrale
|
3,18
|
VEGETALI
|
Lenticchie
|
17,80
|
Cavolini di
Bruxelles
|
13,15
|
Piselli
secchi |
9,70
|
Fagioli
secchi |
3,41
|
NOCI E
SIMILARI
|
Arachidi |
16,39
|
Castagne
|
9,62
|
Noci
|
9,22
|
Mandorle
|
2,19
|
BEVANDE
|
Cioccolato
|
8,10
|
Birra
|
0,28
|
|
CAPACITÀ DI
SCIOGLIERE IL MUCO
|
LATTICINI
|
Latte magro
|
4,89
|
Panna
|
2,66
|
Latte normale
|
1,69
|
VEGETALI
|
Spinaci crudi
|
28,01
|
Fagioli di
soia |
26.58
|
Indivia
|
14,51
|
Lattuga
|
14,12
|
Pomodori
crudi |
13,67
|
Cetriolo
|
13,50
|
Barbabietole
|
11,37
|
Rape bianche
|
10,80
|
Patate dolci
|
10,31
|
Fagiolini
|
8,71
|
Patate
|
5,95
|
Piselli
freschi |
5,15
|
Carciofi
|
4,31
|
Verza
|
4,02
|
Cavolfiore
|
3,04
|
Verza rossa
|
2,20
|
Cicoria
|
2,33
|
Funghi
|
1,81
|
Cipolla rossa
|
1,09
|
Asparagi
|
1,01
|
Zucca
|
0,28
|
FRUTTA
|
Fichi
|
27,81
|
Uva passa
|
15,10
|
Mandaranci e
mandarini |
11,77
|
Limoni
|
9,95
|
Arance
|
9,61
|
Uva
|
7,15
|
Mirtilli
|
7,14
|
Prugne
|
5,80
|
Datteri
|
5,50
|
Pesche
|
5,40
|
Lamponi
|
5,19
|
Albicocche
|
4,79
|
Banane
|
4,38
|
Amarene
|
4,33
|
Melograno
|
4,15
|
Ananas
|
3,59
|
Pere
|
3,26
|
Ciliege
|
2,57
|
Anguria
|
1,83
|
Fragole
|
1,76
|
Mele
|
1,38
|
NOCI E
SIMILARI
|
Noce di cocco
|
4,09
|
VARIE
|
Olive
|
30,56
|
Zucchero di
canna |
14,57
|
BEVANDE
|
Te
|
25,49
|
Radice di
cicoria |
7,17
|
Caffè
|
5,60
|
Vino bianco
|
1,21
|
Vino rosso
|
0,59
|
|
Il prof. Arnold Ehret's ritiene che molte
malattie dipendano dal muco accumulato in
qualche organo o in qualche "conduttura", in
quantità tale da alterarne il naturale
funzionamento.
Tra di esse:
-
Raffreddore: sforzo per eliminare i prodotti
di rifiuto (muco) dalla testa, dalla gola e
dai condotti bronchiali.
-
Polmonite: il raffreddore è sceso in
profondità. È presente uno sforzo per
eliminare il muco dagli organi più spugnosi:
i polmoni.
-
Reumatismi e gotta: vi sono acidi urici e
muco accumulati, la circolazione
dell'energia vitale è pertanto carente.
-
Foruncoli: evidente eliminazione di sostanze
indesiderate.
-
Sordità: accumulo di muco nei condotti
uditivi.
-
Stitichezza: accumulo dei rifiuti nel tratto
intestinale
Ognuno di noi, anche se crede di essere in buona
salute, ha accumulato fin dalla prima infanzia
una certa quantità di materiali di rifiuto in
special misura sulle
pareti intestinali. Si
pensi al proposito che esami di autopsia hanno
riscontrato che nel 50/60% dei colon esaminati
(ultimo tratto intestinale) erano contenuti fino
a 6-7 chilogrammi di rifiuti di cui alcune parti
risalenti a diversi anni prima.
Il fatto che una persona abbia lo svuotamento
intestinale ogni giorno non significa che sia
libera da un accumulo indesiderabile di detriti
e prodotti di rifiuto che si aggrappano sulle
pareti dell'intestino. Questo dipende dal fatto
che i villi intestinali sono così fitti e
sottili che possono trattenere le sostanze
collose (muco) con cui entrano in contatto;
sostanze che vi restano letteralmente attaccate.
Risulta evidente che in questo caso le sostanze
nutritive, prima di raggiungere il sangue,
devono passare attraverso lo strato di rifiuti
che agiscono come un "filtro" (purtroppo
sporco), che tende a degradare anche un cibo di
ottima qualità.
Talvolta anche una fame
continua, e mai soddisfatta potrebbe essere
ricondotta alla situazione descritta, perche'
molti valori nutritivi vengono persi a causa del
"filtro" descritto.
Inoltre, la dieta di molti è basata su cibi
lenti da digerire, come la carne e i grassi, che
possono provocare putrefazione e l'insorgere di
batteri nocivi che impediscono l'assorbimento
delle sostanze nutritive attraverso la parete
intestinale.
Il comune raffreddore è un classico esempio di
accumulo di muco nelle vie respiratorie e il
muco crea il terreno ideale per la
moltiplicazione dei microbi. Ricordiamo che ogni
specie vivente necessita di "terreno adatto" ed
il muco è quanto di meglio possiamo offrire per
ospitare in noi i micro organismi apportatori di
influenze, forme catarrali e così via.
I nostri suggerimenti per ridurre il muco
intestinale
ai valori naturali e normali
·
Iniziare la giornata con un bicchiere di acqua
tiepida a cui sia stato aggiunto il succo di
mezzo limone (si può dolcificare con poco
fruttosio o zucchero di canna o miele). Questa
bevanda, presa il mattino a digiuno, è un ottimo
sistema per liberarsi del muco.
Aspettare 5-10 minuti prima di iniziare la
colazione.
·
Evitare o ridurre drasticamente i cibi che
creano il muco (farina bianca e derivati, riso
brillato, uova, formaggi, carne, pesce, salumi e
insaccati)
-
vedi tabella.
·
Utilizzare cibi che sciolgono il muco: agrumi,
fichi freschi o secchi, uva passa, verdura e
frutta cruda in genere.
vedi
tabella.
·
Usare frutta e verdura cruda possibilmente di
stagione e assumerla o per colazione o lontana
dai pasti.
·
Due cucchiaini di amaro svedese (si trova in
farmacia) presi in acqua calda dopo il pranzo,
rappresentano una cura assai valida per
sciogliere il muco.
La nostra esperienza ci ha mostrato come il muco
intestinale (oggi più modernamente definito
"incrostazioni fecali") possa molto spesso
essere la causa del mal di testa frontale di cui
soffrono saltuariamente molte persone.
Può capitare che chi assume il succo degli
agrumi o le fragole con il limone verifichi
l'insorgenza del malesseri o dolore alla testa:
i disturbi riscontrati altro non sono che
l'effetto risultante dal muco sciolto che viene
riassorbito nell'ultimo tratto dell'intestino
immettendo nel sangue una notevole quantità di
tossine. Non è una buona ragione per farsi
spaventare, anzi è un segnale inequivocabile che
bisogna procedere consumando per qualche tempo
cibi che sciolgono il muco.
Bibliografia
Prof. Arnold Ehret's, Mucusless
diet healing system, Benedict Lust Publications
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Paperback
http://www.arnoldehret.org
Dott. Bernard Jensen, Intestino libero, Macro
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Tratto da:
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