QUELLO CHE I
BAMBINI IN GESTAZIONE
VORREBBERO
CHE I GENITORI
SAPESSERO
Parla
un
bambino dall’utero materno:
“Sono felice che mi abbiate dato la
possibilità di comunicare col mondo, perché ho
tante cose da dire, anche a nome di tutti i
bambini, di quelli prossimi alla nascita, ma anche
di tutti quelli che verranno concepiti in futuro.
Prima di
tutto vorrei ringraziare la mia Mamma che, con
molta dolcezza, mi fa giungere non solo il
nutrimento che serve per la costruzione del mio
corpo, ma anche le sue dimostrazioni di tenerezza
manifestate in varie forme.
Io sento tutte queste
cose, sento che mi vuole già molto bene e che
attende ansiosamente il giorno di potermi
stringere fra le sue braccia. Anch’io non vedo
l’ora che giunga quel momento per conoscere il
suo volto, il suo profumo, il suo calore ! Ma
dobbiamo attendere con pazienza. Intanto mi piace
sentire la sua voce, specialmente quando mi parla.
E anche se lo fa soltanto col pensiero, io la
percepisco, perché in questo lungo periodo di
nove mesi noi siamo un essere solo, anche se al
tempo stesso siamo due persone distinte, ognuna
con il proprio destino e col proprio programma di
vita.
E,
come sento il suo pensiero, recepisco anche i suoi
sentimenti e gioisco quando la sento serena e
tranquilla.
Se è tranquilla lei, lo posso essere
anch’io; e, quando sono tranquillo, posso badare
meglio alla costruzione delle cellule che devono
andare a formare tutte le varie parti del mio corpicino. E’ un grosso lavoro, ma la mia Mamma
mi aiuta facendomi giungere tutte le sostanze
necessarie più pure e più importanti. Io le sono
molto grato, anche perché tutto quello che mi
manda è intriso di amore.
I suoi pensieri e i
suoi sentimenti, tutto è intriso di amore, ed è
così che ricevo gli elementi necessari per
formare anche la mia psiche. E questa
collaborazione è bellissima. Grazie, Mamma !
Quanto
mi piace quando canta per me ! Sento che udire
delle belle musiche mi fa bene e mi aiuta a
crescere. La Mamma conosce
tante belle canzoni. Ci sono delle
ninnananne dolcissime, e sono sicuro che me le
canterà anche dopo, quando sarò nella mia culla.
Udendo i canti che già conosco, nei momenti di
agitazione certamente mi calmerò, perché capirò
che la nascita era soltanto un passaggio dal prima
al dopo.
Forse,
è proprio per questo che le mie orecchie sono già
in grado di udire, per memorizzare tutto sin da
ora e per riconoscerlo e apprezzarlo meglio dopo.
Infatti, conosco tutti i rumori della mia casa
esterna: il telefono, l’aspirapolvere, ma quello
che mi piace di più è la voce della mia
Mamma, non solo quando mi parla, ma
specialmente quando canta.
Sono
trascorsi cinque mesi e sono già in grado di
partecipare a tutto ciò che accade nel mondo
circostante.
Non riconosco soltanto la voce della
mia Mamma, ma anche quella più grave del Papà.
Che bello quando mi accarezza ! In realtà, lui
accarezza il pancione della Mamma, ma io
sento
che è lui. E’ un tocco speciale che mi fa
gioire tutte le volte. E, quando giochiamo a ‘calcetto’,
come
mi diverto ! Anche Mamma e Papà si divertono,
perché mi sentono presente, e io sono felice più
di loro perché sento di essere atteso e amato.
Infatti, per noi piccini, l’amore è un
nutrimento fondamentale.
Mi
dispiace per tutti i bambini che in passato non
hanno potuto vivere questi momenti così
gioiosi.
Una volta tutti credevano che, prima della
nascita, noi piccini fossimo degli esserini
insensibili, incapaci di percepire
alcunché, nemmeno il dolore fisico.
Dicevano che soltanto alla nascita saremmo
diventati una persona; prima ci consideravano
soltanto una massa di cellule. Solo la nostra
Mamma ci portava nel cuore, Purtroppo, a volte
nemmeno lei, ma di questo non voglio parlare.
E’
troppo doloroso.
Ora
tutto è diverso, e ciò lo dobbiamo ai numerosi
gli scienziati e ai ricercatori che ormai da tanti
anni sondano
il nostro mondo che sta nella pancia della Mamma.
Lo possono fare perché ora dispongono di
apparecchi, che però a noi piccini non piacciono
affatto perché sono terribilmente rumorosi.
E’
però vero che ora Mamma e Papà possono
osservarci su una finestrella, e per loro questa
possibilità suscita una forte emozione, in quanto
si trovano di fronte a una realtà che prima era
in gran parte ancora soltanto un sogno. Così ci
possono vedere succhiare il pollice o mentre
facciamo la pipì, ci vedono mentre ci muoviamo e,
molto spesso, riescono persino a capire se siamo
un maschietto o una femminuccia. Di solito è il
Papà che vorrebbe sapere, mentre la Mamma dice
che per lei non è importante, purché il bambino
sia sano e perfetto.
Intanto
i medici ci osservano, ci controllano, ci misurano
e giudicano se tutto procede bene. Per noi, però,
la cosa non è tanto gradevole; ho sentito dire
che saremo tutti una generazione di giovani amanti
degli elicotteri, perché l’apparecchio che ci
scruta fa lo stesso rumore, tutto a colpi.
A volte
entrano nel sacco che ci racchiude
con un ago molto lungo per prelevare del
liquido, e questa è una cosa che fa paura.
So che
certi bambini riescono con la manina ad
allontanare l’ago per paura che faccia loro del
male. Sono tutte cose strane, però dicono che
siano importanti.
Comunque,
è a tutti i ricercatori che dobbiamo essere
grati, perché sono stati loro a metterci nella
posizione che meritiamo, facendo sì che anche noi
nascituri veniamo presi in considerazione e curati
come è giusto fare, perché anche noi abbiamo
delle esigenze, non soltanto i bambini già nati.
In generale si parla sempre solo di loro, mentre
anche noi siamo il futuro di una società in fase
di rinnovamento.
Una cosa
che mi piace tanto è quando Mamma e Papà vanno a
fare una passeggiata in mezzo alla natura. In
quelle occasioni sento proprio che mi giunge
l’apporto benefico di qualcosa che chiamano ‘ossigeno’.
Dicono che sia molto importante per la formazione
del nostro cervello. Dicono che quando il cervello
è bene sviluppato, ciò vada a beneficio anche di
tutti gli altri organi. Infatti, io sento che è
proprio così.
Spero proprio che Mamma e Papà vadano spesso a
fare un giretto in campagna, non soltanto per me,
ma anche perché per loro è un momento di
incontro molto bello. La maggior parte del loro
tempo lo trascorrono sempre al lavoro, per cui
queste belle passeggiate sono momenti di
riavvicinamento che, includendo anche me – perché
i loro discorsi sono sempre rivolti al futuro con
il loro bambino, che sarei io – aiutano a
consolidare quello che chiamano ‘bonding’
(legame) Mamma/Papà/bambino, che ci terrà vicini
e uniti anche in seguito.
E questa unione mi dà molta tranquillità e
sicurezza, perché sento che avrò in loro sempre
dei grandi e sinceri amici.
Ora
sono contento di aver potuto
dire tutte
queste
cose. Ce
ne
sarebbero
molte
altre
da
aggiungere,
ma lo farò un’altra
volta.
Ah, no, ho ancora due
cose da
far sapere: una è che quando
dovrò
nascere, vorrei che il mio Papà fosse con noi,
per assisterci ed
esserci
vicino,
e sono
sicuro
che
anche la Mamma lo vorrebbe. La seconda è che,
subito dopo la mia nascita, avrò bisogno di
rimanere con la mia Mamma.
Il passaggio da feto a
bambino è un momento molto delicato, e vicino
alla
mia Mamma mi sentirò più protetto e al sicuro.
Appena nato, è importante che io rimanga accanto
alla mia Mamma, anche per incontrare il suo
sguardo e ricevere i suoi baci e le sue carezze.
Dobbiamo rimanere insieme per far nascere nella
realtà tutti quei sentimenti che avevamo sognato
nei mesi precedenti. Che gioia grande sarà essere
preso fra le sue braccia!
La
presenza di Papà sarà pure molto importante.
Vorrei che fosse lui a tagliare il cordone
ombelicale e a separarmi dalla Mamma per
costituire così la nostra famiglia. Sarebbe bello
che fosse Papà a farmi il primo bagnetto. Noi
piccini siamo molto sensibili a queste amorevoli
attenzioni, che ci aiutano a dare un inizio
gioioso alla nostra esistenza nel mondo.
Si
chiederanno tutti: ma come fa a capire, a
distinguere le parole, a sentire quello che gli
dicono ?
Infatti, non sono i significati delle parole che
mi giungono, ma quel flusso di sentimenti profondi
che superano tutte le barriere, che non ha bisogno
di frasi o di concetti, ma che giunge diretto al
mio cuoricino, sempre molto sensibile e aperto a
ogni sentimento sincero e amorevole.
E’così
che vado incontro con tanta fiducia alla mia vita
nel mondo, e sento che sarò una creatura che vive
in positivo, con tutte le conseguenze del caso,
grazie naturalmente alla Mia Mamma prima di tutto,
ma anche a Papà e a tutti coloro che già mi
aspettano con tanto amore.
Quello
che vorrei aggiungere è che nella Carta dei
Diritti dei Bambini vorrei che venissero
contemplati anche i
diritti dei bambini che
devono ancora nascere. Infatti, vorremmo far
valere il nostro diritto di nascere in una
famiglia che ci ha concepiti perché ci desiderava
veramente, che ci ama già sebbene non ci conosca
ancora personalmente e che possa darci tutto ciò
di cui abbiamo bisogno per andare incontro a una
vita sana, piena di interessi e utile alla nostra
crescita fisica e psichica, alla nostra famiglia e
a tutta la società.
Si eliminerebbero così tanti
guai e dispiaceri che attualmente formano la
preoccupazione di tutti.
Noi
non abbiamo tante pretese; abbiamo bisogno
soltanto di essere amati, perché per noi
l’amore è cibo.
E
se riceviamo tanto amore oggi, quando saremo
grandi lo restituiremo in dose centuplicata, per
il bene di tutti.
Con
tanta gratitudine
Un
bambino prenatale
Le
parole del bambino prenatale rispecchiano i
concetti enunciati dai numerosi scienziati e
ricercatori di tutto il mondo che esplorano e
studiano il mondo intrauterino e tutto ciò che
riguarda la formazione fisica e psichica del
bambino prima della nascita.
L’ignoranza di un
tempo non è più tollerata, tanto più se si
considera che, quale periodo determinante, la fase
prenatale si riflette su tutto il resto
dell’esistenza .
A
cura dell’Assoc. “ELIOTROPIO” – Sezione
“LA VITA PRENATALE” – Tratto da: eliotropio.org
Commento NdR: comunque il bambino che
deve ancora nascere, e' stato richiamato
(inconsapevolmente o meno) dal mondo dello
spirito/energia, dai genitori e sono dunque solo
essi a decidere, se deve
venire alla luce o meno, cioe' terminare il
processo di
reincarnazione, nascendo nella famiglia che
lo allevera', educhera' e manterra' fino all'eta'
adatta alla sua "fuga" dalla famiglia nella
quale e' stato accettato con la nascita, per
proseguire il processo della vita.
Questi sono i diritti sacrosanti dei genitori,
che nessuno puo' calpestare, neppure le leggi
degli stati !
vedi:
Nascere
in modo Naturale
+ Aborto Si o No ?
+
Concepire
Naturalmente + Parto,
eventi principali
+
Parti
cesarei, nascite programmate +
Vita pre-natale
+
Concepimento +
Morte
cosa sei ?
+
AMORE
- SESSO
Ricordiamo
anche che le alterazioni degli
enzimi, della
flora, del
pH digestivo e della
mucosa
intestinale influenzano la salute, non
soltanto a livello intestinale, ma anche a
distanza in qualsiasi parte dell'organismo.
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vedi anche:
Medicina Quantistica
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