Nuovi studi a favore del
Latte materno
L'allattamento al seno, se
accompagnato da una terapia appropriata, riduce il
rischio di infezione dei neonati. Due ricerche sul
New England Journal of Medicine .
I due studi, pubblicati online sul
New England Journal of Medicine, portano
nuove evidenze a favore dell'allattamento al seno anche
quando la madre è sieropositiva. Come già sostenuto da
diverse ricerche pubblicate su autorevoli riviste, come
The Lancet (Galileo, "Latte
materno contro l'Hiv"), è possibile ridurre il
rischio di infezione dei neonati senza rinunciare al
latte naturale.
Nei paesi del Terzo Mondo,
infatti, le madri sieropositive si trovano di fronte a
un dilemma cruciale: svezzare il neonato al seno
rischiando di infettarlo con il
virus dell’Hiv,
oppure praticare l’allattamento artificiale, privando
però il piccolo della protezione
immunitaria
contenuta latte materno e, soprattutto, utilizzando come
diluente acqua non sterilizzata.
Il primo dei due nuovi studi
è stato condotto nello Zambia da un team di ricercatori
della
Columbia University (New York) e dell’Università
dello Zambia. L'altro è stato effettuato dall’Università
del Malawi in collaborazione con la statunitense
Johns Hopkins University.
La ricerca svolta nello
Zambia ha preso in esame due gruppi di neo madri
sieropositive: un gruppo di 481 donne ha allattato al
seno il proprio bambino fino al quarto mese di vita,
mentre un altro gruppo, di 477 donne, ha proseguito
l’allattamento anche nei mesi successivi. “La nostra
ricerca ha dimostrato”, spiega la coordinatrice dello
studio Louise Kuhn, “che l’allattamento naturale non
solo riduce il rischio di mortalità da
Hiv nei bambini
che nascono sieropositivi, ma riduce anche la
probabilità che i bambini vengano infettati, dopo il
quarto mese, dalla madre sieropositiva.
Questo secondo risultato è il più sorprendente e
difficile da spiegare”. I ricercatori ipotizzano che
l’interruzione brusca dell’allattamento al quarto mese
porti a un aumento dei casi di mastite nelle donne.
Questo tipo di infezione aumenterebbe la probabilità che
i bambini nutriti con latte artificiale contraggano i
virus qualora la madre conceda occasionalmente al
piccolo il proprio latte, nella fase di svezzamento.
Tratto da: galileonet.it
vedi: + Colostro + Alimentazione
+
Combinazioni alimentari
+ Molecole Buone = Cibo
adatto + OGM
nel latte in polvere x Bambini +
L'impronta
della povertà sullo sviluppo del cervello
Neonati: NO a cibi solidi fino a 6 mesi
Prima dei 6 mesi i bimbi devono essere nutriti
esclusivamente con il latte, possibilmente materno. I
neonati infatti non sono ancora pronti per digerire cibo
solido, e spesso molte mamme cercano di bruciare le
tappe dello svezzamento.
L'allerta arriva da uno studio del "Center for Diseases
Control and Prevention" - CDC di Atlanta, centro di
riferimento mondiale per gli studi su controllo e
prevenzione delle malattie.
Lo studio, pubblicato dalla rivista "Pediatrics", spiega
che "iniziare troppo presto a somministrare cibo solido
può portare a malattie come obesità, celiachia e
diabete, oltre a gastroenteriti e diarrea", (NdR:
specie sui bambini vaccinati....)
Commento NdR: La
Medicina Naturale
insegna che l'allattamento
materno puo' essere protratto fino ed oltre ai primi dentini,
questo per il bene del bambino/a....
Quando un neonato ciuccia il capezzolo della
mammella della mamma, crea un "vacuum" (vuoto)
depressivo.
All’interno di quel vuoto, la
saliva del bambino è risucchiata, nel capezzolo della
mamma, dove i recettori delle sue ghiandole mammarie
leggono/analizzano i segnali che porta con sé.
Questo
“risucchio” di saliva, contiene informazioni importanti
sullo stato immunitario del piccolo. Tutto ciò che
gli scienziati sanno riguardo alla fisiologia indica
che, la saliva risucchiata ed analizzata dai recettori,
è uno dei modi in cui l'allattamento materno aggiusta la
composizione biochimica del colostro e successivamente
del latte materno (a pH basico), e di conseguenza anche
immunologica, infatti la risposta della madre alla
nascita del neonato e particolarmente al momento del
succhiare il colostro ed il latte, e' di preparare e
fornire al neonato qualsiasi sostanza, persino anticorpi
e microbi, che passano anche per quella via
(allattamento) atte ad aiutare il neonato alla vita
fuori dall'utero materno nel quale era protetto da
tutto. La protezione a qualsiasi malattia arriva
fino ad oltre un anno SE NON GLI VIENE propinata la
Vitamina K1 (sintetica) +
ed i
VACCINI che lo
ammalano per tutta la vita perche' oltre a creare
immediatamente
intossicazione del fegato e
disbiosi intestinali, lo
indeboliscono immunitariamente per tutta la vita,
generandogli intossicazione ed
infiammazione (ASIA)
che puo girare in tutto il corpo e creare qualsiasi tipo
di "malattia"
(in realta solo
sintomi) anche molto grave tipo: cancri, infarti,
meningite, pertosse, morbillo, rosolia, varicella,
polmoniti, otiti, ifluenze, mal di gola, sclerosi,
linfomi, distrofie, influenze, gastroenteriti,
ecc........ !
vedi:
Alimentazione Naturale
+ Consigli Alimentari +
CURE per BAMBINI
+
Disfunzioni dello Sviluppo
+ CRUDISMO
+
Latti Contaminati
+
LATTE MATERNO +
Latte
Vegetale
+ UNICEF +
Parto
Eventi
+ Nascere in modo naturale
+ Parto Naturale +
Liquido Amniotico + Infiammazione
e Febbre nei bambini
+
Catarro, Tosse, Raffreddore,
Influenza +
Tracciabilita' dei Cibi
+
OGM nel latte in polvere
per i Neonati
Il pasto della giovinezza
per tutti
Uno
studio-ricerca dimostra, che bambini NON vaccinati sono
più sani che i bambini vaccinati
CURE per BAMBINI
+
BIMBI VACCINATI sempre piu' MALATI
http://www.bambinonaturale.it/2010/01/i-latti-artificiali-sono-tutti-uguali/
Trovate
nanoparticelle di
metalli tossici nelle farine utilizzate anche per la
panificazione
Latte in polvere per i Bambini, CONTAMINATO !
https://ilsalvagente.it/2019/10/24/latte-in-polvere-contaminato-da-oli-minerali-il-test-boccia-nestle-danone-e-novalac/
Alimentazione dei bambini
prematuri, come facevano gli antichi:
CNR: Latte d'asina per i neonati prematuri -
29/11/2018
Comunicato stampa
- È un fortificatore ideale per la nutrizione dei bimbi
pretermine in terapia intensiva: riduce sensibilmente i
casi di intolleranza.
È quanto emerge da uno studio condotto dall’Ospedale
S.Anna di Torino e dal Cnr-Ispa di Torino, pubblicato
sulla rivista Journal of Pediatric Gastroenterology and
Nutrition
Il latte umano è il nostro primo alimento, anche per i
prematuri che in Italia sono più del 6% di tutti i nati:
oltre 30.000 l’anno, di cui 5.000 sotto i 1.500 grammi
di peso. Tuttavia, dati i particolari fabbisogni
nutrizionali, questo alimento deve essere fortificato
con nutrienti, soprattutto proteine da latte vaccino (NdR:
inadatto per
alimentazione umana), spesso mal tollerati dal
fragile intestino dei bimbi nati pre-termine, ai quali
causa vomito e distensioni addominali.
Una risposta a questi problemi arriva da uno studio che
dimostra come i segni di intolleranza alimentare siano
più che dimezzati con l’uso del latte d’asina. La
ricerca, che ha coinvolto 156 nati pre-termine, è stata
condotta dai ricercatori dell’Istituto di scienze delle
produzioni alimentari del Cnr di Torino (Cnr-Ispa) e
dall’equipe di Terapia intensiva neonatale universitaria
dell’ospedale Sant'Anna della Città della Salute di
Torino con il sostegno della Compagnia di San Paolo di
Torino ed è pubblicata sul Journal of Pediatric
Gastroenterology and Nutrition.
“Studi recenti avevano già evidenziato che quello
d’asina è il latte di mammifero più vicino come
composizione al latte umano.
Da qui l’idea di provarlo come integratore del latte
materno”, premette Laura Cavallarin, ricercatrice
Cnr-Ispa. “La prima fase del progetto ha previsto il
disegno e la produzione del fortificatore sperimentale.
Sono stati ottenuti due concentrati di latte d’asina,
con tenore proteico e calorico uguale ai corrispondenti
prodotti a base di latte vaccino disponibili in
commercio, rispettando la normativa vigente in materia
di alimenti per infanzia e garantendone la sicurezza
microbiologica. Il latte d’asina, raccolto da due
allevamenti piemontesi e uno di Reggio Emilia, è stato
fornito da Eurolactis Italia.
La formulazione e produzione del fortificatore sono
stati brevettati, mentre la polverizzazione ed il
confezionamento del prodotto finito sono state condotte
con il supporto del Dipartimento di scienze del farmaco
dell’Università del Piemonte Orientale e di due imprese
farmaceutiche piemontesi, Procemsa e Proge Farm”.
Successivamente è stato avviato uno studio clinico
durato 24 mesi per valutare l’adeguatezza nutrizionale
del nuovo prodotto in una popolazione di neonati
gravemente prematuri. “Lo studio ha interessato 156 nati
prematuri di peso molto ed età alla nascita molto bassi
(inferiore a 1.500 g. e massimo 30 settimane di
gravidanza)”, prosegue Enrico Bertino, direttore della
Terapia Intensiva Neonatale dell’Università di Torino.
“Metà dei bimbi hanno ricevuto per 21 giorni latte umano
con il fortificatore a base di latte d’asina, gli altri
quello standard a base vaccina. Essendo i prodotti
differenti, le due diete sono state modulate per avere
lo stesso apporto nutritivo.
Lo studio clinico ha mostrato che gli episodi di
intolleranza alimentare erano 2,5 volte inferiori nei
soggetti che assumevano il prodotto a base di latte
d’asina. In particolare, sono risultati ridotti gli
episodi di vomito e di ristagno biliare nello stomaco,
indice di malfunzionamento intestinale”.
“Un risultato importante sia per il raggiungimento
precoce di una completa alimentazione per via orale,
obiettivo chiave nell’assistenza dei prematuri nelle
terapie intensive neonatali per un loro più rapido
ritorno a casa, sia perché, in queste fasi, condiziona
lo stato di salute nell’adolescenza e in età adulta”,
conclude Cavallarin.
Tratto da: lescienze.it
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ECCEZIONALE SCOPERTA !
UNA PROTEINA DEL
GRANO
INNESCA NEURO-INFIAMMAZIONE
NELLE MALATTIE CRONICHE COME LA
SCLEROSI MULTIPLA - Vienna, 17 ottobre 2016
Gli scienziati hanno
scoperto che una proteina del frumento innesca l'infiammazione
delle malattie croniche, come la sclerosi multipla,
l'asma e l'artrite reumatoide, e contribuisce anche allo
sviluppo di non-celiaci sensibilità al glutine.
Con gli studi precedenti comunemente concentrandosi su
di glutine e il suo impatto sulla salute dell'apparato
digerente, questa nuova ricerca, presentata alla UEG
Week 2016, accende i riflettori su una diversa famiglia
di proteine che si trovano in inibitori
amilasi-tripsina di grano chiamato (ATIS). Lo studio
mostra che il consumo di ATI può portare allo sviluppo
di
infiammazione in tessuti dell'intestino, tra
linfonodi, reni, milza e cervello. L'evidenza suggerisce
che ATI può peggiorare i sintomi di artrite reumatoide,
la sclerosi multipla, l'asma, lupus e steatosi epatica
non alcolica, così come la
malattia infiammatoria
intestinale, specialmente nei soggetti
vaccinati !
Anche i
Vaccini scatenano infiammazioni (ASIA - vedi QUI) !
Se volete
avere un bambino SANO,
NON
vaccinatelo MAI, con
NESSUN
Vaccino,
altrimenti
non sara' piu' quello di prima
del
vaccino
e fategli assumere dei
fermenti lattici, specie il Bifidus, oltre al
latte
materno fino almeno ai 2 anni se possibile e/o
alimentazione vegetale, quando lo svezzate !
-
vedi: Danni
dei vaccini +
Disfunzioni dello sviluppo
PSICO-Fisico
Coliche infantili. Il Lactobacillus
reuteri potrebbe essere la soluzione - 08/11/2016
Colpiscono un neonato su cinque (NdR:
sono tutti bambini
vaccinati).
Ma oltre che un problema a lungo termine per la sua
salute le coliche possono causare anche danni alla
serenità dei genitori e abbassare la qualità della vita
dell'intera famiglia. Uno studio australiano ha forse
trovato la soluzione. A commentarla Francesco Savino,
del Regina Margherita di Torino.
- Il Lactobacillus reuteri, tra i probiotici, sarebbe
l’unico ad avere una efficacia provata nella cura delle
coliche dei neonati allattati al seno. A dimostrarlo uno
studio di meta-analisi pubblicato su Jama Pediatrics,
condotto da ricercatori australiani dell'Università di
Melbourne.
Ricerche dettagliate in merito sono state portate avanti
anche da italiani e in particolare da Francesco
Savino, dirigente medico di pediatria, Presidio Ospedale
Infantile Regina Margherita, Città della Salute e della
Scienza di Torino: “I lattanti che soffrono di coliche
presentano una
flora diversa che potrebbe essere coinvolta
nell’aumento del meteorismo che si riscontra tipicamente
nei piccoli. Analizzando la flora intestinale dei gruppi
di lattanti trattati, abbiamo potuto appurare che la
somministrazione del lactobacillo favorisce un aumento
delle specie batteriche benefiche (Lactobacilli) a
scapito di microrganismi patogeni. Inoltre si ipotizza
un possibile ruolo del L.reuteri sia nella regolazione
dei movimenti della peristalsi intestinale che nella
percezione del dolore”.
Come tutti i probiotici, L. reuteri è anch’esso un
batterio non patogeno.
Ciò significa che esercita solo ed esclusivamente
funzioni benefiche nell’organismo umano: colonizza
l’intestino, inibisce l’adesione batterica e sopprime l’infiammazione,
ristabilendo un giusto equilibrio nella
microflora intestinale. Esso rappresenta quindi un
valido aiuto nei primi mesi di vita di ogni bambino e a
buon diritto si candida come miglior amico di tutte le
neo-mamme preoccupate e reduci da notti insonni.
Uno studio che potrebbe far tirare un sospiro di
sollievo alle mamme e ai papà di quel 20% circa di
lattanti di età inferiore ai tre mesi che soffrono di
coliche infantili, che oltre ad essere un problema per i
piccoli pazienti (danno luogo nel tempo ad iperattività
e a disturbi del sonno del bambino) è sicuramente
dannosa per la salute mentale materna e riduce la
qualità di vita dell’intera famiglia.
Sulla base degli studi effettuati, il probiotico in
questione non evidenzia controindicazioni, non causa
effetti collaterali ed è in grado di persistere
nell’intestino umano per svolgere la sua attività, come
spiega, concludendo, Savino: “Il Lactobacillus reuteri è
l’unico probiotico testato per questa indicazione e
apporta una riduzione significativa del tempo di pianto
inconsolabile giornaliero del lattante”.
Tratto da: quotidianosanita.it
Sonno irrequieto:
Se il bimbo/a od un soggetto non dorme bene, utilizzare
l'olio di Neroli (olio di fuori di arancio), perche' fa
bene all'umore, in quanto agisce sul sistema nervoso;
assieme alla lavanda ed alla melissa diviene uno dei
migliori prodotti per calmare e stabilizzare la mente ed
il cuore. Ottimo anche per i bambini stanchi ed
irrequieti e con difficolta' al sonno. Profumare quando
lo si fa' le lenzuola del letto; esso rimane fino al
mattino favorendo un sonno rigeneratore.
vedi anche:
Equilibratore ionico
PROMEMORIA:
1° l'allattamento materno dovrebbe secondo la
naturalita' delle cose, arrivare come minimo fino ai
primi denti....; meglio poter proseguire fino ai 2 anni con integrazione dando necessario di
opportune pappe vegetali)e non dovrebbe MAI finire a 3
mesi, come invece consigliano i medici indottrinati
dalla "Plasmon", "Nestle" & C.......(produttori di alimenti per
bambini, latte, carne, omogeneizzati, biscotti, ecc.,
magari anche OGM !)
1 - La
teoria degli "anticorpi" e' una teoria e non una
certezza, infatti ad esempio NON sempre un vaccinato produce
anticorpi alle sostanze inoculate, infatti il 30-40
% dei vaccinati non ne produce, proprio perche' la
"teoria" e' solo un'ideologia, ma non una realta'...ma
questo non lo dicono alla "squola"....che i
medici allopati frequentano, perche' le
universita' anche quelle italiane, sono gestite dai
prof "baroni",
che hanno
conflitti di interesse con
Big Pharma...quando addirittura non sono
"foraggiate", sponsorizzate direttamente da quest'ultima....
2 - Gli anticorpi, quando si
creano ed attivano, creano nelle loro azioni-reazioni,
dei segnali per la
mEnte che registra tutta la situazione effettuata
per il riconoscimento (circuito di funzionalita'
immunitaria), per cui anche se l'emivita dell'anticorpo
e' breve, l'imprinting informazionale e' stato dato e
rimane per sempre, anche se non e' vero che protegga
sempre in futuro.
Forse cio' non hanno spiegato i "prof" che insegnano
medicina all'universita, che
NOI siamo un Ologramma di energia, che accumula
informazione (bit di informazioni) perche la mEnte, la
personalizzazione dell'IO
SONO, segue la legge dell'entropia negativa =
accumulo di informazione – per i particolari studiare i
libri del prof. di Fisica,
Jean E. Charon, l'Esprit cet
inconnu - lo
Spirito questo sconosciuto) nel quale egli spiega
che siamo un corpo
Psico-Elettronico.
4 -
Vitamina K1 e
Campagne di vaccinazione dei bambini =
bambini sempre
facilmente malati per l'immunodepressione
indotta dai vaccini
e dalla Vitamina K1 (infatti intossica il fegato e
moltissimi neonati hanno l'Itterizia,proprio
per quella iniezione !
Le sostanze vaccinali e la vitamina K1 (e' sintetica,
NON naturale), lo ricordiamo, sono
sostanze ESTRANEE = Eterologhe e sono
riconosciute dal sistema immunitario come
tossico-nocive, quindi esse scatenano
nell'organismo le reazioni atte alla loro eliminazione e
molto velocemente "partono dei segnali per globuli
bianchi, macrofagi, ecc. affinche' vadano in giro per
l'organismo per aggredirle e se possibile fagocitarle e
renderle adatte alla eliminazione attraverso gli organi
emuntori.
Ma alle volte succede che, quando qualche d'una di
queste sostanze arrivano nella
microcircolazione assieme a macrofagi e globuli
bianchi....il
microvaso non riesce a farli passare ed
immediatamente si crea un intasamento (blocco) chiamato
"ischemia"....e nasce facilmente un
danno neurologico, se cio' avviene in
ambito cerebrale, nasce l'autismo
(questo
processo e' stato fotografato in Canada dal dr.
Moulden
che poi e' stato assassinato a 49 anni...), ma ai medici, i "prof" dell’Universita’ di
medicina, non lo dicono...., ovviamente le
cellule a valle dell’ischemia subiscono uno shock,
forte stress e modificano la loro "respirazione",
il loro
metabolismo si altera e vanno in
stress ossidativo e quindi il
tessuto investito non e' piu' funzionale ed a
seconda dell'organo investito dall'intossicazione
vaccinale...cambia il
sintomo/danno, anche se la causa e' sempre la
stessa: l’intossicazione
vaccinale che genera
infiammazione
(che puo' andare anche in altre parti del corpo, es. le
prime vie respiratorie...) e cio' significa malfunzione
tissutale, organica e/o sistemica, quindi vari ed
infiniti sintomi che i
medici impreparati della
medicina
ufficiale chiamano impropriamente:
"malattie".
Questi sono i principali
vaccini per le
quali si effettua la
vaccinazione:
Polio +
Vaiolo +
Difterite +
Tetano +
Epatite B +
Pertosse +
Morbillo +
Parotite +
Rosolia +
Meningite +
HPV (Cervarix-Gardasil
per Tumore all'utero) +
Varicella +
Influenza
Uno studio in inglese dimostra, che bambini NON
vaccinati sono più sani che i bambini vaccinati
http://www.naturalblaze.com/2014/02/studies-prove-without-doubt-that.html
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Verso i due, tre mesi il
piccolo/a inizia ad avere problemini per la
crescita dei denti, quindi il suo sistema
immunitario diviene un po' labile ed avra' qualche
raffreddore, e/o in certi casi aumento termico; in caso
di febbre MAI TACHIPIRINA o farmaci che bloccano la febbre
all'interno del corpo, ma non preoccupatevi, occorre
aiutarlo con dei fermenti lattici es. bifidus, ecc. -
vedi
batteri autoctoni in piccole dosi - e con
degli infusi di erbe per rilassarlo perche' sicuramente
sara' piu' eccitato di prima, ovviamente state attenti
al cibo; meglio se allattato dalla madre... fino ai 2
anni....e se volete ancora meglio e' mettere al piccolo
sul ventre un cataplasma di fango freddo,
cambiandolo quando e' caldo.
Per la camomilla od altre erbe rilassanti tipo
biancospino, tiglio, melissa, ecc., si può ricorrere
alle erbe tradizionali, alle bustine, oppure ai
preparati granulari solubili. E’ meglio non dolcificare
le tisane, per non abituare il bambino a un sapore
troppo dolce.
Solo se non le gradisce amare (dopo averle provate), si
può utilizzare mezzo cucchiaino di miele per tazza
d’acqua.
E’ vivamente raccomandabile attenersi alla dose indicata
(un pizzico per bicchiere da vino normale e/o tazza da
the’), perché, diversamente, è possibile che
l’assunzione determini uno stato di eccitazione, invece
che di rilassamento.
Quale latte utilizzare?
- Dietro questa domanda ci sono degli enormi interessi
economici.
Sembrerà banale, ma la prima risposta è “usa il latte
materno”. Avrete capito che il più delle volte il latte
artificiale è dato in maniera immotivata, e che prima di
prendere una decisione simile dovreste farvi assistere
da una persona competente per capire innanzitutto se c’è
realmente un problema e, ammesso che ci sia, come
risolverlo.
Se per necessità o per scelta, i genitori ricorrono al
latte artificiale, il più delle volte si affidano alla
marca consigliata in ospedale o a quella consigliata dal
pediatra, e questo le aziende lo sanno benissimo.
Come saprete, fino ad oggi negli ospedali le marche di
latte artificiale vengono cambiate ogni mese, per
l’evidente interesse commerciale di dare spazio a tutti
e non fare torti a nessuno.
Le cose dovrebbero cambiare con la nuova normativa sul
latte artificiale.
Se i pediatri
degli ospedali fossero sinceramente convinti che una
marca sia migliore di un’altra, dovrebbero opporsi a
questa pratica e pretendere, per la salute dei neonati,
che venga acquistata solo la marca che ritengono
migliore.
E invece non è così: chi partorisce a gennaio si vedrà
consigliare la marca A, chi partorisce a febbraio la
marca B e così via. Non vi suona strano ?
Alcuni pediatri di base dicono tranquillamente che un
latte vale l’altro, mentre altri difendono a spada
tratta una marca piuttosto che un’altra.
Se un pediatra
è particolarmente innamorato di una marca, magari
costosa e molto attiva nel marketing, provate a
chiedergli dove si è svolto l’ultimo congresso a cui è
andato. Se era a Sharm el Sheik, Cortina D’Ampezzo o
qualche altra famosa località turistica, a me verrebbero
dei sospetti…
Nel 2005 la rivista
Altroconsumo aveva svolto un’inchiesta in cui metteva a
confronto diverse marche di latte artificiale,
valutandone la composizione e il prezzo. Le conclusioni
erano, anche questa volta, che non c’era differenza a
livello qualitativo tra i vari latti, e quindi le
differenze sul prezzo erano ingiustificabili. La S.I.P.
– Società Italiana di Pediatria reagì dicendo che “non è
vero che tutti i latti artificiali per neonati sono
uguali” e che “non è scientificamente ed eticamente
corretto” affermare il contrario.
Altroconsumo chiese alla S.I.P. di inviare la
documentazione a sostegno della loro affermazione ma non
arrivò mai nulla.
Anche riguardo alla sicurezza del latte artificiale non
c’è differenza tra i latte di marca e quelli a basso
prezzo. Vari episodi di cronaca testimoniano che anche
latti dai nomi famosi sono oggetto di contaminazioni
(batteri, sostanze chimiche e persino peli di topo e
larve).
Quindi, le informazioni scientifiche attuali ci dicono
che un latte artificiale vale l’altro.
Dato che le differenze di prezzo tra varie marche sono
enormi, i genitori possono tranquillamente decidere di
acquistare il più conveniente.
Si può cambiare marca di latte artificiale ?
Molti genitori che usano il latte artificiale, di solito
la marca carissima consigliata in ospedale, sono restii
a cambiare marca di latte, magari per ricorrere a una
con prezzi più ragionevoli, perché aleggia la leggenda
secondo la quale un bambino che inizia con una certa
marca di latte debba usare sempre la stessa altrimenti
chissà cosa succede.
Il ragionamento è assurdo, allo stesso modo potrei dirvi
“se un bambino inizia con il latte materno allora non
potrà mai prendere latte artificiale, sarebbe come
cambiare marca”. E invece sappiamo che – purtroppo –
alla stragrande maggioranza dei bambini allattati al
seno prima o poi verrà dato del latte artificiale. E non
mi risulta che nessuno si sia mai posto dei problemi per
questo.
Certo che si può cambiare
marca di latte artificiale, cosa dovrebbe mai succedere
?
Ovviamente il latte è un alimento quindi è soggetto ai
gusti personali. I vari latti artificiali hanno gusti
simili ma non identici, quindi è possibile che un
bambino gradisca una marca piuttosto che un’altra, ma
non è detto che la marca gradita sia la prima che ha
assaggiato!
Quindi se pensate che il latte che state usando sia
troppo costoso e volete provarne uno più conveniente,
vale la pena provare. Le vostre tasche ringrazieranno…
I cosiddetti “latti
speciali” servono per davvero ?
In commercio esiste una ricca scelta di latti cosiddetti
“speciali”. Si va da quelli che trattano alcuni comuni
disturbi dei neonati (anticolica, antirigurgito,
antidiarrea… spesso individuabili dalle rispettive sigle
AC, AR, AD) alle formule speciali per bambini allergici
(latte di riso, di soia, idrolisati proteici, HA…).
Ovviamente sono più costosi dei latti artificiali
normali.
Una premessa è fondamentale: questi latti sono per
bambini che già prendono latte artificiale. Nessun
bambino allattato al seno ha bisogno di questi latti,
nemmeno se soffre di coliche o di rigurgito. Al
contrario, peggiorerebbero la situazione.
Così come un bambino allattato al seno non ha bisogno di
latti ipoallergenici, dato che l’allergia al latte
materno non esiste, nonostante si trovi spesso scritto
in giro.
L’unico caso in cui il latte materno sarebbe dannoso per
il bambino è la galattosemia, una rarissima e seria
malattia metabolica ereditaria che però viene
diagnosticata nei primissimi giorni di vita del neonato.
Riguardo ai latti anticolica, antirigurgito eccetera, la
loro efficacia è molto dubbia e il più delle volte
vengono usati a sproposito.
Basti pensare al rigurgito, fatto estremamente comune
nei lattanti.
I latti antirigurgito sono semplicemente più densi
grazie alla farina di riso o di carrube, di modo che il
latte risale comunque nell’esofago ma è troppo pesante
per arrivare fino alla bocca. Si ottiene il cosiddetto
“effetto cosmetico”: il bambino non butta fuori il
latte, risparmiate qualche bavaglino o tutina ma il
rigurgito c’è ancora. Senza considerare che vi è il
sospetto che queste farine aggiunte al latte limitino
l’assorbimento di alcuni nutrienti.
L’uso di questi latti dovrebbe essere attentamente
valutato solo per le situazioni realmente problematiche.
Anche riguardo all’uso di latti per prevenire o trattare
allergie al latte non c’è un’opinione unanime tra i
medici su quale sia meglio preferire (idrolisati? Soia?)
e comune sono alimenti che, se usati in maniera
inappropriata, hanno non pochi effetti collaterali. Sono
da considerarsi a tutti gli effetti delle medicine da
usare solo in caso di accertata allergia alle proteine
del latte vaccino (APLV).
Quindi è assolutamente da evitare il fai da te, e se vi
sembra che il pediatra abbia prescritto con troppa
leggerezza uno di questi latti vi conviene sentire un
secondo parere.
Come già detto in passato, è bene ricordare che se un
bambino non prende latte materno bisogna ricorrere al
latte artificiale, fatto apposta per i bambini, e non a
latte di capra, asina, latte di mandorla, d’orzo o cose
del genere.
Spesso per i figli non si bada a spese, ma se posso
avere un prodotto con le stesse proprietà a un costo
inferiore, che senso ha spendere di più?
By Sara Cosano - Tratto da: bambinonaturale.it
Bibliografia e approfondimenti:
-
Tutte le mamme hanno il latte di Paola Negri – Il
leone verde Edizioni
- Guidagenitori.it , Storia dell’allattamento di Maria
Ersilia Armeni
- Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato,
provvedimento n.14775 – I623 “Prezzi del latte per
l’infanzia” del 12/10/2005
- Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato
Provvedimento n. 8087 – I328 “Latte artificiale per
neonati” del 02/03/2000
-
European Network for Public Health Nutrition:
Networking, Monitoring, Intervention and Training
(EUNUTNET). “Alimentazione dei lattanti e dei bambini
fino a tre anni: raccomandazioni standard per l’Unione
Europea”. European Commission, Directorate Public.
-
Latte in polvere: qual è il migliore? di Rossella
Castelnuovo – Un Pediatra Per Amico n.2/2006
- Alfarano A., et al. “I latti sono tutti uguali ?”
Quaderni ACP 2005; 12(6):256<7a>
- Di Tommaso, et al. “I latti sono tutti uguali ?”
Quaderni ACP 2006; 13(1):36-39
-
“Latte artificiale a prezzo ragionevole” Altroconsumo
n.182 Maggio 2005
- “Latte in polvere, parola di pediatra” sito
Altroconsumo 18/05/2005
-
“Nel latte in polvere peli di topo e larve” La Stampa
del 16/12/2009
- “Latte contaminato con inchiostro. Giudice condanna
Nestlé e Tetrapack” La Repubblica del 01/03/2009
- “Latte Mellin: finalmente il ritiro dal mercato” sito
Altroconsumo del 26/05/2005
- I latti “Speciali” – C. De Giacomo, 7 Luglio 2006,
Azienda Ospedaliera Niguarda Ca’ Granda
-
Il Sig. Reflusso – Alibablog giugno 2008
>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>
VACCINI TOSSICI
.....e VITAMINA K1 che e' tossica e
pericolosa:
vedi le analisi di laboratorio sul suo
contenuto !
IMPORTANTE SEGNALAZIONE
Intossicati per legge....il
giorno della nascita vitamina K1, a 3 mesi 6
mesi, fino ai 12 anni...con i Vaccini +
Vitamina K1
Ecco le dimostrazioni:
http://birthofanewearth.blogspot.it/2016/08/vitamin-k-shot-after-birth-linked-to.html?m=1
VITAMINA K1, INIETTATA DOPO
la NASCITA E' COLLEGATA alla LEUCEMIA dell'INFANZIA INIZIALE
- 05/08/2016
 |
Oltre al trauma emotivo e psicologico inferto a
un neonato dall'ottenere il colpo di vitamina K, la quantità
effettiva di vitamina K iniettata nel sangue del bambino /
tessuto muscolare profondo è 20.000 volte la dose
necessaria; che rappresenta il primo colpo che indebolisce la
capacità di immunità naturale.
L'iniezione contiene anche un conservante tossico, l'alcool
benzilico, che può essere particolarmente dannoso per il
delicato, giovane sistema immunitario del bambino.
Un genitore deve continuare a chiedersi: "Questa procedura è
veramente necessaria?"
La risposta è in genere, no !
La consapevolezza della salute naturale richiede un autentico
cambio di paradigma lontano dai limiti della medicina
occidentale "allopatica", una rieducazione all'autosufficienza.
Confidando nel magazzino di risorse della natura, comprendendo i
requisiti proporzionali che meglio servono il corpo; la curva di
apprendimento verso tale know-how diventa molto più convincente,
soprattutto in considerazione dell'attacco della propaganda sui
mass media della industria dei Vaccini rivolta alle nostre
comunità.
La conoscenza della salute olistica fornisce l'unica soluzione
praticabile per arrestare questa tendenza.
È anche fondamentale che i genitori intervengano e firmino la
necessaria documentazione cartacea tramite il proprio medico di
famiglia PRIMA che il bambino sia nato.
Così eviterete qualsiasi supervisione da parte dello staff
infermieristico di turno.
Ricorda, la somministrazione dell'iniezione di vitamina K è una
procedura STANDARD nella maggior parte delle istituzioni mediche
allopatiche. Pertanto è necessario prendere la decisione di NON
vaccinare il bambino in modo chiaro a tutti i membri del
personale ospedaliero presenti.
Il futuro padre dovrebbe portare tutte le forme necessarie
(diverse copie) nella tasca posteriore in ogni momento durante
la fase di consegna. Non permettere che il tuo bambino venga
portato via per un'ispezione generale di "salute" prima di
consegnare questi documenti cruciali.
Assicurati di dichiarare in modo inequivocabile le tue
intenzioni come una famiglia, "Il nostro bambino non deve
ricevere NESSUN Vaccino, ne' qualunque cosa."
Nota: la stessa cautela prudente dovrebbe essere applicata
quando si considera l' iniezione
di epatite B (tipicamente somministrata entro 12 ore dalla
nascita).
Vaccino per l'epatite B - 3 dosi, 1 ° round somministrato a 12
ore (dopo la nascita):
Gli scienziati hanno ora identificato e ammesso un nesso causale
diretto tra l'iniezione sottocutanea / intramuscolare del
vaccino contro l'epatite B e la risultante disfunzione
mitocondriale (sintomo caratteristico dell'autismo); compresa l'apoptosi
prematura o la morte cellulare di tipo "programmato". I fattori
del vaccino dell'epatite B nell'eventualità di un autismo ad
insorgenza precoce, poiché rappresentano la prima prematura
frattura del "sistema di rete elettrica" delicato e
sottosviluppato (guaina di Myelin, meningi e barriera
emato-encefalica).
'l'esposizione delle cellule Hepa1-6 a una bassa dose di vaccino
adiuvante dell'epatite B porta alla perdita dell'integrità
mitocondriale, dell'induzione dell'apoptosi e della morte
cellulare ...'
L'effetto apoptotico in vivo del vaccino contro l'epatite B è
stato osservato nel fegato di topo. '...'Ragazzi
vaccinati come neonati avevano una probabilità tripla maggiore
per la diagnosi di autismo rispetto ai ragazzi mai vaccinati o
vaccinati dopo il primo mese di vita. I ragazzi bianchi non
ispanici avevano il 64% in meno di probabilità di avere una
diagnosi di autismo rispetto ai ragazzi non bianchi. I risultati
suggeriscono che i neonati maschi degli Stati Uniti vaccinati
con il vaccino contro l'epatite B prima del 1999 (dal registro
delle vaccinazioni) presentavano un rischio triplo più elevato
di diagnosi di diagnosi di autismo rispetto ai ragazzi non
vaccinati come neonati durante lo stesso periodo. "
Inserto ufficiale del pacchetto: 10 μg / ml Ogni 1 mL di
sospensione sterile contiene 10 μg di antigene di superficie
dell'epatite B adsorbiti su circa 0,5 mg di idrossifosfato di
alluminio amorfo. Formaldeide-trattata. Il timerosal (derivato
del mercurio) 1: 20.000 (50 μg / mL) è stato aggiunto solo alle
formulazioni contenenti conservanti. Fiale a 3 dosi da 3 mL
'...' Una porzione del gene del virus dell'epatite B,
codificante per HBsAg, è clonata (genomica sintetica) in
lievito, e il vaccino per l'epatite B è prodotto da colture di
questo ceppo di lievito ricombinante. "
Nota: è altamente consigliabile ritardare il taglio del cordone
ombelicale collegato alla placenta (mentre questa ancora è
ancora pulsante), massimizzare il flusso nutrizionale dalla
placenta e minimizzare qualsiasi stress eccessivo sul bambino,
durante questa fase di transizione vitale.
Assicurati che il tuo medico di famiglia sia informato di questa
decisione con largo anticipo. Si può anche considerare di
astenersi dal permettere al personale ospedaliero di acquisire
un campione di sangue di DNA, dato che tali informazioni
confidenziali sono abitualmente condivise in una banca dati
nazionale del DNA. Il tuo bambino non è una statistica.
"I bambini che sono stati identificati come a rischio di carenza
di vitamina K includono quelli nati da madri che hanno assunto
droghe o antibiotici durante la gravidanza, neonati prematuri e
bambini che hanno avuto un parto cesareo. Le madri che avevano
una dieta a base di maternità a basso contenuto di cibi ad alto
contenuto di vitamina K o avevano una dieta a basso contenuto di
grassi sono state anche identificate come più suscettibili di
sopportare bambini carenti di vitamina K ".
Ho incontrato genitori che affermano che i loro figli non sono
vaccinati ma solo per l'iniezione di vitamina K. Tale è un altro
equivoco chiaro che i genitori devono iniziare ad affrontare. Il
tuo bambino acquisirà normalmente sufficienti livelli di
vitamina K attraverso la placenta e il colostro; (in genere
entro la prima settimana dopo la nascita).
Nel raro caso una madre è portatrice del "gene
emofiliaco"; dove-in lei possiede un cromosoma X danneggiato che
può essere trasmesso al bambino, il suo bambino diventa
teoricamente vulnerabile alla carenza di vitamina K, e in casi
estremi, il potenziale di emorragia.
Il corpo femminile, tuttavia, è progettato per contrastare
questo stesso problema.
Il punto è che l'indebito rischio di vaccini è regolarmente
esagerato senza giusta causa, e sono scoraggiate alternative
sicure.
"Ogni molecola di DNA è composta da due filamenti. Quando una
cellula rileva un duplex del DNA con una differenza tra i suoi
due filamenti di DNA, quel duplex viene "riparato"
dall'espediente piuttosto draconiano di tagliare l'intera
regione, su entrambi i filamenti della molecola di DNA. Nessuno
sforzo è fatto dalla cella per determinare quale filamento è
corretto - entrambi vengono scartati. Il vuoto che questo crea
viene riempito copiando la sequenza presente in quella regione
sull'altro cromosoma. Tutto questo editing avviene quando le due
versioni del cromosoma sono accoppiate strettamente insieme
nelle prime fasi della formazione del gamete (uovo e sperma), il
processo che noi biologi chiamiamo meiosi.
"Tutte le femmine hanno due copie del cosiddetto cromosoma
X". Il cromosoma X ha all'incirca le stesse dimensioni di altri
22 cromosomi umani, che si verificano anche a coppie, e come
loro è pieno di circa 1000 geni. La ragione per cui esistono due
copie della X e di altri cromosomi è quella di consentire la
riparazione dell'inevitabile danno che si verifica nel tempo a
singoli geni a causa di usura, danni chimici e errori nella
copiatura. Poiché questo tipo di danno viene trasmesso alla
prole, tende ad accumularsi nel tempo. Per questo motivo, i geni
devono essere modificati ogni tanto per riparare le mutazioni
accumulate (i biologi chiamano il danno alla mutazione dei
geni). "
I medici aderiscono ostinatamente a questa procedura invasiva
senza alcuna considerazione della sua natura traumatica su un
neonato; in genere manca una comprensione olistica complessiva
dell'immunità naturale. L'iniezione della vitamina K, come
quello del vaccino dell'epatite B somministrato a 12 ore di età,
ha i suoi rischi intrinseci che lo collocano in un livello e in
una categoria simili a tutti gli altri primi colpi somministrati
ai bambini. Dite solo "No grazie!"
Cercate di trovare sempre la fonte organica ottimale che
contiene la vitamina data nella sua forma naturale e
assicuratevi che sia pura, senza derivati o additivi chimici e
/ o sintetici.
Ad esempio, Kale contiene l'equilibrio ottimale di Vitamine A,
C, E & K - un concentrato di antiossidanti.
Nel caso del tuo bambino puoi purificare la verdura abbastanza
da assicurarti che sia gradevole. Se non si dispone di
alternative, scegliere un integratore che si rivela naturale al
100% e organico; ma di nuovo naturale è superiore.
Inoltre la placenta e il latte materno della madre (colostro)
sono inestricabilmente legati, fornendo la prima fonte primaria
di alimentazione del bambino attraverso il lungo viaggio di
formazione in utero; mentre fornisce gli elementi costitutivi
fondamentali della vita necessari per garantire una transizione
sicura nello sviluppo della prima infanzia. Si consiglia alle
madri di essere immagazzinate sui fitonutrienti mentre il
bambino è in utero. Continua a nutrire il sistema immunitario
soprattutto durante il primo anno dopo la nascita del
bambino. Ricorda le madri, condividi la stessa immunità con il
tuo bambino durante l'intera fase in utero (tutti e tre i
trimestri), e per i molti mesi dopo la nascita del bambino,
mentre stai allattando!
"I fitonutrienti agiscono come antiossidanti per disarmare i
radicali liberi prima che possano danneggiare il DNA e le
membrane cellulari. Ricerche recenti indicano che i
fitonutrienti in verdure come il cavolo verde lavorano a un
livello molto più profondo, segnalando ai nostri geni di
aumentare la produzione di enzimi coinvolti nella
disintossicazione, il processo di purificazione mediante il
quale il corpo elimina i composti dannosi.
Il cavolo è una ricca fonte di composti organosulfur, che
hanno dimostrato di ridurre il rischio di molti tumori, in
particolare una delle forme più mortali, il cancro al colon; a
causa del loro ruolo unico nel bloccare la crescita delle
cellule tumorali e indurre la morte delle cellule tumorali (apoptosi). Composti
organosulfur noti come glucosinolati sono presenti nelle verdure
crocifere del genere Brassica. Questi composti sono suddivisi in
potenti composti antitumorali chiamati isotiocianati nel corpo,
che sono potenti induttori di enzimi che distruggono il cancro e
inibitori della carcinogenesi. "
Kale, Collard Greens, Mustard Greens e Turnip Greens sono tutte
verdure crucifere dalle proprietà profondamente
disintossicanti. Puliscono e disintossicano il fegato, la pelle,
il tratto digerente, i polmoni e gli organi riproduttivi.
Sono ricchi di calcio, vitamine C, A, E, (compresa la vitamina
K), acido folico, B6 e zinco. Come i broccoli, questi verdi sono
un'importante fonte di calcio perché il loro contenuto di
vitamina C aumenta significativamente l'assorbimento.
Oltre alle sue profonde proprietà detergenti cellulari, i
broccoli sono ricchi di vitamine C, K e A, tutti potenti
antiossidanti per sostenere il sistema immunitario e
disintossicare le cellule della pelle. È anche noto per il suo
contenuto di calcio, che è in una forma più disponibile di
calcio da latte. Il calcio deve legarsi con la vitamina C per
essere completamente assorbibile e i broccoli forniscono una
dose elevata di ciascuno.
Broccoli, cavolfiori, cavoli e cavoletti di Bruxelles sono tutti
fiori commestibili che purificano il fegato e riducono il cancro
del colon, della prostata, delle ovaie, del polmone e della
vescica. La combinazione di broccoli e pomodori è
particolarmente potente per la protezione contro il cancro alla
prostata. Inoltre, le foglie di broccoli e cavolfiori sono anche
commestibili, contenenti più beta carotene (vitamina A) rispetto
al fiore. I broccoli contengono anche la luteina che protegge
gli occhi e previene la cataratta. "
"Il corpo non utilizza prontamente vitamine e minerali
sintetici. La vitamina K somministrata dagli ospedali ai neonati
è il phytonadione sintetico. Le forme naturali di vitamina K che
si trovano in molti alimenti, in particolare nelle verdure come
i cavoli verdi, gli spinaci, i broccoli, gli asparagi, i
cavolini di Bruxelles e le insalate, sono una forma diversa - si
chiamano fillochinone o menachinone. Alcuni batteri nel tratto
intestinale producono anche menachinoni.
A parte la sua natura sintetica, è basato sulla vitamina K
vegetale e iniettato. Il corpo utilizza vitamine e minerali che
si trovano nelle piante e crea la forma umana di cui ha bisogno,
ma questo è dopo che hanno attraversato il processo di
digestione, che ovviamente non si verifica con le iniezioni ".
" Il
colpo di vitamina K è stato collegato alla leucemia, compresa la
leucemia linfoblastica acuta, che è caratterizzata da un aumento
del numero di globuli bianchi nel sangue e rappresenta circa
l'85% della leucemia infantile . Le ricerche condotte dalla
dottoressa Louise Parker, del Sir James Spence Institute of
Child Health di Newcastle upon Tyne, hanno prodotto i risultati
più sorprendenti. La dottoressa Louise Parker è stata citata nel
British Medical Journal nel 1998 affermando: "Non è possibile,
sulla base delle prove attualmente pubblicate, confutare il
suggerimento che la somministrazione di vitamina K IM neonatale
aumenta il rischio di leucemia nella prima infanzia".
Vaccino della vitamina K: foglietto illustrativo -
L'iniezione AquaMEPHYTON è una soluzione colloidale gialla,
sterile, acquosa di vitamina K1, con un pH compreso tra 5,0 e
7,0, disponibile per iniezione per via endovenosa,
intramuscolare e sottocutanea.
Ogni millilitro contiene:
Phytonadione: 2 mg o 10 mg
Ingredienti inattivi:
Derivato dell'acido grasso poliossietilato: 70 mg
Destrosio: 37,5 mg
Acqua per iniezione, qb: 1 ml
Aggiunto come conservante: Alcool benzilico: 0,9%
' Effetti
tossici dell'alcool benzilico, inclusi insufficienza
respiratoria, vasodilatazione, ipotensione, convulsioni e
paralisi sono noti da anni. Tuttavia, si sa poco degli effetti
tossici o dei livelli di alcol benzilico nei neonati,
specialmente nei neonati prematuri.
Studi di tossicità su animali mostrano un LD ((50)) di circa 33
ml / kg (300 mg / kg) nei ratti trattati per infusione
endovenosa rapida con alcool benzilico allo 0,9%, sebbene 40 ml
/ kg (360 mg / kg) per via endovenosa lenta l'infusione è stata
tollerata senza mortalità.
L'alcol benzilico viene normalmente ossidato rapidamente in
acido benzoico, coniugato con glicina nel fegato ed escreto come
acido ippurico. Tuttavia, questa via metabolica potrebbe non
essere ben sviluppata nei neonati prematuri . L'alcol
benzilico può quindi essere stato metabolizzato in acido
benzoico, che non può essere coniugato dal fegato immaturo ma
accumulato, causando acidosi metabolica.
Sedici morti neonatali ritenute essere causate dal conservante
dell'alcool benzilico utilizzato in alcune soluzioni
intravascolari sono state segnalate alla Food and Drug
Administration (FDA)da 2 centri medici.
I decessi si sono verificati in neonati pretesi di peso
corporeo di 2500 g che presentavano cateteri intravascolari
centrali arrossati periodicamente ogni giorno con una soluzione
fisiologica batteriostatica contenente 9 mg / ml di alcool
benzilico. Dieci decessi si sono verificati in 1 istituzione per
un periodo di 6 mesi e 6 decessi avvenuti nell'altra istituzione
per un periodo di 16 mesi.
Gli investigatori dei 2 ospedali hanno riferito
che non si sono verificati simili decessi poiché le soluzioni di
lavaggio senza conservanti sono state sostituite con quelle con
alcool benzilico. " CDC
La direttiva europea " Excipients
in the Label and Package leaflet of Medicinal for Human Use ",
afferma quanto segue per quanto riguarda l'uso parenterale di
alcool benzilico:
'Esposizione a meno di 90 mg / kg / giorno: non deve essere
somministrato a neonati prematuri o neonati. Può provocare
reazioni tossiche e reazioni allergiche nei neonati e nei
bambini fino a 3 anni.
Esposizione a più di 90 mg / kg / giorno: non deve essere
somministrato a neonati prematuri o neonati. a causa del rischio
di reazioni tossiche fatali derivanti dall'esposizione
all'alcool benzilico superiori a 90 mg / kg / die, questo
prodotto non deve essere usato nei neonati e nei bambini fino a
3 anni. "
Dr. Joesph Mercola Interviste Dott. Cees Vermeer su Vitamina K
Elenco dei 10 alimenti più ricchi di vitamina K
Fonte Articolo:
First Strike - The Dark Side di The Vitamin K
Shot
http://vaccineresistancemovement.org/?p=6547
 |
Vitamina K è una terminologia
alquanto generica con la quale si indicano diversi composti
liposolubili che vengono raggruppati sotto il nome di
naftochinoni.
Esistono tre tipi di vitamina K. La K1 (anche fitonadione o fillochinone),
la K2 (vari composti noti come menachinoni) e la K3 (menadione).
Il derivato bisolfitico della vitamina K3 è idrosolubile.
La scoperta della vitamina K risale al 1939, è opera di uno
scienziato danese, Carl Peter Henrik Dam (1895-1976) ed è legata
alle studi che lo stesso scienziato aveva compiuto su una
sindrome emorragica che era causata dalla deficienza di un
fattore vitaminico ancora sconosciuto, tale fattore venne
denominato fattore K (iniziale del termine koagulation). Nel
1935 Dam stava infatti studiando una patologia emorragica
presente nei pulcini che venivano alimentati con lievito e
cereali. Dam notò che tale patologia tendeva a regredire per poi
successivamente sparire quando la dieta veniva variata con
l’aggiunta di foglie verdi. La vitamina K1 fu isolata nel 1939
dallo stesso scienziato danese in collaborazione con Edward A.
Doisy, nello stesso anno fu isolata anche la K2 a opera di McKee.
Per il loro studio della vitamina, nel 1943 Dam e Doisy sono
stati congiuntamente insigniti del premio Nobel.
Le forme sintetiche delle vitamine K1 e K2 sono state ottenute
rispettivamente nel 1964 e nel 1958.
La vitamina K è una sostanza stabile all’aria, agli acidi e
all’acqua, ma viene degradata dalla luce, dalle basi e da agenti
riducenti.
Essa e' normalmente prodotta dalla flora autoctona intestinale,
se non in disbiosi.
Attualmente si ritiene come adeguato un apporto giornaliero di
circa 1 µg per kg di peso corporeo. Tale apporto, in soggetti
sani, è sicuramente garantito da una dieta varia ed equilibrata.
Fra le fonti naturali migliori di vitamina K si ricordano i
vegetali a foglie verdi: broccoli, cavolo, cavolini di
Bruxelles, cime di rapa, lattuga, spinaci, ortica,
erba medica, patate, ecc.
Discrete quantità di vitamina K sono inoltre contenute nella
salvia fresca, nel prezzemolo, nel timo e nella maggiorana
essiccati. Minori quantità si trovano poi nella soia e nei
piselli, nelle uova, nel fegato di maiale e in quello di manzo.
L’integrazione di
vitamina K andrebbe fatta soltanto dietro prescrizione medica in
quanto tale sostanza può avere diverse controindicazioni.
Tra gli effetti collaterali da sovradosaggio si ricordano ittero,
ridotta funzionalità epatica, disturbi a livello
gastrointestinale, prurito,
eruzioni cutanee e iperemie circoscritte, nausea, vomito,
diarrea, ittero, emorragia, agranulocitosi, danni epatici e
renali.
Tossicita': Si verifica solo nel neonato (kernittero)
https://books.google.it/books?id=4tn8UQeHOkYC&pg=PA295&lpg=PA295&dq=vitamina+K1+1939&source=bl&ots=AQAlRmwZiC&sig=RL9Jr0MFK8zSE89pV4_
Cd4hr95w&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjUiuau6OHYAhXBHpoKHRopDGEQ6AEIXjAO#v=onepage&q&f=false
Vitamina
K1, iniezione fatta il primo o secondo giorno dalla nascita, ecco il
resoconto di una madre che ha riscontrato
i danni di
questa Vitamina K1 sintetica (di
sintesi chimica) denunciandoli alle
autorita', in-sanitarie,
iniezione che e' fatta il giorno della nascita di ogni
bambino
nel mondo occidentale ed ora anche in quello orientale...
infatti per l'intossicazione del
fegato che essa produce, molti
neonati somatizzano la cosiddetta "Itterizia"...che
e' una forte intossicazione epatica, per il suo
TOSSICO CONTENUTO !
- per altri particolari vedi QUI sotto:
L'iniezione della vitamina K1 ai neonati in
Italia ed in altre nazioni del mondo, viene
fatta/somministrata di nascosto a tutti
bambini
appena nascono con o senza genitori "consenzienti",
senza pero' aver fatto leggere loro il
bugiardino del farmaco,
Non hanno bisogno del vostro consenso,
l'iniezione è inclusa nelle pratiche mediche che
effettuano nella sezione dove voi dichiarate di
lasciare in cura il vostro bambino, al reparto
nursering, per esser lavato, medicato, ecc.
Per le sostanze che contiene questa iniezione (alluminio,
vedi foto, sostanza che passa facilmente nel
cervello del piccolo e che eccitera' i neuroni
fin da subito, e poi nel tempo potrebbe generare
problemi ....), ogni genitore avrebbe il diritto
umano di denunciare il Ministero della Salute
Italiano per complicità premeditata in crimine
organizzato !!
Segue alle volte, sempre all'insaputa dei
genitori e senza scriverlo sulla cartella
clinica, anche la vaccinazione per l'epatite
A o B, con vaccino irradiato dal
Cobalto 60, in grado di scatenare
malattie autoimmunitarie, sordità, cecità,
patologie neurologiche,
AIDS,
epatite B, epatite C,
Cancro,
Autismo precoce ecc.
A due giorni dalla nascita spuntano fuori varie
associazioni che vi fanno firmare la
vendita del DNA del vostro figlio a Terzi (case
farmaceutiche) mediante il prelievo del
sangue dal tallone, per la cosiddetta
prevenzione delle malattie metaboliche !
Insomma appena nasci attentano alla tua salute !
La
via parenterale (IM) è quella più
comunemente usata, ma è ampiamente diffusa anche
la somministrazione enterale (OS) in molte
nazioni europee. In Italia si stima che almeno
un terzo dei punti nascita utilizza la via orale
(OS).
La somministrazione della vitamina K per OS ha
origine da due distinti motivi:
a) la iniezione IM di vitamina K viene
considerato da alcuni un atto che contrasta con
la fisiologicità del parto naturale;
b) la possibile associazione tra
somministrazione intramuscolare di vitamina K e
cancro evidenziata dallo studio epidemiologico
di Golding comparso nel 1992;
Una review del 2000 di Ross e Davies identifica
dieci studi caso-controllo dei quali 7 non
trovano una relazione e 3 una debole relazione
con la LLA. Per valutare la più efficace
modalità di prevenzione possiamo contare solo
sugli studi osservazionali.
Non esistono RCT clinici e l'incidenza della
forma tardiva rende impossibile pianificare e
condurre studi clinici randomizzati.
La revisione Cochrane di Puckett ed Offringa
esamina un discreto numero di studi, ha cercato
di utilizzare succedanei biologici per valutare
la validità delle differenti vie di
somministrazione della profilasi.
Questi studi utilizzano generalmente la presenza
dei PIVKA II (proteina indotta dalla assenza di
vitamina K), livelli plasmatici di vitamina K.
La valutazione è effettuata rispetto a due
quesiti: una dose orale verso una dose IM e dosi
multiple orali verso una dose IM. La compliance
al trattamento con dosi orali successive a
quella data alla nascita crea un numero non
esiguo di casi da profilassi non completata.
Lo schema posologico
di 3 dosi orali con la formulazione micellare
prodotta dalla Roche non riduce
significativamente la incidenza della malattia
la efficacia della profilassi per via orale se
seguita da ulteriori somministrazioni con schema
danese od olandese sembra poter raggiungere
quella di una dose di 1 mg intramuscolare, per i
bambini allattati al seno che hanno ricevuto
alla nascita una profilassi orale lo schema
danese sembrerebbe da preferirsi a quello
olandese se si valuta non solo la efficacia
dello schema (successi per terapia effettuata)
ma anche la sua effectiviness (efficacia in
tutti i casi sottoposti ad uno schema
profilattico), i numeri dello studio danese
purtroppo non permettono di valutare appieno la
efficacia di questo schema perché riguardano
circa 400.000 bambini e la decisione della
Roche di RITIRARE dal commercio il
Konakion gocce (OS) in Danimarca, ha
impedito il prosieguo della valutazione.
Il
fitomenadione, principio attivo del Konakion,
è un prodotto di origine vegetale annoverato
nella famiglia della vitamina K2.
La K1 e' un prodotto di sintesi chimica.
Gli effetti collaterali più frequentemente
associati al farmaco comprendono ittero,
costipazione, dolore addominali, eruzioni
cutanee e prurito relativamente nella sede
dell’iniezione, nonché un generalizzato
malessere, autismo, leucemia, oltre a:
- Disturbi del sistema immunitario
- Reazioni anafilattoidi dopo somministrazione
endovenosa di Konakion.
- Irritazione venosa o flebite associate alla
somministrazione endovenosa di Konakion.
- Patologie sistemiche e condizioni relative
alla sede di somministrazione
- Reazioni anche molto gravi si sono verificate
dopo o durante la somministrazione di
fitomenadione per via endovenosa: broncospasmo,
cianosi, tachicardia, ipotensione; inoltre
possono verificarsi alterazioni del gusto,
vampate, sudorazione profusa. Pertanto la
somministrazione endovenosa deve essere
riservata ai casi in cui sia ritenuta
indispensabile.
- Negli adulti sono stati segnalati, dopo
somministrazione di dosi particolarmente elevate
di vitamina K1 o analoghi, ritenzione di
bromosulfonftaleina e prolungamento del tempo di
protrombina.
- Nei neonati, in rari casi, sono state
riportate reazioni di tipo anafilattoide dopo
somministrazione parenterale di Konakion prima
infanzia 2 mg/0,2 ml soluzione orale e
iniettabile. Può avvenire irritazione locale nel
punto di iniezione, tale evenienza è poco
probabile dato lo scarso volume del liquido.
Sebbene Konakion abbia un margine di sicurezza
maggiore di quello degli analoghi idrosolubili
della vitamina K, dosi eccessive di
fitomenadione possono causare nei neonati, e
particolarmente nei prematuri, aumento della
bilirubinemia durante i primi giorni di vita.
Apparentemente l'immaturità è un fattore
importante nella comparsa di reazioni tossiche
dopo somministrazione di vitamina K1 o analoghi,
in quanto i nati a termine sono meno soggetti ad
effetti collaterali. In soggetti predisposti
possono manifestarsi reazioni di
ipersensibilità.
Scheda Tecnica, tratta dal sito dell'AIFA
(Ag. del Farmaco):
Konakion 10 mg/ml soluzione orale e iniettabile
per uso endovenoso fitomenadione (vitamina K1
sintetica)
Leggere attentamente questo foglio prima di
prendere/ di somministrare al bambino o prima
che venga somministrato questo medicinale,
perché contiene importanti informazioni anche
per lei.
Dati/info, tratti dai documenti della
FDA
"Between January 2004 and October
2012, 60 individuals taking konakion reported RENAL FAILURE
ACUTE to the FDA. A total of 508 konakion drug adverse event
reaction reports were made with the FDA during this time period.
Often the FDA only receives reports of the most critical and
severe cases; these numbers may therefore underrepresent the
complication rate of the medication."
Traduzione:
Tra gennaio 2004 e ottobre 2012,
60 persone che prendono Konakion hanno riferito l'insufficienza
renale acuta alla FDA. In tutto questo periodo di tempo sono
stati realizzati un totale di 508 rapporti di reazione agli
eventi avversi farmacologici di Konakion.
Spesso la FDA riceve solo rapporti
dei casi più critici e gravi; questi numeri possono quindi
sottorappresentare il tasso di complicazione del farmaco!!!!
RIPETO, FDA RICEVE SOLO I CASI Più
CRITICI E GRAVI !
Tutti bugiardini del farmaco KONAKION contengono delle REAZIONI
AVVERSE con tanto di Controindicazioni !
KONAKION non viene somministrato solo in Italia ma anche in
altri paesi! KONAKION viene inoculato ai neonati, bambini, donne
in gravidanza, adulti! Le patologie per cui viene somministrato
questo farmaco sintetico petrolchimico sono varie !
Me ne approfitto per dire a tutti
DEMENTI che spacciano questo farmaco per una sostanza naturale
che SONO DEI CORROTTI! INIEZIONE FATTA AD ENTRAMBI MIEI FIGLI
SENZA IL MIO CONSENSO INFORMATO! ENTRAMBI MIEI FIGLI HANNO AVUTO
DELLE REAZIONI AVVERSE!!!
Protocol For The Supply And
Administration Of Medicines By Midwives Working Within NHS
Grampian As Contained In The National Midwives Formulary :
"È essenziale discutere questi
problemi con i genitori che hanno qualche preoccupazione in
merito alla vitamina profilattica K. I genitori devono dare il
permesso per l'amministrazione (per qualsiasi via).
Le informazioni dovrebbero essere fornite per consentire ai
genitori di prendere una decisione informata. Ciascun Consiglio
del Sistema Sanitario Nazionale dovrebbe avere una politica per
la somministrazione di vitamina K al neonato che dovrebbe essere
seguita. È importante che se le donne non desiderano che il loro
bambino abbia una particolare formula di vitamina K, esiste
un'alternativa disponibile.
Se i genitori vegetariani non vogliono Konakion® MM Pediatrico,
NeoKay® può essere somministrato da un'ostetrica. Se una donna
rifiuta qualsiasi formula di vitamina K da somministrare, un
pediatra deve essere informato in modo che possa discutere
ulteriormente dei benefici del trattamento.
Le opzioni per la somministrazione di vitamina K sono
intramuscolari o orali in conformità con i programmi di dosaggio
locali e le linee guida locali".
Avete capito che è Illegale
somministrare qualsiasi formula di Vitamina K ai neonati senza
il Consenso dei Genitori ?
E allora come mai viene inoculata a tutti bambini in Italia e
moltissime mamme non vengono informate ? Semplice !
Rubano il nostro Consenso al Ricovero, con il Trattamento dei
Dati! Noi firmiamo (all'insaputa) il Consenso perché vengano
somministrati ai nostri figli, senza alcuna limitazione, i
Prododotti Biologici (Vaccini inclusi) !
Qui sotto ho elencato come dal sito
tutte le reazioni avverse più gravi rapportate alla FDA in tal
periodo! Dovete capire che la FDA riceve un minimo percentuale
delle reazioni avverse e sui Bugiardini viene elencato al
massimo il 10% !!!! Ma io non mi sono aressa e ho indagato le
schede tecniche di produzione e di sicurezza delle Lobby
Farmaceutiche! ( di questo ne parliamo nei prossimi post ). La
Vitamina K1 è un esperimento come tutti Vaccini, viene
inoculata a milioni di bambini, si conducono degli studi e
sperimentazioni cliniche (Trial) per poi raccogliere le reazioni
avverse in minimo percentuale dai vari Istituti Sanitari !
In Italia la censura è così dominante e i Genitori non hanno la
pallida idea che viene somministrato questo Veleno ai loro
bambini entro un ora dalla nascita !
Most common side effects for
patients taking konakion:
RENAL FAILURE ACUTE (60 patients)
THROMBOCYTOPENIA (58 patients)
INTERNATIONAL NORMALISED RATIO INCREASED (45 patients)
GENERAL PHYSICAL HEALTH DETERIORATION (44 patients)
RENAL FAILURE (42 patients)
PNEUMONIA (40 patients)
TOXIC EPIDERMAL NECROLYSIS (40 patients)
SEPSIS (39 patients)
STEVENS-JOHNSON SYNDROME (38 patients)
RESPIRATORY FAILURE (37 patients)
MULTI-ORGAN FAILURE (36 patients)
HEPATIC FAILURE (35 patients)
GASTROINTESTINAL HAEMORRHAGE (34 patients)
PLEURAL EFFUSION (33 patients)
SEPTIC SHOCK (33 patients)
HAEMOGLOBIN DECREASED (32 patients)
MELAENA (28 patients)
INAPPROPRIATE ANTIDIURETIC HORMONE SECRETION (27 patients)
LACTIC ACIDOSIS (26 patients)
HYPERTENSION (25 patients)
PYREXIA (23 patients)
GASTRIC ULCER (23 patients)
HAEMORRHAGIC ANAEMIA (23 patients)
NAUSEA (21 patients)
HYPOTENSION (21 patients)
HYPONATRAEMIA (21 patients)
BLOOD BILIRUBIN INCREASED (20 patients)
DRUG INEFFECTIVE (20 patients)
STAPHYLOCOCCAL INFECTION (19 patients)
DRUG INTERACTION (18 patients)
CHOLESTASIS (17 patients)
TACHYCARDIA (17 patients)
DYSPNOEA (17 patients)
RHABDOMYOLYSIS (17 patients)
PANCYTOPENIA (16 patients)
CARDIAC FAILURE (16 patients)
HAEMORRHAGE (16 patients)
PLATELET COUNT DECREASED (16 patients)
OEDEMA PERIPHERAL (15 patients)
RASH (15 patients)
ASPARTATE AMINOTRANSFERASE INCREASED (15 patients)
HAEMOPTYSIS (15 patients)
JAUNDICE (15 patients)
CIRCULATORY COLLAPSE (15 patients)
PRURITUS (15 patients)
VOMITING (14 patients)
IMMUNODEFICIENCY (14 patients)
PROTHROMBIN TIME PROLONGED (14 patients)
BLOOD CREATININE INCREASED (14 patients)
MUSCLE HAEMORRHAGE (14 patients)
RED BLOOD CELL COUNT DECREASED (14 patients)
HEPATITIS (14 patients)
ASTHENIA (13 patients)
PAIN (13 patients)
HYPERBILIRUBINAEMIA (13 patients)
CYSTITIS (13 patients)
ALANINE AMINOTRANSFERASE INCREASED (12 patients)
ANAEMIA (12 patients)
WHITE BLOOD CELL COUNT DECREASED (12 patients)
C-REACTIVE PROTEIN INCREASED (12 patients)
DRUG TOXICITY (12 patients)
ERYTHEMA (12 patients)
SHOCK (11 patients)
HEPATIC ENZYME INCREASED (11 patients)
PANCREATITIS ACUTE (11 patients)
CONSTIPATION (11 patients)
NEUTROPHIL COUNT INCREASED (10 patients)
ACIDOSIS (10 patients)
PANCREATITIS (10 patients)
ARTHRALGIA (10 patients)
HAEMATOMA (10 patients)
CONDITION AGGRAVATED (10 patients)
DECREASED APPETITE (10 patients)
DIARRHOEA (10 patients)
ENCEPHALOPATHY (10 patients)
HAEMODYNAMIC INSTABILITY (9 patients)
TUBULOINTERSTITIAL NEPHRITIS (9 patients)
BLOOD ALBUMIN DECREASED (9 patients)
WEIGHT INCREASED (9 patients)
OXYGEN SATURATION DECREASED (9 patients)
SPUTUM CULTURE POSITIVE (9 patients)
PNEUMOTHORAX (9 patients)
LEUKOPENIA (9 patients)
DISSEMINATED INTRAVASCULAR COAGULATION (9 patients)
LUNG INFILTRATION (8 patients)
FEBRILE NEUTROPENIA (8 patients)
ACUTE RESPIRATORY DISTRESS SYNDROME (8 patients)
ORAL CANDIDIASIS (8 patients)
TACHYPNOEA (8 patients)
ANURIA (8 patients)
GAMMA-GLUTAMYLTRANSFERASE INCREASED (8 patients)
BRONCHOPNEUMONIA (8 patients)
NEUTROPENIA (8 patients)
HYPOKALAEMIA (8 patients)
HEPATOCELLULAR DAMAGE (8 patients)
CHOLANGITIS (8 patients)
HEPATIC CIRRHOSIS (8 patients)
REFUSAL OF TREATMENT BY PATIENT (8 patients)
METABOLIC ACIDOSIS (8 patients)
RESTLESSNESS (8 patients)
GASTRITIS EROSIVE (7 patients)
OVERDOSE (7 patients)
ASCITES (7 patients)
INFECTION (7 patients)
BLISTER (7 patients)
GRAND MAL CONVULSION (7 patients)
HEPATITIS ACUTE (7 patients)
HYPERSENSITIVITY (7 patients)
HYPOCALCAEMIA (7 patients)
SLEEP DISORDER (7 patients)
CYTOLYTIC HEPATITIS (7 patients)
HAEMATEMESIS (7 patients)
ABDOMINAL DISTENSION (6 patients)
ADRENAL ADENOMA (6 patients)
ANXIETY (6 patients)
LIPASE INCREASED (6 patients)
PERICARDIAL EFFUSION (6 patients)
FATIGUE (6 patients)
PROTEIN TOTAL DECREASED (6 patients)
FALL (6 patients)
BLOOD ALKALINE PHOSPHATASE INCREASED (6 patients)
BLOOD UREA INCREASED (6 patients)
BRADYCARDIA (6 patients)
CARDIAC ARREST (6 patients)
CHILLS (6 patients)
CHOLELITHIASIS (6 patients)
CLOSTRIDIUM DIFFICILE COLITIS (6 patients)
COAGULOPATHY (6 patients)
COMA (6 patients)
PULMONARY CONGESTION (6 patients)
DEATH (6 patients)
DEHYDRATION (6 patients)
DELIRIUM (6 patients)
WEIGHT DECREASED (6 patients)
VANISHING BILE DUCT SYNDROME (6 patients)
DRUG EXPOSURE DURING PREGNANCY (6 patients)
HEPATOMEGALY (6 patients)
SOPOR (5 patients)
ACUTE GENERALISED EXANTHEMATOUS PUSTULOSIS (5 patients)
ACUTE HEPATIC FAILURE (5 patients)
AGITATION (5 patients)
AGRANULOCYTOSIS (5 patients)
PAIN OF SKIN (5 patients)
SOMNOLENCE (5 patients)
GASTROOESOPHAGEAL REFLUX DISEASE (5 patients)
LIVER DISORDER (5 patients)
RENAL DISORDER (5 patients)
ATRIAL FIBRILLATION (5 patients)
HYPOGAMMAGLOBULINAEMIA (5 patients)
HYPERKALAEMIA (5 patients)
IMMUNODEFICIENCY COMMON VARIABLE (5 patients)
BIOPSY LIVER ABNORMAL (5 patients)
TRACHEOBRONCHITIS (5 patients)
BLOOD CHOLINESTERASE DECREASED (5 patients)
VASCULITIS (5 patients)
HAEMODIALYSIS (5 patients)
HALLUCINATION (5 patients)
MEDICATION ERROR (5 patients)
MUCOSAL ULCERATION (5 patients)
ORAL HERPES (5 patients)
BRONCHIAL HAEMORRHAGE (5 patients)
NIKOLSKY'S SIGN (5 patients)
OESOPHAGEAL ULCER (5 patients)
FLUID RETENTION (5 patients)
CEREBRAL HAEMORRHAGE (5 patients)
CHOLECYSTITIS (5 patients)
EXANTHEM (5 patients)
SUBDURAL HAEMORRHAGE (5 patients)
COUGH (5 patients)
CRITICAL ILLNESS POLYNEUROPATHY (5 patients)
INTERSTITIAL LUNG DISEASE (5 patients)
ILEUS (5 patients)
KERATITIS HERPETIC (5 patients)
DEVICE RELATED INFECTION (5 patients)
DIALYSIS (5 patients)
DISEASE PROGRESSION (5 patients)
LIVER FUNCTION TEST ABNORMAL (5 patients)
LOSS OF CONSCIOUSNESS (5 patients)
DRUG LEVEL INCREASED (5 patients)
REFLUX OESOPHAGITIS (5 patients)
EMPHYSEMA (5 patients)
EPSTEIN-BARR VIRUS INFECTION (5 patients)
ANAEMIA MACROCYTIC (4 patients)
ANAEMIA NEONATAL (4 patients)
ARRHYTHMIA (4 patients)
OEDEMA (4 patients)
OLIGURIA (4 patients)
PALMAR-PLANTAR ERYTHRODYSAESTHESIA SYNDROME (4 patients)
BLOOD POTASSIUM INCREASED (4 patients)
BLOOD SODIUM DECREASED (4 patients)
MYALGIA (4 patients)
RENAL FAILURE CHRONIC (4 patients)
NEUROLOGICAL SYMPTOM (4 patients)
SKIN TOXICITY (4 patients)
HYPOALBUMINAEMIA (4 patients)
CARDIOVASCULAR INSUFFICIENCY (4 patients)
LIVER TRANSPLANT (4 patients)
RASH MACULAR (4 patients)
DRUG ABUSE (4 patients)
MALNUTRITION (4 patients)
ELECTROCARDIOGRAM QT PROLONGED (4 patients)
HERPES VIRUS INFECTION (4 patients)
ENCEPHALITIS (4 patients)
MYOCLONUS (4 patients)
HEPATIC TRAUMA (4 patients)
RESPIRATORY TRACT HAEMORRHAGE (4 patients)
HEPATIC STEATOSIS (4 patients)
ENTEROCOLITIS (4 patients)
SKIN SWELLING (4 patients)
NEPHRITIS INTERSTITIAL (4 patients)
Continua
QUI
Video dei primi minuti della vita Terrestre.....tanto
per cambiare....benvenuti all'Inferno....
Sono entrata in possesso del Documento Ufficiale contenente
tutte le 400 sostanze e agenti chimici dichiarati Cancerogeni
dalla International Agency for Research...
of Cancer ( USA ).
Le monografie IARC identificano fattori ambientali che possono
aumentare il rischio di cancro umano. Questi includono prodotti
chimici, miscele complesse, esposizioni professionali, agenti
fisici, agenti biologici e fattori di stile di vita.
Vi condivido solo alcune delle sostanze purchè vi rendiate conto
che i Vaccini sono molto pericolosi, sono un alto rischio per il
Cancro Infantile ( documento protetto, di mia proprietà ).
Tranne i ceppi del Papilloma Virus, tutte le altre sostanze
sottolineate sono state iniettate nel corpicino di mia figlia
mediante i Vaccini: Benzoyl Peroxide, Cobalto solfato esaidrato,
Nichel Cloruro esaidrato, Alluminio, Arsenico, Mercurio,
Formaleide, Vitamina K (iniezione alla nascita, in alcuni
ospedali la fanno di nascosto senza il consenso dei genitori ;
la vitamina K viene consigliata in gocce come profilassi
pediatrica già dai pochi giorni di vita del neonato; l'iniezione
di vitamina K contiene Polysorbate 80 e Alluminio in quantità
esagerate).
A breve posterò una lista con tutte le sostanze cancerogeni
identificate nei vaccini. Tutti vaccini che vengono usati in
Italia contengono sostanze cancerogeni !
Questo messaggio è indirizzato a tutti genitori ! Il sistema
immunitario di un neonato non è assolutamente in grado di
combattere gli agenti chimici cancerogeni, le sostanze finiscono
a depositarsi tra gli organi e nel cervello !
Aborto Parziale - Nascita:
il metodo abortivo ILLEGALE usato in tutti consultori abortivi
del mondo, i quali vendono Organi Fetali a Lucro Farmaceutico e
di Ricerca !!!! Descrizione della scheda tecnica di aborto e la
presentazione di alcune testimonianze ( Planned Parenthood ). La
documentazione originale non può essere condivisa per motivi
Legali ma sarà usata nei Tribunali Italiani!
L'Aborto Parziale - Nascita, la dilatazione o l'estrazione
intatta ( IDX ), o la dilatazione e l'evacuazione intatta ( IDE
), è una procedura di Aborto in ritardo di termine, il cui il
feto è convertito in posizione podalica ( primo piede ) e
estratto intatto e vivo:
D & X può essere descritto come segue: dilatazione; più
dilatazione; visualizzazione a ultrasuoni in tempo reale;
inversione in posizione podalica (se necessario ); estrazione
intatta ; decompressione del cranio fetale; rimozione; pulire;
recupero. ( fig.1)
Dal 2003, l'aborto parziale -
nascita è contrario alla LEGGE FEDERALE, dov'è definito come: "
Aborto Vaginale fornisce un feto vivente fino a quando (...) in
caso di posizione podalica, qualsiasi parte del tronco fetale
oltre l'ombelico è al di fuori del corpo della madre, al fine di
eseguire un atto che la persona sa che ucciderà il feto vivo
parzialmente consegnato. " ( fig.2)
Poiché l'Aborto Parziale - Nascita
rimuove un feto intatto, massimizza la resa degli organi e dei
tessuti " utilizzabili " per la vendita delle parti fetali del
corpo.
" Q: E mentre lo capisci, il D & E intanto (...) è un aborto in
cui non esiste una rimozione delle parti del corpo, è vero ?
A. L'intero feto viene rimosso intatto, si, rimuovi intatti
tutti componenti del corpo.
Q. è un aborto in cui l'intero feto intatto, capo a punta, viene
rimosso dal corpo della donna, giusto ?
A. Corretto. " ( fig.3 )
Planned Parenthood’s Senior Director
of Medical Services, Dr. Deborah Nucatola, utilizza una tecnica
di aborto parziale di nascita per ottenere un cervello fetale
intatto a lucro di vendita:
" Planned Parenthood: Quindi se lo fai a partire dalla posizione
podalica, c'è una dilatazione che succede come accade, e spesso,
in ultimo, è possibile evacuare un'intera calotta cranica alla
fine. Quindi voglio dire che ci sono certi passi che possono
essere adottati per cercare di garantire -
Compratore: in modo che possano convertirlo in posizione
podalica, ad esempio all'inizio del...
Planned Parenthood: esattamente, esattamente. Sotto la guida ad
ultrasuoni, possono cambiare la posizione. " (fig. 4)
Per le figure visionare la pagina di Facebook di
Laura Dana Pupescu
I VACCINI PEDIATRICI INOCULATI AI BAMBINI ITALIANI CONTENGONO
CELLULE E TESSUTI FETALI !!!
QUESTO è UN CRIMINE ORGANIZZATO !
ABOLIZIONE VACCINI - OPPOSIZIONE - RIFIUTO TOTALE DEI VACCINI !
Invito tutte le Autorità Italiane, i Politici, i Senatori, I
Medici, Gli Infermieri a denunciare questo atto Criminale perché
Migliaia di Genitori Italiani non permetteranno più che vengano
uccise Vite Umane per costruire dei Vaccini Transgenici !
QUESTA NON è UNA PROMESSA, è UNA MINACCIA !
Tratto dalle ricerche
e continua QUI:
Laura Dana Pupescu
A parte il discorso alluminio e porcherie varie
dentro l'iniezione della Vitamina K1, che forse
in Italia non e' immesso, a fronte di
una azione tendenzialmente razionale nel
somministrare la
vitamina K1 per la supposta problematica del' "evitare emorragie cerebrali
fatali" (vedi: E), sarebbe più indicato somministrare la
vitamina K2 (non additivata con sostanze
tossiche come la K1), se si considera che poi
l'integrazione del neonato puo' continuare anche
con vitamina D....perchè la vitamina K2 aiuta a
fare si che la vitamina D3 venga assorbita e
vada veramente dove deve andare, cioè nelle ossa
e non nelle arterie.
Quindi a pensare bene la
vitamina K1 viene data per salvare dalle
emorragie, a pensar male viene data, sapendo poi
dei vaccini fatti dopo poco tempo, per aumentare
ancora di più l'effetto di microischemia
cerebrale che un vaccino causa sempre in un
neonato con barriera ematoencefalica ancora
immatura (l'ittero neonatale infatti è
pericoloso e viene curato proprio perchè la
bilirubina potrebbe finire nel cervello e creare
danni!)....
Questa e' solo biochimica spicciola
e patologia generale...
Precisazione necessaria:
le reazioni in questo caso all'alluminio
(VitaminaK1 e vaccini) dipendono anche da dove
arriva, cioe' va, viene trasportata dal sangue
e/o dalla linfa la sostanza tossica, se nei
tessuti o fin nella cellula ed a seconda del
luogo (organo), variano le tipologie di reattivita' al metallo tossico
contenuto (alluminio
od altro), senza contare le reattivita' immunitarie del soggetto che sono
SEMPRE individuali e non hanno collegamento solo
con la quantita'...ma anche e soprattutto con il
riconoscimento della vibrazione, cioe' con la
frequenza di battimento atomico delle molecole
della sostanza inoculata che la
mente/cervello
detetta, cioe' individua e rivela in realtime,
attivando le opportune e necessarie reazioni di
eliminazione che possono essere anche
abnormi.... e se non ce la fa, ad eliminarle per
le vie naturali emuntorie....sono guai...perche
esse vengono facilmente trasportate anche dai
macrofagi, specie nel cervello per mezzo della
via linfatica) e/o incistata dalla
melanina in sospensione nei liquidi corporei
e depositata nei tessuti grassi.... sostanza che
si puo' rendere di nuovo disponibile in certi
stati febbrili.....generando gravi problemi,
anche neurologici.
Lo stesso meccanismo vale anche per tutti i
vaccini e le
loro sostanze nocive !
(E):
Nei bambini vaccinati si presentano in certi
casi dei pianti incessanti, stridenti,
assillanti, nei primi mesi di vita appena dopo
le
vaccinazioni pediatriche, per il forte
malessere che i vaccini inducono nei neonati,
con le loro
sostanze tossiche, quei piccoli bambini
continuano a piangere divenendo molto insistenti
per richiamare i genitori al loro grave
malessere e talvolta i genitori, stremati e
frustrati, faticano a sopportarlo e di fronte
alle continue lacrime del figlio, alcune mamme
e papà reagiscono violentemente, scuotendo il
corpicino adagiato nella culla.
Questo comportamento può dare origine (e' una
FALSITA') alla
Shaken Baby Syndrome (SBS –
Sindrome del bambino scosso), che può (cosi
dicono ma non e' vero) avere delle
conseguenze gravissime, quali disabilità e
addirittura
morte del piccolo, ma nella realta' cio'
avviene solo grazie ai vaccini !
Bibliografia sui
vaccini e pericoli di emorragie da essi indotte:
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC1884189/
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4779547/
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/22187020/
https://www.vaccineinjuryhelpcenter.com/vaccines-linked-to-itp-2/
https://steemit.com/vaccines/@canadian-coconut/deadly-bleeding-disorder-i-t-p-could-have-killed-son-vaccine-adverse-reaction-vaxxed-stories
Ricordo a tutti che il farmaco Vitamina K1
chiamato Konakion e commercializzato da Roche
spa, in Italia e nei bugiardini, difficili da
reperire in Italia, non si fa cenno
all'alluminio....forse
perche' l'alluminio
contenuto e' sotto i limiti di Legge..
....ma
comunque nelle
indicazioni dell'
Ag. Farmaco del governo
(AIFA), si
legge:
Avvertenze e precauzioni
Si rivolga al medico, al farmacista o
all’infermiere prima di prendere/ di
somministrare al bambino o prima che le venga
somministrato Konakion.
In particolare informi il medico: - se lei/il
bambino soffre di una grave malattia del fegato.
Pertanto il medico sottoporrà lei/il bambino ad
esami del sangue per monitorarne la fluidità.
Bambini Non somministri Konakion a bambini di
età inferiore ad 1 anno.
Tratto da:
https://farmaci.agenziafarmaco.gov.it/aifa/servlet/PdfDownloadServlet?pdfFileName=footer_000108_008776_FI.pdf&retry=0&sys=m0b1l3
...e' per
questo motivo che viene facilmente l'itterizia
ai bambini appena nati.... per l'intossicazione
del
fegato, che questi CRIMINALI fanno entro i due giorni
dalla nascita e molte volte non chiedono il consenso ai genitori
o se lo fanno non gli spiegano i pericoli lo scrivono neppure
sulla cartella sanitaria....
Tenete presente che in Italia, sotto certi valori di
metalli tossici, determinati dalle leggi esistenti, e' possibile
evitare si segnalarne la presenza, nel bugiardino del
farmaco, Vitamina k! compresa !
Inoltre:
L'idrossido di alluminio
(contenuto nei vaccini anche pediatrici)
puo' far precipitare gli acidi biliari
nell'intestino tenue superiore, riducendo
così l'assorbimento delle vitamine
liposolubili.
Vitamina K
- MICROMEDEX Thomson Health Care. USPDI -
Informazioni sulle droghe per l'operatore
sanitario. 22 ed. Volume 1. MICROMEDEX
Thomson Health Care, Greenwood Village, CO
2002. Contenuto revisionato e approvato
dalla US Pharmacopeial Convention, Inc.,
p. 2957
 |
 |
VITAMINA K1 - phytonadione
injection, emulsion
AVVERTENZA - USO ENDOVENOSA ed INTRAMUSCOLARE
Reazioni gravi, tra cui incidenti mortali, si sono
verificate durante e immediatamente dopo l'iniezione di
fitonadione INTRAVENOUS, anche quando sono state prese
precauzioni per diluire il
phytonadione ed evitare una rapida infusione.
Sono state segnalate gravi reazioni, compresi casi fatali, dopo
somministrazione endovenosa.
Tipicamente queste reazioni gravi sembrano assimilabili ad
ipersensibilità o anafilassi, inclusi shock e arresto cardiaco e
/ o respiratorio.
Alcuni pazienti hanno manifestato queste gravi reazioni al
ricevimento di phytonadione per la prima volta.
Pertanto le somministrazioni INTRAVENOSE ed INTRAMUSCULARI
(sottocutanea), dovrebbero essere limitate a quelle situazioni
in cui la via sottocutanea non è fattibile e il grave rischio
coinvolto è considerato giustificato.
-
https://dailymed.nlm.nih.gov/dailymed/archives/fdaDrugInfo.cfm?archiveid=64738
FDA, conferma 538 reazioni gravi alla Vitamina K1 !
Carcinogenesi,
mutagenesi, compromissione
della fertilità
Non sono stati condotti studi di cancerogenicità,
mutagenesi o compromissione della fertilità con l'iniezione di
vitamina K1 (emulsione iniettabile di fitonadione, USP).
Gravidanza:,
Gravidanza Categoria C:
Non sono stati condotti studi sulla riproduzione animale
con la Vitamina K1 Iniezione. Non è noto se l'iniezione di
vitamina K1 possa causare danni al feto se somministrata a donne
in gravidanza o se può influire sulla capacità
riproduttiva. L'iniezione di vitamina K1 deve essere
somministrata a una donna incinta solo se chiaramente
necessaria.
Madri
che allattano
Non è
noto se questo farmaco sia escreto nel latte umano. Poiché
molti farmaci vengono escreti nel latte materno, si deve usare
cautela quando si somministra la vitamina K1 iniettata a una
donna che allatta.
Reazioni avverse:
Emolisi, l'ittero e l'iperbilirubinemia nei neonati, correlati
alla dose di Vitamina K1 per via iniettiva.
Le morti si sono verificate dopo somministrazione endovenosa e
intramuscolare. (Vedi Box Warning.)
Sono state osservate "sensazioni di flusso" transitorie e
sensazioni "particolari" del gusto, oltre a rari casi di
capogiri, polso rapido e debole, sudorazione profusa,
ipotensione breve, dispnea e cianosi.
Possono verificarsi dolore, gonfiore e dolorabilità al sito di
iniezione.
La possibilità di sensibilità allergica compresa una reazione
anafilattoide, dovrebbe essere tenuta a mente.
Raramente, di solito dopo un'iniezione ripetuta, si sono
verificate placche eritematose, indurite e
pruriginose; raramente, queste sono progredite in lesioni simili
alla sclerodermia che si sono protratte per lunghi periodi.
In altri casi, queste lesioni hanno assomigliato a eritema
perstans. L'iperbilirubinemia è stata osservata nel neonato a
seguito della somministrazione di phytonadione. Questo si è
verificato raramente e principalmente con dosi superiori a
quelle raccomandate.
Quindi l'inoculazione di queste porcherie, NON si deve fare
assolutamente MAI soprattutto il primo giorno della nascita di
un essere umano, cosi come
vaccini
(sostanze
tossiche) anche somministrati di nascosto..TUTTO
cio' e' un CRIMINE e va fermato !
Dati tecnici, sulla VITAMINA K1
https://pubchem.ncbi.nlm.nih.gov/compound/Phylloquinone#section=Top
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pcsubstance/?term=%22VITAMIN%20K1%22%5BCompleteSynonym%5D%20AND%205284607%5BStandardizedCID%5D
Insolubile in acqua;
con parsimonia solubile in metanolo; sol
in etanolo; sol
in acetone, benzene,
etere di petrolio, esano e diossano; sol
in cloroformio e
altri solventi grassi; sol in oli vegetali
- O'Neil, MJ (a cura di). The Merck Index - Un'enciclopedia di
sostanze chimiche, droghe e biologiche. 13a edizione, Whitehouse
Station, NJ: Merck and Co., Inc., 2001., p. 1322
STABILE ALL'ARIA E ALL'UMIDITÀ, MA
DECOMP ALLA LUCE DEL SOLE
- L'indice di Merck. Nono ed. Rahway, New Jersey: Merck & Co.,
Inc., 1976., p. 1291
La Food and Drug Administration degli Stati Uniti... richiede
che tutte le formule per neonati vendute negli USA contengano un
minimo di 4 ug / 100 kcal (0,2 mg / kg) di vitamina K; e che
qualsiasi vitamina K aggiunta deve essere sotto forma di fillochinone.
http://sideeffects.embl.de/drugs/4812/
Una rara reazione di ipersensibilità, che occasionalmente ha
provocato la morte, è stata riportata dopo somministrazione
endovenosa di fitonadione , specialmente quando la
somministrazione è rapida.
- MICROMEDEX Thomson Health Care. USPDI - Informazioni sulle
droghe per l'operatore sanitario. 22 ed. Volume 1. MICROMEDEX
Thomson Health Care, Greenwood Village, CO 2002. Contenuto
revisionato e approvato dalla US Pharmacopeial Convention, Inc.,
p. 2957
Una rara reazione di
ipersensibilità, che occasionalmente ha provocato la morte, è
stata riportata dopo somministrazione endovenosa di fitonadione ,
specialmente quando la somministrazione è rapida.
- MICROMEDEX Thomson Health Care. USPDI - Informazioni sulle
droghe per l'operatore sanitario. 22 ed. Volume 1. MICROMEDEX
Thomson Health Care, Greenwood Village, CO 2002. Contenuto
revisionato e approvato dalla US Pharmacopeial Convention, Inc.,
p. 2957
Il fitonadione è relativamente non
tossico; tuttavia, si sono verificate reazioni gravi raramente
durante o immediatamente dopo la somministrazione di IV. Queste
reazioni gravi, che possono verificarsi nei pazienti trattati
con phytonadione per la prima volta, assomigliano
all'ipersensibilità o all'anafilassi. I sintomi includono dolori
crampiformi, movimenti convulsi, irregolarità cardiache, dolori
al petto, cianosi, coscienza offuscata, rossore al viso, senso
di costrizione toracica, collasso circolatorio, broncospasmo,
iperidrosi, dispnea, alterazione del gusto, vertigini, rapido e
debole polso, breve ipotensione, shock, arresto cardiaco e / o
respiratorio e morte.
- McEvoy, GK (a cura di). American Formulary Service - Drug
Information 2002. Bethesda, MD: American Society of
Health-System Pharmacists, Inc. 2002 (Supplementi Plus).,
P. 3565
Si sono verificati aborto spontaneo
e parto morto, così come basso peso alla nascita e ritardo della
crescita. Inoltre, sono state segnalate emorragia fetale o
neonatale, morte fetale da emorragia in utero e aumento del
rischio di emorragia materna durante il secondo e terzo
trimestre. Ci sono alcune prove che l'embriopatia si verifica
solo con la somministrazione di anticoagulanti orali tra la
sesta e la dodicesima settimana di gestazione. / Anticoagulanti
/
- MICROMEDEX Thomson Health Care. USPDI - Informazioni sulle
droghe per l'operatore sanitario. 22 ed. Volume 1. MICROMEDEX
Thomson Health Care, Greenwood Village, CO 2002. Contenuto
revisionato e approvato dalla US Pharmacopeial Convention, Inc.,
p. 267
La somministrazione di
anticoagulanti nell'immediato periodo postpartum può aumentare
il rischio di emorragia materna. / Anticoagulanti /
- MICROMEDEX Thomson Health Care. USPDI - Informazioni sulle
droghe per l'operatore sanitario. 22 ed. Volume 1. MICROMEDEX
Thomson Health Care, Greenwood Village, CO 2002. Contenuto
revisionato e approvato dalla US Pharmacopeial Convention, Inc.,
p. 267
La profilassi orale e intramuscolare
del fitomenadione (vitamina
K1) è diventata un problema a seguito del rapporto di un
potenziale effetto cancerogeno della profilassi del fitomionfo
intramuscolare ma non orale.
Vi è una crescente evidenza, tuttavia, che la profilassi del phytomenadione orale è
meno efficace per la prevenzione del sanguinamento tardivo da
carenza di vitamina K (VKDB) rispetto alla profilassi
intramuscolare. A seguito di una segnalazione di un aumento del
rischio di cancro dopo il fitomionfalo intramuscolare
apparve una serie di articoli su questo tema.
Sebbene un rischio aumentato di tumori solidi possa essere quasi
certamente escluso, un rischio potenziale di leucemia linfatica
acuta nell'infanzia non può essere escluso
definitivamente. Quasi tutti i casi di VKDB tardiva sono
prevenibili con la profilassi intramuscolare di fitomenadione
somministrata una volta alla nascita, mentre una singola dose
orale somministrata alla nascita è molto meno
efficace. Le dosi ripetute di phytomenadione
per via orale somministrate a neonati allattati al seno sia
settimanalmente (1 mg) che quotidianamente (25 microg) sembrano
essere efficaci quanto la profilassi del fitomionfo intramuscolare .
L'efficacia di 3 dosi orali da 2 mg con la nuova preparazione
mista micellare ('KonakionMM')
deve ancora essere stabilito. Sebbene alcuni studi non abbiano
confermato un rischio di cancro con il fitomenadione,
questi studi non sono stati in grado di escludere un rischio in
quanto l'assenza di prove non è prova di assenza. Una
meta-analisi degli studi disponibili potrebbe fornire intervalli
di confidenza al 95% abbastanza stretti per escludere anche un
piccolo rischio di cancro con una certa certezza. La profilassi
orale sarà probabilmente sicura quanto la profilassi
intramuscolare se somministrata giornalmente (25 microg) o
settimanale (1 mg).
- von Kries R .; Drug Saf 21 (1): p 1-6 (1999)
Sebbene il farmaco possa essere
concentrato nel fegato per un breve periodo dopo l'assorbimento,
solo piccole quantità di fitonadione sono immagazzinate nei
tessuti corporei.
- McEvoy, GK (a cura di). American Formulary Service - Drug
Information 2002. Bethesda, MD: American Society of
Health-System Pharmacists, Inc. 2002 (Supplementi Plus).,
P. 3566
Commento NdR: da cui l'itterizia nel neonato, dopo
inoculazione di Vitamina K1
La vitamina K si accumula nel fegato, nella milza e nei polmoni,
ma l'amt significativo non viene immagazzinato nel corpo per
lunghi periodi.
- American Medical Association, Council on Drugs. AMA Drug
Evaluations Annual 1994. Chicago, IL: American Medical
Association, 1994., p. 783
Negli animali da esperimento ... il fillochinone ...
può essere convertito in serie di menaquinone più potenti. Se
questo può accadere nell'uomo e di quale significato queste
trasformazioni siano all'azione del fillochinone ... sono ancora
sconosciute.
- Goodman, LS e A. Gilman. (eds.) La base farmacologica delle
terapie. 5a ed. New York: Macmillan Publishing Co., Inc., 1975.,
p. 1593
Il fegato svolge un ruolo esclusivo
nelle trasformazioni metaboliche che portano all'eliminazione
della vitamina K dal corpo. Dopo dosi endovenose di 45 ug a 1 mg
(3) H- fillochinone , circa il 20% del radiomarcato è stato
escreto nelle urine entro tre giorni e il 35-50% è stato escreto
come metaboliti nelle feci attraverso la bile.
IARC.
Monografie sulla valutazione del rischio cancerogeno di sostanze
chimiche per gli esseri umani. Ginevra: Organizzazione mondiale
della sanità, Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro,
1972-PRESENTE. (Lavoro multilivello).
Disponibile all'indirizzo: http://monographs.iarc.fr/ENG/Classification/index.php,
p. V76 461-2 (2000)
I preparati commerciali possono contenere fino al 20%
dell'isomero cis.
- Budavari, S. (ed.). L'indice di Merck - Enciclopedia di
sostanze chimiche, droghe e biologiche. Rahway, NJ: Merck and
Co., Inc., 1989., p. 1580
Commento NdR: ....ma
l'Isomero cis. non e' metabolizzabile dai nostri enzimi !
Il fillochinone commercialmente disponibile ( vitamina K1 )
viene preparato sinteticamente e può contenere non solo 2 ', 3' -trans-fillochinone (non
meno del 75%), ma anche 2', 3' -cis-fillochinone e
trans-epossifililfenone (non più del 4,0%).
Il fillochinone si presenta in natura solo come 2', 3'-trans-7R,
11R-stereoisomero.
IARC.
Monografie sulla valutazione del rischio cancerogeno di sostanze
chimiche per gli esseri umani. Ginevra: Organizzazione mondiale
della sanità, Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro,
1972-PRESENTE. (Lavoro multilivello).
Disponibile all'indirizzo: http://monographs.iarc.fr/ENG/Classification/index.php ,
p. V76 424 (2000)
Fitonadione, USP (K1 VIT, AQUAMEPHYTON, Konakion, MEPHYTON )
... IN COMMERCIO 5 mg compresse, e in fiale contenenti emulsione
di 2 o 10 mg / ml di Phytonadione disperso in SOLN DI BUFFERED
POLISORBATO e glicole
propilenico ( Konakion )
OR DERIV E DESTROIDE ACIDI GRASSI POLIETILATI (AQUAMEPHYTON).
- Goodman, LS e A. Gilman. (eds.) La base farmacologica delle
terapie. 5a ed. New York: Macmillan Publishing Co., Inc., 1975.,
p. 593
da HSDB
KONAKION È SOLO AMMINISTRATORE; AQUAMEPHYTON
PU BE ESSERE DATO DA QUALUNQUE PERCORSO PARENTALE.
- Goodman, LS e A. Gilman. (eds.) La base farmacologica delle
terapie. 5a ed. New York: Macmillan Publishing Co., Inc., 1975.,
p. 1593
da HSDB
LA SOLLO COLLOIDALE
È IN COMMERCIO SOTTO NOME AQUA-MEPHYTON .
- Budavari, S. (ed.). L'indice di Merck - Enciclopedia di
sostanze chimiche, droghe e biologiche. Rahway, NJ: Merck and
Co., Inc., 1989., p. 1580
Iniezione parenterale; 2 mg / ml, AquaMEPHYTON (con
derivato di acido grasso poliossietilato, dextrone e alcool
benzilico 0,9%), Merck. 10 mg / ml, AquaMEPHYTON (con
derivato di acido grasso poliossietilato, destrosio e alcool
benzilico 0,9%), Merck.
- McEvoy, GK (a cura di). American Formulary Service - Drug
Information 2002. Bethesda, MD: American Society of
Health-System Pharmacists, Inc. 2002 (Supplementi Plus).,
P. 3566
IARC.
Monografie sulla valutazione del rischio cancerogeno di sostanze
chimiche per gli esseri umani. Ginevra: Organizzazione mondiale
della sanità, Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro,
1972-PRESENTE. (Lavoro multilivello). Disponibile
all'indirizzo: http://monographs.iarc.fr/ENG/Classification/index.php ,
p. V76 438 (2000)
Valutazione:
Vi sono prove inadeguate nell'uomo per la cancerogenicità della
vitamina K. Non vi sono prove inadeguate in animali da
esperimento per la cancerogenicità della vitamina K. Valutazione
complessiva: la vitamina K non è classificabile per la sua
cancerogenicità per l'uomo (gruppo 3). / Vitamina K /
IARC.
Monografie sulla valutazione del rischio cancerogeno di sostanze
chimiche per gli esseri umani. Ginevra: Organizzazione mondiale
della sanità, Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro,
1972-PRESENTE. (Lavoro multilivello).
Disponibile all'indirizzo: http://monographs.iarc.fr/ENG/Classification/index.php ,
p. V76 475 (2000)
Vitk antagonizza l'effetto inibitorio di / acenocumarolo, fenprocumone, anisindione, difenadione e fenindione /
sulla sintesi epatica delle proteine di coagulazione
k-dipendenti vit ... / vit k /
Valutazioni delle interazioni
farmacologiche. 2a ed. e integratori.
- Washington, DC: American Pharmaceutical Assn., 1976, 1978.,
p. 303
La vitamina K è un fattore che può
giocare un ruolo nella perdita di massa ossea nell'osteoporosi
postmenopausale.
Il fillochinone è ampiamente distribuito nelle piante superiori
e in alcune alghe blu-verdi. È presente in molti alimenti, in
particolare verdure a foglia verde e alcuni oli vegetali.
IARC.
Monografie sulla valutazione del rischio cancerogeno di sostanze
chimiche per gli esseri umani.
Ginevra: Organizzazione mondiale della sanità, Agenzia
internazionale per la ricerca sul cancro, 1972-PRESENTE.
(Lavoro multilivello). Disponibile all'indirizzo: http://monographs.iarc.fr/ENG/Classification/index.php ,
p. V76 436 (2000)
Manfred Dorner ,
"Metodo per produrre vitamina K1 ". Brevetto USA US5744624,
rilasciato nel giugno del 1964.
Tratto da:
https://pubchem.ncbi.nlm.nih.gov/compound/Phylloquinone#section=Drug-Warning
>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>
In Antropologia
conosciamo che, istintivamente gli Don = maschi
dell'Uomo (sopratutto
nel passato) erano tendenti a scegliere le Don-ne
(le femmine dell'Uomo) con
grosse tettone, stupefacente meccanismo di madre
natura che collega l'istinto sessuale alle necessita'
biologiche della specie Umana..
Poi hanno inventato la "barbie", e tante bambine si sono
ammalate di anoressia.
Le mamme, dovrebbero categoricamente allattare (al seno
!) i loro piccoli, il piu' a lungo possibile anche 2
anni se lo permettono le "buone tettone". E i
benefici,sono tanto, molto piu' ampi e profondi di
quanto si sospetti. Non si tratta di solo alimentare, ma
di psiche di comportamento, di molto di piu'.
By dott.
G.
Parisi
Sebbene riso e derivati
siano tipici alimenti per neonati, (dipende pero'
dal tipo di
gruppo sanguigno), uno studio pubblicato
su Jama Pediatrics riporta concentrazioni di arsenico
urinario più elevate nei piccoli consumatori rispetto a
chi non ne fa uso.
«I cereali di riso per bambini possono contenere
quantità di arsenico inorganico che superano non solo il
livello di 200 nanogrammi per grammo (ng/g) di riso
bianco lucido consigliato dalla Commissione Codex
Alimentarius dell'Organizzazione mondiale della sanità e
dall'Organizzazione per l'alimentazione e l'agricoltura
delle Nazioni unite, ma anche quello di 100 ng/g
indicato nella nuova normativa dell'Unione Europea per i
prodotti di uso pediatrico, nonché il limite proposto
dalla U.S. Food and Drug Administration riguardo ai
cereali di riso per l'infanzia» spiega Margaret Karagas
della Geisel School of Medicine al Dartmouth College di
Lebanon nel New Hampshire, che assieme ai coautori ha
esaminato la correlazione tra consumo di riso o derivati
e concentrazioni di arsenico nelle urine in 759 nati da
madri che hanno preso parte al New Hampshire Birth
Cohort Study dal 2011 al 2014.
I bambini sono stati seguiti
con interviste telefoniche alle famiglie ogni quattro
mesi fino all'anno di età.
Le loro abitudini alimentari, compresa l'eventuale
assunzione di riso bianco o integrale, nonché di cibi a
base di riso o dolcificati con sciroppo di riso
integrale come alcune barrette di cereali, sono state
confrontate con i livelli di arsenico inorganico
contenuti nei campioni di urina stati raccolti a partire
dal 2013. Ed ecco i risultati: i cereali di riso sono
stati introdotti durante primo anno di vita nell'80% dei
casi nei neonati, e nel 64% a partire da 4-6 mesi di
età; a 12 mesi il 13% del campione assumeva riso bianco
alla media di una o due porzioni settimanali; il 24% dei
bambini mangiava cibi a base di riso o addolciti da
sciroppo di riso a una media di 5-6 porzioni la
settimana. Ma il dato che sorprende di più è che nei
campioni di urina raccolti a 12 mesi le concentrazioni
di arsenico erano maggiori tra i piccoli che mangiavano
riso o derivati rispetto a chi non ne faceva uso.
Inoltre, le concentrazioni di arsenico urinario erano
due volte più alte tra i bambini che consumavano riso
bianco o marrone rispetto a coloro che non mangiavano
riso.
«I nostri dati indicano che riso e derivati aumentano
l'esposizione dei neonati all'arsenico inorganico, e che
una revisione delle vigenti normative potrebbe
quantomeno ridurla in questa fase critica dello
sviluppo» conclude Karagas.
Tratto da: Jama Pediatrics
2016. doi:10.1001/jamapediatrics.2016.0120
http://archpedi.jamanetwork.com/article.aspx?doi=10.1001/jamapediatrics.2016.0120
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Un prodotto industriale assolutamente inutile, anzi,
a volte dannoso, è il cosiddetto “latte di crescita”,
consigliato per i bambini da 1 a 3 anni di età senza
motivazioni scientifiche solide che ne giustifichi
l’uso.
Io sono d’accordo con l’Associazione Culturale Pediatri
quando afferma: ”L’uso dei latti di crescita non può e
non deve essere lo strumento offerto al pediatra (e dal
pediatra alla famiglia) in vista di una nutrizione più
bilanciata. Il pediatra deve saper proporre fin da
subito uno stile di vita sano, suggerendo un
divezzamento flessibile, complementare a richiesta,
variegato e adeguato al modello dietetico della
famiglia.
Questi tipi di latte sono utili solo a chi li produce”.
Avrebbero il pregio di “fornire un maggiore apporto di
acidi grassi vegetali, di ferro” e micronutrienti – dice
la pubblicità. Peccato che l’Autorità per la sicurezza
alimentare europea (Efsa) abbia specificato che tale
apporto va assicurato solo a quei lattanti e bambini che
manifestano o sono a rischio di manifestare carenze di
queste sostanze nutritive e NON indiscriminatamente a
tutti i bambini.
Sono arricchiti artificialmente di aromi e zuccheri, e
con il loro gusto particolarmente dolce, potrebbero
influenzare in seguito le preferenze del bambino per i
cibi dolci, favorendo così sovrappeso ed obesità.
Il pediatra è spesso sollecitato in vari modi dalle
strategie di marketing dell’industria a fornire consigli
e proporre prodotti che a volte non coincidono con gli
interessi dei pazienti. Nessuno disconosce l’importanza
del latte in polvere in quelle rare circostanze in cui
una mamma non può allattare (o non vuole, ed è comunque
una scelta da rispettare). Da qui a ricorrere a
promozioni commerciali per diffonderne l’utilizzazione,
c’è una bella differenza.
Io non voglio essere, e cerco di non essere, il
promotore di un prodotto inutile e costoso che può
condizionare negativamente l’allattamento materno (l’OMS
consiglia di continuare a proporre il latte materno sino
ad almeno 2 anni, se mamma e bimbo sono d’accordo).
Cerco di fornire sostegno all’allattamento, di favorire
il consumo di alimenti freschi, naturali orientati a
mantenere un corretto stile di vita.
Sono le raccomandazioni ufficiali delle Istituzioni più
prestigiose, anche se vengono scambiate per posizioni
alternative. Alternative a cosa ?
By
E. Serravalle (medico) - Tratto da:
eugenioserravalle.it
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Micotossine nel
latte di formula e
negli
omogeneizzati alla carne - 25/07/2011
Un’alta percentuale di latti formulati e di
omogeneizzati di carne, commercializzati in Italia,
potrebbe essere contaminata da micotossine, un gruppo di
sostanze potenzialmente tossiche e cancerogene, come
recepito dalle numerose leggi che ne proibiscono la
presenza negli alimenti. E potenzialmente più pericolose
se presenti in alimenti per lattanti, dato che questi
non hanno una dieta variata come i
bambini
più grandi e gli adulti, ma spesso vengono alimentati
solo o principalmente con latte formulato e
omogeneizzati. I risultati della ricerca pubblicati su "Journal
of Pediatrics"
La scoperta è di un gruppo
di ricercatori dell’Università
di Pisa ed è stata pubblicata dalla prestigiosa
rivista USA Journal of Pediatrics (1). Gli autori
dell’articolo hanno analizzato 185 campioni di latte
formulato, sia in polvere sia liquido e pronto all’uso,
di 14 marche trovati in vari punti vendita nel 2007 e
2008. I latti erano in maggioranza di tipo 1, quelli
raccomandati per i primi 6 mesi, ma c’erano anche dei
latti per neonati prematuri. Hanno analizzato anche 44
campioni di omogeneizzati di carne, di solito
raccomandati dai 4 mesi di età, di 7 marche, tutti
commercializzati nel 2008.
Le carni usate erano di manzo, vitello, pollo, tacchino,
coniglio, maiale, cavallo e agnello. L’analisi
consisteva nel cercare la presenza di diversi tipi di
zearalenone, una micotossina non steroidea prodotta da
batteri spesso presenti in diversi cereali, usati
appunto negli allevamenti di vari animali, comprese le
mucche da latte, ingrediente base per la preparazione
delle formule per lattanti.
Cos’hanno trovato ?
Contaminati il 9-28% di latti 1 e il 27% degli
omogeneizzati
Diversi tipi di zearalenone erano
presenti tra il 9% e il 28% dei latti 1, ma anche in uno
dei campioni di latte per neonati pretermine, senza
differenze significative tra le varie marche. Le
micotossine erano presenti anche nel 27% dei campioni di
omogeneizzati alla carne, anche in questo caso senza
differenze significative tra marche. Gli autori hanno
anche stimato le quantità medie di micotossine che un
lattante ingerirebbe per kg di peso, se fosse alimentato
solamente con latte di formula.
Questo valore
supererebbe gli 0.5 microgrammi per kg di peso al giorno
che è il limite di sicurezza raccomandato dalle più
importanti agenzie di controllo internazionali. E per i
bambini questo rappresenta un considerevole rischio,
data la loro velocità di crescita e sviluppo, il
metabolismo elevato, e l’immaturità dei loro sistemi di
depurazione e di molti organi e tessuti, sistema nervoso
centrale in primo luogo.
Preparazioni casalinghe vs
alimenti industriali: chi vince in sicurezza ?
“Le micotossine trovate negli alimenti per l’infanzia –
precisano in un comunicato congiunto ACP – AICPAM –
BABYCONSUMERS – IBFAN ITALIA – IL MELOGRANO – MAMI –
provengono evidentemente dalle carni degli animali usati
dall’industria per la preparazione di questi prodotti.
Più precisamente dalle granaglie usate per
l’alimentazione di questi animali, spesso non
controllate rigorosamente, o addizionate di sostanze
proibite. Il dato mette in seri dubbi la tanto decantata
maggior sicurezza di questi prodotti rispetto agli
alimenti di preparazione casalinga, pubblicizzata dalle
ditte produttrici.
Grazie al marketing, il pubblico in generale ha una
percezione degli alimenti industriali per bambini
(compresi i latti artificiali) come di cibi molto sicuri
e controllati, mentre evidentemente non è così.
Gli autori della ricerca raccomandano a ragione
controlli più rigorosi. Noi chiediamo quindi che tutti
gli ingredienti che rientrano nei latti formulati e nei
cibi destinati all’infanzia vengano maggiormente
controllati per la loro qualità e sicurezza, e che le
ditte si impegnino a rispettare il Codice Internazionale
al 100%, per la tutela della salute dei bambini e la
protezione dell’allattamento.”
By Linda Grilli -
Tratto da:
http://www.genitorimagazine.it/2011/07/25/micotossine-nel-latte-di-formula-e-negli-omogeneizzati-alla-carne/
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Per i Bambini ed anche per gli adulti: NON fate
queste associazioni di cibi !
1. Banana e budino. Il
risultato di questa combinazione crea pesantezza di
stomaco nel caso degli adulti, in quanto rallenta la
mente e aumenta la produzione di tossine, che nel caso
dei minori, può essere fatale.
2. Arancia e carota. Anche
se questa combinazione è molto popolare , l'assunzione
di entrambe le cose in una volta produce bruciore di
stomaco, l'eccesso di bile reflusso e bruciore di
stomaco, nonché danni al sistema renale, che è una delle
condizioni più gravi.
3. Ananas con latte. Latte
o yogurt, grazie alla presenza di bromelina nel anas
induce il corpo a diventare intossicato. Ti senti la
nausea, il gas nello stomaco, mal di testa, mal di
stomaco e si può provocare la diarrea, ora immaginate
che cosa provoca nei bambini.
4. Papaia con il
limone. Questa combinazione rende a sviluppare l'anemia
e problemi con la vostra emoglobina (proteina nel
sangue), evitare che a tutti i costi e per favore di
combinare questi alimenti specialmente con i bambini.
5. Guava con banana. Si
produce acidosi e gas nello stomaco, potete sentire la
pesantezza nausea e molto più mal di testa e mal di
stomaco.
6. Arancio con il latte. Se
sei una persona che accompagna il cereale o farina
d'avena con succo d'arancio non farlo! Arancia impedisce
al vostro stomaco di elaborare gli amidi presenti nel
cereale. Inoltre, quando mescolato con succo d'arancia
il latte stomaco, produce muco, difficile da digerire,
soprattutto nel caso di bambini.
7. Frutta e verdura. Dal
momento che frutti hanno più zucchero, i vegetali non si
possono digerire correttamente, rimangono nello
stomaco, i fermenti di frutta producono più tossine,
provocando vari disturbi come la mal di testa, mal di
stomaco, diarrea e infezioni gravi.
Tratto da: vivoinsalute.com
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Un controllo dalla A alla Zeta sul
bambino-uomo fino alla morte…da parte di
Big Pharma
Un bimbo oggi nasce, e c’è il
latte persino alla melammina ed i
vari latti in polvere, apre gli occhi e ci sono i
molti vaccini, si svezza e c’è l’omogeneizzato,
crescendo si appesantisce e c’è il
diuretico, si affama e trova gli
hamburger e le
bistecche, si asseta e c’è la
cola-cola, si ammala
per eccesso di immondizia interna e c’è l’antibiotico,
si ammala di "malattie" dette impropriamente virali per la
propria malfunzione cellulare e c’è l’antivirale,
si accalora ed ha la febbre e c’è l’antipiretico,
si disarmonizza ormonalmente e c’è l’eutirox, si
infiamma e c’è il cortisone, , si deprime e c’è lo stimolante, si denutre e c’è
l’integratore mineral-vitaminico, si affatica e c’è
l’anfetamina, si incazza di brutto e c’è lo
psico-farmaco, si
esaurisce e c’è il valium, si depotenzia e c’è il
viagra, si spegne la fiamma vitale e
c’è l’onoranza funebre. Cosa vogliamo di
più...?...meglio di cosi' si muore...
>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>
ECCO come i nostri "guru" della sanita', servi e
rappresentanti delle
multinazionali del latte in polvere, fanno
propaganda contro l'allattamento al seno...sono
semplicemente dei Criminali
! -
10/01/2012 -
Nutrire i neonati
fino a sei mesi di vita esclusivamente con il latte
materno potrebbe non essere più considerato il modo più
corretto: è quanto affermano sul
British Medical Journal
i ricercatori dell'UCL Institute of Child Health di
Londra guidati dalla pediatra Mary Fewtrell secondo i
quali dare ai neonati solo latte materno, privandoli
dell'introduzione di alimenti solidi prima dei sei mesi,
può portare a un più alto rischio di carenza di ferro e
a una maggiore incidenza di intolleranze alimentari e di
celiachia.
Non solo: gli autori temono che
l'allattamento prolungato al seno possa ridurre la
finestra per l'introduzione di nuovi sapori, soprattutto
il gusto amaro, fondamentali per l'accettazione
successiva degli ortaggi a foglia verde, importanti per
una dieta equilibrata in futuro e per la prevenzione
dell'obesità.
L'allattamento esclusivo al seno fino ai sei mesi,
spiegano i ricercatori, è stato considerato finora buona
prassi da parte di molti studi scientifici che hanno
rilevato che i bambini nutriti in questo modo sviluppano
un minor numero di infezioni e non hanno problemi di
crescita. Adesso però, spiegano, è arrivato il momento
di rivedere le linee guida sull'argomento.
L'allattamento esclusivo fino a sei mesi, spiega sul BMJ
l'Organizzazione Mondiale della Sanità, può invece
continuare a essere raccomandato alle madri nei Paesi in
via di sviluppo, dove l'accesso all'acqua pulita e ad
alimenti sicuri per lo svezzamento è limitato.
By ASCA
Commento NdR: ma non dicono che le allergie che
intervengono dopo i due -tre mesi
sono SEMPRE generate dai
vaccini
che i nenonati subiscono e
NON dal latte materno,
che deve essere somministrato fino a quando la madre ne
ha, e se ne ha, almeno fino ai 24 mesi se possibile !
...chissa' se la pediatra dell'articolo e' sovvenzionata
dalle multinazionali dei
latti in polvere...
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L' ALLATTAMENTO
al SENO CONVIENE
- vedi:
BIBERON di
PLASTICA PERICOLOSI !
By Robert S. Mendelsohn,
da Latte e formaggio, rischi e allergie per adulti e
bambini, Macroedizioni
Il contributo più importante
per la salute futura del vostro bambino sta
nell'attenzione che prestate alla vostra dieta durante
la gravidanza e alla corretta alimentazione del vostro
bambino dopo la nascita. Siccome i pediatri ne sanno
poco e tanto meno sono interessati alla nutrizione, ogni
donna deve diventare un'esperta su quello che riguarda
il proprio bambino.
La vostra prima e più importante
decisione in fatto di nutrizione - se allattare o meno
il bambino al seno - deciderà della sua salute e del suo
sviluppo nell'infanzia e per il resto della sua vita.
L'allattamento al seno pone le basi per una sana
crescita fisica ed emotiva e produce anche molti
benefici effetti sia su di voi che sul vostro bambino.
Il latte materno si è dimostrato per milioni di anni il
migliore nutrimento per i neonati perché è il cibo
perfetto della natura. Fornisce al bambino tutte le
sostanze nutritive di cui ha bisogno per una crescita
sana almeno per i primi sei mesi di vita e tutte le
autorità in campo nutritivo e pediatrico confermano la
sua superiorità sia sul latte in polvere che sul latte
vaccino. Il latte di mucca, infatti, non contiene
abbastanza ferro e non lo si dovrebbe dare ai bambini,
per lo meno nei primi sei mesi di vita.
Anche dopo
dovrebbe essere introdotto nella dieta con estrema
cautela poiché molti bambini sono allergici al latte di
mucca.
Si presume che questa sia la causa potenziale di
molte malattie. Anche l'alimentazione con latte in
polvere è meno soddisfacente dal punto di vista
nutritivo.
Se allattate il vostro bambino non c'è alcun pericolo
che alcuni elementi nutritivi essenziali manchino al
vostro latte, lo stesso non si può dire per i latti
istantanei. Nutrire i bambini con il latte nel biberon
li predispone inoltre ad obesità a causa della carenza
di giuste proporzioni tra gli ingredienti. Il latte
umano ha un contenuto di proteine dell'1,36%: il latte
vaccino e i latti in polvere ne contengono il 3,3% o
più. Per questo motivo uno studio su 250 lattanti di sei
settimane ha rilevato che il 60% dei bambini nutriti col
biberon era sovrappeso, contro il 19% di quelli
allattati al seno.
L'eccesso di proteine sovraccarica
indebitamente i reni ed alcuni bambini prendono peso più
in fretta perché trattengono più liquidi. Inoltre, i
bambini allattati col biberon sono nutriti in dosi
prestabilite e ad ogni pasto viene data loro una certa
quantità di latte. Troppo spesso le madri sentono di
dover incoraggiare il bimbo a bere tutto il latte del
biberon, dandogliene magari 200 grammi quando 150 gli
basterebbero.
Un bambino allattato al seno riceve
inoltre dal latte della madre una naturale immunità ad
allergie ed infezioni, negate invece ai bambini nutriti
col biberon.
Il latte della madre contiene sostanze uniche che
inibiscono lo sviluppo di batteri e virus, proteggendo
il vostro bambino dalle malattie proprio durante i mesi
più rischiosi della sua vita. Il legame madre-bambino è
essenziale per lo sviluppo emotivo del vostro bambino e
dà anche a voi ricompense emotive.
Nutrire il bambino
allattandolo è il modo ideale per stabilire questo
legame praticamente quasi dal momento della nascita.
A
meno che non vi siano stati somministrati troppi farmaci
durante il parto (cosa di cui risente anche il bambino),
il suo desiderio di essere allattato giunge al suo apice
20-30 minuti dopo la nascita.
Da quel momento in poi dovrebbe essere nutrito ogni
volta che ne manifesti il desiderio, il che potrebbe
anche accadere una ventina di volte al giorno. Le
ricompense emotive e psicologiche dell'allattamento non
possono essere sottovalutate.
Il dottor Grantly Dick-Read, considerato il padre del
movimento della nascita naturale, dice: “Il bambino
appena nato ha solo bisogno di tre cose: il calore tra
le braccia della madre, il nutrimento dal suo seno e la
sicurezza nella consapevolezza della sua presenza.
L'allattamento al seno soddisfa tutte e tre queste sue
necessità”.
I neonati dovrebbero essere nutriti quando
hanno fame e non in base a qualche tabella arbitraria.
L'appetito del vostro bambino è regolato dal suo bisogno
di cibo e non dall'orologio della nursery. Se il vostro
bambino è nato in ospedale cercate di ottenere il
permesso di tenervelo in camera, in modo da poterlo
allattare ogni volta che lo desidera. Se ciò non è
permesso chiedete che ve lo portino quando ha fame e non
ogni quattro ore. Pregate anche il vostro dottore perché
insista che non venga dato al bambino alcun nutrimento
supplementare. Alcune infermiere non possono resistere
alla tentazione di mettergli in bocca un biberon quando
piange, anche se il bambino è già stato allattato.
Questo gli toglierà l'appetito per quando lo
allatterete, perciò insistete con le infermiere di
portarvelo subito quando piange. Cominciate ad allattare
il vostro bambino pochi minuti dopo il parto: questo vi
aiuterà a prevenire eventuali emorragie poiché la
suzione provocherà la contrazione dell'utero,
affrettandone il ritorno alle normali condizioni e
riducendo così il flusso di sangue. Le madri che
allattano riescono a ritornare al loro peso normale più
facilmente di quelle che abbandonano questa fase del
ciclo riproduttivo ricorrendo all'allattamento
artificiale.
Normalmente circa quattro chili del peso
che la madre prende durante la gravidanza sono di grasso
che si pensa venga accumulato per darle la possibilità
di produrre latte per il suo bambino dopo la sua
nascita. Se allattate, questo grasso in eccesso viene
consumato durante questa fase. Se non succede, devono
essere prese misure 'eroiche' per ritornare al vostro
peso normale.
Le madri mi domandano spesso quante volte devono
allattare i bimbi, per quanto tempo e quanto debbano
mangiare.
La risposta: sia che il vostro bambino sia alimentato al
seno o col biberon - è che sia il bambino a deciderlo.
Allattatelo quando sembra nervoso, lasciatelo succhiare
e non vi preoccupate se mangia troppo o troppo poco. Il
bambino succhia l'80-90% del latte a disposizione in
circa quattro minuti di suzione a ciascun seno. Comunque
è consigliabile tenercelo più a lungo per ragioni
emotive e per stimolare la produzione del latte.
L'atto di allattare, anche quando c'è poco latte, ne
stimola la produzione. Se limitate il periodo di
allattamento o se non allattate il bambino abbastanza
spesso, la produzione di latte si potrà ridurre a tal
punto che non potrete più soddisfare le esigenze del
bambino. Le ragioni emotive che vi possono spingere a
prolungare il periodo dell'allattamento sono molto
importanti.
Alcune madri vengono anche intimidite dall'idea che
l'allattamento al seno sia una seccatura, scomodo e poco
pratico.
Senza dubbio molte madri la pensano così ma, in base
alla mia esperienza, una volta che hanno provato i
piaceri dell'allattamento cambiano rapidamente idea.
Allattare è dunque una necessità per la madre e il
bambino, legati entrambi nel periodo post-natale da un
meraviglioso e crescente rapporto di amore e da una
interdipendenza reciproca estremamente ripagante.
IMPORTANTE:
l'allattamento al seno materno dovrebbe essere
effettuato, mamma permettendo...cioe' se la mamma ha
sempre latte, fino ai 2 anni e
non sospendere prima,
come affermano ignorantemente i
medici impreparati
od in mala fede della
medicina ufficiale,
specie i pediatri.
Ricordarsi di integrare, come qui indicato,
l'allattamento materno gia' dopo il 6° mese, con
alimenti centrifugati e successivamente frullati, di
vegetali, frutta (crudi)
e cereali in pappine cotte, ecc.
Seguendo le indicazioni di questa pagina il bambino
non avra' MAI (se
non sara' MAI vaccinato)
nessuna carenza
vitaminico minerali, ma
occorre che la mamma si alimenti
nel modo adatto e suggerito in questo Portale (vedi:
Alimentazione introduzione)
Gli amidi, quindi riso, patate e cereali, non sono
consigliati per i neonati almeno fino ad un anno, anche
perche i bambini vanno allattati, con il latte materno
fino a 2 anni, od almeno fino a quando la madre secerne
latte sufficientemente nutriente. - vedi:
http://www.youtube.com/watch?v=pXkhF59_mIE
Vegetarismo e Scienza. Svezzamento Vegan
http://www.youtube.com/watch?v=e4T_pBp1KkA
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Troppi batteri nel biberon
ALLARME Le confezioni del
latte in polvere non precisano la temperatura necessaria
per eliminare eventuali microrganismi. Come dimostrano
casi recenti di infezione.
L'emergenza latte in polvere
è scattata prima in Germania, Gran Bretagna, Spagna,
Austria, poi di nuovo in Germania. Da giugno a settembre
in alcune confezioni di formule per lattanti le autorità
di controllo hanno trovato l'Enterobacter
Sakazakii, microrganismo che può provocare infezioni
serie quali meningite, diarrea e setticemia.
(NdR: nei soggetti
vaccinati,
quindi
deboli immunitariamente)
E in Italia ? È partito
subito l'allerta del Servizio igiene degli alimenti e
della nutrizione (Sian) e sembra sia tutto sotto
controllo. Ma non è il solo batterio a destare
preoccupazioni.
Dal 2002 in tutto il mondo
sono stati segnalati svariati casi di infezione da
Enterobacter e
Salmonella presenti nel
latte in polvere.
Tutti registrati dal sistema comunitario di allerta per
la sicurezza alimentare.
I batteri non sono presenti nell'acqua usata per
diluire, ma nelle confezioni ancora intatte.
Com'è possibile che un prodotto destinato ai neonati
contenga agenti patogeni pericolosi ?
A differenza del
latte artificiale liquido, che è
costoso, quello in polvere non è sterile. «La catena
di produzione, per quanto avanzata, non elimina del
tutto il rischio di contaminazione da batteri, che sono
presenti nell'ambiente e provengono dal contatto con
aria, macchine, involucri e personale addetto alla
lavorazione del prodotto» spiega Adriano Cattaneo,
dell'Unità per la ricerca sui servizi sanitari e la
salute internazionale al Burlo Garofolo di Trieste. «Contaminati
da Enterobacter sono fino al 14 per cento dei
campioni
di latte in polvere analizzati dalle autorità di
controllo».
Eppure, per ridurre il
rischio d'infezione basterebbe poco. Basterebbe che
sulle etichette dei prodotti figurassero precise
informazioni, soprattutto circa la temperatura
dell'acqua da usare per ricostituire il latte. «Lavarsi
le mani, lavorare in un ambiente pulito, mettere la
polvere in acqua bollita e subito portata a non meno di
70 °C, far consumare il latte in tempi brevi e gettare
l'eventuale residuo» elenca Cattaneo.
È quanto raccomandano l'OMS,
l'Organizzazione mondiale della sanità, e la
FAO, nelle
linee guida per la preparazione del latte in polvere. Ma
a dispetto di ciò molte etichette parlano di acqua
intiepidita e nel migliore dei casi portata a soli 5 5
°C. «Temperatura insufficiente a scongiurare i rischi
di infezione» avverte Cattaneo.
Coinvolti nell'allarme
europeo sono i colossi degli alimenti per neonati. I
nomi dei prodotti ritirati dal commercio sono stati
elencati in un articolo pubblicato sul settimanale
il
Salvagente lo scorso agosto.
Per quale ragione, a fronte
del crescente allarme, le aziende non modificano le
informazioni su come ricostituire il latte in polvere in
modo corretto ? «Le raccomandazioni degli organismi
internazionali non sono vincolanti per le aziende»
risponde Silvio Borrello, che guida la Direzione
generale della sicurezza degli alimenti del
ministero
della Salute.
La
direttiva UE 2006/141
sugli alimenti per lattanti non contempla una
prescrizione specifica sulle etichette. «In sede di
stesura l'Italia aveva richiesto l'inserimento delle
indicazioni suggerite da Oms e
Fao, ma non ha trovato il
consenso dei partner europei» ricorda Borrello. «Entro
la fine dell'anno l'Italia recepirà la norma
UE. Ma non
sarà possibile prendere una direzione che si allontani
da quella europea. Anche se il ministero cercherà di
sensibilizzare i produttori affinche’ modifichino le
etichette».
Le aziende non sembrano
farsi troppi problemi. L'Associazione italiana industrie
prodotti alimentari (Aiipa), forte degli studi
scientifici che evidenziano la rarità del fenomeno
infettivo, in una nota dice: «Le formule in polvere per
lattanti sono intrinsecamente molto sicure».
Le associazioni di
consumatori e l'Ibfan, la rete internazionale di azione
per l'alimentazione infantile, non ci credono. E neppure
le istituzioni sanitarie.
Nel 2004 il rapporto
Istisan dell'Istituto superiore di
sanità ha elencato le misure da adottare per la
produzione, l'uso domestico e ospedaliero del latte in
polvere per neonati. Lo stesso anno, a settembre, l'Efsa,
Autorità europea per la sicurezza alimentare, ha diffuso
un documento analogo.
Ed a marzo 2006 il ministero della Salute ha chiamato i
produttori a seguire le raccomandazioni del rapporto
Istisan e dell'Efsa. Ma c'è una direttiva a ostacolo
delle etichette.
Per fortuna, anche quando il
batterio è presente, il contagio resta evento raro. «Si
infettano soprattutto i neonati prematuri o con un
sistema immunitario debole, (NdR: esempio: i
vaccinati) anche se talvolta si
ammalano pure i lattanti sani» dice Cattaneo.
La dimensione dei rischi
Enterobacter e Salmonella si legge nei dati
epidemiologici. Se in Italia non si registrano casi
d'infezione, in Francia nel 2004 ne sono stati segnalati
4, di cui 2 letali, e l'anno dopo si sono contati 200
infettati da salmonella.
Anche in altri paesi si sono
verificate miniepidemie: Belgio, Usa, Israele, Manda,
Grecia.
I numeri ufficiali sono
piccoli «ma potrebbero essere sottostimati,
soprattutto nei paesi poveri, dove i segni di malattia
sono a stento correlabili con la presenza dell'Enterobacter,
difficile da isolare in laboratorio» puntualizza
Cattaneo.
Tanto più che il batterio, isolato solo da una trentina
d'anni, è quasi sconosciuto nel Terzo mondo: non si sa
né di cosa i neonati si ammalino, né in quanti per
l'infezione da Enterobacter.
Se nel mondo occidentale è difficile informare i
consumatori circa le norme igieniche per ricostituire il
latte in polvere, nel resto del mondo, dove scarseggia
l'acqua potabile, l'igiene è un'utopia.
Che fare per scongiurare il
rischio d'infezione ? «Promuovere e incoraggiare
l'allattamento al seno materno, il sistema migliore di
alimentazione del neonato, ferma restando l'esigenza di
una chiara informazione sulle etichette dei prodotti»
conclude Borrello.
Ma per i genitori il
problema resta e le preoccupazioni pure. «Il rischio
non si limita al latte in formula» avverte Maurizio
Bonati del Mario Negri «basta vedere quello che è
successo qualche settimana fa in Spagna, con un
preparato di ampio utilizzo, un infuso di camomilla per
l'infanzia, con due casi di
botulino a danno di neonati,
come riporta il quotidiano ElPais».
Tratto da: panorama.it
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Interrogazione al
Ministro della Salute in XII Commissione
Premesso che:
- come denunciato dall'Aduc Associazione per i diritti
degli utenti e consumatori) in Germania il produttore di
cibi per l'infanzia Hipp ha ritirato dal mercato il
latte ipoallergico per neonati HA1, per la presenza
dell'enterobatterio sakazakii. Il provvedimento riguarda
le confezioni contrassegnate da JSL MTX e data di
scadenza 12 dicembre 2007, come pure JHK MTD, con
scadenza 11 gennaio 2008;
- a meta' dello scorso giugno Bebivita e Milupa avevano
ritirato del latte in polvere per lattanti per lo stesso
motivo;
- la Hipp ha precisato che il germe comune sakazakii
puo' diventare pericoloso solo se lasciato a temperatura
ambiente per varie ore poiche' avrebbe cosi' la
possibilita' di riprodursi;
l 'Istituto federale tedesco di valutazione dei rischi
(BfR) precisa che l'enterobatterio sakazakii se assunto
in una concentrazione significativa puo' provocare una
malattia infettiva seria;
- secondo l'Aduc la nota esplicativa dell'Hipp appare
del tutto insensata poiche' difficilmente il latte viene
conservato a basse temperature. Alla luce anche della
precisazione del BfR, l'Aduc ha ritenuto opportuno
inviare una nota al Ministero della Salute per sapere
quali provvedimenti siano stati presi in relazione alle
notizie giunte dalla Germania; per sapere:
- se il Ministro della Salute e' a conoscenza di questo
allerta verificatasi in Germania e quali provvedimenti
ritenga prendere per evitare che i citati prodotti, in
cui l'enterobatterio sakazakii potrebbe pericolosamente
svilupparsi, arrivino nel mercato italiano;
- se non si ritenga necessario svolgere degli accurati
controlli per verificare che i citati prodotti, in cui
l'enterobatterio sakazakii potrebbe pericolosamente
svilupparsi, siano gia' presenti nel nostro mercato e,
nel caso venga accertata la loro presenza, se non si
ritenga di ritirarli dal mercato.
http://www.milkonline.com/fiera/settegiorni/unita221105.htm
http://www.aduc.it/dyn/parlamento/docu.php?id=187704
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Il
Latte materno e l'Allattamento, lo sostengono,
oltre ai Naturisti, anche e non solo gli
esperti, affermando che e' l'alimento ideale
per far crescere un
bambino sano ed in piu' NON
costa niente, come mai tante donne vi
rinunciano ?
The Lancet
parla di milioni di casi di morti attribuibili
alla mancanza di allattamento al seno materno.
Ma il problema del latte artificiale per bambini
contaminato non e' solo cinese, ma anche in tutti i
paesi del terzo mondo come in quello occidentale le
pressioni dei produttori di questi latti sostitutivi del
latte materno, allargano il mercato a discapito della
salute dei piccoli - campioni di latte artificiale
vengono spesso regalati alle cliniche ed agli ospedali e
le donne sono indotte dai
medici ad usarli !
Il messaggio MENZOGNERO e' che il latte
artificiale sia un alimento piu' ricco di quello
materno.
NIENTE di PIU' FALSO
!
L'OMS raccomanda il
latte materno come alimento ESCLUSIVO
almeno fino
al 6-7° mese di vita, la
Medicina Naturale fino a 2 anni.
vedi:
Disfunzioni dello Sviluppo +
Alimenti contaminati
Attenzione ai latticini
(formaggi, soprattutto quelli freschi) ai bambini appena
svezzati !
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Neonati più sazi con il glutammato
Il bimbo piange ininterrottamente ? Spesso la
causa del pianto è la più semplice, ovvero la fame.
Ebbene, in assenza del latte materno, in assoluto il
miglior nutrimento per i neonati, è opportuno scegliere
un latte formulato arricchito dell’aminoacido
glutammina.
La scoperta deriva da uno studio condotto presso il
Monell
Chemical Senses Center di Philadelphia e pubblicato
sulla rivista "American
Journal of Clinical Nutrition". La ricerca dimostra
che i neonati allattati con latte formulato ricco in
glutammato si saziano prima che con altre formule, e
quindi si staccano prima dal biberon e autonomamente.
Ricordiamo che il latte materno è naturalmente ricco di
glutammato, aminoacido che innesca nel bebé il senso di
sazietà.
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Pesticidi nei
piatti dei bambini francesi.
Ed in Italia ? - 2 Dic. 2010
FRANCIA - Pesticidi nei piatti dei bambini
Il piatto-tipo di un bambino di 10 anni e' pieno di
pesticidi e di sostanze chimiche anche cancerogene.
E' la conclusione allarmante di uno studio condotto in
Francia dall'associazione 'Generations Futures', che ha
passato al setaccio i pasti consumati ogni giorno dai
bambini francesi, sulla base dei consigli alimentari del
ministero della Salute.
Ecco i risultati: in un giorno solo vengono ingerite 81
sostanze chimiche, a partire dalla prima colazione e
fino alla cena. Almeno 42 di queste sono considerate
'probabilmente' cancerogene, mentre 5 lo sono in modo
certo. Sono 37 inoltre le sostanze che possono provocare
danni alle funzioni endocrine.
Per giungere a queste conclusioni l'associazione, ha
analizzato i prodotti consumati in un menu' "tipo" di un
bambino di 10 anni, acquistati nei supermercati di
Parigi e dell'Oise, dipartimento del nord, tra luglio e
settembre scorsi.
Questo anche sulla base delle raccomandazioni
ministeriali di consumare ogni giorno cinque frutti e
verdure fresche, tre latticini e un litro e mezzo di
acqua. L'analisi e' stata estesa anche ad alcuni
dolciumi e merendine. L'ingestione di sostanze nocive
comincia sin dalla prima colazione: secondo lo studio,
il burro ed il te' al latte contengono piu' di una
decina di residui cancerogeni possibili e tre certi,
oltre ad una ventina di sostanze che possono turbare il
sistema ormonale. La mela importata dal Brasile, per la
merenda, presenta tracce di sei sostanze chimiche, di
cui una fungicida vietato in Francia.
Stessa cosa per i fagiolini del Kenia, su cui lo studio
ha registrato la presenza di pesticidi potenti, vietati
nell'Unione europea. Altri pesticidi e sostanze chimiche
sono state trovate negli hamburger, nel salmone, nel
tonno in scatola, nei chewing gum e persino nella
baguette.
Comunicato di
Primo Mastrantoni
Desta sconcerto la notizia che una alimentazione tipo di
un bambino e' piena di pesticidi e
sostanze chimiche,
anche cancerogene.
La notizia viene dalla Francia dove l'associazione
Generations Futures (2) ha condotto una inchiesta
sull'inquinamento chimico nei piatti consumati ogni
giorno da bambini di 10 anni. 81 sostanze chimiche, 42
potenzialmente cancerogene, 5 sicuramente cancerogene e
37 che interferiscono con l'attivita' ormonale.
L'indagine ha portato all'attenzione dell'opinione
pubblica un problema
che ne' l'Agenzia francese ne' quella Europea sulla
sicurezza dei prodotti
alimentari sono riuscite ad evidenziare.
Vero e' che alcune sostanze chimiche possono essere
presenti in concentrazione minime ma resta il fatto che
tali componenti si possono accumulare nel nostro
organismo e, nel tempo, provocare danni.
L'esempio classico, che abbiamo posto all'attenzione dei
consumatori, e' la presenza di BisfenoloA (BpA) nelle
plastiche di policarbonato usate nei biberon ma anche in
altri contenitori per alimenti (bottiglie per bibite,
piatti e tazze, pellicole e rivestimenti protettivi per
lattine e tini, ecc.).
Il BpA puo' migrare nei cibi e nelle bevande conservati
in materiali che lo contengono e puo' causare
l'endometriosi nelle donne, con effetti sulla capacita'
riproduttiva, una modificazione dello sviluppo fetale e
danni ai neonati perche' altera l'attivita' del sistema
endocrino.
La ricerca francese ripropone l'attenzione sugli
alimenti importati dal cosiddetto terzo mondo dove l'uso
di sostanze chimiche di sintesi in agricoltura e'
scarsamente controllato.
E in Italia che si fa ?
Lo chiediamo al ministro della Salute, Ferruccio Fazio,
il che non esclude che qualche associazione, come la
nostra, proceda in via sostitutiva. Dovremmo trovare uno
sponsor.
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Più
bravi a scuola e più "svegli" i bimbi che
sono stati allattatati al
seno.
A confermare una teoria - più volte
riproposta dai fautori dell'allattamento
naturale - uno dei più vasti studi mai
realizzati sull'influenza del latte materno
nello sviluppo dell'intelligenza, pubblicato
sugli 'Archives of General Psychiatry'
di maggio e realizzata dall'équipe diretta
da Michael Kramer dell'Università canadese
McGill di Montréal.
I ricercatori hanno seguito per oltre sei
anni, con medici
bielorussi di 31 ospedali e
cliniche, 14 mila bambini bielorussi.
La
metà delle madri aveva ricevuto informazioni
e sostegno, con un programma ad hoc per
l'allattamento esclusivo e prolungato,
secondo le indicazioni dell'Organizzazione
mondiale della sanità (OMS). L'altra metà aveva
ricevuto le cure e le indicazioni fornite
abitualmente dalla struttura sanitaria. Nel
primo gruppo si è avuta una prevalenza
dell'allattamento al seno fino ai 12 mesi.
A distanza di sei anni e mezzo i bambini del
primo gruppo, allattati in prevalenza al
seno, ottenevano migliori risultati ai test
d'intelligenza e avevano voti più alti per
lettura e scrittura. Secondo i ricercatori,
dunque, se nei Paesi sviluppati la lotta
alle infezioni non è più un argomento a
favore dell'allattamento materno, utile per
rafforzare le difese immunitarie, i benefici
per lo sviluppo cognitivo, dimostrati dallo
studio, potrebbero servire a convincere le
neo mamme a optare per l'allattamento
naturale.
Commento NdR: anche quelli che
nascono
nell'acqua sono piu' intelligenti...
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Carenza di vitamina D: è molto frequente in neomamme
e neonati
Una mamma su tre e un
neonato su due soffrono di deficienza di vitamina D
al momento della nascita.
Come spiegato dalla studiosa Anne Merewood del
Boston Medical center ai colleghi riuniti in
occasione del meeting dell’Accademia di pediatria
americana, non è sufficiente nemmeno integrare
questa carenza con supplementi di vitamina D perché
il problema persiste ugualmente. I ricercatori hanno
analizzato i livelli di vitamina D su 433 mamme e
376 neonati entro 72 ore dal parto.
I risultati hanno evidenziato una carenza di
vitamina D nel 36% delle mamme e nel 58% dei
bambini, una carenza classificata come “seria” nei
due terzi dei casi. Lo studio ha anche dimostrato
che il 30% delle donne che nel terzo trimestre
avevano assunto almeno 5 volte alla settimana degli
integratori risultava carente di vitamina ugualmente
al momento del parto.
La ricercatrice ha spiegato che il miglior modo per
ovviare alla carenza di vitamina D non è quello di
assumerla attraverso integratori ma garantendosi una
minima esposizione ai
raggi del sole ogni giorno,
per la mamma e per il neonato.
>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>
Le malattie come abbiamo già più volte
affermato, sono la conseguenza dei
Conflitti
Spirituali che "scendono" dal
"cielo dello
Spirito" nella "terra
fisiologica" e quando trovano il "Terreno"
adatto, proliferano generando il corpo del
conflitto, la "malattia", ovvero
l’azione del male, cioè dell’ignoranza. -
vedi anche
Vari
terreni
Ricordiamo
anche
che le alterazioni degli
enzimi, della
flora, del
pH digestivo e della
mucosa
intestinale
influenzano la salute, non soltanto a livello
intestinale, ma anche a distanza in qualsiasi parte
dell'organismo.
I neonati impiegano diversi mesi per formare tutte la
flora
batterica di cui avranno bisogno per tutta la vita,
ecco perche' e' indispensabile, per avere in
futuro una buon salute l'allattamento materno,
NON vaccinare il
neonato, e svezzarlo nei modi consigliati dalla
Medicina Naturale.
Nel caso che bambini nascano con delle
malattie, sono gli errori dei
genitori (alcuni sono per esempio i
Danni dei Vaccini, e/o le
amalgami dentali - gravi tossine - dei
genitori, danni che vengono
anche codificati nel DNA dei nonni e genitori ) che
vengono ad essere somatizzati nei nipoti-figli (il
processo si chiama slatentizzazione =
somatizzazione precoce di malattie), perché
tutto ciò ? perché l’evoluzione ha inserito
lo scopo della "malattia" nel programma
educativo della specie, quindi è giusto che
gli errori vengano a galla in ogni modo !;
quindi è evidente l’enorme responsabilità
di
nonni, nonne, madri e padri (cioe' di tutti
quanti), nel
comportarsi bene secondo
le Leggi che regolano le strutture Viventi e
mantenersi quindi in buona salute per poter
donare una vita sana ai propri figli,
nipoti, pronipoti, cioe' alla propria
progenie.
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No agli amidi e cereali ai bambini prima dei due anni d’età
- 3
Maggio 2010
Denutrizione e malnutrizione, intese come alimentazione
non solo insufficiente ma anche carente di alcuni
nutrienti fondamentali come vitamine e minerali, insieme
a stili di vita scorretti, possono influire in modo
rilevante sull’insorgenza di alcune patologie croniche
Molto spesso i genitori ansiosi di vedere crescere più
in fretta i propri figli cercando in loro atteggiamenti
da “ometti”, o soltanto per mera praticità, si orientano
nei confronti dei piccoli verso un’alimentazione quasi
da adulti, col risultato di proporre ai bambini, in
aggiunta alla loro dieta, cibi a base di amidi e senza
volerlo producono problemi alla salute dei piccoli,
alcuni persino impegnativi.
E' opinione sempre più diffusa del moderno pensiero
scientifico sull’argomento, che i piccoli prima dei due
anni dovranno accuratamente evitare cibi a base di
amidi, ovvero, pane, patate al forno, cereali e
quant’altro; pena il rischio di incorrere, da parte dei
bambini, in
problemi digestivi,
diarrea
compresa, che nel bambino va immediatamente risolta,
coliche ed esantemi.
Il motivo è tutto riconducibile alla fisiologia ed
all’anatomia del bambino che prima dei due anni non
possiede l’enzima ptialina nella saliva che degrada gli
amidi, non ha ancora ultimato lo sviluppo della
dentatura, per cui non può bene masticare il cibo e non
possiede i necessari enzimi pancreatici ed intestinali,
necessari per degradare gli amidi.
Così a poco serve anche ridurre a poltiglia gli alimenti
a base di amido, perché nulla può fare tale metodica per
l’assenza della ptialina.
Nelle tribù di un tempo, ma pare che qualche madre lo
faccia anche attualmente, il problema era ovviato con la
masticazione da parte della madre del cibo proposto al
proprio figlio; vero è che di fatto così facendo la
madre provvede in proprio a degradare gli amidi, una
metodica questa che, come visto, il bambino non potrebbe
attuare, ma il rischio della trasmissibilita' di
eventuali infiammazioni buccali della madre puo' essere
un pericolo.
Se verso la fine dell’infanzia, si vogliono aggiungere
carboidrati nella dieta del bambino, meglio ricorrere
agli zuccheri dei datteri, dell’uva dolce, delle banane
ben mature e di altri frutti dolci, zuccheri che non
richiedono la ptialina per essere digeriti.
Fonte:
Pourfemme
Attenzione ai latticini (formaggi, soprattutto quelli
freschi) ai bambini appena svezzati !
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La
dieta Vegetariana per i Bambini e gli
adolescenti
È opinione diffusa, confermata anche dalla
maggioranza dei medici, che dalla nascita
fino ai 18 anni, nel periodo più importante
per lo sviluppo del corpo e
dell'intelligenza dell'essere umano, il
consumo di carne, latte e uova, ossia
delle cosiddette proteine animali, sia
assolutamente indispensabile. Ma è proprio
vero ?
Luciano Proietti, medico pediatra con alle
spalle un'esperienza sul campo, oltre che
padre di tre figli, ci spiega invece come
allo stato delle conoscenze scientifiche
attuali non solo sia possibile, ma vada
sostenuta la scelta di un'alimentazione
vegetariana nel bambino.
Queste considerazioni sono il frutto di una
lunga ricerca svolta dall'autore con
l'ausilio del Centro di auxologia della
Clinica pediatrica dell'Università di Torino
e di una raccolta di dati sui bambini
vegetariani italiani, in collaborazione con
l'Associazione Vegetariana Italiana (AVI),
la
Società Scientifica di Nutrizione
Vegetariana (SSNV) e i Centri di Nascita
Naturale.
Ne è risultata una banca dati con
più di 2 mila bambini cresciuti con una
dieta lacto-ovo-vegetariana (la maggior
parte) e lacto-vegetariana o vegana, in modo
esclusivo almeno fino ai 3 anni e in molti
casi mantenuta anche successivamente.
Un'alimentazione povera di proteine animali
infatti, non solo è compatibile con le
indicazioni dei
LARN (Livelli di Assunzione
Raccomandata dei Nutrienti), ma nei primi
due, tre anni di vita dovrebbe essere
l'alimentazione raccomandata essendo la più
fisiologica e quindi la più salutare.
Negli
anni successivi la dieta
vegetariana e vegana può diventare anche uno spunto
per invitare il bambino a riflettere e
comprendere l'importanza del rispetto di se
stessi, degli altri animali e dell'ambiente.
Ecco perché la scelta vegetariana è un
investimento in «salute» di proporzioni
enormi per la società futura.
Attenzione pero' al
gruppo sanguigno
del piccolo !
Indice di APGAR
L'indice di Apgar è un voto, da 1 a 10, dato
ad ogni neonato sulla base delle sue
condizioni di salute (respiro, battito
cardiaco, riflessi, colorito e tono
muscolare). La valutazione si effettua due
volte, dopo 1 e 5 minuti dalla nascita.
Serve a sapere subito come sta il bambino:
più di 7 = tutto bene; meno di 4 = a rischio
grave.
Per poter crescere bene in salute e senza
molta fatica un figlio, bisogna
assolutamente seguire queste indicazioni:
1) Allattare il bambino subito dopo la
nascita, immediatamente dopo l’uscita del
feto dalla vagina e mentre pulsa ancora il
cordone ombelicale, che deve essere tagliato
solamente dopo che ha terminato di pulsare.
Questa pratica è indispensabile al neonato
in quanto le difese
immunitarie si
irrobustiscono immediatamente per il
trasferimento dalla madre al bambino,
attraverso il
prelatte materno che serve
proprio a questo scopo, delle sostanze
necessarie a fissare ed iniziare le difese
immunitarie dell’organismo del neonato nel
nuovo ambiente, oltre all’apporto dei giusti
valori Termico/Nutrizionali necessari al
neonato.
La
Galega
favorisce l'aumento del
latte materno di circa il 30% in più, anche solo dopo ventiquattro ore.
L’Avena è il cereale più energetico,
ricostituente, infatti è meglio non mangiarla alla sera;
formata da acqua 12%, protidi 14%,
estrattivi inazotati 74%, fibre grezze 2%,
lipidi 7,7%, ceneri 2,3%; contiene ferro in
abbondanza, potassio, calcio, magnesio,
fosforo, sodio, rame, manganese, zinco,
nichel, iodio, zolfo e fosfati, vitamina B
quella per la crescita, B6, C, E, PP, e
tracce della D, colina, inositolo in
quantità superiori al frumento (grano).
Le sue proteine vegetali contengono
amminoacidi quali valina, leucina,
fenelelenina, tirosina, triptofano, serina,
cistina, metionina, arginina, istidina,
lisina ed amido in granelli tondi.
Abbassa il colesterolo; per il suo alto
contenuto di minerali è energizzante e
ricostituente per tutti.
Si raccomanda
di dare ai
lattanti
(quando svezzati)
un
biberon al dì di
brodo di
verdure e/o
decotto di
riso biologico semi integrale, da
prepararsi con
60% di
avena, 30% di
orzo e
30% di
riso.
Pane integrale ed
avena non raffinata
(contengono ferro e fosforo) preservano
dalla carie.
I
biscotti all'avena piacciono ai bambini.
Il porridge d’avena, in farina o semi
frullati e cotti nell’acqua a colazione,
preservano anche dall’infarto. Semi decotti
con miele, sono emolienti, lassativi e
diuretici. Semi tostati in infuso,
lassativo, bere 3 tazze piccole al dì.
Fiocchi d’avena,
ricostituente sopra tutto per i bambini,
adolescenti, giovani ed anziani; minestre di
fiocchi, ridanno forza ed aspetto florido ai
soggetti gracili, nervosi, deboli di
stomaco, affaticati, senescenti, depressi è
sopra tutto utile nell’accrescimento.
I grani fatti germogliare in terreno umido
per 5/7 giorni, sono indicati nello
svezzamento dei lattanti, depressi,
intossicati da forme intestinali,
neurastenici, diabetici, anti costipante,
ecc.
La Banana contiene alte dosi di
potassio ed è il frutto con la più alta
quantità di fibra. Sostituisce un pasto, ma
attenzione le banane (idem per patate,
pomodori, spinaci, ecc., mutati
geneticamente, cioe' OGM)
provenienti dai paesi esotici controllati
dalle
multinazionali,
contengono
farmaci
e vaccini inoculati
nascostamente !
La Barbabietola, fin dai tempi
preistorici è nota per le sua virtù; radice
rossa, dolce e zuccherina, è un sano
alimento rinfrescante, mineralizzante per
tutti.
Il suo succo crudo, centrifugato è molto
utile agli
anemici in quanto aiuta la
formazione dei
globuli rossi
del sangue,
preso in dose di 1 bicchiere al dì; è
prezioso anche per mantenere un buon
metabolismo ed è un tonico adatto per tutte
le età. Allevia tutte le
infiammazioni
dell’apparato digerente, aiuta nelle
malattie del fegato.
Contiene acqua metabolica 87%, proteine
1,5%, carboidrati 9,2% in zuccheri, grasso
0,08%, ceneri 1% con calcio, potassio,
magnesio, fosforo, iodio, ferro, rame,
bromo, zinco; vitamine A, B1, B2, C, PP,
pectina; tende ad essere controindicata per
certe forme di diabete per lo zucchero
contenuto.
Curcuma, ottimo per far aumentare la
produzione di latte materno.
Per le malattie alle vie respiratorie
e relative cure naturali, vedi:
tosse, catarro,
raffreddore,
influenza
2) Ricordiamo che il
sistema immunitario è
un sottile gioco di giusti rapporti di
"funzioni" che organi e sistemi organizzano
ad ogni nuova situazione che si presenta
cercando di aiutare il corpo e la psiche
alla migliore sopravvivenza.
Infatti i
Sistemi Nervoso ed
Immunitario
"nascono" al concepimento e continuano a
"crescere", cioè a mutarsi, ad informarsi,
e quindi a specializzarsi,
man mano che passa il tempo.
Ecco perché è
criminale
vaccinare i
neonati (dare farmaci)
dai 3 mesi, 6 mesi, 1 anno, 3 anni, 6 anni, in
quanto i loro Sistemi Nervoso ed Immunitario
sono ancora in fase di crescita e non devono
essere alterati artificialmente con prodotti
tossici invasivi (Vaccini
e farmaci
di sintesi), ma devono essere lasciati
reagire in modo naturale alle situazioni che
l’ambiente, la Natura gli procura, magari
aiutandoli con prodotti naturali: esempio
Propolis e
prodotti dell'Ape.
Infatti quando un bimbo si ammala di quelle
malattie infettive chiamate "infantili" egli
si immunizza per tutta la vita, mentre se si
vaccina sappiamo che egli in realtà non è
sicuramente immune dalle malattie dalle
quali si vorrebbe egli fosse, vaccinandolo,
oltre al fatto che sicuramente il suo
Sistema Immunitario subirà uno shock
irreversibile e per tutta la vita, perché oltre a tutto il
bambino sarà
intossicato oltre che dai
virus o batteri patogeni (cioè quelli di altre specie
animali) entro contenuti nei
vaccini, anche
dai metalli tossici:
Mercurio, (impedisce la
formazione della
Mielina e genera
disbiosi,
alterazione o perdita della
flora batterica simbiotica
intestinale;
Alluminio che genera anche
tumori nel Sistema Linfatico; dalla
Formaldeide (che è una sostanza cancerogena)
e da altri Contaminanti pericolosi.
3) Attaccare al seno il bambino a domanda,
cioè tutte le volte e per quanto tempo
desideri, in modo che possa alimentarsi
secondo la sua fame, la sua sete e non
secondo orari e tabelle.
4) Non dare il biberon, nemmeno di acqua
dopo la poppata, in quanto rendono meno
valida la suzione del neonato al seno.
5) Non dare integrazioni alimentari o di
altro genere prima dei 6 mesi, in quanto
interferiscono con la capacità materna di
produrre sufficientemente latte e con la
capacità del neonato di assimilarle, salvo
il caso in cui il latte materno non fosse
sufficiente o assente dei fattori vitali
Nutrizionali.
I Latti artificiali hanno una composizione
"simile" a quella del latte materno. Però
non inducono il senso di sazietà come il
latte materno e il bambino rischia di essere
alimentato in eccesso. Inoltre i latti
artificiali non hanno fattori di difesa
contro le infezioni e pertanto il lattante
risulta molto meno protetto dal punto di
vista immunitario.
Molto meglio le **balie
di una volta***.....se la madre non ha il
proprio latte.
6) Assicurarsi che la posizione di
allattamento sia comoda per entrambi e che
il neonato afferri bene non solo il
capezzolo, ma anche l’aureola intorno ad
esso. Dare entrambi i seni ad ogni poppata,
alternativamente.
Allattare a letto e' possibile ed utile,
ma poi il bambino deve dormire nella sua
Culla !
Anche il direttore della fondazione,
Joyce Epstein, ha dichiarato: "Bisogna
essere consapevoli dei pericoli connessi col
dividere il letto o anche il divano con un
bambino così piccolo. Va bene allattare a
letto, ma poi il bebè deve tornare nella sua
culla per dormire".
In italia circa dai 500 ai 1.000
bambini muoiono di
Sids (morte
nella culla) dopo
le vaccinazioni di routine !
7) Evitare, durante la gravidanza per la
madre e per il bambino, come negli anni
successivi, la somministrazione di qualsiasi
farmaco
o
Vaccino; anche i controlli rituali sul
neonato sono privi di significato, come la
pesata giornaliera e l’analisi del latte; svezzare
gradualmente da dopo 7 mesi, per evitare
interruzioni biologicamente traumatiche per
madre e bambino.
8) Effettuare test
Bio elettronico; un
Mineralogramma sui capelli della madre e del
bambino od il test
Kinesiologico detto dell’Ok,
per conoscere gli eventuali squilibri dei
minerali; dei metabolismi interessati e
delle mal funzioni organiche.
9) Molta importanza si darà
all’alimentazione di tipo naturale e
biologica, ricche di ortaggi e
verdure crude, con proteine vegetali al
massimo 70% per contenuto del pasto, in modo
che le feci siano alcaline (non acide), ciò
vale sopra tutto per la mamma che allatta,
in quanto essa fornisce dal proprio latte
tutti gli elementi indispensabili alla
nutrizione del neonato. Quindi quando il
lattante si ammala, occorre cambiare
l’alimentazione della madre e riportarla ai
suoi valori normali ed il bambino guarirà
come per incanto.
La frutta e
la verdura anche per i piccoli in
crescita, deve
essere
obbligatoriamente
CRUDA
(frullata e/o centrifugata); per i cereali,
dopo i due anni, meglio se utilizzate i germogli, oppure
messi un ammollo in acqua tiepida alla sera
e consumati il giorno dopo, frullati e/o
cotti e frullati successivamente. Anche per
la frutta secca
(non quella tostata) essa va SEMPRE
data, al momento opportuno, quando la
dentizione e' in fase finale, macinata ed al
limite con del miele.
Attenzione ai latticini (formaggi,
soprattutto quelli freschi) ai bambini
appena svezzati !
Negli ultimi decenni abbiamo visto il
progressivo cambiamento del tipo di
alimentazione, proposta alle mamme, per
l’alimentazione dei lattanti, si è passati
dall’allattamento materno all’allattamento
artificiale, dietro la spinta di medici
disinformati od in combutta con produttori
di latte in polvere, le classiche
multinazionali oppure con l’uso del
latte
vaccino della Centrale del latte, ciò con
l’aiuto della
medicina "ufficiale" ed il
desiderio delle mamme di "non rovinarsi il
seno" e di essere più sbrigative, abbiamo
visto però crescere un’infanzia sempre più
debole e malata anche se la mortalità
infantile è diminuita a discapito della
qualità della Vita dei giovani.
Per fortuna da alcuni anni visti i nefasti
risultati in tutto il mondo, dove
popolazioni intere mal consigliate dai
medici, utilizzavano l’allattamento
artificiale al posto di quello materno, si
sta reiniziando a consigliare, sempre da
parte di medici rinsaviti, il ritorno
all’allattamento al seno materno.
Attenzione nello svezzamento ai vari latti
di Riso, Soia ed Avena, NON usare quelli
forniti dentro
tetrapack, ne' quelli
biologici perche' sono fermentati per
mantenerli nel tempo, perche' in certi casi
ai bambini piccoli o quelli
celiachi, producono problemi. Meglio
prepararli in casa propria con pappe
preparare dai chicchi del cereale ma
coltivato in modo
biodinamico.
10) Alla nascita la mamma prepara
(nel seno)
un liquido prezioso a disposizione per il
neonato:
si chiama colostro il latte materno prodotto
nei primissimi giorni dopo il parto, in
modeste quantità (10 -14 ml al giorno),
adeguate al fabbisogno nutrizionale del
neonato.
Il colostro, che ha azione lassativa, è
ricco di proteine, sali minerali, vitamine e
ha proprietà antinfettive più spiccate di
quelle del latte maturo: infatti contiene
elevate quantità di cellule e anticorpi,
preziosi per la difesa dalle infezioni.
Il latte materno è così “materno”
che crea reazioni
basiche
nell’intestino (non acide
come quelle che produce il
latte vaccino=, di
vacca) da contenere tutto ciò che necessita
al futuro uomo, compresi gli anticorpi
necessari nei primi giorni, mesi, anni dopo
la nascita.
L’allattamento dovrebbe continuare almeno
fino al settimo mese di vita e se possibile fino ai 12 mesi; solo in certi
casi, perché la madre non riesce a produrre
un latte sufficientemente nutriente, si
dovrebbe iniziare ad integrarlo con delle
pappe preparate a base di frullati di
frutta, verdure, ortaggi, crudi ed allungate
con acqua; in seguito passare alla verdura
cotta, e solo dopo i due anni, alle farine tostate ed ai cereali.
Parliamo di integrazione
NON di sostituzione
al latte materno.
In caso di problemi alle ciuccie delle
mammelle della madre (tipo feriste e ragadi) oggi
in commercio e' possibile acquistare delle coppettine in cauciu' (gomma), che servono a
proteggere i capezzoli, in modo che le
ferite, che si possono formare in seguito al
succhiare del bambino con la sua saliva che
e' piu' acida del valore del
pH
della pelle del capezzolo, si
rimarginino piu' in fretta.
Lo
svezzamento vero e proprio dovrà
essere effettuato, se possibile alle
scadenze giuste, ma sicuramente dovrà essere
almeno dopo la prima dentizione; ovviamente
si dovranno scegliere per l’alimentazione
cibi biologici, integrali o semi integrali,
come del resto per tutta la famiglia.
Per le quantità si dovrà seguire il lattante
nei suoi desideri per preparare le dosi.
Per i tempi delle pappe, dovremo
all’inizio seguire i desideri del bambino,
in seguito modificarli in modo che i suoi
tempi corrispondano ai tempi dei fabbisogni
della mamma.
NON si deve mai forzare a mangiare un
piccolo,
essi seguono sopra tutto l’istintualità che
ne determinerà i comportamenti, per cui è
importante che i genitori imparino a seguire
le voglie mangerecce del lattante, non
forzando se il piccolo per alcuni giorni non
avrà fame.
In quel periodo sicuramente il bambino avrà
in corso qualche problema che scomparirà
appena il corpo avrà reagito in modo
naturale. Non farsi prendere
dall’apprensione in questi casi;
l’indisposizione la si noterà guardando
giornalmente le feci. Molta importanza
rivestirà l’alimentazione della madre che
dovrà essere assolutamente di tipo biologico-biodinamico
semi od integrale, per poter fornire latte
il più completo possibile per il figlio.
Sopra tutto quando il lattante avrà qualche
problema di
stitichezza o di feci
acide,
sfatte, troppo puzzolenti o di colore troppo
chiaro o troppo scure, si dovrà
cambiare
l’alimentazione materna
in modo da
modificare di riflesso le digestioni e le
feci del bambino che non devono essere acide
ma basiche; munirsi della "cartina torna
sole", per il controllo
acido/basico delle
feci.
Ma soprattutto si dovrà fare molta
attenzione che il piccolo non soffra già di
infiammazioni o blocco temporaneo della
valvola ileo cecale.
Per poterla normalizzare, occorre
controllare i tipi dei cibi e rinfrescare le
viscere con un panno di cotone bagnato di
acqua fredda (mettere un piccolo cubetto di
ghiaccio) - vedi
Dottrina Termica - o meglio un
cataplasma di
argilla
fredda, messo sull’intestino per tutta la
notte o durante il giorno, usando in certi
casi
fermenti lattici multi microbici,
cloruro di magnesio
e/o magnesio, clorofilla,
fior di
zolfo.
L’alimentazione, dopo i due anni, con farine cotte di cereali
integrali e/o semi integrali,
biodinamici
e/o biologici, germogliati, e/o
in chicchi, meglio che non in farine (preferibilmente
Riso, miglio, segale, avena), orzo, farro,
frumento, grano saraceno, con parsimonia
(attenzione al gruppo sanguigno - vedi
Emodieta - come
base per preparare una buona dieta), è molto utile
solo alla fine dell'allattamento - meglio
dopo i due anni - perché esse
facilitano la digestione,
modificandone la coagulazione nello stomaco
e permettendo alle diastasi digestive di
entrare in azione, ma occorre ricordare di
non superare la percentuale del 30% di
proteine nell’ambito del pasto.
Esse inoltre apportano un supplemento
calorico e di fattori vitali preziosi, senza
aumentare le razioni idriche e stimolano una
migliore secrezione dell’amilasi
pancreatica.
Passeremo gradatamente dalle pappe molto
allungate a pappe sempre più dense per
aiutare il piccolo a digerire facilmente il
nuovo prodotto.
Nel caso di pappine si dovrà provvedere
all’alimentazione del bambino con il
cucchiaino, in modo che esso cominci a
distinguere fra le varie densità degli
alimenti.
Morbidi e cremosi, i formaggini comuni,
vengono preparati con miscele di formaggi
fusi, panna, burro, latte e sale in quantità
variabili a seconda del tipo. Quindi,
essendo troppo ricchi di grassi e di sale,
non sono adatti per i bambini, senza tenere
conto del fatto che possono contenere anche
i conservanti !
Qualche genitore desiderera' dare al proprio
piccolo degli
Yogurt (meglio se magro e dopo i due
anni), fare
attenzione e passare a questo alimento
per gradi, un cucchiaino, al giorno per 15
giorni, poi un cucchiaio al giorno per altri
15 giorni, il tutto diluito in acqua. solo
il secondo mese passare al prodotto non
allungato in acqua.
Attenzione ai latticini (formaggi,
soprattutto quelli freschi) ai bambini
appena svezzati !
Dopo i due anni,
Si consiglia nei casi di
stitichezza
di scegliere fra i cereali il
RISO semintegrale e l’ORZO mentre nel
caso opposto si prenderà del RISO bianco
raffinato; nei casi
di mancanza di vitalità si prenderà l’AVENA, quest’ultimo cereale favorisce anche la
secrezione lattea per la mamma che allatta; ricordiamo di frullare
nel caso si utilizzino cereali germogliati,
cereali in chicchi, non in farine
(preferibilmente riso semi integrale, miglio, segale,
avena), orzo, farro, frumento con
parsimonia.
Per favorire l’inizio della masticazione si
provvederà a iniziare con le pappine a base
di farina ed in seguito con i fiocchi dei
grani di cereali.
Dobbiamo ricordare alle mamme carnivore di
NON dare assolutamente prodotti carnei
almeno fino a quando la dentizione del
bambino sarà completata, meglio evitare
anche dopo o ridurne l'assunzione, l'alimentazione
carnea che comunque dovrà essere sporadica,
una volta al mese, preferibilmente pesce e/o
animali da cortile; anche gli
omogeneizzati industriali di qualsiasi tipo sono da
sconsigliarsi per l’alimentazione del futuro
uomo, malgrado la falsa pubblicità che si fa
attorno a questi prodotti.
Nel periodo della dentizione qualche volta
il piccolo tende ad avere qualche problema
di raffreddore, muco e catarro; in genere se
il bambino NON è
vaccinato questo NON
avviene o se avviene lo è in forma molto
leggera tale da non impensierire.
Ma se
invece egli è
vaccinato il problema si
presenta facilmente sempre più grave e molte volte il
problema tende a trasformarsi in gravi e
croniche patologie alle vie respiratorie.
Molto utile in ogni disturbo del piccolo,
l’uso esterno sul pancino di
un panno
bagnato di acqua fredda da tenere per più
ore.
nei casi
ostinati ed all'inizio di uno stato di
stitichezza e' molto utile effettuare una
idro colon terapia con una perettina
di infuso di
camomilla tiepida.
11)
Meglio tardi che mai....i
medici
allopati arrivano dopo centinaia di
anni, alle tecniche della
Medicina
Naturale, la quale utilizzava e utilizza
da sempre i
probiotici, non solo per i neonati
ed i
bambini, ma anche per gli adulti e gli
anziani !:
Contro le dolorose coliche dei neonati,
potrebbe finalmente esserci una soluzione.
Secondo uno studio condotto presso la
Medical University di Varsavia e
pubblicato sulla rivista "The
Journal of Pediatrics" la
somministrazione di
probiotici a base di un particolare tipo
di batterio “buono” può risolvere molto bene
le coliche dei
bambini allattati esclusivamente o
prevalentemente al seno.
I ricercatori, inoltre, non hanno
evidenziato nessun effetto avverso
concomitante alla somministrazione di
probiotico
ATTENZIONE IMPORTANTE, se dovesse
capitare un sintomo di soffocamento del
Bambino:
vedi:
http://www.pediatric.it/soffocamento.htm
Sconsigliamo vivamente l’uso dei pannolini
con la mutandina di
plastica,
perché ? essi alterano sempre la temperatura
intestinale favorendo fermentazioni e
putrefazioni; meglio usare i "ciripà" ovvero i
triangoli di cotone, come si usava una
volta; i malesseri dei piccoli sono sempre
aumentati dalle temperature esagerate che il
pannolino di plastica (mutandina) crea nella
pancia.
Vi consigliamo anche l’utilizzo di una
tisana per aiutare il piccolo a reagire a
queste situazioni:
Per una tazza da tè da bere molto calda e
prima di andare a letto ben coperti, far
bollire per 3 minuti in acqua: 4 chiodi di
garofano e 3 cm di tubo di cannella,
lasciare in infusione per 15 minuti ed alla
fine prima di bere aggiungere 1 limone
spremuto più un cucchiaino di miele; da bere
3 volte al dì in piccole dosi.
Ma se lo alimentate, nei casi di malattia
solo con verdure ed ortaggi crudi (80-90%)
senza proteine, il bambino guarirà
facilmente in qualche giorno.
Queste tisane vanno bene anche per gli
adulti, variano solo le quantità da bere.
Altra tisana molto utile:
in un litro di acqua far bollire 5 fichi e 4
datteri tagliati a pezzetti ed una
manciatina di uva passa; far bollire a fuoco
lento fino a quando i fichi sono molli poi
diminuire la fiamma ed aggiungere un grosso
pizzico di viola, timo, ortica, lavanda,
salvia; lasciare in infusione 15 minuti,
passare spremendo bene il tutto, aggiungere
un cucchiaio di miele e bere caldo; una o
più volte al giorno questa tisana.
Morbidi e cremosi, i formaggini comuni,
vengono preparati con miscele di formaggi
fusi, panna, burro, latte e sale in quantità
variabili a seconda del tipo.
Quindi,
essendo ricchi di grassi e di sale,
non sono
adatti per i bambini, senza tenere conto del
fatto che possono contenere anche i
conservanti !
Se desiderate curarvi e curare i vostri
figli con i
vegetali
crudi,
ricordatevi che in ogni caso
i prodotti
andrebbero colti dalla pianta fresca e
consumati,
cioè
masticati molte volte in
bocca per
circa 10 minuti indi ingoiare,
oppure per i
piccoli,
frullare il
tutto.
Per i piccoli, l’ideale in certi casi, è il succo crudo
(centrifugato) o il macerato del prodotto
vegetale in acqua fredda, la più pura
possibile.
L’erba, i semi, le radici, le foglie, i
rami, le piantine, anche quella medicali,
come la frutta o qualsiasi altro prodotto
della terra danno il meglio di loro
solamente quando sono appena staccati dalla
loro radice o pianta; se sono secchi
forniranno meno elementi vitali; però è
sempre meglio che far bollire o riscaldare i
prodotti medicali; se sono freschi e
lavorati nell’alcool o nell’acqua fredda
(macerati) è meglio perché il calore tenderà
ad eliminare altri fattori vitali che si
perdono in parte ovviamente nelle tisane,
infusi ecc.
Ricordiamo che la Salute viene dalle
Piante
Esse sono i nostri migliori alleati contro
molte malattie, che aiutano a prevenire ma
anche a guarire.
Frutta e
verdura, (cruda) dunque, ma con qualche
accorgimento.
Per le congiuntiviti e le
stomatiti, nei bambini.
Per le congiuntiviti:
Far bollire 5 o 6 foglie di salvia per una ventina di
minuti in un pentolino. Con pinzette, garze sterili e
mani lavate, si possono pulire gli occhi 2 o 3 volte al
giorno, per almeno 7 giorni, e nel 90 per cento dei casi
guariscono.
Oppure utilizzare la vostra
urina,
se volete far prima a risolvere il problema..
Per le stomatiti:
Far bollire due cucchiai di foglie di malva in un
pentolino d’acqua, poi con un cotton fioc si praticano
tamponature ovunque il bambino abbia le afte. E anche
qui, la percentuale di guarigione è del 90 per cento.
Per le
infreddature:
sciogliere 9 grammi (cioe’ un cucchiaio) di sale in un
litro d’acqua bollente si ottiene una soluzione
fisiologica.
Con l’asciugamano sulla testa, facciamo respirarne i
vapori e, quando è tiepida, prenderla con la mano e
detergere le fosse nasali, o iniettarla con un
contagocce (meglio la vostra urina).
Il muco si fluidifica e la persona sta meglio.
MUGHETTO:
Capita frequentemente che un neonato abbia
il mughetto, cioè di una patina biancastra
che può ricoprire la lingua, le gengive o le
guance; è attaccata alla mucosa e richiede
un pò di grattamento per essere rimossa;
esso è causato dalla
Candida
Albicans, una
specie di fungo che tutti noi abbiamo
nell'intestino, ma che riesce a farsi strada
solo in persone con basse difese
immunologiche e tessuti acidi (i vaccinati)
; infatti i
Vaccini,
ai quali i piccoli sono sottoposti, sono
le sostanze maggiormente
responsabili di
queste aggressioni
fungine continue.
Le
coliche nei neonati
Coliche gassose, rigurgiti e
problemi
intestinali, causa di molte notti insonni
per i genitori, ricordarsi che i fermenti
lattici sono INIDSPENSABILI (in genere cio'
avviene DOPO i
Vaccini
propinati ai neonati, bambini).
Uno studio su 30 neonati pubblicato su
"The Journal of Pediatrics" dimostra che
l'assunzione di probiotici (fermenti, specie
il Reuteri=5 gocce) riducevano od
eliminavano questi problemi, inoltre il loro
sistema
immunitario compromesso, risultava
rafforzato.
Attenzione ai latticini (formaggi,
soprattutto quelli freschi) ai bambini
appena svezzati !
NON
VACCINARE
NESSUN LATTANTE, BAMBINO, RAGAZZO, GIOVANE,
ANZIANO
e questo per nessun motivo, anche se il
vostro pediatra ve lo consiglia; se lo fa,
significa che è sicuramente all’oscuro dei
Danni Perenni che ne derivano, per cui
NON è un buon
pediatra,
perché non si informa, e se invece li
conosce
ciò significa
che è in malafede, per cui allontanatelo
subito
dalle vostre famiglie.
I
vaccini
producono
anche
immunodepressione e
mutazioni genetiche
!
Promemoria:
Finché il nuovo nato bimbo/a non gattona, la
mamma (o chi per lei), lo tiene quasi sempre
con sé, lo pulisce e lo accudisce, poi verso
i 6-7 mesi, chi prima chi dopo, comincia a
gattonare; a questo punto inizia la fase che
potremmo chiamare anche di
“auto-vaccinazione”, nel senso che il
piccolo mette “di tutto” in bocca senza
distinzioni, e, con un’incredibile faccia
tosta e indifferenza verso i sapori più
astrusi, in questa fase il bambino assume
piccolissime quantità di “sporco”, sporcizie
(batteri,
funghi, parassiti) e li trasporta nel posto
giusto, cioè nell’intestino,
il quale è dotato di almeno tre quarti delle
immuno-competenze oltre ad implementare e
oridonare la sua
flora batterica
autoctona ancora incompleta, per poter
competere con i batteri presenti nel nuovo
ambiente ove vive (la Terra) e quindi luogo
di primissima linea di immuno-training ove
memorizza e migliora sempre piu’ il suo
livello di
immunita’ naturale acquisita alla nascita.
Le immunocompetenze di un bambino di 3 mesi,
sono ancora del tutto immature ed inesperte;
proprio per questo motivo, e perché non ha
ancora svolto la sua naturale
auto-attivazione immunitaria attraverso l’intestino,
il bimbo viene naturalmente protetto
attraverso il
latte materno, che deve continuare ad
essere allattato, fino a quando ha 2 anni,
ovviamente se possibile.
Insomma, è così che a soli 3 mesi di vita
inneschiamo un atto di immuno-stress,
super-anticipatorio, che lo proteggera’
in seguito e per tutta la vita.
Il bambino una volta svezzato, deve essere alimentato con
i migliori
prodotti biologici (gli
alimenti)
quindi deve essere messo in condizione di
poter godere dei benefici dell’urino terapia
(bere la propria urina) ricordando che
ci dovremmo alimentare per poter produrre
una
urina salutare, la quale ci
deve servire per il nostro
Nutrimento
cellulare, quindi essa va in molti
casi, bevuta regolarmente ogni giorno.
vedi:
Disintossicazione +
Frutta e
verdura +
Succhi
di Frutta e verdura +
Melograno
+
Disfunzioni dello Sviluppo
In aereo con un lattante:
Nessun problema nell'affrontare un viaggio
in aereo con un bimbo piccolo. Nella
peggiore delle ipotesi gli si tapperanno le
orecchie nell'atterraggio, come del resto
capita anche ai grandi.
Per aiutarlo a compensare, può essere utile
avere qualcosa da fargli bere, così che la
deglutizione favorisca l'apertura delle
trombe di Eustachio e la fine del fastidio.
Meglio la mamma
dell'incubatrice
La ipotermia del neonato (cioè un
abbassamento della sua temperatura al di
sotto di 36°C) ne aumenta il rischio di
malattia e di morte. Uno studio recente ha
dimostrato che tenere il neonato “pelle a
pelle” con la madre è efficace non solo nel
prevenire l'ipotermia, ma anche nel curarne
una in atto. Che sia una scoperta dell'acqua
calda ?
Come conservare
il latte materno
Il latte materno puo' essere
conservato per 4 ore a temperatura ambiente
(25°C); per una conservazione piu' lunga va
refrigerato (4°C) o congelato (-20°C). In
frigo si mantiene senza rischi di
contaminazione batterica per 3 giorni,
mentre una volta congelato si mantiene per
6-12 mesi.
Lo scongelamento deve essere graduale,
passando il contenitore dal freezer al frigo
normale.
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I bimbi intelligenti saranno futuri
vegetariani
+
Disfunzioni dello Sviluppo
+ CRUDISMO
Se il bambino è sveglio da grande sarà
vegetariano. Questo è quello che sostiene
uno studio dell'Università inglese di
Southampton condotto su più di 8.000 persone
di 30 anni. La maggior parte di quelli che
all'età di 10 anni aveva un quoziente di
intelligenza superiori di 5 punti alla
media, adesso è
vegetariano.
Secondo la squadra medica che ha condotto la
ricerca, pubblicata sul "British Medical
Journal", i risultati sarebbero coerenti
con altri studi che mostrano come chi è più
intelligente tende a seguire una dieta più
salutare: quella vegetariana, infatti,
mantiene bassi la pressione e il livelli di
colesterolo nel
sangue.
Fonte :
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/17175567
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VEGETARIANESIMO - L’opera
di
Shelton è la più ricca di suggerimenti sani ed intelligenti
Vi
dico subito che per l’alimentazione infantile non esiste
un autore migliore di Herbert Shelton, sia per le
difficoltà che ebbe da bambino, che per l’alta scuola
tildeniana da cui proviene.
E la
prima regola, che Shelton lancia a tutte le mamme, è
quella di allattare i bambini al seno non per uno o due
anni, come sta avvenendo, ma per 3 anni almeno.
Questo è
il primo segreto per far marciare le cose al meglio.
L'allattamento al seno per 2-4 anni è la prima garanzia
di salute
Comprendo
che la vita di oggi, veloce e sbrigativa, non preveda
allattamenti così prolungati, ma la realtà dimostra che
i bambini più sani sono quelli che vengono allattati
nella media che va dai 2 ai 4 anni.
Studi
precisi condotti in Australia e Nuova Zelanda (tribù
aborigene), Africa, Stati Uniti ( presso le tribù
indiane), hanno confermato che quello è il tempo
indispensabile perché il bambino si sviluppi al meglio e
parta coi dentini all’attacco dei cibi e dunque allo
svezzamento vero e proprio. Chi ha scelto uno
svezzamento più sbrigativo ha negato qualcosa al proprio
bambino
Ho la
fortuna di aver avuto una mamma di questo tipo, che mi
ha allattato integralmente per 3 anni e, in parte, fino
ai 4.
Non
voglio con questo mettere in crisi le tante mamme che
hanno deciso di ridurre al minimo l’allattamento al seno,
come si trattasse di un sistema moderno e avanzato. La
verità è quella e non si scappa da lì. Chi ha ridotto
abusivamente i tempi, ha negato di sicuro qualcosa al
proprio bambino.
Altri
grandi medici dell’alimentazione, come Max
Bircher-Benner e Robert Mendelsohn, sostengono le stesse
cose.
Evitare
la supernutrizione
Una delle
più frequenti osservazioni di Shelton riguarda il vizio
generale delle mamme di super-nutrire i propri bambini,
scordandosi che non si tratta affatto di palloni da
gonfiare ai massimi livelli, e nemmeno di polli da
allevare in batteria ed inviare il più presto possibile
al mercato.
La
raccomandazione di Shelton è che nessun cibo dovrebbe
essere dato ai bambini, in zona svezzamento, all’infuori
del latte della proprio mamma, e dei succhi freschi di
frutta.
Esempio
di schema nutritivo per i primi due anni
Un
esempio di piano nutrizionale, per i primi due anni di
vita, viene citato nel suo celebre best-seller The
Hygienic Care of Children:
Ore 6
am: latte (al seno o in bottiglia).
Ore 10
am: succo d’arancia, o qualsiasi altro succo fresco di
frutta acidognola.
Ore 12
am latte (al seno o in bottiglia).
Ore 3-4
pm: succo d’uva o altro succo di frutta
Ore 6
pm: latte (al seno o in bottiglia).
Le regole
del dr John Tilden
Il più
grande segreto nell’alimentazione infantile lo insegna
il dr John Tilden con una formula ormai famosa:
Adattate
i bambini al cibo, e non fate mai il grave errore di
adattare il cibo ai bambini.
Tradotto
in concreto, questo principio significa:
Fornire
al bimbo cibi naturali, cioè non cotti, non lavorati,
non sterilizzati, non adulterati, non droganti o drogati.
Non
sovralimentare i vostri bimbi. Dategli 3 pasti moderati
al giorno, e niente altro.
Dare cibi
semplici. Evitate loro cibi mescolati, che possano
causare fermentazioni intestinali.
Non
alimentare i bambini tra un pasto e l’altro, o nel
periodo notturno.
Se il
bimbo è arrabbiato o eccitato o stanco, evitare di
alimentarlo.
A maggior
ragione, se c’è febbre, togliergli rigorosamente tutti i
cibi.
Alcune
regole importanti sulle giuste combinazioni
Vietato
dare al bambino frutta cotta.
Vietato
mescolare assieme frutti acidognoli con cibi amidacei o
con cibi dolci o con miele.
Vietato
mescolare assieme cibi acidi con proteine.
Vietato
mescolare frutta dolce e frutta acida.
Vietato
mescolare zuccheri o amidi con cibi proteici.
Vietato
mescolare cibi dolci con cibi amidacei.
Fornire
una sola proteina per volta.
Mai
fornire proteine col latte.
Fornire
vegetali freschi in abbondanza, in anticipo a cibi
amidacei o a cibi proteici.
Vietato
il burro, l’olio e qualsiasi altro grasso, col cibo
proteico.
Vietato
alimentarlo tra un pasto e l’altro.
Frutta
cruda e vegetali crudi rimangono la sorgente migliore di
salute e vitalità, sia per i grandi che per i piccini
I
nutrizionisti medici e i pediatri cullano l’idea
bislacca che un bambino non possa ricevere abbastanza
calcio, a meno che non beva un quarto di latte al giorno.
Trattasi
di una nozione totalmente falsa.
Un
discorso simile è applicato pure al ferro, che perà
scarseggia comunque nel latte.
Frutta e
vegetali crudi, non trattati ma nel loro stato più
fresco e naturale, rappresentano la sorgente migliore di
tutti i micronutrienti per il bambino.
Le mele e
le fragole in cima alle preferenze
Tutta la
frutta è fonte di sali minerali, zucchero, acidi
organici, vitamine vere e preziosa acqua distillata.
Le mele
sono uno dei migliori cibi. Ricche in acido fosforico e
validissime soprattutto per i bambini nervosi e
rachitici. Contengono molto ferro, tutto assimilabile. A
patto che non vengano cotte. Le cugine pere non sono da
meno.
Le
fragole sono deliziose e ricche di ferro e calcio.
Superano in ferro tutti gli altri frutti, esclusi i
lamponi e i fichi freschi. Superano in ferro anche tutti
i vegetali verdi, escludendo i piselli e i fagioli
freschi. Le fragole sono eccellenti anche in termini di
vitamine.
Bacche,
banane e frutta secca (opportunamente tritata) - Lamponi,
mirtilli, more e tutte le bacche sono cibi super-eccellenti.
Le banane
mature al punto giusto vanno benissimo e sono digeribili,
al contrario di quanto sostengono alcuni pediatri
incompetenti.
La frutta
secca, le noci, i pinoli e le mandorle, vanno benissimo
se masticate accuratamente o se triturate.
L’avocado,
l’ananas e la papaia vanno benissimo. L’uva anche. I
datteri sono eccellenti.
Centrifugati, germogli e patate
Il
fabbisogno proteico viene assicurato dalla frutta,
proteica al punto giusto ed in linea perfetta col latte
umano basso-proteico.
L’introduzione progressiva di centrifugati di
carota-sedano-ananas-rape, può diventare fonte di ottimo
alimento proteico vegetale.
L’aggiunta di germogli alle verdure è ottima idea.
Patata
cotte con la buccia, patate dolci, e yam, nonché zucche
e zucchine, vanno benissimo, dopo le verdure verdi.
La crema
di avena e di miglio va benissimo
Controversa la posizione rigida di Shelton contro tutti
i cereali, per via del loro preteso effetto acidificante.
Non la
condivido del tutto: (NdR: i cereali vanno
introdotti solo dopo i due anni).
Continuo
a pensare che le cremine a base di avena grezza e di
miglio vadano bene anche per i bambini e non solo per i
grandi, a patto di introdurle con gradualità, e che non
vengano cotte ma solo riscaldate brevemente, dopo
ammollo in acqua. Importante che il latte non sia di
provenienza animale.
Quanto all’attuale dieta del tuo nipotino, osservo una
eccessiva scarsità di frutta.
Persino
il popcorn, frantumato e mescolato con la crema di avena,
può essere ottimo.
Stiamo
molto più sul crudo, se vogliamo un bimbo sano che
diventi adulto sano
I passati
di verdure sarebbe assai meglio se fossero passati di
verdure crude (o succhi di
verdure non cotte, ovvero centrifugati come sopra
accennato).
Manterrei
invece al loro posto le pappette di cereali, ed anche
qualche galletta.
Vale
anche per i bambini l’enorme utilità dei semini, da
pestellare in modo finissimo e da mescolare alle cremine.
Chiaramente divieto totale
di qualsiasi
vaccinazione,
di qualsiasi farmaco e di qualsiasi antipiretico.
Ogni
attacco di febbre si combatte smettendo col cibo e
lasciando che la febbre, prezioso strumento del
sistema
immunitario in formazione, faccia regolarmente il
suo corso.
By Valdo Vaccaro – Direzione Tecnica AVA-Roma e ABIN-Bergamo
(I) -
Tratto da: valdovaccaro.com
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PASSEGGINO o Marsupio o Mei Tai ?
Con l’arrivo
della bella stagione cresce la voglia di far godere ai
bambini dei benefici dell’aria aperta. Evitare il
passeggino e scegliere di “portare addosso” il bebè è
sicuramente la scelta più comoda da compiere. E non
solo. Chi sceglie il babywearig lo fa anche per una
questione “educativa“.
Si tratta, infatti, di un abbraccio che fa bene sia al
genitore che al bambino. Il neonato ritrova le
condizioni sperimentate nella pancia: contatto, calore,
rumori e movimenti noti che gli permettono di avere un
continuum e un adattamento più graduale nel passaggio
tra la vita intrauterina e il mondo esterno.
La scelta ? Dipende dal carattere del bambino
La scelta tra i tre modelli dipende, in buona sostanza,
dal carattere del bambino che bisogna portare in giro.
Un bimbo timido e riservato, che cerca continuamente il
contatto con i genitori, è un bimbo che ha bisogno di
protezione e di sentirsi amato. Per lui la fascia
elastica è perfetta, in grado di avvolgerlo
completamente e di farlo sentire sempre al sicuro. Al
contrario, un bebè sveglio, energico e curioso, potrebbe
sentirsi soffocare nella fascia e aver bisogno di essere
portato con un mezzo più versatile come il Marsupio
ergonomico od i Mei tai, da cui potrà guardare il mondo
e interagire con gli altri avendo maggiore capacità di
movimento.
Tratto da: ilsalvagente.it
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