MEMORIA
dellACQUA e quindi anche del SANGUE
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Dieci anni
fa’ la rivista internazionale “Nature”
pubblico’ uno studio di un gruppo di
ricercatori dell’Istituto
IMSERM
di Parigi,
che erano riusciti ad ottenere la
degradazione di
cellule basofile con
altissime diluizioni di siero anti
IgE (aumento dei granuli nel
citoplasma di un tumore del
sangue): le
molecole d’acqua agivano contro le
cellule
tumorali basofile come anticorpi
sottraendone i granuli.
I granulociti del
sangue contengono granuli
larghi e numerosi che aumentano nella
"leucosi", una forma di cancro del sangue.
Benveniste e la sua equipe, sciolsero
molecole di anticorpo di siero anti IgE,
fino ad ottenere non piu' una soluzione, ma
solo il solvente
H2O (acqua). L'acqua cosi' diluita senza
molecole di anticorpo continuava a
decolorare, a sottrarre, i granuli di colore
rosso dalle cellule
cancerose del sangue. la
scoperta fu
sbalorditiva.
La notizia si diffuse attraverso i mezzi di
comunicazione accendendo violente polemiche
e contestazioni.
Si parlo’ di “memoria
dell’acqua” e malgrado che queste
ricerche furono efficientemente sottaciute e
nascoste ai piu’, altri
ricercatori
seguirono le orme del dr.
Benveniste
(direttore del centro di ricerca che con la
sua equipe, fece quelle importanti scoperte)
andando avanti, scoprendo ed aggiungendo
altri particolari che dimostrano che
Benveniste aveva fatto una grande scoperta.
Questa "memoria" e' basata sul processo
detto:
Solvatazione
vedi:
Proprieta'
dell'acqua
+ Memoria
dell'acqua +
COMPUTER ad ACQUA +
Microcristalli nel Cancro
+
Memoria Biologica dell'Acqua
+
Risonanza dell'acqua
+
SANGUE è LUCE ed
Informazione
+
Apparato Cardiovascolare +
Cuore + Circolazione
sanguigna
+
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Naturalmente l’Establishement della
medicina ufficiale, quello legato alle grandi
case farmaceutiche
che vedevano in quelle scoperte dei
gravi
pericoli per i loro fatturati…
cercarono in ogni modo di immettere nella
congiura del silenzio
quelle
importanti
scoperte
ed in parte ci riuscirono… fino al giorno
d’oggi, quando un semplice, ma intelligente
medico italiano il dott.
Mario
Pitoni, ha scoperto, con osservazioni
visive dirette con un microscopio e dei
vetrini di sangue prelevati dai pazienti
(egli pratica il
salasso), che anche nel sangue, che e’
una sospensione, cioe’ un tessuto liquido,
essendo composto (come solvente) da
H2O cioe’ da acqua, e’ "stampata" la
traccia “mnemonica
vermiforme”
del contatto con la vena ed ha quindi
dimostrato la proprieta’ dell'acqua e del
sangue, di avere una
memoria
elettromagnetica.
(vedi foto)

Fig. 1 |

Fig. 2 |

Fig. 3 |

Fig. 4 |
Fig. 1 -
In
questa foto il sangue si è coagulato
in modo sparso in forme irregolari
ma è anche comparsa la formazione di
un “coagulo vermiforme”, “cilindri
forme”. Il sangue e fuori uscito,
tramite una incisione di una vena di
piccola dimensione, dalla regione
del malleolo del piede e si
raccoglie coagulando sul fondo di
una vaschetta. E’ un ramo ascendente
della vena safena che va ad irrorare
la superficie del nervo “sciatico”
affetto da infiammazione
reumatica.Il fenomeno del “coagulo
vermiforme” è dovuto nella
infiammazione reumatica al
rallentamento alla stasi micro
circolatoria del sangue sul nervo in
patologia: Iperemia venosa.
Fig. 2 -
In questa foto il sangue fuoriuscito
da una vena , tramite incisione,
della regione malleolare del piede,
di un paziente affetto da
sciatica(dolore sofferenza del nervo
sciatico) si è raccolto sul fondo di
una vaschetta. Si è coagulato e si è
formato un coagulo “Vermiforme”.
Dopo qualche ora si è essiccato e
fotografato a ingrandimento su fondo
di sangue sparso coagulato. Il
colorito del coagulo vermiforme è
particolarmente “nerastro”, scoro.
Una caratteristica del sangue
iperemico da stasi venosa
circolatoria. Il paziente soffriva
di sciatica di natura causale
infiammatoria reumatica.
Fig. 3
In
questa foto il sangue fuoriuscito da
una incisione venosa malleolare si è
coagulato in una forma normale
costante, standard, di colorito
rosso, vivace, chiaro, ben
ossigenato dall’aria; senza coagulo
vermiforme. Il sangue è di un
paziente giovane con dolore alla
schiena da compressione di un disco
vertebrale che preme su una radice
del nervo sciatico. E’assente
l’infiammazione reumatica e quindi
l’iperemia venosa. Da notare che il
sangue non è torbido, informe, scuro
come il sangue intossicato, saturo
da farmaci o da altre sostanze
tossiche microcristalline.
Fig. 4 -
In questa foto si notano due
formazioni coagulate vermiformi,
cilindri forme. Si ripete
costantemente il fenomeno patologico
vermiforme. La memoria del sangue Il
paziente è affetto da sciatica di
natura infiammatoria reumatica.
Fig. 5 - Formazione di coaguli
cilindriformi del sangue fuoriuscito
dalla caviglia. (aveva una
infiammazione reumatica "sciatica").
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LEGENDA: (non e'
ancora terminata)
Paziente con infiammazione reumatica,
sciatalgia, e radicolite compressiva.
Sottoposto a terapia intensa di: cortisone,
antidolorifici, antinfiammatori ipotensiva
Sangue: sciolto, non denso, con ritardo
nella emostasi di colore chiaro quando esce
dall’incisione.
Paziente sangue nerastro appena esce
dall’incisione; diviene successivamente
chiaro a contatto con l’ossigeno dell’aria
Paziente senza iperemia infiammatoria
reumatica della vena safena.
Paziente sangue nerastro appena esce
dall’incisione che diviene chiaro a contatto
con l’ossigeno dell’aria
Paziente con sciatalgia e terapia intensa di
cortisone ed antinfiammatori.
Paziente sangue nerastro appena esce
dall’incisione; diviene chiaro con contatto
ossigeno dell’aria.
Paziente sangue nerastro appena esce
dall’incisione; diviene chiaro con contatto
ossigeno dell’aria.
Come ben evidenziato dalle foto (n°
), il sangue che esce da una vena della
caviglia (con nervo sciatico
infiammato),
si sparpaglia, si rapprende e coagula
in forme diverse, ma forma
SEMPRE un coagulo "vermiforme",
che rappresenta lo "stampo" del "tubo" dal
quale e' uscito, ecco la memoria del sangue;
il coagulo vermiforme al contrario
NON si presenta
se la memoria del sangue e'
alterata,
come nel sangue
intossicato di coloro che utilizzano
farmaci
di sintesi.
Il
dott. Mario Pitoni
(*) ha notato che un
ANALOGO
FENOMENO
alla
memoria
dell’acqua,
in condizioni naturali e senza esperimenti
di laboratorio,
appare anche
quando
fuoriesce
il
SANGUE
da una piccola vena del piede,
incisa
per togliere l’infiammazione
del
nervo sciatico su centinaia di pazienti,
sottoposti alla tecnica del mini
salasso.
Il sangue generalmente coagula assumendo
forme diverse, ma in tale condizione
patologica appare SEMPRE un coagulo di forma
cilindrica vermiforme. Il fenomeno e’
documentato da numerose fotografie sia dopo
la fuoriuscita del sangue che dopo
essicazione.
Il sangue che e’ costituito prevalentemente
da acqua (H2O) per cui l’infiammazione del
nervo sciatico, irritato, provoca un
ristagno, un rallentamento del sangue venoso
che in patologia viene denominato
“iperemia”.
In base anche alle ricerche del prof.
Preparata e
del prof. Del Giudice oltre a quelle del
prof.
Bistolfi, l’acqua racchiude
l’informazione in una rete elettromagnetica,
nei Cluster dell’acqua stessa, i quali
ricevono e memorizzano l’informazione
ritrasmettendola quando le condizioni sono
propizie al rilascio dell’informazione
stessa.
L’acqua memorizza per mezzo delle forze
elettromagnetiche nel cluster di molecole,
raggruppamenti omogenei molecolari, chiamati
Dominii di
Coerenza.
Cio’ puo’ ben spiegare come il sangue sotto
stimoli di frequenze specifiche
elettromagnetiche tende a riprodurre la
forma del liquido tubolare venoso, quindi il
CEM del liquido sanguigno ritrasmette lo
“stampo della vena in “iperemia”.
Questi scoperte, verso la direzione delle
conferme della memoria dell’acqua, aprono
nuovi ed importanti orizzonti, cioe’ quella
di utilizzare le frequenze di una certa
sostanza, con l’introduzione del suo CEM
nell’organismo vivente.
In pratica e’ cio’ che effettua il rimedio
omeopatico, ma in futuro il rimedio non
saranno piu’ utile…..bastera’ un apparecchio
elettronico: un trasmettitore di frequenze.
Il dott. M. Pironi eseguendo incisioni da
una piccola vena su centinaia di pazienti
affetti da infiammazione nel nervo sciatico,
ha quindi scoperto che si
verifica lo stesso
fenomeno di memorizzazione anche nel
sangue,
infatti il sangue che fuoriesce liquido
dall’organismo si coagula, e si rapprende in
forme diverse, ma in esso appare sempre un
coagulo cilindrico vermiforme, quando ha
memorizzato lo “stampo " il ricalco della vena in “iperemia”
nel quale era precedentemente presente.
Ma quello che e' molto
importante
da far
rilevare,
e che dimostra e conferma la grande scoperta
effettuata da queste ns. ricerche, e' che
TUTTI
i
soggetti
che hanno
utilizzato,
una cura a base di farmaci di sintesi, per
un certo periodo di tempo, all'osservazione
diretta,
il
loro sangue
NON mantiene
la "memoria"
della forma della vena dal quale e' uscito,
ma il plasma (sangue) si adagia sulla pelle
senza mantenere
la forma del vaso
dal quale e' uscito; al contrario, nei
soggetti che
NON hanno
utilizzato quei
farmaci
(di
sintesi), esso
mantiene
la forma del vaso dal quale e' uscito.
Questa importante osservazione ci permette
di confermare che, oltre alla memoria
dell'acqua contenuta nel plasma sanguigno, i
farmaci
hanno anche sul sangue un potere di
annullare la memoria stessa per il loro "inquinamento
(intossicazione) chimico ed anche
elettromagnetico",
per cu i
cluster
che si formano normalmente per effetto
naturale della proprieta' dell'acqua,
NON possono
formarsi
e quindi la
memoria
di essa
non
si mantiene,
ne' si forma;
cio' deve far riflettere molto coloro (i
medici
allopati) che
propinano
farmaci
di sintesi ai loro pazienti ed e' una
ulteriore conferma della
grave
tossicita'
di tali farmaci.
Tale
sorprendente fenomeno
e’ una ulteriore
conferma che le molecole di H2O hanno una
specifica memoria elettromagnetica
vibrazionale.
E’ una prova visiva, reale, fotografica del
fenomeno, che va oltre i criteri di
“scientificita’ della ristretta logica di
ricerca attuale, nel campo medico”.
NON si puo’
negare cio’ che si vede, ma bisogna
approfondirlo
!
L’acqua e dunque anche il sangue
sono
capaci di
memorizzare, trasportare
informazioni molecolari (messaggi biologici)
che sono passibili di registrazione,
trasmissione ed amplificazione, come puo’
essere fatto per il suono e la musica.
La possibilita’ della memorizzazione di
“dati = Informazioni” nell’acqua e nel
sangue e la trasmissione elettromagnetica
dei segnali molecolari non e’ solamente
originale, ma ha una
importanza
COLOSSALE.
La Biologia, nel corso dei secoli, ha
concentrato la sua attenzione solo sugli
aspetti strutturali e chimici; gli studi
sulla "segnalazione fisica"
mancano
totalmente ed e' ora
che
si inizi
ad indagare
seriamente su
queste doti
"nascoste"
!
Questa la
possibile spiegazione
del meccanismo della "memoria dell'acqua
contenuta nel sangue":
Quando il sangue esce dal corpo passa
istantaneamente da una temperatura di 37°
alla temperatura ambiente e da una pressione
sanguigna corporea alla pressione ambientale, queste due alterazioni potrebbero
quindi scatenare uno "shock termodinamico" e creare un processo di "gel"
(G) che
permetterebbe al sangue di mantenere la forma del vaso dal
quale proviene, detenuta dalla "memoria"
bioelettronica dell'acqua contenuta
nell'acqua del sangue.
Quello che fa riflettere su questa
ipotesi
e' che anche il sangue di coloro che hanno
assunto dei farmaci (qualsiasi) viene
sottoposto al variare della temperatura e
della pressione, subendo lo stesso shock, ma esso
non mantiene la
forma del vaso dal quale proviene !, cio'
significa che esso ha una alterazione
bioelettronica che non permette la coerenza
della memoria stessa.
Comunque l'argomento e' ancora in fase di
studio approfondito, da parte di un chimico
specializzato, ma rimane comunque
l'interrogativo di fondo:
come mai, anche se il processo fosse la
gelificazione (meglio dire:
gelatinizzazione),
assume proprio la forma dalla quale
proviene ?, e non assume per esempio, la
forma piatta della superficie ove viene ad
essere collocato ?
sembra proprio che anche il sangue stesso
con il suo solvente acqua abbia
caratteristiche proprie di memoria
bioelettronica.
La
Fisica
e quindi anche la
bioelettronica
ci vengono in soccorso per spiegare i
meccanismi di questa "memoria" del liquido
sangue-acqua.
(G):
Il
gel è un materiale
colloidale solido elastico. È costituito
da un liquido disperso e inglobato nella
fase solida. Il contenuto liquido può
separarsi per
essiccazione. Può avere origine organica
(proteine,
polimeri) o inorganica (argilla,
silice).
Il liquido "abita" nella struttura
costituita dal solido, che a sua volta
sfrutta la
tensione superficiale del liquido per
non collassare.
Un
sol-gel rappresenta una
sospensione colloidale in grado di
solidificare formando un gel.
Lo
xerogel è un particolare colloide solido
ottenuto per eliminazione del liquido,
mentre eliminando lo stesso liquido in
condizioni supercritiche si ottiene un
aerogel con caratteristiche peculiari. I
gel si preparano per raffreddamento di una
soluzione colloidale o per rapida reazione
ad alta concentrazione di reagenti in fase
liquida. - Tratto da it.wikipedia
Questi lavori, pubblicati per ora solo in
www.mednat.org, lo sono con l'assenso
anche del Dott. Mario Pitoni
- Primario di Nefrologia e Dialisi -
Ospedale di Rieti - Patologo
Generale - Prof. di Nefrologia - Università Cattolica di Roma
Rec.: Via Massimo Rinaldi, 19 - tel.
0746.200.444 - RIETI
Il dott. Mario
Pitoni e' anche autore della
ricerca sulla
scoperta
dei
Microcristalli
nelle
intossicazioni da
Tumore,
ricerca che ci ha permesso di
individuare
l'Albero
del Cancro
nei sangue dei
cancerosi, cioe' negli individui a
Terreno Oncologico.
Il presente articolo e' stato preparato dal
dr. J. Paul Vanoli che ha collaborato con il medico
dott. M Pitoni.
Commento NdR: Questa Dimostrazione
visiva non solo evidenzia e dimostra che
anche il
sangue ha una
sua
Memoria, per via dell'acqua
in esso contenuta, e questa
Memoria,
e' ben documentata ed evidenziata anche in
un'altra osservazione del sangue fatta al
microscopio in quanto il sangue, con
questa sua possiblita' di avere una sua
specifica memoria, disegna e crea l'l'Albero
del Cancro, facendo riconoscere ad un
attento osservatore che il cancro
e' gia' insediato nell'organismo, prima
ancora di avere una "massa" tumorale nell'organo
bersaglio del
Conflitto Spirituale irrisolto;
formando questo albero,
si evidenzia che il sangue, che
e' un liquido, contiene per caratteristiche
intrinseche proprie, la possibilita' (memoria)
di formare anche l'albero del cancro (e non
solo questo) e quindi questa sua
caratteristica e' una vera e propria memoria
dello stato globale dell'organismo, visibile
e controllabile SOLO a chi lo
osserva attentamente la natura del
sangue con un
microscopio oppure con altri tipi di
analisi ma che vanno "lette" con attenzione e mente
"larga" !
Ovviamente questi studi Rimettono in
TOTALE DISCUSSIONE tutta la pratica
della
Donazione di Sangue e delle
Trasfusioni, e di riflesso ma
marginalmente anche tutte le ricerche
fatte sul sangue e per caduta anche
le analisi del sangue stesso
!!
E
per finire: ricordiamo
la
memoria del sangue e quelli che dicono di
aver sperimentato i ricordi di coloro a cui
apparteneva il sangue che gli veniva
trasfuso...
Un esempio video su certe leghe metalliche
che hanno memoria delle loro forme, e che se
scaldate o se collegate ad un fonte di
corrente continua, ritornano, dopo essere
state deformate, alla loro forma primitiva.
Cio' vuol dire che in natura esistono
memorie di forma, e nel caso dell'acqua, e/o
del sangue, la memoria e' nella forma dei
cluster, che viene rilasciata sotto uno
stimolo termico e/o di corrente elettrica
corporea.
vedi anche:
Biorisonanza + Memoria e
risonanza +
Cluster
dell'acqua + Benveniste:
La storia della cosiddetta Bufala
+
Memoria cellulare
+ Terreno Oncologico
+
Trasfusioni + Trapianti (memoria organica)
+
SANGUE è LUCE ed
Informazione
+
Apparato Cardiovascolare +
Cuore + Circolazione
sanguigna
+ Memoria
dell'acqua +
Microcristalli nel Cancro
+
Memoria Biologica dell'Acqua
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