Microbi: Invisibili ma onnipresenti, semplicissimi ma capaci di
assumere mille forme (quindi funzioni), dai
batteri ai
protozoi, dai
virus ai prioni, dai
funghi alle
alghe, i veri padroni della Terra sono organismi minuscoli.
Essi sono la base della vita sulla Terra e sono indispensabili per la
salute umana, animale e vegetale, sono intorno, ma anche dentro di noi.
La parola microbi è in realtà molto vaga. In questa categoria, infatti,
si possono raggruppare tutti gli organismi così piccoli da non essere
visibili a occhio nudo.
Comunque la
parola proveniente dal francese, “microbe” e
dal greco = mikros + bios, che significa “vita piccola” eppure nelle
definizioni utilizzate dai dizionari di Italiano leggiamo che i microbi
sono patogeni (portatori di malattia); tali affermazioni sono frutto
della più completa ignoranza in
materia di biologia, evidentemente i
“luminari” che hanno spinto l’insegnamento della bugia del microbo
= agente patogeno, sono riusciti ad influenzare i compilatori dei
dizionari, facendo loro il lavaggio del “cervello” su questo
argomento.
“Osservando
col microscopio quello che avviene di molte cellule (globuli rossi e
bianchi del sangue, cellule epiteliali, cancerose) opportunamente
disposte nella camera umida a conveniente temperatura, durante 48-72 ore
e più, ho veduto fenomeni di disgregamento cellulare, sciogliersi, per
così dire, la cellula nei suoi bioplasti (plastiduli di Haeckel), vere
unità morfologiche della materia viva e ho pure veduto evolvere da
queste, la cellula-bacterio ed altre forme vegetali”
(A. De Giovanni in “Morfologia del corpo umano” pag. 128, Hoepli 1904).
Vedi anche Gazz. med. ital. Prov. ven. Anno XXIV n. 50-51 e Anno XXV n. 2.
De Giovanni si richiama anche agli studi di
Altmann: “Die
Elementarorganismen und ihre Beziehungen zu der Zellen”. Leipzig
1890. E ancora ai lavori del
dott. Bechamp.
vedi:
Batteri autoctoni
+
Sistema
Ontogenetico dei Microbi
+
Batteri autoctoni
+
FLORA
+
Distribuzione della flora nell'intestino
+
BATTERI
+
Fermenti e feci +
Nozione
di terreno
+ Pleoformismo
+
La Teoria dei germi come
cause delle malattie e' falsa
+
COPROTERAPIA
(assunzione di feci selezionate)
Ecco il meccanismo del passaggio dei batteri (microbiota)
dalla madre al neonato, con la nascita attraverso il canale
uterino,
immunizzando
il piccolo appena nato !
Sindrome
infiammatoria
chiamata "Asia" scatenata dai
Vaccini
!
ASIA_Sindrome
infiammatoria-dai-vaccini-Riassunto.pdf
Tratto da: http://www.assis.it/wp-content/uploads/2014/12/ASIARiassunto.pdf
... ed e' noto che... le
infiammazioni sono foriere di qualsiasi tipo di sintomi,
che i
medici impreparati
allopati chiamano erroneamente "malattie"....Dopo
i funghi e gli enzimi, essi rappresentano un’importante livello per la creazione ed
il mantenimento della Vita sul pianeta, perché essa NON esisterebbe se
non ci fossero anche i Microbi a regolarla, essi ci aiutano anche nei
processi di guarigione dalla malattia; come i parassiti nelle piante,
essi “aggrediscono” la pianta per aiutarla nei processi di
guarigione, cioè quando essa è malata; ci colonizzano e si mutano
(sono poliformi) in continuazione per poterci mantenere in Perfetta
Salute. Essi i microbi, sono anche i regolatori delle quantità e qualità
dei funghi simbiotici negli organismi viventi in un antagonismo
biologico costante.
Sono
state identificate ad oggi circa 1400 specie, ma solo 150 possono essere
definite come “patogene”.
E’
stato calcolato che per ogni tipo di batterio detto “patogeno” ve ne
sono almeno 30.000 utili e/o necessari per l’uomo.
Se prendiamo una
fetta di mela appena tagliata e la lasciamo per qualche minuto
all’aria essa si ossida ed inizia il processo di demolizione da parte
di certi batteri; però se un’altra fetta della stessa mela, la
mettiamo in un vasetto contenente yogurt, i lattobacilli dello yogurt,
mantengono la fetta di mela integra ed inattaccabile dai batteri
demolitori.
Fintanto
che i batteri dello yogurt sono vivi ed a contatto con la fetta di mela,
essa si mantiene integra.
Ciò
sta a significare che determinate specie batteriche sono
batterio-antagoniste di altre ! essi difendono il loro territorio o
terreno nel quale risiedono.
Essi
si identificano in base alle loro forme specifiche e per le variazioni
morfologiche (di forma) che
essi possono autoindurre in funzione del luogo o “terreno”
dell’ospite, nel quale si trovano a vivere.
l
metodi di laboratorio per riconoscerli sono essenzialmente due: quello
del danese J. Gram che utilizza due tipi di coloranti uno violetto e
l’altro rosso; quelli che si tingono di violetto sono chiamati
“gram-positivi” (gram+), quelli che si colorano di rosso
gram-negativi” (gram-); infine il metodo Ziehl-Neelsen, nel quale solo
un tipo di batteri si colora di rosso e tutti gli altri di azzurro.
Ve
ne sono di aerobi, che sopravvivono nell’aria purché l’ossigeno non
superi una determinata concentrazione; altri sono chiamati anaerobi in
quanto essi non riescono a sopravvivere neppure con il tipo di
concentrazione di aria che per gli altri tipi è tollerata.
I
microbi sono in realtà il fulcro di ogni processo vitale, in quanto in
ognuno di essi vi è un laboratorio metabolico ed una versatile
“officina” per produrre metaboliti; essi possono dar luogo alla
produzione di sostanze assai complesse, a trasformazioni chimiche
intense, partendo da mezzi semplici: luce, acqua, anidride carbonica,
ecc.
Una
delle recenti ricerche in medicina e biologia, ha dimostrato che la
sessualità è presente
anche fra virus e batteri; i primi penetrando i batteri li informatizzano
rendendoli capaci di mutazioni e specializzazioni per costruire cellule
o ripararle.
La
riproduzione dei microbi avviene secondo meccanismi logaritmici variando
anche contemporaneamente la propria adattività genetica dell’ambiente
nel quale vivono.
Sono
anche capaci di assimilare il patrimonio genetico (DNA) delle sostanze
introdotte negli organismi viventi attraverso i cibi dei quali si
nutrono, riuscendo successivamente a modificare il
DNA proprio degli
esseri viventi stessi, secondo certe precise leggi biologiche alle quali
essi sono sottoposti, sempre che i processi
omeostatici corporei di
quegli esseri viventi siano nei giusti rapporti biocompatibili; quando
al contrario questi ultimi sono alterati cioè la variazione del potere
acido/basico – ossido/riducente e
dielettrico
dei liquidi delle cellule, quindi quello dei tessuti che compongono il
“terreno” fisiologico, i liquidi corporei, i microbi mutano se
stessi e gli enzimi che producono, modificando la loro funzione ed in
certi casi essi divengono “patogeni” e producono sostanze tossiche
atte a distruggere l’ospitante oppure non sono più bio antagonisti
dei funghi che quindi proliferano a dismisura in terreno acidificato
tentando di colonizzare il corpo in tutte le sue parti acide, iniziando
dalle mucose.
Ciò
significa che essi (i microbi) a seconda del tipo di “terreno” nei
quali vivono come ospiti residenti, o transienti possono essere
per il Terreno dell'ospitante, rispettivamente:
aiuto/risanatori oppure malanno/distruttori.
Essi
seguono la Legge “ad ogni azione
corrisponde una reazione uguale e contraria, non nel medesimo istante”,
e quest’ultima segue di pari passo quella dell’evoluzione Spirituale
di tutta la Manifestazione, che recita:
“Acquisire
informazioni per rendere ogni fatto, cosa, idea sempre più perfetta,
ovvero la legge della Neghentropia cioè l’accumulo di informazione
per complessizzare ed ottimizzare ogni “cosa” verso il meglio ed il
più perfetto”.
Siccome
la malattia è l’unico ed il più perfetto metodo di
“educazione/evoluzione verso la perfezione” che la Manifestazione ha
messo a punto per tutti gli esseri viventi, onde indirizzarli per mezzo
del malessere/dolore, verso la soluzione dei problemi = Conflitti
Spirituali antievoluzione, essi i microbi obbediscono a questa Perfetta
legge trasformandosi nelle occasioni adatte a fornire all’ospitante,
Salute o malattia.
Ciò significa che ogni Conflitto
irrisolto quindi, tende a scendere nel corpo fisico ed a fissarsi
nell’organo bersaglio collegato all’archetipo conflittuale.
I
microbi colonizzano con precise funzioni sia l’apparato radicale dei
vegetali, le acque in genere ed anche le “acque”, il “Terreno”,
la Matrice,
cioe' i liquidi corporei degli esseri viventi ed assumono stretti rapporti
fisiologici sopra tutto con le cellule dell’epitelio intestinale degli
animali e dell’uomo.
Fin
dalla nascita, le specie autoctone (indigeni) tendono a colonizzare il
tubo digerente dell’uomo che dopo lo svezzamento si trasformano in
colonie stabili permanenti. Contemporaneamente vi sono altre specie
chiamate alloctoni (stranieri o transienti) che si trovano nel nostro
intestino in forma transitoria senza formare colonie stabili e che in
genere sono introdotti con il materiale, solido o liquido ingerito.
Quando
il rapporto fra questa flora autoctona residente si
altera, perché
varia il pH della digestione a favore si quella transiente, nasce una
forma di malattia, la “disbiosi”, che non è facilmente avvertibile
se non con malesseri, mali di testa, piccoli doloretti all’intestino
e/o altrove, permette e favorisce l’alterazione della mucosa
intestinale, a questo punto
inizia il processo di malassorbimento e malnutrizione delle sostanze,
creando un sangue non vitale ed in genere carico di tossine, che
distribuite nel corpo, intossicano i liquidi extra cellulari ed il
citoplasma cellulare, alterandone le funzioni e generando le malattie le
più disparate.
Un
esempio: nell’intestino dell’uomo, vivono diverse centinaia di
specie diverse di microrganismi, per una massa
di circa 2 Kg e mezzo, in prevalenza fermenti lattici, definiti
nel loro insieme come “flora batterica”, le cui funzioni sono
indispensabili perché completano la digestione dei cibi ingeriti
(riducendoli in molecole più o meno complesse) facilitandone
l’assorbimento, trasformando e degradando le sostanze complesse in
semplici (molecole), producendo enzimi, vitamine ecc., e stimolando
fortemente il Sistema Nervoso Centrale e quello
Immunitario.
A
seconda delle zone o parti dell’intestino avremo un certo tipo di
colonizzazione microbica che variano costantemente a seconda delle
condizioni bio elettroniche dell’ambiente, dell’aria respirata,
dell’acqua bevuta o da quella che utilizzeremo per lavarci, dei cibi o
di qualsiasi altro prodotto (anche farmaci o vaccini), che introdurremo
nell’organismo; nello stomaco abbiamo una minore quantità di microbi,
ma essi vanno progressivamente aumentando fino al colon.
I
microbi intestinali possono essere classificati in 2 parti: quelli
transienti, che transitano e vengono facilmente eliminati con le feci e
quelli residenti che al contrario tendono a colonizzare i tratti
dell’apparato gastro intestinale a loro congeniale.
L’Eubiosi
è il giusto rapporto fra i vari microrganismi simbiotici dell’ospite
che li contiene; la Disbiosi al contrario è la perdita dei giusti
rapporti fra i vari microrganismi e l’ospite che li contiene.
La
flora batterica è per il 95% composta da batteri anaerobi e solo del 5%
di batteri aerobi.
Quando
per via degli errori
alimentari (acque e cibi) e di Conflitto Spirituale (stress continuo) si
acidificano le digestioni, immediatamente la flora batterica viene
disturbata e quindi quando i giusti rapporti fra le varie specie
(microbi siombiotici) vengono ad essere alterati per i noti fattori
derivanti da stress, alimentazione inadatta e non corretta o con errori
di associazione di certi cibi nello stesso pasto, acque clorate od
intossicate, coloranti, conservanti alimentari, prodotti chimici
utilizzati in agricoltura, pesticidi, alcolici, mancanza di fibre e
cellulosa, uso di farmaci,
vaccini, ecc., immediatamente ne soffre la
produzione dei fattori vitali estratti dai cibi e quindi inizia il
processo di malassorbimento e quindi di malNutrizione corporea.
Se
la flora batterica è alterata rispetto ai giusti rapporti, cambia il pH
dell’intestino e la mucosa gastro-intestinale diventa o troppo
permeabile o troppo poco permeabile; nel primo caso essa permetterà
l’assorbimento di proteine inadeguatamente frazionate e di riassorbire
tossine dai contenuti intestinali, le feci, (è come se ci si facesse
delle supposte di merda !); nel secondo caso al contrario non vi sarà
facilità all’assorbimento, quindi malnutrizione per carenza di
fattori nutrizionali.
Nei DUE casi la digestione intestinale è divenuta
acida.
Per
poter ricostituire i giusti rapporti fra le diverse specie microbiche
residenti, occorrono da qualche giorno, 10 a circa 30 giorni e quasi
sempre è utile aiutare la riformazione dei ceppi principali
introducendoli (disidratati) con apposite capsule dette “integratori
multi batterici”, i cosiddetti fermenti lattici.
I
fermenti e gli
enzimi adatti alla digestione di quel prodotto, sono
normalmente contenuti nei cibi biologici (sulla loro buccia), più
raramente o mai, i quelli coltivati in colture trattate chimicamente, ma
sopra tutto sono il lavaggio e la conservazione che uccidono quei
fermenti.
E’
quindi consigliabile ingerire per un certo periodo di almeno 15 giorni
delle capsule con fermenti lattici multi batterici, per 1, 2, 3 volte al
dì ½ ora prima dei pasti, per tentare di ripristinare i giusti
rapporti persi fra le varie specie di microbi residenti; ricordarsi di
bere un bicchiere di acqua dopo l’assunzione dei fermenti per
accelerare lo svuotamento gastrico, in modo che la capsula con i
batteri, possa entrare velocemente nell’intestino.
I batteri devono essere vivi e di recente preparazione mediante
liofilizzazione.
Devono
essere ben conservati, in capsule e non pressati con additivi o
sottoforma di tavolette.
Mantenuti
in luogo fresco e lontano dalla luce.
Di
tipo residente e non transiente all’intestino umano.
Le
capsule devono avere un contenuto non inferiore al miliardo di unità e
di tipo riconosciuto per l’utilizzo alimentare.
Ricordarsi
che durante e/o dopo una terapia a base di farmaci, è indispensabile
utilizzare questi preparati a base di microbi residenti.
Ciò
significa che occorre prestare molta attenzione per mantenere inalterate
le loro benefiche funzioni ed i giusti rapporti fra le diverse specie
dei microbi residenti.
E’
assolutamente consigliato di utilizzare nel contempo
cibi vegetali crudi
dell’ortofrutta e
riso integrale o semi integrale, oltre alle
micro
diete + alghe + germogli - vedi Protocollo della
Salute
Per
cause diverse e spesso
indotte da stress ed errori alimentari, in certi casi da fattori
esterni, si possono creare alterazioni fra le varie specie di
batteri
endogeni residenti, cioè simbiotici.
Ciò
significa che alcune famiglie di batteri tendono a prevalere su altre;
è l’inizio delle cattive digestioni, anche se non avvertite
immediatamente, variazione del pH intestinale con la nascita di
stipsi
e/o diarree.
Le
malNutrizioni nascono proprio da queste alterazioni batteriche, quindi i
malassorbimenti dei nutrienti essenziali, determineranno i fenomeni di
intossicazioni,
infiammazioni,
ionizzazioni, e quindi di
malassorbimento
con carenze di sostanze nutrizionali vitali delle
cellule e quindi dei
tessuti e degli organi del corpo ai quali
appartengono.
Occorre quindi che l’intervento in ogni tipo di
malattia, parta SEMPRE con il
riordino della
flora batterica intestinale.
L’apporto di integratori multi batterici DEVE essere salvo rari casi,
l’inizio della terapia. Riordinando contemporaneamente anche il
pH
della digestione con appositi sali tampone e l’apposita
alimentazione
come indicato nel ns “Protocollo della Salute”.
Con
il termine generico di “fermenti lattici” si intendono tutti i
preparati a base di batteri in grado di riordinare quelli residenti; fra
questi i “lattobacilli”, sono batteri particolari in grado di
produrre dell’acido lattico dagli zuccheri; solo i ceppi di
lattobacilli in grado di stimolare il sistema immunitario e quindi di
contrastare le alterazioni fra i vari ceppi (microbici e fra essi ed i
funghi patogeni), sono quelli che debbono essere utilizzati; fra questi
una particolare specie di “lactobacillus sporogenes” è la più
indicata; essi si trasformano nel duodeno in cellule vegetative che
iniziano a duplicarsi già dopo 30 minuti, in 2 ore essi sono pronti ad
agire per ottimizzare la base di normalizzazione delle
altre famiglie batteriche residenti, impedendo che il terreno sia
favorevole alla produzione della “candida”, responsabile di gran
parte del processo di malNutrizione dell’organismo.
Nell’uomo
l’intestino costituisce, in termini di massa
cellulare, l’apparato
del Sistema Immunitario PIU’ cospicuo. Esso contiene più del 40% di
tutte le cellule immunitarie dell’organismo, principalmente IgA; esso
presenta una completa risposta immunitaria a tutte le situazioni che si
possono presentare.
Avere
un intestino con pH della digestione alterata, flora batterica non nei
giusti rapporti, significa avere immediatamente problemi di abbassamento
dei valori di reazione immunitaria, cioè significa essere immunodepressi; ecco perché l’utilizzo di ogni tipo di farmaco o vaccino
che modifichi la flora batterica interferisce gravemente sul
Sistema
Immunitario.
Le
alterazioni dell’acidità gastrica, cosi come l’uso di farmaci
(antibiotici sopra tutto) o vaccini, influiscono sempre negativamente
sulla flora batterica e di conseguenza sul transito intestinale, perché
i batteri (microbi) simbionti sono sensibili alla troppa acidità, cosi
come agli antibiotici, ai
vaccini,
stress,
diete malsane.
Tutti i fermenti lattici appartengono alla famiglia
delle Lactobacillaceae (gram-positivi, aspurogeni, a forma di
bastoncino) genere LACTOBACILLUS; il bacillo “Subtilis” per contro
appartiene alla famiglia Bacillaceae (che formano endospore a forma di
bastoncino o di Cocchi) genere BACILLUS; questi è un Aerobico,
Sporigeno, che si trova nell’intestino in piccolissime quantità,
mentre in natura lo si trova in molti substrati. E’ responsabile dell’ammuffimento gelatinoso del
pane ed implicato in avvelenamenti alimentari, pertanto va considerato
come batterio non adatto se assunto in quantità per l’intestino
umano.
Pertanto tutti i prodotti in commercio contenenti
“Subtilis” sono da dichiararsi “pericolosi” per gli umani se
assunti in quantità, anche se i produttori li dichiarano “privi di
potere patogeno” ed “adatti al riordino della flora batterica
intestinale” (anche se non deve essere presente in gran numero) od
attribuiscono a questi prodotti “grande resistenza agli
antibiotici”; altri gli attribuiscono “poteri immuno stimolanti” !
Enterogermina: Il
Subtilis
presente nell prodotto, utilizzato in special
modo dai bambini e pubblicizzato dal
produttore
impropriamente probiotico, NON è un LATTOBACILLO
residente (e' un
transiente) e quindi non è
normalmente presente nell’intestino, forma certe “spore” oggi
ritenute collegabili ad avvelenamenti, per cui l’efficacia e
l’utilità è fortemente dubbiosa.
vedi:
“Bergey’s Manual of
determinative Bacteriology”, Baltimora, 8° ediz.- L. Chaitow N.
Trenev, “Probiotics”
Thorsons Publishing 1990 –
Foglio tecnico
(bugiardino) “Enterogermina”, Midy spa, Milano - “Medical Tribune”, 6 luglio 1985).
Per fortuna che recentemente (2005) il
produttore
Sanofi-Aventis, ha modificato nel suo
prodotto in commercio, eliminando il batterio
Subtilis e sostituendolo con il
Bacillus clausii,
e raddoppiandone le quantita'.
I fermenti lattici,
in capsule o liquidi, normalmente utilizzati, sono di solito di origine
bovina, vivono solo in condizioni ambientali dai limiti ristretti,
infatti, essi sono definiti “transienti” in quanto non si
stabiliscono permanentemente nell’intestino umano.
I
lactobacilli Bifidus ed Acidophilus, sono microbi transienti per
l’uomo, mentre il Reuteri ed il Rhamnosus (residenti) colonizzano
l’intestino in modo regolare. - vedi:
Batteri
autoctoni
Vanno
utilizzati in piccole quantità, assieme agli altri simbionti, in quanto
componenti stabili della micro flora autoctona dell’intestino che
permetto il formarsi di colonie permanenti permettendo e regolando i
giusti bio antagonismi fra funghi, microbi, virus.
Lo
scambio degli elementi nutritivi essenziali con i villi intestinali è
così intenso ed insostituibile per la vita, che queste micro masse
microbiche vengono definite come “organi” dai ricercatori e dagli
studiosi.
I
microbi sono anche veri e propri spazzini, decompongono e riciclano
praticamente tutto, dalle molecole normali e vitali fino a quelle
tossiche, quindi perché non favorirli, invece di inibirli, per
sfruttare al meglio le loro caratteristiche ?
I
luoghi nei quali questi microrganismi sopravvivono e si riproducono e si
mutano, sono la sede di complesse attività biotiche che trasformano la
sostanza organica direttamente od indirettamente in elementi nutritivi
ed in altri composti per le difese organiche nervose ed immunitarie
degli esseri viventi a loro simbiotici.
I
microbioti hanno raggiunto nei millenni uno stadio di simbiosi naturale
ed utilitaristica con l’ospite, attraverso un lungo periodo di
evoluzione adattiva conseguente ad una competizione batteriologica nei
confronti dei “germi patogeni”, per mutazione dei microbi endogeni od
eventualmente per quelli introdotti con acqua e
cibi inadatti,
vaccini
che contengono spore, germi, e sostanze patogene, cioè non adatti
all’ospite ed al suo terreno, e presenti in forma erratica per via delle mutazioni
anomale endogene.
Da
qui l’estrema importanza di saper mantenere il miglior ambiente, il
Terreno nel nostro organismo, (i
liquidi del corpo) adatto alla loro
sopravvivenza (quelli simbionti) e per mantenere le specializzazioni di
ogni ceppo; oltre al fatto che occorre mantenere la giusta permeabilità
della mucosa della
parete gastrointestinale a valori normali,
per mezzo di un normale
pH
digestivo, senza alterazioni del
sistema enzimatico e
della flora
autoctona, anche con
giusto apporto di vitamina F, contenuta sopra tutto nell’olio di
girasole (con spremitura a freddo, da utilizzarsi con olio di lino, 2/3
+ 1/3 di girasole), in modo che essa impedisca, per mezzo della giusta
permeabilità della mucosa, la fuoriuscita di funghi, microbi mutati od
introdotti (o di altre sostanze tossiche), che potranno essere
trasportati dal sangue e colonizzare anche altre parti del corpo
(tessuti e
cellule), generando mal funzioni di organi o sistemi.
Gli
alimenti sono la fonte principale di approvvigionamento degli elementi
essenziali (vitamine
e minerali) per produrre poi gli ascorbati; gli alimenti
moderni industrializzati,
contaminati dall’agricoltura chimica ed
ormai depauperati dagli elementi vitali ed essenziali, non permettono
all’organismo di poter produrre sufficientemente gli ascorbati
necessari.
Bibliografia:
1. Berg RD (1999) “Bacterial
translocation from the grastrointestinal tract”. Adv Exp Med Biol
473 11-3
De Roos Nm et al. (2000) “ Effect
of probiotic bacteria on diarrhea, lipid metabolism, and carcinogenesis” :
a review of papers published between 1988 and 1998, AM J Clin Nutr
71(2):405-11
LaMont JT (2000)
Le RICERCHE MOSTRANO un NESSO fra
MICROBIOMA
Intestinale (intestino)
e
CERVELLO - 09/01/2015
Chiamate collettivamente microbioma, le migliaia
di miliardi di microbi che abitano il corpo
umano vivono principalmente nell’intestino, dove
ci aiutano a digerire il cibo, a sintetizzare le
vitamine e a difenderci dalle infezioni. Ora,
recenti ricerche sul microbioma hanno dimostrato
che la sua influenza si estende ben oltre l’intestino,
fino ad arrivare al cervello. Negli ultimi 10
anni, vari studi hanno collegato il
microbioma intestinale a una serie di
comportamenti complessi, come umori ed emozioni,
appetito e ansia.
Il microbioma intestinale sembra contribuire al
mantenimento della funzionalità cerebrale, ma
non solo: potrebbe anche incidere sul rischio di
disturbi psichiatrici e neurologici, fra cui
ansia,
depressione e
autismo. Una delle modalità più
sorprendenti con cui il microbioma influisce sul
cervello è durante lo sviluppo.
“Esistono delle finestre evolutive critiche in
cui il cervello è più vulnerabile poiché si sta
preparando a rispondere al mondo circostante”,
spiega Tracy Baie, docente di neuroscienze
presso la facoltà di veterinaria dell’Università
della Pennsylvania. “Così, se l’ecosistema
microbico della madre si modifica - per esempio
a causa di infezioni, stress o diete - ciò
cambierà il micro bioma intestinale del neonato,
e gli effetti possono durare tutta la vita.”
Altri ricercatori stanno esplorando la
possibilità che il microbioma abbia un ruolo
nelle malattie neurodegenerative come
l’Alzheimer e il Parkinson.
Fonte: MedicalXpress.com :
http://tinyurl.com/kaa2j36
Commento NdR: ma cio’ puo’ accadere anche
e non solo per i
vaccini che il neonato subisce dai
due, tre mesi in avanti…infatti se una
madre ha delle
amalgami dentali in bocca (contengono
mercurio) il neonato potra’ subire delle
conseguenze anche gravi.
>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>
Il
batterio che inventò l'evoluzione "anacronistica" - 20
Nov. 2013
Il batterio Acinetobacter
baylyi è in grado di inglobare nel proprio genoma
frammenti di
DNA degradati dispersi nell'ambiente, anche appartenuti
ad organismi vissuti decine di migliaia di anni fa, come il
mammut.
La scoperta svela un nuovo meccanismo di evoluzione dei
batteri, dimostrando inoltre la possibilità di un
incredibile salto temporale nel trasferimento
dell'informazione genetica da un organismo a un altro,
secondo un processo battezzato "evoluzione anacronistica”.
Che fine fa il
DNA degli organismi dopo la loro morte ?
Viene degradato e disperso nell'ambiente (NdR: per
ambiente si deve intendere anche quello corporeo degli
esseri viventi), ma i suoi frammenti possono resistere fino
a un milione di anni ed essere addirittura inglobati nel
genoma di alcune specie di batteri, come hanno scoperto
Søren Overballe-Petersen dell'Università di Copenhagen e
colleghi di un'ampia collaborazione internazionale, che ne
riferiscono sui "Proceedings
of the National Academy of Sciences".
La materia organica, decomponendosi, disperde continuamente
materiale genetico nell'ambiente. La degradazione del DNA
nucleare inizia con la morte cellulare e si deve all'azione
congiunta di enzimi noti come nucleasi e successivamente dei
microbi che si nutrono di materia organica. Allo stesso
modo, il DNA extracellulare viene degradato da processi
fisici, chimici e biochimici, i più importanti dei quali
sono l'idrolisi e l'ossidazione.
La degradazione della catena molecola di DNA procede assai
rapidamente, ed è per questo che non ci si aspetterebbe che
i frammenti, che raramente superano la lunghezza di 100
coppie di basi, possano resistere una volta dispersi.
Invece, possono sopravvivere per migliaia di anni, e
addirittura fino a un milione di anni in condizioni di
conservazione ottimali.
Il DNA frammentato o chimicamente danneggiato e’
un’importante fonte di nutrimento per i microbi, ma
finora non erano emerse indicazioni che contribuisse
all'evoluzione del genoma batterico.
In questo studio, Overballe-Petersen e colleghi hanno
testato l'ipotesi che i batteri possano acquisire questo DNA
degradato, anche di antica origine, mediante trasferimento
genico orizzontale, un processo grazie al quale le cellule
batteriche integrano nel proprio genoma DNA che si trova
libero nell'ambiente. Questo processo finora è stato
documentato sperimentalmente solo per sequenze nucleotidiche
molto lunghe o per interi geni.
La sperimentazione in laboratorio ha dimostrato che ciò può
effettivamente avvenire: il batterio della specie Acinetobacter
baylyi, un organismo modello molto utilizzato nelle ricerche
di microbiologia, è in grado di acquisire corti frammenti di
DNA – anche di meno di 20 coppie di basi - e persino
derivati da ossa di mammut di 43.000 anni fa.
Queste evidenze sperimentali hanno portato i ricercatori a
enunciare due nuovi principi biologici generali:
- il primo è che la degradazione chimica del DNA non basta a
renderlo biologicamente inattivo, e
- il secondo è che sequenze di DNA disperse nell'ambiente,
anche quando sono molto frammentate, possono contribuire
all'evoluzione del genoma dei batteri secondo meccanismi
finora sconosciuto.
La capacità dei batteri di integrare frammenti di DNA anche
molto antico introduce infatti un incredibile salto
temporale nel trasferimento dell'informazione genetica da un
organismo a un altro: Overballe-Petersen e colleghi hanno
battezzato questo nuovo fenomeno “evoluzione anacronistica”.
La limitata lunghezza dei frammenti genetici integrabili dai
batteri ha notevoli conseguenze, studiate dagli autori con
simulazioni al computer. La prima conseguenza è che i geni
batterici che ospitano i frammenti acquisiti possono perdere
la loro funzionalità, cosa che invece non succede se vengono
acquisiti interi geni, che anzi ampliano il pool di proteine
che il batterio è in grado di sintetizzare. Con nuovi
frammenti, il genoma batterico nel suo complesso tenderebbe
quindi a diminuire la sua funzionalità invece che ad
aumentarla.
Una seconda conseguenza è che quando il processo riguarda
batteri patogeni per l'uomo, l'acquisizione di frammenti di
DNA potrebbe far emergere ceppi resistenti agli antibiotici,
un problema di enorme rilevanza in tutto il mondo.
Tratto da: lescienze.it
Commento NdR: questo studio dimostra anche che nei
corpi degli esseri Viventi, queste alterazioni batteriche
rivestono una enorme importanza per il mantenimento o meno
della salute dell'essere ove queste "acquisizioni di DNA nei
batteri" avvengono !
>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>
L'evoluzione senza fine delle popolazioni di batteri
– 08/11/2013
Un esperimento che ha seguito l'evoluzione di popolazioni
del batterio E. coli per oltre 50.000 generazioni nell'arco
di 25 anni ha dimostrato che anche in un ambiente stabile
gli organismi possono continuare a migliorare la loro
fitness, e che non esiste un punto oltre il quale qualsiasi
nuova mutazione non può essere che
peggiorativa. L'evoluzione continua imperterrita, anche in
un ambiente perfettamente stabile. O, per dirla in un altro
modo, non esistono organismi così ben adattati al loro
ambiente da non lasciare spazio a un adattamento ancora
migliore.
A questa conclusione è giunta una ricerca durata ben un
quarto di secolo condotta da biologi della Michigan State
University, che sembra confutare l'idea che esistano picchi
di fitness, ossia che per una certa popolazione esista una
serie di mutazioni “perfetta”, tale per cui qualsiasi
eventuale nuova mutazione non potrà che peggiorare la
situazione della popolazione.
E' noto che in un ambiente in continuo cambiamento gli
organismi, sotto la spinta dei mutevoli fattori di
selezione, non smettono di evolvere (NdR: mutare). In
un ambiente che resti stabile per un lungo periodo di tempo,
però, i biologi ritenevano che l'adattamento alla fine
avrebbe dovuto fermarsi.
Il controllo sperimentale delle ipotesi nell'ambito della
teoria dell'evoluzione (NdR: microbica) incontra però
notevoli difficoltà pratiche dato che i cambiamenti
evolutivi in una popolazione si manifestano nell'arco di
molte generazioni, e richiedono un'attenzione continua,
spesso per molti anni, anche se come modelli si usano
organismi con un ciclo di vita breve. Uno degli esperimenti
del genere di più lunga durata ha valutato i cambiamenti di
fitness avvenuti in una popolazione di drosofile nell'arco
di 600 generazioni.
Foto: Batteri di differenti
generazioni sono stati messi in competizione nello stesso
ambiente in cui si sono evoluti. All'inizio della
competizione (a sinistra) ogni piastra conteneva popolazioni
numericamente tratte da due campioni differenti; dopo un
certo tempo (a destra), la maggiore fitnesss di una delle
due appare evidente (foto: Cortesia Michael Wiser/Science/AAAS)
Ma l'esperimento progettato e
iniziato da Richard E. Lenski nel 1988, noto come Long-Term
Evolution Experiment (LTEE), i cui risultati sono ora
pubblicati su “Science”, mette in campo ben altri
numeri: nello studio sono state seguite 12 popolazioni di Escherichia
coli per oltre 50.000 generazioni, facendo attenzione a
mantenere l'ambiente di coltura estremamente stabile.
Nei 25 anni in cui è andato avanti l'esperimento, i
ricercatori hanno prelevato campioni di ciascuna delle
popolazioni ogni 500 generazioni, congelandoli a una
temperatura che bloccasse le attività vitali dei
microrganismi, ma senza ucciderli.
Una volta rivitalizzati, questi campioni sono stati messi
“in concorrenza” fra loro per verificare se, a parità di
ambiente (sempre lo stesso, in cui tutti erano stati in
coltura), tra i batteri delle varie generazioni vi fossero
differenze di fitness, ossia un maggiore o minore successo
riproduttivo.
Dall'analisi dei risultati è emerso che per quanto il
miglioramento dell'adattamento progressivamente si realizza
a velocità sempre più ridotta, non sembra che si raggiunga
mai un un picco di fitness, superato il quale qualsiasi
cambiamento non potrebbe essere che peggiorativo.
Come osservano gli stessi autori, va comunque tenuto
presente che - nonostante la "forza" sperimentale dello
studio, dovuta all'elevatissimo numero di generazioni
controllate - non è detto che quanto vale per popolazioni di
organismi unicellulari possa essere immediatamente
estrapolato a organismi più complessi, quali piante e
animali.
Tratto da: lescienze.it
>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>
E il microbo disse: cambio
specie - 22 febbraio 2012
-
articolo pubblicato sulla rivista "PLoS Biology".
Per la prima volta è stato documentato un processo di
speciazione simpatrica fra microrganismi, ossia di quella
differenziazione in più specie che avviene anche in assenza
di qualsiasi barriera fra due popolazioni originariamente
identiche
Perché due popolazioni identiche diano origine a specie
differenti è in genere necessario che vi sia qualche tipo di
barriera che le separi per un tempo sufficiente. Ma non
sempre le cose vanno così, come testimonia una ricerca
condotta su due popolazioni di microrganismi che hanno
iniziato a evolversi in specie diverse nonostante
continuassero a condividere lo stesso habitat e talora si
incontrassero scambiandosi perfino alcuni geni. Il tutto
sotto gli occhi dei ricercatori. A sancire il primo esempio
ben documentato di speciazione simpatrica in un
microrganismo è uno studio condotto da biologi dell'Università
dell'Illinois.
© Dr. Terry Beveridge/Visuals Unlimited/Corbis La
speciazione simpatrica - in cui due popolazioni di uno
stesso lignaggio divergono in due o più specie in assenza di
barriere fisiche o meccaniche che le tenga separate - è
particolarmente difficile da dimostrare, e questo è tanto
più vero quando si ha a che fare con microbi. "Una delle
grandi questioni, da
Darwin in
poi, è come divergano le specie se vivono insieme", spiega
Rachel Whitaker, che ha diretto lo studio. "Alla questione,
in realtà, non è stata data una risposta perfettamente
soddisfacente neppure per i macro-organismi studiati per
centinaia di anni."
Nel caso dei
batteri e degli
archea, lo studio si complica ulteriormente per le
numerose modalità con cui vengono condivise le informazioni
genetiche. Dato che i microrganismi si riproducono generando
cloni perfetti o quasi perfetti di se stessi, se non
intervenissero altri fattori la loro diversità genetica
sarebbe piuttosto bassa, risultato solo di alcuni errori di
copiatura e di mutazioni casuali. In realtà, essi possono
anche collegarsi tra di loro scambiandosi geni, acquisire
nuovi geni da virus che infettano o anche "risucchiare"
elementi genetici casuali dall'ambiente.
Prima che venisse sviluppata la tecnologia in grado di
analizzare il patrimonio genetico dei singoli microrganismi,
popolazioni oggi ben distinte apparivano del tutto identiche
e non si era neppure in grado di distinguere batteri e
archea, che oggi sono considerati un dominio della vita del
tutto a parte, distanti dai batteri tanto quanto lo sono le
piante e gli animali.
Whitaker e colleghi hanno focalizzato la loro attenzione su
Sulfolobus islandicus, un organismo termofilo
appartenete agli archea, ed è uno dei pochi microrganismi
che vivono in ben definite popolazioni isolate all'interno
di sorgenti calde geotermiche. "Stiamo guardando un ambiente
che non è molto complesso in termini microbici", aggiunge
Whitaker. "Non sono molti gli organismi in grado di viverci,
e quelli che possono farlo non possono muoversi molto
spesso."
Sequenziando i genomi di 12 ceppi di S. islandicus
provenienti da un'unica sorgente calda della regione
vulcanica di
Mutnovsky, in
Kamchatka, i ricercatori sono riusciti a ricostruire la
storia genetica di ciascuno dei ceppi, scoprendo che i ceppi
si ripartivano in due ben distinti gruppi. I ricercatori
hanno anche osservato che i membri di uno stesso gruppo si
scambiavano geni più frequentemente del previsto, mentre lo
scambio fra due membri di gruppi diversi non solo avveniva
molto più di rado, ma tendeva a diminuire sempre più con il
passare del tempo.
Per quanto le differenze tra i due gruppi fossero lievi, era
chiaramente in corso un processo di speciazione, tanto da
poter dire che i due gruppi erano alla fine già due specie
separate.
Analizzando ancor più da vicino i modelli di cambiamento, i
ricercatori hanno visto un mosaico delle differenze lungo de
cromosomi, con vasti "continenti" di variazione e piccole
"isole" di stabilità. Queste isole, osservano i ricercatori,
rappresentano probabilmente le regioni che sono sotto
pressione selettiva, esercitata da qualcosa nell'ambiente in
grado di eliminare i microrganismi che non hanno questi geni
o gruppi di geni. Le regioni variabili sono invece più
fluide, con geni che vanno e vengono per ricombinazione e le
mutazioni di crescente diversità.
"Quelle che vediamo come due specie diverse differiscono per
lo 0,35 per cento in tutto il genoma, che è circa un terzo
della distanza tra uomo e scimpanzé", osserva Whitaker,
rilevando che i due distinti gruppi di microbi sono di
alcuni "ordini di grandezza" più simili tra loro rispetto ai
gruppi normalmente considerati specie separate. "Questo
significa che esiste un numero di specie di microbi di
qualche ordine di grandezza più grande di quanto abbiamo mai
pensato. E' un po' sbalorditivo."
Tratto da: lescienze.it
Commento NdR: quello che questi ricercatori non hanno
ancora compreso e’ che come ogni cosa-entita’ esistente, ha
insita in se negli atomi – vedi
VuotoQuantomeccanico - che la compongono il
Programma-Progetto di Vita e quindi essa-essi si
adattano e si modificano in base al programma che hanno in
se stessi, adattandolo anche alle condizioni ambientali ed a
seconda delle necessita’ del momento; cio’ e chiaramente
avvertibile nella morfologia dei microbi, i quali si
modificano, se necessario, in funzione delle condizioni
dell’ambiente nel quale sono inseriti e degli scopi e le
finalita' del
Progetto Vita.
>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>
Lo
sfruttamento dei batteri metallo-resistenti
Si sta
ultimamente perfezionando la tecnica di coltivazione di batteri capaci
di accumulare e produrre cristalli piccolissimi di argento (Pseudomonas
stutzeriAG259) La Scienza dei materiali è in grado di controllare sia
la produzione che la morfologia dei cristalli accumulati per produrre
collettori solari particolarmente efficienti. Infatti, la
conversione dell'energia solare richiede superfici con alto assorbimento
ma con una minima emittenza di radiazione termica. Questi collettori
hanno un'alta selettività di assorbimento di lunghezza d'onde.
A questa
rivoluzionaria scoperta della biotecnologia si è arrivati attraverso lo
studio dei batteri metallo-resistenti. Non è ancora chiaro come le
cellule batteriche possano sopravvivere in un ambiente che è tossico
per gli altri batteri. Si pensa che i batteri in grado di farlo siano in
grado di modificare la loro espressione genetica e produrre proteine
dello stress. L'ingegneria genetica ha studiato le proprietà di questo
batterio metallo-resistente e poi attraverso manipolazioni genetiche è
riuscita a produrre un ceppo capace di crescere ad alte concentrazioni
d'argento.
Questa
tecnologia di coltivazione batterica è un'alternativa economica alle
estrazioni minerarie e alle lavorazioni industriali. Inoltre non produce
sostanze o gas inquinanti.
Trend in Biotechnology, vol 19,1,2001
vedi: Microbi
+
Sistema
Ontogenetico dei Microbi +
Nozione
di terreno + Pleoformismo +
La Teoria dei germi come
cause delle malattie e' falsa
Commento
NdR: i batteri
metallo producenti (come tutti gli altri batteri autoctoni) fanno anche
parte della flora batterica intestinale, tant’è che questi batteri
demolendo i cibi e creando gli appositi enzimi, permettono
l’estrazione dei minerali in essi contenuti, in modo che questi ultimi
e le sostanze vitali possano essere inviati e distribuiti attraverso il
sangue alle cellule del corpo, perché siano trasformati in energia
vitale per il corpo nel suo insieme.
Ecco perché
la flora batterica autoctona DEVE essere ben conservata e preservata da
qualsiasi aggressione (vaccinazioni, farmaci, stress, alimentazione
inadatta, cibi ed acque malsane) per poter godere di ottima salute o per
recuperarla se persa.
TUTTI i parassiti, funghi,
batteri, virus, sostanze, si possono detettare -
sequenziare anche con la:
Spettrofotometria
vedi
Gaston
Naessens sui
Somatidi
+
Parassiti e
Veleni +
Trasmissione delle malattie + Omeostasi
+ Vari
Terreni + Terreno-Matrice 1
+ Funghi +
Flora batterica Autoctona
+ Virus +
Microbi,
Germi, parassiti
+ PRIONI + Parassiti
+ Batteri autoctoni +
Funghi + Fermenti Lattici
+
Trasmissione
malattie
+
Alterazione
dei batteri autoctoni
+ Legge di Guarigione
+ DIGESTIONE
+
Intestino +
STRESS, FUNZIONI VITALI e SISTEMA IMMUNITARIO
+ Stress Ossidativo - 2
+
Falsità
della medicina ufficiale
IMPORTANTE: Diviene
quindi INDISPENSABILE (per TUTTE le
malattie), la loro assunzione periodica, senza
dimenticare le altre tecniche naturali collaterali (alimentazione
appropriata ed altri integratori tipo
micro
diete), riordinare
enzimi e
flora batterica
con appositi preparati (capsule) multi batterici a base
di ceppi di fermenti vivi, cioe' micro organismi
simbiotico residenti (autoctoni) non preparati su
basi derivate dal
latte:
Per l'elenco dei principali batteri utili per l'intestino, vedi:
Batteri autoctoni
Ricordarsi
che le alterazioni degli
enzimi, della
flora, del
pH digestivo e e
della mucosa intestinale
influenzano la salute, non soltanto a livello
intestinale, ma anche a distanza in qualsiasi parte
dell'organismo.

|
BATTERI: Sono organismi unicellulari con proprio
Dna,
in grado di replicarsi da soli e ricoperti da una membrana cellulare
quasi sempre rigida.
CLAMIDIE: Un misto tra batteri e
virus, sono però parassiti
cellulari obbligati: per riprodursi hanno bisogno di una
cellula che
li ospiti.
RICKETTSIE: Hanno forma a bastoncello o a granuli come i batteri.
MICOPLASMI: Batteri privi di parete cellulare rigida, sono sferici o
filamentosi.
In comune hanno che il materiale genetico non è racchiuso in un
nucleo: sono quindi procarioti. Tutti tra i 200 ei 5 mila nanometri
(1 milione di mm).
|
FUNGHI: Come le piante hanno parete cellulare
rigida e nucleo, ma sono immobili. Ne esistono più di 200
mila specie.
PROTOZOI: Sono considerati i più semplici appartenenti al regno
animale (nella foto, "Tetrahymena piriformis"), mono o
pluricellulari.
Sono l'opposto dei procarioti: organismi costituiti da cellule con
il materiale genetico all'interno di un nucleo. Vengono chiamati
eucarioti.
|
 |
Con i nostri occhi riusciamo a distinguere solo oggetti che hanno
dimensioni superiori a 100 micron ( e cioè un decimo di millimetro).
Tutto ciò che è più piccolo scompare, a meno che non utilizziamo il
microscopio ottico, con il quale riusciamo ad individuare organismi di
1/10 di micron. A parte i microbi però, ci sono anche molte particelle
per noi invisibili o quasi.
PARASSITI UMANI: Le uova dei pidocchi, per esempio, misurano dai 50 ai 70
micron. Quelle degli afidi, parassiti delle piante, sono gli acari, che a
occhio nudo si distinguono appena: quelli che inaliamo (e che danno
allergie) sono grandi circa 100 micron. Invece le spore, cioè i
"semi" dei funghi, che possono aspettare di germogliare per anni
anche in condizioni ambientali pessime, in genere sono grandi 10 micron.
SEMI IN POLVERE: Le orchidee che vivono sui rami degli alberi
dell'Amazzonia hanno semi che sembrano polvere: in un grammo ce n'è un
milione.
- Con i batteri si può combattere l'inquinamento - sostiene Tom
Worthington. Nella foto n° 1 ha versato del petrolio in una vasca,
aggiungendo gesso (2) il tutto si è trasformato in schiuma e batteri. Dopo 36
giorni i batteri hanno divorato la schiuma (3), cosa che la natura di per sè
impiegherebbe 55 anni.
TUTTI i
parassiti,
funghi,
batteri, virus, sostanze, si possono detettare - sequenziare con la:
Spettrofotometria
IMPORTANTE ricordare che, dal degrado-morte
dei Batteri (microbi),
cosi come dall'apoptosi
cellulare, si formano
dei virus (dal loro
DNA), questo processo di
"trasformazione" e' stato fotografato e
filmato da G. Naessens con
apposito microscopio !
Questi virus (proteine complesse a
DNA)
devono poi essere eliminati dagli organi
emuntori e se cio' non avviene, questi prodotti di scarto
(virus endoprodotti) vengono immagazzinati nei grassi
dei tessuti.
Altro problema quello dei virus e batteri dei
Vaccini, che provengono da altre specie e si
chiamano eterologhi (estranei); in questo caso la cosa e'
molto piu' complessa ed
altamente pericolosa per gli organismi umani ed
animali !
>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>
Una ricerca del Mit
ha permesso di descrivere i meccanismi
molecolari con cui i microrganismi reagiscono in
modo altamente
specifico agli stimoli esterni.
In che modo i batteri reagiscono
alla presenza di nutrienti e antibiotici o alle variazioni
di temperatura o di luce? La risposta viene da uno studio
condotto da un team di ricercatori del
Massachusetts Institute of Technology (Mit), guidato da
Michael Laub, che ha scoperto i meccanismi alla base
delle reazioni molecolari agli stimoli esterni da parte
delle cellule.
Molte reazioni ai segnali esterni sono indotte da una coppia
di proteine: la prima, un enzima di membrana chiamato
istidina chinasi, riceve lo stimolo extracellulare e attiva
la seconda proteina, il regolatore di risposta. Ogni chinasi
è specifica per un singolo stimolo fra centinaia possibili e
attiva soltanto il proprio regolatore di risposta
corrispondente, ma la struttura (sequenze degli aminoacidi)
delle diverse coppie di proteine è in apparenza molto
simile. “Se un organismo risponde in modo differente a così
tanti stimoli regolati da molecole simili, come è possibile
che non ci siano risposte incrociate ?”, si è chiesto Laub.
Lo studio, pubblicato sulla rivista Cell, ha svelato
che le due proteine si riconoscono tra loro grazie a una
specifica sequenza di aminoacidi.
I ricercatori hanno studiato circa 200 batteri diversi e
hanno trovato che quando una mutazione di una delle due
proteine è seguita da una mutazione nell'altra (coevoluzione),
l'interazione funzionale fra le due molecole viene
mantenuta. E questo spiega l'elevata specificità. Lo studio
della regolazione dei segnali e delle risposte può aiutare
gli scienziati nella manipolazione genetica dei batteri, che
potranno essere sfruttati, per esempio, per rivelare la
presenza di sostanze come gli inquinanti. (s.m.)
>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>
MUTAZIONI GENETICHE nei
BATTERI, si studiano anche in CHIMICA ORGANICA,
BIO-ORGANICA
· Il regno dei protisti e la struttura dei microorganismi:
cellula eucariotica, cellula procariotica. Struttura e
composizione chimica della parete cellulare dei
microorganismi procarioti.
- Moltiplicazione dei microorganismi e fattori che
influenzano lo sviluppo microbico: temperatura, pH,
pressione osmotica, concentrazione salina, viscosità e
sensibilità alla turbolenza. Terreni e sostanze nutritive
che influenzano la crescita dei microorganismi.
- Respirazione e fermentazione dei microbi: respirazione
aerobica e anaerobica, fermentazione, O2 disciolto e CO2
disciolta e loro influenza sul metabolismo. Cenni di
ingegneria genetica: il codice genetico e le mutazioni
microbiche, agenti mutageni e mutazioni indotte.
- Processi microbici di interesse industriale ed alimentare:
lieviti e fattori che ne influenzano lo sviluppo, chimismo
della fermentazione alcolica e metanica; esempi di
produzione chimica industriale scelti tra quelli ottenibili
tramite batteri lattici omo ed etero fermentanti, batteri
sporigeni, enterobacteriaceae, pseudomonadaceae, batteri
propionici e corinebatteri.
- Attinomiceti. Funghi: ciclo riproduttivo dei funghi e
classificazione, condizioni per la crescita miceliare,
processo di produzione di antibiotici, produzione della
penicillina.
- Bioconversioni. Enzimi e cellule immobilizzati:
applicazioni industriali.
Tratto, come esempio, dal corso di Chimica organica dell’itistulliobuzzi.it/
>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>
Il mondo dei microorganismi. Caratteristiche
principali dei microorganismi procarioti, eucarioti.
In Batteriologia si studia: Anatomia della cellula batterica
(nucleoide, ribosomi, parete, membrana citoplasmatica,
glicocalice, capsula, pili, flagelli, fimbrie, organelli
citoplasmatici, materiale di riserva). Endospora. Le
principali colorazioni batteriche. Metabolismo energetico e
metabolismo biosintetico. Esigenze nutrizionali e
coltivazione dei batteri. Divisione batterica e curva di
crescita.
Modificazioni del patrimonio genetico dei batteri
(mutazioni, elementi trasponibili, plasmidi, trasformazione,
coniugazione e trasduzione)
Il materiale genetico. Elementi genetici extracromosomali.
Ricombinazione nei procarioti e negli eucarioti. Trasporto
genico orizzontale negli eubatteri: trasformazione,
coniugazione e trasduzione. Le mutazioni spontanee e
indotte.
vedi: Genetica
microbica PDF
Esempio: Un antigene è qualcosa riconosciuto dal sistema
immunitario e contro cui vengono prodotti anticorpi
specifici. Molti microorganismi hanno un tasso di mutazione
molto elevato e quando le mutazioni comprendono un antigene
(che può essere una qualunque parte del patogeno) esso non
viene più riconosciuto dal sistema immunitario, e riesce ad
attuare l'infezione.
I meccanismi molecolari generali si basano sulla mutazione
dei geni microbici determinanti gli antigeni.
Nel dettaglio:
1) Il microbo subisce mutazione a livello del suo genoma, su
un gene "X"
2) La mutazione si rifletterà in un cambiamento nella
sequenza della corrispondente proteina "Y", codificata dal
gene "X"
3) La proteina Y assumerà una struttura leggermente diversa,
esponendo epitopi antigenici (="forme" d'incastro con
l'anticorpo) diverse rispetto a quelli che esponeva prima
di subire la mutazione
4) Gli anticorpi già sviluppati contro la precedente
versione della proteina non sono più in grado di riconoscere
questa, perchè ogni anticorpo è ristretto al riconoscimento
di un solo epitopo.
Resistenza antibatterica: gli agenti antimicrobici
esercitano delle forti pressioni selettive sulla popolazione
microbica, favorendo la sopravvivenza di quegli organismi in
grado di resistere loro.
La variabilità genetica, e’ essenziale per questa evoluzione
microbica, e può presentarsi attraverso vari meccanismi
(temperatura e pH).
Le modifiche di tipo microevoluzionario comportano mutazioni
puntiformi in una base nucleotidica, che altera la normale
funzione e quindi interferisce con la sua attività.
Le modifiche di tipo macroevoluzionario hanno come risultato
un riarrangiamento su larga scala di ampli segmenti di DNA
come evento singolo; queste modifiche sono di frequente
create da elementi genetici specializzati noti come
transposoni o da sequenze di inserzioni che possono muoversi
indipendentemente dal resto del cromosoma batterico.
Nei batteri la variabilità genetica può essere anche creata
dall'acquisizione di DNA eterogeneo (estraneo) veicolato dai plasmidi,
dai batteriofagi o da elementi genetici tipo transposoni (NdR:
anche dai virus e
batteri, micorbi
OGM dei
vaccini).
Un esempio di questo fenomeno è la diffusione di un
transposone tetraciclino resistente tra Neisseria
gonorrhoeae, Mycoplasma hominis e Ureaplasma urealyticum.
>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>
La sopravvivenza degli
organismi eucariotici è fortemente condizionata dalla
loro capacità di percepire e rispondere in maniera pronta ed
adeguata alle invasione dei patogeni.
D’altra parte questa capacità trova il suo corrispondente
nella strategia, che i microrganismi patogeni hanno evoluto,
di fuorviare il loro riconoscimento nell’ospite e di
interferire con i meccanismi dell’immunità innata ed
acquisita.
L’insieme dei processi attuati dai patogeni e volti a
sfuggire sia al riconoscimento della risposta immune
dell’ospite sia ai meccanismi che vengono innescati in
seguito a questo viene raggruppata sotto la definizione di
“evasione immune”.
Il processo di evasione immune è necessario alla
sopravvivenza sia di quei patogeni in grado di svolgere
rapidamente le fasi della patogenesi, in quanto capaci di
proliferare velocemente nell’ospite e di produrre sostanze
capaci di modificare l’ambiente a loro vantaggio, sia di
quelli “furtivi”, che stabiliscono interazioni durature con
gli organismi eucariotici.
Questo compito è reso arduo dalla presenza negli organismi
eucariotici, invertebrati e vertebrati, di particolari
recettori, chiamati PRRs (pattern recognition receptors) in
grado di riconoscere particolari “etichette” portati dai
patogeni e presenti solo nel mondo microbico, chiamate PAMPs,
pathogen associated molecular patterns.
Nel mondo batterico i PAMPs sono strutture, spesso
indispensabili alla vita, quali il lipopolisaccaride (LPS)
ed il peptidoglicano (PGN). E’ ormai evidente che una delle
strategie di evasione immune più efficienti dei batteri è
quella che comporta la modificazione dei PAMPs per
limitare/modulare il riconoscimento da parte dei PRRs.
In questo contesto una prima linea di ricerca sarà
finalizzata alla caratterizzazione strutturale e biologica
delle isoforme di due PAMPs, gli LPS ed il PGN in Shigella
flexneri nel corso dell’infezione. I batteri appartenenti al
genere Shigella sono gli agenti eziologici della dissenteria
bacillare o shigellosi. Le shigellae sono degli
enterobatteri invasivi che colonizzano la mucosa del colon e
del retto dove causano un’intensa reazione infiammatoria,
caratterizzata da ascessi e lesioni.
Una volta internalizzati nelle cellule epiteliali della
mucosa del colon e del retto questi patogeni attivano la
produzione di citochine quali IL-1, IL-18, IL-8 e TNF-α,
mentre allo stesso tempo reprimono la produzione di fattori
quali IFN-γ e IL-1ra. Questa abnorme reazione infiammatoria
viene stimolata sia da specifici fattori di virulenza, sia
dalle strutture stesse
del batterio che agiscono da PAMPs.
….In questi ultimi anni è emerso con grande evidenza come le
proteine del nucleoide (definite anche proteine
istone-simili)- quali HU, H-NS, StpA, FIS, IHF- oltre a
svolgere un ruolo fondamentale nel compattamento del DNA
batterico siano coinvolte in molti batteri patogeni nel
controllo di geni di virulenza in risposta ai cambiamenti di
stimoli ambientali. In particolare è emerso il ruolo
cruciale svolto dalla proteina H-NS nel controllo
dell’espressione di molti importanti determinanti di
patogenità in funzione della temperatura e del pH
ambientale.
….Esempio: L’evoluzione di Escherichia coli da microrganismo
commensale a patogeno rappresenta un esempio interessante
per comprendere quali siano i principali processi che
controllano la transizione di un microrganismo verso la
patogenicità.
E.coli infatti oltre ad essere un microrganismo commensale
per l’uomo, grazie all’enorme versatilità e plasticità del
proprio genoma, è anche un l’agente eziologico di numerose
malattie intestinali ed extra intestinali.
L’evoluzione di un microrganismo da commensale a patogeno
ruota intorno a due principali meccanismi: l’acquisizione di
geni che codificano per determinanti di virulenza e la
perdita o la modificazione di caratteri pre-esistenti nel
progenitore.
L’acquisizione di caratteri di virulenza avviene
generalmente tramite il meccanismo di trasferimento genico
orizzontale (HGT) mediato da elementi genetici quali fagi o
plasmidi e rappresenta l’evento cruciale per la
colonizzazione di un nuovo habitat nell’ospite. A questa
prima tappa segue un fase di adattamento del nuovo
microrganismo patogeno che comporta in genere la perdita di
caratteri presenti nel progenitore mediante l’insorgenza di
mutazioni.
Queste mutazioni definite patoadattative facilitano la
sopravvivenza del batterio nell’ospite ne aumentano il
potenziale patogeno e conducono irreversibilmente il
microrganismo verso uno stile di vita virulento.
Bilbiografia
Prantera: Hartwell, Hood, Goldberg, Reynolds, Silver, Veres
Genetica: dall’analisi formale alla genomica
McGraw-Hill editore
AJ. Griffiths et al. Genetica: principi di Analisi formale,
Zanichelli
Stanier, Il Mondo dei Microrganismi,Zanichelli. Cap 10 e 11.
Tratto da: bcs.bio.uniroma1.it
>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>
I primi microbi usati nella ricerca genetica furono degli
eucarioti (come Neurospora crassa, forma perfetta
(=dotata di riproduzione sessuale) della banale muffa
Monilia sytophila e Saccharomyces cerevisiae, uno dei
lieviti della birra) dotati di forme replicative e
riproduttive analoghe a quelle degli animali e delle piante
( mitosi e meiosi).
Restava misteriosa la
ricombinazione genetica dei microbi più tipici e cioè i
procarioti ai quali non si poteva applicare il normale
meccanismo mendeliano di dimezzamento e raddoppio del numero
dei cromosomi durante il quale il crossing over ricombinava
i caratteri.
La ricombinazione genetica nei procarioti era di altro tipo
e le sue modalità furono scoperte in circostanze che, per la
loro emblematicità, sono entrate nell'aneddotica
scientifica:
- la straordinaria modificazione di caratteri strutturali e
patologici di Diplococcus pneumoniae osservata da Avery e
coll. che avrebbe avviato le ricerche sulla trasformazione e
sulla biologia molecolare,
- il trasporto di caratteri per opera di virus che si
dileguano nell'organismo al quale dovrebbero dare la morte
-la straordinaria vita coniugale dei batteri
- il gioco di squadra tra cromosomi grandi e piccoli (questi
ultimi indicati come plasmidi) per dare alla cellula la
possibilità quasi cibernetica di adattarsi alle continue e
spesso profonde modificazioni dell'ambiente.
Queste straordinarie situazioni, non sono poi così estranee
al nostro stesso modo di essere, come si pensava ancora
dieci anni fa.
Le MUTAZIONI
Le mutazioni rientrano tra quegli avvenimenti biologici nei
quali una causa di piccola entità provoca effetti di portata
enorme e difficilmente prevedibile e valutabile.
Questa introduzione e’ utile per l’inquadramento delle
conoscenze sulle modalita’ di ricombinazione genetica
tipiche dei procarioti che sono reperibili in tutti i testi
di microbiologia (con maggiore o minore chiarezza ed
esposizione di dettaglio) alle voci: trasformazione,
coniugazione procariotica e trasduzione.
L'utilità dei microrganismi
negli studi genetici fu particolarmente evidente quando si
pose il problema di stabilire le basi fisiche delle
mutazioni. Queste sono variazioni nella sequenza
nucleotidica di un tratto di DNA cui consegue, molto spesso,
un cambiamento nella funzione del gene il cui codice è
localizzato proprio su quel tratto di DNA.
Lo studio della funzione nuova provocata dalla mutazione non
è sempre agevole, soprattutto quando la complementazione
allelica ne provoca la comparsa in una porzione più o meno
grande della popolazione. Era senz'altro vantaggioso, e
spesso in modo decisivo per la possibilità stessa di
condurre la ricerca in modo fruttuoso, che in questi studi
si potessero usare organismi con un solo cromosoma.
Questi avrebbero assunto il comportamento conseguente alla
mutazione immediatamente e senza le complicazioni della
dominanza e della segregazione.
Le evidenze che il genoma
procariotico è localizzato su di una molecola unica di DNA,
raccolte peraltro con un forte contributo della stessa
indagine genetica, furono accumulate alla fine degli anni 5O
ed all'inizio dei 6O. Con queste ricerche vide gli albori la
biologia molecolare e prese l'avvio una profonda interazione
tra genetica e microbiologia.
La natura delle mutazioni
Per comprendere la natura della mutagenesi è necessario
avere un'idea di come l'informazione genetica sia codificata
e utilizzata per ottenere prodotti genici. Il grado di
conoscenza del meteriale genetico e del suo funzionamento è
giunto ad un alto grado di dettaglio per quanto riguarda
batteri e virus. Molte delle strutture e delle funzioni
conosciute per questi esseri viventi sono valide in modo più
o meno fedele anche per gli eucarioti indifferenziati (parte
anch'essi dei microrganismi) o differenziati (animali e
piante superiori). Tali informazioni, che costituiscono uno
dei moduli base della cultura contemporanea, possono essere
così riassunte.
Il DNA porta l'informazione
genetica per le strutture e le funzioni cellulari. Esso è
formato da due basi puriniche (adenina (A) e guanina (G)) e
due pirimidiniche (citosina (C) e timina (T)), legate
(nella posizione N-9 le purine ed N-1 le pirimidine) al
carbonio 1' dello zucchero pentoso deossiribosio a dare i
nucleosidi; questi sono uniti tra loro da un legame
fosfodiesterico che interessa i gruppi idrossilici 5' e 3'
dello zucchero; la struttura risultante è una catena o
filamento polinucleotidico.
I legami 5' e 3' danno polarità direzionale alla catena di
polinucleotidi, stabilendo il senso secondo cui la lettura
del codice è corretta. La molecola intatta di
DNA consiste
di due catene allineate in maniera antiparallela e tenute
assieme da ponti idrogeno tra le coppie di basi omologhe,
tendenti ad abbinarsi in modo specifico. Gli abbinamenti
omologhi sono A-T (tenuto assieme da due legami) e C-G
(tenuto assieme da tre legami). In questo modo la parte
interna della molecola è idrofobica e la parte esterna
(formata dai legami zucchero- fosfato) idrofila. Questo
fatto e le proprietà steriche delle singole porzioni di
molecola determinano la conformazione a doppia elica, ben
nota. Il DNA porta l'informazione genetica per mezzo
dell'ordine lineare in cui le basi si susseguono.
L'informazione è utilizzata sia per duplicare il DNA
mantenendo lo stesso ordine delle basi che per copiare, in
quella che si chiama trascrizione, parti della molecola di
DNA sotto forma di RNA (altro tipo di acido nucleico, nel
quale la timina è sostituita dall'uracile ed il
deossiribosio dal ribosio).
L'RNA (o meglio quello indicato come mRNA o RNA messaggero)
è utilizzato per stabilire l'ordine di sequenza con cui gli
amminoacidi debbono essere legati (in quella che si chiama
traslazione) in modo da ottenere le proteine funzionali
della cellula. Nella traslazione, il codice genetico
funziona attribuendo ad ogni tripletta (tre basi successive
nell'mRNA) il valore di codice di un definito amminoacido.
Tutto ciò è riassunto nel cosiddetto dogma centrale della
biologia, come noi oggi la conosciamo. Si può oggettivamente
pensare che questo schema abbia elevate possibilità di
essere una conoscenza definitiva.
Tratto da: scienze.univaq.it
>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>
Un inaspettato
comportamento adattativo: Intelligente come un:
Escherichia Coli
Un nuova ricerca suggerisce che il batterio sia in grado di
sviluppare un comportamento anticipatorio delle variazioni
ambientali quando passa dal mondo esterno all'intestino
Escherichia Coli, uno dei
batteri più comuni che colonizzano l’intestino umano sembra
avere una sorta di “intelligenza” che gli permette di
sopravvivere al meglio interpretando i segnali che
provengono dall’ambiente.
Secondo quanto viene riferito sulla rivista “Science”
di questa settimana nell’articolo "Anticipatory Behavior
Within Microbial Genetic Networks", a firma di Ilias
Tagkopoulos e colleghi della
Princeton University, negli Stati Uniti, i batteri
possono essere “addestrati” ad anticipare le variazioni del
loro ambiente e ad adattarsi velocemente a raggiungere una
maggiore competitività. Utilizzando simulazioni al computer,
Tagkopoulos e colleghi hanno fornito le prove del fatto che
i batteri come E. coli sono in grado di sfruttare
prevedibili sequenze di segnali ambientali, quali le
variazioni di temperatura e di ossigeno, per anticipare le
future necessità e prepararsi velocemente a un nuovo
ambiente.
Si è così potuto osservare come
le risposte dei batteri simulati rispecchino il
comportamento di E. Coli nell’ambiente naturale durante le
transizioni tra il mondo esterno e il tratto
gastrointestinale dei mammiferi, suggerendo l’esistenza di
un comportamento anticipatorio.
Tali conclusioni vanno a sostegno delle ricerche che hanno
dimostrato in passato le caratteristiche adattative di E.
Coli, uniche per molti aspetti, che si esprimono, nel giro
di sole alcune centinaia di generazioni invece che da alcune
migliaia.
I risultati suggeriscono così di riconsiderare le
interpretazioni delle risposte agli stimoli ambientali
osservati in tutti gli organismi. (fc)
Tratto da:
lescienze.espresso.repubblica.it
Commento NdR: ma tutti gli esseri viventi e quindi
anche i batteri, hanno lo "Spirito"
cioe' il Pensiero=Informazione (piu' o meno elaborato ed
elaborabile a seconda della Specie), e sanno di esistere.
>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>
BATTERI -
L’apparenza non inganna
L’adattamento alle differenti
temperature che caratterizzano i due versanti di uno stesso
canyon dipende dalla membrana esterna.
Lo studio su
Microbiology
Ai due versanti di un monte ci si evolve in modi diversi.
Affermazione vera almeno per i
batteri, stando a quanto Johannes Sikorski e colleghi
della
German Resource Centre for Biological Material (Dsmz)
riportano sul numero di agosto di Microbiology.
Ed a cambiare è - tra i caratteri visibili - la membrana
esterna. Il “vestito” di questi organismi (formati da una
sola cellula) si è infatti modificato nel processo di
adattamento alle temperature, visto che i due versanti sono
esposti alla luce in modo completamente diverso (il lato che
guarda verso sud riceve otto volte le radiazioni solari del
versante esposto a nord).
I ricercatori hanno studiato 131
ceppi di
Bacillus simplex all'interno del
progetto Evolution Canyon. I risultati mostrano che i
microrganismi rispondono alla temperatura alterando, in modo
permanente, la composizione dell’acido grasso della
membrana:
i batteri “africani” prelevati dalle inclinazioni
più esposte alla luce presentano acidi grassi capaci di
tollerare il calore, mentre i ceppi “europei” presentano,
ovviamente, acidi grassi tolleranti al freddo.
Che la formazione di “ecotipi” (ovvero organismi differenti
in base all’aspetto esterno ma appartenenti alla stessa
specie) sia legata anche alla temperatura, e che le loro
differenti caratteristiche siano il riflesso di mutazioni
genetiche, sono concetti ben noti:
“Ci aspettavamo che la
formazione degli ecotipi fosse vincolata alla temperatura”,
ha commentato Johannes Sikorski, “ma non sapevamo quale
carattere avesse conferito l'adattamento. Per scoprirlo,
abbiamo dovuto studiare non solo i geni, ma l'aspetto dei
batteri”.
Secondo gli autori, basarsi
soltanto alla genomica o la proteomica, come molti degli
studi sull’evoluzione stanno facendo, non fornisce una
visione completa dei risultati del processo di adattamento.
“Prendendo come esempio proprio la membrana dei batteri”,
spiega ancora Sikorski, non è possibile dedurre la sua
composizione solo con le tecniche della genomica o della
proteomica: per capire l'evoluzione dobbiamo spiegare le
conseguenze delle diversità genetiche per gli organismi nel
loro ambiente naturale”. (g.f.)
Tratto da: galileonet.it
Commento finale NdR: quello che non viene MAI detto
nella e dalla
medicina ufficiale. e' che le cellule
comunicano fra di loro, cosi' come TUTTI
gli atomi, molecole, organi, per mezzo del
campo elettromagnetico proprio (CEM) il
quale interagisce (trasmette e riceve)
con quello Corporeo globale - gestito dall'Inconscio
e dal
conscio + quello
Universale,
Cosmo e quindi con l'INFINITO.
vedi:
Uomo
Psico Elettronico
Se vuoi conoscere il tuo stato di Benessere e migliorarlo
con queste
speciali apparecchiature modernissime, che neppure gli
ospedali hanno, prenota
via mail la consulenza QUI. Esso permette anche di
analizzare qualsiasi prodotto esistente e la sua
compatibilita' o meno, con il soggetto analizzato....
vedi anche:
Medicina Quantistica Quindi se volete fare un Test di
Bioelettronica (test di controllo del livello di
Salute_benessere).... - scrivete QUI:
info@mednat.news
Ecco un metodo utile per mantenere e/o
recuperare la Salute
Metodo MC
in sintesi si basa su tre fattori primari
per ottenere risultati di eccellenza. Serve
per disintossicare, deparassitare ed aiutare
il ripristino della
flora batterica autoctona,
alterata per vari fattori:
Vitamina K1, Vaccini,
Farmaci, acque inquinate,
cibi industriali intossicati da
agricoltura chimica, ecc.
- Primo tra tutti la selezione e la qualità dei prodotti
- Secondo la compatibilità e il valore
sinergico dei prodotti con il soggetto che
li deve utilizzare
- Terzo il monitoraggio dei prodotti con
test di contrazione muscolare (mediante un
controllo
Kinesiologico personalizzato),
per valutare l'utilizzo ideale delle
sostanze all'interno di protocolli
certificati.
- Vanta risultati che sfiorano il 100%.
Tutto questo può sembrare una banalità ma
nasconde una selezione ed uno studio di anni
con l'ausilio di Professionisti di altissimo
livello.
Poi un altro contributo essenziale lo hanno
portato la Passione per la materia, l'Amore
per il Prossimo, il desiderio di raggiungere
l'Eccellenza.
Metodo MC continua a selezionare prodotti, tecniche e
Professionisti per continuare a migliorarsi
ed essere sempre piu' di supporto per tutti
i bisognosi.
Per visionare il tutto imparare ad
utilizzarlo ed accedere all'acquisto del
Metodo MC: clicca subito QUI:
MetodoMC da utilizzare ogni giorno per il
periodo indicato:
https://www.metodomc.it/vanolijeanpaul.html
- Link per acquistare i loro prodotti:
www.prodottidellavittoria.com/p0047.html
|