Sulla
Chemioterapia
si sa già tutto:
Essa ha
un'azione deleteria e devastante sull'intero
organismo. La chemioterapia si regge su un
assioma, anzi su un paradosso: "Ciò
che fa venire il cancro, lo guarisce",
guardate a che assurdità si è arrivati.
Nella chemioterapia,
la
ciclofosfamide non è altro che un
iprite
chelata che viene introdotta nell'organismo,
causa sui tessuti delle reazioni di Feulgen
liberando quattro molecole di acido cloridrico.
Quindi come si può pensare di curare il cancro
con l'acido
cloridrico ?
Altre info sulle cure alternative ed altro:
https://www.dionidream.com/salute/vaccini_e_malattie/cancro/
vedi:
Confronto fra Chemio terapia ed Ascorbato di
Potassio
Questi i dati
scientifici che espongono la sostanziale
inutilità o pericolosita' della chemio
terapia
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/15630849
CANCRO risolto ?
La registrazione per la visione el documentario
"Eastern Medicine"; esso mette in mostra i
segreti anti-cancro in 7 nazioni asiatiche -
27/03/2019
Ma cosa succederebbe
se il cancro fosse già stato risolto al di fuori
del ristretto sistema della medicina occidentale
corrotto dai farmaci ?
Un documentario in 7 parti, con il lancio della
registrazione di oggi, ti porta le risposte
trovate attraverso la medicina orientale . Il
documentario prodotto professionalmente si
chiama Eastern Medicine - Journey Through Asia
, ed è uno sguardo esclusivo sui trattamenti per
il cancro naturale, disponibili solo attraverso
il nostro partner cinematografico linkato di
seguito (Netflix e Amazon stanno mettendo al
bando tutti i film sulla salute olistica, che ci
crediate o no) .
Ma non devi perderti questo incredibile evento
documentario.
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grado di vedere il documentario completo
gratuitamente, direttamente dal sito web dei
produttori cinematografici che hanno viaggiato
attraverso l'Asia per immortalare questo
spettacolare evento cinematografico.
Le vere risposte al cancro si trovano al di
fuori degli Stati Uniti, e al di fuori del
sistema corrotto "malato" controllato dal
settore farmaceutico
I 7 episodi sono
intitolati:
EPISODIO 1 "La terra del sole nascente"
EPISODIO 2 "L'isola meravigliosa "
EPISODIO 3 "Perla dei mari dell'oriente"
EPISODIO 4 "La città del leone"
EPISODIO 5 "La terra degli indigeni del Malese"
EPISODIO 6 "La terra del sorriso"
EPISODIO 7 "La terra degli alberi di Jambu"
Registrati ora a questo link per
guardare il documentario completo
- (La registrazione è gratuita.)
Preservare la conoscenza umana che può salvare
vite e porre fine alla sofferenza
Prima di
tutto bisogna sapere cosa si intende in
oncologia per paziente guarito di cancro.
Poiché effettive guarigioni non ne ottengono
mai, definiscono guarito colui che sopravvive
almeno cinque anni dal giorno della diagnosi,
anche se muore cinque anni e un giorno dopo,
anche se alla fine del quinto anno ha un cancro
grande come una zucca che gli sta straziando il
corpo. Credo che poche persone conoscano questo
dato. Non crediate tuttavia che venga tenuto
segreto; ma, per darvi un’idea, in tanti anni io
per televisione l’ho sentito dire solo un paio
di volte e di sfuggita. Confrontate ciò con le
migliaia di ore di chiacchiere trionfalistiche
di Tirelli and company.
Ricordatevi poi che cambiare il significato alle
parole è un mezzo per confondere e dominare.
Questo dato pertanto è fondamentale, è la chiave
per capire veramente tutti i discorsi che fanno
gli oncologi quando parlano di “guarigione”.
Premesso ciò: ogni 100 persone che si ammalano
di cancro, 61 muoiono entro 5 anni dalla
diagnosi.
Le statistiche di sopravvivenza a 10 anni sono
più difficili da trovare. Sono così sconsolanti
che gli oncologi si vergognano veramente a farle
vedere. Sembra comunque che siano attorno al
10-15%.
Provate un po’ ad
immaginare un impresario edile che costruisce
case il cui 61 % crolla entro cinque anni dalla
costruzione. Prima di tutto nessuno comprerebbe
più da lui e poi verrebbe messo in galera; a
meno che qualcuno non lo appenda prima al più
vicino lampione... Invece gli oncologi vengono
strapagati, onorati, vezzeggiati, ascoltati per
ore e ore in noiosissime trasmissioni
televisive. I più famosi oncologi italiani
riescono a farsi pagare 200 euro o più per
visite di 10-15 minuti! Incomprensibile... Il
fatto è che costoro fanno leva sulla paura, sul
dolore e sull’ignoranza di questi dati da parte
dei malati e dei loro famigliari. Come la paura
e l’ignoranza vengono poi alimentate
sistematicamente con ogni mezzo, potete
facilmente constatarlo voi stessi.
Tratto da: aerrepigi.org
vedi:
Bibliografia
+ Chemio al
capolinea +
Chemio non
risolve +
Chemio,
prodotti e costi +
Chemio danno
grave
Ecco gli effetti
della
Chemio terapia sull'organismo umano:
http://www.healthline.com/health/cancer/effects-on-body
Danni della
Chemioterapia
Danni Chemio 1 +
Danni Chemio 2 +
Danni Chemio 3 +
Danni Chemio 4 +
Danni Chemio 6 +
Cancro terreno
ATTENZIONE
La chemioterapia non è una passeggiata nel
parco, eppure molte persone si sottopongono
ai suoi spiacevoli effetti nella speranza di
guarire il loro cancro. Sfortunatamente,
potrebbe essere tutto inutile, mentre un altro
studio relativo ha dimostrato che la chemioterapia
può effettivamente diffondere la stessa
malattia che si intende fermare.
In uno studio
condotto dal Beth
Israel Deaconess Medical Center , i
trattamenti radioterapici e chemioterapici che
uccidono le cellule tumorali hanno dimostrato
che i tumori cancerosi diventano più grandi e
più prolifici. Infatti, le cellule tumorali
morenti che la chemioterapia ha messo in moto in
realtà innescano l'infiammazione che causa una
crescita più aggressiva dei tumori.
Il Dott. Dipak Panigraphy ha detto: "In questo
studio dimostriamo che i detriti generati dalla
chemioterapia dalle cellule tumorali morte e
morenti possono stimolare la crescita del
tumore, che ha implicazioni fondamentali per il
trattamento dei pazienti oncologici. La terapia
convenzionale contro il cancro progettata per
uccidere le cellule tumorali è intrinsecamente
un'arma a doppio taglio ".
Le loro scoperte arrivano sulla scia di un altro
studio pubblicato su Science Translational
Medicine lo scorso anno che ha scoperto che la
chemioterapia può causare la moltiplicazione
delle cellule del cancro al seno.
Uno studio del 2013
su questo tema ha prodotto alcuni risultati
molto preoccupanti. Pubblicato in Nature , lo
studio ha anche scoperto che la chemioterapia
promuove la diffusione e la crescita delle
cellule tumorali danneggiando il tessuto sano
intorno ai tumori, e ha fatto un ulteriore passo
in avanti scoprendo che ha indotto le cellule
tumorali a sviluppare resistenza alla
chemioterapia, essenzialmente mutando in cellule
tumorali "super" . Proprio come i
superbatteri, queste cellule cancerose sono
resistenti ai più aggressivi tipi di
chemioterapia disponibili, rendendo il cancro
molto più letale di prima.
I risultati della
chemioterapia peggiorano rispetto all'assenza di
trattamento ?
Alcuni esperti hanno sottolineato che la
chemioterapia uccide i malati di cancro più
rapidamente che non ricevere alcun
trattamento. Ad esempio, il professore della University
of California, Berkeley, Fisica medica e
fisiologia Dr. Hardin B. Jones ha detto che la
sua ricerca mostra che le persone che hanno
rifiutato il trattamento di chemioterapia per il
cancro hanno vissuto in media 12,5 anni, mentre
quelli che ricevono questi trattamenti hanno
una durata media di soli
tre anni . In sostanza, il rifiuto dei
trattamenti convenzionali per il cancro fa sì
che i pazienti vivano quattro volte di più
rispetto a quelli che salgono a bordo, in
media. Le sue scoperte sono state pubblicate
sulla rivista Transactions of the New York
Academy of Sciences.
In effetti, l' orologio
della morte di Pharma mostra che la
chemioterapia ha ucciso oltre 18 milioni di
persone dall'inizio del 2000, ovvero più persone
di quelle che sono morte a causa di guerre,
suicidi e terrorismo messi insieme.
Il trattamento del cancro rende alcune persone
ricche, mentre uccide altri !
Tuttavia, come Christina Sarich ha sottolineato
in The Waking Times , continuiamo a spendere
oltre 107 miliardi di dollari all'anno per il
trattamento del cancro. Il fatto che questa
cifra sia destinata a raggiungere più
di $ 150 miliardi entro il 2020 ti dice
tutto ciò che devi sapere sullo stato attuale
dei trattamenti
medici per il cancro .
Una diagnosi di
cancro è devastante per i pazienti e i loro cari
e affrontare tutte le decisioni che devono
essere prese può essere schiacciante. Molte
persone hanno trovato successo con i trattamenti
naturali, che si tratti di succo di carota o
olio di cannabis, ma i risultati variano così
tanto a seconda dell'individuo che è davvero
difficile fare testa o croce su tutte le
informazioni là fuori. Una cosa di cui possiamo
essere sicuri, grazie a studi come questi, è che
la chemioterapia
non è sempre la strada migliore da
percorrere, e vale la pena esplorare altre
opzioni in modo da poter prendere la decisione
più consapevole possibile sul trattamento.
Tratto da: Natural News
Leggi ulteriori notizie sui trattamenti per il
cancro a Chemo.news .
Le fonti includono:
-
WakingTimes.com
-
STM.ScienceMag.org
-
CNBC.com
-
PharmaDeathClock.com
Tratto da:
https://www.naturalnews.com
Uno studio apparso su
Lancet Oncology lancia l’allarme sulla nocività
delle cure (chemioterapia) che in alcuni
ospedali inglesi avrebbe provocato la morte del
50% dei pazienti.
https://www.thelancet.com/journals/lanonc/article/PIIS1470-2045(16)30383-7/fulltext
Sommario
Sfondo
La mortalità a 30
giorni potrebbe essere un utile indicatore di
danno evitabile per i pazienti da trattamenti
antitumorali sistemici, ma i dati per questo
indicatore sono limitati. Il set di dati
Systemic Anti-Cancer Therapy (SACT) raccolto da
Public Health England permette di valutare i
fattori che influenzano la mortalità a 30 giorni
in una popolazione nazionale di pazienti. Lo
scopo di questo primo studio basato sul set di
dati SACT è stato quello di stabilire dei
benchmark nazionali di mortalità a 30 giorni per
le pazienti con tumore al seno e ai polmoni che
ricevono il SACT in Inghilterra, e di iniziare a
identificare dove la cura dei pazienti potrebbe
essere migliorata.
Metodi
In questo studio basato
sulla popolazione, abbiamo incluso tutte le donne
con cancro al seno e tutti gli uomini e le donne
con cancro ai polmoni residenti in Inghilterra,
che avevano 24 anni o più e che hanno iniziato un
ciclo di SACT nel 2014, indipendentemente dal
numero di cicli o programmi di trattamento
precedenti, e indipendentemente dalla loro
posizione all'interno della traiettoria della
malattia. Abbiamo calcolato una mortalità di 30
giorni dopo l'ultimo ciclo di SACT per quei
pazienti. Abbiamo effettuato analisi logistiche di
regressione, correggendo i fattori rilevanti, per
esaminare se i fattori relativi al paziente, al
tumore o al trattamento fossero associati al
rischio di mortalità a 30 giorni. Per ogni tipo di
cancro e intenzione, abbiamo calcolato i tassi di
mortalità a 30 giorni e il volume dei pazienti a
livello di fiducia dell'ospedale, e li abbiamo
confrontati in un diagramma a imbuto.
Risultati
Tra il 1° gennaio e il
31 dicembre 2014, abbiamo incluso 23 228 pazienti
con cancro al seno e 9634 pazienti con carcinoma
polmonare a cellule non piccole (NSCLC) nelle
nostre analisi di regressione e di fiducia. La
mortalità a 30 giorni è aumentata con l'età sia
per le pazienti con cancro al seno che per le
pazienti con NSCLC trattate con intento curativo,
e diminuita con l'età per le pazienti che ricevono
il SACT palliativo (breast curative: odds ratio
[OR] 1-085, 99% CI 1-040-1-1-1-132; p<0-0001;
NSCLC curativo: 1-045, 1-013-1-079; p=0-00033;
palliativo del seno: 0-987, 0-977-0-996;
p=0-00034; NSCLC palliativo: 0-987, 0-976-0-998;
p=0-0015). Anche la mortalità a 30 giorni è stata
significativamente più elevata per le pazienti che
hanno ricevuto il primo SACT curativo o palliativo
segnalato rispetto a quelle che hanno ricevuto il
SACT in precedenza (palliativo al seno: OR 2-326
99% CI 1-634-3-3-3-312; p<0-0001; NSCLC curativo:
3-371, 1-554-7-316; p<0-0001; NSCLC palliativo:
2-667, 2-109-3-3-373; p<0-0001), e per pazienti
con peggioramento del benessere generale
(performance status 2-4) rispetto a quelli che
generalmente stavano bene (breast curative: 6-057,
1-333-27-513; p=0-0021; palliativo al seno: 6-241,
4-180-9-319; p<0-0001; palliativo NSCLC: 3-384,
2-276-5-032; p<0-0001). Abbiamo identificato trust
con tassi di mortalità superiori ai limiti di
controllo del 95%; questo includeva sette per il
cancro al seno curativo, quattro per il cancro al
seno palliativo, cinque per il NSCLC curativo e
sette per il NSCLC palliativo.
Interpretazione
I nostri risultati
mostrano che diversi fattori influenzano il
rischio di mortalità precoce di pazienti con
cancro al seno e ai polmoni in Inghilterra e che
alcuni gruppi sono ad un rischio sostanzialmente
maggiore di mortalità a 30 giorni.
L'identificazione di ospedali con tassi di
mortalità di 30 giorni significativamente più
elevati dovrebbe promuovere la revisione del
processo decisionale clinico in questi ospedali.
Inoltre, i nostri risultati evidenziano
l'importanza di raccogliere dati di routine al di
là degli studi clinici per comprendere meglio i
fattori che pongono i pazienti a più alto rischio
di mortalità a 30 giorni e, in ultima analisi,
migliorare il processo decisionale clinico. La
nostra comprensione dei fattori che influenzano il
rischio di mortalità a 30 giorni aiuterà i medici
curanti e i loro pazienti a prevedere l'equilibrio
tra danni e benefici associati al SACT.
Finanziamento della
Sanità pubblica in Inghilterra.
>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>
CHEMIO e RADIO producono anche e non solo la
Leucemia...
I pazienti trattati con
"successo" per un cancro al seno, un tumore del
colon oppure altre neoplasie maligne possono
sviluppare, anche molti anni dopo la fine della
cura, una forma di leucemia spesso fatale. La causa
è una mutazione genetica che porta a tumori
secondari conosciuti come t-MN, therapy-related
Myeloid Neoplasms, e uno studio svolto all'MD
Anderson Cancer Center dell'Università del Texas
rivela che una mutazione pre-leucemica chiamata
emopoiesi clonale può indentificare i pazienti a
rischio di t-MN.
Questi risultati, descritti in un articolo appena
pubblicato su The Lancet Oncology, sono stati
presentati in contemporanea durante i lavori del
Convegno annuale dell'American Society of Hematology
svoltosi a San Diego dal 3 al 6 dicembre scorso.
«Le
leucemie mieloidi correlate alla terapia si
verificano in circa il 5% dei malati di cancro
trattati con chemioterapia e/o radioterapia»
esordisce il coautore Andy Futreal, presidente ad
interim di Genomic Medicine, precisando che, dal
momento che molti pazienti oncologici ora vivono più
a lungo, i t-MN sono una crescente preoccupazione
per molti sopravvissuti al trattamento.
Per approfondire l'argomento I ricercatori
coordinati da Futreal hanno studiato 14 pazienti con
t-MN scoprendo la presenza di emopoiesi clonale in
10 di essi. E per verificare se questo tipo di
mutazione pre-leucemica fosse un affidabile fattore
predittivo del rischio futuro di leucemia, gli
autori ne hanno confrontato la prevalenza nei 14
pazienti oggetto di studio con quella rilevata in 54
soggetti che non hanno sviluppato t-MN dopo terapia
oncologica. «I nostri dati indicano che la
prevalenza di emopoiesi clonale è significativamente
più alta nei pazienti con t-MN che in quelli senza,
con tassi rispettivamente del 71% e 26%» spiega il
ricercatore. E conclude: «Sulla base di questi
risultati riteniamo necessari ulteriori studi per
mettere a punto programmi di screening per
l'emopoiesi clonale mirati a identificare
preventivamente i soggetti a rischio di t-MN».
By: The Lancet Oncology 2016. doi:
10.1016/S1470-2045(16)30626-X
http://www.thelancet.com/journals/lanonc/article/PIIS1470-2045(16)30626-X/fulltext
Commento NdR:
Questo perche'
NON e' stata eliminata la causa Psicofisiologica
del cancro =
Conflitto Spirituale irrisolto +
acidosi del terreno !
I
farmaci utilizzati per inibire il sintomo (tumore)
determinano mutazioni genetiche che nel tempo
riportano il cancro nel sangue = leucemia !
E' giusto e naturale che sia cosi, in quanto non
si e' voluto lavorare sulla vara Causa e quindi
la Natura ripresenta il problema sotto altra
forma, in quanto la "malattia" e' l'unica forma
inventata dalla Natura (nostra madre) per
insegnare al vivente che sta compiendo azioni
contro la sua vita e contro quella dei Viventi !
vedi:
nutriterapia per il cancro
>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>
Lettera inviata a
vari giornali e TV italiane - 06/09/2016
Gentile Direttore,
Scrivo in merito alla notizia divulgata su tutti
i giornali e le rete televisive riguardante la
morte due persone affette da neoplasia che hanno
deciso di scegliere le terapie alternative. Le
faccio presente che ogni anno il Ministero della
Salute emana un bollettino di guerra sui morti
a causa del cancro, che hanno seguito le terapie
ufficiali,
Pubblicato regolarmente sui libro dei tumori
AIOM e che nessuno dei mass media riporta come
notizia, visto che preferite sempre dire anche
sui vostri colleghi “e' morto dopo una lunga
malattia”.
Anche l’anno scorso e quest’anno moriranno circa
180.000 Italiani una media di 500 AL GIORNO.
Difendere il sistema
significa uccidere se stessi e i propri cari.
Infatti, ogni giorno in Italia 1000 persone
ricevono la notizia “lei ha un cancro” (cioe'
lei è entrato nel braccio della morte).
Lei lo sa che dal 1999, il cancro si può
prevenire a livello biochimico, si può curare e
anche guarire senza la paura della recidiva ?
Ma il sistema non vuole e quindi alcuni
scienziati sono costretti a lavorare nella
clandestinità - Mentre voi continuate a dire
“è morto dopo una lunga malattia“, loro
continuano, da clandestini, a strappare la
gente dalla morte.
Debbono continuare a vivere nella
clandestinità, ma vi prego di non
colpevolizzare nessuno dei ricercatori
indipendenti.
Dovete colpire soltanto i
santoni, i maghi e anche quei medici che
sfruttano il dolore per arricchirsi e non quei
medici che hanno cercato di fermare, a modo
loro e di "nascosto", una strage.
Non vi schierate mai dalla parte di chi gestisce
questa carneficina. (fatturato mondiale sulla
oncologia 46.000 miliardi di Dollari ) con
10.000.000 di posti di lavoro.
Per una giusta informazione pubblico le
statistiche che ha comunicato il Ministero della
salute sul libro dei tumori del 2016.
La morte di 485 Italiani che muoiono ogni giorno
di cancro non fa testo e quindi è inutile
parlarne, bisogna parlare soltanto di quelli che
possono morire a causa dell'utilizzo di terapie
non convenzionali e che sono pochissimi in
confronto a quelli uccisi dalla chemio-radio
terapia.
PDF - Lo STATO
dell'ONCOLOGIA in ITALIA. RAPPORTO 2016 - Aiom
https://www.aiom.it/C_Common/Download.asp?file=/$Site$/files/doc/documenti_scientifici/2016_rapporto-stato-oncologia.pdf
Pagina 24 e 25 PDF] …...
Per la mortalità, i dati ISTAT 2012 riportano
177.351 decessi per tumore (99.792 negli uomini
e 77.559 nelle donne) rappresentando la seconda
causa di morte dopo le malattie cardiovascolari
(ogni giorno vengono re25
Lo STATO dell’ONCOLOGIA in ITALIA - RAPPORTO
2016
registrati 485 decessi per tumore in Italia). I
tumori più frequentemente causa di morte sono
riportati nella Tabella 2. I dati di mortalità
confermano l’andamento in riduzione della
mortalità nei due sessi: l’andamento temporale
nel periodo 1999-2010 proiettato al 2015
evidenzia un calo di mortalità dell’1%/anno.
Questo risultato dimostra come sia efficace
l’azione del Sistema Sanitario Nazionale grazie
ad una strategia combinata d’interventi di
prevenzione primaria (che riducono l’esposizione
ai fattori oncologici e quindi il numero di
nuovi ammalati), d’interventi di prevenzione
secondaria (con un’anticipazione della diagnosi
in fase piu' efficacemente aggredibile dai
trattamenti) e di terapie piu' efficaci e piu'
estesamente accessibili."
Questo è un rapporto
dell'I.S.S. sugli antiblastici - dei danni che
causano agli operatori , pensate un momento a
chi li assimila.
http://www.iss.it/binary/inte/cont/esposizione
professionale.1111067370.pdf
By Giovanni
Puccio (ricercatore indipendente
palermitano)
INOLTRE, la recente ricerca pubblicata su Lancet:
"Chemioterapia
può nuocere fino a metà pazienti", l'allarme
lanciato su Lancet - 31/08/2016
I pazienti dovrebbero sempre essere avvertiti
sui pericoli legati alla chemioterapia,
suggerisce una ricerca pubblicata su 'Lancet
Oncology', secondo cui i farmaci contro il
cancro possono nuocere gravemente fino al 50%
dei pazienti.
Per la prima volta i ricercatori hanno esaminato
il numero di malati deceduti entro 30 giorni
dall'inizio della chemioterapia, cosa che indica
che i medicinali hanno provocato la loro
morte, piuttosto che il cancro.
Lo studio inglese, firmato
Public Health England e
Cancer Research Uk, ha esaminato più di
23.000 donne con cancro al seno e circa 10.000
uomini con carcinoma polmonare non a piccole
cellule: 9.634 sono stati sottoposti a
chemioterapia nel 2014 e 1.383 sono morti entro
30 giorni. L'indagine ha rilevato che in
Inghilterra circa l'8,4% dei pazienti con cancro
del polmone e il 2,4% di quelli affetti da
tumore del seno sono deceduti entro un mese
dall'avvio del trattamento. Ma in alcuni
ospedali la percentuale è di molto superiore
alla media riscontrata.
Ad esempio, in quello di Milton Keynes il tasso
di mortalità per chemioterapia contro il
carcinoma polmonare è risultata addirittura del
50,9%, anche se la statistica si basa su un
piccolo numero di pazienti. Al Lancashire
Teaching Hospitals il tasso di mortalità a 30
giorni è risultato del 28%.
Tassi più alti della media anche nei nosocomi di
Blackpool, Coventry, Derby, South Tyneside, del
Surrey e del Sussex.
Gli esperti avvertono: "Si tratta di farmaci
potenti, con effetti collaterali significativi,
e spesso ottenere il giusto equilibrio fra un
trattamento aggressivo e la salute del paziente
può essere difficile".
"A
quegli ospedali i cui tassi di morte sono al di
fuori della media attesa - sottolineano - si
chiederà di rivedere le loro pratiche.
E' comunque importante rendere i pazienti
consapevoli che ci sono potenziali rischi di
vita legati alla chemioterapia. E i medici
devono essere più attenti alla selezione dei
pazienti, dato che ci sono differenze
significative in termini di sopravvivenza per le
persone anziane e per i pazienti in generali
cattive condizioni di salute, al netto della
neoplasia".
By adnkronos.com
- http://www.adnkronos.com/salute/medicina/2016/08/31/chemioterapia-puo-nuocere-fino-meta-pazienti-allarme-lancet_QRDRRMeDk2xKgUb4pRQx5J.html
Commento NdR: In Italia ogni anno in
Italia vi sono c.a. 400.000 persone (dati del
ministero della "salute" italiano) che si
ammalano di cancro ed il 99,9 viene curato con
la chemio + radio oppure solo con una delle due
terapie tossiche.
Fate voi le debite proporzioni sulle morti per
chemio e radio e tenete presente che cio' che
hanno scoperto non e' tutta la Verita' perche le
percentuali di morti per chemio sono molto ma
molto piu' alte se si considerano i morti fino 1
anno dall'inizio della terapia...e non solo i
soli 30 gg....; quei ricercatori sono stati
prudenti per non sconvolgere tutta la
medicina allopatica in quanto cio' dimostra
la sua incapacita',
impreparazione dei medici e la volonta'
di uccidere di quel tipo di sanita' mondiale,
gestita da
Big Pharma che fornisce appositamente
farmaci cosi altamente tossici....mentre
seguendo la
Nutriterapia, il cancro, se non trattato con
la chemio e la radio, guarisce cosi come
qualsiasi altra "malattia"
trattata con i
metodi naturali.
Nello studio sopra citato, si sono considerati
solo quelli che muoiono entro 30gg dalla chemio,
se andiamo a considerare quelli che muoiono dopo
2-6-12 mesi le percentuali di uccisioni salgono
vertiginosamente al 80-85 % e se poi andiamo a
considerare i morti entro 5 anni, la percentuale
riduce al 2% coloro che si salvano dalla morte,
pur avendo il tumore/cancro in atto ma
dormiente....!
Queste le percentuali della stessa OMS....che
pero' dai media vengono occultate o
nascoste....e si parla di quei due o tre
soggetti che nel corso di 1 anno, muoiono
perche' si sono affidati a personale inesperto
delle Medicine Naturali, che al contrario se
applicate nel modo adatto portano alla
guarigione del tumore !
Vedi l'apposta terapia:
Nutriterapia_cancro.htm
dr.
Jean Paul Vanoli
>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>
PREVENZIONE del Tumore al Colon ?
- Il TEST per il
Cancro al Colon puo' essere pericoloso ?
SI !
Inutilita' della
Chemio per sopravvivenza canceroso:
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/query.fcgi?cmd=Retrieve&db=pubmed&dopt=Abstract&list_uids=15630849&itool=pubmed_Abstract
Lo I.S.S.
(Ist. Sup. Sanita'), afferma in
questo articolo,
che la "ciclofosfamide" (pag.
6,10,20,22,23,30)..e' una sostanza
CANCEROGENA eppure viene utilizzata
per la
Chemio terapia...
anche qui lo
si conferma:
http://www.cdc.gov/niosh/ipcsnitl/nitl0689.html
Acido folico per prevenire il tumore del
colon - 06 luglio 2011
I risultati dello studio si aggiungono alle diverse evidenze scientifiche
raccolte recentemente sui benefici del consumo
di folato
L'assunzione di alti livelli di folato - o acido
folico, che si trova naturalmente in molti cibi
- può ridurre il rischio di tumore del
colon-retto: è quanto afferma un articolo
apparso sulla rivista
Gastroenterology,
organo ufficiale dell'American
Gastroenterological Association (AGA) Institute.
“Ciò che abbiamo trovato è che tutte le forme di
folato e tutte le fonti alimentari di questa
vitamina sono associate a un minor rischio
di carcinoma colorettale”, ha sottolineato
Victoria Stevens, membro dell'American Cancer
Society e primo autore dello studio.
“La correlazione più forte è stata trovata con
l'introito totale di folati, che quindi
rappresenta la migliore misura per definire
l'esposizione a questo nutriente poiché
comprende tutte le sue possibili forme, da
quelle che si trovano nei cibi naturali a quelle
degli alimenti addizionati fino alle
formulazioni in compresse per la
supplementazione dietetica".
Il gruppo di ricerca ha analizzato
l'associazione tra introito di folato e tumore
del colon retto in 99.523 soggetti arruolati
nell'ambito del Cancer Prevention Study II
Nutrition Cohort; di questi, 1023 hanno ricevuto
una diagnosi di tumore tra il 1999 e il 2007.
Nel primo periodo di
follow-up,
dal 1999 al 2001, non è stato rilevato né un
rischio più alto né più basso, mentre è stato
riscontrata una proporzionalità inversa tra
introito e rischio statisticamente significativa
per il periodo 2001-2007.
I risultati dello studio si aggiungono alle
diverse evidenze scientifiche raccolte
recentemente sulla riduzione dell'incidenza del
tumore del colon-retto indotta dal consumo di
folato. Una differenza importante è che i
precedenti studi hanno valutato separatamente il
folato naturale da quello assunto con la
supplementazione dietetica, mentre in questo
caso si è badato solo alla forma chimica.
Sembrano così fugati i dubbi sollevati
recentemente sulla possibilità di un effetto
negativo dell'elevato consumo di alimenti
addizionati con acido folico che si registra nei
paesi occidentali e in particolare negli Stati
Uniti. (fc)
Tratto da: lescienze.espresso.repubblica.it
Commento NdR:
1 - sarebbe interessante sapere da chi e' stata
finanziata questa ricerca che ha prodotto questo
articolo, per essere sicuri della sua
imparzialita'...
2 - invece di consigliare l'assunzione di
alimenti
naturali,
biologici,
crudi,
che permettono l'introduzione di questa
sostanza, nell'articolo si evidenzia
l'implementazione di questa vitamina per mezzo
della stessa ma proveniente da processi chimici
di sintesi...ecco il grave errore....o la prova
di chi ha finanziato quella ricerca, per
scagionare i produttori che
avvelenano
i cibi con le vitamine sintetiche !
>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>
CHEMIO - Una raccolta
di fonti autorevoli a partire dalla ricerca
originale del Prof. H.B. Jones del 1969 ed altre
informazioni – 01/06/2014
Di seguito ci limitiamo ad elencare, evitando
ogni commento, alcune pubblicazioni
sull'efficacia della chemio, sulla validità
degli studi e sui suoi effetti.
Efficacia della chemio - Prima fonte - La
ricerca del Prof. Hardin B. Jones - "A report on
cancer" - Hardin B. Jones – 1969
Poco nota al grande pubblico è la vasta indagine
condotta per 23 anni dal Prof. Hardin B. Jones,
fisiologo presso l'Università della
California, e presentata nel 1975 al Congresso
di Cancerologia presso l’Università di Berkeley.
Oltre a denunciare l’uso di statistiche
falsificate, egli prova che i cancerosi che non
si sottopongono alle tre terapie “canoniche”
sopravvivono più a lungo o almeno quanto chi
riceve queste terapie. Come dimostra Jones le
malate di cancro al seno che hanno rifiutato le
terapie tradizionali mostrano una sopravvivenza
media di 12 anni e mezzo, quattro volte
superiore a quella di 3 anni raggiunta da
coloro che si sono invece sottoposte alle cure
complete.
Una notizia che
avrebbe dovuto fare scalpore su tutti i mass
media, ma che forse avrebbe fermato il grande
carrozzone dei finanziamenti. Per questo, Jones
venne "punito" con i mezzi consueti: censura
dei dati, persecuzioni e calunnie. Solo un
giornalista ebbe il coraggio di riferire la
statistica, che così rimase sconosciuta sia in
America che in Europa. Venne poi ripresa da
qualche pubblicazione tedesca (Kothari
M. L., Metha L. A.:'Ist Krebs eine Krankheit?',
Rowohlt, 1979, pag. 186 )
Una chicca
introvabile !
Lo studio originale del Prof. Hardin Jones
datato 1969 - "A report on cancer" - scaricate e
diffondete
http://www.psiram.com/media/Hardin_Jones/HardinJones1969.pdf
Seconda fonte
- Quelli senza trattamento sopravvivono di più
(220 giorni)!: Treatment of inoperable
carcinoma of bronchus.
Laing AH, Berry RJ, Newman CR, Peto J.
Questo caso riguarda uno studio condotto da
quattro ricercatori inglesi, pubblicato su The
Lancet (13-12-1975), che riguarda 188 pazienti
affetti da carcinoma inoperabile ai bronchi. La
vita media di quelli trattati con chemioterapia
completa fu di 75 giorni, mentre quelli che non
ricevettero alcun trattamento ebbero una
sopravvivenza media di 220 giorni.
Fonte: http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/53654
http://www.thelancet.com/journals/lancet/article/PIIS0140-6736(75)92654-9/abstract
http://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0140673675926549
Tratto e completato da Le STATISTICHE
TRUCCATE (che include altre informazioni e che
invitiamo a scaricare e condividere):
Come vengono manipolate le statistiche sui
tumori per poter
continuare a giustificare sovvenzioni pubbliche
e offerte private
http://www.aerrepici.org/VN.pdf/10.pdf
Terza fonte - Quelli col placebo (249) vivono di
più (34%) : 5-year follow-up of cytotoxic
chemotherapy as an adjuvant to surgery in
carcinoma of the bronchus. H. Stott, R. J.
Stephens, W. Fox, and D. C. Roy
Questo rapporto fornisce i risultati di 5 anni
di uno studio in doppio cieco di lungo termine
della chemioterapia citotossica come adiuvante
alla chirurgia nei pazienti trattati con
busulfan o ciclofosfamide per il carcinoma del
bronco rispetto ad un gruppo che ha ricevuto un
placebo.
Dei 243 pazienti inizialmente assegnati busulfan,
234 assegnati a ciclofosfamide e 249 con
placebo rispettivamente il 28%, 27% e 34% erano
vivi a 5 anni.
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC2025161/
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC2025161/pdf/brjcancer00305-0058.pdf
Quarta fonte -
Lasciamo a voi ogni conclusione:
Chemotherapy of advanced epithelial cancer--a
critical review. Abel U.
Questo articolo è una versione ridotta di una
relazione che presenta un'analisi completa di
studi clinici e pubblicazioni che esaminano il
valore della chemioterapia citotossica nel
trattamento del cancro epiteliale avanzato. Come
risultato delle analisi e dei commenti ricevuti
da centinaia di oncologi in risposta ad una
richiesta di informazioni, i seguenti fatti si
possono notare.Oltre a cancro polmonare, in
particolare piccole cellule cancro ai polmoni,
non vi è alcuna prova diretta che la
chemioterapia prolunga la sopravvivenza in
pazienti con carcinoma avanzato. Tranne per il
cancro ovarico, disponibile prova indiretta
conferma piuttosto l'assenza di un effetto
positivo. Nel trattamento del cancro del polmone
e il cancro ovarico, il beneficio terapeutico è
nella migliore delle ipotesi piuttosto piccola,
e un trattamento meno aggressivo sembra essere
almeno efficace quanto quella usuale. E
'possibile che alcuni sottogruppi di pazienti
traggono beneficio dal trattamento, ma finora i
risultati disponibili non consentono una
definizione sufficientemente precisa di questi
gruppi. Molti oncologi danno per scontato che la
risposta alla terapia prolunga la sopravvivenza,
un giudizio che si basa su un errore e che non è
supportato da studi clinici. Ad oggi, non è
chiaro se i pazienti trattati, nel suo
complesso, giovamento dalla chemioterapia alla
loro qualità di vita. Per la maggior parte dei
siti tumorali, urgentemente necessari tipi di
studi randomizzati come de-escalation di dosi o
confronti di immediata rispetto alla
chemioterapia differita sono ancora carenti. Con
poche eccezioni, non esiste una buona base
scientifica per l'applicazione della
chemioterapia in pazienti senza sintomi con
avanzate neoplasia epiteliale.
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/1339108
http://waterput.yolasite.com/resources/pdf/abel-chemotherapy-of-advanced-epithelial-cancer-critical-review.pdf
Quinta fonte -
Il contributo alla sopravvivenza a 5 anni con la
chemio citotossica. The contribution of
cytotoxic chemotherapy to 5-year survival in
adult malignancies. Morgan G1, Ward R, Barton M.
Risultati: Il contributo totale della
chemioterapia citotossica curativa o coadiuvante
alla sopravvivenza a distanza di 5 anni negli
adulti è stato stimato essere il 2,3% in
Australia e il 2,1% negli USA.
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/15630849
Articolo completo (scaricatelo che va sparendo
da diversi siti)
http://www.medicinetradizionali.com/archivio/effettichemio.pdf
Qui un articolo in italiano
http://www.laleva.org/it/2006/07/ricerca_australiana_il_fallimento_della_chemioterapia.html
Sesta fonte
- Chemioterapia può stimolare il cancro nelle
cellule circostanti
Treatment-induced damage to the tumor
microenvironment promotes prostate cancer
therapy resistance through WNT16B.
Sun Y1, Campisi J, Higano C, Beer TM, Porter P,
Coleman I, True L, Nelson PS.
L'espressione di WNT16B nel microambiente
tumorale della prostata attenuato gli effetti
della chemioterapia citotossica in vivo,
promuovere la sopravvivenza delle cellule
tumorali e la progressione della
malattia. Questi risultati delineano un
meccanismo attraverso il quale le terapie
genotossici fornite in modo ciclico possono
aumentare la successiva resistenza al
trattamento con cellule effetti non autonomi che
hanno contribuito dal microambiente tumorale.
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/22863786
http://www.nature.com/nm/journal/vaop/ncurrent/full/nm.2890.html
in italiano
http://www.net1news.org/chemioterapia-pu%C3%B2-stimolare-cancro-nelle-cellule-circostanti.html
Settima fonte - Cure anticancro possono
scatenare ricadute
Systematic screen of chemotherapeutics in
Drosophila stem cell tumors.
Markstein M1, Dettorre S, Cho J, Neumüller RA,
Craig-Müller S, Perrimon N.
Questi risultati rivelano un effetto collaterale
imprevisto sulle cellule staminali che possono
contribuire alla recidiva del tumore.
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/24616500
http://www.pnas.org/content/early/2014/03/06/1401160111.abstract
In italiano
http://salute.aduc.it/staminali/notizia/cure+anticancro+rischio+ricadute+studio_129147.php
Ottava fonte - Nel cancro gastrico non aumenta
la sopravvivenza
Adjuvant chemotherapy for gastric cancer: a
randomised phase 3 trial of mitomycin-C plus
either short-term doxifluridine or long-term
doxifluridine plus cisplatin after curative D2
gastrectomy (AMC0201).
YK1, Chang HM, Yook JH, Ryu MH, Park I, Min YJ,
Zang DY, Kim GY, Yang DH, Jang SJ, Park YS, Lee
JL, Kim TW, Oh ST, Park BK, Jung HY, Kim BS.
Conclusione: Intensificazione di Mf
chemioterapia adiuvante prolungando la durata
della fluoropirimidina orale e l'aggiunta di
cisplatino era sicura ma non efficace per
migliorare la sopravvivenza nei pazienti con
tumore gastrico curativo asportati.
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/23449357
http://www.nature.com/bjc/journal/v108/n6/abs/bjc201386a.html?WT.ec_id=BJC-201304
Chemio cancerogena ?
Tamoxifene ed altre molecole dichiarate
cancerogene:
http://www.cancer.org/cancer/cancercauses/othercarcinogens/generalinformationaboutcarcinogens/known-and-probable-human-carcinogens?sitearea=PED
http://www.nih.gov/news/pr/may2000/niehs-15.htm
Leggiamo cosa ne pensa l'Istituto Superiore
della "Sanità" - Titolo "Esposizione
professionale a chemioterapici antiblastici"
(il termine "cancerogen" figura in ben 88
ricorrenze"), "Principali chemioterapici
antiblastici utilizzati in Italia"
...Tutti gli agenti alchilanti sono
potenzialmente mutageni e cancerogeni..."
Antraciclinici (uno
dei chemioterapici usati):
“stomatite, alopecia e disturbi
gastrointestinali sono comuni ma reversibili. La
cardiomiopatia, un effetto collaterale
caratteristico di questa classe di
chemioterapici, può essere acuta (raramente
grave) o cronica (mortalità del 50% dei casi).
Tutti gli antraciclinici sono potenzialmente
mutageni e cancerogeni”
Procarbazina
(un altro dei chemioterapici usati):
“E’ cancerogena, mutagena e teratogena
(malformazione nei feti) e il suo impiego è
associato a un rischio del 5-10% di leucemia
acuta, che aumenta per i soggetti trattati anche
con terapia radiante” ...
Fonte:
http://www.iss.it/binary/inte/cont/esposizione%20professionale.1111067370.pdf
Titolo: "Linee-guida
per la sicurezza e la salute dei lavoratori
esposti a chemioterapici antiblastici in
ambiente sanitario"
"...Uno dei rischi rilevati nel settore
sanitario è quello derivante dall’esposizione ai
chemioterapici antiblastici. Tale rischio è
riferibile sia agli operatori sanitari, che ai
pazienti..."
“...Nonostante numerosi chemioterapici
antiblastici siano stati riconosciuti dalla IARC
(International Agency for Research on Cancer) e
da altre autorevoli Agenzie internazionali come
sostanze sicuramente cancerogene o probabilmente
cancerogene per l’uomo, a queste sostanze non si
applicano le norme del Titolo VII del D.lgs n.
626/94 ‘Protezione da agenti cancerogeni’.
Infatti, trattandosi di farmaci, non sono
sottoposti alle disposizioni previste dalla
Direttiva 67/548/CEE e quindi non è loro
attribuibile la menzione di R45 ‘Può provocare
il cancro’ o la menzione R49 ‘Può provocare il
cancro per inalazione’...”.
Fonte: http://www.medicinalavoro.uniss.it
Ma chi ha fondato e finanziato l'ISS
(Istituto
Superiore di Sanita') ?....
Rockefeller...che
oggi possiedono circa 200 aziende
farmaceutiche.... !
http://www.mednat.org/iss.htm
Qui un elenco dei principali componenti
cancerogeni della chemio
http://www.chemo-facts.com/
Ulteriori effetti collaterali della chemio -
Danni cerebrali
Prefrontal Cortex and Executive Function
Impairments in Primary Breast Cancer
Dr. Shelli R. Kesler, PhD, Ms. Jamie S. Kent,
MA, and Dr. Ruth O’Hara, PhD
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3239218/#!po=1.38889
(Reuters) - Le donne che sopravvivono al cancro
al seno dopo aver subito la chemioterapia
possono anche fare i conti con problemi di
attenzione, memoria e capacità di
pianificazione.
http://www.reuters.com/article/2011/11/14/us-cancer-breast-brain-idUSTRE7AD26V20111114
In italiano: http://chemioeffetti.blogspot.it/2012/06/studio-conferma-che-molti-sopravvissuti.html
Sui bambini
Effects of chemotherapy on neurocognitive
function in children with acute lymphoblastic
leukemia: a critical review of the literature.
Buizer AI1, de Sonneville LM, Veerman AJ.
Ci sono prove di sottili deficit neurocognitivi a
lungo termine nei sopravvissuti dell'infanzia
dopo il trattamento con la sola chemioterapia.
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/19061221
Neurodevelopmental impact on children treated
for medulloblastoma: a review and proposed
conceptual model.
Palmer SL.
E' ben noto in
letteratura che il declino in intelletto
generale e il rendimento scolastico è vissuta da
una maggioranza di quelli sottoposti a
trattamento per il medulloblastoma pediatrica.
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/18924159
A pilot study of an online cognitive
rehabilitation program for executive function
skills in children with cancer-related brain
injury
Shelli R. Kesler, Norman J. Lacayo, and Booil Jo
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3050575/#!po=52.5000
Danni cardiaci
Identification of the molecular basis of
doxorubicin-induced cardiotoxicity.
Zhang S1, Liu X, Bawa-Khalfe T, Lu LS, Lyu YL,
Liu LF, Yeh ET.
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/23104132
http://www.nature.com/nm/journal/vaop/ncurrent/full/nm.2919.html
In italiano:
http://www.corriere.it/salute/sportello_cancro/12_novembre_30/farmaci-tumore-danni-cuore_9eb0ef86-3003-11e2-9676-750af71025bf.shtml
La chemioterapia accelera l'invecchiamento
molecolare
Effect of cytotoxic chemotherapy on markers of
molecular age in patients with breast cancer.
Sanoff HK1, Deal AM, Krishnamurthy J, Torrice C,
Dillon P, Sorrentino J, Ibrahim JG, Jolly TA,
Williams G, Carey LA, Drobish A, Gordon BB,
Alston S, Hurria A, Kleinhans K, Rudolph KL,
Sharpless NE, Muss HB.
CONCLUSIONI:
La chemioterapia adiuvante per il tumore al seno
è gerontogenica, indurre la senescenza cellulare
in vivo, accelerando così l'invecchiamento
molecolare dei tessuti emopoietici.
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/24681605
http://jnci.oxfordjournals.org/content/early/2014/03/25/jnci.dju057.abstract
In italiano:
http://www.medimagazine.it/la-chemioterapia-accelera-linvecchiamento-molecolare/
Una breve storia della chemio
Da armi chimiche e veleni le cure contro il
cancro
http://www.ansa.it/saluteebenessere/notizie/rubriche/medicina/2012/02/02/visualizza_new.html_73666847.html
Ricerche scientifiche attendibili ? - Come
riviste come Nature, Cell e Science stanno
danneggiando la scienza
Gli incentivi offerti dalle migliori riviste
distorcono la scienza
http://www.theguardian.com/commentisfree/2013/dec/09/how-journals-nature-science-cell-damage-science
In italiano
Se il NOBEL se la PRENDE con NATURE
http://www.treccani.it/magazine/piazza_enciclopedia_magazine/scienze/Se_il_Nobel_se_la_prende_con_Nature.html
La maggior parte dei
trattamenti medici non è basata su valide prove
scientifiche: i risultati di uno studio di
Clinical Evidence (Evidenza Clinica), dal sito
del prestigioso British Medical Journal.
Su 3.000 trattamenti
sottoposti a valutazione tramite esperimento
randomizzato con gruppo di controllo è emerso
che:
- il 50% dei trattamenti è di sconosciuta
efficacia;
- il 24% sembra che siano benefici;
- l'11% sono benefici;
- il 7% è in una zona limite tra effetto
benefico e danno;
- il 5% probabilmente non sono benefici;
- il 3% sembra che siano inefficaci o dannosi.
Fonte:
http://clinicalevidence.bmj.com/x/set/static/cms/efficacy-categorisations.html
Lotta al cancro: la scienza ha fatto progressi
con le statistiche
http://www.blitzquotidiano.it/opinioni/nicotri-opinioni/lotta-al-cancro-la-scienza-ha-fatto-progressi-1333614/
I costi della chemio e radio
(le fonti non sono più accessibili pertanto
prendetele come valori approssimativi)
http://www.disinformazione.it/costi_oncologia.htm
Sull'eziologia (causa) del cancro
Sintomi promossi a malattie: il "cancro" -
Giancarlo Luzzi per Informare per Sopravvivere
https://www.facebook.com/notes/informare-per-sopravvivere/sintomi-promossi-a-malattie-il-cancro/539237876148070
Sule biopsie
Biopsie: attenzione alla formaldeide! -
Giancarlo Luzzi per Informare per Sopravvivere
https://www.facebook.com/notes/informare-per-sopravvivere/biopsie-attenzione-alla-formaldeide/409797965758729
Di cure osteggiate
perché troppo economiche e non brevettabili ce
ne sono state a centinaia nell'ultimo secolo ma
non tutte sono ugualmente efficaci.
Visionate su Youtube i video "cancro cure proibite", "erbe
che curano erbe proibite" e leggete il libro
gratis in pdf "Kankropoli" per averne una
panoramica.
Si sono espressi sulla chemio
"La chemioterapia si regge su un assioma, anzi
un paradosso: “ciò che fa venire il cancro, lo
guarisce”; ed aggiunge: “ nella chemioterapia ,
la ciclofosfammide non è altro che un iprite
chelata che viene introdotta nell’organismo,
causa sui tessuti delle reazioni di Feulgen
liberando quattro molecole di acido
cloridrico….. come si può pensare di curare il
cancro con l’acido cloridrico?”."
(Prof. Gianfrancesco
Valsé Pantellini in un’intervista rilasciata a
Cosco pubblicata in “Individuo, malattia e
medicina”, Editrice Andromeda, Bologna 1995)
http://www.vitarubata.com/iprite.htm
Il Prof. Gianfrancesco Valsé Pantellini
sull'ascorbato di potassio video da non perdere
di 4 parti
https://www.youtube.com/watch?v=mHEJ-kgST0I
https://www.youtube.com/watch?v=wbLzCmM8yX8
https://www.youtube.com/watch?v=gXnSjw9nKJY
https://www.youtube.com/watch?v=oJCvPmvltAs
"E' difficile far capire qualcosa a un uomo il
cui stipendio dipende dal fatto che non la
capisca". Lo disse Upton Sinclair a proposito
dei medici che prescrivevano chemio"
(cit. in Devra Davis, "La storia segreta
della guerra al cancro", 2007, pag. 273).
«Il fluido altamente tossico veniva iniettato
nelle mie vene. L’infermiera che svolgeva tale
mansione indossava guanti protettivi perché se
soltanto una gocciolina del liquido fosse venuta
a contatto con la sua pelle l’avrebbe bruciata.
Non potei fare a meno di chiedermi: ‘Se
precauzioni di questo genere sono richieste
all’esterno, che diamine sta avvenendo nel mio
organismo?’. Dalle 19 di quella sera vomitai
alla grande per due giorni e mezzo. Durante la
cura persi manciate di capelli, l’appetito, la
colorazione della pelle, il gusto per la vita.
Ero una morta che camminava».
(Testimonianza di una malata di cancro al seno)
Presto inseriremo altri riferimenti relativi
alle statistiche ed ai danni che questi
trattamenti hanno su ciascun organo.
By Giancarlo Luzzi per Informare per
Sopravvivere
Tratto da:
https:/www.facebook.com/notes/661540653917791/
>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>
La chemioterapia ? E' più efficace sulle cellule
cerebrali che quelle tumorali ?
I farmaci delle chemioterapia 'distruggono le
cellule cerebrali'.
Le
ricerche suggeriscono che i farmaci utilizzati
per distruggere le cellule cancerogene possono
essere realmente più dannose alle cellule sane
del
cervello.
L'ultimo studio (sulla chemioterapia) ha
scoperto che livelli di dosi comunemente
somministrate quando i pazienti sono sottoposti
a trattamento hanno ucciso dal 40% all' 80%
delle cellule cancerogene - ma dal 70% al 100%
delle cellule cerebrali."
Fonte: BBC News.
http://news.bbc.co.uk/2/hi/health/6156961.stm
Le ricerche suggeriscono che i farmaci
utilizzati per distruggere le cellule
cancerogene possono essere realmente più dannose
alle cellule sane del cervello.
Un gruppo di lavoro dell'università di Rochester
a New York ha scoperto che molti tipi di
cellule fondamentali del cervello sono
estremamente vulnerabili ai farmaci.
I ricercatori sostengono che ciò potrebbe essere
di aiuto per spiegare gli effetti collaterali
come attacchi epilettici e perdita di memoria
associati con la chemioterapia - alla quale è
stato congiuntamente affibbiato il nome di
'chemio cerebrale'.
La ricerca, effettuata sui ratti, è stata
pubblicata sul Journal of Biology.
La terapia farmacologica per la cura del cancro
può indurre una vasta gamma di effetti
neurologici collaterali, anche un insorgenza di
demenza.
L'ultimo studio ha scoperto che livelli di dosi
comunemente somministrate quando i
pazienti sono sottoposti a trattamento hanno
ucciso dal 40% all' 80% delle cellule
cancerogene - ma dal 70% al 100% delle cellule
cerebrali.
Molti tipi di cellule cerebrali sane continuano
a morire per almeno sei settimane dopo
l'esposizione al trattamento.
Similar article on USA Today: Study:
Chemotherapy can alter brain by killing cells -
Posted 11/29/2006
By Liz Szabo, USA TODAY
Sperimentazione sui comuni farmaci
Il ricercatore principale Dr Mark Noble ha
affermato: "Questo è il primo studio che pone la chemio cerebrale su un ragionevole fondamento
scientifico, in termini di neurobiologia e
biologia cellulare."
Il gruppo di lavoro di Rochester ha effettuato
dei test con tre farmaci somministrati per
trattare molteplici forme di cancro: carmustina,
cisplatina and citosina arabinoside.
Tutte e tre i farmaci sono risultati tossici per
molti tipi di cellule cerebrali il cui lavoro è
di riparare le altre cellule del cervello, -
anche a concentrazioni molto basse.
Possono anche far morire le cellule
oligodendrocita, che gioca un ruolo
fondamentale nella trasmissione di messaggi
attorno al sistema nervoso.
I ricercatori suggeriscono che un danneggiamento
alle cellule nell' ippocampo, che è responsabile
per la memoria e l'apprendimento, è
probabilmente una causa che può fornire una una
spiegazione ai sintomi della chemio cerebrale.
Il professor John Toy, direttore medico della
ricerca sul cancro in UK, ha detto: "Le dosi
utilizzate nel corso della terapia necessarie
per il trattamento del cancro mentre lasciano le
cellule sane del corpo per quanto possibile
illese costituiscono un buon equilibrio
giudicato da specialisti esperti.
"Lo scopo è di massimizzare i benefici e
minimizzare i danni. Sfortunatamente gli effetti
collaterali possono includere la tossicità per
il cervello.
" Si spera che questa ricerca effettuata sui
ratti possa suggerire nuovi metodologie di
ricerca su come questa tossicità possa essere
superata.
"E' importante ricordare, comunque, che tutti i
trattamenti per la cura del cancro disponibili
al momento sono stati sottoposti ad dettagliati
studi clinici per assicurare che i benefici da
essi derivanti superino gli effetti
indesiderati.
"Nessun paziente deve sospendere il trattamento
a causa di questa ricerca."
I
ricercatori sostengono che può essere possibile
aggiungere degli agenti protettivi ai farmaci
per la chemioterapia.
Suggeriscono anche ulteriore lavoro per definire
con esattezza quale cellule sono maggiormente a
rischio.
Originale articolo in English
Chemo drugs 'destroy brain cells'
Drugs used to destroy cancer cells may actually
be more harmful to healthy cells in the brain,
research suggests.
A team from New York's University of Rochester
found several types of key brain cell were
highly vulnerable to the drugs.
They say it might help explain side effects such
as seizures and memory loss associated with
chemotherapy - collectively dubbed 'chemo
brain'.
The research, on mice, is published in the
Journal of Biology.
Drug therapy for cancer can prompt a wide range
of neurological side effects, even the onset of
dementia.
But they were thought not to be directly linked
to the drug treatment itself.
Instead, some doctors have put them down to the
patient's vulnerable psychological state.
The latest study found that dose levels
typically used when treating patients killed 40%
to 80% of cancer cells - 70% to 100% of brain
cells.
Several types of healthy brain cell continued to
die for at least six weeks after exposure.
Common drugs tested
Lead researcher Dr Mark Noble said: "This is the
first study that puts chemo brain on a sound
scientific footing, in terms of neurobiology and
cellular biology."
The Rochester team carried out tests with three
drugs used to treat a wide range of cancers:
carmustine, cisplatin and cytosine arabinoside.
All three drugs were toxic to several types of
brain cell whose job is to repair other cells in
the brain - even at very low concentrations.
They also killed off oligodenrocyte cells, which
play a key role in the transmission of messages
around the nervous system.
The researchers suggest damage to cells in the
hippocampus, which is responsible for memory and
learning, is most likely to explain chemo brain
symptoms.
Professor John Toy, Cancer Research UK¿s medical
director, said: "The doses of therapy needed to
treat cancer while leaving the body's healthy
cells as unharmed as possible is a fine balance
judged by experienced specialists.
"They aim to maximise benefits and minimise
damage. Unfortunately side-effects can include
toxicity to the brain.
"This research in mice may hopefully suggest new
ways of researching how this toxicity might be
overcome.
"It is important to remember, however, that all
presently available cancer treatments have gone
through extensive clinical trials to ensure that
their benefits outweigh unwanted effects.
"No patient should stop their treatment because
of this research."
The researchers said it might be possible to add
protective agents to chemotherapy drugs.
They also suggest further work to pinpoint which
cells are most at risk.
Tratto da: :
http://news.bbc.co.uk/2/hi/health/6156961.stm
>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>
Il
Cancro nasce in sintesi e secondo la
Medicina naturale
(che non
e' non legata alle
multinazionali dei
farmaci e
Vaccini).
perche' l’organismo del canceroso
e'
intossicato, e la
microcircolazione,
nei
tessuti intossicati, viene ad essere alterata, producendo, a valle di
essa, nelle
cellule
dei tessuti investiti da quel processo: malfunzione
cellulare,
(nutrimento ed eliminazione =
respirazione cellulare alterata =
metabolismo
alterato = malnutrizione cellulare e tissutale assicurata),
producendo successivamente
infiammazione nei tessuti
e
stress ossidativo
cellulare e
per caduta
immunodepressione,
e parallelamente alterazione anche del sistema
enzimatico per la precedente alterazione della
flora batterica,
pH digestivo non regolare (e quindi
l'organismo e' mancante di
minerali e
vitamine ed in stato di
acidosi), in quelle condizioni esso e' molto facilmente parassitato da
certi,
parassiti,
batteri e
funghi (candida) i quali producono anche tossine ed ulteriori
infiammazioni:
Ma tutto cio' e' "gestito" come Causa primordiale dai
Conflitti Spirituali (consci ed
inconsci) e dall'intenso
stress del vissuto.
Il Cancro quindi e' una malattia MULTIFATTORIALE.
Quindi il medico, il terapeuta od il soggetto stesso DEVONO
operare seguendo la stessa strada percorsa per l'ammalamento.
Cioe' devono lavorare per
disintossicare il malato +
disinfiammare
l'organismo ed i tessuti interessati, ripristinare il pH
digestivo,
e normalizzare le
digestioni
+ il
malassorbimento sempre presente
nel malato ed
eliminare
quei parassiti, batteri e funghi, che hanno
proliferato in modo abnorme, per mancanza dei loro antagonisti +
rinforzare il
sistema immunitario
SEMPRE compromesso
in TUTTI i malati, cancerosi compresi ed eliminare
i
Conflitti Spirituali (quali Vere
Cause) e lo
stress esistenti, oltre a lavorare sul
metabolismo
alterato per ridurre ed eliminare lo
stress ossidativo
cellulare
e quindi quello
tissutale,
sempre presenti in qualsiasi malattia e specie nel cancro, per i
danni alla
microcircolazione
indotti dalle
intossicazioni
piu’ o meno intense.
E
tuttavia, laddove ci sia anche una piccola
volontà e speranza di vivere, un’adeguata
terapia fito-nutrizionale (NdR: anche via
endovena con soluzioni
mineral -
vitaminiche - vedi
QUI il
medico che utilizza con successo questo sistema
- l'ideale e utilizzare quelli non di sintesi chimica, ma di
estrazione naturale - assieme all'assunzione via
orale di
fermenti lattici appropriati a seconda del
paziente ed
enzimi) può rendere normale il
guarire naturalmente dal tumore, cosa che oggi
vogliono farci ritenere impossibile o puramente
miracoloso (vedi quei
medici che
alle volte preferiscono
spedire il malato a Lourdes piuttosto che
permettergli di curarsi naturalmente).
L'acidosi
e' la base fisiologica del Cancro - Il
Conflitto Spirituale Irrisolto, ne e' la Causa
primaria
Cancro = Combattere l'acidita'
per sconfiggerlo - Le ultime ricerche
Nutriterapia Biologica Metabolica x il Cancro e
non solo
+
Terapia Biologica Metabolica CRAP
+
Cura metabolica per il Cancro + Stress Ossidativo +
PREVENZIONE,
TERAPIA per il Cancro, perche' NON si vuole applicare ? + Terreno Oncologico +
Bioelettronica +
Semeiotica e Biofisica
Documenti provanti l'indispensabilita'
delle Vitamine della
Frutta e
verdura, oltre ai
sali minerali:
Doc.1
+
Doc.2
+
Doc.3
+ Doc.4
+
Doc.5
+
Doc.6
+
Doc.7
+
Doc.8
+
Doc.9
+
Doc.10 +
Doc.11 +
Doc.12 +
Doc.13 +
Doc.14 +
Doc.15 +
Doc.16 +
Doc.17 +
Doc.18 +
Doc.19 +
Doc.20 +
Doc.21 +
Doc.22 +
Doc.23 +
Doc.24 +
Doc.61
vedi anche:
CURE
Naturali
del
Cancro
+
Documentazione
+
Protocollo G. Puccio
+
Diritti negati
+ Ricercatore
ostacolato dalla Oncologia Ufficiale + Giornale di Sicilia +
Come fare i clisteri di acqua basica +
Cancro e Medicina Naturale
+
1.000 Piante per il Cancro
+
Libro del dott. Nacci
(Italiano) + Libro
del dott. Nacci in Inglese + Condiloma eliminato con acqua
basica al Bicarbonato di Sodio +
Protocollo della Salute + Cancro +
Diagnosi precoce
>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>
La CHEMIO = un
disastro !
Tra una ventina di
effetti collaterali, troviamo: sterilità,
aborti, malformazioni nei figli, danni a cuore,
fegato, reni, sistema nervoso e produzione di
tumori secondari (!!!). “Infatti, non solo essi
sono in grado di innescare la trasformazione di
cellule normali in maligne, ma tendono a ridurre
le difese endogene contro l’insorgenza di
neoplasie”. Lo sanno anche loro che questa è una
pratica assassina. Comunque di questo non avevo
dubbi.
Antraciclinici:
“Stomatite, alopecia e disturbi
gastrointestinali sono comuni ma reversibili. La
cardiomiopatia, un effetto collaterale
caratteristico di questa classe di
chemioterapici, può essere acuta (raramente
grave) o cronica (mortalità nel 50 % dei casi).
Tutti gli antraciclinici sono potenzialmente
mutageni e cancerogeni”.
Procarbazina: “E’ cancerogena, mutagena e
teratogena (malformazioni nei figli N.d.A.) e il
suo impiego è associato a un rischio del 5-10 %
di leucemia acuta, che aumenta per i soggetti
trattati anche con terapia radiante”.
Bene; potrei fermarmi qui e finire questa
relazione; sarebbe più che sufficiente.
Ma poiché non mi basta chiudere la bocca agli
oncologi e ai loro lacchè, ma voglio anche
cucirla con filo d’acciaio, ecco di seguito una
valanga di altri dati.
Faccio un esempio di
come fanno la media delle “guarigioni” e, per
semplificare, prendo in esame solo due tipi di
tumore. Tumore al polmone: 40.000 casi all’anno,
10 % di “guarigioni”; tumore al testicolo: 2.000
casi, 87 % di “guarigioni”. (87+10)/2=48,5
La percentuale media di guarigioni dei due tipi
di cancro sarebbe così il 48,5 %.
E’ indegno che si permetta a queste persone di
dire pubblicamente simili cialtronerie ! En
passant, l’operazione corretta è questa:
(40.000x10/100+2.000x87/100)/(40.000+2.000)x100=13,7
La reale percentuale media è dunque il 13,7 %.
Una bella differenza !
Analizziamo un altro
“dato” trionfalistico. Gli oncologi vanno
dicendo che le possibilità di guarire dal cancro
sono molto più alte oggi, il 39 % (oppure il
famoso 50 %), rispetto al 20 % del 1930.
Ma come mai allora le morti per cancro sono
spaventosamente aumentate negli ultimi 70 anni
(vedi più avanti) ?
Il fatto è che nel 1930 non esistevano tutti i
sofisticati mezzi di diagnosi e le campagne di
sensibilizzazione alla diagnosi precoce;
pertanto il cancro veniva scoperto tardivamente
e così il tempo fra la diagnosi e il decesso era
breve, se non brevissimo. Oggi invece, poiché la
diagnosi avviene in tempi molto più precoci, la
morte arriva più tardi rispetto alla diagnosi
stessa e più sovente oltre i fatidici 5 anni !
Il Prof Luigi Di Bella avverte che "se una
persona viene dimessa dall'ospedale si dice che
è in remissione. Quando ritorna viene curata e
viene dimessa un'altra volta. Se ogni dimissione
viene considerata come un dato positivo, i conti
aumentano.
E siccome non si può morire più di una volta, se
un individuo è stato dimesso 9 volte ed è morto
una volta sola si avrà un 90% di guarigione e il
10% di mortalità. La fortuna dei medici è che si
muore una volta sola”10
Estremamente importante è poi “la vasta indagine
condotta per 23 anni dal Prof. Hardin B.
Jones, fisiologo presso l'Università della
California, e presentata nel 1975 al Congresso
di Cancerologia, presso l'Università di Berkeley.
Oltre a denunciare l'uso di statistiche
falsificate, egli prova che i cancerosi che non
si sottopongono alle tre terapie canoniche (chemio,
radio e chirurgia N.d.A.) sopravvivono più a
lungo o almeno quanto chi riceve queste terapie.
Come dimostra Jones, le malate di cancro al seno
che hanno rifiutato le terapie tradizionali,
mostrano una sopravvivenza media di 12 anni e
mezzo, quattro volte superiore a quella di 3
anni raggiunta da coloro che si sono invece
sottoposte alle cure complete”11.
“Uno studio condotto da quattro ricercatori
inglesi, pubblicato su una delle più autorevoli
riviste mediche del mondo, The Lancet del
13-12-1975, e che riguarda 188 pazienti affetti
da carcinoma inoperabile ai bronchi. La vita
media di quelli trattati con chemioterapia
completa fu di 75 giorni, mentre quelli che non
ricevettero alcun trattamento ebbero una
sopravvivenza media di 220 giorni”12.
Un altro dato fondamentale che indica come le
terapie ufficiali per i tumori siano inefficaci,
sono le statistiche di morte per tumore.
Nonostante le decine di trilioni di lire spesi
per la ricerca e le centinaia di trilioni per i
trattamenti, i dati degli istituti di statistica
di tutti gli stati occidentali mostrano che le
morti per cancro dal 1950 alla fine del secolo
sono continuamente e notevolmente aumentate.
“Riunione del settembre 1994 del President's
Cancer Panel: "Tutto sommato, i resoconti sui
grandi successi contro il cancro, devono essere
messi a confronto con questi dati" aveva detto
Bailar, indicando un semplice grafico che
mostrava un netto e continuo aumento della
mortalità per cancro negli Stati Uniti dal 1950
al 1990. "Torno a concludere, come feci sette
anni fa, che i nostri vent'anni di guerra al
cancro sono stati un fallimento su tutta la
linea."
Chi è questo personaggio che esprime idee così
eretiche, un medico alternativo ?
Un ciarlatano, come è stato definito Di Bella ?
Un guaritore che approfitta dei poveri malati ?
Uno che non conosce le percentuali di guarigione
?
Niente di tutto questo.
Risulta difficile definire ciarlatano o
incompetente, John C. Bailar III, insigne
professore di epidemiologia e biostatistica alla
Mc Gill University, uno dei più famosi esperti
di oncologia degli Stati Uniti e dell'intero
pianeta. Non parlava del resto ad una platea di
sprovveduti; il President's Cancer Panel è nato
in conseguenza del National Cancer Act, un
programma di lotta contro il cancro, firmato dal
presidente americano Richard Nixon il 23
dicembre 1971 e per cui si sono spesi fino al
1994 ben 25 miliardi di dollari. I dati relativi
alla situazione della lotta al cancro vengono
forniti direttamente al Presidente degli Stati
Uniti.
La conclusione principale di Bailar, con cui l'NCI
(National Cancer Institute) concorda, è che la
mortalità per cancro negli Stati Uniti è
aumentata del 7% dal 1975 al 1990.
Come tutte quelle citate da Bailar, questa cifra
è stata corretta per compensare il cambiamento
nelle dimensioni e nella composizione della
popolazione rispetto all'età, cosicché l'aumento
non può essere attribuito al fatto che si muore
meno frequentemente per altre malattie”13.
I dati “grezzi” sono ancora più pesanti. Infine
cito la conclusione a cui sono arrivati
ricercatori del Dipartimento di genetica e di
biologia molecolare dell’Università degli Studi
La Sapienza di Roma attraverso ricerche
sperimentali.
Essi “confermano,
infatti, che alcuni chemioterapici, quali la
citosinarabinoside, il metotrexato, la
vincristina ed il cisplatino4 (sostanze usate
comunemente e quotidianamente nei trattamenti
N.d.A.), in particolari linee tumorali aumentano
la resistenza alla morte cellulare (...)
Questi risultati sono sorprendenti, poiché
dimostrano che i suddetti chemioterapici non
uccidono le cellule tumorali, come invece
generalmente si ritiene, bensì, impedendo l’apoptosi
(= morte della cellula N.d.A.), facilitano la
crescita del tumore” 14.
A questo punto penso di poter veramente chiudere
questa relazione in quanto i due punti
dichiarati nel mio comunicato stampa
1) La chemioterapia non guarisce dal cancro, ma
uccide. 2)
Il suo uso trova fondamento solo negli interessi
economici delle ditte farmaceutiche.
Possono considerarsi dimostrati al di là di ogni
ragionevole dubbio.
By AranciaMeccanica
Associazione per la ricerca sulla chemioterapia.
Il tradimento
della medicina in nome del profitto.
Ciò che voglio dimostrare in questa relazione è
quanto ho dichiarato in un recente comunicato
stampa e che si articola, essenzialmente, in due
punti.
1) La chemioterapia non guarisce dal cancro, ma
uccide.
2) Il suo uso trova fondamento solo negli
interessi economici delle
ditte farmaceutiche.
Cenni storici.
Per capire come sia stato possibile un simile
tradimento, come sia possibile sostenere per
così tanto tempo un simile inganno, bisogna
conoscere il contesto economico e politico in
cui esso è nato e si è sviluppato.
“Nei primi decenni del secolo scorso alcuni
avvenimenti hanno segnato il destino della
medicina per almeno un secolo. All'inizio del
ventesimo secolo il gruppo di Rockefeller
controllava già la maggior parte del commercio
di petrolio negli Stati Uniti e in molti altri
paesi.
Sulla base di questi trilioni di dollari di
reddito, questo gruppo di investitori ha trovato
una nuova area di mercato: il corpo umano. Il
profitto o il ritorno su questo investimento
dipendeva dalla brevettabilità delle medicine
farmaceutiche inventate.
I profitti da trilioni di dollari di questa
nuova industria di investimento sono stati usati
per convertire sistematicamente la medicina in
un commercio farmaceutico guidato
dall’investimento. Nel giro di pochi decenni, la
medicina è caduta sotto il controllo di questi
gruppi di interesse attraverso la loro influenza
nelle scuole di medicina, nei media e nell'arena
politica”
vedi i veri
Padroni
della Sanita' nel Mondo +
intervista al Dott. Rath
Nel frattempo la psichiatria (che, non
dimentichiamolo, è una branca della medicina)
stava preparando le teorie della razza e
dell’eugenetica. “Nel 1905, basandosi sulle
teorie espresse da Malthus, Kraepelin e Spencer,
Rüdin (uno dei più autorevoli psichiatri
tedeschi. N.d.A.) fonda la Società per l’Igiene
della Razza, costituita al fine di ottenere la
purezza razziale. Rüdin è il primo promotore
delle teorie di psichiatria genetica.
La follia, ogni aberrazione e la superiorità o
inferiorità razziali, secondo Rüdin sono
determinate dalla trasmissione genetica”;
vedi: Dott. Cestari - L'inganno psichiatrico
Quasi trent’anni più
tardi, Rüdin salutò l’ascesa di Hitler come
l’occasione che la storia dava alla psichiatria
per la realizzazione dei suoi ideali.
“La presenza medica dominante nel programma di
sterilizzazione nazista fu il dottor Ernst Rüdin,
uno psichiatra di fama internazionale... Allievo
in origine del grande psichiatra classico Emil
Kraepelin. Rüdin divenne uno stretto
collaboratore di Alfred Ploetz nella fondazione
della Società Tedesca per l’Igiene Razziale.
Rüdin fu un ricercatore infaticabile e vide come
una sua missione l’applicazione di leggi
mendeliane e di principi di eugenetica alla
psichiatria”; da: R. J. Lifton - I medici
nazisti
Per completare il quadro di quel momento storico
manca ancora un elemento: i soldi.
E’ ormai storia che i finanziatori dell’ascesa
al potere di Hitler sono stati i gruppi
petrolchimici-farmaceutici.
E precisamente: il gruppo Rockefeller in
America, Rothschild in Inghilterra e I. G.
Farben in Germania.
Per quanto riguarda quest’ultimo, il tribunale
di guerra di Norimberga nel 1946/47 ha stabilito
che la seconda guerra mondiale non sarebbe stata
possibile senza di esso. Come conseguenza,
I.G.Farben è stato tagliato in Bayer, Basf e
Hoechst ed alcuni dei relativi responsabili sono
stati dichiarati colpevoli di guerra contro il
diritto internazionale, omicidio di massa,
sfruttamento e saccheggio internazionali della
proprietà privata e pubblica in paesi stranieri
e di altri crimini contro l'umanità;
vedi Josef Borkin - Il crimine e la punizione di
I.G.Farben.
Per quanto riguarda quest'ultimo,
il tribunale di guerra di Norimberga nel 1946/47
ha stabilito che la seconda guerra mondiale non
sarebbe stata possibile senza di esso.
Hitler muore, ma i responsabili dei
gruppi petrolchimici-farmaceutici americano e
inglese continuano ad espandere il loro potere
indisturbati.
Attualmente il
gruppo Rockefeller controlla più
di 200 ditte farmaceutiche, è dietro ad alcune
delle più grandi e influenti istituzioni
finanziarie del mondo, compresa la Chase
Manhattan Bank.
Possiede la Exxon ed altre
aziende petrolchimiche multinazionali. Inoltre controlla molti media, compreso Time
Warner, CNN ed una enorme rete di giornali,
radio e TV.
Il reddito di questo gruppo sorpassa da solo il
prodotto nazionale lordo della maggior parte
delle nazioni del pianeta.
Nel 1972 il gruppo Rockefeller fonda la
Commissione Trilaterale per tutelare i suoi
interessi finanziari in tutto il mondo. Ad essa
appartengono personaggi dell’alta finanza di
USA, Europa e Giappone.
L'obiettivo della Commissione Trilaterale è di
generare un ”Nuovo Ordine Mondiale”; il che
essenzialmente significa sottomettere il pianeta
agli interessi del cartello petrolchimico-
farmaceutico-finanziario.
Non hanno fatto mai alcun segreto sulle loro
idee, tanto è vero che hanno anche pubblicato un
sito:
www.trilateral.org anche se le sue riunioni
avvengono poi sempre a “porte chiuse”...
Il 50 % dell’amministrazione Bush è formato da
alti funzionari di ditte farmaceutiche.
Donald Rumsfeld, l'attuale ministro della guerra
è stato il direttore generale di parecchie
multinazionali farmaceutiche.
Su questo intreccio di
politica, finanza, guerre e ideologie
soppressive mondialiste si sviluppa e prospera
l’industria farmaceutica.
“Uno dei problemi primari affrontato da questa
industria era la concorrenza dei prodotti
naturali per la salute.
Era chiaro al mondo scientifico che senza queste
molecole (vitamine N.d.A.), essenziali al
metabolismo cellulare, le cellule non avrebbero
funzionato correttamente e ciò sarebbe stato
l'origine della malattia.
Gli strateghi degli investimenti farmaceutici lo
hanno capito ed hanno intrapreso una campagna
globale per ostacolare che queste informazioni
salva-vita diventassero ampiamente disponibili
alle persone del mondo intero. Ma far tacere
queste informazioni era soltanto il primo punto.
Ulteriori punti strategici per sviluppare il
fraudolento schema commerciale farmaceutico
hanno incluso il discredito delle informazioni
sanitarie su queste terapie naturali non
brevettabili e infine la messa fuori legge di
ogni asserzione sui sistemi naturali curativi e
preventivi.
Tutte queste misure hanno avuto soltanto uno
scopo: proteggere l'industria farmaceutica di
investimento basata sulle medicine brevettabili,
che riguardano soltanto i sintomi, dalle terapie
naturali non brevettabili che sono essenziali
per ottenere la salute cellulare.
Nel forte contrasto, i fatti scientifici circa
le molecole naturali essenziali per le funzioni
cellulari di base e descritte nei manuali di
biologia, sono materia di vita o di morte per
questo intero commercio di investimento.
Se le malattie potessero essere evitate
ottimizzando la salute cellulare con le molecole
non brevettabili naturali, ciò minaccerebbe la
base stessa dell’intero affare farmaceutico di
investimento sulle malattie.
Una malattia che è evitata o sradicata sarà
semplicemente un mercato in meno.
Di particolare importanza è riflettere
sull'influenza dell'industria farmaceutica sulla
professione medica. Attraverso la fondazione di
facoltà di medicina private negli Stati Uniti,
comprese le cosiddette università della “Ivy
League” come Harvard, Yale, la clinica Mayo ed
altre, l’industria farmaceutica di investimento
ha semplicemente comprato l'opinione medica in
tutto il mondo.
Sempre di più, l'insegnamento delle terapie
mediche si è concentrato sulle medicine chimiche
ed, allo stesso tempo, i trattamenti sanitari
naturali sono stati banditi efficacemente come
”antiquati”.
Ogni medico che si è laureato nelle ultime
decadi ha imparato appena che il primo premio
Nobel per il ruolo di vitamina C nel metabolismo
cellulare è stato assegnato nel 1937.
Quindi, durante più della metà di un secolo,
generazioni di milioni di medici finirono
l’università senza alcuna conoscenza circa il
ruolo di salva-vita e di beneficio per la salute
delle vitamine, dei minerali e degli
oligoelementi”;
vedi:
Intervista Dr. Rath
Delineato brevemente il quadro
storico, vediamo ora, all'atto pratico, i frutti
che la medicina moderna ha generato. Date le
premesse, non possono essere che frutti
velenosi. Limitiamoci ad analizzare quello che
costituisce l'argomento di questa relazione: la
chemioterapia.
Dati scientifici
Come è nata questa strana pratica di
somministrare terribili sostanze ai pazienti per
tentare di guarirli ?
Essa “si basa sul fatto che le cellule cancerose
sono più deboli di quelle sane, pertanto, sotto
l'azione di veleni o di radiazioni ionizzanti,
sono le prime a morire.
Questa constatazione porta però a una delle
pratiche più insensate della storia della
medicina: avvelenare ed irradiare il paziente
per guarirlo! Anche la persona meno informata,
riesce a comprendere che guarigione significa
miglioramento della salute.
Nessuna persona sana di mente penserebbe che
l'inquinamento, gli esperimenti atomici o
l'incidente di Chernobyl siano i provvidenziali
vantaggi dei nostri tempi per mantenerci sani”
Tutte queste
discussioni fatte in televisione in questi (e
altri) giorni su chemio o medicine alternative
hanno un solo scopo: confondere le idee e
annebbiare le menti della gente. In verità la
questione è di una semplicità lapalissiana e
disarmante.
Vogliamo sapere se la chemio è una terapia
valida o no ? E' molto facile saperlo; basta
fare quello che si fa con qualsiasi altra cosa
di qualsiasi genere per sapere se funziona o no:
si osservano i RISULTATI.
Su di essa esistono
studi, statistiche, dati ufficiali accurati. E'
vero che gli oncologi, con la complicità dei
media, creano su di essi una cortina fumogena,
ma non è per niente difficile averli: basta
chiederli.
Io li ho trovati e
ve li posso comunicare. Ripeto: questi non sono
i miei dati, sono i dati ufficiali
dell'oncologia ufficiale.
Prima di tutto bisogna sapere cosa si intende in
oncologia per paziente guarito di cancro.
Guarito è colui che sopravvive almeno cinque
anni dal giorno della diagnosi, anche se muore
cinque anni e un giorno dopo, anche se alla fine
del quinto anno ha un cancro grande come una
zucca che gli sta straziando il corpo. Credo che
poche persone conoscano questo dato.
Non crediate tuttavia che venga tenuto segreto;
ma, per darvi un'idea, in tanti anni io per
televisione l'ho sentito dire solo un paio di
volte e di sfuggita.
Confrontate ciò con le migliaia di ore di
chiacchiere trionfalistiche di Tirelli and
company. Ricordatevi poi che cambiare il
significato alle parole è un mezzo per
confondere e dominare. Questo dato pertanto è
fondamentale, è la chiave per capire veramente
tutti i discorsi che fanno gli oncologi quando
parlano di "guarigione".
Premesso ciò: ogni 100 persone che si ammalano
di cancro, 61 muoiono entro 5 anni dalla
diagnosi.
Le statistiche di sopravvivenza a 10 anni sono
più difficili da trovare.
Sono così sconsolanti che gli oncologi si
vergognano veramente a farle vedere. Sembra
comunque che siano attorno al 10-15%.
Provate un po' ad immaginare un impresario edile
che costruisce case il cui 61% crolla entro
cinque anni dalla costruzione. Prima di tutto
nessuno comprerebbe più da lui e poi verrebbe
messo in galera; a meno che qualcuno non lo
appenda prima al più vicino lampione... Invece
gli oncologi vengono strapagati, onorati,
vezzeggiati, ascoltati per ore e ore in
noiosissime trasmissioni televisive. I più
famosi oncologi italiani riescono a farsi pagare
200 euro o più, per visite di 10-15 minuti !
Incomprensibile...
Il fatto è che
costoro fanno leva sulla paura, sul dolore e
sull'ignoranza di questi dati da parte dei
malati e dei loro famigliari. Come la paura e
l'ignoranza vengono poi alimentate
sistematicamente con ogni mezzo, potete
facilmente constatarlo voi stessi.
Bene; potrei fermarmi qui e finire questa
relazione; sarebbe più che sufficiente. Ma
poiché non mi basta chiudere la bocca agli
oncologi e ai loro lacche', ma voglio anche
cucirla con filo d'acciaio.
Qualche anno fa, dopo che era scoppiato il caso
Di Bella, gli oncologi cominciarono a dichiarare
pomposamente su televisione e giornali che "ora
abbiamo il 50% di guarigioni", ovviamente sempre
evitando di dire che guarigione significa
sopravvivenza a cinque anni. Eppure le
statistiche ufficiali davano sempre un 39%.
Cosa era successo ? Un'improvvisa e geniale
scoperta ? Nooo !
Per guadagnare quell'11% in più, hanno fatto la
media delle "guarigioni" dei vari tipi di tumore
con una manipolazione matematica per la quale
verrebbero bocciati con disonore all'esame di
licenza media inferiore.
Faccio un esempio di come fanno la media delle
"guarigioni" e, per semplificare, prendo in
esame solo due tipi di tumore. Tumore al
polmone: 40.000 casi all'anno, 10% di
"guarigioni"; tumore al testicolo: 2.000 casi,
87% di "guarigioni". (87+10)/2=48,5 La
percentuale media di guarigioni dei due tipi di
cancro sarebbe così il 48,5%.
E' indegno che si permetta a queste persone di
dire pubblicamente simili cialtronerie ! En
passant, l'operazione corretta è questa:
(40.000x10/100+2.000x87/100)/(40.000+2.000)x100=13,7
La reale percentuale media è dunque il 13,7%.
Una bella differenza !
Analizziamo un altro
"dato" trionfalistico
Gli oncologi vanno dicendo che le possibilità di
guarire dal cancro sono molto più alte oggi, il
39% (oppure il famoso 50%), rispetto al 20% del
1930. Ma come mai allora le morti per cancro
sono spaventosamente aumentate negli ultimi 70
anni (vedi più avanti) ?
Il fatto è che nel 1930 non esistevano tutti i
sofisticati mezzi di diagnosi e le campagne di
sensibilizzazione alla diagnosi precoce;
pertanto il cancro veniva scoperto tardivamente
e così il tempo fra la diagnosi e il decesso era
breve, se non brevissimo. Oggi invece, poiché la
diagnosi avviene in tempi molto più precoci, la
morte arriva più tardi rispetto alla diagnosi
stessa e più sovente oltre i fatidici 5 anni!
Il Prof Luigi Di Bella avverte che "se una
persona viene dimessa dall'ospedale si dice che
è in remissione. Quando ritorna viene curata e
viene dimessa un'altra volta. Se ogni dimissione
viene considerata come un dato positivo, i conti
aumentano. E siccome non si può morire più di
una volta, se un individuo è stato dimesso 9
volte ed è morto una volta sola si avrà un 90%
di guarigione e il 10% di mortalità. La fortuna
dei medici è che si muore una volta sola" (Di
Bella - La sua cura contro il cancro" in
abbinamento con Il Resto del Carlino, Il Giorno,
La Nazione).
Estremamente importante è poi "la vasta indagine
condotta per 23 anni dal Prof. Hardin B. Jones,
fisiologo presso l'Università della California,
e presentata nel 1975 al Congresso di
Cancerologia, presso l'Università di Barkeley.
Oltre a denunciare l'uso di statistiche
falsificate, egli prova che i cancerosi che non
si sottopongono alle tre terapie canoniche (chemio,
radio e chirurgia) sopravvivono più a lungo o
almeno quanto chi riceve queste terapie. Come
dimostra Jones, le malate di cancro al seno che
hanno rifiutato le terapie tradizionali,
mostrano una sopravvivenza media di 12 anni e
mezzo, quattro volte superiore a quella di 3
anni raggiunta da coloro che si sono invece
sottoposte alle cure complete".
"Uno studio condotto da quattro ricercatori
inglesi, pubblicato su una delle più autorevoli
riviste mediche del mondo, The Lancet del
13-12-1975, e che riguarda 188 pazienti affetti
da carcinoma inoperabile ai bronchi. La vita
media di quelli trattati con chemioterapia
completa fu di 75 giorni, mentre quelli che non
ricevettero alcun trattamento ebbero una
sopravvivenza media di 220 giorni" .
Un altro dato fondamentale che indica come le
terapie ufficiali per i tumori siano inefficaci,
sono le statistiche di morte per tumore.
Nonostante le decine di trilioni di lire spesi
per la ricerca e le centinaia di trilioni per i
trattamenti, i dati degli istituti di statistica
di tutti gli stati occidentali mostrano che le
morti per cancro dal 1950 alla fine del secolo
sono continuamente e notevolmente aumentate.
"Riunione del settembre 1994 del President's
Cancer Panel: "Tutto sommato, i resoconti sui
grandi successi contro il cancro, devono essere
messi a confronto con questi dati" aveva detto
Bailar, indicando un semplice grafico che
mostrava un netto e continuo aumento della
mortalità per cancro negli Stati Uniti dal 1950
al 1990. "Torno a concludere, come feci sette
anni fa, che i nostri vent'anni di guerra al
cancro sono stati un fallimento su tutta la
linea".
Chi è questo personaggio che esprime idee così
eretiche, un medico alternativo ? Un ciarlatano,
come è stato definito Di Bella? Un guaritore che
approfitta dei poveri malati ? Uno che non
conosce le percentuali di guarigione ?
Niente di tutto questo.
Risulta difficile definire ciarlatano o
incompetente, John C. Bailar III, insigne
professore di epidemiologia e biostatistica alla
Mc Gill University, uno dei più famosi esperti
di oncologia degli Stati Uniti e dell'intero
pianeta. Non parlava del resto ad una platea di
sprovveduti; il President's Cancer Panel è nato
in conseguenza del National Cancer Act, un
programma di lotta contro il cancro, firmato dal
presidente americano Richard Nixon il 23
dicembre 1971 e per cui si sono spesi fino al
1994 ben 25 miliardi di dollari. I dati relativi
alla situazione della lotta al cancro vengono
forniti direttamente al Presidente degli Stati
Uniti.
La conclusione principale di Bailar, con cui l'NCI
(National Cancer Institute) concorda, è che la
mortalità per cancro negli Stati Uniti è
aumentata del 7% dal 1975 al 1990. Come tutte
quelle citate da Bailar, questa cifra è stata
corretta per compensare il cambiamento nelle
dimensioni e nella composizione della
popolazione rispetto all'età, cosicché l'aumento
non può essere attribuito al fatto che si muore
meno frequentemente per altre malattie" (
Alberto R. Mondini - idem).
I dati "grezzi" sono ancora più pesanti
Infine cito la conclusione a cui sono arrivati i
ricercatori del Dipartimento di genetica e di
biologia molecolare dell'Università degli Studi
La Sapienza di Roma attraverso ricerche
sperimentali.
Essi "confermano, infatti, che alcuni
chemioterapici, quali la citosinarabinoside, il
metotrexato, la vincristina ed il cisplatino4
(sostanze usate comunemente e quotidianamente
nei trattamenti), in particolari linee tumorali
aumentano la resistenza alla morte cellulare
(...) Questi risultati sono sorprendenti, poiché
dimostrano che i suddetti chemioterapici non
uccidono le cellule tumorali, come invece
generalmente si ritiene, bensì, impedendo l'apoptosi
(= morte della cellula), facilitano la crescita
del tumore"
da:Prof. Renato De Magistris e Dott.ssa Anna
Giordano - Nuove prospettive nella prevenzione e
nel trattamento delle neoplasie .
A questo punto penso di poter veramente chiudere
questa relazione in quanto i due punti
dichiarati nel mio comunicato stampa....
1) La chemioterapia non guarisce dal cancro, ma
uccide.
2) Il suo uso trova fondamento solo negli
interessi economici delle
ditte farmaceutiche.
.....possono considerarsi dimostrati al di là di
ogni ragionevole dubbio.
Ovviamente ho dovuto tralasciare molti altri
dati estremamente interessanti, per rimanere
nelle dimensioni previste per una mezz'ora di
relazione; suggerisco perciò, a chi volesse
approfondire certi argomenti, i seguenti libri o
articoli che possono essere scaricati
gratuitamente dal sito
www.aerrepici.org
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La chemioterapia è inefficace
contro i tumori mentre è
devastante
per l’organismo umano.
Viene effettuata per distruggere le cellule che
si pensa si riproducano all’infinito per dei
danni ai geni. La teoria della causalità
genetica del cancro è però un bluff e un
inganno.
Non c’è nessuna cellula che impazzisce e non c’è
alcuna aumentata riproduzione cellulare.
“Un tumore è costituito da popolazioni diverse
dal punto di vista cinetico. Le cellule
proliferanti sono spesso una minoranza…
Nei
tumori solidi, invece, il ritmo esponenziale di
crescita si verifica solo nella fase iniziale
della vita del tumore” (Bonadonna G., Robustelli
G., “Medicina Oncologica” Ed. Masson, Milano
1999, pagina 72).
Di conseguenza la chemioterapia è inutile e
dannosa, anzi, favorisce la crescita tumorale.
Per mascherare il fatto che non serve
assolutamente a niente, viene ufficialmente
sostenuta e motivata da argomentazioni false.
Nonostante i trucchi statistici e le
mistificazioni, il tasso di sopravvivenza dei
tumori “veri”, cioè non soggetti a valutazioni
di dubbia origine, rimane comunque estremamente
basso.
Se si considera che nelle terapie ufficiali dei
tumori l’occasionale guarigione (guarda caso,
questa avviene solo nelle prime fasi, dove in
genere è molto alto il dubbio sulla malignità)
può essere attribuita quasi esclusivamente ad un
intervento chirurgico, si capisce come la
chemioterapia sia completamente inutile ed
inefficace.
Dunque, non c’è nessun motivo di continuare a
somministrarla ai malati, producendo in essi
danni e sofferenze inenarrabili con
abbreviazione della loro vita.
È ora di smetterla quindi con le frottole della
genetica, con le statistiche inventate, con
l’eccidio dei protocolli chemioterapici e con le
menzogne delle istituzioni e dei media pilotati
dalle multinazionali della morte.
Tratto da:
http://chemioverita.blogspot.com/
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Today's
healthnews from Reuters Health Information
Unexpectedly high mortality rate associated with chemotherapy regimen
more news...
Last Updated: 2001-05-17 10:00:14 EDT (Reuters Health)
WESTPORT, CT (Reuters Health) - Researchers have detected a higher than
expected fatality rate associated with an irinotecan, fluorouracil and
leucovorin regimen that is approved by the US Food and Drug
Administration for colorectal cancer.
This finding, which will be published in a letter to the editor in the
June 21st issue of The New England Journal of Medicine, was released
early due to the "potential importance with regard to the treatment
of patients with colorectal cancer."
Dr. Daniel J. Sargent, of the Mayo Clinic, in Rochester, Minnesota, and
colleagues conducted two clinical trials in which one arm of each
included this regimen. Dosages were "125 mg of irinotecan/m² of
body-surface area, 20 mg of leucovorin/m², and 500 mg of fluorouracil/m²
once weekly for 4 of every 6 weeks."
Within 60 days after the initiation of treatment, the mortality rate in
one trial, which contained patients with metastatic colon cancer, was
4.8% in those receiving this treatment versus 1.8% for the other
treatment arm. In the other trial, which enrolled patients with resected
stage III colon
cancer, the rates were 2.2% and 0.8%, respectively.
The side effects in the latter trial "appeared to be more related
to blood clot abnormalities: pulmonary emboli, deep vein thromboses,
strokes, heart attacks," Dr. Michael J. O'Connell, also of the Mayo
Clinic, told Reuters Health.
"One interesting possibility is that these patients had just
undergone major abdominal surgery with general anesthesia within the 4
weeks prior to beginning the treatment," he continued. "Perhaps
the postoperative setting predisposed those patients to these thrombotic
events."
As a result of these findings, Dr. O'Connell said, in their clinical
practice and in the extension protocol they have planned, they have
decreased the dose of irinotecan and fluorouracil.
The P values for the differences in both trials were 0.06. Dr. Sargent
told Reuters Health: "In the interest of patient safety, I would
not hold this to a statistical standard. We have two studies that both
show a strong trend toward increased death rates. It's the consistency
of the two studies that,
when taken together, makes this a clinically significant finding."
The researchers still believe that combination therapy with irinotecan,
fluorouracil and leucovorin should be an option for patients with
advanced colorectal cancer, but that patients should be vigilantly
monitored. They add that "an alternative is the FDA-approved
infusional schedule reported by Douillard et al. and described in the
irinotecan package insert."
The letter can be accessed at
http://www.nejm.org
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AMMAZZATO dalle cure per il Cancro .....ma
non si deve dire...!
Potete fidarvi della
chemioterapia per curare il cancro ?
L'ex addetto stampa della Casa Bianca, Tony Snow,
è morto nel luglio 2008 all'età di 53 anni a
seguito di una serie di trattamenti di
chemioterapia per il cancro al colon. Nel 2005
Snow, dopo una diagnosi di cancro, aveva subito
l'asportazione del colon ed era stato sottoposto
a sei mesi di chemioterapia. Due anni dopo
(2007), Snow fu sottoposto ad operazione
chirurgica per rimuovere una crescita cancerosa
nella zona addominale, in prossimità del punto
in cui il cancro si era manifestato in origine.
"Si tratta di una patologia del tutto curabile",
gli aveva detto il dott. Allyson Ocean, oncologo
gastrointestinale del Weill Cornell Medical
College. "Molti pazienti, grazie alle nostre
terapie, riescono a lavorare e a vivere una vita
qualitativamente normale dopo essere stati
curati. Chiunque veda questa situazione come una
condanna a morte, si sbaglia". Ma naturalmente
oggi sappiamo che era il Dott. Ocean ad
essere mortalmente in errore.
I titoli dei giornali hanno proclamato che Snow
è morto di cancro al colon, pur sapendo che egli
non aveva più il colon. A quanto pare, il cancro
maligno era "tornato" (da dove ?) e si era
"esteso" al fegato e ad altre parti del corpo.
La verità è che la chirurgia al colon aveva
gravemente pregiudicato le normali funzioni di
eliminazione delle scorie, sovraccaricando il
fegato e i tessuti di materiali tossici. La
precedente serie di trattamenti
chemioterapici
aveva infiammato
e danneggiato in modo irreversibile una
gran quantità di cellule del suo corpo, oltre a
distruggere il suo sistema immunitario.
Una ricetta perfetta
per creare nuove forme di cancro.
Ormai incapace di far fronte alle cause del
cancro originario (in aggiunta a quelli creati
in seguito), il corpo di Snow sviluppò nuove
forme di cancro al fegato e ad altre parti del
corpo.
I media, ovviamente, insistono nell'affermare
che Snow è morto di cancro al colon, perpetuando
così il mito per cui sarebbe solo il cancro, e
non la cura, ad ammazzare le persone. Pare che
nessuno osi sollevare l'importante obiezione che
per un ammalato di cancro la guarigione diventa
estremamente difficile se si viene sottoposti al
sistematico avvelenamento della chemioterapia e
a radiazioni letali. Se venite morsi da un
serpente velenoso e non prendete un antidoto,
non è forse probabile che il vostro corpo venga
sopraffatto dal veleno e non riesca più a
funzionare ?
Prima che Tony Snow iniziasse i trattamenti di
chemioterapia per il secondo cancro al colon,
egli appariva ancora forte e in salute. Ma dopo
poche settimane di trattamento iniziò a perdere
la voce, il suo aspetto divenne fragile, il
colorito diventò grigio e perse tutti i capelli.
Era stato il cancro a fargli questo ? Certamente
no. Il cancro non produce nessuno di questi
effetti, è l'avvelenamento chimico a produrli.
Egli sembrava ora più malato di una persona
morsa da un serpente velenoso.
I media mainstream parlano mai delle
schiaccianti prove scientifiche che dimostrano
che la chemioterapia produce zero benefici nei
cinque anni medi di sopravvivenza dei pazienti
malati di cancro al colon ? O di quanti oncologi
lottino per i propri pazienti e li difendano
contro un trattamento chemioterapico che - loro
lo sanno bene - li farebbe morire più in fretta
che se non ricevessero nessuna cura ?
Vi fidereste a mettere la vostra vita nelle loro
mani sapendo che la maggior parte di loro non
prenderebbe neppure in considerazione la
chemioterapia se il cancro fosse diagnosticato a
loro ?
Cosa sanno, loro, che voi non sapete ? La
notizia si sta diffondendo rapidamente negli
Stati Uniti: i decessi provocati dai medici
hanno ormai superato i 750.000 all'anno.
Probabilmente molti dottori non hanno più
fiducia in ciò che fanno, e per ottime
ragioni.
"Molti malati di cancro in questo paese
muoiono di chemioterapia... La chemioterapia non
elimina il cancro al seno, al colon o ai
polmoni. Questo fatto è documentato da oltre un
decennio. Nonostante ciò i dottori ricorrono
ancora alla chemioterapia contro questi
tumori... Le donne ammalate di cancro al seno
moriranno probabilmente più in fretta con la
chemioterapia che senza". (Alan Levin,
Dottore in Medicina).
Un'indagine del Dipartimento di Oncologia
Radiologica del Northern Sydney Cancer Centre,
in Australia, sul contributo della chemioterapia
ai 5 anni di sopravvivenza di 22 adulti affetti
da tumori maligni, ha mostrato risultati
stupefacenti: il contributo complessivo della
chemioterapia citotossica ai 5 anni di
sopravvivenza di questi adulti è stata stimata
in percentuale del
2,3 % in Australia e del 2,1 % negli USA.
[Royal North Shore Hospital
Clin Oncol (R Coll Radiol) 2005 Jun;17(4):294.]
La ricerca è fondata su dati del 1998 del
Cancer Registry australiano e dello
statunitense Surveillance Epidemiology and
End Results. L'attuale tasso medio di
sopravvivenza al cancro degli adulti, della
durata di 5 anni, è riscontrato in oltre il 60%
dei casi in Australia e in misura non inferiore
negli USA. A paragone, il contributo della
chemioterapia alla sopravvivenza (un mero 2,3 %)
non è sufficiente a giustificare le enormi spese
che essa richiede e le terribili sofferenze a
cui i pazienti vanno incontro a causa dei gravi
e tossici effetti collaterali risultanti da
questo tipo di trattamento.
Con una miserevole percentuale di successo del
2,3 %, vendere la chemioterapia come trattamento
medico (anziché come una truffa) è una delle più
gravi azioni fraudolente che si possano
commettere. Una normale chemioterapia fa
guadagnare all'establishment medico una cifra
sbalorditiva, che va dai 300.000 al milione di
dollari all'anno; fino ad oggi ha fruttato a
coloro che promuovono questa pseudo-cura (che in
realtà è veleno) oltre 1 trilione di dollari.
Non c'è da stupirsi che l'establishment medico
cerchi di tenere in vita questa
truffa il più a
lungo possibile.
Nel 1990 il noto epidemiologo tedesco Ulrich
Abel, della Clinica dei Tumori
dell'Università di Heidelberg, condusse la
ricerca più completa mai eseguita sui farmaci
chemioterapici. Abel contattò 350 centri medici,
chiedendo che gli inviassero tutto ciò che
avevano pubblicato sulla chemioterapia nel corso
degli anni. Egli esaminò ed analizzò migliaia di
articoli scientifici pubblicati sulle
riviste mediche
più prestigiose. Ad Abel occorsero diversi anni
per raccogliere e valutare i dati.
Il suo studio epidemiologico, che fu pubblicato
il 10 agosto 1991 su The Lancet, avrebbe dovuto
mettere in allarme tutti i dottori e gli
ammalati di cancro sui rischi di una delle
terapie più comuni utilizzate contro il cancro e
altre malattie. Nel suo saggio, Abel giungeva
alla conclusione che il tasso complessivo di
successo della chemioterapia "lasciava
allibiti".
Secondo la sua ricerca, non esisteva alcuna
prova scientifica reperibile in nessuno degli
studi esistenti che dimostrasse che la
chemioterapia "fosse in grado di estendere
in misura apprezzabile la vita dei pazienti
affetti dalle forme più comuni di cancro".
Abel sottolinea che raramente la chemioterapia
migliora la qualità della vita. Descrive la
chemioterapia come una "devastazione
scientifica" e dichiara che
nonostante l'inesistenza di prove scientifiche
della sua efficacia, né i dottori né i pazienti
vogliono abbandonarla. I principali media non
hanno mai parlato di questo studio di immensa
importanza, il che non è sorprendente visti gli
enormi interessi nel settore dei gruppi che
sponsorizzano i media, cioè delle
compagnie
farmaceutiche.
Una recente ricerca ha trovato zero recensioni
del lavoro di Abel sulle riviste americane,
benché esso sia stato pubblicato nel 1990. Credo
che ciò non dipenda dal fatto che il suo lavoro
sia poco importante, ma dal fatto che è
irrefutabile.
La verità su questo problema sarebbe troppo
costosa per le compagnie farmaceutiche ed è
divenuta perciò inaccettabile. Se i mass media
riferissero la verità, e cioè che i farmaci,
inclusi quelli chemioterapici, vengono
utilizzati per compiere un autentico genocidio
negli Stati Uniti e nel mondo, i loro principali
finanziatori (le compagnie farmaceutiche)
sarebbero costretti a ritirare la loro
pubblicità ingannevole dalle TV, dalle radio,
dalle riviste e dai giornali. Ma nessuno di
questi gruppi ha voglia di fare bancarotta.
Molti medici si spingono fino al punto di
prescrivere farmaci chemioterapici a pazienti
con tumori maligni troppo avanzati per un
intervento chirurgico, ben sapendo che non ne
risulterà alcun beneficio. Eppure essi
definiscono la chemioterapia un trattamento
efficace contro il cancro, e i loro
inconsapevoli pazienti credono che "efficace"
sia sinonimo di "curativo". In realtà i medici
si riferiscono alla definizione di farmaco
"efficace" data dalla FDA, cioè un farmaco che
nell'arco di 28 giorni sia in grado di produrre
una riduzione del 50% o più della massa
tumorale. Ma dimenticano di dire ai loro
pazienti che non esiste alcuna correlazione tra
il ridurre un tumore in 28 giorni e il curare il
cancro o l'allungare la vita. In altre parole,
si può vivere con un tumore non curato
altrettanto a lungo di quanto si potrebbe farlo
con un tumore ridotto o eliminato dalla
chemioterapia (o dalle radiazioni).
La chemioterapia non ha mai dimostrato di avere
effetti curativi contro il cancro. Per contro,
il corpo è in grado di curarsi da solo, ed è
proprio quello che fa sviluppando il cancro. Il
cancro è più un meccanismo di guarigione che una
malattia. La "malattia" è il tentativo del corpo
di curarsi da uno squilibrio sopravvenuto. E in
alcuni casi questo meccanismo di guarigione
continua a funzionare anche dopo che una persona
è stata sottoposta a chemioterapia (e/o
radiazioni).
Sfortunatamente, come è stato dimostrato dalle
ricerche summenzionate, le possibilità di una
completa guarigione si riducono enormemente
quando i pazienti vengono trattati con farmaci
chemioterapici.
Gli effetti collaterali
dei trattamenti sono spesso orribili e fonte di
grande sofferenza per i pazienti e
per i loro cari, il tutto in nome del
trattamento medico affidabile. Benché la cura
farmacologica sia somministrata con la promessa
di migliorare la qualità della vita dei
pazienti, il buon senso ci dice che una medicina
che li fa vomitare e perdere i capelli,
distruggendo allo stesso tempo il loro sistema
immunitario, fa in realtà l'esatto contrario. La
chemioterapia può produrre nei pazienti
ulcerazioni alla bocca che mettono a rischio la
loro vita.
Aggredisce il
sistema immunitario,
distruggendone miliardi di cellule (globuli
bianchi).
I suoi mortali veleni producono
infiammazioni
in ogni parte del corpo. I farmaci possono
produrre ulcerazioni in tutto l'apparato
intestinale. L'effetto collaterale più comune
sperimentato dai pazienti in chemioterapia è la
completa mancanza di energie.
I nuovi farmaci
addizionali che vengono somministrati oggi a
molti pazienti possono impedire la percezione di
alcuni effetti collaterali, ma non riducono
affatto gli effetti spaventosamente distruttivi
e soppressivi della chemioterapia in sé.
Ricordate che il motivo per cui la chemioterapia
riesce a ridurre la massa di alcuni tumori sta
nell'immensa distruzione che provoca nel corpo.
Se siete ammalati di cancro, forse penserete che
il sentirsi stanchi sia un effetto della
malattia.
In realtà raramente è così. Il sentirsi
insolitamente stanchi è più spesso dovuto
all'anemia, che è un comune effetto collaterale
di molti farmaci chemioterapici. Tali farmaci
possono ridurre drammaticamente i vostri globuli
rossi, e ciò riduce la disponibilità di ossigeno
a 60-100 trilioni di cellule del vostro corpo.
Potete sentire letteralmente l'energia che viene
risucchiata da ogni vostra cellula, una specie
di morte fisica senza morte. L'affaticamento da
chemio ha un impatto negativo sulle attività
quotidiane dei pazienti nell'89% dei casi. Senza
energia non può esservi gioia né speranza e
tutte le funzioni corporee ne risentono.
Un effetto collaterale a lungo termine è che i
corpi di questi pazienti finiscono per non
rispondere più nemmeno ad approcci curativi
nutrizionali o di rafforzamento immunologico.
Tutto questo contribuisce a spiegare il motivo
per cui gli ammalati di cancro che non si
sottopongono a nessun trattamento hanno un tasso
di guarigione quattro volte più alto di coloro
che si sottopongono a cura. La cosa triste è che
la chemioterapia non è curativa per il 96-98%
delle tipologie di cancro.
Prove certe (per la maggioranza delle casistiche
di cancro) che la chemioterapia abbia una
qualsiasi influenza positiva sulla sopravvivenza
o sulla qualità della vita, semplicemente non
esistono.
Presentare la chemioterapia come una
cura contro
il cancro è a dir poco ingannevole. Con i danni
permanenti che produce al sistema immunitario e
ad altre importanti parti del corpo, la
chemioterapia è diventata una delle principali
cause di malattie da trattamento, come malattie
cardiache, epatiche, intestinali, immunitarie,
infezioni, danni cerebrali, disturbi da stress
doloroso e invecchiamento precoce.
Prima di rassegnarsi ad essere avvelenati,
gli ammalati di cancro dovrebbero porre domande
precise ai loro medici e chiedere che gli
vengano mostrate ricerche o prove in grado di
dimostrare che una riduzione della massa
tumorale si traduca realmente in aumento della
speranza di sopravvivenza. Se vi diranno che la
chemioterapia è la vostra migliore chance di
sopravvivenza, saprete che vi stanno mentendo o
che sono semplicemente disinformati. Come è
chiaramente dimostrato dalla ricerca di Abel,
non esiste nessuna prova di questo genere in
tutta la letteratura medica.
Assoggettare i
pazienti a chemioterapia li priva della
possibilità di cercare o di rispondere ad una
cura reale ed è un atto meritevole di azione
penale.
(Il libro di Andreas Moritz "Il cancro non è una
malattia - è un meccanismo di sopravvivenza
spiega quali siano le vere cause del cancro e
come eliminarle". E' reperibile presso
www.ener-chi.com e
www.amazon.com ).
Versione originale: Andreas Moritz - 18/08/08 -
Fonte:
www.naturalnews.com
Link:
http://www.naturalnews.com/023689.html -
23.07.08
Versione italiana:
Fonte:
http://blogghete.blog.dada.net + Link:
http://blogghete.blog.dada.net/archivi/2008-08-11
11.08.08 - Traduzione a cura di Gianluca Freda
Tratto da: ariannaeditrice.it
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RADIOTERAPIA
Le
radiazioni ionizzanti utilizzate
in radioterapia sono in grado di
danneggiare il
DNA del tessuto bersaglio.
Le cellule tumorali sono, in genere,
scarsamente capaci di riparare i
propri danni e quindi vanno in
contro a
morte cellulare.
Per risparmiare
tessuti sani, ad esempio pelle o
organi che la radiazione deve
superare per arrivare al tumore, i
fasci delle radiazioni vengono
sagomati e rivolti da diverse
angolazioni, intersecandosi nel
centro della zona da trattare, dove
perciò vi sarà un quantitativo di
dose assorbita totale superiore
che nelle parti adiacenti.
Quindi l’esposizione a
irradiazioni ionizzanti come i raggi X e
similari utilizzati anche nella Radioterapia,
anche se a basso livello di intensita', può
indurre "stress" cronico
ossidativo e
nitrosativo e quindi danneggiare i
mitocondri cellulari (mitocondriopatia).
Questo "stress" può causare danni irreversibili
al
DNA mitocondriale (esso è dieci volte più
sensibile allo
stress ossidativo e nitrosativo del
DNA nel nucleo della
cellula).
Il DNA mitocondriale non è riparabile a causa
del suo basso contenuto di
proteine istoniche, pertanto eventuali danni
(genetici o altro) si possono trasmettere a
tutte le generazioni successive attraverso la
linea materna.
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IMPORTANTE
SCOPERTA su
Latte materno e
Cancro
Ricercatori svedesi dell'Università di Lund
hanno trovato risultati promettenti dalla
ricerca gli effetti della sostanza sui pazienti.
con
cancro alla vescica - Maggio 2017
Nei primi studi clinici con pazienti affetti da
cancro della vescica, quelli iniettati con il
composto ha cominciato a gettare le cellule
tumorali morte attraverso la loro urina in pochi
giorni.
Il composto derivante dal latte materno mira le
cellule tumorali da solo, offrendo
un'alternativa ai trattamenti chemio e
radioterapia che danneggiano le cellule, sia
sane e cancerose nel corpo.
http://www.independent.co.uk/life-style/health-and-families/health-news/breast-milk-cancer-sweden-university-of-lund-a7735351.html
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