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"Medicina Alternativa"   per  CORPO  e   SPIRITO
"
Alternative Medicine"
  for  BODY  and SPIRIT
 

 
 


IMMUNITA’ e SISTEMA IMMUNITARIO - 2 

Il Thimerosal dei vaccini distrugge e/o altera la flora intestinale essendo una sostanza altamente tossica

68 studi e ricerche sui danni dei vaccini e malattie autoimmuni
 

Continua in: Immunita'-1 + IMMUNITA' e Vaccini + Sistema Immunitario + Immunodepressione da Vaccino + Immunogenetica +  DANNI DEI VACCINI + Effetto Gregge

I BAMBINI MODERNI sono più malati di quanto non fossero nel 1945 e '50
“Nel 1947 ero nel vivaio come studente infermiere ed andavo lavorare in un asilo nido per i piccoli neonati, le cui madri necessarie per lavorare come fossero illegittime e quindi non i padri stavano diventando un salario.
I bambini stavano molto bene ed erano molto dolci. C'erano raffreddori, influenza e scabbia di tanto in tanto .
Non c'era traccia di asma, eczema, epilessia, iperattività, malattie cardiache o morte in culla. Morte in culla (SIDS) è iniziata nel 1957, dopo che la campagna di vaccinazione con il vaccino DPT è stato avviata.
Avete bisogno di rivivere negli anni 45-60, per ricordare com'era allora la vita.
Alcuni bambini morivano di polmonite, perché le case erano fredde, ma non delle malattie terribili che hanno ora".
Dalla sig.ra B. - Nurse, Pensionata che ha lavorato per anni in una Nursery.
Tratto da : http://www.vaccineriskawareness.com/Your-Immune-System-How-It-Works-And-How-Vaccines-Damage-It


Commento NdR:
in realta' le cose sono molto piu' complesse e non basate esclusivamente sugli anticorpi e/o sulle cellule o linfociti e globuli bianchi !

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Difese immunitarie influenzate dai ritmi biologici - 19 Febbraio 2012
La scoperta arriva da uno studio statunitense
In alcune ore del giorno, corpo più vulnerabile all'attacco di virus e batteri
Un'influenza al mattino è diversa da un'influenza alla sera. A dirlo sono i ricercatori della Yale University School of Medicine, secondo i quali, in alcuni momenti della giornata, il corpo potrebbe essere più vulnerabile all'attacco di virus e batteri.
Il team di ricerca ha rilevato come l'ora in cui si contrae un'infezione modifichi la sua gravità. Al centro della ricerca ci sono le influenze del ritmo circadiano sulle difese immunitarie. In pratica, il sistema immunitario ha bisogno di rilevare l'infezione, prima di poterla combattere.
I ricercatori, dunque, hanno indagato sulla proteine sentinella Tlr9, la quale può individuare il Dna di batteri e virus invasori.
Tali proteine possono essere localizzate sulla membrana cellulare o all'interno della cellula. I recettori sentinella (TLR) rappresentano le proteine di riconoscimento legate alla membrana cellulare
Dai dati raccolti osservando esperimenti condotti su topi, gli scienziati hanno dimostrato che la quantità di Tlr9 prodotta e il suo modo di funzionare sono controllati dall'orologio biologico, e variano durante il giorno. Quando l'attività della proteina è massima, infatti, gli animali immunizzanti hanno registrato un miglioramento della propria risposta immunitaria.
Non solo.
Noto che le persone con setticemia corrono i maggiori rischi letali tra le 2 e le 6 del mattino, gli scienziati hanno rilevato che la gravità della sepsi dipende dal momento dell'infezione, con variazioni che coincidono con i cambiamenti dell'attività della proteina.
Secondo uno degli autori dell'indagine, esiste “un legame molecolare diretto tra ritmi circadiani e il sistema immunitario”, che potrebbe avere “importanti implicazioni per la prevenzione e il trattamento delle malattie”.
Inoltre, “sembra che le alterazioni del ritmo circadiano influenzino la nostra suscettibilità ai patogeni”.


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Scoperto meccanismo del reclutamento globuli bianchi
- 12 Gen. 2011
Un gruppo di ricercatori italiani, del Dipartimento di Patologia e del Centro di Biomedicina Computazionale dell'Università di Verona, condotto da Carlo Laudanna, ha scoperto un meccanismo molecolare che regola il reclutamento dal sangue e la migrazione nei tessuti dei globuli bianchi, i principali attori del sistema immunitario.
Lo studio è stato condotto nei laboratori del dipartimento di Patologia con l'ausilio di tecnologie di avanguardia fornite dal centro di Biomedicina computazionale (CBMC) dell'Università di Verona, ed è stato finanziato dalla Fondazione Cariverona e dalla Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro
Le implicazioni di questa scoperta, pubblicata ieri su Nature Immunology, sono diverse, ma principalmente quella di una maggiore comprensione del funzionamento del sistema immunitario, che ha la funzione di proteggere il nostro organismo dalle infezioni da microrganismi eterologhi e/o tossine introdotte ad esempio
con i vaccini, nonché dallo sviluppo e diffusione del cancro, per sua natura agisce al "posto giusto e al momento giusto", focalizzando e localizzando la sua azione difensiva "solo" dove è necessario, se non e' stato gia' leso dai vaccini; in questo modo la risposta immune è circoscritta e mirata. Questa proprietà fondamentale dipende dalla precisa regolazione del reclutamento dei globuli bianchi dal sangue nei tessuti, un fenomeno scoperto più di 100 anni fa, ma le cui basi molecolari si sono cominciate a comprendere solo negli ultimi anni.
Ma il problema del buon funzionamento del sistema immunitario e’ SEMPRE legato alla perfetta funzionalita' della micro circolazione che, nei vari tessuti, alimenta anche le cellule che li compongono, che ad esempio con i vaccini viene facilmente compromessa.
Secondo quanto riferiscono i ricercatori nel loro studio, sarebbe stata scoperta la funzione regolatrice fondamentale di cinque molecole che agiscono di concerto per creare un "modulo funzionale" regolatore, senza il quale la funzione dell'immunità' viene meno.
Le cinque molecole appartengono ai "sistemi di trasduzione del segnale", quei processi biochimici di trasferimento e propagazione di un segnale all'interno di una cellula, che avvengono attraverso l'attivazione di specifiche vie di segnalazione che controllano lo stato metabolico la proliferazione ed i differenziamenti cellulari.
"Nello studio - spiegano i ricercatori - dimostriamo per via sperimentale e per la prima volta nel sistema immunitario, un concetto teorico fondamentale detto "modularità", mediante il quale la funzione contemporanea delle cinque molecole definisce un modulo funzionale che regola l'attivazione del reclutamento dei
LINFOCITI (un tipo particolare di globulo bianco) dal torrente sanguigno nei tessuti".
Tratto in parte da: Apcom

Commento NdR: Se i microrganismi eterologhi, estranei (tossici, quelle a es. come quelli contenuti nei vaccini) riescono a passare le barriere immunitarie suddette, entrano in gioco altri meccanismi, mediati dai FAGOCITI (neutrofili, monociti, macrofagi) o da proteine del siero che costituiscono il sistema del COMPLEMENTO, per tentare di eliminare le sostanze tossiche estranee.  
Il sistema del COMPLEMENTO e' un insieme di circa venti proteine del siero, alcune delle quali si attivano spontaneamente a contatto con la superficie di alcuni microrganismi scatenando l’attivazione delle altre e la distruzione dei germi oppure l’attivazione delle cellule immunocompetenti.  
Ad esempio possono attirare fagociti nell’area invasa, perche' distruggano i germi invasori, oppure possono legarsi alla parete dei germi rendendoli riconoscibili da parte dei fagociti (opsonizzazione).  

L’insieme dell’attività dei fagociti e delle proteine del complemento nella zona dove e' avvenuta la penetrazione dei microrganismi, produce una reazione difensiva aspecifica che prende nome di INFIAMMAZIONE e le susseguente fasi di Disintossicazione attravverso gli organi esecretori, emuntori, attivate con febbre, pustole, urine cariche di sostanze, catarro, feci putride.  

Il sistema del complemento induce fori nella membrana cellulare, con conseguente lisi della cellula infettata o dell’agente patogeno eterologo.
Il sistema immunitario quindi garantisce la difesa dell’organismo da agenti provenienti dall’esterno o anche dall’interno, detti antigeni.  Sono antigeni molecole appartenenti a: parassiti, protozoi, batteri, funghi, virus, tossine.  

Le strutture del sistema immunitario riconoscono l’antigene, elaborano una risposta più o meno specifica contro di esso e lo neutralizzano o eliminano.  

Viene definito antigene una sostanza estranea, cioe' che venga introdotta nell’organismo dall’esterno, o anche intrinseca ma riconosciuta come estranea, capace di indurre una risposta immunitaria.  
L’immunità aspecifica od innata costituisce la branca evolutivamente più antica e l’impalcatura fondamentale del sistema immunitario.
L'immunità innata dipende dalle difese aspecifiche, ossia quelle che agiscono contro gli eventuali intrusioni indipendentemente dalla natura dello stesso: parassita, fungo, spore, batterio,
protozoa, virus, sostanze tossiche ecc., e comprende alcune cellule come i macrofagi e, secondo la Medicina Naturale, anche la pelle, polmoni, sistema gastro-intestinale, ecc., ed altri parti dell'organismo.
Il sistema immunitario garantisce la difesa dell’organismo da agenti provenienti dall’esterno o anche dall’interno, detti antigeni.  

Sono antigeni molecole appartenenti a: parassiti, protozoi, batteri, funghi, virus, tossine.  

Le strutture del sistema immunitario riconoscono l’antigene, elaborano una risposta più o meno specifica contro di esso e lo neutralizzano o eliminano.  

Viene definito antigene una sostanza estranea, cioe' che venga introdotta nell’organismo dall’esterno, o anche intrinseca ma riconosciuta come estranea, capace di indurre una risposta immunitaria.  

La risposta immunitaria può essere generica e poco selettiva oppure può portare alla produzione di anticorpi specifici (immunogenicità), i quali reagiscono in modo selettivo con quegli antigeni (antigenicità).  
Il sistema immunitario e' qualcosa di molto complesso e non ancora chiaro alla medicina ufficiale, ci sono soggetti che, pur non producendo anticorpi superano le malattie e non si ammalano; bambini che non avendo fatto vaccino o contratto la malattia, hanno comunque un sistema immunitario, che pur NON producendo anticorpi specifici, per il tetano, polio, morbillo, pertosse, l’epatite B, NON somatizzano quelle malattie perche' perfettamente sani.

Le sostanze antigeniche hanno di solito peso molecolare maggiore di 10.000 D, e una configurazione molecolare che ne permette il legame con gli anticorpi specifici.  

Sono antigeni virtualmente tutte le proteine semplici, molti polisaccaridi (compresi quelli della superficie batterica), le nucleoproteine, le lipoproteine, molti peptidi sintetici, i virus, molti parassiti, cellule eterotipiche e allotipiche.  

Si definiscono anticorpi molecole proteiche (gamma-globuline) prodotte da cellule del sistema immunitario stimolate direttamente o indirettamente dalla presenza di un antigene, e specifiche contro di esso.  

L’anticorpo si combina chimicamente con l’antigene che ne ha indotto la produzione, formando un complesso antigene-anticorpo che neutralizza l’azione patogena dell’antigene.  

Il sistema immunitario e' integrato con il sistema che provvede alla produzione delle cellule del sangue, per cui si parla di sistema emolinfopoietico.  

I principali agenti del sistema immunitario sono i LINFOCITI.  

Gli organi linfoidi primari, in cui si differenziano e maturano i linfociti, sono il midollo osseo e il timo.  

Gli organi linfoidi secondari sono la milza, i linfonodi e le strutture del MALT, dove i linfociti maturi vanno ad alloggiare e da dove partono per produrre le risposte immunitarie.  

Tutta la teoria dell’immunologia, nella medicina ufficiale, si basa su questi concetti di antigene e anticorpo (NdR: che e' ancora imprecisa ed indimostrata, oltre che fasulla in tante sue parti, vedi qui sotto).
Il problema dell’immunologia è quindi proprio quello di basarsi su due termini che si definiscono reciprocamente e che non sono quasi mai reciprocamente esatti, precisi, anche perche' la teoria degli anticorpi e' una semplice teoria indimostrata con i fatti, infatti ad esempio il 30% dei vaccinati
non produce anticorpi all'antigene del vaccino che gli e' stato propinato, proprio perche' la teoria della risposta anticorpale obbligatoria del sistema immunitario e' fasulla.
vedi la prova QUI:
Copia dei titoli anticorpali di un soggetto plurivaccinato


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Come i globuli bianchi riconoscono le sostanze tossiche - 30 aprile 2011
Lo studio è giudicato importante perché consente di chiarire ulteriormente il mistero di come l'organismo riesca a costruire una risposta immunitaria per combattere le infezioni Un recettore molecolare sulla superficie dei globuli bianchi è cruciale per il riconoscimento di un fungo che sta cominciando un'infezione: ora un gruppo di ricercatori del Cedars-Sinai Medical Center ha chiarito i dettagli del suo funzionamento.
Il recettore in questione è denominato dectina-1 ed è stato studiato in laboratorio da David Underhill, professore associato dell'Inflammatory Bowel and Immunobiology Research Institute, del Cedars-Sinai, che firma un articolo sulla rivista Nature.
Una consolidata teoria descriva le modalità con cui le cellule del sistema immunitario riconoscono a una certa distanza i frammenti microbici introdotti nell'organismo da un agente patogeno (NdR: o da un vaccino); in questo caso invece lo studio definisce un modello alternativo in cui le cellule immunitarie determinano quando i patogeni (NdR: o le sostanze tossiche alimentari e non, vaccinali che intasano la microcircolazione, farmacologiche) entrano in contatto diretto con la loro superficie ponendo una minaccia immediata e quindi la necessità di una pronta distruzione.
Lo studio è giudicato importante perché consente di chiarire ulteriormente il mistero di come l'organismo riesca a costruire una risposta immunitaria per combattere le infezioni.
“Il nostro laboratorio stava studiando la Dectina-1, che dirige i globuli bianchi a distruggere i funghi che incontra direttamente, ma a ignorare i materiali solubili liberati dalla sua superficie che non pongono una minaccia immediata”, ha spiegato Helen Goodridge, primo autore dello studio e ricercatore del laboratorio diretto da Underhill. “Si tratta di una circostanza importante poiché la fagocitosi e le risposte di difesa antimicrobica sono distruttive e richiedono una notevole quantità di energia”.
Una volta all'interno della cellula, l'agente patogeno viene distrutto (NdR: se il sistema enzimatico funziona normalmente) utilizzando una combinazione di enzimi di degradazione, composti chimici altamente reattivi, e di un ambiente acido.
Quando la dectina-1 rileva la presenza di un fungo, sulla superficie del globulo bianco si forma una struttura che Underhill chiama “sinapsi fagocitica”. A seguito di tale processo, due proteine di inibizione, in grado di inibire la trasmissione di segnali all'interno della cellula vengono inattivate: a questo punto la cellula può essere istruita dalla dectina-1. La sinapsi fagocitica non si forma quando la dectina-1 incontra frammenti fungini solubili, e perciò in tal caso il globulo bianco non risponde. (fc)
Tratto da: lescienze.espresso.repubblica.it

Commento NdR:
in realta' le cose sono molto piu' complesse e non basate esclusivamente sugli anticorpi e/o sulle cellule o linfociti e globuli bianchi !

La Memoria delle cellule staminali, di lesioni, traumi, ferite, intossicazioni (anche da farmaci e Vaccini), infiammazioni e loro ruolo nella salute/ammalamento.....

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Piante a animali si difendono nello stesso modo - 22 Nov. 2010
Animali e piante condividono molecole di riconoscimento per batteri e virus e meccanismi di difesa simili. Molto più di quanto finora non si sospettasse. Lo sostengono Pamela Ronald dell'Università della California di Davis e Bruce Beutler dello Scripps Research Institute su Science, in un articolo che passa in rassegna i più recenti studi sul sistema immunitario innato ed aspecifico.
Questi lavorano infatti quasi esattamente nello stesso modo in entrambi i regni, sebbene l’antenato comune dovrebbe risalire a circa un miliardo di anni fa.
Diversamente dalla risposta adattiva (ovvero quella estremamente specifica che l’essere umano e gli altri animali sviluppano a seguito dell’incontro di un patogeno), la risposta innata riconosce specifiche molecole che sono condivise da diversi microbi e sono essenziali per la loro sopravvivenza. Eppure, data l’enorme differenza tra piante a animali, fino a qualche anno fa si era supposto che i meccanismi di difesa fossero completamente diversi. Invece, come sta emergendo da alcuni anni, un’evoluzione convergente ha fatto sì che mondo vegetale e animale rispondessero allo stesso modo di fronte ai segnali lasciati dai batteri.
In particolare - argomentano i ricercatori – ci sono due motivi ricorrenti nei sistemi di difesa: i recettori addetti al riconoscimento e le molecole che trasmettono il segnale di pericolo. Piante, insetti e mammiferi, pur avendo proteine altamente specifiche dedicate ad avvertire la presenza di molecole batteriche, condividono regioni proteiche comuni.
La chiave della somiglianza starebbe nella presenza ripetuta dell’aminoacido leucina, importante nella fase del riconoscimento del nemico. Poi, dopo aver riconosciuto il segnale di pericolo, tutte le cellule, non importa a quale specie appartengano, trasmettono l’allarme usando un altro motivo proteico comune (chiamato motivo chinasico non-RD, ovvero privo degli aminoacidi arginina e aspartato).
Come sottolineano gli autori, i vantaggi di questa “immunologia evolutiva”, per quanto ancora agli albori, potrebbero rivelarsi molto importanti, sia per la ricerca applicata sulle piante, sia per nuove terapie per gli esseri umani. “E’ come se, per ora, conoscessimo solo alcune foglie del grande albero della vita”, spiegano i due studiosi. “Quando avremo sequenziato i genomi di quasi tutte le specie di piante e animali, potremo risalire a tutti i meccanismi di difesa ed elaborarne di nuovi a partire da altre specie”
- Riferimento: DOI: 10.1126/science.1189468 
By Giulia Belardelli - Tratto da: galileonet.it

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Scoperta nel sistema nervoso periferico una nuova funzione degli anticorpi - 16/0/2010
Per la prima volta alcuni di essi appaiono implicati in un processo di riparazione
Gli anticorpi non servono solo a identificare e distruggere le sostanze e i microrganismi che aggrediscono l'organismo, ma partecipano anche all'opera di "ricostruzione" di tessuti e microcricolazione danneggiati.
Questa funzione del tutto inaspettata e' stata riscontrata da un gruppo di ricercatori della Stanford University School of Medicine che la descrivono in
un articolo pubblicato sui Proceedings of the National Academy of Sciences (PNAS).
La ricerca era partita dall'osservazione che mentre le cellule del sistema nervoso centrale non riescono a rigenerarsi dopo una lesione, quelle del sistema nervoso periferico lo fanno in modo consistente.
Una delle più evidenti differenze fra i due casi e' rappresentato dal fatto che mentre il sistema periferico può essere raggiunto dagli anticorpi presenti nel flusso sanguigno, sia al cervello sia al midollo spinale sono isolati rispettivamente dalla barriera emato-encefalica e dalla barriera emato-liquorale.
Le cellule che trasmettono impulsi su lunghe distanze hanno gli assoni protetti da un sottile strato isolante di una sostanza lipidica, la mielina: "Dopo una lesione a un nervo, la massa di mielina che degenera viene rapidamente ripulita nel sistema periferico, ma non in quello centrale. Di fatto, in un cervello o in un midollo lesionato la mielina degenerata continua a restare in situ per il resto della vita della persona. Dopo una lesione, per esempio, al nervo sciatico, la mielina degenerata viene rimossa in una settimana o anche meno", spiega Mauricio Vargas, primo firmatario dell'articolo sui PNAS.
I ricercatori, dopo aver prodotto un topo mutante che non era in grado di produrre anticorpi, hanno mostrato che in quel topo la riparazione di una lesione al nervo sciatico risultava sostanzialmente bloccata, così come la rimozione della mielina degenere. Se però successivamente venivano iniettati anticorpi ottenuti da topi normali, il processo di rimozione riprendeva e così pure la capacità di auto-rigenerazione del nervo.
"Che gli anticorpi partecipassero alla rimozione dei globuli rossi senescenti era noto, ma questa e' la prima volta che essi appaiono implicati in un processo di riparazione", ha detto Vargas. "Abbiamo in particolare mostrato che gli anticorpi aderiscono alla mielina degenerata e la segnalano ai macrofagi che provvedono a fagocitarla."
Peraltro, i ricercatori hanno osservato che il risultato non dipendeva dal fatto che gli anticorpi provenissero da un topo che aveva in precedenza subito anch'esso una lesione a un nervo o no, suggerendo che si tratti di anticorpi "fuori ordinanza", già presenti nell'organismo e non prodotti solamente in seguito alla lesione.
Un fatto confermato da un ulteriore esperimento in cui si e' mostrato che il processo di ripulitura non viene innescato da qualsiasi tipo di anticorpi, ma da un tipo specifico di essi.
Questi anticorpi non danneggiano la mielina integra, ha spiegato Ben Barres, che ha diretto lo studio, perche' quella danneggiata presenta caratteristiche strutturali superficiali differenti da quella integra.
Anche se lo studio e' stato condotto sul sistema nervoso periferico, i suoi risultati aprono le porte alla possibilità di sondare nuovi approcci terapeutici anche per danni che coinvolgano il cervello o il midollo spinale attraverso infusione diretta di questi anticorpi, in modo che segnalino alla microglia - il corrispondente dei macrofagi nel sistema nervoso centrale - la necessità di eliminare la mielina degenerata. (gg)
Tratto da: scienze.espresso.repubblica.it

Commento NdR: ogni giorno scoprono cose nuove sul sistema immunitario che contraddicono e/o definiscono meglio le varie ed importanti funzioni. Questa e' una scoperta utile, ma quello che non hanno ancora scoperto e' che la teoria degli anticorpi e' da riscrivere tutta quanta, perche' in realta' le cose sono molto piu' complesse e non basate esclusivamente sugli anticorpi e/o sulle cellule o linfociti !

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IMMUNOSTIMOLANTI NATURALI (Fitoterapia e Prodotti dell'Ape)
Le piante medicinali maggiormente utilizzate come immunostimolanti sono diverse, ma fra queste meritano senz'altro una menzione particolare l'Uncaria, l'Eleuterococco, la Curcuma, l'Astragalo, la Schisandra (la droga è costituita dal frutto di Schizandra chinensis, sinonimi Schizandra japonica e Maximowiczia chinensis (fam. Schisandraceae), pianta originaria della Cina e del Tibet) e infine, ma non ultima per importanza, l'Echinacea, oltre ad altre sostanze naturali quali la Pappa Reale, la Propoli, la Vitamina C e i Lactobacilli o Fermenti Lattici - vedi anche: Prodotti Naturali

 

MIDOLLO OSSEO  

E’ un organo privo di forma propria, ospitato entro le cavità delle ossa, con la funzione di produrre in continuazione le cellule del sangue (funzione emopoietica) sia della serie rossa (eritrociti) che della serie bianca (leucociti) che le piastrine.

 Nel midollo delle ossa lunghe ben presto prevale la componente connettivale adiposa, per cui diventerà midollo osseo giallo, che perde le capacità emopoietiche, anche se non definitivamente.

 Nelle lacune del  tessuto osseo spugnoso si manterrà attivo per tutta la vita sotto forma di midollo osseo rosso.

 E’ costituito da uno stroma connettivale con fibre reticolari, che sostiene masserelle di cellule staminali emopoietiche, cellule da esse derivate in vari stadi di maturazione e megacariociti.  Naturalmente e' ricco di vasi sanguigni che formano una fitta rete capillare.

LINFOCITOPOIESI MIDOLLARE  

Ogni giorno il midollo osseo rosso produce 2,5 miliardi di eritrociti, 2,5 miliardi di piastrine e 1 miliardo di leucociti per kg di peso corporeo.

CIRCOLAZIONE dei LINFOCITI  

TIMO  

MILZA  

LINFONODI  

TESSUTO LINFONODE ASSOCIATO alle MUCOSE (MALT = Mucose-Associated Lymphoid Tissue)

Non e' un solo organo, ma un insieme di cellule linfoidi sparse, noduli linfatici isolati o aggregati o anche organi, sempre però associati alla mucosa di organi cavi.

Fanno parte del MALT:                

+ cellule linfoidi disperse

+ noduli linfatici solitari o aggregati dell’intestino tenue

+ tonsille dell’anello del Waldeyer

+ appendice vermiforme dell’intestino cieco

Le cellule M sono cellule epiteliali che rivestono gli aggregati linfoidi e internalizzano gli antigeni trasportandoli o presentandoli ai linfociti.

Le Tonsille (L’anello linfatico del Waldeyer)

I Noduli Linfatici solitari: l'insieme di noduli linfatici, solitari o a gruppi, che si trovano soprattutto nell'intestino ileo e in prossilità della valvola ileo ciecale - Ileo/cieco = Nell'anatomia dell'apparato digerente l'ileo e' la parte finale dell'intestino tenue, nel quale segue il duodeno ed il digiuno. e' separato dal cieco dalla valvola ileociecale.

Le Placche di Peyer

L’Appendice vermiforme
Tratto in parte da: users.unimi.it


Commento NdR: ci meraviglia che questo testo preparato da una Universita' non accenni alle funzioni del cervello, anzi dei 3 cervelli (quelli nella testa, nel cuore e nell'intestino) quali coordinatori e gestori delle informazioni ottenute dalle cellule e dai vari organi e sistemi, deputati a funzionare con e per il Sistema Immunitario, ne' si parla delle funzioni coordinatrici e generanti della Mente e di questa quale "muscolo" dell'Ego/IO, e quindi dell'Essere stesso = IO SONO !
Quindi in realta' le cose sono molto piu' complesse e non basate esclusivamente sugli anticorpi e/o sulle cellule o linfociti e globuli bianchi !

vedi: Due CERVELLI, anzi 3  SISTEMA NERVOSO
+ STRESS + INTESTINO + Immunita' 2  + Immunita' e Vaccini  + Sistema Immunitario, ecc.

Le più recenti ricerche medico-scientifiche hanno dimostrato in modo inequivocabile che i Cervelli, il sistema nervoso, quello immunitario ed intestino, comunicano e si influenzano a vicenda.
La Psiconeuroimmunologia descrive i termini di questa relazione e ne mostra le conseguenze sulla salute umana.
Lo stato del nostro sistema immunitario dipende quindi anche dallo stato dell'intestino e da quello del nostro sistema nervoso, specie quello enterico, il cervello di sotto nell'intestino, anche perche' il sistema immunitario, pur non essendo un organo, ma un sistema, un'insieme di funzioni, ha la "sede" delle funzioni principali, proprio nell'intestino !
Tutti sanno che quando siamo depressi siamo anche più vulnerabili alle malattie, perche' la depressione nasce proprio da importanti disordini intestinali di alterazione del pH digestivo, del sistema enzimatico e della flora batterica, che generando malassorbimento e quindi malnutrizione - vedi ad esempio: Danni da amalgami dentali + Danni dei Vaccini.
Si sono anche individuate le vie e i modi con cui il sistema nervoso influenza la risposta immunitaria. Così come riusciamo a scorgere i danni prodotti nel cervello da una iperattivazione del sistema immunitario e quindi intestinale (vedi per esempio i Danni da Vaccino = autismo, adhd, epilessia, allergie, asma, ecc.).
D’altra parte, alcune delle malattie del cervello più devastanti e difficili da curare, sembrano essere collegate a un’attivazione perversa del sistema immunitario che fa sentire i suoi effetti dall'intestino fin dentro la testa .
Quindi cervello, sistema nervoso, intestino ed immunità: sono termini della stessa relazione che e' alla base del nostro benessere.

L'immunità acquisita invece e' altamente specifica, ed e' costituita da una serie di
cellule e molecole capaci di riconoscere particolari strutture, e solo quelle, formando un'arma potentissima contro le infezioni, anche se purtroppo relativamente lenta ad avviarsi nei soggetti malati e non sani.
Quindi l'immunità innata naturale
può essere considerata la somma totale delle immunità alle malattie inerenti alle difese immunitarie biologiche non indotte artificialmente e include immunità attiva, quella acquisita attraverso le normali infezioni dei sistemi respiratorio ed intestinale dopo la nascita e l'immunità passiva, che generalmente consiste negli eventuali anticorpi acquisiti dal sangue materno e dal latte materno.
Inoltre essa e' caratterizzata anche e sopra tutto da un buon assetto, nei giusti rapporti, del Terreno (i liquidi del corpo)e quindi della matrice, oltre all'indispensabile buona attività dell’apparato digerente, che deve assolutamente contenere una flora batterica simbiotica ben funzionale e completa in tutta la sua scala gerarchica, con la produzione anche di tutti gli enzimi necessari ed utili all’estrazione delle sostanze vitali per tutto l’organismo.
Cio' significa che le alterazioni degli enzimi, della flora, del pH digestivo e e della mucosa intestinale influenzano  la salute,  non soltanto a livello intestinale, ma anche a distanza in qualsiasi parte dell'organismo.
vedi:Sistema immunitario 

La scienza medica ufficiale afferma, anche se in modo incompleto, che il sistema immunitario umano e' caratterizzato da risposte specifiche, come la produzione da parte dell’organismo di specifici anticorpi per combattere specifiche proteine esterne o antigeni e da risposte non specifiche, che consistono nella generale risposta sistemica a sostanze indesiderate, chiamata immunità aspecifica.
Incluse nel repertorio delle risposte non specifiche sono la pelle, le membrane mucose dei tratti digestivo e respiratorio, azioni riflesse di starnuto o tosse, anticorpi naturali, proteine complemento, interferone, il processo di fagocitosi (cellule divorano altre cellule), l'effetto degli acidi grassi, risposte infiammatorie, l'azione delle cellule reticulo-endoteliali, l'azione di enzimi, la risposta della celia respiratoria e intestinale, l'effetto dell'acidità dello stomaco sui batteri che vi passano, e le secrezioni che contengono esse stesse anticorpi, come l'immunoglobulina secretoria che assiste il processo di fagocitosi - un esempio e' l'azione dei globuli bianchi sugli organismi patogeni.
Quindi il sistema immunitario e' molto piu' complesso e misconosciuto di quanto non sia stato ufficialmente per ora accettato ed insegnato dalla medicina ufficiale e quindi gli immunologhi sono ancora oggi, medici impreparati.
Molti individui pur non avendo o producendo anticorpi specifici, NON contraggono certe malattie, pur essendo venuti in contatto con agenti estranei tossici e/o patogeni, perche ? perche' hanno un Terreno piu' sano (bioelettronicamente e biochimicamente) di coloro che producono gli anticorpi, i quali per produrli, somatizzano una malattie in genere in modo lieve lieve  !
esempio:  quando vi sono i cambi di stagione la malattia chiamata impropriamente influenza (da virus) si manifesta solo nel 10% della popolazione, proprio per il motivo sopra citato.

Il corpo umano mantiene parecchie linee di difesa contro l'invasione di proteine esterne e di tossine prodotte.
La Prima linea di difesa e' la Pelle.
L
a superficie cutanea e' di circa 2 m2 ed e' composta primariamente di materiale proteico chiamato cheratina. La pelle secerne anche vari oli, acidi grassi e acidi lattici che inibiscono la generale crescita dei batteri non simbiotici, anche se quasi tutta la  flora batterica che si trova sulla pelle e all'interno del corpo e' innocua e necessaria, dato che il sistema immunitario quando e' in condizioni normali, molti processi corporei usufruiscono della sua esistenza.
Questi micro organismi che esistono in simbiosi con l'anatomia umana sono molto sensibili agli antibiotici, ai vaccini e alle sostanze sintetiche somministrate dalla pratica medica corrente; disturbare un delicato equilibrio può portare alla proliferazione abnorme di organismi patogeni, sopra tutto funghi.

La Seconda linea e' la superficie polmonare che corrisponde a circa 80 m2

Ma la Terza linea di difesa e' la piu' importante ed e' l'Intestino, con i suoi circa 350 m2 di superficie interna.
Il sistema immunitario gastro intestinale essendo il piu' esteso come superficie ed estremamente sviluppato e specializzato, e' la prima vera barriera che se non perfettamente funzionale, permette il dilagare di: tossine inquinanti eventualmente ingerite con i cibi (solidi, liquidi), micotossine anche autoprodotte, batteri autoctoni mutati e proteine virali endoprodotte,
trasportati per mezzo di linfa e sangue a tutto l'organismo.
I disturbi dell'apparato digerente, sopra tutto se coadiuvati da batteri mutati e/o funghi proliferati a dismisura, influiscono sempre in senso negativo (malfunzione) sui sistemi di difesa immunitaria del corpo, anche perche' essi secernono anche tossine.
La disbiosi gastro intestinale e' quindi una grave forma di alterazione della flora batterica autoctona che conduce piano piano e gradualmente nel tempo alla alterazione dei tessuti della mucosa intestinale e quindi dei
LINFOCITI presenti nei linfonodi mesenterici, nella Placche di Peyer, nella lamina propria ecc. ecc.
Questa disbiosi della flora autoctona determina non solo la alterazione e quindi della funzionalita' del tessuto linfatico presente nella mucosa dell'intestino, ma anche il blocco graduale delle strutture linfo-immunitarie poste a distanza in altre parti del corpo.

(NdR: Il muco per esempio e' un difetto delle difese immunitarie, fra cui il più frequente e' il deficit di IgA, (presenti sopra tutto nell’intestino) cioe' degli anticorpi che fanno da barriera nelle mucose: lacrime, secrezione nasale, saliva, muco bronchiale, muco intestinale; la loro carenza (che colpisce facilmente tutti i  bambini vaccinati) può essere evidenziata mediante un esame del sangue e uno, particolare, della saliva).
La proliferazione della Candida Albicans causata dalla somministrazione di droghe, antibiotici e vaccini e' un esempio, e determinano varie patologie come la diarrea e il sanguinamento, sempre causati dalla distruzione della flora batterica intestinale da parte di quei vaccini tossici, per l'alterazione del pH digestivo che essi inducono, oltre all'alimentazione errata per il soggetto.

Poiche' il mantenimento dei delicati equilibri fra i micro organismi interni (funghi, batteri autoctoni e virus simbiotici) e' una parte essenziale della risposta immunitaria umana, animale, vegetale, la morte o la sola alterazione, mutazione, di questi micro organismi, indebolisce immediatamente le capacità di risposta del sistema immunitario e quindi ammala di conseguenza di qualsiasi tipo di malattia l’organismo dell'essere stesso.
I globuli bianchi nel corpo, i leucociti, sono generalmente divisi in due gruppi, i granulociti, che includono neutrofili, eosinofili e basofili, i LINFOCITI non granulati ed i monociti.
I neutrofili costituiscono il tipo prevalente di granulociti; a causa della natura segmentata del nucleo, i neutrofili sono anche chiamati leucociti polimorfonucleari.
Essi hanno un'interessante proprietà e cioe' l'abilità di formare barriere fisiche contro gli organismi patogeni.
Gli eosinofili costituiscono circa il 2% dei leucociti nel sangue e appaiono connessi con le difese contro infezioni parassitarie e risposte allergiche, più che contro microrganismi e tossine.
Anche i basofili hanno un ruolo nelle risposte allergiche e contengono istamina e eparina.
Un’ulteriore forma di leucociti sono i monociti, che hanno la capacità di fagocitare le particelle estranee e i batteri. I monociti appaiono attivi nelle condizioni presentate dalla tubercolosi e le infezioni fungine.

Un'altra linea naturale di difesa e' il Sistema Linfatico.
Il sistema linfatico e' parte essenziale del sistema immunitario di difesa ed e' composto dai Linfonodi (600 circa), dalla rete dei canali linfatici, dalle tonsille, dalla milza, dal timo e dal midollo osseo.

Le cellule più importanti del sistema linfatico sono i LINFOCITI, prodotti nel midollo osseo; essi assicurano le difese con l’immunità, che può essere:
1 - Umorale = Linfotici B = maturano nei linfonodi e producono gli anticorpi.
2 - Cellulare = Linfociti T = maturano nel timo ed evolvono in cellule di difesa.

La maggior parte delle strutture cellulari nel corpo sono immerse nella linfa, un fluido chiaro che agisce come un generale piano di scarico per le sostanze indesiderate, poi filtrate attraverso il fegato e i reni.
La linfa si muove attraverso una serie di dotti e ghiandole grazie ad una serie di contrazioni muscolari specifiche, molte delle quali sono generate durante l'esercizio fisico. e' il sistema linfatico che contiene le sopra menzionate cellule reticulo-endoteliali che intrappolano e ingeriscono svariati organismi.
Queste cellule formano anche il rivestimento di molti organi importanti e sono anche presenti nel fegato e nella milza. Quando una struttura proteica estranea e' localizzata, i tessuti connettivi la intrappolano e i linfociti sono dispersi per inghiottire l'organismo invasore.
Nel sistema circolatorio ci sono i macrofagi, globuli bianchi specializzati che ingeriscono e distruggono organismi trovati nel sangue. Dopo l'azione dei macrofagi, gli antigeni riprodotti appaiono sulla superficie delle membrane dei macrofagi.
Sono questi antigeni riprodotti rimasti dalla distruzione di organismi che sono captati dai linfociti T, pronti a mandare fuori sostanze chiamate linfochine che mettono all'erta i linfociti B per produrre anticorpi in risposta agli antigeni, altrimenti scambiati per proteine estranee.
Ogni linfocito B ha approssimativamente 100.000 immunoglobuline sulla sua superficie.
Gli anticorpi prodotti dalle cellule B sono spesso chiamate immunoglobuline, designate dal simbolo Ig, e sono liberate quando le cellule B sono stimolate dalla presenza di antigeni estranei per trasformare in una cellule di plasma ciò che ha prodotto l'anticorpo specifico per quell'antigene estraneo.

Vi sono generalmente cinque tipi di immunoglobuline, fino ad ora identificate.
Il primo anticorpo, IgM, riprodotto in risposta ad un antigene esterno, e' una grande molecola che si trova nel sangue e che stimola il processo di fagocitosi.
Il processo dell'immunità passiva, che si ha con il sangue materno dato al feto, coinvolge l'anticorpo IgG, che e' responsabile dell'attivazione dei macrofagi; può direttamente distruggere molti antigeni con cui viene a contatto ed e' l'immunoglobulina più abbondante nel corpo.
Le membrane nel tratto respiratorio, nel tratto urinario e nell'intestino producono IgA, che sono prodotte direttamente in caso di attacco della membrana da parte di un antigene esterno. Quando un corpo umano sta passando una reazione allergica, sono rilasciate IgE.  L'ultima immunoglobulina identificata, IgD, non e' ancora ben conosciuta e si trova in minima quantità nel sangue e sulla superficie delle membrane dei linfociti B.

Un'altra linea di difesa coinvolge i Complementi, sostanze prodotte nei rivestimenti dell'intestino, del fegato, della milza e dei macrofagi. La sostanza primaria e' conosciuta come properdina (il sistema del complemento) e la sua funzione e' quella di neutralizzare i virus e i batteri mutati e/o patogeni.
Le cellule reticulo-endoteliali menzionate prima comprendono un'altra linea di difesa conosciuta come sistema reticulo-endoteliale e producono specifiche sostanze coinvolte nelle difese fisiologiche, soprattutto proteasi, che giocano un ruolo nella detossificazione di sostanze nocive.
In aggiunta al sistema immunitario di difesa prima menzionato, il corpo mantiene un sistema chimico di difesa. Il sangue e' un grande batteriostatico e virucida, ma questo dipende moltissimo da una corretta alimentazione e dall’ottimizzazione del processo nutrizionale che produce ottimi livelli di vitamina C e vitamina B6 (pridoxina), oltre ad altre sostanze; infatti la risposta ottimale del sistema immunitario dipende molto da un adeguato livello di vitamina B6.

NOTA BENE: il Sistema Immunitario, nasce al concepimento e prende forma e si specializza per tutta la vita, quindi non e' MAI statico e/o formato; esso si in-Forma dal concepimento e termina la sua formazione solo alla morte; quindi tutto cio' che altera il suo buon funzionamento, e' da evitare, ad iniziare dai Vaccini per i neonati !


Memoria immunologica" - Il talento nascosto dell'immunità innata

Le
cellule Natural Killer non possono specializzarsi nel riconoscimento di un particolare patogeno, ma una volta attivate possono rispondere più facilmente ed efficacemente a una nuova attivazione.
E' ben noto che il sistema immunitario innato e' specializzato nella risposta rapida e molto aggressiva contro qualsiasi antigene che riesca a penetrare nell'organismo.
Ora un gruppo di ricercatori della Washington University School of Medicine a St. Louis ha scoperto che una parte di questa prima linea di difesa e' in grado di apprendere dall'esperienza per mobilitarsi più efficacemente nel caso di una seconda aggressione, una capacità che finora si riteneva posseduta unicamente dal sistema immunitario adattativo.

Come e' spiegato in un articolo pubblicato sui Proceedings of the National Academy of Sciences (PNAS), grazie alla presenza fra di loro di particolari "cellule memoria", le cellule immunitarie adattative possono imparare a riconoscere uno specifico antigene e rispondere con elevatissima efficienza a un patogeno che cerchi di aggredire l'organismo una seconda volta.
E' il principio su cui si basano i vaccini, che espongono la persona a bassi livelli di patogeno inattivato in modo da allertare e predisporre all'azione questo sistema - (
NdR: generando confusione e DANNI nel sistema immunitario)
vedi
Danni dei Vaccini
.
"Abbiamo chiamato questa proprietà memory-like" dicono Wayne M. Yokoyama e Audrey Loew, che hanno partecipato alla ricerca. "Le cellule Natural Killer non possono specializzarsi nel riconoscimento di un particolare patogeno, ma abbiamo scoperto che una volta attivate possono rispondere più facilmente ed efficacemente a una nuova attivazione."

I precedenti tentativi di comprendere che cosa accadesse alle cellule Natural Killer dopo l'attivazione si erano scontrati con il fatto che nelle colture cellulari, una volta che sono state attivate, non tornano in uno stato di riposo, una circostanza che accorcia notevolmente la loro durata di vita, già usualmente breve.
Per superare questo ostacolo, Megan A. Cooper, che ha diretto lo studio, ha marcato con una sostanza fluorescente alcuni Natural Killer attivati in coltura, reiniettandoli poi nei topi da cui erano stati prelevati. I ricercatori hanno così potuto tracciare le
cellule e identificarle quando, dopo una settimana, i topi sono stati sottoposti a un nuovo prelievo. In questo modo hanno scoperto che le cellule erano tornate a uno stato di quiescenza ma che potevano essere riattivate non solo molto più rapidamente, ma anche sviluppando una risposta più intensa.
(
NdR: questo e' proprio quello che succede nelle rivaccinazioni dei bambini o dei militari, si generano le malattie autoimmuni per l'aggressivita' del Sistema Immunitario !)
La maggiore intensità si esplicava anche in un aumento della loro replicazione, e nella produzione di interferone gamma, un composto che ha attività anti-patogena e stimola la produzione di altre
cellule immunitarie.  (gg)
Tratto da: lescienze.espresso.repubblica.it

Commento NdR: in realta' NON si tratta di una "memoria immunologica", ma di una memoria genetica del DNA cellulare (specialmente mitocondriale) la quale ad ogni ammalamento, che i medici della medicina ufficiale chiamano impropriamente "malattie", tutto il "percorso" dell'ammalamento fino alla eventuale guarigione, si crea un imprinting nel DNA cellulare, cosi che ad ogni esperienza similare, possano attivarsi tutti quei meccanismi anche immunitari, ma non solo, atti ad ripetere le condizioni necessarie a mantenere e/o ripristinare la salute, se la collaborazione dell'Essere che "guida" la macchina del corpo (psicoelettronico) metta in atto le azioni/tecniche spirituali/cure naturali guida, per autoguarire e/o aiutare fin quanto possibile l'organismo, nel processo del tentativo di autoguarigione.

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FATTORI di STIMOLAZIONE ed INIBIZIONE del SISTEMA IMMUNITARIO
Gli attori della risposta immune innata sono molti e con funzioni molto diverse.
Mastociti, eosinofili, basofili e neutrofili e soprattutto i macrofagi hanno funzioni difensive dirette contro batteri (patogeni eterologhi ed autologhi) virus, virioni, sostanze tossiche, anche quelle di dubbia classificazione, come i prioni e i nanobi.
Due cellule derivanti dal monocita, il macrofago e la cellula dendritica, hanno la funzione di collegamento tra il sistema innato e quello adattivo data la loro capacità di essere cellule A.P.C. (Antigen Present Cells). Questa loro caratteristica le distingue dalle altre cellule e le rendono centrali nella risposta immunitaria sia innata che adattiva. Il sistema immunitario innato svolge quindi tre funzioni fondamentali per il mantenimento della vita.
La prima e' la risposta diretta alle infezioni con eliminazione di tutti gli antigeni che il suo patrimonio genetico e' in grado di riconoscere.
L’espressione di determinanti antigenici sulla superficie della membrana cellulare in abbondanza, soprattutto quelli in grado di riconoscere i lipopolisaccaridi in accoppiamento a recettori Toll-simili, favorisce il riconoscimento rapido di antigeni batterici e virali oltre che alla eliminazione di tossine.
La seconda funzione e' quella fondamentale di stimolazione del sistema adattivo, che viene guidato nella sua differenziazione e modulazione di risposta.
La formazione, partendo da una cellula TCD4Th0, di cellule Th1 oppure Th2 o ancora Th3o Tr1 deriva dalla stimolazione indotta dalla cellula A.P.C. al momento della prima presentazione antigenica accompagnata dalla co-stimolazione di B7-1 o B7-2 con un CD28 linfocitario.
La terza funzione e quella di attivarsi, dopo stimolazione indotta da linfociti T, in modo da eliminare l’infezione e/o l’infiammazione locale.
Conoscere il funzionamento del sistema innato significa comprendere il sistema difensivo primario che e' poi quello che svolge il maggior lavoro di pulizia da tutto ciò che potrebbe disturbare il buon funzionamento del nostro corpo, siano antigeni vari o batteri e virus.
La scoperta abbastanza recente delle funzioni delle cellule dendritiche nel regolare finemente le risposte linfocitarie, le hanno poste al primo posto nello studio delle malattie allergiche, sia come attori principali nell’induzione dell’allergia, sia come possibili strumenti per la cura delle stesse.
Il sistema immunitario adattivo e' comparso negli esseri viventi insieme con la presenza della mandibola (la Lampreda non ha sistema adattivo) per permettere la formazione della MEMORIA IMMUNITARIA.
Questo passo gigante dell’evoluzione ha creato un sistema di difesa integrato che ha permesso l’adattamento degli esseri viventi, animali o uomini, in vari ambienti, anche i più ostili. La comprensione causale delle malattie allergiche e autoimmuni non può prescindere dalla conoscenza dei meccanismi regolatori, eccitatori e inibitori che soprassiedono all’attivazione di un linfocita.
L’immunologia e' una scienza molto moderna, rispetto ad altre branche della medicina, in forte evoluzione con ancora molti punti di domanda soprattutto sul lato terapeutico.
Il molto che si e' fatto nel campo dei trapianti lo si deve solo al fatto che oggi possiamo gestire il “rigetto”; questo risultato e' stato possibile quando si sono scoperti i meccanismi che lo guidavano riuscendo a mettere un blocco alla sua attivazione.
La produzione di citochine e leucotrieni nelle malattie allergiche può essere gestita e modulata se si conoscono i meccanismi che ne aumentano l’espressione.
By Dott. Luciano Lozio

Commento NdR: in questo studio ci si "dimentica" di segnalare quali le vere cause delle mancate risposte o delle maggiori risposte del sistema immunitario agli agenti tossici di qualsiasi tipo; queste cause sono principalmente dovute ai vaccini (sostanze tossiche) introdotti fin da piccolini ai soggetti che poi manifestano sempre risposte immunitarie insufficienti od abnormi.
Quindi in realta' le cose sono molto piu' complesse e non basate esclusivamente sugli anticorpi e/o sulle cellule o linfociti e globuli bianchi !


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Globuli bianchi in videoclip - 15 Ottobre 2010
Grazie a proteine fluorescenti e un particolare microscopio, i ricercatori dell’Università di Calgary (Alberta) hanno scoperto come fanno alcuni “potenti” globuli bianchi, chiamati neutrofili, a trovare i tessuti danneggiati da una ferita o da una contusione anche quando non vi e' infezione, e, soprattutto, ad evitare le cellule sane. Science pubblica i videoclip registrati con una telecamera collegata al microscopio, e lo studio rivela che il merito e' di una sequenza di precisi segnali molecolari che indicano la strada.
I neutrofili sono dotati di potenti “armi molecolari” utili per combattere gli agenti patogeni. In situazioni di infiammazione sterile (cioe' senza infezione), questi globuli bianchi vengono comunque reclutati nel sangue; senza corrette indicazioni, però, correrebbero il rischio di danneggiare le cellule sane, proprio a causa del loro armamentario molecolare.
Prendendo come modelli alcuni topi con infiammazione sterile al fegato, i ricercatori hanno marcato i neutrofili con delle proteine fluorescenti, per poi seguirne il percorso tramite un microscopio specializzato nel riprendere tessuti vivi e collegato a una videocamera.
Sono stati così registrati alcuni video che mostrano il percorso delle cellule riparatrici verso il luogo dell'infiammazione. “Ciò che abbiamo visto – spiega Braedon McDonald, autore principale dello studio – e' che i neutrofili reclutati in caso di infiammazione viaggiano rapidamente attraverso canali intravascolari, piuttosto che prendere una strada più diretta passando per i tessuti sani, dove potrebbero rischiare di causare danni”. 
Grazie a questa tecnica, i ricercatori hanno identificato una sequenza precisa di segnali che indirizzano i neutrofili nel punto giusto. Il primo evento e' la necrosi (o morte cellulare) che rilascia delle sostanze che allertano i neutrofili della presenza di un’infiammazione; questi si attivano e aderiscono al tessuto.
Poi, un gradiente di chemochine (molecole specializzate nell'attrarre cellule del sistema immunitario) spinge i neutrofili a superare i tessuti sani e dirigersi alla fonte dell’infiammazione.
Infine, parti di proteine rilasciate dai mitocondri di cellule morte guidano queste cellule nel punto di arrivo finale. Proprio questi ultimi, secondo gli autori, potrebbero essere usati come target per nuovi antinfiammatori.
By Giulia Belardelli - Tratto da galileonet.it


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Psiche e sistema immunitario
Le ricerche piu’ recenti  hanno evidenziato come la psiche e i grandi sistemi biologici (ormonale, nervoso, immunitario), lavorano in sinergia in influenzandosi a vicenda grazie a numerose vie di comunicazione bidirezionali.
Queste vie sono rappresentate sia dai nervi, sia da numerose sostanze prodotte e riconosciute dalle cellule dei diversi sistemi che costituiscono il linguaggio attraverso cui essi comunicano. Si notato  infatti che le cellule del sistema immunitario hanno recettori per le sostanze prodotte dal sistema nervoso che in tal modo regola la funzione immunitaria.
Le cellule immunitarie d’altra parte producono sostanze importanti nei fenomeni infiammatori, le citochine, che una volta raggiunto il cervello, sono in grado di influenzare l’umore, il pensiero, il comportamento. 
Varie molecole agiscono nei vari sistemi. nervoso ormonale e immunitario. venendo spesso solo artificiosamente assegnate all’uno o all’altro. Ad esempio alcune cellule del sistema immunitario non solo sono sensibili, ma anche producono una molecola importante per lo sviluppo e le funzioni del sistema nervoso (il fattore di crescita nervoso NGF) il quale ha importanti effetti anche sull’immunità, sulle infiammazioni e la riparazione dei tessuti.
Tutto ciò spiega i meccanismi che sono alla base di circostanze note da tempo come ad esempio il fatto che eventi stressanti, in particolare di perdita, deprimono la funzione immunitaria o che l’isolamento psicosociale e' predittivo di una maggiore probabilità di contrarre malattie e di mortalità per tumore, malattia cardiovascolare e una moltitudine di altre cause. Di contro relazioni personali di supporto hanno un effetto benefico sull’immunità e la salute.

Solo per rimanere nel campo della biochimica, sappiamo che un linfocita e' di fatto anche una cellula neuroendocrina che emette e soprattutto riceve segnali. E' dotata di recettori per ormoni e neurotrasmettitori di ogni tipo. Ancora non sappiamo in che termini questi segnali neuroendocrini influenzino la risposta immunitaria, ma e' chiaro che le cellule immunitarie non agiscono di loro iniziativa, rispondono a precisi ordini del cervello. E sappiamo che i segnali neuroendocrini del cervello riflettono lo stato emotivo, ergo: le reazioni immunitarie sono il risultato dello stato emotivo.
Sono le nostre emozioni - che a loro volta dipendono dall'atteggiamento che abbiamo nei confronti della vita - a decidere se un antigene e' un amico o un nemico.
Perugini Billi forse direbbe "a decidere se e' self o non-self" e questo mi dà lo spunto per spingermi oltre: e' la nostra capacità di riconoscere noi stessi che determina la nostra risposta immunitaria. Quante più componenti della nostra psiche inglobiamo nella nostra coscienza e tanto meno l'ambiente rappresenta un fattore di disturbo.
Potete osservare questo stesso meccanismo a livello di comportamento nelle relazioni umane. Le persone che si identificano molto con una parte di se' e reprimono le altre, sono più intolleranti nei confronti di quelle persone che evocano le componenti represse della loro personalità. Il sistema immunitario fa la stessa cosa.

Ma ci sono altre considerazioni da fare, che credo siano rilevanti nel caso dell'IBS. Il sistema immunitario non e' solo in relazione con l'esterno, ma anche con se' stesso, così come la psiche e' sempre in relazione anche con se' stessa.
vedi anche: Psiconeuroendocrinoimmunologia

Studiando il cervello di roditori nelle fasi immediatamente successive alla nascita, i ricercatori hanno localizzato delle proteine - chiamate MHC type I - sulla superficie delle cellule nervose. Si tratta di una vecchia conoscenza per i biologi, perché sono le stesse proteine che permettono al sistema immunitario di distinguere le molecole appartenenti all'organismo da quelle "esterne" (eterologhe), alcune volte in modo utile (come nella lotta contro i tumori o le infezioni), altre volte creando problemi (come nei casi di rigetto successivi ai trapianti di organi).
Per scoprire il ruolo di queste molecole nello sviluppo cerebrale, i ricercatori hanno studiato sia il cervello di topi privi di questo tipo di proteine, sia neuroni isolati e con un numero alterato di MHC I. Hanno così scoperto che l’assenza delle proteine portava a un aumento nel numero di sinapsi, i collegamenti che permettono la propagazione dell’impulso nervoso tra i neuroni. 
vedi: Cervello

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RELAZIONE della MENTE-CERVELLO (stress) con il SISTEMA IMMUNITARIO ed i  COMPORTAMENTI, DEPRESSIONE
Sintomi Psichici:
Paura, ansia, apatia, attacchi di panico, depressione, ipocondria, stress, indecisione, insicurezza, irrequietezza, fatica, deconcentrazione e/o fatica a concentrarsi, mania di persecuzione, senso di claustrofobia, senso di inadeguatezza, senso di stanchezza ecc.

Sintomi di Comportamento:
Bulimia, anoressia, difficolta’ a prendere sonno, fame nervosa,, impotenza-frigidita’, inappetenza, insonnia, irritabilita’, lacrime facili, nervosismo, rosicchiare le unghie, tic nervosi, tricofilomania, errori alimentari, uso di vaccini e farmaci, ecc.

Sintomi Fisici:
Acne, asma, amenorrea, coliche, colon irritabile, diarrea, disturbi visivi, emicrania, ipertensione, mal di stomaco, mialgie e dolori muscolari, nausea, caduta di capelli, orticaria, stipsi, sudorazione, svenimenti, tachicardia, vertigini, ecc.

Le code nel traffico, le arrabbiature, i litigi, la paura ecc.: il nostro organismo reagisce a queste situazioni, producendo complesse sostanze biochimiche: biovitali di sostentamento alla situazione + altre tossiche, che se queste ultime non vengono eliminate al piu’ presto procurano disturbi fisici e psichici.

1 - Di fronte a stimoli stressanti ripetuti, l’ipotalamo (nel cervello di sopra) produce l’ormone Crh
2 – Questo a sua volta, induce l’ipofisi a rilasciare un altro ormone l’Acth, che attraverso il sangue arriva alle ghiandole surrenali.
3- Le surrenali, cosi sollecitate, producono sostanze come l’adrenalina e cortisolo: que ormoni che “allertano” l’organismo, facendo accelerare respiro e battito cardiaco.
4 – In condizioni di stress cronico, inoltre, si ha una ridotta produzione di cellule immunitarie nel Timo e nel midollo osseo.
5 – Durante le manifestazioni Psichiche del punto 1, il cervello di sotto od intestino, risente delle stress in atto, e la flora batterica si altera e varia il pH digestivo e quindi iniziano a prodursi anche tossine che se veicolate dal sangue nelle cellule, determinano una loro malfunzione + altre e diverse malfunzioni intestinali che si ripercuotono in primis (e non solo) sul Sistema Endocrino-Immunitario ma ed anche sullo stato Psico-Spirituale del soggetto.

Come aumentare la risposta del Sistema immunitario e quindi le difese, in modo naturale ?

cellule di Langerhans e reazioni immunitarie: attenuano la risposta della pelle all'infiammazione e quindi alle infezioni.

Alcuni ricercatori della Scuola di Medicina dell'Università di Yale hanno scoperto che le cellule di Langerhans nella pelle, che finora si riteneva avvertissero il sistema immunitario della presenza di patogeni, smorzano invece la reazione della pelle alle infezioni e all'infiammazione. La scoperta potrebbe consentire di comprendere meglio i meccanismi alla base di molti disturbi della pelle, come la psoriasi, il lupus e alcuni tipi di tumore.
Lo studio e' stato pubblicato sul numero del 15 dicembre della rivista "Immunity".
Le cellule dendritiche si trovano ovunque nel corpo e sono estremamente efficienti nell'avvisare il sistema immunitario della presenza di patogeni e di altri materiali estranei.
Le cellule di Langerhans sono cellule dendritiche situate nella pelle, ovvero in un'importante barriera per le infezioni, e generalmente si riteneva che servissero soltanto a dare l'allarme al sistema immunitario.
Daniel H. Kaplan, Mark J. Shlomchik e colleghi hanno usato tecniche transgeniche per sviluppare un modello di topo privo di cellule di Langerhans nella pelle.

Stimolando l'epidermide degli animali per creare un'ipersensibilità simile alla reazione all'edera velenosa, i ricercatori si attendevano che i topi privi di cellule di Langerhans presentassero una risposta immunitaria ridotta.
Invece, anziche' un calo della risposta immunitaria, ne hanno osservato un incremento significativo e riproducibile. "Le cellule di Langerhans - conclude Kaplan - non sono necessarie per generare la risposta immunitaria nella pelle, ma la possono regolare e smorzare quando non e' necessaria".
Fonte: lescienze.it (18/12/2005)
Commento NdR: frizionare la pelle per aumentare le difese immunitarie e' una vecchissima tecnica della Medicina Naturale  -
vedi anche Frizioni  +  Massoterapia


Ricordarsi che le alterazioni degli enzimi, della flora, del pH digestivo e e della mucosa intestinale influenzano  la salute,  non soltanto a livello intestinale, ma anche a distanza in qualsiasi parte dell'organismo.
vedi: La teoria dei germi di Pasteur e' FALSA 

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Indicazioni per globuli bianchi (Leucociti)

Un'equipe dell'Università di Verona ha identificato cinque proteine che segnalano al sistema immunitario dove e quando entrare in azione.
Cinque molecole sono alla base del corretto funzionamento del nostro sistema immunitario. Perche' dicono ai globuli bianchi quando entrare in azione e dove dirigersi. Il meccanismo e' stato scoperto dai ricercatori dell’Università di Verona, che hanno pubblicato oggi il loro studio su Nature Immunology.

Il reclutamento dei globuli bianchi “al posto giusto e nel momento giusto” (in modo che la risposta immunitaria sia circoscritta e mirata) e' un fenomeno noto da oltre un secolo, ma le sue basi molecolari sono studiate solo da pochi anni.
L'equipe guidata da Carlo Laudanna, docente presso il dipartimento di Patologia dell'
Università di Verona, ha ora scoperto come fanno queste
cellule a sapere dove e quando migrare dal sangue verso tessuti in pericolo: le indicazioni sono fornite da cinque proteine (RhoA, Rac1, Cdc 42, fosfolipasi D1, Pip5kc), che agiscono in modo combinato per trasportare un unico messaggio ai linfociti (un tipo particolare di globuli bianchi).
Senza queste molecole il sistema immunitario NON funziona.
“Si tratta  di un sistema di segnali a cascata che regola il passaggio delle informazioni tra le cellule e l'ambiente esterno”, spiega Laudanna a Galileo: “Se una sola di queste cinque molecole e' assente o non funziona correttamente, si verificano errori più o meno gravi nella migrazione dei globuli bianchi, ovvero nel primo step della risposta immunitaria”.
I ricercatori hanno inserito nella cellula le cinque molecole, di volta in volta mutate o inattivate, così da poter verificare il ruolo di ciascuna (l'inserimento e' stato ottenuto con la “tecnologia di peptidi troiani”, sviluppata dallo stesso gruppo di Laudanna negli ultimi quattro anni).
I risultati sono stati poi confermati dal
Centro di Biomedicina computazionale
(Cbmc), che – primo in Europa – ha utilizzato la tecnologia avanzata di Imagestream per contare le proteine all'interno di una cellula: “In questo modo abbiamo avuto la prova che il mal funzionamento del sistema immunitario dipendeva dalla mancanza di una o più delle cinque molecole”, sottolinea Laudanna.
Secondo gli studiosi, la ricerca può avere delle ricadute importanti. In primis, la possibilità di sviluppare farmaci ad azione mirata, per malattie infiammatorie e autoimmuni. (t.m.)

Tratto da: galileonet.it
Come distruggere in maniera scientifica il sistema immunitario, con i Vaccini
IMPORTANTE: questo pdf: http://www.dipmat.unipg.it/~mamone/sci-dem/nuocontri_1/debernardi.pdf
Continua in:  Immunita' e Vaccini  +  DEPRESSIONE vedi: Cosa e' un VACCINO  +  Contenuto dei Vaccini 

Commento NdR: per colpa dei Vaccini, che modificano anche il Terreno di base, queste importanti proteine (per l'alterazione di flora batterica + enzimi + geni) vengono alterate e quindi il sistema immunitario NON funziona piu' come prima !

vedi anche: Immunodepressione da Vaccino-1 Immunodepressione da Vaccino-2 + Cosa e' un VACCINO +  + Crimini dell'industria farmaceutica  + 
La teoria dei germi di Pasteur e' FALSA  +  Stress e funzioni vitali   +  Stress Ossidativo - 2 + Trasmissione malattie  +  Parassiti e Veleni + Malattie Immunitarie  +  Disbiosi  +  Flora batterica Autoctona  +  Come Nasce la malattia ?   +  Malassorbimento  +  Legge di Guarigione  +  DIGESTIONE  +  Autoguarigione  +  Falsità della medicina ufficiale 

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Tumori, sistema immunitario e depressione: un rapporto a tre – 21/05/2009 - vedi anche: Conflitti Spirituali
Il silenziamento di un meccanismo di comunicazione fra le cellule del sistema immunitario, e specificamente la via di segnalazione dell'interferone, rappresenta un momento significativo nello sviluppo di un cancro
Due articoli pubblicati sui Proceedings of the National Academy of Sciences (PNAS)
approfondiscono i complessi rapporti che vi sono fra tumori, sistema immunitario e depressione.

E' ben noto che la depressione e' una conseguenza estremamente frequente di una diagnosi di cancro, ma nello studio condotto presso l'Università di Chicago da Leah Pyter e colleghi (Peripheral Tumors Induce Depressive-like Behaviors and Cytokine Production and Alter Hypothalamic-Pituitary-Andrenal Axis Regulation) i ricercatori hanno mostrato che questa condizione mentale non e' solo la conseguenza dello stato di incertezza e timore per la propria vita indotto dalla notizia, e neppure solo un portato della chemioterapia.

Il gruppo di ricerca coordinato da Pyter ha infatti provato che lo sviluppo di un tumore induce cambiamenti nell'espressione genica nell'ippocampo, la principale struttura cerebrale coinvolta nella regolazione delle emozioni. In particolare, i tumori determinano nell'ippocampo un aumento dei livelli di citochine, sostanze prodotte dal sistema immunitario per le quali era già stata osservata una correlazione fra una loro massiccia presenza e la depressione.
"Nello studio abbiamo esaminato le risposte comportamentali in animali non umani, e in particolare nei ratti, anche perche' i ratti non hanno coscienza della malattia e quindi i loro cambiamenti comportamentali erano verosimilmente il risultato di fattori puramente biologici", ha spiegato la Pyter.

La seconda ricerca (Impaired interferon signaling is a common immune defect in human cancer), condotta presso lo Stanford University Medical Center, ha invece messo in evidenza come il silenziamento di un meccanismo di comunicazione fra le cellule del sistema immunitario, e specificamente la via di segnalazione dell'interferone, rappresenti un momento significativo nello sviluppo di un cancro.
"Oltre la metà dei pazienti con il cancro mostra una risposta immunitaria contro il tumore. Ma perche' questa fallisce così spesso? La nostra ricerca indica che il cancro interferisce con una importante via di segnalazione del sistema immunitario.
E' possibile che la correzione di questo difetto divenga un giorno parte delle terapie di molti tipi di neoplasie", ha detto Peter P. Lee, che ha diretto la ricerca.

In precedenti ricerche Lee e colleghi avevano dimostrato che la via di segnalazione dell'interferone era compromessa nei pazienti con melanoma; in questo studio hanno mostrato che lo stesso difetto si presenta anche nei pazienti colpiti da cancro del seno e gastrointestinale; successivamente hanno valutato anche la risposta di linfociti B, linfociti T e cellule NK agli interferoni nei pazienti sani e con tumore.  Questo difetto nelle vie di segnalazione degli interferoni si e' inoltre dimostrato essere della stessa entità sia nei pazienti con cancro allo stadio iniziale sia in quelli con cancro in stadi più avanzati, un dato che indica che il problema deve essere insorto all'inizio del suo sviluppo e che non dipende dalla eventuale chemioterapia.
Oltre ad allargare lo studio ad altri tipi di cancro, i ricercatori intendono ora capire se questo difetto può bloccare l'efficacia delle nuove immunoterapie, sia attive, come i vaccini, sia passive, come le terapie cellulari. (gg)
Tratto da: lescienze.espresso.repubblica.it

Commento NdR: In medicina Naturale si insegna da sempre il contrario, e cioe', che e' il Conflitto Spirituale (Causa primaria= Errori Etici) che generando depressione ed immunodepressione producono con altre concause fisiche... il cancro o l'aids !
vedi:
La teoria dei germi di Pasteur e' FALSA 

E' noto che, quando si effettua una vaccinazione, NON tutti i soggetti producono dopo il vaccino degli anticorpi, infatti in circa il 25%- 30%  dei soggetti, gli non si ritrovano dopo l'atto vaccinale, e questo perche' ?....perche' quelli sono individui piu' SANI di quelli che li producono - hanno un Sistema Immunitario (S.I.) aspecifico - in essi, appena il vaccino entra nell'organismo, viene subito riconosciuto come sostanza TOSSICA e quindi esso viene isolato e depositato in qualche parte dell'organismo, senza entrare in contatto con le funzioni immunitarie di riconoscimento e decodifica, che vengono sempre attivate dal DNA del soggetto, quando "incontra" un DNA eterologo (estraneo, in genere animale); quando il S.I. decodifica le informazioni totali e non solo periferiche della o delle sostanze inoculate con il vaccino, come nel caso dei soggetti che non creano anticorpi, il vaccino riesce ad obbligare il S.I. a produrre anticorpi, e quindi si scatenano le opportune reazioni piu' o meno intense del S.I. per tentare, senza riuscirvi ad eliminare il vaccino, che rimane, in quei soggetti meno sani, all'interno dell'organismo con tutto il suo carico viral-batteriologico TOSSICO, generando nel tempo, come una bomba a tempo e magari durante o dopo uno stato febbrile, le malattie le piu' disparate !
Cio' significa che il 25 - 30 % dei soggetti e' molto sano e gli altri sono solo piu' deboli...con tutte le conseguenze del caso.

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Virus Weaves  Itself Into The DNA Transferred From Parents To Babies
University of Rochester Medical Center - 2008, September 3
New research from the University of Rochester Medical Center shows that some parents pass on the human herpes virus 6 (HHV-6) to their children because it  is integrated into their chromosomes. This is the first time a virus has been shown to become part of the human DNA and then get passed to subsequent generations. This unique mode of congenital infection may be occurring in as many as 1 of every 116 newborns, and the long-term consequences for a child's development and immune system are unknown.
Tratto da: sciencedaily.com

Sintesi: queste ricerche confermano il passaggio di virus (proteine complesse a DNA, se eterologhe, sono tossiche) da parte dei genitori nel DNA dei loro figli ! Questo fatto e' ben noto e da sempre affermato da parte della Medicina Naturale, ma cio' vale per qualsiasi malattia...

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Scoperta in Italia la "molecola" che regola il sistema immunitario.
Italy, Roma - Adnkronos/Ign, 18 Giu. 2009  
La molecola regola i ciclo di vita delle cellule dendritiche che a loro volta attivano il sistema immunitario contro le infezioni.
Lo studio e' dell'Università degli Studi di Milano-Bicocca.
La chiave di volta del sistema immunitario umano sta in un molecola scoperta dal team di ricerca dell'Università degli Studi di Milano-Bicocca.
CD14 questa sigla convenzionale potrebbe cambiarci la vita perche' e' la denominazione scientifica della molecola che regola la vita delle cellule (leucociti) che vigilano sul funzionamento del corpo umano.
Il nostro organismo infatti si difende dalle infezioni batteriche attraverso le cellule del sistema immunitario. Tutte le risposte contro i patogeni sono indotte e regolate da cellule conosciute col nome di cellule dendritiche. Poiche' questi leucociti controllano tutti i principali processi di attivazione del sistema immunitario, la regolazione del loro ciclo vitale e' di fondamentale importanza.
Una morte precoce delle cellule dendritiche provoca, infatti, risposte insufficienti mentre una loro attivazione troppo prolungata porta a gravi scompensi nell’attività del sistema immunitario stesso. Sinora si ignorava il ruolo che un’importante molecola studiata da oltre vent’anni, la proteina CD14, avesse in questo delicato meccanismo.
Le cellule dendritiche sono cellule dell'immunità innata distribuite negli organi linfoidi e non. In condizioni di omeostasi pattugliano i tessuti e continuano a sondare l'ambiente per captare la presenza di eventuali microrganismi infettivi. In caso di infezione si attivano e regolano tutta la risposta a cascata del sistema immunitario dirigendo sia la risposta immunitaria innata che adattativa.
La molecola CD14, insieme ad altri recettori, contribuisce al riconoscimento dei patogeni da parte delle cellule dendritiche.
Noi abbiamo scoperto che tale molecola regola la sopravvivenza delle cellule dendritiche dopo l'incontro con i patogeni, determinando in questo modo l'efficacia delle risposte immunitarie.
Poiche' le cellule dendritiche attivano e regolano tutta la risposta immunitaria, una morte eccessivamente precoce di queste cellule in seguito all'incontro con agenti patogeni porta a risposte del tutto inefficienti mentre una sopravvivenza eccessivamente prolungata porta a risposte aberranti.
La molecola CD14 ha quindi il delicato compito di regolare la lunghezza di vita delle cellule dendritiche in seguito al riconoscimento dei microrganismi e quindi di determinare l'efficacia delle risposte immunitarie.

Cio' significa che "Il nostro organismo si difende dalle infezioni batteriche attraverso le cellule del sistema immunitario. Tutte le risposte contro i patogeni sono indotte e regolate dalle "cellule dendritiche".
Poiche' questi leucociti (globuli bianchi) controllano i principali processi di attivazione del sistema immunitario la regolazione del loro ciclo vitale e' di fondamentale importanza".

L'alterazione del ciclo vitale di questi leucociti-sentinella, provoca scompensi nel sistema immunitario.
La proteina CD14 viene prodotta spontaneamente dal nostro organismo, e "regolando la sopravvivenza delle cellule dendritiche che attivano la risposta contro le infezioni, determina quanto lunga e quindi quanto efficace sarà la risposta immunitaria naturale dell'organismo"- si apprende dallo studio che sarà pubblicato su Nature.
Dagli sviluppi della ricerca - alla quale hanno partecipato il dipartimento di Biotecnologie e Bioscienze e il Dipartimento di Fisica dell'Università di Milano-Bicocca, finanziato dalla Comunità Europea con il progetto Encite, da Airc e dallo stesso ateneo con l'acquisto di specifiche attrezzature per l'immagine cellulare - e' previsto lo sviluppo e il perfezionamento di vaccini antitumorali migliori di quelli già prodotti in laboratorio, ma che non soddisfano tutti i casi di applicazione.
Francesca Granucci, docente di patologia generale e coordinatrice della ricerca ha sottolineato che "La nostra ricerca ci ha permesso di comprendere come alcune cellule del nostro organismo, tramite la proteina CD14, rispondano alle infezioni batteriche e diano inizio a tutta la risposta immunitaria. La scoperta della molecola CD14, ha gioco forza nella regolazione del ciclo vitale delle cellule dendritiche che a loro volta regolano la risposta contri i patogeni, e quindi, di riflesso, in futuro, attraverso la proteina CD14 si potranno individuare sostanze capaci di migliorare la regolarità del sistema immunitario.
L'uso dei campi applicativi della molecola sarà possibile anche in materia di sepsi (malattia sistemica del sistema immunitario dovuta alla presenza di batteri) e scompensi cardiaci.
Tratto, in parte, da: Adnkronos.

Commento NdR: ecco spiegato uno dei meccanismi delle alterazioni proteiche, indotte anche dai GRAVI Danni dei Vaccini, la sintesi e la specializzazione delle proteine viene alterata da qualsiasi Vaccino, oltre all'intasamento (intossicazione) ed infiammazione anche dei linfonodi, ove le cellule dendritiche sono anche presenti, ma indica anche il perche' i vaccini destabilizzano queste molecole cosi' importanti.
vedi:
La teoria dei germi di Pasteur e' FALSA 

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Scoperta molecola chiave del sistema immunitario - Dic. 2010
A Genova, ricercatori dell'Ospedale Pediatrico Giannina Gaslini e del Dipartimento di Medicina Sperimentale, coordinati dai professori Lorenzo e Alessandro Moretta, hanno identificato il messaggero più importante che veicola le informazioni tra la prima e la seconda linea di difesa del sistema immunitario, quando esso combatte contro batteri e cellule tumorali.
Lo studio, pubblicato sull’ultimo numero della prestigiosa rivista internazionale Blood, vede come autrice principale una giovane ricercatrice francese, la dott.ssa Sophie Aguagué, che ha scelto il Gaslini per un periodo di ricerca post-dottorato.
La molecola scoperta è “una citochina denominata interleuchina-18 (IL-18)", spiega Lorenzo Moretta, Direttore Scientifico del Gaslini, "prodotta dalle cellule dendritiche e dai macrofagi durante la loro consultazione con le cellule NK (Natural Killer, ndr). L’IL-18 modifica il comportamento delle cellule NK e queste “dimenticano” di essere dei killer, diventano degli istruttori e dirigono i linfociti T e B (grazie ad altre citochine-messaggeri) perché questi funzionino al meglio per combattere microbi o cellule di tumore che tendono a sfuggire al loro controllo”.
Le cellule “Natural Killer” (NK), come dice il nome, sono in grado di uccidere e svolgono un ruolo importante nelle difese contro virus, tumori e leucemie. Ma sono in grado di fare di più. Quando un agente patogeno (ad es. un batterio) invade un tessuto, ad esempio attraverso una ferita, le cellule NK dialogano con altri tipi cellulari (quali le cellule dendritiche, i macrofagi, le mast cellule) e dal risultato di queste consultazioni, si possono avere azioni diverse.
In molti casi le cellule NK (che appartengono all’esercito dell’”immunità innata” e costituiscono la prima linea di difesa) sono in grado di eliminare direttamente l’invasore. In altri casi, istruiscono le seconde linee, altri soldati del nostro organismo più specializzati e con armi più sofisticate vale a dire i linfociti T e i linfociti B (che producono gli anticorpi, proiettili molto precisi) perché affrontino al meglio il nemico.
Questo passaggio di informazioni avviene mediante contatto diretto tra cellule (l’ordine viene “consegnato a mano”) oppure, mediante messaggeri solubili, detti citochine, prodotte dalle cellule dell’immunità innata.
La scoperta del ruolo chiave dell’IL-18 nell’ottimizzare le nostre difese potrà avere importanti riflessi per riuscire a modificare al meglio e a nostro vantaggio le risposte contro agenti patogeni e tumori.
Tratto da: italiasalute.it

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SISTEMA  IMMUNITARIO  e  LIBERTA’ dalla  PAURA  -  28 Ottobre 2009
Ciao Valdo, sono  Jacopo, il ragazzo che ti interpellò sul problema dell’influenza suina.Continuo a leggere le cose interessanti che scrivi e vorrei in proposito porti alcune domande. 
Condivido appieno le argomentazioni delle tue ultime tesine inerenti la salute e la malattia, ma ho qualche perplessità che vorrei chiarire.
Epatite, tifo, malaria, vaiolo, febbre gialla, mica sono uno scherzo. Come mai si prende l’epatite o comunque si ammala il fegato se mangiamo qualcosa di spregevole o beviamo dell’acqua sporca, come può succedere in certi paesi arabi, in giro per il mondo o persino da noi ?  Per non sbagliare, un tipo che conosco e' andato in Indonesia nella giungla e si e' fatto il vaccino per il tifo, l’epatite A e B, e la profilassi per la malaria.
E le varie malattie tipo vaiolo e febbre gialla ? Per quest’ultima  alcuni paesi impongono la vaccinazione, altrimenti non ti fanno manco entrare.
Come si fa a non ammalarsi ? Come si fa a non ammalarsi senza queste profilassi, che oltretutto io non vorrei mai fare, e tengo a precisarlo ? Ce n’e' veramente bisogno ? Ad esempio, come si fa ad essere immuni alla malaria che e' un parassita ?
Viste le tue ottime, per non dire perfette condizioni di salute interna (non ti sto prendendo in giro, e so che quando le citi non lo fai per vantarti ma piuttosto per far comprendere alla gente  i benefici di una dieta virtuosa e di una vita sana), cosa succede se una zanzara portatrice del parassita della malaria ti punge ?
I meccanismi infermizzanti del freddo
Poi, più banalmente, quali sono i meccanismi infermizzanti del freddo, che colpisce preferibilmente l’apparato respiratorio con raffreddori, bronchiti e polmoniti ?
Lo so che non e' il freddo in se' ma piuttosto lo stato di intossicazione interna. Mi chiedo però cosa succede all’interno del corpo.
Le verdure ricche di nitrati sospetti
Alcune verdure che normalmente consumo e che mi piacciono, tipo spinaci, bietoline, erbette e sedano, contengono nitrati i quali, grazie alle vitamine e ad altri componenti bilancianti delle piante stesse, non si trasformano nei micidiali e cancerogeni nitriti, tipici dei salumi.
Ma  nel caso di stoccaggio prolungato ed imperfetto, come può succedere sia dal fruttivendolo che al supermercato, la perversa trasformazione potrebbe pure aver luogo.
Ho letto questo su alcuni siti che consigliano di non abbondare con queste verdure.
A me la cosa non convince troppo. Cosa ne pensi ? In definitiva, che tipo di acqua bevi ? Scrivi molto in merito all’acqua giusta da bere. Ma tu, in definitiva, quando stai in Italia, che tipo di acqua bevi ?
Come si fa a bere l’acqua piovana se e' inquinata ?

I giapponesi, le alghe e il pesce crudo.
Che ne pensi delle alghe come cibo contenente il maggior numero di elementi nutritivi in assoluto ?
Mi riferisco a vitamine, minerali, enzimi, ormoni. Come mai non ne parli ? C’e' mica qualche controindicazione ? Come mai i giapponesi hanno un alto tasso di longevità, mangiando alghe e pesce crudo ?
Il supervitaminico frutto indiano amalaki e il kiwi giallo
Hai mai sentito parlare dell’amla o amalaki, un frutto indiano che da noi non si trova, ma che contiene 445 mg di vitamina C per 100 grammi di prodotto ?
L’hai mai mangiato ? Lo consiglieresti ?
Ho anche una curiosità sul kiwi gold, anch’esso molto ricco di vitamina C.
Ho letto che non e' una pianta spontanea, ma frutto di incroci naturali, ma pur sempre incroci.

Cosa ne pensi ?
Ti ringrazio per l’attenzione e la disponibilità.
Jacopo

Risposta:
La strabiliante importanza di un fegato sano, e l’ovvia paura dell’epatite
Ciao Jacopo, mi stai sottoponendo a un interrogatorio stile Gestapo.
La salute interna dell’uomo, scordando per un attimo il basilare muscolo cardiaco che associato ai polmoni detta il ritmo vitale, sta tutta nell’organo epatico, in quella complessa e superintelligente centrale biochimica chiamata fegato.
Il fegato e' così profondamente interrelato ed interconnesso con tutto il resto che possiamo benissimo dire che uomo uguale fegato, oppure uomo sano uguale fegato sano.
Ti assicuro che un fegato funzionante, e tenuto responsabilmente in buon ordine, non si ammala facilmente, non cade preda di ipertrofie, ingrossamenti, infiammazioni, disfunzioni, o di semplici intasamenti delle proprie
cellule morte suddivise nei diversi virus che portano la medicina monatta a classificare i disturbi in epatite A, B, C, D ed E, spaventando il mondo intero con la solita parola terroristica contagio.

Il cancro non si sviluppa mai se non c’e' stato prima un danneggiamento del fegato e una caduta del sistema immunitario

Il dr Max Gerson, una delle massime autorità mondiali nel recupero dei malati di cancro, incluso a volte quelli terminali, usava dire che per il cancro ci vogliono dei componenti specifici cellulari (eccesso di sodio e carenza di potassio nelle cellule, eccesso di acqua, e tendenza delle cellule stesse a nutrirsi di fermentazione e non di ossidazione), e ci vogliono dei componenti generali corporali.
In questi componenti generali causatori del cancro, citava per l’appunto il deterioramento degli organi essenziali, mettendo il primo luogo il tratto digestivo ed il fegato.
Il cancro, ad esempio, non si sviluppa mai, se prima non c’e' stato prima un danneggiamento del fegato (con cambiamenti funzionali associati ai reni, alla bile e al sistema linfatico) e un fallimento parziale o totale del sistema immunitario, le sue specifiche parole.

La cura migliore per distruggere l’organo epatico. Come si fa ad ammalare il proprio fegato ? E’ molto semplice.
Vuoi la cura migliore per distruggerlo ?
Carne, pesce, latticini, uova, salumi, dolciumi, cioccolatini, caramelle, merendine, integratori sintetici, caffe', the, alcol, zucchero, sale, farmaci e vaccini, e lo stendi al tappeto al pari di un pugile suonato.
Vedrai che a quel punto si intaserà delle sue stesse ceneri virali, boccheggerà e chiederà aiuto non si sa a chi, implorerà la misericordia divina, o la magia del santo protettore dei fegati, o un epatoprotettore non-farmaceutico.
L’unico a poterlo salvare sarà in quel caso un processo di disintossicazione accelerata chiamato digiuno, e l’adozione immediata di una politica nutritiva finalmente virtuosa e rispettosa delle sue caratteristiche di fegato umano-fruttariano, di fegato incapace di demolire sostanze estranee come il colesterolo.

L’essere umano non e' quel verme indifeso e vulnerabile che la medicina pretende
Il fatto e', caro Jacopo, e' che l’essere umano non e' quel verme privo di spina dorsale, succube di ogni malanno e di ognuna delle 40 mila malattie elencate nel carnet medico, che la medicina ama proporre.

E’ verissimo che ci sono in giro molti più malati che sani.
Questo però succede perche' sono tutti in cura, tutti clienti del salumiere, del medico della mutua e del farmacista.
Tutti a mandar giù farmaci e integratori, tutti a drogarsi da mattino a sera, mentre la frutta resta sui rami, o cade a terra abbandonata, o viene trasformata in velenosi vini e sidri

Tutti a mandar giù pasticche e a cercare integratori. Tutti a drogarsi da mattina a sera, mentre fichi e cachi restano sugli alberi a vantaggio degli uccelletti.
Mentre noci e susine restano abbandonate al suolo, preda di lumachoni e di formiche.
Mentre milioni di chilometri di vigne regalano tonnellate di ottimi frutti trasformati indecentemente in imbevibili sostanze alcoliche chiamate vini doc, gustose per il palato ma micidiali per la biochimica corporale ed epatica.
Mentre il 70% delle terre coltivate e' riservata ai disgraziati dei penitenziari agricoli, ai bovini e ai maiali da macello, ed e' preda esclusiva della Monsanto Incorporation, maggiore inquinatore mondiale coi suoi erbicidi, coi suoi fertilizzanti sintetici e coi suoi sinistri OGM, organismi geneticamente modificati.

L’uomo e' un’autentica macchina da guerra
La realtà e' che ognuno di noi, con un minimo di accortezza e di sale in zucca, e' un orologio perfetto, ed anche un’autentica macchina da guerra, dotata di un sistema complesso ed articolato di protezioni e di ponti levatoi, al pari degli antichi castelli medievali.

I medici gli hanno dato un nome e lo definiscono sistema immunitario.
Poi, siccome fa loro concorrenza sleale, essendo lui stesso un medico, ma con l’aggiunta della perfezione e dell’infallibilità, lo mettono in disparte e si sostituiscono ad esso, combinandone regolarmente di cotte e di crude.

La distinzione tra sostanze amiche e sostanze nemiche
Il sistema immunitario ha il compito di distinguere gli amici (sostanze self, sostanze familiari e compatibili), dai nemici (sostanze non-self, o estranee e contrastanti).
Ha il compito di controllare i vettori invadenti esterni (batteri e polvere cellulare altrui) e quelli di provenienza interna (batteri interni e polvere cellulare propria).
Ha il compito di riconoscere ogni sostanza sospetta o dannosa, di marcarla e distruggerla.

La pelle ed il sangue sono le prime due barriere. La prima barriera e' quella della pelle, che per molti aspetti e' impenetrabile.

La seconda e' rappresentata dallo stesso sangue, nel quale viaggiano i globuli bianchi,
cellule allungate che intervengono prontamente nelle ferite e nelle infezioni (il pus nelle ferite e' infatti costituito da milioni di globuli bianchi, ossia di cellule morte o morenti nella battaglia, e di batteri esterni messi fuori combattimento non perche' nemici o cattivi, ma perche' opportunisti ed affamati, e pronti a banchettare sulla nostra ferita esterna).
L’attività difensiva dei globuli bianchi e' potenziata dagli Omega3, acidi grassi polinsaturi di origine vegetale (che non comportano fenomeni immuno-contrastanti e dannosi di leucocitosi ed acidificazione).

La terza protezione e' rappresentata dal sistema linfatico, e dai linfociti che viaggiano nei nodi e nella linfa (quel fluido incolore extracellulare che e' la propaggine-liquida finale del sangue, e che nutre-ripulisce in continuazione le nostre cellule, e che espelle in continuazione i miliardi di virus interni, derivanti dalle cellule che muoiono in continuazione e che vengono disgregate in polvere cellulare o virus dai rispettivi lisozomi o becchini intracellulari).

Interferone, immunoglobuline e prostaglandine come quarta barriera
La quarta fascia protettiva e' quella dell’interferone, delle immunoglobuline e delle prostaglandine.
L’interferone e' una sostanza proteica prodotta dai vari tipi di
cellule per fagocitare, coi suoi fagociti, la polvere cellulare morta o polvere virale principalmente interna (che e' innocente e non contagiosa ma semplicemente intasante).
Il sistema immunitario coinvolge pure anticorpi o immunoglobuline IgA ed IgM (grosse molecole proteiche con 15-20 mila atomi).
Gli anticorpi contro gli hapteni degli antigeni, ad evitare le malattie auto-immuni.
Le prostaglandine come ormoni regolatori della circolazione, del battito e delle risposte immunitarie.
Il nostro corpo fabbrica un milione circa di anticorpi diversi, ognuno di essi capace di riconoscere un particolare tipo di atomi chiamati hapteni, portati dai rispettivi antigeni (senza anticorpi specifici in grado di catturare tali hapteni, si soffre delle cosiddette malattie auto-immuni).
Le prostaglandine (C20-H34-O5) sono piccole molecole lipidiche con ruoli basilari nel funzionamento del corpo.
Agiscono come ormoni regolatori del battito cardiaco, del flusso sanguigno, delle risposte immunitarie, della riparazione e della difesa da droghe-farmaci-vaccini).
By Valdo Vaccaro - Igienista - Direzione Tecnica AVA-Roma (Associazione Vegetariana Animalista) - Direzione Tecnica ABIN-Bergamo (Associazione Bergamasca Igiene Naturale)

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L'Immunita'  e' strettamente legata con l'Alimentazione (denutrizione-malnutrizione-malassorbimento) e la conseguente Malnutrizione cellulare:
Denutrizione - Che cos’è
La denutrizione (o iponutrizione) è un termine generico per indicare la condizione patologica causata da una dieta inadeguata protratta nel tempo e – di conseguenza – da un apporto di nutrienti insufficiente al fabbisogno dell’organismo.
La denutrizione può essere primitiva (volontaria o involontaria) o conseguente. Le forme comuni di denutrizione includono la 'protein-energy malnutrition' (PEM) - collegata ad un inadeguato apporto energetico e proteico - e la denutrizione da micronutrienti, dovuta ad un'inadeguata disponibilità di sostanze nutrienti (quali le vitamine o i sali minerali) necessarie in quantità minime ma fondamentali per il sostentamento del nostro organismo.
Cause: La denutrizione può essere causata da un’inadeguata assunzione di nutrienti, volontaria o involontaria (denutrizione primitiva).
In molti casi, però, è dovuta a un malassorbimento dei nutrienti, oppure è conseguente a patologie gastrointestinali, endocrine, infettive o degenerative: alcuni tipi di cancro (ai polmoni, all’apparato gastrointestinale) che necessitano di cure che provocano qualsiasi tipo di problema.
Le situazioni sociali (fame per mancanza di cibo) e personali che aumentano il rischio di denutrizione sono: depressione, demenza, insonnia, esaurimento fisico e nervoso, malattie, problemi di memoria, assunzione elevata di farmaci, sedentarietà, problemi emotivi, scarsa vita sociale.

Come si combatte la malnutrizione infantile
Una strategia efficace contro la malnutrizione infantile deve comprendere diversi elementi. Alcuni di essi si concentrano sugli aspetti propriamente nutrizionali: 
- monitoraggio dell'alimentazione materna, soprattutto durante la gravidanza
- allattamento esclusivo al seno per i primi 12-24 mesi di vita del bambino
- allattamento al seno, integrato con altri alimenti, nei mesi successivi ai 6-12 mesi
- una dieta variata ed adatta  in tutte le fasi di crescita del bambino
- integrazione alimentare con micronutrienti per la mamma e per il bambino
- informazione dei genitori sulle migliori pratiche alimentari
Anche la prevenzione e la cura della malattia rientrano a pieno titolo in una strategia di lotta alla malnutrizione, poiché i due fenomeni sono interrelati in un unico circolo vizioso.
La malnutrizione indebolisce il sistema immunitario del bambino, ma anche degli adulti, rendendolo più vulnerabile ed acuendo la gravità della malattia. A sua volta, un bambino malato e non adeguatamente assistito può rapidamente cadere nel vortice della malnutrizione.

Bibliografia

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19 - Thompson, R.A., ea., Techniques in Clinical Immunology (Blackwell, Oxford, 1977).

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Il potere farmacologico degli alimenti
Quasi sempre viene trascurato il  potere farmacologico degli alimenti quotidiani ed il loro uso terapeutico nelle varie patologie; l’alimentazione risanatrice e’ capace di produrre risultati progressivi e duraturi come giustamente si richiede ad ogni criterio di scientificita’.
Per noi e' ormai il tempo di reclamare al nostra salute ed una alimentazione salubre NON industrializzata !
Se vogliamo avere sempre una buona salute e vivere bene fino alla tarda eta', dobbiamo alimentarci come si deve, con cibi biodinamici e NON toccati dall'industria alimentare !

Una corretta alimentazione produce ottimi livelli di vitamina C e vitamina B6 (piridoxina), oltre ad altre sostanze. Infatti, la risposta ottimale del sistema immunitario dipende molto da un adeguato livello di vitamina B6.
Il fatto che molte vitamine vengano rimosse dai cibi industriali e sostituite da vitamine sintetiche, derivate dal petrolio, sta ad indicare che i cibi industriali hanno un ruolo significativo nella sistematica depressione del sistema immunitario e che questo e' fatto coscientemente da coloro che producono i cibi industrializzati.
Il livello di vitamina C nel sangue può fare una differenza vitale nella risposta umana ai vaccini tossici, specialmente nei bambini, che spesso hanno shock immunologici che durano anche tutta la vita.
L'uso di alcool, tabacco, droghe, oltre alle ovvie conseguenze tossiche, riduce anche il livello di vitamina C nel sangue ed ogni giorno veniamo incoraggiati ad usarne (alcool - tabacco).
La vitamina C nel sangue gioca anche un ruolo nella detossificazione dei metalli pesanti.
Si stima che la media individuale nella società di oggi richieda un supplemento di vitamina C di 400-600 milligrammi ogni giorno.
(la Rosa Canina ne contiene forti quantità).

Durante gli anni 1950 ci fu un'inusuale catena di eventi relativi allo stato di salute degli aborigeni d'Australia.
Un dottore del Nuovo Galles del Sud, Archie Kalokerinos, trascorse 17 anni nell'entroterra e fu sconcertato dalla percentuale di morti tra gli aborigeni causata da ogni tipo di infezione batterica e virale. Analizzando la loro dieta, che consisteva soprattutto di zucchero, pane e salsicce, determinò che avevano deficienza di vitamina C.
Poiche' essi non "mostravano i normali segni della carenza di vitamina C (scorbuto)", altri dottori, dimostrando la loro immensa mancanza di intelligenza, dichiararono che la carenza di vitamina C non era accertata, ignorando completamente la dieta di quelle persone. Kalokerinos concluse che la percentuale di morte tra gli aborigeni avrebbe potuto essere dimezzata dando loro diversi supplementi vitaminici.
Successive analisi del sangue da parte di medici scettici provarono la carenza di vitamina C.

Nel 1970 il governo australiano intensificò il programma di vaccinazioni e i risultati furono disastrosi per i bambini.
La percentuale di morte infantile nei territori del nord raddoppiò in un anno. Dal 1971 la percentuale di morte in alcune aree raggiunse il 50%.
Kalokerinos concluse che anche la malnutrizione dei bambini aveva contribuito ad indebolire il sistema immunitario; quando veniva fatta una vaccinazione, il risultato era fatale.
Uno studio sull'apparente e significativa decimazione degli aborigeni durante questo periodo, che non era altro che una sperimentazione della guerra batteriologica contro uno specifico gruppo di persone, arrivò a scoprire che il programma vaccinale del governo aveva escluso di proposito ogni esame medico prima dell'inoculazione dei vaccini, ogni studio sulla storia degli aborigeni e non aveva esaminato le carenze alimentari.
Le conseguenti morti furono causate da un aggravamento della carenza di vitamina C dovuto alla vaccinazione.
Se alcuni bambini fossero sopravvissuti alla prima vaccinazione, avrebbero dovuto mettersi in fila per un'altra dopo 30 giorni.
Il governo australiano negò ogni correlazione tra le iniezioni e la conseguenti morti di bambini.
A causa di questo incidente, si scoprì che alte dosi di vitamina C annullavano gli effetti tossici e mortali delle iniezioni sperimentali.

Recenti scoperte nel campo dell'immunologia, hanno permesso di comprendere meglio i vari meccanismi anche per malattie dette non infettive, tipo: cancro, infarto e l'alzheimer
 hanno una concausa di tipo immunitario od infiammatorio.

Per riassumere possiamo dire che il Sistema Immunitario e' un software molto complesso, un programma che acquisendo informazioni da
cellule, organi e sistemi od apparati, impara dal concepimento, cioe' si autoprogramma per acquisire le specifiche qualita', info e funzioni per avere il MINOR danno in ogni situazione anomala e questa autoprogrammazione "nasce e si in-Forma" dal concepimento e finisce SOLO alla morte dell'individuo.
Il sistema immunitario è estremamente complesso in quanto è coordinato dall'azione di numerosi tipi di cellule e da segnali di natura per lo più chimica. I vaccini e l'utilizzo di alcuni farmaci, tra cui gli antibiotici determinano sempre un'abbassamento delle difese immunitarie oppure il contrario = malattie autoimmuni.

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Due enzimi per le "trappole" del sistema immunitario – 25/10/20107
Sono due le sostanze che, utilizzando la cromatina contenuta nel nucleo, costruiscono una rete difensiva contro gli agenti patogeni.
Due enzimi aiutano le cellule del sistema immunitario a predisporre trappole per neutralizzare i patogeni utilizzando la cromatina – il DNA e le sue proteine associate – contenuta nel nucleo, costruendo una rete difensiva: e' questo il risultato di uno studio apparso sulla rivista The Journal of Cell Biology.
I neutrofili, i globuli bianchi del tipo più comune, sono difficili da studiare poiche' vivono solo sei ore: per questo Arturo Zychlinsky e colleghi del Max-Planck-Institut per la biologia delle infezioni a Berlino ha creato in vitro un sistema cellulare semplificato - il cosiddetto sistema cell-free - che include nuclei di neutrofili e frammenti di citoplasma ricavati da cellule.
Si e' così scoperto che due enzimi nascosti nei granuli citoplasmatici entrano nel nucleo per svolgere la cromatina e formare le "trappole" extracellulari di neutrofili (NET), reti utilizzate per catturare e neutralizzare i patogeni.
Il processo viene iniziato dall'elastasi neutrofila (NE), che promuove la decondensazione dei cromosomi mediante la scissione di due proteine istoniche che mantengono la cromatina strettamente impacchettata nel nucleo.
In una fase successiva, il processo coinvolge la mieloperossidasi (MPO,
e' una proteina che si trova su un particolare tipo di globuli bianchi - neutrofili polimorfonucleati -, possiede una significativa azione pro-infiammatoria, che può contribuire direttamente al danneggiamento dei tessuti dell'organismo. Livelli elevati di questa proteina possono fornire un'indicazione diagnostica in caso di sindrome coronarica acuta), anche se il suo ruolo rimane finora oscuro, dal momento che la sua attività catalitica non e' richiesta per decondensare la cromatina.
I ricercatori hanno confermato l'importanza dell'NE per la formazione del NET esponendo alcuni topi di laboratorio a batteri Klebsiella pneumoniae. I neutrofili si trasferiscono nei tessuti polmonari negli animali del gruppo di controllo e in quelli mancanti di NE, ma in quest'ultimo caso non riescono a produrre NET al fine di distruggere gli agenti patogeni.
Una questione importante da dirimere, secondo i ricercatori, e' il modo in cui NE ed MPO entrano nel nucleo. I granuli potrebbero fondersi con la membrana nucleare direttamente oppure produrre gli enzimi nel citoplasma, da dove poi si trasferirebbero verso il nucleo. (fc)
Tratto in parte da: lescienze.espresso.repubblica.it

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Una molecola permetterà di ripristinare il normale funzionamento del sistema immunitario -  05/06/2012
Si tratta di una molecola solubile, in fase di somministrazione a topi con attività immunitaria nulla o eccessiva, individuata dal gruppo di Immunologia dell'Università di Udine con Istituto tumori di Milano, il National Institutes of Health di Bethesda e la Genentech.
Lo studio e' pubblicato sulla rivista "The Journal of Allergy and Clinical Immunology" e rappresenta un passo verso una strategia  immunoterapeutica specialmente nei soggetti, bambini ed adulti, immunodepressi dai vaccini !
Occorrera’ anche controllare in vivo sull’uomo, se questo effetto riscontrato sui ratti, sia efficace anche nell’uomo.

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I Probiotici utili anche per le malattie respiratorie
Lo hanno scoperto alcuni ricercatori del britannico Institute of Food Research di Norwich, guidati da Claudio Nicoletti, che hanno preso in considerazione due gruppi di persone: al primo e' stato somministrato latte fermentato arricchito con probiotici mentre all’altro e' stato somministrato un placebo.
I ricercatori hanno, poi, analizzato la concentrazione di anticorpi IgE nel sangue di tutti i partecipanti e hanno scoperto che nel gruppo che aveva ricevuto i probiotici si registrava un incremento degli anticorpi IgE, che svolgono l’importante funzione di proteggere l’organismo dalle allergie. Invece nel gruppo di controllo non si registrava nessun significativo aumento degli IgE.
Secondo l’immunologo questa ricerca dimostra che assumere probiotici ogni giorno potrebbe stimolare una corretta risposta del sistema immunitario
Lo studio e' stato pubblicato sulla rivista Clinical and Experimental Allergy.
Tratto da: news.paginemediche.it

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Il sistema immunitario può generare patologie psichiatriche
Nesso fra la molecola Mhc1 e lo sviluppo di schizofrenia e autismo - Marzo 2011
Vi sarebbe una correlazione fra l'espressione di una molecola che sottintende ad alcuni processi di difesa dell'organismo e lo sviluppo di malattie mentali. A sostenerlo è una ricerca pubblicata sulla rivista Nature Neuroscience che dimostra il legame fra il sistema immunitario e patologie quali schizofrenia e autismo.
vedi: Immunodepressione da Vaccino

La chiave sarebbe un meccanismo di difesa noto per il suo ruolo di protezione nei confronti del pericolo di rigetto in caso di trapianto, il complesso maggiore di istocompatibilità (Mhc) di tipo 1.
La molecola è attiva anche nel cervello, regolando le connessioni fra le varie cellule. La schizofrenia o l'autismo sono in effetti associate a una difficoltà di comunicazione fra le cellule nervose, il che ostacola il cervello nella decodifica delle informazioni.

Il gruppo di ricerca dell'Università della California coordinato dalla dott.ssa Kimberly McAllister ha messo in luce il ruolo svolto da Mhc1, una molecola che entra in funzione contro eventuali elementi estranei, ad esempio un organo trapiantato, come detto, ma anche germi in caso di malattia infettiva.
La molecola, presente nel cervello fin dai primi giorni di vita, influisce in maniera determinante sulla plasticità del cervello e sulle capacità di processare le informazioni. Quando Mhc1 è presente in percentuali più alte della media, le sinapsi fra le cellule nervose tendono a diminuire, mentre una sua scarsa presenza produce l'effetto opposto, un aumento delle connessioni. In questo caso, tuttavia, l'organismo è più esposto all'aggressione di agenti esterni infettivi.
Tratto da. italiasalute.it


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P
recisazioni in Medicina Naturale sull'immunita',  sistema immunitario ed anticorpi:
Quando per esempio si vaccina un individuo per tentare, perche cio' avviene solo in un bassa percentuale di casi (circa il 30%), di creare anticorpi, NON significa assolutamente IMMUNITA' per quelle malattie, semplicemente e' solo il fatto che in alcuni soggetti  (non in tutti) le cellule e quindi anche il sistema immunitario (che e' solo un'insieme di funzioni, cioe' un programma informatico che da "ordini" a cellule, organi e sistemi)), reagiscono in modo anomalo, perche' il Terreno (i liquidi del corpo) di base e quindi la matrice oltre all'apparato gastrointestinale (flora batterica e sistema enzimatico) sono alterati (perche' gia' malati), le sostanze (contaminanti e virus entrocontenuti nei Vaccini e non solo) e/o i batteri del vaccino, li riconoscono in modo ERRATO, mentre negli altri soggetti SANI, che NON creano anticorpi, significa che le cellule ed il sistema immunitario NON le hanno accettate come necessarie al processo di Vita sana e quindi le hanno isolate per eliminarle, impedendone il riconoscimento; quando il riconoscimento avviene e' perche' le sostanze introdotte artificialmente (appunto con i vaccini o cibi od acque contaminate) vengono decodificate (dal DNA cellulare) e se la cellula (citoplasma e contenuto) e' in disordine funzionale (cioe' e' gia' malata) essa riconosce erroneamente quelle sostanze, virus,  batteri non autoctoni, come sostanze pro vita e le riproduce e quindi, le ridistribuisce e queste, entrando nel circolo sanguigno, vanno ad infettare anche altre cellule gia' malate - quelle NON sane - e l'infezione si propaga ed a seconda del tipo e delle quantita' di cellule infettate e del tipo e qualit.a' del sistema immunitario, la malattia indotta dal vaccino e/o dai cibi od acque contaminate, e' lieve, media o grave nel soggetto stesso.
Commento NdR:
in realta' le cose sono molto piu' complesse e non basate esclusivamente sugli anticorpi e/o sulle cellule o linfocitie globuli bianchi !

Dunque, la semplice equazione "anticorpi = immunità" può essere considerata al massimo una approssimazione, e ciò anche alla luce di un'altra osservazione.
È noto infatti da decenni che bambini il cui organismo non è in grado di produrre per niente anticorpi (patologia denominata "agammaglobulinemia"), dopo aver contratto il morbillo o altre malattie infettive riescono comunque a guarire e ad avere dopo la guarigione una immunità permanente.
Ciò ci consente di affermare che l'efficacia del sistema immunitario non è quantificabile in base agli anticorpi nel sangue.
James [1988] riporta "individui notevolmente resistenti alla malattia con concentrazioni estremamente basse di anticorpi e individui che svilupparono la malattia che avevano un alto livello di anticorpi". Allan [1973] riporta che, nonostante individui vaccinati per la rosolia avevano sviluppato il previsto livello di anticorpi, l'80% di essi contrassero la malattia quando furono successivamente esposti al contagio.
Il prof. W. H. Manwaring [1979] esprime un punto di vista estremo: "Il posto di rilievo che gli anticorpi e la loro produzione riveste nella medicina odierna non è giustificato né dai risultati puntualmente fallimentari nella difesa dalle malattie infettive, né nei miei 20 anni di ricerca quale professore di Batteriologia e patologia della Stanford University".


In parola povere, che si ammalano, sono solo i soggetti in disordine funzionale, con Terreno disordinato non nei giusti rapporti della Perfetta Salute.
Questo per affermare che creare anticorpi in modo anomalo (con i vaccini) non significa assolutamente immunita', ma cio' avviene solo da parte di individui NON sani,  l'eventuale riconoscimento, da parte di cellule e sistema immunitario, delle sostanze inoculate.
Gli anticorpi che dovrebbero essere indotti da un vaccino NON indicano immunità. Ciò che mette molti medici in confusione e' che parte della reazione nei confronti del vaccino porta alla produzione di anticorpi. Ciò e' falsamente considerato immunità.

Inoltre occorre dire che anche il sistema immunitario essendo un programma informatico che coordina un'insieme di funzioni, cellulari, organiche e sistemiche, e' molto ma molto piu' complesso di quanto non hanno ancora scoperto i tecnici-ricercatori della medicina ufficiale e quindi i meccanismi sono ancora in gran parte sconosciuti; qui ne abbiamo chiarito alcuni aspetti che pero' sono in antitesi con cio' che insegna la medicina ufficiale imperante.....che e' legata a doppio filo a Big Pharma + Rapporto Flexner
Importante: vedi anche: Contro Immunizzazioni


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Teoria degli anticorpi
È stato Niels Kaj Jerne a formulare la "teoria della selezione degli anticorpi", conosciuta come "teoria della selezione clonale" (sono tutte teorie mal interpretate dalla realta' dei fatti), che presuppone ci sia una produzione continua di linfociti, i quali presentano sulla loro superficie molecole di immunoglobuline, che le molecole sulla superficie di una singola cellula B abbiano la stessa specificità e che per ciascun determinante antigenico esista solo una piccola parte dell'insieme delle cellule B in grado di legarsi all'antigene. Questa teoria, afferma che quando un antigene è in circolazione nell'organismo si lega solo a quelle cellule B che hanno la specificità appropriata e ciò induce la cellula B che ha interagito, a produrre cellule figlie che sintetizzano e secernono questo anticorpo specifico; l'antigene quindi ha selezionato da un gruppo preesistente di cellule, quelle che hanno l'appropriata specificità e queste cellule sono ora dei cloni che derivano dalla cellula originaria.
La teoria della selezione clonale assomiglia alla teoria della selezione naturale darwiniana in quanto l'antigene seleziona le cellule che si moltiplicheranno da un gruppo di cellule diverse che si sono originate indipendentemente dalla pressione selettiva, un po' come la mutazione casuale provoca la variabilità genetica necessaria all'adattamento.
Nella realta' le cose sono un po' diverse....
Tutta la teoria dell’immunologia, nella medicina ufficiale, si basa su questi concetti di antigene e anticorpo (NdR: che e' ancora imprecisa ed indimostrata, oltre che fasulla in tante sue parti, vedi qui sotto).
Il problema dell’immunologia è quindi proprio quello di basarsi su due termini che si definiscono reciprocamente e che non sono quasi mai reciprocamente esatti, precisi, anche perche' la teoria degli anticorpi e' una semplice teoria indimostrata con i fatti, infatti ad esempio il 30% dei vaccinati
non produce anticorpi all'antigene del vaccino che gli e' stato propinato, proprio perche' la teoria della risposta anticorpale obbligatoria del sistema immunitario e' fasulla.
vedi la prova QUI:
Copia dei titoli anticorpali di un soggetto plurivaccinato


Ai medici che leggono questo articolo, vorrei suggerire di studiare meglio cio' che riguarda la "teoria" degli anticorpi, teoria che hanno accettato all'universita', senza discuterla...ovviamente questa teoria l'hanno imparata dai libri contenenti idee (teorie), che gli hanno propinato all'Universita'..., gestita dai baroni al servizio di Big Pharma.
La teoria degli anticorpi e' vera solo in minima parte:
Quando un organismo produce anticorpi NON significa che e' sano, ma significa e' che gia' immunodepresso, perche' quando e' sano le barriere immunitarie che iniziano dalla pelle, mucose, evitano che l'organismo metta in contatto l'ipotetico "aggressore" con le cellule ed il sangue e quindi la produzione di anticorpi non avviene, perche' l'aggressore viene depositato nei grassi oppure eliminato fisicamente dall'habitat ed il tutto senza produrre anticorpi.
La prova ? semplice
E' notorio che nel 25% dei soggetti vaccinati NON si ritrovano anticorpi al vaccino, perche' il vaccino non riesce a stimolare-arrivare alla produzione di anticorpi e si deve rivaccinare una seconda volta per poter costringere a produrli, e poi si dice, falsamente, che il vaccino non ha attecchito....
NULLA di piu' falso: In realta' e' il Sistema Immunitario che, essendo molto efficace e funzionale, impedisce che si arrivi alla produzione di anticorpi, fermando prima l'aggressore isolandolo ed immagazzinandolo nei grassi dei tessuti od eliminandolo dalle vie emuntorie naturali.
Cio' significa quel soggetto ha un cosi forte ed efficace sistema immunitario che questi e' riuscito ad isolare od eliminare (in vari modi) l'invasore...senza arrivare all'ultima barriera, la produzione di anticorpi, ma quando arriva a questo livello ormai e' troppo tardi e si attivano anche altre reazioni, in primis cellulari, scatenando anche malfunzioni della cellula stessa e specialmente nelle sue principali funzioni es. la produzione e specializzazione delle proteine, quindi successivamente iniziano i problemi ai tessuti, organi e sistemi..piu' o meno velocemente a seconda del grado e livello di invasivita' raggiunta dal vaccino.
Il danno dei vaccini e' molto ma molto piu' profondo di cio' che si e' scritto fino ad ora...e quindi esso puo' manifestarsi nel tempo proprio per questi vari livelli interessati, da quello cellulare che e' immediato a quello tissutale, nel quale ci vuole un po' piu' di tempo, fino all'organico, ancora piu' in la nel tempo e quindi sistemico, come sua ultima fase.

Gli anticorpi, lo ripetiamo ancora una volta, che dovrebbero essere indotti da un vaccino NON indicano immunità,
ma indicano semplicemente una reazione allergica del sistema immunitario all'ingresso del contaminante il quale ha bypassato le prime barriere di difesa immunitarie.
Quindi NON si tratta, quando si vedono gli anticorpi prodotti a quella sostanza tossica, di un irrobustimento del sistema immunitario stesso, bensi della prova che vi e' stata una reazione allergica (R.A.) del S. Immunitario alla sostanza tossica (antigene) introdotta nell'organismo, e pensare che tutta la teoria dei vaccini e' basata su questa FALSA deduzione e/o interpretazione  !
Ciò che mette molti medici in confusione e' che parte della reazione immunitaria nei confronti del vaccino e delle sostanze in esso contenute, porta alla produzione di anticorpi, proprio per la reazione allergica del Sis. Immunitario stesso e quindi l'anticorpo viene falsamente interpretato come l'irrobustimento del sistema immunitario, mentre nella realta' con i vaccini, avviene proprio il CONTRARIO, lo si indebolisce.
Ciò e' falsamente considerato immunità
, infatti solo il 75-70 % dei soggetti vaccinati produce anticorpi al primo vaccino, questo perche' il loro sistema immunitario essendo MOLTO sano, non reagisce producendo subito anticorpi, in quanto le sostanze contenute nel vaccino, anche quelli a DNA chiamati vaccini a virus,  vengono immediatamente isolate ed inviate agli organi e sistemi di eliminazione; nei soggetti meno sani o per quelli piu' sani, dopo una successiva vaccinazione, la produzione di anticorpi avviene, indicando in quel modo che il Sistema immunitario e' stato compromesso, per il fatto che il vaccino ha bypassato le normali barriere di "riconoscimento immunitario" creando reazioni anomale.
vedi: Sistema Immunitari e Vaccini.

(R.A.) REAZIONE ALLERGICA

Si verifica quando l’organismo viene a contatto con una specifica sostanza allergizzante e nel giro di pochi minuti si manifestano vari ed i piu' disparati sintomi, con la creazione od il tentativo di creare anticorpi: quella è la reazione allergica.
La reazione allergica è una risposta esagerata del sistema immunitario, causata dal contatto con particolari sostanze, che sono invece innocue nell’80% della popolazione. Una reazione allergica può manifestarsi con tendenti infiniti sintomi, ad es., orticaria, prurito, arrossamento della cute e angioedema (gonfiore della pelle), febbre, eccitazione nervosa, convulsioni, capogiri, mali di testa, di pancia, difficoltà respiratorie, nausea e vomito, abbassamento della pressione del sangue, ecc., ecc..
Quando è di entità grave, come alle volte dopo un vaccino, viene definita anafilassi: coinvolge diversi apparati dell’organismo (cardiovascolare, respiratorio e gastrointestinale) e può culminare nello shock anafilattico, cioè la forma più grave e potente delle reazioni anafilattiche che può portare alla morte.
Una reazione allergica è caratterizzata da specificità. L’organismo reagisce in modo anormale solo esclusivamente quando è sollecitato da quella sostanza specifica allergizzante. Essa puo' anche prodursi lentamente nel tempo e non immediatamente.


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La straordinaria forza guaritrice della febbre
- La quinta barriera del sistema immunitario e' la febbre.
Datemi la potenza della febbre e saprò fare mirabilie, diceva non a caso il nostro grande Parmenide (contemporaneo di Pitagora).
L’attività atletica vigorosa fa benissimo proprio perche' produce uno stato di surriscaldamento e di benefica febbre indotta.
La febbre esterna e' uno strumento guidato e dosato con sapienza infinita e con senso di responsabilità dal sistema immunitario, per cui non deve essere combattuta farmacologicamente.
Febbre interna, squilibrio organico, putrefazione intestinale e stato di semi-cachessia
La febbre interna, di tipo gastrointestinale, rivelata puntualmente da un semplice controllo iridologico o dallo stesso battito cardiaco, e' determinata esclusivamente dalle schifezze che portiamo alla bocca in modo disordinato e squinternato, provocando putrefazione delle proteine e fermentazione dei carboidrati, vale a dire i peggiori disastri che possano mai capitare a un apparato gastrointestinale.

Si contrasta con bagni e fanghi esterni, ma soprattutto con digiuno e radicale rientro nei ranghi logici del veganismo crudista, visto che la maggioranza della popolazione, senza nemmeno rendersene conto, vive in stato di febbre intestinale continua, in stato di prolungato squilibrio organico, in stato di rischiosa semi-cachessia, in costante balia dei precursori del cancro).
Le secrezioni digestive come sesta barriera, mentre la regia sta tra l’ipotalamo e il midollo spinale
La sesta barriera sono le secrezioni digestive, costituite dalla saliva, dall’acido idrocloridrico, dal succo pancreatico, dalla tripsina, dai vari succhi intestinali e dall’abbondante flora batterica dotata di poteri antisettici.
Il sistema immunitario coinvolge chiaramente il sistema nervoso ed il reticolo epiteliale-endoteliale, e trova nell’ipotalamo e nel midollo spinale, coadiuvati dalle ghiandole di collegamento (ipofisi, tiroide, timo, surrenali) la regia magistrale di tutte le complesse operazioni bio-elettrico-chimiche che avvengono a getto continuo nell’organismo.

Le sostanze preziose per la salute e la massima efficienza del sistema immunitario
Una buona immunità richiede vitamina A, vitamina B1, acido pantotenico B5, piridoxina B6 (la cui carenza porta a simbiotica carenza di B5-B9 e B12), acido folico B9, cobalamina B12, e acido ascorbico o vitamina C.
La vitamina C ha doti battericide e batteriostatiche, detossifica e rende innocui veleni e tossine.
La vitamina C aumenta del 50% il glutatione, composto formato dai tre aminoacidi acido glutammico, cisteina e glicina (la carenza di glutatione nei globuli rossi provoca precoce invecchiamento dei globuli e conseguente anemia).
Un enorme fabbisogno di vitamina C naturale, in strenua opposizione alla B12 strombazzata dai medici
I malati di cancro hanno bassi livelli di vitamina C nel sangue e nei leucociti, per cui non servono i 40-60 mg/giorno dettati dalla corrotta FDA, ma almeno 300 mg/giorno (secondo Cambridge) e 600 mg/giorno (secondo diverse altre fonti, incluso Gerson).
Da notare poi che la rutina o vitamina P e' sinergica alla vitamina C, mentre la B12 e' antitetica, per cui rema nella direzione opposta, verso lo scorbuto e il male, in barba all’esaltazione generale che ne fanno i medici.
Una caduta verticale del sistema immunitario equivale semplicemente a cancro
Sostanze alleate per la pelle col sistema immunitario sono lo zinco, che aumenta la risposta linfocitica a fitogeni ed antigeni, accresce l’attività delle
cellule killer T e potenzia l’immunocompetenza, ed il rame (che e' sinergico col ferro e con lo stesso zinco).
Pure l’arginina, aminoacido derivabile dai piselli, dai semi oleosi di lino e di girasole, di sesamo, nocciole), e' preziosa in funzione timotropica, cioe' antidepressiva.
Cavoli, broccoli, verze, Bruxelles, ed anche l’umile patata, contengono il miracoloso acido alfa-lipoico, che contrasta ogni indebolimento ed ogni caduta immunitaria, svergognando i monatti e tutti i loro armamentari inventati per speculare sulla debolezze e sulle paure della popolazione.
In pratica, una caduta verticale del sistema immunitario e di tutta l’incastellatura di funzioni e sostanze sopra elencate, equivale semplicemente a cancro.

L’importanza del terreno e la medicina che insegna a temere persino la propria ombra

Tutto questo discorso per dirti quanto importante e' il terreno, e quanto imbecille e corrotta e' l’impostazione di un certo tipo di medicina terroristica.
Medicina terroristica che inventa ad arte insidie ed ostacoli, buche e carenze, precipizi e trappole mortali a destra e a manca, spiriti maligni e fantasmi, demolendo di paura la povera gente, costringendola a vivere nell’inferno, nel timore, nella paura dell’aria, del vicino, del passero e della formica, di se stessa e della propria ombra.

Il teatro monatto predilige i maggiori aeroporti
La profilassi medica per chi intraprende un viaggio non e' altro che il riflesso di quella impostazione.
I punti critici presi di mira dai monatti ad ogni nuovo pericolo inventato, sono non a caso i maggiori aeroporti del mondo, dove le forze dell’ordine, e persino il personale addetto al check-in e allo smistamento bagagli, giù-giù fino agli addetti che puliscono i cessi, stanno irreggimentati, ammutoliti e sull’attenti come statue, dietro le loro puzzolenti ed insane mascherine, al pari di comparse pagate da un regista supremo che gli impone di trasmettere paura ai viaggiatori ed al mondo, in vista di una invasione interplanetaria di dischi volanti, alieni, virus e supervirus.

Una guerra impari tra gli agili Vietcong e i goffi Marines Americani
Tieni presente che i Vietcong in Indocina hanno vinto tutte le loro guerre con dei ragazzi carichi di cinque chili di materiale, tra divisa in cotone verde, scarponcini, elmetto, mitra, pugnale e granata.
Niente barre di cioccolata, niente pasticche contro il tifo e la malaria, niente rifornimenti solidi o liquidi. 
Bevevano acqua di sorgente o di palude, prendendola con le proprie palme della mano unite, dopo aver  smosso il fango sottostante ed intorbidito l’acqua fino a farla diventare color caffelatte, rendendola così biologicamente pura per l’azione batterio-inibitoria dell’argilla.
E si alimentavano di bacche, frutti e germogli presi nel sottobosco tropicale.
I marines americani, da parte loro, si portavano addosso 20 chili di materiale tra armi, aggeggi di supporto, lattine di Coca-Cola, gomme da masticare, spray antizanzara, ed altre amenità del genere.
Chiaro che la protezione aerea ed il napal non servirono a salvarli dal disastro e dalla sconfitta, goffi, pesanti e vaccinati quali tutti erano.
Ho sempre fatto esattamente l’opposto di quanto raccomandavano gli spaventa-passeri
E’ da 30 anni che viaggio in continuazione non solo in Asia, ma pure in Africa e Medioriente, e pure in America Latina, totalizzando un numero record di viaggi, anche nelle aree cosiddette più a rischio.

Non esiste facilmente chi ne sappia più di me in fatto di documenti spaventa-passeri, tipo mai mangiare verdure crude, mai bere acqua o prendere dei gelati, mai toccare qui e toccare là, attenti alla frutta, attenti alle persone, rifornirsi di farmaci e spray, lavarsi in continuazione, e così via.
Ho fatto sistematicamente l’esatto opposto di quanto mi veniva detto.
Mi sono riempito di verdure crude e di frutta cruda, ho scambiato carezze non-protette con ragazze di ogni contrada, mi sono arrotolato nel fango e sulle zolle erbose di 100 campi di calcio, sia in stadi della serie A che nei campi di periferia, dove al termine degli incontri la doccia consisteva, nel migliore dei casi, di un secchio d’acqua preso dal fiume.
Ne ho viste di tutti i colori, saltandone fuori sempre intatto
Ho subito le batoste dei viaggi aerei, degli sbalzi di temperatura e di pressione, delle radiazioni dei voli d’alta quota (di cui probabilmente porto i segni nella mia capigliatura non più leonina).
Non ho mai preso nessun malanno e non ho mai perso un singolo giorno per malattia, ne' tantomeno ho assunto una singola aspirina, un singolo antibiotico, un singolo the o caffe' a sostegno.
Ricordo persino di essermi tuffato in uno stagno nerastro di Bangkok a recuperare un pallone finito sull’altra sponda, dove temevo più il coccodrillo o il pirana, che la malaria ed il tifo.
In tutti gli alberghi, ho sempre preteso una finestra aperta, subendo le punture di mille diversi tipi di zanzare, riscontrando che le peggiori, le più insistenti e fastidiose, sono quelle dei nostri paesi.
Per non dire dei nostri moscerini  che ti scarnificano impietosamente le gambe, non appena vai in calzoni corti in giardino e nell’orto, o nei boschi vicini alla ricerca di funghi e castagne.
Prendere nota che viviamo non in una società civile e trasparente, ma ma in una sgangherata bolgia di venalità ed ipocrisia
Il mio non e' un invito a copiarmi, ad affrontare la vita senza scudi e senza scimitarre. Non pretendo di mettere a soqquadro antiche credenze e antiche convinzioni.
Il mio non e' un invito a bere tutte le acque e a mangiare tutti i cibi, a toccare cani, gatti, porcellini, scimmiette, papagalli e magnifici esseri chiamati belle donne.
Voglio solo ricordare a chi mi sta seguendo che i pericoli veri nessuno te li segnala.
Nessuno che demonizzi l’alcol, la carne ed il caffe'. Nessuno che demonizzi il cibo cotto e pastorizzato, il salato e lo zuccherato.
Può mai essere una società che ama chiamarsi civile e sviluppata, più ipocrita e sgangherata di così ?
Ognuno si sappia regolare. Porto solo la mia personale testimonianza.
Sono delicatissimo nelle mie scelte. Bevo tanto cocco, ma niente bibite.
Acqua quasi niente, perche' sono fruttariano. - Le persone me le scelgo o mi scelgono. Ognuno sappia regolarsi da se'.
Non faccio altro che portare la mia personale testimonianza.

Traspirare, asciugarsi, rinnovare la biancheria, evitare l’aria condizionata o difendersi da essa
Come insegna Manuel Lezaeta Acharan, il calore tropicale obbliga il corpo a una permanente difesa che si manifesta con la traspirazione, che dovrebbe essere costantemente asciugata e rimossa dalla pelle.
Guai non traspirare e non sudare, guai usare sostanze chimiche anti-traspiranti, che sono micidiali dovunque, ma ancora di più nei climi torridi ed equatoriali.

Ci si deve vestire leggeri e cambiare in continuazione la biancheria intima.
Se il sudore poi si raffredda sulla pelle, entrando nei midiciali ambienti ad aria condizionata, si corrono grossi rischi, e arrivano le indigestioni, la febbre gialla, il beri-beri, la peste bubbonica, la malaria, la dissenteria, che vengono poi attribuite a mosche, zanzare, scarafaggi, parassiti, microbi, batteri, protozoi e virus.

Tutte le malattie sono un discorso di terreno e non di inesistenti contagi dall’esterno
Ma nessuno spiega il perche', su 50 persone punte dalle zanzare, 5 prendono la malaria e le altre 45 no.
Torna sempre fuori il discorso del terreno (del corpo) e di come innaffiamo il nostro terreno, cosa gli diamo da mangiare e da pensare, da sperare e da prevedere.
Dipende tutto dalle attenzioni fisiche e psicosomatiche, culturali ed etiche, che riserviamo alla sua delicatissima erba, che ha bisogno costante di speranze, di motivazioni, di obiettivi positivi di crescita, di rispetto per le sorti delle altre creature, di rispetto per le sorti della natura circostante, di rispetto per le sorti dell’erba che verrà.
La vita tra la morte e la nuova nascita, non e' solo il titolo di un famoso testo di antroposofia, ma anche una espressione che deve far riflettere la gente.

La formula esatta per andare a mille - Come dire la magia della frutta.
Mangi mango e durian, laichi e rambutan, bevi noce di cocco, succo di carota e di canna, addenti una pannocchia di mais e una patata dolce, sgranocchi il pacchetto di pop-corn e la bananina, infili in un panino integrale quattro foglie verdi di lattuga e di cavolo, uno strato di avocado, e nessuno ti ferma più.
Vai al McDonalds a caricarti di hamburger, manzo e patatine, a bere Coke e succo d’arancia pastorizzato, e lo stop alla prossima farmacia e' garantito, per cui ci guadagna pure la Pfizer, che ha chiaramente le mani sui pacchetti azionari di Coca-Cola e McDonalds.

Questa, se vuoi, e' la risposta alla tua domanda: Come si fa a non ammalarsi ?

Lo stress da freddo e' micidiale sia per i malati che per i sani
Venendo al freddo, esso può sicuramente far male, e lo può fare sia ai sani che ai malati.
Abbiamo un equilibrio termico prossimo ai 37 °C, e siamo dunque esseri a sangue caldo.
I nostri mitocondri (30 mila per ciascuna cellula, chissà come faranno a starci) lavorano in continuazione per fornirci calore a sufficienza e mantenere costante la nostra temperatura.
Se sottoponiamo il nostro corpo a stress termico, scateniamo una vera emergenza in tutti i nostri sistemi interni, immunitario, nervoso, circolatorio, ghiandolare, ed in più perdiamo pericolosamente riserva calorica.
Nei disastri in mare, i naufraghi muoiono il più delle volte non per annegamento ma per ipotermia.

Non lasciarti frenare sulle verdure
Quanto alle tue verdure preferite, mangiane in quantità senza farti condizionare.
Il sedano poi e' una superverdura, specialmente d’estate, per la sua abbondanza di sodio organicato.
Le bietole e le rape vanno benissimo anche nei centrifugati, assieme o separatamente alle carote.

Offrono sferzate di energia e di salute.
Piano con gli spinaci, dato l’alto contenuto di acido ossalico. Avanti a tutta invece con broccoli e patate, meglio se crudi o poco cotti, ricchi di acido alfa-lipoico, straordinario amico del sistema immunitario.
Il tutto senza dimenticare il five-per-day di Cambridge (minimo 5 pasti-sazianti-frutta-al-giorno) perche', se non metti dentro le sane calorie crude e colorate fuori dai pasti, stai affamando pericolosamente il tuo organismo, e crei le condizioni per il famoso tuffo notturno sulla Nutella o sulla fetta di montasio.

L’acqua da bere e' un falso problema
Come ho sempre sostenuto, quello dell’acqua e' per me un falso problema.
Quando sto in Asia la prendo dai succhi di carote e di canna, dai succhi di rape, dall’anguria e dai manghi.
Compro una bottiglietta di un quarto, e si tratta in genere di acqua distillata, e mi dura a volte due giorni.
In Italia bevo sì e no un bicchiere d’acqua al giorno, spesso nemmeno quello, e si tratta di acqua minerale naturale non gassata, la più leggera possibile. Non soffro la sete nemmeno durante i viaggi in treno o in aereo, purche' non manchi in borsa l’arancia, la mela ed il kiwi.
In questo periodo sto marciando a cachi. Una manciata al giorno non me li leva nessuno, carichi come sono di acqua biologica, di favolosi zuccheri, di preziose mucillagini, per non dire di tutto il resto.

L’elogio sperticato dell’umile e disprezzato caco
Se in una semplice mela ci stanno 191 sostanze chimiche conosciute, che danno luogo a oltre 1300 reazioni chimiche enzimatiche nel corpo, per disintegrarle prontamente in molecole e piazzarle nelle diverse parti del corpo, con la pectina che va nell’intestino, il retinolo o vitamina A in zona oculare (retina), il licopene nei genitali a contrastare i radicali liberi causati dall’inattività forzata, pensa cosa può mai succedere quando mangi un caco, che e' rimasto al sole sul proprio albero fino all’ultimo momento della stagione.

Migliaia di reazioni che possono avvenire e completarsi grazie al crudo, agli enzimi, al magnetismo inalterato che alberga nella frutta.
Che differenza abissale con chi mette dentro di se' brani di cadavere e cibo cotto, costretti ad elemosinare al corpo i micronutrienti necessari a dar loro una flebile parvenza di digestione, costretti a razziare i micronutrienti di riserva che l’organismo conserva gelosamente per le emergenze.

Le alghe vanno bene, ma non le trovo indispensabili
Hai ragione a parlar bene delle alghe. Non ho nulla contro di esse.
Ma, onestamente, preferisco il radicchio e la lattuga, il cavolo e la verza, anche perche' sono di sicuro più freschi e vitali.
Nella forma secca le alghe hanno perso molte delle loro qualità.
A volte poi non e' facile capire se sono state mescolate con polvere di granchi e di altri crostacei.
Controindicazioni ? Una sì, piuttosto grave. Sono prive della loro acqua biologica d’origine.
Cibo dunque a modo suo concentrato, e da prendersi con morigeratezza.

Il Giappone del pesce crudo e delle alghe, reclamizzato dai venditori di fumo chiamato Omega3, non  e' affatto quello sano
La storia dei giapponesi ad alto indice di longevità e' un’autentica bufala.
Come popolo nell’assieme stanno molto peggio di noi.
Esistono alcune persone, in certe isole del Giappone, che vivono in modo virtuoso e spartano, praticando arti marziali, alimentandosi con favolose verdure e magnifici frutti, e magari con tanti tipi di alghe prese dal mare. E per queste minoranze ci può stare che vivano a lungo.

Ma la massa giapponese non trae affatto benefici dal pesce crudo o cotto che sia, dall’olio di balena, e tanto meno dalle bevande in lattina che fanno di questo paese il primo produttore e consumatore mondiale. Non c’e' angolo di strada, e non c’e' piano di albergo che non abbia uno stanzone riservato ai distributori automatici di bevande, lattine e cibi, ai distributori automatici di malattie e di carenze.
Una cosa da far venire i brividi.

Centosessantamila piante eduli regalateci da Dio e ne usiamo solo 100.
Si può essere più incoscienti di così ?
Il kiwi gold e' favoloso, e il fatto che sia un frutto incrociato non mi dà nessun particolare fastidio.
Non ho mai sentito parlare invece dell’amla o amalaki.
Prendo anzi nota, ed alla prima occasione sbircerò meglio al mercato, quando sarò dalle parti di Delhi.
Lo consiglierei certamente, non tanto e non solo per la vitamina C, ma per il suo alto contenuto di acqua biologica e di succo zuccherino, che immagino essere pure notevoli. Ed anche per tutti gli altri componenti che supereranno di certo i 191 della mela e i 220 presumibili del caco.
Tieni presente che esistono 160 mila piante eduli sul pianeta Terra, inventate da Dio per l’uomo, anche se noi siamo così scemi e derelitti da ricorrere a un centinaio di esse al massimo.

Il nostro sistema digestivo e il nostro sistema immunitario li ha disegnati Qualcun’Altro
Troppa gente, da queste parti del sistema solare, sembra aver dimenticato che il nostro sistema immunitario non e' stato disegnato dalla Monsanto o dalla Rockefeller, dalla Roche o dalla Novartis, ma da qualcuno che sta di qualche palmo più in alto.
Troppa gente, da queste parti, pare ignorare che il nostro sistema digestivo non lo ha disegnato la Ferrero o l’Alemagna, la Buitoni o la Manzotin, la Coca-Cola o la McDonalds, la Danone o la Nestle', ma il nostro bravissimo Padreterno, un elemento assai più affidabile di loro, nonche' dei Rana, dei Barilla, dei Cremonini, e anche di tutti i porcari di Parma e San Daniele messi assieme.
By Valdo Vaccaro - Igienista - Direzione Tecnica AVA-Roma (Associazione Vegetariana Animalista) - Direzione Tecnica ABIN-Bergamo (Associazione Bergamasca Igiene Naturale)

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Autismo o Encefalopatia Neurotossica Autoimmune ?  - 11/10/2018 - By  AUTOIMMUNITYREACTIONS
Successivamente al 1998 (ma è possibile reperirne anche anteriormente) vengono prodotti da altri autori degli studi che confermano, senza ombra di dubbio, l’esistenza di una sindrome che interessa l’asse intestino-cervello (Gut-Brain Axis). I connotati salienti della regressione “autistica”, rilevati da numerosi autori, sono quelli di un’encefalopatia di natura neurotossica.

Nel lavoro del Dr Andrew J. Wakefield qui sotto riportato in parte:
The Gut–Brain Axis in Childhood Developmental Disorders  – Journal of Pediatric Gastroenterology and Nutrition: May-June 2002 – Volume 34 – Issue – p S14-S17 

Si leggono le seguenti considerazioni:
“…La patologia gastrointestinale primaria può svolgere un ruolo importante nell’insorgenza e nell’espressione clinica di alcuni disturbi dello sviluppo infantile, compreso l’autismo.
Negli ultimi 4 anni, ho avuto il privilegio di lavorare con uno dei migliori team di gastroenterologia pediatrica del mondo, guidato da John Walker-Smith, su un’indagine innovativa e stimolante sulla patologia gastrointestinale nei bambini con autismo.
Crediamo che questo lavoro fornirà nuove e importanti informazioni sulla patogenesi di questa condizione devastante. Sebbene le cause primarie dell’autismo possano essere diverse, è possibile trovare indizi sulla possibile origine della malattia nella storia e nelle indagini cliniche sui bambini affetti. Questo discorso si concentra sul significato dei sintomi gastrointestinali nei bambini autistici, in particolare, un sottogruppo di bambini per i quali il decorso clinico è caratterizzato da regressione dopo almeno 12-15 mesi di sviluppo normale…”

E poi aggiunge:
“…Oltre ai frequenti sintomi gastrointestinali, i bambini con autismo spesso manifestano complesse anomalie biochimiche, metaboliche e immunologiche che una causa genetica primaria non può facilmente spiegare. L’asse intestino-cervello è centrale per alcune encefalopatie di origine extracranica, essendo l’encefalopatia epatica la migliore caratterizzata.
Alcuni elementi comuni tra le caratteristiche cliniche dell’encefalopatia epatica e un fenotipo autistico sempre più comune (regressione dello sviluppo in un bambino precedentemente normale accompagnato da patologia gastrointestinale immuno-mediata) hanno portato all’ipotesi che possa esistere un analogo meccanismo di encefalopatia tossica in pazienti con insufficienza epatica e alcuni bambini con autismo. Le aberrazioni nella biochimica degli oppioidi sono comuni a queste due condizioni e l’evidenza suggerisce che i peptidi oppioidi possono essere tra i mediatori centrali delle rispettive sindromi…”

inoltre:
“…Nei bambini con autismo, le cellule immunitarie nel tratto digerente stanno producendo alti livelli di fattori alfa necrosi tumorali (TNF). Questo è un potente mediatore pro-infiammatorio. In contrasto, queste interleukine 10 (IL-10), che sono come l’aspirina del sistema immune, disattivano l’attivazione immune pro-infiammatoria. Nei bambini autistici, le IL-10 appaiono spente… 
Così, a conti fatti, quello che abbiamo è una nuova storia di disturbo intestinale. L’intero intestino può essere implicato, ed esiste un caratteristico modello con ghiandole linfatiche ingrossate ed infiammazione (risposta caratteristica linfoproliferativa, LNH, e cellule immunitarie infiltrate). Inoltre ci sono anticorpi IgG e depositi complementari (complessi immuni) che influenzano l’attivazione sia del sistema immune innato che di quello adattato…“

In questo studio viene evidenziato proprio questo: “Exposure to Inflammatory Cytokines IL-1β and TNFα Induces Compromise and Death of Astrocytes; Implications for Chronic Neuroinflammation.“ Christa van Kralingen, Dan Ting Kho, Jessica Costa, Catherine Elizabeth Angel, E. Scott Graham. Published: December 19, 2013.
“…Qui riveliamo la sensibilità diretta ai mediatori dell’ambiente infiammatorio.
Sottolineiamo il potere della tecnologia xCELLigence per rivelare la prima compromissione progressiva degli astrociti, che si verifica 24-48 ore prima della perdita sostanziale delle cellule. La morte indotta da IL-1β o TNFa è clinicamente rilevante poiché queste due citochine sono prodotte da vari tessuti periferici e da cellule cerebrali residenti…”
- https://doi.org/10.1371/journal.pone.0084269
- http://journals.plos.org/plosone/article?id=10.1371/journal.pone.0084269

Conferme Accademiche dell’esistenza di anomalie sull’asse intestino-cervello nei soggetti portatori di spettro autistico.
Numerosi studi anteriori e posteriori a quello del Dottor. A.J. Wakefield, mettono in luce l’esistenza di un denominatore comune tra l’infiammazione gastro-enterica e quella cerebrale nei soggetti portatori dei disturbi dello spettro autistico. 
Qui è possibile scaricare la bibliografia  in oggetto (soggetta a continui aggiornamenti in funzione dei materiali che ci perverranno).

Commento NdR: condividendo i meccanismi descritti, si ignora il fatto certo che i vaccini destabilizzando pH digestivo e flora batterica e sistema enzimatico, sono le basi per attuare i meccanismi sopra descritti, che possono sfociare non solo nelle migliaia varianti dell'autismo, che e' una sindrome, ma anche in qualsiasi altro problema (sintomo = malattia).

Infatti:
Sindrome infiammatoria chiamata "Asia" scatenata dai vaccini !
ASIA_Sindrome infiammatoria-dai-vaccini-Riassunto.pdf
Tratto da:  http://www.assis.it/wp-content/uploads/2014/12/ASIARiassunto.pdf
... ed e' noto che... le infiammazioni sono foriere di qualsiasi tipo di sintomi, che i medici impreparati allopati chiamano erroneamente "malattie"....


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IMMUNITA’ ALTERATA - (ALTERED IMMUNITY = LEAKY GUT SYNDROME)
Tradotto dall'articolo a cura di Zoltan P. Rona MD, MSc - Tratto da: afpafitness.com
 

La "Leaky Gut Syndrome" (che tradotto letteralmente significa "sindrome da sgocciolamento intestinale"), è un disordine in cui la lesione organica di base risiede nella mucosa della parete intestinale che è più porosa nel normale.
Gli spazi tra le cellule sono diventati talmente ampi da permettere l'entrata di materiale tossico nella circolazione sanguigna mentre, in un intestino sano, tale materiale sarebbe relegato nell'intestino e verrebbe facilmente eliminato con le feci.

In questa condizione anomala la membrana intestinale ha perso la sua impermeabilità e permette al grasso ed ai materiali di rifiuto, che non dovrebbero essere assorbiti, batteri, funghi, parassiti, con le loro tossine, proteine NON digerite ecc., di entrare comunque nella circolazione sanguigna. Ciò accade in quanto l'intestino è piu’ o meno danneggiato, e la mucosa della parete intestinale e’ divenuta permeabile, porosa e quindi incapace di trattenere i prodotti tossici che, entrando nel sangue, vanno ad intossicare tutto l’organismo, cervello compreso.

A causa dello spazio ingrandito fra le cellule della parete della mucosa intestinale, possono essere assorbite delle molecole di proteine più grandi del normale, dette "peptoni", che sono dei raggruppamenti di aminoacidi prima che vengano definitivamente scissi nei loro componenti dalla flora batterica autoctona.
Queste proteine attivano i sistema immunitario (che le riconosce come sostanze tossiche) e che quindi inizia a preparare anticorpi per combatterle in quanto le riconosce come sostanze estranee.
Il sistema immunitario inizia perciò a dar loro battaglia pensando, giustamente, che debbano essere distrutte ed eliminate.
Gli anticorpi così creati sono diretti contro queste proteine che derivano da alimenti normalmente non offensivi, ma che non sono state demolecolizzati dalla Flora intestinale.

Se, ad esempio, vengono assorbite delle proteine di vitello non completamente digerite ed esse, tramite la circolazione sanguigna, vanno a finire in un'articolazione, il sistema immunitario creerà in tale articolazione degli anticorpi per eliminarle. Siccome il sistema immunitario ricorda le caratteristiche dei nemici incontrati, se la persona dovesse mangiare della carne di vitello la reazione immunitaria sarebbe notevole, e darebbe luogo ad una serie di fenomeni, con la possibilità che si sviluppino anche delle malattie autoimmuni.

Alcuni tessuti umani hanno degli antigeni molto simili a quelli che si trovano su alimenti, batteri, parassiti, candida o funghi.
Gli anticorpi generati dalla "Leaking Gut Syndrome" contro questi antigeni, possono entrare nei vari tessuti organici, innescando una reazione infiammatoria quando viene assunto l'alimento corrispondente o incontrato quel dato microbo. In questa condizione vengono create degli auto-anticorpi che vanno a determinare la cronicità dell'infiammazione.

Se questa infiammazione si localizza in un'articolazione si svilupperà l'artrite reumatoide (artrite autoimmune).
Se si presenta nel cervello, può subentrare l'encefalomielite mialgica o sindrome di affaticamento cronico. 
Se colpisce i vasi sanguigni, ne consegue la vascolite (infiammazione dei vasi sanguigni). 
Se la battaglia condotta dagli anticorpi avviene sul rivestimento intestinale, il risultato potrà essere la colite o malattia del Crohn. Quando, invece, si presenta nei polmoni, può subentrerà un attacco di asma. 

Va notato che questo attacco avviene dopo qualche tempo dall'ingestione dell'alimento che, in precedenza, ha innescato per la prima volta la produzione degli anticorpi.

Da quanto esposto risulta facile comprendere come, in pratica, tutto i tessuti organici possono essere sede di allergie alimentari dovute alle cattive condizioni dell'intestino. I sintomi, ed in particolare quelli relativi alla sindrome di affaticamento cronico, possono essere multipli ed altamente debilitanti.

Mediante uno speciale test delle urine, si può verificare la condizione di impermeabilità intestinale. 
Tale condizione si può anche controllare con un esame della mucosa intestinale, utilizzando un microscopio a campo oscuro, atto a visualizzare il contenuto cellulare del sangue.

Questa sindrome deve essere seriamente considerata perché e’ anche da correlarsi con l'origine delle malattie autoimmuni, pertanto, in quasi tutti i casi, esse potranno guarire solo con la guarigione della mucosa della parete che riveste tutto il tratto gastrointestinale. Qualunque altro trattamento non può risolvere il problema e serve soltanto a sopprimerne i sintomi, senza eliminare la causa della perdita di impermeabilita’ della mucosa intestinale.

Una malattia autoimmune viene così definita perché il sistema immunitario crea degli anticorpi che vanno a colpire gli stessi tessuti del corpo cui appartiene.

Finalmente anche negli USA, la medicina ufficiale riconosce ogni giorno di più l'importanza del tratto gastrointestinale nello sviluppo delle malattie allergiche o autoimmuni.

La conoscenza del fenomeno, a causa del quale l'intestino ha perso la sua originaria impermeabilità, è di grande aiuto non solo per comprendere come si sviluppano le allergie e le malattie autoimmuni, ma anche nella formulazione di terapie sicuri ed efficaci, capaci di ritornare al corpo l'equilibrio perduto.

 

La "Leaky Gut Syndrome" danneggia anche gli anticorpi

L'infiammazione che causa la "Leaky Gut Syndrome", danneggia anche il rivestimento protettivo degli anticorpi della famiglia IgA, normalmente presenti in un intestino sano. Siccome gli IgA aiutano l'organismo ad evitare le infezioni, una cattiva condizione intestinale lo renderà anche meno resistente ai virus, ai batteri, ai parassiti e all'infezione da Candida. A causa di tale condizione anomala questi agenti patogeni possono entrare nella circolazione sanguigna ed andare a localizzarsi in quasi tutti i tessuti dell'organismo. Se si localizzano nelle gengive subentra un problema peridentale. Se, invece, vanno a colonizzare nella mascella, potrebbe essere necessario estrarre un dente o fare una pulizia canalare al fine di eliminare l'infezione risultante.
 

Quando il fegato non riesce a disintossicare il sangue...

Come abbiamo visto questa problematica può, oltre a creare delle allergie alimentare, consentire a batteri, funghi e parassiti, di invadere la circolazione sanguigna, cosa impossibile quando l'intestino è in buone condizioni di salute. Se la quantità di questi microbi, e le loro tossine, supera un certo livello le stesse capacità disintossicanti del fegato vengono sopraffatte. Ciò provoca una sintomatologia piuttosto varia che comprende: confusione mentale, perdita di memoria, cervello annebbiato, gonfiore del volto quando il soggetto viene esposto ad un profumo o al fumo di sigaretta. Va sottolineato che, in tali situazioni, egli non aveva alcuna reazione prima che si sviluppasse in lui la "Leaky Gut Syndrome".
 

La carenza di sali minerali

Questa disfunzione genera anche un lungo elenco di carenze relative ai minerali, perché le varie proteine, presenti nel tratto gastrointestinale per trasportare (mediante il sangue), i vari minerali prelevati nell'intestino in tutto l'organismo, sono danneggiate dalla condizione di infiammazione.
Per esempio, la mancanza del magnesio (basso livello di magnesio nei globuli rossi), è una condizione abbastanza comune in patologie come la fibromialgia, anche se il soggetto ne assume più del necessario, seguendo una dieta opportuna e assumendo eventuali supplementi alimentari.

Se, ad esempio, la proteina portante del magnesio è danneggiata, subentrerà una carenza di questo minerale dovuta al suo cattivo assorbimento. Ciò, a sua volta, potrà causare dolori e spasmi muscolari. Similmente, la mancanza di zinco, dovuta al cattivo assorbimento, può provocare la perdita di capelli o le calvizie come accade nei casi di alopecia.

Nello stesso modo si può creare una carenza di rame che può causare alti livelli di colesterolo nel sangue oppure generare un'osteoartrite. Quando è presente una cattivo assorbimento del calcio, del boro, del silicone e del manganese, si possono più facilmente vari problemi alla struttura delle ossa.
 

Il cattivo assorbimento dei micronutrienti

La "Leaky Gut Syndrome" può anche causare un cattivo assorbimento di molti importanti micro-nutrienti. 
Il processo infiammatorio in atto causa infatti un rigonfiamento (edema) tissutale che, associato alla presenza di molti prodotti chimici nocivi, può rendere difficoltoso l'assorbimento delle vitamine e degli amminoacidi essenziali.

Un intestino incapace di trattenere ciò che può essere dannoso non è neppure in grado di assorbire correttamente le sostanze nutrienti. Tutto ciò crea i presupposti per rigonfiamenti, gas e spasmi associati ad un lungo elenco di carenze minerali e vitaminiche. Questa condizione può portare ad una sintomatologia assai varia, che comprende l'affaticamento, il mal di testa, la perdita di memoria, irritabilità e/o mancanza di concentrazione.

Gli antibiotici a largo spettro, specialmente quando assunti per lunghi periodi di tempo, eliminano dall'intestino i batteri amici che assicurano la protezione contro i funghi e le infezioni da parassiti, aiutano il corpo a digerire gli alimenti complessi e sintetizzano le vitamine come la B12 e la Biotina. A causa dell'eliminazione di questa flora batterica amica il corpo non riesce più difendersi contro i parassiti o i funghi la cui crescita è normalmente tenuta sotto controllo. Ciò causa l'insorgere di reazione infiammatoria che conduce ad un'ulteriore perdita di impermeabilità della mucosa intestinale.

Questa condizione causa l'insorgere di allergie alimentari che, a loro volta, conducono allo sviluppo di patologia come l'artrite, l'eczema, l'emicrania, l'asma o altre forme di disfunzioni immunitarie.

Altri sintomi comuni di questo squilibrio intestinale sono il gonfiore dopo i pasti e la stitichezza alternata con diarrea. Questo tipo di sintomatologia viene solitamente identificato come IBS ("irritable bowel syndrome", ovvero "sindrome da intestino irritabile") o malattia spastica viscerale, ed è trattata in modo sintomatico dai medici generici e dai gastroenterologi con farmaci antispasmodici, tranquillizzanti o vari tipi di fibre solubili (plantago psyllium) o insolubili (crusca).
 

Cause della perdita di impermeabilità intestinale

Tra le sostanze che deteriorano la membrana intestinale troviamo in prima posizione l'alcool la caffeina ed i medicinali anti-infiammatori non steroidei (ASA, Ibuprofen, Indomethacin), vengono subito dopo i parassiti intestinali, non stupitevi!, molte persone ne soffrono ed il medico non li riscontra perché gli esami delle feci non vengono fatti subito dopo l'evacuazione.

Altre condizioni possono essere:

  • Antibiotici, perché conducono alla crescita eccessiva della flora intestinale anomala (batteri, parassiti, Candida e funghi).

  • Alimenti e bevande contaminati da parassiti, tra cui: Giardia lamblia, Cryptosporidium parvum, Blastocystis hominis ed altri

  • Gli alimenti e le bevande contaminati dai batteri quali l'helicobacter pylori, klebsiella, Edwardsiella-Citrobacter e pseduomonas.

  • I prodotti chimici presenti negli alimenti fermentati o industriali (coloranti, preservanti, grassi idrogenati).

  • Carenza enzimatica (esempi: malattia celiaca e mancanza della lattasi che causa intolleranza al lattosio).

  • Uso di corticosteroidi (per esempio Prednisone).

  • Cibi contenenti carboidrati raffinati (merendine, torte, biscotti, torta, bibite analcoliche, pane bianco, ecc.).

  • Uso di ormoni (pillola anticoncezionale, ecc.).

  • Funghi mold (mold fungi), che possono trovarsi nei cereali, nella frutta e nei carboidrati raffinati.

Come guarire la "Leaky Gut Syndrome"

I trattamenti con i corticosteroidi, gli antibiotici ed i farmaci immuno-soppressori possono essere dei temporanei salva-vita nei casi di dolore insopportabile, emorragie o infiammazioni acute come accade nel lupus o nella colite.
Comunque, anche se usato per lungo tempo, nessuno di questi trattamenti può essere ritenuto valido per guarire la IBS o sindrome dei visceri irritabili. Per guarire questa malattia, e la conseguente perdita di impermeabilità intestinale, è necessario rivedere completamente la dieta e rimpiazzarla con una che sia massimamente ipoallergica.

Dovranno essere eliminati per un lungo periodo di tempo (parecchi anni nei casi più severi): lo zucchero, i prodotti con la farina bianca, tutti i cereali contenenti glutine (particolarmente frumento, orzo, avena e segale), il latte e i latticini, gli alimenti ad alta percentuale di grassi, i prodotti contenenti caffeina, l'alcool e gli alimenti che i test opportuno hanno definito come portatori di allergia per quel dato soggetto.

Il trattamento può anche includere l'uso di antibiotici naturali (echinacea, argento colloidale, aglio); antiparassitari (chiodi di garofano, assenzio, noce nera) ed erbe per combattere la proliferazione dei funghi intestinali (taheebo, acido caprilico, estratto del seme del pompelmo), il tutto scelto in funzione al tipo di infezione che è stato riscontrato facendo i test opportuni.
vedi anche: capsule di batteri dalle feci
 

Non sono consigliabili le medicine sintetiche

È raro che i soggetti colpiti richiedano medicine di sintesi e le stesse non dovrebbero essere consigliate. Tali farmaci sono solitamente costosi, hanno effetti secondari sgradevoli ed il più delle volte sono indicate solo nei casi in cui vi è il pericolo di perdere la vita.

I pazienti possono trovare aiuto in una masticazione più completa, nell'uso del monopiatto (imparando le regole per la combinazione degli alimenti in uno stesso pasto), nel fare pasti piccoli e frequenti piuttosto che i tre abbondanti pasti principali ed anche dedicando più tempo al periodo speso nell'assumere i cibi.

La funzione gastrointestinale può essere migliorata con un digiuno a base di succhi di frutta fresca oppure con una dieta ipoallergica, entrambi accompagnati dall'assunzione di fermenti lattici così come da FOS (Frutto-Oligo Saccaridi) derivati dal topinambur, dalla cicoria, dalla pianta della dalia o dalla radice del burdock.
 

L'Approccio olistico

Noi pensiamo che la prima azione da farsi sia quella di pulire l'intestino in modo radicale, a tal proposito si potrebbero fare una serie (4-5) sedute di Idrocolonterapia.

In seguito è necessario rivedere l'alimentazione, seguire a tal proposito le Direttive alimentari.

(NdR - vedi: Danni dei Vaccini (producono proprio questa malattia in forma piu' o meno intensiva, vedi l'enorme aumento anche e soprattutto nei bambini, di allergie, asma e non solo.....)
 

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Sono sempre più i medici nel mondo a consigliare l'uso di transfer factor per aumentare la risposta del sistema immunitario dell'organismo.
La 4Life Research, ha brevettato un metodo per estrarre queste molecole messaggere dal colostro, e ne ha fatto un buon prodotto, il Transfer Factor Plus, che ha dimostrato di aumentare le cellule NK fino al 437%, secondo delle analisi fatte su pazienti.

Commento
NdR: ...ma non sarebbe meglio impedire e/o evitare che il sistema immunitario si alteri ? Come ?... evitando qualsiasi tipo di vaccino e o di farmaco immunodebilitante ! - vedi: La teoria dei germi e' falsa !

Alla scoperta della rete immunitaria delle piante – 01/08/2011
Un nuovo studio indica che la ricerca di singoli geni che conferiscano la resistenza a parassiti e malattie non è sufficiente.
Grazie a un approccio basato sulla biologia dei sistemi, un consorzio internazionale di ricercatori è riuscito a scoprire una vasta rete di geni e di relazioni fra di essi (il cosiddetto "interattoma") che ha un ruolo centrale nella difesa delle piante dagli attacchi di parassiti e malattie, una scoperta che permetterà di esplorare nuove vie per il miglioramento delle colture e garantire la sicurezza alimentare futura.
"Le piante hanno un sistema di difesa di base per tenere lontani gli organismi potenzialmente pericolosi. Purtroppo, nel tempo alcuni di questi organismi hanno evoluto la capacità di superarle e così gli ibridatori sono sempre alla ricerca di nuovi modi per potenziale. Comprendere esattamente come funzioni l'immunità delle piante è la chiave di volta per fare progressi in questo settore", ha osservato Jim Beynon dell'Università di Warwick, e coautore dell'articolo pubblicato su Science in cui è illustrato lo studio.
I ricercatori hanno studiato in particolare la peronospora, una malattia delle piante causata dalla muffa Hyaloperonospora parasitica, che, come molti organismi che infettano le piante, produce proteine che le permettono di invadere la pianta e minarne le difese.
Esaminando un centinaio di differenti proteine effettrici di H. parasitica note per essere coinvolte nel superare il sistema immunitario vegetale, ne hanno osservato l'interazione con le proteine di Arabidopsis thaliana, la più diffusa pianta "modello" in biologia vegetale. In questo modo hanno isolato 122 proteine direttamente interessate dall'azione di H. parasitica e che per lo più agiscono di concerto.
"Questo dimostra che ci sono molte più proteine vegetali coinvolte nell'immunità di quanto si pensava prima. Studiando i geni che danno origine a queste proteine possiamo cominciare a identificare i principali obiettivi per il miglioramento genetico delle colture".
Lo studio ha anche identificato molte connessioni complesse tra le diverse proteine vegetali suggerendo che la rete di attività è cruciale nella difesa delle piante.
"La nostra scoperta induce a pensare che la ricerca di singoli geni che conferiscano la resistenza a parassiti e malattie non sarà sufficiente. Piuttosto, i ricercatori e gli ibridatori dovranno collaborare per produrre piante con reti di geni più robuste e in grado di sopportare l'attacco". (gg)
Tratto da: lescienze.espresso.repubblica.it

Commento NdR: Questo studio certifica anche e nei fatti, l'ignoranza della "modernascienza medica anche dei vegetali, ma nel contempo indica che il sistema immunitario degli stessi, e' molto  piu' complesso di quanto insegnato alle universita'....ben gestite da Big Pharma (lobbies dei fitofarmaci, farmaci e VACCINI, distruttori del terreno..agricolo e tissutale) !
Lo studio indica anche che la complessita' del S..I. dei vegetali assomiglia e si avvicina sempre piu' a quello animale ed umano, i quali abbisognano non solo dei geni (azioni secondarie, NON primarie) ma indica soprattutto l'importante e primario ruolo delle proteine (preparate e specializzate dalle cellule), sostanze principalmente attive nel S.I. umano ed animale, prima ancora delle indicazioni fornite dai geni alla cellula per la loro sintetizzazione e specializzazione.
Quindi tutto cio' riporta al ruolo FONDAMENTALE della cellula quale primaria centrale, non solo energetica (mitocondrio), ma soprattutto al suo ruolo nella preparazione, sintesi e specializzazione delle proteine indispensabili al buon funzionamento anche del Sist. Immunitario umano.
Quindi tutto cio' che impedisce il buon funzionamento della cellula e quindi quella dei tessuti vegetali, animali ed umani.(intossicazione da fitofarmaci, farmaci e VACCINI) va escluso da ogni azione su terreni, tessuti e quindi cellule.

La giusta alimentazione evita di servirsi di farmaci e Vaccini + vedi anche: la Falsita' dell'immunita' di gregge dei Vaccini

Per irrobustire il Sistema immunitario in modo naturale
oltre all'alimentazione adatta (frutta + verdure crude ) e proteine vegetali + aria ed acqua le piu' pure possibili + dormire bene + idro colon terapia, ogni settimana, per 3 mesi + assunzione regolare per certi periodi di:
Propolis e prodotti dell'Ape + vitamine (specie Vitamina C nella Rosa Canina e Kiwi (vedi anche Prodotti naturali) + pro-vitamina A, vitamina E, vitamina B12), oli essenziali, minerali - lo zinco e' un oligoelemento essenziale per il buon funzionamento del sistema immunitario) + acido gamma linoleico, amminoacidi, clorofilla, ficocianina e carotenoidi + flora batterica + enzimi, puo' essere utile assumere anche:
vedi in Prodotti naturali - Alghe, Papaia Fermentata, succo di Melograno, Aglio, Echinacea, Mirtillo, Uncaria tomentosa, Aloe Vera, succo crudo di Limone, la Rodiola rosea in quanto aiuta l’organismo ad adattarsi in tutte quelle situazioni di particolare stress psicofisico.
L'Astragalo e' un rimedio caro molto alla medicina tradizionale cinese in quanto tonico immunomodulante in grado di aumentare le difese immunitarie.
Possono essere utili anche i sali di Shulzer, e ricordarsi di eliminare gli zuccheri raffinati, latte ed i formaggi, oltre agli alimenti lavorati dall'industria, agli insaccati FATE molta  ATTENZIONE ai Vaccini = vi regalano Immunodepressione e molto altro

Ricordiamo
: puo' essere utile, fare delle sedute nella camera iperbarica (*) per assorbire e respirare piu' Ossigeno dall'aria e/o assumere Ossigeno in appositi prodotti liquidi.
(*) Iperbarismo e' il termine che definisce l’insieme dei procedimenti terapeutici che per essere applicati utilizzano una camera iperbarica. La camera iperbarica e' un ambiente monoposto o pluriposto nel quale si ottiene e mantiene per il tempo voluto una pressione atmosferica maggiore di quella al livello del mare. La camera monoposto permette il trattamento di un paziente per volta ed e' spesso usata per il transito dello stesso in camera pluriposto.

Ricordiamo anche che le alterazioni degli enzimi, della flora, del pH digestivo e della mucosa intestinale influenzano  la salute,  non soltanto a livello intestinale, ma anche a distanza in qualsiasi parte dell'organismo.

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The Immune System and Complementary and Alternative Medicine
By Edwin L. Cooper  - Laboratory of Comparative Neuroimmunology, Department of Neurobiology, David Geffen School of Medicine at UCLA, University of California, Los Angeles, Los Angeles California 90095-1763, USA
Keywords: alternative medicine – complementary medicine – immune system – NK cells

© 2007 The Author(s).
This is an Open Access article distributed under the terms of the Creative Commons Attribution Non-Commercial License - http://creativecommons.org/licenses/by-nc/2.0/uk/ - which permits unrestricted non-commercial use, distribution, and reproduction in any medium, provided the original work is properly cited.

INTRODUCTION
Some may wonder why a comparative immunologist would knock on the door of the controversial field of Complementary and Alternative Medicine (CAM). The field is replete with problems associated with beliefs, disbeliefs, shaky concepts and ill-defined experimental approaches at solving fundamental questions. Yet there is a measure of order in that miniscule, infinitesimal corner of phenomena that begs for clarification and solid attempts to create order from the chaos.
Such was the world of comparative immunology in the early 60s when the parent field of immunology was budding into the giant sequoia of a discipline that it is today.
There was essentially one model the eternal mouse whose spleen seemed to provide the essence of immunology !
How did it all get started and how did that somewhat fortuitous birth provide succor for a field that could approach CAM.
Entering CAM with an evidence-based approach was therefore as much of a fruitful and fulfilling challenge as trying to probe convincingly the existence of innate immunity in earthworms (1,2).

ARE THERE REALLY LINKAGES BETWEEN IMMUNITY AND CAM ?  See Perspectives and Admonitions
Invertebrates possess elements of both non-specific and specific immune responses. Although these concepts have been subjected
to intense scrutiny, these two elements are often controversial. One point of contention, perhaps the chief, may be traced to the earliest history of immunology that was rooted first in the humoral system.
A commonly held belief concerning the immune system is that its progressive, phylogenetic development paralleled the appearance of immunoglobulins and T-cell receptors (TCR) in vertebrates. If this is true, the entire animal kingdom can be divided according to this narrow view: (i) invertebrates that produce only nonspecific reactions by leukocytes and humoral components; (ii) vertebrates that additionally show specific responses through T cells and B cells that destroy cancers and synthesize immunoglobulins.
Because the cell-mediated immune response appears to be prototypic, it may deserve newer approaches in order to reveal increasing and progressive levels of differentiation, especially when invertebrates are considered. Thus strict demarcations seem blurred.

With respect to immunity, there has always been the dominant anthropocentric theme starting most vividly at the end of the 18th century with Jenner's attempts at vaccination. No one really investigated the universality of mechanisms or the possible existence or at least importance of beings other than humans, not at least with respect to immunology.
However, the current status of immunity can be described using two general terms: cellular immunity and humoral immunity.
These two great camps are in turn subdivided into innate immunity and adaptive immunity. Innate immunity is characteristically non-specific, natural non-anticipatory, non-clonal and germline. On the other hand, adaptive immunity is specific, induced anticipatory, clonal and somatic.
Each of these terms defines particular attributes and when compared represents distinct underlying mechanisms. Invertebrates are considered to possess cells and molecules that almost exclusively effect only innate responses. Vertebrates retained this innate response but also evolved the adaptive response.
 
EARLY ROOTS of Immunity: Planting the Seeds for CAM ?
Metchnikoff's contribution was also instrumental in forging the discipline of comparative immunology, a branch of immunology that investigates the evolution of immune mechanisms by experimentation using different animal species.
Invertebrate immunology is considered a subdiscipline of this since it deals with several related features. First, there is the need to understand the basis of innate, natural, non-specific, non-anticipatory and non-clonal responses, which is the only response of invertebrates according to current evidence. Second, a thorough understanding of diverse mechanisms is essential if we are to define the various steps in the evolutionary development of the invertebrate type of response and its relationship to that of vertebrates.
In addition to this invertebrate immune system, with progressive and more complicated evolutionary steps, a more intricate system appeared in vertebrates: the highly evolved and presumably more advanced adaptive, induced, specific, anticipatory and clonal responses. Third, invertebrate immune systems are of interest as experimental subjects because, by revealing their immune response characteristics, we can better comprehend environmental forces that may have influenced the evolution of immune systems.
Clearly the most prominent force was probably the survival of a species by virtue of having evolved an immune system (2,3).
 
ARRIVAL at THE DOOR of CAM: Immunology Has The Key ?
Now from a famous editorial for the journal, Evidence Based Complementary and Alternative Medicine (eCAM) we have the musings of what is appropriate for creating this linkage between the immune system and CAM. ‘As a developmental immunobiologist, interested in origins and foundations, I am of course steeped in the beginnings of modern immunology.
Let us deal in a bit of musing juxtaposing immunology, science and CAM. We can ask the question: ‘Can eCAM Be Scientific ? Lessons from Immunology’. According to Burnet (See 4):

The first objective in a serious approach to immunology should be to obtain a broad understanding, with a minimum of detail, of how immunology fits into the pattern of biology—of the way in which the immune system evolved, its function and coordination with other body systems, and its development from the embryo onwards. At the same time, such an outline should provide an adequate background for easy application of immunological ideas to the detail of practical immunological work in public health, clinical, and veterinary practice.

Would it be possible to paraphrase this statement in the context of eCAM so that it reads: ‘the first objective in a serious approach to CAM should be to obtain a broad understanding, with a minimum of detail, of how CAM fits into the pattern of biology—of the way in which the neuroendocrineimmune system evolved, its function and coordination with other body systems, and its development from the embryo onwards. At the same time, such an outline should provide an adequate background for easy application of CAM ideas to the detail of practical CAM work in public health, clinical and medical practice, and yet not stray far away from the very biology that under girds it. CAM is organismic, inclusive and not exclusive (4).

Now it is appropriate to turn to the next question. Does any of this fit ?  So how do we define CAM ?
Readers may be wondering just what is complementary medicine and what is alternative medicine? Several definitions may be offered based on different points of view and those in turn influenced by professional training, practice and, perhaps, the dictates of funding agencies.
The discipline is a heterogeneous subject, to say the least, and it is unlikely that all the adherent disciplines that are sheltered by the umbrella of CAM will carry equal weight or influence or can be subjected to the same rigors of scientific inquiry.
Some of these generalizations apply to all disciplines, including those subdisciplines that fall under the aegis of the immunology umbrella. However, perhaps CAM is ripe for an infusion of empiricism. Modern immunology, like CAM, has its earliest roots in concerns for health and disease, but immunology never seemed to have been branded with the aura that often shrouds CAM.
There were always a group of experimentalists and, perforce, the necessity to use animal models with which experimentation could be performed to test hypotheses (5).

Once eCAM was launched there was a beginning flurry of works devoted to immunity and CAM. The interesting twist concerned an area that seemed to have been the bridge between what was truly primitive of Metchnikoff's heyday and what is truly immune. Enter therefore and only naturally, the NK cell. According to Takeda and Okumura (5,6) it has been well known since ancient times that CAM, including exercise, provides a lot of benefit to health. Many CAM modalities are believed to prevent or even cure diseases, especially morbid ones such as cancer and aging (7,8,9,10). However, until recently conventional medicine has largely rejected the use of CAM agents because little biological evidence has been provided for the functional mechanisms of many of them. For the past few decades, many modern scientific researchers have rediscovered the value of CAM.
Modulation of immune functions by CAM agents is the mechanism most widely analyzed and has been suggested to provide some scientific evidence for the biological effects of various CAM agents. Specifically, evidence for up-regulation of natural killer (NK) cell numbers and/or NK cell cytotoxicity by these agents has been accumulating. NK cells have been well established as innate cytotoxic effector cells for self-defense in both vertebrates and invertebrates, in both of which they may use similar mechanisms in the lysis of target cells.

Takeda and Okumura (1) further point out that ever since Macfarlane Burnet proposed the immune surveillance hypothesis against tumor development, the concept has been a hot focus of debate for more than 40 years.
The original immune surveillance hypothesis was challenged because nude mice lacking T cells did not show a higher incidence of cancer than did syngenic immunocompetent mice. However, this contradictory conclusion is now taken as fine evidence that innate immunity is in the critical arms of immune surveillance against tumor development. Moreover, in the innate immune system NK cells, which do not express TCR that recognize specific peptides presented on the major histocompatibility complex (MHC), rather than T cells, seem well suited for this role. NK cells thus mediating natural cytotoxicity are composed predominantly of large granular lymphocytes (LGL) and some of small agranular lymphocytes, both of which express CD16 and CD56, but no T-cell receptor on the cell surface. NK cells can induce cytolysis in the absence of MHC class I antigen expression on their target cells. This phenomenon is commonly understood according to the ‘missing self’ hypothesis.
Culture of NK cells with some cytokines augments their cytotoxic activity so that they become able to induce cytolysis for a wide spectrum of cells, including tumor cells expressing autologous MHC class I. They are now called lymphokine-activated killer (LAK) cells, although LAK cells are also induced by T lymphocytes.

ACTIVATION of  NK Cells by CAM Agents
For the past few decades, scientific investigations on CAM have remarkably advanced and partly supported their medical efficacy through preclinical and clinical experiments. Here is reviewed briefly information from Takeda and Okumura (5,6).
Such CAM modalities include: Oriental medicine, especially traditional Chinese medicine (including Kampo and acupuncture), extract products from natural plants, animal molecules and live lactic acid bacteria. In particular, many investigators have suggested that NK cell activation is one of the critical mechanisms for the biological effects induced by various CAM agents.
For example, intake of green tea and some kind of live lactic acid bacteria enhanced NK cell activity. Administration of extracts from ginseng, aged garlic, Viscum album (mistletoe), Cichorium intybus, Echinacea purpurea root, Derris scandens hydroalcholic, some wild plants, Chinese herbs and some kinds of mushrooms significantly augmented NK cytotoxicity or restored NK cell activity in some immune-suppressive conditions. Some of these agents showed inhibition of experimental metastasis of cancer.
Oral administration of Phyllanthus emblica, which is known as an excellent source of vitamin C, enhanced NK cell activity and antibody-dependent cellular cytotoxicity (ADCC), thus, supplemental nutriments might enhance NK cell activity.
Moreover, acupuncture, skin rubdown, relaxation, massage therapy, music therapy, mirthful laughter and hypnotherapy enhanced NK cell activity and/or NK cell numbers.
There are a considerable numbers of studies reporting that acute and chronic exercise and long-term repeated exercise (training effects) elevated NK cell activity in peripheral blood.

PERSPETTIVES and ADMONITIONS 
In 1998, the National Center for Complementary and Alternative Medicine (NCCAM) was established by the US Congress at the National Institutes of Health (Bethesda, MD) to investigate CAM modalities rigorously in order to determine which are beneficial and worthy of further consideration for mainstream practice. Among the many CAM approaches that warrant careful investigation are those that claim to sustain, restore or boost immunity. In this review, Goldrosen and Strauss covered the following topics: use of CAM, regulation of CAM, risks of CAM use, clinical trials of CAM, CAM and immunity, dietary supplements and mind–body approaches. They cover some ongoing, large phase III trials of CAM modalities; some CAM modalities that might mediate their effects through the immune system and some herbal products that modulate immune responses. Their Box 1 warns of the challenges of conducting clinical trials of CAM and Figure 1 treats CAM domains and some of the most common examples; a glossary that defines nearly 20 such CAM practices.

Probably one of the greatest salutes to immunologists and practitioners of CAM was the appearance of that paper by Goldrosen and Strauss (3). A pyramid has recently been published in Nature Immunology entitled: ‘Complementary and alternative medicine: assessing the evidence for immunological benefits’. In this pyramid, there is a hierarchy of evidence.
Information regarding the efficacy and safety of any clinical approach, including those of CAM, spans a continuum that ranges at the base all the way to the peak or the pyramid's point, from anecdotes and retrospective studies to small randomized, controlled trials (phase II clinical trials) and large randomized, controlled trials (phase III clinical trials). In my opinion, this paper and its contents, and the pyramid represent a seminal tribute to the emerging role of the immune system in CAM. Moreover, it provides the essential rules necessary for unraveling the tangled threads of legitimate science as approached by eCAM considered to be its mission. Links to the origins of innate immunity that focuses on invertebrates is bridged by the emergence of bioprospecting (8,9) and evidence for clinical trials using products of marine animals (10).

FOOTNOTES
For reprints and all correspondence: Edwin L. Cooper, Laboratory of Comparative Neuroimmunology, Department of Neurobiology, David Geffen School of Medicine at UCLA, University of California, Los Angeles, Los Angeles California 90095-1763.
Tel: (310) 825-9567; Fax: (310) 825-2224; E-mail: cooper@mednet.ucla.edu

REFERENCES
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Cooper EL. Commentary on CAM and NK cells by Kazuyoshi Takeda and Ko Okumura. eCAM ( 2004;) 1:: 29–34.[Medline]
Goldrosen MH, Strauss SE. Complementary and alternative medicine: assessing the evidence for immunological benefits. Nat Rev Immunol ( 2004;) 4:: 912–21.[CrossRef][ISI][Medline]
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Continua su:
Immunita' 1 + Immunita' e Vaccini + Sistema Immunitario + Malattie Immunitarie +  STRESS, FUNZIONI VITALI e SISTEMA IMMUNITARIO + Stress Ossidativo - 2 + la Falsita' dell'immunita' di gregge dei Vaccini

Ricordarsi che le alterazioni degli enzimi, della flora, del pH digestivo e della mucosa intestinale influenzano  la salute,  non soltanto a livello intestinale, ma anche a distanza in qualsiasi parte dell'organismo. )

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- www.dietamed.it/medicina_scienza/medicina_generale/sindrome_intestino_irritabile.html

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Tratto in parte da: procaduceo.org