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Alternative Medicine"
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 LEGISLAZIONE sull'Omeopatia  in Italia  
Aziende che producono e/o commercializzano Prodotti Omeopatici
 

Omeopatia  
Approvata all'unanimità dalla Commissione Affari Sociali della Camera
la risoluzione a tutela dei medicinali omeopatici presentata da Giacco, Galletti, Olivo, Gatto Giannotti, Massidda.
La Commissione impegna il Governo a confermare in via definitiva la permanenza sul mercato di tutti i medicinali omeopatici attualmente utilizzati, senza distinzione tra grado di diluizione, denominazione, forma farmaceutica.

XII Commissione -  Resoconto di mercoledì 4 ottobre 2000

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RISOLUZIONI - Mercoledì 4 ottobre 2000. - Presidenza del Vicepresidente Paolo POLENTA. - Interviene il Sottosegretario di Stato per la sanità Carla Rocchi - La seduta comincia alle 14.50.  - 7-00918
 

Giacco ed altri: medicinali omeopatici.
(Discussione e approvazione).

La Commissione inizia la discussione della risoluzione.

Luigi GIACCO (DSU) illustra la risoluzione, che nasce dall'esigenza di fornire la Governo stringenti indicazioni sulle modalità di attuazione della disciplina vigente in materia di medicinali omeopatici e antroposofici. Dopo aver ricordato alcuin dati sull'ampio numero di medici e di cittadini che fanno uso di tali medicinali, si sofferma sulla direttiva europea n. 92/73, che reca la disciplina fondamentale sulle procedure di autorizzazione all'immissione in commercio, prevedendo tra l'altro una speciale procedura semplificata. A partire dall'attuazione di tale direttiva, i medicinali omeopatici prodotti in Italia sono stati automaticamente autorizzati sulla base di tale procedura.
In seguito è stata istituita una apposita Commissione ministeriale, con lo scopo di definire tra l'altro i criteri per l'individuazione delle tipologie dei medicinali omeopatici per la cui immissione in commercio si applica la procedura semplificata. È necessario che la disciplina europea sia recepita nella sia valenza più ampia, e che pertanto la Commissione ministeriale ne dia un interpretazione che non ostacoli eccessivamente la commercializzazione dei medicinali già da tempo diffusi. Conseguentemente, la risoluzione impegna il Governo a intervenire per prolungare il periodo di validità delle autorizzazioni già concesse, per assicurare che il rinnovo dell'autorizzazione avvenga sulla base della semplice presentazione del dossier di registrazione originale, e infine per disciplinare in maniera semplice le indicazioni obbligatorie dell'etichettatura e dell'eventuale foglietto illustrativo.
Concludendo, ribadisce che la risoluzione si propone di riportare all'attenzione della Commissione un tema di grande rilevanza sociale e sanitaria, che coinvolge in maniera significativa la libertà del cittadino di scegliere autonomamente le cure che ritiene più opportune.

Paolo GALLETTI (misto-Verdi-l'Uivo) ritiene che la vicenda oggetto della risoluzione sia emblematica della cattiva gestione, da parte degli organismi ministeriali, delle procedure amministrative che discendono dall'attuazione della normativa di origine comunitaria. Il Parlamento è intervenuto in materia al fine di assicurare che l'applicazione della normativa europea garantisse ai medici e ai pazienti la libertà di utilizzare i medicinali ritenuti più confacenti.
Occorre pertanto evitare che un interpretazione restrittiva operata da un organismo ministeriale finisca con l'impedire a oltre sei milioni di cittadini di continuare ad utilizzare i medicinali omeopatici e antroposofici. È inaccettabile che la Commissione ministeriale imponga di sottoporre tali medicinali, in uso da anni, alle medesime procedure previste per quelli allopatici.

Rocco CACCAVARI (DSU) ricorda che la Commissione Affari sociali ha avuto occasione di svolgere un ampio dibattito sul tema della medicina omeopatica, e più in generale sulle diverse medicine cosiddette «alternative». Condivide le motivazioni e le richieste della risoluzione, anche alla luce dell'ampio impatto sociale di questo tipo di medicina utilizzata regolarmente da milioni di cittadini. Auspica che l'approvazione della risoluzione possa inoltre contribuire positivamente a diffondere la piena accettazione delle medicine alternative. Concludendo, sottoscrive la risoluzione.

Paolo POLENTA, presidente, e Augusto BATTAGLIA (DSU) sottoscrivono anch'essi la risoluzione.

Francesco Paolo LUCCHESE (misto-CCD), dopo aver ricordato la disciplina vigente in materia, chiede che il Governo fornisca elementi sull'attività fin qui effettivamente svolta dalla ricordata Commissione ministeriale. Anche per evitare disparità di trattamento tra i diversi Paesi europei, ritiene del tutto inopportuno frapporre eccessivi vincoli burocratici alla commercializzazione dei medicinali omeopatici, anche ammettendo che sussistano dubbi sulla loro reale efficacia. Dichiara infine di sottoscrivere la risoluzione.

Il Sottosegretario Carla ROCCHI dichiara di condividere il contenuto della risoluzione, la cui approvazione potrà fornire utili elementi ed indicazioni per il proseguo dei lavori della Commissione ministeriale.

Paolo POLENTA, presidente, sospende brevemente la seduta per consentire ad altri componenti della Commissione eventualmente interessati di intervenire nel dibattito prima di passare alla votazione della risoluzione. Avverte, inoltre, che dopo la sospensione, in assenza di richieste di interventi, si procederà alla votazione della risoluzione.

La seduta, sospesa alle 15.05, è ripresa alle 15.10.

Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione approva la risoluzione.

La seduta termina alle 15.15.

COMITATO RISTRETTO

Servizio civile volontariato per gli anziani.
C. 61 Calderoli, C. 278 Jervolino Russo, C. 865 Lucà, C. 1292 Polenta, C. 6899 Governo.

Il Comitato si è riunito dalle 15.15 alle 15.25.

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Atti Parlamentari - Camera dei Deputati - XIII LEGISLATURA - ALLEGATO B ai RESOCONTI -
SEDUTA del 10 MAGGIO 2000

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE
La XII Commissione, premesso che:

i medicinali omeopatici e antroposofici sono presenti in Italia da molti decenni e nel corso del tempo si sono sempre dimostrati sicuri ed hanno continuato a incontrare la fiducia di un numero sempre crescente di medici e di pazienti. 
Oggi si parla di qualche migliaio di medici e di circa 5 milioni di pazienti che ne fanno uso più o meno abituale; nel 1992 è stata emanata la direttiva CEE 92/73 che, volendo abolire gli ostacoli agli scambi di medicinali omeopatici all’interno della Comunità, evitare discriminazioni e distorsioni di concor renza tra i produttori di tali medicinali, garantire dei pazienti ai medicinali di loro scelta l’accesso con tutte le garanzie in termini di qualità e di sicurezza, ha previsto per i medicinali omeopatici, oltre alle usuali procedure di autorizzazione all’immissione in commercio, anche una cosiddetta « procedura semplificata ». Tale procedura prevede che un certo numero di medicinali omeopatici, per cui non viene rivendicata una indicazione terapeutica con relative prove di efficacia, debba corrispondere esclusivamente ai due criteri di qualità e di innocuità; in Italia tale direttiva è stata recepita con legge comunitaria n. 146/94 e conseguenti provvedimenti legislativi. Allora i medicinali omeopatici prodotti in Italia o importati da stati membri dell’Unione europea e presenti sul mercato italiano al 6 giugno 1995, sono stati automaticamente e con la medesima presentazione autorizzati. In forza della legge n. 362 del 1999 tale autorizzazione scadrà il 31 dicembre 2001; nel frattempo presso il Ministero della sanità è stata istituita, in forza del decreto legislativo n. 185 del 1995 (Attuazione della direttiva 92/73/CEE e della legge 347/97 (Disposizioni in materia di commercializzazione dei medicinali omeopatici), una apposita Commissione per i medicinali omeopatici con lo scopo di:

1.Elaborare per il Ministro della sanità dei criteri utili per l’individuazione delle tipologie dei medicinali omeopatici per la cui immissione in commercio si applica la procedura di registrazione semplificata.

2. Definire, in relazione ai principi e alle caratteristiche della medicina omeopatica o antroposofica, norme particolari per quei medicinali omeopatici per cui venga richiesta la autorizzazione usuale alla immissione in commercio prevista per i farmaci convenzionali;
il punto 1 è particolarmente importante ed urgente, in quanto la possibilità o meno per grandi categorie di medicinali omeopatici (ci si riferisce soprattutto alle basse diluizioni e alle soluzioni iniettabili) di rimanere sul mercato dipende dalla possibilità che essi vengano ammessi alla registrazione semplificata. Infatti la peculiarità chimico-fisica del medicinale omeopatico rende di fatto impossibile il ricorso alla usuale procedura di autorizzazione in commercio specifica per i farmaci; questa urgenza è sentita in modo particolare dai medici prescrittori e dai pazienti, giustamente preoccupati che eventuali indicazioni proposte dalla Commissione, in nome di una malintesa osservanza della direttiva 92/73/CEE e senza tener conto della tradizione omeopatica ed antroposofica nel nostro Paese, possano portare ad una normativa restrittiva che implicherebbe, da un giorno all’altro, il bando dei medicinali omeopatici contenenti basse diluizioni e dei medicinali omeopatici iniettabili, con grave pregiudizio della pratica e della continuità della medicina omeopatica ed antroposofica; è da sottolineare che tali categorie rappresentano oltre la metà dei medicinali omeopatici attualmente in commercio. 
Se ciò avverrà, i medici e i pazienti italiani saranno così discriminati e privati di medicinali omeopatici di uso ormai consolidato e sicuro, che in base alla tradizione medico-omeopatica o antroposofica non sono sostituibili con altri medicinali o con altre vie di somministrazione; le conseguenze sul piano sociale non potranno che essere negative in riferimento alla tutela della salute pubblica e alla libertà di scelta terapeutica. In particolare: verrà meno la continuità della prassi terapeutica, disorientando intere generazioni di medici e di pazienti abituati all’uso di tali medicinali, senza che mai siano stati constatati effetti collaterali indesiderati; i cittadini italiani si troveranno ad essere discriminati rispetto ai cittadini di molti altri Stati membri dell’Unione europea in cui tali medicinali sono normalmente registrati e/o autorizzati da decenni; verrà a creare una evidente distorsione della concorrenza, in stridente contrasto con quanto auspicato dalla direttiva comunitaria; d’altronde, in nessun altro Stato membro della Unione europea il recepimento della direttiva ha portato al ritiro dal mercato di medicinali omeopatici;
tutto ciò considerato e per eliminare al più presto la situazione di incertezza e di precarietà nel settore omeopatico che ne impedisce il naturale sviluppo, nonché per garantire adeguati tempi tecnici alla presentazione delle domande di rinnovo: impegna il Governo: ad adottare tutte le misure urgenti anche di carattere normativo per far sì che: i medicinali omeopatici e i medicinali antroposofici prodotti in Italia o importati da Paesi della Comunità europea presenti in Italia al 6 giugno 1995 e regolarmente notificati sono automaticamente e con la medesima presentazione autorizzati per un periodo di 5 anni. 
Le relative domande di rinnovo seguono le modalità previste dalla procedura di registrazione semplificata per i medicinali omeopatici e/o antroposofici importati da un Paese membro dell’Unione europea, in cui sia già stata loro concessa la autorizzazione e/o registrazione è sufficiente, in sede di rinnovo, la presentazione del dossier di registrazione originale; l’etichettatura e l’eventuale foglietto illustrativo dei medicinali soggetti a registrazione semplificata dovranno riportare, fra l’altro, la dicitura « medicinale omeopatico registrato con procedura semplificata » oppure « medicinale antroposofico registrato con procedura semplificata »; sono ammessi al rinnovo dell’autorizzazione anche i medicinali omeopatici notificati presenti in Italia al 6 giugno 1995,che apportino modifiche nella loro composizione originaria dovute ad una diminuzione del numero dei componenti e/o all’innalzamento del grado di diluizione di tutti parte degli stessi (7-00918)
By Giacco, Galletti, Olivo, Gatto,Giannotti, Massidda.

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vedi anche: Medicina Quantistica
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