DIETA
VEGETARIANA
- vedi:
Dieta Vegetariana - 1
+
Vegetali e Salute +
Zucchero =
danno per la salute
Scrive
Plutarco:
"Tu chiedi per
quale ragione
Pitagora si astenesse dal mangiar carne; io invece,
mi chiedo, stupito, con quale sentimento, con quale
stato d'animo o in base a quale ragionamento, il primo
uomo abbia toccato con la bocca ciò che era frutto di un
assassinio, abbia accostato alle labbra la carne di un
animale morto e, poste dinnanzi a sé tavole di corpi
morti e corrotti, abbia chiamato pietanze e nutrimento
quelle parti che poco prima muggivano, emettevano voci,
si muovevano, vedevano il mondo.
Come riuscì la sua vista a sopportare l'uccisione di
animali sgozzati, scorticati, fatti a pezzi, come
tollerò il suo olfatto le esalazioni, come non dissuase
il palato la contaminazione, quando egli toccò piaghe di
altri esseri ricevendo umori e sieri putrefatti di
ferite mortali? [...]
Scrive il
prof. Gino Ditadi,
teorico
del biocentrismo, autore e curatore di testi che
privilegiano il rapporto filosofia-animalità
dall'antichità ai nostri giorni,
nell'Introduzione al suo libro "Sul mangiar carne":
"Plutarco avvertì
l'unità della vita, la sua forza generosa, la fragranza
odorosa dei campi di grano nelle sere d'estate, il
profumo di Demetra eleusina, fanciulla variopinta, ricca
di fiori e di spighe... ed insieme ebbe la percezione
profonda di una realtà sbagliata.
E noi, immersi nel caos del tempo, oggi più che mai,
abbiamo bisogno delle sue antiche parole alate, per
inondare di luce il presente. Per innalzare la civiltà".
Il
Dott. Fariselli, presidente dell'associazione AVI, medico chirurgo in
oncologia, dirigente medico dell'Istituto Nazionale dei tumori di
Milano, afferma:
La difficoltà nell'accettare l'alimentazione vegetariana è dato dal
fatto che su quasi tutti i libri c'è scritto che è necessario mangiare
carne.
La necessità di mangiare carne secondo tali testi deriva dalla presenza
di proteine, il Dott. Fariselli ha contestato ciò, in quanto le
proteine si possono trovare anche nei vegetali, l'unica cosa che non si
trova nei vegetali è la vitamina B12 che può essere addizionata alla
dieta.
La carne produce stipsi in quanto apporta grassi saturi che sono i più
i dannosi e più difficili da smaltire, invece i grassi insaturi meno
dannosi si trovano in pesce
e vegetali.
Per i vegetariani anche il pesce è da bandire dalla dieta in quanto
contrari alla sofferenza inflitta agli animali come esseri viventi.
Se si considera la bioterapia nutrizionale il canone è l'alimentazione
vegetariana con la quale si possono prevenire e persino curare tante
malattie.
Ad esempio per l'omotossicologia
la carne di suino favorisce le gengiviti ed i processi infiammatori
generali.
Altro
dato significativo è che nei vegetariani il
cancro è meno frequente, "la scienza non può spiegare
tutto" afferma il Dott. Fariselli, in questa società in cui la
vita media si è allungata, c'è l'inquinamento, e le medicine che non
danno sempre grossi risultati, è necessario curare l'alimentazione per
curare se stessi. è necessario mangiare in modo regolare alternando i
cibi, inoltre è meglio mangiare cibi biologici e di stagione, in quanto
è maggiore la presenza di vitamine e sali minerali.
Contro
il cancro, che nasce dall'acidosi, ci vogliono grandi forze di guarigione e una buona fonte di
tali forze sono i vegetali CRUDI.
Anche uno sportivo può essere vegetariano in quanto l'apporto proteico
della carne può essere sostituito dalla soia. Inoltre il deposito dei
grassi dei vegetariani è sottoforma di granuli di glicogeno più facili
da metabolizzare, mentre negli onnivori il deposito di grassi deve
essere smaltito dalle lipasi per cui il processo comporta più spreco di
energie.
Una dieta consigliata per i vegetariani è l'apporto di due terzi di
cereali e un terzo di legumi con la suddivisione delle calorie nel
seguente modo:
- 50% zuccheri, amidi,
pane, pasta.
- 30% grassi non animali.
- 20% proteine.
è molto importante bere acqua a
pH minimo di 7,5 e con poco residuo fisso e cambiare
spesso gli alimenti per evitare carenze.
Precisazione sul testo da parte di un medico allopata (dott. M. Campli):
Il glicogeno è un POLISACCARIDE, cioè uno zucchero complesso, ovvero
una forma di deposito del glucosio, che con i grassi non c'entra niente,
anche perché se si arriva a sintetizzare zuccheri a partire da proteine
e grassi (e l'organismo lo fa prima degradando le proteine, e solo *poi*
degradando i trigliceridi) si attiva un processo detto gluconeogenesi
che deve supplire ad un difetto di glucosio, *non* a un eccesso di
grassi.
vedi anche:
www.scienzavegetariana.it
http://www.scienzavegetariana.it/agg/news.html#bambina
"Un cambiamento di
stile di vita basato su una dieta prevalentemente
vegetariana, moderato esercizio fisico e tecniche per
gestire lo stress può far allungare i
telomeri, i
"cappucci protettivi" del DNA il cui progressivo
accorciamento è correlato alla senescenza cellulare e a
numerose patologie legate all'età ".
http://www.lescienze.it/news/2013/09/18/news/stile_vita_telomeri_invecchiamento-1812056/index.html
Abbassare la glicemia può contribuire a
ridurre il rischio di malattia cardiaca coronarica sia nei
diabetici sia nei non diabetici, cancro ed altri sintomi
gravi.
State molto attenti ai
carboidrati che si trasformano TUTTI in Zucchero
! riducete le quantità e la frequenza dell'assunzione
di pane, pizze, pasta, cereali, (comunque se li
utilizzate, meglio solo in grani)
vedi anche: Dieta
Vegetariana per Bambini ed adolescenti +
Tracciabilità dei Cibi
+
Consigli Alimentari + Crudismo
+
China Study +
Vegetariani 1 +
Vegetariani
2 +
Germogli
+
Frutta e verdura
+ Molecole Buone = Cibo
adatto
vedi anche:
Crudismo
ed Emodieta
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GLADIATORI ROMANI = VEGETARIANI
La BEVANDA
TONIFICANTE dei GLADIATORI era a BASE di CENERE –
25/11/2014
Una nuova indagine condotta sulle ossa di alcuni
guerrieri trovati in un cimitero ad Efeso, nell'odierna
Turchia, ha rivelato che questi gladiatori romani
seguivano principalmente una dieta vegetariana e usavano
una bevanda a base di cenere come tonico.
Le fonti storiche riportano che i gladiatori avessero
una propria dieta, comprensiva di legumi e cereali. Le
fonti contemporanee li chiamavano "hordearii",
mangiatori di orzo.
Lo studio del Dipartimento di Medicina Forense
all'Università di Medicina di Vienna, in cooperazione
con l'Università di Berna, ha esaminato le ossa di 53
individui, di cui 22 gladiatori, morti tra il II e il
III secolo d.C. All'epoca, Efeso era la capitale della
provincia romana dell'Asia e contava oltre 200.000
Grazie alla spettroscopia sono stati analizzati gli
isotopi di carbonio, azoto e zolfo contenuti nel
collagene delle ossa, e i livelli di stronzio e calcio
contenuti nella parte minerale dei resti.
I risultati mostrano che questi gladiatori seguivano una
dieta essenzialmente vegetariana. I pasti consistevano
principalmente di cereali e non prevedevano carne. La
parola "mangiatore di orzo" si riferisce in questo caso
al fatto che ai gladiatori venivano dati cereali di
qualità inferiore.
La differenza tra i gladiatori e la popolazione normale
è molto significativa per quanto riguarda il livello di
stronzio misurato nelle ossa. In altre parole, i
gladiatori assumevano molti più minerali grazie a una
fonte di calcio ricca di stronzio: la bevanda a base di
ceneri citata nella letteratura probabilmente esisteva
per davvero.
"Le ceneri di piante venivano chiaramente consumate per
fortificare il corpo dopo gli sforzi fisici e per
favorire una migliore guarigione delle ossa", spiega
l'antropologo forense e autore dello studio Fabian Kanz.
"È simile a quello che facciamo oggi: prendiamo magnesio
e calcio (nella forma di compresse effervescenti per
esempio) dopo l'attività fisica". Il calcio è essenziale
per la costruzione delle ossa e di solito si trova nei
latticini.
Tratto da: ilfattostorico.com
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Non mangiare carne, vai
in bici - 21/01/2008
Notizia da: Centro Internazionale di Ecologia della
Nutrizione (NEIC)
"Non
mangiare carne, và in bici, sii un consumatore frugale"
- ecco come fermare il riscaldamento globale.
Queste la parole di Rajendra Pachauri, premio Nobel e
direttore dell'IPCC, il Panel Intergovernativo sui
Cambiamenti Climatici delle Nazioni Unite, pronunciate
il 15 gennaio a una conferenza stampa a Parigi.
Il dossier emesso nel 2007
dall'IPCC sottolinea infatti "l'importanza di cambiare
stile di vita" per combattere il riscaldamento globale.
Il direttore dell'IPCC, coerentemente vegetariano lui
stesso, afferma anche: "è qualcosa che l'IPCC ha avuto
paura di affermare prima, ma ora l'abbiamo finalmente
detto".
E continua chiedendo: "Per
favore, mangiate meno carne, la carne è un prodotto ad
altissimo consumo di carbonio" e sottolinando anche che
alti consumi di carne sono dannosi per la salute.
Il Centro Internazionale di
Ecologia della Nutrizione (NEIC) plaude a questa presa
di posizione: "Ricordiamo che recenti studi pubblicati
sul Lancet hanno mostrato che le emissioni di gas serra
causate dal settore agricolo sono pari al 22% del
totale; come percentuale questa è simile a quella dovuta
all'industria e maggiore di quella dovuta al settore dei
trasporti. L'allevamento di bestiame (compresa la
coltivazione del mangime e il trasporto) contribuisce
per l'80% al totale del settore agricolo."
Rajendra Pachauri ha inoltre ricordato che la produzione
di un kg di carne causa emissioni equivalenti a 36,4 kg
di biossido di carbonio e che l'allevamento e il
trasporto di animali richiede, per un kg di carne, la
stessa energia richiesta per mantenere accesa una
lampadina di 100 Watt per quasi 3 settimane.
Oltre a questo ha
raccomandato di usare meno la macchina e andare in
bicicletta, e di essere consumatori "frugali",
intendendo con questo di non comprare qualcosa solo
perché "esiste", ma comprare solo quello che ci serve
davvero.
"Lo scenario è piuttosto triste - se il genere umano
non fa nulla, il cambiamento climatico avrà impatti
molto seri" ha dichiarato alla conferenza stampa di
Parigi.
Il meeting di Bali ha
definito un accordo globale per la riduzione delle
emissioni del biossido di carbonio dovute ad attività
umane, e la cosa positiva è che per la prima volta da
quando si è iniziato a tenere dei meeting
internazionali sull'argomento - nel 1994 - nessuno ha
contraddetto i risultati presentati dall'IPCC, e quindi
si accetta finalmente che il problema esiste ed è
grave.
Conclude il Centro
Internazionale di Ecologia della Nutrizione: "è bene
che finalmente si affermi che per quanto riguarda
l'impatto sull'ambiente il comportamento personale è
importante, e in particolare le nostre scelte
alimentari. La massa di evidenze in merito non si può
ormai contraddire, così come i risultati dell'IPCC
sulla necessità di un cambiamento drastico sia a livello
governativo che a livello personale. Meno alimenti
animali, una alimentazione a base vegetale, è
la scelta più potente che ciascuno può fare per
fermare il riscaldamento globale ed evitare un tragico
spreco di risorse".
Fonte:
AFP,
Lifestyle changes can curb climate change: IPCC chief,
16 gennaio 2008
Notizia dal consulente di AgireOra
Network: 'Centro Internazionale di Ecologia della
Nutrizione (NEIC)'. Un comitato scientifico
interdisciplinare preposto allo studio degli impatti
delle scelte alimentari lungo tutta la catena di
produzione e consumo del cibo, relativamente alla
salute, all'ambiente, alla società e all'economia. In
una parola: l'Ecologia della Nutrizione. Dettagli sul
consulente
Centro Internazionale di Ecologia della Nutrizione
(NEIC)
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Due articoli recenti in tema di alimentazione a base
vegetale pubblicati su riviste scientifiche
internazionali: uno studio mostra come molti studenti di
medicina, negli USA, seguano un'alimentazione
vegetariana; un altro studio mostra come i cibi a base
di soia diminuiscano il rischio di cancro alle ovaie.
1. Uno studio mostra come
molti studenti di medicina, negli USA, seguano
un'alimentazione vegetariana
Un nuovo studio mostra che
oggi molti studenti di medicina negli USA seguono
un'alimentazione vegetariana e che questi studenti
godono di una migliore salute e di un miglior stato di
nutrizione rispetto ai loro colleghi non vegetariani.
I ricercatori dell'Università
di Emory hanno esaminato il tipo di alimentazione di
circa 900 studenti di medicina e hanno scoperto che il
7.2% degli studenti si definiva vegetariano. è stato
riscontrato che questa percentuale diminuiva leggermente
negli anni di studio, e parallelamente diminuivano le
abitudini salutari degli studenti.
è stato inoltre dimostrato
che i vegetariani avevano una maggior probabilità di
consumare una quantità maggiore di frutta e verdura
rispetto ai non vegetariani.
2. I cibi a base di soia
(NON OGM) diminuiscono il rischio di cancro alle ovaie
Un nuovo studio pubblicato
sull'American Journal of Epidemiology ha riscontrato che
i cibi a base di soia possono far diminuire il rischio
di cancro alle ovaie. Sono stati analizzati i
comportamenti alimentari e l'incidenza del cancro alla
ovaie tra 97.275 nel gruppo "California Teachers Study"
(insegnanti californiane).
Le donne che consumavano 3
milligrammi di isoflavoni (un fitoestrogeno che si trova
nei cibi a base di soia) al giorno avevano un rischio
inferiore del 44% rispetto alle donne che ne consumavano
meno di 1 milligrammo.
I tipici prodotti a base di
soia come il tofu o il latte di soia contengono, in
media, da 20 a 50 milligrammi a porzione, a seconda del
metodo di lavorazione. Oltre agli isoflavoni, non sono
stati identificati altri cibi o nutrienti che avessero
una correlazione statisticamente significativa col
rischio di cancro alle ovaie.
Fonti:
1. Spencer EH, Elon LK, Frank E.
Personal and Professional Correlates of US Medical
Students' Vegetarianism. J Am Diet Assoc. 2007 Jan;107(1):72-8.
2. Chang ET, Lee VS, Canchola AJ, Clarke CA, Purdie DM,
Reynolds P, Anton-Culver H, Bernstein L, Deapen D, Peel
D, Pinder R, Ross RK, Stram DO, West DW, Wright W,
Ziogas A, Horn-Ross PL.
Diet and Risk of Ovarian Cancer in the California
Teachers Study Cohort. Am J Epidemiol. 2007 Jan 8.
Tratto da : Società Scientifica di Nutrizione
Vegetariana – 24/01/07
Commento NdR: Come specialisti in
Scienza della
Nutrizione e
Medicina
Naturale, consigliamo a tutti i Vegetariani di
nutrirsi una volta alla settimana di carboidrati e proteine
vegetali,
mangiate quindi POCHI carboidrati e cereali, aumentate
invece la quantità di
frutta e le verdure fresche (crude)
ad ogni pasto
e mangiate possibilmente i prodotti del vs
orto
biodinamico,
e per chi vuole essere onnivoro, ma e con parsimonia una
volta al mese (piccole dosi), di
qualche alimento con proteine animali, preferendo: uova,
formaggio fresco o grana, insetti, pesce magro pescato, e/o al
limite, per coloro che vogliono mangiare anche la carne
di animale terrestre, ma e solo quella di animali di piccola stazza e
preferibilmente carne di volatili = uccellagione,
struzzo, gallina, anatra, tacchino, oca, ecc., e/o
al massimo coniglio, lepre, ecc., ma mangiate questi
cibi
raramente, 1 volta al mese - od abolitele se potete-volete
farlo e siate
comunque tendenzialmente
vegetariani per tutta la vita, ma attenzione ad assumere tutto cio'
che serve alla salute, altrimenti vi ammalerete per
carenze !
Ma
ricordiamo sopra tutto di ELIMINARE, dalla propria
alimentazione, il
latte vaccino e di stare
molto attenti anche
ai formaggi (latticini).
L'alimentazione
errata è alla base della
malattia, che non derivi
da traumi, avvelenamenti o da
farmaci e
vaccini, mangiate
quindi POCHI carboidrati, aumentate la
frutta e le verdure fresche (Crude)
ed eliminate i dolci -
Ma quello che quasi nessuno vuole ammettere fra
i vegetariani, è
che anche le Piante (vegetali)
come dimostrato, sono intelligenti,
come lo è qualsiasi "cosa" manifestata in
questa dimensione; come la
mettiamo con i Vegani e/o
Vegetariani fondamentalisti ?
Ricordiamo ancora una volta a TUTTI che, "la vita
si alimenta con la vita":
La Legge della Natura-Terra nostra
madre, fa si che la Vita si alimenti con la Vita !...
infatti noi TUTTI distruggiamo ogni giorno miliardi di
batteri (sono anch'essi esseri viventi e senzienti che
vivono dentro di noi), oltre agli acari, parassiti che
convivono con noi....sulla pelle e che si vedono magari
solo al microscopio....e quindi pare non esistano.....
Quella
è la vera ed unica Legge.
I cibi debbono essere salubri, per la specie che se ne
ciba - Per l'Uomo, vedi
Crudismo +
Vegetali e Salute
Quindi nessun fondamentalismo e/o estremismo,
rispettiamo la Vita in qualsiasi forma si esprime e se
necessario cibiamoci di essa, tenendo conto che OGNI
sostanza, cibo che introduciamo ha ripercussioni buone o
cattive sulla nostra Salute e per di piu' ogni soggetto
risponde in modo unico alle sostanze che introduce in se
stesso...
vedi anche:
Le
Piante parlano e comunicano fra di loro
(infatti sono anch'essi esseri viventi e senzienti)
Ma e sopra tutto ai
Vegetariani-Vegani, ecc., ricordiamo è che fa
molto
ma molto
più male
Vaccinarsi
e
Vaccinare
che non mangiare ogni tanto e/o alle volte un poco di carne !
Video di un medico
italiano (vegano) sul Vegetarianesimo
Hai mai pensato a CHI
stai mangiando ?
Troppo spesso ci scordiamo che il pezzo di carne che
mettiamo nel piatto prima di diventare cibo era un
essere senziente capace di provare gioia e dolore, paura
e felicità, un soggetto e non un oggetto inanimato.
Hai mai pensato che gli
altri animali non sono molto diversi da noi animali
umani ?
Troppo spesso non pensiamo rifuggiamo al pensiero che
gli altri animali, come noi,
provano gioia e dolore.
Non pensiamo che, come accade per noi, anche loro
vorrebbero creare dei forti legami con i propri simili.
Come fra le madri e i propri cuccioli, che invece
separiamo, alleviamo e uccidiamo.
Hai mai trovato il coraggio
di guardare cosa accade in un macello ?
Certo, pochi di noi, resterebbero indifferenti alle
atrocità di un
allevamento, alle uccisioni meccanizzate di esseri
senzienti. Pochi non proverebbero raccapriccio sentendo
le urla strazianti e vedendo il dimenarsi degli animali
agonizzanti. Cercare di non guardare è un modo per
allontanare da noi queste atrocità, ma non le cancella.
Questi i temi trattati dalla
campagna di CA del 2007. Tre pagine pubblicitarie che
affrontano, con tematiche apparentemente diverse, un
unico tema: la sofferenza degli animali "da cibo".
Come sempre le nostre
campagne invitano i lettori ad agire, da subito, per
cambiare le cose. E come sempre tengono legati tutti gli
argomenti, perché il trattamento che la la società
umana riserva agli altri animali è sempre lo stesso,
che si tratti di
allevamenti per ricavarne cibo, pelle, lana,
pellicce, oppure laboratori di vivisezione: riserviamo
loro solo maltrattamenti e morte.
Tratto da:
www.campagneperglianimali.org
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Vegetariani a minor rischio
di
sindrome metabolica
Un nuovo articolo pubblicato di recente sulla rivista
scientifica "Diabetes
Care" (marzo 2011) mostra come una dieta vegetariana
sia associata a un minor rischio di sindrome metabolica.
La sindrome metabolica è un insieme di fattori di
rischio fortemente associato con un incremento del
rischio di
diabete mellito tipo 2 e di malattie
cardiovascolari.
L'articolo, dei ricercatori Rizzo, Sabaté, Jaceldo-Siegl
e Fraser è intitolato "I pattern dietetici vegetariani
sono associati con un minor rischio di sindrome
metabolica" ed è basato sui risultati dello studio di
popolazione "The
Adventist Health Study 2".
L'obiettivo della ricerca è stato quello di confrontare
diversi pattern (modelli) dietetici in relazione ai
fattori di rischio metabolico (MRFs) e alla sindrome
metabolica (MetS).
Sono stati presi in considerazione 773 soggetti con età
media di 60 anni dallo studio sugli Avventisti del
settimo giorno (una comunità su cui sono stati eseguiti
vari studi epidemiologici in quanto gli individui che ne
fanno parte tendono ad essere molto più omogenei in
numerose caratteristiche dello stile di vita rispetto
alla popolazione generale, permettendo cosÌ una miglior
valutazione degli effetti delle differenti abitudini
alimentari).
I partecipanti hanno compilato un questionario relativo
alle proprie abitudini alimentari, il quale ha
consentito di dividere i soggetti in: vegetariani (35%),
semi-vegetariani (16%) e non-vegetariani (49%).
è stato usato il modello statistico ANCOVA (ANalisi
della COVArianza) per determinare le associazioni tra i
modelli dietetici e i fattori di rischio metabolico
(colesterolo HDL, trigliceridi, glucosio, pressione
sanguigna e giro vita), tenendo conto dei co-fattori
rilevanti.
I risultati hanno mostrato che il modello dietetico
vegetariano era associato con valori medi
significativamente più favorevoli di pressione
arteriosa, circonferenza vita, indice di massa corporea,
glicemia e trigliceridi ematici, rispetto a quello
non-vegetariano.
I ricercatori hanno quindi concluso, nel loro articolo
su Diabetes Care, che un modello alimentare vegetariano
è associato con un profilo più favorevole per quanto
riguarda i fattori di rischio metabolico e con un minor
rischio di sindrome metabolica, che è risultato essere
ridotto di circa 2/3 (vale a dire del 66%) nei
vegetariani rispetto ai non vegetariani; questo dato
permane anche dopo aver preso in considerazione gli
altri aspetti dello stile di vita e i fattori
demografici che possono influenzarlo.
Fonte:
Vegetarian Dietary Patterns Are Associated With a Lower
Risk of Metabolic Syndrome: The Adventist Health Study
2; Rizzo NS, Sabaté J, Jaceldo-Siegl K, Fraser GE;
Diabetes Care (Mar 2011).
http://www.docguide.com/vegetarian-dietary-patterns-are-associated-lower-risk-metabolic-syndrome-adventist-health-study-2?tsid=5
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D'altra parte, la "Posizione
Ufficiale" sull'argomento emanata negli ultimi anni
dall' "American Dietetic Association" ed i "Dietitian of
Canada", due delle più importanti associazioni di
nutrizionisti del mondo, parla chiaro:
"Le diete vegane, lacto-vegetariane e
lacto-ovo-vegetariane ben bilanciate sono adeguate
a tutti gli stadi del ciclo vitale, inclusi gravidanza
ed allattamento. Le diete vegane,
lacto-vegetariane e lacto-ovo-vegetariane
adeguatamente pianificate soddisfano i fabbisogni
nutrizionali dei bambini nella prima e seconda
infanzia e degli adolescenti, e promuovono una
crescita normale."
Ed inoltre: "Le diete vegetariane nell'infanzia e
nell'adolescenza possono essere d'ausilio nello
stabilire sani schemi alimentari, validi per tutta la
durata della vita, e possono offrire alcuni
importanti vantaggi nutrizionali."
vedi sul Veganesimo:
http://alessios4.blogspot.com/2007/07/blog-vegetariano-onnivoro-o-vegano.html
Qualcuno chiede,
quali le prove e quali i parametri
per dire che i vegetariani vivono di più e meglio ?
Potremmo citare il maggiore esperimento della storia,
quello di Cambridge 2000, con 40 mila persone testate
per 20 anni e il risultato preciso ed inequivocabile,
per cui con 5 pasti di frutta al giorno, ovvero con una
massimizzazione di vitamina C naturale e di acqua
biologica, si schivano del tutto cardiopatie e cancro, i
due maggiori killer mondiali, e anche le malattie
intermedie (diabete, obesità, dialisi, ecc).
Il
maggior ateneo americano per il cibo è la
Loma Linda
University, e le sue ultime statistiche parlano
chiaro. I vegetariani vivono 7 anni di più in media
rispetto agli onnivori, mentre i vegani ne vivono 15 di
più.
L’ultimissimo test chiamato The China
Study (con 8000 relazioni e statistiche relative al
rapporto cibo-malattia) ha rafforzato enormemente quanto
già si sapeva, provando che come anche in Cina chi non
tocca le proteine animali soffre significativamente di
meno cancro, meno cardiopatie e meno malattie
degenerative del fegato, dei reni e dell’intestino.
Ma
esiste una marea di esperimenti, come quello condotto da
I. Fisher alla
Yale
University, dove i vegetariani hanno dato prova di
avere forza e resistenza doppie dei carnivori. O quello
condotto da J. Iotekyo e V. Kipani all’Università di
Bruxelles, dimostranti che i vegetariani resistono a
prove fisiche 2 o 3 volte più a lungo degli onnivori,
prima di stancarsi, e si riprendono dalla fatica 5 volte
più in fretta.
Lo stesso Charles Darwin annotava che i lavoratori più
forti mai visti erano per lui i minatori del Cile
totalmente vegetariani, alimentati con pane e fichi a
colazione, fagioli lessati a pranzo e grano abbrustolito
a cena (portavano pesi di 100 kg su un piano inclinato
di 80 metri, più volte al giorno.
Esempi tra gli sportivi ? Martina Navratilova, Enzo
Maiorca, Manuela Di Centa, Edwin Moses, Emil Zatopek,
Carl Lewis, Greg Lemond, ecc.
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NUOVO RISULTATO dello
STUDIO EPIC-OXFORD PUBBLICATO sull'AMERICAN JOURNAL of
CLINICAL NUTRITION:
LE DIETE VEGETARIANE RIDUCONO IL RISCHIO DI MALATTIE
CARDIOVASCOLARI - 10 Feb. 2013
Sulla base dei risultati dello studio Epic-Oxford (in
pubblicazione sul numero di marzo 2013 dell'American
Journal of Clinical Nutrition, la più prestigiosa
rivista scientifica internazionale che si occupa
nutrizione), i vegetariani risultano avere un rischio
ridotto di ischemia coronarica, fatale e non-fatale.
I ricercatori hanno seguito, per un periodo medio di
11.6 anni, 44.561 soggetti di entrambi i sessi residenti
nel Regno Unito e hanno riscontrato come i vegetariani
presentino un rischio ridotto di morte od
ospedalizzazione per ischemia del miocardio, in
confronto ai non-vegetariani, che consumano carne di
animali (di terra, di aria, e d'acqua). I risultati
dimostrano inoltre come i vegetariani siano più magri e
presentino valori ridotti di pressione arteriosa
sistolica e di colesterolo non-HDL.
Poiché questa importante riduzione del rischio è
risultata solo lievemente influenzata dal BMI e
dall'abitudine al fumo, appare chiaro che essa sia
riconducibile alle componenti stesse della dieta
vegetariana, in grado di esercitare effetti favorevoli
sia direttamente, che attraverso la sua azione sui
valori di pressione arteriosa e di colesterolo non-HDL.
Si tratta dell'ennesimo studio che conferma come i
vegetariani presentino un rischio ridotto per le
principali malattie croniche dell'età moderna.
Ricordiamo come queste malattie, oltre a essere
responsabili direttamente di invalidità e di morte
prematura, sono inequivocabilmente state riconosciute
come fattori di rischio della più devastante malattia
che possa colpire un essere umano: la demenza. Ridurre
il rischio di demenza è possibile, proteggendosi da
queste malattie grazie a una dieta che ha dimostrato la
propria efficacia, affidabilità e adeguatezza.
Fonte:
Crowe F, Appleby PN, Travis RC, Key TJ.
Risk of hospitalization or death from ischemic heart
disease among British vegetarians and nonvegetarians:
results from the EPIC-Oxford cohort study. Am J of
Clin Nutr. Published ahead of print January 30, 2013.
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NUOVO STUDIO SCIENTIFICO SULL'IMPATTO AMBIENTALE
dell'ALIMENTAZIONE. DIETA 100% VEGETALE IMPATTA
4,5 VOLTE di MENO di quella ONNIVORA 'IDEALE'.
CARNE, LATTICINI, UOVA IMPATTANO 17 VOLTE di PIU' dei
CIBI VEGETALI -
15/09/2014
è stato appena pubblicato, sul numero di settembre
della rivista scientifica internazionale "Foods", un
articolo di autori italiani che calcola e confronta
l'impatto ambientale di tre diverse tipologie di dieta:
vegan (100% vegetale), latto-ovo-vegetariana (include
latticini e uova ma esclude ogni tipo di carne e pesce),
onnivora. Il risultato, a conferma dei già numerosi
studi in questo settore, dimostra come
la dieta di gran lunga meno
impattante sia quella vegan,
fornendo anche precise indicazioni numeriche.
Il titolo
dell'articolo è "Impatto ambientale totale di tre schemi
dietetici in relazione al contenuto di cibi animali e
vegetali" (Reference: Baroni, L.; Berati, M.; Candilera,
M.; Tettamanti, M.
Total Environmental Impact of Three Main Dietary
Patterns in Relation to the Content of Animal and Plant
Food.
Foods 2014, 3, 443-460.) e
utilizza come metodo di analisi l'LCA (Life Cycle
Assessment), una procedura standardizzata per la
valutazione dell'energia utilizzata e degli impatti
sull'ambiente causati dalle attività sotto studio. In
questo caso, le attività sono quelle di produzione dei
cibi che compongono le diete esaminate (formate dagli
ingredienti che una persona consuma nell'arco di una
settimana).
Le 3 diete elaborate sono tutte basate sulle linee guida
del dipartimento per l'agricoltura statunitense (USDA)
del 2010, le quali forniscono informazioni e consigli
per la scelta di una dieta salutare, composta da cibi
ricchi di nutrienti.
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