Continua
in: Immunita'-1
+
IMMUNITA' e Vaccini +
Sistema
Immunitario +
Immunodepressione da Vaccino
+
Immunogenetica +
DANNI
DEI VACCINI
+
Effetto Gregge
I
BAMBINI MODERNI sono più malati di quanto non fossero nel
1945 e '50
“Nel 1947 ero nel vivaio come studente
infermiere ed andavo lavorare in un asilo nido per i piccoli
neonati, le cui madri necessarie per lavorare come fossero
illegittime e quindi non i padri stavano diventando un
salario.
I bambini stavano molto bene ed erano molto dolci. C'erano
raffreddori, influenza e scabbia di tanto in tanto .
Non c'era traccia di asma, eczema, epilessia, iperattività,
malattie cardiache o morte in culla. Morte in culla (SIDS)
è iniziata nel 1957, dopo che la campagna di vaccinazione
con il vaccino DPT è stato avviata.
Avete bisogno di rivivere negli anni 45-60, per ricordare
com'era allora la vita.
Alcuni bambini morivano di polmonite, perché le case erano
fredde, ma non delle malattie terribili che hanno ora".
Dalla sig.ra B. - Nurse, Pensionata che ha lavorato per anni
in una Nursery.
Tratto da :
http://www.vaccineriskawareness.com/Your-Immune-System-How-It-Works-And-How-Vaccines-Damage-It
Commento NdR:
in realta' le cose sono molto piu' complesse e non basate
esclusivamente sugli anticorpi e/o sulle cellule o linfociti
e globuli bianchi
!
>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>
Difese
immunitarie influenzate dai ritmi
biologici - 19 Febbraio 2012
La scoperta arriva da uno studio statunitense
In alcune ore del giorno, corpo più vulnerabile all'attacco
di virus e batteri
Un'influenza al mattino è diversa da un'influenza alla sera.
A dirlo sono i ricercatori della
Yale University School of Medicine, secondo i
quali, in alcuni momenti della giornata, il corpo potrebbe
essere più vulnerabile all'attacco di virus e batteri.
Il team di ricerca ha rilevato come l'ora in cui si contrae
un'infezione modifichi la sua gravità. Al centro della
ricerca ci sono le influenze del ritmo circadiano sulle
difese immunitarie. In pratica, il sistema immunitario ha
bisogno di rilevare l'infezione, prima di poterla
combattere.
I ricercatori, dunque, hanno indagato sulla proteine
sentinella Tlr9, la quale può individuare il
Dna di batteri e virus
invasori.
Tali
proteine
possono essere localizzate sulla
membrana cellulare o all'interno della
cellula. I recettori
sentinella
(TLR)
rappresentano le
proteine di riconoscimento legate alla membrana
cellulare
Dai dati raccolti osservando esperimenti condotti su topi,
gli scienziati hanno dimostrato che la quantità di Tlr9
prodotta e il suo modo di funzionare sono controllati
dall'orologio biologico, e variano durante il giorno. Quando
l'attività della proteina è massima, infatti, gli animali
immunizzanti hanno registrato un miglioramento della propria
risposta immunitaria.
Non solo.
Noto che le persone con setticemia corrono i maggiori rischi
letali tra le 2 e le 6 del mattino, gli scienziati hanno
rilevato che la gravità della sepsi dipende dal momento
dell'infezione, con variazioni che coincidono con i
cambiamenti dell'attività della proteina.
Secondo uno degli autori dell'indagine, esiste “un legame
molecolare diretto tra ritmi circadiani e il sistema
immunitario”, che potrebbe avere “importanti
implicazioni per la prevenzione e il trattamento delle
malattie”.
Inoltre, “sembra che le alterazioni del ritmo circadiano
influenzino la nostra suscettibilità ai patogeni”.
>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>
Scoperto meccanismo del
reclutamento
globuli bianchi
- 12 Gen. 2011
Un gruppo di ricercatori
italiani, del Dipartimento di Patologia e del Centro di
Biomedicina Computazionale dell'Università di Verona,
condotto da Carlo Laudanna, ha scoperto un meccanismo
molecolare che regola il reclutamento dal sangue e la
migrazione nei tessuti dei globuli bianchi, i principali
attori del sistema immunitario.
Lo studio è stato condotto nei laboratori del dipartimento
di Patologia con l'ausilio di tecnologie di avanguardia
fornite dal centro di Biomedicina computazionale (CBMC)
dell'Università di Verona, ed è stato finanziato dalla
Fondazione Cariverona e dalla Associazione Italiana per la
Ricerca sul Cancro
Le implicazioni di questa scoperta, pubblicata ieri su
Nature Immunology, sono diverse, ma principalmente quella di
una maggiore comprensione del funzionamento del sistema
immunitario, che ha la funzione di proteggere il nostro
organismo dalle infezioni da
microrganismi
eterologhi e/o tossine introdotte ad esempio
con i vaccini,
nonché dallo sviluppo e diffusione del
cancro, per
sua natura agisce al "posto giusto e al momento giusto",
focalizzando e localizzando la sua azione difensiva "solo"
dove è necessario, se non e' stato gia'
leso dai vaccini;
in questo modo la risposta immune è circoscritta e mirata.
Questa proprietà fondamentale dipende dalla precisa
regolazione del reclutamento dei globuli bianchi dal sangue
nei tessuti, un fenomeno scoperto più di 100 anni fa, ma le
cui basi molecolari si sono cominciate a comprendere solo
negli ultimi anni.
Ma il problema del buon funzionamento del sistema
immunitario e’ SEMPRE legato alla perfetta funzionalita'
della micro circolazione che, nei vari tessuti, alimenta
anche le cellule che li
compongono, che ad esempio con i
vaccini viene
facilmente compromessa.
Secondo quanto riferiscono i ricercatori nel loro studio,
sarebbe stata scoperta la funzione regolatrice fondamentale
di cinque molecole che agiscono di concerto per creare un
"modulo funzionale" regolatore, senza il quale la funzione
dell'immunità' viene meno.
Le cinque molecole appartengono ai "sistemi di trasduzione
del segnale", quei processi biochimici di trasferimento e
propagazione di un segnale all'interno di una
cellula, che avvengono
attraverso l'attivazione di specifiche vie di segnalazione
che controllano lo stato
metabolico la proliferazione ed i differenziamenti
cellulari.
"Nello studio - spiegano i ricercatori - dimostriamo per via
sperimentale e per la prima volta nel sistema immunitario,
un concetto teorico fondamentale detto "modularità",
mediante il quale la funzione contemporanea delle cinque
molecole definisce un modulo funzionale che regola
l'attivazione del reclutamento dei
LINFOCITI (un
tipo particolare di globulo bianco) dal torrente sanguigno
nei tessuti".
Tratto in parte da: Apcom
Commento NdR:
Se i microrganismi eterologhi, estranei
(tossici, quelle a es.
come quelli
contenuti
nei
vaccini) riescono a
passare le barriere immunitarie suddette, entrano in gioco altri
meccanismi, mediati dai
FAGOCITI (neutrofili, monociti,
macrofagi) o da proteine del siero che costituiscono il
sistema del COMPLEMENTO, per tentare di eliminare
le sostanze tossiche estranee.
Il sistema del COMPLEMENTO e' un
insieme di circa venti proteine del siero, alcune delle
quali si attivano spontaneamente a contatto con la
superficie di alcuni microrganismi scatenando l’attivazione
delle altre e la distruzione dei germi oppure l’attivazione
delle cellule immunocompetenti.
Ad esempio possono attirare
fagociti nell’area invasa, perche' distruggano i germi
invasori, oppure possono legarsi alla parete dei germi
rendendoli riconoscibili da parte dei fagociti (opsonizzazione).
L’insieme dell’attività dei
fagociti e delle proteine del complemento nella zona dove e'
avvenuta la penetrazione dei microrganismi, produce una
reazione difensiva aspecifica che prende nome di
INFIAMMAZIONE
e le susseguente fasi
di
Disintossicazione
attravverso
gli organi
esecretori,
emuntori,
attivate
con
febbre,
pustole,
urine cariche di
sostanze,
catarro,
feci putride.
Il
sistema del complemento
induce fori nella
membrana cellulare, con conseguente lisi
della cellula infettata o dell’agente patogeno eterologo.
Il
sistema immunitario
quindi garantisce la difesa dell’organismo da agenti provenienti
dall’esterno o anche dall’interno, detti
antigeni. Sono antigeni molecole
appartenenti a: parassiti, protozoi,
batteri, funghi,
virus,
tossine.
Le strutture del sistema
immunitario riconoscono l’antigene, elaborano una risposta
più o meno specifica contro di esso e lo neutralizzano o
eliminano.
Viene definito antigene una
sostanza estranea, cioe' che venga introdotta nell’organismo
dall’esterno, o anche intrinseca ma riconosciuta come
estranea, capace di indurre una risposta immunitaria.
L’immunità
aspecifica od innata costituisce la branca
evolutivamente più antica e l’impalcatura fondamentale
del sistema immunitario.
L'immunità innata dipende dalle difese aspecifiche,
ossia quelle che agiscono contro gli eventuali intrusioni
indipendentemente dalla natura dello stesso:
parassita,
fungo,
spore,
batterio,
protozoa,
virus, sostanze tossiche
ecc., e comprende alcune cellule come i
macrofagi
e, secondo la Medicina
Naturale, anche
la
pelle,
polmoni,
sistema gastro-intestinale, ecc., ed altri parti
dell'organismo.
Il sistema immunitario
garantisce la difesa dell’organismo da agenti provenienti
dall’esterno o anche dall’interno, detti
antigeni.
Sono antigeni molecole
appartenenti a: parassiti, protozoi, batteri, funghi, virus,
tossine.
Le strutture del sistema
immunitario riconoscono l’antigene, elaborano una risposta
più o meno specifica contro di esso e lo neutralizzano o
eliminano.
Viene definito antigene una
sostanza estranea, cioe' che venga introdotta nell’organismo
dall’esterno, o anche intrinseca ma riconosciuta come
estranea, capace di indurre una risposta immunitaria.
La risposta immunitaria può
essere generica e poco selettiva oppure può portare alla
produzione di anticorpi specifici (immunogenicità), i quali
reagiscono in modo selettivo con quegli antigeni (antigenicità).
Il sistema immunitario
e' qualcosa di molto complesso e non ancora chiaro alla
medicina ufficiale,
ci sono soggetti che, pur non producendo anticorpi
superano le malattie e non si ammalano; bambini che non
avendo fatto vaccino o contratto la malattia, hanno
comunque un sistema immunitario, che pur NON producendo
anticorpi specifici, per il tetano, polio, morbillo,
pertosse, l’epatite B, NON somatizzano quelle malattie
perche' perfettamente sani.
Le sostanze antigeniche hanno di
solito peso molecolare maggiore di 10.000 D, e una
configurazione molecolare che ne permette il legame con gli
anticorpi specifici.
Sono antigeni virtualmente tutte
le
proteine semplici, molti
polisaccaridi (compresi quelli
della superficie batterica), le
nucleoproteine, le
lipoproteine, molti
peptidi sintetici, i virus, molti
parassiti,
cellule eterotipiche e
allotipiche.
Si definiscono anticorpi
molecole proteiche (gamma-globuline) prodotte da
cellule del
sistema immunitario stimolate direttamente o indirettamente
dalla presenza di un antigene, e specifiche contro di esso.
L’anticorpo si combina
chimicamente con l’antigene che ne ha indotto la produzione,
formando un complesso antigene-anticorpo che neutralizza
l’azione patogena dell’antigene.
Il sistema immunitario e'
integrato con il sistema che provvede alla produzione delle
cellule del sangue, per cui si parla di sistema emolinfopoietico.
I principali agenti del sistema
immunitario sono i
LINFOCITI.
Gli organi linfoidi primari, in
cui si differenziano e maturano i
linfociti, sono il
midollo
osseo e il
timo.
Gli organi linfoidi secondari
sono la
milza, i
linfonodi e le
strutture del MALT, dove i
linfociti maturi vanno ad alloggiare e da dove partono per
produrre le risposte immunitarie.
Tutta la teoria dell’immunologia, nella
medicina ufficiale, si basa su questi concetti di antigene e
anticorpo (NdR: che e' ancora imprecisa ed
indimostrata, oltre che fasulla in tante sue parti, vedi qui
sotto).
Il problema dell’immunologia è quindi proprio quello di
basarsi su due termini che si definiscono reciprocamente e
che non sono quasi mai reciprocamente esatti, precisi, anche
perche' la teoria degli anticorpi e' una semplice teoria
indimostrata con i fatti, infatti ad esempio il 30% dei
vaccinati
non produce anticorpi all'antigene del
vaccino che gli e' stato
propinato,
proprio perche' la teoria della risposta anticorpale
obbligatoria del sistema immunitario e' fasulla.
vedi la prova QUI:
Copia dei titoli anticorpali di un
soggetto plurivaccinato
>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>
Come
i
globuli bianchi riconoscono le sostanze tossiche
- 30 aprile 2011
Lo studio è giudicato importante perché consente di chiarire
ulteriormente il mistero di come l'organismo riesca a
costruire una risposta immunitaria per combattere le
infezioni Un recettore molecolare sulla superficie dei
globuli bianchi è cruciale per il riconoscimento di un fungo
che sta cominciando un'infezione: ora un gruppo di
ricercatori del Cedars-Sinai Medical Center ha chiarito i
dettagli del suo funzionamento.
Il recettore in questione è denominato dectina-1 ed è stato
studiato in laboratorio da David Underhill, professore
associato dell'Inflammatory
Bowel and Immunobiology Research Institute, del
Cedars-Sinai, che firma un
articolo sulla rivista Nature.
Una consolidata teoria descriva le modalità con cui le
cellule del
sistema
immunitario riconoscono a una certa distanza i
frammenti microbici introdotti nell'organismo da un agente
patogeno (NdR: o da un
vaccino); in questo caso invece lo studio
definisce un modello alternativo in cui le
cellule
immunitarie
determinano quando i patogeni (NdR: o le sostanze
tossiche alimentari e non,
vaccinali
che intasano
la
microcircolazione,
farmacologiche)
entrano in contatto diretto con la loro superficie ponendo
una minaccia immediata e quindi la necessità di una pronta
distruzione.
Lo studio è giudicato importante perché consente di chiarire
ulteriormente il mistero di come l'organismo riesca a
costruire una risposta immunitaria per combattere le
infezioni.
“Il nostro laboratorio stava studiando la
Dectina-1, che dirige i globuli bianchi a
distruggere i funghi che incontra direttamente, ma a
ignorare i materiali solubili liberati dalla sua superficie
che non pongono una minaccia immediata”, ha spiegato Helen
Goodridge, primo autore dello studio e ricercatore del
laboratorio diretto da Underhill. “Si tratta di una
circostanza importante poiché la
fagocitosi e le risposte di difesa antimicrobica
sono distruttive e richiedono una notevole quantità di
energia”.
Una volta all'interno della cellula,
l'agente patogeno viene distrutto (NdR: se il sistema
enzimatico funziona
normalmente) utilizzando una combinazione di
enzimi di degradazione,
composti chimici altamente reattivi, e di un ambiente acido.
Quando la dectina-1 rileva la presenza di un fungo, sulla
superficie del globulo bianco si forma una struttura che
Underhill chiama “sinapsi fagocitica”. A seguito di tale
processo, due proteine di inibizione, in grado di inibire la
trasmissione di segnali all'interno della
cellula vengono inattivate:
a questo punto la cellula può essere istruita dalla
dectina-1. La sinapsi fagocitica non si forma quando la
dectina-1 incontra frammenti fungini solubili, e perciò in
tal caso il globulo bianco non risponde. (fc)
Tratto da: lescienze.espresso.repubblica.it
Commento NdR:
in realta' le cose sono molto piu' complesse e non basate
esclusivamente sugli anticorpi e/o sulle cellule o linfociti
e globuli bianchi
!
La
Memoria delle cellule staminali, di lesioni,
traumi, ferite,
intossicazioni (anche da
farmaci
e
Vaccini),
infiammazioni e loro ruolo nella salute/ammalamento.....
>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>
Piante a animali si difendono nello stesso modo - 22
Nov. 2010
Animali e piante condividono molecole di riconoscimento per
batteri e virus e meccanismi di difesa simili. Molto più di
quanto finora non si sospettasse. Lo sostengono
Pamela Ronald dell'Università
della California di Davis e Bruce Beutler dello
Scripps Research Institute su
Science, in un articolo che passa in rassegna i più
recenti studi sul sistema immunitario innato ed
aspecifico.
Questi
lavorano infatti quasi esattamente nello stesso modo in
entrambi i regni, sebbene l’antenato comune dovrebbe
risalire a circa un miliardo di anni fa.
Diversamente dalla risposta adattiva (ovvero quella
estremamente specifica che l’essere umano e gli altri
animali sviluppano a seguito dell’incontro di un patogeno),
la risposta innata riconosce specifiche molecole che sono
condivise da diversi microbi e sono essenziali per la loro
sopravvivenza. Eppure, data l’enorme differenza tra piante a
animali, fino a qualche anno fa si era supposto che i
meccanismi di difesa fossero completamente diversi. Invece,
come sta emergendo da alcuni anni, un’evoluzione convergente
ha fatto sì che mondo vegetale e animale rispondessero allo
stesso modo di fronte ai segnali lasciati dai batteri.
In particolare - argomentano i ricercatori – ci sono due
motivi ricorrenti nei sistemi di difesa: i recettori addetti
al riconoscimento e le molecole che trasmettono il segnale
di pericolo. Piante, insetti e mammiferi, pur avendo
proteine altamente specifiche dedicate ad avvertire la
presenza di molecole batteriche, condividono regioni
proteiche comuni.
La chiave della somiglianza starebbe nella
presenza ripetuta dell’aminoacido leucina, importante nella
fase del riconoscimento del nemico. Poi, dopo aver
riconosciuto il segnale di pericolo, tutte le cellule, non
importa a quale specie appartengano, trasmettono l’allarme
usando un altro motivo proteico comune (chiamato motivo
chinasico non-RD, ovvero privo degli aminoacidi arginina e
aspartato).
Come sottolineano gli autori, i vantaggi di questa
“immunologia evolutiva”, per quanto ancora agli albori,
potrebbero rivelarsi molto importanti, sia per la ricerca
applicata sulle piante, sia per nuove terapie per gli esseri
umani. “E’ come se, per ora, conoscessimo solo alcune foglie
del grande albero della vita”, spiegano i due studiosi.
“Quando avremo sequenziato i genomi di quasi tutte le specie
di piante e animali, potremo risalire a tutti i meccanismi
di difesa ed elaborarne di nuovi a partire da altre specie”
- Riferimento:
DOI: 10.1126/science.1189468
By Giulia Belardelli - Tratto da: galileonet.it
>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>
Scoperta nel
sistema nervoso periferico una nuova funzione degli
anticorpi - 16/0/2010
Per la prima volta alcuni di essi appaiono implicati in un
processo di riparazione
Gli anticorpi non servono solo a identificare e distruggere
le sostanze e i microrganismi che aggrediscono l'organismo,
ma partecipano anche all'opera di "ricostruzione" di
tessuti
e microcricolazione danneggiati.
Questa funzione del tutto inaspettata e' stata
riscontrata da un gruppo di ricercatori della Stanford
University School of Medicine che la descrivono in
un articolo pubblicato sui Proceedings of the National
Academy of Sciences (PNAS).
La ricerca era partita dall'osservazione che mentre le
cellule del sistema nervoso centrale non riescono a
rigenerarsi dopo una lesione, quelle del sistema nervoso
periferico lo fanno in modo consistente.
Una delle più
evidenti differenze fra i due casi e' rappresentato dal fatto
che mentre il sistema periferico può essere raggiunto dagli
anticorpi presenti nel flusso sanguigno, sia al cervello sia
al midollo spinale sono isolati rispettivamente dalla
barriera emato-encefalica e dalla barriera emato-liquorale.
Le cellule che trasmettono impulsi su lunghe distanze hanno
gli assoni protetti da un sottile strato isolante di una
sostanza lipidica, la mielina: "Dopo una lesione a un nervo,
la massa di mielina che degenera viene rapidamente ripulita
nel sistema periferico, ma non in quello centrale. Di fatto,
in un cervello o in un midollo lesionato la mielina
degenerata continua a restare in situ per il resto della
vita della persona. Dopo una lesione, per esempio, al nervo
sciatico, la mielina degenerata viene rimossa in una
settimana o anche meno", spiega Mauricio Vargas, primo
firmatario dell'articolo sui PNAS.
I ricercatori, dopo aver prodotto un topo mutante che non
era in grado di produrre anticorpi, hanno mostrato che in
quel topo la riparazione di una lesione al nervo sciatico
risultava sostanzialmente bloccata, così come la rimozione
della mielina degenere. Se però successivamente venivano
iniettati anticorpi ottenuti da topi normali, il processo di
rimozione riprendeva e così pure la capacità di
auto-rigenerazione del nervo.
"Che gli anticorpi partecipassero alla rimozione dei globuli
rossi senescenti era noto, ma questa e' la prima volta che
essi appaiono implicati in un processo di riparazione", ha
detto Vargas. "Abbiamo in particolare mostrato che gli
anticorpi aderiscono alla mielina degenerata e la segnalano
ai macrofagi che provvedono a fagocitarla."
Peraltro, i ricercatori hanno osservato che il risultato non
dipendeva dal fatto che gli anticorpi provenissero da un
topo che aveva in precedenza subito anch'esso una lesione a
un nervo o no, suggerendo che si tratti di anticorpi "fuori
ordinanza", già presenti nell'organismo e non prodotti
solamente in seguito alla lesione.
Un fatto confermato da un
ulteriore esperimento in cui si e' mostrato che il processo
di ripulitura non viene innescato da qualsiasi tipo di
anticorpi, ma da un tipo specifico di essi.
Questi anticorpi non danneggiano la mielina integra, ha
spiegato Ben Barres, che ha diretto lo studio, perche' quella
danneggiata presenta caratteristiche strutturali
superficiali differenti da quella integra.
Anche se lo studio e' stato condotto sul sistema nervoso
periferico, i suoi risultati aprono le porte alla
possibilità di sondare nuovi approcci terapeutici anche per
danni che coinvolgano il cervello o il midollo spinale
attraverso infusione diretta di questi anticorpi, in modo
che segnalino alla microglia - il corrispondente dei macrofagi nel sistema nervoso centrale - la necessità di
eliminare la mielina degenerata. (gg)
Tratto da: scienze.espresso.repubblica.it
Commento NdR: ogni giorno scoprono cose nuove sul
sistema immunitario che contraddicono e/o definiscono meglio
le varie ed importanti funzioni. Questa e' una scoperta
utile, ma quello che non hanno ancora scoperto e' che la
teoria degli anticorpi e' da riscrivere tutta quanta,
perche' in realta' le cose sono molto piu' complesse e non
basate esclusivamente sugli anticorpi e/o sulle cellule o
linfociti !
>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>
IMMUNOSTIMOLANTI NATURALI (Fitoterapia
e Prodotti
dell'Ape)
Le
piante medicinali
maggiormente utilizzate come immunostimolanti sono
diverse, ma fra queste meritano senz'altro una menzione
particolare l'Uncaria,
l'Eleuterococco,
la
Curcuma, l'Astragalo,
la Schisandra (la droga è costituita dal frutto di
Schizandra chinensis, sinonimi Schizandra japonica e
Maximowiczia chinensis (fam. Schisandraceae), pianta
originaria della Cina e del Tibet) e infine, ma non ultima
per importanza, l'Echinacea,
oltre ad altre sostanze naturali quali la
Pappa Reale, la
Propoli,
la Vitamina C
e i Lactobacilli
o Fermenti Lattici
- vedi anche:
Prodotti Naturali
MIDOLLO OSSEO
E’ un organo privo di forma
propria, ospitato entro le cavità delle ossa, con la
funzione di produrre in continuazione le
cellule del sangue
(funzione emopoietica) sia della serie rossa (eritrociti)
che della serie bianca (leucociti) che le piastrine.
Nel midollo delle ossa lunghe
ben presto prevale la componente connettivale adiposa, per
cui diventerà midollo osseo giallo, che perde le capacità
emopoietiche, anche se non definitivamente.
Nelle lacune del tessuto osseo
spugnoso si manterrà attivo per tutta la vita sotto forma di
midollo osseo rosso.
E’ costituito da uno stroma
connettivale con fibre reticolari, che sostiene masserelle
di cellule
staminali
emopoietiche, cellule da esse derivate in vari stadi di
maturazione e megacariociti. Naturalmente e' ricco di vasi
sanguigni che formano una fitta rete capillare.
LINFOCITOPOIESI MIDOLLARE
Ogni giorno il midollo osseo
rosso produce 2,5 miliardi di eritrociti, 2,5 miliardi di
piastrine e 1 miliardo di leucociti per kg di peso corporeo.
CIRCOLAZIONE dei
LINFOCITI
TIMO
MILZA
LINFONODI
TESSUTO LINFONODE ASSOCIATO
alle
MUCOSE (MALT = Mucose-Associated Lymphoid Tissue)
Non e' un solo organo, ma un
insieme di cellule linfoidi
sparse, noduli linfatici isolati o aggregati o anche organi,
sempre però associati alla mucosa di organi cavi.
Fanno parte del MALT:
+
cellule linfoidi disperse
+
noduli linfatici solitari o
aggregati dell’intestino tenue
+
tonsille dell’anello del Waldeyer
+
appendice vermiforme
dell’intestino cieco
Le
cellule M sono cellule epiteliali che rivestono gli
aggregati linfoidi e internalizzano gli antigeni
trasportandoli o presentandoli ai linfociti.
Le
Tonsille (L’anello linfatico
del Waldeyer)
I Noduli Linfatici solitari:
l'insieme di
noduli
linfatici,
solitari
o a gruppi, che si trovano soprattutto nell'intestino ileo e
in prossilità della valvola ileo ciecale - Ileo/cieco = Nell'anatomia
dell'apparato
digerente l'ileo e' la parte finale dell'intestino
tenue, nel quale segue il
duodeno ed il
digiuno. e' separato dal
cieco dalla
valvola ileociecale.
Le
Placche di Peyer
L’Appendice
vermiforme
Tratto in parte da: users.unimi.it
Commento NdR: ci meraviglia
che questo testo preparato da una
Universita'
non accenni alle
funzioni del
cervello, anzi dei
3 cervelli (quelli nella
testa, nel cuore e nell'intestino) quali coordinatori e
gestori delle informazioni ottenute dalle cellule e dai
vari organi e
sistemi, deputati a funzionare con e per il Sistema
Immunitario, ne' si parla
delle funzioni coordinatrici e generanti della
Mente e di
questa quale "muscolo" dell'Ego/IO,
e quindi dell'Essere
stesso =
IO SONO !
Quindi
in realta' le cose sono
molto piu' complesse e non basate esclusivamente sugli
anticorpi e/o sulle cellule o linfociti e globuli bianchi !
vedi:
Due CERVELLI,
anzi 3
SISTEMA NERVOSO
+
STRESS
+
INTESTINO
+
Immunita' 2 + Immunita' e Vaccini
+ Sistema
Immunitario,
ecc.
Le più recenti ricerche medico-scientifiche hanno
dimostrato in modo inequivocabile che
i Cervelli, il
sistema nervoso, quello immunitario ed intestino,
comunicano e si
influenzano
a vicenda.
La Psiconeuroimmunologia descrive i termini di questa
relazione e ne mostra le conseguenze sulla salute umana.
Lo
stato del nostro sistema immunitario dipende quindi anche
dallo stato dell'intestino e da quello del nostro sistema
nervoso, specie quello enterico, il cervello di sotto
nell'intestino, anche perche' il sistema immunitario, pur
non essendo un organo, ma un sistema, un'insieme di
funzioni, ha la "sede" delle funzioni principali, proprio
nell'intestino !
Tutti sanno che quando siamo depressi siamo anche più
vulnerabili alle malattie, perche' la
depressione nasce
proprio da importanti disordini
intestinali di
alterazione del pH
digestivo, del sistema enzimatico
e della flora batterica,
che generando
malassorbimento e
quindi malnutrizione -
vedi ad esempio:
Danni da amalgami
dentali +
Danni dei Vaccini.
Si sono
anche individuate le vie e i modi con cui il sistema nervoso
influenza la risposta immunitaria. Così come riusciamo a
scorgere i danni prodotti nel cervello da una
iperattivazione del
sistema immunitario e quindi intestinale (vedi per
esempio i
Danni da Vaccino =
autismo,
adhd,
epilessia,
allergie,
asma,
ecc.).
D’altra parte, alcune delle malattie del cervello più
devastanti e difficili da curare, sembrano essere collegate
a un’attivazione perversa del sistema immunitario che fa
sentire i suoi effetti dall'intestino fin dentro la testa .
Quindi cervello,
sistema nervoso,
intestino ed
immunità:
sono termini della stessa relazione che e' alla base del
nostro benessere.
L'immunità acquisita invece e' altamente specifica, ed
e' costituita da una serie di
cellule e
molecole capaci di
riconoscere particolari strutture, e solo quelle,
formando un'arma potentissima contro le infezioni, anche se
purtroppo relativamente lenta ad avviarsi nei soggetti
malati e non sani.
Quindi l'immunità innata naturale - può essere
considerata la somma totale delle immunità alle malattie
inerenti alle difese immunitarie biologiche non indotte
artificialmente e include immunità attiva, quella acquisita
attraverso le normali infezioni dei sistemi respiratorio ed
intestinale dopo la nascita e l'immunità passiva, che
generalmente consiste negli eventuali anticorpi acquisiti dal sangue
materno e dal
latte materno. Inoltre essa e'
caratterizzata anche e sopra tutto da un buon assetto, nei
giusti rapporti, del
Terreno (i liquidi del corpo)e quindi della
matrice, oltre
all'indispensabile buona attività
dell’apparato digerente, che deve assolutamente contenere
una flora batterica simbiotica ben funzionale e completa in
tutta la sua scala gerarchica, con la produzione anche di
tutti gli enzimi necessari ed utili all’estrazione delle
sostanze vitali per tutto l’organismo.
Cio' significa che le alterazioni degli
enzimi, della
flora, del
pH
digestivo e e della mucosa intestinale
influenzano la salute, non soltanto
a livello intestinale, ma anche a distanza in qualsiasi
parte dell'organismo.
vedi:Sistema immunitario
La scienza
medica ufficiale
afferma, anche se in modo incompleto, che il sistema
immunitario umano e' caratterizzato da risposte specifiche,
come la produzione da parte dell’organismo di specifici
anticorpi per combattere specifiche proteine esterne o
antigeni e da risposte non specifiche, che consistono nella
generale risposta sistemica a sostanze indesiderate,
chiamata immunità aspecifica.
Incluse nel repertorio delle risposte non
specifiche sono la pelle, le membrane mucose dei tratti
digestivo e respiratorio, azioni riflesse di starnuto o
tosse, anticorpi naturali, proteine complemento,
interferone, il processo di fagocitosi (cellule divorano
altre cellule), l'effetto degli acidi grassi, risposte
infiammatorie, l'azione delle cellule reticulo-endoteliali,
l'azione di enzimi, la risposta della celia respiratoria e
intestinale, l'effetto dell'acidità dello stomaco sui
batteri che vi passano, e le secrezioni che contengono esse
stesse anticorpi, come l'immunoglobulina secretoria che
assiste il processo di fagocitosi - un esempio e' l'azione
dei globuli bianchi sugli organismi patogeni.
Quindi il sistema immunitario e' molto piu' complesso e
misconosciuto di quanto non sia stato ufficialmente per ora
accettato ed insegnato dalla
medicina ufficiale
e quindi gli immunologhi sono ancora oggi,
medici impreparati.
Molti individui pur non avendo o producendo anticorpi
specifici, NON contraggono certe malattie, pur
essendo venuti in contatto con agenti estranei tossici e/o
patogeni, perche ? perche' hanno un
Terreno
piu' sano (bioelettronicamente
e biochimicamente) di coloro che producono gli anticorpi, i
quali per produrli, somatizzano una malattie in genere in
modo lieve lieve !
esempio: quando vi sono i cambi di stagione la
malattia
chiamata impropriamente influenza
(da virus) si manifesta
solo nel 10% della popolazione, proprio per il motivo
sopra citato.
Il corpo umano mantiene
parecchie linee di difesa contro l'invasione di proteine
esterne e di tossine prodotte.
La Prima linea di
difesa e' la
Pelle.
La superficie cutanea e' di circa 2 m2 ed e' composta primariamente di materiale proteico
chiamato cheratina. La pelle secerne anche vari oli, acidi
grassi e acidi lattici che inibiscono la generale crescita
dei batteri non simbiotici, anche se quasi tutta la
flora batterica che si trova sulla pelle e all'interno del
corpo e' innocua e necessaria, dato che il sistema
immunitario quando e' in condizioni normali, molti processi
corporei usufruiscono della sua esistenza.
Questi micro organismi che esistono in
simbiosi con l'anatomia umana sono molto sensibili agli
antibiotici, ai vaccini e alle sostanze sintetiche
somministrate dalla pratica medica corrente; disturbare un
delicato equilibrio può portare alla proliferazione abnorme
di organismi patogeni, sopra tutto funghi.
La Seconda linea e' la superficie polmonare che
corrisponde a circa 80 m2
Ma la Terza linea di difesa
e' la piu' importante ed e' l'Intestino, con i suoi
circa 350 m2 di superficie interna.
Il sistema immunitario gastro intestinale essendo il piu'
esteso come superficie ed estremamente sviluppato e
specializzato, e' la prima vera barriera che se non perfettamente
funzionale, permette il dilagare di: tossine inquinanti
eventualmente ingerite con i cibi (solidi, liquidi), micotossine
anche autoprodotte, batteri autoctoni mutati e proteine virali
endoprodotte,
trasportati per mezzo di linfa e sangue a tutto
l'organismo.
I disturbi dell'apparato digerente, sopra tutto se
coadiuvati da batteri mutati e/o funghi proliferati a
dismisura, influiscono sempre in senso negativo (malfunzione)
sui sistemi di difesa immunitaria del corpo, anche perche'
essi secernono anche tossine.
La disbiosi gastro intestinale e' quindi una grave forma di
alterazione della flora
batterica autoctona che conduce piano piano e
gradualmente nel tempo alla alterazione dei tessuti della
mucosa intestinale e quindi dei
LINFOCITI presenti nei
linfonodi mesenterici, nella Placche di Peyer, nella lamina
propria ecc. ecc.
Questa disbiosi della flora autoctona determina
non solo la alterazione e quindi della funzionalita' del
tessuto linfatico presente nella mucosa dell'intestino, ma
anche il blocco graduale delle strutture linfo-immunitarie
poste a distanza in altre parti del corpo.
(NdR: Il muco per
esempio e' un difetto delle difese immunitarie, fra
cui il più frequente e' il deficit di
IgA, (presenti sopra tutto nell’intestino)
cioe' degli anticorpi che fanno da barriera nelle
mucose: lacrime, secrezione nasale, saliva, muco
bronchiale, muco intestinale; la loro carenza
(che colpisce facilmente tutti i bambini
vaccinati) può essere evidenziata mediante un
esame del sangue e uno, particolare, della
saliva).
La
proliferazione della
Candida Albicans
causata dalla somministrazione di droghe,
antibiotici e
vaccini e' un esempio, e
determinano varie patologie come la diarrea e il
sanguinamento, sempre causati dalla distruzione della
flora batterica intestinale da parte
di quei
vaccini tossici,
per l'alterazione del
pH digestivo che essi inducono, oltre all'alimentazione
errata per il soggetto.
Poiche' il mantenimento dei
delicati equilibri fra i micro organismi interni (funghi,
batteri autoctoni e virus simbiotici) e' una parte essenziale
della risposta immunitaria umana, animale, vegetale, la
morte o la sola alterazione, mutazione,
di questi micro organismi, indebolisce
immediatamente le capacità di risposta del sistema
immunitario e quindi ammala di conseguenza di
qualsiasi tipo di malattia l’organismo dell'essere stesso.
I globuli bianchi nel corpo, i leucociti, sono generalmente
divisi in due gruppi, i granulociti, che includono
neutrofili, eosinofili e basofili, i
LINFOCITI non granulati
ed i monociti.
I neutrofili costituiscono il tipo prevalente
di granulociti; a causa della natura segmentata del nucleo,
i neutrofili sono anche chiamati leucociti polimorfonucleari.
Essi hanno un'interessante proprietà e cioe'
l'abilità di formare barriere fisiche contro gli organismi
patogeni.
Gli eosinofili costituiscono circa il 2% dei
leucociti nel sangue e appaiono connessi con le difese
contro infezioni parassitarie e risposte allergiche, più che
contro microrganismi e tossine.
Anche i basofili hanno un ruolo nelle
risposte allergiche e contengono istamina e eparina.
Un’ulteriore forma di leucociti sono i
monociti, che hanno la capacità di fagocitare le particelle
estranee e i batteri. I monociti appaiono attivi nelle
condizioni presentate dalla tubercolosi e le infezioni
fungine.
Un'altra linea naturale di
difesa e' il
Sistema Linfatico.
Il sistema linfatico e' parte essenziale del sistema
immunitario di difesa ed e' composto dai Linfonodi (600
circa), dalla rete dei canali linfatici, dalle tonsille,
dalla milza, dal timo e dal midollo osseo.
Le
cellule più importanti del
sistema linfatico sono i
LINFOCITI, prodotti nel midollo
osseo; essi assicurano le difese con l’immunità, che può
essere:
1 - Umorale = Linfotici B = maturano nei linfonodi e
producono gli anticorpi.
2 - Cellulare = Linfociti T = maturano nel timo ed evolvono
in cellule di difesa.
La maggior parte delle
strutture cellulari nel corpo sono immerse nella linfa, un
fluido chiaro che agisce come un generale piano di scarico
per le sostanze indesiderate, poi filtrate attraverso il
fegato e i
reni.
La linfa si muove attraverso una serie di
dotti e ghiandole grazie ad una serie di contrazioni
muscolari specifiche, molte delle quali sono generate
durante l'esercizio fisico. e' il sistema linfatico che
contiene le sopra menzionate cellule reticulo-endoteliali
che intrappolano e ingeriscono svariati organismi.
Queste cellule formano anche il rivestimento
di molti organi importanti e sono anche presenti nel fegato
e nella milza. Quando una struttura proteica estranea e'
localizzata, i tessuti connettivi la intrappolano e i
linfociti sono dispersi per inghiottire l'organismo
invasore.
Nel sistema circolatorio ci sono i macrofagi,
globuli bianchi specializzati che ingeriscono e distruggono
organismi trovati nel sangue. Dopo l'azione dei macrofagi,
gli antigeni riprodotti appaiono sulla superficie delle
membrane dei macrofagi.
Sono questi antigeni riprodotti rimasti dalla
distruzione di organismi che sono captati dai linfociti T,
pronti a mandare fuori sostanze chiamate linfochine che
mettono all'erta i linfociti B per produrre anticorpi in
risposta agli antigeni, altrimenti scambiati per proteine
estranee.
Ogni linfocito B ha approssimativamente
100.000 immunoglobuline sulla sua superficie.
Gli anticorpi prodotti dalle
cellule B sono spesso chiamate
immunoglobuline, designate dal simbolo Ig, e sono liberate
quando le cellule B sono stimolate dalla presenza di
antigeni estranei per trasformare in una
cellule di plasma
ciò che ha prodotto l'anticorpo specifico per quell'antigene
estraneo.
Vi sono generalmente cinque tipi di
immunoglobuline, fino ad ora identificate. Il primo
anticorpo, IgM, riprodotto in risposta ad un antigene
esterno, e' una grande molecola che si trova nel sangue e che
stimola il processo di fagocitosi.
Il processo dell'immunità
passiva, che si ha con il sangue materno dato al feto,
coinvolge l'anticorpo IgG, che e' responsabile
dell'attivazione dei macrofagi; può direttamente distruggere
molti antigeni con cui viene a contatto ed e'
l'immunoglobulina più abbondante nel corpo. Le membrane
nel tratto respiratorio, nel tratto urinario e
nell'intestino producono IgA, che sono prodotte direttamente
in caso di attacco della membrana da parte di un antigene
esterno. Quando un corpo umano sta passando una reazione
allergica, sono rilasciate IgE. L'ultima immunoglobulina identificata, IgD,
non e' ancora ben conosciuta e si trova in minima quantità
nel sangue e sulla superficie delle membrane dei linfociti
B.
Un'altra linea di difesa
coinvolge i Complementi, sostanze prodotte nei rivestimenti
dell'intestino, del
fegato, della
milza e dei
macrofagi. La
sostanza primaria e' conosciuta come
properdina
(il sistema del complemento) e la sua
funzione e' quella di neutralizzare i
virus e i batteri
mutati e/o patogeni. Le cellule reticulo-endoteliali
menzionate prima comprendono un'altra linea di difesa
conosciuta come sistema reticulo-endoteliale e producono
specifiche sostanze coinvolte nelle difese fisiologiche,
soprattutto proteasi, che giocano un ruolo nella
detossificazione di sostanze nocive. In
aggiunta al sistema immunitario di difesa prima menzionato,
il corpo mantiene un sistema chimico di difesa. Il sangue e'
un grande batteriostatico e virucida, ma questo dipende
moltissimo da una corretta alimentazione e
dall’ottimizzazione del processo nutrizionale che produce
ottimi livelli di vitamina C e vitamina B6 (pridoxina),
oltre ad altre sostanze; infatti la risposta ottimale del
sistema immunitario dipende molto da un adeguato livello di
vitamina B6.
NOTA BENE: il Sistema Immunitario, nasce al
concepimento e prende forma e si specializza per tutta la
vita, quindi non e' MAI statico e/o formato; esso si
in-Forma dal concepimento e termina la sua formazione solo
alla morte; quindi tutto cio' che
altera il suo buon funzionamento,
e' da evitare, ad
iniziare dai
Vaccini per i
neonati
!
Memoria immunologica" - Il
talento nascosto dell'immunità innata
Le
cellule
Natural Killer non possono specializzarsi nel
riconoscimento di un particolare patogeno, ma una volta
attivate possono rispondere più facilmente ed efficacemente
a una nuova attivazione.
E' ben noto che il sistema
immunitario innato e' specializzato nella risposta rapida e
molto aggressiva contro qualsiasi antigene che riesca a
penetrare nell'organismo.
Ora un gruppo di ricercatori della
Washington University School of Medicine a St. Louis ha
scoperto che una parte di questa prima linea di difesa e' in
grado di apprendere dall'esperienza per mobilitarsi più
efficacemente nel caso di una seconda aggressione, una
capacità che finora si riteneva posseduta unicamente dal
sistema immunitario adattativo.
Come e'
spiegato in un articolo pubblicato sui
Proceedings of the National Academy of Sciences (PNAS),
grazie alla presenza fra di loro di particolari "cellule
memoria", le cellule immunitarie adattative possono imparare
a riconoscere uno specifico antigene e rispondere con
elevatissima efficienza a un patogeno che cerchi di
aggredire l'organismo una seconda volta.
E' il principio su cui si basano i vaccini, che espongono la
persona a bassi livelli di patogeno inattivato in modo da
allertare e predisporre all'azione questo sistema - (NdR:
generando
confusione e DANNI nel
sistema immunitario)
vedi
Danni dei Vaccini.
"Abbiamo chiamato questa
proprietà memory-like" dicono Wayne M. Yokoyama e Audrey
Loew, che hanno partecipato alla ricerca. "Le
cellule Natural Killer non possono specializzarsi nel riconoscimento
di un particolare patogeno, ma abbiamo scoperto che una
volta attivate possono rispondere più facilmente ed
efficacemente a una nuova attivazione."
I precedenti tentativi di
comprendere che cosa accadesse alle cellule Natural Killer
dopo l'attivazione si erano scontrati con il fatto che nelle
colture cellulari, una volta che sono state attivate, non
tornano in uno stato di riposo, una circostanza che accorcia
notevolmente la loro durata di vita, già usualmente breve.
Per superare questo ostacolo, Megan A. Cooper, che ha
diretto lo studio, ha marcato con una sostanza fluorescente
alcuni Natural Killer attivati in coltura, reiniettandoli
poi nei topi da cui erano stati prelevati. I ricercatori
hanno così potuto tracciare le
cellule
e identificarle
quando, dopo una settimana, i topi sono stati sottoposti a
un nuovo prelievo. In questo modo hanno scoperto che le
cellule erano tornate a uno stato di quiescenza ma che
potevano essere riattivate non solo molto più rapidamente,
ma anche sviluppando una
risposta più intensa.
(NdR:
questo e' proprio quello che succede nelle
rivaccinazioni
dei
bambini
o dei
militari,
si generano le malattie
autoimmuni per l'aggressivita' del
Sistema Immunitario !)
La maggiore intensità si esplicava anche in un aumento della
loro replicazione, e nella produzione di interferone gamma,
un composto che ha attività anti-patogena e stimola la
produzione di altre
cellule immunitarie. (gg)
Tratto da: lescienze.espresso.repubblica.it
Commento NdR:
in realta'
NON si tratta
di una "memoria immunologica", ma di una
memoria genetica del
DNA
cellulare
(specialmente
mitocondriale) la quale
ad ogni
ammalamento, che i
medici della
medicina ufficiale chiamano impropriamente "malattie",
tutto il "percorso" dell'ammalamento fino alla eventuale
guarigione, si crea un imprinting nel
DNA
cellulare, cosi che ad ogni esperienza similare, possano
attivarsi tutti quei meccanismi anche immunitari, ma non
solo, atti ad ripetere le condizioni necessarie a mantenere
e/o ripristinare la salute, se la collaborazione dell'Essere
che "guida" la macchina del corpo (psicoelettronico)
metta in atto le
azioni/tecniche
spirituali/cure
naturali guida, per autoguarire e/o aiutare fin quanto
possibile l'organismo, nel processo del tentativo di
autoguarigione.
>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>
FATTORI di STIMOLAZIONE ed
INIBIZIONE del
SISTEMA IMMUNITARIO
Gli attori della risposta immune innata sono molti e con
funzioni molto diverse.
Mastociti, eosinofili, basofili e neutrofili e soprattutto i
macrofagi hanno funzioni difensive dirette contro batteri
(patogeni eterologhi ed autologhi)
virus, virioni, sostanze tossiche, anche quelle di
dubbia classificazione, come i
prioni
e i nanobi.
Due cellule derivanti dal
monocita, il macrofago e la cellula dendritica, hanno la
funzione di collegamento tra il sistema innato e quello
adattivo data la loro capacità di essere cellule A.P.C. (Antigen
Present Cells). Questa loro caratteristica le distingue
dalle altre cellule e le rendono centrali nella risposta
immunitaria sia innata che adattiva. Il sistema immunitario
innato svolge quindi tre funzioni fondamentali per il
mantenimento della vita.
La prima e' la risposta diretta alle infezioni con
eliminazione di tutti gli antigeni che il suo patrimonio
genetico e' in grado di riconoscere.
L’espressione di determinanti antigenici sulla superficie
della membrana cellulare in abbondanza, soprattutto quelli
in grado di riconoscere i
lipopolisaccaridi in accoppiamento a recettori
Toll-simili, favorisce il riconoscimento rapido di antigeni
batterici e virali oltre che alla eliminazione di tossine.
La seconda funzione e' quella fondamentale di stimolazione
del sistema adattivo, che viene guidato nella sua
differenziazione e modulazione di risposta.
La formazione, partendo da una cellula TCD4Th0, di
cellule
Th1 oppure Th2 o ancora Th3o Tr1 deriva dalla stimolazione
indotta dalla cellula A.P.C. al momento della prima
presentazione antigenica accompagnata dalla co-stimolazione
di B7-1 o B7-2 con un CD28 linfocitario.
La terza funzione e quella di attivarsi, dopo stimolazione
indotta da linfociti T, in modo da eliminare l’infezione
e/o l’infiammazione
locale.
Conoscere il funzionamento del sistema innato
significa comprendere il sistema difensivo primario che e'
poi quello che svolge il maggior lavoro di pulizia da tutto
ciò che potrebbe disturbare il buon funzionamento del nostro
corpo, siano antigeni vari o batteri e virus.
La scoperta abbastanza recente delle funzioni delle
cellule dendritiche nel regolare finemente le
risposte linfocitarie, le hanno poste al primo posto nello
studio delle malattie allergiche, sia come attori principali
nell’induzione dell’allergia, sia come possibili strumenti
per la cura delle stesse.
Il sistema immunitario adattivo e' comparso negli esseri
viventi insieme con la presenza della mandibola (la Lampreda
non ha sistema adattivo) per permettere la formazione della
MEMORIA IMMUNITARIA.
Questo passo gigante dell’evoluzione ha creato un sistema di
difesa integrato che ha permesso l’adattamento degli esseri
viventi, animali o uomini, in vari ambienti, anche i più
ostili. La comprensione causale delle malattie allergiche e
autoimmuni non può prescindere dalla conoscenza dei
meccanismi regolatori, eccitatori e inibitori che
soprassiedono all’attivazione di un linfocita.
L’immunologia e' una scienza molto moderna, rispetto ad altre
branche della medicina, in forte evoluzione con ancora molti
punti di domanda soprattutto sul lato terapeutico.
Il molto che si e' fatto nel campo dei trapianti lo si deve
solo al fatto che oggi possiamo gestire il “rigetto”; questo
risultato e' stato possibile quando si sono scoperti i
meccanismi che lo guidavano riuscendo a mettere un blocco
alla sua attivazione.
La produzione di citochine e leucotrieni nelle malattie
allergiche può essere gestita e modulata se si conoscono i
meccanismi che ne aumentano l’espressione.
By Dott. Luciano Lozio
Commento NdR: in questo studio ci si "dimentica" di
segnalare quali le vere cause delle mancate risposte o delle
maggiori risposte del sistema immunitario agli agenti
tossici di qualsiasi tipo; queste cause sono
principalmente dovute ai
vaccini (sostanze
tossiche) introdotti fin da piccolini ai
soggetti che poi manifestano sempre risposte immunitarie
insufficienti od abnormi.
Quindi in realta' le cose sono molto piu' complesse e non
basate esclusivamente sugli anticorpi e/o sulle cellule o
linfociti e globuli bianchi !
>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>
Globuli bianchi
in videoclip - 15 Ottobre 2010
Grazie a proteine fluorescenti e un particolare microscopio,
i ricercatori dell’Università
di Calgary (Alberta) hanno scoperto come fanno alcuni
“potenti” globuli bianchi, chiamati
neutrofili, a trovare i tessuti danneggiati da
una ferita o da una contusione anche quando non vi e'
infezione, e, soprattutto, ad evitare le
cellule sane.
Science pubblica i videoclip registrati con una
telecamera collegata al microscopio, e lo studio rivela che
il merito e' di una sequenza di precisi segnali molecolari
che indicano la strada.
I neutrofili sono dotati di potenti “armi molecolari” utili
per combattere gli agenti patogeni. In situazioni di
infiammazione sterile (cioe' senza infezione), questi globuli
bianchi vengono comunque reclutati nel sangue; senza
corrette indicazioni, però, correrebbero il rischio di
danneggiare le cellule sane, proprio a causa del loro
armamentario molecolare.
Prendendo come modelli alcuni topi con
infiammazione sterile al fegato, i
ricercatori hanno marcato i neutrofili con delle proteine
fluorescenti, per poi seguirne il percorso tramite un
microscopio specializzato nel riprendere tessuti vivi e
collegato a una videocamera.
Sono stati così registrati alcuni video che mostrano il
percorso delle cellule riparatrici verso il luogo
dell'infiammazione. “Ciò che abbiamo visto – spiega Braedon
McDonald, autore principale dello studio – e' che i
neutrofili reclutati in caso di infiammazione viaggiano
rapidamente attraverso canali intravascolari, piuttosto
che prendere una strada più diretta passando per i tessuti
sani, dove potrebbero rischiare di causare danni”.
Grazie a questa tecnica, i ricercatori hanno identificato
una sequenza precisa di segnali che indirizzano i neutrofili
nel punto giusto. Il primo evento e' la necrosi (o morte
cellulare) che rilascia delle sostanze che allertano i
neutrofili della presenza di un’infiammazione; questi si
attivano e aderiscono al tessuto.
Poi, un gradiente di chemochine (molecole specializzate
nell'attrarre cellule del sistema immunitario) spinge i
neutrofili a superare i tessuti sani e dirigersi alla fonte
dell’infiammazione.
Infine, parti di proteine rilasciate dai mitocondri di
cellule morte guidano queste cellule nel punto di arrivo
finale. Proprio questi ultimi, secondo gli autori,
potrebbero essere usati come target per nuovi
antinfiammatori.
By Giulia Belardelli - Tratto da galileonet.it
>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>
Psiche
e sistema immunitario
Le ricerche piu’ recenti hanno evidenziato come la psiche e
i grandi sistemi biologici (ormonale, nervoso, immunitario),
lavorano in sinergia in influenzandosi a vicenda grazie a
numerose vie di comunicazione bidirezionali.
Queste vie sono rappresentate sia dai nervi, sia da numerose
sostanze prodotte e riconosciute dalle
cellule dei diversi sistemi che costituiscono il
linguaggio attraverso cui essi comunicano. Si notato
infatti che le cellule del sistema immunitario hanno
recettori per le sostanze prodotte dal sistema nervoso che
in tal modo regola la funzione immunitaria.
Le cellule immunitarie d’altra parte producono sostanze
importanti nei fenomeni
infiammatori, le
citochine, che una volta raggiunto il
cervello, sono
in grado di influenzare l’umore, il pensiero, il
comportamento.
Varie molecole agiscono nei vari sistemi. nervoso ormonale e
immunitario. venendo spesso solo artificiosamente assegnate
all’uno o all’altro. Ad esempio alcune cellule del sistema
immunitario non solo sono sensibili, ma anche producono una
molecola importante per lo sviluppo e le funzioni del
sistema nervoso (il fattore di crescita nervoso NGF) il
quale ha importanti effetti anche sull’immunità, sulle
infiammazioni e la riparazione dei
tessuti.
Tutto ciò spiega i meccanismi che sono alla base di
circostanze note da tempo come ad esempio il fatto che
eventi stressanti, in particolare di perdita, deprimono la
funzione immunitaria o che l’isolamento psicosociale e'
predittivo di una maggiore probabilità di contrarre malattie
e di mortalità per tumore, malattia cardiovascolare e una
moltitudine di altre cause. Di contro relazioni personali di
supporto hanno un effetto benefico sull’immunità e la
salute.
Solo per rimanere nel campo
della
biochimica, sappiamo che un
linfocita e' di fatto anche una cellula
neuroendocrina che emette e soprattutto riceve segnali. E'
dotata di recettori per ormoni e neurotrasmettitori di ogni
tipo. Ancora non sappiamo in che termini questi segnali
neuroendocrini influenzino la risposta immunitaria, ma e'
chiaro che le
cellule
immunitarie non agiscono di loro iniziativa, rispondono a
precisi ordini del cervello. E sappiamo che i segnali
neuroendocrini del
cervello riflettono lo stato emotivo, ergo: le
reazioni immunitarie sono il risultato dello stato emotivo.
Sono le nostre emozioni - che a loro volta dipendono
dall'atteggiamento che abbiamo nei confronti della vita - a
decidere se un antigene e' un amico o un nemico.
Perugini Billi forse direbbe "a decidere se e' self o
non-self" e questo mi dà lo spunto per spingermi oltre: e'
la nostra capacità di riconoscere noi stessi che determina
la nostra risposta immunitaria. Quante più componenti della
nostra psiche inglobiamo nella nostra coscienza e tanto meno
l'ambiente rappresenta un fattore di disturbo.
Potete osservare questo stesso meccanismo a livello di
comportamento nelle relazioni umane. Le persone che si
identificano molto con una parte di se' e reprimono le
altre, sono più intolleranti nei confronti di quelle persone
che evocano le componenti represse della loro personalità.
Il sistema immunitario fa la stessa cosa.
Ma ci sono altre considerazioni da fare, che credo siano
rilevanti nel caso dell'IBS. Il sistema immunitario non e'
solo in relazione con l'esterno, ma anche con se' stesso,
così come la psiche e' sempre in relazione anche con se'
stessa.
vedi anche:
Psiconeuroendocrinoimmunologia
Studiando il cervello di roditori nelle fasi immediatamente
successive alla nascita, i ricercatori hanno localizzato
delle proteine - chiamate MHC type I - sulla superficie
delle cellule nervose. Si tratta di una vecchia conoscenza
per i biologi, perché sono le stesse proteine che
permettono al sistema immunitario di distinguere le
molecole appartenenti all'organismo da quelle "esterne"
(eterologhe), alcune volte in modo utile (come nella lotta
contro i tumori o le infezioni), altre volte creando
problemi (come nei casi di rigetto successivi ai trapianti
di organi).
Per scoprire il ruolo di queste molecole nello sviluppo
cerebrale, i ricercatori hanno studiato sia il cervello di
topi privi di questo tipo di proteine, sia neuroni isolati e
con un numero alterato di MHC I. Hanno così scoperto che
l’assenza delle proteine portava a un aumento nel numero di
sinapsi, i collegamenti che permettono la propagazione
dell’impulso nervoso tra i neuroni.
vedi:
Cervello
>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>
RELAZIONE della
MENTE-CERVELLO
(stress) con
il
SISTEMA IMMUNITARIO ed i
COMPORTAMENTI,
DEPRESSIONE
Sintomi Psichici:
Paura, ansia, apatia, attacchi di panico, depressione,
ipocondria,
stress, indecisione, insicurezza, irrequietezza,
fatica, deconcentrazione e/o fatica a concentrarsi, mania di
persecuzione, senso di claustrofobia, senso di
inadeguatezza, senso di stanchezza ecc.
Sintomi di Comportamento:
Bulimia, anoressia, difficolta’ a prendere sonno, fame
nervosa,, impotenza-frigidita’, inappetenza, insonnia,
irritabilita’, lacrime facili, nervosismo, rosicchiare le
unghie, tic nervosi, tricofilomania, errori alimentari, uso
di vaccini e farmaci, ecc.
Sintomi Fisici:
Acne, asma, amenorrea, coliche, colon irritabile, diarrea,
disturbi visivi, emicrania, ipertensione, mal di stomaco,
mialgie e dolori muscolari, nausea, caduta di capelli,
orticaria, stipsi, sudorazione, svenimenti, tachicardia,
vertigini, ecc.
Le code nel traffico, le
arrabbiature, i litigi, la paura ecc.: il nostro organismo
reagisce a queste situazioni, producendo complesse sostanze
biochimiche: biovitali di sostentamento alla situazione +
altre tossiche, che se queste ultime non vengono eliminate
al piu’ presto procurano disturbi fisici e psichici.
1 - Di fronte a stimoli
stressanti ripetuti, l’ipotalamo (nel cervello di sopra)
produce l’ormone Crh
2 – Questo a sua volta, induce l’ipofisi a rilasciare un
altro ormone l’Acth, che attraverso il sangue arriva alle
ghiandole surrenali.
3- Le surrenali, cosi sollecitate, producono sostanze come
l’adrenalina e cortisolo: que ormoni che “allertano”
l’organismo, facendo accelerare respiro e battito cardiaco.
4 – In condizioni di stress cronico, inoltre, si ha una
ridotta produzione di
cellule immunitarie nel Timo e nel
midollo osseo.
5 – Durante le manifestazioni Psichiche del punto 1, il
cervello di sotto
od intestino, risente delle stress in atto, e la
flora
batterica si altera e varia il
pH digestivo e quindi
iniziano a prodursi anche tossine che se veicolate dal
sangue nelle cellule, determinano una loro malfunzione +
altre e diverse malfunzioni intestinali che si ripercuotono
in primis (e non solo) sul Sistema Endocrino-Immunitario ma
ed anche sullo stato Psico-Spirituale del soggetto.
Come aumentare la risposta del
Sistema immunitario e quindi le difese, in modo naturale ?
cellule di Langerhans e reazioni
immunitarie:
attenuano la risposta della pelle
all'infiammazione
e quindi alle infezioni.
Alcuni ricercatori della
Scuola di Medicina dell'Università di Yale hanno scoperto
che le cellule di Langerhans nella pelle, che finora si
riteneva avvertissero il
sistema
immunitario della presenza di patogeni, smorzano
invece la reazione della pelle alle infezioni e
all'infiammazione. La scoperta potrebbe consentire di
comprendere meglio i meccanismi alla base di molti disturbi
della pelle, come la psoriasi, il lupus e alcuni tipi di
tumore.
Lo studio e' stato pubblicato sul numero del 15 dicembre
della rivista "Immunity".
Le
cellule dendritiche si trovano ovunque nel corpo
e sono estremamente efficienti nell'avvisare il
sistema immunitario della presenza di patogeni e
di altri materiali estranei.
Le cellule di Langerhans sono cellule dendritiche situate
nella pelle, ovvero in un'importante barriera per le
infezioni, e generalmente si riteneva che servissero
soltanto a dare l'allarme al sistema immunitario.
Daniel H. Kaplan, Mark J. Shlomchik e colleghi hanno usato
tecniche transgeniche per sviluppare un modello di topo
privo di
cellule di Langerhans nella pelle.
Stimolando l'epidermide
degli animali per creare un'ipersensibilità simile alla
reazione all'edera velenosa, i ricercatori si attendevano
che i topi privi di cellule di Langerhans presentassero una
risposta immunitaria ridotta.
Invece, anziche' un calo della risposta immunitaria, ne hanno osservato un incremento
significativo e riproducibile. "Le cellule di
Langerhans - conclude Kaplan - non sono necessarie per
generare la risposta immunitaria nella pelle, ma la possono
regolare e smorzare quando non e' necessaria".
Ricordarsi
che le alterazioni degli
enzimi, della
flora, del
pH
digestivo e e della
mucosa
intestinale influenzano la salute, non
soltanto a livello intestinale, ma anche a distanza in
qualsiasi parte dell'organismo.
vedi:
La
teoria dei germi di Pasteur e' FALSA
>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>
Indicazioni per
globuli bianchi (Leucociti)
Un'equipe dell'Università
di Verona ha identificato
cinque proteine
che segnalano al sistema immunitario dove e quando entrare
in azione.
Cinque molecole sono alla base del corretto
funzionamento del nostro sistema immunitario. Perche' dicono
ai globuli bianchi quando entrare in azione e dove
dirigersi. Il meccanismo e' stato scoperto dai ricercatori
dell’Università di Verona, che hanno pubblicato oggi il loro
studio su Nature
Immunology.
Il reclutamento dei globuli bianchi “al posto
giusto e nel momento giusto” (in modo che la risposta
immunitaria sia circoscritta e mirata) e' un fenomeno noto da
oltre un secolo, ma le sue basi molecolari sono studiate
solo da pochi anni.
L'equipe guidata da Carlo Laudanna, docente presso il
dipartimento di Patologia dell'Università
di Verona, ha
ora scoperto come fanno queste
cellule a sapere dove e
quando migrare dal sangue verso tessuti in pericolo: le
indicazioni sono fornite da cinque proteine (RhoA, Rac1, Cdc
42, fosfolipasi D1, Pip5kc), che agiscono in modo combinato
per trasportare un unico messaggio ai linfociti (un tipo
particolare di globuli bianchi).
Senza queste molecole
il sistema immunitario NON funziona.
“Si tratta di un sistema di segnali a cascata che regola il
passaggio delle informazioni tra le cellule e l'ambiente
esterno”, spiega Laudanna a Galileo: “Se una sola di queste
cinque molecole e' assente o non funziona correttamente, si
verificano errori più o meno gravi nella migrazione dei
globuli bianchi, ovvero nel primo step della risposta
immunitaria”.
I ricercatori hanno inserito nella cellula le cinque
molecole, di volta in volta mutate o inattivate, così da
poter verificare il ruolo di ciascuna (l'inserimento e' stato
ottenuto con la “tecnologia di peptidi troiani”, sviluppata
dallo stesso gruppo di Laudanna negli ultimi quattro anni).
I risultati sono stati poi confermati dal
Centro di Biomedicina
computazionale
(Cbmc), che – primo in Europa – ha utilizzato la tecnologia
avanzata di Imagestream per contare le proteine all'interno
di una cellula: “In questo modo abbiamo avuto la prova che
il mal funzionamento del sistema immunitario dipendeva dalla
mancanza di una o più delle cinque molecole”, sottolinea
Laudanna.
Secondo gli studiosi, la ricerca può avere delle ricadute
importanti. In primis, la possibilità di sviluppare farmaci
ad azione mirata, per malattie infiammatorie e autoimmuni.
(t.m.)
Tratto da: galileonet.it
Come distruggere in maniera
scientifica il sistema immunitario, con i Vaccini
IMPORTANTE:
questo
pdf:
http://www.dipmat.unipg.it/~mamone/sci-dem/nuocontri_1/debernardi.pdf
Continua in:
Immunita' e Vaccini +
DEPRESSIONE - vedi:
Cosa e' un VACCINO
+
Contenuto dei Vaccini
Commento
NdR: per colpa dei
Vaccini, che modificano anche il
Terreno di
base,
queste importanti
proteine (per l'alterazione di
flora batterica +
enzimi +
geni) vengono
alterate
e quindi il sistema immunitario
NON funziona
piu'
come prima !
vedi
anche:
Immunodepressione da Vaccino-1
+ Immunodepressione
da Vaccino-2
+
Cosa e' un VACCINO
+
+ Crimini
dell'industria farmaceutica +
La teoria dei germi
di Pasteur e' FALSA
+
Stress e funzioni vitali
+
Stress Ossidativo - 2
+
Trasmissione malattie
+
Parassiti e Veleni
+
Malattie Immunitarie
+
Disbiosi
+
Flora batterica Autoctona
+
Come Nasce la malattia ?
+
Malassorbimento
+
Legge di Guarigione
+
DIGESTIONE
+
Autoguarigione
+
Falsità della
medicina ufficiale
>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>
Tumori,
sistema immunitario e
depressione: un rapporto a tre – 21/05/2009
- vedi anche:
Conflitti Spirituali
Il silenziamento di un meccanismo di comunicazione fra
le
cellule del sistema immunitario, e specificamente la
via di segnalazione dell'interferone, rappresenta un
momento significativo nello sviluppo di un cancro
Due articoli pubblicati sui
Proceedings of the National Academy of Sciences (PNAS)
approfondiscono i complessi rapporti che vi sono fra
tumori, sistema immunitario e depressione.
E' ben noto che la depressione e' una conseguenza
estremamente frequente di una diagnosi di cancro, ma
nello studio condotto presso l'Università
di Chicago da Leah Pyter e colleghi (Peripheral
Tumors Induce Depressive-like Behaviors and Cytokine
Production and Alter Hypothalamic-Pituitary-Andrenal
Axis Regulation) i ricercatori hanno mostrato che questa
condizione mentale non e' solo la conseguenza dello stato
di incertezza e timore per la propria vita indotto dalla
notizia, e neppure solo un portato della chemioterapia.
Il gruppo di ricerca coordinato da Pyter ha infatti
provato che lo sviluppo di un tumore induce cambiamenti
nell'espressione genica nell'ippocampo, la principale
struttura cerebrale coinvolta nella regolazione delle
emozioni. In particolare, i tumori determinano
nell'ippocampo un aumento dei livelli di citochine,
sostanze prodotte dal sistema immunitario per le quali
era già stata osservata una correlazione fra una loro
massiccia presenza e la depressione.
"Nello studio abbiamo esaminato le risposte
comportamentali in animali non umani, e in particolare
nei ratti, anche perche' i ratti non hanno coscienza
della malattia e quindi i loro cambiamenti
comportamentali erano verosimilmente il risultato di
fattori puramente biologici", ha spiegato la Pyter.
La seconda ricerca (Impaired interferon signaling is a
common immune defect in human cancer), condotta presso
lo
Stanford University Medical Center, ha invece messo
in evidenza come il silenziamento di un meccanismo di
comunicazione fra le
cellule del sistema immunitario, e
specificamente la via di segnalazione dell'interferone,
rappresenti un momento significativo nello sviluppo di
un cancro.
"Oltre la metà dei pazienti con il cancro mostra una
risposta immunitaria contro il tumore. Ma perche' questa
fallisce così spesso? La nostra ricerca indica che il
cancro interferisce con una importante via di
segnalazione del sistema immunitario.
E' possibile che
la correzione di questo difetto divenga un giorno parte
delle terapie di molti tipi di neoplasie", ha detto
Peter P. Lee, che ha diretto la ricerca.
In precedenti ricerche Lee e colleghi avevano dimostrato
che la via di segnalazione dell'interferone era compromessa
nei pazienti con melanoma; in questo studio hanno mostrato
che lo stesso difetto si presenta anche nei pazienti colpiti
da cancro del seno e gastrointestinale; successivamente
hanno valutato anche la risposta di linfociti B, linfociti T
e
cellule NK
agli interferoni nei pazienti sani e con tumore.
Questo difetto nelle vie di segnalazione degli
interferoni si e' inoltre dimostrato essere della stessa
entità sia nei pazienti con cancro allo stadio iniziale
sia in quelli con cancro in stadi più avanzati, un dato
che indica che il problema deve essere insorto
all'inizio del suo sviluppo e che non dipende dalla
eventuale chemioterapia.
Oltre ad allargare lo studio ad altri tipi di cancro, i
ricercatori intendono ora capire se questo difetto può
bloccare l'efficacia delle nuove immunoterapie, sia
attive, come i
vaccini, sia
passive, come le terapie cellulari. (gg)
Tratto da: lescienze.espresso.repubblica.it
Commento NdR:
In medicina Naturale si insegna da sempre il contrario,
e cioe', che e' il
Conflitto Spirituale (Causa primaria= Errori
Etici) che
generando
depressione
ed immunodepressione
producono con altre concause fisiche... il
cancro o
l'aids !
vedi:
La
teoria dei germi di Pasteur e' FALSA
E' noto che, quando si effettua una vaccinazione, NON
tutti i soggetti producono dopo il vaccino degli
anticorpi, infatti in circa il 25%- 30% dei
soggetti, gli non si ritrovano dopo l'atto
vaccinale, e questo perche' ?....perche' quelli sono
individui piu' SANI di quelli che li producono - hanno
un Sistema Immunitario (S.I.)
aspecifico
-
in essi, appena il vaccino entra nell'organismo, viene
subito riconosciuto come sostanza TOSSICA e
quindi esso viene isolato e depositato in qualche parte
dell'organismo, senza entrare in contatto con le
funzioni immunitarie di riconoscimento e decodifica, che
vengono sempre attivate dal
DNA
del soggetto, quando "incontra" un DNA eterologo
(estraneo, in genere animale); quando il S.I. decodifica
le informazioni totali e non solo periferiche della o
delle sostanze inoculate con il vaccino, come nel caso
dei soggetti che non creano anticorpi, il vaccino riesce
ad obbligare il S.I. a produrre anticorpi, e quindi si
scatenano le opportune reazioni piu' o meno intense del
S.I. per tentare, senza riuscirvi ad eliminare il
vaccino, che rimane, in quei soggetti meno sani,
all'interno dell'organismo con tutto il suo carico
viral-batteriologico TOSSICO,
generando nel tempo, come una bomba a tempo e magari
durante o dopo uno stato febbrile, le malattie le piu'
disparate !
Cio' significa che il 25 - 30 % dei soggetti e' molto
sano e gli altri sono solo piu' deboli...con tutte le
conseguenze del caso.
>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>
Virus Weaves Itself Into The
DNA Transferred
From Parents To Babies
University of Rochester Medical Center - 2008, September 3
New research from the University of Rochester Medical Center
shows that some parents pass on the human herpes virus 6
(HHV-6) to their children because it is integrated into
their chromosomes. This is the first time a virus has been
shown to become part of the human DNA and then get passed to
subsequent generations. This unique mode of congenital
infection may be occurring in as many as 1 of every 116
newborns, and the long-term consequences for a child's
development and immune system are unknown.
Tratto da: sciencedaily.com
Sintesi: queste ricerche confermano il passaggio di
virus (proteine complesse a
DNA, se eterologhe, sono tossiche) da parte dei genitori
nel DNA dei loro figli ! Questo
fatto e' ben noto e da sempre affermato da parte della
Medicina Naturale,
ma cio' vale per qualsiasi
malattia...
>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>
Scoperta in
Italia la "molecola" che regola il sistema immunitario.
Italy, Roma - Adnkronos/Ign, 18 Giu. 2009
La
molecola regola i ciclo di vita delle
cellule
dendritiche che a loro volta attivano il
sistema immunitario
contro le
infezioni.
Lo studio e' dell'Università degli Studi di Milano-Bicocca.
La chiave di volta del sistema immunitario umano sta in un
molecola scoperta dal team di ricerca dell'Università
degli Studi di Milano-Bicocca.
CD14 questa sigla convenzionale potrebbe cambiarci la
vita perche' e' la denominazione scientifica della molecola
che regola la vita delle
cellule
(leucociti)
che vigilano sul funzionamento del corpo umano.
Il nostro organismo infatti si difende dalle infezioni
batteriche attraverso le cellule del sistema immunitario.
Tutte le risposte contro i patogeni sono indotte e regolate
da cellule conosciute col nome di cellule dendritiche.
Poiche' questi leucociti controllano tutti i principali
processi di attivazione del sistema immunitario, la
regolazione del loro ciclo vitale e' di fondamentale
importanza.
Una morte precoce delle cellule dendritiche provoca,
infatti, risposte insufficienti mentre una loro attivazione
troppo prolungata porta a gravi scompensi nell’attività del
sistema immunitario stesso. Sinora si ignorava il ruolo che
un’importante molecola studiata da oltre vent’anni, la
proteina CD14, avesse in questo delicato meccanismo.
Le cellule dendritiche sono cellule dell'immunità innata
distribuite negli organi linfoidi e non. In condizioni di
omeostasi pattugliano i tessuti e continuano a sondare
l'ambiente per captare la presenza di eventuali
microrganismi infettivi. In caso di infezione si attivano e
regolano tutta la risposta a cascata del sistema immunitario
dirigendo sia la risposta immunitaria innata che adattativa.
La molecola CD14, insieme ad
altri recettori, contribuisce al riconoscimento dei patogeni
da parte delle
cellule dendritiche.
Noi abbiamo scoperto che
tale molecola regola la sopravvivenza delle cellule
dendritiche dopo l'incontro con i patogeni, determinando in
questo modo l'efficacia delle risposte immunitarie.
Poiche' le cellule dendritiche attivano e regolano tutta la
risposta immunitaria, una morte eccessivamente precoce di
queste cellule in seguito all'incontro con agenti patogeni
porta a risposte del tutto inefficienti mentre una
sopravvivenza eccessivamente prolungata porta a risposte
aberranti.
La molecola CD14 ha quindi il delicato compito di regolare
la lunghezza di vita delle cellule dendritiche in seguito al
riconoscimento dei microrganismi e quindi di determinare
l'efficacia delle risposte immunitarie.
Cio' significa che "Il nostro
organismo si difende dalle infezioni batteriche attraverso
le cellule del sistema immunitario. Tutte le risposte contro
i patogeni sono indotte e regolate dalle "cellule
dendritiche".
Poiche' questi
leucociti (globuli bianchi) controllano i
principali processi di attivazione del sistema immunitario
la regolazione del loro ciclo vitale e' di fondamentale
importanza".
L'alterazione del ciclo vitale
di questi leucociti-sentinella,
provoca scompensi nel sistema immunitario.
La proteina CD14 viene prodotta spontaneamente dal nostro
organismo, e "regolando la sopravvivenza delle cellule
dendritiche che attivano la risposta contro le infezioni,
determina quanto lunga e quindi quanto efficace sarà la
risposta immunitaria naturale dell'organismo"- si apprende
dallo studio che sarà pubblicato su
Nature.
Dagli sviluppi della ricerca - alla quale hanno partecipato
il dipartimento di Biotecnologie e Bioscienze e il
Dipartimento di Fisica dell'Università di Milano-Bicocca,
finanziato dalla Comunità Europea con il progetto Encite, da
Airc e dallo stesso ateneo con l'acquisto di specifiche
attrezzature per l'immagine cellulare - e' previsto lo
sviluppo e il perfezionamento di vaccini antitumorali
migliori di quelli già prodotti in laboratorio, ma che non
soddisfano tutti i casi di applicazione.
Francesca Granucci, docente di patologia generale e
coordinatrice della ricerca ha sottolineato che "La nostra
ricerca ci ha permesso di comprendere come alcune
cellule
del nostro organismo, tramite la proteina CD14, rispondano
alle infezioni batteriche e diano inizio a tutta la risposta
immunitaria. La scoperta della molecola CD14, ha gioco forza
nella regolazione del ciclo vitale delle cellule dendritiche
che a loro volta regolano la risposta contri i patogeni, e
quindi, di riflesso, in futuro, attraverso la proteina CD14
si potranno individuare sostanze capaci di migliorare la
regolarità del sistema immunitario.
L'uso dei campi applicativi della molecola sarà possibile
anche in materia di sepsi (malattia sistemica del sistema
immunitario dovuta alla presenza di batteri) e scompensi
cardiaci.
Tratto, in parte, da: Adnkronos.
Commento NdR: ecco
spiegato uno dei meccanismi
delle alterazioni proteiche, indotte anche dai
GRAVI Danni dei Vaccini,
la sintesi e la specializzazione delle proteine viene
alterata da qualsiasi
Vaccino,
oltre all'intasamento (intossicazione) ed
infiammazione anche dei
linfonodi,
ove le
cellule dendritiche sono anche presenti, ma
indica anche il perche' i
vaccini
destabilizzano queste molecole cosi' importanti.
vedi:
La
teoria dei germi di Pasteur e' FALSA
>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>
Scoperta molecola chiave del
sistema immunitario - Dic. 2010
A Genova, ricercatori dell'Ospedale
Pediatrico Giannina Gaslini e del
Dipartimento di Medicina Sperimentale, coordinati
dai professori Lorenzo e Alessandro Moretta, hanno
identificato il messaggero più importante che veicola le
informazioni tra la prima e la seconda linea di difesa del
sistema immunitario, quando esso combatte contro batteri e
cellule tumorali.
Lo studio, pubblicato sull’ultimo numero della prestigiosa
rivista internazionale
Blood, vede come autrice principale una giovane
ricercatrice francese, la dott.ssa Sophie Aguagué, che ha
scelto il Gaslini per un periodo di ricerca post-dottorato.
La molecola scoperta è “una
citochina denominata
interleuchina-18 (IL-18)", spiega Lorenzo
Moretta, Direttore Scientifico del Gaslini, "prodotta dalle
cellule dendritiche e dai
macrofagi durante la loro consultazione con le
cellule NK (Natural Killer,
ndr). L’IL-18 modifica il comportamento delle cellule NK e
queste “dimenticano” di essere dei killer, diventano degli
istruttori e dirigono i linfociti T e B (grazie ad altre
citochine-messaggeri) perché questi funzionino al meglio per
combattere microbi o cellule di tumore che tendono a
sfuggire al loro controllo”.
Le cellule “Natural Killer” (NK), come dice il nome, sono in
grado di uccidere e svolgono un ruolo importante nelle
difese contro virus, tumori e leucemie. Ma sono in grado di
fare di più. Quando un agente patogeno (ad es. un batterio)
invade un tessuto, ad esempio attraverso una ferita, le
cellule NK dialogano con
altri tipi cellulari (quali le cellule dendritiche, i
macrofagi, le mast cellule) e dal risultato di queste
consultazioni, si possono avere azioni diverse.
In molti casi le cellule NK (che appartengono all’esercito
dell’”immunità innata” e costituiscono la prima linea di
difesa) sono in grado di eliminare direttamente l’invasore.
In altri casi, istruiscono le seconde linee, altri soldati
del nostro organismo più specializzati e con armi più
sofisticate vale a dire i linfociti T e i linfociti B (che
producono gli anticorpi, proiettili molto precisi) perché
affrontino al meglio il nemico.
Questo passaggio di informazioni avviene mediante contatto
diretto tra
cellule
(l’ordine viene “consegnato a mano”) oppure, mediante
messaggeri solubili, detti citochine, prodotte dalle
cellule dell’immunità
innata.
La scoperta del ruolo chiave dell’IL-18 nell’ottimizzare le
nostre difese potrà avere importanti riflessi per riuscire a
modificare al meglio e a nostro vantaggio le risposte contro
agenti patogeni e tumori.
Tratto da: italiasalute.it
>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>
SISTEMA IMMUNITARIO e LIBERTA’
dalla PAURA - 28 Ottobre 2009
Ciao Valdo, sono Jacopo, il ragazzo che ti interpellò sul
problema dell’influenza suina.Continuo a leggere le cose
interessanti che scrivi e vorrei in proposito porti alcune
domande.
Condivido appieno le argomentazioni delle tue ultime tesine
inerenti la salute e la
malattia,
ma ho qualche perplessità che vorrei chiarire.
Epatite,
tifo,
malaria,
vaiolo,
febbre gialla,
mica sono uno scherzo. Come mai si prende l’epatite o
comunque si ammala il
fegato
se mangiamo qualcosa di spregevole o beviamo dell’acqua
sporca, come può succedere in certi paesi arabi, in giro per
il mondo o persino da noi ? Per non sbagliare, un tipo che
conosco e' andato in Indonesia nella giungla e si e' fatto il
vaccino per il
tifo,
l’epatite A e B,
e la profilassi per la
malaria.
E le varie malattie tipo
vaiolo e
febbre gialla ? Per quest’ultima alcuni paesi
impongono la vaccinazione, altrimenti non ti fanno manco
entrare.
Come si fa a non ammalarsi ? Come si fa a non ammalarsi
senza queste profilassi, che oltretutto io non vorrei mai
fare, e tengo a precisarlo ? Ce n’e' veramente bisogno ? Ad
esempio, come si fa ad essere immuni alla
malaria che e' un
parassita ?
Viste le tue ottime, per non dire perfette condizioni di
salute interna (non ti sto prendendo in giro, e so che
quando le citi non lo fai per vantarti ma piuttosto per far
comprendere alla gente i benefici di una
dieta virtuosa
e di una vita sana), cosa succede se una zanzara portatrice
del parassita della malaria ti punge ?
I meccanismi infermizzanti del freddo
Poi, più banalmente, quali sono i meccanismi infermizzanti
del freddo, che colpisce preferibilmente l’apparato
respiratorio con
raffreddori, bronchiti e polmoniti ?
Lo so che non e' il freddo in se' ma piuttosto lo stato di
intossicazione
interna. Mi chiedo però cosa succede all’interno del corpo.
Le verdure
ricche di nitrati sospetti
Alcune verdure che normalmente consumo e che mi piacciono,
tipo spinaci, bietoline, erbette e sedano, contengono
nitrati i quali, grazie alle vitamine e ad altri componenti
bilancianti delle piante stesse, non si trasformano nei
micidiali e cancerogeni nitriti, tipici dei salumi.
Ma nel caso di stoccaggio prolungato ed imperfetto, come
può succedere sia dal fruttivendolo che al supermercato, la
perversa trasformazione potrebbe pure aver luogo.
Ho letto questo su alcuni siti che consigliano di non
abbondare con queste verdure.
A me la cosa non convince troppo. Cosa ne pensi ? In
definitiva, che tipo di acqua bevi ? Scrivi molto in merito
all’acqua giusta da bere. Ma tu, in definitiva, quando stai
in Italia, che tipo di acqua bevi ?
Come si fa a bere l’acqua piovana se e' inquinata ?
I giapponesi,
le alghe e il pesce crudo.
Che ne pensi delle alghe come cibo contenente il maggior
numero di elementi nutritivi in assoluto ?
Mi riferisco a vitamine, minerali, enzimi, ormoni. Come mai
non ne parli ? C’e' mica qualche controindicazione ? Come mai
i giapponesi hanno un alto tasso di longevità, mangiando
alghe e pesce crudo ?
Il supervitaminico frutto indiano amalaki e il kiwi giallo
Hai mai sentito parlare dell’amla o amalaki, un frutto
indiano che da noi non si trova, ma che contiene 445 mg di
vitamina C per 100 grammi di prodotto ?
L’hai mai mangiato ? Lo consiglieresti ?
Ho anche una curiosità sul kiwi gold, anch’esso molto ricco
di vitamina C.
Ho letto che non e' una pianta spontanea, ma frutto di
incroci naturali, ma pur sempre incroci.
Cosa ne pensi
?
Ti ringrazio per l’attenzione e la disponibilità.
Jacopo
Risposta:
La strabiliante importanza di un
fegato sano, e l’ovvia paura dell’epatite
Ciao Jacopo, mi stai sottoponendo a un interrogatorio stile
Gestapo.
La salute interna dell’uomo, scordando per un attimo il
basilare muscolo cardiaco che associato ai polmoni detta il
ritmo vitale, sta tutta nell’organo epatico, in quella
complessa e superintelligente centrale biochimica chiamata
fegato.
Il fegato e' così profondamente interrelato ed interconnesso
con tutto il resto che possiamo benissimo dire che uomo
uguale fegato, oppure uomo sano uguale fegato sano.
Ti assicuro che un fegato funzionante, e tenuto
responsabilmente in buon ordine, non si ammala facilmente,
non cade preda di ipertrofie, ingrossamenti,
infiammazioni,
disfunzioni, o di semplici intasamenti delle proprie
cellule morte suddivise nei diversi virus che portano la medicina
monatta a classificare i disturbi in epatite A, B, C, D ed
E, spaventando il mondo intero con la solita parola
terroristica contagio.
Il
cancro non si
sviluppa mai se non c’e' stato prima un danneggiamento del
fegato e una caduta del
sistema immunitario
Il dr
Max Gerson,
una delle massime autorità mondiali nel recupero dei malati
di cancro, incluso a volte quelli terminali, usava dire che
per il cancro ci vogliono dei componenti specifici cellulari
(eccesso di sodio e carenza di potassio nelle
cellule, eccesso di acqua, e tendenza delle cellule stesse a nutrirsi
di fermentazione e non di ossidazione), e ci vogliono dei
componenti generali corporali.
In questi componenti generali causatori del cancro, citava
per l’appunto il deterioramento degli organi essenziali,
mettendo il primo luogo il tratto digestivo ed il fegato.
Il cancro, ad
esempio, non si sviluppa mai, se prima non c’e' stato prima
un danneggiamento del fegato (con cambiamenti funzionali
associati ai reni, alla bile e al sistema linfatico) e un
fallimento parziale o totale del sistema immunitario, le sue
specifiche parole.
La cura
migliore per distruggere l’organo epatico. Come si fa ad
ammalare il proprio fegato ? E’ molto semplice.
Vuoi la cura migliore per distruggerlo ?
Carne, pesce, latticini, uova, salumi, dolciumi,
cioccolatini, caramelle, merendine, integratori sintetici,
caffe', the, alcol, zucchero, sale, farmaci e vaccini, e lo
stendi al tappeto al pari di un pugile suonato.
Vedrai che a
quel punto si intaserà delle sue stesse ceneri virali,
boccheggerà e chiederà aiuto non si sa a chi, implorerà la
misericordia divina, o la magia del santo protettore dei
fegati, o un epatoprotettore non-farmaceutico.
L’unico a poterlo salvare sarà in quel caso un processo di
disintossicazione
accelerata chiamato
digiuno,
e l’adozione immediata di una politica nutritiva finalmente
virtuosa e rispettosa delle sue caratteristiche di fegato
umano-fruttariano, di fegato incapace di demolire sostanze
estranee come il colesterolo.
L’essere
umano non e' quel verme indifeso e vulnerabile che la
medicina pretende
Il fatto e', caro Jacopo, e' che l’essere umano non e' quel
verme privo di spina dorsale, succube di ogni malanno e di
ognuna delle 40 mila malattie elencate nel carnet medico,
che la medicina ama proporre.
E’ verissimo
che ci sono in giro molti più malati che sani.
Questo però succede perche' sono tutti in cura, tutti clienti
del salumiere, del medico della mutua e del farmacista.
Tutti a mandar giù farmaci e integratori, tutti a drogarsi
da mattino a sera, mentre la frutta resta sui rami, o cade a
terra abbandonata, o viene trasformata in velenosi vini e
sidri
Tutti a
mandar giù pasticche e a cercare integratori. Tutti a
drogarsi da mattina a sera, mentre fichi e cachi restano
sugli alberi a vantaggio degli uccelletti.
Mentre noci e susine restano abbandonate al suolo, preda di
lumachoni e di formiche.
Mentre milioni di chilometri di vigne regalano tonnellate di
ottimi frutti trasformati indecentemente in imbevibili
sostanze alcoliche chiamate vini doc, gustose per il palato
ma micidiali per la biochimica corporale ed epatica.
Mentre il 70% delle terre coltivate e' riservata ai
disgraziati dei penitenziari agricoli, ai bovini e ai maiali
da macello, ed e' preda esclusiva della Monsanto
Incorporation, maggiore inquinatore mondiale coi suoi
erbicidi, coi suoi fertilizzanti sintetici e coi suoi
sinistri OGM, organismi geneticamente modificati.
L’uomo e' un’autentica macchina da guerra
La realtà e' che ognuno di noi, con un minimo di accortezza e
di sale in zucca, e' un orologio perfetto, ed anche
un’autentica macchina da guerra, dotata di un sistema
complesso ed articolato di protezioni e di ponti levatoi, al
pari degli antichi castelli medievali.
I medici gli
hanno dato un nome e lo definiscono sistema immunitario.
Poi, siccome fa loro concorrenza sleale, essendo lui stesso
un medico, ma con l’aggiunta della perfezione e
dell’infallibilità, lo mettono in disparte e si
sostituiscono ad esso, combinandone regolarmente di cotte e
di crude.
La
distinzione tra sostanze amiche e sostanze nemiche
Il sistema immunitario ha il compito di distinguere gli
amici (sostanze self, sostanze familiari e compatibili), dai
nemici (sostanze non-self, o estranee e contrastanti).
Ha il compito di controllare i vettori invadenti esterni (batteri
e polvere cellulare altrui) e quelli di provenienza interna
(batteri interni e polvere cellulare propria).
Ha il compito di riconoscere ogni sostanza sospetta o
dannosa, di marcarla e distruggerla.
La pelle ed
il sangue sono le prime due barriere. La prima barriera e'
quella della pelle, che per molti aspetti e' impenetrabile.
La seconda e' rappresentata dallo stesso sangue, nel quale
viaggiano i globuli bianchi,
cellule allungate che
intervengono prontamente nelle ferite e nelle infezioni (il
pus nelle ferite e' infatti costituito da milioni di globuli
bianchi, ossia di cellule morte o morenti nella battaglia, e
di batteri esterni messi fuori combattimento non perche'
nemici o cattivi, ma perche' opportunisti ed affamati, e
pronti a banchettare sulla nostra ferita esterna).
L’attività difensiva dei globuli bianchi e' potenziata dagli
Omega3, acidi grassi polinsaturi di origine vegetale (che
non comportano fenomeni immuno-contrastanti e dannosi di
leucocitosi ed acidificazione).
La terza
protezione e' rappresentata dal sistema linfatico, e dai
linfociti che viaggiano nei nodi e nella linfa (quel fluido
incolore extracellulare che e' la propaggine-liquida finale
del sangue, e che nutre-ripulisce in continuazione le nostre
cellule, e che espelle in continuazione i miliardi di virus
interni, derivanti dalle
cellule che muoiono in
continuazione e che vengono disgregate in polvere cellulare
o virus dai rispettivi lisozomi o becchini intracellulari).
Interferone,
immunoglobuline e prostaglandine come quarta barriera
La quarta fascia protettiva e' quella dell’interferone, delle
immunoglobuline e delle prostaglandine.
L’interferone e' una sostanza proteica prodotta dai vari tipi
di
cellule per fagocitare, coi suoi fagociti, la polvere
cellulare morta o polvere virale principalmente interna (che
e' innocente e non contagiosa ma semplicemente intasante).
Il sistema immunitario coinvolge pure anticorpi o
immunoglobuline IgA ed IgM (grosse molecole proteiche con
15-20 mila atomi).
Gli anticorpi contro gli hapteni degli antigeni, ad evitare
le malattie auto-immuni.
Le prostaglandine come ormoni regolatori della circolazione,
del battito e delle risposte immunitarie.
Il nostro corpo fabbrica un milione circa di anticorpi
diversi, ognuno di essi capace di riconoscere un particolare
tipo di atomi chiamati hapteni, portati dai rispettivi
antigeni (senza anticorpi specifici in grado di catturare
tali hapteni, si soffre delle cosiddette malattie auto-immuni).
Le prostaglandine (C20-H34-O5) sono piccole molecole
lipidiche con ruoli basilari nel funzionamento del corpo.
Agiscono come ormoni regolatori del battito cardiaco, del
flusso sanguigno, delle risposte immunitarie, della
riparazione e della difesa da droghe-farmaci-vaccini).
By Valdo Vaccaro -
Igienista
- Direzione Tecnica AVA-Roma (Associazione
Vegetariana Animalista) - Direzione Tecnica ABIN-Bergamo (Associazione
Bergamasca Igiene Naturale)
>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>
L'Immunita' e' strettamente legata con l'Alimentazione
(denutrizione-malnutrizione-malassorbimento)
e la conseguente
Malnutrizione cellulare:
Denutrizione - Che cos’è
La denutrizione (o iponutrizione) è un termine generico per
indicare la condizione patologica causata da una dieta
inadeguata protratta nel tempo e – di conseguenza – da un
apporto di
nutrienti insufficiente al fabbisogno dell’organismo.
La denutrizione può essere primitiva (volontaria o
involontaria) o conseguente. Le forme comuni di denutrizione
includono la 'protein-energy malnutrition' (PEM) - collegata
ad un inadeguato apporto energetico e proteico - e la
denutrizione da micronutrienti, dovuta ad un'inadeguata
disponibilità di sostanze nutrienti (quali le
vitamine o i
sali minerali) necessarie in quantità minime ma
fondamentali per il sostentamento del nostro organismo.
Cause: La denutrizione può essere causata da un’inadeguata
assunzione di nutrienti, volontaria o involontaria
(denutrizione primitiva).
In molti casi, però, è dovuta a un
malassorbimento dei
nutrienti, oppure è conseguente a
patologie gastrointestinali, endocrine, infettive o
degenerative: alcuni tipi di
cancro (ai
polmoni, all’apparato
gastrointestinale) che necessitano di cure che
provocano qualsiasi tipo di
problema.
Le situazioni sociali (fame per mancanza di cibo) e
personali che aumentano il rischio di denutrizione sono:
depressione, demenza,
insonnia, esaurimento fisico e nervoso, malattie, problemi
di memoria, assunzione elevata di farmaci, sedentarietà,
problemi emotivi, scarsa vita sociale.
Come si combatte la malnutrizione infantile
Una strategia efficace contro la malnutrizione infantile
deve comprendere diversi elementi. Alcuni di essi si
concentrano sugli aspetti propriamente nutrizionali:
- monitoraggio dell'alimentazione materna, soprattutto
durante la gravidanza
- allattamento esclusivo al seno per i primi 12-24 mesi di
vita del bambino
- allattamento al seno, integrato con altri alimenti, nei
mesi successivi ai 6-12 mesi
- una dieta variata ed adatta in tutte le fasi di
crescita del bambino
- integrazione alimentare con
micronutrienti
per la mamma e per il bambino
- informazione dei genitori sulle
migliori pratiche
alimentari
Anche la prevenzione e la cura della malattia rientrano a
pieno titolo in una strategia di lotta alla malnutrizione,
poiché i due fenomeni sono interrelati in un unico circolo
vizioso.
La malnutrizione indebolisce
il sistema immunitario del bambino, ma anche degli
adulti, rendendolo più vulnerabile ed acuendo la gravità
della
malattia.
A sua volta, un bambino malato e non adeguatamente assistito
può rapidamente cadere nel vortice della
malnutrizione.
Bibliografia
1 - R.K. Chandra, "Immunocompetence in Undernutrition," J.
Pediat., 81: 1194-1200 (1972).
Chandra, R.K., Immunology of Nutritional Disorders (Edward
Arnold, London, 1980).
Chandra, R.K., "Immunodeficiency in Undernutrition and
Overnutrition," Nutr. Rev. 39: 225-231 (1981).
Chandra, R.K. and P.M. Newberne, Nutrition, Immunity and
Infection: Mechanisms of Interactions (Plenum, New York,
1977).
Chandra, R. K., Trace Elements and Immune Responses, (John
Wiley, New York, 1982).
2 - P.M. Smythe, G.G. Brereton-Stiles, H.J. Grace, A.
Mafoyane, M. Schonlander, H.M. Coovadia, W. E. K. Loening.
M.A. Parent, and G. H. Vos, "Thymolymphatic Deficiency and
Depression of Cell-Mediated Immunity in Protein-Calorie
Malnutrition," Lancet ii: 939-945 (1971).
2 - R.K. Chandra, "Rosette-Forming T Lymphocytes and
Cell-Mediated Immunity in Malnutrition," Brit. Med. J., 3:
608-609 (1974).
3 - C.G. Neumann, G.J. Lawlor Jr., E.R. Stiehm, M.E.
Swendseid. C. Newton, J. Herbert, A.J. Ammann and M. Jacob.
"Immunologic Responses in Malnourished Children," Amer J.
Clin. Nutr. 28: 89-97 (1975).
4 - WHO, Scientific Group on Immunodeficiency, WHO Tech.
Rep. Ser. No. 630 (WHO, Geneva, 1978).
5 - R.K. Chandra, "Reduced Secretory Antibody Response to
Live Attenuated Measles and Poliovirus Vaccines in
Maloourished Children," Brit. Med. J. 2: 583-585 (1975).
6 - R. Watson, M.A. Reyes and D.N. McMurray, "Influence of
Malnutrition on the Concentration of IgA, Lysozyme, Amylase
and Animopeptidase in Children's Tears," Proc. Soc. Exp.
Biol. Med 157: 215-218 (1978).
7 - R.K. Chandra, "Serum Complement and Immunoconglutinin in
Malnutrition," Arch. Dis. Childh. 50: 225-228 (1975).
8 - L. Haller, R.H. Zubler, and P.H. Lambert. "Plasma Levels
of Complement Components and Complement Hemolytic Activity
in Protein-Energy Malnutrition," Clin. Exp. Immunol 34:
248-253 (1978).
9 - B.G. Bang, D. Mahalanabis, K.L. Mukherjee, and F.B Bang,
"T and B Lymphocyte Rosetting in Undernourished Children,"
Proc. Soc. Exp. Biol. Med. 149: 199-202 (1975).
10 - R.K. Chandra, "Lymphocyte Subpopulations in
Malnutrition: Cytotoxic and Suppressor Cells," Pediatrics
59: 423-428 (1977).
11 - V. Seth and R.K. Chandra, "Opsonic Function,
Phagocytosis and Intracellular Bactericidal Capacity of
Polymorphs in Undernutrition." Arch. Dis. Childh. 47:
282-284 (1972).
12 - R.J. Salvarah and K.S. Bhat, "Phagocytosis and
Leukocyte Enzymes in Protein-Calorie Malnutrition," Biochem.
J. 127: 255-262 (1972).
13 - B. Benacerraf and E.R Unanue, Text-Book of Immunology
(Williams & Wilkins, Baltimore, 1979).
14 - R.K. Chandra, "Serum Thymic Hormone Activity in
Protein-Energy Malnutrition," Clin. Exp. Immunol 38: 228
(1979).
15 - R.K. Chandra, "T and B Lymphocyte Subpopulations and
Leukocyte Terminal Deoxyducleotidyl Transferase in
Energy-Protein Malnutrition," Acta Paediat. Scand 68:
941-945 (1979).
16 - R.K. Chandra, "Immunocompetence as a Functional Index
of Nutritional Status," Brit. Med. Bull. 37: 89-94 (1981).
17 - Scrimshaw, N.S. C.E. Taylor and J.E. Gordon, "Interactions
of Nutrition and Infection," WHO Monograph Series 57 (WHO,
Geneva, 1968).
18 - Suskind, R.M., ea., Malnutrition and the Immune
Response {Raven Press, New York, 1977).
19 - Thompson, R.A., ea., Techniques in Clinical Immunology
(Blackwell, Oxford, 1977).
>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>
Il potere
farmacologico degli
alimenti
Quasi sempre viene trascurato il potere
farmacologico degli alimenti quotidiani ed il
loro uso
terapeutico nelle varie patologie;
l’alimentazione
risanatrice e’ capace di
produrre risultati progressivi e duraturi come
giustamente si richiede ad ogni criterio
di scientificita’.
Per noi e' ormai il tempo di reclamare al nostra
salute ed una
alimentazione salubre
NON
industrializzata !
Se vogliamo avere sempre una buona salute e
vivere bene fino alla tarda eta', dobbiamo
alimentarci come si deve, con cibi
biodinamici e
NON toccati dall'industria alimentare !
Una
corretta
alimentazione produce ottimi livelli di
vitamina C e vitamina B6 (piridoxina),
oltre ad altre sostanze. Infatti, la
risposta ottimale del sistema
immunitario dipende molto da un adeguato
livello di vitamina B6.
Il fatto che molte
vitamine vengano
rimosse dai cibi industriali e
sostituite da vitamine sintetiche,
derivate dal petrolio, sta ad indicare
che i cibi industriali hanno un ruolo
significativo nella sistematica
depressione del sistema immunitario e
che questo e' fatto coscientemente da
coloro che producono i cibi
industrializzati.
Il livello di vitamina C nel sangue può
fare una differenza vitale nella
risposta umana ai
vaccini tossici,
specialmente nei bambini, che spesso
hanno shock immunologici che durano
anche tutta la vita.
L'uso di alcool, tabacco, droghe, oltre
alle ovvie conseguenze tossiche, riduce
anche il livello di vitamina C nel
sangue ed ogni giorno veniamo
incoraggiati ad usarne (alcool -
tabacco).
La vitamina C nel sangue gioca anche un ruolo nella
detossificazione dei
metalli pesanti.
Si stima che la media individuale nella società di oggi
richieda un supplemento di vitamina C di 400-600 milligrammi
ogni giorno. (la Rosa Canina ne contiene forti
quantità).
Durante gli anni 1950 ci fu
un'inusuale catena di eventi relativi allo stato di salute
degli aborigeni d'Australia.
Un dottore del Nuovo Galles del
Sud, Archie Kalokerinos, trascorse 17 anni nell'entroterra e
fu sconcertato dalla percentuale di morti tra gli aborigeni
causata da ogni tipo di infezione batterica e virale. Analizzando la loro dieta, che consisteva
soprattutto di zucchero, pane e salsicce, determinò che
avevano deficienza di
vitamina C.
Poiche' essi non
"mostravano i normali segni della carenza di vitamina C
(scorbuto)", altri dottori, dimostrando la loro immensa
mancanza di intelligenza, dichiararono che la carenza di
vitamina C non era accertata, ignorando completamente la
dieta di quelle persone.
Kalokerinos concluse che la percentuale di morte
tra gli aborigeni avrebbe potuto essere dimezzata dando loro
diversi supplementi vitaminici.
Successive analisi del sangue da parte di
medici scettici provarono la carenza di vitamina C.
Nel 1970 il governo australiano
intensificò il programma di
vaccinazioni
e i risultati furono
disastrosi per i
bambini.
La percentuale di morte
infantile nei territori del nord raddoppiò in un anno. Dal
1971 la percentuale di morte in alcune aree raggiunse il
50%.
Kalokerinos concluse che anche la
malnutrizione dei
bambini aveva contribuito ad
indebolire il
sistema immunitario; quando veniva fatta una
vaccinazione, il
risultato era fatale.
Uno studio sull'apparente e significativa
decimazione degli aborigeni durante questo periodo, che non
era altro che una sperimentazione della guerra
batteriologica contro uno specifico gruppo di persone,
arrivò a scoprire che il programma vaccinale del governo
aveva escluso di proposito ogni esame medico prima
dell'inoculazione dei
vaccini, ogni studio sulla storia
degli aborigeni e non aveva esaminato le carenze alimentari.
Le conseguenti morti furono causate da un aggravamento della
carenza di vitamina C dovuto alla
vaccinazione.
Se alcuni
bambini fossero sopravvissuti alla prima vaccinazione,
avrebbero dovuto mettersi in fila per un'altra dopo 30
giorni.
Il governo australiano negò ogni correlazione tra le
iniezioni e la conseguenti morti di bambini.
A causa di
questo incidente, si scoprì che alte dosi di vitamina C
annullavano gli effetti tossici e mortali delle iniezioni
sperimentali.
Recenti scoperte nel campo dell'immunologia, hanno
permesso di comprendere meglio i vari meccanismi anche per
malattie dette non infettive, tipo:
cancro,
infarto e l'alzheimer
hanno una concausa di tipo
immunitario od
infiammatorio.
Per riassumere possiamo dire che il Sistema
Immunitario e' un
software molto complesso, un programma che acquisendo
informazioni da
cellule,
organi e sistemi od apparati, impara dal
concepimento, cioe' si autoprogramma per acquisire le specifiche qualita', info e
funzioni per avere il MINOR
danno in ogni situazione anomala e questa
autoprogrammazione "nasce e si in-Forma" dal concepimento e finisce
SOLO alla
morte dell'individuo.
Il sistema
immunitario è estremamente complesso in quanto è coordinato
dall'azione di numerosi tipi di
cellule e da segnali di natura per lo più chimica. I
vaccini e
l'utilizzo di alcuni
farmaci, tra cui gli
antibiotici determinano sempre un'abbassamento
delle difese immunitarie oppure il contrario =
malattie autoimmuni.
>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>
Due
enzimi per le "trappole" del
sistema immunitario – 25/10/20107
Sono due le sostanze che, utilizzando la cromatina contenuta
nel nucleo, costruiscono una rete difensiva contro
gli agenti patogeni.
Due enzimi aiutano le
cellule del sistema immunitario a
predisporre trappole per neutralizzare i patogeni
utilizzando la cromatina – il
DNA
e le sue proteine associate – contenuta nel
nucleo, costruendo una rete difensiva: e' questo
il risultato di
uno studio apparso sulla rivista The Journal of Cell Biology.
I
neutrofili, i globuli bianchi del tipo più
comune, sono difficili da studiare poiche' vivono solo sei
ore: per questo Arturo Zychlinsky e colleghi del
Max-Planck-Institut per la biologia delle
infezioni a Berlino ha creato in vitro un sistema cellulare
semplificato - il cosiddetto sistema cell-free - che include
nuclei di neutrofili e frammenti di citoplasma ricavati da
cellule.
Si e' così scoperto che due enzimi nascosti nei
granuli citoplasmatici entrano nel nucleo per
svolgere la
cromatina e formare le "trappole" extracellulari di
neutrofili (NET), reti utilizzate per catturare e
neutralizzare i patogeni.
Il processo viene iniziato dall'elastasi
neutrofila (NE), che promuove la decondensazione dei
cromosomi mediante la scissione
di due proteine istoniche che mantengono la cromatina
strettamente impacchettata nel nucleo.
In una fase successiva, il processo coinvolge la
mieloperossidasi (MPO,
e' una
proteina che si trova su un particolare tipo di globuli
bianchi - neutrofili polimorfonucleati -, possiede una
significativa azione pro-infiammatoria, che può contribuire
direttamente al danneggiamento dei tessuti dell'organismo.
Livelli elevati di questa proteina possono fornire
un'indicazione diagnostica in caso di sindrome coronarica
acuta), anche se il suo
ruolo rimane finora oscuro, dal momento che la sua attività
catalitica non e' richiesta per decondensare la cromatina.
I ricercatori hanno confermato l'importanza dell'NE per la
formazione del NET esponendo alcuni topi di laboratorio a
batteri
Klebsiella pneumoniae. I neutrofili si
trasferiscono nei tessuti polmonari negli animali del gruppo
di controllo e in quelli mancanti di NE, ma in quest'ultimo
caso non riescono a produrre NET al fine di distruggere gli
agenti patogeni.
Una questione importante da dirimere, secondo i ricercatori,
e' il modo in cui NE ed MPO entrano nel nucleo. I granuli
potrebbero fondersi con la membrana nucleare direttamente
oppure produrre gli enzimi nel citoplasma, da dove poi si
trasferirebbero verso il nucleo. (fc)
Tratto in parte da: lescienze.espresso.repubblica.it
>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>
Una molecola
permetterà di ripristinare il normale funzionamento del
sistema immunitario - 05/06/2012
Si tratta di una molecola solubile, in fase di
somministrazione a topi con attività immunitaria nulla o
eccessiva, individuata dal gruppo di Immunologia dell'Università
di Udine con
Istituto tumori di Milano, il
National Institutes of Health di Bethesda e la
Genentech.
Lo studio e' pubblicato sulla rivista "The
Journal of Allergy and Clinical Immunology" e
rappresenta un passo verso una strategia immunoterapeutica
specialmente nei soggetti, bambini ed adulti,
immunodepressi dai
vaccini !
Occorrera’ anche controllare in vivo sull’uomo, se questo
effetto riscontrato sui ratti, sia efficace anche nell’uomo.
>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>
I
Probiotici utili anche per le malattie respiratorie
Lo hanno scoperto alcuni ricercatori del britannico
Institute
of Food Research di Norwich, guidati da Claudio
Nicoletti, che hanno preso in considerazione due gruppi di
persone: al primo e' stato somministrato latte fermentato
arricchito con
probiotici mentre all’altro e' stato somministrato un
placebo.
I ricercatori hanno, poi,
analizzato la concentrazione di
anticorpi
IgE nel
sangue di tutti i partecipanti e hanno scoperto
che nel gruppo che aveva ricevuto i probiotici si registrava
un incremento degli anticorpi IgE, che svolgono l’importante
funzione di proteggere l’organismo
dalle allergie. Invece nel
gruppo di controllo non si registrava nessun
significativo aumento degli IgE.
Secondo l’immunologo questa ricerca dimostra che assumere
probiotici ogni giorno potrebbe stimolare una corretta
risposta del
sistema immunitario
Lo studio e' stato pubblicato sulla rivista
Clinical and Experimental Allergy.
Tratto da: news.paginemediche.it
>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>
Il sistema immunitario può
generare patologie psichiatriche
Nesso fra la molecola Mhc1 e lo sviluppo di schizofrenia e
autismo - Marzo 2011
Vi sarebbe una correlazione fra l'espressione di una
molecola che sottintende ad alcuni processi di difesa
dell'organismo e lo sviluppo di malattie mentali. A
sostenerlo è una ricerca pubblicata sulla rivista
Nature Neuroscience che
dimostra il legame fra il sistema immunitario e
patologie quali schizofrenia e
autismo.
vedi:
Immunodepressione da Vaccino
La chiave sarebbe un meccanismo di difesa
noto per il suo ruolo di protezione nei confronti del
pericolo di rigetto in caso di trapianto, il complesso
maggiore di istocompatibilità (Mhc) di tipo 1.
La molecola è attiva anche nel
cervello,
regolando le connessioni fra le varie
cellule. La schizofrenia o l'autismo
sono in effetti associate a una difficoltà di comunicazione
fra le cellule nervose, il che ostacola il
cervello nella
decodifica delle informazioni.
Il gruppo di
ricerca dell'Università
della California coordinato dalla dott.ssa Kimberly
McAllister ha messo in luce il ruolo svolto da Mhc1, una
molecola che entra in funzione contro eventuali
elementi estranei,
ad esempio un
organo trapiantato, come detto, ma anche germi in
caso di malattia infettiva.
La molecola, presente nel cervello fin dai primi giorni di
vita, influisce in maniera determinante sulla plasticità del
cervello e sulle capacità di processare le informazioni.
Quando Mhc1 è presente in percentuali più alte della media,
le sinapsi fra le
cellule
nervose tendono a
diminuire, mentre una sua scarsa presenza produce l'effetto
opposto, un aumento delle connessioni. In questo caso,
tuttavia, l'organismo è più esposto all'aggressione di
agenti esterni infettivi.
Tratto da. italiasalute.it
>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>
Precisazioni in
Medicina Naturale sull'immunita', sistema immunitario
ed anticorpi:
Quando per esempio si
vaccina un
individuo per tentare,
perche cio' avviene solo in un bassa percentuale di casi
(circa il 30%), di creare
anticorpi, NON significa assolutamente
IMMUNITA' per quelle malattie,
semplicemente e' solo il fatto che in alcuni soggetti
(non in tutti) le
cellule e quindi anche il
sistema immunitario (che e' solo un'insieme di
funzioni, cioe' un programma informatico che da "ordini" a
cellule, organi e sistemi)), reagiscono in modo
anomalo,
perche' il
Terreno
(i liquidi del
corpo) di base e quindi la
matrice oltre all'apparato
gastrointestinale (flora
batterica e
sistema
enzimatico) sono alterati (perche' gia'
malati), le sostanze (contaminanti
e virus
entrocontenuti
nei
Vaccini
e non solo) e/o i
batteri del vaccino, li
riconoscono in modo
ERRATO, mentre negli altri soggetti SANI,
che NON creano
anticorpi, significa che le
cellule
ed il sistema immunitario NON
le hanno accettate come necessarie al
processo di Vita sana e quindi le hanno isolate per
eliminarle, impedendone il riconoscimento;
quando il riconoscimento avviene e' perche' le sostanze
introdotte artificialmente (appunto con i
vaccini o cibi od
acque contaminate) vengono decodificate (dal
DNA cellulare) e se la
cellula (citoplasma e contenuto)
e' in disordine funzionale (cioe' e' gia'
malata) essa riconosce erroneamente quelle sostanze,
virus,
batteri non autoctoni, come sostanze pro vita e le
riproduce e quindi, le ridistribuisce e queste, entrando
nel circolo sanguigno, vanno ad infettare anche altre
cellule gia' malate - quelle NON
sane - e l'infezione
si propaga ed a
seconda del tipo
e delle quantita'
di
cellule
infettate e del
tipo e qualit.a'
del
sistema immunitario, la
malattia
indotta dal
vaccino e/o dai cibi od acque contaminate,
e' lieve, media o grave nel soggetto stesso.
Commento NdR:
in realta' le cose sono molto piu' complesse e non basate
esclusivamente sugli anticorpi e/o sulle cellule o linfocitie
globuli bianchi !
Dunque, la semplice equazione "anticorpi = immunità" può
essere considerata al massimo una approssimazione, e ciò
anche alla luce di un'altra osservazione.
È noto infatti da decenni che bambini il cui organismo non è
in grado di produrre per niente anticorpi (patologia
denominata "agammaglobulinemia"), dopo aver contratto il
morbillo o altre malattie infettive riescono comunque a
guarire e ad avere dopo la guarigione una immunità
permanente.
Ciò ci consente di affermare che l'efficacia del sistema
immunitario non è quantificabile in base agli anticorpi nel
sangue.
James [1988] riporta "individui notevolmente resistenti alla
malattia con concentrazioni estremamente basse di anticorpi
e individui che svilupparono la malattia che avevano un alto
livello di anticorpi". Allan [1973] riporta che, nonostante
individui vaccinati per la rosolia avevano sviluppato il
previsto livello di anticorpi, l'80% di essi contrassero la
malattia quando furono successivamente esposti al contagio.
Il prof. W. H. Manwaring [1979] esprime un punto di vista
estremo: "Il posto di rilievo che gli anticorpi e la loro
produzione riveste nella medicina odierna non è giustificato
né dai risultati puntualmente fallimentari nella difesa
dalle malattie infettive, né nei miei 20 anni di ricerca
quale professore di Batteriologia e patologia della Stanford
University".
In parola povere, che si ammalano, sono solo i
soggetti in disordine funzionale, con
Terreno
disordinato non nei giusti rapporti della
Perfetta Salute.
Questo per affermare che creare anticorpi in modo anomalo
(con i
vaccini) non significa assolutamente
immunita', ma cio' avviene solo da parte di individui NON sani,
l'eventuale
riconoscimento, da parte di
cellule e sistema immunitario,
delle sostanze inoculate.
Gli anticorpi che dovrebbero essere indotti da un
vaccino NON indicano immunità. Ciò che mette
molti medici in confusione e' che parte della
reazione nei confronti del vaccino porta alla
produzione di anticorpi.
Ciò e' falsamente considerato immunità.
Inoltre occorre dire che anche il sistema immunitario
essendo un programma informatico che coordina un'insieme di
funzioni, cellulari, organiche e sistemiche,
e' molto ma molto piu' complesso di
quanto non hanno ancora scoperto i
tecnici-ricercatori della
medicina ufficiale
e quindi i meccanismi sono ancora in gran parte
sconosciuti; qui ne abbiamo chiarito alcuni aspetti che
pero' sono in antitesi con cio' che insegna la
medicina
ufficiale imperante.....che e' legata a doppio filo a
Big Pharma +
Rapporto
Flexner
Importante:
vedi anche:
Contro
Immunizzazioni
>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>
Teoria
degli anticorpi
È stato
Niels Kaj Jerne a formulare la "teoria della
selezione degli anticorpi", conosciuta come "teoria della
selezione clonale" (sono tutte teorie mal
interpretate dalla realta' dei fatti), che presuppone ci sia
una produzione continua di
linfociti, i quali presentano sulla loro
superficie
molecole di
immunoglobuline, che le molecole sulla superficie
di una singola
cellula B
abbiano la stessa specificità e che per ciascun determinante
antigenico esista solo una piccola parte
dell'insieme delle
cellule
B in grado di legarsi all'antigene. Questa teoria, afferma
che quando un antigene è in circolazione nell'organismo si
lega solo a quelle cellule B che hanno la specificità
appropriata e ciò induce la cellula B che ha interagito, a
produrre cellule figlie che sintetizzano e secernono questo
anticorpo specifico; l'antigene quindi ha selezionato da un
gruppo preesistente di cellule, quelle che hanno
l'appropriata specificità e queste cellule sono ora dei
cloni che derivano dalla cellula originaria.
La teoria della selezione clonale assomiglia alla teoria
della selezione naturale
darwiniana in quanto l'antigene seleziona le
cellule che si moltiplicheranno da un gruppo di cellule
diverse che si sono originate indipendentemente dalla
pressione selettiva, un po' come la mutazione casuale
provoca la variabilità genetica necessaria all'adattamento.
Nella realta' le cose sono un po' diverse....
Tutta la teoria dell’immunologia,
nella
medicina ufficiale, si basa su questi concetti di antigene e
anticorpo (NdR: che e' ancora imprecisa ed
indimostrata, oltre che fasulla in tante sue parti, vedi qui
sotto).
Il problema dell’immunologia è quindi proprio quello di
basarsi su due termini che si definiscono reciprocamente e
che non sono quasi mai reciprocamente esatti, precisi, anche
perche' la teoria degli anticorpi e' una semplice teoria
indimostrata con i fatti, infatti ad esempio il 30% dei
vaccinati
non produce anticorpi all'antigene del
vaccino che gli e' stato
propinato,
proprio perche' la teoria della risposta anticorpale
obbligatoria del sistema immunitario e' fasulla.
vedi la prova QUI:
Copia dei titoli anticorpali di un
soggetto plurivaccinato
Ai medici che leggono
questo articolo, vorrei suggerire di studiare meglio cio'
che riguarda la "teoria" degli anticorpi, teoria che hanno
accettato all'universita', senza discuterla...ovviamente questa teoria
l'hanno imparata dai libri contenenti idee (teorie), che gli
hanno propinato all'Universita'...,
gestita dai
baroni al servizio di
Big
Pharma.
La teoria degli anticorpi e' vera solo in minima parte:
Quando un organismo produce anticorpi NON significa che e'
sano, ma significa e' che gia' immunodepresso, perche' quando e' sano
le barriere immunitarie che iniziano dalla pelle, mucose,
evitano che l'organismo metta in contatto l'ipotetico
"aggressore" con le
cellule ed il sangue e quindi la
produzione di anticorpi non avviene, perche' l'aggressore
viene depositato nei grassi oppure eliminato fisicamente
dall'habitat ed il tutto senza produrre anticorpi.
La prova ? semplice
E' notorio che nel 25% dei soggetti vaccinati NON si
ritrovano anticorpi al vaccino, perche' il vaccino non
riesce a stimolare-arrivare alla produzione di anticorpi e
si deve rivaccinare una seconda volta per poter costringere
a produrli, e poi si dice, falsamente, che il vaccino non ha
attecchito....
NULLA di piu' falso: In realta' e' il Sistema Immunitario
che, essendo molto efficace e funzionale, impedisce che si arrivi alla
produzione di anticorpi, fermando prima l'aggressore
isolandolo ed immagazzinandolo nei grassi dei tessuti od
eliminandolo dalle vie emuntorie naturali.
Cio' significa quel soggetto ha un cosi forte ed efficace
sistema immunitario che questi e' riuscito ad isolare od
eliminare (in vari modi) l'invasore...senza arrivare
all'ultima barriera, la produzione di anticorpi, ma quando
arriva a questo livello ormai e' troppo tardi e si attivano
anche altre reazioni, in primis cellulari, scatenando anche
malfunzioni della cellula stessa e specialmente nelle sue
principali funzioni es. la produzione e specializzazione
delle proteine, quindi successivamente iniziano i problemi
ai tessuti, organi e sistemi..piu' o meno velocemente a
seconda del grado e livello di invasivita' raggiunta dal
vaccino.
Il danno dei vaccini e' molto ma molto piu' profondo di cio'
che si e' scritto fino ad ora...e quindi esso puo'
manifestarsi nel tempo proprio per questi vari livelli
interessati, da quello cellulare che e' immediato a quello
tissutale, nel quale ci vuole un po' piu' di tempo, fino
all'organico, ancora piu' in la nel tempo e quindi
sistemico, come sua ultima fase.
Gli
anticorpi, lo ripetiamo ancora una volta, che dovrebbero essere indotti da un
vaccino NON indicano
immunità,
ma indicano semplicemente una reazione allergica
del sistema immunitario all'ingresso del contaminante
il quale ha bypassato le prime barriere di difesa
immunitarie.
Quindi NON si tratta, quando si vedono gli anticorpi
prodotti a quella sostanza tossica, di un irrobustimento del
sistema immunitario stesso, bensi della prova che vi e'
stata una reazione allergica
(R.A.) del S. Immunitario
alla sostanza tossica (antigene) introdotta nell'organismo,
e pensare che tutta la teoria dei vaccini e' basata su
questa FALSA deduzione e/o
interpretazione !
Ciò che mette molti
medici in confusione
e' che parte della reazione immunitaria nei confronti del
vaccino e delle
sostanze in
esso contenute, porta alla produzione di anticorpi,
proprio per la reazione allergica del Sis. Immunitario
stesso e quindi l'anticorpo viene
falsamente interpretato come
l'irrobustimento del sistema immunitario, mentre nella
realta' con i
vaccini, avviene
proprio il CONTRARIO, lo si
indebolisce.
Ciò e' falsamente considerato
immunità, infatti solo il 75-70 % dei soggetti
vaccinati produce anticorpi al primo vaccino, questo perche'
il loro
sistema immunitario essendo
MOLTO sano, non reagisce producendo subito
anticorpi, in quanto le
sostanze
contenute nel vaccino,
anche
quelli a DNA chiamati vaccini a virus, vengono
immediatamente isolate ed inviate agli organi e sistemi di
eliminazione; nei soggetti meno sani o per quelli
piu' sani, dopo una successiva
vaccinazione, la produzione
di anticorpi avviene, indicando in quel modo che il Sistema
immunitario e' stato
compromesso,
per il fatto che il
vaccino
ha bypassato le normali
barriere di "riconoscimento immunitario" creando
reazioni anomale.
vedi:
Sistema Immunitari e
Vaccini.
(R.A.)
REAZIONE ALLERGICA
Si verifica quando l’organismo viene a contatto con una
specifica sostanza allergizzante e nel giro di pochi minuti
si manifestano vari ed i piu' disparati
sintomi, con la creazione od il tentativo di
creare anticorpi: quella è la reazione allergica.
La reazione allergica è una risposta esagerata del
sistema immunitario, causata dal contatto con particolari
sostanze, che sono invece innocue nell’80% della
popolazione. Una reazione allergica può manifestarsi con
tendenti infiniti sintomi, ad es., orticaria, prurito,
arrossamento della cute e angioedema (gonfiore della pelle),
febbre, eccitazione nervosa, convulsioni, capogiri, mali di
testa, di pancia, difficoltà respiratorie, nausea e vomito,
abbassamento della pressione del sangue, ecc., ecc..
Quando è di entità grave, come alle volte dopo un
vaccino, viene
definita anafilassi: coinvolge diversi apparati
dell’organismo (cardiovascolare, respiratorio e
gastrointestinale) e può culminare nello shock anafilattico,
cioè la forma più grave e potente delle reazioni
anafilattiche che può portare alla morte.
Una reazione allergica è caratterizzata da specificità.
L’organismo reagisce in modo anormale solo esclusivamente
quando è sollecitato da quella sostanza specifica
allergizzante. Essa puo' anche prodursi lentamente nel tempo
e non immediatamente.
>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>
La
straordinaria forza guaritrice della febbre - La quinta
barriera del sistema immunitario e' la febbre.
Datemi la potenza della febbre
e saprò fare mirabilie, diceva non a caso il nostro grande
Parmenide (contemporaneo di Pitagora).
L’attività atletica vigorosa fa benissimo proprio perche'
produce uno stato di surriscaldamento e di benefica febbre
indotta.
La febbre esterna e' uno strumento guidato e dosato con
sapienza infinita e con senso di responsabilità dal sistema
immunitario, per cui non deve essere combattuta
farmacologicamente.
Febbre interna,
squilibrio organico, putrefazione intestinale e stato di
semi-cachessia
La febbre interna, di tipo gastrointestinale, rivelata
puntualmente da un semplice controllo iridologico o dallo
stesso battito cardiaco, e' determinata esclusivamente dalle
schifezze che portiamo alla bocca in modo disordinato e
squinternato, provocando putrefazione delle proteine e
fermentazione dei carboidrati, vale a dire i peggiori
disastri che possano mai capitare a un apparato
gastrointestinale.
Si contrasta
con bagni e fanghi esterni, ma soprattutto con digiuno e
radicale rientro nei ranghi logici del veganismo crudista,
visto che la maggioranza della popolazione, senza nemmeno
rendersene conto, vive in stato di febbre intestinale
continua, in stato di prolungato squilibrio organico, in
stato di rischiosa semi-cachessia, in costante balia dei
precursori del cancro).
Le secrezioni digestive come sesta barriera, mentre la regia
sta tra l’ipotalamo e il midollo spinale
La sesta barriera sono le secrezioni digestive, costituite
dalla saliva, dall’acido idrocloridrico, dal succo
pancreatico, dalla tripsina, dai vari succhi intestinali e
dall’abbondante flora batterica dotata di poteri
antisettici.
Il sistema immunitario coinvolge chiaramente il sistema
nervoso ed il reticolo epiteliale-endoteliale, e trova
nell’ipotalamo e nel midollo spinale, coadiuvati dalle
ghiandole di collegamento (ipofisi, tiroide, timo, surrenali)
la regia magistrale di tutte le complesse operazioni bio-elettrico-chimiche
che avvengono a getto continuo nell’organismo.
Le sostanze
preziose per la salute e la massima efficienza del sistema
immunitario
Una buona immunità richiede vitamina A, vitamina B1, acido
pantotenico B5, piridoxina B6 (la cui carenza porta a
simbiotica carenza di B5-B9 e B12), acido folico B9,
cobalamina B12, e acido ascorbico o vitamina C.
La vitamina C ha doti battericide e batteriostatiche,
detossifica e rende innocui veleni e tossine.
La vitamina C aumenta del 50% il glutatione, composto
formato dai tre aminoacidi acido glutammico, cisteina e
glicina (la carenza di glutatione nei globuli rossi provoca
precoce invecchiamento dei globuli e conseguente anemia).
Un enorme fabbisogno di vitamina C naturale, in strenua
opposizione alla B12 strombazzata dai medici
I malati di cancro hanno bassi livelli di vitamina C nel
sangue e nei leucociti, per cui non servono i 40-60 mg/giorno
dettati dalla corrotta FDA,
ma almeno 300 mg/giorno (secondo Cambridge) e 600 mg/giorno
(secondo diverse altre fonti, incluso Gerson).
Da notare poi che la rutina o vitamina P e' sinergica alla
vitamina C, mentre la B12 e' antitetica, per cui rema nella
direzione opposta, verso lo scorbuto e il male, in barba
all’esaltazione generale che ne fanno i medici.
Una caduta verticale del sistema immunitario equivale
semplicemente a cancro
Sostanze alleate per la pelle col sistema immunitario sono
lo zinco, che aumenta la risposta linfocitica a fitogeni ed
antigeni, accresce l’attività delle
cellule killer T e potenzia l’immunocompetenza, ed il rame (che
e' sinergico col
ferro e con lo stesso zinco).
Pure l’arginina, aminoacido derivabile dai piselli, dai semi
oleosi di lino e di girasole, di sesamo, nocciole), e'
preziosa in funzione timotropica, cioe' antidepressiva.
Cavoli, broccoli, verze, Bruxelles, ed anche l’umile patata,
contengono il miracoloso acido alfa-lipoico, che contrasta
ogni indebolimento ed ogni caduta immunitaria, svergognando
i monatti e tutti i loro armamentari inventati per speculare
sulla debolezze e sulle paure della popolazione.
In pratica, una caduta verticale del sistema immunitario e
di tutta l’incastellatura di funzioni e sostanze sopra
elencate, equivale semplicemente a cancro.
L’importanza
del terreno e
la medicina che insegna a temere persino la propria ombra
Tutto questo
discorso per dirti quanto importante e' il
terreno, e quanto
imbecille e corrotta e' l’impostazione di un certo tipo di
medicina
terroristica.
Medicina terroristica
che inventa ad arte insidie ed ostacoli, buche e carenze,
precipizi e trappole mortali a destra e a manca, spiriti
maligni e fantasmi, demolendo di paura la povera gente,
costringendola a vivere nell’inferno, nel timore, nella
paura dell’aria, del vicino, del passero e della formica, di
se stessa e della propria ombra.
Il teatro
monatto predilige i maggiori aeroporti
La profilassi medica per chi intraprende un viaggio non e'
altro che il riflesso di quella impostazione.
I punti critici presi di mira dai monatti ad ogni nuovo
pericolo inventato, sono non a caso i maggiori aeroporti del
mondo, dove le forze dell’ordine, e persino il personale
addetto al check-in e allo smistamento bagagli, giù-giù fino
agli addetti che puliscono i cessi, stanno irreggimentati,
ammutoliti e sull’attenti come statue, dietro le loro
puzzolenti ed insane mascherine, al pari di comparse pagate
da un regista supremo che gli impone di trasmettere paura ai
viaggiatori ed al mondo, in vista di una invasione
interplanetaria di dischi volanti, alieni, virus e
supervirus.
Una guerra impari tra gli agili Vietcong e i goffi Marines
Americani
Tieni presente che i Vietcong in Indocina hanno vinto tutte
le loro guerre con dei ragazzi carichi di cinque chili di
materiale, tra divisa in cotone verde, scarponcini, elmetto,
mitra, pugnale e granata.
Niente barre di cioccolata, niente pasticche contro il tifo
e la malaria, niente rifornimenti solidi o liquidi.
Bevevano acqua di sorgente o di palude, prendendola con le
proprie palme della mano unite, dopo aver smosso il fango
sottostante ed intorbidito l’acqua fino a farla diventare
color caffelatte, rendendola così biologicamente pura per
l’azione batterio-inibitoria dell’argilla.
E si alimentavano di bacche, frutti e germogli presi nel
sottobosco tropicale.
I marines americani, da parte loro, si portavano addosso 20
chili di materiale tra armi, aggeggi di supporto, lattine di
Coca-Cola, gomme da masticare, spray antizanzara, ed altre
amenità del genere.
Chiaro che la protezione aerea ed il napal non servirono a
salvarli dal disastro e dalla sconfitta, goffi, pesanti e
vaccinati quali tutti erano.
Ho sempre fatto esattamente l’opposto di quanto
raccomandavano gli spaventa-passeri
E’ da 30 anni che viaggio in continuazione non solo in Asia,
ma pure in Africa e Medioriente, e pure in America Latina,
totalizzando un numero record di viaggi, anche nelle aree
cosiddette più a rischio.
Non esiste
facilmente chi ne sappia più di me in fatto di documenti
spaventa-passeri, tipo mai mangiare verdure crude, mai bere
acqua o prendere dei gelati, mai toccare qui e toccare là,
attenti alla frutta, attenti alle persone, rifornirsi di
farmaci e spray, lavarsi in continuazione, e così via.
Ho fatto sistematicamente l’esatto opposto di quanto mi
veniva detto.
Mi sono riempito di verdure crude e di frutta cruda, ho
scambiato carezze non-protette con ragazze di ogni contrada,
mi sono arrotolato nel fango e sulle zolle erbose di 100
campi di calcio, sia in stadi della serie A che nei campi di
periferia, dove al termine degli incontri la doccia
consisteva, nel migliore dei casi, di un secchio d’acqua
preso dal fiume.
Ne ho viste di tutti i colori, saltandone fuori sempre
intatto
Ho subito le batoste dei viaggi aerei, degli sbalzi di
temperatura e di pressione, delle radiazioni dei voli d’alta
quota (di cui probabilmente porto i segni nella mia
capigliatura non più leonina).
Non ho mai preso nessun malanno e non ho mai perso un
singolo giorno per malattia, ne' tantomeno ho assunto una
singola aspirina, un singolo antibiotico, un singolo the o
caffe' a sostegno.
Ricordo persino di essermi tuffato in uno stagno nerastro di
Bangkok a recuperare un pallone finito sull’altra sponda,
dove temevo più il coccodrillo o il pirana, che la malaria
ed il tifo.
In tutti gli alberghi, ho sempre preteso una finestra aperta,
subendo le punture di mille diversi tipi di zanzare,
riscontrando che le peggiori, le più insistenti e fastidiose,
sono quelle dei nostri paesi.
Per non dire dei nostri moscerini che ti scarnificano
impietosamente le gambe, non appena vai in calzoni corti in
giardino e nell’orto, o nei boschi vicini alla ricerca di
funghi e castagne.
Prendere nota che viviamo non in una società civile e
trasparente, ma ma in una sgangherata bolgia di venalità ed
ipocrisia
Il mio non e' un invito a copiarmi, ad affrontare la vita
senza scudi e senza scimitarre. Non pretendo di mettere a
soqquadro antiche credenze e antiche convinzioni.
Il mio non e' un invito a bere tutte le acque e a mangiare
tutti i cibi, a toccare cani, gatti, porcellini, scimmiette,
papagalli e magnifici esseri chiamati belle donne.
Voglio solo ricordare a chi mi sta seguendo che i pericoli
veri nessuno te li segnala.
Nessuno che demonizzi l’alcol, la carne ed il caffe'. Nessuno
che demonizzi il cibo cotto e pastorizzato, il salato e lo
zuccherato.
Può mai essere una società che ama chiamarsi civile e
sviluppata, più ipocrita e sgangherata di così ?
Ognuno si sappia regolare. Porto solo la mia personale
testimonianza.
Sono delicatissimo nelle mie scelte. Bevo tanto cocco, ma
niente bibite.
Acqua quasi niente, perche' sono fruttariano. - Le persone me
le scelgo o mi scelgono. Ognuno sappia regolarsi da se'.
Non faccio altro che portare la mia personale testimonianza.
Traspirare,
asciugarsi, rinnovare la biancheria, evitare l’aria
condizionata o difendersi da essa
Come insegna
Manuel Lezaeta Acharan, il calore tropicale obbliga
il corpo a una permanente difesa che si manifesta con la
traspirazione, che dovrebbe essere costantemente asciugata e
rimossa dalla pelle.
Guai non traspirare e non sudare, guai usare sostanze
chimiche anti-traspiranti, che sono micidiali dovunque, ma
ancora di più nei climi torridi ed equatoriali.
Ci si deve
vestire leggeri e cambiare in continuazione la biancheria
intima.
Se il sudore poi si raffredda sulla pelle, entrando nei
midiciali ambienti ad aria condizionata, si corrono grossi
rischi, e arrivano le indigestioni, la febbre gialla, il
beri-beri, la peste bubbonica, la malaria, la dissenteria,
che vengono poi attribuite a mosche, zanzare, scarafaggi,
parassiti, microbi, batteri, protozoi e virus.
Tutte le
malattie sono un discorso di
terreno e non di
inesistenti
contagi dall’esterno
Ma nessuno spiega il perche', su 50 persone punte dalle
zanzare, 5 prendono la malaria e le altre 45 no.
Torna sempre fuori il discorso del terreno (del corpo) e di
come innaffiamo il nostro terreno, cosa gli diamo da
mangiare e da pensare, da sperare e da prevedere.
Dipende tutto dalle attenzioni fisiche e psicosomatiche,
culturali ed etiche, che riserviamo alla sua delicatissima
erba, che ha bisogno costante di speranze, di motivazioni,
di obiettivi positivi di crescita, di rispetto per le sorti
delle altre creature, di rispetto per le sorti della natura
circostante, di rispetto per le sorti dell’erba che verrà.
La vita tra la morte e la nuova nascita, non e' solo il
titolo di un famoso testo di antroposofia, ma anche una
espressione che deve far riflettere la gente.
La formula
esatta per andare a mille - Come dire la magia della frutta.
Mangi mango e durian, laichi e rambutan, bevi noce di cocco,
succo di carota e di canna, addenti una pannocchia di mais e
una patata dolce, sgranocchi il pacchetto di pop-corn e la
bananina, infili in un panino integrale quattro foglie verdi
di lattuga e di cavolo, uno strato di avocado, e nessuno ti
ferma più.
Vai al McDonalds a caricarti di hamburger, manzo e patatine,
a bere Coke e succo d’arancia pastorizzato, e lo stop alla
prossima farmacia e' garantito, per cui ci guadagna pure la
Pfizer, che ha chiaramente le mani sui pacchetti azionari di
Coca-Cola e McDonalds.
Questa, se
vuoi, e' la risposta alla tua domanda: Come si fa a non
ammalarsi ?
Lo stress da
freddo e' micidiale sia per i malati che per i sani
Venendo al freddo, esso può sicuramente far male, e lo può
fare sia ai sani che ai malati.
Abbiamo un equilibrio termico prossimo ai 37 °C, e siamo
dunque esseri a sangue caldo.
I nostri mitocondri (30 mila per ciascuna cellula, chissà
come faranno a starci) lavorano in continuazione per
fornirci calore a sufficienza e mantenere costante la nostra
temperatura.
Se sottoponiamo il nostro corpo a stress termico, scateniamo
una vera emergenza in tutti i nostri sistemi interni,
immunitario, nervoso, circolatorio, ghiandolare, ed in più
perdiamo pericolosamente riserva calorica.
Nei disastri in mare, i naufraghi muoiono il più delle volte
non per annegamento ma per ipotermia.
Non lasciarti
frenare sulle verdure
Quanto alle tue verdure preferite, mangiane in quantità
senza farti condizionare.
Il sedano poi e' una superverdura, specialmente d’estate, per
la sua abbondanza di sodio organicato.
Le bietole e le rape vanno benissimo anche nei centrifugati,
assieme o separatamente alle carote.
Offrono
sferzate di energia e di salute.
Piano con gli spinaci, dato l’alto contenuto di acido
ossalico. Avanti a tutta invece con broccoli e patate,
meglio se crudi o poco cotti, ricchi di acido alfa-lipoico,
straordinario amico del sistema immunitario.
Il tutto senza dimenticare il five-per-day di Cambridge (minimo
5 pasti-sazianti-frutta-al-giorno) perche', se non metti
dentro le sane calorie crude e colorate fuori dai pasti,
stai affamando pericolosamente il tuo organismo, e crei le
condizioni per il famoso tuffo notturno sulla Nutella o
sulla fetta di montasio.
L’acqua da
bere e' un falso problema
Come ho sempre sostenuto, quello dell’acqua e' per me un falso problema.
Quando sto in Asia la prendo dai succhi di carote e di canna,
dai succhi di rape, dall’anguria e dai manghi.
Compro una bottiglietta di un quarto, e si tratta in genere
di acqua distillata, e mi dura a volte due giorni.
In Italia bevo sì e no un bicchiere d’acqua al giorno,
spesso nemmeno quello, e si tratta di acqua minerale
naturale non gassata, la più leggera possibile. Non soffro
la sete nemmeno durante i viaggi in treno o in aereo,
purche'
non manchi in borsa l’arancia, la mela ed il kiwi.
In questo periodo sto marciando a cachi. Una manciata al
giorno non me li leva nessuno, carichi come sono di acqua
biologica, di favolosi zuccheri, di preziose mucillagini,
per non dire di tutto il resto.
L’elogio
sperticato dell’umile e disprezzato caco
Se in una semplice mela ci stanno 191 sostanze chimiche
conosciute, che danno luogo a oltre 1300 reazioni chimiche
enzimatiche nel corpo, per disintegrarle prontamente in
molecole e piazzarle nelle diverse parti del corpo, con la
pectina che va nell’intestino, il retinolo o vitamina A in
zona oculare (retina), il licopene nei genitali a
contrastare i radicali liberi causati dall’inattività
forzata, pensa cosa può mai succedere quando mangi un caco,
che e' rimasto al sole sul proprio albero fino all’ultimo
momento della stagione.
Migliaia di
reazioni che possono avvenire e completarsi grazie al crudo,
agli enzimi, al magnetismo inalterato che alberga nella
frutta.
Che differenza abissale con chi mette dentro di se' brani di
cadavere e cibo cotto, costretti ad elemosinare al corpo i
micronutrienti necessari a dar loro una flebile parvenza di
digestione, costretti a razziare i micronutrienti di riserva
che l’organismo conserva gelosamente per le emergenze.
Le alghe
vanno bene, ma non le trovo indispensabili
Hai ragione a parlar bene delle alghe. Non ho nulla contro
di esse.
Ma, onestamente, preferisco il radicchio e la lattuga, il
cavolo e la verza, anche perche' sono di sicuro più freschi e
vitali.
Nella forma secca le alghe hanno perso molte delle loro
qualità.
A volte poi non e' facile capire se sono state mescolate con
polvere di granchi e di altri crostacei.
Controindicazioni ? Una sì, piuttosto grave. Sono prive
della loro acqua biologica d’origine.
Cibo dunque a modo suo concentrato, e da prendersi con
morigeratezza.
Il Giappone
del pesce crudo e delle alghe, reclamizzato dai venditori di
fumo chiamato Omega3, non e' affatto quello sano
La storia dei giapponesi ad alto indice di longevità e' un’autentica bufala.
Come popolo nell’assieme stanno molto peggio di noi.
Esistono alcune persone, in certe isole del Giappone, che
vivono in modo virtuoso e spartano, praticando arti marziali,
alimentandosi con favolose verdure e magnifici frutti, e
magari con tanti tipi di alghe prese dal mare. E per queste
minoranze ci può stare che vivano a lungo.
Ma la massa
giapponese non trae affatto benefici dal pesce crudo o cotto
che sia, dall’olio di balena, e tanto meno dalle bevande in
lattina che fanno di questo paese il primo produttore e
consumatore mondiale. Non c’e' angolo di strada, e non c’e'
piano di albergo che non abbia uno stanzone riservato ai
distributori automatici di bevande, lattine e cibi, ai
distributori automatici di malattie e di carenze.
Una cosa da far venire i brividi.
Centosessantamila piante eduli regalateci da Dio e ne usiamo
solo 100.
Si può essere più incoscienti di così ?
Il kiwi gold e' favoloso, e il fatto che sia un frutto
incrociato non mi dà nessun particolare fastidio.
Non ho mai sentito parlare invece dell’amla o amalaki.
Prendo anzi nota, ed alla prima occasione sbircerò meglio al
mercato, quando sarò dalle parti di Delhi.
Lo consiglierei certamente, non tanto e non solo per la
vitamina C, ma per il suo alto contenuto di acqua biologica
e di succo zuccherino, che immagino essere pure notevoli. Ed
anche per tutti gli altri componenti che supereranno di
certo i 191 della mela e i 220 presumibili del caco.
Tieni presente che esistono 160 mila piante eduli sul
pianeta Terra, inventate da Dio per l’uomo, anche se noi
siamo così scemi e derelitti da ricorrere a un centinaio di
esse al massimo.
Il nostro
sistema digestivo e il nostro sistema immunitario li ha
disegnati Qualcun’Altro
Troppa gente, da queste parti del sistema solare, sembra
aver dimenticato che il nostro sistema immunitario non e'
stato disegnato dalla Monsanto o dalla Rockefeller, dalla
Roche o dalla Novartis, ma da qualcuno che sta di qualche
palmo più in alto.
Troppa gente, da queste parti, pare ignorare che il nostro
sistema digestivo non lo ha disegnato la Ferrero o
l’Alemagna, la Buitoni o la Manzotin, la Coca-Cola o la
McDonalds, la Danone o la Nestle', ma il nostro bravissimo
Padreterno, un elemento assai più affidabile di loro, nonche'
dei Rana, dei Barilla, dei Cremonini, e anche di tutti i
porcari di Parma e San Daniele messi assieme.
By Valdo Vaccaro - Igienista - Direzione Tecnica AVA-Roma (Associazione
Vegetariana Animalista) - Direzione Tecnica ABIN-Bergamo (Associazione
Bergamasca Igiene Naturale)
>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>
Autismo o Encefalopatia Neurotossica Autoimmune
? - 11/10/2018 - By AUTOIMMUNITYREACTIONS
Successivamente al
1998 (ma è possibile reperirne anche
anteriormente) vengono prodotti da altri autori
degli studi che confermano, senza ombra di
dubbio, l’esistenza di una sindrome che
interessa l’asse intestino-cervello (Gut-Brain
Axis). I connotati salienti della
regressione “autistica”, rilevati da numerosi
autori, sono quelli di un’encefalopatia di
natura neurotossica.
Nel lavoro del
Dr Andrew
J. Wakefield qui sotto riportato in parte:
The Gut–Brain Axis in Childhood Developmental Disorders
– Journal of Pediatric Gastroenterology and Nutrition: May-June
2002 – Volume 34 – Issue – p S14-S17
Si leggono le seguenti
considerazioni:
“…La patologia gastrointestinale primaria può svolgere un
ruolo importante nell’insorgenza e nell’espressione clinica
di alcuni disturbi dello sviluppo infantile, compreso
l’autismo.
Negli ultimi 4 anni, ho avuto il privilegio di lavorare con
uno dei migliori team di gastroenterologia pediatrica del
mondo, guidato da John Walker-Smith, su un’indagine
innovativa e stimolante sulla patologia gastrointestinale
nei bambini con autismo.
Crediamo che questo lavoro fornirà nuove e importanti
informazioni sulla patogenesi di questa condizione
devastante. Sebbene le cause primarie dell’autismo possano
essere diverse, è possibile trovare indizi sulla possibile
origine della malattia nella storia e nelle indagini
cliniche sui bambini affetti. Questo discorso si concentra
sul significato dei sintomi gastrointestinali nei bambini
autistici, in particolare, un sottogruppo di bambini per i
quali il decorso clinico è caratterizzato da regressione
dopo almeno 12-15 mesi di sviluppo normale…”
E poi aggiunge:
“…Oltre ai frequenti sintomi gastrointestinali, i bambini
con autismo spesso manifestano complesse anomalie
biochimiche, metaboliche e immunologiche che una causa
genetica primaria non può facilmente spiegare. L’asse
intestino-cervello è centrale per alcune encefalopatie di
origine extracranica, essendo l’encefalopatia epatica la
migliore caratterizzata.
Alcuni elementi comuni tra le caratteristiche cliniche
dell’encefalopatia epatica e un fenotipo autistico sempre
più comune (regressione dello sviluppo in un bambino
precedentemente normale accompagnato da
patologia gastrointestinale immuno-mediata) hanno
portato all’ipotesi che possa esistere un analogo meccanismo
di encefalopatia tossica in pazienti con insufficienza
epatica e alcuni bambini con autismo. Le aberrazioni nella
biochimica degli oppioidi sono comuni a queste due
condizioni e l’evidenza suggerisce che i peptidi oppioidi
possono essere tra i mediatori centrali delle rispettive
sindromi…”
inoltre:
“…Nei bambini con autismo, le cellule immunitarie nel tratto
digerente stanno producendo alti livelli di fattori alfa
necrosi tumorali (TNF). Questo è un potente mediatore
pro-infiammatorio. In contrasto, queste interleukine 10
(IL-10), che sono come l’aspirina del sistema immune,
disattivano l’attivazione
immune pro-infiammatoria. Nei bambini autistici, le
IL-10 appaiono spente…
Così, a conti fatti, quello che abbiamo è una nuova storia
di disturbo intestinale. L’intero intestino può essere
implicato, ed esiste un caratteristico modello con
ghiandole linfatiche ingrossate ed infiammazione (risposta
caratteristica linfoproliferativa, LNH, e cellule
immunitarie infiltrate). Inoltre ci sono anticorpi IgG e
depositi complementari (complessi immuni) che influenzano
l’attivazione sia del sistema immune innato che di quello
adattato…“
In questo studio viene evidenziato proprio questo: “Exposure
to Inflammatory Cytokines IL-1β and TNFα Induces Compromise
and Death of Astrocytes; Implications for Chronic
Neuroinflammation.“ Christa van Kralingen, Dan Ting Kho,
Jessica Costa, Catherine Elizabeth Angel, E. Scott Graham.
Published: December 19, 2013.
“…Qui riveliamo la sensibilità diretta ai mediatori
dell’ambiente
infiammatorio.
Sottolineiamo il potere della tecnologia xCELLigence per
rivelare la prima compromissione progressiva degli astrociti,
che si verifica 24-48 ore prima della perdita sostanziale
delle cellule. La morte indotta da IL-1β o TNFa è
clinicamente rilevante poiché queste due citochine sono
prodotte da vari tessuti periferici e da cellule cerebrali
residenti…”
-
https://doi.org/10.1371/journal.pone.0084269
-
http://journals.plos.org/plosone/article?id=10.1371/journal.pone.0084269
Conferme
Accademiche dell’esistenza di anomalie sull’asse
intestino-cervello nei soggetti portatori di spettro
autistico.
Numerosi studi anteriori e posteriori a quello del Dottor.
A.J. Wakefield, mettono in luce l’esistenza di un
denominatore comune tra l’infiammazione gastro-enterica e
quella cerebrale nei soggetti portatori dei disturbi dello
spettro autistico.
Qui è possibile scaricare la bibliografia in
oggetto (soggetta a continui aggiornamenti in funzione dei
materiali che ci perverranno).
Commento NdR:
condividendo i meccanismi descritti, si ignora il fatto
certo che i vaccini destabilizzando pH digestivo e
flora batterica e
sistema enzimatico,
sono le basi per attuare i meccanismi sopra descritti, che
possono sfociare non solo nelle migliaia varianti
dell'autismo, che e' una sindrome, ma anche in qualsiasi
altro problema (sintomo
=
malattia).
Infatti:
Sindrome
infiammatoria
chiamata "Asia" scatenata dai
vaccini
!
ASIA_Sindrome
infiammatoria-dai-vaccini-Riassunto.pdf
Tratto da: http://www.assis.it/wp-content/uploads/2014/12/ASIARiassunto.pdf
... ed e' noto che... le
infiammazioni sono foriere di qualsiasi tipo di sintomi,
che i
medici impreparati
allopati chiamano erroneamente "malattie"....
>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>
IMMUNITA’ ALTERATA
- (ALTERED IMMUNITY
= LEAKY GUT SYNDROME)
Tradotto
dall'articolo a cura di Zoltan P. Rona MD, MSc
-
Tratto da:
afpafitness.com
La
"Leaky Gut Syndrome" (che tradotto letteralmente
significa "sindrome da sgocciolamento intestinale"),
è un disordine in cui la lesione organica di base risiede
nella mucosa della
parete intestinale che è più porosa nel
normale.
Gli spazi tra le cellule sono
diventati talmente ampi
da permettere l'entrata di materiale tossico nella
circolazione sanguigna mentre, in un
intestino sano, tale
materiale sarebbe relegato nell'intestino e verrebbe
facilmente eliminato con le feci.
In
questa condizione anomala la
membrana intestinale ha perso la sua
impermeabilità e permette al grasso ed ai
materiali di rifiuto, che non dovrebbero essere assorbiti, batteri,
funghi,
parassiti, con le loro tossine, proteine
NON digerite ecc.,
di entrare comunque nella circolazione sanguigna. Ciò accade
in quanto l'intestino è piu’ o meno danneggiato, e la
mucosa della parete intestinale e’ divenuta permeabile,
porosa e quindi incapace di trattenere i prodotti tossici che,
entrando nel sangue, vanno ad intossicare tutto l’organismo,
cervello compreso.
A
causa dello spazio ingrandito fra le cellule della parete
della mucosa intestinale, possono essere assorbite delle
molecole di proteine più grandi del normale, dette
"peptoni", che sono dei raggruppamenti di aminoacidi
prima che vengano definitivamente scissi nei loro componenti
dalla flora batterica autoctona.
Queste proteine attivano i sistema immunitario (che le
riconosce come sostanze tossiche) e che quindi inizia a
preparare anticorpi per combatterle in quanto le riconosce
come sostanze estranee.
Il sistema immunitario inizia perciò a dar loro battaglia
pensando, giustamente, che debbano essere distrutte ed
eliminate.
Gli anticorpi così creati sono diretti contro
queste proteine che derivano da alimenti normalmente non
offensivi, ma che non sono state demolecolizzati dalla
Flora
intestinale.
Se,
ad esempio, vengono assorbite delle proteine di vitello non
completamente digerite ed esse, tramite la circolazione
sanguigna, vanno a finire in un'articolazione, il sistema
immunitario creerà in tale articolazione degli anticorpi per
eliminarle. Siccome il sistema immunitario ricorda le
caratteristiche dei nemici incontrati, se la persona dovesse
mangiare della carne di vitello la reazione immunitaria
sarebbe notevole, e darebbe luogo ad una serie di fenomeni,
con la possibilità che si sviluppino anche delle malattie autoimmuni.
Alcuni
tessuti umani hanno degli antigeni molto simili a quelli che
si trovano su alimenti, batteri,
parassiti,
candida o funghi.
Gli anticorpi generati dalla "Leaking Gut Syndrome"
contro questi antigeni, possono entrare nei vari tessuti
organici, innescando una reazione infiammatoria quando viene
assunto l'alimento corrispondente o incontrato quel dato
microbo. In questa condizione vengono create degli
auto-anticorpi che vanno a determinare la cronicità
dell'infiammazione.
Se
questa
infiammazione si localizza in un'articolazione si
svilupperà l'artrite reumatoide (artrite autoimmune).
Se si
presenta nel cervello, può subentrare l'encefalomielite
mialgica o sindrome di affaticamento cronico.
Se colpisce i vasi sanguigni, ne consegue la vascolite
(infiammazione dei vasi sanguigni).
Se la battaglia condotta dagli anticorpi avviene sul
rivestimento intestinale, il risultato potrà essere la colite
o
malattia del Crohn. Quando, invece, si presenta nei polmoni,
può subentrerà un attacco di asma.
Va
notato che questo attacco avviene dopo qualche tempo
dall'ingestione dell'alimento che, in precedenza, ha innescato
per la prima volta la produzione degli anticorpi.
Da
quanto esposto risulta facile comprendere come, in pratica,
tutto i tessuti organici possono essere sede di allergie
alimentari dovute alle cattive condizioni dell'intestino. I
sintomi, ed in particolare quelli relativi alla sindrome di
affaticamento cronico, possono essere multipli ed altamente
debilitanti.
Mediante
uno speciale test delle urine, si può verificare la
condizione di impermeabilità intestinale.
Tale condizione si può anche controllare con un esame della
mucosa intestinale, utilizzando un
microscopio
a campo oscuro, atto a visualizzare il contenuto cellulare
del sangue.
Questa
sindrome deve essere seriamente considerata perché e’ anche
da correlarsi con l'origine delle malattie autoimmuni,
pertanto, in quasi tutti i casi, esse potranno guarire solo
con la guarigione della mucosa della parete che riveste
tutto il tratto gastrointestinale. Qualunque altro trattamento
non può risolvere il problema e serve soltanto a sopprimerne
i sintomi, senza eliminare la causa della perdita di
impermeabilita’ della mucosa intestinale.
Una
malattia autoimmune viene così definita perché il sistema
immunitario crea degli anticorpi che vanno a colpire gli
stessi tessuti del corpo cui appartiene.
Finalmente
anche negli USA, la medicina ufficiale riconosce ogni giorno
di più l'importanza del tratto gastrointestinale nello
sviluppo delle malattie allergiche o autoimmuni.
La
conoscenza del fenomeno, a causa del quale l'intestino ha
perso la sua originaria impermeabilità, è di grande aiuto
non solo per comprendere come si sviluppano le
allergie e le
malattie autoimmuni, ma anche nella formulazione di terapie
sicuri ed efficaci, capaci di ritornare al corpo l'equilibrio
perduto.
La
"Leaky Gut Syndrome" danneggia anche gli anticorpi
L'infiammazione
che causa la "Leaky Gut Syndrome", danneggia anche
il rivestimento protettivo degli anticorpi della famiglia IgA,
normalmente presenti in un
intestino
sano. Siccome gli IgA
aiutano l'organismo ad evitare le infezioni, una cattiva
condizione intestinale lo renderà anche meno resistente ai
virus, ai batteri, ai parassiti e all'infezione da Candida. A
causa di tale condizione anomala questi agenti patogeni
possono entrare nella circolazione sanguigna ed andare a
localizzarsi in quasi tutti i tessuti dell'organismo. Se si
localizzano nelle gengive subentra un problema peridentale.
Se, invece, vanno a colonizzare nella mascella, potrebbe
essere necessario estrarre un dente o fare una pulizia
canalare al fine di eliminare l'infezione risultante.
Come
abbiamo visto questa problematica può, oltre a creare delle
allergie alimentare, consentire a batteri, funghi e
parassiti,
di invadere la circolazione sanguigna, cosa impossibile quando
l'intestino è in buone condizioni di salute. Se la quantità
di questi microbi, e le loro tossine, supera un certo livello
le stesse capacità disintossicanti del fegato vengono
sopraffatte. Ciò provoca una sintomatologia piuttosto varia
che comprende: confusione mentale, perdita di memoria,
cervello annebbiato, gonfiore del volto quando il soggetto
viene esposto ad un profumo o al fumo di sigaretta. Va
sottolineato che, in tali situazioni, egli non aveva alcuna
reazione prima che si sviluppasse in lui la "Leaky Gut Syndrome".
Questa
disfunzione genera anche un lungo elenco di carenze relative
ai minerali, perché le varie proteine, presenti nel tratto
gastrointestinale per trasportare (mediante il sangue), i vari
minerali prelevati nell'intestino in tutto l'organismo, sono
danneggiate dalla condizione di infiammazione.
Per esempio, la
mancanza del magnesio (basso livello di magnesio nei globuli
rossi), è una condizione abbastanza comune in patologie come
la fibromialgia, anche se il soggetto ne assume più del
necessario, seguendo una dieta opportuna e assumendo eventuali
supplementi alimentari.
Se,
ad esempio, la proteina portante del magnesio è danneggiata,
subentrerà una carenza di questo minerale dovuta al suo
cattivo assorbimento. Ciò, a sua volta, potrà causare dolori
e spasmi muscolari. Similmente, la mancanza di zinco, dovuta
al cattivo assorbimento, può provocare la perdita di capelli
o le calvizie come accade nei casi di alopecia.
Nello
stesso modo si può creare una carenza di rame che può
causare alti livelli di colesterolo nel sangue oppure generare
un'osteoartrite. Quando è presente una cattivo assorbimento
del calcio, del boro, del silicone e del manganese, si possono
più facilmente vari problemi alla struttura delle ossa.
Il
cattivo assorbimento dei micronutrienti
La
"Leaky Gut Syndrome" può anche causare un cattivo
assorbimento di molti importanti micro-nutrienti.
Il processo infiammatorio in atto causa infatti un
rigonfiamento (edema) tissutale che, associato alla presenza
di molti prodotti chimici nocivi, può rendere difficoltoso
l'assorbimento delle vitamine e degli amminoacidi essenziali.
Un
intestino incapace di trattenere ciò che può essere dannoso
non è neppure in grado di assorbire correttamente le sostanze
nutrienti. Tutto ciò crea i presupposti per rigonfiamenti,
gas e spasmi associati ad un lungo elenco di carenze minerali
e vitaminiche. Questa condizione può portare ad una
sintomatologia assai varia, che comprende l'affaticamento, il
mal di testa, la perdita di memoria, irritabilità e/o
mancanza di concentrazione.
Gli
antibiotici a largo spettro, specialmente quando assunti per
lunghi periodi di tempo, eliminano dall'intestino i batteri
amici che assicurano la protezione contro i funghi e le
infezioni da parassiti, aiutano il corpo a digerire gli
alimenti complessi e sintetizzano le vitamine come la B12 e la
Biotina. A causa dell'eliminazione di questa flora batterica
amica il corpo non riesce più difendersi contro i parassiti o
i funghi la cui crescita è normalmente tenuta sotto
controllo. Ciò causa l'insorgere di reazione infiammatoria
che conduce ad un'ulteriore perdita di impermeabilità della
mucosa intestinale.
Questa
condizione causa l'insorgere di allergie alimentari che, a
loro volta, conducono allo sviluppo di patologia come
l'artrite, l'eczema, l'emicrania, l'asma o altre forme di
disfunzioni immunitarie.
Altri
sintomi comuni di questo squilibrio intestinale sono il
gonfiore dopo i pasti e la stitichezza alternata con diarrea.
Questo tipo di sintomatologia viene solitamente identificato
come IBS ("irritable bowel syndrome", ovvero
"sindrome da intestino irritabile") o malattia
spastica viscerale, ed è trattata in modo sintomatico dai
medici generici e dai gastroenterologi con farmaci
antispasmodici, tranquillizzanti o vari tipi di fibre solubili
(plantago psyllium) o insolubili (crusca).
Cause
della perdita di impermeabilità intestinale
Tra
le sostanze che deteriorano la membrana intestinale troviamo
in prima posizione l'alcool la caffeina ed i medicinali
anti-infiammatori non steroidei (ASA, Ibuprofen, Indomethacin),
vengono subito dopo i parassiti intestinali, non stupitevi!,
molte persone ne soffrono ed il medico non li riscontra perché
gli esami delle feci non vengono fatti subito dopo
l'evacuazione.
Altre
condizioni possono essere:
-
Antibiotici,
perché conducono alla crescita eccessiva della flora
intestinale anomala (batteri, parassiti, Candida e
funghi).
-
Alimenti
e bevande contaminati da parassiti, tra cui: Giardia
lamblia, Cryptosporidium parvum, Blastocystis hominis ed
altri
-
Gli
alimenti e le bevande contaminati dai batteri quali l'helicobacter
pylori, klebsiella, Edwardsiella-Citrobacter e pseduomonas.
-
I
prodotti chimici presenti negli alimenti fermentati o
industriali (coloranti, preservanti, grassi idrogenati).
-
Carenza
enzimatica (esempi: malattia celiaca e mancanza della
lattasi che causa intolleranza al lattosio).
-
Uso
di corticosteroidi (per esempio Prednisone).
-
Cibi
contenenti carboidrati raffinati (merendine, torte,
biscotti, torta, bibite analcoliche, pane bianco, ecc.).
-
Uso
di ormoni (pillola anticoncezionale, ecc.).
-
Funghi
mold (mold fungi), che possono trovarsi nei cereali, nella
frutta e nei carboidrati raffinati.
Come
guarire la "Leaky Gut Syndrome"
I
trattamenti con i corticosteroidi, gli antibiotici ed i
farmaci immuno-soppressori possono essere dei temporanei
salva-vita nei casi di dolore insopportabile, emorragie o
infiammazioni acute come accade nel lupus o nella colite.
Comunque, anche se usato per lungo tempo, nessuno di questi
trattamenti può essere ritenuto valido per guarire la IBS o
sindrome dei visceri irritabili. Per guarire questa malattia,
e la conseguente perdita di impermeabilità intestinale, è
necessario rivedere completamente la dieta e rimpiazzarla con
una che sia massimamente ipoallergica.
Dovranno
essere eliminati per un lungo periodo di tempo (parecchi anni
nei casi più severi): lo zucchero, i prodotti con la farina
bianca, tutti i cereali contenenti glutine (particolarmente
frumento, orzo, avena e segale), il latte e i latticini, gli
alimenti ad alta percentuale di grassi, i prodotti contenenti
caffeina, l'alcool e gli alimenti che i test opportuno hanno
definito come portatori di allergia per quel dato soggetto.
Il
trattamento può anche includere l'uso di antibiotici naturali
(echinacea,
argento colloidale,
aglio);
antiparassitari
(chiodi di garofano, assenzio, noce nera) ed erbe per
combattere la proliferazione dei funghi intestinali (taheebo,
acido caprilico, estratto del seme del pompelmo), il tutto
scelto in funzione al tipo di infezione che è stato
riscontrato facendo i test opportuni.
vedi anche:
capsule di batteri dalle feci
Non
sono consigliabili le medicine sintetiche
È
raro che i soggetti colpiti richiedano medicine di sintesi e
le stesse non dovrebbero essere consigliate. Tali farmaci sono
solitamente costosi, hanno effetti secondari sgradevoli ed il
più delle volte sono indicate solo nei casi in cui vi è il
pericolo di perdere la vita.
I
pazienti possono trovare aiuto in una masticazione più
completa, nell'uso del monopiatto (imparando le regole per la
combinazione degli alimenti in uno stesso pasto), nel fare
pasti piccoli e frequenti piuttosto che i tre abbondanti pasti
principali ed anche dedicando più tempo al periodo speso
nell'assumere i cibi.
La
funzione gastrointestinale può essere migliorata con un
digiuno a base di succhi di frutta fresca oppure con una dieta
ipoallergica, entrambi accompagnati dall'assunzione di
fermenti
lattici così come da FOS (Frutto-Oligo Saccaridi)
derivati dal topinambur, dalla cicoria, dalla pianta della
dalia o dalla radice del burdock.
L'Approccio
olistico
Noi
pensiamo che la prima azione da farsi sia quella di pulire
l'intestino in modo radicale, a tal proposito si potrebbero
fare una serie (4-5) sedute di
Idrocolonterapia.
In
seguito è necessario rivedere l'alimentazione, seguire a tal
proposito le
Direttive
alimentari.
(NdR - vedi:
Danni dei Vaccini
(producono proprio questa malattia in forma
piu' o meno intensiva,
vedi l'enorme aumento
anche e soprattutto nei
bambini, di
allergie,
asma e
non solo.....)
>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>
Sono sempre più i medici nel
mondo a consigliare l'uso di
transfer factor per aumentare la risposta del
sistema immunitario dell'organismo.
La 4Life Research, ha
brevettato un metodo per estrarre queste molecole messaggere
dal colostro, e ne ha fatto un
buon prodotto, il
Transfer Factor Plus, che ha dimostrato di aumentare le
cellule NK fino al 437%, secondo delle analisi fatte su
pazienti.
Commento NdR: ...ma non sarebbe meglio impedire
e/o evitare che il
sistema immunitario si
alteri ? Come ?... evitando qualsiasi tipo di
vaccino e o di
farmaco
immunodebilitante ! -
vedi: La teoria dei
germi e' falsa !
Alla scoperta della rete
immunitaria delle piante – 01/08/2011
Un nuovo studio indica che la ricerca di singoli geni che
conferiscano la resistenza a parassiti e malattie non è
sufficiente.
Grazie a un approccio basato sulla biologia dei sistemi, un
consorzio internazionale di ricercatori è riuscito a
scoprire una vasta rete di geni e di relazioni fra di essi
(il cosiddetto "interattoma") che ha un ruolo centrale nella
difesa delle piante dagli attacchi di parassiti e malattie,
una scoperta che permetterà di esplorare nuove vie per il
miglioramento delle colture e garantire la sicurezza
alimentare futura.
"Le piante hanno un sistema di difesa di base per
tenere lontani gli organismi potenzialmente pericolosi.
Purtroppo, nel tempo alcuni di questi organismi hanno
evoluto la capacità di superarle e così gli ibridatori sono
sempre alla ricerca di nuovi modi per potenziale.
Comprendere esattamente come funzioni l'immunità delle
piante è la chiave di volta per fare progressi in questo
settore", ha osservato Jim Beynon dell'Università di Warwick,
e coautore dell'articolo
pubblicato su Science in cui è illustrato lo studio.
I ricercatori hanno studiato in particolare la peronospora,
una malattia delle piante causata dalla muffa
Hyaloperonospora parasitica, che, come molti
organismi che infettano le piante, produce proteine che le
permettono di invadere la pianta e minarne le difese.
Esaminando un centinaio di differenti proteine effettrici di
H. parasitica note per essere coinvolte nel superare il
sistema immunitario vegetale, ne hanno osservato
l'interazione con le proteine di Arabidopsis thaliana, la
più diffusa pianta "modello" in biologia vegetale. In questo
modo hanno isolato 122 proteine direttamente interessate
dall'azione di H. parasitica e che per lo più agiscono di
concerto.
"Questo dimostra che ci sono molte più proteine vegetali
coinvolte nell'immunità di quanto si pensava prima.
Studiando i geni che danno origine a queste proteine
possiamo cominciare a identificare i principali obiettivi
per il miglioramento genetico delle colture".
Lo studio ha anche identificato molte connessioni complesse
tra le diverse proteine vegetali suggerendo che la rete di
attività è cruciale nella difesa delle piante.
"La nostra scoperta induce a pensare che la ricerca di
singoli geni che conferiscano la resistenza a parassiti e
malattie non sarà sufficiente. Piuttosto, i ricercatori e
gli ibridatori dovranno collaborare per produrre piante con
reti di geni più robuste e in grado di sopportare
l'attacco". (gg)
Tratto da: lescienze.espresso.repubblica.it
Commento NdR: Questo
studio certifica anche e nei fatti, l'ignoranza della
"moderna"
scienza medica
anche dei
vegetali, ma nel contempo indica che il sistema immunitario
degli stessi, e' molto piu' complesso di quanto insegnato
alle
universita'....ben gestite da
Big
Pharma (lobbies
dei
fitofarmaci,
farmaci e
VACCINI,
distruttori del terreno..agricolo
e
tissutale) !
Lo studio indica anche che la complessita' del S..I. dei
vegetali assomiglia e si avvicina sempre piu' a quello
animale ed umano, i quali abbisognano non solo dei
geni (azioni secondarie,
NON primarie) ma
indica soprattutto l'importante e primario ruolo delle
proteine (preparate e specializzate dalle
cellule), sostanze
principalmente attive nel S.I.
umano ed animale, prima ancora delle indicazioni
fornite dai geni alla cellula
per la loro sintetizzazione e specializzazione.
Quindi tutto cio' riporta al ruolo FONDAMENTALE della
cellula quale primaria
centrale, non solo
energetica (mitocondrio), ma soprattutto al suo
ruolo nella preparazione, sintesi e specializzazione delle
proteine indispensabili al buon funzionamento anche del Sist.
Immunitario umano.
Quindi tutto cio' che impedisce il buon funzionamento della
cellula e quindi quella dei tessuti vegetali, animali ed
umani.(intossicazione da
fitofarmaci,
farmaci e
VACCINI) va
escluso da ogni azione su terreni, tessuti e quindi cellule.
La
giusta
alimentazione evita di servirsi di
farmaci e
Vaccini
+ vedi anche:
la Falsita' dell'immunita'
di gregge dei
Vaccini
Per irrobustire il Sistema immunitario in modo naturale
oltre all'alimentazione
adatta (frutta
+ verdure
crude ) e proteine vegetali +
aria ed
acqua le piu'
pure possibili +
dormire bene +
idro colon terapia,
ogni settimana, per 3 mesi + assunzione regolare per certi
periodi di:
Propolis e
prodotti dell'Ape +
vitamine (specie
Vitamina C nella
Rosa Canina e
Kiwi (vedi anche
Prodotti naturali)
+
pro-vitamina A,
vitamina E,
vitamina B12),
oli essenziali,
minerali
- lo zinco e' un oligoelemento essenziale
per il buon funzionamento del
sistema immunitario) + acido
gamma linoleico, amminoacidi,
clorofilla,
ficocianina e
carotenoidi + flora batterica
+ enzimi, puo' essere utile
assumere anche:
vedi in
Prodotti naturali
-
Alghe,
Papaia Fermentata, succo di
Melograno,
Aglio,
Echinacea,
Mirtillo,
Uncaria tomentosa,
Aloe Vera, succo
crudo di
Limone, la
Rodiola rosea in quanto aiuta l’organismo ad
adattarsi in tutte quelle situazioni di particolare
stress
psicofisico.
L'Astragalo
e' un rimedio caro
molto alla medicina tradizionale
cinese in quanto tonico immunomodulante in grado di
aumentare le difese immunitarie.
Possono essere utili anche i sali di Shulzer,
e ricordarsi di eliminare gli
zuccheri raffinati,
latte ed i
formaggi, oltre agli alimenti
lavorati dall'industria, agli insaccati FATE molta
ATTENZIONE ai Vaccini =
vi regalano
Immunodepressione e
molto altro
Ricordiamo:
puo' essere utile, fare delle sedute nella
camera iperbarica (*)
per assorbire e respirare piu'
Ossigeno dall'aria
e/o assumere Ossigeno in appositi prodotti liquidi.
(*)
Iperbarismo e' il
termine che definisce l’insieme dei procedimenti terapeutici
che per essere applicati utilizzano una camera iperbarica.
La camera iperbarica e' un ambiente monoposto o pluriposto
nel quale si ottiene e mantiene per il tempo voluto una
pressione atmosferica maggiore di quella al livello del
mare.
La camera monoposto permette il trattamento di un paziente
per volta ed e' spesso usata per il transito dello stesso in
camera pluriposto.
Ricordiamo
anche che le alterazioni degli
enzimi, della
flora, del
pH digestivo e della
mucosa
intestinale influenzano la salute, non
soltanto a livello intestinale, ma anche a
distanza in qualsiasi parte dell'organismo.
Se vuoi conoscere il tuo stato di Benessere e migliorarlo
con queste
speciali apparecchiature modernissime, che neppure gli
ospedali hanno, prenota
via mail la consulenza QUI. Esso permette anche di
analizzare qualsiasi prodotto esistente e la sua
compatibilita' o meno, con il soggetto analizzato....
vedi anche:
Medicina Quantistica Quindi se volete fare un Test di
Bioelettronica (test di controllo del livello di
Salute_benessere).... - scrivete QUI:
info@mednat.news
Ecco un metodo utile per mantenere e/o recuperare la
Salute
Metodo MC
in sintesi si basa su tre fattori primari per ottenere
risultati di eccellenza. Serve per disintossicare,
deparassitare ed aiutare il ripristino della
flora
batterica autoctona, alterata per vari fattori:
Vitamina
K1, Vaccini,
Farmaci,
acque inquinate,
cibi industriali intossicati da
agricoltura chimica, ecc.
- Primo tra tutti la selezione e la qualità dei prodotti
- Secondo la compatibilità e il valore sinergico dei
prodotti con il soggetto che li deve utilizzare
- Terzo il monitoraggio dei prodotti con test di contrazione
muscolare (mediante un controllo
Kinesiologico personalizzato), per valutare l'utilizzo
ideale delle sostanze all'interno di protocolli certificati.
- Vanta risultati che sfiorano il 100%.
Tutto questo può sembrare una banalità ma nasconde una
selezione ed uno studio di anni con l'ausilio di
Professionisti di altissimo livello.
Poi un altro contributo essenziale lo hanno portato la
Passione per la materia, l'Amore per il Prossimo, il
desiderio di raggiungere l'Eccellenza.
Metodo MC continua a selezionare prodotti, tecniche e
Professionisti per continuare a migliorarsi ed essere sempre
piu' di supporto per tutti i bisognosi.
Per visionare il tutto imparare ad utilizzarlo ed accedere
all'acquisto del Metodo MC: clicca subito QUI:
MetodoMC da utilizzare ogni giorno per il periodo indicato:
https://www.metodomc.it/vanolijeanpaul.html
- Link per acquistare i loro prodotti:
www.prodottidellavittoria.com/p0047.html
>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>
The Immune System
and Complementary and Alternative Medicine
By Edwin L. Cooper -
Laboratory of Comparative Neuroimmunology, Department of
Neurobiology, David Geffen School of Medicine at UCLA,
University of California, Los Angeles, Los Angeles
California 90095-1763, USA
Keywords: alternative medicine – complementary medicine
– immune system – NK cells
© 2007 The Author(s).
This is an Open Access article distributed under the terms
of the Creative Commons Attribution Non-Commercial License -
http://creativecommons.org/licenses/by-nc/2.0/uk/
- which
permits unrestricted non-commercial use, distribution, and
reproduction in any medium, provided the original work is
properly cited.
INTRODUCTION
Some may wonder why a comparative
immunologist would knock on the door of the
controversial field of Complementary and Alternative
Medicine (CAM). The field is replete with problems
associated with beliefs, disbeliefs, shaky concepts and
ill-defined experimental approaches at solving
fundamental questions. Yet there is a measure of order
in that miniscule, infinitesimal corner of phenomena
that begs for clarification and solid attempts to create
order from the chaos.
Such was the world of comparative immunology in the
early 60s when the parent field of immunology was
budding into the giant sequoia of a discipline that it
is today.
There was essentially one model the eternal mouse whose
spleen seemed to provide the essence of immunology !
How did it all get started and how did that somewhat
fortuitous birth provide succor for a field that could
approach CAM.
Entering CAM with an evidence-based approach was
therefore as much of a fruitful and fulfilling challenge
as trying to probe convincingly the existence of innate
immunity in earthworms (1,2).
ARE THERE REALLY LINKAGES BETWEEN IMMUNITY AND CAM ?
See Perspectives and Admonitions
Invertebrates possess
elements of both non-specific and specific immune
responses. Although these concepts have been subjected
to intense scrutiny, these
two elements are often controversial. One point of
contention, perhaps the chief, may be traced to the
earliest history of immunology that was rooted first in
the humoral system.
A commonly held belief concerning the immune system is
that its progressive, phylogenetic development
paralleled the appearance of immunoglobulins and T-cell
receptors (TCR) in vertebrates. If this is true, the
entire animal kingdom can be divided according to this
narrow view: (i) invertebrates that produce only
nonspecific reactions by leukocytes and humoral
components; (ii) vertebrates that additionally show
specific responses through T cells and B cells that
destroy cancers and synthesize immunoglobulins.
Because the cell-mediated immune response appears to be
prototypic, it may deserve newer approaches in order to
reveal increasing and progressive levels of
differentiation, especially when invertebrates are
considered. Thus strict demarcations seem blurred.
With respect to immunity,
there has always been the dominant anthropocentric theme
starting most vividly at the end of the 18th century
with Jenner's attempts at vaccination. No one really
investigated the universality of mechanisms or the
possible existence or at least importance of beings
other than humans, not at least with respect to
immunology.
However, the current status of immunity can be described
using two general terms: cellular immunity and humoral
immunity.
These two great camps are in turn subdivided into innate
immunity and adaptive immunity. Innate immunity is
characteristically non-specific, natural
non-anticipatory, non-clonal and germline. On the other
hand, adaptive immunity is specific, induced
anticipatory, clonal and somatic.
Each of these terms defines particular attributes and
when compared represents distinct underlying mechanisms.
Invertebrates are considered to possess cells and
molecules that almost exclusively effect only innate
responses. Vertebrates retained this
innate response but also evolved the adaptive response.
EARLY ROOTS of Immunity: Planting the Seeds for
CAM ?
Metchnikoff's contribution
was also instrumental in forging the discipline of
comparative immunology, a branch of immunology that
investigates the evolution of immune mechanisms by
experimentation using different animal species.
Invertebrate immunology is considered a subdiscipline of
this since it deals with several related features.
First, there is the need to understand the basis of
innate, natural, non-specific, non-anticipatory and
non-clonal responses, which is the only response of
invertebrates according to current evidence. Second, a
thorough understanding of diverse mechanisms is
essential if we are to define the various steps in the
evolutionary development of the invertebrate type of
response and its relationship to that of vertebrates.
In addition to this invertebrate immune system, with
progressive and more complicated evolutionary steps, a
more intricate system appeared in vertebrates: the
highly evolved and presumably more advanced adaptive,
induced, specific, anticipatory and clonal responses.
Third, invertebrate immune systems are of interest as
experimental subjects because, by revealing their immune
response characteristics, we can better comprehend
environmental forces that may have influenced the
evolution of immune systems.
Clearly the most prominent force was probably the
survival of a species by virtue of having evolved an
immune system (2,3).
ARRIVAL at THE DOOR of CAM: Immunology Has The
Key ?
Now from a famous editorial
for the journal, Evidence Based Complementary and
Alternative Medicine (eCAM) we have the musings of what
is appropriate for creating this linkage between the
immune system and CAM. ‘As a developmental
immunobiologist, interested in origins and foundations,
I am of course steeped in the beginnings of modern
immunology.
Let us deal in a bit of musing juxtaposing immunology,
science and CAM. We can ask the question: ‘Can eCAM Be
Scientific ? Lessons from Immunology’. According to
Burnet (See 4):
The first objective in a
serious approach to immunology should be to obtain a
broad understanding, with a minimum of detail, of how
immunology fits into the pattern of biology—of the way
in which the immune system evolved, its function and
coordination with other body systems, and its
development from the embryo onwards. At the same time,
such an outline should provide an adequate background
for easy application of immunological ideas to the
detail of practical immunological work in public health,
clinical, and veterinary practice.
Would it be possible to
paraphrase this statement in the context of eCAM so that
it reads: ‘the first objective in a serious approach to
CAM should be to obtain a broad understanding, with a
minimum of detail, of how CAM fits into the pattern of
biology—of the way in which the neuroendocrineimmune
system evolved, its function and coordination with other
body systems, and its development from the embryo
onwards. At the same time, such an outline should
provide an adequate background for easy application of
CAM ideas to the detail of practical CAM work in public
health, clinical and medical practice, and yet not stray
far away from the very biology that under girds it. CAM
is organismic, inclusive and not exclusive (4).
Now it is appropriate to
turn to the next question. Does any of this fit ?
So how do we define CAM ?
Readers may be wondering just what is complementary
medicine and what is alternative medicine? Several
definitions may be offered based on different points of
view and those in turn influenced by professional
training, practice and, perhaps, the dictates of funding
agencies.
The discipline is a heterogeneous subject, to say the
least, and it is unlikely that all the adherent
disciplines that are sheltered by the umbrella of CAM
will carry equal weight or influence or can be subjected
to the same rigors of scientific inquiry.
Some of these generalizations apply to all disciplines,
including those subdisciplines that fall under the aegis
of the immunology umbrella. However, perhaps CAM is ripe
for an infusion of empiricism. Modern immunology, like
CAM, has its earliest roots in concerns for health and
disease, but immunology never seemed to have been
branded with the aura that often shrouds CAM.
There were always a group of experimentalists and,
perforce, the necessity to use animal models with which
experimentation could be performed to test hypotheses
(5).
Once eCAM was launched there
was a beginning flurry of works devoted to immunity and
CAM. The interesting twist concerned an area that seemed
to have been the bridge between what was truly primitive
of Metchnikoff's heyday and what is truly immune. Enter
therefore and only naturally, the NK cell. According to
Takeda and Okumura (5,6)
it has been well known since ancient times that CAM,
including exercise, provides a lot of benefit to health.
Many CAM modalities are believed to prevent or even cure
diseases, especially morbid ones such as cancer and
aging (7,8,9,10). However, until recently conventional
medicine has largely rejected the use of CAM agents
because little biological evidence has been provided for
the functional mechanisms of many of them. For the past
few decades, many modern scientific researchers have
rediscovered the value of CAM.
Modulation of immune functions by CAM agents is the
mechanism most widely analyzed and has been suggested to
provide some scientific evidence for the biological
effects of various CAM agents. Specifically, evidence
for up-regulation of natural killer (NK) cell numbers
and/or NK cell cytotoxicity by these agents has been
accumulating. NK cells have been well established as
innate cytotoxic effector cells for self-defense in both
vertebrates and invertebrates, in both of which they may
use similar mechanisms in the lysis of target cells.
Takeda and Okumura (1)
further point out that ever since Macfarlane Burnet
proposed the immune surveillance hypothesis against
tumor development, the concept has been a hot focus of
debate for more than 40 years.
The original immune surveillance hypothesis was
challenged because nude mice lacking T cells did not
show a higher incidence of cancer than did syngenic
immunocompetent mice. However, this contradictory
conclusion is now taken as fine evidence that innate
immunity is in the critical arms of immune surveillance
against tumor development. Moreover, in the innate
immune system NK cells, which do not express TCR that
recognize specific peptides presented on the major
histocompatibility complex (MHC), rather than T cells,
seem well suited for this role. NK cells thus mediating
natural cytotoxicity are composed predominantly of large
granular lymphocytes (LGL) and some of small agranular
lymphocytes, both of which express CD16 and CD56, but no
T-cell receptor on the cell surface. NK cells can induce
cytolysis in the absence of MHC class I antigen
expression on their target cells. This phenomenon is
commonly understood according to the ‘missing self’
hypothesis.
Culture of NK cells with some cytokines augments their
cytotoxic activity so that they become able to induce
cytolysis for a wide spectrum of cells, including tumor
cells expressing autologous MHC class I. They are now
called lymphokine-activated killer (LAK) cells, although
LAK cells are also induced by T lymphocytes.
ACTIVATION of NK Cells by
CAM Agents
For the past few decades, scientific investigations on
CAM have remarkably advanced and partly supported their
medical efficacy through preclinical and clinical
experiments. Here is reviewed briefly information from
Takeda and Okumura (5,6).
Such CAM modalities include: Oriental medicine,
especially traditional Chinese medicine (including Kampo
and acupuncture), extract products from natural plants,
animal molecules and live lactic acid bacteria. In
particular, many investigators have suggested that NK
cell activation is one of the critical mechanisms for
the biological effects induced by various CAM agents.
For example, intake of green tea and some kind of live
lactic acid bacteria enhanced NK cell activity.
Administration of extracts from ginseng, aged garlic,
Viscum album (mistletoe), Cichorium intybus, Echinacea
purpurea root, Derris scandens hydroalcholic, some wild
plants, Chinese herbs and some kinds of mushrooms
significantly augmented NK cytotoxicity or restored NK
cell activity in some immune-suppressive conditions.
Some of these agents showed inhibition of experimental
metastasis of cancer.
Oral administration of Phyllanthus emblica, which is
known as an excellent source of vitamin C, enhanced NK
cell activity and antibody-dependent cellular
cytotoxicity (ADCC), thus, supplemental nutriments might
enhance NK cell activity.
Moreover, acupuncture, skin rubdown, relaxation, massage
therapy, music therapy, mirthful laughter and
hypnotherapy enhanced NK cell activity and/or NK cell
numbers. There
are a considerable numbers of studies reporting that
acute and chronic exercise and long-term repeated
exercise (training effects) elevated NK cell activity in
peripheral blood.
PERSPETTIVES and ADMONITIONS
In 1998, the National Center for Complementary and
Alternative Medicine (NCCAM) was established by the US
Congress at the National Institutes of Health (Bethesda,
MD) to investigate CAM modalities rigorously in order to
determine which are beneficial and worthy of further
consideration for mainstream practice. Among the many
CAM approaches that warrant careful investigation are
those that claim to sustain, restore or boost immunity.
In this review, Goldrosen and Strauss covered the
following topics: use of CAM, regulation of CAM, risks
of CAM use, clinical trials of CAM, CAM and immunity,
dietary supplements and mind–body approaches. They cover
some ongoing, large phase III trials of CAM modalities;
some CAM modalities that might mediate their effects
through the immune system and some herbal products that
modulate immune responses. Their Box 1 warns of the
challenges of conducting clinical trials of CAM and
Figure 1 treats CAM domains and some of the most common
examples; a glossary that defines nearly 20 such CAM
practices.
Probably one of the greatest
salutes to immunologists and practitioners of CAM was
the appearance of that paper by Goldrosen and Strauss
(3). A pyramid has recently been published in Nature
Immunology entitled: ‘Complementary and alternative
medicine: assessing the evidence for immunological
benefits’. In this pyramid, there is a hierarchy of
evidence.
Information regarding the efficacy and safety of any
clinical approach, including those of CAM, spans a
continuum that ranges at the base all the way to the
peak or the pyramid's point, from anecdotes and
retrospective studies to small randomized, controlled
trials (phase II clinical trials) and large randomized,
controlled trials (phase III clinical trials). In my
opinion, this paper and its contents, and the pyramid
represent a seminal tribute to the emerging role of the
immune system in CAM. Moreover, it provides the
essential rules necessary for unraveling the tangled
threads of legitimate science as approached by eCAM
considered to be its mission. Links to the origins of
innate immunity that focuses on invertebrates is bridged
by the emergence of bioprospecting (8,9) and evidence
for clinical trials using products of marine animals
(10).
FOOTNOTES
For reprints and all correspondence: Edwin L. Cooper,
Laboratory of Comparative Neuroimmunology, Department of
Neurobiology, David Geffen School of Medicine at UCLA,
University of California, Los Angeles, Los Angeles
California 90095-1763. Tel:
(310) 825-9567; Fax: (310) 825-2224; E-mail:
cooper@mednet.ucla.edu
REFERENCES
Cooper EL, Ru B, Weng N.
Earthworms: sources of antimicrobial and anticancer
molecules. In: Complementary and Alternative Approaches
to Biomedicine —Cooper EL, Yamaguchi N, eds. ( 2004;)
Kluwer Academic/Plenum Publishers. 359–390.
Cooper EL. What happened in
Kanazawa? The birth of eCAM. In: Complementary and
Alternative Approaches to Biomedicine —Cooper EL,
Yamaguchi N, eds. ( 2004;) New York: Kluwer Publishers.
Takeda K, Okumura K. CAM and
NK cells. eCAM ( 2004;) 1:: 17–27.[Medline]
Cooper EL. Complementary and
alternative medicine, when rigorous, can be science.
eCAM ( 2004;) 1:: 1–5.[Medline]
Yamada H. New scientific
approach for natural medicine: examples of Kampo
medicine. In: Complementary and Alternative Approaches
to Biomedicine —Cooper EL, Yamaguchi N, eds. (2004;)
Kluwer Academic/Plenum Publishers. 27–34.
Cooper EL. Commentary on CAM
and NK cells by Kazuyoshi Takeda and Ko Okumura. eCAM (
2004;) 1:: 29–34.[Medline]
Goldrosen MH, Strauss SE.
Complementary and alternative medicine: assessing the
evidence for immunological benefits. Nat Rev Immunol (
2004;) 4:: 912–21.[CrossRef][ISI][Medline]
Cooper EL. Bioprospecting: a
CAM frontier. eCAM ( 2005;) 2:: 1–3.[Medline]
Cooper EL. Drug discovery,
CAM and natural products. eCAM ( 2004c;) 1:: 215–7.[Medline]
Wallace RW. Drugs from the
sea: harvesting the results of aeons of chemical
evolution. Mol Med Today ( 1997;) 3:: 291–9.[CrossRef][ISI][Medline]
Continua su:
Immunita' 1 + Immunita' e Vaccini
+ Sistema
Immunitario
+
Malattie
Immunitarie +
STRESS, FUNZIONI VITALI e SISTEMA IMMUNITARIO
+ Stress Ossidativo - 2
+ la
Falsita' dell'immunita' di gregge dei
Vaccini
Ricordarsi
che le alterazioni degli
enzimi, della
flora, del
pH
digestivo e della
mucosa intestinale influenzano
la salute, non soltanto a livello
intestinale, ma anche a distanza in
qualsiasi parte dell'organismo.
)
Siti
Lingua italiana
-
www.dietamed.it/medicina_scienza/medicina_generale/sindrome_intestino_irritabile.html
-
www.dietamed.it/medicina_scienza/medicina_generale/sindrome_intestino_irritabile_latticini.html
-
www.unict.it/medint/gastroenterologia.htm
(collezione di siti).
Lingua inglese
-
www.be-you.com/Display.php?ID=80
-
http://lovelyhealth.com/LGS.htm
-
www.ghchealth.com/health-products/article_info.php/articles_id/114
-
www.crohns.net/Miva/education/leakygut.shtml
-
www.ibsgroup.org/
Bibliografia
1. Gittleman, A.L.,
Guess What came to Dinner - Parasites and your health,
Garden City Park,New York: Avery, 1993.
2. Gottschall, Elaine.
Breaking The Vicious Cycle. Intestinal Health Through Diet.
Kirkton, Ont.:The Kirkton Press, 1994.
3. Martin, Jeanne Marie and Rona, Zoltan P. The
Complete Candida Yeast Guidebook.
Rocklin, California:Prima
Books, 1996.
4. Robert L, et al.
The effect of procyanidolic oligomers on vascular
permeability. A study using quantitative morphology.
Pathol Biol 38:608-616; 1990.
5. Rogers, Sherry, MD
Finally Healing the Immune System. Macrobiotics Today.
September/October 1995; pp. 16-20.
6. Rona, Zoltan P. Childhood Illness and The
Allergy Connection.
Rocklin, California:Prima Books, 1996.
7.
Castro GA, Arntzen CJ.
Immunophysiology
of the gut: a research frontier for integrative studies of
the common mucosal immune system. Am J Physiol; 265 (Gastroinest
Liver Physiol. 28):G599-610,
8. Castro GA
Immunophysiology of Enteric Parasiticism. Parisitology
Today 1989;5- 1: 11-19.
9. Zhang ZJ et al.
Supression of diabetes in nonobese diabetic mice by oral
administration of procine insulin. Proc Nat Acad Sci USA
1991;88:10252-6
10. Weiner HL, Mackin GA, Matsui M, et al.
Double-blind trial of oral tolerization with myelin
antigens in multiple sclerosis.
Science 1993;259:132-4
11. Ciprandi G et al.
Pharmacological treatment of Adverse Reactions to
Foods: A comparison of different protocols. Ann Allergy.
1987:58:341.
12. Howard PJ, heading
RC. Epidemiology of gastro-esophageal reflux disease.
World J Surg
13. Walker-Smith J.A.,
Ford P.K., Phillips A.D. The Spectrum of Gastrointestinal
Allergies To Food. Ann Allergy 1984;53:629-636
14. Saavedra-Delagado
A.M., Metcalfe D.D. Interactions Between Food Antigens and
the Immune System in the Pathogenesis of Gastrointestinal
Diseases. Ann Allergy 1985;55:694-700.
15. Ciprandi G.,
Canonica,G.W. Incidence of digestive diseases in patients
with adverse reactions to foods. Annals of Allergy
1988;61:334-336.
16. MacDonald T.T.,
Spencer J. Evidence that Activated Mucosal T Cells Play a
Role in the Pathogenesis of Enteropathy in Human Small
Intestine J.Exp. Med. 1988;167:1341-1349
17. Jenkins HR,
Pincott JR, Soothill JF, Milla PJ, Harries JT. Food
allergy: the major cause of infantile colitis. Arch Dis.
Chil. 1984;59:326-329
18. Moon A, Kleinman
RE. Allergic gastroenteropathy in children. Ann Allergy
1995;74:5-15
19. Hill Sm, Milla PJ.
Colitis caused by food allergy in infants. Arch Disease in
Childhood.1990; 65:132-140
20. Hill Sm, Phillips
AD, Mearns M, Walker-Smith JA. Cow's milk sensitive
enteropathy in cystic fibrosis. Arch Disease in Childhood.
1989;64:1251-1255
21. Lothe L, Lindberg T. Jakobsson I. Cows milk
formula as a cause of infantile colic: A double-blind
crossover study.
Pediatrics 1983;71:268-271
22. Harmatz PR, Bloch KJ.
Transfer of dietary protein in breast milk. Ann
Allergy 1988:61-2:21-24 23. Jacobsson I, Lindberg T. Cow's
milk proteins cause infantile colic in breast-fed infants:
a double-blind crossover study. Pediatric 1983;71:286
24. Lynn RB, Friedman LS.
Irritable Bowel Syndrome.
N. ENG. J Med 1993;329:1940-5
25. Brostroff J.
Irritable Bowel Syndrome. N Engl J Med 1994; May 12:1390
26. Jones A.V.,
McLaughlin P. Shorthouse M. et al. Food intolerance: a
major factor in the pathogenesis of irritable bowel
syndrome. Lancet 1982;2:1115
27. Jones Al,
Shorthouse M., Workman E. et al. Food intolerance and
irritable bowel. Lancet
28. Nanda R. et al:
Food Intolerance and the irritable bowel syndrome. Gut
1989;30:1099-104.
29. Pagnelii R. et al
Intestinal Permeability in irritable bowel syndrome...
Annals of Allergy 64; 377-380
30. Iacono G. Et al Chronic Constipation as a
Symptom of Cow milk Allergy.
Jour
Pediatrics
31. Gardner MLG.
Evidence for, and Implications of, Passage of
Intact Peptides Across the Intestinal Mucosa. 1983 Biochem.
Soc Trans 11; 813.
32. Reinhardt M.C.
Macromolecular Absorption of Food Antigens in Health and
Disease. 1984 Ann Allergy.53.597-601.
33. McNeish,
A.S.Enzymatic Maturation of the Gastrointestinal Tract and
its Relevance to Food Allergy and Intolerance in Infancy.
1984 Ann Allergy 53: 643.
34. Bienstock J.
Mucosal barrier functions. 1984 Nutr reviews 42:3 105-116.
35. Coombs RRA,
McLaughlan P. Ann Allergy 1984;53:592.
36. Yates VM, Watikinson G, Kelman A. Further
evidence for an association between psoriasis, Crohn's
disease and ulcerative colitis.
Br. J
Dermat 1982;106:323-330
37. Gardner ML
Absorption of intact proteins and peptides. Biol Rev
1984;59:289-331
38. Gardner M.L.
Gastrintestinal Absorption of Intact Proteins 1988 Ann
Rev. Nutrition 8:329
39. Walker W.A. Pathophysiology of intestinal
uptake and absorption of antigens in food allergy.
Ann Allergy 1987:59,II:7-16
40. Kleiman RE, Bloch
KJ, Wlaker WA: Gut induced anaphylaxis and update of a
bystander protein: an amplification of anaphylactic
sensitivity. Pediatr Res 1981:15:598
41. Schrander JP,
Dellevoet MD, Arends JW, et al. Small Intestinal muscosa
IgE plasma cells and specific anti-cow milk IgE in
children with cow milk protein intolerance. Ann Allergy
1993; 70:404
42. Castro GA, Powell
D.W. The Physiology of the Mucosal Immune System and the
43. Immune-Mediated
Responses in the Gastrointestinal Tract. Physiology of the
Gastrointestinal Tract . Ed. Johnson R. 1994: 709-750
Raven Press NY.
44. Van Der Meer, S.B., et al.
Small Bowel Permeability to Cr-EDTA in
Children With Recurrent Abdominal Pain.
ACTA Pediatr. Scand.,
1990;422-426.
45. Bjarnson I, Williams P, So A. et al Intestinal
Permeability and inflammation in patients with Rheumatoid
Arthritis; effects of non-steroidal anti-inflammatory
drugs.
Lancet
1984;ii:711-4
46.
Bjarnson I, Zanelli G, Smith T et al. Non-steroidal
anti-inflammatory drugs induced inflammation in humans.
Gastroenterology 1987;93:480-9
47. Draper LR, Gyure
LA, Hall JG, Robertson D. Effect of alcohol on the
integrity of the intestinal epithelium. Gut
1983;24:399-404
48. Bjarnson I, Ward
K, Peters TJ. The leaky gut of alcoholism. Possible route
for entry of toxic compounds. Lancet 1984;:179-82
49. Peters TJ,
Bjarnson I. Uses and abuses of intestinal permeability
measurements. Can J Gatroenterol
50. Unsworth DJ, et al
IgA anti-gliadin antibodies in Celiac disease. Clin Exp
Immunol. 1981:
51. Keiffer M, et al
Wheat gliadin fractions and other cereal antigens reactive
with antibodies in the sera of celiac patients. Clin Exp
Immunol. 1982;50:651-60
52. Kelly CP Case
records of the Mass General Hosp 30-1994 NEJM
1994;331-6:383-9.
53. Ciclitira PJ, et
al Secretion of gliadin antibody by coeliac jejumal
mucosal biopies cultured in vitro. Clin exp. Immunol.1986;64:119-24
54. O'Farrelly C. et
al alpha-Gliadin antibody levels: a serological test for
coeliac disease. Br. med Jour
55. Bjarnson I, Peters
TJ A Persistent Defect in Intestinal permeability in Co on
the integrity of the intestinal epithelium. Gut
1983;24:399-404
56. Bjarnson I, Ward
K, Peters TJ. The leaky gut of alcoholism. Possible route
for entry of toxic compounds. Lancet 1984;:179-82
57. Peters TJ,
Bjarnson I. Uses and abuses of intestinal permeability
measurements. Can J Gatroenterol
58. Unsworth DJ, et al
IgA anti-gliadin antibodies in Celiac disease. Clin Exp
Immunol. 1981:
59. Keiffer M, et al
Wheat gliadin fractions and other cereal antigens reactive
with antibodies in the sera of celiac patients. Clin Exp
Immunol. 1982;50:651-60
60. Ciclitira PJ, et
al Secretion of gliadin antibody by coeliac jejumal
mucosal biopies cultured in vitro. Clin exp. Immunol.1986;64:119-24
61. O'Farrelly C. et
al alpha-Gliadin antibody levels: a serological test for
coeliac disease. Br. med Jour
62. Bjarnson I, Peters
TJ A Persistent Defect in Intestinal permeability in
Coeliac Disease demonstrated by a 51Cr EDTA absorption
test. Lancet Feb 12 1983:323-325
63. Mulder CJJ, Tygat
GNJ. Celiac disease and related disorders. Netherlands
Jour Med
64. Homes GKT, Prior
P, Lane MR, Pope D, Allan RN. Malignancy in celiac disease
-effect of a gluten-free diet. Gut 1989;30:333-8.
65. Braegger C.P.,
MacDonald T.T. Immune mechanisms in chronic inflammatory
bowel disease. Ann Allergy 1994;72:135-141
66. Voigt AJ, Echave
V, Feller JH, et al. Experience with elemental diet in the
treatment of inflammatory bowel disease. Is this primary
therapy? Arch Surg 1973;107:329-33
67. Rocchio MA et al Use of Chemically Defined
diets in the Management of Patients With Acute
Inflammatory Bowel Disease.
Am Jour Surg.1974;127:469-475
68. O'Morain C, Segal
AW, Levi AJ et al Elemental diet as a primary treatment of
acute Crohn's Disease; a controlled trial. Br. Med J
1984:288:1859-62
69. Morin Cl et al
Continuous elemental enteral alimentation in the treatment
of children and adolescents with Crohn's disease. J Parent
Nutr 1982;6:194-199
70. Saverymuttu S,
Hodgson HJF, Chadwick VS. Controlled trial comparing
prednisolone with an antibiotic in active Crohn's disease.
Gut 1984:26:994-998
71. Teahon K.,
Bjarnason I., Pearson A.J., Levi A.J. Ten years experience
with an elemental diet in the management of Crohn's
disease. Gut,1990,31;1133-1137
72. Frieri et al.
Preliminary investigation on humoral and cellular immune
responses to selected food proteins in patients with
Crohn's
73. Knicker W. Non-IgE
Mediated and Delayed Adverse reactions to Food or
Additives. Handbook on Food Allergies, Ed Breneman J.C.;
Marcel Dekker Inc. N.Y. 1985.
74. Rowe, A.J.
Allergic toxemia and migraine due to food allergy. Calif
West Med, 33:785,1930.
75. Randolph T.G. Allergy as a Causative factor in
fatigue, irritability, and behavior problems in children.
Pediat,
31:560,1947.
76. Speer, F. The
allergic-tension-fatigue syndrome. Pediat Clin N. Amer,
1:1019,1954.
77. The allergic-tension-fatigue syndrome: Allergy
of the Nervous System.
Charles
C. Thomas Pub.
78. Landay AL., Jessop
C., Lennette ET., Levy JA. Chronic fatigue syndorme:
clinical condition associated with immune activation.
Lancet;338(1991): 707-711.
79. Gupta,S. Vayuegula, B. A Comprehensive
Immunological Analysis in Chronic Fatigue Syndrome.
Scand J. Immunol 33,319-327 1991.
80. Strauss S.E., Dale
J.K., Wright RN, Metcalfe D.; Allergy and the chronic
fatigue syndrome. J. Allergy Clin Immunol;81:5,1;
791-795;1988.
81. Strauss S. History
of the Chronic Fatigue Syndrome Reviews of Inf. Disease
13: sup 1; Jan-Feb '91 Bak P., Kan C., Self-Organized
Criticality. Sc American Jan '91;46-53.
Tratto
in parte da: procaduceo.org
|