La
classe dei
carnivori si distingue
nel mondo animale dalla struttura fisica predatoria
(artigli, canini sviluppati), mascelle con movimento solo verticale per
ghermire e bloccare la preda, e mangiare carne cruda fresca, intestino breve (solo 3 volte la lunghezza
del proprio tronco) per evitare una sosta prolungata della carne ingerita
facilmente putriscibile, secrezione gastrica fortemente acida (10 volte più
abbondante rispetto ad un animale erbivoro) per digerire le abbondanti
proteine, presenza dell'uricasi (enzima che neutralizza l'eccesso di acido
urico), mancanza di pori sulla pelle (per evitare fenomeni di
cristallizzazione dei sali dell'acido urico e conseguenti artriti),
mancanza della ptialina nella saliva (inutile se non si devono digerire
amidi), liquidi organici a pH acido, attitudine allo scatto e alla potenza
ma scarsa resistenza. - vedi:
Mangiare crudo =
Crudismo +
Onnivoro 2
L'uomo si nutriva
di sola frutta – Lo dimostra uno studio
paleontologico
Studi preliminari sui denti fossili hanno
condotto il Dott. Alan Walker, antropologo
dell’Università John Hopkins a suggerire una
ipotesi sensazionale: gli antenati umani, in
origine, non erano prevalentemente mangiatori di
carne e neppure di semi, germogli, foglie o
erbe. Né erano onnivori. I loro denti invece
sembrano mostrare le tipiche caratteristiche di
chi si nutriva di una dieta a base di frutta.
http://www.dionidream.com/luomo-si-nutriva-di-sola-frutta-lo-dimostra-uno-studio-paleontologico/
La
classe degli
erbivori è caratterizzata da struttura fisica forte
ma non aggressiva, dentatura priva di veri incisivi superiori per
addentare frutti e di canini per dilaniare, molari adatti a triturare
l'erba, mascella provvista anche di movimento laterale, saliva ricca di
ptialina, intestino lungo sino a 20 volte il tronco, 4 stomaci comprensivi
di camera di fermentazione (nella quale possono svilupparsi i batteri che
trasformano la
cellulosa e le fibre indigeribili dei foraggi in preziose proteine).
La
classe degli onnivori è infine composta da parenti stretti dei carnivori,
in grado di adattarsi ad una dieta più varia ma paludati di molte
caratteristiche fisiche dei carnivori stessi e di una certa aggressività,
come ad esempio il cane o l'orso.
Adesso
osserviamo l'uomo:
struttura fisica non offensiva (priva di
naturali strumenti per conquistare le prede), tubo digerente lungo 12
volte la lunghezza del tronco, mandibole deboli e non pronunciate capaci
di movimenti verticali e orizzontali, secrezione salivare provvista di
ptialina, dentatura sviluppata sopratutto negli incisivi per mordere e
addentare frutti e nei molari piatti e robusti per macinare semi, stomaco
debole e poco acido, mancanza dell'uricasi, campo visivo ampio, stereoscopico e
visione dei colori per individuare meglio i frutti colorati, ghiandole
sudorifere diffuse in tutto il corpo; inoltre il suo intestino ha bisogno
di stimoli che favoriscano il movimento peristaltico come frutti, cereali ed
ortaggi, che a differenza della carne hanno questa attitudine.
La
grande capacità dell'intestino crasso e del colon dimostra la loro
conformazione adeguata per la sosta ed il transito di scorie di cellulosa
e lignina (fibre), eventi che non si verificano nel caso dell'alimento
carneo privo di scorie indigeribili. Il crasso inoltre per ottimizzare la
sua funzione deve avere un contenuto acido: i semi, le radici e i frutti
lasciano in esso residui acidi, mentre le carni lasciano residui alcalini
(ammoniaca e altre basi).
Da tutto questo l'uomo non sembra rientrare né nella classe dei
carnivori, né in quella degli erbivori e tanto meno in quella degli
onnivori, mentre invece presenta tutte le caratteristiche della classe dei
frugivori (le scimmie ad esempio) ed in modo minore quelle della classe dei granivori
(tipo scoiattolo o topo).
L'uomo
ha una mano pensile come le scimmie e i roditori, adatta per afferrare e
cogliere frutti ed oggetti tondeggianti; inoltre se consideriamo la
placenta, che il biologo inglese T. H. Huxley riteneva la miglior base per la classificazione della specie, l'uomo è sicuramente da ritenere
appartenente alla categoria dei frugivori dato che la placenta umana è
discoidale come quella delle scimmie antropoidi.
Anche
la posizione della mandibola e della dentatura inferiore, rientrante
rispetto alla dentatura superiore, è tipica non solo dell'uomo ma anche
delle scimmie e degli animali vegetariani in genere.
Pare
proprio che l'uomo abbia come cibo elettivo
semi,
frutta, verdura,
ortaggi
e leguminose, molto raramente cereali.
Del resto è provato che allo stato naturale può vivere in
perfetta salute nutrendosi soltanto di frutti e radici: ne fanno un valido
esempio gli indigeni delle isole Marianne che pur essendo vegetariani,
nutrendosi solo di frutti e radici crude e non cuocendo nessun alimento,
sono forti ed in grado di trasportare sulle spalle fino a 250 kg., esenti
da malattie e con durata della vita media nettamente superiore a quella
europea
(A. Brauchle in Handbuch der Naturheilkunde, Stoccarda 1952).
vedi anche:
Crudismo
ed
Emodieta
Essere
in armonia con la propria fisiologia comporta il rimanere in perfetta
salute; è come dire lasciare al leone la sua carne, allo scoiattolo le
sue noci ed i suoi frutti, alla pecora la sua erba e le sue radici.
Nella storia dell'uomo l'avvento del cibo carneo è così recente e
innaturale da non aver fatto scattare meccanismi evolutivi in tal senso. I
nostri molari sono ancora a quelli delle nostre cugine scimmie ed il
nostro intestino è ancora troppo lungo e poco acido per consentire il
transito di carne. - www.ivu.org/svi/carne.htm
Commento
NdR: I fanatismi non sono l'ideale
per nessuno, anche percheé alle volte i vegetariani pi§
stretti che si cibano quasi sempre di cibi cotti, non tengono conto che
l'Uomo deve magiare soprattutto cibi CRUDI !
E' come voler far funzionare una vettura a
benzina con una benzina a diverso numero di
ottani rispetto al quale è tarata, il risultato
sarà che l'auto NON funzionerà bene.
Quindi
suggeriamo a TUTTI di alimentarsi seguendo
sempre le regole del Crudismo
(verdure e frutta), con
chi può mangiare i cereali,
scegliere per il RISO,
Mais,
Avena, infatti vi è un detto
antico che dice: ...il
riso fa'buon sangue e non si riferisce solo al
ridere....
Il
RISO
è il cereale più consumato nel mondo.
vedi:
http://www.varietarisoitaliano.com/ +
http://www.enterisi.it/index.jsp
Alimento base di circa 1/3 della popolazione
terrestre. Il riso è il nome di circa 19 specie
di piante erbacee annuali, della famiglia delle
graminacee, ma solo la Oryza sativa è utile per l'alimentazione umana.
L'Oryza sativa è una pianta originaria delle
regioni dell'Asia sudorientale si dice coltivata
in modo intensivo da più di 7000 anni, come
dimostrano alcuni reperti databili intorno al
5000 a.C., ritrovati nella Cina orientale e ad
altri reperti risalenti a 6000 prima
dell'era volgare, ritrovati in una caverna della
Thailandia settentrionale.
>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>
L’ESSERE UMANO
era ed è VEGETARIANO od ONNIVORO ?
L'essere umano appartiene all'ordine dei primati
antropomorfi, per loro natura
crudisti,
frugivori, cioè atti
a consumare frutti, foglie, semi, radici.
La neurofisiologia, l'embriologia, l'anatomia
comparata confermano come l'uomo sia strutturato
per cibarsi di frutti, noci, germogli freschi,
foglie tenere, tuberi, radici e se vuole cibarsi
di muscoli,
ed interiora come i carnivori, salvo alcuni tipi
di gruppi sanguigni, deve cuocerli.
Questi infatti hanno conformazione dentale,
patrimonio enzimatico, organi visivi, strutture
di offesa, caratteristiche di potenza e
d'aggressività, apparato digerente, intestinale,
escretorio, sudorifero, circolatorio adatti ad
utilizzare l'alimento carneo anche come fonte
glucidica, consumandolo crudo e completo di
interiora e sangue. Gli esseri umani senza mezzi
artificiali difficilmente sarebbero in grado di
cacciare.
Molti sono ormai gli
scienziati concordi nell'affermare che l'uomo si
è convertito a consumare muscoli di animali per necessità legate alla
inospitalità delle foreste nell'ambiente
originario, al freddo invernale di circa 2 milioni di anni fa nell'era
Neozoica, periodo Pleistocene.
In quell'epoca avvennero infatti glaciazioni,
interglaciazioni (ritiro dei ghiacciai e avvento
di climi più caldi) e periodi di siccità
contrapposti a forti diluvi: eventi climatici
instabili ed irregolari che decretarono la
riduzione di gran parte della vegetazione
spontanea, nonché il mutare delle foreste in
savane.
L' Homo Habilis sarebbe dunque passato al
carnivorismo per poter sopravvivere, pagando
però lo scotto di un accorciamento della vita
media. L'uomo è diventato carnivoro in epoche in
cui non si conoscevano i danni della carne: oggi
solo gli esquimesi restano un popolo carnivoro
per necessità assoluta.
vedi:
Semi Antichi
salvezza della salubrità dei cibi vegetali
+
Consigli Alimentari
+ Crudismo +
Vegetarianesimo +
Vegetariani 1 + Vegetariani
2
+
Germogli
|